GIORNATE STUDIO SUL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLO DI GESTIONE A cura di: PAOLO FRATINI PAOLO FRATINI Facoltà di Economia Università degli Studi di Perugia Commissione compliance aziendale Consiglio Nazionale Commissione compliance aziendale Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili [email protected]
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Giornate studio sul controllo di gestione Seminario Fratini · Scomposizione ROI •ROI= Ro/K •E’ possibile scomporlo in: •ROI= (Ro/V)*(V/K) •Dove: Ro/V =ROS V/K = tasso di
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GIORNATE STUDIO SUL CONTROLLO DI GESTIONECONTROLLO DI GESTIONE
A cura di:
PAOLO FRATINIPAOLO FRATINIFacoltà di Economia Università degli Studi di Perugia
Commissione compliance aziendale Consiglio Nazionale Commissione compliance aziendale Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
• “Il controllo di gestione è l’attività di guida svolta dai manager, applicando il meccanismo di svolta dai manager, applicando il meccanismo di retroazione e fondandosi sulla contabilità direzionale, per assicurarsi l’acquisizione e direzionale, per assicurarsi l’acquisizione e l’impiego delle risorse in modo efficace ed efficiente al fine di conseguire gli obiettivi efficiente al fine di conseguire gli obiettivi economici prestabiliti.”
Giorgio BrunettiGiorgio Brunetti
Il sistema di controllo di gestione e le sue relazioni con il sistema aziendale:sue relazioni con il sistema aziendale:
Fonte: G. Brunetti, “Il controllo di gestione (in condizioni ambientali perturbate)”, F. Angeli, Milano, 1979.
MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO:MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO:
DEFINIZIONE degli
OBIETTIVIOBIETTIVI
ATTIVITA’ DIGESTIONE
RILEVAZIONE RISULTATI RISULTATI EFFETTIVI
CONFRONTO OBIETTIVI RISULTATI RISULTATI
“INNOVAZIONI”“INNOVAZIONI”
• Nelle filosofie gestionali e nei sistemi di controllo di gestione:controllo di gestione:
• Dove STD EFF = Standard fisico unitario * Volume di produzione effettivo
E’ conveniente introdurre un sistema E’ conveniente introdurre un sistema di controllo di gestione?di controllo di gestione?• Trade off costi/benifici• Qual è l’incidenza del costo di implementazione • Qual è l’incidenza del costo di implementazione sul fatturato?
• Esistono competenze all’interno per il corretto • Esistono competenze all’interno per il corretto funzionamento del processo?
• Quali risorse temporali richiede per funzionare • Quali risorse temporali richiede per funzionare correttamente?
• Che tipo di informazioni fornisce da un punto di • Che tipo di informazioni fornisce da un punto di vista di:▫ Attendibilità▫ Utilità▫ Utilità
…Quindi?
• Redazione di situazioni contabili periodiche;
• Conteggio ed analisi di indicatori significativi per • Conteggio ed analisi di indicatori significativi per tipologia di settore;
• Confronto imprenditore/consulente sui valori degli • Confronto imprenditore/consulente sui valori degli indici;
• Sensibilizzazione dell’imprenditore alla • Sensibilizzazione dell’imprenditore alla individuazione delle cause di performances negative e discussione di eventuali azioni correttive
• Analisi della struttura finanziaria (ricapitalizzare ed equilibrare temporalmente le fonti con gli impieghi )
▫ Struttura eccessivamente rigida con elevati costifissi ed un livello di BEP pensato per volumi difissi ed un livello di BEP pensato per volumi difatturato non (più) raggiungibili.
FATTORI INTERNI:
• B.4 INEFFICENZE:
FATTORI INTERNI:
• B.4 INEFFICENZE:Rendimento produttivo inferiore alla concorrenza per:per:
▫ Inefficienze organizzative;▫ Inefficienze organizzative;▫ Obsolescenza macchinari;▫ Inefficienza area commerciale;▫ Inefficienze amministrative;▫ Inefficienze amministrative;▫ Inefficienze finanziarie nel reperire il capitale di debito.debito.
• Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.
Principi di redazione art. 2423 – bis c.c.: c.c.: 1. Principio di prudenza1. Principio di prudenza
2. Principio continuazione attività d’impresa
3. Principio di iscrizione degli utili effettivamente 3. Principio di iscrizione degli utili effettivamente realizzati e delle perdite anche solo se temute
4. Principio della competenza4. Principio della competenza
5. Principio valutazione separata elementi eterogeneieterogenei
6. Principio di continuità dei criteri di valutazione
Inquinamento fiscale del bilancio del Inquinamento fiscale del bilancio del bilancio d’esercizio:bilancio d’esercizio:• D.M. 31/12/1998 – Coefficienti ammortamento
• Svalutazione fiscalmente riconosciuta dei crediti :▫ l’art.106 co. 1 e 2 del Tuir consente la deduzione dell’accantonamento fino allo 0,5% del valore ▫ l’art.106 co. 1 e 2 del Tuir consente la deduzione dell’accantonamento fino allo 0,5% del valore
nominale (o di acquisizione) dei crediti con il plafond del 5% dei crediti risultanti in bilancio;▫ l’art. 101 co.5 del Tuir consente la deduzione delle perdite se esse risultano da elementi certi e
precisi e in ogni caso se il debitore è assoggettato a procedure concorsuali. Tali condizioni devono aversi entro il 31/12/2012 per potersi dedurre nel modello UNICO 2013;devono aversi entro il 31/12/2012 per potersi dedurre nel modello UNICO 2013;
▫ il decreto sviluppo all’art. 33 co.5 (D.L.83/2012) dà la possibilità per crediti di modesto importo o prescritti, di operare una deduzione immediata, senza necessità di ulteriori formalità. Per modesto valore si intende:� Fino a € 2.500,00 per le imprese con ricavi inferiori a € 150 milioni� Fino a € 5.000,00 per le imprese con ricavi oltre i € 150 milioni� Fino a € 5.000,00 per le imprese con ricavi oltre i € 150 milioni
• Differenze criteri di valutazione rimanenze : ▫ art. 2426 cod. civ. – le rimanenze si valutano al minore tra il costo di acquisto o di produzione
ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato;ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato;▫ Valutazione fiscale art. 92 TUIR:
� Per singoli beni – costo specifico;� Per categorie omogenee di beni – valore maggiore che risulta dall’applicazione del metodo LIFO
a scatti annuale;� Le imprese che valutano con LIFO continuo, FIFO o CMP, possono conservare questi valori;� Le imprese che valutano con LIFO continuo, FIFO o CMP, possono conservare questi valori;
STATO PATRIMONIALE CIVILISTICOSTATO PATRIMONIALE CIVILISTICOATTIVO PASSIVO
A. CREDITI VS SOCI A. PATRIMONIO NETTOA. CREDITI VS SOCI A. PATRIMONIO NETTO
B. IMMOBILIZZAZIONI I. CAPITALE SOCIALE
I. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI II. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
II. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI III. RISERVA RIVALUTAZIONEII. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI III. RISERVA RIVALUTAZIONE
III. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE IV. RISERVA LEGALE
C. ATTIVO CIRCOLANTE V. RISERVE STATUTARIEC. ATTIVO CIRCOLANTE V. RISERVE STATUTARIE
I. RIMANENZE VI. RISERVA AZIONI PROPRIE
II. CREDITI VII. ALTRE RISERVE
III. ATTIVITA’ FIN. NON IMMOB. VIII. UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVOIII. ATTIVITA’ FIN. NON IMMOB. VIII. UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO
IV. DISPONIBILITA’ LIQUIDE IX. UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
D. RATEI E RISCONTI B. FONDO PER RISCHI ED ONERI
C. TFR
D. DEBITID. DEBITI
E. RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO= A+B+C+D TOTALE PASSIVO= A+B+C+D+E
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATOSTATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATOIMPIEGHI FONTIIMPIEGHI FONTI
A. ATTIVO CIRCOLANTE A. PASSIVITA’ CORRENTI
I. LIQUIDITA’ IMMEDIATE
II. LIQIUIDITA’ DIFFERITE B. PASSIVITA’ CONSOLIDATE
III. SCORTE MAGAZZINO
C. PATRIMONIO NETTOC. PATRIMONIO NETTO
B. ATTIVO IMMOBILIZZATO
I. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALII. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
II. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
III. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIEIII. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
CONTO ECONOMICO CIVILISTICOCONTO ECONOMICO CIVILISTICO
RICLASSIFICAZIONE CONTO ECONOMICO RICLASSIFICAZIONE CONTO ECONOMICO A COSTO DEL VENDUTO:
A) VALORE DELLA PRODUZIONEA) VALORE DELLA PRODUZIONE
+ Ricavi delle vendite (al netto sconti,abbuoni, premi e resi)
+ Variazione delle rimanenze (prodotti finiti, semilavorati, in corso)
+ Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni
B) COSTO DEL VENDUTO
+ Costi di acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo+ Costi di acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo
- Variazioni delle rimanenze (materie prime e sussidiarie)
+ Spese per il personale industriale
+ Ammortamenti industriali
+ Altre spese industriali
UTILE LORDO INDUSTRIALE = A – B
C) SPESE COMMERCIALI
+ Spese per il personale commerciale
+ Ammortamenti commerciali
+ Altre spese commerciali
D) SPESE GENERALE ED AMMINISTRATIVE
+ Spese per il personale amministrativo+ Spese per il personale amministrativo
+ Ammortamenti amministrativi
+ Altre spese amministrative
REDDITO OPERATIVO = (A – B) – (C + D)
E) PROVENTI ED ONERI DIVERSI
+ Proventi finanziari+ Proventi finanziari
- Oneri finanziari
+ Proventi atipici
- Oneri atipici
+ Proventi strordinari
- Oneri straordinari
UTILE LORDO ANTE-IMPOSTE = REDD. OP. -/+ E
ONERI TRIBUTARI
UTILE NETTO
Il Valore Aggiunto è dato da:
• Valore della Produzione (A)
• - Costi “esterni” di produzione:
▫ B6 – Acquisto materie prime, sussidiarie e di consumo▫ B6 – Acquisto materie prime, sussidiarie e di consumo
▫ B7 – Costi per servizi
▫ B8 – Costi per il godimento beni di terzi
▫ B10c – altre svalutazioni delle immobilizzazioni▫ B10c – altre svalutazioni delle immobilizzazioni
▫ B10d - svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide
▫ B11 - variazione delle rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo▫ B11 - variazione delle rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo
▫ B14 - oneri diversi di gestione
RICLASSIFICAZIONE CONTO ECONOMICO RICLASSIFICAZIONE CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO:A VALORE AGGIUNTO:
A) VALORE DELLA PRODUZIONE TIPICA
+ Ricavi per la vendita di beni e servizi+ Var. Rimanenze prodotti finiti, semilavorati.+ Var. Lavori in corso su ordinazione+ Var. Immobilizzazioni prodotte internamente+ Var. Immobilizzazioni prodotte internamente+ Altri proventi della gestione tipica
B) COSTI ESTERNI
+ Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo+ Costi per servizi+ Costi per godimento beni di terzi+ Costi per godimento beni di terzi+ Var. Rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo+ Altri oneri della gestione tipica
VALORE AGGIUNTO (=A- B)
C) COSTO PERSONALE- Costi del personale- Costi del personale