VIA DEI MONTI PELORI TANI LARGO PITAGORA TREMESTIERI ETNEO TEL. 095337546 FEBBRAIO 2015 LA VOCE DELLA SCUOLA RUBRICHE L’intervista L’opinione A tavola Gioie e motori I fatti Notizie dalla scuola Il libro del mese Tecnologia Campus Don Bosco Presentare un giornale d’Istituto liberamente realizzato dagli studenti su tematiche importanti, è per me un privilegio, non solo perché anch’io ho fatto il redattore per una testata giornalistica sportiva nella mia gioventù, ma perché oggi è diventato insolito (per i giovani) appassionarsi alla carta stampata. Le riflessioni che, invece, scaturiscono dall’ideazione e redazione di questo straordinario strumento di comunicazione sono molteplici, a partire dal dibattito che si struttura per la scelta delle tematiche. La condivisione, lo sviluppo della competenza argomentativa, la ricerca di fonti, il dibattito, rappresentano momenti della vita scolastica significativi, non soltanto per il prodotto finito, ma soprattutto per il percorso e per le procedure che attivano la memoria a lungo termine. Inoltre, nella nuova era dei “nativi rischio di contrarre e trasformare la lingua italiana facendole perdere quel valore già svilito dall’entrata nell’Unione Europea e soprattutto dalla globalizzazione, dimenticando che essa appartiene al nostro DNA di identità culturale e non va né dimenticata né trasformata. Insomma, bisognerebbe sentirsi come gli italiani residenti all’estero, immersi in un'altra nazione e civiltà (globale) ma gelosi della propria lingua (magari dialettale), della propria cultura ed origine. L’EDITORIALE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Davide Finocchiaro
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Transcript
V I A D E I M O N T I P E L O R I T A N I
L A R G O P I T A G O R A
T R E M E S T I E R I E T N E O
T E L . 0 9 5 3 3 7 5 4 6
F E B B R A I O 2 0 1 5 L A V O C E D E L L A S C U O L A
R U B R I C H E
L’intervista
L’opinione
A tavola
Gioie e motori
I fatti
Notizie dalla
scuola
Il libro del mese
Tecnologia
Campus Don Bosco
Presentare un giornale
d’Istituto liberamente
realizzato dagli studenti
su tematiche importanti, è
per me un privilegio, non
solo perché anch’io ho
fatto il redattore per una
testata giornalistica
sportiva nella mia
gioventù, ma perché oggi
è diventato insolito (per i
giovani) appassionarsi alla
carta stampata. Le
riflessioni che, invece,
scaturiscono
dall’ideazione e redazione
di questo straordinario
strumento di comunicazione
sono molteplici, a partire dal
dibattito che si struttura per
la scelta delle tematiche. La
condivisione, lo sviluppo
d e l l a c o m p e t e n z a
argomentativa, la ricerca di
f o n t i , i l d i b a t t i t o ,
rappresentano momenti della
vita scolastica significativi,
non soltanto per il prodotto
finito, ma soprattutto per il
percorso e per le procedure
che attivano la memoria a
lungo termine. Inoltre, nella
nuova era dei “nativi
rischio di contrarre e
trasformare la lingua italiana
facendole perdere quel valore
già svilito dall’entrata
nell’Unione Europea e
soprattutto dalla
globalizzazione, dimenticando
che essa appartiene al nostro
DNA di identità culturale e non
va né dimenticata né
trasformata. Insomma,
bisognerebbe sentirsi come gli
italiani residenti all’estero,
immersi in un'altra nazione e
civiltà (globale) ma gelosi
della propria lingua (magari
dialettale), della propria cultura
ed origine.
L’EDITORIALE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Davide Finocchiaro
P A G I N A 2
RACCOLTA DIFFERENZIATA: VANTAGGI O SVANTAGGI? I cittadini sono pronti per la differenziata, ma i Comuni?
di Simone Scalia e Simone Calarco IA
Comuni sono orientati a ricorrere alla raccolta
differenziata porta a porta.
Riciclare porta benefici economici e
ambientali, con ottime ricadute a livello
economico e ambientale. Con la differenziata
si creano nuove industrie e posti di lavoro,
inoltre, avendo poche
materie prime, possiamo
usare i lavorati. Ad es., l’
alluminio è materiale
preziosissimo. La sua
produzione costa molto: 1 Kg
di alluminio prodotto dalle
lattine costerebbe 1/30
rispetto a quello vergine. I
rifiuti organici possono
essere in parte utilizzati per
ottenere compost e concime
altamente efficace. Tra tutti
i tipi di rifiuti, quelli tossici sono i più difficili
da smaltire. Il problema non è soltanto il tipo
di raccolta da effettuare ma la riduzione dei
rifiuti che dipende da una modifica dei
sistemi produttivi.
Perché Catania è così sporca? Cosa fare?
Parecchi sono i motivi. Catania è sporca
perché i cittadini sono incivili e abbandonano
ovunque i loro rifiuti, manca un ottimo
sistema di nettezza urbana e controlli adeguati
da parte dei Vigili Urbani che dovrebbero
intervenire applicando ai trasgressori le
sanzioni amministrative o, se necessario,
penali.
E’ importante sottolineare che gli escrementi
degli animali domestici fanno parte
dell’immondizia che va raccolta e non va
lasciata in giro.
Dove vengono smaltiti i rifiuti tossici?
Per lo smaltimento dei rifiuti tossici o
indifferenziati esiste un “inceneritore” ed è
disponibile per il sud Italia solo in Calabria.
Catania rischia di ritrovarsi nella situazione
di Napoli e Palermo?
Giorno 29/01/2015 è venuto nella nostra
scuola il dott. Maniscalco, ex assessore
all’Ecologia nella prima giunta del Sindaco
Enzo Bianco (1993/99) per parlarci del
problema dello smaltimento dei rifiuti.
Il dott. Maniscalco ha esordito dicendo che
oggigiorno la
maggior parte dei
rifiuti provengono
dagli imballaggi:
tutto viene immesso
nel mercato
confezionato e questo
ne comporta un
notevolissimo
aumento. Questa è la
conseguenza della
società consumistica:
infatti, tanti anni fa,
soprattutto alla fine
della seconda guerra mondiale, niente veniva
buttato dalle famiglie e la maggior parte dei
prodotti venivano venduti sfusi. Si produce
più spazzatura anche perché le industrie
sfornano prodotti programmati per durare
poco. Si dovrebbe adottare un consumo
responsabile e cosciente: acquistare un
prodotto perché serve veramente e non farsi
condizionare dalla pubblicità o dagli amici.
Anche l’acqua imbottigliata, continua
Maniscalco, è un grosso problema perché
produce plastica. Non c’è alcun motivo di
consumare acqua minerale che, peraltro, per
poterla conservare per molto tempo ha
bisogno dell’aggiunta dei conservanti che
arrecano danni alla nostra salute, falsando i
valori scritti nella confezione, che
corrispondono ai test effettuati nella sorgente
dove l’acqua è pura ma non quando viene
imbottigliata. Quella potabile che arriva nelle
nostre è più sicura perché viene sempre
controllata. Per smaltire i rifiuti ormai tutti i
Preside De Luca, dr. Maniscalco, e prof. Grazioso
NOTIZIE DALLA SCUOLA... P A G I N A 7
A febbraio, le classi del liceo della nostra
Scuola, effettueranno una visita didattica presso il
Palazzo Biscari, l’edificio storico più importante
dell’antico quartiere della Civita.
La visita rientra nel progetto culturale promosso
dal Campus tendente a fare conoscere a noi
ragazzi la storia di Catania, con particolare
riferimento alla ricostruzione della città realizzata
dopo il devastante terremoto del 1693. Catania,
infatti, venne riedificata in pochi decenni sullo
stesso sito distrutto dal sisma, seguendo però un
piano urbanistico innovativo progettato da
Giuseppe Lanza, Duca di Camastra, tendente a
razionalizzare e a modernizzare la struttura
architettonica del centro abitato. Si è proceduto
alla demolizione delle mura di difesa
cinquecentesche, strutture che ormai avevano
perduto l’importanza strategica di protezione della
città e che letteralmente chiudevano Catania entro
un piccolo recinto abitativo, si innalzarono
imponenti edifici monumentali ecclesiastici e
civili e si realizzò un moderno asse viario cittadino
che riordinò e migliorò la struttura urbanistica del
centro abitato. A questo articolato programma
edilizio concorsero importanti architetti come
Giambattista Vaccarini, Alonzo Di Benedetto,
Girolamo e Giuseppe Palazzotto, Francesco
Battaglia, Stefano Ittar che, in pochi anni,
trasformarono Catania in un moderno centro
monumentale, culturalmente molto vivace, la città
del più bel barocco del meridione d’Italia.
Proprio sopra le cinquecentesche mura difensive
volute dall’Imperatore Carlo V, nella zona della
marina, si poggia la parte più monumentale di
Palazzo Biscari. L’edificio viene realizzato per
volere della famiglia Paternò Castello, Principi di
Biscari, a partire dagli ultimi anni del seicento e
per gran parte del secolo successivo.
L’entrata principale del palazzo si trova in via
Museo Biscari. Un grande portale immette nel
Tra le numerose stanze,
si segnala, per ricchezza
di decorazioni, il grande
"salone delle feste", di
s t i l e r o c o c ò ,
contraddistinto dalla
presenza di grandi
specchi, di stucchi e
di affreschi eseguiti dagli
a r t i s t i M a t t e o
Desiderato e Sebastiano
L o M o n a c o .
Il cupolino centrale del
salone è usato come alloggiamento dell'orchestra ed è
coperto da un affresco raffigurante la gloria della
famiglia Paternò Castello. Si accede al cupolino
attraverso una scala decorata a stucco (che il principe
Ignazio chiamava "fiocco di nuvola") posta all'interno
della grande galleria affacciata sulla marina. Tra le
altre sale vanno ricordate quella "dei Feudi", con alle
pareti grandi tele rappresentanti i numerosi
possedimenti fondiari dei Biscari; gli "appartamenti
della principessa", costruiti da Ignazio V per la
moglie, Anna Morso dei principi del Poggio Reale,
caratterizzata dalla presenza di boiseries di legni
intarsiati e pavimenti di marmo di epoca romana e la
"galleria degli Uccelli".
La facciata che prospetta sulla marina è stata
progettata dall’architetto Antonio Amato ed è
decorata da splendidi cornicioni e lesene arricchite da
decorazioni floreali a cartoccio, con putti e figure
antropomorfe.
Conoscere la storia e i monumenti presenti nel
territorio è fondamentale. Il passato è un bene
prezioso che non può e non deve essere disperso, una
fondamentale conoscenza culturale che noi giovai di
oggi abbiamo l’obbligo di trasmettere alle
generazioni future.
PALAZZO BISCARI: UN GIOIELLO DELLA NOSTRA CITTA’ Conoscere le bellezze artistiche della nostra città è un obiettivo del nostro Istituto
di Enrico Fiasco IIA
Sala di Palazzo Biscari
P A G I N A 3 L’OPINIONE ....
Pro e contro di due strutture che hanno un obiettivo condiviso: educare ed istruire
SCUOLA PUBBLICA O SCUOLA PRIVATA? La scelta non è semplice e le opinioni sono diverse. Questo il nostro punto di vista.
Non
esiste
una vera
e propria
regola
secondo
la quale
il
sistema
scolastico pubblico sia migliore di quello privato.
Vi sono scuole pubbliche migliori di alcune
scuole private e viceversa, ed ancora scuole
private superiori ad altre private. Ambedue le
strutture seguono i medesimi programmi
ministeriali e allora quali sono le differenze?
La scuola privata ha la possibilità di avere docenti
per la maggior parte giovani, pieni di entusiasmo
e l’amore per l’insegnamento è al massimo, un
amore che si riversa sugli studenti. Tuttavia molti
di questi giovani professori dopo qualche anno
lasciano il privato per andare ad insegnare nel
pubblico, non garantendo così la continuità
didattica.
Le classi sono formate da un numero limitato di
alunni e questo è un elemento molto positivo
perché offre indubbi vantaggi: gli allievi vengono
seguiti in maniera più attenta e puntuale e il
rapporto che si stabilisce tra docenti e ragazzi
diventa più produttivo.
Non ci sono ragazzi che scioperano
continuamente e questo assicura una continuità
nello studio.
Nell’Istituzione pubblica i docenti sono stabili,
ma le classi sono molto numerose e questo
sovraffollamento ricade sugli alunni stessi che
non possono essere seguiti costantemente a
danno, soprattutto, di quelli scolasticamente più
deboli.
hanno più opportunità di arricchire il loro bagaglio
culturale grazie ai numerosi progetti ai quali
possono partecipare.
Ma ora è bene puntare l’attenzione sulle motivazioni
che spingono uno studente ad optare per la scuola
privata o paritaria.
Molte scuole private vengono scelte dai ragazzi per
avere il diploma sicuro, senza dover studiare molto
perché molte strutture private sono dei veri e propri
diplomifici. Ma le opportunità che fornisce questo
tipo di istituzione diventano proficue per lo studente
solo se la sua scelta non scaturisca dalla
convinzione: studiare poco = promossi lo stesso, ma,
affinché egli colga gli aspetti positivi di una scuola
privata, è necessario che affronti con serietà il
percorso didattico.
Non è questo il caso del CAMPUS che ti dà la
possibilità di ritrovarti in un ambiente più
selezionato, fatto da ragazzi che vogliono avere una
preparazione degna del migliore Istituto pubblico.
I docenti seguono molto bene gli alunni perché le
classi sono poco numerose e soprattutto non fanno
sconti a nessuno: se studi sei gratificato, se non studi
cercano di aiutarti ma senza regalare nulla.
In un paese democratico è necessario che ogni
studente abbia la possibilità di scegliere il sistema
scolastico a lui più congeniale, senza pregiudizi ed
etichettature che spesse volte nascono da punti di
vista poco obiettivi e fondati su una cattiva
conoscenza del problema.
Federica Saladino II A
P A G I N A 6 I Fatti..
La satira è un genere
letterario, delle arti e
della comunicazione che
si basa sul sarcasmo,
s u l l ’ i r o n i a , s u l l a
trasgressione, sulla
dissacrazione e sui
paradossi, rivolta alla
politica, e alla società,
con l’obiettivo di
evidenziarne le contraddizioni, promuovendo il
cambiamento.
Nell’Antica Grecia essa ha svolto un ruolo
importantissimo nell’ambito della politica,
influenzando notevolmente l’opinione pubblica e
per questo è stata duramente attaccata dai potenti
dell’epoca.
E oggi? Col tempo la satira si è diffusa in tutto il
mondo tramite: internet, foto e articoli di
giornale. Ma nella sostanza gli atteggiamenti non
sono cambiati: infatti, non tutti accettano la
satira, poiché critica la politica, ma l’azione più
grave è stata messa in atto dall’Isis, perchè la
rivista francese “Charlie Hebdo” ha pubblicato
vignette satiriche su Maometto.
Il 7 Gennaio 2015 terroristi incappucciati e
armati hanno fatto irruzione nella redazione del
giornale Charlie Hebdo aprendo il fuoco con dei
kalashnikov, facendo 12 vittime. Tra le persone
che hanno perso la vita, 8 giornalisti, due agenti
assegnati alla protezione del direttore, un ospite
che era stato invitato alla riunione di redazione e
il portiere dello stabile.
Il 14 febbraio 2015, a Copenaghen, un danese
entra in un centro culturale, dove si stava tenendo
un convegno in ricordo della strage al giornale
satirico francese Charlie Hebdo, e uccide un
documentarista di 55 anni.
L’Europa rimane attonita perché è intollerabile che
possano avvenire da noi fatti simili e la cosa più
grave è che i terroristi sono uomini nati e cresciuti
nei luoghi degli attentati e, comunque, in Europa.
Quello che è accaduto è gravissimo sia per le vittime
che hanno pagato con la vita la libertà di espressione
sia per la democrazia.
“La satira è un atto di rifiuto e come tale non può
che essere acceso…è una contro aggressione che
risponde allo smacco del potere con uno sghignazzo
che non può essere elegante”. La satira è “nata per
mettere il re in
m u t a n d e ” . P e r
questo “il linguaggio
della satira non può
che essere virulento,
sfacciato, insultante”.
Sono parole di Dario
Fo, indiscusso re della
satira.
Mattia Rapisarda II A
JE SUIS CHARLIE
Gli atti tragici compiuti da uomini intolleranti vanno condannati senza se e senza ma.
Quello che è accaduto a Parigi e a Copenaghen fa riflettere sulla situazione politica mondiale. Non è
ammissibile che nel terzo millennio si debba avere paura di esprimere liberamente il proprio pensiero
e morire per questo.
L’attentato di Copenaghen
P A G I N A 4 ...e ora a tavola a cura di Alessandra Vinciguerra
LA TORTA ...REGINA La Setteveli vince la Coupe du Monde de la Pâtisserie
al concorso internazionale di Lione.
Ecco la torta che trionfa alla Coppa del Mondo
di Pasticceria di Lione nel 1997.
La Setteveli ottiene nella classifica di
degustazione il punteggio più alto nella storia
della competizione internazionale e porta la
squadra italiana, capitanata da Luigi Biasetto, a
guadagnare la medaglia
d’oro.
Ecco che la morbida mousse
al cioccolato fondente lascia
un piccolo spazio alla
bavarese di nocciole
pralinate che racchiude una
serie di sfoglie di cioccolato
e si posa sulla base
croccante di un fondo ai
cereali.
Così ha origine questa straordinaria armonia di
sapori e consistenze, che fanno della Setteveli un
dolce indimenticabile. Il 1997 per l’Italia del
dolce è stato un anno indimenticabile nella storia
della pasticceria mondiale di alta qualità in
quanto la squadra italiana ha vinto la Coupe du
Monde de la Pâtisserie al concorso
internazionale di Lione.
Ma ora vi proponiamo la ricetta e chissà che non
vi verrà la voglia di realizzarla!
Ingredienti per 8 persone
Preparazione pan di spagna al cacao:
4 uova, 3 tazzine di farina, 2 tazzine di zucchero,
4 cucchiaini di cacao amaro, 1 bustina di lievito
in polvere
Preparazione croccante al cioccolato:
130 gr di cioccolato fondente, 4 cucchiai di
mandorle pralinate, una manciata di fiocchi di
mais,
burro q.b.
Preparazione base per bavarese:
una tazza di latte,1 tazzina e mezzo di zucchero,
2 tuorli d’uovo, 35 gr di amido di mais, aroma alla
vaniglia
Preparazione bavarese al cioccolato:
130 gr della crema di base della Bavarese,130 gr di
cioccolato fondente fuso, 250 gr di panna montata
Preparazione bavarese alla nocciola:
140 gr di crema di base della Bavarese, 80 gr di pasta
di nocciole, 250 gr di panna montata.
Preparazione fase 1
Preparare il pan di spagna, montando insieme uova e
zucchero. Poi unire la farina e il cacao e amalgamare il
tutto. Versare in una tortiera di circa 24 cm di diametro
e cuocere per circa 15 minuti a 180° in forno
preriscaldato. Infine, dopo la cottura, tagliare il pan di
spagna in tre dischi sottili.
Preparazione fase 2
Mescolare bene il cioccolato fuso, le mandorle
pralinate e i fiocchi di mais, precedentemente scaldati
dentro un po’ di burro e tritati grossolanamente, poi
versare questo composto, dandogli la forma di un disco
con diametro di 24 cm , su carta da forno.
Preparazione fase 3
Preparare la base per le Bavaresi, facendo bollire il
latte sul fuoco per poi aggiungerci i tuorli mescolati
precedentemente con amido, zucchero e aroma di
vaniglia. Lasciar cuocere ancora fino a ottenere una
crema densa.
Preparazione fase 4
Preparate la Bavarese al cioccolato, prendendo una
parte della Crema Bavarese di base e aggiungendovi il
cioccolato fuso e quando la crema è raffreddata, unire
anche la panna montata.
Preparazione fase 5
Preparate la Bavarese alla nocciola, aggiungendo ad
una parte della crema per la base della Bavarese, la
pasta alle nocciole e in ultimo la panna montata.
Preparazione fase 6
Luigi Biasetto
P A G I N A 5 Gioie e … motori a cura di Manuel Chiarenza
IL MOSTRO 6X6 Il nuovo gioiello della Mercedes-Benz, il fuoristrada che fa sognare gli appassionati del
fuoristrada.
Da sempre tutte le
c a s e
automobilistiche
hanno cercato di
immettere nel
mercato una auto
che fosse in grado
di muoversi su
ogni superfice e
ad ogni condizione.
Da questo momento si sono messi a lavoro per
sperimentare, in tutti i modi possibili, nuove tecniche
per il miglioramento dei fuoristrada: montando motori
più potenti, sospensioni resistenti, ruote molto grandi,
e c c …
Ma nessuno aveva mai pensato di aggiungere altre
ruote alla vettura, cosi la casa costruttrice tedesca
“Mercedes-Benz” modifica la famosa classe G,
aggiungendo due ruote in più .
La fanatica macchina nasce inizialmente per l’esercito
Australiano, ma la Mercedes con opportune
modifiche, come: interni in pelle, sedili riscaldabili,
computer di bordo, ecc… l’ha resa in versione civile,
però lasciando stare le robuste e blindate sospensioni,
ag-
giungendo un motore a benzina V8 da 5.5L
BITURBO sotto il cofano, per renderla adatta a
passare ogni salita o resistenza.
La casa trovò un solo problema: il luogo adatto per
presentarla senza attirare molta attenzione dalla
gente.
Ovviamente la risposta è arrivata da sola dalla
città di Dubai, città dove nemmeno l’auto più
veloce al mondo,”Bugatti Veyron”, riesce ad
attirare l’attenzione; ma nonostante le
fantastiche auto, il mostro a sei ruote è riuscito
per la prima volta nella storia automobilistica ad
attirare l’attenzione dei cittadini arabi.
Ovviamente la presentazione non può essere
completa senza un test in fuoristrada, quindi
l’auto viene portata nel deserto dove viene
effettuato il primo test.
Un fuoristrada normale a 4 ruote può essere
dotato fino a tre differenziali bloccabili, questa è
dotata di cinque differenziali bloccabili e inoltre
è dotata di un sistema che le permette di
sgonfiare e rigonfiare tutte e sei le ruote
dall’interno e in trenta secondi.
Il famoso mostro viene modificato dalla filiale
della Mercedes, la “Brabus”, che inserisce un
motore da 700CV sotto il cofano e che riesce a
portare le 4t di massa da 0-100Km/h in 4.4
secondi, stabilendo cosi non solo un record di
fuoristrada, ma anche un record di velocità.
perché non si è mai vista un’auto cosi grande e
pesante andare cosi veloce.
Mercedes-Benz G63 AMG 6x6
Brabus 6x6
P A G I N A 8
Leo è un sedicenne che frequenta il
primo liceo classico. Il suo rapporto
con la scuola è abbastanza difficile:
infatti studia pochissimo e gli
argomenti che gli propongono gli
insegnati non lo interessano
minimamente. Ama il calcetto, vive
quasi sempre indossando gli
auricolari per ascoltare la musica
dal suo ipod e scorrazzando per la città col suo bat-
cinquantino, un motorino mezzo scassato e senza freni.
Ha due compagni di classe che sono anche i suoi amici
inseparabili: Niko, col quale condivide la passione per il
calcetto e Silvia, la ragazza dagli occhi azzurri, sempre
pronta ad ascoltarlo, a consigliarlo e a farlo studiare.
Un giorno, a scuola, arriva il supplente di Storia e
Filosofia, soprannominato dagli alunni “Il Sognatore”,
un professore diverso da tutti gli altri perché ama il suo
lavoro e incoraggia i suoi studenti a cercare di
realizzare il proprio sogno. Con questo insegnante Leo
riuscirà, a poco a poco, ad aprirsi.
Leo associa i sentimenti e le persone ai colori: il bianco
è la solitudine e il dolore, il rosso è l’amore e la
passione, il nero è la morte, l’azzurro è la sua amica
Silvia.
Egli è segretamente innamorato di Beatrice, una ragazza
di diciassette anni dai lunghi capelli rossi che frequenta
la sua scuola ed è malata di leucemia. Tutto questo
porterà Leo a crescere e a vedere la vita in un modo
diverso.
Ogni personaggio del romanzo ha delle caratteristiche
ben delineate dallo scrittore: il Sognatore è un
professore che, proprio perché ama il suo lavoro, vuole
aiutare tutti suoi studenti a vivere la vita inseguendo i
propri sogni; Silvia è una ragazza studiosa, sempre
preparata e pronta ad aiutare Leo in ogni circostanza;
Beatrice è una ragazza matura e delicata che, sapendo di
avere poco da vivere, vorrebbe recuperare tutto il tempo
che non ha dedicato agli altri come doveva.
La lettura di questo libro è adatta soprattutto agli
adolescenti che si possono rispecchiare nei vari
personaggi, ma va bene anche per gli adulti.
Il messaggio dello scrittore è che bisogna vivere la vita
senza sprecare un solo attimo.
Fiorilde Mocciaro II A
La redazione
Tecnologia
Il libro del mese
“Bianca come il latte rossa come il sangue”
scritto da Alessandro D’Avenia Ciao a tutti, questo è il primo numero del
giornale della scuola.
Il nostro giornale è anche on-line. L’indirizzo
è: www.campusdonbosco.it
Lix Pen , la penna 3D
Avete Mai pensato di scrivere in 3D? Fino a
poco tempo fa sarebbe
stato solo un sogno,
oggi invece è realtà.
Questa penna è simile
ad una stampante 3D,
però ha la forma e la
dimensione di una
penna e la può usare
chiunque. Il suo nome è ”Lix Pen” ed è la più
piccola penna 3D al mondo. Viene alimentata
tramite USB, collegabile a computer, telefoni e
qualsiasi dispositivo abbia un ingresso USB. Per
la stampa basterà inserire nella penna uno dei
tanti filamenti di plastica colorata. L’utilizzo è