Geografia urbana e regionale Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’ Bergamo, 7 novembre 2017 Anno accademico 2017-2018 Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione
Geografia urbana e regionale
Renato Ferlinghetti
Università degli Studi di Bergamo
Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’
Bergamo, 7 novembre 2017
Anno accademico 2017-2018
Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione
Il nostro percorso disciplinare
• La geografia scienza dell’umanizzazione della Terra
(slides)
• Il processo di territorializzazione (slides)
• La varietà della geografia (F. Bartaletti, Geografia teoria e
prassi, capp. 1-2)
• La lettura geo-storica di una città, il caso di Bergamo (L.
Pagani, Bergamo Lineamenti e dinamiche della città, cap. 1,
osservare con attenzione l’iconografia!! E le slides)
• Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città (G.
Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una geografia
urbana, cap.1, approfondimento su Dalmine città fabbrica)
• Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione del mondo
• Dalla città alla campagna: espansione e dispersione
urbana
Il nostro percorso disciplinare
• Funzioni e crescita delle città
• Ambiente e paesaggio
• Sistemi territoriali urbani e reti di città
• Politiche urbane
• Le città del mondo: Singapore la città del futuro? Sydney
la città dei primati
• 1° Attività sperimentale
• La territorializzazione dell’area di Palazzo Baroni, dal luogo di
Formazione alla formazione del luogo;
• 2° Attività sperimentale
• Quando il sotto si fa sopra
Gli esiti, una prima valutazione formativa per
favorire il pieno successo
• Gli esiti possibili:
• Siamo fatti così….
• Meglio lasciar perdere……
• Siamo dei campioni………..
• Gli esiti ottenuti:
• 34 ottimo ( da 27-30)
• 29 buono (da 23 a 26)
• 2 sufficiente (da 18 a 22)
• 0 insufficiente (val. ˂ 18)
Categorie di città, in base alle loro funzioni
• Le funzioni costituiscono l’elemento di continuità di una città, a volte una
città è sorta per svolgere una specifica funzione e da questa ha tratto
occasione per svilupparsi e rafforzarsi come struttura urbana.
• Le città del commercio (città di confine, città portuali)
• Le città del potere (Città capitali, le città stato e stato città,
città fortezza e città fortificate, le città sacre)
• Le città della produzione (città minerarie, città contadine,
città della bonifica agraria, città della pesca, città
manifatturiere, città industriali, città fabbrica)
• Le città della conoscenza e della cultura (città
universitarie, tecnopoli, città della cultura e città d’arte)
• Le città del turismo (città termali, città delle vacanze: città
balneari – città dei divertimenti – città del turismo della neve,
ecc.).
Le città della conoscenza e della cultura
• La funzione culturale era in origine legata a quella religiosa,
vedi Delfi in Grecia, o le scuole islamiche associate alle
mosche nelle città islamiche o i monasteri e le cattedrali nel
medioevo europeo o i templi buddisti nelle città tibetane….
• . Ma non solo! Si pensi ad Atene con l’Accademia di Platone
o ad Alessandria d’Egitto
• Dal 1100 nascita delle città universitarie (Bologna, Parigi,
Cambridge, Salamanca…)
• Parchi tecnologici o tecnopoli
• Città della cultura e di città d’arte e l’Italia è il paese che
offre gli esempi più numerosi!!
Un passato che si fa memoria, un passato radice del futuro
http://rettorato.unibg.it/santagostino/we
b/it/sezioni/1/storia-dell-edificio
Anche la nostra Università recupera la funzione culturale
svolta dal Convento di S. Agostino fin dal XIII secolo e dal
Collegio Baroni tra XIX e XX secolo!
Ambrogio Calepio, detto il Calepino da S. Agostino alla
conquista dell’Europa
Ambrogio, detto il Calepino. - Figlio naturale del conte Trussardo,
primo feudatario della Val Calepio, nacque probabilmente intorno
al 1435 e fu battezzato con il nome di Giacomo. Legittimato dal
padre insieme col fratello Marco, entrò col nome di Ambrogio
nell'Ordine degli eremitani agostiniani nel 1458, seguendo una
abitudine assai comune per i cadetti delle famiglie nobili. Novizio
a Milano nel convento dell'Incoronata, passò poi due anni a
Mantova (1461-62); fu a Cremona nel 1463 e a Brescia nel
1464-65, e di nuovo a Cremona nel 1466, dove fu ordinato
sacerdote. Ritornato a Bergamo, si dedicò intensamente allo
studio: qui compose il Dictionarium latinum, pubblicato poi nel
1502 dallo stampatore reggiano Dionigi Bertocchi.
Dalle stanze di S. Agostino alla conquista dell’Europa
Anche la nostra Università recupera la funzione culturale svolta dal
Convento di S. Agostino fin dal XIII secolo e dal Collegio Baroni tra XIX e
XX secolo! Ambrogio Calepio, detto il Calepino da S. Agostino alla
conquista dell’Europa
• Il contratto per la prima edizione dell'opera fu steso il 5 giugno
1498 a Bergamo, nel convento di S. Agostino, dove il C. era
frate. La famiglia dei conti Calepio, evidentemente interessata
ad un lavoro che le avrebbe recato lustro, s'interessò
direttamente all'impresa. Infatti Andrea, figlio di Nicolino e
nipote del C., s'impegnò a pagare al Bertocchi la somma di
160 ducati d'oro, in cinque rate, quale contributo alle spese,
trattenendo per sé il ricavato della vendita di metà della
tiratura, prevista in 1.600 copie (l'altra metà sarebbe andata
allo stampatore).
• Il dizionario latino del C. apparve a stampa nel 1502 .
• La stampa, molto trascurata, e lo stesso successo dell'opera
(che tra il 1502 e il 1509 ebbe nove edizioni) indussero il C. a
correggere e rifare il lavoro. Il rifacimento era pronto nel
1509, quando il C. morì. Mentre il Dictionarium continuava a
esser ristampato, anche fuori di Italia (15 altre edizioni tra il
1509 e il 1520), i frati del convento di S. Agostino di
Bergamo, in possesso dei quali era rimasto il manoscritto
corretto, trattavano per una nuova stampa, che si ebbe a
Venezia nel 1520 presso lo stampatore Bernardino Benaglio,
sotto il titolo: Ambrosius Calepinus Bergomensis, dictionum
Latinarum, et Graecarum interpres perspicacissimus,
omniumque vocabulorum insertor acutissimus . Secondo
Agostino Salvioni, "questa edizione… deve essere tenuta
l'unica, la genuina, ed originale, sulla quale il Calepio vuol
essere giudicato".
Dalle aule di S. Agostino alla conquista dell’Europa
• Il dizionario latino del C. apparve a stampa nel 1502 .
• L'opera ebbe traduzioni in italiano, ma soprattutto rifacimenti
e adattamenti bi e plurilingui, che aggiungevano, accanto al
lemma latino, i corrispondenti greci, ebraici (raramente) e dei
vari "volgari" europei. Un più sistematico Calepinus septem
linguarum (latino, greco, ebraico, italiano, tedesco, francese,
spagnolo) fu redatto nel Settecento.
Dalle aule di S. Agostino alla conquista dell’Europa
Un luogo, una persona, un’opera,
un lemma internazionale
• calepino s. m. – 1. Nome dato a una serie di vocabolarî latini, con traduzioni
in varie lingue moderne, modellati sul dizionario latino compilato nel 1502 (e
poi più volte rifatto) dall’umanista bergamasco Ambrogio da Calepio o
Calepino (c. 1440-1510 o 1511). 2. scherz. Grosso vocabolario antiquato,
vecchio o malandato, spec. latino; anche vecchia opera di erudizione di
faticosa lettura; in senso fig., un c. ambulante, un gran sapientone.
Il Calepino, un erudito in una folta compagnia
Le città della conoscenza e della cultura • Parchi tecnologici o tecnopoli
• Il rapporto della scienza con la tecnologia trova una sua realizzazione
nella seconda metà del XX sec. con i parchi tecnologici o tecnopoli (p. 26)
• Per parco tecnologico, parco scientifico tecnologico, polo
tecnologico, polo scientifico tecnologico, polo dell'innovazione,
incubatore, cluster, s'intende di solito un'area che raggruppa le sedi di
diverse aziende di alta tecnologia e informatica ed alcuni dipartimenti
universitari, situata generalmente nella vicina periferia d'una grande città.
• In Italia, ad oggi, i parchi tecnologici sono una trentina tra i quali:
• Erzelli
• Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere grossetane
• Parco Tecnologico Padano
• Bioindustry Park Silvano Fumero
• Parco tecnologico Torinese
• Chilometro rosso a Dalmine
• Città della cultura e di città d’arte e l’Italia è il paese che offre gli esempi
più numerosi!!
Il Kilometro rosso un parco tecnologico a nostra disposizione!
Il Kilometro rosso un parco tecnologico a nostra disposizione!
Sophia Antipolis è un parco tecnologico sito tra le città francesi di Nizza e
Cannes, È stato formato nel 1970, su idea di Pierre Laffitte, uno scienziato
francese, e ospita aziende soprattutto di informatica, elettronica,
telecomunicazioni, biotecnologie e farmacologia; inoltre ospita le sedi di
numerose istituzioni, come la sede europea di W3C
Le città della conoscenza e della cultura
• Città della cultura e di città d’arte
• L’innovazione culturale e artistica e umanistica
avviatasi a partire dal Rinascimento ha dato avvio a
importanti ‘rivoluzioni’ urbane che hanno generato centri
storici oggi oggetto di fruizione turistica.
• Città storiche dell’arte e della cultura sono soprattutto
quelle italiane sia di grande ( Roma, Milano, Torino, Napoli,
Firenze, Venezia), che di media e piccola scala (Ravenna,
Siena, Lecce, Siracusa, San Geminiano, Gubbio, Assisi,
Taormina, Amalfi, ecc.).
• Anche Bergamo da città manifatturiera e finanziaria si sta
sempre più qualificando, anche grazie allo scalo
aeroportuale di Orio al Serio, come città storica, città
d’arte, città murata e ora anche città del verde e del
paesaggio
Categorie di città, in base alle loro funzioni
• Le funzioni costituiscono l’elemento di continuità di una città, a volte una
città è sorta per svolgere una specifica funzione e da questa ha tratto
occasione per svilupparsi e rafforzarsi come struttura urbana.
• Le città del commercio (città di confine, città portuali)
• Le città del potere (Città capitali, le città stato e stato città,
città fortezza e città fortificate, le città sacre)
• Le città della produzione (città minerarie, città contadine,
città della bonifica agraria, città della pesca, città
manifatturiere, città industriali, città fabbrica)
• Le città della conoscenza e della cultura (città
universitarie, tecnopoli, città della cultura e città d’arte)
• Le città del turismo (città termali, città delle vacanze: città
balneari – città dei divertimenti – città del turismo della neve,
ecc.).
Le città del Turismo
• L’Organizzazione Mondiale del Turismo,
definisce il turismo come l’attività di chi si
sposta dalla sua residenza verso un’altra
località per almeno una notte e per non
più di un anno, per soddisfare esigenze
di divertimento, cultura, salute, evasione
dal quotidiano.
• Se rientriamo la sera senza pernottare si
parla di escursionismo!
S. Pellegrino, un
esempio virtuoso
di città termale
S. Pellegrino, una città termale che sta uscendo dalla crisi del settore
Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione
del mondo
• La città: spazio ristretto in cui vivono accentrate un certo
numero di persone è oggi in continua espansione per:
• Le città sono cresciute per due principali fenomeni:
• - Urbanizzazione: processo di crescita della
popolazione urbana.
•
• - Inurbamento: processo di migrazione della
popolazione dalla campagna alla città.
L’urbanizzazione del mondo un processo in continua ascesa
Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione
del mondo
• 1950 29% della popolazione mondiale urbanizzata
• 1990 il 45% «
• 2030 il 75% «
La città la casa dell’uomo
L’urbanizzazione del mondo un processo a velocità spaziale e
temporale differenziata
Dalla campagna alla città:
l’urbanizzazione del mondo • L’urbanizzazione un processo lento prima
della rivoluzione industriale, rapido dopo
tale soglia
• L’urbanizzazione del mondo è più antica
nei paesi sviluppati
• Più lenta nei paesi in via di sviluppo.
Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione del mondo
• I motivi dell’inurbamento:
• I redditi delle attività agricole, tipiche della campagna,
crescono meno rapidamente di quelle della popolazione
urbana
• Sovraffollamento delle campagne del sud del mondo, per il
maggior tasso di crescita naturale delle popolazioni rurali
• Sviluppo di una agricoltura industriale intensiva che richiede
poca manodopera
• Maggiori opportunità di formazione, di offerte culturali e di
ascesa sociale, di servizi e consumi, di comodità.
• Vita sociale più intensa e minor controllo sociale della
comunità sugli individui in città.
• Offerta anche nelle baraccopoli di servizi urbani, solidarietà
sociale, stili di vita legati alla modernità
Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione
del mondo
• L’inurbamento nei paesi del nord del mondo:
• Il processo di inurbamento è ora in gran parte cessato perché
anche la ‘campagna’ presenta modi di vita e servizi analoghi a
quelli della città (campagna urbanizzata).
• I giovani continuano a preferire i contesti urbani anche per le
maggiori possibilità lavorativa.
• Nei paesi economicamente più sviluppati dagli anni settanta si
è registrato, soprattutto negli USA, una parziale inversione
passando da uno stato di maggior concentrazione ad uno di
minor concentrazione. Il fenomeno è stato denominato
contro-urbanizzazione ed ha segnato l’inversione di una
tendenza alla concentrazione urbana che era in atto da oltre
due secoli.
Inurbamento e classificazione
delle principali città e loro
distribuzione geografica
• Città: popolazione inferiore a 1 milione di abitanti
• Grandi città: popolazione maggiore di 1 milione di
abitanti;
• Megacittà: popolazione superiore a 10 milioni di abitanti
• Più diffuse nella fascia compresa tra le zone temperate e
quelle tropicali dell’emisfero nord
• Nell’emisfero nord distribuzione più omogenea
• Nell’emisfero sud distribuzione concentrata sulle coste
• I fattori del gigantismo urbano:
• 1. Le caratteristiche demografiche complessive (alta densità
e/o alti tassi di crescita)
• 2. Il livello di sviluppo economico
• 3. L’antichità del popolamento e della civiltà urbana
• 4. L’impoverimento delle campagne
• Europa e Giappone 1,2,3; India, Cina, America Latina 1 e 4;
America anglosassone 2; Vicino e Medio Oriente 4; Africa 1.
Nuovi termini per nuove dinamiche di crescita e
decrescita urbana
• Urbano (concentrazione di popolazione e stile di vita)
• Urbanizzazione (diffusione dello stile di vita urbano)
• Rurbano (territori un tempo rurali ora con stili di vita urbani, ma
con densità assi più limitata)
• Periurbano (territori un tempo rurali ora urbani, prossimi alla
città)
• Campagna urbanizzata (territori rurali con stili di vita e servizi
urbani)
• Contro-urbanizzazione Il passaggio da uno stato di maggior
concentrazione a uno di minor concentrazione
• Disurbanizzazione fenomeno di decrescita delle principali
municipalità e delle loro grandi agglomerazioni
• Declino urbano non riguarda I nuclei centrali delle città però
continuano a distinguersi dalla campagna urbanizzata per certi caratteri
d’eccellenza e di rarità.
La transizione demografica urbana
Il ciclo di vita delle città
nucleo anello agglomerazione
Urbanizzazione + - +
Suburbanizzazione - + +
Disurbanizzazione - - -
Riurbanizzazione + - +/-
Il ciclo è stato verificato nelle città europee dagli anni ‘50 ad oggi, la 4°
fase è per ora debole e non generalizzata.
La situazione è più articolata nelle altre parti del mondo
Inoltre il ciclio di vita si basa solo sull’andamento demografico, ma per
meglio interpretare le dinamiche urbane dovremmo tener conto
anche di altri aspetti (variazione dell’occupazione, congestione,
costo della vita, ecc.)
• Dalla Città alla campagna: espansione e dispersione urbana (cap. 3 Dematteis Lanza, Le città del mondo)
• L’urbanizzazione contemporanea cambia la forma, la densità e la dimensione spaziale delle città, rendendo difficile stabilirne i confini, sempre più dilatati e invasivi della campagna circostante.
• Nelle città del Nord del mondo si manifesta un’espansione delle città preesistenti che ha dato origine a sistemi di area vasta, caratterizzati da bassa densità e da una molteplicità di centri, tra cui hanno particolarmente rilevanza le aree metropolitane.
• Nei Paesi del Sud del mondo persiste una accentuata inurbamento con produzione di agglomerati urbani che superano i 10 milioni di abitanti (megacittà).
• Dalla Città nucleare alla città estesa
Città nucleare, città caratterizzato con nucleo abitato denso, compatto e ben definito nettamente separato dalla campagna adiacente con densità che può giungere fino a mille volte quella delle campagne circostanti.
Città estesa, città caratterizzata da che sfumano gradualmente nella campagna, senza che ci sia più, come un tempo, uno stacco netto tra spazi urbani e spazi rurali. Spesso presentano densità poco superiori a quelle degli spazi rurali circostanti.
Sistema urbano ambito territoriale costituito da più municipalità tra loro fuse e connesse frutto della formazione di una città estesa
Si parla di Regione urbana quando un sistema urbano è molto esteso
Milano 1704, Un chiaro esempio di città nucleare, cinta da mura, con un confine netto,
fisico e al tempo stesso giuridico-amministrativo, che la distingueva dalla campagna.
Fuori dalle nostre finestre, una città nucleare o estesa?
Il territorio bergamasco pedemontano, dai centri nucleari, alla città
estesa
Alla città diffusa, una rete di centri tra loro in stretto contatto fisico e funzionale in
cui assumono carattere relittuale gli spazi agricoli spesso interclusi nella fitta
matrice dell’edificato
• Dalla Città municipale città estesa
I sistemi e le regioni urbane si formano per :
Agglomerazione (espansione di un centro che ingloba progressivamente i comuni rurali limitrofi)
• Conurbazione (saldatura di due centri o agglomerazioni un tempo separati)
• Con l’avvento della motorizzazione di massa i sistemi urbani si formano anche per:
• Dilatazione multicentrica (formazione di una città discontinua a maglie larghe, fondata sulla mobilità automobilistica, che si espande in territori semi-vuoti, il prototipo è Los Angeles)
• Periurbanizzazione dispersione urbana, urban sprawl (dispersione della città nei territori circostanti lungo gli assi viari e attorno ai centri minori preesistenti, generando spazi interclusi non edificati anche assai estesi)
La conurbazione della Ruhr, costituita da oltre 50 città
ospita, su una superficie di circa 4600 km2, una
popolazione pari a oltre 6 milioni di ab., i cui principali
nuclei di espansione topografica e di sviluppo
economico si possono individuare nelle città di
Duisburg, Essen, Gelsenkirchen, Bochum e Dortmund.
Sebbene tale conurbazione presenti
strutture architettoniche e funzionali
di una modernità piuttosto uniforme,
la persistenza, nelle aree
periferiche, di attività agricole
discretamente evolute e la
salvaguardia, ai margini e
nell’interno delle aree urbanizzate,
di spazi destinati a parchi e giardini
vi determinano una condizione di
sia pur relativo equilibrio ecologico.
• Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana
Città nucleare, città caratterizzato con nucleo abitato denso, compatto e ben definito nettamente separato dalla campagna adiacente con densità che può giungere fino a mille volte quella delle campagne circostanti.
Città estesa, città caratterizzata da che sfumano gradualmente nella campagna, senza che ci sia più, come un tempo, uno stacco netto tra spazi urbani e spazi rurali. Spesso presentano densità poco superiori a quelle degli spazi rurali circostanti.
Il passaggio dalla città nucleare alla città estesa è anche all’origine dei Sistemi urbani ambiti territoriali costituiti da più municipalità tra loro fuse e connesse frutto della formazione di una città estesa
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le forme di crescita urbana più recente hanno in comune la formazione di città – rete, cioè di sistemi territoriali urbani multicentrici formati da reti di città che hanno tra loro relazioni particolarmente intense. La loro dimensione è assai varia quella di Londra ha un diametro di un centinaio di chilometro, ma possono raggiungere anche dimensioni regionali di alcune centinaia di chilometri.
• Le città estese danno origine a Città rete: sistemi territoriali urbani multicentrici di dimensioni regionali formato da reti di città che hanno tra loro relazioni particolarmente intense.
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le città rete si dividono in :
• Area metropolitana Grande agglomerazione centrale, circondata da numerosi altri centri vicini, che hanno con essa e tra di loro intensi movimenti pendolari, in un territorio piuttosto densamente abitato, anche rurale, ma con una popolazione quasi esclusivamente occupata in attività extra-agricole.
• Città rete. Rete di dimensioni macro-regionale, formata da più città e aree metropolitane, con funzioni complementari, connesse tra loro da flussi intensi di persone, merci, informazioni e decisioni; separate da vasti spazi rurali.
La città diffusa veneta un esempio di città rete
• Vantaggi della città diffusa:
• Minor costo delle costruzioni e dei terreni, possibilità per gli abitanti di vivere
in case singole con giardino o orti, in molti casi di permettere ad alcuni
membri della famiglia di continuare l’attività agricola mentre altri lavorano in
attività industriali e artigianali, sovente da essi stessi avviate in locali contigui
alle vecchie abitazioni contadine. (p.69)
• Svantaggi:
• Tempo eccessivo necessario agli spostamenti delle persone e delle merci;
la congestione del traffico stradale; i prezzi delle case, convenienti all’inizio,
ma poi in continua crescita; i costi di una rete di infrastrutture (strade,
acquedotti, fognature, elettrodotti, ecc.) enormemente più estesa di quella
della città compatta; l’impossibilità di servire tutto l’insediamento sparso con
il trasporto pubblico. L’eccessivo consumo di suolo e il degrado
paesaggistico e ambientale causato dalla cementificazione della campagna
(p.69)
• Dalla Città estesa a quella a rete
• Città rete: sistemi territoriali urbani multicentrici di dimensioni regionali formato da reti di città che hanno tra loro relazioni particolarmente intense.
• Possono essere divise in:
• Area metropolitana Grande agglomerazione centrale, circondata da numerosi altri centri vicini, che hanno con essa e tra di loro intensi movimenti pendolari, in un territorio piuttosto densamente abitato, anche rurale, ma con una popolazione quasi esclusivamente occupata in attività extra-agricole.
• Città rete. Rete di dimensioni macro-regionale, formata da più città e aree metropolitane, con funzioni complementari, connesse tra loro da flussi intensi di persone, merci, informazioni e decisioni; separate da vasti spazi rurali.
• Dalla Città alla campagna: espansione e dispersione urbana (cap. 3 Dematteis Lanza, Le città del mondo)
• Nelle città del Nord del mondo si manifesta un’espansione delle città associato a una sua diluizione e quindi una diminuzione della sua densità in funzione dell’affermarsi dell’automobile e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la conseguenza è il passaggio dalle città nucleari a quelle estese, con densità a volte di poco superiori a quelle degli spazi urbani rurali circostanti con una difficolta sempre più marcata nel distinguere l’urbano dal rurale.
• (Viene così meno una delle caratteristiche principali della città la sua densità abitativa)
• Nelle città-rete lo spazio edificato e lo spazio urbano sono
discontinui e i sistemi urbani (agglomerazioni, conurbazioni,
aree metropolitane, ecc.) che costituiscono i nodi della rete
sono separati anche da centinaia di chilometri di contesti
anche rurali.
• Le città della rete, pur avendo ciascuna una forte autonomia
funzionale e politico-amministrativa, formano per molti aspetti
un unico sistema urbano policentrico interconnesso. Esso
è tenuto insieme da flussi di persone, merci, servizi,
informazioni e decisioni molto più intensi di quelli che legano le
stesse città ai territori tra loro interposti o ad altre città che non
fanno parte della loro rete.
• Un esempio sono le megalopoli, concetto proposto negli anni
cinquanta da J: Gottmann per descrivere la rete di città della costa orientale,
da Boston a Washinghton, degli Stati Uniti (P. 253)
Le megalopoli un esempio di città rete
Dalla città diffusa alla megalopoli, il corpo urbano di maggior
complessità territoriale
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
Megalopoli le realtà urbane dell’eccellenza e della
complessità
• La megalopoli è un'area molto vasta a dimensione regionale
urbanizzata, dove diverse aree metropolitane si uniscono e si
amalgamano in un continuo ambiente costruito di grande
dimensione. Il nuovo insieme assume i caratteri di una diversa e
più ampia struttura urbana legata ed interconnessa.
• Il termine megalopoli deriva da un‘antica cittadina greca in Arcadia
(Peloponneso) e fu ripreso da Jean Gottmann, uno studioso di
geografia, nel 1957.
• Alle megalopoli i geografi riconoscono qualità urbane più evolute,
derivanti dalla grandissima concentrazione di funzioni e azioni
sempre più specializzate. Nella definizione originaria di Gottmann,
essa ha una struttura polinucleare, specializzata e a "nebulosa",
con una popolazione complessiva di almeno 20 milioni di
abitanti e non presuppone un continuum edificato, ma
comprende al proprio interno anche aree agricole e foreste.
I caratteri delle megalopoli
• Densità dell’insediamento, mediamente superiori ai 250 ab. Per kmq
• Concentra, su una piccola superficie, almeno un quinto della
popolazione del proprio paese
• Popolazione media di circa 20 milioni di abitanti
• Grande addensamento di città piccole e grandi in cui la densità degli
abitanti è maggiore di quella media della regione megalopolitana
• Fitta rete di infrastrutture e di flussi economici e di relazioni che
connettono i centri dell’area megalopolitana
• Grande varietà nell’uso del suolo, nella popolazione, nelle
occupazioni e negli interessi.
• Presenza di spazi interstiziali aperti non edificati per il tempo libero,
l’agricoltura o per ambiti naturali e seminaturali.
• Presenza nello stesso spazio di un mosaico di paesaggi, un
mosaico di tipi di utilizzazione del suolo, un mosaico di funzioni
economiche e un mosaico di generi di vita. (Tutto ciò dovrebbe
combinarsi in modo armonioso!!)
• Linea di intermediazione urbana tra due contesti territoriali (Oceano
ed entroterra, spazi montani e pianura)