Geofisica- Ipotesi preliminari sulla natura delle “Stelle che camminano nel cielo” a Pauli Arbarei in Sardegna Sergio Dr. Ing. Berti Vice Presidente Associazione Architettura e Geobiologia Studi Integrati Abstract Durante una mia recente visita in Sardegna mi sono stati segnalati dei fenomeni luminosi interessanti che si verificano in una area centrata approssimativamente sul paese di Pauli Arbarei.La tradizione popolare chiama questi fenomeni “Le Stelle che camminano nel cielo”.Luigi Muscas nel suo libro “I Giganti ed il culto delle Stelle” descrive e documenta fotograficamente con dovizia gli affascinanti fenomeni luminosi di Pauli Arbarei e dintorni. La presente ricerca si pone l’obiettivo di ipotizzare un inquadramento dei fenomeni descritti nell’ ambito della Geofisica, attribuendo cosi agli stessi una natura più corrispondente alla realtà delle cose e ben diversa da quella della tradizione popolare. Premessa Le principali tipologie di fenomeni luminosi che si presentano nell’ area di Pauli Arbarei sono rappresentate nelle tre foto di fig. 1.Luigi Muscas, che da molti anni li osserva e documenta, nel suo libro “I Giganti ed il Culto delle Stelle” descrive i fenomeni come di seguito “…io fui testimone fin da piccolo di questi fenomeni. Stelle che improvvisamente diventavano più grandi e più luminose e che scendevano dal cielo fino a pochi passi da noi… Nelle loro manifestazioni potevano assumere forme diverse… Potevano disegnare figure nel cielo con la rapidità di un lampo e risalire e posizionarsi nella volta celeste o addirittura scomparire nell’ infinito con la stessa velocità come se non fosse accaduto niente…Altre volte si manifestavano come lampi che correvano nel cielo,potevano sembrare stelle cadenti,ma con la differenza che si muovevano nel cielo in orizzontale o dal basso verso l’ alto.Per questa ragione io le ho chiamate “trasversali”…” Fig.1 – Foto di “Stelle che camminano “ a Pauli Arbarei effettuate da Luigi Muscas ( tratte da http:sites.google.com/site/luigimuscas/contatti/giganti/stelle/RSCN2981.JPG ) Questi fenomeni luminosi affascinanti ed impressionanti che da secoli ,probabilmente, si sono presentati e continuano a presentarsi in un’area ricca di vestigie storiche molto antiche hanno
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Geofisica Ipotesi Preliminari Sulla Natura Delle Stelle Che Camminano Nel Cielo a Pauli Arbarei in Sardegna
La presente ricerca si pone l' obiettivo di ipotizzare un inquadramento dei fenomeni luminosi di Pauli Arbarei in Sardegna ( "Le Stelle che camminano nel Cielo " ) nell' ambito della Geofisica,attribuendo cosi agli stessi una natura più corrispondente alla realtà delle cose e ben diversa da quella molto più affascinante della tradizione popolare.
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Geofisica- Ipotesi preliminari sulla natura delle “Stelle che camminano
nel cielo” a Pauli Arbarei in Sardegna
Sergio Dr. Ing. Berti Vice Presidente Associazione Architettura e Geobiologia Studi Integrati
Abstract
Durante una mia recente visita in Sardegna mi sono stati segnalati dei fenomeni luminosi
interessanti che si verificano in una area centrata approssimativamente sul paese di Pauli
Arbarei.La tradizione popolare chiama questi fenomeni “Le Stelle che camminano nel cielo”.Luigi
Muscas nel suo libro “I Giganti ed il culto delle Stelle” descrive e documenta fotograficamente con
dovizia gli affascinanti fenomeni luminosi di Pauli Arbarei e dintorni. La presente ricerca si pone
l’obiettivo di ipotizzare un inquadramento dei fenomeni descritti nell’ ambito della Geofisica,
attribuendo cosi agli stessi una natura più corrispondente alla realtà delle cose e ben diversa da
quella della tradizione popolare.
Premessa
Le principali tipologie di fenomeni luminosi che si presentano nell’ area di Pauli Arbarei sono
rappresentate nelle tre foto di fig. 1.Luigi Muscas, che da molti anni li osserva e documenta, nel
suo libro “I Giganti ed il Culto delle Stelle” descrive i fenomeni come di seguito “…io fui testimone
fin da piccolo di questi fenomeni. Stelle che improvvisamente diventavano più grandi e più
luminose e che scendevano dal cielo fino a pochi passi da noi… Nelle loro manifestazioni potevano
assumere forme diverse… Potevano disegnare figure nel cielo con la rapidità di un lampo e risalire
e posizionarsi nella volta celeste o addirittura scomparire nell’ infinito con la stessa velocità come
se non fosse accaduto niente…Altre volte si manifestavano come lampi che correvano nel
cielo,potevano sembrare stelle cadenti,ma con la differenza che si muovevano nel cielo in
orizzontale o dal basso verso l’ alto.Per questa ragione io le ho chiamate “trasversali”…”
Fig.1 – Foto di “Stelle che camminano “ a Pauli Arbarei effettuate da Luigi Muscas ( tratte da
I fenomeni luminosi tra Cielo e Terra sono ,probabilmente ,generati da particelle con carica
elettrica e non ,molto veloci, che provengono dalla parte alta dell’ atmosfera ,a causa di livelli
elevati di radiazioni cosmiche e di vento solare, come da esempio di figura 16 ,già evidenziata
parzialmente in figura 8. In molti fotogrammi della ripresa si nota la combinazione di moti circolari
tipici di particelle con carica elettrica che si muovono in un campo magnetico ( nel caso specifico:
quello terrestre ).
Figura 16 – Fenomeni luminosi tra Cielo e Terra a monte Calvana Prato con traiettorie circolari ( Fonte : ANEA )
Nella figura 17 , per quanto riguarda le sfere luminose ( Orbs) non visibili direttamente con gli
occhi ma che si evidenziano nelle foto, è indicato sinteticamente il principio base con cui si
formano. Se nell’ aria ci sono sospensioni di particelle di acqua,oppure aerosol oppure polveri
riflettenti o altre particelle con proprietà riflettenti, è possibile la formazione delle sfere luminose (
Orbs ) ,dopo l’ azionamento del flash, da parte di particelle riflettenti fuori fuoco come indicato in
figura. Un comportamento simile si può avere quando si fotografano sorgenti luminose
intense,senza l’ uso del flash,mentre sono presenti dietro la macchina fotografica superfici
riflettenti in grado di provocare una sorta di effetto flash sulle polveri in sospensione,fuori fuoco,di
fronte all’ obiettivo stesso.
Figura 17 – Principio di formazione di sfere luminose ( orbs ) quando si utilizza una fotocamera che aziona li flash ( Fonte : Sergio Berti )
Condizioni presenti nell’ area di Pauli Arbarei che potrebbero
favorire i fenomeni luminosi
Una tra le tante ipotesi formulate al riguardo della formazione dei BL è fondata sulla possibilità
che il territorio dove si formano possa essere soggetto a sollecitazioni tettoniche particolari.L’
astrofisico Massimo Teodorani nel suo articolo intitolato “Le strane luci di Hessdalen “,indica
testualmente,a proposito dei modelli applicabili a questa fenomenologia luminosa che :
“Disponiamo ora di indizi che ci fanno ritenere che un buon 80% dei dati da noi acquisiti sia
spiegabile con il modello del fisico britannico David Turner, secondo il quale lo scambio di energia
termica, elettrica e chimica tra un plasma e un'atmosfera ricca di vapor d'acqua e aerosol, è in
grado di generare palle di luce dai profili nettissimi come quelli da noi osservati. Esse, essendo
costituite da un vero plasma all'interno e da uno strato esterno con funzione refrigerante,
producono energia con un meccanismo simile a una pompa termo-chimica: ciò permette l'esistenza
di una struttura autoregolata e dai tempi di vita relativamente lunghi. Il plasma da cui tutto si
origina è con ogni probabilità prodotto dalle flessioni tettoniche che a loro volta generano
piezoelettricità ed effetti elettromagnetici simultanei nelle onde VLF e UHF: in tali condizioni
secondo il modello del fisico cinese Juo Suo-Zou può formarsi un vortice di plasma. Questo
interagendo con l'atmosfera genera ciò che poi vediamo.”
Nella zona di Pauli Arbarei la situazione dal punto di vista tettonico è molto particolare e quindi
potrebbero essere presenti flessioni tettoniche,piezoelettricità,emissioni nelle bande VLF e UHF in
grado di favorire la formazione di vortici di plasma.
In figura 18 è riportata la carta tettonica della Sardegna con evidente il graben del Campidano con
Figura 18 – Carta tettonica della Sardegna ( fonte : C.N.R. Consiglio Nazionale delle Ricerche )
le relative faglie distensive ad Occidente ed a Oriente. In figura 19, è rappresentata la carta
tettonica dell’ area di Pauli Arbarei posta nei pressi della faglia distensiva orientale del graben del
Campidano all’ altezza di un sistema di fratture trasversali che tagliano la zona nei pressi di
Sardara. Sono quindi presenti le condizioni per avere flessioni tettoniche,piezoelettricità ed
emissioni in banda VLF ed UHF e quindi possibili formazioni di vortici di plasma.
PAULI ARBAREI
Figura 19 – Stralcio della carta tettonica della Sardegna con in evidenza la zona di Pauli Arbarei ( fonte : C.N.R. Consiglio Nazionale delle Ricerche )
L’ area di Pauli Arbarei dal punto di vista geologico è indicata nella figura 20 che riporta uno
stralcio della carta geologica relativa. L’area evidenziata dal tratteggio in rosso rappresenta la zona
dove possono manifestarsi i fenomeni luminosi in argomento,secondo Luigi Muscas.
Figura 20 – L’ area di Pauli Arbarei dal punto di vista geologico ( Fonte : Regione Autonoma della Sardegna-Carta geologica della Sardegna
Elaborazione : Sergio Berti )
La parte indicata in grigio nei pressi di Pauli Arbarei ( vedere figura 20 ) ed identificata dal numero
1 è composta da Ghiaie,Sabbie,Limi e Argille sabbiose dei depositi alluvionali,colluviali,eolici e
litorali,travertini ; si è formata nell’ Olocene che è l'epoca geologica più recente, quella in cui ci
troviamo oggi e che ha avuto il suo inizio convenzionalmente circa 11.700 anni fa.
La parte indicata in giallo ,che interessa principalmente tutta l’ area dove si manifestano i
fenomeni luminosi,ed identificata dal numero 9b è composta da Marne Arenacee e
Siltose,Arenarie,Conglomerati,Calcareniti e Sabbie silicee sublitorali-epibatiali ; si è formata nel
Miocene e precisamente nel Burdigaliano e nel Langhiano . Queste due unità cronostratigrafiche si
estendono tra 20,43 e 15,97 milioni di anni fa .
Per la formazioni dei fenomeni luminosi tipo BL, è importante anche la presenza di una idonea
atmosfera di vapor d’ acqua e aerosol che con ogni probabilità è possibile nei terreni circostanti a
Pauli Arbarei a causa di una favorevole evapotraspirazione favorita dalla tipologia dei terreni
presenti.
I fenomeni luminosi di tipo “Trasversale” sono dovuti probabilmente allo stato di flessione
tettonico delle rocce a causa della situazione tettonica locale particolarmente complessa (
prossimità a dei graben o a zone di incrocio di graben con faglie ).In figura 21 sono indicate le zone
in Toscana dove sono stati segnalati e documentati fenomeni luminosi. La zona di Sassalbo è nella
parte terminale del graben dell’ Elsa che attraversa tutta la Garfagnana ;mentre la zona di monte
Calvana a Prato è nei pressi della faglia distensiva orientale del graben della Val di Chiana .
Zona di Sassalbo MS
Zona di Monte
Calvana Prato
Figura 21 – Stralcio della carta tettonica d’ Italia relativo alla Toscana con indicate le zone dove sono stati segnalati e documentati fenomeni
luminosi ( Fonte : CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche –Carta tettonica d’ Italia ; Elaborazione : Sergio Berti )
Conclusioni
In conclusione, possiamo ipotizzare,visto quanto sopra, che i fenomeni luminosi documentati e
descritti con dovizia da Luigi Muscas nel suo libro dal titolo “I Giganti ed il Culto delle Stelle” siano
fenomeni naturali ,noti fin dall’ antichità e possibili anche in altre parti del mondo e del territorio
italiano.
Questa ricerca non vuole togliere nulla alla grande attenzione, sforzo e amore che Luigi Muscas ha
dedicato a questi fenomeni rendendoli noti al grande pubblico; vuole semplicemente indicare che
sono fenomeni di tipo naturale molto affascinanti che sicuramente hanno colpito l’ attenzione e la
fantasia di chi ci ha preceduto stimolando interpretazioni degli stessi non scientifiche.
Questi fenomeni molto interessanti andrebbero sfruttati sia dal punto di vista scientifico che
turistico come è avvenuto nella valle di Hessdalen in Norvegia ,popolata durante l’ anno da molti
scienziati e turisti interessati ai fenomeni, e dove sono state realizzate una serie di stazioni
scientifiche complesse per lo studio e la documentazione relativa.
Bibliografia principale
Luigi Muscas- I giganti ed il culto delle Stelle
Albino Carmignani- Introduzione ai fulmini globulari-Dipartimento di Fisica Università di Parma
Massimo Teodorani -Le strane luci di Hessdalen-
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=101941
Sergio Berti,Tiziano Guerzoni-ANEA-Interazioni dovute alle faglie-Lezioni del II anno
Wikipedia-Enciclopedia libera
Ringraziamenti
Un speciale ringraziamento a Luigi Muscas per il notevole lavoro effettuato negli ultimi anni per
documentare i fenomeni luminosi di Pauli Arbarei e per averli resi noti al grande pubblico.
Ringraziamenti alla Dr.ssa Alessandra Addari di Videolina per avermi fatto conoscere l’ esistenza
dei fenomeni luminosi in Sardegna.
Speciali ringraziamenti a tutti gli Studiosi che in Italia e nel Mondo si stanno occupando di questi
affascinanti fenomeni.
Figure ed elaborazioni
Figura 1,3- Luigi Muscas
Figura 2 – Luigi Muscas ed elaborazione di Sergio Berti