www.gazzetta.it lunedì 18 febbraio 2013 1,20 € REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 - n 41 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 41 ITALIA di ALBERTO CERRUTI Sabato sera, dopo lo zero (a uno) sul campo della Roma, tirava brutta aria alle spalle della Juven- tus. Ieri pomeriggio, dopo lo zero (a zero) contro la Samp, il ventac- cio della rimonta è stato declas- sato a venticello, troppo leggero per le speranze del Napoli. LA VARIABILE EUROPEA L’ARTICOLO A PAGINA 20 ilCommento TENNIS LO SPAGNOLO VINCE A SAN PAOLO Nadal torna al successo Sette mesi dopo lo stop MARTUCCI A PAGINA 43 VELA CHE COSA C’E’ DIETRO AL RECORD Soldini: «I miei 47 giorni in barca tra iceberg e liti» PASINI A PAGINA 37 w di GENE GNOCCHI Successione del Papa. Molte probabilità per Tarcisio Bertone: ha preso come agente Mino Raiola. IL ROMPI PALLONE IN EDICOLA O IN E BOOK Davide Oldani racconta Storie di sport e cucina Edicola 9,99€ (più il giornale). E-book 7,99€ IL CASO MACABRI DETTAGLI SULL’OMICIDIO Pistorius inchiodato anche da una mazza insanguinata SIMONCELLI A PAGINA 41 MILAN TRA CHAMPIONS E TERZO POSTO Faraone-Boa-Binho l rebus di Allegri per Barça e derby Tre giocatori non al top, due supersfide alle porte: e Niang è stanco... 3 Massimiliano Allegri, 45 anni BOCCI-GOZZINI-RICCI PAGINE 14-15 NAPOLI PARI E PAURA Juve lontana (+ 4). Hamsik rapinato CECERE, MALFITANO, G. MONTI ALLE PAGINE 8-9-10 IL PALO Nel cerchio Marek Hamsik, 25 anni, dopo il suo tiro con il pallone sul palo Jovetic e Ljajic ne fanno due a testa e finisce 4-1. Sotto accusa Stramaccioni («Ho sbagliato io») che si giocherà la fiducia di Moratti nel derby di domenica CENITI, CALAMAI, DALLA VITE, D’ANGELO, DE CALÒ, ELEFANTE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3-5-6-20 JUVENTUS 55 NAPOLI 51 LAZIO* 44 MILAN 44 INTER 43 FIORENTINA 42 CATANIA 39 ROMA 37 UDINESE 36 PARMA 32 TORINO ( 1) 31 SAMP ( 1) 29 CHIEVO 29 CAGLIARI 28 ATALANTA ( 2) 27 BOLOGNA 26 GENOA 25 PESCARA 21 PALERMO 19 SIENA* ( 6) 18 Serie A / 25ª GIORNATA Tra parentesi i punti di penalizzazione. *Una partita in meno CLASSIFICA PARTITE CATANIA BOLOGNA 1-0 CHIEVO PALERMO 1-1 FIORENTINA INTER 4-1 GENOA UDINESE 1-0 MILAN PARMA 2-1 NAPOLI SAMPDORIA 0-0 PESCARA CAGLIARI 0-2 ROMA JUVENTUS 1-0 TORINO ATALANTA 2-1 OGGI SIENA LAZIO (20.45) (1 2) Genoa, Catania, Toro ok E stasera la Lazio a Siena 9 771120 506000 30 2 1 8> STRAMAZZATA GRANDE FIORENTINA INTER TRAVOLTA L’abbraccio tra Adem Ljajic, 21 anni e Stevan Jovetic, 23, i protagonisti della vittoria viola Assicurazioni & Previdenza Contopolizza Dinamico UNIQA Previdenza SpA - Milano - Aut. D.M. 17656 del 23/04/1988 (G.U. 117 del 20/05/1988) www.uniqagroup.it * Rendimento lordo 4% meno la quota fissa trattenuta pari all’1%. Al lordo della tassazione sulle plusvalenze. Le sicurezze assicurative per l’investimento di piccoli e grandi capitali! Rendimento PREFIN PLUS 3%* Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo.
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www.gazzetta.it lunedì 18 febbraio 2013 1,20 € REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 n 41POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 41ITALIA
di ALBERTO CERRUTI
Sabato sera, dopo lo zero (a uno)sul campo della Roma, tiravabruttaariaalle spalledella Juventus. Ieri pomeriggio, dopo lo zero(a zero) contro la Samp, il ventaccio della rimonta è stato declassato a venticello, troppo leggeroper le speranze del Napoli.
LA VARIABILEEUROPEA
L’ARTICOLO A PAGINA 20
ilCommento
TENNIS LO SPAGNOLO VINCE A SAN PAOLO
Nadal torna al successoSette mesi dopo lo stopMARTUCCI A PAGINA 43
VELA CHE COSA C’E’ DIETRO AL RECORD
Soldini: «I miei 47 giorniin barca tra iceberg e liti»PASINI A PAGINA 37
wdi GENE GNOCCHI
Successione del Papa.Molte probabilità per Tarcisio Bertone:ha preso come agente Mino Raiola.
IL ROMPI PALLONE
IN EDICOLA O IN E BOOK
Davide Oldani raccontaStorie di sport e cucinaEdicola 9,99€ (più il giornale). Ebook 7,99€
IL CASO MACABRI DETTAGLI SULL’OMICIDIO
Pistorius inchiodato ancheda una mazza insanguinataSIMONCELLI A PAGINA 41
MILAN TRA CHAMPIONS E TERZO POSTO
FaraoneBoaBinhol rebus di Allegriper Barça e derbyTre giocatori non al top,due supersfide alleporte: e Niang è stanco...
3 Massimiliano Allegri, 45 anni
BOCCIGOZZINIRICCI PAGINE 1415
NAPOLI PARI E PAURAJuve lontana (+ 4). Hamsik rapinato
CECERE, MALFITANO, G. MONTI ALLE PAGINE 8910
IL PALONel cerchio Marek Hamsik,
25 anni, dopo il suo tiro
con il pallone sul palo
Jovetic e Ljajic nefanno due a testae finisce 41.Sotto accusaStramaccioni
(«Ho sbagliato io») che sigiocherà la fiducia di Morattinel derby di domenicaCENITI, CALAMAI, DALLA VITE, D’ANGELO, DE CALÒ, ELEFANTE, TAIDELLI ALLE PAGINE 235620
JUVENTUS 55
NAPOLI 51
LAZIO* 44
MILAN 44
INTER 43
FIORENTINA 42
CATANIA 39
ROMA 37
UDINESE 36
PARMA 32
TORINO ( 1) 31
SAMP ( 1) 29
CHIEVO 29
CAGLIARI 28
ATALANTA ( 2) 27
BOLOGNA 26
GENOA 25
PESCARA 21
PALERMO 19
SIENA* ( 6) 18
Serie A / 25ª GIORNATA
Tra parentesi i punti di penalizzazione. *Unapartita in meno
CLASSIFICAPARTITE
CATANIA BOLOGNA 10
CHIEVO PALERMO 11
FIORENTINA INTER 41
GENOA UDINESE 10
MILAN PARMA 21
NAPOLI SAMPDORIA 00
PESCARA CAGLIARI 02
ROMA JUVENTUS 10
TORINO ATALANTA 21
OGGI
SIENA LAZIO (20.45) (1 2)
Genoa, Catania, Toro okE stasera la Lazio a Siena
97
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0
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8>
STRAMAZZATAGRANDEFIORENTINAINTERTRAVOLTA
L’abbraccio tra
Adem Ljajic, 21
anni e Stevan
Jovetic, 23,
i protagonisti
della vittoria viola
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LUCA CALAMAIFIRENZE
E dire che centinaia di ti-fosi viola lo volevano manda-re in panchina dopo le ultimedeludenti prestazioni. La cittàdei guelfi e ghibellini ritiene diavere il diritto di dividersi suqualsiasi argomento, anche suuna polemica calcisticamenteinsensata. Jo-Jo in una notte siriprende tutto. L’amore dellasua gente, il ruolo di trascina-tore della Fiorentina, un valo-re di mercato superiore ai 30milioni. Ma, attenti, il fuori-classe slavo non ha già decisodi fare le valigie a giugno. An-zi, se la squadra di Montellaconquisterà un posto in Euro-pa, potrebbe restare un altrocampionato. Obiettivo, tra l’al-tro, estremamente concreto.Grazie alla vittoria per 4-1 sul-
l’Inter i viola salgono in classi-fica a quota 42, neppure la zo-na Champions è poi così lonta-na. L’altra faccia della meda-glia è lo sguardo perso nel vuo-to di molti giocatori nerazzur-ri. A sette giorni dal derby iruoli si sono capovolti: ora c’èBalotelli davanti. Un bel pu-gno nello stomaco. I lblack-out del Franchi porta tut-to il pianeta nerazzurro sulbanco degli imputati. Il presi-dente Moratti che all’improvvi-so ha deciso di non presentarsialla stadio aveva annusatoqualcosa? Il primo sotto accu-sa è Stramaccioni. Il tecnicosbaglia scelte e approccio. Tregli errori evidenti: 1) lasciarelibero Pizarro di creare calcio;2) lasciare alla Fiorentina lapossibilità di sviluppare il suoabituale titic-titoc rinuncian-do a pressare alto; 3) non ac-compagnare mai con più di
due uomini le rare ripartenze.Ma c’è dell’altro. E’ vero chel’infortunio di Milito ha disar-mato l’attacco, ma come spie-gare la mancanza di conclusio-ni in porta? L’unico tiro veroha fruttato il gol della bandie-ra.
Confusione In questo caso le re-sponsabilità di Cassano e Pala-cio sono parziali. E’ la mano-vra che è mancata. Stramaccio-ni è partito con il 4-3-1-2 conun centrocampo così organiz-zato: Cambiasso a destra, Kuz-manovic centrale e Kovacic asinistra. Dopo il primo schiaf-fone il tecnico nerazzurro haspostato tutti e tre i centrocam-pisti chiedendo a Kovacic di fa-re il playmaker. Ma la musicanon è cambiata. Così come l’In-ter non ha cambiato marciaquando in avvio di ripresa lasquadra è passata al 4-3-3 con
Alvarez al posto di Kovacic.Una confusione totale. Confu-sione tattica che si somma aun atteggiamento troppo mo-scio da parte di un gruppo maiin partita. Nel derby l’Inter do-vrà resettare tutto.
Che numeri Con Diego e An-drea Della Valle in tribuna riaf-fiora, dopo un mese di soffe-renze, la vera Fiorentina. Mon-tella finalmente mette la squa-dra al servizio di Jo-Jo propo-nendolo come centravanti allaTotti. Cioè, libero di andare do-ve lo porta il cuore. Senza To-ni che gli chiude i corridoi econ l’amico Ljajic al fianco ilmontenegrino entra subitonel vivo della partita. E’ suo iltocco che consente a Ljajic direalizzare di testa il primo gol(13’ p.t.) ed è ancora suo il silu-ro che lascia immobile Handa-novic (33’ p.t.) chiudendo in
pratica la gara. Il fuoriclasse vi-ola realizza anche la terza retein avvio di ripresa (10’) sfrut-tando un tocco di Aquilani eun altro sbandamento di tuttoil pacchetto arretrato dell’In-ter. Per Jo-Jo è l’undicesimocentro in campionato. Ma, nel-la trionfale galoppata, comenon sottolineare la regia illu-minata di Pizarro, le accelera-zioni di Cuadrado, i tocchi diBorja Valero e la doppietta diLjajic. Altro giocatore nel miri-no dei tifosi. Lo accusavano dinon vedere la porta. Ha rispo-sto con una doppietta.
Progetto? Nel finale di garal’Inter salva almeno la facciacon il gol di Cassano. Una con-clusione imparabile da fuoriarea. In pratica, l’unico tironello specchio della porta. Uncolpo isolato dentro una notteche lascia una ferita profondae che rimette tutto in discussio-ne. E’ vero che Stramaccioniha avuto ancora poco tempoper fondere i nuovi arrivaticon il vecchio blocco ma qualevuole essere il punto d’appro-do del progetto tattico neraz-zurro? E come spiegare il bu-io che è sceso all’improvvisosu giocatori come Guarin, Na-gatomo, Juan Jesus (protago-nista di un brutto interventosu Jo-Jo), Ranocchia e gentedell’esperienza di Cambiassoe Zanetti? La zona Championsè ancora a portata di manoma occorre un brusco cam-bio di rotta. Tutto somma-to il derby arriva al momen-to giusto. Almeno le motivazio-ni non mancheranno.
La magia sul terzo gol è di Aquilani: tacco smarcante perJo-Jo che con il piatto destro esegue la sentenza ANSA
DRIBBLING OK
La Fiorentina sblocca al 13’: cross di Pasqual, Joveticallunga e Ljajic di testa supera Handanovic PEGASO
Il raddoppio viola è un capolavoro di Jovetic: destro a giropotente e preciso, imparabile per il portiere dell’Inter SESTINI
20’ secondo tempo
25a GIORNATA
MINUTI GIOCATI
FALLI SUBITI
DOPPIETTE E MAGIE CHE ILLUMINANO IL FRANCHI
la Sfida
ANTONIOCASSANO30 ANNIATTACCANTE
TIRI TOTALI
Jovetic e Ljajic da urloNerazzurri in confusioneStrama è sotto accusaIl tecnico sbaglia le mosse: arriva l’8a sconfitta in campionatoStraordinari i gioielli slavi che portano Montella fuori dalla crisi 6
Ljajic apre la serata Il capolavoro di Jovetic Tacco di Aquilani, sentenza di Jo-Jo Ljajic firma il pokerDoppietta anche per Ljajic, che va a prendersi gliabbracci in panchina e i complimenti di Luca Toni ANSA
SERIE A
91
1
4/7
4
Firenze fa viola l
1
ADEMLJAJIC21 ANNIATTACCANTE
91
2
3/8
0
Da sinistra:Rodrigo Palacio,Javier Zanetti eAntonioCassano IPP
2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
POSSESSO PALLA PASSAGGI UTILI
INTER 36,6%
TIRI IN PORTA
INTER 81,4%
TIRI FUORI
Il caso
GOL! 10’ Tocco di tacco di Aquilani che smarcaJovetic solo davanti a Handanovic: Jo-Jo di piattodestro realizza.GOL! 20’ Destro a giro di Ljajic dal limite dell’area:Handanovic ancora immobile.GOL! 42’ Cassano realizza il gol della bandiera conuna conclusione dalla lunga distanza: il pallonecolpisce il palo e entra in rete.
«Ho sbagliato le scelte»L’Armata Stramaleonee un derby rischiatutto
FIORENTINA 63,4%
3’ Jovetic si presenta tutto solo davanti adHandanovic che gli chiude lo specchio.GOL! 13’ Cross di Pasqual, deviazione di Jovetice colpo di testa vincente di Ljajic.GOL! 33’ Conclusione imparabile da fuori area diJovetic: Handanovic resta immobile.37’ Conclusione di Borja Valero respinta daHandanovic.
Giovedì 21ritorno
sedicesimi difinale
ClujInter
ore 19.00(andata 0-2)Sky Sport 1;
PremiumCalcio 2
LazioBorussia M.
ore 19.00(andata 3-3)
Italia 1,Premium Calcio3; Sky Sport 3
Viktoria P.Napoli
ore 21.05(andata 3-0)
Italia 1,PremiumCalcio 1;
Sky Sport 1
BARICENTRO MOLTO ALTO 56,9 metri BARICENTRO BASSO 50,2 metri
Il tecnico domenica affronterà il Milan da inseguitore: «Non credevopesassero così tanto due gare vicine con gli stessi uomini»Moratti ha viaggiato con l’Inter ma allo stadio non si è visto...
MOMENTI CHIAVE
(4-3-1-2)
S
IIIIIII
MARCATORI Ljajic (F) al 13’, Jovetic (F) al 33’ p.t.; Jovetic (F) al 10’, Ljajic (F) al 20’,Cassano (I) al 42’ s.t.ARBITRO Rizzoli di Bologna.NOTE paganti 14.346, incasso di 452.402 euro; abbonati 12.636, quota di 176.703 euro.In fuorigioco 2-1. Angoli 5-2. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 2’.
INTER 1
Gara a senso unico, manella ripresa bravo Rizzoli acalmare gli animi (usando ancheil cartellino a ripetizione) quandocon gli interisti nervosi per ilrisultato pesante. C’è da
discutere sull’avvio dell’azioneche porta al 3 0: Pizarro rubapalla a Guarin aiutandosi anchecon un braccio, forse giudicatoinvolontario da Rizzoli. Piùgiusto invece fischiarlo e in quelcaso c’era anche il rischiosecondo giallo. Per il resto,regolare il vantaggio viola (Ljajicè in linea con Ranocchia). Okayle ammonizioni per Pasqual,Pizarro (mani volontario abloccare Guarin), Ranocchia,Guarin, Pereira e Savic. Daarancione la gomitata di JuanJesus a Jovetic: arriva il giallo.
DIETRO ALLA BATOSTA
PRIMO TEMPO 2-0
HADETTO
INTER 4
FIORENTINA
4 SETTIMANADI COPPE
d
Andrea Stramaccioni, 37 anni, siede sulla panchina dell’Inter dallo scorso marzo AFP
4
’Inter
FIORENTINA 12
Viziato il 3-0:Pizarro si aiutacon il braccio
DAL NOSTRO INVIATOMATTEO DALLA VITEFIRENZE
Handanovic che sembra-va l’orso del Luna Park Viola.Cambiasso che vedeva il pallo-ne scorrere come un sasso. Do-v’è la palla? Boh, mah. Guarinche era zavorrato e svogliato:non lui. Stramaccioni che a uncerto punto si siede in panchi-na come se avesse stracciato ilgratta-e-vinci miliardario:mai si era seduto affranto.Una resa. Perché l’Inter è statapresa a pallate dai primi minu-ti, perché la Fiorentina assata-nata sbucava da ogni dove, ein effetti c’erano solo spazi daaggredire, tutti lasciati liberidall’Armata Stramaleone. Maiin partita. Mai Inter. «Ho sba-gliato — dice il tecnico —: noncredevo pesasse così tanto gio-care 2 gare vicine con gli stessiuomini. Sconfitta netta: è sta-ta colpa della stanchezza maanche di gestione e valutazio-ni, le mie. Mi assumo le respon-sabilità».
No Moratti no Inter Stramaccio-ni ha la faccia dei giorni in cuispiegare tutto è un tormento.A Siena aveva preso libecciateforti. A Firenze, ieri sera, ha vi-sto una squadra che a una setti-mana dal derby sembra finitanel gorgo della mollezza: gio-catori sgonfi, scelte che non sicapiscono (la stanchezza dicoppa pesa), una rincorsa do-po l’altra e la gente fiorentinache in tribuna fa gli «olè» co-me se il torero viola avessesdraiato il toro nerazzurro. Ecosì è. E pensare che ci si eramesso anche Massimo Morattia dare la carica alla squadra:viaggio in treno coi suoi ragaz-
zi, da Milano a Firenze, foto digruppo. Il presidente al «Fran-chi» non si è visto, ha pranzatoin centro a Firenze poi non haseguito la gara pur ringrazian-do Diego Della Valle per l’invi-to: non si è presentato Morattie non si è presentata nemme-no l’Inter in campo. Ma a Mo-ratti bisognerà dare una spie-gazione per questa Caporetto.
La sberla dopo l’Europa Stra-maccioni alla fine sembra usci-to da una lavatrice. «Ora dob-biamo assolutamente ripren-derci - dice il tecnico -, tuttosta a come si reagisce a certesconfitte. Guarda caso, abbia-mo subìto la quinta sconfittadopo le gare in Europa Lea-gue. Giovedì andremo in Ro-mania e domenica c’è il der-by? Eh già, terremo la coinci-denza in considerazione.Quando arrivi sempre secon-do sul pallone c’è poco da dire:non mi sono mai aggrappatoagli alibi ma, dai i meriti alla
Fiorentina, l’Inter è stata in dif-ficoltà e stanca. E ripeto: il tut-to è nato anche da una mia va-lutazione errata». Morattil’aveva chiesto: «L’infortuniodi Milito dovrà rendere tuttipiù rabbiosi». E’ stato esatta-mente il contrario. E il Milanper la prima volta è davanti inclassifica. «La Fiorentina hameritato — dice Strama —,ma se l’arbitro manda fuori Pi-zarro cambia tutto e non pren-diamo il terzo gol, ma ormaiva così da sei mesi. Con un 2-0e loro in 10 poteva andare di-versamente». Il problema,ora, è un altro: fra giovedì ederby serve gestire alla perfe-zione gli uomini. L’Inter imba-razzante non deve più esiste-re: la panchina non balla, maadesso Moratti chiede passag-gio del turno a Cluj e derby.L’Armata Stramaleone dev’es-sere solo l’incubo di una notte.E sta alle scelte di Strama farein modo che sia così.
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4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
GLI ARBITRI RIZZOLI 5,5 Attenuante: non era facile da vedere. Però nell’azione del 3-0 c’era un mani (involontario?) di Pizarro, che era già ammonito. Marzaloni 7-Padovan 6; Romeo 6-Velotto 6
6 s.v.6
TIRI 1DRIBBLING 0/1SPONDE 1
6
CONTRASTI OK 1/1LANCI 0PASSAGGI OK 5/5
7,5
TIRI 0PASSAGGI OK 26/28RECUPERI 0
4,56,5
TIRI 0PASSAGGI OK 15/16RECUPERI 6
CONTRASTI OK 1/4LANCI 2PASSAGGI OK 67/69
7
7,5
PARATE 7 RINVII 15 USCITE 3
5,5
TIRI 6DRIBBLING 3/8SPONDE 7
CONTRASTI OK 5/10LANCI 1PASSAGGI OK 24/26
TIRI 0PASSAGGI OK 24/26RECUPERI 1
Titolare dopotanta panchina,si fa trovareprontoe la partitalo aiuta: nonci casca se lopunta Cassano,che dàil meglio altrove.
TIRI 0PASSAGGI OK 23/25RECUPERI 2
4,5
TIRI 1DRIBBLING 4/7SPONDE 6
5
CONTRASTI OK 3/4LANCI 2PASSAGGI OK 35/36
TIRI 2PASSAGGI OK 62/69RECUPERI 3
TIRI 1DRIBBLING 1/5SPONDE 2
s.v.
CONTRASTI OK 2/4LANCI 2PASSAGGI OK 33/36
4,5
CONTRASTI OK 0/1LANCI 0PASSAGGI OK 11/13
CONTRASTI OK 4/7LANCI 4PASSAGGI OK 39/40
5
TIRI 0DRIBBLING 1/2SPONDE 2
5
7
TIRI 3PASSAGGI OK 65/69RECUPERI 8
h
TIRI 0PASSAGGI OK 5/5RECUPERI 0
PARATE 0RINVII 9USCITE 3
Fa il terminaledi una Fiorentinache ha la panciagià piena:ci provaquasi da solo,ma Handanovicgli nega il 5-0.
CONTRASTI OK 4/5LANCI 5PASSAGGI OK 25/27
TIRI 1PASSAGGI OK 52/55RECUPERI 4
TIRI 0PASSAGGI OK 16/23RECUPERI 5
5,5
TIRI 0PASSAGGI OK 5/5RECUPERI 1
7
CONTRASTI OK 6/8LANCI 2PASSAGGI OK 52/52
TIRI 0PASSAGGI OK 53/57RECUPERI 6
8
Lo prendono come un tirassegno,per quanto può non ci sta: stoppadue volte Jovetic, due Valero,una El Hamdaoui. Senza di luisarebbe stata roba da annali.
Zanetti
4 5Kovacic
Largo a destrain partenza,come semprese ne vadribblandoper altri lidi,ma è una partitache giocatroppo da solo esenza veri lampi.
6,5Il crossper l’1-0è il primosegnale,non l’ultimo:padronedella fascia edella situazione,nel sensoche non strafà.
7 7Dice: non siriposa mai.E lui risponde:arrivospesso primasul pallonee ne sprecopochissimi.Sfioraanche il 3-0.
TIRI 4 DRIBBLING OK 1/3 SPONDE 4
Il migliore Handanovic
Ranocchia
Dovrebbetarpare Pizarroe sostenerele punte:dovrebbe.Apatico e poinervoso (e infattisostituito),lui è così:o tutto o nulla.
Rodriguez
Gioca gli ultimispiccioliper Cuadrado:il colombianomeritava tuttiquegli applausi.
Esordiomorbido:gli ci voleva periniziarea entrare in unasquadra che— sospetto —gioca a ritmiun po’ diversidai suoi.
Il primo ad avereocchi sbarratie gambeincerte di frontealle ondate viola:prova a reagire,ma annegasul 4-0.
4 4,5Dovrebbeimpostare piùche rincorrere,ma la pallace l’hannosempre gli altri.Attenuanteminima:l’unico cheprova a tirare.
La freschezzache mancaall’Inter:imprendibile.Torna, aprela gara e lachiude: in mezzo,accelerazionie sprazzidevastanti.
El Hamdaoui
È in gare cosìche si capisceche da lateraleormai annaspa:preso in mezzoda Pasquale Ljajic,pure lui guardail serbosul 4-0.
Forse lui terzinonon è mai stato:terrorizzatoe storditoda Cuadrado,sempreall’inseguimento.Sbaglia il rinvioche porta al 3-0.
Altro chelibertà di andarenegli spazi:duelliimpietosi primacon Borja Valeroe poi Aquilani,non siraccapezza mai.
KuzmanovicQualche ideae percussionein più degli altri,tignoso suCuadrado,ma da unsuo errorenasce il 2-0.Cambio«protettivo»?
Terzo golnelle ultime4 gare,dopo essersiavventurato— ma ai suoiritmi — in desertidi idee e spazi:e sbaglia tantino.
Alvarez
Deciso epulito quandoancora ci sonoavvisaglieoffensiveda spezzare:esce pallaal piede,dice subitoche non ce n’è.
Ha sempreun sacco dimetri di campo:ringraziae dispensageometrie epalloni, uno d’oroper Jovetic.Peccato, salteràil Bologna.
Una trottolache schizzadappertutto,anche in aiutoquandoc’è da ripiegare:stordisce e conquesta intensitàè devastante.
FIORENTINA
LlamaPure luiha il tortodi entrare a garamorta e sepolta.Non fa dannie non dàscosse:oggettivamentedifficili entrambele cose.
Sissoko
Ultimamenteva così,sbanda troppo:sul goldi Ljajic stapraticamentea guardaree non si ripigliapiù, se nona giochi fatti.
Cambiasso
Tomovic
Non è un verocentravantie si sa,però sembrasfiduciatoa prescindere:quarta di filain campionatosenza gol. Toltoperché diffidato.
CassanoQuando entrail dannoè già fatto,ma aggiungepoco, anzisi vedepiù che altroper un fallo suCuadrado che glitoglie il derby.
Gioca di finoe di sostanza:intensitàche testimoniala sua crescita.Si concedeun taccoper il 3-0,e cimancherebbe.
Borja Valero
Cuadrado
I grandi rispondono così: unassist e due gol, Handanovicperdonato la prima volta, non lealtre. Qualità e attenzione tattica:in quel ruolo può far male.
Stordita, non può essere solodal k.o. di Milito: un puntonelle ultime 9 trasferte, mail peggio non sono i numeri.
E già con questosi è detto moltosu che partitaè stata:si mangiauna mozzarelladi Kuzmanovic,per il restose la gode.
Ljajic
Nagatomo
Palacio
Pasqual Pizarro
Schelotto
Viviano
Juan Jesus Guarin
Pereira
Savic Aquilani
Il migliore Jovetic
GUARIN, JUANE NAGATOMO:CHE DISASTRO
4
DI ANDREA ELEFANTEle Pagelle
Non batteva l’Inter da 7 anni,le dà una lezione di gioco eorganizzazione. Nei primi 45’è come un flipper pieno di luci.
Ok la bottadi Militoe il problema diGargano, ma sivede l’oppostodell’Interche voleva:senzacontromisure,svuotata.In troppiappaionoassenti:perché?
7,5
IL CAPITANO NERAZZURRO INDICA LA STRADA
l’allenatoreMontella
l’allenatoreStramaccioni
«La colpa è di tutti, del mister e nostra»Il d.s. Ausilio sul sostituto di Milito:«Adesso faremo il punto in società»
SERIE A 25a GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATOVINCENZO D’ANGELOFIRENZE
E adesso che si fa?Un’imbarcata così clamorosanon può passare inosservata,né non ferire nell’orgogliouna squadra totalmente spae-sata. E non tutto può essere ri-conducibile alle assenze, chepesano, certo, ma fino a un
certo punto. A proposito delleassenze, da oggi l’Inter torneràa pensare anche a come sostitui-re l’infortunato Diego Milito.La rosa dei papabili svincolati èsempre quella e comprende Ca-rew, Mpenza, Charisteas, VanNistelrooy. Ma al momento lascintilla non è ancora scattata,per nessuno. «Domani (oggi,ndr) faremo il punto — ha am-messo il d.s. Piero Ausilio pri-
ma del match di ieri sera —. Digrandi opportunità in giro nonce ne sono. Fare qualcosa tantoper farla non è nel nostro mododi lavorare, se dovesse venirefuori qualcosa di interessantela valuteremo, ma al momentoquesta opportunità non c’è». Inrealtà pare che l’unico che sod-disfi il bisogno dell’Inter sial’olandese Ruud Van Nistelro-oy, ex Malaga: si dice che abbiacontinuato ad allenarsi anchedopo l’addio al calcio (a giu-gno), ma anche che non avreb-be alcuna intenzione di tornaresui propri passi.
Voltare pagina E dopo il k.o. chici mette la faccia è capitan Za-netti. Che non cerca scuse e vadritto al sodo: «Non ci sono ali-bi, abbiamo sofferto il loro pal-leggio, eravamo sempre in infe-riorità numerica. Dobbiamo fa-re i complimenti alla Fiorenti-na, noi non abbiamo fatto nulladi quello che è nelle nostre po-tenzialità. Adesso abbiamo duestrade: mollare, e non è da noi,o ripartire subito. Quindi con-centriamoci sul Cluj e poi pen-siamo al Milan. Il derby può es-sere la partita delle svolta». Lon-tano da San Siro l’Inter è irrico-noscibile (un punto nelle ulti-
me 7 trasferte): «Anche noicerchiamo una spiegazione,dobbiamo cambiare la tenden-za e trovare continuità pure intrasferta. Ora non siamo equi-librati e continui. La colpa è ditutti, del mister e nostra». Inattesa della Lazio, il terzo po-sto resta vicino, anche se Mi-lan e Fiorentina sono rientra-te in corsa: «La fiducia c’è —chiude Zanetti — ma siamo re-alisti. Siamo in tante ora a lot-tare per la Champions. Che èimportante pure per la socie-tà». Anche per questo il derbypuò essere decisivo.
Zanetti: «Mollare non è da noi, quindi ripartiamo»
Javier Zanetti, 39 anni BOZZANI
Salone internazionale della caccia, della natura e del tiro sportivo
5LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
il tema
C’è l’effetto Diegoper Jo-Jo e Ljajic:«La partita perfetta»Il patron: «Mio fratello Andrea mi hadetto che porto fortuna». E le punteriscattano un 2013 fin qui in ombra
Gioia in campo e in tribuna
EUFORIA FIORENTINA
SERIE A 25a GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATOLUCA TAIDELLIFIRENZE
«La gente si aspetta cheJovetic segni due gol a partita,ma io sono contento del suocontributo. Certo, può finalizza-re di più...». Mago Montella fagiocare a memoria la Viola nel-la serata in cui torna al FranchiDiego Della Valle e le sue paro-le della vigilia avevano la vistalunga.
In tre su quattro Jo-Jo, che con-tro l’Inter non aveva mai fattocentro, estrae dal cilindro lapartita perfetta e mette il silen-ziatore ai borbottii di una partedi piazza che lo credeva svoglia-to e indisponente. Lo stessoMihajlovic, che lo conosce be-ne, spiegava che se le cose non
sarebbero cambiate a fine sta-gione il genio montenegrinosarebbe andato a sfregare lasua lampada altrove. Lui hafatto parlare il campo ed èentrato in tre delle quattroreti viola. Spizzando il crossdi Pasqual ha prima aperto lastrada a Ljajic per l’1-0, poi cre-ato il raddoppio con una magiache solo i grandi possono pensa-re. E soprattutto eseguire. Do-po aver fintato un tacco perchiudere un triangolo con Aqui-lani, si è portato la palla sul de-stro e dal limite ha disegnato laparabola perfetta. Un Picassoal cui confronto la rete del 3-0pareva una «crosta», con un pa-sticcio di Nagatomo, un rimpal-lo su Kuzmanovic e un tacco il-luminato di Aquilani a spalan-cargli la porta. Ma il campioneè tale anche perché sa sentire la
zolla giusta e indurre all’erroreavversari terrorizzati dal suomovimento su tutto il fronted’attacco, mai banale e senzaperdere un pallone.
Da punta centrale E quantoJo-Jo si senta l’ombelico delprogetto viola lo dimostrano lastanding ovation del Franchiquando al 72’ lascia il posto adEl Hamdaoui, come lui vada acercare i compagni uno ad unoa fine gara per abbracciarli e afine interviste lanci la maglia aitifosi ancora in adorazione.«C’è stata una scossa importan-te dopo un inizio 2013 non bel-lo — racconta Jo-Jo, che peròda vero leader guarda già avan-ti —. Ringrazio il pubblico, maora non dobbiamo accontentar-ci. Andiamo a vincere a Bolo-gna. Questa volta ho giocato da
punta centrale e ho cercato dipiù la profondità. È una posizio-ne che di solito non amo perchéin genere mi piace avere la pal-la fra i piedi. È andata bene. De-dico questa serata alla mia fami-glia che mi è sempre stata vici-na. Sono davvero contento». Eora torna a ridere anche la clas-sifica. «Al terzo posto credeva-mo anche prima. Ci serve solopiù continuità».
E che Ljajic! Ma il duello in salsaslava è stato un trionfo, oltreche per la tenuta stagna di To-movic e Savic, anche per lefiammate di Adem Ljajic. Il ba-by serbo, famoso per la zuffacon Delio Rossi, ha raddoppia-to in un sol colpo il suo bottinostagionale, che prima era fer-mo al centro contro la Lazio.Una coppia esplosiva, brava a
dialogare e non dare mai puntidi riferimento ai difensori inte-risti, finiti letteralmente centri-fugati.
DDV e Renzi ironico Una festa cuiha presenziato dopo tre anniDiego Della Valle, seduto in tri-buna d’onore tra il fratello An-drea («Mai visto una partita co-sì bella») e il sindaco di FirenzeMatteo Renzi. Così il patron:«Gran gioco e vittoria. Serataperfetta, non è mancato nulla.Il calcio che piace a noi, il giocodi Montella piace a tutti. La miapresenza? Mio fratello mi hadetto che porto fortuna. La7 estadio? In una notte così si puòparlare solo della gara». Renziinvece se l’è cavata con una bat-tuta, twittando un «non c’è chedire: partita equilibrata...».
Sorrisi convinti per Diego Della Valle in tribuna con il fratello Andrea, presidente onorario, al terminedella partita. A sinistra Stevan Jovetic, 23 anni, abbraccia Adem Ljajic, 21: due gol a testa INSIDE-ANSA
6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
7LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
TROPPE PAUSEPER INSIGNEBRAVO BEHRAMIICARDI PUNGE
GLI ARBITRIDOVERI 5 Sbaglia a non punirel’intervento di Zuniga su Poli: erarigore. Restano dubbi suCavani, imprecisioni anche sulresto. Niccolai 6,5 - Grilli 6,5;Giacomelli 6 - Ciampi 5
la polemica
L’ira degli azzurri«Non si può giocare»Ora verrà rifatto
di NI.CE.
CAMPO INADEGUATO
Altra chance sprecata, la Samp tieneMazzarri: febbre e non parla a fine gara
Cavani: «In casa non riusciamo adesprimere il gioco, non è una scusa»
NAPOLI 5,5DE SANCTIS 6 Para quel che deve,soprattutto su Sansone. Ma chebrividi su Maxi Lopez.CAMPAGNARO 6,5 Stavolta nontrova la rete salva—risultato. Peròmarca e spinge con efficacia.CANNAVARO 6 Ci prova a pochiminuti dalla fine: incursione dacentravanti e sciabolata alta.BRITOS 5,5 Perde Icardi in area ainizio ripresa: era in netto anticipo.A salvare il gol ci pensa Behrami.MESTO 5 Ce la mette tutta sulpiano dell’impegno ma ricavapochissimo dalla sua spinta.INLER 5 Scarsa ispirazione.Soffocato dalle marcature di DelioRossi fatica a sveltire la manovra.
h 7 IL MIGLIOREBEHRAMI
Ecco lo svizzero puntuale edeterminante. Salva su Costa,si ripete su Icardi. Rapido,determinato, corre dappertutto.
ARMERO 6 Non ha 90’ nelle gambema disputa un buon primo tempo esi rende pure pericoloso a inizioripresa.HAMSIK 6 L’ultimo ad arrendersi,l’unico a sfiorare il gol. Non brillantee impreciso negliappoggi, insolito per lui.CAVANI 4,5 Impegno massimo mavive male la quarta giornata didigiuno. Una sola occasione e tantacorsa a vuoto.INSIGNE 5,5 Un paio di tiri, un paiodi cross ben fatti. Ma troppe pausee troppi dribbling falliti.PANDEV 6 Entra e rivitalizza lasquadra. Riesce a mettere Hamsikin condizione ideale per fare gol.ZUNIGA 5,5 Alimenta il forcingfacendosi trovare sempre pronto.Ma rischia di causare un rigoresu Poli.DZEMAILI 5,5 Rileva Inler,stremato, e ci si aspetterebbequalche percussione decisiva.All. MAZZARRI 6 Rivoluziona lasquadra di giovedì, cambiandone 8.Poi attinge alla panchina per laripresa. Di più non può fare.
SAMPDORIA 6,5ROMERO 6,5 Fa il suo sul rasoterradi Hamsik, non tremendo ma benindirizzato. Ci arriva a stento e ilpalo lo aiuta.ROSSINI 6 Si concede unadistrazione in avvio e dà modo aInsigne di mandare in porta Cavani.Ma si riprende subito.GASTALDELLO 6,5 Attorno alcapitano affollamento di amici enemici. Ma il fortino regge senzascossoni.COSTA 6,5 Ci mette la testa su unangolo e per poco non trova ilvantaggio.DE SILVESTRI 6,5 Partearrembante ma sotto la spinta delNapoli diventa difensore puro.(Mustafi s.v.)
h 7 IL MIGLIOREPOLI
Un moto perpetuo. Lo trovidappertutto, specie quando c’è daraddoppiare. Meriterebbe un rigore.
KRISTICIC 6 Fa legna e toglielucidità a Inler.OBIANG 6 Gara di sacrificio ecopertura assidua degli spazi.ESTIGARRIBIA 6 Sulla sua fasciaMesto non riesce a sfondare.ICARDI 6 Sempre in agguato,tenace e rompiscatole. Non gliarrivano assist, però si batte. (MaxiLopez s.v.)SANSONE 6,5 Vicino al gol in duecircostanze (tiri parati), trasmettealla squadra una verve utile atenere palla e ripartire.EDER 6 Entra quando la spinta degliavversari diventa massima.ALL. LIMONE 6 (Rossi squalificato)Alla fine si dirà contento di essereun portafortuna. Samp insidiosanella prima parte.
DAL NOSTRO INVIATONICOLA CECERENAPOLI
’A nuttata nun è passata,la Juve resta lontana, il SanPaolo fischia (di delusione)la sua squadra, la squadracontesta il San Paolo, inte-so come terreno di gioco(una «chiavica», in dialet-to locale, ma con la Juven-tus sarà rizollato), la Samp-doria merita il suo preziosopunto, Mazzarri viene coltoda attacco febbrile (per la rab-bia?) e non commenta l’inatte-sa e demoralizzante frenata. Ilsuo Napoli per la prima voltanon fa gol davanti ai propri tifo-si (trenta finora, miglior attac-co casalingo del torneo) e purela sorte si è messa di traversoquando, al 29’ della ripresa,Pandev è riuscito a liberareHamsik per un tiro agevole,nel cuore dell’area: beh, quelpallone da tre punti, deviato
dal portiere blucerchiato Ro-mero, è stato alla fine fermatodal palo. E dopo la partita Ham-sik è stato rapinato del suo pre-zioso orologio in oro mentreera al volante: quando si diceuna giornata no.
Limone amaro Qui, nella cit-tà della cabala, ci hannomesso pochissimo a indivi-duare il «porta jella»: Fede-le Limone, storico vice dellosqualificato Delio Rossi, pri-ma di ieri era andato in pan-
china da responsabile tecni-co sia col Palermo che con laLazio e trovando di fronte il Na-poli lo aveva battuto. «Ci è an-data bene, allora», l’ironicocommento della gente avvili-ta. Era l’occasione per farsentire alla Juve, caduta aRoma, il fiato degli insegui-tori. Le aspettative erano al-tissime, la carica trasmessadagli spalti tradiva entusia-stica impazienza. Senon-
ché Cavani, il trascinatore, è in-cappato in una giornataccia.Ha avuto una sola occasione,dopo 13 minuti, per colpire du-ro, l’ha sprecata con un diago-nale mancino debole e centra-le. Per il resto la solita buonavolontà, quel correre dapper-tutto, ma niente di concreto,nessun altro spunto pericolo-so. Un Matador senza spada.Assistito a singhiozzo dallo scu-gnizzo Insigne, forse turbatodall’aggressione subita in mat-tinata da un fratello (ricovera-to in ospedale ma poi dimessoin giornata).
Metà gara Il Napoli ha sbattu-to nel primo tempo controuna Sampdoria che riempivail campo di ostacoli mobili dif-ficili da superare senza accele-razioni convinte e continue.Invece gli azzurri tocchettava-no sotto ritmo nonostanteMazzarri avesse provveduto adare una robusta rinfrescataalla formazione battuta 3-0giovedì notte: otto i cambi.Ma il Napoli già in altre occa-sioni aveva manifestato unacerta allergia alle partite da«condurre» contro squadre ar-roccate nella propria metà
Il San Paolonon fa la grazia:pari e fischiLa Juve è a +4
SERIE A 25a GIORNATA
Napoliinsabbiato
le Pagelle
In alto unosconsolatoEdinsonCavani,26 anni.A sinistraWalterMazzarri, 51FOTOPRESS
MIMMO MALFITANONAPOLI
Sono sfilati in pochi dinan-zi alle telecamere e ai taccuinidei cronisti. Tutti, però, si sonodistinti per un unico lamento:le condizioni del terreno di gio-co. Condivisibile, è bene chiarir-lo subito, la protesta del Napoli.Già all’inizio della stagione ilSan Paolo ha avuto problemi
del genere, tanto che è stato ri-zollato all’indomani della garacon la Fiorentina, in settembre.Intervento che, evidentemente,non è stato risolutore. Ma rac-chiudere il motivo della manca-ta vittoria contro la Sampdorianel campo spelacchiato non con-vince nessuno, a parte gli inte-ressati. Avremmo voluto cono-scere il pensiero di Mazzarri,ma l’allenatore ha preferito di-sertare la conferenza del dopo
partita perché febbricitante. Ecosì, dopo il disappunto del ca-pitano Paolo Cannavaro, sul ter-reno di gioco si è pronunciatopure Cavani: «Una roba vergo-gnosa per una squadra come lanostra che lotta fino all’ultimosecondo. Ogni qualvolta gio-chiamo al San Paolo non riuscia-mo mai ad esprimerci per quel-lo che è il nostro gioco. Non èuna scusa», ha detto l’attaccan-te uruguaiano. Sarà, resta però
il fatto che l’unico tiro che hamesso in apprensione Romero èstato quello di Hamsik, che ilportiere ha deviato sul palo perpoi riprendersi il pallone. Inogni caso assicura il d.s. Bigon:«In settimana il campo verràcompletamente rifatto, abbia-mo dovuto aspettare perché pri-ma le condizioni atmosferichenon consentivano un interven-to radicale».
Campanello d’allarme Cambiapoco o nulla nelle strategie delNapoli, in ogni modo. Il discor-so scudetto è più che mai apertoanche se è stata sprecata l’op-portunità di ridurre a due puntilo svantaggio dalla Juventus.Tra gli ottimisti c’è lo stesso Ca-vani: «Io ho fiducia nei mieicompagni, siamo sempre statiuniti nei momenti negativi, an-
che quando sembrava che aves-simo mollato ci siamo sempre ri-presi alla grande. Vedrete giove-dì la nostra reazione. Affronte-remo il Plzen come se fosse unafinale: cercheremo di riprender-ci dalla brutta figura dell’anda-ta. Poi, dovremo vincere a Udi-ne. Alla Juve penseremo dopo».
A digiuno Da quattro gare (tre dicampionato e una di Europa Le-ague) Cavani non segna. E sen-za i suoi gol la squadra fa davve-ro tanta fatica, a dispetto di chi,invece, si offende quando si di-ce che il Napoli è Cavani-dipen-dente. Il giocatore allontana lacrisi: «Il gol mi manca, certo,ma è un periodo così. Io vivoper segnare, oltre che per dareil mio contributo alla squadra, equindi sono rammaricato».
A lato, Behrami sistema unazolla; qui la rabbia di Inlerper il campo ANSA/FOTOPRESS
8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
POSSESSO PALLA CONTRASTI VINTI
SAMPDORIA 33,9%
TIRI IN PORTA
SAMPDORIA 57,4%
TIRI FUORI
6’ Altro salvataggio di Behrami, che anticipa inextremis Icardi.17’ Insigne tira da fuori, Romero si salva condifficoltà.29’ Pandev fa filtrare per Hamsik che tira subito:il rasoterra, deviato dal portiere, viene fermatopoi dal palo.34’ Tentativo di Cannavaro, di sinistro, il pallonesorvola la traversa.
1 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28Cannavaro, 5 Britos (dal 16’ s.t. 19Pandev); 16 Mesto, 88 Inler (dal 32’ s.t.20 Dzemaili), 85 Behrami, 27 Armero (dal16’ s.t. 18 Zuniga); 17 Hamsik, 7 Cavani,24 L. Insigne.PANCHINA 22 Rosati, 55 Gamberini,6 Rolando, 4 Donadel, 11 Maggio,13 El Kaddouri, 9 Calaiò.ALLENATORE Mazzarri.CAMBI DI MODULO dal 16’ s.t. 4-3-3ESPULSI nessuno.AMMONITI Campagnaro e Inler per giocoscorretto.
NAPOLI 66,1%
13’ Insigne smarca Cavani in piena area ma ildiagonale mancino del Matador è fiacco.21’ Poli manda in profondità De Silvestri il cuitiro è parato in tuffo.33’ Sansone tira da fuori area, De Sanctis ciarriva in tempo.34’ Inzuccata di Costa su calcio d’angolo, sullalinea salva Behrami.
BARICENTRO MEDIO 54 metri BARICENTRO BASSO 50 metri
IIIII
NAPOLI 43,4%
SECONDO TEMPO
(3-4-3)22 Romero; 35 Rossini, 28 Gastaldello,3 Costa; 19 De Silvestri (dal 46’ s.t. 28Mustafi), 16 Poli, 25 Kristicic, 14 Obiang,2 Estigarribia; 98 Icardi (dal 36’ s.t. 10 MaxiLopez), 12 G. Sansone (dal 21’ s.t. 23 Eder).PANCHINA 1 Da Costa, 4 Rodriguez,6 Maresca, 7 Castellini, 13 Berardi,15 Poulsen, 21 Soriano, 32 Berni.ALLENATORE Rossi.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 5-3-2ESPULSI nessuno.AMMONITI Gastaldello per gioco scorretto.
SAMPDORIA 4IIIIII IIII
ARBITRO Doveri di RomaNOTE spettatori 41.734 (paganti+abbonati) per un incasso di euro 617.473,00. Angoli 6-2.In fuorigioco 1-2. Recuperi: 1’ p.t., 5’ s.t.
SAMPDORIA 5IIIIII
MOMENTI CHIAVEPRIMO TEMPO
(3-5-2)
di STEFANO FROSINI
laVignetta
campo. Per sbloccare la situa-zione Mazzarri è passato alladifesa a quattro e si è giocatotre uomini della panchina, ri-cavando qualche fiammata daPandev e Zuniga. Niente di tra-volgente, comunque, nono-stante una continua pressionesu un avversario sempre piùostinato a difesa del preziosopunto. Alla fine da considerar-si meritato per i pericoli creatinella prima parte del match:un salvataggio di Behrami sul-la linea dopo inzuccata di Co-sta (34’) con lo svizzero poi dinuovo provvidenziale nel di-
sinnescare una caparbia irru-zione di Icardi in mezzo al-l’area (51’).
I meriti Bisogna sottolinearecome la Sampdoria targataDelio Rossi abbia la miglioredifesa del torneo; come abbiabattuto Juve e Roma, pareg-giando anche col Milan. In-somma, a dispetto di una clas-sifica ancora precaria, anchese rapidamente migliorata,stiamo parlando di una forma-zione di tutto rispetto. Il fattoche il Napoli l’abbia schiaccia-ta per i secondi 45’ dovrebbe
un po’ confortare l’ambienteazzurro che ha cullato per 95’il sogno di ricevere la capoli-sta, il prossimo primo marzo,con un -2 che equivale allaquota sorpasso. Adesso, ilprossimo turno sorride alla Ju-ve che riceve il Siena mentre ilNapoli va a Udine. Un grovi-glio di maglie bianconere sul-la strada del big match: chissàcosa ne verrà fuori. Prima c’èla scomoda e probabilmenteinutile trasferta in terra ceca:Mazzarri se la giocherà con leriserve?
«Nel primo tempoil pari ci andavaun po’ stretto»Limone, vice-Rossi«Diamo continuità»
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I RIVALI GASTALDELLO: «PRENDIAMO CONSAPEVOLEZZA DELLE NOSTRE CAPACITÀ»
NAPOLI 6NAPOLI 6
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E Poli non si accontenta:«Samp, meritavi di più»
SAMPDORIA
GIANLUCA MONTINAPOLI
Fedele Limone aveva giàsostituito Delio Rossi contro ilNapoli quando questi allenavaPalermo e Lazio. In entrambe lecircostanze era uscito vincitore,ieri ha sfiorato il tris. La Sampdo-ria, infatti, specie nel primo tem-po, ha messo in grande difficoltàgli azzurri andando spesso vici-na al gol. Ed è al quarto risultatoutile di fila (con due 0-0 in tra-sferta): «Per noi si tratta comun-que di un ottimo punto — affer-ma il vice di Rossi —, ottenuto incasa di una squadra che è inferio-re soltanto alla Juventus. Voleva-mo dare continuità ai risultati
dell’ultimo periodo e ci siamoriusciti su un campo non facile».In tutti i sensi, considerando ilvalore dell’avversaria e le condi-zioni del terreno di gioco: «È sta-to difficoltoso far girare la pallaanche per la Sampdoria, non so-lo per il Napoli». Due parole an-
che su Icardi, osservato specialeda parte del presidente De Lau-rentiis in tribuna: «Per ora, e peraltri tre mesi almeno, è dellaSampdoria. Si allena bene ed èsereno. A giugno vedremo cosaaccadrà», ha spiegato Limone.
Punto meritato Altro oggetto deldesiderio delle grandi è Poli, ieritra i migliori in campo: «Io pen-so solo alla Samp — afferma — ecome tutti i miei compagni spe-ro di raggiungere al più presto laquota salvezza. Nel primo tem-po avremmo meritato qualcosain più del pari mentre nella ripre-sa siamo un po’ calati». A ferma-re Cavani ci ha pensato, invece,Gastaldello: «Questo punto, ol-tre che classifica, fa morale. Stia-mo prendendo consapevolezzadelle nostre capacità. Abbiamogiocato una gara battagliera, maspesso ci siamo resi pericolosi incontropiede anche se nel finaleabbiamo un po’ abbassato il bari-centro perché avevamo spesomolto».
Zalayeta narcotizzato di notteCavani-Lavezzi: donne nel mirino
Agguato e pauranel trafficodella tangenziale
Il giorno nero: centra il palo, poi dopo la gara tre delinquenti gli rubano il Rolex da 25 mila euro
La scena
ALTRE VITTIME DI UNA LUNGA SERIE
DOV’È SUCCESSO
RISSA CON GLI AVVERSARI ANTONIO K.O.
1 Marcelo Zalayeta, al Napoli dal 2007 al 2009;2 Ylenia Screpante, compagna di Lavezzi, chesu Twitter lanciò gravi accuse dopo il furtosubito; 3 Soledad Cavani, moglie di Edinson
NAPOLI (g.m.) Antonio Insigne, fratellomaggiore di Lorenzo e Roberto, ha riportato ierila frattura della zigomo sinistro in seguito ad unarissa scatenatasi prima dell’incontro di calcio trail Mari e l’Ortese, la squadra nella quale gioca,appunto, il meno noto dei fratelli Insigne. Ilcampionato è quello di Eccellenza e la partita(finita poi 3 0 per il Mari, ma l’Ortese hapresentato riserva scritta all’arbitro) si è giocataa Cercola, in provincia di Napoli. Durante ilriscaldamento è esplosa una rissa tragiocatori probabilmente per screzinel match di andata, con AntonioInsigne vittima di una aggressioneda parte di un paio di avversari. Ilfratello di Lorenzo e Roberto èstato trasportato allaclinica Villa Betania diSan Giovanni aTeduccio, doveha ricevuto leprime cure.
MIMMO MALFITANONAPOLI
Gli hanno puntato la pi-stola in faccia, intimandogli diconsegnare l’orologio. No, nonè una delle scene di Gomorra,ma è quanto accaduto a MarekHamsik un’ora dopo Napo-li-Sampdoria. Sono stati attimidi terrore vero, vissuti nel belmezzo del traffico del dopo par-tita, mentre il centrocampistaslovacco era in coda per entra-re sulla tangenziale: era direttoverso Capodichino dove avreb-be dovuto recuperare moglie efigli. Ma in aeroporto c’è arriva-to con qualche ora di ritardo,perché ha dovuto presentaredenuncia per la rapina subita,presso il Quinto Distretto di Po-lizia, che si trova a pochi metridallo stadio San Paolo, tra i set-tori Distinti e Curva A.
Ricostruzione Mancano pochiminuti alle ore 18 quando Ham-sik sale sulla Mini per lasciarelo stadio dopo aver vissuto giàun pomeriggio sfortunato colpalo centrato contro la Samp.All’ingresso del sottopassaggioci sono almeno un centinaio dipoliziotti che vigilano sull’usci-ta dei calciatori. Ci sono pochitifosi ad aspettare i protagoni-sti: il pareggio contro la Sampha generato una profonda delu-sione tra le gente. Ma per lui,
gli applausi non mancano mai,nonostante l’amarezza per quelpalo centrato nella ripresa sudeviazione del portiere e l’op-portunità sprecata di avvicinar-si alla Juve. Il centrocampistaslovacco si dirige verso la Tan-genziale, nel dopo partita il traf-fico è sempre sostenuto. In viaCinthia, procedendo a rilento,la Mini di Hamsik viene affian-cata da uno scooter Honda, abordo ci sono tre persone i cuivolti sono coperti dai caschi.
Quello che sta in mezzo estraela pistola e colpisce il finestrinolato guida mandandolo in fran-tumi. Il giocatore del Napoli re-sta impietrito dinanzi a quell’ar-ma puntata in faccia. Gli chiedo-no l’orologio e lui se lo sfila sen-za opporre resistenza. Si trattadi un Rolex Daytona, del valoredi 25 mila euro, lo stesso che gliera stato rapinato quattro annifa e che la polizia era riuscito arecuperare e a restituirgli.L’azione criminale è durata po-
chi secondi, il tempo necessa-rio per portare a termine il vileattacco, poi i tre sono scappativia dileguandosi nel traffico.Superato lo spavento iniziale,Hamsik ha raggiunto il Com-missariato San Paolo per spor-gere denuncia contro ignoti. So-lo dopo un’ora e mezzo il cen-trocampista ha potuto raggiun-gere moglie e figli a Capodichi-no con un’altra macchina. Lapolizia ha circoscritto le primeindagini nelle zone adiacenti lo
stadio, ma dei malviventi nessu-na traccia.
Disperazione E’ la terza voltache la famiglia Hamsik vienepresa di mira da rapinatori. Ol-tre al Rolex sottratto al giocato-re 4 anni prima, due anni fa furubata a sua moglie l’auto, unaBmw X6, nella zona di Varcatu-ro, ai confini con Castelvoltur-no, dove i coniugi risiedono edove c’è il centro sportivo e gliuffici della sede del club. La vet-tura fu recuperata dopo qual-che giorno dalla polizia, grazieall’antifurto satellitare, e resti-tuita alla proprietaria, per giun-ta incinta in quel periodo del se-condo figlio.
Futuro in bilico Situazioni che la-sciano il segno e che potrebbe-ro far riflettere il calciatore susul futuro. Serve a poco la soli-darietà o le rassicurazioni chearrivano dal club: ritrovarsi an-cora una volta con una pistolapuntata in faccia non è certo unbuon motivo per convincerlo apensare diversamente. E’ vero,s’è trattato di un episodio chenulla a che vedere con l’amoreche la gente gli dimostra inogni occasione. Ma il timoreche la famiglia possa essere vit-tima di ulteriori atti del genere,potrebbe spingere il giocatore adecidersi di andare via. E nessu-no potrebbe dargli torto.
La ricostruzione delfattaccio nei disegni di FRANCOPORTINARI. Poco dopo le 18 laMini di Hamsik in tangenzialeviene affiancata da unoscooter con tre uomini. Uno diquesti spacca il finestrino conuna pistola e poi punta l’arma alvolto del centrocampista,intimandogli di dargli il Rolexche aveva al polso. Avutol’orologio, i tre malviventi sidileguano nel traffico.
1 2 3
Il fratello dei due Insigneaggredito prima di giocare
Hamsik, rapina shock
i precedenti
GIANLUCA MONTINAPOLI
I precedenti sono tanti e,per molti aspetti, inquietanti.Le rapine ai danni dei giocatoridel Napoli, e delle loro consortio fidanzate, sono ormai unaconsuetudine. A fine dicembreera stato Valon Behrami a subi-re lo stesso trattamento riserva-to ieri ad Hamsik. Anche al cen-trocampista svizzero fu sottrat-to un prezioso orologio, preci-samente un Hublot, mentreera in auto in pieno centro.
Furti auto In principio, invece,fu Marcelo Zalayeta ad essere
addirittura narcotizzato in ca-sa con la famiglia. I furti d’au-to, purtroppo molto frequenti,sono iniziati con Andrea Rus-sotto e Gaston Navarro (anchese entrambi ritrovarono le ri-spettive macchine) per poi pro-seguire con Aronica. A destarescalpore fu, però, soprattuttola rapina del Rolex subita daYanina Screpante, fidanzatadell’allora attaccante azzurroEzequiel Lavezzi. Lo sfogo sutwitter della giovane modellaargentina creò momenti digrande imbarazzo al Pocho.
Furto in casa Anche Soledad Ca-vani ha reagito male al furtonella prima abitazione napole-
tana del Matador, a Lucrino, av-venuto il 9 novembre del 2011.La moglie dell’uruguaiano nonè mai più tornata in quella vil-letta ed ha preteso che la cop-pia cambiasse casa, andando avivere in un parco residenzialedel Vomero. Purtroppo per lei,però, i delinquenti sono in ag-guato un po’ ovunque e così So-ledad Cavani è stata rapinatala scorsa estate a Fuorigrotta,non lontano dallo stadio SanPaolo. Suo marito era impegna-to alle Olimpiadi ed a lei fu sot-tratto un orologio Audemars Pi-guet del valore di circa 18milaeuro (poi ritrovato in un sotto-scala di via Tertulliano).
Sopra, il palo di Hamsik al 75’: la palla sembra entrare ma, deviata da Romero, torna nelle mani del portiere doriano. A lato, lo slovacco si dispera PHOTOVIEWS
GDS
10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
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11LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
CHIEVO-PALERMO
ROMA-JUVENTUS
Ecco gli impegnidella Juventusfino al ritornodegli ottavi di
ChampionsLeague contro il
Celtic, battuto3-0 all’andata
in Scozia
Domenica24 febbraio
JUVE-Siena(7ª di ritorno,
ore 15)
Venerdì1 marzo
Napoli-JUVE(8ª di ritorno,
ore 20.45,anticipo del
venerdì)
Mercoledì6 marzo
JUVE-Celtic(ritorno ottavi di
Champions,ore 20.45)
MARCATORI Formica (P) al 5’ p.t.; Thereau(C) su rigore al 10’ s.t.
JUVENTUS (3-5-2) Buffon 6,5; Barzagli 6,Bonucci 6,5, Caceres 6; Lichtsteiner 6,5, Vi-dal 5 (dal 26’ s.t. Anelka 6), Pirlo 5,5, Pogba 5,Asamoah 5 (dall’11’ s.t. Padoin 5); Matri 5, Vu-cinic 4,5 (dall’11’ s.t. Giovinco 5).ALLENATORE Conte 5ARBITRO Rocchi di Firenze 6,5AMMONITI De Rossi (R), Totti (R), Lichtstei-ner (J), Matri (J), Pirlo (J) per gioco scorretto.
L’ANTICIPO/2
L’ANTICIPO/1
È furioso per il k.o.La Juventus punitacon sveglia all’albaLa squadra è stata convocata domani alle 8 del mattinoSabato ramanzina dei senatori, compatti col tecnico
Formica e Thereaufirmano il pareggio
A BOLOGNA
Totti senza pietàGol spettacolare
I PROSSIMIIMPEGNI
BOLOGNA Andrea Pirloè il vincitore della secondaedizione del premio «Numbereight: Giacomo Bulgarelli»riservato ai miglioricentrocampisti europei nelricordo del grande capitano delBologna scomparso quattroanni fa. Il regista juventino habattuto nel ballottaggio a treYaya Tourè (Manchester City) eXabi Alonso (Real Madrid). Pirlosarà premiato questa sera in unalbergo bolognese da una giuriacomposta da grandi campionidel passato recente e remoto.Tra questi Gianni Rivera, FabioCapello, Sandro Mazzola,Franco Janich, Romano Fogli eDamiano Tommasi. La primaedizione ha visto il successo diXavi (Barcellona). Durante laserata sono previsti un paio dicollegamenti in diretta conRaiSport 1.
Andrea Tosi
Premio Bulgarelliassegnato a PirloOggi la consegna
SERIE A LA CAPOLISTA
MIRKO GRAZIANOMILANO
«Ho parlato chiaramenteai ragazzi prima della partitacon la Roma. Ho detto loro: chisi sente stanco o scarico per lagara di Coppa me lo dica subito,non ci sono problemi. Insomma,mi sono aperto alla squadra, enessuno si è tirato indietro. Perquesto oggi (sabato sera, ndr)non mi imputo niente a livello discelte». Antonio Conte se lo sen-tiva che qualcosa non andava.Tanto che fino all’ultimo avevapensato di dare spazio a un paiodi novità: Giovinco e uno fra Pa-
doin e Giaccherini per esempio.Magari al posto di Vucinic e Vi-dal, gente che guardandola ne-gli occhi non aveva dato al tecni-co una sensazione troppo positi-va. Ma il problema non era fisi-co, lì i vari dati dei giocatori era-no anche confortanti, altrimentiConte sarebbe intervenuto sen-za chiedere niente a nessuno. Te-meva di fatto solo il calo psicolo-gico, un rilassamento comprensi-bile al termine di una «tre giorniscozzese» comunque piena dipressioni, perché fra Juve e Cel-tic erano i bianconeri ad averetutto da perdere, c’è poco da fa-re. Il problema è che nei leggeriallenamenti che seguono un im-
pegno simile è difficile indivi-duare e pesare la reazione a livel-lo mentale. Anche per questo sa-bato mattina, in hotel, Conte haconvocato singolarmente i suoiragazzi. «Te la senti?», ha chie-sto ad ognuno.
Senatori a muso duro Si è det-to: «Impossibile che un gioca-tore si tiri indietro, con il ri-schio di passare per un "debo-le". Non aveva senso un simi-le test». Già, vero. Conte èperò tutto tranne che unostupido. E’ stato calciatoreai livelli più alti, certe cosele sa meglio di qualunquecritico. E allora, nell’im-
possibilità di avere riscontri sicu-ri a livello psicologico, è probabi-le che il tecnico abbia voluto re-sponsabilizzare i giocatori. Del-la serie: mi hai guardato negli oc-chi, mi hai detto che sei a posto,e ora sei «costretto» a dare tuttoanche se scarico. Invece, troppegambe molli, poco orgoglio escarso cuore in molti elementi.Questo ha mandato su tutte le fu-rie Conte, tanto da farlo uscire al-lo scoperto nella conferenza postgara. E questo ha convinto i sena-tori a schierarsi subito accanto alloro tecnico. Si parla infatti di unconfronto deciso già negli spo-gliatoi dell’Olimpico. Ecco, più omeno, il concetto portante del di-scorsetto: «Se dite all’allenatoreche siete pronti, poi dovete dimo-strarlo sul campo, coi fatti, spu-tando sangue, a prescindere dal-la bontà della prestazione».
Domani all’alba Ieri Conte si è fer-mato vicino a Siena, con la
famiglia, oggi sarà invecea Coverciano per la «Pan-
china d’oro». La ripresadegli allenamenti è pre-vista domani. Ma percapire il grado di in-cazzatura del Mou ita-liano basta andare a
leggere l’ora della con-vocazione: otto delmattino! Sì, sarannogiorni duri sui campidi Vinovo.
Ma sì, è normale. Ieri po-meriggio, poco prima delle 17,la Juventus tutta ha sorriso ec-come: «Finale dal San Paolo,Napoli zero, Sampdoria zero».Chi l’ha saputo attraverso la ra-dio, chi dalla tivù, chi magarida qualche amico, visto che latruppa bianconera è libera finoad oggi compreso. La reazioneè la stessa: sicuramente un belsospiro di sollievo, un antidolo-rifico efficace rispetto alla scon-fitta di sabato sera con la Romae anche tanta pressione in me-no a undici giorni dalla sfida di-retta con la banda Mazzarri.
Il peso Champions Il «più quat-tro» conservato su chi inseguepermette dunque ai campionid’Italia di programmare al me-glio, anche dal punto di vistamentale, l’avvicinamento allatrasferta dell’anno in campiona-to. Allo stesso tempo, bisognaforse approfittare subito dellosbandamento napoletano e delcalendario per guadagnare ulte-riormente in classifica, vistoche poco più in là incombe l’insi-dia Champions, con i quarti difinale praticamente già guada-gnati dopo la larghissima vitto-ria di Glasgow. La prova mollemolle dell’Olimpico, così comela sconfitta in casa del Milan anovembre, pochi giorni dopo lastressante quanto esaltante vit-
toria sul Chelsea, hanno infattievidenziato fra i bianconeriuna certa fragilità nel gestirel’impegno immediatamentesuccessivo a una gara europeada dentro o fuori. Ieri pomerig-gio il Napoli ha letteralmentegettato al vento una grandissi-ma occasione per minare moltedelle sicurezza juventine, maguardando il bicchiere mezzopieno, in casa azzurra si potreb-be comunque parlare di un pun-to guadagnato in classifica, conlo scontro diretto da giocare incasa e con appunto i quarti difinale di Champions piuttostovicini.
Il calendario Le grandi otto d’Eu-ropa si giocheranno l’acceso al-
le semifinali il 2-3 aprile (anda-ta) e il 9-10 aprile (ritorno). Acavallo del primo appuntamen-to, la Juve affronterà l’Inter aMilano e il Pescara in casa. Evi-dente il carico anche psicologi-co nella sfida ai nerazzurri, ro-gna non da poco nei giorni im-mediatamente precedenti al-l’andata di Coppa. Ma è forseancor più beffardo il turno dicampionato sistemato subitodopo il ritorno: domenica 14aprile è infatti in programma latrasferta contro la Lazio. Anco-ra l’Olimpico, ancora una roma-na, ancora la Lazio, già vincen-te in casa (in Coppa Italia) con-tro la Juventus. Nello stesso pe-riodo, il Napoli se la vedrà conil Toro fuori casa, il Genoa a Na-
poli e il Milan a San Siro. Insom-ma, le prime due settimane diaprile potrebbero essere quelledecisive per la corsa scudetto,ma se in quel periodo le due pro-tagoniste del nostro campiona-to dovessero essere a contatto,allora a rischiare sarebbe so-prattutto la Juve, sicuramenteprosciugata, almeno in buonaparte, dalla coppa più impor-tante a livello di club. Ecco per-ché nel frattempo i bianconerisono chiamati ad alzarsi sui pe-dali, a scattare, a togliersi il Na-poli dalla ruota. E da qui al gior-no di Inter-Juve, vanno supera-ti gli ostacoli Siena (in casa), na-turalmente Napoli, quindi Cata-nia a Torino e Bologna fuori.Contemporaneamente, Cavanie compagni se la vedranno conUdinese (fuori), Juve, Chievofuori e Atalanta al San Paolo.
INSIDIA CHAMPIONS SERVE L’ALLUNGO SUL NAPOLI PER EVITARE RISCHI. SE SI VA NEI QUARTI, C’È L’INTER PRIMA DELL’ANDATA E LA LAZIO SUBITO DOPO IL RITORNO
y
1-1
La frusta di Conte
1-0
E il calendario può diventare una trappola
Una scena di Celtic-Juventus AFP
Gli juventini con lo sguardo nel vuoto durante la partita persa sabato con la Roma: da sinistra Alessandro Matri, Andrea Pirlo e Leonardo Bonucci FOTOPRESS
12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
FrancescoTotti,
36 anni,capitano
e bandieradella Roma ANSA
Questi igiocatori che
hanno segnatopiù reti nei
campionati diSerie A a girone
unico
274 Piola
225 Nordahl
224 TOTTI
216 Meazza
216 Altafini
205 Baggio
190 Hamrin
188 Signori
188 Del Piero
184 Batistuta
P
Dagli Usa all’Europa si esalta il gol del capitano della Roma«Un fulmine capace di decapitare anche un Transformer»
Il delirio giallorossoche riapre la Serie A
Una vera cannonataquella di Francesco
Il gioiello del Puponeè uno «zapatazo»
BOMBERTOP TEN
ANDREA PUGLIESEROMA
Un fulmine, un meteori-te, per qualcuno una vera can-nonata. E in Spagna, addirittu-ra un zapatazo, che tradottovuol dure «scarpata terrifican-te». Il giorno dopo il gol a 113kmh con cui ha abbattuto la Ju-ventus e il suo amico Buffon,Francesco Totti è celebrato an-cora una volta un po’ in tutto ilmondo. A casa sua, dove unpo’ tutto il gruppo giallorossoè convinto di avere «un capita-no bionico», ma anche fuori.Non è la prima volta che gli suc-cede, è chiaro, ma vederlo ac-
cadere ancora, a 36 anni e mez-zo, un po’ di effetto lo fa.
Argento vivo Del resto, France-sco sta vivendo una secondagiovinezza (finora 9 gol e 10assist per lui) e l’obiettivo digiocare fino a 40 anni è sem-pre più vicino («Per quello chesta facendo, il rinnovo del con-tratto è obbligatorio», ha dettorecentemente il d.g. gialloros-so Baldini, riferendosi all’ac-cordo che scadrà nel 2014,ndr). Tanto che un bookmaker(Paddy Power) ha aperto lescommesse sul suo ritiro (offer-to a 2,50 a 37 anni, a 3,75 a 38anni, a 5,50 a 39 ed a 7 a 40),dando poi per scontato l’aggan-
cio a Nordahl (225 gol in SerieA) già alla prima occasione uti-le, e cioè il 3 marzo con il Ge-noa (fonte Agipronews). Co-me avverrà? Con un gol di de-stro (favorito a 1,91, poi inlavagna a 6 quello di sini-stro o su rigore, a 6,50 di te-sta e ad 11 su punizione).
Esultanza mondiale E mentre ibookmakers si sbizzarriscono,il mondo resta quasi scioccato.Per Marca il gol alla Juve è, ap-punto, un «zapazato dell’illu-stro capitano giallorosso», perEl Mundo Deportivo «un pro-iettile sparato a 113 km», perl’Equipe «un colpo di cannone,di quelli che lasciano paralizza-
ti anche i migliori come Buf-fon». Dall’altra parte del mon-do, ci si spinge anche oltre. InBrasile, Globo Esporte lo defi-nisce «il gol per delirio giallo-rosso», negli Usa Yahoo Sports«un fulmine, un razzo, un me-teorite russo che potrebbe esse-re capace anche di decapitareun Transformer». Lui, France-sco, quel gol lì l’ha festeggiatoin famiglia, con Ilary e con gliamici più stretti. Anche perchéi 113 chilometri orari, se è veroche sono a prova autovelox, èanche vero che non sono un re-cord: Ronald Koeman, nella fi-nale di Coppa Campioni del1992 (Barcellona-Sampdoria)segnò su punizione a 188 kmh,
mentre su Youtube gira unapunizione del brasilianoRonny (Sporting Lisbona,2006) che avrebbe tocca-to addirittura i 211 kmh.«Sono molto orgogliosodei miei ragazzi, quandogiocano così possono vin-
cere contro chiunque» hadetto Pallotta dagli Usa. Perora, il presidente si dovreb-be preoccupare soprattuttodi ibernare questo Totti qui edi conservalo chissà perquanto altri anni ancora.
In Brasile il gran tiro di Totti faesplodere il delirio giallorosso
«Un vrai coup de canon», unavera cannonata quella di Totti
SERIE A IL PERSONAGGIO
Letteralmente «scarpata», masta per il brasiliano «golazo»
y
O’ GLOBO
L’EQUIPE
MARCA
È sempre SuperTottiE il mondo lo celebra
BRASILE
FRANCIA
Lo straordinario gol di FrancescoTotti alla Juventus INFOPHOTO SPAGNA
13LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Il personaggio
Leo il Cannibalecerca altri recordAnche a San Siro
MESSI
Ieri il Faraone ha lavorato in parte con i compagni, ma i dubbi sul suoimpiego mercoledì restano. Il primo scopo è evitare rischi per il campionato
Ha superato quota 300 gol con anni di anticipo rispettoa Raul o Cristiano Ronaldo. Merito di Guardiola che lo ha«liberato»: ora l’argentino è letale sotto porta. Ed egoista
In Italia non c’ènessuno cheabbia segnato300 gol con lastessa maglia
ALESSANDRA BOCCItwitter @picobocciMILANO
Robinho quasi fuori, ElShaarawy così così, Boatengaffaticato, Niang semispremu-to (ha 18 anni, ma non è Bat-man). Pazzini almeno è a po-sto, ma è al rientro dopo un in-fortunio muscolare. Contro ilBarcellona il Milan non avràun attacco al top. E non soltan-to perché Balotelli non può es-sere utilizzato.
Sinistro e destro El Shaarawyieri ha lavorato almeno in par-te con i compagni, ma le condi-zioni del suo ginocchio sini-stro non sono ottimali. L’in-fiammazione al tendine rotu-leo sembra risolta, ma comespesso capita l’affaticamentocrea reazioni a catena: El Shaa-rawy ha caricato molto anchesull’altra gamba, e ora anche ilginocchio destro è un po’ do-lente. E’ probabile che controil Barcellona Stephan giochi,perché viste le condizioni ge-nerali gli si potrebbe richiede-re un sacrificio. MassimilanoAllegri però non è affatto pro-penso a rischiare che il suo at-taccante tuttofare si blocchi dinuovo, e magari per un perio-do più lungo.
Dubbi El Shaarawy era stato te-nuto a riposo contro il Parma.La decisione era stata presadallo staff tecnico subito dopoil pareggio di Cagliari, proprioper cercare di riaverlo al me-glio a San Siro contro il Barcel-
lona. Le condizioni dell’attac-cante però sono migliorate no-tevolmente, ma non quantoservirebbe perchè i dubbi eva-porino. E in generale per for-mare un trio d’attacco Allegriavrà bisogno di molta fanta-sia: giocherà Pazzini in mez-zo, ai lati due fra Niang, Boa-teng e El Shaarawy. Anche Ro-
binho soffre per una infiamma-zione tendinea, e soltanto do-mani Allegri deciderà se con-vocarlo.
Panchina corta Ma sembra mol-to difficile che il brasiliano pos-sa avere grandi chance di gio-care contro i blaugrana. Quan-to a Bojan, Allegri ormai ha
identificato in lui l’uomo chemeglio di tutti entra in campoquando c’è da correggere i rit-mi della partita. Quindi è pro-babile che il catalano parta dal-la panchina anche contro isuoi ex compagni, se non altroperché le possibilità di sceltadi Allegri sono molto ridotte, eil tecnico vuole sempre avere
una carta buona per i cambi.Allegri aveva probabilmentepiani diversi per il prossimotrio di partite (Barça, Inter, La-zio), ma il perdurante perio-do-no di Robinho e la scarsaforma di altri hanno scombina-to i suoi piani. Adesso tocche-rà a lui decidere se rischiare ElShaarawy, in caso che il ginoc-
chio faccia ancora male oggi edomani, o se preservarlo pergli importanti appuntamentidel campionato.
Bivio Come molti allenatori, Al-legri non ama rischiare met-tendo in campo giocatori chenon sono al top, e alcune re-centi lezioni (Thiago Silva con-
Dal Barçaal derby:vota
DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCITwitter @filippomricciMADRID
La progressione sembrainarrestabile, come quandoprende palla e taglia il campo,in verticale o in diagonale se-minando avversari. Per arriva-re ai primi 100 gol col Barça ilgiovanissimo Leo Messi lancia-to da Frank Rijkaard ma anco-ra chiuso da gente tipo Ronal-dinho ed Eto’o (ma ancheGiuly e Larsson) e consideratoun attaccante che doveva ma-novrare molto largo, ha impie-gato 188 partite. Poi al Barça èarrivato Pep Guardiola, che haavuto l’accortezza di dare aLeo tutto il potere allontanan-do via via i vari Ronaldinho,Eto’o, Ibrahimovic, Bojan,Henry, ma soprattutto ha avu-
to l’intuizione di avvicinareMessi al cuore dell’area di rigo-re. Risultato: 99 partite per an-dare da 101 a 200 gol. A quelpunto Messi ha assunto senzapudori i panni del bomber leta-le e per passare da 201 a 301reti in bluagrana ha stabilitoun nuovo record: 79 partite.Primati polverizzati, avversarisbriciolati, quattro Pallonid’Oro consecutivi (e la seriesembra inarrestabile).
Tre anni prima di Ronaldo Per da-re un’idea della prodezza diMessi basta guardarsi intorno,senza andare troppo indietrocon gli anni: il suo massimo ri-vale, ovvero Cristiano Ronal-do, a 300 gol ci è arrivato (dapoco) a 28 anni, 3 in più del-l’argentino. Il portoghese at-tualmente è a 305 gol in 502partite, mentre Messi è arriva-to a quota 301 in 366. Raul la
soglia dei 300 l’ha passata a 31anni, e a quell’età Ibrahimovicil muro non l’ha ancora abbat-tuto.
Esempi nel mondo In Italia nonc’è nessuno che abbia segnatotanto con un solo club, Ales-sandro Del Piero, FrancescoTotti e Giuseppe Meazza sonoi più vicini all’impresa, mentreall’estero gli esempi non man-cano. Pelé con il Santos, GerdMuller col Bayern Monaco,Uwe Seeler con l’Amburgo, Al-fredo Di Stefano e Raul con ilReal Madrid, Ferenc Puskascon la Honved, Franz Bindercol Rapid Vienna, e in GranBretagna, tra gli altri, ci sonoIan Rush con il Liverpool,Dixie Dean con l’Everton, Jim-my McGrory con il Celtic tra ledue guerre mondiali.
Pericolo per il Milan Sinora con
il Barça Messi ha fatto gol a 57squadre, con l’Atletico Madridavversario preferito (20 reti) eil Madrid poco dietro (17). AlMilan Leo ha già segnato trereti ma ci sono seri rischi che ilbottino tra la gara di mercole-dì sera a San Siro e quella diritorno il 12 marzo al CampNou possa incrementarsi. Sa-bato dopo la doppietta al Gra-nada Leo non si è intrattenutocon la stampa, in compenso incampo è stato beccato mentrese la prendeva un paio di vol-te, uno sguardo assassino e
qualche parolina infuocata,con il giovane Tello. Che, bon-tà sua, due volte ha sparatoverso la porta avversaria igno-rando proprio Sua Maestà.Screzi simili erano già avvenu-ti con David Villa, l’ultima vitti-ma del cannibale argentino. Bi-sogna mettersi nei suoi panni:non si arriva a cifre del generetanto velocemente con l’altrui-smo, ma a sua difesa vannomenzionati i 115 assist distri-buiti ai compagni in questi an-ni. Cifre da giocatore totale.
El Shaarawy, Robinho, BoaI rebus Milan al bivio 3˚posto
SERIE A VERSO LA CHAMPIONS
In altri Paesi gliesempi sono tanti.Ma nessuno èstato veloce comeil Pallone d’oro
Leo Messi, 25 anni, esulta dopo aver realizzato uno dei due gol al Granada nella sfida di sabato sera AFP
14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
MILAN-PARMA
MARCATORI autorete di Paletta (P) al 39’ p.t.;Balotelli (M) al 32’, Sansone (P) al 47’ s.t.MILAN (4-3-3) Abbiati 6; De Sciglio 5,5, Za-pata 6, Yepes 6, Constant 6,5; Nocerino 6,Montolivo 6,5, Muntari 5,5; Niang 6 (dal 42’s.t. Traoré s.v.), Balotelli 7, Boateng 6 (dal20’ s.t. Bojan 6). PANCHINA Gabriel, Petko-vic, Mexes, Zaccardo, Abate, Flamini, Pazzi-ni. ALL. Allegri 6,5.PARMA (4-3-3) Pavarini 6; Rosi 6, Coda5,5 (dal 21’ s.t. Benalouane 5,5), Paletta 4,5,Mesbah 6; Marchionni 6, Valdes 6,5, Parolo5,5 (dall’11’ s.t. Ninis 6); Biabiany 6,5, Amauri5 (dal 26’ s.t. Belfodil 5), Sansone 6. PANCHI-NA De Angelis, Bajza, Ampuero, Morrone, Lu-carelli, Strasser, Gobbi, Palladino. ALL. Do-nadoni 5,5.ARBITRO Massa di Imperia 6,5.AMMONITI Zapata (M) e Marchionni (P)per gioco scorretto.
«In campo è irreprensibile, fuori non sempre: gli staremo viciniIl Barça? L’anno scorso abbiamo avuto chance di passare...»
LA SQUADRA DI INZAGHIL’ANTICIPO
ALESSANDRA GOZZINIMILANO
Con la speranza di ripete-re il gesto nella Grande Notted’Europa, Galliani si alza in pie-di ed esulta per Anelli, gol gio-iello nel derby Allievi. In attesadella bolgia di San Siro l’a.d.presenzia al centro sportivo Vi-smara, domicilio delle giovani-li rossonere. Sotto di un gol afine primo tempo, Galliani con-cede comunque di proiettarsisulla mega sfida Champions:«Già l’ultimo Milan-Barça fuuna partita equilibrata, pareg-giammo in casa e prima del ri-gore di Messi, al ritorno, sul-l’1-1 eravamo qualificati noi.Dunque anche stavolta nientepaura e sudditanza, cerchere-mo di giocarcela». Riepilogodell’ultimo incrocio: 28 marzo2012, quarti di finale, 0-0 a SanSiro, 3-1 al Camp Nou il 3 apri-le (due rigori di Messi, discussoil secondo, intorno al pareggiodi Nocerino, poi Iniesta). Per laGrande Notte Galliani vuoleavere con se El Shaarawy: «C’èla speranza di recuperarlo, asso-lutamente più speranza che pre-occupazione». Al suo fiancol’a.d. avrà anche Balotelli, nelsenso che Mario, inutilizzabile
in coppa, deciderà poi dove si-stemarsi per assistere al match:«Lui ed El Shaarawy hanno ruo-li diversi, Balotelli non compri-me nessuno». Semmai, il Balodeve fare attenzione a comecomportarsi. Ieri sera Berlusco-ni ha detto a Radio Lombardia:«Speriamo che continui così eche soprattutto si comporti be-
ne, perché mentre in allena-mento e in campo è irreprensi-bile, poi quando è fuori, forse aseguito anche di provocazioni,qualche volta esagera. Noi glistiamo vicini con affetto e cer-chiamo di non farlo più esagera-re. Comunque è diventato un fe-nomeno, una star. Ferma il traf-fico in giro per Milano».
Vista derby Mario è anche lospunto per Galliani per chiarirele future prospettive del vivaiodi casa: «Ci stiamo dedicando apotenziare il settore giovanile,ha ragione Barbara Berlusconi,il nuovo Messi dovrà uscire daqui. Ma già a Cagliari avevamoin campo cinque giocatori natidopo il 1990». Dal derby Allievisi passerà rapidamente a quellodei grandi, quattro notti dopo ilBarcellona: «Cori contro Mili-to? Non li ho sentiti, per Diegoci sono solo stima e simpatia».Sentimento condiviso dallastragrande maggioranza deipresenti, il coretto «salta connoi» era infatti urlato da una ri-dottissima rappresentanza. Poiarriva il pareggio di Anelli, 6’ direcupero: Milan-Inter 1-1, Inza-ghi, allenatore degli Allievi ros-soneri esulta (e Galliani poi ri-badirà: «Diventerà un grandeallenatore»).
Galliani: «Gara alla pari»Berlusconi: «Mario,meglio se non esageri»
GITA IN LIGURIA
tro la Juve, Pato a Barcellona)sono stampate nella sua men-te. D’altra parte, il Barcellonaè la superpartita e Allegri sa be-ne che i suoi giocatori l’aspetta-no, e soprattutto l’aspettano ti-fosi e società. Ma sa altrettan-to bene che fra Inter e Lazio,nel giro di una settimana, il Mi-lan si gioca una buona partedelle chance di terzo posto.Stretto fra i suoi rebus e la vo-glia d’Europa di Berlusconi, Al-legri dovrà meditare bene suogni possibilità. L’ira del clubper un’amichevole estiva (5-1con il Real Madrid a NewYork) è indicativa della menta-lità della dirigenza rossonera.O il ginocchio, anzi, le ginoc-chia di El Shaarawy si rimetto-no completamente in sesto nel-le prossime ore, o per Allegrila vigilia di Milan-Barça nonsarà semplice.
SuperMario chiudei conti su punizioneSansone: è tardi
Uno a uno nel derbyAllievi. Il pari del Milan al sestominuto di recupero, gol al volodel subentrato Anelli: destroall’angolino dopo rapidissimocontropiede. Il vantaggiodell’Inter arrivato al 27’ delprimo tempo, con Palazzipronto a lanciare Bonazzoli:sinistro e nerazzurri(momentaneamente) avanti.Inter solida e cinica, colpevolenella ripresa di non averchiuso la partita: dall’altraparte il gruppo di Inzaghi,volenteroso ma spessoimpreciso. Il pareggio ci sta.
Balotelli portafortuna.Il milanista è arrivato asorpresa ieri pomeriggionel Tigullio per assistere allasfida del Bogliasco (1-0 alBorgosesia, Serie D), che haschierato il fratello Enoch.Supermario, la cui presenzaha creato ovviamentegrande entusiasmo, si èsistemato nella zona davantiagli spogliatoi, da doveha assistito all’incontro,dribblando i giornalisti.Sorrisi e autografi per tutti,ma al termine della partitanessuna dichiarazione.Quindi ha raggiunto ilparcheggio interno allostadio Broccardi, è risalitoa bordo della sua Ferrarirossa e, con il fratello, halasciato il campo. EnochBarwuah era tornato in unclub italiano dall’Inghilterraalla fine di novembre.
Mario Balotelli, 22 anni,assieme al fratello Enoch, 19
In piccolo, Massimiliano Allegri,45 anni. Nella foto grande, la
squadra celebra la vittoriacontro il Parma BOZZANI/RATTINI
15LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
PORTANOVAINCUTE TIMOREPADELLI VAPER FARFALLE
GLI ARBITRI CALVARESE 7Sempre attento, preciso esicuro, non lascia neppure unospiraglio ai dubbi né a chi cercadi ingannarlo.Costanzo 6-Altomare 6Guidi 6-Tommasi 6
fTGazzetta.it
GENOA0
v
PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Kucka al 33’ p.t.
GENOA (3-5-1-1) Frey; Bovo, Portanova,Manfredini; Rossi (dal 39’ s.t. Ferronetti),Kucka, Tozser, Vargas (dal 14’ s.t. Moretti),Antonelli; Bertolacci (dal 30’ s.t. M. Rigo-ni); Borriello PANCHINA Tzorvas, Stillo, Gran-qvist, Olivera, Immobile, Jorquera, PisanoALLENATORE BallardiniCAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO BASSO 49 metriESPULSI nessunoAMMONITI Tozser e Bovo per gioco scorret-to.
UDINESE (3-4-2-1) Padelli; Benatia, Angel-la, Domizzi; Basta, Allan, Lazzari (dal 10’ p.t.Badu), Pasquale (dal 33’ s.t. Merkel); Pe-reyra, Maicosuel (dal 7’ s.t. Muriel); Di Nata-le. PANCHINA Pawlowski, Scuffet, Faraoni,Ranegie, Rodriguez, Campos Toro, GabrielSilva, Heurtaux, Zielinski ALLENATORE Gui-dolinCAMBI DI SISTEMA dall’8’ s.t. 3-5-2BARICENTRO MOLTO ALTO 58,6 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Benatia per comportamento nonregolamentare, Angella per proteste.
ARBITRO Calvarese di Teramo.NOTE Paganti 1.600, incasso di 30.245 euro; ab-bonati 16.755, quota di 178.705. Tiri in porta 6-2.Tiri fuori 5-7. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-5. Recu-peri: p.t. 2’, s.t. 5’.
di VINCENZO CITO
Gazza
di ALESSIO DA RONCH
Riccardo Trevisani(Catania-Bologna, diretta gol,Sky) «Almiron sembra essersifatto malissimo al ginocchio,il tipo di mossa che ha fattocon la gamba è propriomolto simile a quella diMilito giovedì. Rischio serioanche per lui. Infortuniomolto grave». Tanto è veroche torna in campo e dopodieci minuti segna il golpartita del Catania
«Ha messo cinque uomini inmezzo al campo GianlucaAtzori e dunque vedremo seil Sassuolo faticherà adimpostare il proprio gioco acausa appunto di questocentrocampo molto folto.Troianiello, area di rigore,palla per Catellani, rete!»(Massimo Barchiesi,Radiorai)
«E’ una partita che puòterminare con qualsiasirisultato» (Lucio Rizzica,Empoli-Livorno, Sky)
Maurizio Compagnoni (Sky)sul 4-0 della Fiorentina. «E’chiaro che nell’Interqualcosina non funziona».
Calcio femminile suiRaisport. Luca Pisinicca«Fuori, espulso l’allenatoreMarino!......Marino è statorichiamato dal direttore digara, che sembrava averloaddirittura espulso, in realtàè ancora lì al suo posto» .Katia Serra (zelante) «Io nonho interpretato il gestodell’arbitro comeun’espulsione». 5’ dopoPisinicca ci riprova«Espulsione del tecnicoMarino! Prima era statoavvertito...Insomma, a mesembra che è ancora fermolì». La calciatrice EleonoraProst da bordo campo «Nonlo hanno espulso». Pisinicca«Non lo hanno espulso! Bah,è incredibile quello che stasuccedendo! Io in almenodue circostanze ho avuto lasensazione....Eh no! Questavolta sì! Prost, anche lei citrae in inganno perchéMarino se ne sta andando».Perché mai nessuna glicrede?
FREY 6 Un’uscita così così, masempre coraggioso in aiuto aicompagni di reparto.BOVO 6 Un tempo per scrollarsi didosso la ruggine, poi più solido.PORTANOVA 6,5 Grandepresenza a centro area, unmonolite che incute timore erispetto.MANFREDINI 6,5 Uomo da duelli,tipo sfida western, sa capiresempre il momento giusto perintervenire.ROSSI 6,5 Si sdoppia comedifensore e ala, copre bene esfiora pure il gol (Ferronetti s.v.).
h 7,5 IL MIGLIOREKUCKA
Quando nel finale sbaglia undribbling lo stadio ammutolisce.Fino a quel momento era apparsoperfetto, corsa, forza fisica etecnica. In più il gol decisivo. Unmostro.
TOZSER 5,5 La tifoseria non losopporta per la perseveranza nelcommettere errori banali, lui perònon fa una piega e va prendendofiducia. Sua la percussione cheporta al calcio d’angolo del gol, suol’assist a Kucka.VARGAS 6 Si spreme conpersonalità, quando sarà in formatornerà decisivo.MORETTI 6,5 Una certezza nelmomento più difficile del match.ANTONELLI 7 Mai banale, non èsolo corsa, ha momenti di purogenio.BERTOLACCI 5 Non riesce aportare la borraccia a Borriello.RIGONI 5 Non fa meglio diBertolacci.BORRIELLO 6 Non trova il modoper sfuggire a Domizzi e companye allora ingaggia duelli terribili epreziosi per la squadra.All. BALLARDINI 6,5 Presenta unGenoa compatto, peccato che nonriesca a sostenerlo con i cambi nelfinale.
UDINESE 5,5PADELLI 5 L’uscita con la qualeregala il gol a Kucka è terrificantee inattesa, oltre che determinante.BENATIA 6,5 Barriera elastica,respinge quasi tutto. Nel finalesfiora pure il gol.ANGELLA 5,5 Vacilla conBorriello, schianta di fronte aKucka. Nel recupero dacentravanti sfiora il pari.DOMIZZI 6 Sudore e lacrime perstoppare Borriello, alla fine limita idanni.BASTA 6,5 E’ l’uomo che suona lacarica nel secondo tempo, anchese sbaglia parecchio.
h 6,5 IL MIGLIOREALLAN
Tocca molti palloni e li gestisceabbastanza bene. Nonattentissimo in avvio su Vargas.
LAZZARI s.v. Si fa male subito.BADU 5,5 Tredici chili e 13centimetri meno di Kucka, sfidaimpari.PASQUALE 5,5 Quantitàindiscutibile, ma poca qualità,spreca l’unico lampo di Di Natale.MERKEL 5 Pochi minuti, quantobasta per sciupare l’occasionemigliore per il pari.PEREYRA 5 Corre tantissimo,combina pochissimo.MAICOSUEL 5 Sprecone ebrontolone, non accetta a cuorleggero la sostituzione.MURIEL 5,5 Non incide nelmomento dell’assalto.DI NATALE 5 E’ raro vederlo cosìimpreciso e inconcludente.All. GUIDOLIN 5 Non trova lachiave per azzannare il Genoa equando, nel finale, arremba,preferisce avanzare Angella inattacco piuttosto che inserire uncentravanti.
UDINESE
Rossoblù a più 4 sul terzultimo posto: col nuovotecnico 8 punti in 4 partite. Decide Kucka
GLI HIGHLIHTS DELLA A,IL POSTICIPO DI BE I GOL DI REAL E PSG
Ballardini dà unconsiglio al c.t.Preziosi respira«Cancellatigli errori iniziali»
Zupping
FILIPPO GRIMALDIGENOVA
Vecchi peccati (dell'Udi-nese) e antiche virtù (del Ge-noa): la sfida del Ferraris statutta qui, e pure il risultato —ossigeno puro per un Grifoneche sotto la gestione-Ballardi-ni rimane imbattuto ed ha rac-colto in ugual misura punti (ot-to in quattro gare) e fiducia —rispecchia pregi e difetti di en-trambe le squadre. Perché irossoblù capitalizzano al mas-simo il tesoro della paperissi-ma di Padelli sulla zuccata vin-cente di Kucka (uscita malde-stra del portiere, con Angellache prova invano a murare ilcentrocampista del Grifone),mentre la squadra di Guidolinpaga, oltre all'erroraccio delsuo numero uno, anche la gior-
nata infelice di uno scialbo DiNatale. Tardivo il risveglio deifriulani, sfortunati nel finale(con Benatia e l’ex Merkel vici-nissimi al pareggio), ma la cuidisparità di rendimento fra lepartite in casa e fuori (lontanoda Udine, Guidolin è al terzok.o. consecutivo) impone im-mediate verifiche.
Più forte della cabala Il presi-dente genoano Preziosi, torna-to al Ferraris (scontata la lun-ga inibizione) dopo quasi seimesi, ha tremato al gol del suocarrarmato Kucka, visto chequest’anno quando lo slovac-co aveva segnato (contro Cata-nia e Roma), alla fine il Grifo-ne era sempre finito k.o.
L’azzardo Stavolta non è suc-cesso, anche perchè il finto tri-dente di Guidolin, con Pereyra
e Maicosuel alle spalle di DiNatale, non è riuscito ad apri-re la difesa a tre del Genoa.Che, per garantire un'adegua-ta copertura davanti a Frey, hacostretto Rossi ed Antonelli adabbassarsi a turno, modifican-do il centrocampo. Dove, allalunga, s’è creata una superiori-tà numerica per il Genoa: am-pi spazi per Vargas, riuscitospesso e volentieri ad innesca-re Borriello.
La malasorte A parziale discol-pa di Guidolin, c’è pure un po’di sfortuna, con il k.o. di Lazza-ri dopo una manciata di minu-ti, sostituito da Badu, che acui-sce i problemi degli ospiti, suun prato indegno ancora unavolta di ospitare una partita diserie A. Neppure qualche disat-tenzione difensiva di troppodei rossoblù è servita a dare
fiato ai friulani. Il gol di Kuckaha spostato gli equilibri, e va-na è stata la reazione di Maico-suel, pericoloso in due occasio-ni, ma che poi ha mal digeritola sostituzione, quando Guido-lin è passato al 3-5-2 con l'inse-rimento di Muriel.
Botta e risposta Il tecnico ospi-te ha capito che avrebbe potu-to sfondare sulla corsia di de-stra, ma pure là i tentativi diBasta sono rimasti senza esito.Antonelli e Rossi hanno sfiora-to il bis, Badu è andato vicinoal pari, ma è stato Domizzi adevitare il patatrac su un inesau-ribile Kucka, con l’Udinese in-capace di approfittare delle in-decisioni di Tozser, che ha fat-to infuriare Ballardini.
Io guardo avanti La differenzafondamentale, a questo puntodella stagione, fra il Grifone el’Udinese, è che il primo ha an-cora una montagna da scalare(e lo spareggio di sabato a Pa-lermo vale moltissimo in chia-ve-salvezza), mentre l’Udine-se (divertente in casa, ma spre-cona fuori) deve inventarsiora nuovi traguardi per evita-re battute a vuoto come quelladi ieri a Marassi. Ballardini, in-vece, pare avere trovato l’alchi-mia giusta, sposando le solu-zioni semplici e restituendosperanza a una piazza che, afine gara, ne ha fatto ieri il suonuovo idolo. Anche perchéuna media di due punti a garaè qualcosa di stratosferico perchi, sino all’altroieri, era in ca-duta libera verso l’inferno.
LA SEGNALAZIONE L’ESTERNO SINISTRO DEL GENOA PROTAGONISTA DI UNA GRANDE PROVA
Balla BallardiniIl Genoa è risortoBattuta l’Udinese
La goleada dellaFiorentina contro l’Inter conle gemme di Jovetic e Ljajic,le magie di Cerci, ladoppietta di Sau e gli altrigol della venticinquesimagiornata di Serie A con glihighlights di tutte le partite:le immagini più belle delladomenica sono sugazzetta.it. Guarda anche lesintesi di Novara-Verona,posticipo di B, la sintesi diReal Madrid-Rayo Vallecanoe il meglio di Sochaux-Psg.
le Pagelle
ALESSIO DA RONCHGENOVA
«Oddio ha segnatoKucka!» Sì, proprio così. EnricoPreziosi al momento del golnon è riuscito ad esultare felicein tribuna. «Anzi - racconta - misono toccato. Quest’anno Jurajaveva fatto gol al Catania e allaRoma e ogni volta siamo uscitidal campo sconfitti». Il presi-
dente del Genoa lo spiega sorri-dendo al centrocampista, checomunque è d’accordo. «Al pun-to - ammette lo slovacco - cheho cambiato esultanza. Le ca-priole ormai portavano male.La cosa più bella però non è ilmio gol, ma aver conquistatotre punti fondamentali per lasalvezza».
Consiglio per il c.t. E’ stato un re-galo speciale per il ritorno allostadio dopo una lunga squalifi-ca del patron rossoblù, per l’oc-casione ignorato dagli ultrasche negli ultimi mesi lo aveva-no sempre contestato. «Io - com-menta Preziosi - non faccio laguerra a nessuno e sono prontoa stringere la mano a chiunque.
In questo momento conta soloil bene del Genoa e mi sembrache si sia riusciti a rimediareagli errori». Tutti sorridenti,tranne Davide Ballardini, sem-pre misurato. «Due vittorie con-secutive sono importanti, madobbiamo conquistarne ancoramolte per salvarci. Non abbia-mo fatto nulla. Di una cosa, pe-rò, sono sicuro: Antonelli meri-ta la nazionale. Lo dico con tut-to il rispetto possibile per il c.t.che fa le sue scelte: è lui il mi-glior terzino azzurro».
Umiltà Francesco Guidolin in-cassa lo stop che classe, senzafare particolari drammi. «Com-plimenti al Genoa, squadra digrande forza fisica e sulla quale
Ballardini ha fatto un gran lavo-ro in poche settimane. Forseavremmo meritato di più, infondo l’equilibrio lo ha rottouna situazione da palla inatti-va. Pazienza. C’era un camposu cui è meglio giocare palla al-ta che palla a terra, cosa che noiper ovvi motivi non siamo ingrado di fare. Le difficoltà di DiNatale? Non può decidere sem-pre. Non mi preoccupa affatto.Invece sarà importante miglio-rare i nostri risultati in trasfer-ta». La ricetta per l’immediatorilancio la propone l’esterno dicentrocampo serbo Dusan Ba-sta: «Più guardiamo in su - am-monisce - e meno punti faccia-mo. Restiamo umili».
Sull’uscita a vuoto di Padelli, portiere dell’Udinese, Kucka del Genoa anticipa Angella e segna il gol decisivo ANSA
16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
PERIN INSICURO, ARCE DANNOSOCOSSU E IBARBO ILLUMINANTI
GERVASONI 6,5 Non accetta il gioco duro, proprio per questo punisceogni minimo intervento rude per tenere saldamente in pugno la sfida.E giustamente mostra il rosso diretto a Weiss.Di Fiore 6,5 - Maggiani 6; Celi 6 - Pasqua 6
PESCARA2
PESCARA 4,5PERIN 5 Insicuro in un’uscita epoco reattivo sulla morbida (purprecisa) incornata di Sau per ilprimo gol.ZANON 4,5 Infilato spesso daCossu, addirittura resta ad«ammirare» Sau sul primo gol.CAPRARI 5,5 Prova invano a dareconsistenza all’attacco.BIANCHI ARCE 4 E’ quasiimmobile. Non c’è traccia delguerriero.BOCCHETTI 5 Non si macchia dicolpe particolari, però in unadifesa gruviera pure lui barcolla inmarcatura.
h 5,5 IL MIGLIOREZAURI
Quasi insuperabile nel primotempo, è l’ultimo a mollare: anchelui, però, soffre nella ripresa.
BLASI 5 Se la cava su Ekdal, cedenel ruolo di play (Vukusic s.v.).D’AGOSTINO 5,5 Poco ispirato.Resiste, poi s’arrende a unproblema muscolare.BJARNASON 5 Porta solo quantitàe generosità. Ma non toccava certoa lui firmare la svolta.RIZZO 5 Una comparsa acentrocampo, patisce anche daterzino.CELIK 5 Non punge il suodirimpettaio Avelar. Sembrasempre che sia sospeso su unasua nuvoletta.WEISS 4 Delizia, con un destro agiro deviato da Agazzi contro ilpalo. E delude per l’espulsione.Ormai è recidivo.CARAGLIO 5 Lotta sul piano fisicoma quasi mai «vede» il pallone.ALL. BERGODI 5 La squadra nonha qualità, crolla anche un tentativodi progetto tattico. Molle in difesa elentissima nell’impostazione.
di G.CAL.
PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Sau all’8’ e al 16’ s.t.
PESCARA (4-3-2-1)Perin; Zanon (dal 19’ s.t. Caprari), Bianchi Ar-ce, Bocchetti, Zauri; Blasi (dal 31’ s.t. Vuku-sic), D’Agostino (dal 4’ s.t. Bjarnason), Rizzo;Celik, Weiss; Caraglio.PANCHINA Pelizzoli, Balzano, Capuano, Mo-desto, Cascione, Abbruscato.ALLENATORE Bergodi.CAMBI DI SISTEMA dal 19’ s.t. 4-1-3-2; dal 31’s.t. 3-4-3; dal 46’ s.t. 3-3-3.BARICENTRO MOLTO BASSO 48,7 metriESPULSO Weiss al 46’ s.t. per gioco scorret-to.AMMONITI Zauri, Zanon, Rizzo e Blasi per gio-co scorretto.
CAGLIARI (4-3-1-2)Agazzi; Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar;Casarini, Nainggolan, Ekdal (dal 43’ s.t. Eriks-son); Cossu (dal 27’ s.t. Cabrera); Ibarbo,Sau (dal 36’ s.t. Nenè). PANCHINA Avramov,Perico, Thiago Ribeiro, Pinilla.ALLENATORI Pulga-Lopez.CAMBI DI SISTEMA dal 36’ s.t. 4-3-3; dal 43’s.t. 4-3-1-2.BARICENTRO MEDIO 52,5 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Ekdal gioco scorretto e Cabreraper comportamento non regolamentare.
ARBITRO Gervasoni di Mantova.NOTE paganti 4.858, incasso di 31.252 euro; ab-bonati 6.165, quota di 113.002,60 euro. Tiri inporta 2 (un palo)-7. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco0-2. Angoli 0-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
LA MANIFESTAZIONE DUECENTO CAGLIARITANI A BUONCAMMINO DURANTE LA PARTITA
CAGLIARI 6,5AGAZZI 6,5 Bravo a negare il gola Weiss, con un volo per deviareil pallone contro il palo.PISANO 6,5 Tiene Weiss e detta unassist perfetto a Sau. Trova i tempigiusti per le proiezioni offensive.ROSSETTINI 6 Deve faticare pocoper reggere l’urto di Caraglio.ARIAUDO 6 Pomeriggio quasi direlax, dinanzi ad avversari limitati.AVELAR 6 Svolge un compitinosemplice, contro l’evanescenteCelik.CASARINI 6 S’adatta bene a fareda «guardaspalle» in interdizione.NAINGGOLAN 6,5 Si cala nel ruolodi architetto e avvia la manovra.EKDAL 6,5 Puntuale in costruzionee lesto a inserirsi si integrabenissimo con la «guida»Nainggolan. (Eriksson s.v.)COSSU 7 Rieccolo titolare: illuminail gioco, a tratti è imprendibile. E sisacrifica pure in continui rientri ametà campo.CABRERA 5,5 Entra, per l’esordio.Ed è da record: ammonito dopopochi secondi. Ha qualità, avràtempo per metterle in mostra.IBARBO 7,5 Vivacissimo. Quandoparte palla al piede, scherza conl’intera difesa e apre tanti varchiper Sau e Cossu.
h 7,5 IL MIGLIORESAU
Velenoso come un cobra: nonperdona. Lo aspetti a sinistra espunta dall’altra parte: fa ammattirei difensori avversari (Nenè s.v.)
All. PULGA-LOPEZ 7 Nonostantele assenze, garantiscono equilibrioa centrocampo e formanoun pacchetto offensivo efficaceed elegante.
0CAGLIARI
DAL NOSTRO INVIATOGIUSEPPE CALVIPESCARA
I piccoletti si trasforma-no in giganti e trascinano il Ca-gliari nella partita più difficile.Andrea Cossu è il fantasiosomandante, Marco Sau il diabo-lico esecutore, che firma la dop-pietta del successo più attesodal presidente Massimo Celli-no. A Pescara i suoi giocatori lohanno sentito idealmente al lo-ro fianco. «Lo conosciamo be-ne, questa squadra ha il suostesso carattere: lotta in campocome lui ha saputo dare batta-glia per realizzare lo stadio chetutti sognavamo», dice Cossu.E Sau consegna la dedica piùsentita: «I miei due gol sonoper il presidente; gli siamo tut-ti vicini in questo momento disofferenza».
Serie utile, 6 per 12 Il Cagliari va,riuscendo a isolarsi dalla vicen-da giudiziaria che ha portato incarcere Cellino. La creatura diPulga e Lopez infila il sesto ri-sultato utile consecutivo - 12punti, frutto di 3 vittorie e 3 pa-reggi - e soprattutto affonda ilPescara, ora distante 7 lunghez-ze, reso impotente nella sfidapiù importante per le sue spe-ranze di salvezza. La formazio-ne di Bergodi resiste solo untempo, nel quale, pur confer-mando i suoi gravi limiti strut-turali, sfiora addirittura il van-taggio con un bagliore di Weiss(croce e delizia, sarà espulsonel finale per un fallo di frustra-zione) spento da Agazzi con de-viazione contro il palo. Nella ri-presa batte forte il cuore del Ca-gliari, preso per mano propriodagli attuali giocatori-simbolodell’isola: Cossu, Sau e Pisano.Mancano Astori, Conti e Desse-na, eppure lo spartito finiscein... piedi comunque sicuri: di-fesa compatta, Nainggolan chefa il play tra Casarini ed Ekdal elì davanti il «trio-meravigliao».
Sau 10, sì viaggiare Di nuovo ti-tolare dopo quasi due mesi,Cossu pennella un cross per lostacco di testa di Sau: sì, il na-netto di Tonara anticipa in ele-vazione il compagno Ekdal, ap-profittando della dormita di
Bianchi Arce e Zanon e dell’in-certezza di Perin. Passano po-chi minuti e al 16’ Pisano, altrocagliaritano doc, dalla corsiadestra come Cossu, invita il cec-chino scelto al colpo del rad-doppio. La girata vincente diSau chiude il confronto. Spieta-to in zona-tiro e incisivo anchenell’ispirare le ripartenze, il go-leador tascabile tocca quota 10reti, senza aver battuto rigori.Segni particolari per riconosce-re il gioiellino: Sau arriva quasisempre nella ripresa (7 centri)e ama colpire in trasferta (8bersagli su 10). In più, ha acqui-sito un feeling perfetto conIbarbo, abile nello scambiarsidi posizione e mandare in tilt idifensori con dribbling e incur-sioni che partono dalle corsieesterne. Non a caso, il colom-biano, nonostante non segni, fi-nisce ugualmente in vetrina.
Pescara, che fardello A giusta ra-gione Bergodi aveva descrittoquesto match come il croceviafondamentale per il Pescarasulla strada che porta alla sal-vezza. Vincere per portarsi aun solo punto dal Cagliari: ilprogetto di D’Agostino (k.o.per un infortunio muscolare) ecompagni si è infranto control’organizzazione tattica esibita
da Pulga e Lopez. Appena suffi-cienti nell’alzare una diga da-vanti alla difesa, i biancazzurrispariscono quando sono chia-mati a imporre il gioco, tanto èlenta e prevedibile la manovra.Passata in svantaggio, la squa-dra si sgretola, evidenziandodebolezze anche in protagoni-sti attesi invano.
Il futuro può attendere A parole,il presidente Sebastiani confer-ma fiducia a Bergodi e registrala contestazione dei tifosi ver-so la società e in particolare ver-so il d.s. Delli Carri. D’altra par-te, dopo la girandola di merca-to che ha portato in riva al-l’Adriatico tanti attori in cercad’autore, non può essere certoBergodi l’unico responsabiledella crisi del Pescara (soltantoun punto conquistato negli ulti-mi 6 incontri). Esonerato Strop-pa, che aveva un contratto sinoal 2014, e vincolato Bergodi si-no a fine stagione, la societàprova a navigare a vista. Tantoper il futuro, dal mare in tempe-sta, potrebbe riemergere il noc-chiero Zeman. Nel frattempo,però, questo Pescara, finito a 4punti dal quartultimo posto,deve ritrovare la forza per con-tinuare a sperare.
Il Cagliari dei piccoletti passa facilmente all’AdriaticoAbruzzesi a picco, ma Bergodi non rischia. Weiss espulso
PESCARA Lo avevaannunciato alla vigilia. IvoPulga manda il suo abbraccioa Cellino dall’Adriatico: «Lasquadra ha risposto sul campoa quello che ci è successo insettimana. Vittoria dedicata alpresidente, tre puntifondamentali. Mancano, però,ancora tante giornate e nondobbiamo rilassarci. Arriviamopresto a 40, poi vedremo qualisoddisfazioni potremotoglierci. Sau? Non mi stupiscepiù». A fine gara i tifosi delPescara chiedono la testa del
ds Delli Carri e una punizioneesemplare per i giocatori. Ilpresidente Daniele Sebastianili affronta, un film che si ripete.Ma non vuole processi. «Primaci giochiamo tutto da qui allafine, poi tiriamo le somme. Iconti li faremo solo dopol’ultima giornata. Qualcuno nons’impegna come dovrebbe. laripresa è stata disastrosa.Bergodi dia entusiasmo allasquadra come aveva fatto finoa Firenze. Weiss? Saràpunito».
Orlando D’Angelo
GLI ABRUZZESI CONTESTATI
Al politico Tocco«Voglio uscire dalibero». Oggi c’èContini, Gessasarà risentito
SERIE A 25a GIORNATA
le Pagelle
Che tifo fuori dal carcere per il presidente
Sebastiani: «Qualcuno non si impegnaBergodi dia la sveglia, Weiss pagherà»
Marco Sau, 25 anni, colpisce di testa e porta in vantaggio il Cagliari; la dedica della squadra a Cellino ANSA
DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZICAGLIARI
La squadra ha vintoper lui a Pescara, duecentotifosi hanno solidarizzato al-l’esterno del carcere di Buo-ncammino durante la parti-ta. L’amico consigliere re-gionale Edoardo Tocco è an-dato da lui in mattinata:«L’ho trovato forte, ma mol-
to triste. La cella è piccolissi-ma. Comincia a soffrire». ATocco Massimo Cellino ha ri-badito: «Voglio uscire da uo-mo libero, non voglio stare incasa da arrestato». Ma dovràpassare ancora qualche gior-no prima che il presidentedel Cagliari possa pensare ditornare a casa. Infatti, non èsicuro che il sindaco di Quar-tu S.Elena Mauro Continivenga interrogato questamattina all’ospedale Brotzudove è piantonato da giovedìscorso. Contini non sta anco-ra bene e non si sa se potràsottoporsi alle tante doman-de dei giudici. Se la «pratica»del presidente rossoblù è du-rata in tutto nove ore, quelladi Contini non si annunciaproprio brevissima.
Gessa Tutto questo ritarda le co-se. Anche se la difesa di Cellinofarà oggi istanza di scarcerazio-ne, bisognerà aspettare l’inter-rogatorio del sindaco. A ciò bi-sogna aggiungere che i magi-strati vorranno risentire il diri-gente comunale Pierpaolo Ges-sa. Lui e la moglie si sono senti-ti minacciati e infastiditi dallecontinue telefonate del nume-ro uno del Cagliari. Gessa, ai do-miciliari con divieto di colloqui(anche i suoi interrogatori, co-me quelli di Cellino, sono secre-tati), se non con i conviventi el’avvocato Ravenna, ha soffertomoltissimo per questa vicendae ancora non si è ripreso. Nonaveva interessi ad accelerare lepratiche per lo stadio di Is Are-nas. Ma alla fine è crollato da-vanti alle pressanti richieste.
Gli avvocati stanno controllan-do con attenzione anche altrifaldoni che riguardano soprat-tutto progetti del presidente.Cose che non sembra abbianoparticolare rilevanza dal pun-to di vista penale.
Is Arenas Così come destanopiù curiosità che preoccupazio-ne le tante telefonate con i diri-genti calcistici. Ieri Zamparinie Pulvirenti, hanno solidariz-zato con lui. Come fanno tantiin città. Gli affitti non pagati,l’abbandono volontario delS.Elia, le accuse che hannoportato in carcere Cellino noncontano davanti a un presiden-te che voleva regalare uno sta-dio al Cagliari. E proprio oggila Prefettura dovrebbe decide-re sull’utilizzo di Is Arenas perla gara di domenica col Tori-no. Lo stucchevole ballettoche ha preceduto la sfida colMilan andrebbe evitato.
I tifosi solidarizzano con Cellino davanti al carcere di Buoncammino
17LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
BENE BARRETODARMIAN SPINGESCALONI SOFFREMORALEZ SI SALVA
ALVAREZ OKLODI SUPERPEREZ LOTTADIAMANTI DELUDE
GLI ARBITRIBERGONZI 5,5 Bene fino aquando la partita si dirige dasola. Il rigore è stato segnalatodal giudice di porta.De Pinto 5,5- Giordano 6Irrati 5-Cervellera 6
GLI ARBITRIRUSSO 6 Episodi dubbi non ce nesono, giusta la scelta di lasciareproseguire su Gilardino atterratoin area. Sbaglia qualche sceltanon decisiva. Fiorito 6 Rubino 6;Mazzoleni 6 Manganiello 6
CATANIA TORINO0 1
FRANCESCO BRAMARDOTORINO
Porta la firma di AlessioCerci la vittoria più netta e piùbella, forse la più importantedella stagione per la squadra diGiampiero Ventura, Toro sem-pre più vicino alla quota salvez-za, a 40 punti. Eppure ci è man-cato poco che finisse con unabeffa per i granata una gara do-minata in lungo ed in largo.L’episodio, un brivido lungo laschiena, al 30’ della ripresa.Nell’unica sortita dell’Atalantaverso la porta granata, Gilletesce con un po’ troppa irruenzasu Livaja smarcato in area daDenis. Il portiere granata toccala palla ma impatta sull’ex inte-rista, l’arbitro Bergonzi chiedelumi all’assistente di porta e de-creta il penalty che Denis nonsbaglia. «Il rigore? Hanno dettoche dopo l’episodio di Udineavremmo avuto una compensa-zione ma non sempre funziona
così» le parole di GiampieroVentura. Una battuta passatolo spavento. In verità il Toro sul-l’1-1 per 5 minuti ha sbandato,incredulo di raccogliere così po-co dopo tanta semina, dalla tra-versa colpita da Barreto alleconclusioni nello specchio del-la porta sventate da Consigli, al-le rasoiate di Bianchi, ai missilidi Cerci. Proprio l’ex viola comel’aveva iniziata l’ha finita, con illà al gol partita di Birsa, pallascaricata dopo una sgroppata aDarmian, traversone in area, ve-lo di Jonathas e tocco vincentealle spalle di Birsa con la difesaatalantina immobile. AlessioCerci ha giocato una partita nel-la partita, davanti al c.t. CesarePrandelli che ha potuto annota-re anche il nome di Darmian erivedere in campo AngeloOgbonna lontano dal campodal 9 dicembre. Cerci sta tro-vando continuità di rendimen-to e sacrificio anche in fase di-fensiva, uomo squadra.
Vecchia guardia Torino conun’unica «sorpresa» rispetto al-la vigilia, il ritorno di Stevano-vic esterno mancino preferito aBirsa. Per il resto un turno di ri-poso a Brighi a centrocampo, Vi-ves-Gazzi la coppia di metàcampo. Qualche cambio tatticoin più per Colantuono. Moralezpreferito a Livaja, a ridosso diDenis sul fronte d’attacco, Belli-ni per Scaloni e Carmona perGiorgi le varianti. Venturascommette sulla voglia di chi èrimasto fuori a lungo. Insieme70 giorni dopo, Angelo Ogbon-na e Rolando Bianchi, di nuovotitolari Darmian, Vives e Steva-novic. Il Toro conduce la gara,l’Atalanta aspetta, anche trop-po. Dopo 15’ Bianchi offre suun piatto d’argento una pallagol a Barreto ma la conclusioneè alle stelle. Il brasiliano ricam-bia l’assist nel finale di tempoma Cerci ha altro piede e passoe mette la palla in buca di preci-sione. Nella ripresa Colantuo-no passa al 4-4-2 nel tentativodi scuotere una squadra passi-va e affiancare a Denis un com-pagno di reparto. Arriverà il pa-ri provvisorio, omaggio del mo-vimento errato della difesa gra-nata prima del gol partita di Bir-sa. Tre punti meritati.
Profumo d’Europa. Nonsarà la vittoria più bella ma po-trebbe diventare quella più im-portante. Il Catania mette in ca-scina la legna utile per la setti-ma salvezza consecutiva e siproietta verso terrritori maiesplorati. Un altro record: maila formazione rossazzurra ave-va raggiunto con 13 giornated’anticipo la certezza della per-manenza nella massima serie.Ci riesce proprio contro la squa-dra che rischiava di trasformar-si in tabù. Il Bologna aveva bat-tuto il Catania nelle ultime 4partite di campionato, segnan-do 8 gol senza subirne alcuno.L’ultima rete dei siciliani agliemiliani risaliva a quasi 2 annie mezzo fa: 26 settembre2010, un autogol per altro, diBritos su tiro di Marchese (1 a1). E la squadra di Pioli, mi-glior potenziale offensivo del
2013 con 12 gol nelle prime 5partite, fa poco o nulla per evi-tare la seconda sconfitta del-l’anno nuovo. Appena un tironello specchio della porta diAndujar nonostante il gran ro-teare di attaccanti e una ripre-sa disputata a testa bassa nellavana ricerca del pari. Un paiodi occasioni propizie malamen-te sfruttate da Gilardino e Mo-scardelli. Stop.
La chiave L’unico seguito che irossoblù riescono a perpetrareè quello dei gol subiti in trasfer-ta: 16 partite consecutive a por-te aperte. E indovinate qual erastato l’ultimo viaggio dal qualeil Bologna era riuscito a torna-re con la rete inviolata? Maquello di Catania dello scorso 2maggio (1 a 0) naturalmente.Maran, tecnico esordiente del-la categoria ma anche rivelazio-ne della stagione, non rinunciaal 4-2-3-1 che ha ormai sop-piantato il tradizionale 4-3-3senza vergognarsi di ripiegarenel 5-3-2 finale per proteggeremeglio il prezioso vantaggio,inserendo Legrottaglie lasciatoa sorpresa in panchina. Così Al-miron e Lodi, laboriosa coppiadi mediani, proteggono il trisdi trequartisti composto da Go-mez, Castro e Izco, recuperatoappena in tempo, e schierato inun ruolo inedito al posto dell’in-fortunato Barrientos. E Berges-sio in posizione più avanzata
Gol Il Catania sulla sinistra recu-pera Marchese al quale la pan-china ha quadruplicato le ener-gie. É da quella parte infattiche i siciliani si rendono ripetu-tamente pericolosi. Ma biso-gna attendere la fine del tempoperchè la superiorità etnea sitraduca in gol. Un magnifico ta-glio di 30 metri di Lodi pescaGomez sul versante sinistro: as-sist per Bergessio e gran conclu-sione che si stampa sul palo pri-ma che Cherubin spedisca inangolo. Dalla bandierina lostesso Lodi disegna una traiet-toria perfetta per la testa di Al-miron (che aveva fatto le prove5 minuti prima) che indirizzala sfera verso il «sette» alla sini-stra di Curci. Nella ripresa il Bo-logna insegue con l’arremban-te 3-4-3 ma senza esito.
Sergio Almiron, 32, al centro, festeggia dopo aver realizzato il gol ANSA Alessio Cerci, 25 anni, nato a Velletri, segna il primo gol per il Torino ANSA
SERIE A 25a GIORNATA
PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Almiron al 42’ p.t.
CATANIA (4-2-3-1)Andujar; Alvarez, Bellusci, Spolli, Marchese;Lodi, Almiron(dal 18’ s.t. Biagianti); Izco, Ca-stro (dal 38’ s.t. Legrottaglie), Gomez (dal 45’s. t. Ricchiuti); Bergessio.PANCHINA Frison, Terracciano, Rolin, Poten-za, Augustyn, Salifu, Keko, Doukara.ALLENATORE Maran.CAMBI DI SISTEMA Dal 38’ s.t. 5-3-2.BARICENTRO ALTO 54,6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Biagianti per comportamentonon regolarmentare.
BOLOGNA (3-4-2-1)Curci; Sorensen, Antonsson, Cherubin (dal25’ s.t. Moscardelli); Motta (dal 34’ s.t. Gari-cs), Perez, Krhin, Morleo; Diamanti, Kone(dal 1’ s.t. Gabbiadini); Gilardino.PANCHINA Agliardi, Stojanovic, De Car-valho, Naldo, Abero, Guarente, Pazienza,Christodolopoulos, Pasquato.ALLENATORE Pioli.CAMBI DI SISTEMA Dal 25’ s.t. 3-4-3.BARICENTRO BASSO 51.ESPULSI Pioli al 46’ s.t. per proteste.AMMONITI Morleo, Perez gioco scorretto.
ARBITRO Russo di Nola.NOTE spettatori paganti 3.180, incasso38.000 euro; abbonati 8.711, quota non co-municata. Tiri in porta 7–3 con un paolo delCatania. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 2-2. An-goli 7-4. Recuperi p.t. 2’; s.t. 4’.
1
PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Cerci (T) al 42’ p.t., Denis (A)su rigore al 30’, Birsa (T) al 42’ s.t.
ATALANTA (4-3-2-1)Consigli; Bellini (dal 22’ s.t. Scaloni), Stendar-do, Canini, Del Grosso; Cazzola, Radovano-vic (dal 1’ s.t. Livaja), Carmona; Brienza, Mo-ralez (dal 36’ s.t. Giorgi ); Denis.PANCHINA Polito, Frezzolini, Lucchini, Troi-si, Budan, Contini, Brivio, Raimondi, De Lu-ca.ALLENATORE ColantuonoCAMBI DI SISTEMA 4-4-2 dal 1’s.t.BARICENTRO MEDIO 51,3 metriESPULSI nessunoAMMONITI Carmona, Del Grosso e Cazzolaper gioco scorretto
ARBITRO Bergonzi di GenovaNOTE paganti 3046 incasso 68580, abbonati8539 quota 114.515. Tiri in porta 9-1.Tiri fuo-ri 11-1 Angoli 8-2. In fuorigioco 2-1. Recuperi’0’ p.t. ’4’ s.t.
2
TORINO 7GILLET 5,5 Tocca la palla sul rigorema travolge anche LivajaDARMIAN 6,5 Ci mette del suoanche in fase di spintaGLIK 6,5 Pulito e decisivo quandoserve spazzare l’areaOGBONNA 5 Fuori da due mesi,qualche amnesiaMASIELLO 6 Si vede poco ma ha ilpregio di nascondere BrienzaVIVES 6,5 Lavoro oscuro diinterdizione e regiaGAZZI 6,5 Finisce stremato dopoun secondo tempo in apnea
h 8 IL MIGLIORECERCI
Straripante davanti al c.t. CesarePrandelli. Gol, continuità e giocateda campione
BIANCHI 6,5 Gioca di sponda e peri compagni, un assist sprecato daBarreto (Meggiorini s.v.)BARRETO 6,5 Una traversa ed ungol mangiato, pennella l’assist perCerci (Jonathas s.v.)STEVANOVIC 5 Tanta rugginedopo oltre due mesi di assenzaBIRSA 6,5 Stesso ruolo delcompagno, trova il jolly, gol partitaALL. VENTURA 7 Un voto in più peraver tirato fuori il vero Cerci
ATALANTA 5CONSIGLI 6,5 Nega la gioia del gola BianchiBELLINI 6 A nozze con Stevanovic,esce per infortunioSCALONI 5 Patisce l’ingresso diBirsaSTENDARDO 5 Si aggrappa aBianchi, non sempre ha la meglioCANINI 5,5 Fatica con la velocitàed il cambio di passo di BarretoDEL GROSSO 5 Tagliato a fette daun Cerci devastanteCAZZOLA 5,5 Si impantana sulletracce di Gazzi, costruisce pocoRADOVANOVIC 5,5 Troppo spazioal centrocampo granata, cambiotattico dopo 45’
h 6,5 IL MIGLIORELIVAJA
Cambio di passo e maggior peso inattacco fino al rigore cercato
CARMONA 6 Duella con Vives,meglio nella ripresaBRIENZA 5,5 Non spinge mai, siannulla con MasielloMORALEZ 6 Un furetto a ridosso diDenis ma non trova la giocatavincente (Giorgi s.v.)DENIS 5,5 Non pervenuto fino allapalla rigore per LivajaALL. COLANTUONO 5,5 Assenzepesanti ma squadra troppo passiva
CATANIA 7ANDUJAR 6,5 Si fa trovare prontonell’unica parata, su Gabbiadini.ALVAREZ 6,5 Sempre attento ereattivo, vince il duello con Morleo.BELLUSCI 6,5 Non ha l’eleganza diLegrottaglie, ma il suo lo fa bene.SPOLLI 6,5 Gilardino non la vedemai (o quasi).
h 7 IL MIGLIOREMARCHESE
Onora al meglio il ritorno datitolare, sfiora anche il gol.
LODI 7 Magnifico il lancio chetaglia il campo per Gomez ed è suoil seguente angolo che porta al gol.ALMIRON 7 Segna una gran rete ealtre 2 volte ci va vicino.BIAGIANTI 6 Dà una mano nelfinale.IZCO 6,5 Inizia trequartista,chiude a centrocampo, sfiora il golCASTRO 6,5 Grande movimento,gli capita la palla del 2 a 0 e non lasfrutta (Legrottaglie s.v.).GOMEZ 6,5 Dà palla a Bergessioin occasione del palo che avvia ilvantaggio (Ricchiuti s.v.).BERGESSIO 6,5 Sfortunato inoccasione del tiro che finisce sullegno, propedeutico al gol.ALL. MARAN 7 Ottiene la salvezzacon 13 giornate d’anticipo, tecnicorivelazione.
BOLOGNA 5,5CURCI 6,5 Incolpevole sul gol, unpaio di buoni interventi, bravo achiudere su Izco che tira fuori.SORENSEN 5,5 Fatica un po’ afrenare Gomez.ANTONSSON 6 Unica incertezza,sul palo di Bergessio.CHERUBIN 5,5 Qualche incertezzacome sul corner che avvia l’1 a 0.MOSCARDELLI 5,5 Gli capita suipiedi la palla dell’1 a 1 e la cicca.MOTTA 6 Soffre molto contro loscatenato Marchese (Garics s.v.).PEREZ 6,5 Lotta, ma non basta.KRHIN 5 Perde Almiron sul gol, siripete con Castro ma gli va bene.MORLEO 5,5 Izco e Castro glicreano grattacapi.DIAMANTI 6 Dal capitano e farorossoblù ci si aspetta di più.KONE 5,5 S’inverte con Diamantima il prodotto non cambia: etereo.
h 6,5 IL MIGLIOREGABBIADINI
Un ingresso movimenta l’azioned’attacco, suo l’unico tiro in porta.
GILARDINO 5 Due occasioni 0 gol.ALL. PIOLI 6 Corregge il tiro conGabbiadini ma non basta..
IL TECNICO LA PUNTA GRANATA
Apre le marcature, pari di Denis e goldecisivo di Birsa. Granata vicini alla salvezza
Batte il Bologna ed è già al sicuro con 13giornate d’anticipo. Almiron sfata il tabù
CATANIA (g.f.) EuropaLeague, il Catania ci crede.Tanto è vero che il presidenterossazzurro Pulvirenti si butta:«Giusto sognare qualcosa digrande, ma con umiltà.Il nostro percorso fatto dilavoro e programmazionedeve portarci a miglioraresempre». Stesso concetto,quello espresso dal tecnicoMaran: «Non è stato semplicebattere un Bologna che nonconcedeva spazi». In casaBologna, Pioli non si dà pace:«Siamo una squadra cheha l’allergia per i pareggi.Purtroppo abbiamo giocatosoltanto nel secondo temposfiorando più volte il pari».
TORINO (f. bra.) GongolaVentura, sorride amaroColantuono. «Zero nel primotempo, nella ripresa ce la siamogiocata, dopo il pari stavamomeglio noi anchepsicologicamente, ma abbiamopreso gol a difesa schierata»ammette il tecnico delnerazzurri. «Mancano 9 punti alprimo e più importanteobiettivo» dice Ventura. Bianchiparla del contratto che scadràa giugno: «Non vivo per uncontratto, ma vivo di passione.Se il Torino mi chiamerà benese no valuterò altre offerte, nonaspetto in eterno». Il presidenteCairo: «Il tempo per vederci lotroveremo».
Maran: «Non èstato semplicebatterli»
Bianchi: «Nonaspetto il rinnovoin eterno»
Cerci scatenatodavanti al c.t.Il Torino piegal’Atalanta
le Pagellele PagelleCatania recordUna salvezzacon vistasull’Europa
18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Due punte per tornare avincere in campionato ed esor-cizzare la tradizione negativadi Siena. Vlado Petkovic vuoledare una svolta al camminodella sua Lazio che — in cam-pionato — ultimamente si èfatto incerto (due punti nelleultime quattro giornate, vitto-ria che manca da un mese). Senel frattempo non ci fosserostate le imprese nelle coppe (fi-nale conquistata ai danni del-la Juve in Coppa Italia e pari aMoenchengladbach in EuropaLeague) non sarebbe azzarda-to parlare di crisi per la Lazio.
Tradizione negativa Così non è,ma occorre dare una sterzataal rendimento pure in campio-nato per restare in zona Cham-pions. Serve tornare a vinceree per riuscire nell’impresaPetkovic vara una Lazio dall’at-tacco pesante. Floccari e Ko-zak in campo dal primo minu-to dopo l’ottimo secondo tem-po (con gol del calabrese edoppietta del ceco) disputatodai due attaccanti giovedì inGermania. «Questo per noi èun periodo buono, ma non otti-mo — osserva l’allenatore —.Dobbiamo dare una svolta alcampionato, prendere i trepunti a Siena diventa fonda-mentale per noi». E così spazioalle due punte in attacco e spa-zio ad Hernanes in cabina diregia, per una Lazio decisa-mente a trazione anteriore. Èla ricetta individuata dal tecni-co di Sarajevo per tornare avincere in campionato e per in-
terrompere una tradizione ne-gativa che vuole la Lazio quasisempre in difficoltà quandogioca a Siena. In otto confron-ti giocati al Franchi in Serie Ala squadra biancoceleste è sta-ta infatti capace di vincere unasola volta, nella stagione2005-06 (per 3-2). «Non saràfacile — sospira Petko — enon solo per la tradizione ne-gativa, ma anche perché il Sie-na è una squadra temibile. Do-vremo dare il 120 per centoper vincere».
Niente turnover Sarà più o me-no la stessa Lazio schierata nelsecondo tempo del match digiovedì al Borussia Park. An-che perché Mauri non ce l’hafatta a recuperare (contusionea una caviglia) e non è stato
neppure convocato. L’unicanovità sarà la presenza di Cia-ni in difesa al posto di Dias.Niente turnover, questo termi-ne non fa parte del vocabola-rio di Petkovic. «Le grandisquadre si vedono dalla capaci-tà di gestire bene gli impegniravvicinati. Abbiamo voluto labicicletta, ora ci tocca pedala-re». In ballo c’è quella zonaChampions minacciata dal ri-torno del Milan. «A sentire cer-ti commenti — punge il tecni-co laziale — noi siamo già fuo-ri dalla zona Champions. Siparla solo di altre squadre cheevidentemente muovono inte-ressi maggiori. Ma noi andia-mo avanti per la nostra strada,convinti delle nostre possibili-tà».
Petkovic cerca il rilancio: «Non ci considerano per la Champions? Creiamo pochi interessi...»
POZZI NO, EMEGHARA SÌ
SIENA Iachini lo hadetto senza mezzi termini:«Voglio una partita perfetta».Per conquistare tre puntipesantissimi contro la Lazio alSiena serve in effetti la garasenza errori. «Organizzazioneed equilibrio – ha spiegatoIachini alla vigilia – dovrannoessere le nostre armi, controuna squadra che è ai vertici daanni e ha una rosa importante,poi in Petkovic è stato trovatol'uomo giusto: è stato in gradodi dare una fisionomia algruppo». Il Siena cerca il terzorisultato utile consecutivo perinseguire l'impresa,difficilissima, della salvezza eagganciare il Pescara.«Giocare il giorno successivo– ha commentato Iachini – nonè un vantaggio, noi dobbiamopensare solo a noi stessi enon agli altri. Il Siena deve fareil Siena. Angelo? Squalifiche einfortuni sono all'ordine delgiorno, basta che chi losostituirà faccia il massimo,tutti devono farsi trovarepronti». Convocato per laprima volta Pozzi, ma Iachinisceglierà ancora Emeghara,due gol nelle ultime due gare.«Facile andare a prenderegiocatori da 30 milioni di euro.E' bello e gratificante lavorarecon giovani poco conosciuti evalorizzarli, come staaccadendo per Innocent.Pozzi? Sta meglio, ha smaltitol'infortunio e anche lacondizione fisica è migliorata.Personalmente più giocatoriho e meglio è».
Alessandro Lorenzini
SERIE A IL POSTICIPO DELLA 25a GIORNATA
Iachini che carica«Siena, vogliola gara perfetta»
Vladimir Petkovic, 49 anni ANSA
Kozak più Floccari: Lazio all’assalto
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19LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Sì... Sempre possibiletrovare un ristorantegiamaicano qui intorno...
Pluri campione olimpico di atletica
S abato sera, dopo lo zero(a uno) sul campo della
Roma, tirava brutta aria allespalle della Juventus. Ieri po-meriggio, dopo lo zero (a ze-ro) contro la Sampdoria, il ven-taccio della rimonta è stato de-classato a venticello, troppoleggero per le speranze del Na-poli. Occasione sprecata, si di-ce in questi casi, perché lasquadra di Mazzarri è arrivatasoltanto a -4 dai campionid'Italia, invece del sognato -2.E siccome non c'era paragonepensando alle rispettive diffi-coltà di ripartenza, contraria-mente a quanto dice la classifi-ca, la sfida a distanza segna unpunto a favore della Juventus,almeno a livello psicologico.Scampato il pericolo di ritro-varsi il Napoli 2 piani sotto co-me era già accaduto a fine no-vembre, guarda caso dopo lapenultima sconfitta sul campodel Milan, la Juventus adessopotrà rifiatare in una settima-na senza impegni, al terminedella quale riceverà il Siena. IlNapoli, invece, sarà costretto -è il caso di dirlo dopo lo 0-3dell'andata in Europa League -a giocare giovedì nella Repub-blica Ceca e poi lunedì a Udi-ne, prima del confronto diret-to con la capolista il venerdìsuccessivo.Facile, quindi, individuare nel-l’Europa, prima che nel terre-no del San Paolo, o nei giornidi recupero, la scomoda varia-bile sulla strada delle duesquadre in lotta per lo scudet-to. Sarà una semplice coinci-denza, ma dopo la prima parti-ta a eliminazione diretta incoppa, Juventus e Napoli nonsegnano in campionato. Nonera mai successo contempora-neamente e in particolare nonera mai successo che la squa-dra di Mazzarri, malgradol'ampio turnover, rimanessesenza gol in casa. E' vero chedopo quel brutto primo tempocon un provvidenziale salva-taggio di Behrami sulla linea,soltanto il palo nega il gol ad
Hamsik, ed è anche vero che laSampdoria (in 10) aveva bat-tuto la Juventus a Torino, maal di là degli episodi il Napolisembra incapace di reggere,soprattutto a livello mentale,il doppio impegno campiona-to-coppa. Mentre la Juve dàl'impressione di pagare gli stra-ordinari di Champions a livel-lo fisico, come si è visto nelleidentiche sconfitte (0-1) conMilan e Roma, dopo gli identi-ci successi (3-0) con Chelsea eCeltic.Premesso che le migliori squa-dre italiane degli ultimivent’anni, il Milan di Capello ela Juventus di Lippi, erano sta-te in grado di correre sino allafine su entrambi i fronti, dispu-tando ben tre finali di Cham-pions consecutive a testa dal1993 al 1998 (!), se non ci sa-ranno ribaltoni al ritorno, l'Eu-ropa potrebbe continuare a«distrarre» soltanto la Juve di-ventando una preziosa alleatadel Napoli, che giocherà il con-fronto diretto in casa, dove haottenuto più punti di tutti(30) insieme con la Fiorenti-na.Basta questa considerazioneper ritenere ingenerosi i fischidel pubblico, che dovrebbe ap-prezzare i progressi della squa-dra, mai così in alto nemmenodue anni fa, quando aveva 2punti meno di oggi ed era se-conda a -3 dal Milan, nel mi-glior campionato con Mazzar-ri. E' vero che la parziale eclis-si di Cavani, senza gol nelle ul-time 5 partite, compresa quel-la con l'Uruguay, è la puntadell’iceberg di un generale ap-pannamento dell’attacco, maun anno fa anche la Juve calòtra gennaio e febbraio facen-dosi scavalcare dal Milan, pri-ma dello sprint finale. Eccoperché, smaltite le ultime emo-zioni che come sempre condi-zionano i giudizi, la corsa perlo scudetto rimane apertissi-ma. E a maggior ragione è spa-lancata quella per il terzo po-sto, in cui il lanciatissimo Mi-lanBal scavalca per la primavolta l'Inter, umiliata da unasplendida Fiorentina.
T re mesi fa, o poco più, la Fiorentina di Mon-tella aveva apparecchiato a San Siro una
simpatica lezione di calcio per il povero Milan diAllegri. I viola giocavano piuttosto bene: veloci-tà e idee chiare nel possesso palla, un pressingpremeditato e ben spalmato per riconquistare ilpallone, e poi una decente concretezza in attac-co. Roba da applausi, a tratti. Anche a scena aper-ta, come nello show di ieri contro i nerazzurri.Quello che, allora, ci aveva colpito del Milan —al di là del rigore buttato via da Pato — era l’im-potenza. Totale, assoluta. Niente sembrava po-ter deviare la deriva di quelle squadre. La Fioren-tina era lanciata a insidiare il terzo posto al Napo-li, mentre Juve e Inter stavano sprintando in pro-spettiva scudetto. Parliamo di novembre, tre me-
si fa o poco più. Sembrano trascorsi anni. QuelMilan era tredicesimo in classifica, aveva 10 pun-ti in meno della Fiorentina e solo 5 più della ter-zultima (il Genoa): pareva destinato a un tristecampionato di secondo piano. Invece, dopo lalezione viola, tutto è cambiato per Allegri (maga-ri succederà anche a Strama, dopo il pauroso tra-collo di ieri). Certo è che da allora il Milan hafatto 30 punti in 13 partite, lanciandosi in unaformidabile rimonta. Nessuno tiene il passo deirossoneri, neppure la Juve o il Napoli. Allegri harosicchiato un punto a match al povero Stramac-cioni e ieri ha formalizzato il sorpasso.Non è soltanto una questione di giocatori. Okay,ci sono Balotelli al posto di Pato e Niang per Ema-nuelson. Ma gli altri nove undicesimi del Milantravolto in novembre a San Siro sono gli stessi,da Abbiati a El Shaarawy. E’ cresciuta la squadra,l’autostima, l’equilibrio, l’organizzazione, la con-dizione atletica, la capacità di giocare a calcio.L’Inter, invece, ha fatto il percorso inverso. Sem-brava poter crescere, nel solco arcaico della dife-sa-contropiede, invece si è sfasciata. I 17 punticollezionati nelle ultime 13 giornate danno il se-gno di una caduta a piombo, dopo le 27 taccheconquistate nei primi 12 turni. Il crac di Militonon aiuta a invertire la rotta, ma certo non spie-ga il flop atletico, l’assenza di gioco e di organiz-zazione anche nella fase difensiva (ottava scon-fitta in trasferta nelle ultime 9 partite).Nonostante le incognite del derby di domenica,il Milan è nettamente favorito sui cugini nellacorsa per il terzo posto che apre la strada ai preli-minari Champions. Dovrà guardarsi dalla spetta-colare Fiorentina rivista ieri e dalla solida Lazio,che tiene la rotta con regolarità. Se oggi vince aSiena, Petkovic può continuare a guardare i ros-soneri dall’alto in basso. Le linee di tendenza so-no chiare, solo gli scontri diretti possono nascon-dere qualche buco nero.
Noi orgogliosidi Cellino, ci haregalato unostadio degnodi questo nome
I Mondiali di Schladming si chiudono con iltrionfo degli Stati Uniti in vetta al medaglie-
re (davanti all’Austria), squadra che ha saputofar fronte alla gravissima perdita nella primagiornata di gare della sua regina, LindseyVonn, gravemente infortunata per la nebbia ela neve molle di un superG pomeridiano.L’Italia torna a casa con tre medaglie, gli argen-ti in discesa di Dominik Paris e di Nadia Fanchi-ni, ed il bronzo di Manfred Moelgg in gigante.Poco? Non dobbiamo tenere come punto di rife-rimento le 6 medaglie di due anni fa a Garmi-sch, dove tutto ci girò incredibilmente bene edil solo Innerhofer tornò a casa con tre trofei.Questo ruolo a Schladming l’ha recitato la Fran-cia, terza nel medagliere, che, dopo una sta-gione in Coppa del Mondo in ombra, è sali-ta su tre dei suoi 4 podi con autentici out-sider.Dove sta la differenza? Semplice: garesecche come quelle iridate possono re-galare sorprese, ma sono fatte su mi-sura per i campioni veri, quelli chenel momento importante non tradi-scono. Gli Stati Uniti sono una pic-cola squadra, ma solo di matchwinner o potenziali tali.Come definire Ted Ligety, che hamesso in tasca tre medaglia d’oro,e quel gioiellino di 17 anni che ri-sponde al nome di Mikaela Shiffrin?O Hirscher che a 23 anni è già capa-
ce di portare sulle spalle un paese intero? Gen-te che punta al sodo, che non affoga nelle re-sponsabilità e nell’emozione, ma nella gara sidiverte, la vive come una liberazione dopo tan-to allenamento, come facevano Tomba e laCompagnoni.Se dobbiamo dare un voto a questa Italia non sipuò andare oltre il sei. Tre medaglie non sonopoche, ma le attese erano diverse alla vigilia. Sisperava, visti i risultati in stagione, in una me-daglia d’oro o almeno un altro podio nella velo-cità, ma siamo stati fra i penalizzati di un su-perG molto più vicino ad un gigante che a unadiscesa. Certo, il buco di Innerhofer.Ma le due vittorie nelle discese di Coppa nondevono far dimenticare la sua preparazionesommaria per il mal di schiena. La vera delusio-ne è la squadra di slalom, una squadra che ora
in umiltà deve analizzare l’accaduto, scopriregli errori e cercare di ripartire.
Punti positivi sono la conferma del talen-to di Paris, che, con l’argento in una di-scesa difficile come quella di questiMondiali, si preannuncia come il piùforte discesista del futuro, il recupero
di un’atleta importante comeNadia Fanchini e la scoperta di
Sofia Goggia, una potenziale prossi-ma vincente che dovremo crescere
con cura e pazienza. La stagione non ècomunque finita, abbiamo due azzurri
ancora in corsa per la Coppa del Mondo del-la discesa, Paris e Innerhofer, un trofeo pre-stigioso che non abbiamo mai vinto.
Insuperabile Michael#Jordan, mezzo secolo daleggenda. Buoncinquantesimo compleanno!Ale
@usainbolt
nelloSci
di VALERIO MARINI
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
l’Avventuroso
@delpieroale
ipseDIXIT
AI MONDIALI DOMINATI DAGLI AMERICANIGLI AZZURRI SONO APPENA SUFFICIENTI
laVignetta
di REINHOLD MESSNER
MILAN AVANTI NELLO SPRINT CHAMPIONSDECISIVI IL DERBY E GLI SCONTRI DIRETTI
I GHIACCI ARTICI SI ASSOTTIGLIANOLA CALOTTA POLARE SPARIRÀ NEL 2020?
di ALBERTO CERRUTI
di ALESSANDRO DE CALÒ
Nella corsa scudettotra Juve e Napolila variabile è l’Europa
di PIERANGELO MOLINARO
L a pioggia di frammenti dimeteoriti su una zona della
Siberia ha attirato l'attenzione intutto il Mondo. Passano invecequasi inosservate le nuove rile-vazioni che raccontano come,ancora più a Nord, tutto stia cam-biando. Segnali inquietanti di un
cambiamento climatico che non procede alla velo-cità prevista.Un satellite dell’Agenzia spaziale europea ha ana-lizzato non soltanto la superficie, ma anche lo spes-sore dei ghiacci artici. Si sapeva già che si stannoritirando sempre più d'estate, tanto che ormai nel-
la stagione meno fredda è divenuto possibile navi-gare il mitico passaggio a Nord-Ovest. Quello che lenuove misurazioni hanno svelato è che nell’Articodal 2008 i ghiacci si sono anche assottigliati. E chead andare persa è stata la parte più antica dellacalotta.Quella artica non poggia su terre, come avvieneinvece al Polo Sud. Essa dunque nasce e cresceverso il basso, per congelamento dell’acqua delmare. Non ci sono massicce precipitazioni nevose.E i venti si occupano di disperderle immediatamen-te nel caso si verifichino. Il riscaldamento globaleha fatto assottigliare i ghiacci da uno spessore mas-simo di 5-6 metri, in alcuni punti, a poche decine di
centimetri. Ogni anno nella stagione estiva si è per-so il 13% dei ghiacci.La situazione è diversa dove essi poggiano su terre,come in Groenlandia o alle Svalbard. Qui sono ighiacci ai margini ad andare perduti, mentre è mol-to difficile misurare quello che avviene al centrodelle isole. Forse lì la massa di ghiacci è addiritturaaumentata, ma col suo peso ha accelerato la spintaverso il mare delle lingue che giungono alle coste.E il loro scioglimento. Che è molto più veloce delleprevisioni. Era stata annunciata la probabile finedella calotta polare per il 2050. Adesso si teme cheavverrà già nel 2020.
La delusione dei bianconeri a Roma. In primo piano Giovinco LAPRESSE
Giocatore del Sydney
I bianconeri pagano gli straordinarigli azzurri soffrono a livello mentale
ANDREA COSSU
ALEX DEL PIERO
«Ogni calciatore, dapiccolo, ha sognato dipoter giocare in unostadio fatto con i tubiInnocenti, più bello diquello del Subbuteo.Il Maracanà, Wembley,l’Azteca, il Bernabeu,il Camp Nou, San Sirosono sogni per sfigati.Grazie Cellino, grazie».
ROBERTO PELUCCHI
CENTROCAMPISTA CAGLIARI
USAIN BOLT
Stephan El Shaarawy, 20 anni e Mario Balotelli, 22 ANSA
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20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
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Serie A / 25ª GIORNATA
18 RETI Cavani (3) (Napoli)15 RETI El Shaarawy (Milan)14 RETI Di Natale (4) (Udinese)11 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela eOsvaldo (2) (Roma)10 RETI Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari);Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan)9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter);Hamsik (Napoli); Totti (1) (Roma)8 RETI Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio);Icardi (Sampdoria)7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2)(Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa);Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil(Parma); Bianchi (2) (Torino)6 RETI Diamanti (3) (Bologna); Giovinco (1),Matri e Vucinic (1) (Juventus)5 RETI Gabbiadini (1) e Kone (Bologna); Gomez(Catania); Thereau (Chievo); Rodriguez (2)(Fiorentina); Immobile (Genoa); Pirlo e Vidal (2)(Juventus); Ilicic e Miccoli (1) (Palermo); Amauri(1) e N. Sansone (Parma)4 RETI Bonaventura (Atalanta); Barrientos,Castro e Lodi (1) (Catania); Pellissier (1)(Chievo); Aquilani (Fiorentina); Guarin (Inter);Marchisio e Pogba (Juventus); Candreva (1) eFloccari (Lazio); Balotelli (2) (Milan); Inler,Insigne e Maggio (Napoli); Weiss (1) (Pescara);Destro (Roma); Calaiò (Siena); Cerci (Torino);Muriel (Udinese)3 RETI Nené (1) (Cagliari); Almiron (Catania); ElHamdaoui, Ljajic e Roncaglia (Fiorentina);Bertolacci, Jankovic e Kucka (Genoa);Cambiasso (Inter); Lichtsteiner (Juventus);Mauri (1) (Lazio); Bojan (Milan); Dybala(Palermo); Valdes (2) (Parma); Celik (Pescara);Florenzi (Roma); Eder (2), Maresca (1) e MaxiLopez (Sampdoria); Reginaldo (Siena); Angellae Pereyra (Udinese)2 RETI Carmona e Cigarini (Atalanta);Dessena, Nainggolan, Pinilla (2) e ThiagoRibeiro (Cagliari); Legrottaglie (Catania);Andreolli e Stoian (Chievo); Savic (Fiorentina);M. Rigoni (1 con il Chievo) (Genoa); Ranocchia(Inter); Asamoah (Juventus); Montolivo,Nocerino e Robinho (1) (Milan); Pandev (Napoli);Giorgi e Rios (Palermo); Parolo e Rosi (Parma);Abbruscato, Bjarnason e Terlizzi (Pescara);Marquinho e Pjanic (Roma); Estigarribia,Munari, Poli e G. Sansone (1 con il Torino)(Sampdoria); Bogdani, Emeghara, Paci,Paolucci, Rosina (1), Valiani e Vergassola(Siena); Birsa, Brighi, D'Ambrosio, Gazzi,Meggiorini e Santana (Torino); Danilo,Maicosuel e Pinzi (Udinese)1 RETE De Luca, Moralez, Peluso, Raimondi eStendardo (Atalanta); Cherubin, Guarente,Pasquato, Portanova, Soerensen e Taider(Bologna); Casarini, Conti, Ekdal, Ibarbo ePisano (Cagliari); Marchese, Paglialunga eSpolli (Catania); Cofie, Cruzado, Di Michele,Luciano (1) e L. Rigoni (Chievo); Borja Valero,Cuadrado, Migliaccio, Pasqual, Pizarro (1) eRomulo (Fiorentina); Granqvist, Merkel, E.Pisano e Said (Genoa); Chivu, Coutinho,Pereira, Samuel e Sneijder (Inter); Caceres eGiaccherini (Juventus); Biava, Ederson,Gonzalez, Konko e Ledesma (1) (Lazio);Boateng, De Jong e Emanuelson (Milan);Campagnaro, Cannavaro, Dzemaili, Gamberinie Mesto (Napoli); Brienza, Budan, Fabbrini,Formica e Nelson (Palermo); Biabiany,Galloppa, A. Lucarelli, Marchionni, Palladino eZaccardo (Parma); Caprari, Cascione,D'Agostino (1), Jonathas, Quintero, Togni eVukusic (Pescara); Bradley, Burdisso, Castan,Lopez, Perrotta e Tachtsidis (Roma); Costa,Gastaldello, Krsticic, Obiang e Pozzi (1)(Sampdoria); Neto, Sestu e Ze Eduardo (1)(Siena); Basha, Glik, Sgrigna e Stevanovic(Torino); Basta, Domizzi, Lazzari, Pasquale eRanegie (Udinese)AUTORETI Astori (Cagliari) pro Inter; Bovo(Genoa) pro Sampdoria; Garcia (Palermo) proInter; Rodriguez (Fiorentina) pro Sampdoria;Abbruscato e Jonathas (Pescara) pro Milan;Sardo (Chievo) pro Torino; Brivio (Atalanta) proLazio; Brkic (Udinese) pro Fiorentina; Canini(Atalanta) pro Cagliari; Mexes (Milan) proBologna; Cannavaro (Napoli) pro Parma;Goicoechea (Roma) pro Cagliari; Paletta(Parma) pro MilanRETI in questo turno: 18 (2 rigori, 1 autorete)Totali 670 (63 rigori, 14 autoreti, 3 a tavolino)
Il fallo di Zuniga su Poli: ci poteva stare il rigore per la Samp SKY
laMoviola
LA CLASSIFICA
Torna Gazza Offside, indiretta alle 9.45 e poi ondemand per tutto il giorno sulsito rosa con Alberto Cerruti,Alessandra Bocci e MarcoMaterazzi. Nel menu dellapuntata, composto grazie aivostri voti sulla paginaFacebook della Gazzetta, il«bivio Juve» (sognoChampions o tutto sulloscudetto), le chance delNapoli, l’Inter senza Milito, igol di Totti e la sfida dimercoledì Milan-Barcellona
La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale:1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) maggior numero di gol segnati 5) ordine alfabetico.Le ultime tre retrocedono in serie B.
Lo «spezzatino» dipartite avrà stasera laconclusione con Siena-Lazio.La precisazione serve per farcapire come mai la giornatapositiva degli arbitri non può almomento andare in archivio. Ildesignatore Braschi si aspettada Giannoccaro (fischietto delposticipo) una conferma dopole buone direzioni degli ultimitre giorni: bene il giovaneMassa a San Siro e soprattuttoRocchi all’Olimpico (nonostanteun possibile rigore per la Romae il giallo dato a Totti che viravasull’arancione). Proprio l’arbitrodi Firenze esce dalla lista deicandidati per il prossimo 1marzo quando andrà in scena ilmatch scudetto tra Napoli eJuventus. In pole position c’èRizzoli, mentre le alternativesono ristrette a Tagliavento eOrsato. Le prossimedesignazioni aiuteranno acapire meglio.
CATANIA-BOLOGNA 1-0
Russo di NolaPochi grattacapi per l’arbitrononostante un Bologna moltonervoso. Fin dall’avvio Gilardinoprotesta per due segnalazionisul fuorigioco, ma ha ragionel’assistente. Ingiustificateanche le lamentele nella ripresaquando Motta chiede un rigore:il suo tiro va a colpire in pienopetto Marchese che poi ha unmovimento naturale con lebraccia per la botta subita.Nettamente involontario ilsuccessivo tocco. Nel finalefischiato un giusto fallo (caricasul difensore) a Moscardelli inarea del Catania: Pioli non cista e rimedia una espulsioneevitabile.
GENOA-UDINESE 1-0Calvarese di TeramoGara tranquilla e pochecontestazioni. Duello in area traAngella e Borriello, ma nonsembrano esserci estremi peril rigore.
NAPOLI-SAMPDORIA 0-0Doveri di RomaDue episodi in area di rigorenon sanzionati da Doveri. Nelprimo tempo dopo un tiro diInsigne respinto da Romero, sulpallone vanno quasi incontemporanea Cavani e DeSilvestri. Il napoletano è invantaggio e forse è ostacolatodall’avversario: resta qualchedubbio. Nella ripresa, invece, èpiù evidente il fallo commessoda Zuniga su Poli: il napoletanomanca il pallone e va dritto suldoriano. Ci poteva stare ilrigore. Nel finale De Sanctismolto fuori dall’area (nei pressi
del fallo laterale) si aiuta con unbraccio per fermare MaxiLopez: l’arbitro lascia giocare,più giusto dare la punizione eammonire il portiere.
PESCARA-CAGLIARI 0-2Gervasoni di MantovaRischia molto Blasi dopo pochiminuti: la sua entrata su Ekdalpoteva essere punita con ilrigore. Non c’è fuorigioco sulprimo gol di Sau.
TORINO-ATALANTA 2-1Bergonzi di GenovaCerci scatta in linea con Canini:è regolare la rete del vantaggiogranata. Lo stesso Cerci nellaripresa devia con un braccio lapunizione di Denis, ma è giustoconsiderarlo involontarioperché è attaccato al corpo.Inevitabile il rigore perl’Atalanta (chiamato dal giudicedi porta Irrati): l’uscita di Gillet èin ritardo, Livaja è travolto epoco importa che non puòraggiungere il pallone.
(Fiorentina-Inter a pagina 3)
Zuniga colpisce Poli:Samp senza un rigoreE su Cavani che dubbiGillet abbatte Livaja
Al San Paologli episodicontroversi.Pioli nervoso:arriva il rosso
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22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
SOCHAUXREAL MADRID20
PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Alex (P) al 29' p.t., Roudet (S) al36' p.t., Sio (S) al 9' s.t., Sakho (P) al 31' s.t.,Bakambu (S) al 39’ s.t.
SOCHAUX (4-2-3-1)Pouplin 7; Corchia 7, Poujol 6,5, Kanté 6,Roussillon 6; Lopy 6,5, Nogueira 7; Butin 7(dal 25’ s.t.,Bakambu 7), Boudebouz 7 (dal39’ s.t., Traoré s.v.), Roudet 7,5; Sio 7 (dal 28’s.t., Privat 7).PANCHINA Ovono, Sauget, Dias, DafALLENATORE Hely 7CAMBI DI SISTEMA NessunoAMMONITI Privat per gioco scorrettoESPULSI Nessuno
PSG (4-4-2)Sirigu 5; Van Der Wiel 4 (dal 16’ s.t., Jallet 6),Alex 5,5, Sakho 5,5, Maxwell 6; Chantome 4(dal 16’ s.t., Gameiro 5), Matuidi 6, Verratti 6(dal 41’ s.t., Coman s.v.), Pastore 5,5; Lavezzi5,5, Ibrahimovic 6.PANCHINA Douchez, Tiene, Camara, ArmandALLENATORE Ancelotti 5,5CAMBI DI SISTEMA NessunoAMMONITI Verratti per gioco scorretto,Ibrahimovic per comportamento non regola-mentareESPULSI Nessuno
ARBITRO Jaffredo 5NOTE Tiri in porta 5-6; tiri fuori 5-5; angoli2-5; in fuorigioco 1-4; recuperi 0’ p.t. e 3’ s.t.Spettatori 25.000 circa
PRIMO TEMPO 2-0MARCATORI Morata (R) al 3’, Sergio Ramos(R) al 12’ p.t.
REAL MADRID (4-2-3-1)Diego López 6; Sergio Ramos 6,5, Pepe 5,5,Varane 7, Coentrao 6,5; Essien 7, Khedira6,5; Ozil 7 (dal 23’ s.t. Di Maria 6), Kaká 7 (dal35’ s.t. Callejon 6), Cristiano Ronaldo 6,5;Morata 6,5 (dal 29’ p.t. Albiol 6,5).PANCHINA Jesus, Carvalho, Jose Rodriguez,Benzema.ALLENATORE Mourinho 7AMMONITI Sergio Ramos, Cristiano Ronal-do, Pepe per gioco scorretto e comporta-mento non regolamentareESPULSI Sergio Ramos al 18’ p.t. per doppiaammonizione
RAYO VALLECANO (4-2-3-1)Rubén 6; Tito 5, Gálvez 6, Figueras 6, Casa-do 5,5 (dal 19’ s.t. Jose Carlos 6); Javi Fuego6, Trashorras 6,5 (dal 28’ s.t. Velazquez 6);Lass Bangoura 5, Dominguez 5,5, Piti 5,5(dal 38’ s. t. Delibasic s.v.); Leo Baptistao 5.PANCHINA Cobeno, Amat, Arbilla, Adrian.ALLENATORE Jemez 5AMMONITI Trashorras, Lass Bangoura, Tito,Figueras per gioco scorrettoESPULSI nessuno
ARBITRO Paradas Romero 5NOTE Tiri in porta 7-1; tiri fuori 5-6; angoli2-8; fuorigioco 4-4; recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t.Spettatori 65.000 circa
ALESSANDRO GRANDESSOTwitter @calciofrancesePARIGI
Saranno scorie di Cham-pions League. Le stesse che inItalia paralizzano la Juventus,in Francia giocano un bruttoscherzo al Psg. Ma contro un av-versario che non sfoggia il ran-go nobile della Roma, bensì so-lo la sfrontatezza di chi non hanulla da perdere e tutto da gua-dagnare, soprattutto per salvar-si la pelle a fine stagione. Cosìil Sochaux umilia un Psg scial-bo, senza brillantina, e non perl’assenza di David Beckham,mettendo pepe sul prossimoturno, caratterizzato da unPsg-Marsiglia (alle 21 di dome-nica) che può ridisegnare gliequilibri di vertice, visto che ilLione è in agguato a meno tre.
Apatia A Sochaux comunquemanca soprattutto l’infortuna-to Lucas, che obbliga Ancelottia ridisegnare il corridoio de-stro con uno Chantome total-mente sperduto. Quanto il Psg,che nei primi 20’ assomiglia auna squadra qualunque e ri-
schia di andare sotto già al 5’,ma Sio segna in fuorigioco. Eanche al 9’, con una conclusio-ne dal limite di Roudet deviatacolpevolmente sul fondo daBoudebouz. Il Psg ritrova chia-rezza al 27’ con Lavezzi che sifa tutto il campo seminando av-versari, scambia al limite conIbrahimovic ma scarica su Pou-plin. Dall’angolo, di Pastore,nasce il vantaggio di testa diAlex. Che poi rovina tutto al36’ facendosi bruciare in pro-fondità da Roudet, pronto abattere un apatico Sirigu conun bel diagonale. Il portiere ita-liano è inefficace anche sul-l’inatteso vantaggio del So-chaux. Inatteso perché è il Psga sfiorare il raddoppio al 2’ del-la ripresa con Verratti, che libe-ra Ibra sul fondo. Il servizio del-lo svedese per Lavezzi è chirur-gico, non il colpo di tacco man-cato dell’argentino. Così i pa-droni di casa passano al 9’ conSio, che scambia con Roudetdal limite e scarica il sinistro.Diagonale a «effetto zolla», manon imprendibile. Così il So-chaux rischia pure il tris conuna splendida punizione diCorchia dai 26 metri: destrosul palo interno. E poi ancoraal 20’ con Nogueira, che mettea lato di poco dal limite.
Tris Il Psg ormai affoga, ma vie-ne a galla d’orgoglio al 31’ suangolo, ancora con una primadeviazione di Alex: il pallone fi-nisce su Sakho che inquadra e,grazie alla complicità di Rous-sillon, segna. Ma non basta per-ché Boudebouz al 38’ apre dadestra sul lato opposto per Pri-vat, che appoggia su Bakambu:la punta, libera, gira dentro.Gol decisivo, che introduce unclasico bollente tra una settima-na, contro un Marsiglia che sa-bato giocava con la scritta «me-no otto sulla manica. Ovvero igiorni dalla grande battaglia.
Il punto 24a GIORNATA.Siviglia Dep. La Coruna 3 1;Getafe Celta 3 1; Malaga AthleticBilbao 1 0; Granada Barcellona1 2; Osasuna Saragozza 1 0; RealSociedad Levante 1 1;Valencia Maiorca 2 0;Valladolid A. Madrid 0 3;Espanyol Betis 1 0; Real M. Rayo2 0. CLASSIFICA. Barcellona65; A. Madrid 53; Real M. 49;Malaga 42; Valencia 40; RealSociedad e Rayo 37; Betis 36;Levante 34; Siviglia e Getafe 32;Espanyol 31; Valladolid 30;Granada e A. Bilbao 26; Osasuna25; Saragozza 24; Celta 20;Maiorca 18; La Coruna 16.
LONDRA Se la voce del popolo conta ancoraqualcosa, i cori dei tifosi del Manchester City afavore di Roberto Mancini lasciano intendere chenon sarà facile licenziarlo a fine stagione, ammessoche lo sceicco Mansour abbia mai avuto in testal’esonero. Il City ha liquidato senza pietà il Leedsnegli ottavi di Coppa d’Inghilterra: doppietta diAguero (15’ rigore e 74’), gol di Yaya Touré (5’) eTevez (52’). Bene anche il Chelsea, 4 0 al Brentfordnel replay, con le firme di Oscar, Mata, Lampard(199 reti con i Blues) e Terry. Benitez smentisce lalite con Terry dopo la sconfitta di Newcastle:«Informazione spazzatura», commenta il tecnico.Passa anche il Wigan, sul campo dell’Huddersfield.Stasera si completa il cartellone con ManchesterUnited Reading. Il sorteggio dei quarti:Manchester City Barnsley, Millwall Blackburn,Oldham/Everton Wigan, ManchesterUnited/Reading Middlesbrough/Chelsea.
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MONDO
TaccuinoVOLTI NOTI L’EX INTERISTA SEGNA, LUSSAZIONE PER L’AZZURRINO E STAGIONE FINITA
Il Real scoprebaby MorataRamos, goled espulsione
Il Lione passaa BordeauxÈ a -3 dalla vetta
Psg stancoA Sochauxbrutta figurae sconfitta
Il Barcellonaa +12 sull’AtleticoIl Real a meno 16
Poker per il CityTifosi con Mancini
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Liverpool: Coutinho a bersaglioBorini k.o., addio all’Europeo
DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCITwitter @filippomricciMADRID
Derby di Madrid con po-ca storia ma con una buona do-se di passione: il Real torna a-16 dal Barça battendo 2-0 ilRayo Vallecano in una serataanimata dall’arbitro. Mou-rinho arriva a 76 vittorie in 100partite in panchina nella Liga— nessuno come lui sulla di-stanza — dopo aver fatto alcu-ne scelte precise.
Prove generali Senza Higuain,Modric e Arbeloa squalificati eXabi Alonso a riposo, Jose man-da in tribuna Adan, che solo il23 dicembre scorso a Malagaaveva preferito addirittura altotem Casillas, e schiera Mora-ta, terza opzione tra il «cane»Higuain (squalificato e giù diforma) e il «gatto» Benzema(giù di forma e tra le riserve).Dopo 145 secondi il canteranoha già fatto gol, chiudendo unabella percussione di Kakà conscarico su Ozil. Mou comincia
anche a fare le prove generaliper Old Trafford: Varane è trop-po in forma per stare in panchi-na, così il francese fa coppiacon Pepe e Ramos torna sullafascia. La differenza col pallidoArbeloa è impressionante: Ser-gio offre corsa, spinta, cross eanche un gol, di testa in tuffosu punizione (che si era procu-rato lo stesso Ramos) di Ozil.
Record negativi Tutto cambia al18’, quando Sergio viene espul-so per aver rimediato due gialliin un minuto, un falletto chenon sembra nemmeno tale eun salto con le braccia apertesu un cross: tocco di mano edecco materializzarsi il rossopiù rapido nella storia del Ma-drid. Per Ramos 12 espulsionicol Real (record del club) e nes-suna in nazionale. Per il Ma-drid 6 rossi in 12 partite del2013. L’arbitro Paradas Rome-ro non vedeva il Real da quasiun anno: il 21 marzo scorso,contro il Villarreal, espulse lostesso Ramos, più Ozil, Mou-rinho e Rui Faria. Mou resisteun po’ poi toglie Morata permettere Albiol: prima dellemezz’ora i due marcatori sonogià fuori. A quel punto il Rayoci prova ma Trashorras sprecal’unica grande occasione di unprimo tempo animato da unacamminata di Pepe sulla schie-na di Dominguez, che se laprende assai mentre il Berna-beu intona il consueto, amiche-vole, «Pepe uccidilo». Oltre al-l’animosità, la serata regalaun’altra bella prestazione diKakà, titolare per la seconda ga-ra di Liga consecutiva, con an-nesse due sgroppate vintage,da lacrimoni rossoneri, un al-tro errore dell’arbitro che adinizio ripresa non vede una ma-no di Coentrao in area e unabella prova del Real Mou, in 10per 72’ e mai spaventato dal mi-glior Rayo della storia.
Sergio Ramos festeggia la rete del 2-0: più tardi sarà espulso EPA Ibrahimovic a caccia del pallone inseguito da Nogueira del Sochaux AFP
DAL NOSTRO CORRISPONDENTESTEFANO BOLDRINILONDRA
Il primo gol dell’ex interi-sta Coutinho con i Reds, il gra-ve infortunio di Fabio Borini.Nel 5-0 del Liverpool sulloSwansea, anticipo di Premier,due storie che guardano all’Ita-lia. Quella più importante peril nostro calcio, in vista della fa-se finale dell’Europeo Under21 in programma a giugno inIsraele, riguarda Borini, entra-to in campo al 78’ e costrettoad uscire in barella dopo appe-na 7 minuti. Il giocatore emilia-
no è caduto male, procurando-si la lussazione della spalla sini-stra. Le parole di Brendan Rod-gers, allenatore del Liverpool,inducono al pessimismo: «Fa-bio ha avuto la lussazione dellaspalla e questo lascia pensareche la sua stagione sia finita.Ha avuto un problema analo-go, all’altra spalla, ai tempi delChelsea. Per noi è una grandeperdita». L’attaccante potreb-be finire sotto i ferri.
Coutinho gol La stagione di Bori-ni, che il Liverpool ha acquista-to in estate dalla Roma per 12milioni, è stata sfortunata. Unesordio difficile in una squadra
in ricostruzione, poi la rotturadi un piede ad ottobre e tre me-si di stop. Ora, questo nuovoko. Borini, nel gruppo di Pran-delli agli Europei 2012, confi-dava nell’Under 21 per il rilan-cio. Sorrisi larghi invece perCoutinho. L’ex interista ha fir-mato il 2-0 nei primi secondidella ripresa, aggiungendosi inun tabellino dove sono finiti an-che Gerrard (rigore), Suarez,Josè Enrique e infine Sturridge(di nuovo penalty). Coutinhoha giocato un’ora esatta: ha di-vorato un’occasione, poi ha pre-so fiducia e il gol lo ha fatto en-trare nel clima Liverpool.
Un pranzo a base di Pe-sce sazia il Novara ed è indige-sto al Verona. «Come se neesce? Magari cambiando l’alle-natore...». La battuta amara diMandorlini segue una più se-ria considerazione: «Sì, mi sen-to in discussione». Il Veronaha perso ancora, nelle ultimetre partite ha fatto un punto enon ha approfittato del dop-pio k.o. del Livorno. E poi, nonsegna: per la seconda gara difila resta a secco, nelle 4 garedel 2013 ha segnato solo duevolte Cacia. Che adesso nonsta bene, ha la pubalgia, giocacon le infiltrazioni e non ha al-ternative. Questo è il grossoproblema di Mandorlini, e do-vrà risolverlo lui se vuole por-tare il Verona in A. Non Reja,Giampaolo o Novellino, gli ipo-tizzati sostituti: non si cambia.
Momento clou La vittoria delNovara è stata sofferta e arriva-ta al termine di una brutta par-tita, mal giocata dalle duesquadre e anche mal arbitratada un arbitro come Gavillucciche a 7’ dalla fine ha avuto ad-dirittura i crampi: mah... Man-dorlini alla fine era arrabbiatoanche per la direzione arbitra-
le, ma il tecnico ha le sue colpeper come ha gestito il momen-to clou della gara. In avvio diripresa Bacinovic ha allargatole braccia con troppa foga perproteggersi da Seferovic e l’hasteso con una gomitata (l’ex vi-ola dopo la partita andrà inospedale a fare una lastra alsetto nasale): espulsione. Il Ve-
rona non ha cambiato, è rima-sto con il 4-2-3 e dopo 6’ hapreso gol, facendosi infilare.
Il gol L’azione decisiva è inizia-ta nella metà campo del Nova-ra, con Sgrigna che s’è distrat-to per protestare con l’arbitroe ha perso palla: Buzzegoli haavviato il contropiede per Pe-
sce, che è filato via, ha scam-biato bene con Seferovic e s’èpresentato davanti a Rafael,battendolo con grande fred-dezza. Un gol da tre punti perla seconda vittoria di fila cheallontana il Novara dalla zonacalda e lo riavvicina ai playoff:senza il -4 gli spareggi sarebbe-ro a un punto, il Tnas il 10 apri-
le potrebbe fare lo sconto, maun’altra penalizzazione è in ar-rivo (1 marzo) per il mancatopagamento dell’Irpef. Aglietti,ex attaccante dell’Hellas, in 11partite ha fatto 7 vittorie con-tro 4 sconfitte, arrivate pro-prio quando il Novara non hasegnato (tutte per 1-0).
La chiave Davanti ai principaliosservatori di Juventus, Inter,Atalanta, Udinese e Bologna,accorsi per i talenti Fernandese Jorginho (meglio il novare-se, che nel primo tempo ha im-pegnato Rafael due volte), lapartita delle 12.30 non ha re-galato grandi emozioni. Condue moduli speculari, nel pri-mo tempo il pressing alto delVerona ha chiuso il Novara nel-la sua metà campo: l’Hellas ar-
rivava bene al limite ma senzaquagliare, tanto che l’unico ti-ro (da lontano) è stato di Baci-novic dopo 40’. In avvio di ri-presa la svolta della gara e so-lo dopo il gol Mandorlini è pas-sato a un più bilanciato 4-3-2.Ma davanti l’apatia non è gua-rita. Solo al 33’ Cacia, dopo untiro di Nielsen rimpallato, hafatto una bella girata alta eneppure il debutto di Ferrari(lungo stop per il calcioscom-messe) ha cambiato le cose. IlNovara ha sfiorato il bis conun colpo di testa di Ludi e conun contropiede di Seferovicsventato da Rafael. Il 2-0 sa-rebbe stato troppo, la sostanzanon cambia: il Verona non vin-ce a Novara dal 1959. Ma oggiha ben altro a cui pensare.
ARBITRO Gavillucci di Latina 5.GUARDALINEE Melloni 6 - Del Giovane 6.ESPULSI Bacinovic (V) al 2' s.t. per gioco scor-retto.AMMONITI Cacciatore (V) e Cacia (V) perc.n.r.; Hallfredsson (V) per proteste; Ghirin-ghelli (N) per gioco scorretto.NOTE paganti 1.353, incasso di 20.202 euro;abbonati 3.422, quota di 24.080 euro. Tiri inporta 6-3. Tiri fuori 0-2. In fuorigioco 1-3. An-goli 4-2. Recuperi: p.t. 2', s.t. 6'.
IL POSTICIPO DELLA 26a GIORNATA
LUDI (Novara)
VERONA
Espulso Bacinovic, dopo 6’ c’è il gol della squadra di AgliettiMandorlini, un punto in tre gare: «Mi sento in discussione»
Domenica frenetica epanchine calde a Padova eBrescia. A meno di colpi di scenasarà ancora Franco Colomba adirigere oggi pomeriggio la ripresadegli allenamenti dei veneti: ilpresidente Cestaro, non contentodel cammino della squadra, si èconsultato con il d.s. Salvatori e ilconsigliere Baraldi, ma alla fine hadeciso di non cambiare. Giornatadi summit anche a Brescia, ilgiorno dopo la sconfitta interna colVicenza, e anche in questo caso siè deciso di continuare con Calori.
PANCHINE
il migliore
1
SERIE B
Colomba e Calorifiducia rinnovata
Capitano leader: bloccaCacia, avvia diverse azionie sfiora il gol di testa
Novara, pranzo di PesceIl Verona si è smarrito
Simone Pesce, 30 anni, già tre reti in questa stagione a Novara LAPRESSE
24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Alessi e Bovi in gol:risveglio ReggianaEntella, dopo 2 mesiarriva la sconfitta
Feralpi e Lumezzanefanno il terzo tempogià in campo: col pariniente spiedo finale
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MARCATORE Carlini al 6’ e al 10’ p.t.CREMONESE (4-3-1-2) Viotti 6,5; Sales6,5, Moi 6,5, Tedeschi 7, Visconti 7; Bu-chel 6, Baiocco 6,5, Pinardi 6 (dal 6’ s.t.Nizzetto 6); Caridi 6,5 (dal 23’ s.t. MartinaRini 6); Momentè 6 (dal 32’ s.t. Le Nocis.v.), Carlini 7,5. (Grillo, Cremonesi, Avo-gadri, Degeri). All. Scienza 6,5.CUNEO (4-3-1-2) Rossi 5,5; Di Lorenzo 6(dal 27’ s.t. Serino 6), Scaglia 5,5, De Fran-co 6, Donida 6,5; Palazzolo 6, Danucci6,5 (dal 24’ s.t. Oddenino 6), Cristini 5,5;Di Quinzio 6,5; Ferrario 5, Martini 5 (dal14’ s.t. Longhi 6). (Negretti, Arcari, Ferri,Lodi). All. Rossi 5,5.ARBITRO Albertini di Ascoli 7.NOTE paganti 863, abbonati 1.915, incas-so di 12.464 euro. Ammonito Di Quinzio.Angoli 3-4.
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Rosso a Lussardi:il Pavia s’arrabbiaLa Tritium resistee prende un punto
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SAN MARINO
Prodezza di CorradiAlbinoLeffe lanciatoCarpi, un altro k.o.:adesso è crisi vera
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La bandiera Cunicoarriva a cento gole il Portogruaro vaIl Treviso dura 45’
CUNEO
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Vecchi fallisce l’aggancio al TrapaniDubbi per un mani in area del San Marino
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ALTO ADIGE
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DAL NOSTRO INVIATOANDREA TOSIBOLZANO
Una palla-gol per parte eun possibile rigore negato. Lasfida di Bolzano tra due preten-denti ai playoff regala pochissi-me emozioni, ma consente adAlto Adige e San Marino di pro-seguire nella loro striscia posi-tiva tenendo il mirino puntatosulle prime posizioni. Il pareg-gio senza reti è la conseguenzadi una gara a specchio, nel si-
stema di gioco e nell’atteggia-mento, preparata dagli allena-tori per elidersi a vicenda. Cosìle difese prevalgono sugli at-tacchi spuntati e spesso scolle-gati dagli altri reparti. Nella ri-presa il forcing dei padroni dicasa ottiene almeno il risultatodi alzare il ritmo.
Poco Thiam Sul campo duro epoco favorevole al gioco raso-terra, tutti aspettano l’inven-zione di Thiam, il senegaleseartefice del blitz di Carpi. Maanche lui deve girare molto allargo per cercare il pallone. Lapartita si accende nella ripresaquando nel giro di un paio diminuti l’Alto Adige si fa minac-cioso. Prima con una spondaaerea del neoentrato Testardiche attraversa l’area di porta epoi con un tiro dai 16 metri diFurlan destinato sotto la tra-versa che Migani alza con bra-vura in angolo. L’assalto finaledei padroni di casa si spegnecontro un gomito di Pelagattiche respinge dentro l’area untiraccio senza pretese di Bran-ca. Il difensore è distante dal-l’attaccante e tiene il bracciolargo, gli estremi per il penalty
ci sono, ma l’arbitro non ravvi-sa la volontarietà del gesto esorvola. Con molto fair playStefano Vecchi non polemiz-za: «Certamente il difensoreera distante e il braccio in posi-zione innaturale - argomental’allenatore dell’Alto Adige -perciò il rigore ci poteva stare,ma accetto l’interpretazionedell’arbitro. Mi auguro soloche se in futuro dovesse capita-re una situazione analoga con-tro la mia squadra non vengagiudicata diversamente. Il ri-sultato è giusto anche se allafine ci è mancato poco per vin-cere». Il San Marino si fa vede-re in avanti solo negli ultimi mi-nuti sfiorando il colpo grossocol tiro al volo di Coda, cadutotroppo spesso in fuorigioco,che da posizione regolare madefilata pizzica la faccia supe-riore della traversa facendo ve-nire i brividi a Marcone. Poinel recupero Doumbia sprecamalamente una bella discesasparando fuori da buona posi-zione. Alla fine il pareggio èsottoscritto con soddisfazionedalle due parti, l’importante èmantenere l’attuale classificafino a primavera.
MARCATORE Corradi al 22’ p.t.ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi6,5; Salvi 6,5, Ondei 6, Allievi 6,Regonesi 6; Girasole 6,5, Previta-li 6,5, Maietti 6; Valoti 6,5 (dal 15’s.t. Taugourdeau 6; dal 35’ s.t. Ga-zo s.v.); Corradi 7, A. Belotti 6,5(dal 44’ s.t. Diakite s.v.). (Amado-ri, Ambra, Pirovano, Martinovic).All. Pala 6,5.CARPI (4-3-2-1) Sportiello 6; Pa-sciuti 6, Poli 5,5, Gagliolo 5,5, Car-din 6 (dall’11’ s.t. Sperotto 6); Papi-ni 6, Perini 6, Cortesi 6 (dal 15’ s.t.Di Gaudio 6); Potenza 6, Arma 6(dal 22’ s.t. Viola 6); Della Rocca5,5. (Trini, Grafa, Negri, Melara).All. Tacchini–Cioffi 6.ARBITRO Chiffi di Padova 6.NOTE paganti 235, abbonati 717,incasso di 960 euro. Espulso iltecnico Cioffi al 27’ s.t.; ammonitiOndei, Girasole, Maietti, Pasciuti,Gagliolo e Papini. Angoli 5–2.BERGAMO Continua il momentonero del Carpi (un punto in sei par-tite), che perde anche sul campodell’AlbinoLeffe: la società ha co-munque ribadito la fiducia a Cioffie Tacchini. Il gol è stato una dellerare note di cronaca dell’incon-tro, che oltre a una parata di Of-fredi al 14’ del primo tempo e auna di Sportiello al 50’ della ripre-sa non ha offerto altro. Partita,quindi, dai buoni contenuti agoni-stici, ma appena a livello di suffi-cienza dal lato tecnico, compliceanche il pessimo terreno di gio-co. Dicevamo del gol appunto,una perla: colpo di tacco di MattiaValoti (all’esordio dopo il suo arri-vo dal Milan) e perfetta esecuzio-ne di Corradi, con stop e palla indi-rizzata a filo del secondo palo.
Fulvio Facci
ALBINOLEFFE PORTOGRUARO
E’ stata una domenica dicommozione sui campi diLega Pro, nel ricordo diCarmelo Imbriani, mortotroppo presto per una diquelle malattie che nonlasciano scampo. Società,tecnici, giocatori, tifosi lohanno ricordato con unminuto di raccoglimento,osservato con gli occhi lucidie una partecipazione sincera.Tutto quello che - chissàperché - non è stato fatto
nella milionaria Serie A, senon a Napoli, dove Imbrianiaveva giocato. Anche neglistadi di B niente minuto disilenzio, ma almeno è statoletto un messaggio perricordare Imbriani. Ancorauna volta, quindi, il gesto disensibilità è arrivato daimeno ricchi e famosi. Sulcampo, invece, non èarrivato l’aggancio dell’AltoAdige al secondo posto. Conil Lecce che gioca stasera
contro il Como e il Trapaniche ha riposato, dovevaessere il grande giorno dellasquadra di Vecchi, lanciataall’inseguimento delle duelepri. Occasione persa,soltanto 0-0, un grigiore inlinea con la povertà delgirone A, che ha registratoappena 7 gol divisi in 4partite e con le squadre intrasferta tutte a beccoasciutto. Un po’ meglio èandata nel girone B, che però
va a strappi e domenica sifermerà ancora (avendo unasquadra in meno, deve farequattro turni di riposo inpiù). Latina e Avellino non sifermano, il Perugia ha vintolo scontro diretto e haagganciato la Nocerina alterzo posto, il Pisa non molla.Questi gli squilli, ma gli 0-0in tutto sono stati cinque:cominciano i primi calcolio è soltanto stanchezza?
Dopo la sconfitta di Lu-mezzane, la Cremonese tornaalla vittoria: è la seconda di fi-la in casa e ora i playoff sono a6 punti. Per due volte Carlinisfrutta le sue doti da opportu-nista in area piccola e la Cre-monese chiude subito la sfidasalvezza con il Cuneo. La parti-ta si decide nei primi dieci mi-nuti. Al 6’ Pinardi batte un cal-cio di punizione dalla trequar-ti all’indietro per Visconti, checalcia di potenza a rete. Il por-tiere Rossi rinvia, ma non trat-tiene, irrompe Carlini che infi-la senza problemi. Passanoquattro minuti e il piccolo at-taccante della Cremonese fa ilbis con una deviazione a pochipassi dalla porta su punizione
ancora di Pinardi, con la dife-sa piemontese immobile aguardare. Il Cuneo ha cercatodi reagire, ma non è riuscito acreare pericoli alla porta dife-sa da Viotti, recuperato in ex-tremis dopo una settimana diinfluenza e a rischio sostituzio-ne dopo pochi minuti per ave-re messo male la caviglia de-stra a terra. Senza Torri il Cu-neo ha puntato tutto sulla cop-pia Ferrario-Martini, mai dav-vero pericolosa. Per la veritàMartini ha avuto la possibilitàdi segnare di testa al 33’ delprimo tempo, ma ha mandatomalamente a lato.
Gestione La Cremonese ha te-nuto il possesso palla per tuttoil primo tempo e ha esercitatouna funzione prevalentemen-te di controllo nella ripresa,che ha regalato poche emozio-ni. Due le azioni annotate sultaccuino: un colpo di testa alprimo minuto di Di Lorenzoparato da Viotti e una spettaco-lare girata al volo di Nizzettoche al 21’ ha sfiorato il palo al-la destra di Rossi. Per i grigio-rossi tre punti importanti perallontanarsi dalla zona retro-cessione e per sperare in unrientro nella classifica che con-ta, favorito dai risultati dellesquadre che stanno davanti.Per il Cuneo, che non riescepiù a raccogliere punti, si èaperta una crisi che rischia difarlo inghiottire dalle acquepaludose della zona playout.
PAVIA (3-5-2) Kovacsik 6; D’Orsi5,5, Fasano 6,5, Monticone 6; Ca-pogrosso 5,5, Statella 6,5, La Ca-mera 5,5, Lussardi 6, Di Chiara 5(dal 28’ s.t. Zanini 5,5); Cesca 5,5,Beretta 5 (dal 33’ s.t. Redaellis.v.). (Teodorani, Meregalli, Turi,Bracchi, Romero). All. Roselli 5,5.TRITIUM (5-3-2) Paleari 6; E. Bor-tolotto 5,5, Fusaro 6, Teso 6, Riva6,5, Teoldi 6,5 (dal 44’ s.t. Magnis.v.); Arrigoni 5,5, Calvi 6, Casira-ghi 5 (dal 21’ s.t. Cogliati 6,5); Gran-dolfo 5,5 (dal 13’ s.t. Spampatti 6),R. Bortolotto 5,5. (Nodari, Chinel-lato, Nardiello, Spagnoli). All. Ro-mualdi 6 (Cazzaniga squalificato).ARBITRO Formato di Benevento5.NOTE paganti 201, abbonati 304,incasso di 2.419 euro. EspulsoLussardi al 21’ s.t.; ammoniti Lus-sardi, Statella, Zanini e R. Bortolot-to. Angoli 8-3.PAVIA Nel match tra Pavia e Triti-um a vincere è la noia. La primaoccasione arriva solo al 17’ dellaripresa, quando una punizione diLa Camera viene disinnescata daPaleari. Quattro minuti dopo D'Or-si commette fallo su Spampatti,che poi si scontra con Lussardi.Quest’ultimo, già ammonito, rice-ve il secondo cartellino giallo e la-scia la squadra di Roselli in dieci.Una decisione che suscita le vi-branti proteste del Pavia. Gli ospi-ti sfiorano quindi il vantaggio al27’, quando Roberto Bortolottodall’interno dell’area piccola la-scia partire un diagonale che sispegne a fondo campo. Nel finale ipadroni di casa conquistano unapunizione a due (in seguito a un re-tropassaggio di Riva raccolto conle mani da Paleari), ma La Cameraspara addosso alla barriera.
Michele Lanati
TRITIUMLUMEZZANE
MARCATORI Patacchiola al 35’,Cunico al 52’ s.t.PORTOGRUARO (4-3-1-2) Toz-zo 6; Pisani 6, Patacchiola 7, Mo-racci 6, Pondaco 6; Coppola 5,5,Sampietro 6 (dal 23’ s.t. Zampano6), Martinelli 6; Cunico 7; Corazza6 (dal 25’ p.t. De Sena 5,5), Orlan-do 5 (dal 17’ s.t. Altinier 6). (Festa,Blondett, Herzan, Pignat). All. Ma-donna 6.TREVISO (3-5-2) Merlano 6; Cer-nuto 6, Stendardo 6,5, Beccia 6(dal 39’ s.t. Allegretti s.v.); Semen-zato 5,5, Spinosa 6, Vailatti 5,5(dal 27’ s.t. Komac 6), Fortunato 6(dal 36’ s.t. Madiotto s.v.), Piccio-ni 6; Tarantino 6,5, Strizzolo 5,5.(Tonozzi, Dal Compare, Musso,Kyeremateng). All. Ruotolo 6.ARBITRO Illuzzi di Molfetta 6.NOTE paganti 359, abbonati 170,incasso di 6.720 euro. EspulsoMerlano al 52’ s.t.; ammoniti Pa-tacchiola, Strizzolo, Pisani, Zam-pano e Coppola. Angoli 4-10.PORTOGRUARO Bandiera grana-ta da cento gol. Capitan Cunicotimbra il traguardo, con brivido,all’ultimo respiro. Ma quanta sof-ferenza per domare il Treviso,che all’occorrenza difendeva incinque e ripartiva. Il Portogruaro,perso Corazza in uno scontrocon Cernuto (sei punti di sutura intesta per l’attaccante), colpiscenel momento migliore degli avver-sari: al 35’ della ripresa, in mi-schia, il centrale difensivo Patac-chiola conclude a rete. Da lì il for-cing dei trevigiani che capitolanoal 7’ di recupero su contropiededel Porto: Merlano atterra Coppo-la, viene espulso e sostituito daPiccioni (cambi esauriti), che pa-ra il rigore calciato da Cunico, manulla può sulla ribattuta.
Alberto Francescut
TREVISO
MARCATORI Alessi al 27’, Bovi al31’ p.t.REGGIANA (4-3-1-2) Tomasigs.v.; Iraci 7, Cossentino 6,5, Zini6,5, Magliocchetti 6,5; Bovi 7 (dal20’ s.t. Scappi 6), Zanetti 7, Ardiz-zone 6,5; Alessi 7,5 (dal 44’ s.t. An-tonelli s.v.); Bonvissuto 6 (dal 42’s.t. Marcheggiani s.v.), Rossi 7,5.(Bellucci, Arati, Cavalieri, Ferra-ra). All. Apolloni 7.ENTELLA (3-5-2) Paroni 6,5;Bianchi 4,5, Cesar 5, Russo 5; DeCol 5, Hamlili 5 (dal 1’ s.t. Di Tac-chio 5,5), Raggio Garibaldi 5 (dal17’ s.t. Ballardini 5), Volpe 5,5,Cecchini 5 (dal 1’ s.t. Argeri 5,5);Rosso 5, Cori 5. (Otranto, Falcier,Bianchetti, Hraiech). All. Prina 5.ARBITRO Dei Giudici di Latina 6.NOTE paganti 1.030, abbonati1.219, incasso di 14.675 euro. Am-moniti Zanetti, Volpe, Raggio Gari-baldi e Bianchi. Angoli 2-2.REGGIO EMILIA Maiuscola pro-va della Reggiana, che spezza laserie positiva dell’Entella, imbat-tuta dal 16 dicembre (0-1 internocol Cuneo) e si rilancia nella cor-sa alla salvezza diretta. Succes-so mai in discussione, il secondodell’era Apolloni, dopo il 2-1 al Car-pi di un mese fa. L’uno-due grana-ta in una manciata di minuti. Pri-ma Alessi ha pennellato una mici-diale punizione dal limite, poi Ros-si ha rubato palla a Bianchi e hascodellato al centro per il toccovincente di Bovi (primo gol da pro-fessionista). L’Entella, senza glisqualificati Vannucchi e Staiti econ Zampano fuori per un affati-camento muscolare, non ha maitrovato una reazione efficace, ri-schiando addirittura il tris nella ri-presa su incursioni di Bonvissutoe Rossi.
NOTE spettatori 1.300 circa, pa-ganti, abbonati e incasso non co-municati. Ammoniti Leonarduzzi,Tantardini, Montini e Mandelli. An-goli 3-8.SALÒ (Bs) Feralpi Salò e Lumez-zane si accontentano di sorseg-giare un brodino nel derby chemetteva in palio, oltre ai tre punti,un terzo tempo a tavola con spie-do alla bresciana. Dopo l’appendi-ce carnevalesca offerta prima del-la partita dai giocatori della scuo-la calcio locale, che hanno sfilatoin maschera, sul campo nessunoha fatto brutti scherzi. Squadre intrincea aspettando gli eventi, cheper la verità nel primo tempo si so-no limitati a un colpo di testa cen-trale di Miracoli e a un diagonalesenza forza e convinzione di Tara-na. Nella ripresa ci ha provato dipiù il Lumezzane, ma i tentativi diCarlini e Kirilov non hanno spaven-tato l’attento Branduani. Il risulta-to è rimasto pertanto inchiodatosullo zero a zero e nessuno è fini-to allo... spiedo.
10 RETI Della Rocca (Carpi; 9 nelPortogruaro); Abate (Trapani).9 RETI Rosso (1, Entella); Inglese(Lumezzane); Coda (1, San Marino);Tarantino (7, Treviso). 8 RETI A. Belotti(AlbinoLeffe); A. Donnarumma (1,Como); Foti (Lecce); Beretta (3, Pavia).7 RETI Bogliacino (1, Lecce); Madonia(6) e Mancosu (Trapani).
Il Lecce capolista gioca stasera contro il Como.Sono19 i calciatori convocati da Toma: indisponibili Foti, Di Maio,Pià, Vanin, Ferrario, Petrachi e Fatic, il tecnico riproporrà il4-2-4 con il rientro di Diniz in difesa e il debutto di Drame dalprimo minuto. Rispetto a domenica una sola variazione perPaolucci: Giampà per Ardito; un dubbio in avanti: AlfredoDonnarumma è acciaccato, se non ce la fa è pronto Lisi.Così in campo stasera (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1):LECCE (4-2-4) Benassi; D’Ambrosio, Diniz, Esposito, Tomi;Giacomazzi, Memushaj; Falco, Chevanton, Bogliacino,Drame. (Bleve, Vinicius, Martinez, De Rose, Zappacosta,Chiricò, Jeda). All. Toma.COMO (4-2-3-1) Perucchini; Luoni, Migliorini, Marchi, D.Donnarumma; Verachi, Giampà; Schenetti, Tremolada, A.Donnarumma; Mendicino. (Micai, Ambrosini, Benvenga,Ardito, Scialpi, Gammone, Lisi). All. Paolucci.ARBITRO Rocca di Vibo Valentia (Atta Alla-Opromolla).
IL POSTICIPO ORE 20.45, RAI SPORT 1
PRIMA DIVISIONE GIRONE A 23a GIORNATA
Leonardo Acori, 58 anni LAPRESSE
25LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
SORRENTO
MARCATORI Fabinho (P) al 6’, Mazzeo(N) al 9’ p.t.; Rantier (P) al 42’ s.t.PERUGIA (4-3-3) Koprivec 7; Cangi 6,5,Cacioli 6 (dal 31’ p.t. A. Russo 6), Massoni6, Giani 6; Moscati 6 (dal 18’ s.t. Dettori6,5), Esposito 6, Nicco 6,5; Politano 6(dal 38’ s.t. Rantier 7), Ciofani 6, Fabinho6,5. (Pinti, Moneti, Zanchi, Tozzi Borsoi).All. Camplone 7.NOCERINA (4-3-3) De Lucia 6; Garufo 6,Baldan 6, Chiosa 6, Giuliatto 6 (dal 43’ s.t.Gorobsov s.v.); Pepe 5,5 (dal 27’ s.t. Daf-fara 6), A. Bruno 6,5, De Liguori 6 (dal 43’s.t. N. Russo s.v.); Mazzeo 6, Evacuo 6,Negro 6,5. (Ragni, Lettieri, Andelkovic,Rizza). All. Auteri 6.ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5.NOTE paganti 3.647, abbonati 3.047, in-casso di 50.772 euro. Espulso il tecnicoCamplone al 40’ s.t.; ammoniti Giani, Ga-rufo, Chiosa e Giuliatto. Angoli 5-3.
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GUBBIO
CATANZARO
PRATO
MARCATORI Barraco al 27’, Jefferson al43’ s.t.LATINA (4-3-3) Ioime 6,5; Bruscagin 6,Cottafava 6,5, De Giosa 6, Giallombardo5,5; Burrai 6,5, Sacilotto 5,5, Gerbo 6,5(dal 19’ s.t. Jefferson 7); Schetter 6,5 (dal28’ s.t. Angelilli 6), Danilevicius 6 (dal 41’s.t. Agius s.v.), Barraco 7. (Bindi, Cafiero,Giacomini, Pagliaroli). All. Pecchia 6.BARLETTA (4-2-3-1) Liverani 6,5; Ro-meo 6, Di Bella 5,5, Camilleri 6,5, Pippa5,5; Prutsch 6 (dal 36’ p.t. Meduri 6), Pic-cinni 6; Carretta 5,5 (dal 33’ s.t. La Man-tia 6), Dezi 6 (dal 19’ s.t. Calapai), Molina7; Barbuti 6,5. (Pane, Mazzarani, Meucci,Dell’Oglio). All. Novelli 6.ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6,5.NOTE paganti 2.400, abbonati 630, in-casso di 15.695 euro. Espulso Di Bella al17’ s.t.; ammoniti Prutsch, Barbuti, Bru-scagin, De Giosa e Schetter. Angoli 9-3.
Pontisola p. 54; Pergolette-se 53; Voghera 51; Olgina-tese 46; Caronnese 45; Ca-stellana 41; Lecco (-3) 40;Atletico Montichiari e Cara-vaggio 37; Mapellobonate35; Seregno 34; Alzano Ce-ne, Fersina Perginese e Se-riate 32; Darfo (-3) 29; ProSesto 27; San Giorgio 24;Mezzocorona 20; Trento(-1) 14; Sant'Angelo 13.
CLASSIFICASambonifacese p. 51;Porto Tolle e Virtus Ve-comp 49; Pordenone 48;Real Vicenza 47; Clodien-se 44; Sandonà Jesolo43; Sacilese 39; TrissinoValdagno 38; Tamai e Le-gnago 37; Montebelluna36; Belluno 35; Este 34;San Paolo 30; Giorgione29; Cerea 22; Sanvitese16; Kras Repen 14; UnionQuinto 13.
CLASSIFICAPro Piacenza p. 50; Tut-tocuoio 47; Spal 44;Lucchese* 42; Massese41; Mezzolara e Pistoie-se 36; Fidenza 33; For-tis Juventus 32; Castel-franco, Formigine e Ca-stenaso 31; Camaiore23; Forcoli e Pavullese20; Riccione (-1) 19; Ba-gnolese 16; Rosignano*14. (*una gara in meno).
CLASSIFICA
Castel Rigone p. 42; Sanse-polcro 41; Casacastalda 40;Deruta e Viterbese 37; Piane-se e Pontevecchio 36; Spor-ting Terni e Spoleto 33; Fie-solecaldine e Scandicci 32;Arezzo 30; Trestina 29; Ba-stia 27; Lanciotto 26; Pieran-tonio 22; Flaminia e Todi 17.
CLASSIFICA
San Cesareo p. 48; Sambe-nedettese 47; Maceratese44; Ancona 41; Termoli 39;Vis Pesaro* e OlympiaAgnonese 36; Astrea 35;Jesina 33; Fidene 29; Rena-to Curi e Civitanovese 28;Isernia 27; Amiternina* 22;Celano* 20; Recanatese17; San Nicolò* e Marino15. (* una gara in meno).
CLASSIFICATorres p. 47; Casertana42; Sarnese e Palestrina41; Lupa Frascati 40; TorreNeapolis 39; Sora 36; OstiaMare 35; Cynthia 31; Arza-chena e Budoni 28; PortoTorres 27; Isola Liri* 25; An-ziolavinio e Selargius 23; Ci-vitavecchia (-3) 18; HyriaNola* 17; Sant'Elia 15. (*una gara in meno).
CLASSIFICAIschia** p. 55; Gladiator 53;Bisceglie 46; Matera (-2)* eMonospolis 44; Foggia 33;Taranto, Nardò e Battipaglie-se 31; Brindisi 29; Pomigliano27; Sant'Antonio Abate (-2),Ctl Campania e Internapoli*26; Francavilla 24; Grottaglie15; Fortis Trani 10; Potenza9. (** 2 gare in meno, * una inmeno).
CLASSIFICAMessina p. 54; Cosenza50; Savoia 40; Gelbison39; Città di Messina 35;Comprensorio Montalto34; Licata 33; Comprenso-rio Normanno e Ribera 32;Pro Cavese, Vibonese e Ra-gusa 30; Sambiase e Agro-poli 29; Palazzolo 26; Noto(-3) 20; Acireale 15; Nissa(-1) 7.
BARLETTA
2
1
MARCATORI Benedetti (P) al 6’,Belcastro (C) al 40’ p.t.; Anzalone (C) al22’, Gatto (P) al 39’, Scappini (P) surigore al 48’ s.t.CARRARESE (4-3-2-1) Piscitelli 5;Lanzoni 5, Melucci 5, Anzalone 6,Vannucci 6; Belcastro 6,5 (dal 45' s.t.Bregliano s.v.), Corrent 6, Pestrin 6;Ciciretti 5 (dal 25' s.t. Tognoni 5),Mancuso 5,5; Merini 6,5 (dal 34' s.t.Malatesta s.v.). (Cicioni, Benassi,Venitucci, Partipilo). All. Di Costanzo 5.PISA (3-5-1-1) Sepe 5,5; Rozzio 5,5,Carini 6, Sabato 6 (dal 25' s.t. Scappini6,5); Buscè 6,5, Mingazzini 6,5, Barberis6 (dal 15' s.t. Gatto 7), Benedetti 6,5,Pedrelli 6; Favasuli 6 (dal 32' s.t. Tulli6,5); Perez 6,5. (Pugliesi, Colombini,Suagher, Fondi). All. Pane 6,5.ARBITRO Oliveri di Palermo 6.NOTE paganti 487, abbonati 197, incassodi 5.346 euro. Espulso Pestrin al 47' s.t.;ammoniti Anzalone, Melucci, Perez,Mingazzini e Gatto. Angoli 3-6.CARRARA Sorride il Pisa, all’ultimo tuffoe su rigore (fallo di mano ed espulsioneper Pestrin, Scappini non sbaglia) in underby ricco di emozioni con laCarrarese, ancora ultima e con DiCostanzo vicino all’esonero. Il Pisa allaprima conclusione passa: palla diBarberis per Benedetti che quasi dalfondo insacca. Poi la Carrarese pareggiacon Belcastro aiutato da un rimpallo. Inavvio di ripresa i padroni di casa avanticon Anzalone. I cambi di Di Costanzo nonincidono, quelli di Pane sì e il Pisa fa ilribaltone: prima Gatto al 39’ sorprende ladifesa carrarese, al 45’ traversa piena diPerez e infine il rigore di Scappini.
Massimo Braglia
CARRARESE 2
MARCATORE Fioretti al 16’ e su rigoreal 25’ p.t.CATANZARO (3-5-2) Pisseri 6; Conti 6(dal 41’ s.t. Orchi s.v.), Sirignano 6,5,Bacchetti 7; Catacchini 6, Castiglia 6,5,Ronaldo 6,5 (dal 34’ s.t. Quadri 6), A.Benedetti 6,5, Squillace 6; Russotto 7,Fioretti 7,5 (dal 30’ s.t. Masini 6).(Faraon, Fiore, De Risio, Carboni). All.Cozza 6,5.VIAREGGIO (3-4-1-2) Furlan 5,5; DeBode 5 (dal 41’ p.t. Crescenzi 6),Conson 5,5, Carnesalini 5; Peverelli 5,5,Fiale 5 (dal 41’ p.t. Pellegrini 5,5),Calamai 5,5, Martella 6; Maltese 5,5;Giovinco 5,5, De Vena 5 (dal 17’ s.t.Magnaghi 5,5). (Michelotti, Tomas,Trocar, L. Benedetti). All. Cuoghi 5.ARBITRO Greco di Lecce 6.NOTE paganti 940, abbonati 2.060,incasso non comunicato. AmmonitiFiale, De Vena, Crescenzi, Pisseri, Contie Conson. Angoli 4-3.CATANZARO Vittoria convincente delCatanzaro contro un Viareggio che nonha mai tirato in porta. Ai giallorossibasta la prima mezzora con un superFioretti, che prima controlla un assistacrobatico di Russotto in area e batteFurlan con un diagonale di sinistro (16’),poi trasforma un calcio di rigoreconcesso per un fallo di Fiale suRonaldo (25’). Cuoghi prova a scuoterei suoi con un doppio cambio primadell’intervallo ma la musica non cambia.Il Catanzaro aspetta, crea, spreca(ancora con Fioretti e Masini) e chiudecon una magia di Russotto che sistampa sulla traversa.
Ivan Montesano
2 0
SORRENTO (3-5-2) Ge. Rossi 7;Nocentini 6, Di Nunzio 6, Fusar Bassini 6(dall’11’ s.t. Arcuri 5,5; dal 31’ s.t.Corsetti 5); Kostadinovic 5,5, Guitto 5,Beati 6,5, A. Esposito 6, Bonomi 6;Tortolano 6, Musetti 5 (dall’11’ s.t.Bernardo 5). (Polizzi, Konan, Salvi,Balzano). All. Papagni 6.ANDRIA (4-4-2) Sansonna 6; Tartaglia6 (dal 39’ s.t. Cutrupi s.v.), Migliaccio 7,Zaffagnini 6, Malerba 6; Branzani 5,Larosa 6,5, Giorgino 6, Taormina 5 (dal18’ s.t. D’Errico 6,5); Sy 5 (dal 25’ s.t.Guariniello 5,5), Innocenti 5. (Gi. Rossi,Scrugli, Contessa, Loiodice). All. Cosco6.ARBITRO Aversano di Treviso 6.NOTE paganti 171, abbonati 109, incassodi 3.223 euro. Espulso Di Nunzio al 47’s.t.; ammoniti Sy, Bonomi, Tartaglia, DiNunzio, A. Esposito, Larosa e Corsetti.Angoli 6-9.SORRENTO (Na) Alla fine Papagni eCosco sono d’accordo: il punto è buonoanche perché in chiave playout hannoperso Barletta e Carrarese. Per un’oraSorrento e Andria badano a non correreil rischio di perdere e le poche emozionisono racchiuse tutte nella ripresa. Al 20’Di Nunzio sfiora il gol e l’Andria rispondecon D’Errico che colpisce un palo (21’) ecostringe Rossi a una parata difficile(26’). Al 41’ Corsetti divora una grossapalla-gol su assist di Bernardo. Nelrecupero, l’espulsione di Di Nunzio,brividi per Sansonna (al debuttostagionale per un infortunio a GianmariaRossi nel prepartita) su corner battutodi Tortolano (46’) e una inzuccata alta diLarosa (47’).
Sui titoli di coda il Peru-gia batte la Nocerina e la affian-ca al terzo posto. Al 42’ dellaripresa decide Julien Rantier,subentrato 4 minuti prima a Po-litano: anche a Gubbio entrò efece il gol-partita nel finale.Quarto successo dei fila degliumbri (6 vittorie nelle ultime 7giornate). Stop dei campani do-po 6 partite utili (3 successiconsecutivi). Bella partita, tan-ta qualità e idee in campo. Duesquadre con tutte le credenzia-li per inseguire la B. Subito unpaio di occasionissime per laNocerina: al 3’ Mazzeo calciaalto a due passi dalla porta, ses-santa secondi dopo Koprivec èattento sulla botta di Evacuo.
Colpisce il Perugia al 6’: traver-sone radente di Cangi dalla de-stra, difesa campana in contro-tempo, nell’area piccola sbucaFabinho che segna. Passano treminuti e la Nocerina pareggia:girata dell’ex Mazzeo, innesca-to da Evacuo. La squadra diCamplone ha più possesso pal-la, quella di Auteri ruggisce infase di pressing, va avanti astrappi, ma cerca sempre la pro-fondità. Al 31’ il Perugia deverinunciare a Cacioli (stiramen-to). Umbri più martellanti: al42’ De Lucia vola per neutraliz-zare una punizione di Polita-no. Un minuto dopo il Perugiareclama il rigore per un manidi Chiosa, negato poi dalla tv.
Il peso dei cambi Nella ripresa laNocerina avanza il baricentro,il Perugia risente delle fatichedel primo tempo. Umbri perico-losi in un paio di circostanzecon Moscati, che al 18’ viene av-vicendato da Dettori per darepiù sostanza al centrocampo.Cresce la Nocerina: al 21’ Kopri-vec si salva prima (in angolo)su Negro e poi su Mazzeo. Aute-ri fa entrare Daffara (out Pepe)e sposta Garufo in mediana. Ciprova Evacuo, ma Koprivec vi-gila. Camplone fa entrare Ran-tier, che va all’appuntamentoper dare la vittoria al Perugiasul traversone di Dettori. Bottasotto la traversa, Curi in festa eNocerina con tanti rimpianti.
Più forte delle sue stesseincertezze, il Latina concedemolto al Barletta, rischia la ca-pitolazione, sbaglia pure un ri-gore con Barraco ma alla fineottiene la terza vittoria conse-cutiva e mantiene il primato inclassifica.
Barletta che inizio I nerazzurrisono privi degli infortunati Mi-lani e Cejas oltre che dellosqualificato Kolawole, Pecchianon rinuncia comunque alletre punte. Novelli conta le as-senze per squalifica di Burzi-gotti e, in regia, di Allegretti,ed in cerca di profondità prefe-risce Dezi a Meduri, Barbuti aLa Mantia. Il primo tempo pre-
mia le scelte del tecnico puglie-se che fa stare i suoi alti e stret-ti così da amplificare le amne-sie a centrocampo degli avver-sari. Ed è il Barletta a metterealle corde la capolista, nellaprima mezz’ora si contano al-meno quattro limpide occasio-ni da rete per gli ospiti. Tre lefallisce Barbuti, su una è bravoIoime a respingere d’intuito,ma la più clamorosa è per Car-rettta (12’) che tutto solo, adue metri dalla porta sguarni-ta, mette sul fondo di piatto de-stro.
Il Latina reagisce Barletta in co-pertina pure in avvio di ripre-sa, Barbuti questa volta superaIoime, la corsa del pallone ver-so la porta ormai vuota è peròinterrotta da De Giosa. I puglie-si non ne hanno più, l’energiescarseggiano e cresce il Latina.Al 17’ Schetter si procura un ri-gore che costa il rosso a Di Bel-la: dagli 11 metri Barraco met-te sul fondo. Una mazzata perqualsiasi squadra, non per il La-tina che complice l’ingresso diJefferson e il passaggio al4-2-4 sale di tono. Novelli ricor-re a Calapai, si difende ordina-tamente con il 4-4-1, deve pe-rò capitolare al 27’ su una pre-cisa e potente conclusione dalvertice destro di Barraco. Tito-li di coda per il confronto, ora èmonologo nerazzurro conl’acuto nel finale di Jefferson.
MARCATORE Castaldo al 21’ s.t.AVELLINO (4-4-2) Di Masi 6;Zappacosta 6,5, Izzo 7, Fabbro 6 (dal 35’s.t. Giosa s.v.), Bianco 6; Bariti 6, Arini 6,Massimo 6, Millesi 6 (dal 12’ s.t. Herrera5,5); Zigoni 5,5 (dall’8’ s.t. Biancolino5,5), Castaldo 7,5. (Orlandi, Bittante,Panatti, De Angelis). All. Rastelli 6,5.FROSINONE (4-3-3) Vaccarecci 5,5;Frabotta 6, Del Duca 5, Blanchard 6,Amelio 6; Carrus 6,5 (23’ s.t. Cesaretti6), Gori 6, Frara 6; Aurelio 6,5, Lapadula5,5 (dal 14’ s.t. Curiale 5,5), Ganci 5,5 (dal19’ s.t. Bottone 5,5). (Fiorini, Vitale,Gucher, Marchi). All. Stellone 6.ARBITRO Ghersini di Genova 6,5.NOTE spettatori 4.500 circa, abbonati1.741, paganti e incasso nc. Espulso DelDuca al 14’ s.t.; ammoniti Massimo,Fabbro, Gori e Giosa. Angoli 7-2.AVELLINO Nel segno di Castaldo,l’Avellino batte il Frosinone e consolida ilsecondo posto. L’attaccantebiancoverde spacca gli equilibri dellagara procurandosi il rigore al 15’ delsecondo tempo con espulsione di DelDuca, ma Biancolino spreca tuttosparando fuori. Poi, 6 minuti dopo, lostesso Castaldo fa tutto da solo, benlanciato da Bianco, supera Bottone e fasecco Vaccarecci con un deliziosopallonetto: gol da applausi. Il primotempo, invece, ha visto il Frosinoneprodurre un possesso palla costante(Aurelio e Carrus in evidenza) che, però,non ha creato pericoli. I giocatori ospiti,a fine gara, si sono confrontati con itifosi per una decina di minuti; ilmomento è critico, la società interviene:tesserato il difensore Ficagna (ex Siena).
Luigi Zappella
AVELLINO
MARCATORI Di Piazza (G) al 28’ p.t.;Marchi (B) al 9’ e al 12’ s.t.BENEVENTO (4-3-1-2) Gori 6; D’Anna6,5, Siniscalchi 6,5, Signorini 6 (dal 4’ s.t.Bolzan 6), Anaclerio 6; Davì 6,5, Rajcic6,5, Montiel 6 (dal 40’ s.t. Rinaldi s.v.);Mancosu 6; Marchi 7 (dal 21’ s.t. Espinal6), Marotta 6,5. (Mancinelli, Carotti,Buonaiuto, Germinale). All. Carboni 6,5.GUBBIO (4-5-1) Venturi 6,5; Cancellotti6, Briganti 6, Radi 6, Belfasti 6;Caccavallo 6,5, Sandreani 5,5 (dal 15’ s.t.Malaccari 5,5), Boisfer 6,5, Palermo 6,5,Grea 6 (dal 20’ s.t. Galabinov 5,5); DiPiazza 7 (dal 39’ s.t. Bazzoffia s.v.).(Farabbi, Galimberti, Bartolucci,Baccolo). All. Sottil 5,5.ARBITRO Abisso di Palermo 6,5.NOTE paganti 1.169, abbonati 1.723,incasso n.c. Amm. Venturi, Siniscalchi,Rajcic, Palermo e Boisfer. Angoli 9-4.BENEVENTO Poker servito sul tavoloverde del Vigorito. Questa striscia di 4vittorie consecutive, ha permesso alBenevento di compiere un bel passo inavanti, a ridosso dai playoff. Una partitadai due volti giocata in una atmosferairreale, la scomparsa di CarmeloImbriani era troppo fresca e la squadragiallorossa ne ha sofferto per l’interoprimo tempo, regalando al Gubbio il goldel vantaggio (28’) messo a segno da DiPiezza scattato sul filo del fuorigioco.Nella ripresa il Benevento si scuote,trascinato dal pubblico e con l’ex di turnoMarchi che nello spazio di 3 minutirealizza una doppietta che stende gliavversari: al 9’ in mezza girata ed al 12’insacca dopo che Venturi aveva respintoun tiro di Marotta.
Antonio Buratto
BENEVENTO
PAGANESE (4-4-2) Marruocco 6;Calvarese 6, Fusco 6, Pepe 5,5,Nunzella 6; Ciarcià 5,5, Soligo 5,5 (dal37’ s.t. Franco s.v.), Lulli 5 (dal 6’ s.t.Romondini 6), Scarpa 6; Caturano 5,Girardi 5 (dal 20’ s.t. Fava 5,5).(Robertiello, Puglisi, Pastore, Perrotta).All. Grassadonia 5.PRATO (4-3-1-2) Brunelli 6,5; Saitta 6,Malomo 6, Ghinassi 6, De Agostini 6,5;Corvesi 6, Cavagna 6 (dal 45’ s.t. Bisolis.v.), Casini 6 (dal 40’ s.t. Carminatis.v.); Silva Reis 6; Tiboni 6 (dal 32’ s.t.Cesarini 6), Napoli 6. (Mariotti, Bagnai,Cristofari, Papini). All. Esposito 6,5.ARBITRO Baldicchi di Città di Castello6.NOTE paganti 412, abbonati 350,incasso di 5.627 euro. AmmonitiCavagna, Pepe, Saitta, Fusco, Casini eBrunelli. Angoli 2-2.PAGANI (Sa) Un Prato determinatolimita le iniziative di gioco dellaPaganese e la ferma sul pari. Poche leoccasioni degne di nota. La primaconclusione è di Girardi che al 7'impegna dal limite Brunelli. Al 23' èMarruocco a bloccare un tiro dalladistanza di Silva Reis. Al 27' Caturano ditesta sfiora il palo. Nella ripresa, laPaganese è più determinata ma nonpassa. Dopo una rete annullata a Ciaciàal 14' per fuorigioco, l'occasione piùghiotta per i locali nasce al 23' da uncolpo di testa di Scarpa, ma la pallacentra Brunelli che respinge in angolo.Poi il confuso assalto finale dell’undicidi Grassadonia che al triplice fischioraccoglie la contestazione del pubblico.
Salvatore Campitiello
PAGANESE 0
GIRONE A GIRONE B (26a) GIRONE C (26a) GIRONE D
GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I
LATINA
PRIMA DIVISIONE GIRONE B 21a GIORNATA
serie D
Fioretti lancia il CatanzaroViareggio, neanche un tiro
Sorrento e Andria a seccoGara vivace solo nel finale
Doppietta dell’ex MarchiIl Benevento per Imbriani
Il Prato si merita il puntoLa Paganese è contestata
Rantier nel finale stende la NocerinaPer Camplone è la quarta vittoria di fila
Scatto Porto TolleSan Cesareo primo
La capolista concede molto al BarlettaPoi si scatenano Barraco e Jefferson
L’Avellino è solo CastaldoFrosinone: preso Ficagna
PROSSIMO TURNODomenica 24 febbraio ore 14.30: Agropoli-Acireale (0-0); Città diMessina-Ragusa (1-0); Comprensorio Montalto-Cosenza (3-0); Comprenso-rio Normanno-Messina (0-0); Gelbison-Sambiase (2-0); Noto-Savo a (0-3);Palazzolo-Licata (2-2); Ribera-Nissa (0-0); Vibonese-Pro Cavese (1-2).
Che PerugiaCala il pokere ora è terzo
Isola Liri-Hyria Nola è stata rinviatadopo la scossa di terremoto di sabatosera: dovrebbe essere recuperata il 27con le altre gare. Il Porto Tolle (C) battela Sambonifacese e si porta a -2 con laVecomp. Sorpasso del San Cesareo (F)ai danni della Samb. La Torres (G)frena ma la Casertana resta a -5.
23a giornata
E’ un Latinainarrestabilee pure cinico
26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
La Pro Patria scappa viaGran colpo del SavonaForlì e Renate, che show
Salernitana, tris GuazzoGrassi 18: Pontedera okPoggibonsi ecco la sfida
PRO PATRIA
POGGIBONSI L’AQUILA CAMPOBASSO
FANO MONZA SANTARCANGELO RIMINI GAVORRANO ARZANESE MARTINA BORGO A BUGGIANO
SALERNITANA
MANTOVA MILAZZO RENATE ALESSANDRIA FONDI
PROSSIMO TURNODOMENICA 24 FEBBRAIO ore 14.30APRILIA-FONDI (2-1)BORGO A BUGGIANO-SALERNITANA (1-3)CAMPOBASSO-GAVORRANO (2-2)CHIETI-POGGIBONSI (0-1)FOLIGNO-L'AQUILA (1-1)HINTERREGGIO-ARZANESE (0-1)MELFI-MARTINA (0-1)PONTEDERA-TERAMO (1-0)VIGOR LAMEZIA-NORMANNA (2-3)
2a DIVISIONE GIRONE ASQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S
PRO PATRIA 50 23 15 5 3 53 26
SAVONA 44 23 13 5 5 37 20
CASTIGLIONE 44 23 12 8 3 28 13
RENATE 41 23 13 2 8 45 30
ALESSANDRIA 39 23 11 6 6 36 21
BASSANO 37 23 10 7 6 30 22
FORLI' (-1) 35 22 10 6 6 41 21
VENEZIA 35 23 9 8 6 32 31
MONZA (-6) 31 23 9 10 4 33 24
MANTOVA 31 23 8 7 8 34 39
SANTARCANGELO 24 23 5 9 9 22 29
VALLE D'AOSTA (-1) 24 23 6 7 10 27 43
BELLARIA 23 23 5 8 10 24 33
GIACOMENSE 21 23 5 6 12 27 37
RIMINI 20 22 3 11 8 21 25
FANO (-1) 17 23 4 6 13 25 46
CASALE (-5) 15 23 4 8 11 25 38
MILAZZO 9 23 0 9 14 16 58
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
MARCATORI17 RETI Virdis (2, Savona).16 RETI Brighenti (4, Renate).15 RETI Varricchio (3, Giacomense);Serafini (5, Pro Patria).13 RETI Ferrari (3, Castiglione).12 RETI Del Sante (Mantova);Gasbarroni (4, Monza).
PROSSIMO TURNODOMENICA 24 FEBBRAIO ore 14.30BASSANO-RIMINI (2-1)BELLARIA-SANTARCANGELO (0-0)CASALE-MONZA (1-1)CASTIGLIONE-FANO (1-0)FORLI'-RENATE (4-0)GIACOMENSE-MANTOVA (2-2)SAVONA-MILAZZO (3-0)VALLE D'AOSTA-ALESSANDRIA (1-1)VENEZIA-PRO PATRIA (2-1)
MARCATORI18 RETI Grassi (5, Pontedera).14 RETI Pera (8, Poggibonsi).13 RETI Guazzo (1, Salernitana).12 RETI De Sousa (3, Chieti); Ginestra(2, Salernitana).11 RETI Ferrari (4, Aprilia); Arrighini(Pontedera).
E’ morto in campo a 53anni il giocatore allenatoredella squadra dell’Aielli,Giuseppe Tofani, nella gara disabato del campionatoamatoriale abruzzese in casadella Federlibertas Bugnara.Era in panchina e nel finale èentrato in campo e poco doposi è accasciato al suolo. Anulla sono valsi i soccorsidello staff medico presente inpanchina e Tofani è morto incampo: in carriera avevavestito, tra le altre, le maglie diCarbonia, Sulmona e l’Aquila.
IL DRAMMA
Ecco il regolamentodella Seconda divisione.PROMOZIONI Salgono direttele prime due dei rispettivigironi, più le due vincenti deiplayoff: sono ammessi terza,quarta, quinta e sesta.RETROCESSIONI Scendonodirette le ultime tre dei duegironi e altre tre dopo iplayout: si sfidano quartultimae quintultima di ogni girone(andata e ritorno) e chi perderetrocede, le due vincenti siaffrontano (andata e ritorno) echi perde retrocede.
REGOLAMENTO
SECONDA DIVISIONE 23a GIORNATA
La Pro Patria va come un treno esupera anche la Giacomense: lasquadra di Leonardo Rossi si èarresa alle reti di Cozzolino eGiannone. Per un errore sulgiornale di ieri abbiamo fattodebuttare Agatino Cuttone sullapanchina della squadra ferrarese:in realtà l’esperto allenatore hafatto la prima partita alla guida delSantarcangelo ed è partito moltobene battendo il Casale (ciscusiamo con gli interessati).Il Castiglione non va oltre ilpareggio sul campo del fanalinoMilazzo e viene agganciato dalSavona, che ha inflitto la terzasconfitta consecutiva al Mantova(clamorosa autorete di Farina):
tensione a fine partita nel clanmantovano tra il presidenteBompieri e il tecnico Brucato.Vola sempre più in alto il Renate: lacoppia Brighenti (16)-Zanetti (11)arriva a 27 reti ed è la migliore delgirone. E sale bene anchel’Alessandria, che ha festeggiatocon i 3 punti (e il sorpasso sulBassano) i 101 anni di storia.La vittoria più significativa dellagiornata è stata comunque quelladel Forlì, che è andato a vincere 5-1sul campo di un Fanoimpresentabile: la squadraromagnola mercoledì recupera ilderby casalingo con il Rimini, chenel frattempo non è andato oltre lo0-0 nell’altro derby con il Bellaria.
Matteo Guazzo, alla prima triplettadella carriera 813 gol in questastagione), scardina il bunker dellaVigor Lamezia (imbattibilità esternafermata a 440’) e manda in orbita laSalernitana, che ha infilato il21esimo risultato utile consecutivoe non subisce reti da 394’.Importante scatto verso lapromozione diretta anche per ilPontedera, che sul campo del Fondifanalino (era il debutto per iltecnico Fratena) vince grazie alcapocannoniere Grassi (18 gol).Staccato L’Aquila, fermato in casadall’Hinterreggio e adessoraggiunto dal Poggibonsi, chelancia la sfida ai cugini toscani.Finisce pari lo spareggio per i
playoff tra Martina e Chieti, maentrambe guadagnano un punto sulTeramo e anche su un Apriliasmarrito e travolto a Campobassodopo essere andato in vantaggio.Il Melfi fa il colpo della giornatavincendo a Gavorrano, con ungiallo: il primo gol è nato da unapunizione a due in area calciatadirettamente in porta ma, secondol’arbitro, toccata dal portiere (supunizione anche il raddoppio).Parte male anche l’espertoChiancone sulla panchina dellaNormanna, battuta 2-0 nel derbysul campo dell’Arzanese. Puntipesanti, infine, anche per il Borgo aBuggiano, che spedisce il Foligno inpiena zona playout.
27LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
MI
MI
CLAUDIO LENZITwitter @clenzi82MILANO
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28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
MOTORI
Anteprima
Da oggi gli abbonatiall’edizione digitale dellaGazzetta potranno sfogliare sultablet uno speciale di oltre 40pagine dedicato al Mondiale diFormula 1 che scatta tra unmese. Nell’inserto, grandespazio è dedicato allestatistiche dei 22 piloti, degli 11team e dei 19 circuiti iridati.
INIZIATIVA
Gazzetta digitaleC’è lo speciale F.1
Scatta stamane alle 6Sky Sport F1 HD, il canale (206)dedicato alla F.1. In onda 24ore su 24, e in attesa del GPAustralia, dal 28 febbraio al 3marzo trasmetterà in direttagli ultimi test invernali aMontmelò. Con il Mondiale,sarà attivo il mosaico per poterscegliere la propria visuale.
IN ONDA 24 ORE SU 24
Da oggi su Skyil canale sui GP
La livrea 2013della Ducati
Il ferrarista mostra su Twitterle foto dei duri allenamentiOra è pronto a scoprire la F138
LUIGI PERNA
Se non avesse fatto il pi-lota, sarebbe potuto essere unprofessionista di qualsiasi al-tro sport: il ciclismo, l’atletica,il calcio e perfino lo sci di fon-do. In un solo giorno Fernan-do Alonso è capace di macina-re 100 chilometri in bici, corre-re per un’ora e venti minuti epoi andare di sera in palestraoppure a giocare a calcettocon gli amici. È una delle quali-tà che lo rendono unico e spe-ciale, diverso da qualsiasi riva-le in F.1. Le tre settimane di al-lenamento che ha trascorsotra la sua Oviedo, il deserto diDubai e le montagne innevatedella Val Gardena l’hanno por-tato alla vigilia dei test di Bar-cellona in condizioni fisicheperfette.
Stessa ricetta Lo spagnolo hadeciso di replicare e ottimizza-re la preparazione del 2012,nella convinzione che fosse ilpresupposto indispensabileper ripetere un’altra stagionecapolavoro e cercare la rivinci-ta contro Vettel e la Red Bull.Per farlo ha perfino rinunciato
a provare la Ferrari F138 aJerez, suscitando dubbi e so-spetti. Alonso ha messo sulpiatto le due cose e dopo aver-ci pensato a lungo ha capitoche quella settimana sarebbestata fondamentale per getta-re le basi di un’altra stagioneal vertice. Adesso, archiviati isuoi allenamenti da Ironman,è pronto per giudicare la nuo-va rossa e perciò ha chiesto dipoter girare da domani per tregiorni di fila al Montmelò.Sempre che il bel tempo, fino-ra alleato, non gli volti le spal-le. Ci si potrebbe chiedere a
che cosa serva per un pilota ba-rattare uno o due giorni sullamacchina con una settimanada ciclo-maratoneta. Doman-da inutile per Alonso, che con-sidera questo il vero segretodella sua incredibile «consi-stenza» alla guida. Gli allena-menti massacranti per lui nonsono una tortura, ma una sfi-da. Non li vive in funzione del-la F.1, ma per il piacere che nericava da amante dello sport.Solo la palestra, dove mette al-la prova i riflessi, lo annoia. ADubai è arrivato a percorrerefino a 108 km in bici e 19 km a
piedi, quasi una mezza mara-tona. In Val Gardena ha fattoascensioni da 3 ore e 20 con gliattrezzi da scialpinismo fino airifugi, affrontando anche1000 metri di dislivello al gior-no. Ha così migliorato sia la re-sistenza aerobica che quellamuscolare di gambe, tronco ebraccia, sotto la guida degli al-lenatori Fabrizio Borra ed Edo-ardo Bendinelli, che lo seguo-no dagli anni della Renault.
Sensazioni La base di lavoroservirà per affrontare al topdella forma le prime quattro
gare intercontinentali, dall’Au-stralia al Bahrain, poi al ritor-no in Europa ci saranno altriperiodi di allenamento. Lamacchina Alonso però è già almassimo. Ora aspetta di calar-si nell’abitacolo della macchi-na vera, svezzata da FelipeMassa e Pedro De La Rosa lasettimana scorsa a Jerez. L’ulti-ma risposta sulla bontà dellaF138 verrà dalle sue sensazio-ni in pista. Sperando coincida-no con quelle di Massa, chel’ha giudicata «di un altro pia-neta» rispetto alla progenitri-ce F2012. Sul fronte dell’affi-
dabilità ci sarà invece da verifi-care che il problema al cambioche ha causato il principio diincendio durante il turno diDe La Rosa possa ritenersi ar-chiviato. Perciò il «Virtual Ga-rage» di Maranello seguirà adistanza le prove. L’originedell’inconveniente sarebbe dinatura elettrica e non meccani-ca. I tecnici hanno esaminatocon attenzione gli apparatipresenti nella zona centraledella monoposto. Tutti sonostati oggetto di un’accurata re-visione.
Vettel: no a FacebookAl contrario di Alonso, Vettel
continua a snobbare i socialnetwork. «Facebook e Twitter nonmi interessano — ha detto in un’intervista al settimanale tedesco DerSpiegel —. Non vedo alcun senso nelcomunicare ogni minuto al mondoqualcosa di me».
INTERNAZIONALI DI CROSSCairoli vince 2 titoli
(m.z.) A Pietramurata (Trento), ultima tappa degli Internazionalid’Italia di cross: Tony Cairoli conquista i titoli Mx1 ed Elite. A ChristopheCharlier (Yamaha) la Mx2.
NASCAR A DAYTONAPatrick, storica pole
A Daytona, Danica Patrick(Chevy) diventa la prima donna a fare la pole nella Sprint Cup Nascar.
«Quella destra mi fa sempre male, dopo l’Australia forse faccio l’intervento»
Alonsoun invernoda ironmanper il titolo
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ILSA
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(p.g.) Oggi, a PhillipIsland, Checa torna sullaPanigale per la prima voltacon livrea 2013. Lo spagnoloaveva saltato i test deigiorni scorsi per un’occlu-sione intestinale. Non gireràBadovini, infortunato.Intanto si sono chiusi aJerez i test MotoGP conIannone e Pirro ALEX PHOTO
Taccuino
PAOLO GOZZIPHILLIP ISLAND (Australia)
Marco Melandri si è salva-to dall’ecatombe di cadute neitest di Phillip Island e oggi tor-na in pista per l’ultima fase delprecampionato con la Bmw checresce per l’assalto al Mondia-le. A 6 giorni GP d’Australia po-trebbe essere rilassato, invecesoffre. «La spalla destra conti-nua a farmi dannare, dopo 3 gi-ri vado in tilt».
È quella operata nel 2011: l’annoscorso non ha dato fastidi, inve-ce adesso che succede?
«Meccanicamente sembra a po-sto, ma continuo a star male.Soffro da novembre e nessunosa dirmi perché».
Dovrà affrontare questa garacon infiltrazioni anestetiche?«Un palliativo. Finire le duemanche, significherà massa-crarmi di più. In carriera ho su-bìto 4 interventi alle spalle, co-nosco bene il mio fisico. Serveintervenire alla radice».
Sta parlando di un nuovo inter-vento?«Dopo il GP prenderò il primoaereo per farmi vedere subitodal dottore Giuseppe Porcellini
(lo specialista che l’ha operato13 mesi fa; n.d.r.). Prima di Na-tale sembrava che bastasse fi-sioterapia specifica e tanta pale-stra. Sospetto che non si sia co-sì».
Con l’operazione c’è rischio dicompromettere la rincorsa alprimo titolo Sbk per lei e laBmw?«Dopo l’Australia ci sarà un me-se e mezzo di sosta prima di Ara-gon (14 aprile; n.d.r.). Se mioperassi subito potrei rientraregià in Spagna. Meglio correreun GP al 50% che portarsi die-tro il fardello tutta la stagione».
SUPERBIKE DA OGGI ULTIMI TEST A PHILLIP ISLAND DOVE DOMENICA SCATTA IL MONDIALE
Melandri: «La spalla è da operare»
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Deserto e Dolomiti1. Fernando Alonso in bici neldeserto. 2. Con i preparatoriBorra e Bendinelli al FerrariWorld di Abu Dhabi; 3. Dicorsa con Dubai sullo sfondo.4. Sugli sci in Val Gardena
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MarcoMelandri,
30 anniALEX PHOTO
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Mentreprosegue la
Vuelta Andalucia(fino a giovedì),
queste leprossime garedel calendario
mondiale sustrada.
Da giovedìal 2 marzo
Tour deLangkawi(Malesia)
SabatoHet Nieuwsblad
(Belgio)
DomenicaGp Lugano(Svizzera)
Kuurne-Bruxel-les-Kuurne
(Belgio)Clasica de
Almeria(Spagna)
Giovedì 28Gp Camaiore
Da venerdì 1a domenica
3 marzoTre Giorni
FiandreOccidentali
(Belgio)Vuelta Murcia
(Spagna)
Sabato 2Strade Bianche
Domenica 3Giro del Lazio
Dal 3 al 10Parigi-Nizza
(Francia)
Dal 6 al 12Tirreno-
Adriatico
Giovedì 14Gp Nobilia Stresa
Domenica 17Milano-Sanremo
Martini brindaai 92 anni
«
DA MERCOLEDÌ A MINSK
L’australiano, 36 anni, rilanciato dal Giro dell’Oman: «Il segretoè la motivazione. Ho sempre pensato di poter tornare al top»
laFesta
Il Tour? Non saràscontato. Attentialla doppia Alped’Huez e allaseconda crono
L’ABRUZZESE MANCA SOLO LA FIRMA
La Bronzini guidai pistard azzurriper i Mondiali
OGGI PRESENTAZIONE
CADEL EVANS
Danilo verso il team di Citracca:«Spero di correre a Camaiore»
SECONDO SUCCESSO 2013
Vuelta AndaluciaPrologo a Valverde
Secondo successo stagionale (e 70˚ in carriera) per AlejandoValverde. Dopo il Trofeo Deia a Maiorca, lo spagnolo della Movistar siè imposto nel cronoprologo dellaVuelta Andalucia (già sua nel 2012),battendo sui 6 km lo sloveno Spilak(a 2"), lo statunitense Farrar e i belga Van den Broeck (a 4"). Oggi 1ªtappa da San Fernando a Ubrique(164 km).
IN PORTOGALLO
Algarve, a Martincrono e classifica
Vincendo la crono finale(34,2 km) con 1’07" sul polaccoKwiatkowski e 1’15" sul neozelandese Sergent, il campione del mondodella specialità Tony Martin ha scal
zato il colombiano Sergio Henao (ieri 14˚ a 3’15") e si è aggiudicato laVolta Algarve, corsa portoghese in4 tappe. Nella classifica finale, il tedesco della Omega Quick Step, hapreceduto lo stesso Kwiatkowskidi 58", l’olandese Westra di 59" e ilrusso Menchov di 1’21".
IN FRANCIA
Alto Var, Oss terzoTrionfa Vichot
Terzo posto di Daniel Oss nella 2ª e ultima tappa del Giro dell’AltoVar, che ha visto il trionfo finale delfrancese Arthur Vichot (Fdj). Il trentino da quest’anno in forza alla Bmcè stato tra i protagonisti dell’impegnativa frazione conclusiva e al traguardo è stato preceduto dall’olandese Lars Boom (Blanco) e dallostesso Vichot. In classifica Vichotha preceduto Boom e Ten Dam conlo stesso tempo.
CADUTO AL LAIGUEGLIA
Chaves miglioraPrognosi 30-40 giorniMigliorano le condizioni di EstebanChaves, il colombiano caduto sabato al Trofeo Laigueglia. Il 23ennedel Team Colombia ha riportato lafrattura scomposta della clavicoladestra, frattura della rocca petrosa sinistra, dello zigomo, del senomascellare e dello sfenoide destro,oltre a compressioni polmonari eprobabili infrazioni costali. Non sono previsti interventi chirurgici e laprognosi è di 30 40 giorni.
ELITE-UNDER 23
Pichetta ok ad AlassioCon un assolo nel finale l’ita
lo brasiliano Ricardo Pichetta(Monviso Venezia) ha vinto la Mentone Alassio per elite e under 23battendo Simoni, Zordan e Villella.
PROSSIMEGARE
La squadra azzurra èquasi tutta già a Minsk, lacapitale bielorussa che damercoledì a domenica ospita iMondiali su pista. Otto gliuomini convocati dal c.t.Marco Villa: Liam Bertazzo,Francesco Ceci, AngeloCiccone, Marco Coledan,Ignazio Moser, MicheleScartezzini, Paolo Simion,Davide Viganò. Sei invece ledonne scelte da Dino Salvoldi:con l’iridata 2009 della corsa apunti Giorgia Bronzini (checorrerà anche lo scratch) cisono le giovani BeatriceBartelloni, Elena Cecchini,Maria Giulia Confalonieri, GiuliaDonato e Simona Frapporti.
Stamattina a Roma,nella Sala delle Bandiere delCampidoglio (ore 11.30), vienepresentato il Giro del Lazio, lacorsa Gazzetta che torna allaluce dopo 5 anni (l’ultimaedizione, nel 2008, andò aFrancesco Masciarelli) e chenell’albo d’oro vanta nomiprestigiosi: Bartali, Magni,Baldini, Bitossi, Gimondi, DeVlaeminck, Moser, Fondriest,Bugno, Bettini, Bartoli ePozzato. Il Giro del Lazio 2013si disputerà domenica3 marzo, all’indomani diun’altra corsa Gazzetta, laStrade Bianche, inprogramma sugli sterratidella provincia di Siena.
CICLISMO IL RE DEL TOUR 2011
Oggi Alfredo Martini,presidente onorario dellaFederazione ciclistica italiana,compie 92 anni. Corridore,direttore sportivo, c.t. dellaNazionale, infine supervisore,Martini continua la suamissione di padre del ciclismoe, ormai, nonno di tutti icorridori. Auguri di cuore.
RE DEL TOUR 2011
Taccuino
y
Dopo cinque annirinasceil Giro del Lazio
DAL NOSTRO INVIATOCIRO SCOGNAMIGLIOtwitter@cirogazzettaMUSCAT (Oman)
Motivazione. La parolachiave è motivazione. «Normal-mente ti serve per allenarti eper correre. Ma quando sei co-stretto a stare fermo, allora lausi per pensare e riflettere». Il(discretamente lungo) viaggioper tornare a casa sta per co-minciare e Cadel Evans si con-cede una massima che un po’ricorda quelle di FernandoAlonso in versione-samurai.Per i 36 anni, compiuti il gior-no di San Valentino, l’australia-no si è fatto un regalo non bana-le: il ritorno alla competitivitàad alti livelli a quasi sei mesidall’ultima corsa (il Giro del Co-lorado, a fine agosto) e a quasisette dalla conclusione di unTour de France disgraziato, af-frontato da campione uscentee chiuso in una scomoda setti-ma piazza.
Percorso «Non è stato il Tourde France più difficile dellamia vita, ma allo stesso tempoconfesso che è stata dura.Quando non vai forte, ti devichiedere perché. E se non hai larisposta, è frustrante. Però maiho pensato di non poter torna-re al mio livello». E adesso laprospettiva è diversa. Evans hacorso il Giro dell’Oman da pro-tagonista. Ha lottato con i mi-gliori al mondo. E se sull’arrivoin salita ha perso da Rodrigueze Froome, è anche vero che si èmesso alle spalle Contador e Ni-bali. Poi in classifica finalel’hanno preceduto soltantoFroome e Contador. Pedalata eposizione in bici non sono maistate un inno all’estetica, mastanno ritrovando efficacia.Condizione indispensabile perdimostrare al mondo che sipuò essere al top anche a 36 an-ni. E, perché no, cercare di vin-cere ancora il Tour de France,ottenendo un bis che sarebbeancora più clamoroso rispettoal primo successo, il primo del-la storia per un australiano.
Prospettive «Ai media piace par-lare dell’età, dei vincitori piùvecchi e cose del genere — rac-conta —. Personalmente nonmi vedo fare il ciclista professio-nista a 40 anni, ma l’entusia-smo che ho adesso forse è il piùgrande che abbia mai avuto.Quando sei giovane hai ener-gia e tanti desideri, ma piùavanti hai l’esperienza che tiaiuta a scoprire quello che pri-ma non sapevi». E così ci saràtempo per affrontare il possibi-
le dualismo interno alla Bmccon il giovane e affamato TejayVan Garderen, l’americanoquinto e maglia bianca all’ulti-mo Tour.«Non sarà il solito Tour sconta-to all’inizio — spiega Evans —.Già in Corsica le tappe non sa-ranno facili. Mi pare più equili-brato dell’ultimo quanto al rap-porto tra salite e crono. Pensoche si deciderà in montagna.Le tappe chiave? La doppia Al-pe d’Huez e la seconda crono,molto impegnativa».
Famiglia Cadel tornerà prestoad attaccare il numero sullaschiena. Lo farà domenica alGp Lugano, poi le Strade Bian-che (sabato 2 marzo), primadel nuovo show-down con tuttii migliori, Contador e Froomein testa, alla Tirreno-Adriatico,la corsa Gazzetta che lui vinsedue edizioni fa. «Ma in Omanc’era una media di quasi trentagradi, magari lì troveremo laneve...» commenta. La prioritàadesso però è riabbracciare,nella casa di Stabio, nel CantonTicino, la moglie Chiara Passe-rini e il figlioletto Robel, il bam-bino etiope adottato a Natale2011.Giù dal podio finale del-l’Oman, è scoppiato a ridere ve-dendo sul blackberry una fotodi Robel con una coda di cocco-drillo, regalo di un suo tifosoaustraliano — si fa chiamare«Criket Cadel» — che ha segui-to vestito proprio da alligatoretutto il vittorioso Tour 2011.«Io spero di essere un buon pa-dre. Robel è proprio un bravobambino. La cosa che mi colpi-sce di più è la sua capacità diimparare. La sua mente è unaspugna».E allora la morale è che la moti-vazione non è solo quella che tifa pedalare più forte che puoi:«E’ vero. Ci pensavo giusto l’al-tro giorno. La responsabilitàpiù grande di un genitore è pro-prio quella di essere un buonesempio per i figli. E io voglioesserlo. Devo esserlo».
Cadel Evans 36 anni, in azione al Giro dell’Oman, chiuso al 3˚ posto AFP
DaniloDi Luca37 anni
BETTINI
MARCO PASTONESI
Danilo Di Luca torna in gruppo. Ancora nul-la di ufficiale, ma l’incontro definitivo dovrebbetenersi all’inizio di questa settimana con la firmaper la Fantini Vini-Selle Italia, la squadra gestitada Angelo Citracca e diretta da Luca Scinto. Non èla prima volta che si danno contatto e contratto indirittura d’arrivo, ma stavolta sembra proprio chesia fatta.
Abruzzesi Di Luca, 37 anni, pro’ dal 1999, una cin-quantina di vittorie, era rientrato alle corse nell’ot-tobre 2010 dopo la squalifica per il doping (Cera)al Giro d’Italia 2009, e lo scorso anno aveva vintodue gare, una tappa del Giro dell’Austria e il GpNobili. Ma con lo scioglimento dell’Acqua & Sapo-ne di Palmiro Masciarelli, «il Killer» era rimastosenza squadra. Adesso, grazie anche all’interessa-mento di Valentino Sciotti della Fantini Vini — ilprogetto di un corridore abruzzese per un’aziendaabruzzese —, si è arrivati all’accordo. «Non ho giàfirmato — precisa Di Luca —, come è stato scritto.E io non l’ho mai detto, ma c’è qualcuno che sispaccia per me sia su Twitter sia su Facebook. Equesta situazione è diventata molto antipatica,tant’è che ho chiesto di bloccare quelle fonti. È ve-ro invece che non ho mai smesso di allenarmi e chesarei pronto per correre. Anzi, spero di correre pri-ma possibile, magari già al GP Camaiore (il 28 feb-braio, ndr), per poter poi partecipare alla Tirre-no-Adriatico, che per me, la squadra e lo sponsor èfra le corse più sentite».
Occasione «Prima di parlare di programmi, vorreivedere Di Luca e valutare la situazione — spiegaScinto, dando a sua volta già per fatto l’accordo —.Danilo è un uomo intelligente, saprà trovare il mo-do giusto per inserirsi in una squadra che ha unamentalità particolare: la vocazione al sacrificio,l’ispirazione dell’impresa, la filosofia dell’attacco,la valorizzazione dei giovani. Abbiamo già un vete-rano come Garzelli, che nei ritiri è stato bravissi-mo a porsi come esempio e guida. Mi aspetto cheanche Danilo sappia cogliere questa occasione».
AVELLINO Nel segno del duo Spinel-li-Lakovic il ritorno al successo della Si-
digas che lascia l’ultimo posto in classifi-ca. I due registi irpini a turno spaccano lagara coadiuvati dalle buone prestazionidi Richardson, Ivanov e Dean che riesco-no a dare a coach Pancotto il primo suc-cesso in Irpinia. Cremona tiene bene ilcampo per 32' riuscendo sempre a rin-tuzzare gli allunghi dei padroni di casa,soprattutto col talento di Vitali. Nel primoquarto Cremona approfitta delle paure diAvellino per scattare avanti grazie a Pe-ric che infila 10 punti (23-26). Richard-son e Spinelli replicano con una serie ditriple, che, nonostante il serio infortuniodi Linton Johnson al ginocchio sinistro(distorsione o contusione, oggi gli accer-tamenti) fanno salire gli irpini fino al +12 divantaggio (48-36 al 17'), prima di un par-ziale recupero ospite (50-42 al 20') chesi concretizza per due volte in un sorpas-so grazie ai tiri da tre punti di Chase edHarris (69-71 al 32'). Ma la reazione irpi-na produce un parzialone di 24-10 chepermette, grazie alla tripla di Lakovic sul-la sirena, di annullare pure il gap di -11dell'andata.
BIELLA L’ex Greg Brunner, totem mai co-sì produttivo in Serie A con il suo high di 26punti, ha tagliato le gambe alla rimonta del-la sua ex squadra. Peccato per l'Angelicoche aveva trovato nell'ultimo arrivo Ke-vinn Pinkney l'uomo a cui affidare l'assal-to alla vittoria partendo dal -12 (29-41). Adinzio ultimo quarto Renzi segna il 54-50 eper Biella sembra spianata la strada ver-so un successo pesante. Ma Brunner e unconcreto Jeremic rifirmano un break(58-64). Contento coach Menetti: «Abbia-mo subìto la fisicità di Pinkney perché ab-biamo dei "quattro" perimetrali, ma vintola lotta a rimbalzo. Bravo Taylor anche senon ha fatto molti punti. Complimenti a Ja-mes, che andrà a giocare in Francia: hadimostrato di essere un professionista.Con più cinismo avremmo chiuso prima lapartita» . Sconsolato Cancellieri, che giu-stifica Johnson che ha perso due palle san-guinose nel finale: «Nei momenti chiave cisiamo passati poco la palla. Ho tenutoJohnson perché nel terzo quarto ha distri-buito molti assist ed era il più lucido, poinell'ultimo si è preso le sue responsabili-tà». Altri no, è giusto dirlo.
che battendo una brutta Caserta, messaancora più in difficoltà dall’assenza di Ma-vraides. Un successo che vale doppio al-la luce della differenza canestri ribaltata(andata 78-67 per la Juve). «Sono estre-mamente soddisfatto della prova deiragazzi – commenta coach Recalcati -che hanno dato prova di attaccamento evoglia nonostante quanto accaduto du-rante la settimana. La partita si è decisanel 1o tempo con 2 sole perse in 20’ (ri-spetto alle 15 degli avversari). Se non èun record ci andiamo vicino e questo ciha permesso di avere molti più possessia disposizione». Rabbia ed amarezzainvece sull’altro fronte: «Difficile accetta-re una prova così nonostante le difficoltàdella settimana. Non posso parlare di ap-proccio sbagliato perché in un primo mo-mento siamo rimasti in partita. Poi ci so-no stati i falli di Jonusas e Akindele, la pan-china non ci ha portato energia e la squa-dra si è completamente spenta nel 2o
quarto. Recuperare poi diventa diffici-le». Decisivi i 7’ tra fine 1o e inizio 2o quartocon un 24-3 per Montegranaro, che toc-cava il +29 con Burns, migliore in campo.
Aaron Pettinari
8172 76CREMONAREGGIO EMILIA CASERTA
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MARIO CANFORAROMA
Antonio Fotsis, il cui ren-dimento finora è stato da quat-tro in pagella, sembrava sullavia dell’addio. Il Panathi-naikos, la sua ex squadra, lo in-seguiva da tempo. E Milano, inverità, non è che se ne facesseun cruccio. Proprio perché conlui (ma non solo...) il rapportoqualità-prezzo è stato un disa-stro. Ma i greci per prenderlonon vorrebbero coprire il con-tratto del giocatore fino alla fi-ne della stagione. «Meglio te-nerselo e sperare che il suo ren-dimento cambi», è stato allorail ragionamento del club.Dopo ieri, Scariolo e Proli ilpensiero di mandarlo via lohanno rimosso. Contro Roma,Fotsis è stato devastante. En-trato in partita da primo cam-bio, è stato colui che ha per-messo all’EA7 di prendere subi-to il largo: 6-21 al 9’, 30-43 alriposo lungo. Le cifre megliofanno capire l’impatto sul ma-tch: 15 punti in 15’, 2/3 dadue, 3/3 da tre, 5 rimbalzi, 22di valutazione. «Ma noi sul gio-catore a livello tecnico non ab-biamo mai avuto nessun dub-bio — precisa Scariolo — sisentono tante cose in giro, faparte del gioco. Però non c’èstata nessuna trattativa per lacessione, neppure è stata ini-ziata».
Quante novità Alla palla a due,tante le novità. Roma si presen-ta senza Gigi Datome, out perla botta a un ginocchio rimedia-ta in Coppa Italia contro Vare-se (tornerà domenica a Caser-ta). Perdere l’mvp italiano delcampionato, uno da venti pun-ti a partita, non è stato certopiacevole per Calvani, costret-to a mettere in quintetto Jones
da numero tre. Dall’altra partenon c’è nello starting five, perla prima volta nella stagione,Langford, sostituito da Genti-le. La differenza di valori si no-ta subito. Se poi l’Acea non rie-sce a fare di meglio, nel primoquarto, di un 1/18 (!) al tiro,l’esito finale si può facilmenteimmaginare. Il cuore, la grin-ta, non portano punti, ma solola speranza di restare attaccatial match (come sul 28-32 del17’ e sul 64-69 del 38’), primadel sistematico allungo milane-se.
Condivisione Volete un altro da-to? Alla fine del terzo quarto,Roma presenta un imbarazzan-te 0/11 da tre. Lawal è l’unicoa fare canestro, ma chi mette il
punto esclamativo alla serata?Sempre lui, super Fotsis che ne-gli ultimi due giri di lancettepiazza le due triple di fila dellasicurezza (da 64-69 a 64-75)che lanciano Milano alla quin-ta vittoria consecutiva. «Al dilà del dato statistico — ricordaScariolo — è stato bello l’im-patto con la gara, l’aver costret-to Roma a soli 10 punti nel pri-mo quarto. E la panchina haprodotto davvero tanto. Lan-gford fuori dal quintetto? Stia-mo provando qualcosa di diver-so, lui ha dato la massima di-sponibilità, anzi l’ha condivi-sa». Calvani, invece, va al so-do. «Si poteva vincere pure sen-za Datome, siamo mancati noicon un primo quarto pessimo».
Sul sito è possibilevedere gli highlight di tuttele partite di serie Adell’ultima giornata. Inoltre,le immagini più belle dell’AllStar Game Nba disputatonella notte a Houston, oltrea interviste e articoli diapprofondimento.
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Montegranaro volaCaserta non c’è
l’Analisi
CLASSIFICASQUADRE PT G V PCIMBERIO VARESE 32 19 16 3
BANCO SARDEGNA SASSARI 30 19 15 4
MONTEPASCHI SIENA 26 18 13 5
ACEA ROMA 24 19 12 7
FOXTOWN CANTÙ 24 19 12 7
EA7 MILANO 24 19 12 7
UMANA VENEZIA 20 19 10 9
ENEL BRINDISI 20 19 10 9
TRENKWALDER R.EMILIA 20 19 10 9
CASERTA 16 19 8 11
SAIE3 BOLOGNA 14 19 7 12VANOLI CREMONA 14 19 7 12
MONTEGRANARO 12 19 6 13
SIDIGAS AVELLINO 10 19 5 14
SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO 8 18 4 14
ANGELICO BIELLA 8 19 4 15
RISULTATISIDIGAS AVELLINO-VANOLI CREMONA 93-81
ENEL BRINDISI-FOXTOWN CANTÙ 69-65
BANCO SARDEGNA SASSARI-UMANA VENEZIA 108-84
CIMBERIO VARESE-SAIE3 BOLOGNA 78-61
ANGELICO BIELLA-TRENKWALDER R.EMILIA 65-72
MONTEGRANARO-CASERTA 97-76
ACEA ROMA-EA7 MILANO 66-79
SCAVOLINI B.MARCHE PESARO-MPS SIENA oggi
Bourousis non è Meneghin,Fotsis non è Schoene, E Greennon è D’Antoni. Ma, perquanto strano possasembrare, visto che di questasquadra sin qui si è parlato escritto quasi esclusivamentein negativo, l’EA7 di SergioScariolo ha eguagliato unprimato della Simac di DanPeterson: 8 vittorieconsecutive fuori casa. Laprima a Siena il 24novembre, l’ultima ieri aRoma, che le permette diagganciare la stessa Virtus euna Cantù sempre più in crisial quarto posto. Vetta chepareva impensabile solo unmese fa, quando l’Olimpia sigiocava lo spareggio aBrindisi per accedere alleFinal Eight. A trascinarla quelFotsis che il Panathinaikosrichiede a gran voce (ma nonvolendo mettere mano alportafogli), disastroso primadel guizzo romano (5/5 datre). Domenica mezzogiornoa Reggio Emilia la strisciapuò allungarsi a nove.Vorrebbe dire averdefinitivamente svoltato. Epassare a Cantù la torcia dilombarda in affanno. A Desiodomenica arriva la capolista,e il rischio del 4o k.o. in 5gare concreto. D’altronde erada mettere in preventivo: sevendi il tuo miglior giocatore(Markoishvili), la rinunciaalla lotta per il vertice èimplicita. Comprensibile lanecessità di far cassa,soprattutto di questi tempi.Problema che Milano non ha.E alla lunga farà ladifferenza.
EA7 da recordE’ arrivatala svolta?
GUAIO MA AVELLINO RISCHIA DI PERDERE JOHNSONBRAVA REGGIO ORA JAMES VA VIA
BASKET SERIE A: QUARTA DI RITORNO
SUL SITO LE IMMAGINIDI TUTTE LE PARTITEDELLA SERIE A
NOTE - T.l.: Rom 16/20, Mil 9/12. Rimb.:Rom 39 (Lawal 8), Mil 35 (Fotsis 7). Ass.:Rom 8 (Taylor 6), Mil 16 (Green 4). Progr.:5’ 4-10, 15’ 22-32, 25’ 36-49, 35’ 57-66. F.ant. Hairston 9’26" (6-21). Spett. 3424.
ROMA
DOPO LO SCIOPERO BENE BURNS
Non c’è Datome, il greco che il Panathinaikos rivuole disputala miglior gara dell’anno. Scariolo: «Mai dubbi sul suo valore»
8
PeggioriMigliori
4.5
47
FOTSIS (Milano)i
ih
Le stranezze del basket:sembrava già sull’aereo perAtene, ieri è diventato la star diMilano. Ha martellato all’inizio,mettendo pure il colpo deldefinitivo k.o.: 5/5 da tre
Scariolo cerca diincoraggiarlo, gli fa pure unabella lavata di testa, ma lui nonè in serata. Svogliato, rendedavvero poco. Meno male chec’erano altri a segnare...
Sbagliato l’approccio el’atteggiamento: ha esageratocon le soluzioni individuali,chiudendo con un tragico 3/17dal campo, senza mai metterein ritmo i compagni.
È l’unico a salvarsi nel desertodi Roma: sbaglia anche (11/19)ma 24 punti e 8 rimbalzi sonoun ottimo bottino. Megliocomunque nella seconda partedi gara che non nella prima.
Antonis Fotsis, 31 anni, ala greca di Milano, 7.3 punti di media in stagione prima di ieri CIAM
hBOUROUSIS (Milano)
TAYLOR (Roma)LAWAL (Roma)
Fotsis segna e restaMilano vince a Roma
34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
taggi consistenti di Cantù (che 2 volte toc-ca il +12, poi il +8 sul 52-44 del 28’) e conuno stratosferico Jonathan Gibson (15punti negli ultimi 10’) porta a casa un’altraimportante vittoria che Bucchi, anche ie-ri sera, ha definito «Un altro mattoncinoin chiave permanenza in Serie A». È statauna bella gara: alla fisicità degli uomini diTrinchieri, ha fatto da contraltare la velo-cità e la difesa della squadra brindisina.«È stata la gara dei desideri perduti — haaffermato il telegrafico Trinchieri —. Ab-biamo perso il controllo di Gibson solo ne-gli ultimi 3 minuti. Mi rincresce, però, undato: le 24 palle perse». Cantù sempreavanti, Brindisi che, nell’ultimo quarto, hafatto sua la partita. «Rispetto alla garacon Siena — ha certificato Bucchi — abbia-mo avuto maggiori difficoltà, anche sedebbo ammettere che in difesa siamostati bravissimi». Ed in effetti è stata pro-prio la difesa l’ostacolo che Cantù non èriuscita a superare quando, forse, imma-ginava che sarebbe riuscita a prevalere.Ma Gibson, che sul +5 degli ospiti (53-58)realizza 14 punti consecutivi i canturinise lo ricorderanno per un bel pezzo.
Franco De Simone
65CANTU’
69BRINDISI
ANTONIO FRANZIVARESE
La Cimberio s’aggrappaalle braccia esplosive di un su-per Dunston (39 di valutazionecon 8/10 da sotto, 6 rimbalzi, 7palle recuperate e 4 stoppate)per superare le amnesie di unterzo periodo dove concede unincredibile 23-4 a una Virtus alungo in stallo offensivo (soloGaddefors in doppia cifra per Fi-nelli!) e rimettersi in linea cosìda garantirsi una volta di più ilprimato solitario in classifica.
Vena In una serata in cui Bolo-gna ha pagato la pessima venadel suo trio di esterni Usa, conHasbrouck, Minard e Smith ca-paci di mettere sul tabellinonon più di 24 punti complessi-vi, coach Vitucci si affida in av-vio alla regia di Mike Green (9assist) per scacciare subito i fan-tasmi della sconfitta nella fina-le di Coppa Italia. Con il suoplay a spingere sull’accelerato-re contro la zona 3-2 emilianache mette i tentacoli di Gadde-
fors in punta, Varese trova im-mediatamente in Dunston unterminale efficace (8-2 al 2’).Quando anche Ere riscalda lamano dalla distanza, il vantag-gio Cimberio s’allunga fino al+14 (21-7 al 9’30”).Bastano però gli unici momentid’intensità offerti da Minardper riproporre una Siae3 che
trova un buon 7-0 in avvio di 2o
periodo (25-18).
Alt A dire stop alle penetrazionidell’esterno Usa è il solito Dun-ston che sale 2 volte di fila inverticale a respingere le conclu-sioni avversarie. Con De Nico-lao a dettare il ritmo e l’effica-cia offensiva di Ere, la Cimberioritorna a controllare la situazio-ne e il vantaggio tocca il +20
sulla tripla di Polonara (anche8 rimbalzi) in avvio di ripresa(48-28 al 20’30").
Luce All’improvviso, però, la lu-ce varesina si spegne. Quandofinalmente Poeta entra in parti-ta e Gaddefors non ha paura discagliare dardi dalla distanza,Bologna piazza un gran parzia-le che in nove minuti mette arischio il successo di Banks ecompagni (52-51 al 29’). «Il sal-to di qualità per noi deve veni-re soprattutto in termini di con-centrazione. Occorre lavoraresui momenti di black out chesubiamo» dice Vitucci. Sonoperò le triple di Sakota ad apri-re un ultimo quarto dove Ereriprende subito sotto il control-lo. A risolvere, manco a dirlo, èuna volta di più un Dunston inserata eccellente. In un attimoil vantaggio dei biancorossi dicasa ritorna a un tranquillizzan-te +17 (72-55 al 35’30") doveun contributo importante perla tranquillità dei 4000 di Ma-snago viene anche da un buonGreen.
Sassari spezza la serie po-sitiva dell'Umana Venezia chedurava da quattro match e su-pera ancora i 100 punti. Conun Travis Diener da record(14 assist) ed un Devecchimonstre nel sostituire l’infortu-nato Thornton, che ha accusa-to un risentimento muscolareall’adduttore che verrà valuta-to stamattina, Venezia cadesotto gli attacchi del Bancoche nel terzo quarto è assoluta-mente devastante. «Temevomolto questa partita, loro era-no in salute e lo hanno dimo-strato più volte. Gara da pren-dere con le molle, poi l'infortu-nio di Bootsy ci ha tolto un gio-catore importante — spiegacoach Meo Sacchetti —. Ma larisposta di Devecchi è stata im-portante. In difesa poi ho vistobuone cose che mi danno bellesperanze».
Ignerski Il primo canestro è diTravis Diener poi Venezia ac-celera e lascia Sassari sul po-sto (2-9). La reazione è nell'in-chiodata di Michal Ignerski,che poi stoppa sul tabelloneRosselli ed apre alla risalitabiancoblu che sulla tripla diDrake Diener sorpassa(16-14). E quando Ignerskicolpisce anche dall'arco, sul+5 sardo, è timeout Umana. Il
secondo quarto è il momentopiù equilibrato della partita,quando Travis Diener, conuna tripla, riposta Sassari sul37-31, Thornton, però, senteun fastidio muscolare, va inpanchina e non rientra più.Diawara fa la voce grossa inarea, fiammata di Easley(43-38), tecnico alla panchinaospite, a metà gara è 48-43. Letriple di un Ignerski, presentee ficcante, e Drake Dieneraprono e chiudono il break da8-0 Dinamo, L'Umana perdetroppi palloni (19 a fine gara),un sontuoso Devecchi («Bellavittoria di squadra, speriamoBootsy torni presto e pensia-mo a Pesaro») segna 8 punti inserie (due triple) e su Veneziacala la notte. Vanuzzo da treper il +20, Jack lo imita perl'80-57 che chiude il terzo peri-odo.
Mazzon «Non c’è molto da direda parte mia — ha dichiaratoin sala stampa coach AndreaMazzon —, abbiamo giocatocontro una squadra che ha fat-to un match eccezionale e unterzo quarto stellare. Bene neiprimi 20’, troppe palle persema il terzo periodo abbiamosubito una serie incredibile.Concentriamoci e pensiamo al-la prossima, non ci sono altresoluzioni». L'inseguimento al-la capolista Varese, per la Dina-mo e l'Isola, continua.
Vincono Casale e BarcellonaAll Star Game NbaLEGADUE 7A DI RITORNO
James White, ex Sassari e Pesaro, sognava da una vita dipartecipare alla gara delle schiacciate Nba, dopo aver vintoquella in Turchia e in Italia. Ma la sua prestazione è stata moltodeludente, con eliminazione al primo turno. «I palloni nonavevano grip» si è poi lamentata l’ala dei Knicks. La vittoria èandata a Terrence Ross dei Raptors, che in finale ha superato ilcampione uscente, Jeremy Evans, indossando la maglia diToronto che fu di Vince Carter. La gara del tiro da tre punti èstata invece vinta da Kyrie Irving di Cleveland, capace dibattere in finale l’ex messinese Matt Bonner EPA
35LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Primooro
L’idolo di casa domina pressione e avversari e trionfa nello slalom facendoimpazzire l’Austria. Azzurri a picco: fuori in tre e solo Gross all’arrivo, ma 11˚
Lo allena papà«Io voglio esseresempre il piùveloce, anche inallenamento»
MEDAGLIERE: USA PRIMI
Ama motocross e auto veloci e ha passato la vigilia con la fidanzata: «Per staccare»
50.000Gli spettatoripresenti sulla pista Planai:il Mondiale in Austria è statoun trionfo di pubblico
23 ANNI: ORO IN SLALOM
PAESE O A B Tot.
Marcel, una vita all’attacco«Se uscivo, mi ammazzavano»
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINAROSCHLADMING (Austria)
Marcel Hirscher è l’ulti-mo eroe dei Mondiali di Schla-dming, quello atteso da un po-polo intero, che ieri ha avuto laconferma che questo scricciolo(1.67 d’altezza) è un gigante,il vero erede dei suoi grandicampioni, da Sailer e Schranzsino ad Hermann Maier. Comei veri fuoriclasse, Hirscher havinto nel giorno più importan-te, quello in cui più di 50.000austriaci (40.300 i paganti)hanno raggiunto Schladmingper vivere la giornata tanto at-tesa di orgoglio nazionale. Senon era facile psicologicamen-te, ancora più difficile lo era inpista, in una mattinata grigia ecalda (2 gradi di temperaturanella prima manche, 5 nella se-conda), dove il ghiaccio fatico-samente realizzato sulla pistadagli organizzatori in settima-ne di lavoro si è progressiva-mente squagliato. Come si èsquagliata la squadra azzurra,incapace di reggere il suo ruo-lo e, Moelgg a parte, di leggerela gara.
L’esordio La prima manche èstata strana, uno slalom conpoca velocità e qualche ango-lo troppo chiuso che ha messoin crisi più di un protagonista.Ma non Hirscher che, senzaprendere rischi, si è insediatoin vetta alla classifica davantia Neureuther (a 28/100) eMatt (a 56/100). Erano i pri-mi tre a partire, dopo la pistasi è progressivamente segnatarompendo ulteriormente il rit-mo dei contendenti. E’ dera-gliato anche Ted Ligety, che,con tre ori già in tasca, è anda-to all’attacco come in «OmbreRosse» ma si è trovato fuori do-po poche porte. Alla fine delprimo giro l’unico azzurro an-cora in corsa era Manfred Moe-lgg, quarto a 9/100 da Matt edal podio. Razzoli ci provava,voleva vincere e lo dimostravacon un ritardo al secondo inter-tempo di soli 34/100 su Hir-scher, ma a undici porte daltraguardo si trovava sdraiatosulla neve per una piega ecces-siva nel tentativo di recupera-
re un ritardo. Sbagliava inve-ce tutto Stefano Gross, sfortu-nato a dir la verità con il nume-ro di partenza (14), ma che do-po essersi quasi sdraiato sullaneve dopo una quindicina disecondi, nel tentativo di recu-perare non è più riuscito a tro-vare il ritmo e si è classificatosedicesimo, ormai lontano dalpodio (+2"16). Troppo pru-dente invece Thaler (19˚ a2"53) per una gara mondiale.
Il trionfo Il vero capolavoro diHirscher però era la seconda di-scesa, la più insidiosa, per unaneve molle e scivolosa comeuna saponetta su cui era impos-sibile essere perfetti. E scende-re per trentesimo significavaanche lottare con le buche. Sepoi si aggiunge il fatto che pri-ma Matt, poi Neureuther anda-vano al comando, si può capirecon quale pressione il giovaneaustriaco si sia affacciato al
cancelletto di partenza. Ma uncampione in tale situazione sigasa, non si agita. Una discesaintelligente, ha spinto dove po-teva e tirato il freno quandoserviva. Sino a toccare l’oro, ilsecondo dopo quello della pro-
va a squadre. Argento a Neu-reuther e bronzo a Matt.
A fondo Alla fine l’unico azzur-ro in classifica è StefanoGross, undicesimo, troppo po-co per una squadra che dove-va essere protagonista.Moelgg a caccia del podio ci haprovato, ma dopo 15" ha infor-cato un palo. Thaler è partitodeciso come avrebbe dovuto fa-re nella prima. Aveva un gran
tempo, ma pure lui si è trovatofuori sul muro finale. Il classi-co pugno di mosche insomma,il fallimento di una squadrache doveva spaccare il mondoed invece in stagione si è pro-gressivamente ripiegata su sestessa. In questi quattro uomi-ni non manca talento, ma oraci vuole una bella dose di umil-tà per ripensare agli errori ecercare di risalire la china.
1. STATI UNITI 4 0 1 52. FRANCIA 2 1 1 43. AUSTRIA 1 2 4 74. SLOVENIA 1 2 0 35. GERMANIA 1 1 1 36. NORVEGIA 1 0 1 27. ITALIA 0 2 1 38. SVIZZERA 0 1 0 18. CROAZIA 0 1 0 110. SVEZIA 0 0 1 1Prova a squadre non inclusa
DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI
SCHLADMING (Aut)
Motto del giorno a cura diMarcel Hirscher: meglio uscirecon il migliore intermedio chearrivare al traguardo quarto oquinto.Abbastanza per spiegare atteg-giamento e classe dell’eroe dicasa Austria, fenomeno in atti eparole. Provateci voi a scende-re con tutto un Paese dietro,
con l’incubo di chiudere i Mon-diali senza ori individuali (ulti-ma volta, tragedia nazionale,nel 1987) e l’aggravante di gio-carsela in casa. Da queste partilo sci è come il calcio, forse dipiù e in questi giorni Hirscher èapparso sulle prime pagine deiquotidiani più del Papa dimis-sionario. Con lui tutta la fami-glia (ieri la fidanzata Laura, mo-della, è finita sul Krone Zeitungpoco vestita). «Mi sono diverti-to a essere parte di questo gio-co, la pressione più grande arri-
va dai media e da alcune do-mande stupide, però lo stressche ho dentro si trasforma incarburante per la gara» diceadesso che il finale è lieto comesi sognava.
Paura Da ragazzino inseguival’ingresso nella squadra nazio-nale, dopo essere cresciuto al-l’ombra di papà Ferdinand (perchi l’ha vista in tv, è il baffoneche l’ha abbracciato sul traguar-do) e non nell’organizzazionefederale. Dopo 3 ori ai Mondia-
li juniores, un quarto posto nelgigante iridato in Val d’Isere 4anni fa e 18 successi in Coppadel Mondo con tanto di classifi-ca generale vinta allo sprintl’anno scorso, ha avuto paura:«Un quarto d’ora prima di parti-re ha pensato alla gara, alla miavita: che cosa succede se esco?Se faccio un errore mi ammaz-zano. Allora ho guardato tuttodal mio punto di vista: potevosolo attaccare al massimo».
Privacy La notte prima dello sla-lom ha dormito a casa (Anna-berg, salisburghese, una qua-rantina di minuti in auto da Sch-ladming) con la fidanzata Lau-ra: «Perché quando chiudo laporta, i Mondiali restano fuo-ri». Impossibile cancellare peròle tensioni del favorito numero1, come ha riconosciuto ancheNeureuther, d’argento per laprima medaglia individuale:«Bravo Marcel. So che cosa è latensione di un Mondiale in ca-sa, è successo anche a me dueanni fa». A Schladming Hir-scher si è presentato con la dotedel primo posto nella classificagenerale e di specialità, la cop-
petta è già quasi vinta con 4 suc-cessi in 7 gare. Si è nascosto, al-lenandosi con Neureuther, perun paio di settimane ha rinun-ciato pure alla passione per mo-tocross e auto veloci. «Sono con-tento che i Mondiali siano fini-ti, posso godermeli ora, ma nonè stato sempre facile» sospira.
Rischio calcolato Cronaca conparole sue della gara di ieri:«Prima manche molto tecnicasenza errori, durante la stagio-ne ho capito che serve solo co-me selezione, quello che contaè la seconda. La pista non ha te-nuto, è stato molto difficile,agli ultimi dieci paletti ho pen-sato solo ad arrivare in fondo,perché so anche che cosa signifi-ca uscire a due porte dalla fi-ne». Nel cassetto dei segreti hasolo una ricetta, ripetuta con to-no da sapiente dopo essersi ingi-nocchiato davanti ai quaranta-mila sulla Planai e aver urlatoper scaricare la tensione: «Vo-glio essere il più veloce in ogniprova, anche in allenamento».Detto e fatto, per un altro gior-no da Hirscher.
Hirscher, l’eroe non tradisceItalia, è il giorno più buio
36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Oggi Maserativa in cantiere
e vi resteràqualche
settimana peruna serie
di controllie di piccoleriparazioni.Il prossimo
appuntamentoin acqua
è in programmaper il 4 luglio,
quandoMaserati
affronterà unaclassica regata
del Pacifico,la Transpac,
in partenzada Los Angelesfino a Honolulu
(Hawaii). Regataa cui dovrebbe
partecipareanche John
Elkann.Nel futuro
potrebberoanche esserci
una seriedi record sullerotte orientali,
come HongKong-Londra.
47Giorni
Zero ore,42 minuti e 29
secondi il tempoimpiegato daMaserati per
arrivare da NewYork a SanFrancisco:
nuovo recordsulla distanza
6PaesiFra i 9
uomini checompongono
l’equipaggio diMaserati: sono
rappresentati6 Paesi di tre
continenti:Usa, Francia,
Spagna, Cina,Germania
e naturalmenteItalia
SLALOM1. Marcel Hirscher (Aut)1’51"03; 2. Felix Neureuther(Ger) a 42/100; 3. Mario Matt(Aut) 65/100; 4. Myhrer (Sve)1"05; 5. Kostelic (Cro) 1"12; 6.Pinturault (Fra) 1"24; 7. Dopfer(Ger) 1"49; 8. Byggmark (Sve)1"82; 9. Hargin (Sve) 1"93; 10.Valencic (Slo) 1"49; 11. GROSS2"31; 12. Grange (Fra) 2"43;Rit.I m. : Razzoli, Ligety (Usa).Rit. II m.: Moelgg, Thaler.I prossimi Mondiali nel 2015a Beaver Creek (Usa).PROSSIME TAPPE. Uomini:23 24/2 discesa e gigante aGarmisch (Ger); 2 3/3 discesae superG a Kvitfjell (Nor);9 10/3 gigante e slalom aKranjska Gora (Slo).Donne: 23 24/2 discesa ecombinata a Meribel (Fra);1 3/3 2 superG e una discesa aGarmisch (Ger); 9 10/3 gigantee slalom a Ofterschwang (Ger).
I RISULTATI
Neureuther è 2˚Bronzo a MattLigety eliminato
UNA BARCADI 21.5 M.
Maserati (l’exEricsson 3 cheha partecipato
alla Volvo Race)è lunga 70 piedi,
21.5 metri e hauna larghezza
massima di 5,7metri e pesa12.500 chili.
L’altezzadell’albero è
31.5 metri.La superficie
della randa è di172 mq, quella
dello spinnakerè 500 metri
quadri
l’arrivo: Golden Gate
SCHLADMING (Aut)
Razzoli fuori a poche portedal traguardo della prima man-che. Gross e Thaler subito lontanidalla zona medaglie, ManfredMoelgg quarto e poi eliminato daun’inforcata nella seconda. Gli az-zurri non nascondono la delusio-ne per questo slalom Mondiale incui sognavano il riscatto dopouna stagione avara di podi. Attac-
ca il bronzo mondiale in giganteMoelgg, quarto dopo la primamanche: «Sono contento per co-me ho sciato, per l’approccio allagara, ma sono arrabbiato perquell’errore. Non avevo mai scia-to così forte quest’anno, fino al-l’inforcata. Sono partito tranquil-lo, poi girando i piedi ho inforca-to la doppia. Volevo essere preci-so invece è arrivato l’errore».
Attacco Il trentenne di San Vigi-lio di Marebbe era quarto a novecentesimi dal podio dopo la pri-ma prova. Proprio come era suc-cesso nel gigante di venerdì chiu-so con l’oro. «Ci ho pensato, vole-vo la medaglia, anche perché inquesti giorni in allenamento vola-vo. Sapevo che il pezzo che fa ladifferenza era sotto, si vincevalà». Il bilancio dei campionati diSchladming resta in positivo: «Ilmio resta un Mondiale fantastico— è convinto Moelgg — chiudocon una grande medaglia in gi-gante, uno dei risultati più gran-di nei nove anni di carriera. Soche tutti vi aspettavate di più maio ci ho provato. Adesso vogliochiudere bene la stagione di Cop-pa».Alla fine l’unico in classifica, 11˚,è Stefano Gross, protagonista diuna prima manche da salvare so-lo per le prime dieci porte. «Poimi sono sdraiato e dopo l’errore ècambiato qualcosa, non sono piùriuscito a pensare a come sciare,continuavo a schiacciarmi — spie-ga il fassano che era 16˚ a 2"16 daHirscher dopo la prima prova —.Nella seconda manche non sonomai entrato nel ritmo della gara».Delusissimo anche Thaler, fuorinella seconda manche quando sta-va cercando di rimediare a unaprima disastrosa: «Nella primamanche non sono riuscito a cam-
biare. Nella seconda ci ho pro-vato, ho rischiato troppo,
ho preso un palo in fac-cia che mi ha sposta-
to gli occhiali e nonvedevo più nien-te. Almeno ho di-
mostrato che sipoteva fa-
re».
Razzo out IMondiali di Giu-
liano Razzoli si sono conclu-si quando era in vista del tra-
guardo della prima manche,un’uscita innescata da un erroredi valutazione. «Ho sbagliato inalto, pensavo di essere in ritardoe ho rischiato un po’ troppo, vole-vo recuperare. Avessi saputo diessere così vicino a Hirscher (ave-va 34/100 di distacco al secondointermedio, ndr) non sarei arriva-to così veloce alla tripla. Peccato,ero in forma, ma lo slalom è catti-vo, dovrò fare ancora meglio».Applausi da tutti per Hirscher.Moelgg: «Bravo, tenere duro con
questa pressione non èda tutti. Per batterlo
devi attaccare dal-l’inizio alla fine».Gross: «Si è dimo-
Quarto dopo la prima manche, inforca«Sono deluso, stavo sciando bene»Razzoli scivola: «Lo slalom è cattivo»
Dopo il record: «Alla gente piace quel che facciamo eci segue. Per questo dico: rispettiamo di più il pianeta»
I NUMERI
PROSSIMIIMPEGNI
VELA NEW YORK-SAN FRANCISCO
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Moelgg illudema va fuori«Almenoci ho provato»
DAL NOSTRO INVIATOGIAN LUCA PASINISAN FRANCISCO (California)
Ci sono due modi di vede-re le cose: dal mare e da terra.E sono molto diversi non solonelle parole, ma nella sostan-za. «Sfidare Capo Horn? Anda-teci voi. Io sto a casa, casomairingrazio il mare di averci la-sciato passare. Perché — adesempio — un paio di giornidopo aver doppiato quel Ca-po, le condizioni sono cambia-te e non sarebbe andata nellastessa maniera per noi. Anzi sa-remmo rimasti lì un po’…».Giovanni Soldini spiega ilmondo da chi ha visto le cosedall'altra parte: quella che —alla maggior parte di noi — èvietata, poche ore dopo averestabilito il nuovo record sullarotta dell 'oro, da NewYork-San Francisco.«Ti confronti con qualcosa cheè molto più grande di te. Quan-do sei in mare lo capisci bene.Anche su una barca supertec-nologica come Maserati, ma laforza degli elementi con cui ticonfronti è immensamentepiù potente: quindi nessunasfida, è una parola che non esi-ste. Un giorno arriva un terre-moto e distrugge una città ol'uragano Sandy manda in tiltNew York, allora ragioniamoun po’. Ma capita di rado, perla maggior parte del tempopensiamo di poter governarela natura. Non è così. E si ve-de».
Cioè?«Una decina di iceberg aCapo Horn, non uno, nonsi erano mai visti. Vuoledire che il clima stacambiando rapida-
mente. Mi hanno sempre inse-gnato che i venti sono la me-moria delle correnti. E noi ab-biamo trovato i venti dominan-ti che arrivano da Est, anzichéda Ovest come sempre accadu-to. Uno stravolgimento che po-trebbe cambiare, ad esempio,la corrente del golfo con conse-guenze poco immaginabili,ma certamente catastrofiche.Vi siete mai chiesti perché inInghilterra sono così preoccu-pati di questa storia del clima?Londra potrebbe diventare co-me il Canada senza quella cor-rente... Avremmo il dovere dipensare un po' di più a quelloche facciamo, anche nelle co-se di tutti i giorni (come spe-gnere le luci o non usare sem-pre le auto). E pensare di ri-spettare di più la terra, alme-no per i nostri figli. Quando ve-do la centrale a carbone in pie-na La Spezia mi chiedo cosastiamo facendo?».
Giovanni non è un politico, népensa di diventarlo, ma dicecose di buon senso. Lo stessoche ha governato Maserati inquesti 47 giorni di traversata,la più lunga della sua carrierain mare e senza scalo.«Tutta la mia vita sono andatocontro le regole, non le possoimporre adesso su questa bar-ca... Così nella vita di bordoabbiamo introdotto un siste-ma un po' più latino nel ge-stire le cose, quasi rivolu-zionario. Se un turno inbarca inizia con dieci mi-nuti di ritardo, peresempio, non è la mor-te di nessuno. All'ini-zio gli anglosassonierano un po' titu-banti (per loro ilbuon senso è unconcetto astrat-
to), ma poi si sono adeguati. Ealla fine così mi sembra chefunzioni meglio».
Tensioni a bordo?«Stare per 47 giorni in nove uo-mini su una barca, con culturetanto diverse, è normale che cisia qualche incomprensione equalche litigio. Fa parte delleregole del gioco, ma sono trop-po contento di come sono an-date le cose. I motivi per qual-che scazzo? Di solito i più futi-li. Uno che spruzza uno spraydeodorante sotto coperta (inquella che viene definita scher-zosamente a bordo la gabbiadei leoni, ndr). E qualcun al-tro non gradisce. Oppure ma-gari per i razionamenti...».
Il cibo scarseggiava a bordo al-la fine?«No. I liofilizzati non mancava-no e quelli sono la parte por-tante della dieta. Alla finemancava il superfluo: i biscot-ti, la cioccolata, il caffè. Miche-le (Sieghel, ndr) aveva il com-pito gestire la cambusa. Facen-do anche scelte drastiche, per-ché va bene il buon senso, mafino a un certo punto...».
Questa impresa lo ha portatoancora di più nel cuore dellagente.«Mi rendo conto che qualcosac'è. Anche se un po' mi imba-razza quando trovo un ex capi-tano di Marina che mi ferma emi fa un sacco di complimenti.Oppure quando sono blocca-no per strada o su un treno.Me n'ero accorto con i socialmedia. Forse alla gente piacequello che facciamo e per que-sto ci segue».
Se Soldini dovesse cataloga-re questo record nella sua ba-checa?«Ai primissimi posti, forse so-lo dietro ai due giri del mon-do».
MARMI LANZA VERONA: Ter Horst 3,Peacock 2, De Marchi 9, Viafara 1, Bol-la, Fedrizzi 4; Pesaresi (L), Meoni 1, Ga-votto 11, Kosmina 1. N.e. Zanini, Centomo(L). All. Bagnoli.
ARBITRI: Perri e Cesare.
NOTE - Spettatori 2215, incasso 9105. Du-rata set: 23’, 23’, 24’;tot. 70’. Lube: b.s. 15,v. 10, m. 8, s.l. 9, e. 16. Marmi Lanza: b.s.14, v. 2, m. 4, s.l 5, e. 24. Trofeo Gazzet-ta: 6 Savani, 5 Starovic, 4 Zaytsev, 3 Travi-ca, 2 Podrascanin, 1 Stankovic.
MACERATA La Lube ritrova il successo eCristian Savani titolare, ma perde Parodiche accusa nel riscaldamento un doloreagli addominali (stiramento o strappo ?) esi blocca. Oggi se ne saprà di più. Così Giu-liani ridisegna la squadra tornando al mo-dulo con Starovic opposto. Macerata sirialza contro una Marmi Lanza evanescen-te e fallosa incapace di creare problemi aitricolori che in battuta e a muro si esalta-no. «Non è stata complicata la partita –hadetto Giuliani- ma era complicato il mo-mento. Era difficile dopo Cuneo ma i nostritifosi ci sono stati vicini e noi faremo ditutto per ripagarli nei playoff». A scioglie-re l’atmosfera ha pensato proprio il ritro-vato Savani protagonista sin dalle primebattute con grandi percentuali in ricezio-ne (71%) e attacco (50%).
NOTE - Spettatori 980, incasso 3800. Du-rata set: 25’, 24’, 24’, 25’: tot. 98’. TonnoCallipo: b.s. 15, v. 6, m. 5, s.l. 10, e. 30.Andreoli: b.s. 17, v. 3, m. 8, s.l. 12, e. 31.Trofeo Gazzetta: 6 Jarosz, 5 Guemart, 4Gitto, 3 Klapwjik, 2 Patriarca, 1 Rossini
VIBO VALENTIA Latina si conferma be-stia nera della Callipo e il PalaValentia re-sta terra di conquista. Vibo non riesce asfatare il doppio tabù viene anche scaval-cata in classifica. L'Andreoli si imponecon il risultato di 3-1 anche senza il suoregista titolare, Daniele Sottile, rimasto inpanchina perché in non perfette condizio-ni. Prandi vince applicando anche ilturn-over e lasciando a riposo Verhees eNoda. Non Jarosz che fa la differenza econ i suoi 24 punti (57% sottorete) si portaa casa la palma di migliore in campo. Viboresta in partita fino a quando reggonoKlapwijk e Urnaut. Quando calano loro, ca-la anche il sipario. Per la Callipo si trattadella quinta sconfitta casalinga di fila.
Mimmo Famularo
LATINA
(25-22, 21-25, 26-28, 24-26)
SIR SAFETY PERUGIA: Daldello 4,Vujevic 11, Tomassetti 6, Tamburo10, Petric 16, Alletti 8; Giovi (L), Edgar5, Van Harskamp, Schwarz 3. N.e. VanRekom, Semenzato, Pochini (L). All. Ko-vac
NOTE - Spettatori 2000, incasso 3500.Durata set: 27’ , 26’ , 31’ , 27’; tot. 111’. SirSafety: b.s. 10, v. 4, m. 9, s.l. 2, e. 21. Co-pra: b.s. 22 , v. 3 , m. 12, s.l. 3, e. 37. Tro-feo Gazzetta: 6 Simon, 5 Zlatanov, 4Fei, 3 Petric, 2 Papi, 1 Alletti.
PERUGIA Vittoria in rimonta dei piacenti-ni, dopo che i tanti errori in battuta e inricezione avevano permesso agli umbridi vincere il primo set. Si è poi vista unasquadra ben diversa: più attenta e conun superlativo Simon in attacco (92%, 12su 13) e a muro (6 per lui) e di Fei, bravonel regalare il punto decisivo. Più combat-tuto il terzo set, con Vujevic protagonistanel bene e nel male: prima eccezionalenel permettere alla Sir di portarsi avantisul 26-25, per poi commettere nel finaledue errori decisivi. Nel quarto set Piacen-za (con Tencati al posto di Holt) non haavuto la forza di allungare in modo deci-so, ma è stata comunque in grado di an-dare a chiudere il match con un attaccodi Papi e un muro di Zlatanov.
m.s.
PIACENZA
(25-22, 14-25, 25-22, 25-23)
BRE LANNUTTI CUNEO: Grbic 3, Nga-peth 13, Della Lunga 2, Sokolov 17, Wij-smans 16, Kohut 6; De Pandis (L), Gallia-ni. N.e. Antonov, Abdelaziz, Rossi, Marchi-sio (L). All. Piazza.
CASA MODENA: Baranowicz 1, Kova-cevic 8, Vesely 3, Celitans 23, Deroo15, Sala 6; Manià (L), Quesque 2, Casa-dei, Pinelli, Piscopo 1. N. e. Catellani. All.Lorenzetti.
ARBITRI: Puecher e La Micela.
NOTE - Spettatori 3516, incasso 16.728.Durata set: 26', 22', 28', 28'; tot. 104'.Bre: battute sbagliate 17, vincenti 9, muri9, 2ª linea 8, errori 33. Casa Modena: b.s.16, v. 3, m. 15, s. l. 10, e.27. Trofeo Gaz-zetta: 6 Grbic, 5 Wijsmans, 4 Celitans, 3Baranowicz, 2 Sokolov, 1 De Pandis.
BCC-NEP CASTELLANA GROTTE:Yosifov 6, Falaschi, A. Ferreira 12,Cester 8, Sabbi 9, Dolfo 7; Paparoni(L), Casòli (L), Ricciardello. N.e. Men-zel, Elia, Ferreira M. All. Gulinelli.
ARBITRI: Padoan e Gnani
NOTE - Spettatori 3.402, incasso25.955. Durata set: 25’, 25’, 28’; tot.78’. Itas: b.s. 13, v. 7, m. 5, s.l. 10, e. 25;Bcc-Nep: b.s. 16, v. 6, m. 6, s.l. 2, e. 35.Trofeo Gazzetta: 6 Juantorena 5,Stokr, 4 Ferreira A., 3 Raphael, 2 Ce-ster, 1 Colaci.
TRENTO L'Itas si tiene stretto il prima-to, superando in tre parziali un Castel-lana che veniva da 4 vittorie, ma trop-po diesel per impensierirlo. E che de-ve incassare l'infortunio a Paparoninel 1˚set, sostituito da Casòli. Due par-ziali di alti e bassi per i pugliesi, di erro-ri banali e di attacco scontato, con ilsolo Cester a provare a pungere un'Itas capace di restare efficace nono-stante il virus. Quello dell'influenzache debilita Juantorena e Kaziyski, mal'italo-cubano riesce comunque aprendersi il titolo di Mvp risultando de-terminante in attacco (61%) ed in battu-ta. «Per due set ci siamo espressi be-ne – commenta Stoytchev – nel terzoabbiamo abbassato il ritmo e sbaglia-to in alcune situazioni di muro. Ma nelcomplesso sono contento». La cresci-ta di Alexandre Ferreira nel corso delmatch compensa un Sabbi in seratano, ma nel tirato terzo set – l'unico digara vera – l'Itas rimonta da 20-22 a25-22 con un break importante. Tren-to cinica e concreta quanto serve perportarsi a casa questi tre punti in unclima da... contestazione. Già, versoquel Lucky Lucchetta cui la curva diTrento ha riservato due striscioni rite-nendolo reo di una telecronaca a favo-re di Macerata nello scontro diretto didieci giorni fa. «Abbiamo commessoerrori che non si possono concederea Trento», recrimina Flavio Gulinelli.
Nicola Baldo
CASTELLANA
VILLA CORTESE(18-25, 23-25, 25-23, 25-22, 15-8)
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Weiss 2,Di Iulio 18, Crimes12, Brown 27, Bla-gojevic 6, Zambelli 8; Merlo (L), Klisura1. Non entrate: Bruno, Devetag, Balboni,Diouf. All. Lavarini.
IDEA VOLLEY 2003 BOLOGNA: Lipicer22, Milos 14, Brussa 15, Arimattei 10,Stufi 8, Petrucci; Minervini (L), Ventura2, Korukovets 6, Carraro. Non entrate:Severi, Coriani, Lapi. All. Beltrami.
NOTE - spettatori 1.568, incasso 12.838.Durata set: 24’, 27’, 26’, 26’, 14’, totale117’. Foppapedretti: battute sbagliate 8,vincenti 3, muri 9, seconda linea 8. errori26, Idea Volley: b.s. 14, v. 1, m. 8, s.l. 9.e.32, Trofeo Gazzetta: 6 Brown, 5 Lipicer,4 Merlo, 3 Stufi, 2 Di Iulio, 1 Minervini.(i.s.)
2
I piemontesi, per nulla appagati dall’impresain Champions, staccano i rivali in classifica
Osmany Juantorena TRABALZA
BOLOGNA
VERONA
3 3
La corsa diCastellanafiniscea Trento
Parodi s’infortunaSimon è da paura
Villa cade anche a Pesaro
Earvin Ngapeth, 22 anni, buca il muro del palleggiatore cuneese di Modena Michele Baranowicz, 23 TARANTINI
3
1
1
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DOPO 4 VITTORIE DI FILA VITTORIE DI MACERATA, PIACENZA E LATINA
SERIE A-1 DONNE BUSTO TRANQUILLA, BERGAMO RISCHIA POI RIMONTA
GIANNI SCARPACECUNEO
Il pericolo dell'appaga-mento era dietro la porta: il pe-ricolo che la Bre Lannutti potes-se rilassarsi dopo l'ingresso sto-rico alla Final Four di Cham-pions era reale. Il 3-1 conquista-to ieri sera al Palabrebanca dal-la coriacea formazione di Piaz-za, così, suona come «grassoche cola» di fronte ad una pre-stazione non bella per entram-be le formazioni. Per Cuneol'importante era «staccare» l'av-versario diretto, la stessa CasaModena, e l'ha fatto: ora 8 pun-ti separano le due formazioni(quarti i piemontesi, quinti gliemiliani) capaci di fronteggiar-si in campo e sugli spalti. Glisfottò e gli striscioni mostrati ie-ri sera sono stati «ad alto conte-nuto ironico». Uno per tutti, deimodenesi: «Ora in Championstifiamo gli italiani». Dopo pochisecondi, però: «Meglio Vermi-glio che voi bagiani». La partitaad alto rischio di Cuneo ha viag-giato su due binari. Primo e se-
condo set con Sokolov che at-tacca anche dal centro, poi Piaz-za torna al vecchio modulo,con due centrali (Rossi eKohut).
Antonov out Antonov, nell'alle-namento di rifinitura, ieri matti-na, ha avvertito dolore alla cavi-glia destra, così Cuneo ha inizia-
to con Wijsmans opposto e Del-la Lunga in posto quattro. «Ab-biamo sbagliato cose che, di so-lito, non falliamo - dice Piazza-. Errori non da Cuneo, e Mode-na ne ha approfittato nel secon-do set. Rossi è in un buon perio-do, giusto provare l'altro modu-lo». Così la battuta di Cuneo nelprimo set, la volontà di reagirenel secondo di Modena e la ca-pacità, da parte di Grbic, di farrientrare Sokolov, sono stati de-terminanti. Celitans è stato spi-na nel fianco di Cuneo per tuttoil match: 23 punti, 5 a muro. Ba-ranowicz ha disorientato gli av-versari quel tanto che basta. No-nostante i 15 block (4 di Sala) a9 da parte di Modena, Cuneoha cacciato indietro gli avversa-ri ad ogni assalto: Wijsmans hatenuto sempre la squadra attac-cata al match. Nel terzo, quan-do il servizio flot di Piscopo hacreato problemi. E nel quarto:con Sokolov in affanno. Lì è en-trato Galliani che ha piazzatodue ace (uno con nastro), coiquali ii cuneesi festeggiano ilquarto posto blindato.
Città di Castello volaSora-Matera rinviata(f.c.) Città di Castello domenica
prossima potrebbe festeggiarel’aritmetica promozione in A 1. Il forte sisma ha fatto rinviare a data dadestinarsi Sora Matera. In Corigliano Padova 36 punti di Padura Diaz. Così l'8ªdi ritorno: Potenza P. Città di Castello 0 3 (19 25, 17 25,16 25); Corigliano Padova 3 2(25 22, 23 25, 25 22, 20 25,15 11); Ortona Loreto 3 2 (25 23,23 25, 19 25, 26 24, 15 12); Monza Molfetta 1 3 (31 29, 23 25,21 25, 24 26); Brolo Atripalda 3 0(25 23, 25 21, 27 25). Ha riposato:Reggio Emilia. Classifica: Città diCastello 53; Molfetta 40; Sora, Atripalda 37; Padova 32; Corigliano 31;Monza, Ortona 29; Reggio Emilia26; Brolo 19; Potenza Picena 17; Matera 15; Loreto 10.
A-2 DONNECuello inizia bene(m.l.) Novara e Ornavasso prose
guono in testa, esordio vincente peril tecnico Cuello col Casalmaggiore. La 18ª: Montichiari Novara 0 3(17 25, 28 30, 13 25); Pavia S.Vito3 0 (25 16, 25 23, 25 15); Mazzano Casalmaggiore 1 3 (18 25,22 25, 28 26, 24 26);Frosinone Soverato 3 0 (25 20,25 15, 28 26); Ornavasso T.Verdiane 3 0 (25 20, 25 20, 25 21);Marsala Sala Consilina 3 0 (25 23,25 20, 25 18); Crovegli San Casciano 3 1 (25 20, 25 18, 19 25, 25 16).Classifica: Novara, Ornavasso45; Casalmaggiore 41; Frosinone35; Pavia 32; Crovegli 26; Sala Consilina 25; Mazzano, San Casciano,Soverato 23; Montichiari 22; Fontanellato 20; Marsala 10; San Vito 8.LA FAWCETT NE FA 55 (a.a.) InSud Corea, in Korea Expressway Industrial Bank of Korea 3 2,la nazionale Usa Nicole Fawcett hafatto 55 punti, record di ogni campionato professonistico.
Taccuino
38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNIANCONA
C’è un clima elettrico, diesaltazione collettiva: l’atleti-ca azzurra conferma il momen-to magico. Ad Ancona, in Asso-luti indoor che più vibrantinon si può, un record italianotira l’altro. Manco fossero cilie-gie. Ne arrivano tre in un’ora.E sono uno più prestigioso del-l’altro. Sono firmati, nell’ordi-ne, da Silvano Chesani, che vo-la a 2.33 in alto, da baby Ro-berta Bruni, che si arrampica a4.60 con l’asta e da Michael Tu-mi, che stampa un monumen-tale 6"51 nei 60. Il primo pri-mato sa di storia ed è il più affa-scinante, il secondo guarda alfuturo, il terzo parla al presen-te. Hanno tinte forti.
Per la storia Ci hanno provatoin tanti, molti l’hanno sfiorato.Ma solo lui c’è riuscito. Chesa-ni, 24enne trentino, centra unlimite che si inseguiva dal lon-tano 1989, quando all’apertoMarcello Benvenuti, a Verona,salì appunto a 2.33. Il poliziot-to, reduce dal 2.28 di diecigiorni fa a Banska Bystrica eun personale di 2.31 (Ancona
2012), fa 2.13 e 2.18 al primotentativo, 2.24 e 2.29 al secon-do e quindi, alla quota-record,è subito perfetto. Il salto è damanuale: ampio, pulito. Da ve-dere e rivedere. L’esaltazioneè di tutti. Di mamma Maria Ro-sa e di papà Fabio, in tribuna.Ma anche dei compagni di ga-ra (Fassinotti 2.27), che lo sof-focano in un abbraccio colletti-vo. Quella dei saltatori in altoè una tribù che balla: per tutti
è un muro che si sgretola. Cisono voluti più di 23 anni.
La dedica «Ho subito pensatoal mio allenatore Giuliano Cor-radi — spiega Silvano, ex gio-catore di hockey ghiaccio, fisi-caccio di 1.91 per 81 kg —: coisuoi tanti atleti cercava questorisultato da sempre». Chesani,per seguirne i consigli, quattrostagioni fa si è trasferito a Mo-dena. «Torno a casa nelweekend — racconta lo stu-dente in informatica — siamoun gruppo di lavoro affiatato,composto anche da Carollo,Ferrante e la Vallortigara. Sa-pevo di valere misure impor-tanti. E so che posso ancora mi-gliorare, nella fase di valica-mento e, in generale, nellachiusura del salto». Il primatoitaliano in sala, ora, è tuttosuo: Alessandro Talotti, a Gla-sgow, nel 2005, era arrivato a2.32. «Lo scorso anno — ricor-da — proprio nelle indoor, fe-ci il minimo per l’Olimpiade,ma non mi confermai e rimasia casa. Quella batosta mi hafatto riflettere e dopo due me-si in cui ho solo giocato a bea-ch volley, ho deciso di insiste-re con un nuovo entusiasmo».Fino ad Ancona. Fino a un’im-presa che vale tutto.
Il record dell’alto di Benvenuti è eguagliatodopo 24 anni: «Merito dell’Olimpiade saltata»
Cronologia ALTO UOMINI
Cronologia ASTA DONNE
Il d.t. Fauner è suo zio«Scattata una scintilla»Da mercoledì i Mondiali
COPPA A DAVOS
Cronologia 60 UOMINI
Di nuovo primatisti14 giorni dopo:il veneto scende a6"51 nei 60 ed è 2˚nelle liste mondiali2013, la 18enneva a 4.60 nell’asta
ANCONA
Un’ottima reazione allosparo (0"140), una messa inmoto e un’accelerazione dasballo, frequenze elevatissimee, oplà, il cronometro grida unameraviglia: 6"51. Michael Tu-mi, nei 60, due settimane dopoaver migliorato un primato cheresisteva dal 1990 (6"55 di Pier-francesco Pavoni, poi eguaglia-to da Simone Collio e da FabioCerutti), cresce di altri 2/100.Dei tre record di giornata, quel-lo del 23enne vicentino è tecni-camente il più probante. Perchiarire: il poliziotto, ora, è se-condo nella lista mondiale2013 guidata dallo statuniten-se Darvis Patton che nella notteitaliana di sabato, ai MillroseGames di New York, ha corso in6"50. E in Europa, il più vicino,il francese Jimmy Vicaut, glirende 2/100.
Che crescita Michael è una pal-lottola. «Avevo bisogno di unaconferma — dice l’allievo diUmberto Pegoraro — così hoanche messo a tacere chi noncredeva tanto al 6"53 di Mag-glingen, in Svizzera. Qui sonopartito meglio, forse questa èstata quasi la gara-perfetta. An-che se il tempo di attesa sul"pronti" è stato molto lungo.Nei due turni mi sono rispar-miato, in finale ho sbagliato po-co o nulla. Tengo i piedi per ter-ra, ma adesso l’obiettivo è scen-dere sotto i 6"50 e l’oro agli Eu-
roindoor di Göteborg, tra 15giorni. Questo risultato mi dàmolta fiducia, sono cresciuto ditesta. Perché pormi dei limi-ti?».
Super Bruni Pure Roberta Bruninon ha limiti. La 18enne roma-na di Nazzano allenata da Ric-cardo Balloni, già bronzo mon-diale junior, brucia le tappe. Ainizio stagione vantava 4.35 al-l’aperto e 4.25 al coperto. In me-no di un mese è salita a 4.30, a4.51 (primato italiano indoor)e ora, con un progresso di altrinove infiniti cm, a questo strato-sferico 4.60 che eguaglia il re-cord assoluto di Anna Giorda-no Bruno (Milano, agosto2009). L’ex judoka della CaririRieti fa 4.10 alla prima, 4.30 al-la seconda, 4.40 alla prima (mi-sura superata anche da Giorgia
Benecchi) e si ripete a 4.50 e a4.60. Poi prova 4.64, un cm piùsu del record del mondo juniorindoor della svedese AngelicaBengtsson. Dopo tanti festeg-giamenti, ci sono tre nulli. Mal’appuntamento è solo rimanda-to. «Solo alla vigilia — svela —mi è arrivata un’asta nuova, piùdura della solita. Non l’ho usatanemmeno in riscaldamento,ma mi sono subito trovata be-ne. Gli Europei? Il podio è unsogno troppo grande. Punto al-la finale». A 18 anni, sarebbeuna gran cosa. Ancona regalaanche i primati promesse delle4x200 (Fiamme Gialle e Brac-co), quelli junior della 4x200uomini (Cariri) e del triplo don-ne (Cestonaro) e quello dei3000 allieve (Reina).
2.27 O. Raise Bologna 19/9/19792.27 M. Di Giorgio Bologna 19/9/19792.27 B. Bruni Bologna 19/9/19792.28 P. Borghi S. Lucia (Tv) 25/5/19802.29 M. Di Giorgio Pisa 5/7/19802.30 M. Di Giorgio Udine 15/6/19812.30 L. Toso Padova 13/6/19882.32 L. Toso Torino 21/7/19882.33 M. Benvenuti Verona 12/9/19892.33i S. Chesani Ancona 17/2/2013
4.31 A. Farfaletti Conegliano 28/9/024.32 A. Giordano Bruno Busto A. 24/9/064.40 A. Giordano Bruno Trieste 21/7/07
4.41 A. Giordano Bruno Trieste 26/7/084.42 A. Farfaletti Busto A. 21/9/08
4.45 A. Giordano Bruno Vicenza 17/5/094.46 A. Giordano Bruno Lignano 12/7/09
4.55 A. Giordano Bruno Trieste 25/7/094.60 A. Giordano Bruno Milano 2/8/094.60i R. Bruni Ancona 17/2/13
Tre urli azzurri
L’exploit al primotentativo. «Possoancora migliorareil valicamentoe la chiusura»
Lampo PillerLa rinascitadella nipoted’arte: è 7ª
6"59 A. Ullo Liévin 21/2/19876"59 P.F. Pavoni Liévin 21/2/19876"58 P.F. Pavoni Liévin 21/2/1987
6"58 P.F. Pavoni Budapest 5/3/19896"57 P.F. Pavoni Madrid 10/3/1989
6"55 P.F. Pavoni Atene 7/3/19906"55 S. Collio Valencia 9/2/2008
6"55 F. Cerutti Torino 22/2/20096"53 M. Tumi Magglingen 2/2/20136"51 M. Tumi Ancona 17/2/2013
Il volo di Chesaniporta l’Italia a 2.33
MIS. ATLETA SEDE DATA
MIS. ATLETA CITTÀ DATA
DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO ARCOBELLIDAVOS (Svi)
La nipotina ritrovata.Nell’ultima di Coppa del Mon-do pre Mondiali, rialza la chio-ma bionda Marina Piller, figliadi Maria Rosa, che è la sorellamaggiore del d.t. Silvio Fau-ner. Una fondista di talento fi-nora bloccata e adesso «libera-ta», recuperata ad alto livelloe settima nella 10 km a skatingdi cui è stata anche medaglia-ta mondiale giovanile. Il po-dio dista appena 22": ci salgo-no due vichinghe, Johaug eSteira (prima e terza) tra lequali s’intromette la solita po-lacca Kowalczyk, mentre unaBjoergen stranamente stancamarca visita. Il fondo rosa, dainumeri risicati, sa di poter con-tare ora su questa ventisetten-ne sappadina che contagia lagioia alle compagne, da Vero-nica Cavallar a Elisa Brocard,entrambe a punti, da Ilaria De-bertolis (ritiratasi in corsa perproblemi di stomaco) a DeMartin e Agreiter, che esulta-no da casa.
Uomini ko «Non mi aspettavoniente — dirà Marina — nonho voluto neanche i riferimen-ti crono nel primo giro, ma nelsecondo giro mi è scattata unascintilla, la grinta che mi servi-va. Mi sento un’altra, mi sonosbloccata». La Piller costringe-rà i tecnici a rimescolare i quar-tetti per i Mondiali. Dalla 15km a skating maschile vintadallo svedese Olsson su Colo-gna e Legkov (che s’allenanoqui), non sono arrivate invecele indicazioni attese. Fabio Cle-menti è il primo azzurro malontano dai punti (43˚), arran-ca con gli occhi gelati pureGiorgio Di Centa, che fa: «Han-no fatto bene a non venire Ho-fer e Clara (vincitore nella 42km tl in Val Casies, ndr)».Da giovedì tutti in Val diFiemme.
Risultati. Donne, 10 km tl: 1. Johaug(Nor) 26’16"7; 2. Kowalczyk (Pol) a8"9; 3. Steira (Nor) a 13"4; 4. Wiken(Sve) a 17"8; 7. PILLER a 35"1; 26. CA-VALLAR a 1’25"9; 30. BROCARD a1’48"4; rit. DE BERTOLIS. CdM: 1.Kowalczyk (Pol) 1552; 2. Johaug (Nor)1047; 39. DE MARTIN 128.Uomini, 15 km tl: 1. Olsson (Sve)34’47"5; 2. Cologna (Svi) a 11"8; 3.Legkov (Rus) a 13"9; 4. Teichmann(Ger) a 15"1; 43. Fabio CLEMENTI a1’49"; 54. DI CENTA a 2’08"3; 55. Fabr.CLEMENTI a 2’11"; 58. CHECCHI a2’22"2. CdM: 1. Cologna (Svi) 1173; 2.Legkov (Rus) 1034; 3. Northug (Nor)947; 11. DI CENTA 379.
Silvano Chesani, 24, trentino delle Fiamme Oro COLOMBO
A sinistraMichael Tumi,23 anni,vicentino inforza alleFiamme Oro. Adestra RobertaBruni, 18ennedella Cariri Rieti:nel 2013 si è giàmigliorata di 25cm COLOMBO
Marina Piller, 27 anni, abbraccialo zio, il d.t. Silvio Fauner
TEMPOATLETA CITTÀ DATA
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LORENZO SIMONCELLIPRETORIA (Sudafrica)
Con il passare delle ore siaggrava sempre di più la posi-zione di Oscar Pistorius, attual-mente in custodia cautelarepresso la stazione di polizia diBrooklyn, zona est di Pretoria.Nel pomeriggio di ieri, infatti,gli inquirenti hanno ricevutogli estratti delle videocamere disorveglianza del residence do-ve vive l’atleta sudafricano. Seconfermate, non lasciano scam-po a Pistorius e al suo entoura-ge difensivo.
Nessuna sorpresa Sembra, infat-ti, che l’auto della fidanzata ab-bia varcato il cancello del resi-dence alle 18 del 13 febbraio, ilgiorno prima dell’omicidio.Quindi nessuna sorpresa not-turna, nè tantomeno l’incredibi-le ipotesi di averla scambiataper un ladro. Inoltre, gli inqui-renti, nel bagno dell’abitazio-ne, che ormai sembra essere atutti gli effetti il luogo dove si èconsumato il delitto, hanno tro-vato una mazza da cricket in-sanguinata. Sono ancora in cor-so gli esami ematici, ma da pri-me indiscrezioni, il plasma sem-brerebbe essere della vittima.Questo lascerebbe pensare chePistorius avrebbe prima colpitoReeva con la mazza in una col-luttazione, per poi finirla conquattro colpi di semiautomati-ca calibro 9. Un’ipotesi dram-matica, che però troverebbe ri-scontri negli esami autoptici ef-fettuati nelle ore scorse sul cor-po della vittima. Secondo alcu-ni organi di stampa sudafricania devastarle il cranio potrebbeessere stata la pallottola chel’ha raggiunta, che non si esclu-de, a questo punto, possa esse-re stata sparata alla testa per
«mascherare» eventuali basto-nate infertele prima. Tuttavia,la mazza potrebbe anche esse-re stata usata da Reeva per di-fendersi, oppure da Pistoriusper sfondare la porta del bagnoin cui lei avrebbe cercato ripa-ro. Secondo il Sun l’assassinataera seduta sul water e il corposarebbe stato trasportato attra-verso la scala interna al pianodi sotto.
Il padre Henke Pistorius ha di-chiarato alle autorità di aver ri-cevuto una chiamata del figlioalle 3.20 del mattino e di essere
stato il primo ad accorrere sulluogo del delitto, dove ha vistoil figlio ai piedi della scala inter-na, con in braccio Reeva che an-cora respirava. Che Pistoriusfosse in crisi è evidente anchedalle dichiarazioni di Justin Di-varis, uno dei suoi più cari ami-ci, secondo cui il campione altelefono alle 3.55 gli avrebbe ri-petuto ossessivamente «Ho uc-ciso la mia Baba», e che si eratrattato di un «terribile inciden-te».
In pigiama Ieri ha testimoniatoanche una carissima amica del-l’atleta sudafricano, residentenello stesso residence di Pisto-rius, e arrivata sul luogo del de-litto chiamata da «Blade Run-ner». Avrebbe dichiarato cheReeva Steenkamp si trovavaadagiata al suolo con un pigia-ma da notte. Questa sarebbeun’altra prova schiacciante con-
tro Pistorius, dato che dimostre-rebbe come la fidanzata fossegià all’interno della casa molteore prima dell’omicidio. Ipotesirafforzata dai vicini di casa, cherimangono certi di aver sentitourla e schiamazzi già intorno al-la mezzanotte. Nel frattempo,gli inquirenti continuano a sca-vare nella relazione della cop-pia. A quanto pare le relazioniamorose di Pistorius erano piut-tosto travagliate, quasi semprea causa della sua gelosia. Era ac-caduto anche con la bella Ree-va, che ultimamente avevastretto una solida amicizia conMario Ogle, cantante sudafrica-no e partecipante con lei a«Island of Treasure».
Col rugbista Nelle ultime ore si èspeculato anche su una presun-ta relazione della modella suda-fricana con Francois Hou-gaard, noto giocatore di rugby
degli Stormers e della Naziona-le (27 presenze) e amico di Pi-storius. Secondo la stampa loca-le, i due si scambiavano spessotweet e prima dell’inizio dellastoria con Pistorius, c’era statauna breve relazione tra i due.Come di consueto, ieri Pisto-rius è stato visitato, tra le 15 ele 17 da familiari e legali, chegrazie anche all’aiuto di unodei più famosi patologi sudafri-cani, Reggie Perumal, stannotentando di raccogliere il massi-mo delle prove per presentarsialla difficilissima udienza di do-mani con qualche carta in più.
«Provato» Continua l’insofferen-za di Pistorius, che vorrebbeavere qualche trattamento di fa-vore in più, data la sua disabili-tà. Ma la polizia non sembra ac-condiscendere alle richieste delcampione, che però nelle ulti-me ore è riuscito a ottenere unacella singola. Oggi è stato visita-to anche da un ministro di cultoche lo ha trovato «disperato» e«psicologicamente privato». Al-l’uscita della stazione di poli-zia, ha affermato che le ha chie-sto di «pregare per lui». Manca-no poche ore ormai a quelloche si preannuncia il processopiù importante, in termini me-diatici, per il Sudafrica. Gli ulti-mi sviluppi, di certo, lascianopoche speranze all’ex eroe olim-pico sudafricano, che ormaisembra essere stato abbandona-to anche dai suoi tifosi.
salterà dunque,dal 9 marzo al25 maggio, ledue tappe del
Qantas Tour inAustralia e legare a Rio deJanerio, nello
Iowa (StatiUniti) e a
Manchester(Inghilterra),
appuntamenti diuna stagione
all’aperto checulminerà adagosto con i
Mondiali diMosca.
Sponsor sìVan Zyl hacomunque
chiarito che glisponsor
manterranno iloro contratti in
attesa delrisultato del
procedimento.
i 5 punti
Reeva in casa già dal pomeriggioTrovata in bagno una mazza da
cricket insanguinata con cuil’avrebbe colpita alla testa
Se il giudice accoglieràl’istanza del procuratoreGerrie Nel, che continua adaccusare Oscar Pistorius diomicidio premeditato dellamodella Reeva Steenkamp, ilcampione paralimpicosudafricano dovrà scontare lapena dell’ergastolo.Questo significa, che, sedomani in aula saràriconosciuto colpevole,trascorrerà in carcere almeno25 anni. La pena di morte,infatti, è stata abolita inSudafrica nel 1995 da NelsonMandela, a seguito delle primeelezioni libere del 1994.Il diritto penale sudafricano, alcontrario di quello italiano,prevede un solo tipo diomicidio, ma se vieneravvisato un elemento dipremeditazione scattaautomaticamente l’ergastolo.
COSA RISCHIA
Premeditazione?Se confermatac’è l’ergastolo
yIMPEGNI
ANNULLATI
Geloso verso il cantanteReeva era in pigiamaLa fidanzata arriva alle 18 Sangue su una mazza Largo uso di caffeina
LA TRAGEDIA
Gli indizie i moventidella follia
Dopo il delittoavrebbe chiamatoil padre (subitoaccorso) e poi unamico: «Ho ucciso...»
Inchiodatodalle prove
La posizionesi aggrava
Lo scatto d’iraLa testimonianzaNei video La scoperta Depressione
Orrore Pistorius
Un ministrodi culto loha visitatoin carcere:«E’ disperato»
Domani l’udienzadecisiva: Oscarè affiancato ancheda un famosopatologo
La gelosia per Marco Ogle,cantante che ha partecipatocon Reeva Steenkamp a«Island of Treasure»,potrebbe essere alla base diuno scatto d’ira di Pistorius.La stampa nazionale hasollevato anche l’ipotesi diuna relazione parallela dellamodella con FrancoisHougaard, rugbista degliStormers e del Sudafrica.
Una delle amiche diPistorius, che abita nellostesso residence, chiamatada un Pistorius in stato dishock, avrebbe rivelato agliinquirenti di aver visto lafidanzata del campione,ormai in fin di vita, con unpigiama da notte. Questodimostrerebbe come lavittima era già nella villamolte ore prima del delitto
Gli inquirenti hanno visionatoi filmati delle videocamere disorveglianza, chedimostrerebbero come lafidanzata sia arrivatanell’abitazione alle 18 delgiorno precedente l’omicidio.Di conseguenza, la sua tesisecondo cui l'avrebbescambiata per un ladro nelmezzo della notte, perdeogni credibilità.
Nel bagno è stata trovatauna mazza da cricketinsanguinata. In attesa dellaconferma dei test clinici sullacompatibilità del plasma conla vittima, anche in seguito airisultati autoptici, che hannoriscontrato lesioni sul craniodi Reeva, la mazza da cricketpotrebbe essere stata usatada Pistorius per colpire lafidanzata.
Secondo molti conoscenti,già prima dei Giochi Pistoriussoffriva di bipolarismo.Grandi dosi di caffeina (manel sangue le analisi hannocercato anche tracce disteroidi) e un eccessivoesercizio fisico lo avrebberoportato a crisi isteriche eaggressioni verbali. Comedimostrano le accuse aOliveira alla Paralimpiade
In alto OscarPistorius, 26anni, durantel’udienza divenerdì aPretoria. Sopraa sinistral’avvocatoKenny Oldwagee il fratello diPistorius, Carl,arrivano allastazione dipolizia; a destrail rugbistaFrancoisHougaard,Sotto, ReevaSteenkampANSA/AP/REUTERS
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Azarenka domaSerena neo n. 1Errani-Vincinon si fermano
Ippica GP LOCATELLI A TORINOSnowboard COPPA A SOCHI Scherma COPPA DEL MONDO
Nadal ritrovail successo«Ma il ginocchiomi fa male»
AtleticaPatton, 6”50 nei 60(si.g.) Nei 106i Millrose Games di NewYork 3 record Usa, un primato mondialejr e 5 mpm stagionali, tra cui 6”50 di Dar-vis Patton nei 60 e 4’27”02 di Sheila Reidnel miglio. Nei 600 metri 2˚ tempo mon-diale alltime di Alisya Montano. Uomini.60: Patton 6”50 (mpm ’13). 600: Sowinski1’15”61 (rn e mpm ’13); S. Solomon1’16”04; J. Solomon (Tri) 1’16”19; Symmon-ds 1’16”89. Miglio: Lomong 3’51”21; Cen-trowitz 3’51”34; O’Lionaird (Irl) 3’52”10;O’Hare (Gb) 3’52”98. 2 miglia: Lagat8’09”49 (rn e mpm ‘13); Bumbalough8’13”02; Levins (Can) 8’14”69 (rn). 60 hs:Porter 7”59; 4. Richardson 7”71. Donne.60: Gardner 7”19. 400: Wineberg 52”19.600: Montano 1’23”59 (rn e mpm ’13); Wil-son 1’26”45 (rec. mond. jr); Moore1’26”48. Miglio: Reid (Can) 4’27”02 (mpm’13); Cain (’96) 4’28”25; Grace 4’28”79. 60hs: Lewis 7”84; Crawford 7”97; Castlin8”00. Asta: Suhr 4.65; Sutton 4.65. Lun-go: DeLoach 6.90; Reese 6.85.
BoxeMONDIALI (r.g.) Ad Atlantic City (Usa) illocale Adrien Broner (Usa, 26) mantienela cintura leggeri Wbc contro il gallese Ga-vin Rees (37-2-1) ko 5. Il camerunenseSakio Bika (31-5-2), superando NikolaSjeloka (Montenegro, 25-1) ai punti, di-venta il cosfidante di Lucian Bute (Rom,31-1) per il vacante supermedi Wbc. ATijuana (Mes) Johathan Romero (Col, 23)conquista il vacante titolo supergallo Ibfa spese di Alejandro Lopez (Mes, 24-3)per split decision.
GhiaccioMondiale lungaKramer da recordMentre Andrea Giovannini, a Collalbo(Bz), vince i 3000 della finale della Coppadel Mondo jr in pista lunga (3’57"06) ag-giudicandosi anche la classifica di spe-cialità, a Hamar (Nor) l’olandese SvenKramer centra il quinto titolo mondiale al-lround: come lui nessuno mai. Il norvege-se Oscar Mathisen (1908-1914) e il finlan-dese Clas Thunberg (1923-1931) si eranofermati a quattro. Uomini. 1500: 1. Bokko(Nor) 1’46"34; 2. Brodka (Pol) 1’46"49; 3.Swings (Bel) 1’46"51; 23. Cignini 1’53"37.10.000: 1. Kramer (Ola) 13’11"86; 2. Swin-gs (Bel) 13’11"91; 3. Bokko (Nor) 13’15"83.
GolfIN SUDAFRICA Lorenzo Gagli 17˚ con281 colpi (73 69 66 73, -7) nell’AfricaOpen all’East London GC (par 72), nel-l’omonima città in Sudafrica, dove Dar-ren Fichardt ha firmato il quarto titolo incarriera (272 - 69 67 65 71, -16). Chiudo-no in bassa classifica Alessandro Tadini,67˚ con 290 (71 73 72 74, +2), e MatteoDelpodio, 71˚ con 291 (72 68 74 77, +3).
IppicaOGGI QUINTÉ A TARANTO AL Paolo Vi(inizio convegno alle 14.55) scegliamo Pe-arl Jam (14), Pilgrim del Ronco (11), Primo-match (10), Please Men (13), Princy Bar(15) e Per Te Bar (6).
SI CORRE ANCHE Trotto: Palermo(15.15). Galoppo: Albenga (15).
NuotoManaudou: 21”62(al.f.) Il campione olimpico dei 50 sl Flo-rent Manaudou a Nancy (Fra, 50 m) stam-pa un 21"62. Uomini: 50 sl F. Manaudou21”62 (1˚ t. stag.), Fratus (Bra) 21”92, Bou-squet 22”03; 200 sl Mallet 1'49”63; 50 do,50 fa F. Manaudou 24”95 (Lacourt24”99), 23”70 (Munoz, Spa, 23”93); 100do, 200 fa Stravius 54”03 (Lacourt54”43, Stasiulis 55”98), 1'58”94; 50-100ra Perez Dortona 28”03, 1'01”02; 100 faMartins (Bra) 53”08, Munoz (Spa) 53”37.Donne: 200-400 sl Balmy 1'58”19,4'07”93; 100-200 do Credeville 1'02”35,2'15”37.
Usa: colpo Mann(al.f.) La 15enne americana Becca Mann,specialista dei misti, migliora il personaledegli 800 sl a 8'27”37 al Grand Prix di Or-lando (50 m): è 2ª mondiale 2013. MissyFranklin domina 100 sl e 200 dorso. Uomi-ni: 50-100 sl Ervin 22”43 (Schneider22”88), 49”85; 400 sl Cochrane (Can)3'51”62; 1500 sl Klueh 15'29”34; 100 doMurphy 54”92, Hurley (Aus) 54”95, Lo-chte 55”42; 200 do Clary 1'57”85, 4. Lo-chte 2'01”32; 200 ra Alexandrov 2'14”13,Lima (Bra) 2'14”16; 200 fa Clary 1'59”42;200 mx Lochte 2'01”32. Donne: 50 sl Ma-gnuson 25”33, Ottesen (Dan) 25”36, 4.Franklin 25”65; 100 sl, 200 do Franklin55”37, 2'08”47; 400-800 sl, 200 mxMann (15) 4'10”66, 8'27”37 (2˚ t. stag.),2'15”25; 200 ra McCabe (Can) 2'29”58;200 fa Lacroix (Can) 2'09”63, Mann (15)2'10”83, 8. Bennett 2'20”09.
RugbyParisse, rischio stopC’è BergamascoIn vista di Italia-Galles di sabato a Roma,il c.t. Jacques Brunel ha convocato in ter-za linea Mauro Bergamasco, nel timoreche Sergio Parisse venga squalificato.Sabato al 35’ p.t. di Stade Français-Bor-deaux, il capitano azzurro è stato espul-so perché avrebbe insultato l’arbitro Car-dona.
PRATO OK (ri.te.) Prato batte ReggioEmilia 41-7 nel posticipo del 13˚ turno diEccellenza. Classifica: Viadana 55; Calvi-sano, Prato 53; Padova 42; Rovigo 39;Mogliano* 32; Fiamme Oro 25; San Donà,Lazio 22; Reggio Emilia 20; L’Aquila* 9;Crociati 3. (*: una in meno)
Sport invernaliMondiali di biathlonDomracheva okA Nove Mesto (Cec) con le mass start sisono conclusi i Mondiali dominati dallaNorvegia: mai una nazione aveva vinto ot-to ori in una stessa edizione. L’ultimo è diBoe, con Svendsen che ottiene la quintamedaglia (quattro ori). Tra le donne, suc-cesso della Domracheva e sesta meda-glia per la Berger (quattro ori e due argen-ti). Uomini, 15 km mass start: 1. Boe (Nor)36’15"8 (0); 2. Shipulin (Rus) a 3"7 (1); 3.Svendsen (Nor) a 7"4 (1); 4. Moravec(Cec) a 10"4 (1); 21. HOFER a 1’52"9 (3).Coppa (18): 1. M. Fourcade (Fra) 844; 2.Svendsen 751; 23. Hofer 275.
Donne, 12.5 km mass start: 1. Domrache-va (Bie) 35’54"5 (2); 2. Berger (Nor) a 8"7(2); 3. Hojnisz (Pol) a 27"6 (1) 4. Vi. Seme-renko (Ucr) a 46"6 (2); 20. OBERHOFER2’25"4 (4). Coppa (18): Berger 889;Domracheva 606; 24. Oberhofer 296.
BOB Simone Bertazzo 16˚ nel quattro aSochi (Rus), ultima tappa di Coppa delMondo. Bob a 4: 1. Melbardis (Let)1’52"29 (3˚+1˚); 2. Florschuetz (Ger) a0"02 (1˚+4˚); 3. Zubkov (Rus) a 0"14(2˚+6˚); 16. ITALIA 1 (Bertazzo-Fonta-na-Ughi-Costa) a 1"10 (17˚+14˚).
Mack Grace Smsa solo vincere
Sciabola e spadatrionfi a squadre
A DOHA LE CICHI ANCORA PROTAGONISTE
Moioli: un crossvinto a 17 anni
VINCENZO MARTUCCItwitter@vincemartucci
Rafa Nadal torna a vin-cere un torneo. Accade a SanPaolo in Brasile, un torneo diterza fascia, il secondo in duesettimane che il più forte ter-raiolo di sempre sta frequen-tando in Sud America per riac-quisire il ritmo partita e testa-re le ginocchia ballerine. Cioéle fantastiche molle che l’han-no costretto al forzato stop di7 mesi e mezzo, dal k.o. d’ac-chito a Wimbledon contro Ro-sol del 28 giugno, all’indoma-ni del settimo trionfo negli ul-timi 8 Roland Garros, controNovak Djokovic.
Sprint Il ginocchio sinistro, do-ve ha accusato una lesione altendine e soffre della sindro-me di Hoffa, non gli fa spinge-re al massimo. Ma, dopo la fi-nale in singolare e doppio alrientro della settimana scorsaa Vina del Mar (Cile), il formi-dabile mancino di Maiorcabatte per 6-2 6-3 Nalbandian
(Arg) sotto il traguardo brasi-liano, recuperando da 0-3 al se-condo set, e conquista il 51˚ ti-tolo Atp (37˚ sulla terra). Cosìritrova almeno un po’ il sorrisodopo aver temuto l’operazioneed esser scivolato al 5 del mon-do. I 251 giorni senza vittorie
non sono peraltro il digiunopiù lungo della sua carriera:da Roma 2009 a Montecarlo2010 era rimasto 11 mesi a sec-co, e gli era successo altre trevolte per 9/10 mesi. Perché,col suo gioco estremamente fi-sico, ha sempre avuto infortu-ni, ma mai come stavolta ave-va fatto temere un prematuroaddio alle gare, ad appena 26anni. Come Bjorn Borg, il feno-meno della terra cui ha tolto loscettro.
Bivio «Sono molto orgogliosodel risultato e di questi momen-ti di gioia dopo quelli che hovissuto piuttosto difficili. Que-st’anno comincia bene e speroche sia di buon auspicio per po-ter rivivere le belle cose degliultimi anni», esulta Rafa a me-tà. «So che, se lavoro duro,non dovrebbe essere un proble-ma salire al livello più alto. Civorrà molto sacrificio, ma perme non è mai stato un proble-ma: mi piace la gara, lavorarduro, sentirmi bene ed esserecompetitivo». Con la spada diDamocle dell’infortunio: «Ilmio principale obiettivo è re-stare in buona salute. Il ginoc-chio m’ha fatto un po’ male insemifinale, meno in quest’ulti-ma partita: era un dolore sop-portabile». Prossimo test, Aca-pulco, fra 7 giorni, poi cemen-to Usa (Indian Wells e Miami)o terra rossa europea (Monte-carlo, Barcellona, Roma e Pari-gi).
Finale (455.775 $, terra): Nadal (Spa)b. Nalbandian (Arg) 6-2 6-3.
Tennis / A SAN PAOLO, DOPO LO STOP DI 7 MESI
Mack Grace Sm inizia il2013 come aveva finito la sta-gione precedente, vincendo unGran Premio.Il 2012 era stato magico, conGP Lotteria, Città di Montecati-ni, Europeo di Cesena e Paliodi Montegiorgio portati a casa.E dalla sagra del San Paolo diMontegiorgio a fine novembre,il figlio di CC’s Chukie T (unamericano figlio di MalabarMan vincitore a 2 anni del Pe-ter Haughton Memorial) è pas-sato a Torino, conquistando ilLocatelli importato da San Si-ro, chiuso dal 31 dicembre.Bravissimo Roberto Andreghet-ti ad attendere in pariglia ester-na, mentre Mirtillo Rosso se lavedeva con Owen’s Club, dopoaverlo anticipato al via.Owen’s sbagliava al Km (da1.13.4), dove entrava in azio-ne Mack Grace, passato facilein retta dopo breve lotta conMirtillo Rosso.6ª corsa - GP Locatelli - m 1600: 1Mack Grace Sm (R. Andreghetti) 1.12.2;2 Mirtillo Rosso; 3 Ok America; 4Newyork Newyork; Tot.: 4,21; 2,42,2,82 (12,10) Trio: 56,84.LOVER QUARTA Ci si aspettava qual-cosa di più da Lover Power (J. Raffe-stin), ma alla fine è arrivato solo unquarto posto nel Prix du Pontavice deHeussey (m 2100) al montato vinto daTango Quick (F. Nivard) in 1.12.A SAINT MORITZ Buon secondo postodel nostro Logodurese (D. Porcu) ieri aSt. Moritz. Nel GP Mirco Demuro quintocon Arabian Beauty e Daniele Porcu no-no con African Art. Vittoria a RussianTango (J. Bojko).
Michela Moioli (AFP), 17anni, ha vinto ieri il cross diCoppa del Mondo a Sochi(Rus), sulla pista che nel 2014ospiterà i Giochi. Ha fatto suala finale a sei che vedeva al viaanche Raffaella Brutto, poiquinta. L’ultima italiana a vin-cere un cross era stata CarmenRanigler, il 20 gennaio 2000 aSchoenried (Svi). «Ero talmen-te stravolta che mi sono lancia-ta sui sacconi, non ho nemme-no esultato — racconta la ber-gamasca di Alzano, dello SciClub Scalve —. Ho iniziato lastagione con l’idea di fare espe-rienza, ma man mano ho vistoche andavo bene. Ai Mondialisono caduta in finale e quelladi Sochi è una rivincita, è la pro-va che posso arrivare in finalecon regolarità anche se sonouna ragazzina». Michela Moio-li frequenta il quarto anno delliceo delle Scienze Umane di Al-bino (Bg). La vittoria dovrebbeaprirle le porte di un grupposportivo, probabilmente l’Eser-cito. Tra gli uomini, Omar Vi-sintin ha chiuso 7˚ dopo esserecaduto con Leoni in semifinale.
Dopo il successo indivi-duale di Diego Occhiuzzi, nel-la tappa di Coppa del Mondodi Padova l’Italia ha vinto an-che la prova a squadre. Al ter-mine di una giornata straordi-naria Diego Occhiuzzi, LuigiSamele, Massimiliano Muroloe Luca Curatoli in finale hannobattuto 45-43 l’Ungheria. Alprimo turno il successo sullaFrancia (cartellino nero dopoil lancio della sciabola di Api-thy), poi ai quarti la Russia(45-36) dell’ex c.t. azzurroChristian Bauer e in semifinalela Sud Corea oro olimpico aLondra 2012: 45-44 con rimon-ta di Samele da 41-44. Ad Hei-denheim (Ger) trionfa la spa-da a squadre azzurra. DiegoConfalonieri, Enrico Garozzo,Francesco Martinelli e Gabrie-le Bino si sono imposti in finalesull’Ungheria (39-32) dopoaver superato 45-39 la Franciaai quarti. «Questa vittoria ci dàmorale e la consapevolezzadel nostro valore, nonostantel'assenza di Matteo Tagliariole Paolo Pizzo» ha commentatoil c.t. Sandro Cuomo.
Sciabola a squadre a Padova. Finale: Ita-lia b. Ungheria 45-43; 3˚ posto: Sud Co-rea b. Germania 45-40. Semifinali: Un-gheria b. Germania 45-41; Italia b. SudCorea 45-44.Spada a squadre a Heidenheim (Ger). Fi-nale: Italia b. Ungheria 39-32; 3˚ posto:Cina b. Sud Corea 33-23. Semifinali:Ungheria b. Sud Corea 45-24; Italia b.Cina 45-36. Quarti: Italia b. Francia45-39. Ottavi. Italia b. Polonia 45-36.
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
IN FLORIDA
La finale di Doha (Qat,2.369.000$, cemento) è la piùbella partita dell’anno delledonne. Vika Azarenka (Bie) ri-sponde alla grande a SerenaWilliams (Usa) che oggi le to-glie ufficialmente il n. 1 delmondo — più anziana reginaWta, a 31 anni e 4 mesi, daChris Evert nell’85 — batten-dola per 7-6 (6) 2-6 6-3, in 2ore e mezza di battaglia. E’ ap-pena la 2ª volta che ci riesce in13 confronti, ed è solo la 1ª fi-nale persa da Serenona — (ie-ri 48 errori gratuiti!) dagli UsOpen 2011. Ma è soprattuttola prima volta che la bielorus-sa clonata a immagine e somi-glianza di Maria Sharapova re-
agisce di personalità all’afroa-mericana: nel primo set, quan-do si mangia il break iniziale epoi il 5-2 al tie-break, annullaun set point , e strappa il fonda-mentale parziale, rischiando,e nel secondo, quando resistealle spallate di Serena.
Super Cichi Le n. 1 del mondodi doppio, Sara Errani e Ro-berta Vinci rimontano Petro-va-Srebotnik (Rus-Slo) 2-66-3 10-6 e firmano il 16˚ suc-cesso insieme, proprio con-tro la coppia che le ha battutel’ultima volta, a Sydney a gen-naio. «E’ stato un match simi-le alle semifinali. Nel primoset non siamo partite bene,poi abbiamo giocato moltopiù aggressive, andando dipiù a rete e mettendo loropressione. Il 4-0 sotto nel su-per tie-break è stato un po’sorprendente, ma abbiamo ri-cominciato a giocar bene»,commenta la Vinci che pro-prio a Doha, nel 2001 (con laTestud). aveva vinto il 1˚ dei19 titoli di doppio.
Picchiatori A Rotterdam(Ola, 1.575.875 e, indoor),12 mesi la finale persa con Fe-derer, Juan Martin Del Potro(Arg) elimina Roger nei quar-ti, e vince il 14˚ titolo Atp su-perando per 7-6 (2) 6-3 Ben-neteau (Fra), all’8ª finale per-sa su 8. A San José (Usa, Usa,546.930$, cem), Milos Rao-nic, il bau bau dei quarti diDavis, Canada-Italia del 5-7april, supera in semifinaleQuerrey (Usa) 6-4 6-2.
Riecco Pennetta A Bogotà(Col, 235.000 $, terra), Fla-via Pennetta rientra dopoquasi 7 mesi per l’operazioneal polso destro, al 1˚ turno haPanova (Rus). A Dubai (Eau,2 milioni $, cemento), gioca-no Errani e Vinci.
Tiger Woods e ilpresidente Barack Obama sisono ritrovati per una sfidaall’esclusivo club Floridian sullatreasure Coast. Il presidente erain Florida per un fine settimanadi relax e ne ha approfittato perquesto incontro speciale. Ilprimo dopo lo scandalo chetravolse Woods. Per prepararsi,Obama, ha preso lezioni dall’excoach di Tiger Butch Harmon.
Woods-Obamasfida sul green
Vika Azarenka (Bie), 23 anni AFP Serena Williams (Usa), 31 anni EPA
Lo sciabolatore Luigi Samele Mack (sin.) batte Mirtillo DE NARDINMichela Moioli, 17, al traguardo AFP
Rafa Nadal, 26 anni, 51˚ titolo AFP Errani e Vinci, 16 titoli insieme ANSA
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44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Ieri sera, a «Che tempo chefa», Fabio Fazio s’è seduto sullapoltrona degli ospiti, ha lasciatoil suo posto di conduttore a Mas-simo Gramellini e s’è fatto inter-vistare su Sanremo. Prima frase:«Come può esserci un talento co-sì gigante in uno spazio così pic-colo?» e parlava naturalmentedi Luciana Littizzetto, apparsasubito dopo in un bel verde lun-go che non ha potuto indossareal Festival. Il Direttore, coglien-do lo spirito del momento, vuoleche raccontiamo il caso di que-sta signora vincitrice assoluta eautentica del Festival di Sanre-mo. Ci accingiamo all’opera, maavvertiamo che una delle doman-de possibili è la seguente: dove sa-rebbe Luciana senza Fabio? Perl’ennesima volta, Fazio s’è infat-ti dimostrato un fuoriclasse nonsolo della tv ma anche del concet-to che sta dietro alle sue opere(sarà ora di considerare «opere»anche i programmi tv), e cioè lamessa in scena di un popola-re-non-volgare, la pretesa checiò che piace a molti possa addi-rittura essere bello, formule cheoggi fanno alzare il sopracciglioa quasi tutti i colti, ma che agliantichi sarebbero apparse ovvie.Eschilo, Sofocle, Euripide, Shake-speare mettevano in scena com-medie, tragedie e drammi davan-ti a un pubblico di contadini. Fa-zio si porta dietro la Littizzettodall’epoca di «Quelli che il cal-cio» e con un duro lavoro di annine ha fatto la sua partner, dan-do vita a una coppia che fa veni-re in mente Sandra e Raimondo.Coppie come se ne vedono assaidi rado, dove non è certo chi sia ilcomico e chi la spalla, dove l’af-fiatamento si gioca sul contra-sto, la baruffa, l’insulto e sottin-
tende complicità e affetto (non èsempre vero però: Franco e Cic-cio nella vita si detestavano).
1Dunque, Luciana.Farà 50 anni l’anno prossimo, aottobre. È alta uno e 58. Ha ri-cordato nel corso di questo Fe-stival, per via dei trampoli sucui è andata in giro, che porta il33 e ½ di piede e le scarpe, trop-pe volte, è costretta a farsele sumisura. È una donna colta: lau-rea in Lettere con tesi sulla mi-tologia della notte della lunanel melodramma romanticodell’Ottocento, diploma in pia-noforte al Conservatorio. Ha an-che insegnato pianoforte allemedie, come ha ricordato leistessa quando al Festival ha suo-nato Chopin la ventenne Leono-ra Armellini (vicino a Leonoraha agitato le mani per dire: di-menticatevi la storia tra me e ilpianoforte, me ne vergognoquasi). All’inizio ci sono stati«Avanzi», «Cielito lindo», «Ci-ro», «Mai dire gol» con la Gia-lappa’s. Poi è arrivato Fazio.
2Si capiva già allora che era unafuoriclasse o no?
Chi ha l’occhio lungo l’ha capi-to presto. Fazio ha l’occhio lun-go. Luciana ha innanzi tutto ladote che non può mancare anessun attore e meno che mai aun comico: il senso del tempo,perché qualunque battuta, det-ta un istante troppo presto o unistante troppo tardi, non funzio-na. Aggiunga la capacità di sor-prendere, senza la quale non sidà né il comico né l’artista. Poic’è l’intelligenza e una cultura
non comune. E infine un evi-dente, personale, autentico sen-so di inadeguatezza, che po-tremmo chiamare più semplice-mente «modestia». Gli artisti,dentro di sé, sanno semprequanto valgono, ma hanno an-che – devono avere – una fortecoscienza del proprio limite. Senon percepiscono questo limi-te, non lavorano per superarlo,
e se non lavorano per superarloè impossibile che crescano. Sen-ta questa confessione: «Ho fat-to tutta la mia bella gavetta sen-za sconti. Non avevo nessunacarta vincente, arrivo da Tori-no e di Torino, si può dire?, chis-senefrega. I miei facevano i lat-tai, non ho avuto fidanzati im-portanti, non sono bellissima. Èstata dura. All’inizio non seiniente di tutto quello che c’è ingiro. Sei un ufo. A me è semprepiaciuta tantissimo Bice Valori.Franca Valeri ha un’energiapazzesca. E poi mi piace San-dra Mondaini».
3Quindi il paragone con Sandrae Raimondo è azzeccato. An-che Gramellini gliel’ha fatto ierisera in trasmissione.I due hanno risposto all’uniso-no: «Magari!». Fabio ha sempredetto che il suo idolo è MikeBongiorno.
4L’antiberlusconismo alla finenon è controproducente?Scusi, ma come fa un comico anon sfottere Berlusconi? È untale soggetto straordinario! Lecito dal libro Rivergination:
«Quello che mi turba è che al20˚ posto nella classifica dei 50maschi più fighi c’è Silvio Berlu-sconi. Allora perché nelle pri-me 50 donne gnocche del mon-do non ci sono io? Sono alta co-me lui, porto i tacchi alti, mimetto il fondotinta, mi tingo icapelli e c’ho pure tre tivvù, incamera, in cucina e in salotto».Piuttosto: in questo Festival, laLittizzetto — dopo gli arrivi incarrozza, i vestitini azzurri allaCaselli, l’abito da farfalla allusi-vo di Belen e tutto il resto — haofferto anche una misura di di-scorso serio nel momento dedi-cato alla violenza sulle donnecon un uso sapiente della paro-laccia. Una volta ha raccontatoche all’inizio della carriera lamisero a fare un numero con iCavalli Marci e quelli le disse-ro: «Noi siamo dieci uomini enon abbiamo mai avuto biso-gno di una donna». Lei, rimastasola, si mise a piangere.
5Secondo me è torinista.No, il torinista ieri sera era Gra-mellini (Fazio è sampdoriano).Luciana è juventina sfegatata.Ed è pure amica di Del Piero.
1 Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sul palco dell’Ariston; 2 La Littizzetto con l’abito a farfalla che prende in giro il tatuaggio-scandalo diBelen Rodriguez dell’edizione 2012; 3 Lady Luciana bacia Pippo Baudo, ospite venerdì della serata «Sanremo Story» ANSA/LAPRESSE
PRIMO TRA I «BIG»
Con lei il Festival2013 ha fattoil boom di ascolti:assieme a Fazioha saputo essereironica ma ancheseria nel discorsosul femminicidio
Il giorno dopo la vitto-ria di Marco Mengoni al Fe-stival di Sanremo, si puòcertificare il dominio incon-trastato dei talent show.Nell’edizione che sarà ricor-data anche per l’elevataqualità delle canzoni sceltedal direttore Mauro Paganie per l’arrivo dei giurati gui-dati da Nicola Piovani, han-no trionfato due cantanti diX Factor: oltre al "Re Mat-to", infatti, nella categoriagiovani è stato incoronatoAntonio Maggio (vincitorecon gli Aram Quartet nel2008). «Basta con la storiache chi viene dai talent è fa-cilitato: questo è stato un fe-stival libero e sereno. Sepensate che non ho ideali,né un passato, continuate afarlo: ma siamo nel 2013,andiamo avanti...», ha det-to sabato notte il 24enne diFrosinone in conferenzastampa con gli altri colleghisul podio ( Elio e le StorieTese e i Modà). Stanco e unpo’ frastornato, Mengoni,ha dedicato la vittoria allafamiglia di Luigi Tenco,che lo ha ringraziato per l’in-terpretazione del branoCiao amore ciao, nella sera-ta dedicata alla storia del Fe-stival. Intanto la sua canzo-ne, L’Essenziale, è già unahit in radio e su iTunes: «So-no contento, mi sembra diessere un po’ cresciuto gra-zie alle collaborazioni cheho avuto in questi anni».Ma ci sono anche gli ascol-ti: in media le 5 puntate delFestival Fazio-Littizzetto so-no state viste da 11 milioni936 mila spettatori pari al47.26% di share: è il risulta-to più alto dal 2000, sem-pre a conduzione Fazio.
1
Marco Mengoni, 24 anni LAPRESSE
DI GIORGIO DELL'ARTI
i milioni di spettatoriper la serata finaleSabato sera, la finaledel Festival, è stata vistada 12 milioni 997 mila spettatoricon il 53,80% di share
Re Mengoni:«Più maturoIl fattoretalent shownon c’entra»
Come mai la Littizzetto è statala vera vincitrice di Sanremo?
2
45LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
Schettino testimonialÈ bufera nelle Marche
Il pilota e una 30enne
In 100 mila a San Pietro
L’esperimento finlandese
DI MABEL BOCCHI
A Caserta: sorpreso a rubare
Melonilibero dopo
tre giorni:«Sto male»
È statorilasciato ieri
DoddoreMeloni,
l’indipendentistasardo rapito
giovedì inprovincia
di Oristano.Meloni èapparso
provato, condue catene
attorno al collo:«Sto male», ha
detto aifamiliari. Irapitori lotenevanorinchiuso,
legato e lopicchiavano.
Non gli è statodato cibo.L’uomo è
capolista diMeris
(Movimentueuropeu
rinaschidasarda), in corsaper la Camera.
E sarebbeproprio unamotivazionepolitica la
causa delsequestro
Dopo la scossa nel frusinate
Il terremoto nel Lazio:200 mila senz’acquaChiese e scuole chiuse
L’IDEA DI UN TOUR OPERATOR
Il Papa all’Angelus«Non usate Dioper il successo»
notizieTascabili
S
Dopo la paura, si contano i danni inCiociaria, dopo il terremoto di magnitudo 4,8 disabato sera con epicentro Sora, provincia diFrosinone. Una donna cardiopatica di 63 annidi Isola Liri è morta d’infarto subito dopo lascossa, probabilmente in seguito allospavento. Alcune abitazioni sono statesgomberate, molte chiese sono state chiuseper permettere a vigili del fuoco, Protezionecivile e Genio civile di svolgere i controlli distabilità: quattro sono state dichiarate inagibilima altre devono ancora essere valutate. E lostesso verrà fatto con le scuole, che oggi nonriapriranno. Il sisma ha inoltre creato problemiimportanti ai servizi idrici: l’acqua di uno degliacquedotti della zona si è intorbidita e AceaAto5 (l’azienda che gestisce l’area) haconsigliato ai sindaci e alla Asl di Frosinonedi dichiararne la non potabilità. Un disservizioche pesa su circa 200 mila persone.
«
Un invito all’ex comandantedella Costa Concordia, FrancescoSchettino, a partecipare a unincontro a Numana (Ancona) per un
progetto di rilancio dell’immaginedella Riviera del Conero nelmondo. Un’iniziativa isolata di untour operator (ancora anonimo)rivelata dal Resto del Carlino hascatenato le proteste del sindacoe delle associazioni di categoria:hanno tutti bollato l’idea come«buia, malsana e fantasiosa».
Cade ultraleggeroDue vittimevicino a Perugia
In centomila a piazza SanPietro hanno ascoltato ilpenultimo Angelus di BenedettoXVI, mostrando striscioni conscritto «Ti vogliamo bene», «Cimancherai», «Resta». Accolto da
un’ovazione il Pontefice hainondato il suo discorso diriferimenti a sé e alla sua sceltastorica. Come quando dice che laChiesa deve «rinnovarsi nellospirito», rinnegando «orgoglio eegoismo», per poi aggiungere chenon si deve «strumentalizzare Dioper i propri fini», in particolare per«successo» e «potere». Non solo,quando la vita ci pone «a un bivio»,non si deve seguire «l’interesseindividuale», ma «il vero Bene».
La vitamina C non ci rende immuni dalraffreddore, ma dimezza la durata dei sintomi.Lo sostengono i ricercatori dell’Università diHelsinki in uno studio. Dosi regolari di vitaminaC (uno-due grammi al giorno) riducono la duratamedia di un raffreddore dell’8% negli adulti e del18% nei bambini. Ma è soprattutto utile albenessere delle persone sottoposte a unpesante stress fisico. Sono stati coinvolti nellesperimentazioni maratoneti, soldati e bambini.
tuttaSalute
Il test su più di 60 mila donne
Se Monti, Finie Casininon entranoin Parlamentoio... mi ubriaco
Un velivolo ultraleggeroè caduto ieri pomeriggio aMontemelino di Magione,località di campagna a pochichilometri da Perugia. Per ledue persone a bordo non c’èstato nulla da fare, sono morticarbonizzati nell’incendiodell’ultraleggero. Il pilota sichiamava Simone Masci, 33anni, era di Foligno e guidavaquesto tipo di velivoli da circadue anni. Con lui una donna dicirca trent’anni non ancoraidentificata. Stando ad alcunetestimonianze, questoavrebbe infatti preso fuocoquand’era ancora in volo,dopo essere decollato daun’aviosuperficie a circa 500metri dal luogo dell’impatto.
EX MANAGER DELLA BANCA
Il comico rinuncia all’intervista-eventosu Sky. E Monti chiede un confronto a 3:«Il leader Pd e Berlusconi non sfuggano»
Il gip di Milano ha convalidato ieri il fermo eseguito giovedìper Gianluca Baldassarri (nellafoto Ansa). L’ex responsabile
dell’area finanza di Mps resteràdunque in carcere perché esisteil rischio di inquinamentoprobatorio e, soprattutto, quellodi fuga all’estero, visto che avevada poco chiesto di smobilizzareun milione di titoli. Baldassarriè accusato di associazioneper delinquere e truffa.
BLITZ DEI TERRORISTI
RILASCIATOL’ATTIVISTA
SARDO
SILVIO BERLUSCONI
Abuso o deficit di calcio e mortalità nelledonne: vi è correlazione. È quanto sostiene unostudio su 61 mila persone dell’Università di Uppsala,pubblicato sulla rivista «British Medical Journal»:l’assunzione di dosi eccessive di calcio (superiori ai1400 mg il giorno) o inferiori ai 600 mg, favorisconoil rischio di patologie cardiache. Questo mineraleapporterebbe benefici solo se consumatonelle giuste quantità. E non importa che si parlidi integratori o di calcio assunto con la dieta.
Massacrata in casaIl figlio confessa:«Ho ucciso per i soldi»
Il curioso rimedio dagli Stati Uniti
Un vero raid militare.Una bomba fatta esplodere,raffiche di kalashnikov e 12persone uccise, tra agenti eguardie di sicurezza: è loscenario in cui è maturato,sabato, nel nord dellaNigeria, il rapimento diSilvano Trevisan, ingegneredi 69 anni, che lavora per laditta di costruzioni libaneseSetraco. L’uomo, originariodella provincia di Venezia, èstato sequestrato insieme adaltri sei colleghi (un inglese,un greco e quattro libanesi).Secondo fonti nigerianedietro ci sarebbe il gruppoterroristico di matriceislamica Boko Haram, giàfamoso per gli attacchi aicristiani e ai volontari che sioccupano della vaccinazioneanti-polio. La Farnesina,intanto, si è messa al lavoro,ribadendo che la prioritàassoluta è «l’incolumitàdell’ostaggio». La diplomaziaitaliana si è attivata su duefronti, attraverso il consolatoa Lagos e l’ambasciata adAbuja. Il ministro degli EsteriGiulio Terzi è statoimmediatamente informatosulla vicenda e sono statesensibilizzate le autoritànigeriane. Trevisan halasciato il Veneto da annie non sembra avere parentinel suo paese d’origine néessere conosciuto dai suoiconterranei. Salgono così adue gli italiani nelle mani deiterroristi. L’altro è ilcooperante Giovanni LoPorto, 38enne palermitano,sequestrato in Pakistanil 19 gennaio 2012.
Italiano rapitoin NigeriaCon lui altrisei stranieri
A
Mps, Baldassarririmarrà in carcere
ALTRI MONDI
Ad uccidere con 32 coltellate Agnese MariaCoscia, 62 anni, è stato suo figlio Manlio Spagnuolo,26. È questa la drammatica verità sull’omicidio diMaddaloni (Caserta), emersa 48 ore dopo ilritrovamento del corpo massacrato. Il ragazzo erastato sorpreso dalla madre mentre con un amicorovistava nella cassaforte, alla ricerca di soldi peracquistare droga. Spagnuolo ha confessato nellanotte tra sabato e domenica in Questura a Caserta,dopo essere stato fermato insieme al suo complice,Francesco De Santi, 24 anni. Per entrambi l’accusaè omicidio volontario e rapina e sono ora detenuti inisolamento nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Una vera e propria rivoluzione nel campodei problemi legati alla sudorazione è arrivata sottoforma di caramelle deodoranti senza zucchero,prodotte da un’azienda americana. Sono pasticcheal gusto mandarino, che al posto dello zuccherotradizionale contengono isomalto, un carboidratonaturale derivante dalla barbabietola. Una voltaingerite, garantiscono un effetto deodorante alla rosasu tutto il corpo per almeno sei ore, grazie ad alcunicomposti rilasciati attraverso la pelle.
Sorpresa Grillo«No alla tv»Bersani: «Temele domande»
LEADER DEL PDL
Vitamina C, toccasanaanche contro lo stress
Prendere troppo calciopuò far male al cuore
Il sudore si combattemangiando caramelle
FILIPPO CONTICELLOMILANO
Un p.s. che non ti aspetti,un invito al confronto che nonti aspetti e una folla entusiastaper una coalizione di partiti e,visti i tempi, neanche quello tiaspetti. Ieri, a una settimanaesatta dalla chiamata alle ur-ne, Beppe Grillo è tornato aspiazzare: dopo aver sbandie-rato per giorni il suo ritor-no-evento in tv, ha annullato asorpresa l’intervista su Sky sen-za chiarire il perché. Solo unpost sul blog e qualche tweet:«Il MoVimento 5 Stelle è un mo-vimento senza — scrive il comi-co genovese — . Senza contri-buti pubblici. Senza sedi. Sen-za strutture. Senza giornali.Senza televisioni». Quindi l’an-nuncio: «P.s.: l’intervista suSky Tg24 non si farà». E la tv diMurdoch ha subito confermato
con una nota assai piccata:«Beppe Grillo si è tirato indie-tro. Nonostante l’impegno pre-so e dopo averlo annunciato indiverse occasioni».
Tutto per tutto Scelta premedita-ta, sorpresa dell’ultima oraquando la diretta era già stataconfezionata o soltanto cadutadi stile? In tanti hanno provatoa interpretare il Grillo-pensie-ro, mentre lui ribadiva viaweb: «Ci sono due modi per fa-re campagna elettorale. Il pri-mo serviti e riveriti nei salotti
tv, ma noi preferiamo stare trala gente». Il leader del M5S haricevuto la bacchettata più du-ra da Pier Luigi Bersani inter-venuto a Milano: «Non va in tvperché là qualche domandinadevono fartela: ad esempio co-me fa a citare Berlinguer e poistringere le mani a CasaPound?». È stato solo un atti-mo di una manifestazione lun-ga e colorata: piazza Duomopiena e sul palco, alternati, ileader della coalizione, da Bru-no Tabacci a Nichi Vendola, fi-no al candidato governatoreUmberto Ambrosoli. E poi lasorpresa Romano Prodi, dopoquattro anni in pista in un in-contro elettorale per ribadire«l’importanza della sfida lom-barda» ed elogiare Renzi: «Haperso e non ha sbattuto la por-ta, sarà una grande risorsa».Ha concluso il leader Pd che hamescolato entusiasmo e iro-nia: «Tireremo fuori dal buiol’Italia e tra 7 giorni smacchia-mo il giaguaro». Niente piazze,ma il più comodo Lingotto diTorino per la nuova promessadel Cav: «Se Monti, Fini e Casi-ni non entrano in Parlamento,io mi ubriaco», ha scherzatoBerlusconi. In più, ha riservatoparole più dure per Grillo: «Èun pericolo per la democra-zia». Tra l’altro, mentre il comi-co fuggiva dalla tv, qualcun al-tro spingeva nella direzione op-posta: «Mancano pochissimigiorni al voto: Bersani e Berlu-sconi, davvero volete sottrarreai cittadini italiani il diritto diformarsi un’idea sulla base diun confronto diretto tra i candi-dati in tv?», ha chiesto solenne-mente Mario Monti. È il tuttoper tutto del Prof da giocare invideo e nessuno se l’aspettava.
Sopra Pier Luigi Bersani con Romano Prodi, la sorpresa nel comizio dei leader del centrosinistra ieria piazza Duomo, a Milano. A destra, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, intervenuto ieri a Torino LAPRESSE/ANSA
Alcuni militari del gruppo BokoHaram, sospettato del sequestro
Piazza San Pietro ieri per il penultimo Angelus di Benedetto XVI ANSA
46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
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Serie B
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Scorpione 6-23/11 - 21/12
Sagittario 5,5
21/4 - 20/5
Toro 7
ALTRI MONDI
I loro nomi sono associatiad un morso: quelloinflitto da Mike Tyson adEvander Holyfield sulring di Las Vegas, il 28giugno 1997. Sabato i duemondiali dei massimi sisono ritrovati a Chicagoper la promozione di unasalsa. Guardate i sorrisi egli abbracci diquest’ultimo incontro
Totti, con il decisivo goldi sabato sera contro laJuve, si è portato a 224gol in A (girone unico), auna sola rete da Nordahl.Per i nostri votanti però,oltre 33mila, non è lui ilpiù grande n˚10 degliultimi 20 anni. Solo il 15%lo incorona, dietro DelPiero (54,1%) e RobertoBaggio (30,2%)
22/12 - 20/1
Capricorno 7
Tyson-Holyfieldsi abbraccianoa 15 anni dal morso
Totti è il re di RomaMa i lettori votanoDel Piero e Baggio
LA GALLERYIL SONDAGGIO
21/5 - 21/6
Gemelli 7+
20/2 - 20/3
Pesci 5,5
22/6 - 22/7
Cancro 6,5
Gazzetta.it
21/3 - 20/4
Ariete 7+
23/9 - 22/10
Bilancia 7,5
Oroscopo
Lunedì da sclerare.Perché gli intralci nonmancheranno. Pureamorosi esudombelicali.Controllate ilTerminator inside you.
23/7 - 23/8
Leone 7+
Forse non è giornata,oggi. La gente rompe,il lavoro stenta, lafornicazione vientusiasma come undiverticolo. Miglioreràpresto.
24/8 - 22/9
Vergine 6,5
La fatica c'è. Magrinta ed esperienzasono i vostri assi nellamanica. E (non solo)nel lavoro, emergetesu tutti. Sudombelicofantasioso.
La settimana parteserenamente e inmodo più cheproficuo. Buonenotizie vi arrivano daogni dove, il successoc'è. Un po' pure suino.
Se anche dovestesbattervi sul lavoro,sarete poi felici deirisultati. E anche isuperiori lo saranno.Slancio suino,sfrenatino e pepatino.
Casa, famiglia e lavorovi fanno rotear glizebedei come lazi darodeo, ma nonadiratevi, perché vinuoce. La fornicazioneperde vivacità.
Ritmi placidi, risultaticoncreti, favorieconomici: ecco i donidelle stelle. Cheprocurano purepiaceri suini per ognipalato, letteralmente.
La testa vi fuma (percose di soldi), glizebedei vi fumano (sullavoro), i venditori difumo s'aggirano. Sexpoco fumo e muchoarrosto.
Il difensore argentinodel Parma è nato aBuenos Aires il 15febbraio 1986. Hainiziato la carriera nelBanfield
www.gazzetta.it
Arrivano buonenotizie. Da vicino e dalontano. Ottima la resafisica, fortunissime nellavoro, accese (eappagate) le vogliesudombelicali.
Luna nel vostrosegno, a conferirviparecchio fascino egluteoni, utili a gettareil seme di nuoveiniziative. Sex limitedand fast.
Lavoro e vita sociale sigiovano della Luna,utile anche a portaredalla vostra parte chipuò aiutarvi.Sperimentalismi suinialeggiano.
IL MIGLIOREGiornata emozionante.La vostra creativitàcresce, voi sietestimati e vincete atutto campo, ilsudombelico segna.Pure più volte,volendo. Uau.
Al Nord e in Toscana in prevalenza poche nuvole, eccezion fatta per qualche fiocco di neve sulle Alpi occidentali, con alcune nebbie mattutine.
Altrove precipitazioni e schiarite, con neve sui monti ma al Centro a tratti anche sui colli.
In Sicilia e al Sud qualche residua pioggia ma con crescenti rasserenamenti. Al Centro, in Sardegna e al Nord in prevalenza sereno o poco nuvole, salvo locale variabilità e alcune riduzioni della visibilità di notte e al primo mattino.
Al Nord in arrivo nuvole, piogge in pianura e sui colli e nevicate sui monti. Qualche pioggia pure in Toscana, dove comunque prevarrà il sole. Altrove sereno o poco nuvoloso, a tratti nuvoloso su Sicilia e Sardegna ma senza precipitazioni.
La tiratura di domenica 17 febbraioè stata di 331.647 copie
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COLLATERALI*con Le Grandi Battaglie N. 1 e 11,19 - con PassioneRally N. 1e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomenoe 14,19- con The Coldplay Collection N. 4e 11,19 - con Carosel-lo N. 7 e 6,19 - Wrestling Heroes N. 8 e 12,19 - con imitici Bud Spencer & Terence Hill N. 8 e 11,19 - conMichel Vaillant N. 11e4,19 - con Leggende del Motocicli-smo N. 13 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 17 e11,19 - con I Love Travel N. 21 e 5,19 - con La CucinaItaliana N. 25e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 27 e16,19 - con l’Uomo Tigre N. 26 e 11,19 - con CalciatoriPanini La Raccolta Completa N. 42e 6,19 - con Aerei daCombattimento N. 45 e 14,19 - con Le Stelle della NBAN. 35e6,19 - con Ferrari Racing N. 46e 14,19 - con Maxe 3,50 - con SportWeek e 2,70
PROMOZIONI
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CONSIGLIERIAndrea Bonomi C., Fulvio Conti,Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti,Laura Mengoni,Paolo Merloni, Carlo Pesenti,Giuseppe Vita
DIRETTORE GENERALERiccardo Stilli
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