r r r i i i v v v i i i v v v i i i . . . a a a . . . m m m o o o l l l a a a c c c e e e n n n t t t r r r o o o s s s t t t o o o r r r i i i c c c o o o a a a p p p r r r i i i l l l e e e 2 2 2 0 0 0 0 0 0 6 6 6 s s s a a a b b b a a a t t t o o o 2 2 2 9 9 9 d d d a a a l l l l l l e e e o o o r r r e e e 1 1 1 8 8 8 . . . 0 0 0 0 0 0 d d d o o o m m m e e e n n n i i i c c c a a a 3 3 3 0 0 0 d d d a a a l l l l l l e e e o o o r r r e e e 1 1 1 2 2 2 . . . 0 0 0 0 0 0 fást@pulia futuro árte storia territorio presenta la prima edizione prima edizione prima edizione prima edizione di m m m o o o l l l a a a d d d i i i b b b a a a r r r i i i r r r i i i v v v i i i v v v e e e l l l a a a S S S t t t o o o r r r i i i a a a r r r a a a c c c c c c o o o n n n t t t a a a n n n d d d o o o d d d i i i v v v e e e r r r t t t e e e n n n d d d o o o e e e d d d u u u c c c a a a n n n d d d o o o p p p r r r o o o g g g e e e t t t t t t a a a n n n d d d o o o per il programma della manifestazione per il programma della manifestazione per il programma della manifestazione per il programma della manifestazione Info cell. 33312345678 Info cell. 33312345678 Info cell. 33312345678 Info cell. 33312345678
26
Embed
futuro árte storia territorio ......da Giuseppe De Santis, Ricordi storici di Mola di Bari, 1880, Aniello, Napoli rivivi.a.mola storia, musica e spettacolo ppprogrammaprogrammarogramma
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
pppppppppppprrrrrrrrrrrrooooooooooooggggggggggggeeeeeeeeeeeettttttttttttttttttttttttaaaaaaaaaaaannnnnnnnnnnnddddddddddddoooooooooooo per il programma della manifestazione per il programma della manifestazione per il programma della manifestazione per il programma della manifestazione
Info cell. 33312345678Info cell. 33312345678Info cell. 33312345678Info cell. 33312345678
MissionMissionMissionMission
Rievocare frammenti di storia per stimolare e promuovere la conoscenza del territorio.
VisionVisionVisionVision
Rendere gli eventi apprezzabili ed esportabili.
AttivitàAttivitàAttivitàAttività
La cooperativa si occupa di sviluppo del territorio. Realizzando eventi storici la cooperativa
sfrutta tutte le risorse del territorio e diffonde in esso tutte le 'buone prassi', coinvolgendo tutti i
fautori delle 'punte d'eccellenza'.
OrganigrammaOrganigrammaOrganigrammaOrganigramma
Tribuzio Giuseppe: budgeting e reporting
Pascale Marisabel: marketing direzionale
Petrone Marco: direttore artistico
Carrabba Laura: ricercatrice
fást@pulia futuro árte storia territorio
Il progettoIl progettoIl progettoIl progetto rivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.mola
ObiettivoObiettivoObiettivoObiettivo
Realizzare un evento unico e caratterizzante che possa garantirsi una continuità nel tempo e una
sempre più ampia visibilità nel territorio. Un evento sprovincializzato ossia capace di approfondire la conoscenza, di abbracciare tutti i gusti e di attirare turisti da ogni dove. Un
evento costruito sulle innumerevoli risorse offerte dal territorio barese.
L'ideaL'ideaL'ideaL'idea
Con una cerimonia solenne il 21 maggio del 1464, Re Ferdinando I d’Aragona cede a Niccolò
Toraldo, suo Consigliere e Cavallerizzo maggiore, il Castello Angioino di Mola di Bari.
La Spagna scontra e incontra la Puglia.
Dopo esser stata per due secoli, tra le mani della dinastia francese d'Angiò, oggetto di
compravendite per migliaia di ducati d'oro, di guerre sanguinarie e distruttive, dei più enormi
delitti ed efferati saccheggi, Mola di Bari fu nel 1450 conquistata dalla dinastia spagnola
d'Aragona.
Se Alfonso I d'Aragona aveva spogliato gli Angiò dei feudi e dei beni molesi, Re Ferdinando I
di Aragona, detto anche Ferrante I, li difese definitivamente dalla rivolta dei baroni sorretti dal
casato della famiglia Maramaldo. Di origine longobarda, i Maramaldo, per la loro fedeltà agli
angioini, furono meritori di plausi, fortune e di grande potenza economica dovuta alle lucrose
attività.
Nel 1461 Mola di Bari è donata alla famiglia Toralda, dichiarata dal Re Ferdinando I doviziosa
più che nobile, proprietaria di terre nell'agro Sessano nella zona di Salerno e Caserta, ricca di
pecunie e parentele dalla zona di Napoli a quella di Salerno.
La Spagna cercherà nel corso dei secoli di tener stretta a se la città di Mola, difendendola dai
desideri di conquista del Tavoliere delle Puglie di Luigi XII Re dei francesi.
Mola di Bari iniziò a godere di una discreta fama contando già di 700 fuochi ovvero famiglie di
contadini lavoratori, come la vicina Polignano. In questo periodo Mola di Bari scopre la cultura
spagnola, l'arte del commercio, la passione per il mare, la sua posizione strategica, le delizie ed i
piaceri dell'arte culinaria.
Il nostro intento è quello di rappresentare un momento topico della vita molese, il definitivo
passaggio dalla tradizione francese a quella spagnola, attraverso la realizzazione di scene di vita
comune dell'epoca e di ricostruzioni gastronomiche. Ogni rito associa al cibo significati
metafisici e comportamenti cerimoniali. Con le cibarie si pagano i tributi ai monarchi e le decime
ai sacerdoti e i banchetti si associano indissolubilmente ai riti sociali, fino ai pubblici pranzi
comuni o ai pranzi dei misteri religiosi.
Nel Rinascimento la prosperità borghese e l'opulenza principesca e curiale danno inizio alla
gastronomia moderna. Nell'età della 'stampa', con il suo potere mediatico, potremo scoprire che
la maestria carniera francese del '300 si mescola alla destrezza italica di far manicaretti ed
intingoli ed alla scaltrezza spagnola che dalle Americhe porteranno nelle nostre terre nuovi
elementi culinari come mais, patate, pomodori, fagioli, tacchini ecc…, e dalla propria terra il loro
artificioso e formalistico 'far cerimonie'.
Tra cibi e bevande, mangiafuoco e saltimbanco, antichi “musici”, mercanti e nobili, la moltitudine
di gente rivive un’atmosfera “antichizzata” nella quale i Cavalieri armati sfilano fino alla Chiesa
Madre laddove ottengono la benedizione del Vescovo e la famiglia Toraldo riceve le chiavi della
Città.
da Giuseppe De Santis, Ricordi storici di Mola di Bari, 1880, Aniello, Napoli
rivivi.a.mola storia, musica e spettacolo pppprogrammarogrammarogrammarogramma della manifestazione della manifestazione della manifestazione della manifestazione
Sabato 29 Aprile Sabato 29 Aprile Sabato 29 Aprile Sabato 29 Aprile Ore 18.00 | Castello Angioino
Nel salone centrale del Castello Angioino il Sindaco, le autorità e le
associazioni presentano il programma della Manifestazione rivivi.a.mola
al pubblico ed alla stampa.
Ore 19.30 | Palazzo Roberti millequattrocento cibi e piaceri | mostra di arti visive contemporanee
Mostra di arte contemporanea curata dall’Accademia di Belle Arti di
Bari. Gli artisti emergenti propongono una rivisitazione del piacere
legato alle arti culinarie del XV secolo utilizzando ogni forma di
espressione artistica. Sarà possibile visitare la mostra sino al 15 maggio.
Ore 21.00 | Teatro Van Westerhout
Le Jeu de Robin et de Marion e le ballate di François Villon
| Compagnia Angioina
Sostenuta da una crescente popolarità, la poesia lirica divenne un genere molto
frequentato, soprattutto nella Francia meridionale, che ebbe in François Villon il suo
maggior poeta. Le sue opere più importanti, il Piccolo testamento (1456) e il Grande
testamento (1461), continuano la tradizione comico-burlesca e contengono, soprattutto
il secondo, numerose ballate. I componimenti poetici di Villon, grazie alla loro forza
e individualità, hanno esercitato una forte influenza sulla poesia lirica sino ai giorni
nostri.
La letteratura francese
medievale è caratterizzata da
tematiche religiose che
gradualmente hanno ceduto il passo a soggetti
profani. All’epoca appare la prima opera teatrale
comica di argomento pastorale, Le Jeu de Robin et
de Marion.
La molese Compagnia teatrale Angioina, con il
sostegno dell’Ambasciata di Francia in Italia,
ricostruisce una tradizione antica e spensierata,
l'influenza francese che Mola di Bari cerca di
recuperare. La Compagnia mette in scena Le Jeu
de Robin et de Marion contaminato dalle ballate del
poeta.
Ore 21.00 | Piazza XX Settembre
medieval zone: assapora il ‘400 | Jenny Sorrenti e Alt(r)a Dança
Musiche, danze e giullari tra degustazione di cibi e bevande.
La piazza si colora dei suoni, degli abiti e dei sapori
avvolgendo e coinvolgendo il pubblico nella tradizione del
tempo. Durante la serata tra figuranti in costume e giochi
del tempo che fu, vengon premiate le migliori
bottegh'imp(i)azzabottegh'imp(i)azzabottegh'imp(i)azzabottegh'imp(i)azza di degustazione e artigianato capaci di
interpretare nella miglior guisa lo spirito di rivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.mola.
Il gruppo stabile di danza storica di Fidenza, Alt(r)a Dança, delizia il
pubblico con le coreografie originali dei primi maestri di ballo come
Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo, Antonio Cornazano,
Fabrizio Caroso e Cesare Negri, riviste e adagiate sulle musiche di Jenny
Sorrenti, l'artista gallese-napoletana, capace di fondere le radici celtiche
con la napoletanità, la musica medievale con quella barocca, la musica
araba con la psichedelia.
Queste note sono la
colonna sonora di
giochi.tra.le.frontieregiochi.tra.le.frontieregiochi.tra.le.frontieregiochi.tra.le.frontiere, sfida ludica tra Angiò, Aragona,
RSM e Regno di Napoli: le quattro squadre si
dimenano tra giochi del '400 come il tiro con l'arco e
alla fune, la giostra dell'anello, del saraceno e della
quintana, la corsa alla papera, all'anello, ecc… o giochi
antichi diffusi nel Sud della Provincia barese come
fazzlett da sott i gamm, e clonn, ja riverenza, pecchermè, mosca
cieca, a zmb', batocchio, il tutto coordinato dalla maestria
dell'AGA – Associazioni Giochi Antichi di Verona.
Ore 23.30 | Castello Angioino
Antica mente | Angelo Branduardi in concerto
Cantore ed evocatore di epoche lontane, Branduardi fa vibrare le
corde del suo violino in ensemble con il Conservatorio di Bari esibendo
un repertorio fatto di brani rinascimentali suonati con strumenti
antichi.
Domenica 30 AprileDomenica 30 AprileDomenica 30 AprileDomenica 30 Aprile
Ore 12.00 | Castello Angioino/Lato mare
singolar tenzone | …per un posto a corte
Alla massima altezza del sole, cullati dal rumore del mare, si spiegano lance
e spade per poter diventare il testimone ufficiale della consegna delle chiavi
a Niccolò Toraldo mentre maestri falconieri ostacolano il tenzone
lanciando falchi in aria.
Ore 13.00 | Piazza XX Settembre
Convivium | tavolinaria
Dalla periferia al centro storico: i ristoratori di Mola si danno
appuntamento nelle vie del borgo antico. Sullo sfondo del
Castello Angioino osti e tavernieri in costume servono all’aperto
su grandi tavolate conviviali piatti del ‘400 come per far frictelle,
crespelle, pastelle… immersi in una briosa atmosfera.
Le ricette delle pietanze servite sono distribuite ai commensali
che si accingono a degustare.
Ore 18.00 | Lungomare
i 4 cantoni del '400 | amaTTori del '400
Prove aperte per dar forma al quattrocento. Percorrendo il lungomare scopriamo
quattro postazioni, palcoscenici ideali per quattro compagnie di giovani attori teatrali
amatoriali i cui brevi spettacoli si ripetono…
Ore 19.00 | Chiesa Madre di San Nicola
Veritas | Hyperion XX, Jordi Savall in concerto
Musica profana della Spagna cristiana ed ebraica. Un tuffo nel
'400, nella corte del Regno di Ferdinando I d'Aragona laddove
nacque la polifonia. Una collezioni di canzoni tratte dal Cancionero
de Palacio, dalla Cancionera de la Colombina e dalla Cancionera de
Uppsala. Jordi Savall, oltre a far cantare la sua viola e la sua
chitarra saracena, dirigerà l'ottetto di musica antica Hyperion XX
attraverso la scoperta di semplici poemi narrativi in villanico,
storie popolari tradizionali, imprese trionfali nelle quali la musica
iberica incontra le influenze della musica italiana e francese
Ore 19.00 | Città Vecchia
rivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.mola | la Spagna incontra Mola di Bari, il Corteo storico
Dal Palazzo della Cultura San Domenico attraverso Via Regina Margherita sino alla Piazza di Sant'Antonio. Dal Lungomare alla Chiesa Madre cuore di Piazza XX Settembre. Nobili, soldati, chierici, sbandieratori, giocolieri, mangiafuoco, bambini e damigelle del popolo, ci invitano a festeggiare la consegna delle chiavi della città a Niccolo Toraldo. Dalla Francia alla Spagna passando per le Repubbliche venete, Mola saluta i suoi nuovi padroni.
Ore 23.00 | Piazza XX Settembre riassapora il ‘400 | ... e la festa continua Il gruppo stabile di danza storica di Fidenza, Alt(r)a Dança, continua a sollazzar il popolo ballando tra le più belle ed autorevoli musiche del '400. Ancora cibi e nettari, mestieri antichi e tanta allegria.
Ore 23.00 | Castello Angioino/Lato mare …come per far pesse | gusti.a.mola
rivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.mola ci saluta tra i simboli della città. Sino a notte fonda il pesce è arrostito con strumenti forgiati dai bottegai premiati. Con il patrocinio di Comune di Mola di Bari, Provincia di Bari e Regione Puglia
Sponsor
Sponsor
Sponsor
fást@pulia futuro árte storia territorio
Il Corteo StoricoIl Corteo StoricoIl Corteo StoricoIl Corteo Storico
FIGURANTI
15 Coppie di Nobili ( 9 Donne 9 Uomini )
8 Bambini Nobili
5 Figure Maschili Appartenenti alla Vita Politica del Paese
100 Popolani/e
4 Ufficiali Spagnoli
20 Soldati Spagnoli
1 Vescovo
1 Messo
4 Chierici
1 Cantastorie
20 Figure Varie del Popolo (Mercanti, Fabbri, Maniscalchi ecc..)
MUSICA
Gli Hyperion XX accompagnano il corteo dal vivo. La musica è contemporaneamente diffusa in
dieci punti del percorso del corteo. Il gruppo attende in Chiesa l'evento finale della consegna
delle chiavi. Chi vorrà potrà seguire il concerto dal vivo.
LOGISTICA
E’ consigliabile incrementare il numero dei figuranti, aggiungendo altri soldati, ricostruendone gli
accampamenti, altri popolani di tutte le età per movimentare il borgo e fare massa, anche
pensando al fatto che questi costumi sono di facile ricostruzione e poco costosi e, cosa più
importante per il coinvolgimento delle persone del posto, possono essere indossati
spensieratamente da tutti senza limiti di taglie.
Gli sbandieratori partecipano al corteo con costumi propri; bravissimi quelli di Oria, con i
costumi gialli e neri e l’aquila per simbolo sulle bandiere e naturalmente anche gli artisti di strada
quali mangiafuoco, trampolieri, cantastorie e burattinai.
L’evento storico preso in considerazione per la rievocazione è la consegna delle chiavi del
castello agli spagnoli. Storicamente, le chiavi della città venivano consegnate dalla più alta figura
ecclesiastica presente sul posto alla figura nobiliare o militare che subentrava al potere.
Pertanto, sarebbe auspicabile ricostruire tale scena dinanzi la Chiesa in Piazza XX Settembre,
un posto centrale, capiente, scenograficamente già bello e rialzato. Immaginiamo la piazza
allestita con bancarelle medievali, con figuranti in costume a vendere le mercanzie.
Scene di vita quotidiana ricostruite in più punti del percorso del Corteo, con particolare
attenzione nelle vie limitrofe della piazza. cantastorie e teatrini di burattini che raccontano le
gesta degli angioini. accampamenti militari con ricostruzione di scene di manutenzione delle armi.
Il tutto atto a ricostruire uno scenario di festa e di attesa per l’evento che si appresta a rivivere. I
cantastorie si posizionano direttamente nella Piazza di Sant'antonio pronti per la prima sosta. I
nobili e parte dei militari si preparano a partire dall’ex municipio (Piazza S. Domenico), insieme
agli artisti di strada, i saltimbanchi, gli sbandieratori e gran parte del popolo.
Aprono il corteo gli sbandieratori, seguiti dai nobili, che sfilano a coppie ad una certa distanza
tra loro. Poi vengono i soldati, a drappello o in due file (il regista deciderà) con a capo gli ufficiali;
a questo punto si introducono i saltimbanchi e gli altri artisti di strada, seguiti dal popolo che
chiude il Corteo.
Questa può essere una delle tante ipotesi di Corteo; solitamente gli sbandieratori si trovano al
centro ed i popolani all’inizio, ma anche i militari possono aprire il Corteo dipende dall’aspetto
simbolico che si vuol dare ai figuranti o dall’aspetto meramente estetico degli stessi.
Certamente si cercherà di non porre di seguito sbandieratori e artisti in quanto entrambi
svolgono una funzione dinamica di spettacolo all’interno di una rappresentazione altrimenti
statica come il corteo, naturalmente non considerando il solo camminare e farsi ammirare come
spettacolo dinamico. Pensiamo, infatti, alle soste della lunga fila, quando gli sbandieratori si
esibiscono nei loro numeri al suono delle trombe pensiamo al mangiafuoco che illumina il calar
della sera con le sue vampate artistiche. La gente assiepata ai lati della strada che si gode questi
attimi di puro coinvolgimento storico. Le dame abbigliate in sontuosi abiti, acconciate con perle
e pietre preziose, accompagnate da nobili giovanotti che sostengono le loro delicate mani.
Naturalmente i figuranti saranno preparati adeguatamente, sorrideranno composti al pubblico,
ma mantenendo un riguardoso quanto aristocratico distacco.
Le soste del corteo sarebbe preferibile effettuarle in
piazzette o zone ampie, nelle quali i nobili potranno
sistemarsi ai lati, in semicerchio, e gli artisti avere spazio per
mettere in atto le loro performance. Quindi, partenza da S.
Domenico (ex comune, ed ora palazzo della cultura), si
prosegue per la via immediatamente a sinistra, passare
l’incrocio con corso Umberto, percorrere Via Regina
Margherita per giungere a Piazza S. Antonio laddove
effettuare la prima sosta. Proseguire per Via Marconi (?)
fino a giungere al lungomare; andare avanti verso il castello;
seconda sosta. Sul lungomare gli sbandieratori potrebbero
fare un numero. Al castello si potrebbe ricostruire una
scena recitata con protagonisti i nobili.
Da qui comincia il clou della sfilata storica, l’ingresso nella zona fulcro dei festeggiamenti e della ricostruzione scenica. Si cammina verso la piazza costeggiando Palazzo Tribuzio per poi entrare
nella piazza dalla zona pedonale (tra il chiosco e le giostrine), si arriva dinanzi la Chiesa e si
attende l’uscita del vescovo. A questo punto si presentano al cospetto dell’ecclesiastico i nobili
e gli ufficiali ed in pompa magna avviene la consegna delle chiavi agli angioini, con l’acclamazione
da parte del popolo astante. E si aprono le danze, le fanciulle ballano, i giovanotti brindano ed i
nobili si fanno ammirare. Naturalmente la regia farà in modo di rendere ordinate e ben
orchestrate tutte le fasi dei festeggiamenti del popolo e i movimenti dei vari figuranti nei vari
spostamenti e configurazioni sceniche.
I nobili, per la gioia del pubblico, si confonderanno tra la folla, si fermeranno in gruppi, come se
l’evento interessasse realmente solo il loro periodo storico; gli altri, non figuranti, potranno
ammirarli, ma saranno come fantasmi per loro. I militari raggiungeranno gli accampamenti, o
faranno da guardia del corpo ai nobili. Il mercato medievale si animerà in tutto il suo splendore
rinascimentale e la gente farà da cornice al tutto.
Importante è studiare attentamente la parte tecnica; la filodiffusione e gli altoparlanti per
ascoltare la colonna sonora degli Hyperion XX dovranno avere precedenza assoluta nel
pianificare l’evento. I cantastorie allieteranno gli spettatori nella prima sosta mentre gli
amaTTori nella seconda. Organizzare tutto il programma e poi non considerare l’aspetto audio
è un errore da non commettere per non compromettere la riuscita della manifestazione. A volte
per questo mesi di lavoro vengono cancellati dalla scarsa coordinazione tra gli addetti alla
realizzazione del corteo. Tutto deve avvenire in perfetta sincronia e organizzazione..
Bloccare le strade interessate dall’attraversamento del corteo (previa richiesta ed
autorizzazione, nonché precedente richiesta di divieto di sosta nelle suddette vie), e controllo
dell’effettivo adempimento da parte di tutti. Controllo e contenimento del pubblico sulle vie e
piazze; pulizia delle strade e adeguati servizi di igiene e smaltimento rifiuti. Uso di continua
comunicazione tra gli addetti al coordinamento dell’evento.
…un pò di numeri..…un pò di numeri..…un pò di numeri..…un pò di numeri..
5.000 Persone previste al giorno
10.000 Persone previste per tutto l'evento
10 Stima di soldini venduti a persona
100.000 Stima di soldini venduti in tutto
12 % diritti sul venduto dei soldini
4 % spese di conio dei soldini
12.000 Stima del ricavo dai soldini (€)
4.000 Costo conio soldini (€)
16.000 Totale ricavo soldini (€)
150.000 Stima n. soldini da coniare
0,027 Costo unitario soldino (€)
0,10 Costo unitario brochure (€)
1.000 Budget stampa (€)
10.000 N. brochure da stampare
3 Costo ticket gioco (€)
10 N. partecipanti a singolo gioco
8 N. tipi di gioco
4 Frequenza giornaliera dell'evento giochi
2 N. Giorni della manifestazione giochi
1.920 Ricavo stimato dall'evento giochi (€)
COMUNICATO STAMPACOMUNICATO STAMPACOMUNICATO STAMPACOMUNICATO STAMPA ccccon on on on preghiera di pubblicazione e diffusionepreghiera di pubblicazione e diffusionepreghiera di pubblicazione e diffusionepreghiera di pubblicazione e diffusione
Bari, 01 febbraio 2006
Spett.le Redazione Cultura e Spettacolo
rivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.mola EVENTOEVENTOEVENTOEVENTO----SPETTACOLO DI RIEVOCAZIONE STORICOSPETTACOLO DI RIEVOCAZIONE STORICOSPETTACOLO DI RIEVOCAZIONE STORICOSPETTACOLO DI RIEVOCAZIONE STORICO----
GASTRONOMICA, MOLA DI BARI, 29GASTRONOMICA, MOLA DI BARI, 29GASTRONOMICA, MOLA DI BARI, 29GASTRONOMICA, MOLA DI BARI, 29----30 APRILE 2006.30 APRILE 2006.30 APRILE 2006.30 APRILE 2006. La prima edizione della manifestazione va in scena nell'intero centro storico della cittadina pugliese Tra cibi e bevande del ‘400, antichi “musici” e giocolieri, mercanti e nobili, famosi musicisti e abili artisti, la folla rivive a Mola di Bari sabato e domenica 29-30 aprile un’atmosfera di antica festa.
rivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.molarivivi.a.mola è organizzato dal gruppo fásta@puglia con lo scopo di promuovere la conoscenza
del territorio, educando, divertendo e fondendo culturaculturaculturacultura ed enenenenogastronomiaogastronomiaogastronomiaogastronomia. Gli avventori della manifestazione sono deliziati dai sapori e dalla fantasia delle antiche botteghe di mestieranti ricostruite per l'occasione. Il 29 aprile alle 19.30 al Teatro Van Westerhout la Compagnia Angioina mette in scena le ballate del poeta francese François Villon, alle 21 in Piazza è di scena Jenny Sorrenti con il gruppo di danze antiche Alt(r)a Dança, alle 23 nell’area antistante il Castello, l'evento ospita la performance di Angelo BranduardiAngelo BranduardiAngelo BranduardiAngelo Branduardi accompagnato dall’ensemble di musica antica del Conservatorio di Bari. Domenica 30 all’ora di pranzo si degustano vini e cibi del ‘400 su tavolate all’aperto di fronte al Castello, mentre dalle 19 il Corteo Storico attraversa la città rievocando la cessione del Castello Angioino. La sfilata è accompagnata dalla voce del soprano Monserrat Figueras e dal gruppo di musica profana della Spagna ebrea e cristiana Hyperion XXHyperion XXHyperion XXHyperion XX diretto da Jordi Savall. Nel corso di tutta la manifestazione è possibile assistere a spettacoli di artisti di strada, giochi giochi giochi giochi antichiantichiantichiantichi organizzati dall'AGA (Associazione Giochi Antichi) di Verona a cui possono partecipare tutti, spettacoli di falconeria, mostra d’arte contemporanea sui piaceri dei cibi del ‘400 curata dall’Accademia di Belle Arti di Bari, concerti in chiesa, mercato dell’artigianato e gastronomia. Info: www.comune.moladibari.ba.it, cell: 333123456.
Il presente comunicato verrà inoltrato anche per e-mail con in allegato una foto del castello angioino di Mola di Bari ed il programma completo della manifestazione