PERIODICO MENSILE ITALIA 6,00€ BELGIUM 9,00€ • DEUTSCHELAND 11,00€• ESPAÑA 14,50€• FRANCE 13,00€ • ÖSTERREICH 8,50€ • PORTUGAL (CONT) 8,50€• CANTON TICINO 24,00 chf • SVIZZERA 14,50 chf Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) - art. 1 - comma 1 - DCB Milano
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PERIODICO MENSILE ITALIA 6,00€ BELGIUM 9,00€ • DEUTSCHELAND 11,00€ • ESPAÑA 14,50€ • FRANCE 13,00€ • ÖSTERREICH 8,50€ • PORTUGAL (CONT) 8,50€ • CANTON TICINO 24,00 chf • SVIZZERA 14,50 chf Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) - art. 1 - comma 1 - DCB Milano
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testi: Marco Begalli, Manu Bouvet, Fabio Calò, Silvia Calò,
Cesare Cantagalli, John Carter, Valentina Crugnola, Florian Jung,
Raimondo Gasperini, Giuseppe Lizzari, Mattia Pedrani, Simone Pierini,
Francesco Prati, Matt Pritchard, Kevin Pritchard, Emiliano Ridolfini,
Andrea Rosati.
immagini: Cataldo Albano, Franck Berthuot, John Carter, FotoFiore,
Thorsten Indra, Gianluca Gambardella, Peter Garzke, Bjorn Gottschall,
Jimmie Hepp, Giordano Masala, Valerio Pedrani, Kevin Pritchard,
Emiliano Ridolfini, Daniele Stanisci, Benjamin Thouard, Darrell Wong,
Felice Zompanti.
EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srlvia Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087fax +39.02.48022901 - [email protected] - www.johnsonsmedia.it
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Funboard è una testata della casa editrice
JOHNSONS MEDIA, che pubblica anche
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Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva
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Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.
ISSN 1124-0261registrazione Tribunale di Milano n.5 del14.01.1995 ROC - Registro Operatori diComunicazione - 1234
STAMPAAlfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)
>ECCETERA
Andre Paskowski è conosciuto da tutti, è uno di queirider talentuosi, Campione Europeo di Freestyle 2006 e2007, che si è sempre mosso bene in questo mondo,facendo della sua passione il proprio lavoro eproducendo da alcuni anni video professionali di altaqualità. Ora Andre sta lottando su un altro campo gara,lontano dall’acqua e dal vento, ma siamo sicuri chetornerà presto più carico che mai! This is for you myfriend… BE STRONG!RIDER Andre Paskowski | PLACE Maui, Hawaii
FOTO DI John Carter
Esattamente un anno fa esponevo in questo
spazio i miei pensieri circa la scelta tra i vari set up di
pinne, ovvero fra Single, Twinzer, Thruster o Quad. Mi
chiedevo nel 2011 a che punto saremmo arrivati, quante pinne o
scasse avremmo avuto sotto le nostre tavole da wave. Ebbene, a distanza di un anno posso dire che
la soluzione adottata da molti brand è il multi-fin convertibile con tavole Quad che diventano Twinzer
e con Thruster che si trasformano in Single. Prevedo quindi che nelle nostre sacche degli accessori
avremo per il prossimo anno un gran numero di pinne da gestire; pensate solo ad un “semplice”
board quiver di due tavole wave Quad convertibili in Twinzer che come leggerete nell’articolo
dedicato alle nuove tavole 2011 saranno la moda… Facciamo due calcoli, se questo tipo di multi-fin ci
venisse consegnato dal nostro negoziante di fiducia con il suo equipaggiamento di serie, avremmo 4
pinne per il Quad più altre due pinne per il Twinzer, per un totale di 6 pinne. Quindi con un paio di
tavolette wave per il nostro viaggio tanto sognato o un week-end alla ricerca di onde ecco che
improvvisamente dovremmo gestire 12 pinne! E se ne rompessimo una?!? Dovremmo ricomprarci
tutto il set? Spero proprio di no. Altra domanda lecita: con il dollaro che sta riprendendo quote
sull’euro e tutte queste pinne di serie a che prezzi arriveranno le tavole da wave? Certo bisogna
ammettere che da anni gli shape delle tavole da onda rimanevano abbastanza standardizzati, al
contrario degli slalom e dei freestyle, mentre ora c’è solo l’imbarazzo della scelta! Potete però essere
sicuri che questi nuovi giocattolini multi-fin sono davvero formidabili e ultra divertenti, in qualunque
condizione! Provare per credere…
Finalmente agosto è arrivato, molti di voi stanno partendo o sono già in vacanza, da quello che ho
sentito in giro c’è un notevole ritorno di interesse verso le Canarie, grazie anche ai prezzi delle
compagnie low cost che offrono biglietti a meno di 300 euro per Tenerife o Gran Canaria (se
acquistati per tempo), oppure il Marocco con un fantastico A/R per Agadir da Malpensa in pieno
agosto a soli 160 euro! Ci potete credere, è il costo del mio biglietto per una settimana in Moulay ma
attenzione all’extra baggage, con loro non si scherza… non mi resta che augurare a tutti voi buone
vacanze e se avete l’occasione provate un multi-fin tra le onde, non ve ne pentirete!
99NOVENOVE FPM Francisco Porcella Pro Model: Il 99 FPM è una signature board custom made sviluppata e progettata
con Francisco Porcella. Si tratta di un QUAD “with no compromise”, un vera e propria Pro-board
disegnata da Gianni Valdambrini senza alcun compromesso nelle linee d’acqua e nel roker-line, per
assecondare le esigenze di un top rider come Francisco. Quella tavola pure down-the-line che "dovete"
avere nei vostri surf trip in Sud-Africa, Mauritius, Hawaii, Marocco, Baja, Canarie e tanti altri.
“Sviluppare un prodotto così tecnico e destinato ad un pubblico che cerchi la top-performance come
un Pro-Rider, è motivo di grande soddisfazione e motivazione. Finalmente posso esprimere il massimo
su una tavola senza limiti, quel prodotto che ormai oggi non troviamo più nei programmi delle aziende
perché estremamente di nicchia... this is pure 99 Custom Boards expression!” Gianni Valdambrini.
Features:
• Shape estremamente compatto, full rocker per una manovrabilità fuori da ogni immaginazione, su
ogni size d'onda.
• Carena "concave into double concave", per accelerazioni immediate sia in planata che nei bottom turns.
• Capacità di risalire il vento superiore a altre tavole twin o single, e di conseguenza la possibilità di
surfare un numero maggiore di onde e di posizionarsi sempre nel punto migliore del line up.
• Coperta che concentra il volume nella zona centrale garantendo un perfetto equilibrio ed assetto in
andatura, caratterizzata da una zona centrale "flat” per una maggiore stabilità quando non si è in planata.
• Super thin rails nella parte posteriore per poter inserire la tavola più velocemente nei turns.
• Costruzione full sandwich , premium PVC e carbon/vectran, leggera e iper robusta con l'utilizzo di
scasse in carbonio per contenere il peso del prodotto finale.
Il look, decisamente accattivante e unico nel suo genere, si ispira a un tatoo design che Francisco si
è fatto pochi mesi fa a Maui. Un Flying-fish caratterizzato da motivi tipicamente polinesiani ma con
alcuni dettagli che richiamano le due isole che lo legano nella sua vita: Maui e Sardegna. Questa
grafica è la dimostrazione di quella creatività e passione tipica di Cesare Cantagalli che, nella
realizzazione di questo modello, esprime grande motivazione. “Ho disegnato questa grafica immedesimandomi nel tatuatore, cercando di riportare il tatoo di Francisco
sulla tavola e personalizzarlo con alcuni dettagli che unissero il brand 99, lo spirito di Francisco e l’espressione del tatoo stesso. Ho anche pensato di integrare il numero
9 all’interno delle ali del pesce (in sostituzione delle 2 isole). Mi è piaciuto inserire un richiamo al surf da onda: un pinn-line nero tipicamente di origine surfboard-look
unito ad un moderno motivo tratteggiato per creare un abbinamento di effetto outline che si distinguesse dal classico. La complessità della grafica richiede che venga
singolarmente prodotta per ciascuna delle misure/modello FPM.” Cesare Cantagalli. Le tavole sono equipaggiate con Footstraps Da Kine Primo e pinne Gas Fins (pinne su
richiesta). Il modello 99 NoveNove / FPM custom, sarà disponibile a partire da Settembre su ordinazione. Per info e contatti: ACME srl. Via Ippolito Nievo 10/L Prato - (PO);
SURFSEGNANA CON BRUNOTTIChe al SurfSegnana (Torbole, Lago di Garda) l’immagine sia sempre
ben curata è cosa risaputa. Quest’anno è il marchio Brunotti che ha
deciso di legare il suo nome al più famoso network sportivo di
Torbole vestendo da capo a piedi tutti gli istruttori e lo staff
dell’ufficio con un abbigliamento davvero trendy. Il SurfSegnana
ricorda che tra le proposte più richieste vi sono i pacchetti Blue Week
che a partire da 299 Euro offrono 6 pernottamenti con colazione, 3
lezioni di windsurf (per un totale di 9 ore), 7 giorni di noleggio di
windsurf e 7 giorni di noleggio di una bike. Gli stessi pacchetti sono
disponibili in formula Week End, a partire da 169 Euro, con inclusi 3
pernottamenti con colazione, 2 lezioni di windsurf (per un totale di 6
ore), 3 giorni di noleggio di windsurf e 3 giorni di noleggio di una bike.
Se volete la certezza del vento e una location incantevole dove poter
recuperare l’energie in vista della ripresa delle attività lavorative a
settembre vi consigliamo di trascorrere una vacanza presso il
SurfSegnana di Torbole, agosto è il mese ideale! La segreteria del SurfSegnana è a vostra disposizione 7 giorni su 7 dalle 8:30 alle 18:30 per organizzarvi la vostra vacanza
relax all’insegna dello sport sul Lago di Garda. SurfSegnana – Foci del Sarca – Torbole (TN) – www.surfsegnana.it – [email protected]; Tel. 0464.505963 – Fax 0464.505498
Wind67wide è un nuovo portale di windsurf che, con un pizzico di ambizione ma anche “italianità” che ci
distingue, si vuole imporre sul mercato nazionale come portale di riferimento del settore. Non a caso il loro pay-
off è: “tutto il windsurf con un click!”. Il sito affronta a 360 gradi l’universo windsurf, con articoli inediti.
Attraverso le ultime tecnologie wind67wide vuole regalare all’utente o al semplice visitatore un’esperienza
multimediale che si identifica in un format preciso così sintetizzato: Vedo - Leggo - Guardo - Ascolto. Massima
cura viene data alla stesura degli articoli, alle immagini e alla ricerca di video coinvolgenti. Wind67wide è una
esperienza che vi lascierà piacevolmente stupiti. Un database, con più di 2.700 link è a vostra disposizione per
catapultarvi nel fantastico mondo del windsurf! Stay tuned, wind67wide.it
WIND67WIDE
WINDSURFZONE.ITCari amici, poche righe per presentare a chi non lo conosce ancora Windsurfzone.it. Il sito nasce con il presupposto di offrire a
noi, che scrutiamo il cielo, che osserviamo dalle finestre del nostro posto di lavoro il movimento delle foglie degli alberi
aspettando la telefonata di chi sta già partendo, che consultiamo freneticamente gli anemometri per partire alla ricerca dello
spot migliore e godere di quella sensazione di libertà che vento ed acqua ci riescono a trasmettere, un punto di incontro per
poter condividere la passione per il windsurf, guardare gli ultimi video, inserire i report e le immagini delle nostre uscite, essere
sempre aggiornati sulle condizioni dei nostri spot… e molto altro ancora! Online ormai da tre anni ha trasmesso da subito la
stessa motivazione agli utenti che lo stanno frequentemente visitando. Nel corso dei mesi si è creata una vasta ragnatela di
collegamenti e scambi tra Windsurfzone e i più importanti siti internazionali che aggiornano quotidianamente la community di
appassionati e di atleti professionisti sulle novità dal mondo del windsurf. Vi aspettiamo sulle nostre pagine e seguiteci anche
su Facebook, Twitter e sul canale video di Vimeo. www.windsurfzone.it. Uno sport, una passione…molto di più! Un ringraziamento
a Fanatic, North Sails, Reptile, Al360, Oakley, GoPro Italia per il supporto.
AICW E WINDSURF NATIONI responsabili dell’as-
sociazione Windsurf Nation
ci tengono a fare una
precisazione per quanto
riguarda la collaborazione
tra loro e la AICW in
occasione del Sardinia
Grand Prix EFPT svoltosi a
Coluccia (Sardegna) i
primi di giugno: “Si ricorda
che Windsurf Nation opera
e agisce in autonomia per
conto e sotto egida della
Associazione Nazionale di Classe di cui è parte operativa e integrata.
Un ringraziamento particolare a Carlo Cottafavi per la costante collaborazione ed il
continuo sostegno.”
KAI KATCHADORIANLa redazione di Funboard ringrazia
l’hawaiiano Kai Katchadorian che con le sueparole ci ha raccontato la gara e i retroscena
della funambolica Essaouira Wave Classicpubblicata sul numero scorso.
SIROLO WATERMAN CONTEST Wakeboard, Windsurf , Sup, Surf - SIROLO 4-5 Settembre 2010, Riviera del Conero (Ancona) - Il primo evento multi disciplinare del Conero.
La località di Sirolo, splendido paesino medievale arroccato sul monte Conero che sovrasta lo specchio
d’acqua, sarà il palcoscenico di tutte le sfide. Le gare e la festa nella piazzetta del centro di Sirolo
saranno i protagonisti di questo weekend all’insegna del mare, del gesto agonistico e del divertimento.
Obiettivo delle due giornate è decretare il miglior “waterman”, cioè colui che totalizzerà il miglior
punteggio sommando i risultati di tutte le discipline disputate. Come tutti gli eventi legati a doppio filo
con Madre Natura, saranno le condizioni meteo-marine a decidere quale disciplina aprirà la giornata:
si arriverà ad una classifica finale dopo aver disputato anche una sola manche di una sola categoria,
o se “gli Dei ci assisteranno” disputando più manches di una stessa disciplina, con quattro risultati
utili da sommare per avere la classifica definitiva. Sarà la splendida baia, composta dalle spiagge di
“Urbani”, “San Michele” e “Sassi Neri” fino ai faraglioni delle “Due Sorelle” e lo specchio d’acqua
antistante, la location dove potremmo trovare la situazione adatta per lo start di ogni gara:
• Long distance sup con partenza da “Spiaggia Urbani” con passaggi attorno a boe naturali decise dalla giuria a seconda delle condizioni.
• Surf nello spot del “Sasso”.
• Wakeboard davanti alla spiaggia di “San Michele”.
• Windsurf: con il maestrale termico dalle 12:00 alle 16:00 presso “Urbani”, con lo scirocco, spostamento presso la baia di “Portonovo”.
Queste giornate di azione sportiva potranno essere ammirate sia in primo piano dalla spiaggia che dall’alto della piazzetta del paese di Sirolo. La stessa piazzetta che poche ore
dopo diventerà protagonista della festa più surf style della riviera Adriatica, sulle note del gruppo rock “Varnelli’s”, il tutto in diretta radio e web. Non puoi mancare al weekend
più gioviale, sportivo, ecosostenibile e godereccio (anche grazie all’altissimo livello dell’enogastronomia locale) di tutto l’Adriatico. Avrai la possibilità di dimostrare anche al
grande pubblico come, in qualunque condizione, il mare possa essere il tuo habitat naturale, ma soprattutto la tua fonte di energia esplosiva! Lasciato in un angolo l’eccesso di
tecnicismi agonistici, ritroviamoci a gareggiare con il sorriso… Per informazioni evento: [email protected]; www.turismosirolo.it; contacts: 335.6918705/ 348.3896639.
YOUNG SURFESTIVAL 2010Da Vasco Renna 2° edizione dello Young Surfestival 2010. Dopo il successo dello scorso anno
il Vasco Renna Professional Surf Center in collaborazione con il Circolo Surf Torbole organizza
a Torbole dal 4 al 5 settembre, la seconda edizione dello Young Surfestival. Si tratta di due
giorni dedicati ai bambini dagli 8 ai 14 anni caratterizzati dai seguenti appuntamenti per i
giovani surfisti:
• corsi test gratuiti di windsurf per tutti i bambini;
• regata advanced per coloro che surfano con tavole senza deriva;
• regata beginner per coloro che surfano con tavole con deriva;
• check level gratuito con stesura di specifico profilo surfistico con l’indicazione di capacità
OTC E MAVERXGli alberi MaverX sono disponibili presso i centri OTC di
El Medano, Tenerife, e Weymouth, UK. OTC è uno dei più
prestigiosi centri test del mondo che mette a disposizione dei
propri clienti un gran
numero di tavole e
vele della stagione in
corso di quasi tutti i
brand. E da ora c’è
anche la possibilità
di poter provare le
vele che troverete nei
centri OTC con gli
alberi MaverX per
poter effettuare un
test personale e
comparativo tra
l’albero “originale”
della vela scelta e un
albero della linea
MaverX per poterne
apprezzare la qualità
e le caratteristiche di
questi motori.
Per info www.maverx.it, www.tenerife.otc-windsurf.com
LONG RIDER CUPDomenica 4 luglio in una
caldissima giornata di luglio si è svolta l'avvincente gara amatoriale Long
Rider Cup alla sua seconda edizione presso il windsurf center Kia Orana nel
Parco dei Renai a Signa appena fuori Firenze; avevamo la sensazione che
sarebbe però stata un'edizione destinata a passare in sordina, infatti molti
"affecionados " avevano ceduto alla tentazione della termica estiva di
Talamone, ma poi con grande sorpresa e soddisfazione, grazie sicuramente
allo spazio che ci hanno riservato tutte le riviste di settore e l'informatore
COOP., ha fatto toccare i 24 iscritti, di cui 3 bambini dodicenni, 2 ragazze e una
giovanissima bambina di 10 anni. Il format ormai consolidato prevedeva
l'utilizzo per tutti della stessa tavola, il Long Rider RRD, ideale per questo
genere di competizioni, il rig era invece a scelta dalla 9.0 in giù. Le previsioni
facevano sperare in una decina di nodi abbondanti ed in effetti alle 13.00 già
il vento ha iniziato a soffiare portando sollievo alla forte calura. Si crea il
tabellone con 6 batterie da 4 concorrenti, ovviamente tutti estratti a sorte, e
fin da subito si capisce che nessun ci stà a perdere, ma soprattutto già nelle
prime batterie i giovanissimi si fanno valere avanzando prepotentemente nel
tabellone, Iacopo arriverà ai quarti perdendo per un soffio l'accesso alle
semifinali, Francesco ed Antonio verranno eliminati nelle semifinali ed anche
la piccola Camilla stupisce tutti arrivando seconda in boa alla prima bolina,
perdendo purtroppo tutto il suo vantaggio a causa della sua inesperienza
proprio sul giro della boa. Michele Cicerone, consumato regatante, che
impossibilitato ad andare a Cagliari per le regate di formula si è prestato a
questa giocosa competizione, avanza di batteria in batteria. Nelle altre
batterie avanzano il sempre presente Silvano Cappellini, che vince ogni
batteria con il suo passo deciso, il ritrovato Massimo Tacconi, che nonostante
si sia dato al golf, forse si è nuovamente contagiato col virus del windsurf ed
il local Luca Landi che fa valere la sua con conoscenza del campo di regata.
Siamo giunti alla finale nessuno vuole perdere si sorteggia la posizione delle
tavola alla partenza, i concorrenti scattano dalla spiaggia si gettano in acqua
e schizzano via alla boa di bolina, Silvano sopravvento a tutti sfrutta la sua
posizione vantaggiosa coprendo Cicerone, che appena liberatosi viene
nuovamente coperto da Landi. Per la finale era stato stabilito di effettuare un
giro in più e quindi nulla è ancora deciso: Cappellini non cede il passo e
Tacconi pur impegnandosi al massimo non riesce ad agganciarlo, ma
Cicerone pompando come un forsennato riduce ad ogni bordo il suo distacco,
arriverà terzo perdendo allo scatto per tagliare il traguardo in spiaggia. Si da
il via alla premiazione con il trofeo e le coppe, un bel rinfresco ed estrazione
per tutti i partecipanti dei bellissimi premi messi a disposizione dagli
sponsor: Rdf, Ma ranghi, Billabong, Point-7, rrd.
Classifica assoluta:
1° Silvano Cappellini
2° Massimo Tacconi
3° Michele Cicerone
4° Luca Landi
Classifica Youth:
1° Ferretti Francesco
2° Gangale Antonio
3° Iacopo Sani Melani
4° Camilla Bufalari.
Classifica donne:
1° Isabella Carelli
2° Ela Czapla
3° Camilla Bufalari
PARA PART Y 2010Sabato 10 luglio, ore 18.30. Nella cornice del rinnovato Circolo Surf Torbole comincia a diffondersi
un invitante profumo di salamelle alla griglia. Analogamente ai fasci di luce delle fotoelettriche
proiettati nel cielo notturno che indicano la presenza di una discoteca, quel profumo diventa la
stella cometa che guida i partecipanti verso il Parassiti Party 2010. L’evento clou dell’ASD
iParassiti.com ha richiamato quest’anno oltre 350 amici che hanno aderito all’invito di Oscare &
C. per festeggiare soci e simpatizzanti dell’associazione. Un lungo serpente umano è rimasto
costantemente presente ai banconi dove venivano distribuiti insalata di pasta e carni alla griglia,
mente le due giovani pulzelle al gazebo non hanno smesso un minuto di spillare birra. La colonna
sonora della serata è stata mixata dai para-dj Nikyta e Ginolatino, mentre gli ospiti hanno cenato
in allegria, ritrovandosi magari fianco a fianco con chi, per una ragione o per l’altra non può
frequentare assiduamente il lago di Garda, ma con la zecca impressa nel cuore, non manca mai almeno a questo appuntamento.
Al termine della cena sono stati proclamati i vincitori delle tre onorificenze assegnate ogni anno. Parassita “ad honorem” è stato nominato Cataldo Albano (che tra l’altro
in occasione della festa ha proiettato in anteprima il suo nuovo video pieno di immagini spettacolari del lago di Garda e dei suoi locals in action). Il titolo di Parasurfer
dell’anno (l’associato che è più progredito dal punto di vista tecnico nella stagione) è andato a Manuel Salvetti (noto come MB), mentre il riconoscimento più importante
ed ambito al tempo stesso, quello di Parassita dell’anno, è stato assegnato a Marco Cattelan (detto Marco.cat). A seguire ha avuto luogo il doveroso tributo ai tre
fancaz**isti dell’anno (i tre associati col maggior numero di uscite nella stagione), dopodiché il cuore della festa si è trasferito nel salone principale del Circolo, dove i
nostri dj avevano allestito una discoteca con tutti i crismi e dove si è ballato, nonostante il caldo di questi giorni di piena estate, fino a notte inoltrata.
Il tempo di un tuffo rinfrescante nel lago e di un’ultima piadina con la nutella e poi il sipario è calato su questo evento, che ha riscosso anche quest’anno un successo di
partecipanti senza precedenti e che ha lasciato in tutti, organizzatori e ospiti, la sensazione di una gran bella serata in compagnia da ricordare.
LE PINOCCHIATE1. “Mangia la mozzarella… tanto è un formaggio magro…!!”
NON È VERO! La mozzarella contiene circa il 22% di lipidi (grassi), e non è poco! Non facciamoci ingannare dal suo aspetto candido e innocente…
2. “Sono a pezzi… ho male dappertutto: ieri ho passato la giornata sulle onde ed ora ho l’acido lattico ovunque…!”
FALSO! L’acido lattico (che è il prodotto di scarto della glicolisi) viene metabolizzato dal corpo subito dopo l’esercizio fisico. I dolori post allenamento (D.O.M.S.:
delayed onset muscle sorenes, indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata) sono causati principalmente da infiammazioni del tessuto connettivo.
3. “Vorrei fare un esercizio che tonifichi gli addominali bassi!”
NON ESISTONO GLI ADDOMINALI BASSI! Il retto addominale è un unico muscolo che ha la sua origine in prossimità della 5ª-7ª costola e dello sterno, ed ha la sua inserzione
sul margine superiore del pube.
A cura di Giuseppe Lìzzari e Silvia Calò
DROPS 2011QUAD
Drops presenta le sue nuove tavole da wave con
fin-set Quad per il 2011. I modelli sono due, da 75
e 85 litri, e dovranno coprire un range molto
ampio di condizioni; entrambe sono state
sviluppate in maniera differente in funzione delle
condizioni e dei target di riferimento. La
configurazione scelta è quella con due scasse US
in poppa per le pinne più grandi e due mini Tuttle
per le anteriori. Il 75 punta ad essere il più
efficiente wave side shore del mercato mentre
l'85 è una tavola meno cattiva e più adattabile alle
condizioni europee con un range di azione molto
ampio, capace di esprimere un grande potenziale
sia in condizioni on-shore che side-shore. Le pinne
sono state studiate e testate per dare il massimo
risultato in collaborazione con Gas Fins in G 10,
mentre la costruzione custom finish garantirà un
risparmio di peso di circa 300 grammi rispetto
alla migliore concorrenza.
DROPS QUAD 85 230,8 cm x 57 cm x 85 lt
DROPS QUAD 75 228 cm x 54,2 cm x 75 lt
KRANZ
Le novità di Drops non sono ancora terminate e
dalle abili mani di Mario Vinti è nato un nuovo
puro sangue Slalom da vento forte che completa
la gamma, il piccolo Kranz 58.
DROPS KRANZ 58 241 cm x 58 cm x 89 lt QUAD KRANZ
22
Il premio come Best Rookie, nelle ultime edizioni finito sempre nelle mani di
Francesco Cappuzzo, quest’anno è andato al romano Gianluca Giuliano. Notevoli i
progressi mostrati nel corso di questi dodici mesi, contraddistinti da grande
precisione nelle manovre e serietà negli allenamenti. Come Best Attitude, colui che
più di tutti ha mostrato impegno e passione il giovane di Olbia Andrea Brigaglia. Tra
le ragazze vince il Best Rookie Woman la Stefania Fumagalli, 18enne di Lecco, che in
soli quattro giorni ha imparato Ely Tack, Nose Tack, Push Tack, Duck Jibe e Duck Tack.
Un premio che va condiviso con Silvia Rava, premiata come Best Attitude, rivale
amica di Stefania.
IL GRINCH WINCH – Oltre alle performance degli stagisti a recitare il ruolo di
protagonista è stato il Grinch Winch, la prima ed unica vera alternativa in caso di
poco vento. Il verricello meccanico prodotto dalla Black Hole ha “trainato” gli atleti a
tutta velocità in move spettacolari come le Flaka One Hand di Raimondo Gasperini, i
Ponch di Gabriele Varrucciu e gli Spock e Grubby di Alvin Panzera, Francesco
Cappuzzo e Gianluca Giuliano.
LA RAMPA REDBULL – Per gran parte dello stage il vento non è stato amico
come di solito avviene a Murta Maria, ma la sola presenza della Rampa Redbull ha
acceso animi ed entusiasmi dei presenti. Per i partecipanti all’Xray Talent Factory
sono stati provati ingresso nel canale della rampa per migliorare l’approccio in
proiezione futura. Un primo passo verso i voli acrobatici i cui ricordi della scorsa
edizione restano ancora vivi nella mente degli appassionati.
Un evento bello quanto impegnativo, reso possibile grazie al contributo degli sponsor
Redbull, Windjeri, Chilisurfers e Powerbalance ed alle aziende partner come Neil
Pryde e MaverX, Gaastra e Vandal, Naish, Al360, Pat Love, Severne e Starboard, Amex,
Prolimit, Black Hole che hanno messo in palio premi di rilievo impressionante come
vele, alberi, boma ed accessori vari ed Fca per il bellissimo Volkswagen Transporter
Kombi per gli spostamenti da uno spot all’altro. Un segnale importante questo per la
crescita e la valorizzazione della disciplina in ambito giovanile.
Il gruppo dell’X Ray Talent Factorysulla rampa RedBull.
Carlo Rava, 9 anni, con il grinch.
Silvia Rava prova l’ingressodella rampa RedBull.
Raimondo spiega come si fa.
Al Porto Lisca Surf Club di Stefano “Steddu” Pisciottu, sede
alternativa al centro surf Marina Maria di Anotine Garrucciu, i
migliori interpreti del freestyle giovanile italiano si sono dati
battaglia in acqua ponendo la prima pietra verso il titolo di
campione nazionale AICW. Domenica 4 luglio, ultimo giorno utile
per disputare la gara dopo due giorni di vento debole, alle 10:30
circa della mattina sono partite le prime batterie. A trionfare in
questo primo round nella categoria Juniores, la più grande in
lizza, è stato il milanese Jacopo Testa (Starboard-Severne), il
più grande dei due fratelli Testa, capace di superare nella heat
finale il romano, e favorito della vigilia, Vittorio Mazzocca (Rrd-
Rrd). Notevoli i progressi mostrati dai partecipanti che hanno
dato spettacolo grazie anche al ponente che ha soffiato con
buona intensità, intorno ai 18/20 nodi, a conferma della
costante crescita del nostro vivaio. Terzo Matteo Romeo (Rrd-
Rrd) che nella finalina per il terzo/quarto posto ha sconfitto
Matteo Todeschi (Rrd-Hot Sails), autore con una perfetta
Chacchoo Switch di una delle manovre meglio eseguite di tutta
la giornata. Quinto posto a pari merito per Gianluca Giuliano
(Starboard-Severne) e Matteo Todeschi (Tabou-North Sails).
Nella Super Groommets bellissimo il “man to man” che ha
deciso la classifica. Alla fine l’ha spuntata il biondissimo Alvin
Panzera (Starboard-Severne), atleta della Black Hole, che
proprio sul filo di lana, e dopo un’accurata consultazione dei
giudici ha avuto la meglio sul “piccolo”, radicalissimo con il suo
Flare 72 lt, Matteo Testa (Starboard-Severne). Al terzo posto
Federico Cannamela, all’esordio assoluto in una competizione
di questo livello.
Nei Groommets è arrivata l’annunciata vittoria di una delle
grandi speranze del windsurf italiano Francesco Cappuzzo
(Rrd-Rrd-MaverX). Il tredicenne siciliano continua a stupire con
il suo indubbio talento e ha dominato le sue heat mettendosi
alle sue spalle il dodicenne di Torbole Andrea De Lillo, il
compaesano e amico Giuseppe Rallo e la new entry
romana Alessio Agnello.
I ringraziamenti per coloro che hanno permesso
questo magnifico evento vanno in primis al Comune
di Olbia ed in particolare all’Assessorato Sport e
Ambiente. A RedBull, Windjeri, Chilisurfers e
Powerbalance per il sostegno alla manifestazione
ad Antoione Garrucciu di Marina Maria e a Steddu
del Club Porto Liscia per aver messo a disposizione
le loro splendide location. Ai partner Neil Pryde e
Maverx, Gaastra e Vandal, Naish, Al360, Pat Love,
Severne e Starboard, Amex, Prolimit, Black Hole ed
Fca per il bellissimo Volkswagen Transporter Kombi
per gli spostamenti da uno spot all’altro.
Jacopo Testa in Grubby.
La premiazione degli Juniores.
Francesco Cappuzzo, Spock No Hand, 13 anni!
In questa prima edizione dell’European Freestyle Pro kid’s Tour IFCA, Reggio
Calabria ha rappresentato ufficialmente il Windsurf Italiano e lo ha fatto nel più bel
chilometro d’Italia, sullo sfondo il meraviglioso Stretto di Messina. La tappa,
organizzata dal Circolo locale Windsurf dello Stretto con Windsurf Nation - AICW, si è
svolta dal 15 al 18 luglio al Lido Comunale di Reggio Calabria. L’evento ha visto la
partecipazione di atleti dai 13 ai 19anni. Per l’occasione è stato organizzato uno stage
di freestyle al quale hanno preso parte i giovani atleti del WindSurf dello Stretto ed
il Presidente del circolo Windsurf dello Stretto, Roberto Raffa, ha messo a
disposizione il proprio bagaglio di surfista e di primo freestyler reggino. Gli atleti e
il comitato di Giuria di Windsurf Nation – AICW sono stati accolti da un clima caldo e
da una organizzazione perfetta. Subito si sono immersi nell’accogliente villaggio
allestito per la gara e in quello organizzato sulla Via Marina, all’insegna non solo
dello sport ma anche di una gara di solidarietà per i bambini dell’Africa che ha visto
come protagonista l’Associazione Onlus Novissi che in sinergia con il WindSurf dello
Stretto ha organizzato diversi eventi di musica e la sfilata per la partecipazione a
Miss Mondo. Alla vigilia della gara Eolo ha dato subito segnali positivi. Gli atleti hanno
dato dimostrazione delle loro capacità e hanno messo a punto le attrezzature. Il
primo giorno di gara si presenta con vento teso e costante. Skippers' meeting e si
parte! Ma la gara viene purtroppo annullata proprio sul finale della prima heat. Nulla
di fatto per il resto della giornata. Il secondo giorno scorre tra i mille passatempi nel
villaggio e nei 35 gradi di temperatura ma in completa assenza del protagonista
principale: il vento. Terzo giorno: si scende in acqua con vento dai 18 ai 22 nodi e via
a sfoggiare le migliori manovre, heat dopo heat. Senza pausa si gareggia e parte il
tabellone dei looser, le heat si concludono una dopo l'altra con enorme
soddisfazione da parte degli atleti e dei giudici di gara oltre che degli organizzatori.
Lo spot di Reggio Calabria ha regalato una giornata di vento impeccabile.
CLASSIFICA PER CATEGORIA
CAT. JUNIOR U171. Francesco Cappuzzo
2. Alvin Panzera
3. Antonio Siclari
4. Nicolas SliJk
CAT. YOUTH U201. Mattia Fabrizi
2. Matteo Todeschi
3. Marco Liuraghi
4. Francesco Cappuzzo
Francesco Cappuzzo, 13 anni,partecipa nella categoria
superiore e vince!
Ciao Italia! Spero che vi stiate tutti divertendo un sacco e stiate passando ogni giorno che potete in acqua… Questo periodo dell’anno è inassoluto uno dei miei preferiti, sebbene anche le onde qui Maui vadano in vacanza, il vento spinge a manetta praticamente ogni giorno,quindi se ti annoi di andare alla ricerca delle onde, basta prendersi il materiale da slalom e volare sull’acqua! È stato tutto abbastanza
tranquillo in questo periodo, tutti i pros sono in giro per il mondo e non ci sono neanche un sacco di turisti in visita… penso che lasituazione economica mondiale abbia influito parecchio.
TESTO DI Matt Pritchard
LUGLIO 2010
Le Maui Race Series sono alcune delle competizioni migliori della zona, il vento è
praticamente assicurato e sono le condizioni perfette per sistemare il materiale
per il tour di racing. I nomi famosi sono sempre in cima alla lista ed utilizzano
queste gare come primo campo di test delle nuove impostazioni. Micah Buzianis
combatte ormai da anni con Peter Bijl ed il vecchio lupo di mare, Phil McGain che
viene ogni weekend per accrescere sempre più il suo enorme bagaglio
d’esperienza! Il motto di Phil è mai dire mai, anche quando parte in ultima
posizione, è impressionante come riesca a migliorare nel corso della gara. Kai
Hopf, designer North Sails, ha passato parecchio tempo in acqua con gli altri, è un
ragazzotto ben piazzato ed uno dei più veloci là fuori! Ha ancora bisogno di
sistemare le sue strambate ma una volta che lo farà, potrà veramente gareggiare
ad armi pare con Antoine e Bjorn...
Mentre sto scrivendo, qui a Maui non si parla altro che di un evento eccezionale
per la scena windsurfistica. La prima del “Windsurfing Movie II” è stasera! La prima
proiezione sarà nel MainLand al Gorge, ed un sacco di protagonisti sono volati
direttamente da Maui al Gorge per supportare il movimento. Sarà sicuramente uno
spettacolo senza precedenti! Ci sono un sacco di grossi nomi nel film ma penso che
uno sopra a tutti sia Kai Lenny. Questo ragazzino è praticamente uscito dal nulla ed
è diventato una star in men che non si dica, entrando già nell’olimpo dei top
“watermen” al mondo. Vivere a Maui sicuramente l’ha aiutato parecchio a
raggiungere il suo obiettivo. La sua famiglia ed amici poi l’hanno sempre
supportato ed incoraggiato. È davvero bello vedere un giovane ottenere quello che
vuole ancora all’inizio della sua carriera. Ha già lasciato il suo segno e lo ho fatto
in pochissimo tempo. Personalmente lo definirei il Polakow del ventunesimo
secolo. Ha un talento immenso in qualsiasi cosa faccia. Riesce ad avere pazienza e
capire che ogni cosa venga a suo tempo. Conosce l’Oceano come le sue tasche e
spacca tutto sia sul surf da onda, che sul windsurf, che in kite che sulla sua tavola
da SUP e scommetto che è anche bravissimo a golf. Se sommi il tutto, hai davvero
una superstar. Il tour PWA sfortunatamente non ha però dei veri e propri eventi di
wave per permettere a Kai di esprimersi al meglio. È già andato in spot come Gran
Canaria e Sylt ma queste condizioni sono molto diverse e difficili. Potrebbe far bene
anche in questi spot ma non se ne preoccupa troppo, sicuramente però farebbe
spavento ad eventi in spot come Hookipa o Fiji o Tahiti… Sarebbe un sogno fare un
evento in un posto del genere!
Sulle orme di Kai, c’è anche Bernd Roediger, anche lui teamrider Naish che a soli
13 anni spinge i limiti all’inverosimile e continua ad accrescere il suo enorme
talento. Ha un ottimo mix tra manovre freestyle e wave, come vuole la new school
e sicuramente farebbe paura ad Hookipa, semmai ci sarà ancora un evento! È
anche un avido rider di SUP e spacca tutto sulle tavole più piccole che abbia mai
visto. Ha un ottimo approccio allo sport e sicuramente farà strada nel mondo del
windsurf, quindi tenetelo d’occhio! Qui c’è una piccola intervista al giovane rider:
www.windsport.com
Un altro giovane rider da controllare è Morgan Noireaux, è un ragazzino NP/JP ed è
in acqua e sulla scena da qualche anno ormai. È stata una delle rivelazione alla gara
di Pistol River lo scorso mese. L’ho visto a Maui gli scorsi anni crescere e migliorare
sempre di più. è un aficionado di Hookipa e farebbe sicuramente bene se avessimo
un evento in questo spot famoso in tutto il mondo. Ha bisogno di farsi un po’
d’esperienza in gara ma sicuramente ha tutto il tempo necessario.
Per quanto riguarda il PWA, i ragazzi sono andati giù pesante qui alle Canarie… La
notizia shock è stato che Gran Canaria non avrebbe avuto lo Slalom… eh?!?!?! Questo
spot è perfetto per fare slalom estremo, a parte il dover entrare in acqua con uno
shorebreak di 2metri proprio sui macigni che rotolano… un vero toccasana per i
vostri piedi! Un vero peccato. I wavesailors hanno comunque fatto spettacolo anche
se le condizioni erano abbastanza marginali, ma l’evento è stato comunque un
successo anche senza aver disputato 15 round di slalom... È stato bello vedere Victor
in cima al podio, sono sempre rimasto impressionato dalle sue capacità e
professionalità.
I freestyler si sono annoiati a Lanzarote. C’è stato abbastanza vento per completare
una sola single, anche se sembra che il livello continui ad aumentare. Gollito è venuto
fuori in cima ancora una volta e sembra davvero inarrestabile, non ci sono così tanti
eventi nel tour freestyle, quindi è fondamentale che questi rider continuino a
spingere al massimo per far crescere il livello con costanza.
È tutto per adesso, buona estate… spero che venti caldi riempiano la vostra vela
facendovi volare ogni giorno!
Una premessa è d’obbligo: tutto quello che vi dirò di seguito ha un solo unico fine:
YES YOU CAN!!!
Qualche anno fa ho fatto un test in azienda. Era uno di quei test attitudinali dove, in
base a una serie incrociata di domande del tipo “ti piacciono i fiori“, “cosa guardi
nelle donne”, “che pensano di te i tuoi amici“, etc etc, si delineava il tuo profilo, i tuoi
skills, le tue predisposizioni e quant’altro potesse essere utile all’Human Resorce
per indirizzarti verso un percorso di crescita piuttosto che un altro… Di questo test
mi sorprese una cosa, per migliorare le mie performance, dovevo parlare
apertamente dei miei successi, cosa che non facevo. Non lo facevo un po’ per
rispetto nei confronti dei “secondi” e anche un po’ perchè non avevo mai visto di
buon occhio chi ostenta i propri risultati. In realtà era questo il nocciolo della
questione parlare e spiegare il raggiungimento del successo del singolo faceva
bene al raggiungimento del successo del gruppo. Da quel momento, esagerato
come sono, non solo ho iniziato a parlare dei miei successi ma ho anche iniziato a
parlarne in anticipo e a strutturare dei progetti che portassero al successo
dandone la massima evidenza. Uno di questi, che ci ha accompagnato e ci
accompagnerà per il 2010 è stato il Real Power con Marco Begalli. Era infatti
settembre 2009 quando con Marco decidemmo di metterci in gioco e di cambiare
tutto di nuovo consapevoli che non sarebbe stato facile, soprattutto per la
considerevole età del Begalli. Il fattore età incideva non poco nella nostra S.W.A.T.
analysis ed è stato proprio per questo motivo che abbiamo voluto trasformare
quello che era il punto di debolezza (Weaknesses) nel punto di forza (Strengths):
dietro ogni problema si nasconde, in realtà, la più grande opportunità! I 44 anni di
Marco sono diventati il fulcro del nostro progetto, sono ora l’elemento intorno al
quale abbiamo ripensato di ripensare tutto: allenamenti, dieta, comunicazione,
attrezzatura, fisioterapia.
Inoltre, quando si parte per un viaggio, bisogna sapere un’altra cosa
importantissima... sembra scontato ma... si deve conoscere la meta. Per
raggiungere il successo, infatti, dovevamo definire il concetto di cosa era per noi “Il
Successo” e per fare questo bisognava avere obiettivi chiari e precisi, perchè da li
in poi, ogni singola giornata di allenamento, era finalizzata al raggiungimento del
nostro goal. Con Marco e con 12 mesi di anticipo comunicammo ai media i nostri
obiettivi: avremo vinto tutti i titoli assoluti e saremo stati tra i primi 20 nel PWA...
obiettivi decisamente ambiziosi. L’ultimo argomento da affrontare era finanziario,
per affrontare un anno con 6 tappe di PWA e oltre 100 giorni di regata in calendario
ci volevano soldi, tanti soldi. Così, viste le tante sfide abbiamo realizzato che, quello
di cui più avevamo bisogno per il 2010, era una forte motivazione. Credere in quello
che stavamo per fare... Stava nascendo il “ Real Power, Vera Forza“ di raggiungere
qualsiasi obiettivo prima di tutto con il potere di idee vincenti, le nostre!
Da quando siamo partiti con il “Real Power”, 10 mesi fa, Marco ha vinto:
- Italiano assoluto Formula;
- Italiano assoluto Slalom;
- trofeo Paolo Neirotti;
- primo in classifica all’Italian Slalom Tour
- titolo mondiale Master Slalom IFCA.
Come dicevo un ruolo importantissimo lo hanno ricoperto gli sponsor che hanno
condiviso la nostra mission: dimostrare che per vincere oggi il fattore età non è più
un problema.
Il primo tra tutti, con il quale ci siamo trovati immediatamente allineati è stato la
Garmin Italia con la quale è nata una collaborazione che sta andando ben oltre le
aspettative. La Garmin Italia ci sta mettendo a disposizione tutto il know-how tecnico
scientifico di anni di maratone e di ciclismo professionistico internazionale per
sviluppare le aree perfettibili del Begallone. Dai test affrontati presso il Marathon
Sport Center di Brescia con il dott. Hubert Rossi, dove hanno smontato il povero
Marco rigirandolo come un calzino tra continui test ed approfondite analisi, è
emerso che abbiamo ancora davanti ben 5 anni di miglioramento. Questo dato
importantissimo è stato forse la vittoria più importante del 2010: possiamo fare
ancora meglio e conosciamo la strada per farlo. L’utilizzo di sistemi di navigazione
satellitare unito ai dati cardiaci ha messo a disposizione di tutti dati
importantissimi dai quali, tanto a livello amatoriale quanto professionistico, oggi
30
non si può più prescindere. Credo sia l’innovazione più importante degli ultimi
decenni, parlando di sport, ovviamente. Un’altra azienda che ha contribuito ai
successi di Marco e che è entrata in corsa 2010 è stata la Enerme Tecnology, un
azienda italiana produttrice di sistemi che migliorano l’equilibrio tra i quali i famosi
braccialetti che abbiamo un po’ tutti al polso questa estate. Michele Biguzzi, l’A.D. di
Enerme ha voluto sviluppare su Marco un Bite di prossima commercializzazione
particolarmente indicato per chi fa sport dove la concentrazione e la forza sono
elementi essenziali. Sono infatti emersi dati a sostegno dell’esistenza di una
effettiva correlazione esistente tra equilibrio dell’apparato masticatorio e apparato
locomotore. L’occlusione dentale svolge un ruolo importante sulla postura del
corpo. Negli atleti di alto livello variazione di equilibrio anche se di modesta entità
possono indurre a scompensi fisici, calo delle forze e mancato coordinamento,
incidendo sulla prestazione sportiva. Il Bite è una soluzione naturale e poco invasiva
che consente di ripristinare il perfetto assetto del corpo quando è sottoposto a
sforzi, diminuendo gli stress mandibolari, dolori cervicali, emicranie,
ammortizzandole vibrazioni e rilassare le fasce muscolari.
Insomma al di la del Begalli ora è agosto e stiamo tutti il più possibile in acqua,
magari stiamo perdendo anche qualche chiletto accumulato durante l'inverno e ci
sentiamo bene... volgiamoci bene, è possibile stare anche meglio di ora a novembre
o a febbraio basta non mollare e sapere che si può, stare meglio si può! Una
corretta alimentazione, fare sport 2 o 3 volte a settimana, fare un check up per
vedere dove si è e farsi aiutare per capire dove si può arrivare e la vita sarà
migliore! E poi fate come me, iniziate a parlare dei successi e delle cose belle, della
vostra prima beach start di questa estate o del vostro primo Forward e su questi
vostri successi importanti costruiteci il vostro Real Power, l'entusiasmo e la
positività aiutano la vita!
“Gli aspetti innovativi del Real Power sono quelli che personalmente apprezzo di più.
Mi piace prendere parte a progetti di ricerca e sviluppo da parte delle aziende e mi
piace dimostrare, con il raggiungimento dei risultati, che abbiamo ragione. L’ho
sempre fatto per il windsurf nello sviluppo delle attrezzature tecniche e farlo oggi
fuori settore, in campi di più ampio utilizzo (fitness, running, bici, etc etc), mi dà
un’enorme soddisfazione: condividere con tutti la strada percorsa per raggiungere
un successo è il più nobile dei miei successi.” Marco Begalli.
Marco Begalli
32
Potresti raccontarci qualcosa sulla tua adolescenza in Giappone?
Sono cresciuta nella città di Kobe, circondata sia da
oceano che da montagne. Ho giocato a tennis,
pallavolo, nuoto, suonato svariati strumenti; ho
praticato diverse attività con i miei genitori e
mio fratello, un anno più grande di me.
Siamo stati spesso in campeggio durante
le vacanze estive e a sciare durante
quelle invernali. Mi sono poi laureata in
Ingegneria Meccanica.
Come hai scoperto il windsurf? Nel 1996, ho cominciato esattamente quando mi sono
iscritta all’università in Giappone. C’era un club di windsurf dove alcuni amici mi
davano lezioni. Sino a quel momento nemmeno sapevo che esistesse questo sport.
Come è successo che ti sei “innamorata” del wave? Quando ho iniziato ero quasi
sempre su acqua piatta, non sapevo niente riguardo le onde; persino durante i miei
primi tempi di vita a Maui, il windsurf che praticavo era esclusivamente su acqua
piatta. Per questo ero più interessata allo slalom che ad altre discipline. Un giorno
mi trovavo ad Hookipa durante una competizione. Guardavo i riders dalla scogliera.
Non ero particolarmente impressionata da alcun atleta, perchè davvero non sapevo
cosa guardare. Poi sul lato sinistro ho visto Robby Naish, era li per riscaldarsi. Lui
Come ci si sente ad uscire con un pazzo scatenato come JP?
Bhè, tanto per cominciare non c’è mai un momento di noia con Jason. C’è sempre
qualcosa da fare, posti dove andare o cose da vedere. Sempre in movimento. Ci
equilibriamo. Io sono molto tranquilla quindi lui mi propone di fare un sacco di
attività che per me sono una sfida. Io invece lo aiuto in tutte quelle attività nel mondo
reale che non comportino perdere la vita. In ogni relazione è fondamentale aver
equilibrio. Siamo sia amanti che migliori amici.
Hai paura quando esce con quelle onde enormi a Jaws?
Inizialmente non mi preoccupavo più di tanto perchè è davvero bravissimo nel suo
campo. Ultimamente però, da quando ha davvero rischiato di morire nell’inverno
2009 dopo esser stato sott’acqua a Jaws per un minuto di fila e 3 onde sulla testa,
mi sono davvero spaventata. Penso che indipendentemente da quanto un atleta sia
bravo, madre natura a volte decide di far qualche scherzo per ricordarci quanto
siamo piccoli. Ogni volta che esce a Jaws io e la mia famiglia preghiamo per lui. Non
mi scorderò mai la mattina di Natale quando è partito da Kauai e io speravo che le
condizioni non fossero buone. Ma tutto questo fa parte di lui e bisogna accettarlo
quando si esce con un waterman.
Cosa fai a Maui?
Facevo la manager per MAC cosmetics ed ho recentemente aperto una mia attività
chiamata Maui Makeup Artistry. Sono una truccatrice ed estetista. A volte per
divertimento faccio anche la modella. La maggior parte del mio lavoro è ai matrimoni
e assieme ai local di Maui. Ho frequentato anche la Spa Luna, la scuola migliore dove
imparare i massaggi e la cura della pelle.
Come vi siete conosciuti e da quanto tempo state assieme?
Il nostro fotografo comune, Charles Oreve ci ha fatto conoscere. Ai tempi Charles e
Jason lavoravano molto assieme. Ha chiesto a Charles come stavo e se stessi ancora
lavorando con lui. Ci siamo poi incontrati per caso a Paia e siamo diventati amici.
Dopo sei mesi poi ci siamo messi insieme e adesso sono 3 anni.
Ti aggreghi mai a Jason nei suoi viaggi per visitare nuovi posti esotici?
Quando lavoravo a tempo pieno in azienda non potevo viaggiare molto con lui. I suoi
viaggi poi sono sempre abbastanza imprevedibili perché su previsione ed io dovevo
chiedere le ferie in anticipo. Adesso invece, che ho una mia attività, riesco a gestire
meglio il mio tempo e posso viaggiare con lui. In questo momento infatti siamo in
Australia, aspettando che entri una mareggiata per fare una storia per le riviste.
Fai surf o windsurf?
No, mi piacerebbe imparare a fare windsurf, appena torno a Maui. Faccio SUP con
onde piccole. Lo Stand up paddling mi piace molto.
Cosa fai per divertirti?
Per divertimento faccio yoga. È fondamentale per trovare il mio equilibrio interiore
tra mente, corpo e spirito. Adesso in Australia sto facendo un po’ di boxe e mi piace
un sacco, un ottimo sfogo. Adoro anche la musica, ballare, dipingere e andare in
bicicletta. Ah, adoro anche cucinare pasti organici e qui in Australia ho fatto tutto io!
Jason è davvero un pazzo. È più un romantico o un uomo duro con te?
È davvero un duro in acqua o sulla moto da cross ma è anche un lover. È molto umile,
un animo gentile. Ha un cuore d’oro ed a volte fa anche il furbetto, facendoti credere
a tutte le sue storie, anche quelle inesistenti.
Dicci qualcosa che il mondo del windsurf non conosce di JP?
È un patito di film, ogni volta che andiamo in un negozio a noleggiarne uno, lo ha già
visto. Quando viaggiamo andiamo spesso in parchi di divertimento come Disneyland o
i parchi acquatici. Adora gli animali, specialmente i gatti. Non abbiamo un gatto perché
siamo sempre in viaggio ma spesso andiamo a trovarne uno al canile. Quando va a
Capo Verde conserva gli avanzi della cena per poi darli ai gatti randagi locali. Una cosa
strana di Jason è che gli piacciono un sacco le lenzuola pulite e ben tirate. Comprava
perfino gli aghi per tendere le lenzuola. Quando li lavavo, sembravano un colabrodo.
Se fosse per lui sicuramente vorrebbe le lenzuola lavate e tirate ogni singolo giorno!
36
Ci puoi raccontare un gesto romantico che JP ha fatto per te?
Jason è molto romantico all’occasione giusta. Per il mio compleanno appena
uscivamo insieme mi ha mandato un mazzo di fiori al lavoro con un biglietto che
diceva di scusarlo perchè era dall’altra parte del mondo. La prima volta che sono
venuta in Australia mi ha portato sulla costa a vedere il posto segreto in cui si
nascondeva da piccolo. Abbiamo acceso un fuoco e ci siamo mangiati i
marshmallows sotto le stelle. Facciamo versi di animali strani quando vogliamo
richiamare l’attenzione dell’altro. Sì, sembra stupido ma ogni coppia ha dei suoi
nomignoli ed espressioni per il partner.
Liz e Jason si divertono con il SUP.
38
IMPARANDO DAL PASSATOQuest’anno lo sviluppo dei Quad è stato ancora una volta fra le priorità di casa
Starboard. Il processo di miglioramento è partito dal feedback ottenuto dalla versione
precedente della stessa tavola che è stata anche la prima quad in assoluto presentata
nel 2010. Scott McKercher, a capo della sezione di ricerca e sviluppo delle tavole wave,
si è assolutamente innamorato della spinta e potenza che riuscivano a produrre i
Quad di prima generazione e non ha mai smesso di elogiare l’accelerazione in Cut
Back quando la tavola impatta il lip, accelerazione assolutamente superiore alla
spinta generata da qualsiasi altra tavola che il team abbia mai provato. Bisognava
però migliorare il raggio di curvatura ed il rocker, in modo che la tavola potesse
girare più bruscamente andando ad impattare il lip in verticale, senza ingavonarsi
successivamente. Si aveva l’impressione che la tavola volesse sempre accelerare a
tutta velocità in uscita dal Cut Back. Un altro aspetto fondamentale è che tutta la presa
assicurata in curva dal rail tendeva a rendere un po’ più difficoltose le manovre
slashate new school come Taka e Backside 360.
I PRIMI PROTOTIPIPartendo da questi presupposti, l’obiettivo di Scott era quello di creare una tavola che
avesse un outline più morbido senza spigoli, mantenendo però costante il setup di
pinne. Sumbawa è stato il primo spot per testare i nuovi prototipi, sulle onde pulite e
cattive di Lakey Pipe. Il team però ha scoperto ben presto che l’eliminazione degli
spigoli sul rail rendeva la tavola troppo rigida e bisognava quindi bilanciare il tutto
aggiungendo un po’ di rocker anche nella zona delle strap.
Dopo essere tornati a Bangkok per modificare il rocker del primo prototipo, i ragazzi
sono ripartiti per l’isola di Reunion. Dopo un paio di session sull’isola, Scott sentiva
ancora una certa rigidità, confermata dalle immagini video delle curve tracciate, il
rocker successivo è stato realizzato in modo da ottenere quel perfetto mix ricercato
tra potenza e proiezione, che significa tra le altre cose tracciare traiettorie pulite ed
armoniose. Le sensazioni di Scott erano corrette, ma adesso sembrava che la poppa
fosse un po’ troppo larga tra i piedi e dietro al piede posteriore. Sono tornati quindi
a Bangkok per fare delle altre modifiche all’outline della tavola ed ecco che finalmente
Scott ha cominciato a intuire di essere vicino al mix ideale che avrebbe fatto impazzire
tutti i rider. Tavole che permettono di spaccare tutto col minimo sforzo.
WEST OZÈ stato durante il test in Australia che il team R&D ha anche cominciato a
giocherellare un po’ con la posizione delle pinne, cambiando leggermente angoli e
posizioni per studiare le differenze nelle varie condizioni, ottenere una maggior
capacità di risalita e curve più potenti e spinte per poi cambiare e rendere la tavola
un perfetto wave down the line con una sensazione in curva molto più morbida ed
armoniosa. Tiesda (shaper Starboard) ha cominciato a scervellarsi per trovare un
nuovo sistema di scasse che permettesse di regolare anche le pinne del Quad. Fino a
quel momento, tutto il processo di sviluppo era stato fatto sull’82 litri, il passo
successivo era applicare le nuove conoscenze anche alle altre misure, riproducendo
il tutto nella giusta scala. Nulla è stato lasciato al caso. Questo ha dato il via ad una
serie infinita di viaggi tra Bangkok, Perth e la zona nordoccidentale della costa
australiana. Essendo già fine settembre, bisognava guidare almeno per 13 ore verso
nord per trovare le condizioni ideali di vento e onda. È difficile valutare quante volte è
stato effettivamente fatto, ormai era quasi diventata una routine. I tester hanno
passato un’infinità di ore in macchina per testare le tavole nuove, ma ne è valsa
assolutamente la pena quando sono usciti a Gnaraloo, che offre due onde molto
diverse sullo stesso picco e nella stessa onda: più sopravento al centro è abbastanza
side-shore, e richiede un sacco di spinta e proiezione in avanti per riposizionarsi alla
40
perfezione e colpire il lip in verticale. Più sottovento invece, dopo aver passato la
sezione più morbida e choppata c’è la sezione più pulita e critica con vento che gira
più da terra. Jaeger Stone si è unito al gruppo per aiutare con i test e farsi un po’ di
ore dietro il volante, il suo feedback è stato fondamentale. Scott ormai ha imparato
che l’aspetto principale del nuovo Quad, col sistema di regolazione IQ è di poter
sistemare il setup e la tavola stessa in modo che sia perfetta per ogni condizione, in
qualsiasi spot in giro per il globo. Ciò che funziona alla perfezione per alcuni non
funziona altrettanto bene per altri, quindi è fondamentale avere opinioni e pareri
differenti. Anche l’olandese Svein Akerboom si è unito al gruppo durante un paio di
viaggi, assieme al product manager Severne, Simon Hurrey. Entrambi sono rider
molto competenti con punti di vista interessanti. Essendo quasi la fine dell’estate
australiana, il team di R&D Starboard si è potuto finalmente spostare in spot come
Margaret River ed Esperance, per finalizzare tutte le varie misure. “Un range
completo di tavole davvero mozzafiato”, lo ha definito Scott. È stato a questo punto che
Ben Severne ha cominciato a chiedere se avessero bisogno di aiuto per sperimentare
un po’ con le varie combinazioni e regolazioni delle pinne. Questa collaborazione è
stata la ciliegina sulla torta, ha permesso di creare un prodotto che ha davvero
sconvolto chiunque lo abbia provato ad Esperance. La tavola era ormai pronta e
girava con una facilità disarmante, Scott era convinto al 100% di mandarla in
produzione così com’era.
PRONTI PER LA PRODUZIONEÈ così che i Quad IQ 74, 77, 82, 87 e 92 sono stati mandati in Cobra per la produzione.
Anche Phillip Koster e Iballa Ruana Moreno erano giù in Australia, per beccarsi
probabilmente la piatta peggiore nella storia della Western Australia, proprio durante
il periodo del photoshoot Starboard. Il risultato di questa situazione è stato comunque
positivo, infatti i rider si sono trovati in uno spot che ricordava Vargas a Gran Canaria.
Philip si è abituato al Quad IQ 82 in men che non si dica ed il risultato è stato
devastante. 360 backside e frontside ed entrate verticali con Bottom a vela bassa in
condizioni onshore e choppatissime. Gli spettatori non credevano ai loro occhi, anche
il team di R&D si è convinto che questo nuovo concetto può veramente dare il meglio
in qualsiasi condizione. Questa sensazione è stata successivamente confermata anche
durante il photoshoot a Maui in primavera. Il team è rimasto a bocca aperta quando
ha provato la nuova combinazione di tavole e pinne. L’unico assente a Maui era il più
piccolo della gamma, il Quad IQ 69 che è stato poi portato e lasciato da provare al
team, dal wavesailor e
designer svedese Ola
Helenius,. I rider più
leggeri del team (Boujmaa
ed Anne Marie) si sono
innamorati follemente di
questa tavola e la versione
più piccola del Quad IQ, il
69 progettato da Ola,
rispondeva a tutte le
richieste di Iballa e Daida.
Disponibile al più tardi
verso settembre, il Quad IQ
69 completerà il nuovo
range. Scott Mc Kercher ha
riassunto un anno intero di
meticoloso lavoro di
ricerca e sviluppo dicendo:
“Sono sicuro che
renderemo un sacco di
gente felice appena avrà la
possibilità di mettere i
piedi su una delle nostre
nuove tavole!”.
42
WINDSKATEHo provato per la prima volta questa nuova manovra lo scorso anno qui in
Germania durante una manifestazione di WindSkate. Con quel tipo di attrezzo
ogni manovra risulta essere più facile da eseguire e da imparare perché hai
meno velocità e pressione nella vela. Così ho deciso di sperimentare qualche
manovra nuova per impressionare maggiormente i giudici. Alex Lehmann è stato
il primo a provare questa manovra utilizzando una rampa e con atterraggio in
una profonda piscina. È stato pazzesco e non così pericoloso. La manovra è stata
chiamata Ocean Jump dopo la chiusura dell’evento di WindSkate.
MAROCCOUn giorno di questa primavera mi trovavo in Marocco e le condizioni di vento e
onda erano perfette per provare qualche nuova manovra. Ho cominciato
prendendo qualche onda ed ero leggermente soprainvelato con la mia 4.2. Mi è
venuto in mente che avrei potuto iniziare a provare l’Ocean Jump. Per prima cosa
dovevo navigare spalle alla vela ma qui ero abbastanza avvantaggiato grazie al
mio passato di freestyler e quindi so bene come mettermi in switch stance e in
blind (spalle alla vela).
Ho avuto bisogno di molti tentativi prima di trovare un buon feeling per
l’atterraggio perchè la rotazione continuava ad essere troppo difficile. È una
43
sensazione molto strana saltare ma non avere idea di quello che sta succedendo
alle tue spalle perché non lo puoi vedere! Alla fine della giornata, dopo qualche
estremo wipe out, ho finalmente chiuso il mio primo Ocean Jump!!!
Buon divertimento…
HOW TO DO• Mettetevi in switch stance e spalle alla vela, come la manovra di freestyle
Gozada.
• Cercate una piccola rampa ma ripida in modo da darvi il giusto impulso per
salire abbastanza in alto.
• Impattate la rampa alla massima velocità e al lasco.
• Provate a saltare impostando la rotazione di un Cheese Roll con schiena alla vela.
• Cercate di guardare in avanti attraverso l’acqua.
• Appena sentite che la vela ha attraversato il vento cambiate la posizione delle
mani sul boma per tornare in posizione “normale”. Questo movimento deve essere
fatto molto velocemente ed è importante per controllare l’atterraggio. Non dovete
colpire l’acqua in posizione blind, potreste seriamente farvi male alle spalle.
• Provate a finire la rotazione chiudendo la vela.
• Atterrate in switch stance con la poppa della tavola, come un Forward in Switch
Problema: atterrate di schiena sulla vela in acqua.
Soluzione: cercate di ruotare più velocemente per finire la rotazione
leggermente prima. Provate ad acquisire un po’ di altezza nel salto prima di
iniziare a girare.
44
Re-designed with the help or wave specialist John Skye, the new wave vogue has been refined in both outline, window designs and overall shape. The bullet proof construction of this heavy-duty surf sail is achieved through the use of 3 different type of top quality x-ply materials in different weights/strengts for different areas of the sail. No compromise with cost effective panel layouts, only pure performance and top notch design oriented choices.
“Luxury top performance surf sail”
ModModMododModModMo eleleleel BooBooBooBooBooBo m (m (m (m (m (cmscmscmscmscmsms)))))) LufLuLufLufLufuu f (f (f (f (f (cmscmscmscmscmscms)))))) BatBatBatBatBatBatBattententententent ssssss RecRecRececRecRecom.om.om.om.om.om BoB Bo BoBoomomomomm RecRecRecom.om.om Ma Mastst HeaHeaHeaddd
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Alberto Menegatti, vincitoreincontrastato della Wind’s Bar Cup 2010
in strambata davanti a Torbole.
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Dopo il successo della prima edizione del 2008, per quest’anno il Wind’s Bar ha voluto
strafare, organizzando al meglio questo incredibile evento con un unico scopo: far
divertire tutti sia in acqua che a terra, cosa che è riuscita veramente bene. L’evento
ha preso il via sabato 26 giugno, colorando Torbole con bandiere, striscioni e poster
per tutto il paese fino ad arrivare alla base dell’evento, il Circolo Surf Torbole.
Quest’anno oltre alla tanto attesa gara di windsurf non poteva mancare la gara di
SUP, sport ormai diventato famoso anche sulle rive dell’Alto Garda. Per la gara di
windsurf si prospetta una bella battaglia con percorso downwind dal Corno di Bò
fino alla spiaggia di Torbole, con un totale di 5 strambate e tutte quanti visibili dalla
spiaggia!
DAY 1 Alla partenza non manca proprio nessuno, 50 atleti pronti a dare il massimo
tra cuoi tanti professionisti come Alberto Menegatti, Marco Begalli e molti altri. Dopo
il via Alberto Menegatti conquista subito la testa dimostrando di essere il numero
uno in Italia e andando a tagliare il traguardo dopo una decina di minuti, davanti alla
spiaggia di Torbole gremita di spettatori! A seguire il forte romano Marco Begalli che
precede Matteo Iachino, che dopo una brutta partenza riesce a sorpassare
Francesco Prati arrivando terzo. Finita la regata non ci si ferma di certo, ma si
continua con l’aperitivo e serata direttamente al Wind’s Bar, dove i mitici cocktails di
Marco Cattoi, la musica reggae dal vivo e il resto dello staff rendono la serata
indimenticabile. Chi c’era può confermare e per chi non c’era ci sono le foto che ne
dimostrano il grande successo della festa e del Wind’s Bar stesso. Tutte le foto sono
visibili sul sito www.windsbar.com o su facebook!
DAY 2 La gara di SUP è prevista per le ore 9:00 di domenica 27 giugno, ma vista la
serata devastante per molti atleti si decide di aspettare un po’ fino all’arrivo di tutti
i concorrenti. Una volta radunati si da il via alla prima gara di SUP, con partenza
dalla spiaggia di Torbole, giro di boa presso la Conca d’Oro e ritorno, con batterie
da 10 atleti al colpo. Svolte le qualificazioni a colpi di pagaiate, per la finale il
percorso viene cambiato, posizionandolo molto più vicino a riva e accorciandolo di
molto (i postumi della serata si fanno sentire sempre di più). Con una partenza
spettacolare dalla spiaggia prende il via la tanto attesa finale, con Marco Lang che
Marco Begalli stramba davanti al molo Paradiso.
Fast & furius...
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Matteo Iachino mantienela terza posizione.
Francesco Prati e Marco Cattoi,l'organizzatore dell'evento.
Momenti di gara. La giovanissima GretaMarchegger sorride prima di entrare in acqua.
brucia tutti dopo poche pagaiate distaccando Romano Luigi e il mitico Robert
Hofmann. Dopo 3 giri di boa, tra cadute e sorpassi nelle retrovie, le prime posizioni
rimangono invariate e l’austriaco Lang va ad aggiudicarsi questa prima incredibile
gara di SUP del Garda! Ma ancora non è finita! Lasciate andare le pagaie si torna
immediatamente al windsurf, pronti per la partenza a Corno di Bò, complice l’arrivo
puntuale della mitica Ora del Garda (il vento termico da Sud per chi ancora non lo
sapesse). Il vento non è forte come ieri, comunque abbastanza costante per dare il
via al secondo giorno di gara. Menegatti dopo una partenza perfetta stramba in
testa alla prima boa e mantiene nuovamente la testa della corsa fino alla fine,
dando filo da torcere a tutti gli avversari. Dopo un’ora di pausa si ritorna in acqua
per l’ultima prova di questa edizione, vinta ancora una volta dal torbolano seguito
sempre da Begalli e dal giovane Iachino. Le prime tre posizioni rimangono quindi
invariate. Le gare sono finite ma la festa procede fino alle premiazioni che vedono
come vincitore della regata windsurf Alberto Menegatti (Starboard/Simmer), che si
porta a casa un assegno di 1000 euro, e per il SUP l’austriaco Lang. Tra lo
champagne per i vincitori, premi per tutti, musica live dei Moonlight Circus e dopo
una dimostrazione di ballo hip-hop si conclude l’edizione 2010 di questo strepitoso
evento! Non ci resta che aspettare il video ufficiale della gara in uscita a fine estate
e attendere la prossima edizione 2011 ancora più grande e ancora più divertente!
Intanto se volete guardatevi il trailer del video su youtube a questo link:
http://www.youtube.com/watch?v=nJ5L9peBE2k
Un ringraziamento particolare a Franklin and Marshall, BMW, Smith, Red Bull,
Gaastra, Burton, Warsteiner, Pepsi, il comune di Nago-Torbole, il C.S.T. e Lagorair per
aver messo a disposizione l'elicottero per foto e riprese!!!
WIND'S BAR CUP 26-27 GIUGNO 2010CLASSIFICA FINALE DOPO 4 PROVE E 1 SCARTO.Prime 15 posizioni (seguono altri 36 atleti).
COGNOME NOME N.VEL. CIRCOLO FIV TOTALE1 MENEGATTI ALBERTO ITA 4 CIRCOLO SURF TORBOLE
(SIMMER - STARBOARD - QUIKSILVER - TECNOLIMITS - CST - PATLOVE - TRENTINO) 2,12 BEGALLI MARCO ITA 415 WIND. CLUB CAGLIARI
(STARBOARD - NEIL PRYDE) 63 IACHINO MATTEO ITA 140 LNI ALBISOLA
(JP - GAASTRA - AL 360 - GLORYRY - LNI ALBISOLA - MOSTYC) 94 MARCHEGGER LUIS ITA 6 CIRCOLO SURF TORBOLE (OBERALP - JP - GAASTRA - AERON - GLORYFY) 115 PRATI FRANCESCO ITA 10 CIRCOLO SURF TORBOLE (RRD - POINT 7 - TORBOLERULES.COM) 166 FAUSTER THOMAS ITA 106 CIRCOLO SURF TORBOLE (NORTH SAILS - ION) 187 HOFMANN ROBERT ITA 11 CVD ROMA (RRD - NORTH SAILS) 218 SEIDEL WOLFGANG AUT 3 CST - 239 ROMANO LUIGI ITA 911 COMP.VELA GROSSETO (RRD - SIMMER) 2410 LANG MARCO AUT 66 AUSTRIA - 3111 RIGHI ROLANDO 17 CIRCOLO SURF TORBOLE - 3712 CAMOZZI NICOLA ITA 993 CIRCOLO SURF TORBOLE (POINT 7) 3713 BRIZIO GIORGIA ITA 8 CIRCOLO SURF TORBOLE - 3914 LIGNOLA CARLO ITA 98 CANOTTIERI NAPOLI - 4115 SLIJK NICHOLAS ITA 346 CIRCOLO SURF TORBOLE (NAISH - SHAKA - CHOCO FINS) 42
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L’arrivo è stato posizionato proprio davanti alla spiaggia di Torbole e del CST.
La crew del Wind’s Barche ha intrattenuto i
ragazzi!
Il podio: A. Menegatti,M. Begalli, M. Iachino.
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Manu Bouvet in action.
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IL PRIMO CONTATTO• Mozambico…? Vai in Mozambico? Dove di preciso?
• In qualche villaggio vicino a Inhambane.
• Ci potrebbe essere una delle onde migliori di tutta
l’Africa in zona! Se c’è vento da Sud è windsurfabile,
dovreste andare a dare un’occhiata!
Guardando una vecchia foto che Manu aveva
scannerizzato sul suo computer, mi sono reso conto
del potenziale del posto. Una destra perfetta che si
srotola lungo un point roccioso per poi finire proprio
su una bellissima spiaggia di sabbia bianca.
Questo episodio risale a fine dicembre 2008 mentre
sono a Maui a lavorare con Manu e Carine ad Haiku.
Sto per andare a visitare mio fratello Pier, capo
dell’organizzazione Positivo Mozambique, che vive in un
piccolo villaggio proprio davanti all’onda. Sentendo
Manu sono ancora più eccitato, infatti ha deciso di
portare il suo materiale da windsurf per entrare in
acqua!
La mia missione ormai è chiara: provare a vedere se il
posto è windsurfabile ed ovviamente, provarlo!
Appena scendo dall’aereo a Johannesburg, chiedo a
mio fratello della reputazione dell’onda che si trova
dietro casa. Lui mi risponde: “È davvero un’onda
famosa e magnifica, come fai a non saperlo?”. Ok,
sembra che l’unico a non saper di questo break sia io!
Mentre stiamo organizzando il nostro viaggio verso
Nord diretti in Mozambico, guardo perplesso il 4x4 che
dovrebbe portarci fino a destinazione; non ho
assolutamente nessuna fiducia nel nostro mezzo anche
perchè il motore fa un rumore davvero poco piacevole.
Questa è l’Africa, quindi ci proviamo lo stesso…
Sfortunatamente però, dopo poco, mi sono reso conto
di aver ragione. Il motore s’è fuso dopo un paio d’ore
ed ora eravamo nel posto peggiore, con un’enorme
sacca: downtown Jobourg (soprannome di
Johannesburg). Questo posto è stato riconosciuto
come la “capitale più pericolosa sulla terra”, quindi
mio fratello ed io abbiamo deciso immediatamente di
comprare due biglietti aerei per Inhambane, senza
nemmeno guardare il prezzo. La pelle prima di tutto!
Dopo un viaggio di 4 giorni da Maui, sono finalmente
riuscito a vedere il Mozambico ed i suoi magnifici
paesaggi. La visuale dall’aereo vale la pena di tutti i
problemi dei giorni precedenti: labirinti di estuari che
fanno slalom tra enormi dune di sabbia, punteggiate
da foreste di palme da cocco che ondeggiano sospinte
dal vento. In lontananza vediamo l’Oceano Indiano che
diventa color smeraldo. Non so ancora come siano le
onde, ma ho un ottimo presentimento. I primi due
giorni che passiamo con i ragazzi di Positivo mi fanno
entrare nel loro mondo africano. Durante i concerti
tipici, l’atmosfera s’infuoca, proprio come durante il
giorno. Qui è piena estate, è quasi il primo dell’anno e
le feste sembrano non finire mai. Sono davvero
contento quando poi è finito tutto un paio di giorni
dopo. Il villaggio torna alla sua calma originale. Sono
Carine Camboulives veleggia con la tavolada SUP in uno scenario mozzafiato.
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anche contento che coincida con un bello swell che
dovrebbe far rompere l’onda! Riesco a far surf da onda
tutti i giorni nell’acqua più cristallina che abbia mai
visto! Quando poi il vento finalmente aumenta riesco
finalmente a rispondere alla domanda di Manu: “Sì,
l’onda è windsurfabile!”. Il vento è perfettamente side-
shore sul picco, per poi girare più offshore man mano
che l’onda entra nella baia. Giudicando dalle facce della
gente che ci guarda dalla spiaggia, non penso che
nessuno abbia mai visto un windsurf prima,
specialmente dietro casa loro! Ora sono in paradiso. Se
l’onda è così perfetta in estate, figuriamoci se torniamo
tutti assieme durante la stagione delle mareggiate
(maggio - settembre)!
Dopo un paio di mesi, eccomi ancora qui all’aeroporto
di Maputo (capitale del Mozambico) aspettando Manu,
Carine ed il fotografo Benjamin Thouard. Ora passo a
Manu la parola per raccontarvi la sua esperienza…
MANU BOUVETAppena usciti dal terminal noto che la solita faccia
allegra di Charly oggi non è presente: “Invece di essere
andato a farmi un giretto negli Strip Clubs di Maputo,
mi sono ritrovato a dover andare in chiesa con una mia
amica del Mozambico! Ho sfruttato l’occasione per
pregare che il resto del viaggio vada meglio dell’inizio.”
Charly continua. “All’aeroporto Charles de Gaulle,
Etihad Airways mi ha fatto pagare 750 ¤ di bagaglio
extra! Ho dovuto perfino abbandonare metà della mia
roba sul posto, altrimenti avrei dovuto pagare il
doppio! Assicuratevi quindi di evitarli come la peste.
Come se non bastasse poi, hanno riempito la mia
tavola di buchi ed ora assomiglia ad un colabrodo!”.
Finalmente però l’euforia di esserci riuniti tutti insieme
per partire per un viaggio su cui avevamo lavorato
duramente, prende il sopravvento. Positivo! Questo è il
motto del viaggio e l’atteggiamento corretto in
generale, specialmente qui in Africa! Il nostro
fotografo, Benjamin Thouard, stava cominciando
altrettanto male il suo viaggio quando un passeggero
sbadato è partito a manetta da Maputo con in mano la
sua valigia per la custodia subacquea della macchina
fotografica, pensando che fosse la sua scatola degli
attrezzi! Fortunatamente siamo riusciti a
riacchiapparlo prima che fosse troppo tardi. Abbiamo
trascorso i primi due giorni girando per Maputo, io e
Carine c’eravamo già stati 5 anni prima durante il
nostro primo viaggio in Mozambico. È cambiato ben
poco, il mercato è ancora pieno di vita e di colori e le
strade sono ancora sporchissime. La “terra de boa
gente”, (terra della brava gente) soprannome del
Mozambico dato da Vasco de Gama quando è
approdato qui, definisce perfettamente i locali.
Sebbene possa sembrare un cliché già sentito, la gente
mozambicana è molto tranquilla e sinceramente
disinteressata alla ricchezza materiale del viaggiatore
bianco. Avevamo già notato questo rapporto genuino
tra locali e turisti 5 anni prima. Questa volta però
Poco vento e onde? Con il SUP ildivertimento continua.
Carine Camboulives
siamo diretti verso nord, dove dovremmo incontrarci
con Pierre Dufloo, fratello di Charly e capo di Positivo
Mozambico.
MAMMA AFRICA“Mi sono laureato ad HEC (l’equivalente francese di
Harvard) e mi dispiace” è il titolo di un libro di successo
scritto da un intelligente laureato che è amareggiato
perché la sua rinomata Università non l’ha
minimamente preparato ad affrontare la vita reale.
Pierre potrebbe dire lo stesso ma si è dimenticato di
tutto quando ha deciso di abbandonare i fogli di
contabilità per la sua tavola da surf ed il suo sassofono.
Potrebbe non essere uno studente modello ma lui e la
sua associazione sono molto rispettati e conosciuti in
Mozambico. Sebbene l’obiettivo primario del suo lavoro
e dei suoi sforzi non sia più uguale a quello di quando
era un vero “business man”, Pierre si dedica alla causa
al 100%. Lavora duramente per raccogliere fondi,
organizzare tour musicali e creare posti di lavoro in
giro per il paese, in modo anche da diffondere maggior
conoscenza nella lotta contro l’AIDS. Non c’è
assolutamente alcuna drammatizzazione o sensi di
colpa nel messaggio di Positivo; nessuna paura, solo
amore e belle canzoni: un tocco di Femi Kuti per il tipico
sound africano, un ritmo Congas per la popolazione
latina e dei rif di sax con testi in portoghese. Agita bene
il mix e servilo “quente”! Pierre si trova completamente
a suo agio sullo stage, balla assieme ai membri
mozambicani, austriaci ed inglesi di Positivo. Per
conoscere meglio il loro operato, decidiamo di unirci a
loro per andare a costruire un workshop in un villaggio
disperso nella foresta. Ma che fine ha fatto l’Oceano? Ve
lo state domandando, vero? Bhè, mi tengo il meglio per
la fine in quanto ora ci aspettano 5 ore di macchina su
sentieri bucherellati per arrivare sotto un enorme
tendone dove ci attendono 50 bambini tra i 3 e 13 anni,
in attesa di esser intrattenuti alla grande,
trasmettendo loro l’importanza dell’igiene personale e
conoscenza dell’HIV. Tutti i bambini cantano assieme
alla banda, in modo che possano fare da coro per il
nuovo CD di Positivo. Ognuno di noi si deve presentare
al megafono dicendo quelle poche parole di portoghese
che sappiamo. Quando arriva il turno di Lou, la nostra
bambina di 4 anni, comincia a canticchiare delle
stupide canzoncine in francese che parlano di buchi nei
pantaloni ed altre robe simili… solo noi capiamo cosa
stia dicendo ma tutti i bambini si divertono un sacco
anche solo a vederla cantare! Finiscono perfino per
provare a cantare in francese, dopo averci ascoltato
performare in portoghese. L’esperienza intera è
spettacolare, l’atmosfera è piena di gioia e felicità.
Regaliamo un po’ di cappellini e magliette della Oxbow
e Neil Pryde, ma a fine giornata ci chiediamo
effettivamente chi abbia dato di più a chi.
Da quando vivo questa magnifica vita sempre in viaggio
e facendo esperienze sempre nuove in giro per il
mondo, continuo a chiedermi come poter dare di più e
80
meglio. Ho sentito che dare agli altri significa
innanzitutto dare a sé stessi, e questo è un modo per
essere a posto con la propria coscienza, specialmente
qui in Africa Occidentale. Poi mi giro e vedo che Lou
regala la sua maglietta ad una bambina della sua età.
La piccola ha giocato con la maglietta per un po’,
provando ad infilare la testa in un buco alla volta,
riuscendo poi ad infilarla correttamente. In quel
momento mi sono reso conto che il modo migliore è
proprio quello di seguire il proprio cuore ed istinto,
quello più spontaneo, senza pensare troppo. Ho anche
realizzato durante questo viaggio che una donazione è
uno strano patto che viene stipulato inconsapevolmente
ed il beneficiario poi prima o dopo salderà il suo
“debito”. È come creare una situazione con una parte
debole ed una parte forte. Non sono sicuro io da che
parte stia ma tutti i sorrisi che ci vengono regalati ogni
giorno sono difficili da dimenticare. Condividiamo tutti
dei momenti indimenticabili.
ACTION!“Esta Listu!” dice Paolo, il nostro cuoco. Il menù di
stasera è gamberoni alla griglia e riso. Ben fa una
pausa dal selezionare le foto ed io colgo l’occasione
per dire a Lou di smetterla di ripetere “Tudo bom”
all’infinito e di venire a cena. Nel frattempo Carine si
assicura che la mousse al cioccolato che aveva chiesto
a Paolo la sera prima fosse nel frigo. Credeteci o meno,
Paolo è davvero un esperto di questa ricetta. Siamo
come re in questa casa ed apprezziamo ogni piccola
cosa al massimo. Fuori ora fa freddo, essendo in pieno
inverno australe. Un sistema di bassa pressione in
arrivo dalla punta meridionale del Sud Africa sta
portando venti tempestosi, umidi e freddi verso
l’Oceano Indiano! La cosa positiva è che il vento è ormai
una settimana che spira costante da Sud sui 20 nodi,
perfettamente side shore, e l’onda per cui siamo
venuti, sta funzionando alla perfezione! Charly aveva
ragione.
Comincia a rompere su un point roccioso molto
insidioso, ma una volta passata la prima infame
sezione, l’onda si srotola perfettamente sull’acqua
turchese! Alla fine dell’onda devi uscire prima che
chiuda su un banco di sabbia dove non c’è più una bava
di vento. Risalire sul picco è abbastanza difficile a
causa della forte corrente laterale, ma la compagnia di
balene e delfini rende il tutto più piacevole.
È un po’ difficile partire dalla spiaggia bianca a causa
della parete a strapiombo che copre il vento. Il timing
è vitale! Dopo un po’ di tentativi falliti, Charly decide di
buttarsi direttamente dalla scogliera, una buona idea
ma bisogna buttarsi proprio quando entra il set di
onde… come ha fatto lui… bel tentativo Charly!
Una volta che il sistema di bassa pressione si avvicina,
il vento diventa più offshore o muore completamente, e
l’onda diventa incredibile. Un cilindro turchese che si
srotola alla perfezione su sabbia! È talmente perfetta
che non riusciamo più ad uscire dall’acqua! Entriamo
anche col SUP mentre aspettiamo che il vento rinforzi
per poi entrare in windsurf tutto il giorno e poi andare
a fare una session di surf la sera. Questo è il
programma per i nove giorni. “Non mi sarei mai
immaginato che fosse così perfetta” dice Ben dopo una
veloce session di surf mattutina. Detta da qualcuno che
abita proprio vicino a Teahupoo a Tahiti, è una
dichiarazione rilevante!
NUOVI ORIZZONTI“E se cercassimo un po’ più lontano?”.
Tutti si stanno davvero rilassando adesso, forse anche
un po’ troppo… quest’anno mi ero promesso di
spingermi più lontano di dove fossi già stato 5 anni
prima, arrivando fino all’arcipelago di Bazaruto. Quel
nome mi frulla in testa da quando siamo arrivati qui in
Mozambico e mi sembra che stia cominciando a dar
sui nervi a tutti col mio progetto. “Dai, lascia perdere il
tuo viaggio in barca tra le isole, siamo perfettamente
sistemati qui dove siamo, proprio davanti ad un’onda
perfetta mentre ci mangiamo gamberoni alla griglia e
mousse al cioccolato! Come se non bastasse poi,
dovremmo anche farci 9 ore di autobus per arrivare a