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S.p.a. Fornace Laterizi Carena
Sede legalevia Camporelle 50Cambiano 10020 (Torino)
Contenente nuove schede tecniche con dati aggiornati
Nel 1907 Anna Dughera ved. Carenainsieme ai giovani figli Battista, Luigi e Michele,ha l’idea di produrre mattoni e coppi.Nessuna particolare attrezzatura: un terrenodella fidanzata di Battista, un pozzo per l’acqua,fosse circolari per impastare l’argilla a piedi nudi,matrici a cassetta di legno per la formatura deimattoni, l’aia al sole per l’essiccazione e fornoa pignone.
Nella primavera del 1912 si realizza ilprimo forno Hoffman in muratura funzionante alegna che consentirà di migliorare nettamentela cottura. Pian piano la fornace si trasforma:attorno al forno nascono le prime strutture fracui la stalla per i cavalli che trainano i carri dimattoni sino a Torino.
La Prima Guerra Mondiale paralizzal’attività, ma dal 1919 sarà disponibile l’energiaelettrica e con essa nuovi metodi di produzione.I nuovi macchinari sono: un distributorerompizolle, un laminatoio, una mattoniera eduna tegoliera. Si arricchisce la produzione: laterizida muro, da solaio e tegole marsigliesi.
Negli anni 1925 e 1926 la Fratelli Carenaamplia lo stabilimento, apre una nuova cavaservita da una linea Decauville (piccoli carrelliferroviari) ed utilizza autocarri a benzina. Siassecondano le nuove esigenze di mercatoproducendo mattoni speciali sagomati da pozzo,forati da muro e da tramezzo, tavelloni e tegoledi vario tipo.Fino alla Seconda Guerra Mondiale il cicloproduttivo è ancora stagionale. Al termine delconflitto nuovi investimenti permettono allaseconda generazione formata da Vittorio, Michelee Beppe di rinnovare gradualmente gli impianti.Si giungerà così ad una costante produzione
annuale anche grazie al moderno metodo diessiccazione ad aria calda.
Nel 1958 la Fratelli Carena si trasformain Società per Azioni Fornace in LateriziCarena, denominazione che mantiene tuttora.
Nel 1964 si inaugura una nuova fornacecon forno Migeon accanto alla vecchia, ancoraattiva. Alla fine degli anni ‘70 la grande e difficiledecisione: progettare e costruire uno stabilimentocompletamente nuovo e autosufficiente da 500tonnellate al giorno di laterizi forati cotti in fornoa tunnel.
Si punta su qualità e quantità, mettendoa frutto l’esperienza maturata da tre generazionidi fornaciai e sfruttando tutte le più modernesoluzioni tecniche a disposizione dell’industriadei laterizi. Le giovani leve rappresentate daPaola, Pier Luigi e Mario continuano nellagestione proprio negli anni di maggioreespansione quando viene consolidato unindiscusso successo sia per qualità del prodottosia per adeguamento dell’impianto alle nuovetecnologie produttive.Il tutto culminato nel 2004 con l’ottenimento delmarchio di qualità aziendale secondo le normeUNI EN ISO 9001-2000, e nel 2006 con unsostanziale rinnovamento e potenziamentodegli impianti produttivi.La gamma di prodotti si è notevolmente arricchitaed attualmente varia dai laterizi per divisori aquelli da muro e da solaio, con una produzionedi oltre le 600 tonnellate al giorno.
sensibilmente inferiori manufatti di qualità.L’obiettivo della qualità del prodotto è raggiuntoanche attraverso le prove di laboratorio eseguiteda uno staff tecnico aziendale.
L’impiego dei laterizi della Fornace LateriziCarena s.p.a. permette di conseguire i risultatidi “Qualità Totale” richiesti ormai da ogni impresaedile.I valori certificati di resistenza, fonoassorbenza,conduttanza termica e resistenza al fuoco, fannodei prodotti Carena una scelta sicura.
Nel febbraio 2004 la Fornace Laterizi Carenas.p.a. ha ottenuto la Certificazione Aziendale diSistema secondo le norme UNI EN ISO 9001-2000, puntualmente rinnovato a febbraio 2007.Un traguardo importante per un’azienda che dasempre punta sulla qualità e che mette al centrodei suoi interessi la soddisfazione del cliente.Altrettanto puntualmente da Aprile 2006 tutti iprodotti da murature sono marcati CE con ilsistema 2+, ovvero con il controllo di un entecertificatore esterno.
L’argilla della cava di 10 ettari di proprietà Carenaviene prelevata con particolari macchinemovimento terra: i motorscrapers. Questo rendepiù efficiente l’operazione e consente unamiscelazione ottimale delle quattro tipologie diargilla presenti ai diversi livelli di cava.Questa miscela di argilla rimane completamentenaturale non essendo addittivata con alcuncomponente chimico, e tanto meno con rifiutiindustriali. Solamente al materiale bioporizzatoviene aggiunta della farina di legno biologicaper migliorarne le prestazioni di isolamentotermico.
L’impasto d’argilla è continuamente analizzatoper tener sotto controllo le caratteristiche fisico-chimiche, mentre i processi di formazione,essiccazione e cottura, controllati da computerindustr ia l i , garant iscono un prodottoqualitativamente elevato.Lo sanno i progettisti, gli impresari ed i muratoriche conoscendo la robustezza del materiale eil taglio regolare della forma, ottengono in tempi
L’uso della materia prima naturale senza alcunadditivo ed il controllo computerizzato, che evitasprechi di combustibile e di energia elettrica,consentono un ciclo di lavorazione industriale abasso impatto ambientale da cui si ottiene unprodotto perfettamente adeguato all’uso inarchitettura biologica.
La Fornace Laterizi Carena s.p.a. è inoltreimpegnata da anni nel ripristino delle condizioninaturali delle cave di argilla e nella ricerca perl’uso alternativo della terracotta grazie all’impegnodell’architetto Cesario Carena, ideatore dellaClayart, nella cui officina si creano biomuri edopere di design.
Dal 2000 ospita il Munlab – Ecomuseodell’argilla, nato dall'appassionato lavoro direcupero di alcune aree dismesse della fabbricada parte dell'associazione culturale La FornaceSpazio Permanente.L'Ecomuseo offre numerose iniziative per gruppie scolaresche e gestisce l’oasi naturalistica nellaparte di cava ripristinata. L’oasi, visitabile suappuntamento, ospita flora e fauna ricostitutivedell’antico bosco planiziale, alterato nell’ultimotrentennio dall’agricoltura chimica.Dodici ettari percorsi da vari itinerari a piedi che,fra capanni per il bird-watching e installazioniartistiche, portano ad ampie radure, boschetti elaghi.