0 Fisica generale Modulo 2: Elettromagnetismo Registrazioni trascritte del corso di fisica 2 di un’ingegneria di “bestie” [cit.] Autore: A.P. Anno 2011/2012 Questa è un’opera di fantascienza, ogni riferimento a nomi, cose e città è puramente casuale. Non sono responsabile di eventuali errori di battitura e/o argomento, gli appunti sono completi e utilizzabili per sostenere l’esame. Ricordate di spremere il tubetto di dentrificio dal basso e che la forza non è con voi, ma muore come 1 su r.Autore: A.P.
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Fisica generale Modulo 2: Elettromagnetismo
Registrazioni trascritte del corso di fisica 2 di un’ingegneria di “bestie” [cit.]
Autore: A.P. Anno 2011/2012
Questa è un’opera di fantascienza, ogni riferimento a nomi, cose e città è puramente casuale. Non sono responsabile di eventuali errori di battitura e/o argomento, gli appunti sono completi e utilizzabili per sostenere l’esame. Ricordate di spremere il tubetto di dentrificio dal basso e che la forza non è con voi, ma muore come 1 su r.Autore: A.P.
(Fisica 2)
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elettrostatica e legge di coulomb(28/02/2012) Nei prossimi capitoli verranno studiati campi costanti nel tempo generati da una certa distribuzione di
cariche. Prima caratteristica di quest’ultime è che possono respingersi o attrarsi al contrario delle forze
gravitazionali, mentre per quantizzare il tutto è possibile sfruttare uno strumento ideato nel 1780 da
Alessandro Volta: l’elettroscopio a foglie.
La carica indotta dall’asticella, permette alle due foglie di caricarsi e respingersi; il sistema prima o poi trova
un nuovo equilibrio dettato dall’annullamento del momento della forza elettrostatica con quello della forza
peso. Questo strumento permise di calcolare l’effettiva forza agente tra le due lamine, misurata in
Coulomb; quest’ultima si origina grazie alla presenza di particelle elementari quali gli elettroni ed i protoni
(anche se si è dimostrato che quest’ultimo è scomponibile in particelle ancora più semplici). La carica
dell’elettrone è pari a:
In precedenza si è parlato di carica indotta, in particolare l’ induzione elettrostatica, o fenomeno
dell'influenza, è un metodo che consente di utilizzare un oggetto caricato elettricamente per caricare
elettricamente un secondo oggetto, senza contatto tra i due. Quindi l’oggetto caricato ha la capacità di
influenzare la disposizione delle cariche sul secondo corpo:
(Fisica 2)
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variando il baricentro delle cariche negative che tende ad allontanarsi dal corpo dall’oggetto caricato.
Sfruttando il pendolo a torsione, Coulomb fu capace di studiare le caratteristiche fondamentali
dell’elettrostatica, così, conoscendo la costante elastica del classico filo di quarzo e lo spostamento delle
sfere collegate al pendolo, formulò l’omonima legge di Coulomb:
Alcune osservazioni :
1. E’ impressionante come le due leggi di forza muoiono entrambe con il quadrato delle distanze
2. Per la legge di Coulomb il segno è dipendente dalle cariche, e può essere quindi attrattiva o
repulsiva
3. L’intensità è di ordine diversa per le due leggi, infatti la forza di Coulomb è nettamente maggiore
ciò è garantito anche dalla presenza di K che nel CGS varrebbe uno ed è possibile
considerarla come una quantità adimensionale, al contrario nel MKSA si ha:
con definita come costante dielettrica nel vuoto che non è adimensionale.
Misura dell'angolo solido
La misura in steradianti dell'angolo solido Ω è definita come A / R2, dove A è l'area della porzione di superficie
sferica di raggio R vista sotto l'angolo Ω. Tale definizione è indipendente dal particolare valore del raggio scelto, ed è
un'estensione allo spazio tridimensionale della definizione della misura di un angolopiano θ in radianti come s / r,
dove s è la lunghezza dell'arco di cerchio di raggio r sotteso da θ. L'angolo solido sotteso da una superficie generica
rispetto ad un punto P è dunque equivalente a quello sotteso dalla proiezione della stessa superficie su una sfera di
raggio qualsiasi centrata in P. L'angolo solido sotteso dall'intera superficie sferica misura evidentemente 4π. Per avere la
misura in gradi quadrati si moltiplica il valore in steradianti per (180/π)2, ovvero per 3282.8 (circa). Quindi tutta la sfera