ML 2 Martedì 10 Aprile 2018 Corriere della Sera Primo piano Verso il Salone del mobile Sul Cenacolo incombe lo sciopero «A rischio venti posti di lavoro» Chiusura annunciata per il 21 aprile. Domani assemblea e flash mob in piazza In tutto si tratterà di una ventina di persone. Ma se da- ranno seguito alla loro minac- cia di sciopero, il punto non sono i numeri, bensì data e luogo della protesta: 21 aprile, Cenacolo vinciano. Cioè il sa- bato conclusivo della settima- na del design e un’opera d’arte tra le più visitate di Milano e più famose al mondo. E già domani, per due ore, sarà im- possibile visitare l’affresco le- onardesco per l’assemblea or- ganizzata sul sagrato di Santa Maria delle Grazie. La contesa sindacale che sta accompagnando il bando per la gestione del polo museale di corso Magenta potrebbe provocare una vistosa crepa nella vetrina internazionale della città, proprio nel mo- mento di massima concentra- zione di visitatori. Per ora lo sciopero è formalmente «so- speso», ma i lavoratori del Ce- nacolo sono «determinati» e «arrabbiati». Il nodo è la ga- ranzia di continuità occupa- zionale e di trattamento per i dieci addetti alla biglietteria e gli otto del bookshop. In vista del rinnovo dell’appalto, un primo bando Consip (per conto del ministero dei Beni culturali) ha del tutto ignora- to questa «clausola sociale», suscitando — a fine febbraio — lo stato di agitazione tra i dipendenti del Cenacolo, la reazione della Cgil e il ritiro del bando. Ma anche la nuova versio- ne, pubblicata pochi giorni fa, lascia aperti tutti i dubbi sin- dacali: «Si legge soltanto che l’aggiudicatario del contratto dovrà assorbire prioritaria- mente nel proprio organico i lavoratori già operanti — spiega Melissa Oliviero, della segreteria della Camera del la- voro di Milano — ma questo non assicura affatto gli attuali dipendenti». Per questo lavo- ratori e sindacato hanno pro- clamato sciopero per sabato 21 aprile, giornata di chiusura della settimana milanese del design. Nel frattempo, tiene a sottolineare la dirigente della Cgil, «abbiamo chiesto e otte- nuto un incontro con il diret- tore del polo museale, previ- sto per il 20 aprile, dove do- vranno essere eliminate tutte le ambiguità sulla continuità occupazionale. Siamo nella città dove, poche settimane fa, il Comune ha sottoscritto un codice degli appalti». Al momento, quindi, l’astensione dal lavoro del 21 aprile risulta «sospesa», ma non revocata. E resta alta la tensione tra le quindici donne e i tre uomini che lavorano al Cenacolo: «Siamo determina- ti a fare tutti gli scioperi che saranno necessari — spiega Ales- sandra Calet- ti, delegata sindacale della bigliet- teria — per- ché dopo quasi ven- t’anni di lavo- ro riteniamo di avere dirit- to a una sta- bilità occu- pazionale ed economica». E per sottoli- nearlo, do- mani, tra le 12 e le 14, si riuni- ranno in assemblea sul piaz- zale davanti all’ingresso del Cenacolo e della chiesa di Santa Maria delle Grazie. A lo- ro si uniranno — in solidarie- tà — anche i dieci custodi (di- pendenti pubblici) e quindi salteranno almeno otto turni di ingresso, distanziati di un quarto d’ora l’uno dall’altro. Chi sarà in piazza, però, potrà assistere all’Ultima cena che gli stessi lavoratori rappre- senteranno sul sagrato. Giampiero Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA L’iniziativa Per il flash mob di domani, i lavoratori del Cenacolo hanno preparato cartoline (sopra) e magliette con il celebre autoritratto di Leonardo. A sinistra, coda all’ingresso L’appello dei dipendenti «Salvate l’estate Valtur» «L a gente Valtur vuole continuare». I 108 lavoratori milanesi del colosso dei villaggi vacanze, sotto procedura di licenziamento, lanciano la campagna #siamogentediValtur. «Le prenotazioni sono in continua crescita, il ministro Calenda dice che ci sono soggetti interessati a rilevare l’azienda dal fallimento — dicono — ma occorre fare in fretta per salvare questa stagione estiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: null