WOW numero 3 in arrivo… e siamo ancora qui!!! Questo mese vede l’azienda e l’RSU particolarmente impegnate, tra breve inizieranno i farao- nici lavori di ristrutturazione dei reparti, verranno infatti delineate le strategie che ci porte- ranno a produrre alla fine del 2008 ben 13,5 locomotori al mese, ...ma dove li mettiamo?? A questa domanda può semplicemente rispondere la fisica dei quanti e la teoria della relatività. Certamente tutti sapete che in base alla teoria del caro Albert, un corpo che viaggia vicino alla velocità della luce risulterà più corto se si sta avvicinando verso un osservatore, mentre risulte- rà più lungo se l’oggetto si sta allontanando. Quindi si è pensato di posizionare potenti megamagneti in forma di toroide intorno allo stabili- mento in maniera che il ciclo produttivo avvenga in circolo e non più in linea. In questo modo i locomotori sospinti alla velocità della luce, rispetto allo stabilimento fermo risulteranno com- pressi e quindi occuperanno minor spazio Si ritiene che possano subentrare alcuni lievi problemi nella fase di cambio turno e non è ancora ben chiaro che tipo di evento a livello atomico potrà avvenire, ma siamo certi che la direzione studierà le opportune contromisure. Comunque, da informazioni prese nei corridoi, siamo al cor- rente che la nostra ingegneria si sta occupando di tutte le possibili anomalie che possono suben- trare. Ci aspetta una radiosa era di sperimentazioni e, perché no, di riconoscimenti a livello pla- netario per le innovazioni a livello di tecnica industriale Sembra che sia prevista la visita di varie commissioni del Gruppo per capire il nostro sistema produttivo ed estenderlo agli altri stabilimenti Bombardier in linea con la nuova politica azien- dale definita BOS. Alla luce di questi nuovi e straordinari fatti, immaginiamo che l’azienda ci dia una risposta per quanto riguarda l’occupazione: ci sembra infatti che per passare da una produzione di 6 loco mese a 13,5 loco mese, la quantità di personale necessaria non sia proprio la stessa… A meno che l’ingegneria, in linea con le teorie atomiche, ed utilizzando il calcolo probabilistico, non riesca a convincerci che dilatando lo spazio tempo non si riesca nello stesso istante ad ave- re locomotori più corti e una linea temporale dilatata rispetto all’osservatore, in maniera che, quando le loco vengono tolte dalla linea dell’acceleratore e portate alla normale velocità di linea, le attività svolte siano più del doppio di quelle in un normale stabilimento. Per buona pace di tutti nei prossimi mesi l’argomento scottante sarà proprio questo! Altro argomentino mica da poco riguarda il CCNL che, come sappiamo, si basa su una piattafor- ma che ha creato non pochi problemi di acidità di stomaco agli industriali (sono previsti tre tir di maalox per le prossime fasi di trattativa), poi vi proponiamo un articolo che riguarda una a- zienda della zona di Ivrea: leggetelo, è istruttivo. Ovviamente è presente l’ormai consueto spazio di divulgazione scientifica dove si parlerà di una colonia di Cricetini siberiani dal pelo rosso, e un articolo ci porterà in giro sulla nuova Traxx con gli istruttori della nuova scuola di sopravvivenza e per finire la seconda parte del Blade Sinda- cate con le avventure dei delegati replicanti Sempre vostro Massimo Sensoli
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WOW numero 3 in arrivo… e siamo ancora qui!!!
Questo mese vede l’azienda e l’RSU particolarmente impegnate, tra breve inizieranno i farao-
nici lavori di ristrutturazione dei reparti, verranno infatti delineate le strategie che ci porte-ranno a produrre alla fine del 2008 ben 13,5 locomotori al mese, ...ma dove li mettiamo??
A questa domanda può semplicemente rispondere la fisica dei quanti e la teoria della relatività.
Certamente tutti sapete che in base alla teoria del caro Albert, un corpo che viaggia vicino alla
velocità della luce risulterà più corto se si sta avvicinando verso un osservatore, mentre risulte-
rà più lungo se l’oggetto si sta allontanando.
Quindi si è pensato di posizionare potenti megamagneti in forma di toroide intorno allo stabili-
mento in maniera che il ciclo produttivo avvenga in circolo e non più in linea. In questo modo i
locomotori sospinti alla velocità della luce, rispetto allo stabilimento fermo risulteranno com-
pressi e quindi occuperanno minor spazio
Si ritiene che possano subentrare alcuni lievi problemi nella fase di cambio turno e non è ancora
ben chiaro che tipo di evento a livello atomico potrà avvenire, ma siamo certi che la direzione
studierà le opportune contromisure. Comunque, da informazioni prese nei corridoi, siamo al cor-
rente che la nostra ingegneria si sta occupando di tutte le possibili anomalie che possono suben-
trare. Ci aspetta una radiosa era di sperimentazioni e, perché no, di riconoscimenti a livello pla-
netario per le innovazioni a livello di tecnica industriale
Sembra che sia prevista la visita di varie commissioni del Gruppo per capire il nostro sistema
produttivo ed estenderlo agli altri stabilimenti Bombardier in linea con la nuova politica azien-
dale definita BOS.
Alla luce di questi nuovi e straordinari fatti, immaginiamo che l’azienda ci dia una risposta per
quanto riguarda l’occupazione: ci sembra infatti che per passare da una produzione di 6 loco
mese a 13,5 loco mese, la quantità di personale necessaria non sia proprio la stessa…
A meno che l’ingegneria, in linea con le teorie atomiche, ed utilizzando il calcolo probabilistico,
non riesca a convincerci che dilatando lo spazio tempo non si riesca nello stesso istante ad ave-
re locomotori più corti e una linea temporale dilatata rispetto all’osservatore, in maniera che,
quando le loco vengono tolte dalla linea dell’acceleratore e portate alla normale velocità di linea,
le attività svolte siano più del doppio di quelle in un normale stabilimento.
Per buona pace di tutti nei prossimi mesi l’argomento scottante sarà proprio questo!
Altro argomentino mica da poco riguarda il CCNL che, come sappiamo, si basa su una piattafor-
ma che ha creato non pochi problemi di acidità di stomaco agli industriali (sono previsti tre tir
di maalox per le prossime fasi di trattativa), poi vi proponiamo un articolo che riguarda una a-
zienda della zona di Ivrea: leggetelo, è istruttivo.
Ovviamente è presente l’ormai consueto spazio di divulgazione scientifica dove si parlerà di una
colonia di Cricetini siberiani dal pelo rosso, e un articolo ci porterà in giro sulla nuova Traxx con
gli istruttori della nuova scuola di sopravvivenza e per finire la seconda parte del Blade Sinda-
cate con le avventure dei delegati replicanti
Sempre vostro Massimo Sensoli
Carissimi è con piacere che vi comunichiamo l’apertura della scuola di sopravvivenza che la
Bombardier utilizza in forma sperimentale per forgiare il carattere e il fisico dei tecnici PI addetti
all’assistenza delle nuovissime loco Traxx. Il campo prevede alzata prima dell’alba aviotrasporto
sul luogo di partenza del campo che si svolgerà tutto o quasi a bordo della palestra Traxx.
Di norma visto le difficilissime condizioni ambientali il tecnico PI seguirà le attività del corso per
non più di tre giorni consecutivi, come da normativa medica.
Le tecniche apprese sono:
• Autoipnosi
• Urla selvagge al cellulare
• Salita e discesa dal locomotore
• Trattenuta delle funzioni fisiologiche
• Sopportazione alle variazioni climatiche
• Resistenza alla fame, alla sete ed al sonno
• Autodifesa e tecniche di combattimento avanzate
con i grafitari selvaggi che popolano i depositi
• Memorizzazione dei numeri dei taxi
di almeno 20 località diverse
• Concentrazione e rilassamento
• Sbadiglio coatto
• E fuga…
In effetti sentivamo la mancanza di una formazione che aiutasse i nostri tecnici a sopravvivere
alle scorte delle Traxx. Le attività prevedono una sbalzo termico da +30° a -20° con la sola
protezione di un paio di aspirine.
Il viaggio avrà una partenza ed un arrivo definito come luogo ma non come orario, ovvero il tec-
nico potrà rimanere in attesa anche 24 ore prima che il convoglio si metta in moto, Lui non lo sa,
ma il test è già iniziato: durante il viaggio verranno di volta in volta predisposte delle trappole
atte a minare la serenità della cavia, tipo dirigenti movimento che si rifiutano di farvi entrare in
una stazione, oppure che vi vietino di attraversare un ponte.
Come è possibile intuire, sono tutti espedienti che servono all’allievo ad imparare la necessaria
tecnica di urlata al telefono: in pratica, mentre da una parte e dall’altra del telefono si urla per
far inutilmente intendere le proprie ragioni, il tecnico troverà le giuste contromisure per far
transitare il convoglio (famosa tecnica della minaccia della chiamata al superiore).
e telecomandantie telecomandantie telecomandantie telecomandanti
...ovvero la democrazia a colpi di blue toothla democrazia a colpi di blue toothla democrazia a colpi di blue toothla democrazia a colpi di blue tooth (dinamiche di gruppo di una colonia di cricetini)
Blade SindacateBlade SindacateBlade SindacateBlade Sindacate I replicanti scampati fortunosamente alla destrutturazione, dopo una veloce consul-tazione, si trovarono d’accordo per maggioranza a dirigersi verso il luogo meno o-spitale e meno prevedibile dalle autorità, ovvero l’ormai macilento pianeta Terra, ori-gine di tutto e fine di tutto. Dovete sapere che la Terra, un tempo passato chiamata Gaia, ormai era ridotto ad un ammasso di macerie radioattive dove andavano spegnendosi 18 miliardi di uma-ni in lenta ed inesorabile agonia. Quale posto migliore allora, per nascondersi in solo 7 individui dalle sembianze umane ? La navicella, oltrepassata l’orbita del piccolo satellite, si inserì in una traiettoria di-scendente senza che nessuna autorità del pianeta trovasse da ridire, infatti gli unici controlli effettuati erano in uscita, dove rigorosissimi funzionari della confederazione bloccavano qualunque tentativo di fuoriuscita non autorizzato causa la deformazio-ne genetica dovuta alle radiazioni che poteva inquinare gravemente il DNA degli umani residenti sui mondi esterni. Ormai la Terra era popolata dai paria della confe-derazione. La rotta portava in una località densamente popolata in un distretto industriale fa-moso per la fabbricazione delle astrolocomotive Traxx a decollo verticale, il distretto era nominato Vada Sabatia. Sul pianeta Terra era ormai estremamente facile procurarsi documenti e falsi permes-si di lavoro: le aziende, in perenne e cronica ricerca di personale specializzato, spesso chiudevano un occhio a ‘dettagli’ quali le accuse di sterminio e terrorismo, figuria-moci che gioia trovare dei lavoratori ancora poco intaccati dalle radiazioni e nel pie-no delle forze. Uno di questi replicanti riuscì ad inserirsi all’interno dello stabilimento produttore delle famose astrolocomotive, mentre gli altri sei si dispersero nelle fabbriche dei din-torni.
(FINE PARTE SECONDA)
Astrolocomotore della traxxcompany Astrolocomotore della traxxcompany Astrolocomotore della traxxcompany Astrolocomotore della traxxcompany
In decollo verticale dalla Piattaforma di VADA SABATIAIn decollo verticale dalla Piattaforma di VADA SABATIAIn decollo verticale dalla Piattaforma di VADA SABATIAIn decollo verticale dalla Piattaforma di VADA SABATIA