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a p r i l e 2 0 0 7 a p r i l e 2 0 0 7 a p r i l e 2 0 0 7 a p r i l e 2 0 0 7 a p r i l e 2 0 0 7 Il giornalino degli studenti dell’ITIS “Ettore Majorana” di Cesano Maderno (MI) In redazione: Hasnat Mehmud (IAL), Marco Girardelli, Davide Longoni, Simone Repossi, Jari Valesin (II DL), Rubens Gola (III AE), Roberta Russotti, Federica Longo, Stefania Perego, Ilaria Cesana , Veronica Nicosia (III CL), Davide Vito (IV AT) Anno V numero 4 APRILE 2007 super Majo. new new new new news 24 EDI EDI EDI EDI EDITORIAL ORIAL ORIAL ORIAL ORIALE p 1 p 1 p 1 p 1 p 1 UN’OCCHIA UN’OCCHIA UN’OCCHIA UN’OCCHIA UN’OCCHIA T T T A VERS A VERS A VERS A VERS A VERS O IL F O IL F O IL F O IL F O IL F U U U T T T URO URO URO URO URO p 3-4 p 3-4 p 3-4 p 3-4 p 3-4 CHI ERA MA CHI ERA MA CHI ERA MA CHI ERA MA CHI ERA MA J J J ORA ORA ORA ORA ORA NA NA NA NA NA p 4 p 4 p 4 p 4 p 4 CA CA CA CA CA NZONE NZONE NZONE NZONE NZONE p 5 p 5 p 5 p 5 p 5 I PROF I PROF I PROF I PROF I PROF... Q ... Q ... Q ... Q ... QUE UE UE UE UESTI S I S I S I S I SCONOS CONOS CONOS CONOS CONOSCIU CIU CIU CIU CIUTI p 6-7 p 6-7 p 6-7 p 6-7 p 6-7 L’AL AL AL AL ALBERO DI NA BERO DI NA BERO DI NA BERO DI NA BERO DI NATAL AL AL AL ALE p 8-9 p 8-9 p 8-9 p 8-9 p 8-9 MERCA MERCA MERCA MERCA MERCATINI DI NA INI DI NA INI DI NA INI DI NA INI DI NATAL AL AL AL ALE p 9-10 p 9-10 p 9-10 p 9-10 p 9-10 ME ME ME ME ME TT TT TT TT TT I UNA GI I UNA GI I UNA GI I UNA GI I UNA GI T T T A A PRA A A PRA A A PRA A A PRA A A PRA GA GA GA GA GA p p p . 12-15 . 12-15 . 12-15 . 12-15 . 12-15 GIOCHI GIOCHI GIOCHI GIOCHI GIOCHI T T T I I I S S S p 16 p 16 p 16 p 16 p 16 OCCHIO AI VIRUS OCCHIO AI VIRUS OCCHIO AI VIRUS OCCHIO AI VIRUS OCCHIO AI VIRUS p p p . 17-18 . 17-18 . 17-18 . 17-18 . 17-18 F F F A A A TT TT TT TT TT I & OPINIONI I & OPINIONI I & OPINIONI I & OPINIONI I & OPINIONI p p p . 19 . 19 . 19 . 19 . 19 DIRI DIRI DIRI DIRI DIRITT TT TT TT TTI E DOVERI I E DOVERI I E DOVERI I E DOVERI I E DOVERI p. 20-21 . 20-21 . 20-21 . 20-21 . 20-21 I NNà DEL I NNà DEL I NNà DEL I NNà DEL I NNà DELLA VERGOGNA LA VERGOGNA LA VERGOGNA LA VERGOGNA LA VERGOGNA p. 22 . 22 . 22 . 22 . 22 STORIA? NO ORIA? NO ORIA? NO ORIA? NO ORIA? NO, DI , DI , DI , DI , DISCO CO CO CO CO! (2 ! (2 ! (2 ! (2 ! (2) p. 25-26 . 25-26 . 25-26 . 25-26 . 25-26 EL EL EL EL ELEZIONI S EZIONI S EZIONI S EZIONI S EZIONI SCOLA COLA COLA COLA COLASTICHE ICHE ICHE ICHE ICHE p. 27 . 27 . 27 . 27 . 27 DIAMO I NUMERI DIAMO I NUMERI DIAMO I NUMERI DIAMO I NUMERI DIAMO I NUMERI p. 27 . 27 . 27 . 27 . 27 CONCERT CONCERT CONCERT CONCERT CONCERTI A MILA I A MILA I A MILA I A MILA I A MILANO NO NO NO NO p. 28 . 28 . 28 . 28 . 28 INDICE INDICE INDICE INDICE INDICE p. 28 . 28 . 28 . 28 . 28 Questo numer uesto numer uesto numer uesto numer uesto numero è stato chius o è stato chius o è stato chius o è stato chius o è stato chiuso in o in o in o in o in redazione il 13 d edazione il 13 d edazione il 13 d edazione il 13 d edazione il 13 dicembr icembr icembr icembr icembre 2006 e 2006 e 2006 e 2006 e 2006 @ Ricordiamo ai nostri tre (o forse quattro) affezionati let- tori che possono comunicare con noi attraverso la casella e-mail n e w s. m a j o r a n a @ e m a i l . i t. Qui potete indirizzare le risposte ai giochini matematici, articoli, poesie, barzellette, commenti , critiche (il più possibile costruttive…) ed anche domande alle quali la redazione sarà ben felice di rispondere. Che aspetti?
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Ettore04 V

Dec 22, 2015

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Hasnat Mehmud

giornalino di scuola
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I l g iorna l ino deg l i s tudent i de l l ’ IT IS“Ettore Majorana” di Cesano Maderno (MI)

In redazione: Hasnat Mehmud (IAL), Marco Girardelli,Davide Longoni, Simone Repossi, Jari Valesin (II DL),Rubens Gola (III AE), Roberta Russotti, Federica Longo,Stefania Perego, Ilaria Cesana , Veronica Nicosia (III CL),Davide Vito (IV AT)

Anno Vnumero 4

APRILE2007

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EDIEDIEDIEDIEDITTTTTORIALORIALORIALORIALORIALEEEEE p 1p 1p 1p 1p 1

UN’OCCHIAUN’OCCHIAUN’OCCHIAUN’OCCHIAUN’OCCHIATTTTTA VERSA VERSA VERSA VERSA VERSO IL FO IL FO IL FO IL FO IL FUUUUUTTTTTUROUROUROUROURO p 3-4p 3-4p 3-4p 3-4p 3-4

CHI ERA MACHI ERA MACHI ERA MACHI ERA MACHI ERA MAJJJJJORAORAORAORAORANANANANANA p 4p 4p 4p 4p 4

CACACACACANZONENZONENZONENZONENZONE p 5p 5p 5p 5p 5

I PROFI PROFI PROFI PROFI PROF... Q.. . Q.. . Q.. . Q.. . QUEUEUEUEUESSSSSTTTTTI SI SI SI SI SCONOSCONOSCONOSCONOSCONOSCIUCIUCIUCIUCIUTTTTTIIIII p 6-7p 6-7p 6-7p 6-7p 6-7

LLLLL’’’’’ALALALALALBERO DI NABERO DI NABERO DI NABERO DI NABERO DI NATTTTTALALALALALEEEEE p 8-9p 8-9p 8-9p 8-9p 8-9

MERCAMERCAMERCAMERCAMERCATTTTTINI DI NAINI DI NAINI DI NAINI DI NAINI DI NATTTTTALALALALALEEEEE p 9-10p 9-10p 9-10p 9-10p 9-10

MEMEMEMEMETTTTTTTTTTI UNA GII UNA GII UNA GII UNA GII UNA GITTTTTA A PRAA A PRAA A PRAA A PRAA A PRAGAGAGAGAGA ppppp. 12-15. 12-15. 12-15. 12-15. 12-15

GIOCHIGIOCHIGIOCHIGIOCHIGIOCHITTTTTIIIIISSSSS p 16p 16p 16p 16p 16

OCCHIO AI VIRUSOCCHIO AI VIRUSOCCHIO AI VIRUSOCCHIO AI VIRUSOCCHIO AI VIRUS ppppp. 17-18. 17-18. 17-18. 17-18. 17-18

FFFFFAAAAATTTTTTTTTTI & OPINIONII & OPINIONII & OPINIONII & OPINIONII & OPINIONI ppppp. 19. 19. 19. 19. 19

DIRIDIRIDIRIDIRIDIRITTTTTTTTTTI E DOVERII E DOVERII E DOVERII E DOVERII E DOVERI ppppp. 20-21. 20-21. 20-21. 20-21. 20-21

I NNà DELI NNà DELI NNà DELI NNà DELI NNà DELLA VERGOGNALA VERGOGNALA VERGOGNALA VERGOGNALA VERGOGNA ppppp. 22. 22. 22. 22. 22

SSSSSTTTTTORIA? NOORIA? NOORIA? NOORIA? NOORIA? NO, DI, DI, DI, DI, DISSSSSCOCOCOCOCO! (2! (2! (2! (2! (2))))) ppppp. 25-26. 25-26. 25-26. 25-26. 25-26

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INDICEINDICEINDICEINDICEINDICE ppppp. 28. 28. 28. 28. 28

QQQQQuesto numeruesto numeruesto numeruesto numeruesto numero è stato chiuso è stato chiuso è stato chiuso è stato chiuso è stato chiuso ino ino ino ino inrrrrredazione i l 13 dedazione i l 13 dedazione i l 13 dedazione i l 13 dedazione i l 13 d icembricembricembricembricembre 2006e 2006e 2006e 2006e 2006@

Ricordiamo ai nostri tre (o forse quattro) affezionati let-

tori che possono comunicare con noi attraverso la casella

e-mail n e w s. m a j o r a n a @ e m a i l . i t.

Qui potete indirizzare le risposte ai giochini m

atematici,

articoli, poesie, barzellette, comm

enti , critiche (il più possibile costruttive…) ed

anche domande alle quali la redazione sarà ben felice di rispondere. Che aspetti?

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di RobertaDDDDDopo l’itisopo l’itisopo l’itisopo l’itisopo l’itis

UnUnUnUnUn’occhiata ver’occhiata ver’occhiata ver’occhiata ver’occhiata verssssso il fuo il fuo il fuo il fuo il futurturturturturo (IV)o (IV)o (IV)o (IV)o (IV)Continua la rubrica dedicata alle classi quinte in merito allascelta della facoltà universitaria (prima di andare a visitaregli open-day) e a tutti gli studenti che vogliono iniziare apensare al futuro. QUI DI SEGUITO TRE FACOLTÀ

CAMMELLI NELLE STRADE Sarà capitato a tutti di veder un’atleta che, mentre corre, sputa. E, fin qui, niente di male: sfido chiunque a non aver mai provato il bisogno di fare la stessa cosa mentre si sta correndo. La perplessità comincia quando a sputare sono persone che non indossano pantaloncini e maglietta, che non stanno sudando, che non stanno correndo. Camminano, semplicemente; anzi, a volte non camminano neppure. E devo dirlo, anche se si scorge una nota di femminismo, che queste persone sono per la maggior parte ragazzi. Ragazzi che sono fermi a fumare e sputano. Ragazzi che stanno ascoltando la musica e sputano. Ragazzi che aspettano fuori da scuola e sputano. Una ragione che motivi questo bisogno ci deve essere; ammetto di essere ignorante, perché questo motivo proprio non riesco a trovarlo. Nonno Simpson e i vecchietti della casa di riposo di Springfield hanno le loro sputacchiere; ma loro sono anziani e, comunque, non sputano per terra. Probabilmente qualche ragazzo penserà che è naturale avere questo bisogno di sputare anche se non si sta facendo nessuno sforzo fisico; ma, se anche questo fosse vero, ciò non giustifica il fatto che lo si faccia in mezzo alla strada. Fuori da scuola, lungo il tragitto verso la stazione, le strade sono disseminate di sputi sparsi sull’asfalto. Bisogna fare la gimkana se non si vuole finire con le suole piene di saliva altrui. Scusate se parlo da igienista, ma questa cosa mi fa proprio orrore. Quello del rispetto e della buona educazione è un concetto che viene ripetuto all’infinito e, purtroppo, inutilmente. Ma qui è l’unica cosa da dire: a casa propria si fa quello che si vuole, ma fuori no.

AREA UMANISTICA:

LINGUE E CULTUREMODERNE

I laureati di tale campo di attività devono:

· Possedere una solida formazioned i ba se l i n gu i s t i c a t eo r i c a eletteratura italiana;

· Po s s ede re l a c omp le t apadronanza scr i t ta e ora le d ialmeno due lingue straniere (dicu i una de l l ’Un ione europea,o l t r e l ’ i t a l i a no ) , nonché de lpatrimonio culturale delle civiltàdi cu i sono espress ione e unadiscreta competenza scr i tta eorale in una terza lingua;

· Essere in grado di ut i l izzare iprincipali strumenti informatici edella comunicazione telematicaneg l i amb i t i s pec i f i c i d icompetenza.

Dove si studia?

· Università degli studi di Milano(Lingue e letterature straniere);

. Università Cattolica di Milano

Le attività professionali nel campo di questadisciplina.

· Giornalismo;

· Istituzioni culturali;

· Editoria specializzata;

· Circuiti dell’editoria

specializzata;

· Educazione interculturale perle istituzioni scolastiche;

· Co r r i s ponden te i n l i n gueestere per le aziende;

· Servizi per l’immigrazione.

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44444 55555

Voglia di neve? Di passare una bellagiornata di sole sulle splendide montagneinnevate? Di provare l’ebbrezza di sciare anchesolo sullo scivolo di casa? No, spiacente.

Quest’anno il freddo ci sfiorerà appena.D’altronde risultati simili erano prevedibili:con il 2006 si è concluso il sesto anno più caldodal 1880, registrando 0,52 °C di temperaturamedia globale superiore alla media secolare.Intanto i ghiacciai continuano a sciogliersi, esono già trentuno quelli estinti in ventotto anninelle Alpi italiane. In un libro di Renè Daumal,“Il Monte Analogo”, il ghiacciaio viene cosìdescritto :”… essere vivente, in quanto la suamateria si rinnova… La sua vita è ritmata dallestagioni. D’inverno dorme e in primavera sirisveglia, con scoppi e scricchiolii…”.

Non per essere catastrofici, ma da qui apoco, in molte parti del pianeta, ci potremmotrovare davanti soltanto un’enorme massaliquida dove prima essa era raccolta nellecalotte polari o nei ghiacciai. Inoltre gli orsicambiano progett i: di andare a dormirequest’anno non se ne parla. Normalmente, icompagni di Yoghi che abitano la Siberia a finenovembre si rifugiano felicemente in letargo,ma questa volta sono stati avvistati in pienaatt iv i tà v ic ino a Mosca. Qui c’è unatemperatura media in inverno di meno 20 conpunte di meno 45, eppure è successo che ,contro ogni previs ione, a mezzogiorno itermometri sono arrivati a segnare 12 gradi.

Così, per quanto possa essere piacevoleandare in giro quasi senza giubbotto a gennaioe febbraio, i problemi ci sono, e molti.

AREA SCIENTIFICA: Biotecnologie

I laureati di tale campo di attività devono:

· Possedere una adeguata conoscenzad i ba se de i s i s t em i b i o l o g i c i ,interpretati in chiave molecolare ecellulare;

· Po s s ede re l e ba s i c u l t u r a l i es pe r imen ta l i de l l e t e cn i chemultidisciplinari che caratterizzanol’operatività biotecnologia per lap roduz ione d i ben i e d i s e r v i z iattraverso l’analisi e l’uso di sistemibiologici;

· Acquisire le metodiche disciplinaried essere in grado di applicarle insituazioni concrete con appropriataconoscenza delle normative e dellep rob l emat i che deon to l o g i che ebioetiche;

· Possedere adeguate competenze estrumenti per la comunicazione;

· E s se re i n g r ado d i s t ende re unrapporto tecnico-scientifico.

Dove si studia?

· Università degli Studi di Milano;· Univers ità degl i Studi di Mi lano-

Bicocca ;· Un i ve r s i t à Ca t t o l i c a de l S a c r o

Cuore.

AREA SOCIALE: Psicologia

I laureati di tale campo devono:

· Avere acquisito le conoscenzedi base caratterizzanti i diversis e t t o r i de l l e d i s c i p l i nepsicologiche;

· Ave re a cqu i s i t o adegua tecono s cenze s u me tod i ep rocedu re d i i ndag i nescientifica;

· Avere acquis ito esperienze ecapac i t à d i ope r a reprofessionalmente nell’ambitodei servizi diretti alla persona,ai gruppi, alle organizzazioni ealle comunità.

Dove si studia?· Università degli Studi di Milano-

Bicocca;· Università Cattolica del Sacro

Cuore;Le attività professionali nel campo delles c i enze de l l ’ e conom ia e ge s t i oneaziendale.

· Do t t o r e i n t e cn i chep s i c o l o g i che pe r i c on te s t is o c i a l i , o r gan i z za t i v i e de llavoro;

· Dottore in tecnichepsicologiche per i servizi allapersona e alla comunità.

Il ClimaIl ClimaIl ClimaIl ClimaIl Clima

Inverno trInverno trInverno trInverno trInverno tropopopopopicale?icale?icale?icale?icale?di Veronica

Uno squilibrio climatico infatti , se noncontrollato e prolungato nel tempo, causa seririschi ambientali. Lo abbiamo visto con loscioglimento dei ghiacciai e il cambiamentodei r i tmi b io log ic i degl i animal i . Èmatematicamente certo che poi leconseguenze si ripercuoteranno sull’uomo,con ad esempio gli innumerevoli straripamentidei fiumi, troppo carichi d’acqua provenientedalle montagne. Poi è la volta di eventiclimatici estremi, come l’eccezionale ondatadi calore dell’estate 2006 in California con140 morti; il record della temperatura diluglio nell’Europa centrale; l’anomala ondatadi freddo che ha colpito la Russia e la Siberianel gennaio scorso; le alluvioni nel Niger e inAlgeria con 100 mila persone senza casa el’insolita intensità dei tifoni sul Pacificooccidentale che hanno colpito soprattutto laCina orientale e le Filippine, dove si sonoavuti complessivamente più di 1.500 morti.Potremmo stare qui ad e lencare a ltr icataclismi riempiendo pagine e pagine,manon è certo questo l’obiettivo dell’ articolo.Piuttosto è quello di far riflettere sulle causeche hanno portato a queste stranezze, anchese sono cose ormai dette e ridette. Però , nonbastano solo le parole ad el iminare unproblema. Avere maggiore cura dell’ambientecircostante, diminuendo la nostra produzionedi gas serra con qualche sana camminata inpiù, e gettare i r i f iut i nei cest in i ,poss ib i lmente abbinando l ’appos itocontenitore con lo specifico rifiuto, sarebbeun passo grande come un ghiacciaio, solidoquesta volta.

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LLLLL’intervista’intervista’intervista’intervista’intervista

I PI PI PI PI Prrrrrofofofofof... Q... Q... Q... Q... Questi sconoscuesti sconoscuesti sconoscuesti sconoscuesti sconosciuiuiuiuiuti!ti!ti!ti!ti!

66666 77777

di Roberta

IN OGNI NUMERO DEL GIORNALINOINTERVISTIAMO UN PROFATTRAVERSO CURIOSE DOMANDE!

IN QUESTO NUMEROABBIAMO INTERVISTATOLA PRPRPRPRPROFOFOFOFOF. GRAZIAN. GRAZIAN. GRAZIAN. GRAZIAN. GRAZIANOOOOO

·

??Chi sarà la prossima

“vittima” a cadere sotto

i colpi irriverenti dei

nostri intervistatori?

Non c’è che un modo

per saperlo:

leggerci

la prossima volta!

• Nome completo?Graziano Paola.

• Cosa insegna?Discipline giuridiche edeconomiche.

• Compleanno?11 Ottobre.

• Segno zodiacale?Bilancia.

• Città di origine?Milano.

• Come definirebbe il suocarattere?

Emotiva ed idealista,mite…. ma quando miarrabbio!.

• Da quanti anni insegna alMajorana?Dodici anni.

• Numero di scarpe?37,5.

• Qual era la sua materiapreferita?Inglese.

• E la più odiata?Disegno.

• Preferisce festeggiare ilcompleanno o il Natale?Il Natale.

• Bevanda preferita?Un tempo la Coca-Cola.

• Piatto preferito?Spaghetti con le vongole.

• Squadra di calcio per la qualefas il tifo?Inter.

• Freddo o caldo?Freddo.

• Mare o montagna?Mare.

• Numero preferito?Tre.

• Cosa odia nella gente?La falsità e l’ipocrisia.

• Come si vede tra ventianni?In un bel posto di marea leggere e scrivere.

• Qual è il suo poetapreferito?D’Annunzio.

• Hobbies?Tutto ciò che èesoterico, più la cucina.

• Cosa cambierebbe nellasua vita?Forse lo stipendio!.

• Proverbio preferito?Chi non risica nonrosica.

• Di che cosa ha paura?Della violenza.

• La prima cosa a cui pensaquando si sveglia almattino?Cosa devo fare oggi?

• Il momento più bellovissuto fino ad ora?La nascita dei miei figli.

• Cosa c’è sempre nellaborsa da lavoro?La mia agenda e un po’di frutta.

• Se potesse esserequalcun altro chisarebbe?Non vorrei esserenessun altro.

• Un posto dove lepiacerebbe andare?New York.

• In quale città uno dei suoiamici vive più lontano?Roma.

• Sport preferito?Nuoto.

• Legge quotidiani?Sempre.

• A che ora va a dormiresolitamente?Mezzanotte.

• Musica classica omoderna?Moderna.

• La sua classe preferita?A giorni alterni !

• Un messaggio ai suoistudenti?Cercate di diventareuomini o donne onesti,sinceri e con un senso diresponsabilità tale dafar crescere e farmigliorare la nostrameravigliosa società.

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88888 99999

LLLLLa novitàa novitàa novitàa novitàa novità

Nuove ricariche aNuove ricariche aNuove ricariche aNuove ricariche aNuove ricariche ai telefonini:i telefonini:i telefonini:i telefonini:i telefonini:i tagli dei tagli dei tagli dei tagli dei tagli dei costi si costi si costi si costi si costi sono già in vigorono già in vigorono già in vigorono già in vigorono già in vigoreeeee

di Ilaria

S ca t t a i l t a g l i o de i c o s t i s u l l ericariche telefoniche.

L’abolizione dei costi di ricariche peri cellulari è infatti già in vigore.

S o l o s u i c on t r a t t i d ivecch ia s t ipu la l ’ent ra ta invigore della norma è previstaper il 5 marzo.

Lo stop ai costi fissi diricarica previsto dal decretolegge sulle liberalizzazioniper le schede telefonichev iene esteso anche a l leschede prepagate per is e r v i z i t e l e v i s i v i eInternet.

I settor i interessat isa ranno qu ind i te le fon ia ,r e t i t e l e v i s i v e e comun i ca z i on ielettroniche.

L’entrata in vigore dell’abolizionede4 i c o s t i d i r i c a r i c a de l l e s chedeprepagate dei telefonini resta a 30 giorni.

La norma viene estesa alle ricaricheutilizzate per la tv digitale terrestre e perinternet.

Già dal 15 febbraio quindi i nuovi contrattinon devono pagare costi fissi di ricariche sulleschede, mentre per i contratti stipulati primadell’entrata in vigore del decreto legge sulleliberalizzazioni l’eliminazione della tassa fissapartirà dal 5 marzo ’07.

In realtà, passando in rassegna gl iaspetti tecnici del provvedimento sono stati

u l t e r i o rmente ch i a r i t i , s i a pe rquanto riguarda i mutui sia per leipoteche proprio questi risvolti dellaloro entrata in vigore.

E oltre ai telefonini proprio suimu tu i po t r ebbe a r r i v a r e qua l che

novità.

I n t ema d i l i be r a l i z z a z i one ,inoltre, è in vista anche una maggiore

concorrenza nel settore informatico pergarant i re ag l i u tent i la poss ib i l i tà in

qualsiasi momento di poter utilizzare datielaborati come software diversi senza costiaggiuntivi.

Un emendamento al decreto leggesu l le l i bera l i zzaz ion i a l l ’e same de l la

Camera, stabil isce che i programmi percomputer possono salvare dati anche in altriformati, consentendo all’utente di potercambiare programma senza dover comprarenece s s a r i amen te un a l t r o s o f twa re orimanere legati allo stesso fornitore.

Chiunque, inoltre, avrà il diritto disv i l uppare , pubb l i ca re e u t i l i z za re unprogramma per e laboratore elettronicooriginale compatibile con gli standard dicomunicazione e con formati di salvataggiodi un altro programma.

Sono previste anche sanzioni in casodi violazione dell’obbligo del salvataggiodei dati in formati liberi.

Già da tempo si era sentito che agliindirizzi scolastici esistenti se nesarebbe aggiunto uno nuovo.

L’ indec i s ione e ra t r a que l lo aspec ia l i zzaz ione in fo rmat i ca eartistica.

Recentemente la decisione: prestonel nostro istituto si avrà anche unliceo artistico.

Privilegiate, ovviamente, saranno leore dedicate al disegno, a discapitodi alcune materie, come l’italiano omatemat i ca (dove i l numerocomplessivo sarà inferiore di pocoal le ore ut i l izzate nel l ’ I t i s e nelliceo).

Si spera che tale iniziativa riscuotasuccesso, non solo per quelli chehanno intenzione di iscriversi, maanche tra gli studenti.

Di sicuro ora siamo certi che nonmancheranno l e o f fe r t e pe rrealizzare il logo e il murale dellascuola!

ArrivArrivArrivArrivArrivanoanoanoanoanogli artisti!!!gli artisti!!!gli artisti!!!gli artisti!!!gli artisti!!!

di Ilaria

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1010101010 1111111111

Il misterIl misterIl misterIl misterIl misterooooo

MajorMajorMajorMajorMajorana è l’uomo cane dana è l’uomo cane dana è l’uomo cane dana è l’uomo cane dana è l’uomo cane di Mazari Mazari Mazari Mazari Mazara?a?a?a?a?SPECIALE

Dal Brasile

È convinzioned i f f u s a a Maza r a( S i c i l i a ) c he i lba rbone d i nomeTommaso L i pa r i ,vissuto dal 1940 al1973 nel la c i t tà eche veniva chiamato“ l ’ uomo cane”(“Omu Cani”) fossei n r ea l t à E t t o r eMajorana, il famosos c i e n z i a t os c o m p a r s omisteriosamente nel1938.

D i ceva d ivenire dall’Africa.

Mangiava quelche t r o vavarov istando tra i r i f iut i ; a l suo arr ivo aMaza ra , a l l ’ i n i z i o de l 1 940 , do rm i vaa l l ’ ape r to i n un i ncavo de i ruder i de lCastello Normanno.

Si appoggiava ad un bastone munito diuno spillo all’estremità inferiore con il qualeraccoglieva mozziconi con cui confezionavasigarette che poi fumava (l’unico lusso chesi permetteva).

Non ha mai chiesto l’elemosina: alcontrar io, r i f iutava con fare scorbut icoqualunque offerta gli venisse fatta.

Se poi qualcuno provava a porgli delledomande, si allontanava scontroso senzadegnare di uno sguardo il curioso passante.

I n d o s s a v asempre s t r an iberretti e strati diabiti uno sull’altro;portava sempre consé con ten i t o r i ,bu s t e e s a c che t t ip ien i non s i sa d icosa.

S t r a n a m e n t enon è ma i s t a t omo le s t a t o daa l cuno ; anz i ,s embrava gode redella comprensionee de l r i s pe t t o d it u t t i ; a l s uof u n e r a l e ,ne l l ’ e s t a te de l1973, gli intervenuti

furono moltissimi.

Per avvalorare la tesi che si trattassedi Ettore Majorana, si racconta di un episodiooccorso circa 50 anni fa allorché un padre,preoccupato delle difficoltà incontrate dalpropr io f ig l io in matematica, s i recò daTommaso e gli raccontò degli esami moltovicini del figlio; Tommaso allora, per aiutarelo studente, s i prodigò in chiarimenti suargomenti di fisica e matematica.

Alla fine Tommaso raccomandò all’uomodi non riferire a nessuno di quell’evento.

D i Tommaso L i pa r i , d a r i c e r checompiute alcuni anni fa, si sa che era unmuratore nato a Tunisi il 14 aprile 1900.

Una tes t imon ianza d i par t i co la reimportanza fu quella di Edoardo Romeo chein un’intervista così si espresse: “Mi dissedi chiamarsi Ettore Majorana e di essereun ex-professore di matematica e fisica”.

Fu proprio perché convinto di questate s i che Edoardo Romeo, i n s i eme co lfratello, si rivolse all’allora procuratore diMarsala, Paolo Borsell ino, chiedendo diaccertare la verità.

Il giudice accertò che, un mese dopol a s compa r s a d i Ma jo r ana , un ce r t oTommaso Lipari usciva dalla prigione diFavignana.

Poiché l’uomo cane, per un banaleepisodio, era finito in prigione nel 1948,fu facile confrontare le firme apposte daidue nei registr i carcerari, anche se inmomenti diversi.

I l g iud ice Borse l l ino cons iderò lefirme molto simili e pertanto, convinto cheTommaso Lipari e l’”uomo cane” fossero lastessa persona, chiuse l’inchiesta.

Ma non sono dello stesso parere altristudiosi che invece si dichiarano convintiche le firme dell’uomo cane e di EttoreMa jo r ana appa r t enevano a l l a s t e s s apersona.

Il mistero rimane ancora.

Cari amici,vogliamo far arrivare a

ciascuno di Voi la nostra sentitagratitudine per l’aiuto che prestate alla“Casa dei Sogni”. Spesso i piccoli gestihanno un valore inestimabile econtribuiscono a creare legami d’amiciziae solidarietà e a trasformare il mondo,rendendolo più umano, giusto e fraterno.

Anche grazie al Vostroprezioso aiuto, noi cerchiamo di costruireuna società dove tutti possano sentirsiamati, rispettati, curati e stimati.Desideriamo far diventare realtà il sognodi molti bambini e giovani che desideranoun futuro ricco di speranza e dignità, dovel’umanità di tutti venga valorizzata.

Cari amici, vogliate riceverei nostri più sinceri auguri di Buon 2007.Speriamo che anche quest’anno possiamocontinuare a lavorare insieme, affinchè inostri bimbi ed adolescenti trovino pace egiustizia, serenità e gioia di vivere.

Ringraziamo ancora dicuore tutti Voi. Che il Signore Viaccompagni e benedica i Vostri sogni eprogetti per l’anno in corso.

Con affetto fraterno

La Comunità delle Suore Domenicane, leragazze, i ragazzi, gli adolescenti, lecollaboratrici e i collaboratori della Casa deiSogni di Joao Pessoa (Paraiba -Brasile).

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Il sIl sIl sIl sIl sostegnoostegnoostegnoostegnoostegno

TTTTTuuuuutti pertti pertti pertti pertti perFlorFlorFlorFlorFlorentinaentinaentinaentinaentina

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È lei la ragazza che la nostra scuola,facendo capo al prof. Argentero, ha decisodi salvare dalla fame e dall’ignoranza, chaabbondano nella sua città natia, Lagos,una metropoli con più di dieci milioni diab i t an t i s i t ua t a i n N i ge r i a . L a s uacaratter ist ica più r i levante, come delresto accade in molte altre città africane,è l’ accentuato dislivello sociale: vi sonopochi ricchissimi, una maggioranza chevive con bassi salari e infine uomini chesopravvivono tra i rifiuti. La vita civile èresa d i f f i c i le da l la cor ruz ione, da l lacriminalità dilagante e dai violenti scontrine l l e z one a no rd a p r edom inanzamusulmana. Si può ben capire che in unc l ima de l g ene re l a nece s s i t àdell’istruzione è l’ultima della lista.

Tuttavia qualcuno ha voluto dareun ’occh i a ta m i se r i co rd i o sa a que s tarea l t à , e c o s ì è na t a Av i s ,un’organizzazione non governativa senzascopo di lucro che opera in 40 paesi delmondo.

In Nigeria Avsi si è impegnata nel progetto di costruzione di due cliniche diPrimary Health Care e in numerose iniziative a carattere culturale. Inoltre ha avviatodue scuole (materna e primaria) nei sobborghi di Lagos, in un villaggio di pescatori.E così circa tre anni fa è stata realizzata “The Seed Remedial School”, una scuola direcupero con lezioni integrative e aiuto allo studio.

Anche Francis Florentina desiderava tanto entrare nella scuola, ma i problemierano tanti. Infatti sua madre era già aggravata dalle spese per pagare l’universitàai suoi tre fratelli maggiori, e quindi non possedeva la somma di denaro che la scuolarichiedeva per registrare la ragazza. Come se non bastasse, molte scuole in cui avevafatto domanda non avevano disponibilità di spazio. Ma quello che in Nigeria è quasiun miracolo, da noi ha richiesto ben poco sacrificio; per mezzo della vendita delletorte avvenuta a dicembre si sono ricavati ben 316 euro per garantire a Florentinauna vita migl iore, una vita che noi definiremmo “quasi normale”. Adesso stafrequentando la classe di musica e il suo sogno, diventare una brava cantante, lesembra più vicino.

Come sta scritto nella sue lettere, le piacerebbe moltissimo ricevere qualchefoto dei suoi benefattori italiani, magari tutti sorridenti per trasmetterle quel pocodi felicità che, in un paese così lontano dal nostro, fa fatica a mettere le radici.

GeografiaSituato nel medio continente africano, il Niger ècomposto per i suoi due terzi del territorio da partedel deserto del Sahara, praticamente inabitabile, checostituisce tutto il nord del paese. Il resto (sullesponde dal fiume Niger) presenta grandi savane doveè possibile allevare bestiame e praticare agricolturadi sussistenza. In questa ultima regione si trova lacapitale, Niamey, e la maggior parte dei centripopolati, come Zinder, Maradi e Tillabery.La zona desertica raggiunge il suo massimo rigorenel Ténéré. In essa si trovano massicci montagnosicome l’Aïr, che come cima più elevata il monteBagzane, di 2022 m. Le città più importanti inquesta zona “interiore” del paese sono Bilma, Tahouae Agadez.Nella parte sudorientale del paese si trova il LagoCiad, che è diviso con il Ciad, la Nigeria e ilCamerun. Più concretamente questo si trova in unazona abitata dai Beri Beri. A sudovest si trova ilfiume Niger, la maggiore fonte di acqua potabile delpaese.Il clima del Niger è uno dei più caldi al mondo: ètanto caldo che la temperatura media superafacilmente i 30 °C

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LLLLLa passa passa passa passa passioneioneioneioneione

Gli adolecenti e le tribù dGli adolecenti e le tribù dGli adolecenti e le tribù dGli adolecenti e le tribù dGli adolecenti e le tribù di oggii oggii oggii oggii oggi...............di Stefania

Cosa significa essere un adolescenteogg i ? S icuramente s ign i f ica passare i lt empo con g l i am i c i , d i v e r t i r s i ,c ond i v i de re i p r ob l em i c on am i c i eraramente con i genitori.

Ma qua l è l a c a r a t t e r i s t i c a checambia rispetto il passato?

Sicuramente la ricerca spasmodica diidentif icazione di un gruppo, perché èproprio lì che si ritrova se stessi e si puòcondividere ciò che si ha.

Il gruppo e le tribù valutano, e nelcaso, accolgono.

L’adolescente da quel momento sisente sicuro, perché il gruppo è diventatoormai uno specchio nel quale ognuno sir i c ono sce ne l l ’ a l t r o . Spe s so l a t r i bùdiventa anche uno scudo alle incertezze,mettendo alle volte al riparo della pauradell’anonimato.

Se nn fai parte di un gruppo, seiclassificato come una persona “normale”.

Il “normale” è lo squall ido che siveste senza stile, è l’indeciso che non hach i a r i i s uo i v a l o r i , i n s omma, v i eneconsiderata una propria e vera “pecoranera”.

Il teenager di un branco vuole essereoriginale a tutti i costi, vuole distinguersima deve omologars i a l la massa. Vuoleessere attivo ma poi passivo al giudizio delgruppo.

Vuole emergere dall’anonimato e siritrova ad essere anonimo comunque.

Per entrare a far parte delle diversetribù non ci sono sfumature: o sei di sinistrao di destra, o sei alternativo o fighetto. Ele caratteristiche sono sempre le stesse.

A l t e r na t i v o o f i g he t t o , dunque ?Quello che conta è scegliere una moda divest ire, uno st i le e dai segni ester ior ic o s t r u i r s i u n compo r t amen to e unapersonalità.

Ai giorni nostri il look è diventato ilbiglietto da visita in un clan. Ci si vesteper quello che si sceglie di essere, perchéè solo attraverso ai segni esteriori che sicomunica immediatamente a tutti di chegruppo fai parte, giusto o sbagliato che sia.Scendendo più a fondo, si incontrano le“zecche” (gli alternativi di Roma) che sivestono con abiti colorati (meglio se conqua l che buco qua e l à ) , e mag l i on isformati.

Si possono notare poi delle catene suipantaloni, treccine, capelli rasta, piercinge tattoos, comprano nei mercatini, leggonoDylan Dog, J.T. Leroy ed Enrico Brizzi.

Le loro stanze sono tappezzate diposter (di obbligo quello di Manu Chao) eammucchiati da una parte ci sono i cd diGuccini, Jovanotti, Bob Dylan e Subsonica,musica reggae, rock e hip hop. Bandieradella pace al muro e bastoncini di incenso.Stanno con i loro gruppi sui marciapiedidelle piazze “di sinistra”. Alla sera vannonei bar o nei locali etnici, prendono partea co r t e i e man i f e s t a z i on i e s onoassolutamente “no global”.

Scendendo ancora più in basso nellanostra analisi incontriamo i fighetti, quelliche provengono da una buona famiglia ef r equen tano l e s cuo l e p i ù e s c l u s i v e .Vestono in modo preciso solo abiti griffaticomprati in negozi di tendenza.

Hanno sempre i capelli in ordine, gliocchiali da sole, e cellulare sempre allamano per essere informati sulla discotecapiù in nel fine settimana. Frequentano idisco-pub per l’aperitivo. Sono attenti alpa r t i co l a re : a cce s so r i d i s c re t i ma d iva lo re , o ro log io non ecces s i vo . Ne l lecamere delle ragazze ci sono i poster diBritney Spears e Tiziano Ferro e tanteriviste di moda. Per i ragazzi, invece, PlayStation e tanti cd di musica dance, nonsolo, anche riviste di motociclette e hi-tech e alle volte la bandiera di AlleanzaNazionale.

Il sociologo Stefano Lanni dice: “Nonc’è differenza tra destra e sinistra quandos i t ratta d i “consumo”. Ognuno devestupire con quello che ha e perché si è ciòche si compra.

I genitori sono sempre occupati, nonparlano mai con i figli e colmano questamancanza r iempiendol i d i oggett i cherappresentano una sorta di risarciment perla loro assenza”

Ma ciò che ci viene da chiedere è..ma allora le tribù non hanno alcun ideale?

Il problema non è che non ne hanno,ma che quest sono messi in secondo pianorispetto al fatto di avere un look giusto.

Ma c’è un punto in comune per ifighetti e gli alternativi: snobbare i cosìdett i “tamarr i”, i coatt i , insomma, i lpopolo della periferia.

Una tribù al margine (in tutti i sensi)ma numero sa . S i v e s t ono i n modoappariscente, attillato, con i capelli pienidi gel. Quel che conta, anche in questocaso, è mostrare un’etichetta.

I n vadono l e c i t t à c on t an to d imacchina e di stereo a palla.

A l la sera vanno a ba l la re e sonoassidui frequentatori di stadi.

Tra le tr ibù più nuove troviamo iGabbers, esportati dall’Olanda, vestonocon jeans att i l lat i, bomber, cappell inoboxe s t y l e , h anno i c ape l l i r a s a t i eascoltano la musica techno.

E per finire, nella nostra analisi eccoapparire i warriors, con creste colorate,mille piercing e un look molto curato.

Gli Skaters e gli Hop Hoppers invecevestono extralarge e girano sempre con lecuffie nelle orecchie.

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Il casIl casIl casIl casIl casooooo

Licenza dLicenza dLicenza dLicenza dLicenza di giustiziai giustiziai giustiziai giustiziai giustiziadi Rubens

Ci è doveroso commentare ciò che si èsentito al tg di quel povero poliziotto,ilcommissario Raciti,morto per una bomba cartain pieno volto tiratagli da un tifoso.

C’è chi dice che i colpevoli abbiano fattobene, ma ciò è profondamente ingiusto:luifaceva solo il suo lavoro, e cioè cercava digarantire la sicurezza pubblica.

Perché questo risentimento dei tifosiestremisti?”.

Dobbiamo sfogarci”dicono molti. Ma nonsi può mettere a ferro e fuoco una città peruna partita e creare disastri come quelliappena accaduti, non dopo aver passatoepisodi analoghi come il G8 e corso BuenosAires riguardanti negli scorsi anni.

Forse i l punto è che ora a lcuniadolescenti non credono più nello Stato e nellesuo autorità (appunto le forze di polizia e disicurezza); per loro sono “carne da cannone”cioè da combattere e uccidere.

Questo fatto è estremamente dannoso:incita al disordine collettivo.

A questo punto c’è da domandarsi chisono i veri trasgressori.

Ebbene, nella curva e sugli spalti delCatania erano visibili moltissime bandiere dellaoramai decaduta URSS, in poche parolecomunisti, ai quali si possono aggiungere gruppidi estrema destra. Tuttavia, l’intera questionenon si può ridurre a una particolare ideologiapolitica: l’Italia ha delle leggi per viverecivi lmente ma chissà perché c’è semprequalcuno che vuole la distruzione di tutto

questo. La dimostrazione è ben visibile ai nostriocchi, negli stadi o durante manifestazionipolitiche con scenari di vera e propria guerrigliaurbana.

Le forze dell’ordine antisommossa nonsono gradassi come dicono; si difendono in modosbagliato a volte perché sono sempre sottonumero e, fatto del tutto giustificabile, hannopaura davanti a quell’orda barbarica.

Infatti non è bello beccarsi una carica diuna folla di balordi armati di spranghe, sassi,catene e bombe carta.

È dimostrato poi che la maggior parte diferiti dopo gli scontri in piazza sono le forzedell’ordine e in minor parte i rivoltosi…questofatto è grave e ci fa riflettere!

A volte ai tg sembra sempre che le forzedell’ordine siano “i cattivi” e i rivoltosi “iBuoni”…non è cosi!E’ solo colpa di certicommenti che fanno alcuni giornalisti. È giustoallora che diventano eroi e gli intestano le saledel parlamento gente come Giuliani(quelfurbone che al G8 ha pensato bene di lanciareun estintore contro un defender dei carabinierima un occupante del mezzo per autodifesa gliha sparato uccidendolo)e non a un lealeservitore del nostro stato? Vergogna e scandaloquesto fatto…un delinquente diventa un eroe eun poliziotto ucciso dai delinquenti, no! Poi sisentono quelle storie in cui se uno delle forzedell’ordine uccide per autodifesa(e non per sualibera iniziativa)viene processato e quasisempre incr iminato… quindi , o l tre a idelinquenti, anche la giustizia sembra ormaisprofondata in un abisso profondo.

Quante volte abbiamo pensato ai nostrinonni come a un peso, a qualcosa darottamare che ormai puzza di vecchio?

Ma con che sfacciataggine?

Sono loro quelli che sanno più cose sullavita, che hanno passato svariate esperienze,belle e brutte; certo, forse non saprannonulla di play station o cose del genere, ma larealtà che tutti dovrebbero accettare è cheil ruolo di guida morale gli calza a pennello.

Sono loro che ormai hanno imparato ciòche giusto e ciò che non lo è, tastandolo sullaloro pelle, e forse sanno insegnarcelo megliodi qualunque insegnante o programma TV.

Ma così come oggigiorno molte altrecose “genuine” vengono rigettate da unasocietà puntata solo sul consumo e sullosviluppo(molte volte non mentale) questoregalo viene spesso rilegato in un angolo,nellecase di cura. Così almeno, lontano dagliocchi, lontano dal cuore.

Persone che compiono tali azioni perònon pensano che in un futuro più o menoprossimo anche loro si troveranno nella stessaidentica situazione.

Sarebbe allora un pensiero confortantesapere di venire considerati un peso dai lorofigli o nipoti? Sono gli stessi nonni che hannocreato le famiglie, sono da loro, prima chedai genitori, che tutto ha preso vita, è anchemerito loro se adesso siamo qui.

E ancora, è anche grazie a loro che ilnostro Paese è riuscito a incamminarsi versolo sviluppo.

LLLLLa riflessa riflessa riflessa riflessa riflessioneioneioneioneione

Il bIl bIl bIl bIl bisisisisisogno chiaogno chiaogno chiaogno chiaogno chiamamamamama: i nonni: i nonni: i nonni: i nonni: i nonnidi Hasnat

Molte volte, soprattutto a causa dei ritmidi lavoro troppo intensi, i genitori non sonosempre presenti nella vita dei propri figli. Aquesta mancanza il più delle volte sopperisconoloro, i nonni.

Non solo si occupano di curare il nipotenel la fase del la cresc ita, ma una voltaadolescente lo incoraggiano, dimostrandoun’energia contagiosa.

Non sono per niente inattivi, a differenzadi qualcuno molto più giovane di loro, e non èaffatto raro vederli passeggiare o andare inbicicletta per i parchi e per le piazze.

Fumetti a parte, sono le nostre nonne chespesso e volentieri ci raccontano le storie diuna volta, per niente antiquate ma dai messaggirecentiss imi. Infatti, è attraverso questiracconti possiamo capire meglio la nostracultura, fondata sulle tradizioni piuttosto chesui giochi del computer.

Dall’altra parte, noi: spesso non troppoattivi, preferiamo un bello hot dog a un sanopiatto alla mediterranea, pomeriggi davanti alPC e non in un bel parco.

Forse la cura starebbe propr ionell’ascoltare e nell’avere più cura deglianziani, traendone ogni vantaggio possibile. Ègrazie a loro che abbiamo questo collegamentotra passato e presente, e forse ci serve qualcheindizio per il futuro.

Amici miei, riflettete!.

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Uno de i pe r i co l i p i ù g rav i pe r unadolescente, e non solo, è rappresentatodall’uso di qualche sostanza chimica chemodifichi il suo stato di coscienza.

La “d roga” , come s i de f i n i s ce i nmaniera inappropr ia ta la tos s icomania ,costituisce, da alcuni decenni e da alcunegeneraz i on i , un p rob lema pe r g i ovan i ,genitori, educatori, famiglie.

Soltanto nel 2001, i morti per drogasono stati 822.

S i t r a t t a d i mo leco l e i n g r ado d iprovocare dei danni irreversibili al cervelloe che gene rano d i pendenze f i s i c he epsicologiche difficili da trattare; sostanzeche, comunque, mettono a repentag l iogravemente la salute di chi ne fa uso.

Da sempre ci si interroga su quali sianole cause che inducono i giovani a fare uso disostanze stupefacenti. Quali i meccanismip s i co l o g i c i c he de te rm inano que s t ocomportamento giovanile deviante.

Intanto va notato che alcune sostanzecapaci di modificare il nostro stato mentale,tossiche per l’organismo, vengono accettateda l l a soc ie tà : i l t abacco , l ’ a l co l e g l ipsicofarmaci in primo luogo.

Ogn i cu l tu ra r i conosce l e p rop r i edroghe “legali”, stigmatizzando l’assunzionedi altre.

I l f a t t o che l ’ u so d i de te rm ina teso s t anze s i a l e ga l i z z a to pe rmet te d ip r ocu ra r s e l e s enza r i c o r r e re acomportamenti “criminal i” e, forse, unamaggiore conoscenza consente di usarle inmodo più maturo e cosciente.

LLLLLa ricera ricera ricera ricera ricercacacacaca

I giovI giovI giovI giovI giovani e la drani e la drani e la drani e la drani e la drogaogaogaogaogadi Davide

Quanto conti la conoscenza degli effettinegativi di una sostanza introdotta nel corpoumano lo dimostra il caso dell’eroina. Un tempole overdose di eroina falcidiavano centinaia digiovani vite ogni anno. Poi gli eroinomani hannoimparato, con l’esperienza, ad usare l’eroinap rendendo magg i o r i p r ecauz i on i ( do s imaggiormente controllate, impiego di siringhemonou so ) , i n modo da f a r d im inu i r esensibilmente negli ultimi anni, il numero didecessi collegati all’abuso di questa sostanza.

Con questo non si intende certo sminuire iper ico l i , grav iss imi, co l legat i a l l ’uso del ledroghe, comprovati da numerosi e seri studitossicologici e scientif ici sul l’argomento. Sivuole soltanto sottolineare come la conoscenzae l’informazione, approfondite, consentano didifendersi meglio.

Ma perché i giovani si drogano?

Intanto esiste quel fenomeno sociologicogiovanile che si chiama “gruppo dei pari”. Sitratta di quel gruppo amicale di coetanei, la cuiimportanza e la cui autorità stanno superandoquelle dei genitori.

I l gruppo ha delle sue rigide regole dif unz i onamento , un cod i ce mora le a vo l t eestraneo se non antitetico al contesto sociale,che i nduce i s i n go l i a un i f o rma r s ipedissequamente a determinati comportamenti(scelta dell’abbigliamento, linguaggio, stile divita, ecc.). Il conformismo, vissuto come timoredi non essere accettati e approvati dal gruppo,può i ndu r re l ’ ado l e s cen te ad ado t t a recomportamenti disadattivi.

L a f i ne de l l ’ au to r i t a r i smo , un ce r t opermissivismo, la libertà di scelta, il relativismoculturale, aspetti del mondo contemporaneo

tutt’altro che negativi, lasciano però spessoi giovani soli (o mal consigliati) di fronte alles ce l te c ruc i a l i de l l a p rop r i a e s i s tenza .Sbagliare è facile; entrare in un tunnel da cuiè arduo fare ritorno, altrettanto.

D iventare “grand i” è sempre s ta tomalagevole. La droga può costituire ancheuna apparentemente comoda via di fuga daller e spon sab i l i t à de l mondo adu l t o , uningannevole alibi per ritardare le scelte, lef a t i che , g l i impegn i (ma anche l esoddisfazioni), che l’esistenza di ogni adultocomporta.

Il consumismo, la comunicazione cheavviene ormai soltanto attraverso l’esibizionedi oggetti, sembrano privare i giovani di unsolida identità, basata sulla consapevolezzadelle proprie qualità interiori.

Il successo da conseguire ad ogni costo,a scuo la , su l l avoro , i n soc ie tà , con lanece s s i t à d i e s s e re co s t an tementeall’altezza, brillanti, socievoli, nell’epocache esalta ed esige la performance, come ciinsegnano i messagg i pubbl ic i tar i , portagiovani, e sempre più spesso anche adulti, adaiutarsi con qualche sostanza chimica.

L’ ecce s s i v o edon i smo de l l a no s t r aciviltà, la ricerca spasmodica di piaceri fortie immediati, a scapito del la gioia, del lafe l i c i tà e de l la se ren i tà che s i pos sonoo t tene re s v i l uppando i p r op r i t a l en t i ,mettono molti adolescenti sulla cattiva stradadi una penosa, stordita e triste quotidianità.

Inoltre l’abuso di droga rappresentatalvolta una delle forme, oscura, contorta esbagl iata, in cui s i manifesta i l confl ittogenerazionale, la rivolta contro il mondo deivalori abbracciati dai genitori.

Una rivolta sterile e autodistruttiva, cuipossono indulgere adolescent i a ltr imentiintelligenti e sensibili.

Non ultimo esiste un business, gestitodalla criminalità organizzata, che preme perindurre certi comportamenti, perché con ladroga realizza ingenti profitti.

Pe r a r g i na re i l f enomeno d roga elimitarne i danni, forse sarebbe necessarioripristinare quel dialogo generazionale, oggiinterrotto, fra genitori e figli , privato peròdegli autoritarismi di epoche trascorse, cheancora affiorano, purtroppo, qua e là, fra lemaglie di un produttivismo esasperato.

Occorre recuperare, quindi, il valore deltempo da trascorrere insieme, nella dimensionedi una comunicazione autentica, capace dicritica nei confronti dei valori dominanti; untempo e una comun i caz i one i n t r i s i d it ene rez za , d i c ono s cenza r e c i p r oca , d iritrovata fisicità.

Con la scuola, che deve abbandonare laf a cc i a f e r oce , pe r d i ven ta re , pe r g l iado l e s cen t i , o c ca s i one emot i v amen tes i gn i f i c a t i v a d i ma tu ra z i one cu l t u r a l e ,affettiva, civile.

Con la società, che deve essere in gradod i p r opo r re a i g i o van i po s s i b i l i t à d iautorealizzazione.

Ed è necessaria, purtroppo, anche lar ep re s s i one , pe r ba t t e re ma f i e e bandecriminali e per tutelare la collettività dalcomportamento d i quei s ingol i che hannodec i so , met tendo in a t to compor tament isciocchi, violenti, pericolosi e delinquenziali,di muovere guerra alla società.

Per ultima cosa, vorrei pubblicare unarticolo preso due mesetti fa circa dal sito del118 di Milano. E’ un articolo che fa davveroriflettere, sia perché riguarda a noi ragazzi, esia perché si tratta della realtà di Milano, dovespesso, anche studenti di questa scuola s irecano nel le discoteche più conosciute diMilano per passare una o più serate diversedalle altre. Leggete e… riflettete!!!

Corse in Ambulanza tra i giovani.

«C ’è un r agazzo che s t a ma le» . Èacca s c i a to su l marc i ap iede d i v i a deTocqueville, da qualche minuto ormai. Nonparla, respira a fatica. Ha sì e no venticinqueanni. I l termometro ghiaccia a zero gradi,l’amico spiega al cellulare: «Forse ha bevutoun po’ troppo». La notte è ancora piena. Il

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LLLLL’inchiesta’inchiesta’inchiesta’inchiesta’inchiesta

A Milano tirA Milano tirA Milano tirA Milano tirA Milano tira una brua una brua una brua una brua una brutta ariatta ariatta ariatta ariatta ariadi Federicavenerd ì d i co r so Como sa l ta d i mus i ca

elettronica. From disco to disco. Tocqueville,Hollywood. Al Loolapaloosa s i entra contredici euro, si beve con otto e si può uscirecome Paolo (nome di fantasia, ndr). Sfatti.Il medico dell’ambulanza è lì alle 2.12 eannota: «Intossicazione etilica, destinazioneFatebenefratelli». La festa è finita. Capita,dicono i medici, «sempre più spesso».

Le richieste di soccorso dallo sballocadenzano il fine settimana alla centrale 118di Niguarda. Alcool, droghe affogate neidrink, farmaci, sostanze pericolose. «È unfenomeno al larmante», chiosa GiancarloFontana, primario del Ca’ Granda. La sirenalascia corso Como, gli spacciatori rispuntanoda viale Pasubio. Alle 3.10 un ragazzo cedeai Magazzini Generali di via Pietrasanta: «Èubriaco». Riecco la sirena. La notte passa suimonitor della centrale di Niguarda. Malori,svenimenti, intoss icazioni. Puntini sugl ischermi. Giovani stremati, finiti ai marginidella movida. Sulle ginocchia. Nei prontosoccorso. Il gestore dell’«ufficio eserciziopubbl ico» (c ioè: pub, disco, n ight, bar)telefona per «una ragazza che non ce la fapiù». Gli amici chiamano pieni di paure,pen sando a i gen i to r i che ch i s s à co sapense ranno , d i r anno , f a ranno . A l cun irifiutano il soccorso, firmano la rinuncia ese ne vanno. I meno temerari scappano allav i s ta del la Croce Rossa. Usc i ta inut i le .«Centodiciotto, buonasera».

All’altro capo del telefono rispondonootto operatori fino a mezzanotte, sette atirar mattina. Un medico, un infermiere, lasquadra degli operatori tecnici gestita dalcapoturno Marco Maffi, undici ambulanze h24a Milano più altre a gettone da indirizzaresu incidenti , malor i , incendi. I col loquidurano meno di un minuto. La prassi: «Nonrisponde? Non respira? Confabula? Parla afatica?». Dalle 23 alle 4 di notte si contano296 r i ch i e s te d ’ i n te rvento . Un g raveincidente «auto-auto» sulla Paullese. Unfamiglia svegliata e annerita dal fumo perun incendio in v ia R i lke. A l le 00.24 g l i

ospedali non hanno più posti liberi, informala scheda di servizio sullo schermo. E ora? «Inqualche modo si farà». Notte prima degliesami. La maturità arriverà solo a giugno:Giulia esce dal De Sade di via Valtellina chesono le due passate. Referto: intossicazioneeti l ica. Una ragazza di ventiquattro annilascia il Ponte Vecchio pub sul Naviglio Paveseper raggiungere i l Policl inico, un giovanecaracolla davanti a un locale di Porta Romana,cinque feriti abbandonano un pub di vialeGorizia dopo un rissa che puzza di birra.Codice gial lo, codice verde. Un Sos dalleColonne di San Lorenzo avvisa che «c’è unragazzo ubr i a co che non ce l a f a p iù» .A l l ’ a r r i vo de l l ’ ambu lanza , non c ’è p iùnemmeno lui. Volontari e professionisti del118 hanno imparato a conoscere i quartieridella movida milanese. Via Valtellina, Navigli,Po r ta T i c i ne se , co r so XX I I marzo . Lesegnalazioni dello sballo si somigliano tutte,nei sintomi e nei nomi dei locali. Il databasedi Niguarda racconta così gli ultimi weekendne l co r so Como de l l e f o l l i e : s e t te t r aintossicati e vittime di malori e «quasi sempreragazzi sotto i trent’anni», spiega Fontana.Alba a Niguarda. Il bilancio dei soccorsi dasballo conta cinque intossicati, una rissa abottigliate, un’aggressione all’uscita di unlocale. Per il calendario è già sabato. Glioperatori del 118 sospirano: «Ci abbiamo fattol ’ab i tud ine». Pao lo è appena usc i to da lFatebenefratelli.

Non è vergognosa questa situazione?!?

I l superamento de l la sog l ialimite di alcuni veleni atmosfericiminaccia costantemente la città e,neg l i s c o r s i me s i , h a impo s t oi n t e r ven t i d i emergenza s u l l acircolazione.

Tuttavia l’improvvisazione diquesti interventi, oltre a causared i sag i a l la c i t tà, non r i so lve unp rob l ema che v a a f f r on t a t oseriamente programmando iniziativesistematiche per combattere i veleniche respiriamo:

Vediamo sinteticamente qualisono:

Pr in c ipa l i c au se dainquinamento atmosferico sono ilt r a f f i co , g l i i n cener i to r i , i lr i s ca ldamento e l e a t t i v i t àindustriali.

Per quanto riguarda il trafficoè bene informare che Milano ha ilprimato europeo di densità veicolarecon 620 auto per kmq. Oltre 800 milaauto entrano ogni giorno in città el’ingorgo ormai è continuo. Mancano200 mila parcheggi e non c’è ancorail piano del traffico.

Men t r e aumen tano l e au toc i r co l an t i , i t r a spo r t i pubb l i c ide l l ’ATM perdono c i r ca i l 2% d iutenti all’anno negli ultimi 4 anni.Inoltre nel corso dei 1998 sono statoridotto le percorrenze dei mezzipubblici a Milano di ben 1.410.988chilometri.

Emergenza caldo + smogL’ inquinamento aumenta l’ effettoserra. E le temperature più altepegg i o rano i dann i de l l ’ a r i aavvelenata sulla salute. E non soloin cittàAmbiente Allarme dell’ Oms e di unostudio del Lancet sugli effetti delriscaldamento atmosferico

Ondate di caloreL’ e f fe t to se r ra non è p i ù unproblema soltanto climatologico, maanche s an i t a r i o , pe r i dann iprovocati dalle ondate di caloresempre più frequenti in Europa

Malattie tropicaliUn rapporto dell’ OrganizzazioneMond ia l e de l l a San i t à r i l e va i ld i f f onde r s i anche ne l l e zonetemperate di malattie tipiche dellea ree t r op i ca l i i n s egu i t o a lriscaldamento del clima

Le «polveri»Le condizioni climatiche peggioranola situazione dell’ aria in aree comela pianura Padana dove si registranoi tassi di inquinamento maggiori d’Europa

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You lead me on the path keep showing methe wayI feel a little lost a little strangetodayI think I’ll take a hold of whatevercomes my wayThen we’ll see what happens take it dayby day

I thought I had it all I had it allworked outJust what my future held that therewould be no doubtBut then the card came up and I tookanother turnBut I don’t know if it’s fulfilment thatI yearn

Tell me what you can hearAnd then tell me what you seeEverybody has a different wayTo view the world

I would like you to knowWhen you see the simple thingsTo appreciate this lifeIt’s not too late to learn

Don’t want to be hereSomewhere I’d rather beBut when I get thereI might find it’s not for me

Tell me what you can hearAnd then tell me what you seeEverybody has a different wayTo view the world

I would like you to knowWhen you see the simple thingsTo appreciate this lifeIt’s not too late to learn

Don’t know what I wantOr where I want to beI’m feeling more confusedThe more the days go by

D i f f e r e n t W o r l dD i f f e r e n t W o r l dD i f f e r e n t W o r l dD i f f e r e n t W o r l dD i f f e r e n t W o r l d

Traduzione

Tu mi hai condotto sul sentierocontinuando a mostrarmi la viami sento un pò perdutoun pò strano, oggi

penso che sarò sopraffatto daqualsiasi cosa si metta sulla miastradapoi vedremo cosa succedevivendo giorno per giorno

pensavo di aver... di aver capitotuttocosa il futuro aveva in serbo per mee che lì non ci sarebbero stati dubbi

ma poi la carta è uscita fuorie ho preso un altro turnoma non so se questa è lasoddisfazione che desidero

dimmi quello che riesci a sentiree poi dimmi quel che veditutti hanno un modo diversodi vedere il mondo

vorrei che tu sapessi chequando vedi le cose semplicidevi apprezzare questa vitanon è troppo tardi per imparare

non voglio stare quipiuttosto vorrei stare altrovema arrivando lì potreicapire che non fa per me

non so cosa voglioo dove voglio starepiù i giorni passano,più mi sento confuso

IrIrIrIrIron Maidenon Maidenon Maidenon Maidenon Maiden

ALCUNI POSSIBILI INTERVENTI URGENTI · Consentire l’uso gratuito dei mezzi pubblici, in contemporanea del

blocco dei traffico, in caso di superamento della soglia d’allarme o di superamentoprolungato della soglia d’attenzione dell’inquinamento atmosferico

· Contrastare in modo efficace, con l’azione della polizia municipale, lasosta in doppia fila per aumentare la velocità di d’esercizio dei mezzi pubblici,potenziarne l’offerta e ridurre gli ingorghi.

· Limitare il traffico nel centro e a rotazione nei quartieri della periferiadurante la domenica per promuovere le feste della città (iniziative sportive,culturali e commerciali) senza auto e con biglietto giornaliero ATM e MM a prezzoridotto.

· Promuovere un Centro di consulenza e sostegno per l’adeguamento deglii m p i a n t i d a r i s c a l d a m e n t o a l l e n o r m e d i s i c u r e z z a e p e r i n c e n t i va r e l ametanizzazione. Un centro, con il supporto di artigiani e installatori, per aiutare icittadini nel disbrigo delle pratiche amministrative, nel reperimento di personalequalificato ad un prezzo equo, nell’accesso a forme d’incentivazione diretta.

· Impegnare l’ente pubblico a comportamenti coerenti con la politicaambientale, pretendere da esso il rispetto rigoroso delle normative e promuoverel’innovazione tecnologica e normativa, affinché l’ente pubblico sia di esempio neiconfronti dei cittadino.

· Dare il via a una campagna informativa costante tra i cittadini e nellescuole sullo stato dell’inquinamento a Milano e sull’incentivazione dei trasportopubblico e della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico.

· Stabilire l’obbligo della Valutazione di Impatto Ambientale per tutte ledelibere comunali che incidono sul traffico e sulle emissioni di sostanze tossiconocive.

· Aggiungere al parametri di valutazione dell’inquinamento l’esposizione,intesa come media dei valori di concentrazione dei gas nocivi su base settimanale(una sorta di dose media assorbita da ciascun cittadino).

· Ammodernare le cabine di monitoraggio dell’inquinamento, potenziaregli strumenti per la misura della concentrazione di ozono, aumentare gli strumentiper la misura dei “nuovi inquinanti” (benzene, toluene, xilene, polveri fini efinissime), promuovere campagne di misura basate sull’uso di dosimetri personali(misura di tipo espositivo).

· Realizzare l’ampliamento delle aree verdi e l’aumento dei metri quadridi verde per abitante, mediante il completamente dei parchi milanesi e delle areedismesse (dove sono i 400.000 nuovi alberi promessi dal sindaco in campagnaelettorale?).