ERBICIDI Il controllo delle malerbe presenta dei problemi diversi rispetto a quello del controllo di funghi ed insetti. Le malerbe riducono seriamente la resa o la qualità delle colture solamente quando competono per l’acqua disponibile, nutrienti e luce Fra le tecniche per ridurre l’infestazione da malerbe si citano: Diserbo meccanico (estirpazione manuale o con macchine) Rotazioni False semine Uso di erbicidi
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ERBICIDI
Il controllo delle malerbe presenta dei problemi diversi rispetto a quello del controllo di funghi ed insetti.
Le malerbe riducono seriamente la resa o la qualità delle colture solamente quando competono per l’acqua disponibile, nutrienti e luce
Fra le tecniche per ridurre l’infestazione da malerbe si citano:�Diserbo meccanico (estirpazione manuale o con macchine)�Rotazioni �False semine�Uso di erbicidi
Persistenza degli erbicidi
La persistenza degli erbicidi è una caratteristica desiderata, perché prolunga il periodo di azione della molecola.
A volte però diventa un problema perché può indurre effetti di fitossicità nella cultura successiva.
Classificazione degli erbicidi
Una classificazione possibile è la seguente, che si basa essenzialmente sul tipo di applicazione:
Erbicidi applicati alle foglie
Composti bipiridilici: i più famosi sono diquat e paraquat. Hanno azione
sulle foglie in crescita. Non vengono assorbiti dalle radici perché si
adsorbono fortemente sulle argille (e non sul carbonio organico). Sono
diserbanti totali.
N+N+ N+N+
diquatparaquat
Glyphosate: è un composto organofosfato, inattivo dal suolo, dalla
tossicità (per i vertebrati) bassissima. E’ un diserbante totale. Mediante
tecniche di ingegneria genetica si è prodotta una varietà di soia
resistente.
P NH
OH
O
HO
O
OH
HNN
N
NH2N
N
N
NH2
CH2CHCH2OOH
NH2
glyphosateaminotriazole
3-ATAL
Erbicidi che agiscono sulle malerbe allo stato di plantulaSono erbicidi applicati al suolo, usati in preemargenza, prima cioè che
le plantule della cultura appaiano.
Possiamo distinguere alcuni grandi gruppi:
INIBITORI DELLA FOTOSINTESI (REAZIONE DI HILL):
� Erbicidi ureici: (diuron, linuron, chlorbromuron). Sono
molto importanti, assieme alle triazine, dal punto di vista
quantitativo. Sono adsorbite al materiale organico
O
H2N NH2
HN
N
O Cl
Cl
O
N NH
OCl
Cl
O
N
O
NHBr
Cl
urealinuron
diuron
chlorbromuron
� Erbicidi triazinici: (atrazina, simazina) sono molecole
abbastanza solubili e poco volatili, piuttosto persistenti.
Alcune piante (mais, sorgo ecc.) possono inattivarle e quindi
sono intolleranti a dosi piuttosto alte di erbicida.
HN
N
N
HN
N
ClSimazine
N
N
N
NH
NH
Cl
Atrazine
NH
N
Cl
N
N
N
Trietazine
� Derivati dell’acido fenossiacetico: sono una categoria di
erbicidi che controllano infestanti a foglia larga, specialmente
cereali. Come esempio si cita il 2,4-D, il mecoprop, MPCA. Il
2,4,5-T è stato bandito perché conteneva diossina come
impurità. Si ha il fenomeno di “ enhanced degradation” nel
suolo, dopo l’uso per un certo periodo di anni.
Sono molecole dall’azione auxino-simile, che causano crescita
abnorme dei tessuti vicino ai meristemi.
Cl
Cl
O
OHO
2,4-D
Cl
O
OHO
Mecoprop
O
O OH
Cl
MCPA
O
O OH
Cl
Cl
Cl
2,4,5-T
SOSTANZE CHE AGISCONO A LIVELLO DELLA DIVISIONE
CELLULARE:
� Fenilcarbammati: (chlorprophan).
� Sulfoniluree: (chlorsulfuron) sono la classe di erbicidi più
promettente, perché agiscono a dosi da 10 a 100 volte minori
rispetto agli altri erbicidi (10-100 g/Ha). Sono di recente
introduzione. Si sono mostrati però problemi dovuti alla
persistenza di alcune di questa molecole.
S NH
O
O NH
O
Cl
N
N
N
O
Chlorosulfuron
FUNGICIDI
Combattono parassiti fungini che provocano malattie (infettive), ovvero “alterazioni”, deviazioni delle normali funzioni e struttura della pianta, ad esempio:• attività fotosintetica• attività respiratoria• assorbimento radicale• traslocazione• alterazioni morfologiche, anatomiche e strutturali, come galle, tumori, screziature (cambiamenti di colore), gommosi (es. pesco), ipertrofie (bolla del pesco).
Fasi dell’attacco fungino
� raggiungimento della pianta da parte del patogeno� penetrazione del patogeno� invasione del patogeno� comparsa di sintomo ad eventuale riproduzione del patogeno
Caratteristiche dell’attacco fungino
I problemi dell’attacco da funghi sono in parte diversi da quelli
della difesa dagli attacchi degli insetti, per la quasi illimitata
capacità dei funghi di rigenerarsi da piccolissime quantità di
micelio: un fungo già insediato è di difficile estirpazione.
Le strategie di lotta chimica ai funghi si basano essenzialmente
su quando avviene l’infezione:
� preventiva: si usano prodotti di copertura (attivi per contatto) o
sistemici
� dopo l’infezione: in questo caso i prodotti di copertura sono
poco efficaci (limitano solo la diffusine dell’infezione), mentre i
sistemici sono solo in grado di estirpare il fungo
Occorre notare che i fungicidi, al contrario degli insetticidi, sono
molto selettivi: ci sono almeno 20 gruppi di fungicidi, la maggior
parte dei quali con limitato spettro d’azione.
FUNGICIDICome detto, la classificazione è difficile: un esempio di
classificazione è la seguente (meccanismo d’azione e classe