Page 1
1
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
Elementi di Reti di Calcolatori
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 2
Rete di calcolatori Interconnessione, mediante una rete di comunicazione, di calcolatori
autonomi e periferiche diverse logisticamente distribuiti al fine di
condividere:
- informazioni
- hardware
- software
indipendentemente dalla loro allocazione fisica
Sistemi distribuiti: • Le applicazioni utilizzate dagli utenti sono distribuite sulle varie macchine in rete
• gli utenti non hanno visibilità sull’architettura del sistema;
• Gli utenti richiedono l’esecuzione di un’applicazione senza dover sapere dove questa è fisicamente allocata
Page 2
2
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 3
Tassonomia delle reti
Reti punto a punto • più connessioni individuali tra singole
coppie di calcolatori;
• comunicazione tra due calcolatori
Reti broadcast (multipunto) • canali di trasmissione condivisi da tutti i calcolatori della rete
• ogni calcolatore deve essere associato un identificatore univoco
(indirizzo di rete), associato al dispositivo fisico utilizzato per
connettersi alla rete,
• un messaggio inviato “sulla rete” raggiunge tutti i calcolatori della
rete, ma solo il calcolatore il cui indirizzo corrisponde a quello
presente nel messaggio lo tratterrà per elaborarlo.
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 4
I mezzi di trasmissione
supporto fisico utilizzato per realizzare il canale di trasmissione
• mezzi guidati
• linee fisiche che portano il segnale fino al ricevitore,
• supportano la trasmissione di segnali elettrici oppure ottici,
• segnali elettrici: doppino telefonico o cavo coassiale;
• segnali ottici: fibre ottiche.
• mezzi non guidati
• irradiazione di segnali elettromagnetici nello spazio, in modo più o meno diretto;
• antenne, satelliti, infrarossi, …
Page 3
3
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 5
Mezzi guidatiMezzi guidati
Guaina protettiva opacaGuaina protettiva opaca
CoreCore
CladdingCladding
Fonte di emissione Fonte di emissione
luminosa (laser)luminosa (laser) Fibra ottica
Doppino telefonico
Cavo coassiale ConduttoreConduttore
di segnaledi segnale
IsolanteIsolante
CalzaCalza
Guaina protettivaGuaina protettiva
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 6
Caratteristiche influenzanti la trasmissione
Page 4
4
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 7
Mezzi guidatiMezzi guidati
Mezzo di
trasmissione
Velocità di
trasmissione
Larghezza
di banda
Distanza
tra ripetitori
Doppino
telefonico 1-200 Mbps 3 MHz
100 m (200 Mbps)
< 5 km (1 Mbps)
Cavo coassiale 500 Mbps 350 MHz 1-5 km
Fibra ottica 10 Gbit/s 2 GHz 10-1000 km
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 8
Mezzi non guidati I segnali vengono trasmessi e ricevuti mediante antenne
• l’antenna del trasmettitore irradia nello spazio onde elettromagnetiche, che l’antenna ricevente capta
• può essere direzionale (punto-a-punto) o non direzionale (multipunto).
Lo spettro di frequenze utilizzato nelle trasmissioni non guidate può essere suddiviso in tre intervalli:
• [30 MHz, 1 GHz]
• adatto alle trasmissioni non direzionali
• le trasmissioni cellulari utilizzano 900 Mhz e 1800 Mhz;
• [2 GHz, 40 GHz] (microonde)
• trasmissioni direzionali, punto-a-punto,
• utilizzato anche per le comunicazioni via satellite (multipunto);
• [300 GHz, 200 THz] (infrarossi)
• trasmettitore e ricevitore devono essere visibili l’uno all’altro;
• molto importante in applicazioni locali punto-a-punto e multipunto in aree limitate.
Page 5
5
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 9
Servizi vs. velocità
bassissima velocità
• telemetria, telecontrollo, teleallarmi;
bassa velocità
• fonia, fax, POS (point of sale), transazioni remote (es. prenotazione di tratte aeree, connessioni remote con calcolatori, …);
media velocità
• audio Hi-Fi, video a bassa velocità, fax a elevata risoluzione;
alta velocità
• interconnessione di reti di calcolatori, trasferimento di file;
altissima velocità
• distribuzione di segnali video, video on demand, TV ad alta definizione (HDTV), videoconferenze, videoteche.
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 10
Trasmissione sincrona/asincrona Trasmettitore e ricevitore debbono cooperare:
• i dati vengono tipicamente trasmessi un bit per volta lungo il canale (trasmissione seriale)
• la temporizzazione di questi bit deve essere la stessa tra trasmettitore e ricevitore
Trasmissione sincrona:
• trasmettitore e ricevitore devono avere orologi sincronizzati per gestire la temporizzazione dei bit trasmessi;
• l’informazione di sincronizzazione può essere contenuta nei dati mediante speciali codifiche.
Trasmissione asincrona:
• trasmissioni di breve durata, un carattere per volta (da 5 a 8 bit),
• il ricevitore deve ri-sincronizzarsi all’inizio di ogni nuovo carattere (segnalato mediante un bit di start),
• la fine di un carattere è poi segnalata da un altro bit di controllo, il bit di stop.
Direzione della trasmissione
• Simplex: solo in una direzione (solo da A verso B)
• Half duplex: in entrambe le direzioni, ma non contemporaneamente (da A a B xor da B ad A)
• Full duplex: contemporaneamente in entrambe le direzioni (da A a B e da B ad A contemporaneamente)
Page 6
6
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 11
Linea Dedicata e Commutata Linea Dedicata
La comunicazione avviene lungo un canale dedicato esclusivamente ad essa
Es. due PC connessi da un cavo di comunicazione (connessione punto-punto)
Linea Commutata
Il Canale viene “costruito” per ogni nuova sessione di comunicazione, collegando singoli
tratti di linee dedicate
Es. due computer connessi in internet
altri computer fanno da tramite tra i due che devono comunicare,
ritrasmettendo i loro messaggi
Le linee commutate permettono una riduzione dei costi:
- commutazione di circuito
- commutazione di pacchetto
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 12
Modem Connessione di calcolatori attraverso la rete telefonica (analogica).
… va attuata una conversione Digitale/Analogica e/o Analogica/Digitale …
Velocità crescenti dal 1980 in poi
• V.22bis, V.32 & V.32bis furono i primi standard per velocità di 2.4, 9.6 e 14.4Kbit/s.
• V.34 (1994) supporta 28.8Kbit/s e corrisponde al minimo livello attualmente accettato
• V.34+ (1996) arriva a 33.6Kbit/s
• V.90 arriva a 56Kbit/s downstream e a 33.6Kbit/s upstream.
Page 7
7
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 13
Asymmetric Digital Subscriber Line - ADSL
Funziona sul doppino telefonico tradizionale
Usa tre canali (in frequenza) diversi sulla stessa linea
1. Plain Old Telephone System (POTS)
2. Upstream (64-640KBps)
3. Downstream (1.5-6.1MBps)
Appartiene alla famiglia di protocolli xDSL
• Diverse velocità di download (da 640 kbit/s fino a decine di Mbit/s) e upload (da 128 Kbit/s a 2 Mbit/s)
• Altre varianti xDSL
• high-bit rate (HDSL)
• single-line (SDSL)
• very-high-data-rate (VHDSL).
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 14
Reti wireless Bluetooth
• sviluppato per connettere telefoni cellulari con altri dispositivi
• poi esteso alle reti locali (PAN – Personal Area Network)
• i prodotti che adottano lo standard Bluetooth hanno un minuscolo ricetrasmettitore a breve raggio, che opera sulla banda radio priva di licenza disponibile a livello mondiale, 2.45 GHz, e supporta velocità di trasferimento dati fino a 721 Kbps.
Wireless LAN (Wi-Fi)
Operano in bande di frequenza che non necessitano di licenza (come invece avviene per la telefonia mobile e in particolare per le licenze UMTS), quindi senza costi di licenza per i fornitori di accesso
sono basate sulla classe di protocolli standard IEEE 802.11 (a/b/g/…)
Wi-Fi è il marchio commerciale per rappresentare tale protocollo, non ha alcun significato
Alcuni cavi sono sostituiti da canali radio (Wi-Fi)
Un accesso condiviso wireless mediante un access point connette i dispositivi mobili ad un router
Page 8
8
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 15
Tassonomia delle reti
Reti locali (Local Area Network, LAN) • di limitata estensione
• collegano dispositivi collocati nello stesso edificio o in edifici adiacenti.
Reti metropolitane (Metropolitan Area Network, MAN) • Collegano dispositivi collocati nella stessa area urbana.
Reti geografiche (Wide Area Network, WAN) • Collegano dispositivi diffusi in un’ampia area geografica (nazione, continente, …);
“Reti di reti” (Internetwork), • collegameno di più reti differenti (in termini sia hardware che software) mediante
opportuni elementi di interfaccia, che si possono estendere su tutto il pianeta (e.g. Internet).
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 16
Le reti locali Caratteristiche generali:
• ampia larghezza di banda;
• modularità e facilità di connessione;
• notevole affidabilità dell’intero sistema;
• espandibilità e flessibilità nella modifica delle dimensioni della rete;
• economicità;
• ogni stazione è collegata alla rete mediante un connettore (tap) agganciato alla
scheda di interfaccia di rete (Network Interface Card, NIC) • esegue le operazioni di conversione dei segnali e implementa il metodo di accesso alla
rete
• a ogni scheda di rete è associato un indirizzo fisico univoco (Medium Access Control
- MAC – address, 48 bit).
SERVER
SERVER
SERVER
Stella Bus Anello
Page 9
9
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 17
Topologia a bus La prima a essere utilizzata nel progetto delle reti locali
Richiede un mezzo trasmissivo intrinsecamente bidirezionale, con trasmissioni generalmente in banda base.
Vantaggi
• semplicità,
• flessibilità,
• bassi costi,
• affidabilità
Svantaggio
• tutte le stazioni dipendono da un solo mezzo trasmissivo condiviso: le prestazioni possono divenire un fattore critico nel momento di traffico elevato.
SERVER
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 18
Topologia a stella Le connessioni, in genere punto-a-punto, fanno capo a un unico nodo centrale
Consente un controllo centralizzato delle comunicazioni
Vantaggi:
prestazioni elevate, grazie alle connessioni punto-a-punto dedicate
facilità di controllo centralizzato del server
semplicità del protocollo di comunicazione
Svantaggi:
possibilità di sovraccarico in caso di traffico elevato, con possibile blocco delle comunicazioni, lunghezza dei cavi richiesti
dipendenza dall’affidabilità del server, dato che un suo guasto blocca l’intera rete.
possibile usare una topologia “star-wired bus”: tutte le postazioni sono collegate a un dispositivo centrale (HUB), che ritrasmette i dati ricevuti a tutte le postazioni di lavoro a esso collegate
SERVER
Page 10
10
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 19
Topologia ad anello
Connessione circolare punto-a-punto tra tutte le stazioni collegate
L’informazione transita in una direzione e viene ricevuta a turno da ogni stazione, che verifica se essa è la destinataria del messaggio: in caso negativo la stazione rigenera il segnale e lo trasmette alla stazione successiva.
Un anello può estendersi su distanze elevate, grazie al fatto che ogni stazione rigenera il segnale prima di inviarlo alla stazione successiva, e i limiti di distanza riguardano in genere solo la distanza tra due stazioni adiacenti.
Svantaggi:
limitata flessibilità
affidabilità della rete
Per ovviare a questo problema, si realizzano reti a doppio anello, con due collegamenti, uno per direzione, tra ogni coppia di stazioni, in modo che la rete mantenga la sua funzionalità anche in caso di guasto di una stazione.
SERVER
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 20
Tipologie di rete client-server
• il server gestisce la condivisione delle risorse e la sicurezza della rete
• le altre stazioni della rete sono dette client
• le risorse condivise e rese accessibili ai client sono quelle collegate direttamente al server, per cui la condivisione di dati e programmi richiede che essi siano stati memorizzati su un disco di rete collegato e gestito direttamente dal server.
peer-to-peer
• insieme di stazioni connesse in modo paritetico, in modo tale che non esiste una gerarchia tra stazioni per la gestione e il controllo della rete: ognuna può inviare messaggi e condividere risorse sia hardware che software
• ogni stazione deve gestire il controllo degli accessi alle proprie risorse, definendo cosa condividere e con chi, in modo da proteggersi da eventuali intrusioni.
Page 11
11
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 21
Rete clientRete client--serverserver
SERVER
CLIENT 1 CLIENT 2
CLIENT 3 CLIENT 4
Richiesta
Risposta
Richiesta
Risposta
Richiesta
Risposta
Richiesta
Risposta
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
Il paradigma clientIl paradigma client--serverserver
Utente
Client
Server
Internet
2. Il client si collega al server e trasmette la richiesta
3. Il server risponde al client
4. Il client presenta la risposta all’utente
1. L’utente usa il client per esprimere le sue richieste
Page 12
12
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
Il client Si preoccupa di dialogare con l’utente
Sfrutta tutte le possibilità fornite dal calcolatore su cui viene eseguito (audio, video, ...)
Fornisce all’utente un’interfaccia intuitiva
Elabora le richieste dell’utente e le risposte dei server
• la comunicazione avviene secondo un formato standard (protocollo)
Il server Rende disponibili delle risorse
Accetta richieste e risponde automaticamente
• non bada alla provenienza della richiesta
• il processo client può trovarsi in qualsiasi punto della rete
Si può organizzare un insieme di server in modo che siano collegati tra loro
Potrebbe essere eseguito dallo stesso calcolatore che esegue il processo client!
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 24
I protocolli di comunicazione Per comunicare tra loro i calcolatori devono seguire delle regole
descritte dai protocolli di comunicazione.
I protocolli di comunicazione specificano:
• i formati dei dati,
• la struttura dei ‘pacchetti’ dei dati (includendo la definizione delle informazioni di controllo)
• la velocità di trasmissione
• …
Page 13
13
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 25
… oltre ad esistere un canale
fisico adatto (requisito per la
connessione fisica)
mi senti?
ok!
infrastruttura fisica: per trasferire i segnali tra i comunicanti
… è necessario avere competenze
linguistiche comuni (requisito per la
trasmissione)
protocollo di trasmissione: regole per interpretare i segnali “a basso Livello”
possiamo parlare
di trasmissione dati?
prego??? non spererai che
ti capisca o che ti dica
qualcosa al riguardo ?!
bene: cominciamo pure!
protocollo applicativo: per interpretare i segnali “ad alto livello”
certamente!
mi capisci?
what? I can hear you, but I don’t
understand what you’re saying !
… e … e competenze competenze didi contenutocontenuto comunicomuni
(requisito per la (requisito per la comunicazionecomunicazione))
Perchè i protocolli…
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 26
I protocolli di comunicazione Definizione di un insieme di protocolli:
• ogni protocollo gestisce univocamente una componente ben definita della comunicazione
• ogni protocollo condivide con gli altri protocolli i dati di cui essi necessitano.
Il Transmission Control Protocol/ Internet Protocol (TCP/IP) è il protocollo maggiormente usato • livello fisico
• livello di accesso alla rete
• livello internet – IP (Internet Protocol)
• livello di trasporto (host to host) – TCP (Transmission Control Protocol)
• livello di applicazione
Page 14
14
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 27
Internet Il termine internet indica l’interconnessione di reti diverse tra loro
… un insieme di LAN, MAN, WAN connesse tra loro e distribuite su tutto il pianeta
Oggi Internet è la più grande inter-network (rete di reti)
La prima Internet è nata nel 1969:
Progetto del DoD (Department of Defense) statunitense, nata dalla fusione
di alcune reti di agenzie governative americane (ARPANET) e reti di
università con lo scopo di consentire l’accesso alle (poche) risorse di
calcolo potenti (e costose) da vari centri di ricerca e Università USA
Leggenda: Nata per essere in grado di funzionare anche durante un attacco nucleare
(fault-tolerance elevata)
... Competere meglio con la URSS per la conquista dello spazio ...
Connetteva 4 nodi (Università della California, di Santa Barbara, di
Stanford, Utah) con una ampiezza di banda di 50kbps
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 28
Gli indirizzi in Internet In INTERNET si usano gli indirizzi IP (Internet Protocol):
Un numero binario costituito da 4 byte, ovvero 32 bit, ciascun byte separato da un punto.
Es. 00101011.10100101.11100011.00110011
Ovvero da 4 gruppi di numeri decimali compresi tra 0 e 255 separati da un
punto:
Es. 134.192.12.195
È quindi possibile avere 4.294.967.296 differenti combinazioni di indirizzi
Alcune riservate quali indirizzi speciali per servizi ‘speciali
Effettivamente disponibili 3.758.096.384
… quasi esauriti …
La prossima versione di IP (IPv6) prevede indirizzi IP composti da 16 numeri,
ovvero 128 bit
Page 15
15
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 29
Indirizzi numerici vs indirizzi simbolici
Gli indirizzi IP sono machine-oriented, quindi difficili da utilizzare per un utente “umano”
è stato definito un sistema per passare da indirizzi numerici (gli indirizzi IP) a nomi facilmente memorizzabili, il Domain Name System;
Domain Name System (DNS)
• associa a ogni indirizzo IP uno o più indirizzi simbolici,
• gestisce la conversione tra indirizzi simbolici e indirizzi IP
organizzato in maniera gerarchica (domini, sotto-domini, sotto-sotto-domini, …) per semplificarne l’utilizzo.
DNS 193.205.101.6 mypc.ding.unisannio.it
Hostname
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
Dominio della organizzazione
30
DNS e domini Un indirizzo IP è un insieme gerarchico di domini: ogni dominio fa parte di un dominio più ampio e di livello superiore
Un dominio identifica un gruppo di computer collegati in rete e logicamente imparentati
Es. Facenti parte di una stessa organizzazione, o di una stessa nazione…
Il nome del computer o del servizio specifica un singolo computer all’interno del dominio di appartenenza
Nome del computer
Nome del dominio
del dipartimento
Nome del dominio
dell’Università
Dominio della nazione
mypc.ding.unisannio.it
Page 16
16
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
DNS ogni stringa identifica un “dominio”:
• Il dominio più a destra rappresenta il dominio di primo livello (detto anche dominio generale o radice)
• il secondo dominio, sempre proseguendo da destra verso sinistra, indica il dominio di secondo livello
• I domini successivi indicano i domini di terzo livello (sottodomini dei domini di secondo livello), quelli di quarto livello, e così via finché non si arriva a individuare un dominio che comprende il singolo host.
I domini radice possono essere sigle di domini nazionali o generici
• i domini nazionali sono uno per nazione (ISO 3166): it, ch, de, fr, …
• i domini generici storici sono com (commerciale), edu (istituzioni
educative), gov (enti governativi), int (alcune organizzazioni
internazionali), mil (le forze armate USA), net (servizi di rete), e org
(organizzazioni senza scopo di lucro)
• Altri domini generici : aero, biz, coop, info, museum, name, pro, …
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
DNS
unisannio
ding
www www.ding.unisannio.it
I nomi DNS sono gestiti da organizzazioni, dette Registration Authority associate ai domini
(sub)radice
In Italia (cioè per il dominio .it) la Registration Authority è il Network Information Center
(www.nic.it)
Ogni dominio di secondo livello ha poi la sua autorità locale
es. per l’università del Sannio è il C.A.E.D.A
Page 17
17
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 33
Localizzazione di utenti in Internet
Un utente della rete è identificato tramite lo:
UserAddress
Identifica un utente su un host o in un dominio
<UserAddress>@<DNS>
ad es. [email protected] oppure [email protected]
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
da DNS a IP
A ogni dominio è associato a un calcolatore responsabile del dominio
Il calcolatore responsabile di un dominio mantiene un elenco dei calcolatori responsabili dei suoi sottodomini (e ne conosce i relativi indirizzi IP)
Per tradurre l’indirizzo DNS di un calcolatore nel suo indirizzo IP si deve interrogare il responsabile di ciascuno dei domini (di I, II, … livello) cui quel calcolatore appartiene:
• il calcolatore responsabile del dominio di I livello sa dove si trova il calcolatore responsabile del dominio di II livello
• il calcolatore responsabile del dominio di II livello sa dove si trova il calcolatore responsabile del dominio di III livello
…
Page 18
18
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
URL
Uniform Resource Location (URL): standard per il formato degli indirizzi delle risorse suk web
• Specifica:
• Protocollo (come si vuole accedere alla risorsa);
• Indirizzo server
• Nome (della risorsa)
• Formato: protocollo:// host/nome
• Es. http://www.unisannio.it/dilucca/index.html
• Tipicamente index.html (oppure .php. Jsp, …) è la pagina di ingresso (homepage) del sito
• Esempi:di alcuni protocolli applicativi:
• http : gestione ipertesti (world wide web)
• ftp : trasferimento file
• smtp: posta elettronica
• telnet : accesso a macchine remote
• File : accesso a documenti locali
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
HTML HyperText Markup Language (HTML)
• linguaggio che utilizza ‘annotazioni’(tag) per descrivere ipertesti e le modalità (formato) di visualizzazione del testo in un browser
• Il browser interpreta i tag traducendoli negli effetti di editing da essi specificati
• Esempi di uso di alcuni tag • <b> parola </b>
· Il termine parola è visualizzato in bold (neretto)
• <br>
· ‘a capo’
• <I> parola </I>
· Il termine parola è visualizzato in Italics (corsivo)
• <a href=“nomeURL”> linkProva
· Stabilisce un link ipertestuale con la risorsa definita da nomeURL ed il testo linkProva (che è visualizzato sottolineato
· Es:. <a href="http://www.ing.unisannio.it/dilucca/index.html">Home Page </a>
Page 19
19
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 37
I dati in Rete Rete a commutazione di pacchetto
I dati trasferiti tramite la rete sono sequenze di bit organizzati in unità
dette pacchetti composti da un header (che contiene i dati per la sua
identificazione e trattamento) e da un payload (che contiene i dati
dell’utente).
Header
Payload
Ogni pacchetto è identificato dai dati relativi al mittente ed al
destinatario, in modo che possa essere instradato correttamente dai
nodi della rete verso la destinazione finale.
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 38
I dati sono fatti pervenire al destinatario sfruttando una infrastruttura comune composta di punti (nodi) di smistamento (Router).
I nodi ricevono i pacchetti, li immagazzinano, e li instradano verso altri nodi
a valle sulla base dell’indirizzo di destinazione
Per aumentare la flessibilità e la robustezza della rete, in Internet è possibile
che pacchetti con la stessa origine e destinazione seguano percorsi differenti.
Regole di instradamento definite dal protocollo IP
Node
Node
Node Node
header payload pacchetto
I dati in Rete
Page 20
20
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 39
G
Z
G
B LAN LAN
B
Y
G
R
LAN
G
WAN
LAN B
R
X
G G
WAN
Interconnessione di retiInterconnessione di reti
B: Bridge – realizza il collegamento tra
due tronconi di rete
G: Gateway – realizza il collegamento tra
reti a protocollo diverso
R: Router – gestisce l’instradamento
delle informazioni da e per la
rete
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio
La struttura di InternetLa struttura di Internet
infrastruttura telematica: livello di connessione fisica
TCP/IP protocolli di trasmissione:
livello di trasmissione
NNTP
HTTP FTP TELNET
SMTP/POP
protocollo applicativo: livello applicativo
World Wide Web
Copia di files
Login remoto
Posta elettronica il contenuto della
comunicazione …
Page 21
21
Elementi di Informatica a.a. 2016/17 - Prof. G.A. Di Lucca
Dipartimento di Ingegneria – Università del Sannio - CdL Ingegneria
Energetica
Introduzione ai sistemi informatici 3/ed – D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Elementi di Informatica
Prof. G. A. Di Lucca - Univ. del Sannio 41
Sicurezza e collegamento a InternetSicurezza e collegamento a Internet
Filtraggio dei pacchetti (Filtraggio dei pacchetti (packet filteringpacket filtering)) • evitare che qualcuno possa accedere senza autorizzazione alle risorse
di un sistema informatico
• è compito del router che collega la rete locale alla rete esterna.
• basato sull’analisi dei vari campi che compongono l’intestazione dei pacchetti TCP/IP
FirewallFirewall • Servizi integrati nei router o dispositivi dedicati
• facendo uso di più dispositivi di questo tipo si può creare un perimetro sicuro, all’interno del quale è garantita l’assenza di interferenze esterne
• un firewall non potrà proteggere efficacemente un sistema se esiste una via alternativa di accesso al sistema.