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CLIENTE – CUSTOMER STEAM 3E Ingegneria TITOLO – TITLE Impianto Fotovoltaico Fisso a Terra per la Produzione di Energia Elettrica da Fonte Solare da Realizzarsi su Terreno, di Potenza Nominale di 19,920 MWp Sito nel Comune di Ferrandina (MT) Denominato “Rossi 1” e Relative Opere Connesse Elaborato A1 Relazione Generale SIGLA – TAG Elaborato A1 0 Emissione – Issued LOMBARDO SARACENO 29/04/11 LINGUA-LANG. PAGINA-SHEET REV DESCRIZIONE - DESCRIPTION EMESSO – ISSUED APPROV. - APPR'D DATA – DATE I 1 / 49 STEAM
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Elaborato A1 Relazione Generale - Home Valutazione degli ...valutazioneambientale.regione.basilicata.it/... · la bassa densità e, in alcuni casi, l’intermittenza della generazione.

Aug 19, 2020

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CLIENTE – CUSTOMER

STEAM 3E Ingegneria

TITOLO – TITLE

Impianto Fotovoltaico Fisso a Terra per la Produzione di Energia Elettrica da Fonte

Solare da Realizzarsi su Terreno, di Potenza Nominale di 19,920 MWp Sito nel Comune di

Ferrandina (MT) Denominato “Rossi 1” e Relative Opere Connesse

Elaborato A1 Relazione Generale

SIGLA – TAG Elaborato A1

0 Emissione – Issued LOMBARDO SARACENO 29/04/11 LINGUA-LANG. PAGINA-SHEET

REV DESCRIZIONE - DESCRIPTION EMESSO – ISSUED APPROV. - APPR'D DATA – DATE I 1 / 49

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3E Ingegneria

Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 2 49

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SOMMARIO

A.1.A DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO ................................................... 3

A.1.A.1 Dati generali identificativi della società proponente .................................................................................3

A.1.A.2 Dati generali del progetto ............................................................................................................................3

A.1.A.3 Inquadramento normativo, programmatico ed autorizzatorio ................................................................8

A.1.B DESCRIZIONE STATO DI FATTO DEL CONTESTO ......................................... 8

A.1.B.1 Descrizione del sito di intervento ............................................................................................................... 13 A.1.B.1.i Identificazione dell'area di pertinenza dell'impianto ............................................................................. 14

A.1.B.2 Elenco dei vincoli di natura ambientale, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico .... 17

A.1.B.3 Documentazione fotografica ...................................................................................................................... 19

A.1.C DESCRIZIONE DEL PROGETTO...................................................................... 21

A.1.D MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DEL COLLEGAMENTO DELL’IMPIANTO AL PUNTO DI CONSEGNA DELL’ENERGIA PRODOTTA ................................................. 22

A.1.E DISPONIBILITÀ AREE ED INDIVIDUAZIONE INTERFERENZE...................... 23

A.1.F SINTESI DEI RISULTATI DELLE INDAGINE ESEGUITE (GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE, IDROLOGICO IDRAULICHE, SISMA, ECC) ............................... 24

A.1.G PRIMI ELEMENTI RELATIVI AL SISTEMA DI SICUREZZA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO .............................................................................. 25

A.1.H RELAZIONE SULLA FASE DI CANTIERIZZAZIONE ....................................... 30

A.1.H.1 Materiali ...................................................................................................................................................... 31

A.1.H.2 Risorse umane............................................................................................................................................. 31

A.1.H.3 Recinzioni .................................................................................................................................................... 33

A.1.H.4 Livellamenti ................................................................................................................................................ 35

A.1.H.5 Scolo acque .................................................................................................................................................. 36

A.1.H.6 Movimentazione terra ................................................................................................................................ 36

A.1.H.8 Dismissione ................................................................................................................................................. 38

A.1.I RIEPILOGO DEGLI ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI DEL PROGETTO .... 40

A.1.I.1 Quadro economico ....................................................................................................................................... 40

A.1.I.2 Sintesi di forme e fonti di finanziamento per la copertura dei costi dell’intervento .............................. 41

A.1.I.3 Cronoprogramma riportante l’energia prodotta annualmente durante la vite utile dell’impianto ..... 41

A.1.I.4 Benefici ambientali ...................................................................................................................................... 47

A.1.I.5 Business Plan Solare .................................................................................................................................... 48

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Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

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A.1.A DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO

A.1.A.1 Dati generali identificativi della società proponente

La società proponente è la Fergas Solar s.r.l. con sede legale in Corso IV Novembre, 195 (Città)

Rivoli (prov. TO), C.F. 10356490010, P.I. 10356490010, in persona di VINCENZO BIAGIO ANTONIO

ROSATI nato a OSTUNI (BR) il 13/02/1960, in qualità di Amministratore Delegato (legale

rappresentante o soggetto munito dei necessari poteri).

A.1.A.2 Dati generali del progetto

L’impianto fotovoltaico “Rossi 1” sorgerà nella “Piana di S.Chiara”, nel comune di Ferrandina (MT) e

verrà allacciato alla Rete di Trasmissione Nazionale in antenna su unico stallo della sezione a 150 kV

della futura stazione elettrica della RTN a 380/150kV da inserire in entra - esci sulla linea RTN “Matera

– Laino”.

L’estensione complessiva dell’impianto sarà pari a circa 36h e la potenza complessiva dell’impianto

sarà pari ad 19.920kWp.

L’utilizzo delle energie rinnovabili rappresenta una esigenza crescente sia per i paesi industrializzati che

per quelli in via di sviluppo.

I primi necessitano, nel breve periodo, di un uso più sostenibile delle risorse, di una riduzione delle

emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, di una diversificazione del mercato energetico e

di una sicurezza di approvvigionamento. Per i paesi in via di sviluppo le energie rinnovabili

rappresentano una concreta opportunità di sviluppo sostenibile e di sfruttamento dell’energia in aree

remote.

In particolar modo l’Unione Europea mira ad aumentare l’uso delle risorse rinnovabili per limitare la

dipendenza dalle fonti fossili convenzionali e allo stesso tempo far fronte ai pressanti problemi di

carattere ambientale che sono generati dal loro utilizzo. A conferma di ciò nella direttiva 2001/77/CE

“Promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili”, viene posto come traguardo il

soddisfacimento, entro il 2010, di una quota pari al 12% del consumo interno lordo di energia e al

22% del consumo interno lordo di quello dell’energia elettrica, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Per ottenere questi risultati nella direttiva sono indicati degli obiettivi differenziati per ogni singolo stato

membro e l’Italia si è prefissata di raggiungere entro il 2010, una quota pari al 22% della produzione

elettrica nazionale.

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Il Decreto Legislativo del 29 dicembre 2003 n. 387 recepisce la direttiva 2001/77/CE e introduce una

serie di misure volte a superare i problemi connessi al mercato delle diverse fonti di energia

rinnovabile.

Il sistema di promozione dell’energia rinnovabile in Italia, inizialmente incentivato con il provvedimento

noto come CIP6, è stato profondamente rifondato con il D. Lgs. 79/99, che ha introdotto l’obbligo per

le imprese che producono o importano elettricità da fonti fossili a immettere in rete una quota prodotta

da impianti nuovi o ripotenziati alimentati da fonti rinnovabili. Tale quota era stata fissata inizialmente

al 2% dell’energia eccedente i 100 GWh. Successivamente, con il D. Lgs. 387 si è stabilito di

incrementarla annualmente dello 0,35%.

Tutti gli operatori soggetti all’obbligo possono provvedere autonomamente alla produzione della quota

di energia rinnovabile che devono immettere in rete, o comprare tale quota da terzi attraverso un

meccanismo di mercato che prevede la cessione dei cosiddetti Certificati Verdi (CV). Si tratta di titoli

attribuibili annualmente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) all’energia prodotta da fonti

rinnovabili. Tali titoli hanno una taglia di 1 MWh e possono essere vantaggiosamente negoziati, tramite

contratti bilaterali tra detentori di CV e gli operatori soggetti all’obbligo o nella piattaforma di

negoziazione del GME (Gestore Mercati Energetici).

Gli impegni assunti dall’Italia in ambito internazionale impongono al nostro paese di attuare degli

interventi urgenti al fine di ridurre le emissioni di CO2 e di incentivare al contempo l’uso di fonti

energetiche rinnovabili.

Il libro bianco sull’energia in Italia sottolinea in primo luogo l’esigenza di stilare un Piano Energetico

Nazionale in armonia con il contesto europeo e presenta come proposta nei prossimi 10 anni, uno

scenario articolato in cui trovano spazio un aumento consistente delle fonti energetiche rinnovabili, un

utilizzo contenuto delle fonti fossili, intese soprattutto come carbone e gas.

Riguardo alle fonti rinnovabili, si sottolinea come in alcuni ambiti di ricerca e industria italiane si stiano

sperimentando soluzioni d’avanguardia che potrebbero consentire al nostro Paese di occupare

saldamente un ruolo di primo piano in ambito internazionale in questo settore.

Gli obiettivi già fissati per il periodo 2008-2012 nel “Libro Bianco per l’Energia” redatto a cura dell’ENEA

(Roma, aprile 1999) erano ambiziosi. Si indicava tra l’altro, l’importanza che per il loro conseguimento

si dovesse operare un grande sforzo per far giocare un ruolo più rilevante alle rinnovabili, in relazione

alle esigenze di sicurezza energetica e ad una ancora più stringente esigenza di tutela ambientale,

avviando quindi un rilevante e contestuale posizionamento della ricerca per lo sviluppo di tecnologie

più efficienti e, nel contempo, economicamente più competitive. Le tecnologie indicate nel libro bianco

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che offrono maggiori attrattive e margini di miglioramento in tal senso sono il fotovoltaico e le

biomasse. In questa ottica inoltre appropriate azioni di ricerca anche sui sistemi, l’ingegneria e la

gestione delle reti, possono attenuare sensibilmente gli effetti negativi di alcune fonti rinnovabili, come

la bassa densità e, in alcuni casi, l’intermittenza della generazione.

Il progetto di un impianto fotovoltaico (FV) per la produzione di energia elettrica ha degli evidenti

effetti positivi sull’ambiente e sulla riduzione delle emissioni di CO2 se si suppone che questa sostituisca

la generazione da fonti energetiche convenzionali.

Sono infatti impianti modulari che sfruttano l’energia solare convertendola direttamente in energia

elettrica.

Il fotovoltaico è una tecnologia che capta e trasforma l'energia solare direttamente in energia elettrica,

sfruttando il cosiddetto effetto fotovoltaico. Questo si basa sulla proprietà che hanno alcuni materiali

semiconduttori opportunamente trattati (fra cui il silicio, elemento molto diffuso in natura), di generare

elettricità quando vengono colpiti dalla radiazione solare, senza l’uso di alcun combustibile.

Figura 1 – Schema di funzionamento e foto di una cella fotovoltaica

Il dispositivo più elementare capace di operare la conversione dell'energia solare in energia elettrica è

la cella fotovoltaica, una lastra di materiale semiconduttore (generalmente silicio) di forma quadrata e

superficie di 100 cm2 che genera una piccola differenza di potenziale tra la superficie superiore (-) e

inferiore (+) e che tipicamente eroga 1-1,5 W di potenza quando è investita da una radiazione di 1000

W/mq (condizioni standard di irraggiamento). La radiazione solare incidente sulla cella è in grado di

mettere in movimento gli elettroni interni al materiale, che quindi si spostano dalla faccia negativa a

quella positiva, generando una corrente continua. Un dispositivo, l’inverter, trasforma la corrente

continua in alternata.

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Le celle sono connesse tra loro e raggruppate in elementi commerciali unitari strutturati in maniera da

formare delle superfici più grandi, chiamati moduli, costituiti generalmente da 60 celle.

L’insieme di moduli collegati prima in serie (stringhe) e poi in parallelo costituiscono il campo o

generatore FV che, insieme ad altri componenti come i circuiti elettrici di convogliamento e le batterie

di servizio che accumulano e rilasciano la carica in modo graduale nel tempo, consente di realizzare i

sistemi FV.

La corrente elettrica prodotta aumenta con la radiazione incidente e la ricerca scientifica in questo

settore sta lavorando molto sia sull’aumento dell’efficienza della conversione sia sulla ricerca di

materiali meno costosi.

Si tratta di un sistema “sostenibile” molto promettente anche se presenta alcuni limiti legati ai costi

elevati e soprattutto al basso rendimento di conversione in energia elettrica pari solo il 6-15 % della

luce che colpisce i pannelli metallici. Può produrre elettricità a corrente continua o a corrente alternata,

e può essere configurata per ogni combinazione di voltaggio. La potenza erogata varia dai 50 W ai 1

kW per sistemi su piccola scala, fino a 10 kW e ad alcuni MW quando interessa aree più vaste.

Figura 2 – Struttura impianto fotovoltaico

La struttura del sistema fotovoltaico può essere molto varia a seconda del tipo di applicazione. Una

prima distinzione può essere fatta tra sistemi isolati (stand-alone) e sistemi collegati alla rete (grid-

connected); questi ultimi a loro volta si dividono in centrali fotovoltaiche e sistemi integrati negli edifici.

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Nei sistemi fotovoltaici isolati l'immagazzinamento dell'energia avviene, in genere, mediante degli

accumulatori elettrochimici (tipo le batterie delle automobili). Nei sistemi grid-connected invece tutta la

potenza prodotta viene immessa in rete.

I vantaggi dei sistemi fotovoltaici sono la modularità, le esigenze di manutenzione ridotte (dovute

all’assenza di parti in movimento o alla semplicità di esse), la semplicità d'utilizzo, e, soprattutto, un

impatto ambientale estremamente basso. In particolare, durante la fase di esercizio, l'unico vero

impatto ambientale è rappresentato dall'occupazione di superficie. Tali caratteristiche rendono la

tecnologia fotovoltaica particolarmente adatta all'integrazione negli edifici in ambiente urbano e

industriale. In questo caso, infatti, sfruttando superfici già utilizzate, si elimina anche l'unico impatto

ambientale in fase di esercizio di questa tecnologia. I benefici ambientali ottenibili dall’adozione di

sistemi FV sono proporzionali alla quantità di energia prodotta, supponendo che questa vada a

sostituire l'energia altrimenti fornita da fonti convenzionali.

Gli impianti fotovoltaici sono inoltre esenti da vibrazioni ed emissioni sonore e se ben integrati, non

deturpano l’ambiente ma consentono di riutilizzare e recuperare superfici e spazi altrimenti inutilizzati.

Per gli impianti connessi in parallelo alla rete elettrica, si ha un ulteriore vantaggio indiretto dovuto alla

produzione di energia nel luogo dove viene consumata evitando il trasporto sulla rete di distribuzione

nazionale e diminuendo quindi le perdite di trasmissione. Inoltre la produzione massima si ha nelle ore

diurne, quando c’è maggiore richiesta di energia, alleggerendo la criticità del sistema elettrico che, in

corrispondenza delle punte di potenza richieste dalle utenze in queste ore, negli ultimi anni ha

manifestato rischi di black-out. Questo discorso ovviamente è valido per tutte le piccole produzioni

locali indipendentemente dalla fonte energetica.

Gli impianti fotovoltaici si distinguono inoltre in sistemi fissi e ad inseguimento. In un impianto

fotovoltaico fisso i moduli vengono installati direttamente su tetti e coperture di edifici mediante

ancoraggi oppure al suolo su apposite strutture.

Le unità fotovoltaiche sono orientate verso Sud (per l'Italia che si trova nell'emisfero boreale) con una

inclinazione ottimale di 30° circa, che può tuttavia variare in base alla zona e ai calcoli

dell'irraggiamento solare.

L’energia solare è dunque una risorsa pulita e rinnovabile con numerosi vantaggi derivanti dal suo

sfruttamento attraverso impianti fotovoltaici di diverso tipo (ambientali, sociali, economici, etc) e

possono riassumersi in:

assenza di qualsiasi tipo di emissioni inquinanti;

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risparmio di combustibili fossili;

affidabilità degli impianti;

costi di esercizio e manutenzione ridotti;

modularità del sistema.

L’impianto, denominato “Rossi 1”, è di tipo fisso, a terra e non integrato connesso alla rete (grid-

connected) in modalità trifase in media tensione (MT).

Si tratta di impianti fissi con moduli fotovoltaici in silicio policristallino esposti perfettamente a Sud

(Azimut 0°) e tilt di 30° sull’orizzontale, montati su apposite strutture metalliche.

A.1.A.3 Inquadramento normativo, programmatico ed autorizzatorio

La Regione Basilicata ha approvato il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale (P.I.E.A.R.)

contestualmente alla Legge Regionale n. 1 del 19 gennaio 2010 “Norme in materia di energia e Piano

di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale. D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 – L.R. n. 9/2007” della

quale ne costituisce parte integrante.

Nell’Appendice A del PIEAR vengono dettati i principi generali per la progettazione, la costruzione,

l’esercizio e la dismissione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili: tali aspetti sono stati seguiti

nella progettazione dell’impianto in oggetto

Con D.G.R. n. 2260 del 29/12/2010 la Regione Basilicata ha approvato il Disciplinare previsto dall’art.3,

comma 2, della L.R. n. 1 del 19 gennaio 2010 e s.m.i. “Procedure per l’attuazione degli obiettivi del

Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (P.I.E.A.R.) e disciplina del procedimento di cui

all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 per l’autorizzazione alla costruzione e

all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e linee guida tecniche per

la progettazione degli impianti”.

Il disciplinare indica le modalità e le procedure per l’attuazione degli obiettivi del P.I.E.A.R. con

particolare riferimento al procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica di cui all’art.12 del

D.Lgs.387/2003 ed alle “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”

di cui al Decreto 10 settembre 2010, pubblicato in G.U. n°219 del 18.09.2010 (normativa nazionale).

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Il progetto proposto, così come previsto all’art. 4 del Disciplinare, essendo un impianto fotovoltaico con

potenza nominale complessiva superiore a 1000kW, è soggetto ad autorizzazione unica di competenza

regionale. Nel Dipartimento Attività Produttive - politiche dell'impresa, innovazione tecnologica del

Settore Energia della Regione Basilicata è individuato l’Ente responsabile del procedimento di

Autorizzazione Unica.

L’impianto è soggetto alla verifica di assoggettabilità alla VIA di competenza Regionale così come

previsto al punto l) dell’Allegato B della L.R. 47/1998 e s.m.i..

La tabella seguente riassume sinteticamente il rapporto tra il progetto e gli strumenti di

programmazione e pianificazione vigenti.

Piano/Programma Prescrizioni/Indicazioni Livello di compatibilità

Linee Guida per l'Autorizzazione degli Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili

elencano i criteri per l'individuazione delle aree non idonee all’installazione di impianti alimentati fa fonti rinnovabili

L’impianto fotovoltaico in progetto ricade in area idonea ai sensi delle Linee Guida Nazionali.

Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regione Basilicata (PIEAR)

Il piano contiene la strategia energetica della Regione Basilicata da attuarsi fino al 2020. Nell’Appendice A del PIEAR vengono dettati i principi generali per la progettazione, la costruzione, l’esercizio e la dismissione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili

Il progetto proposto risulta

pienamente coerente con gli obiettivi e le strategie dell’attuale politica energetica regionale in quanto contribuirà al raggiungimento dei 359 MWe di potenza installabile al 2020 ed al soddisfacimento della domanda di energia elettrica per i prossimi anni. Inoltre nella progettazione dell’impianto in oggetto sono stati seguiti i principi indicati nell’Appendice A del PIEAR.

Disciplinare del P.I.E.A.R. Il disciplinare indica le modalità e le procedure per l’attuazione degli

obiettivi del P.I.E.A.R.

La documentazione predisposta per l’impianto fotovoltaico in progetto e relative opere connesse risulta

conforme a quanto previsto dal Disciplinare

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Pianificazione Territoriale e Paesaggistica

La disciplina paesaggistica della Regione Basilicata prevede (LR 20/1990) la redazione di Piani Territoriale Paesaggistici di Area Vasta Con la LR 23/1999 la Regione Basilicata prevede una serie di strumenti di pianificazione Territoriale ed Urbanistica a livello regionale, provinciale e comunale.

I Comuni interessati dagli interventi non ricadono all’interno dei Piani paesaggistici di Area Vasta esistenti. Nei territori dei Comuni interessati dagli interventi non sono disponibili gli strumenti di pianificazione previsti dalla LR 23/1999 ad eccezione del Regolamento Urbanistico effettuato dal Comune di Salandra e riportato di seguito.

Vincoli Ambientali e Storico-Culturali Presenti nell’Area di Ubicazione del Progetto

I vincoli territoriali, paesaggistici e storico culturali presenti nel territorio, sono stati ricavati utilizzando differenti fonti informative

Gli interventi in progetto non risultano interessati da vincoli paesaggistici ed ambientali ad eccezione di un tratto di circa 4,3 km di cavidotto MT che interseca la fascia di 150 m identificata a partire dalle sponde del Fiume Cavone – Torrente Salandrella. A tal proposito è stata predisposta l’Autorizzazione Paesaggistica in Via Sostitutiva (prevista dal D.Lgs. 42/2004 art.146 c. 10, in quanto inserita tra i progetti del DPR 09/07/2010 n. 139) per il rilascio della relativa autorizzazione, riportata integralmente in Allegato A dello

Studio di Impatto Ambientale.

Piano Regolatore Generale Comune di Ferrandina

I territori individuati per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sono classificati come “Zona-Agricola”. Il tracciato del cavidotto MT, della lunghezza di 3,8 km, si sviluppa totalmente ai margini della viabilità esistente. Il Piano Regolatore del Comune di Ferrandina non dispone di carte dei vincoli paesaggistici ed ambientali.

Il Piano Regolatore Generale del Comune di Ferrandina non prevede prescrizioni ostative alla realizzazione del progetto

Programma di fabbricazione Comune di San Mauro Forte

Il Programma di Fabbricazione stabilisce le destinazioni d’uso dei suoli limitatamente al centro abitato. Il territorio comunale di San Mauro Forte risulta interessato da un tratto pari a circa 6,9 km di cavidotto MT che si sviluppa totalmente in aree agricole, ai margini della viabilità esistente

Le aree agricole non rientrano nell’ambito di competenza del Programma di Fabbricazione e quindi il cavidotto MT in progetto non risulta in contrasto con lo strumento urbanistico vigente

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Regolamento Urbanistico Comune di Salandra

Il territorio comunale di Salandra risulta interessato esclusivamente da un tratto pari a circa 2,6 km di cavidotto MT, di collegamento tra l’impianto fotovoltaico e la cabina di utenza, che si sviluppa totalmente in aree agricole, ai margini della viabilità esistente. Il Regolamento Urbanistico del Comune di Salandra non dispone di carte dei vincoli paesaggistici ed ambientali.

Il Regolamento Urbanistico del Comune di Salandra non prevede prescrizioni ostative alla realizzazione del progetto.

Piano Regolatore Generale Comune di Garaguso

Le opere in progetto che ricadono all’interno del territorio di Garaguso sono un tratto di circa 1,9 km di cavidotto MT, la cabina di utenza, la stazione di rete AT “Garaguso” ed i raccordi aerei della lunghezza di 1,8 km di collegamento tra quest’ultima e la linea AT esistente “Matera-Laino”. Tali interventi interessano aree classificate come “Zona-Agricola”. Il tracciato del cavidotto MT si sviluppa totalmente ai margini della viabilità esistente.

Il Piano Regolatore del Comune di Garaguso non dispone di carte dei vincoli paesaggistici ed ambientali.

Il Piano Regolatore Generale del Comune di Garaguso non prevede prescrizioni ostative alla realizzazione del progetto.

Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino della Basilicata

Il Piano identifica le aree classificate a rischio idrogeologico e le aree inondabili

Le opere in progetto non interessano aree a rischio idrogeologico e/o aree inondabili

Rete Natura 2000 ed Naturali Protette

Verificare la presenza di aree designate quali SIC, ZPS, SIR, IBA ed Aree Naturali Protette.

Le aree individuate per la realizzazione del progetto non interessano aree appartenenti alla Rete Natura 2000 ed aree protette.

Di seguito si riporta l’elenco delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti coinvolti nel procedimento

unico per il rilascio di pareri, nulla osta e degli assenzi comunque denominati necessari al rilascio

dell’autorizzazione di cui all’art. 12 del D.Lgs. 387/2003.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 12 49

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ELENCO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DEI SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO UNICO PER IL RILASCIO DEI PARERI, NULLA OSTA E

DEGLI ASSENSI COMUNQUE DENOMINATI NECESSARI AL RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE DI CUI ALL’ART. 12 DEL D.LGS. 387/2003

Ente Indirizzo

Settore Energia della Regione Basilicata - Dipartimento

Attività Produttive - Politiche Dell'impresa, Innovazione

Tecnologica

Via Vincenzo Verrastro, 8 - 85100 Potenza (Pz)

Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata

– Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della

Sostenibilità

Via Vincenzo Verrastro, 8 - 85100 Potenza (Pz)

Provincia di Matera Via Domenico Ridola, 60

75100 Matera

Comune Ferrandina Calata San Domenico, 1

75013 Ferrandina (Matera)

Comune di Garaguso Via IV Novembre, 16-18

75010 Garaguso

Comune di Salandra Via Regina Margherita

75017 Salandra

Comune di San Mauro Forte Via Pietro Marsilio, 45

75010 San Mauro Forte

Agenzia Regionale Per la Protezione dell’Ambiente della

Regione Basilicata Via della Fisica 18 C/D 85100 Potenza

Azienda Sanitaria Locale

Matera Via Montescaglioso 75100 Matera

TERNA S.p.A. Viale Egidio Galbani, 70 – 00156 Roma

Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici

della Basilicata Via dell'Elettronica, 7 - 85100 Potenza

Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata Via Andrea Serrao, 1 - Palazzo Loffredo - 85100

Potenza

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3E Ingegneria

Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 13 49

STEAM

A.1.B DESCRIZIONE STATO DI FATTO DEL CONTESTO

A.1.B.1 Descrizione del sito di intervento

L’impianto fotovoltaico sorgerà in un’area che si estende su una superficie agricola posta nella porzione

sud occidentale del territorio comunale di Ferrandina, non molto distante dal confine con il comune di

S.Mauro Forte e distante circa 16km da quest’ultimo (in direzione nord-ovest) e sempre circa 16km dal

comune di Ferrandina (in direzione nord-est).

L’area di intervento è contraddistinta al Catasto Terreni del comune di appartenenza al Foglio 73 -

Particelle 18, 21, 40, 48, 49, 57, 58, 138 per complessivi 65,5 ha circa. Di seguito si riportano i dettagli

di ciascuna particella (Tabella 1). L’impianto occupa parzialmente o totalmente le particelle elencate

come rappresentato nell’elaborato planimetria generale d’impianto su catastale.

Comune Foglio Particella Superficie (ha)

Ferrandina (MT) 73

18 3.81.60

21 7.66.40

40 20.71.20

48 9.63.41

49 14.39.27

57 7.13.80

58 0.50.40

138 1.65.00

Tabella 1 - Estremi catastali delle particelle interessate dal progetto

L’accessibilità al sito è buona e garantita dalla SS277 direzione S.Mauro Forte – Craco, dalla strada

provinciale che la collega al comune di Ferrandina e dalla strada statale n° 407 detta “Basentana”.

Il parco fotovoltaico, mediante un cavidotto interrato della lunghezza di circa 15km uscente dalla

cabina di impianto alla tensione di 30kV, sarà collegato in antenna su unico stallo della sezione a

150kV della stazione d’utenza; da questa, mediante un cavidotto a 150 kV, sarà connesso alla futura

stazione elettrica della RTN a 380 kV a sua volta collegata in entra-esci sulla linea a 380 kV “Matera-

Laino” in Loc. “Canalecchia” del comune di Garaguso (MT).

La stazione di utenza verrà realizzata in prossimità della nuova stazione di rete di “Garaguso” su

un’area di circa 6000 m² individuata catastalmente al foglio 47 particella 41 dello stesso comune di

Garaguso e sarà costituita da una sezione a 150 kV con isolamento in aria.

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Steam

3E Ingegneria

Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 14 49

STEAM

Infine si specifica che l’impianto fotovoltaico in progetto nella porzione occidentale del Comune di

Ferrandina non interessa aree definite non idonee nell’Appendice A del PIEAR.

A.1.B.1.iIdentificazione dell'area di pertinenza dell'impianto

Nella seguente tabella si fornisce l’identificazione dell'area di pertinenza dell'impianto delimitata dalla

recinzione attraverso le coordinate piane, nel sistema GAUSS-BOAGA – Roma 40 riferito al fuso EST,

dei vertici del poligono che lo racchiude.

ID GBE - EST GBE - NORD

1 2,636,463.1 4,479,630.2

2 2,636,430.4 4,479,595.1

3 2,636,383.9 4,479,536.1

4 2,636,539.0 4,479,359.1

5 2,636,658.5 4,479,222.7

6 2,636,676.7 4,479,217.3

7 2,636,687.5 4,479,213.4

8 2,636,697.8 4,479,208.6

9 2,636,706.1 4,479,203.7

10 2,636,712.2 4,479,199.0

11 2,636,716.6 4,479,194.9

12 2,636,694.2 4,479,182.0

13 2,636,614.9 4,479,136.3

14 2,636,416.0 4,479,018.2

15 2,636,455.8 4,478,985.8

16 2,636,466.3 4,478,980.6

17 2,636,470.7 4,478,978.7

18 2,636,474.0 4,478,975.8

19 2,636,479.3 4,478,969.9

20 2,636,483.9 4,478,965.3

21 2,636,486.9 4,478,962.7

22 2,636,487.3 4,478,960.4

23 2,636,487.9 4,478,957.6

24 2,636,489.1 4,478,954.1

25 2,636,491.8 4,478,948.0

26 2,636,494.5 4,478,942.4

27 2,636,498.4 4,478,935.9

28 2,636,502.0 4,478,930.9

29 2,636,514.9 4,478,924.6

ID GBE - EST GBE - NORD

30 2,636,520.1 4,478,919.6

31 2,636,522.1 4,478,913.3

32 2,636,574.2 4,478,883.4

33 2,636,611.6 4,478,900.4

34 2,636,613.4 4,478,903.3

35 2,636,613.1 4,478,907.1

36 2,636,614.8 4,478,912.5

37 2,636,619.3 4,478,915.4

38 2,636,627.7 4,478,918.5

39 2,636,639.9 4,478,915.6

40 2,636,679.2 4,478,898.0

41 2,636,704.8 4,478,878.9

42 2,636,888.6 4,478,772.6

43 2,637,015.0 4,478,705.4

44 2,637,037.4 4,478,689.3

45 2,637,055.0 4,478,678.1

46 2,637,086.1 4,478,661.6

47 2,637,091.6 4,478,659.8

48 2,637,093.3 4,478,659.7

49 2,637,098.4 4,478,661.0

50 2,637,103.9 4,478,661.0

51 2,637,120.9 4,478,662.4

52 2,637,136.4 4,478,663.1

53 2,637,149.5 4,478,663.6

54 2,637,159.1 4,478,664.2

55 2,637,164.5 4,478,667.8

56 2,637,168.8 4,478,672.4

57 2,637,171.3 4,478,677.3

58 2,637,172.5 4,478,681.4

ID GBE - EST GBE - NORD

59 2,637,175.8 4,478,688.6

60 2,637,182.3 4,478,700.2

61 2,637,187.2 4,478,717.5

62 2,637,192.0 4,478,737.8

63 2,637,200.6 4,478,765.4

64 2,637,201.9 4,478,776.1

65 2,637,199.0 4,478,788.1

66 2,637,196.2 4,478,795.7

67 2,637,192.6 4,478,801.7

68 2,637,184.6 4,478,810.2

69 2,637,180.4 4,478,816.2

70 2,637,172.1 4,478,822.9

71 2,637,161.8 4,478,830.0

72 2,637,150.2 4,478,835.1

73 2,637,130.0 4,478,843.1

74 2,637,111.5 4,478,849.1

75 2,637,100.3 4,478,852.4

76 2,637,083.2 4,478,858.9

77 2,637,074.9 4,478,861.5

78 2,637,064.2 4,478,865.6

79 2,637,052.5 4,478,871.5

80 2,637,046.6 4,478,876.6

81 2,637,037.2 4,478,879.2

82 2,637,030.8 4,478,882.3

83 2,637,019.1 4,478,888.7

84 2,637,010.1 4,478,893.0

85 2,636,996.0 4,478,900.8

86 2,636,976.5 4,478,912.0

87 2,636,955.0 4,478,922.9

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Steam

3E Ingegneria

Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 15 49

STEAM

ID GBE - EST GBE - NORD

88 2,636,945.3 4,478,926.9

89 2,636,930.5 4,478,931.5

90 2,636,918.1 4,478,936.5

91 2,636,905.5 4,478,940.6

92 2,636,893.6 4,478,942.6

93 2,636,883.8 4,478,944.6

94 2,636,873.5 4,478,947.5

95 2,636,861.1 4,478,951.7

96 2,636,848.7 4,478,958.5

97 2,636,841.5 4,478,962.0

98 2,636,835.9 4,478,964.6

99 2,636,831.5 4,478,966.9

100 2,636,826.7 4,478,973.0

101 2,636,823.4 4,478,979.1

102 2,636,820.0 4,478,983.4

103 2,636,813.4 4,478,986.5

104 2,636,807.2 4,478,990.5

105 2,636,801.9 4,478,995.2

106 2,636,797.9 4,478,999.4

107 2,636,794.2 4,479,003.6

108 2,636,792.4 4,479,011.3

109 2,636,810.3 4,479,016.1

110 2,636,816.7 4,479,016.7

111 2,636,826.6 4,479,016.9

112 2,636,835.8 4,479,013.2

113 2,636,843.5 4,479,007.3

114 2,636,850.7 4,479,001.9

115 2,636,857.7 4,478,995.5

116 2,636,866.6 4,478,990.6

117 2,636,873.9 4,478,987.9

118 2,636,884.1 4,478,986.1

119 2,636,895.3 4,478,985.2

120 2,636,899.8 4,478,985.5

121 2,636,905.2 4,478,987.4

122 2,636,912.3 4,478,989.4

123 2,636,921.9 4,478,988.3

124 2,636,928.7 4,478,982.9

125 2,636,934.7 4,478,977.7

126 2,636,947.2 4,478,970.0

127 2,636,955.7 4,478,965.2

ID GBE - EST GBE - NORD

128 2,636,963.3 4,478,960.5

129 2,636,971.4 4,478,957.5

130 2,636,981.4 4,478,956.0

131 2,636,994.8 4,478,953.1

132 2,637,003.3 4,478,949.7

133 2,637,008.7 4,478,946.8

134 2,637,014.1 4,478,941.5

135 2,637,017.9 4,478,935.4

136 2,637,021.6 4,478,931.6

137 2,637,029.7 4,478,927.6

138 2,637,039.8 4,478,921.0

139 2,637,044.6 4,478,916.8

140 2,637,056.5 4,478,908.5

141 2,637,063.6 4,478,902.8

142 2,637,068.4 4,478,898.9

143 2,637,075.2 4,478,894.8

144 2,637,083.2 4,478,892.5

145 2,637,092.3 4,478,889.4

146 2,637,097.6 4,478,889.4

147 2,637,104.5 4,478,891.8

148 2,637,115.5 4,478,893.8

149 2,637,124.1 4,478,896.0

150 2,637,135.5 4,478,897.3

151 2,637,150.2 4,478,897.3

152 2,637,164.8 4,478,891.9

153 2,637,165.2 4,478,891.8

154 2,637,173.9 4,478,890.1

155 2,637,174.3 4,478,890.0

156 2,637,180.4 4,478,889.7

157 2,637,187.3 4,478,890.3

158 2,637,192.5 4,478,889.6

159 2,637,199.2 4,478,886.5

160 2,637,224.9 4,478,870.3

161 2,637,245.3 4,478,891.7

162 2,637,245.3 4,478,897.0

163 2,637,243.0 4,478,905.5

164 2,637,240.8 4,478,908.0

165 2,637,239.7 4,478,914.4

166 2,637,237.4 4,478,920.3

167 2,637,231.3 4,478,924.9

ID GBE - EST GBE - NORD

168 2,637,218.8 4,478,929.2

169 2,637,205.1 4,478,936.9

170 2,637,203.2 4,478,937.7

171 2,637,195.5 4,478,939.6

172 2,637,190.2 4,478,941.5

173 2,637,184.1 4,478,946.8

174 2,637,179.1 4,478,952.9

175 2,637,167.3 4,478,958.2

176 2,637,153.8 4,478,963.0

177 2,637,144.1 4,478,967.2

178 2,637,135.7 4,478,973.5

179 2,637,123.8 4,478,981.0

180 2,637,115.7 4,478,987.9

181 2,637,111.8 4,478,993.0

182 2,637,106.8 4,478,999.7

183 2,637,097.0 4,479,006.4

184 2,637,092.5 4,479,011.0

185 2,637,089.8 4,479,016.4

186 2,637,089.7 4,479,020.8

187 2,637,089.3 4,479,025.6

188 2,637,087.2 4,479,035.3

189 2,637,080.9 4,479,042.6

190 2,637,077.8 4,479,044.9

191 2,637,077.5 4,479,048.2

192 2,637,076.7 4,479,051.9

193 2,637,075.8 4,479,056.5

194 2,637,077.6 4,479,059.7

195 2,637,077.6 4,479,062.7

196 2,637,078.3 4,479,066.9

197 2,637,083.1 4,479,075.8

198 2,637,084.7 4,479,080.0

199 2,637,085.7 4,479,087.3

200 2,637,085.4 4,479,090.8

201 2,637,086.1 4,479,094.4

202 2,637,087.5 4,479,095.6

203 2,637,087.0 4,479,100.1

204 2,637,087.5 4,479,103.1

205 2,637,088.3 4,479,111.0

206 2,637,087.2 4,479,115.6

207 2,637,088.4 4,479,119.8

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Steam

3E Ingegneria

Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 16 49

STEAM

ID GBE - EST GBE - NORD

208 2,637,090.1 4,479,122.8

209 2,637,089.2 4,479,128.4

210 2,637,087.0 4,479,137.6

211 2,637,087.9 4,479,144.2

212 2,637,089.7 4,479,147.8

213 2,637,090.0 4,479,151.8

214 2,637,090.7 4,479,155.9

215 2,637,103.3 4,479,171.1

216 2,637,107.5 4,479,172.8

217 2,637,110.0 4,479,173.9

218 2,637,113.9 4,479,178.1

219 2,637,119.5 4,479,178.8

220 2,637,123.1 4,479,179.1

221 2,637,125.9 4,479,181.9

222 2,637,127.3 4,479,188.9

223 2,637,127.3 4,479,193.3

224 2,637,132.3 4,479,198.1

225 2,637,138.2 4,479,201.2

ID GBE - EST GBE - NORD

226 2,637,142.1 4,479,208.9

227 2,637,144.3 4,479,220.3

228 2,637,146.5 4,479,224.7

229 2,637,149.0 4,479,230.6

230 2,637,149.3 4,479,245.3

231 2,637,153.4 4,479,259.5

232 2,637,155.3 4,479,264.1

233 2,637,155.3 4,479,276.5

234 2,637,165.7 4,479,301.5

235 2,637,166.5 4,479,315.9

236 2,637,168.4 4,479,325.2

237 2,637,173.7 4,479,335.3

238 2,637,175.5 4,479,345.6

239 2,637,180.3 4,479,354.3

240 2,637,186.7 4,479,365.9

241 2,637,194.8 4,479,378.5

242 2,637,201.5 4,479,388.5

243 2,637,206.5 4,479,398.8

ID GBE - EST GBE - NORD

244 2,637,211.2 4,479,410.3

245 2,637,216.9 4,479,423.7

246 2,637,219.9 4,479,427.1

247 2,637,225.5 4,479,449.0

248 2,637,216.7 4,479,463.1

249 2,637,191.4 4,479,463.1

250 2,637,183.4 4,479,463.1

251 2,637,169.7 4,479,456.8

252 2,637,139.3 4,479,442.7

253 2,637,116.4 4,479,427.9

254 2,637,093.6 4,479,413.1

255 2,637,036.9 4,479,386.2

256 2,636,967.7 4,479,342.8

257 2,636,826.1 4,479,261.4

258 2,636,655.0 4,479,457.0

259 2,636,483.9 4,479,652.6

260 2,636,468.6 4,479,636.2

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Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 17 49

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A.1.B.2 Elenco dei vincoli di natura ambientale, di tutela del paesaggio e del patrimonio

storico artistico

Nell’Elaborato A13 Studio di Impatto Ambientale sono analizzati i vincoli territoriali,

paesaggistici e storico culturali (elencati nella tabella seguente) presenti nel

territorio, ricavati utilizzando differenti fonti informative.

Nome vincolo Provvedimento Vigente Note

BENI PAESAGGISTICI AMBIENTALI

Bellezze Individuate (Immobili ed

Aree di Notevole Interesse

Pubblico)

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i,

art.136, comma1, lettera a) e

b) – (ex Legge 1497/39)

Beni Vincolati con

Provvedimento

Ministeriale o Regionale

di Notevole Interesse

Pubblico Bellezze d’Insieme (Immobili ed

Aree di Notevole Interesse

Pubblico)

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i,

art.136, comma1, lettera c) e

d) – (ex Legge 1497/39)

Territori costieri compresi in una

fascia della profondità di 300 m

dalla linea di battigia anche per i

terreni elevati sul mare

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera a) – (ex

Legge 431/85)

Vincoli Opes Legis

Territori contermini ai laghi

compresi per una fascia della

profondità di 300 m dalla linea di

battigia

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera b) – (ex

Legge 431/85)

Fiumi Torrenti e Corsi d’ Acqua e

relative sponde o piedi degli argini

per una fascia di 150 m ciascuna

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera c) – (ex

Legge 431/85)

Montagne per la parte eccedente

1.600 m sul livello del mare per la

catena alpina e 1.200 m sul livello

del mare per la catena

appenninica

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera d) – (ex

Legge 431/85)

i ghiacciai e i circhi glaciali D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera e) – (ex

Legge 431/85)

Parchi e Riserve Nazionali o

Regionali nonché i territori di

protezione esterna dei parchi

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera f) – (ex

Legge 431/85)

Territori coperti da Foreste e

Boschi

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera g) – (ex

Legge 431/85)

Zone Umide D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera i) – (ex

Legge 431/85)

Vulcani D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera l) – (ex

Legge 431/85)

Zone di Interesse Archeologico D.Lgs. 42/2004 e s.m.i, art.

142, comma1, lettera m) –

(ex Legge 431/85)

BENI CULTURALI

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Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 18 49

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Nome vincolo Provvedimento Vigente Note

Beni Storico Architettonici D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

Art. 10 – (ex Legge 1089/39)

Aree Archeologiche, Parchi

Archeologici e Complessi

Monumentali

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.

Art. 10

Aree Protette Zone SIC e ZPS Direttiva habitat

Tabella A.1.b.2a Vincoli Territoriali Paesaggistici e Storico Culturali

Nell’area di studio si rileva esclusivamente la presenza del Corso d’acqua

Fiume Cavone – Torrente Salandrella, riportato negli elenchi delle acque

pubbliche della Regione Basilicata e pertanto sottoposto a tutela ai sensi

dell’art. 142 comma 1 lett. c) del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i..

Gli interventi in progetto (impianto fotovoltaico, cabina di utenza, stazione di

rete AT “Garaguso” ed i raccordi aerei AT tra la stazione e la linea esistente

“Matera-Laino”) risultano esterni alle fascie di 150 m dalle sponde del Fiume

Cavone – Torrente Salandrella, sottoposte a tutela.

La zona tutelata risulta interessata in più parti dal tracciato del cavidotto MT

di collegamento tral l’impianto fotovoltaico e la cabina di utenza, per una

lunghezza complessiva di 4,3 km. Il cavidotto si sviluppa ai margini della

viabilità esistente che, nel tratto di interesse, si interseca più volte con il

corso del Fiume Cavone – Torrente Salandrella; pertanto è stata predisposta

l’Autorizzazione Paesaggistica in Via Sostitutiva (prevista dal D.Lgs. 42/2004

art.146 c. 10, in quanto inserita tra i progetti del DPR 09/07/2010 n. 139)

per il rilascio della relativa autorizzazione, riportata integralmente in Allegato

A all’Elaborato A13 Studio di Impatto Ambientale, cui si rimanda per i

dettagli.

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Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 19 49

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A.1.B.3 Documentazione fotografica

Figura 2 – Aree interessate dal sito

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Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 20 49

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Figura 3 – Aree interessate dal sito

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Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 21 49

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A.1.C DESCRIZIONE DEL PROGETTOL’impianto fotovoltaico “Rossi 1” sorgerà nella

“Piana di S.Chiara”, nel comune di Ferrandina (MT) e verrà allacciato alla Rete di Trasmissione

Nazionale in antenna su unico stallo della sezione a 150 kV della futura stazione elettrica della RTN a

380/150kV da inserire in entra - esci sulla linea RTN “Matera – Laino”.

L’estensione complessiva dell’impianto sarà pari a circa 36h e la potenza complessiva dell’impianto

sarà pari ad 19.920kWp.

Il parco fotovoltaico, mediante un cavidotto interrato della lunghezza di circa 15km uscente dalla

cabina di impianto alla tensione di 30kV, sarà collegato in antenna su unico stallo della sezione a

150kV della stazione d’utenza; da questa, mediante un cavidotto a 150 kV, sarà connesso alla futura

stazione elettrica della RTN a 380 kV a sua volta collegata in entra-esci sulla linea a 380 kV “Matera-

Laino” in Loc. “Canalecchia” del comune di Garaguso (MT).

La stazione di utenza verrà realizzata in prossimità della nuova stazione di rete di “Garaguso” su

un’area di circa 6000 m² individuata catastalmente al foglio 47 particella 41 dello stesso comune di

Garaguso e sarà costituita da una sezione a 150 kV con isolamento in aria.

Per le informazioni di dettaglio si rimanda ai seguenti documenti:

A.5 Relazione Tecnica Impianto Fotovoltaico

A.1.C allegato 1 Relazione Tecnica Collegamento MT

A.1.C allegato 2 Relazione Tecnica Stazione d’Utenza e collegamento AT

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OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 22 49

STEAM

A.1.D MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DEL COLLEGAMENTO DELL’IMPIANTO AL PUNTO DI CONSEGNA DELL’ENERGIA PRODOTTA

I criteri e le modalità per la connessione alla Rete MT saranno conformi a quanto prescritto dalle

normative CEI 11-20, CEI 0-16, CEI 82-25 e dalle prescrizioni ENEL (TICA), per clienti produttori

dotati di generatori che entrano in parallelo continuativo con la rete elettrica.

Il parco fotovoltaico su indicazione del documento TERNA-TE/P20110000208-12/01/2011,

codice pratica 100003003 che riporta la soluzione tecnica minima generale (STMG) per la

connessione dell'impianto in oggetto alla rete di trasmissione nazionale, prevede, mediante un

cavidotto interrato della lunghezza di circa 15km uscente dalla cabina di impianto alla tensione di

30kV, il collegamento in antenna su unico stallo della sezione a 150kV della stazione d’utenza; da

questa, mediante un cavidotto a 150 kV, sarà connesso alla futura stazione elettrica della RTN a 380

kV a sua volta collegata in entra-esci sulla linea a 380 kV “Matera-Laino” in Loc. “Canalecchia” del

comune di Garaguso (MT).

La stazione di utenza verrà realizzata in prossimità della nuova stazione di rete di “Garaguso” su

un’area di circa 6000 m² individuata catastalmente al foglio 47 particella 41 dello stesso comune di

Garaguso e sarà costituita da una sezione a 150 kV con isolamento in aria.

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OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 23 49

STEAM

A.1.E DISPONIBILITÀ AREE ED INDIVIDUAZIONE INTERFERENZE

L’unica interferenza con reti infrastrutturali presenti riguarda un elettrodotto di MT che attraversa la

parte nord dell’impianto situato sulle particelle 57 e 58 del foglio catastale n° 73 del comune di

Ferrandina. La risoluzione di questa interferenza è stata la considerazione di una fascia di rispetto

larga 20m complessivi sulla mezzeria dell’elettrodotto.

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OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 24 49

STEAM

A.1.F SINTESI DEI RISULTATI DELLE INDAGINE ESEGUITE (GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE, IDROLOGICO IDRAULICHE, SISMA, ECC)

Di seguito si riporta la sintesi dei risultati delle indagini effettuate nell’ambito della Relazione

Geologica, riportata integralmente nell’Elaborato A2.

Le indagini condotte portano ad affermare l’idoneità del sito in riferimento a tutti quelli che sono gli

indicatori geoambientali più importanti:

Geomorfologico: La struttura degli affioramenti e dei terreni in substrato è tale da garantire, di

per sé, la stabilità generale dell’area.

idrologico ed idrogeologico: il sito di progetto sia localmente interessato da canali di erosione in

cui solo periodicamente si evidenzia presenza idrica; In ogni caso, il grado di permeabilità dei

terreni di copertura è tale da escludere la presenza di falde idriche importanti a breve distanza

dal piano campagna.

Geotecnico: Riguarda la valutazione dei parametri fisico - meccanici dei terreni impegnati.

Tenuto conto delle caratteristiche dell'intervento, i terreni impegnati, come detto in precedenza,

saranno quelli riferibili alla copertura eluvio-colluviale le cui caratteristiche fisiche sono state

discusse in apposito capitolo all’interno della relazione Geologica riportata nell’Elaborato A2.

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OGGETTO / SUBJECT

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 25 49

STEAM

A.1.G PRIMI ELEMENTI RELATIVI AL SISTEMA DI SICUREZZA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

La presente sezione è stata sviluppata per analizzare in maniera preliminare e sintetica i possibili rischi,

in seguito ad un’analisi dettagliata dei quali verrà redatto il Piano di Sicurezza e coordinamento (PSC)

che individuerà in maniera dettagliata tutti i rischi, con le relative valutazioni, le misure di prevenzione

ed i relativi dispositivi di protezione collettivi ed individuali da utilizzare.

In questa sede interessano principalmente i rischi, mentre per le più probabili misure di prevenzione ed

i relativi dispositivi di protezione collettivi ed individuali, si farà solo qualche cenno generale.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, aii sensi della normativa vigente, il PSC conterrà:

In riferimento all’area di cantiere

• caratteristiche dell'area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell'area del

cantiere di linee aeree e condutture sotterranee;

• presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione:

i. ai lavori stradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati

nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circostante;

ii. ai rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

In riferimento all'organizzazione del cantiere

• le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;

• i servizi igienico-assistenziali;

• la viabilità principale di cantiere;

• gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi

tipo;

• gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;

• le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 102;

• le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 92, comma 1, lettera c);

• le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;

• la dislocazione degli impianti di cantiere;

• la dislocazione delle zone di carico e scarico;

• le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;

• le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

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OGGETTO / SUBJECT

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 26 49

STEAM

In riferimento alle lavorazioni, le stesse saranno suddivise in fasi di lavoro e, quando la complessità

dell'opera lo richiederà, in sotto-fasi di lavoro.

Inoltre sarà effettuata un’analisi dei rischi aggiuntivi, rispetto a quelli specifici propri dell’attività delle

imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, connessi in particolare ai seguenti elementi:

• al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;

• al rischio di seppellimento da adottare negli scavi;

• al rischio di caduta dall'alto;

• al rischio di insalubrità dell'aria nei lavori in galleria;

• al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria;

• ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di

attuazione siano definite in fase di progetto;

• ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in

cantiere;

• ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura;

• al rischio di elettrocuzione;

• al rischio rumore;

• al rischio dall'uso di sostanze chimiche.

Per ogni elemento dell'analisi il PSC conterrà sia le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le

misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro sia le misure

di coordinamento atte a realizzare quanto previsto nello stesso PSC.

Per quanto concerne la terminologia e le definizioni ricorrenti si rimanda al D.Lgs. n. 81/08.

Come detto in precedenza l'intervento da eseguire è situato presso la “Piana di S.Chiara”, nel comune

di Ferrandina (MT) e verrà allacciato alla Rete di Trasmissione Nazionale in antenna su unico stallo

della sezione a 150 kV della futura stazione elettrica della RTN a 380/150kV da inserire in entra - esci

sulla linea RTN “Matera – Laino”.

L’estensione complessiva dell’impianto sarà pari a circa 36 h e la potenza complessiva dell’impianto

sarà pari ad 19.920kWp. L’altitudine media sul livello del mare e di circa 220 m s.l.m.

Il sito individuato si trova alle coordinate geografiche: 40°27’25’’N; 16°22’37’’E.

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OGGETTO / SUBJECT

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 27 49

STEAM

L’accessibilità al sito è buona e garantita dalla SS277 direzione S.Mauro Forte – Craco, dalla strada

provinciale che la collega al comune di Ferrandina e dalla strada statale n° 407 detta “Basentana”.

Tali strade risultano idonee per il passaggio dei mezzi di cantiere e di servizio da e per l’impianto.

Gli interventi di progetto, analizzando le diverse categorie di lavoro, per la realizzazione dell’impianto

fotovoltaico, consistono nel:

livellamento e sistemazione del terreno mediante eliminazione di pietrame sparso, taglio di

spuntoni di roccia affiorante da eseguirsi con mezzi meccanici tipo escavatore, terna, ruspa;

formazione di percorso carrabile di ispezione lungo il perimetro del fondo con spianamento e

livellamento del terreno con misto di cava da eseguirsi con mezzi meccanici tipo escavatore, a

sua volta servito da camion per il carico e scarico del materiale utilizzato e/o rimosso.

realizzazione di una recinzione dell’intero fondo lungo il perimetro, con ringhiera tipo rete

elettrosaldata, completa di n°1 cancello di ingresso con stessa tipologia della recinzione.

realizzazione di impianto antintrusione dell’intero impianto.

costruzione dell’impianto fotovoltaico costituito da struttura metallica portante, previo scavo

per l’interramento dei cavi elettrici per media e bassa tensione di collegamento alle cabina di

trasformazione ed alla cabina d’impianto, previste in struttura prefabbricata di c.a.

monoblocco.

assemblaggio, sulle predette strutture metalliche portanti preinstallate, di pannelli fotovoltaici,

compreso il relativo cablaggio.

A completamento dell’opera, smobilitazione cantiere e sistemazione del terreno a verde con

piantumazione di essenza vegetali tipiche dei luoghi, previa realizzazione di apposite buche

nel terreno e riempimento delle stesse con terreno vegetale.

Mentre gli interventi previsti per l’esecuzione del cavidotto interrato MT per il collegamento della

cabine d’impianto alla stazione d’utenza, analizzando le diverse categorie di lavoro, sono riepilogate in

seguito. In relazione alla lunghezza del collegamento la realizzazione dell’opera avverrà per fasi

sequenziali di lavoro che permettano di contenere le operazioni in un tratto limitato della linea in

progetto, avanzando progressivamente sul territorio.

In linea di principio le operazioni si articoleranno secondo le seguenti fasi:

realizzazione delle infrastrutture temporanee di cantiere;

apertura della fascia di lavoro e scavo della trincea;

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OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 28 49

STEAM

posa dei cavi e realizzazione delle giunzioni;

ricopertura della linea e ripristini;

In casi particolari e comunque dove si renderà necessario, in particolare in corrispondenza di

attraversamenti, si potrà procedere anche con modalità diverse da quelle su esposte. A titolo di

esempio si evidenzia che in alcuni casi specifici potrebbe essere necessario procedere alla posa del

cavo con:

Perforazione teleguidata

Staffaggio su ponti o strutture pre-esistenti;

Posa del cavo in tubo interrato;

Realizzazione manufatti per attraversamenti corsi d’acqua

Contestualmente alle altre opere sarà realizzata nell’area ad essa adibita, presso la nuova stazione di

rete 380/150 kV di Garaguso, la stazione d’utenza. Preso quest’ultima saranno installati i sistemi di

controllo dell'impianto di generazione, le apparecchiature di interfaccia verso la nuova stazione di

consegna 150 kV / 380 kV e le apparecchiature di interfaccia verso l'impianto.

Nella parte di impianto di utenza è previsto la realizzazione di un fabbricato di dimensioni

29,5 m x 6,7 m x 4,2 m, il quale ospiterà il locale quadri MT con gli arrivi linea dagli impianti, un locale

misure, un locale TLC, un locale servizi ausiliari e batterie per l'alimentazione delle utenze privilegiate,

un locale comando e controllo, mentre nella parte di impianto di consegna sarà realizzato un un

fabbricato comandi e servizi di dimensioni 11 m x 3,5 m x 3,2 m.

L'accesso alla stazione d’utenza è previsto tramite due cancelli carrabili.

Per la realizzazione della stazione di utenza le fasi di lavoro si articoleranno secondo il seguente ordine:

Preparazione dell’area (recinzione cantiere, rilievi, pulizia terreno);

Realizzazione degli scavi di sbancamento e rilevati e realizzazione muri C.A.V.

Esecuzione dei plinti di fondazione, dei cunicoli e degli edifici;

Passaggio condotte e realizzazione del sistema di drenaggio delle acque;

Realizzazione dell’impianto di terra;

Bitumatura corpi stradali;

Montaggi elettrici (quadri elettrici, cavi BT, cavi MT, terminali MT, etc.);

Posizionamento e montaggio trafo (incluso castelletto MT e cavi MT);

Montaggio apparecchiature AT;

Montaggio pali e proiettori, posa collegamenti ausiliari;

Collaudi interruttore AT, trafo, montante AT e verifica e settaggio protezioni.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 29 49

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Al termine dei lavori civili ed elettromeccanici sarà effettuato il collaudo di tutte le opere.

Il cantiere principale dell’impianto e quello per la realizzazione della stazione d’utenza dovranno essere

dotati di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere (del tipo chimico) dimensionati in modo da

risultare consoni al numero medio di operatori presumibilmente presenti in cantiere e con

caratteristiche rispondenti all'allegato XIII del D.Lgs. 81/08. Il numero dei servizi non potrà essere in

ogni caso inferiore ad 1 ogni 10 lavoratori occupati per turno.

Sulla base delle attività suddette dovranno essere analizzati e valutati i rischi e quindi, sulla base delle

dettagliate valutazioni che saranno svolte durante la predisposizione del piano di sicurezza e

coordinamento (PSC) saranno proposte procedure, apprestamenti e attrezzature per la prevenzione

degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, oltre che stimati i relativi costi. Il PSC proporrà

altresì le misure di prevenzione dei rischi risultanti dall’eventuale presenza, simultanea o successiva, di

varie imprese e di lavoratori autonomi, nonché dall’utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture,

mezzi logistici e di protezione collettiva.

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A.1.H RELAZIONE SULLA FASE DI CANTIERIZZAZIONE

La realizzazione dell’impianto sarà divisa in varie fasi.

Ogni fase potrà prevedere il noleggio di uno o più macchinari (muletti, escavatrici, gru per la posa

della cabina prefabbricata, ecc.)

Nessuna nuova viabilità esterna sarà realizzata essendo l’area già servita da infrastrutture viarie,

benché le strade adiacenti all’impianto dovranno essere adeguate per consentire il transito di mezzi

idonei ad effettuare sia il montaggio che la manutenzione dell’impianto.

Le restanti aree del lotto (aree tra le stringhe e sotto le strutture di supporto) saranno piantumate

con erba.

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A.1.H.1 Materiali

È previsto complessivamente un numero di viaggi al cantiere da parte di mezzi pesanti per trasporto

materiale inferiore a 350 (per una media inferiore di 3 viaggi alla settimana).

La tabella seguente fornisce una panoramica di tipo e quantità dei trasporti previsti.

Materiale di trasporto N. N. CAMION furgoni

Moduli fotovoltaici

Inverters

Strutture a profilato per pannelli

Bobine di cavo

Canalette per cavi e

acqua

Cabine prefabbricate

Recinzione

Pali

Impianti tecnologici (telecamere,

ecc.) Lampade e armature pali

Trasformatori

Quadri MT

Quadri BT

Ghiaia per strade interne

Asporto finale residui di cantiere

TOTALE CAMION trasporto materiale

AUTOBETONIERE cls (10 mc)

Asporto terra in eccedenza

80 20

80

30

30

21 5

20 5 8

21 10 5 10 5

342

10

5

Oltre ai veicoli per il normale trasporto giornaliero del personale di cantiere, saranno presenti in

cantiere 1 autogru per la posa delle cabine e degli inverter, 1 o 2 muletti per lo scarico e il trasporto

interno del materiale, 1 escavatore a benna ed 1 escavatore a pala.

A.1.H.2 Risorse umane

È previsto l’intervento di squadre di operai differenziate a seconda del tipo di lavoro da svolgere.

È previsto l’intervento minimo di 2 squadre per fase di esecuzione.

Verranno impiegati in prima analisi i seguenti tipi di squadre:

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Manovali edili

Elettricisti

Montatori meccanici

Ditte specializzate

Si riporta di seguito una tabella con le fasi principali previste. Accanto ad ogni fase è specificato il

tempo di esecuzione stimato e il tipo di squadra coinvolta:

FASE Operatore Tempo [gg lav.]

Richiesta di connessione all'ENEL e ottenimento della STMD Ufficio 60

Rilascio delle autorizzazioni necessarie Ufficio 120

Recinzione provvisoria dell'area Manovali edili 5

Sistemazione del terreno Ditta specializzata 5

Pulizia del terreno Ditta specializzata 5

Sbancamento per le piazzole di cabina Manovali edili 7

Esecuzione scavi perimetrali Manovali edili 20

Tracciamento delle strade interne Manovali edili 5

Tracciamento dei punti come da progetto Manovali edili 5

Realizzazione dei canali per la raccolta delle acque meteoriche Manovali edili 10

Posa della recinzione definitiva Manovali edili 15

Posa delle cabine prefabbricate Ditta specializzata 20

Esecuzione delle infissioni delle strutture di sostegno e livellamenti necessari Manovali edili 100

Infissione e collegamento dei dispersori dell'impianto di terra Manovali edili 15

Esecuzione scavi per canalette Manovali edili 20

Installazione delle palificazioni Manovali edili 20

Installazione e cablaggio corpi illuminanti Elettricisti 20

Installazione sistemi di sicurezza Ditta specializzata 10

Posa delle canalette Manovali edili 15

Posa degli inverters Ditta specializzata 15

Montaggio delle strutture di sostegno Montatori meccanici 100

Posa dei moduli FV sulle sottostrutture Elettricisti 200

Installazione dei quadri di campo esterni Elettricisti 10 Esecuzione dell'impianto di terra e collegamento conduttori di protezione Elettricisti 20

Posa dei cavi di energia nelle canalette Elettricisti 20

Posa dei cavi di segnale in corrugato Elettricisti 15

Cablaggi nei cestelli e raccordi alle canalette Elettricisti 15

Chiusura di tutte le canalette Elettricisti 5

Cablaggi delle apparecchiature elettriche Elettricisti 10

Cablaggi in cabina Elettricisti 15

Reinterro attorno alle cabine Manovali edili 4

Cablaggi dei moduli fotovoltaici Elettricisti 150

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FASE Operatore Tempo [gg lav.] Posa e cablaggio dei cancelli Manovali edili 2

Esecuzione dei lavori di linea da parte di ENEL ENEL 90

Verifiche sull'impianto di terra Elettricisti 3

Collaudo degli impianti tecnologici e servizi ausiliari Ditta specializzata 2

Primo collaudo funzionale e di sicurezza (prove in bianco) Direzione lavori 2

Prova di produzione Direzione lavori 2

Installazione dei gruppi di misura da parte di ENEL ENEL 1

Intervento dell'UTF UTF 1

Collaudo finale e messa in esercizio Direzione lavori 1

Invio documentazione al GSE Ufficio 7

La realizzazione dell’opera è prevista complessivamente in 29 mesi.

A.1.H.3 Recinzioni

Per garantire la sicurezza dell’impianto, l’area di

pertinenza sarà delimitata da una recinzione metallica

integrata da un impianto di allarme antintrusione e di

videosorveglianza.

La recinzione continua lungo il perimetro dell’area

d’impianto sarà costituita da elementi modulari rigidi

in tondini di acciaio elettrosaldati di diverso diametro

che conferiscono una particolare resistenza e solidità

alla recinzione. Essa offre una notevole protezione da

eventuali atti vandalici, lasciando inalterato un

piacevole effetto estetico e costituisce un sistema di

fissaggio nel rispetto delle norme di sicurezza.

La recinzione avrà altezza complessiva di circa 200 cm con pali di sezione 60x60 mm disposti ad

interassi regolari di circa 1 m con 4 fissaggi su ogni pannello ed incastrati alla base su un palo tozzo

in c.a. trivellato nel terreno fino alla profondità massima di 1,00 m dal piano campagna.

A distanze regolari di 4 interassi le piantane saranno controventate con paletti tubolari metallici

inclinati con pendenza 3:1.

In prossimità dell’accesso principale saranno predisposti un cancello metallico per gli automezzi della

larghezza di cinque metri e dell’altezza di due e uno pedonale della stessa altezza e della larghezza

di un metro e mezzo.

La recinzione presenta le seguenti caratteristiche tecniche:

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PANNELLI

Zincati a caldo, elettrosaldati con rivestimento protettivo in Poliestere.

Larghezza mm 2000.

Maglie mm 150 x 50.

Diametro dei fili verticali mm 5 e orizzontali mm 6.

PALI

Lamiera d'acciaio a sezione quadrata.

Sezione mm 60 x 60 x 1,5.

Giunti speciali per il fissaggio dei pannelli.

Fornibili con piastra per tassellare.

COLORI

Verde Ral 6005 e Grigio Ral 7030, altri colori a richiesta.

CANCELLI

Cancelli autoportanti e cancelli scorrevoli.

Cancelli a battente carrai e pedonali.

RIVESTIMENTI

Pannelli

Zincati a caldo quantità minima di zinco secondo norme DIN 1548 B.

Plastificazione con Poliestere spessore da 70 a 100 micron.

Pali

Zincati a caldo.

Plastificazione con Poliestere spessore da 70 a 100 micron.

Di seguito si sintetizzano le caratteristiche dimensionali della gamma di prodotti scelti.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 35 49

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Pannelli larghezza 2000 Pali 60x60

Altezza

nominale

recinzione

Altezza reale

pannello

Numero

fissaggi

Altezza pali da

cementare

Altezza pali su

Piastre speciali

1000 1080 3 1300 1100

1400 1380 3 1700 1400

1700 1680 4 2000 1700

2000 1980 4 2300 2000

Dimensioni espresse in mm.

Tabella II – Caratteristiche dimensionali della recinzione

La recinzione potrà essere mitigata con delle siepi di idonea altezza costituite da essenze arboree-

arbustive autoctone.

A.1.H.4 Livellamenti

Sarà necessaria una pulizia propedeutica del terreno dalle graminacee e dalle piante selvatiche

preesistenti.

L’adozione della soluzione a palo infisso senza fondazioni ridurrà praticamente a zero la necessità di

livellamenti localizzati, necessari invece in caso di soluzioni a plinto.

Saranno necessari degli sbancamenti localizzati nelle sole aree previste per la posa del locale cabina

d’impianto e dei locali cabina di trasformazione BT/MT

La posa della recinzione sarà effettuata in modo da seguire l’andamento del terreno.

La posa delle canale portacavi non necessiterà in generale di interventi di livellamento.

Il profilo generale del terreno non sarà comunque modificato, lasciando così intatto il profilo

orografico preesistente del territorio interessato. Né saranno necessarie opere di contenimento del

terreno.

In generale gli interventi di spianamento e di livellamento, dovendo essere ridotti al minimo,

saranno ottimizzati in fase di direzione lavori.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 36 49

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A.1.H.5 Scolo acque

Si prevede un sistema di raccolta e incanalamento delle acque piovane verso i canali naturali

esistenti. Tale sistema avrà il solo scopo di far confluire le acque meteoriche all’esterno del campo,

seguendo la pendenza naturale del terreno, in modo da prevenire possibili allagamenti.

A.1.H.6 Movimentazione terra

Di seguito si riporta un quadro di sintesi delle voci di scavo con relativi volumi di terra movimentata.

Fondazioni cancello Ingresso

L [m] 2,5 V. terra[mc]

P [m] 0,6 2,7

H [m] 0,9

N 2

V. singolo scavo [m3] 0,9

Platea Cabina Trasformazione

V. terra[mc]

L [m] 10 360,0

P [m] 3,0

H [m] 0,6

N 20

Platea Cabina Impianto

V. terra[mc]

L [m] 15,3 42,23

P [m] 4,6

H [m] 0,6

Plinti Pali V N [mc]

Illuminazione e TVCC 0,3 115 34,5

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 37 49

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Scavi per stesura linee elettriche V. terra[mc]

L [m] 9000 4500

P [m] 0,5

H [m] 1

TOTALE 4939,43

Considerando che la terra movimentata per gli scavi necessari per la posa delle linee elettriche viene

completamente riutilizzata per ricoprire gli stessi scavi, quindi la quantità di terra in eccesso risultante

dagli interventi di scavo e sbancamento del terreno necessari per la realizzazione dell’impianto è pari a

circa 439,43 m3.

Per smaltire la terra in eccesso risultante dalle attività di scavo e sbancamento si potrà procedere in

uno dei seguenti modi:

1. spargimento sul terreno in modo omogeneo del volume accumulato (realizzabile a seconda

dell’andamento dell’organizzazione di cantiere); in questo caso lo strato superficiale aggiunto

avrebbe un’altezza media di 12,2 mm. Oppure:

2. smaltimento del terreno mediante autocarri (tramite ditta specializzata in riciclaggio materiali

edili).

Nella seconda ipotesi, considerando una densità di riferimento media per il terreno vegetale di 1,8 t/m3

e una quantità orientativa di terreno da smaltire di 440 m3, si ottiene una prima stima in peso di circa

792 tonnellate da smaltire.

Supponendo l’utilizzo di autocarri della portata di 22 t ciascuno, si può calcolare in prima

approssimazione un numero di viaggi intorno a 36 (ogni viaggio si intende come “andata” e “ritorno”).

In fase di cantiere si può tuttavia optare per una soluzione ibrida tra le due sopra esposte.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 38 49

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A.1.H.8 Dismissione

Si prevede una vita utile dell’impianto non inferiore ai 25 anni.

A fine vita dell’impianto è previsto l’intervento sulle opere non più funzionali attraverso uno dei modi

seguenti:

totale o parziale sostituzione dei componenti elettrici principali (moduli, inverter,

trasformatori, ecc.), oppure:

smantellamento integrale del campo e riutilizzazione del terreno per altri scopi.

In caso di smantellamento dell’impianto, i materiali tecnologici elettrici ed elettronici verranno

smaltiti secondo direttiva 2002/96/EC: WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment) – direttiva

RAEE – recepita in Italia con il Dlgs 151/05.

Il prodotto più tecnologicamente sviluppato e maggiormente presente in peso nel campo è il modulo

fotovoltaico: è stata istituita un associazione/progetto di produttori di celle e moduli fotovoltaici,

chiamata PV-Cycle. L’associazione consta al momento di circa 40 membri tra i maggiori paesi

industrializzati, tra cui TOTAL, SHARP, REC e molti altri giganti del settore. Il progetto si propone di

riciclare ogni modulo a fine vita. Sono attualmente attive 2 linee di riciclaggio sperimentale avviate

dalle società First Solar e SolarWorld. Il costo dell’operazione è previsto da sostenersi a cura dei

produttori facenti parte dell’associazione.

Maggiori informazioni sono disponibili all’URL: http://www.pvcycle.org/

Per le ragioni esposte lo smaltimento/riciclaggio dei moduli non rappresenterà un futuro problema.

Prodotti quali gli inverter, il trasformatore BT/MT, ecc., verranno ritirati e smaltiti a cura del

produttore.

Essendo prevista la completa sfilabilità dei cavi, a fine vita ne verrà recuperato il rame e smaltiti i

rivestimenti in mescole di gomme e plastiche.

Le opere metalliche quali i pali di sostegno delle strutture, la recinzione, i pali perimetrali e le

strutture in acciaio e Fe zincato verranno recuperate. Le strutture in Al saranno riciclabili al 100%.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 39 49

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I materiali edili (i plinti di pali perimetrali, la muratura delle cabine) in calcestruzzo, verranno

frantumati e i detriti verranno e riciclati come inerti da ditte specializzate.

Per ulteriori dettagli sul piano di smaltimento dell’impianto si veda il documento allegato C1A “Piano

di dimissione e smaltimento”.

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SIGLA-TAG REV DESCRIZIONE – DESCRIPTION 20/04/11 40 49

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A.1.I RIEPILOGO DEGLI ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI DEL PROGETTO

A.1.I.1 Quadro economico

Importo Lavori

Opere Architettoniche Impianto FV € 949.000,00

Opere Elettriche Impianto FV € 45.026.360,00

Opere Architettoniche di Connessione alla rete AT € 1.225.000,00

Opere elettriche di Connessione alla rete AT € 1.625.000,00

( come da computi metrici allegati)

€ 150.000,00

Totale Lavori € 48.825.360,00

Consulenze Tecniche specialistiche, Geologiche e Rilievi

Progettazione

(preliminare, definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza)

Spese tecniche per Direzione Lavori

Spese per Collaudo, certificazione impianto

€ 245.000,00

Spese per Cassa Previdenza professionisti (ingegneri, geologi, ecc.)

Spese amministrative

Somme a disposizione

(Imprevisti circa 2,5 % circa)

Totale progetto (IVA esclusa) € 50.330.794,00

IVA (10% sul Totale Lavori) € 4.882.536,00

IVA (20% sulle altre voci) € 301.086,80

Totale progetto (Iva inclusa) € 55.514.416,80

Arrotondamento € 583,20

55515000

Totale complessivo progetto € 55.515.000,00

Ubicazione impianto

€ 30.000,00

€ 150.000,00

€ 5.000,00

€ 25.000,00

€ 1.220.634,00

€ 65.000,00

QUADRO ECONOMICO

€ 9.800,00

Totale progettazioni e consulenze

- COMUNE DI FERRANDINA - PROVINCIA DI MATERA

POTENZA NOMINALE DI 19920 kWp

dei Quali oneri per la sicurezza

REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

CONNESSO ALLA RETE DELLA

FERRANDINA (MT) - Località Piana di S.Chiara

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A.1.I.2 Sintesi di forme e fonti di finanziamento per la copertura dei costi dell’intervento

L’impianto sarà finanziato attraverso il meccanismo della “finanza di progetto” (project financing) in

base al quale i capitali necessari alla costruzione saranno coperti in parte dal richiedente (equity),

con una percentuale pari a circa il 20% del costo totale, e la restante parte attraverso linea di

credito garantita dai flussi di cassa previsti (si veda per dettagli il successivo paragrafo A.1.I.5).

A.1.I.3 Cronoprogramma riportante l’energia prodotta annualmente durante la vite utile

dell’impianto

Facendo riferimento ai dati radiometrici della provincia di Matera e con preciso riferimento al

comune di Ferrandina, si è proceduto al calcolo della producibilità dell’impianto in oggetto mediante

il software PVSYST.

DATI DI INPUT

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Da tali dati si ricava una producibilità annua pari a circa 28,571 GWh/anno al netto delle perdite

d’impianto di generazione fotovoltaica e di conversione (inverter).

Figura 4: diagramma della producibilità attesa media annua in Italia con moduli fissi

ad inclinazione ottimale (fonte: http://sunbird.jrc.it)

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3E Ingegneria

Impianto fotovoltaico “Rossi 1” Progetto definitivo

Relazione Generale

OGGETTO / SUBJECT

Elaborato A1 0 EMISSIONE Data-Date. Pag. TOT.

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A.1.I.4 Benefici ambientali

Sulla base della producibilità annua stimata nel paragrafo precedente si può affermare che la messa

in servizio e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico di “Rossi 1” potrà:

- Consentire un risparmio di circa 6286 TEP* (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) all’anno;

- Evitare l’immissione di circa 13830 tonnellate di CO2** all’anno.

* TERNA S.p.a dichiara che 1 tonnellata equivalente di petrolio (1 TEP) genera 4.545 kWh di energia utile; valore

standard fornito come consumo specifico medio lordo convenzionale del parco termoelettrico italiano.

** Valore cautelativo calcolato sulla base dell’indicatore chiave fornito dalla commissione europea per il territorio

europeo (e approssimato per difetto): intensità di CO2: 2,2 tCO2/TEP.

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A.1.I.5 Business Plan Solare

Sulla base della producibilità annua stimata nel paragrafo precedente si riporta il business plan

solare dell’impianto fotovoltaico in oggetto.

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