Educazione scolastica I PROGRAMMI SCOLASTICI POSSONO SVOLGERE UN RUOLO IMPORTANTE NELLA PROMOZIONE DI SANE ABITUDINI ALIMENTARI è possibile migliorare le pratiche nutrizionali che influenzano lo stato di salute, la crescita e lo sviluppo intellettivo
101
Embed
Educazione scolastica I PROGRAMMI SCOLASTICI POSSONO SVOLGERE UN RUOLO IMPORTANTE NELLA PROMOZIONE DI SANE ABITUDINI ALIMENTARI è possibile migliorare.
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Educazione scolastica
I PROGRAMMI SCOLASTICI POSSONO SVOLGERE UN RUOLO
IMPORTANTE NELLA PROMOZIONE DI SANE ABITUDINI ALIMENTARI
è possibile migliorare le pratiche nutrizionali che influenzano lo stato di salute, la crescita e lo
sviluppo intellettivo
Perché la scuola?
La scuola raggiunge il maggior numero di ragazzi
Può insegnare ai ragazzi a resistere alle pressioni sociali
Dopo un appropriato training, gli insegnanti possono usare le loro abilità istituzionali per
diffondere messaggi di saluteNelle scuole dove esiste la mensa, è possibile
attuare da vicino una sana alimentazione
PROGRAMMI SCOLASTICI CHE PROMUOVONO UN’
ALIMENTAZIONE SANA E DURATURA
La scuola non può agire da sola !
Ovviamente l’ azione della scuola deve essere supportata da tutte le altre componenti della società in grado di influenzare i comportamenti alimentari e motori.
Programmi di governo (stato, regione, provincia, comune,
circoscrizione)Assetto urbanistico/Spazi verdi
Negozi di alimentariLuoghi di ristorazioneMass media/pubblicità
Distributori di bibite/alimentiEtichette nutrizionali
TrasportiImpianti sportivi
Famiglia
Problematiche che necessitano educazione alimentareNutrizione insufficienteAnemia sideropenicaSovrappeso/obesità
Metodi incongrui di perdita di pesoDisordini del comportamento
Dopo i 7 anni Maggiore consapevolezzaLocalizza i disturbi Persiste il senso di maltrattamento, punizione, persecuzione
Bambini affetti
vanno aiutati ad elaborare e a esprimere tutta l’ ansia, la paura, la rabbia
necessitano di un' accurata informazione sulla malattia e le sue implicazioni sociali. La conoscenza, riducendo l' incertezza, riduce l' ansia
Devono essere aiutati a far emergere le loro capacità, che li possano rendere graditi e accettati dal gruppo.
Se non possono emergere in attività fisiche, ci sono altre attività in cui possono esprimersi (canto, musica, pittura, umorismo, esperto di storia dello sport, di musica o di programmi televisivi).
epoca di MUTAMENTI
biologici
culturali
emotivi
cognitivi
sociali
Adolescenza…
Uno degli scopi dell’ adolescente è quello di essere normale, cioè uguale ai coetanei
Gli adolescenti con malattia cronica devono provare di essere normali al contrario dei loro coetanei sani
Malattia prolunga la fase di dipendenza dalle cure e dal supporto emozionale della famiglia
NEGAZIONE REGRESSIONE
Immagine corporea insoddisfacente Limitazione nelle attività quotidianeIsolamento dai coetaneiSenso di colpa per essere di peso alla famigliaIncertezza del futuro sentimentale e lavorativoAnsia e depressione
Problematiche dell’ adolescente con malattia cronica
Indicatori di rischio di scarso adattamento
Avere pochi amiciSentirsi diversiEsclusione dalle attività sociali
Comportamenti a rischio: fumo, alcool, droghe, attività sessuale non protetta
Tra i 10-13 anni il centro della vita sociale del bambino tende a spostarsi dal gruppo al migliore amico. Può essere molto rassicurante confidare in un amico, discutere apertamente della malattia, ed essere accettato
E’ la prima, vera esperienza di attaccamento fuori dalla famiglia
Condivisione di sentimenti e esperienze aiuta a diminuire il senso di unicità ed inadeguatezza, e contribuisce allo sviluppo di rapporti empatici
la scuola e i coetanei
La scuola è l' ambiente in cui il bambino impara gran parte delle regole nei rapporti interpersonali e sociali necessari per la vita. Il bambino con malattia cronica spesso trova nella scuola l' unica o la maggiore opportunità sociale o di ricreazione, che non dovrebbe essere trascurata. Spesso, anche nell' ambito scolastico, viene escluso da molte attività a causa di frequenti episodi di malattia, restrizioni, reazioni di genitori e coetanei.
La maggior parte dei bambini con malattia cronica ha una normale intelligenza, ma una malattia
cronica o una disabilità fisica possono provocare problemi causa di insuccesso scolastico
legati alla malattiadiminuita attenzioneassenze scolastichefacile stancabilitàcrisi di dolore farmaci (agitazione,
irritabilità, sonnolenza)
correlati emotivi
genitori docenticoetanei
Genitori
riluttanti a collaborare con i docenti per precedenti esperienze negative
paura di discriminazione o senso di pietà verso il bambino malato
Insegnanti
• Tendono a fare delle personali valutazioni, con approcci spesso sbagliati
• La conformazione gracile del bambino o la bassa statura possono portare l' insegnante a considerarlo più piccolo
• Difficile distinguere se un particolare comportamento sia l' effetto della malattia cronica, stress o ansia o indipendente da essa
• Possono adottare trattamenti preferenziali, spesso avallati o richiesti dai genitori.
Domande sollevate dagli insegnantic
richiede una dieta particolare? esistono particolari condizioni di
emergenza che la scuola deve conoscere e saper fronteggiare?necessita di un particolare equipaggiamento ? (sedia a rotelle, tutori)
Domande sollevate dagli insegnanti
la condizione richiede una particolare restrizione fisica? può partecipare a tutte le attività di educazione fisica? Ci sono esercizi non indicati?
assume dei farmaci? ha variato recentemente il dosaggio? Può il farmaco influenzare il comportamento?
vi è necessità di accorciare o modificare l'
orario scolastico?
compagni
• il bambino che presenta un' individualità, come quello affetto da malattia cronica, non è facilmente accettato dal gruppo.
Possibili diversità:• aspetto fisico (bassa statura, malformazioni)• Necessità di farmaci o di controlli• diete particolari• restrizioni fisiche• bisogno di andare spesso in bagno
compagni
Funzione importantissima (accettazione e interazione) L' approvazione dei coetanei è fondamentale per aiutare il bambino malato ad uscire fuori dall' ambito familiare e investire le sue energie affettive verso un ambiente di bambini di pari età
I coetanei, in alcuni casi e se non preparati, possono reagire alla diversità con imbarazzo e disagio. Spesso temono che il contatto col bambino malato possa trasmettere loro la malattia, nascondendo tale timore sotto una maschera di ostilità
Malattie croniche che richiedono attenzione nell’ alimentazione
Aumento patologico dei livelli di colesterolo e/o trigliceridi.
I casi che più frequentemente riguardano l’ età pediatrica sono le ipercolesterolemie su base ereditaria (genetica), spesso associate ad obesità e alimentazione scorretta.
Rappresentano patologie ad alto rischio di malattia cardiovascolare precoce (infarto del miocardio, angina pectoris, ischemia cerebrale o ictus, vasulopatie periferiche).
Placca aterosclerotica
FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI
Terapia dietetica
Promozione di abitudini alimentari corrette, rivolte alla qualità più che alla quantità dei nutrienti. Dieta varia e gustosa, ricca di fibre.
Privilegiare cereali, legumi, verdura, frutta e pesce, mentre vanno assunti con moderazione carni magre, prosciutto crudo o bresaola, uova, latte o yogurth parzialmente scremato.
Tra i condimenti sono raccomandati l' olio extravergine di oliva e gli oli vegetali, mentre sono assolutamente sconsigliati grassi di origine animale (burro, lardo, strutto) e margarine vegetali.
Allergie alimentari
Incidenza in aumento (maggiore varietà di cibi, esposizione ad essi in epoca più precoce).
I cibi più frequentemente coinvolti sono: latte e derivati, uova, pesci, crostacei, noci, mandorle, arachidi, cereali, pomodoro.
SINTOMI
diarrea, vomito, coliche addominali, sangue nelle feci
disturbi respiratori (rinite, asma) o cutanei (orticaria, angioedema, dermatite)
emicrania, disturbi del sonno, iperattività
shock anafilattico (manifestazione più grave e potenzialmente letale, fortunatamente rara)
Terapia
Eliminazione dell' alimento responsabile dalla dieta.
In caso di orticaria dare antiistaminici, o in presenza di manifestazioni cliniche più severe cortisonici o adrenalina.
ORTICARIAprurito e eruzioni cutanee rosse (pomfi), sollevate, dai margini circolari o irregolari su qualunque parte del corpo. Sedi preferite: tronco, volto, estremità e radice arti (glutei).
Comparsa rapida (secondi o minuti)
Durata variabile (30 min fino ad un max di 12-24 ore)
Regredisce senza lasciare traccia
Angioedema• Interessati i tessuti profondi (vie respiratorie,
o gastrointestinali) • tumefazione del labbro e della lingua. • Durata 1-30 minuti.
I sintomi compaiono solo se lo sforzo fisico è preceduto da assunzione di cibo in generale o di alimenti ben precisi verso i quali il soggetto è sensibilizzato
Malattie croniche limitanti l’ attività fisica
• Asma bronchiale • Diabete di tipo 1• Fibrosi cistica• Artrite idiopatica giovanile• S. Down
Malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie
broncospasmo
Sintomi
• Affanno• Sibilo• Tosse• Senso di oppressione al torace• Ansia• Difficoltà nel parlare
Cause
ALLERGICHE• Inalanti (es.
polvere di casa, pollini, erbe, peli e forfora di animali, muffe)
• Alimenti (es. latte, pesce, uova, alcuni frutti)
• Non steroidi– Cromoglicato– Chetotifene– antileukotrieni
Attività fisica nell’ asma
Quando il trattamento farmacologico è in grado di controllare la sintomatologia respiratoria, l’attività sportiva può contribuire
al miglioramento degli indici di funzionalità respiratoria
la pratica sportiva, soprattutto nei giovani asmatici, va incoraggiata sia per motivi di ordine psicosociale che fisiopatologico.
• Condizione caratterizzata da insorgenza di sintomi di asma con l’ esercizio fisico (durante/dopo), alleviati dal trattamento per l’asma.
• Colpisce sia gli asmatici che i non asmatici
Asma da sforzo
Riscaldamento
• efficace nel prevenire il broncospasmo da sforzo:
• 20 min di esercizio submassimale• 5-7 sprints x 30 sec ogni 2-3min
circa 30 min prima dell’esercizio
Sports meno asmogeni
• tennis• pallamano• ginnastica• golf• karate
• corsa• nuoto• baseball
DIABETE MELLITO TIPO 1
lesione auto-immunitaria, IRREVERSIBILE delle cellule beta del pancreas, che producono INSULINA
PREVALENZA circa 2 /1000
(In una scuola media inferiore o superiore di normale numerosità è possibile incontrare almeno un caso).
età più colpita: 5-8 anni e pubertà
SINTOMI DI IPERGLICEMIA
FAME, SETE
POLIURIA, ENURESI
DIMAGRIMENTO
STANCHEZZA
ALITO ACETONEMICO
COMA
Insulina
Alimentazione Esercizio fisico
SCOPISCOPI
TERAPIATERAPIA
buon controllo metabolico prevenzione delle complicanze
inserimento sociale e realizzazione personale
INSULINA
Il bambino diabetico ha in genere bisogno di 3-4 somministrazioni giornaliere di insulina.
Vanno fatte prima dei pasti principali (colazione, pranzo, cena), mediante penne.
La quantità di insulina ed il tipo di somministrazione sono decisi in base all' andamento delle glicemie.
I bambini praticano a casa controlli giornalieri di glicemia, mediante dei reflettometri, strumenti che forniscono immediatamente il valore della glicemia.
DIETA
L' alimentazione di un bambino diabetico non differisce da quella di un coetaneo che si alimenti in modo sano ed equilibrato.
Assunzione di una quantità di calorie normale per l' età, con una distribuzione equilibrata tra i vari componenti (carboidrati, proteine, lipidi)
Il bambino oltre ai tre pasti principali può avere bisogno di alcuni spuntini (in genere a metà mattina o a metà pomeriggio) in base all' andamento delle glicemie.
I dolcificanti chimici non sono necessari.
ATTIVITA’ FISICA
Condiziona l' andamento del controllo glicemico (rischio di ipoglicemia)
Permette di ridurre le dosi giornaliere di insulina
Va programmata nella giornata, preferibilmente in periodi di buon controllo glicemico
Aiuta a raggiungere un migliore equilibrio psico-fisico
Sconsigliati sport pericolosi in caso di perdita di cosceinza (sport subacquei, lotta libera, paracadutismo)
Necessità di assumere zuccheri durante o alla fine dell' attività
Pianifica l’ esercizio preferibilmente 1-2 ore dalla somministrazione di insulina e dal pasto
Se glicemia è < 100 mg/dL, assumi dei CHO extra (1/2-1 banana)
Se glicemia > 250-300 mg/dL, inietta un supplemento extra di insulina e aspetta che la glicemia sia scesa prima di praticare movimento (2-3 ore!)
Se ci sono chetoni NON praticare l’ esercizio
Come pianificare l’ esercizio fisico?
IPOGLICEMIA
diminuzione della glicemia al di sotto di 50 mg/dl.
zucchero pronto per bocca (3-4 zollette, mezzo bicchiere di succo di frutta, 200 cc di Coca Cola)
se vomito o perdita di coscienza dare glucagone (intramuscolo o sottocute) ed eventualmente chiamare il 118.
Quanto velocemente “lavora” lo zucchero?
Bevande zuccherate
Succo di frutta
Zollette di zucchero Miele
Latte
pane gelato
barretta cioccolata
10-15 min
60-90 min
Esercizio fisico a scuola
• Bambini ed adolescenti possono pienamente partecipare all’ educazione fisica a scuola, anzi dovrebbero essere incoraggiati a non chiedere l’ esonero.
• I genitori devono assicurarsi che il personale sia a conoscenza dei rischi dell’ ipoglicemia e in grado di riconoscerne i sintomi.
• E’ necessario che il bambino sia provvisto di reflettometri e di carboidrati pronti o anche bevande glucosaline per sportivi.
FIBROSI CISTICA
• LIMITAZIONE MOTORIA DOVUTA ALLA PROGRESSIVA PERDITA DELLA FUNZIONALITA’ RESPIRATORIA
FIBROSI CISTICA
coinvolte le ghiandole esocrine produzione di liquidi spessi, densi e concentrati con "otturazione" dei canali escretori
coinvolgimento di più organi (polmone, pancreas, fegato, sistema riproduttivo)
Manifestazioni cliniche
Compromissione
nutrizionale-digestiva
ristagno dei secreti e dilatazione dei dotti escretori di fegato e pancreas
Compromissione polmonare
ostruzione delle vie respiratorie di piccolo calibro
attecchimento di batteri (bronchite cronica)
Problemi psico-sociali
malattia con lungo decorso, invalidante
il bambino deve condurre una vita quanto più normale possibile e deve essere considerato come un bambino potenzialmente sano
la malattia anche in fase di infezione respiratoria e nonostante la tosse non è contagiosa per i soggetti sani
Importanza dell’ esercizio fisico nel trattamento della FC
• Esercizi che aumentano la forza, la resistenza muscolare e l’elasticità dei tessuti
• Attività aerobiche (5 min. di riattivazione, 20 min. di attività, 5 min. di defaticamento)
Effetti dell’attività aerobica
Miglioramento della funzione polmonare
Miglioramento dell’espettorazione
Aumento della resistenza ventilatoria
Reclutamento di un maggior numero di masse muscolari
Controindicazioni all’esercizio fisico
·Ritmo cardiaco superiore al 70-80% dello sforzo massimale (±150 battiti al minuto)
E’ una delle più comuni malattie reumatiche E’ una delle più comuni malattie reumatiche croniche incroniche in
età pediatrica e costituisce una delle cause età pediatrica e costituisce una delle cause più più
importanti di disabilitàimportanti di disabilità.
infiammazione articolare che si manifesta con gonfiore (tumefazione), dolore e limitazione funzionale
persiste da più di 3 mesi
CONSEGUENZE DEL DANNO CONSEGUENZE DEL DANNO INFIAMMATORIO INFIAMMATORIO
ARTICOLAREARTICOLARE
Classificazione clinica Classificazione clinica
SistemicaSistemica febbre, interessamento generale
Poliarticolare Poliarticolare cinque o più articolazioni
Oligoarticolare Oligoarticolare 1-4 articolazioni (ginocchio e caviglia)
L’AIG può compromettere qualunque distretto L’AIG può compromettere qualunque distretto articolarearticolare
Testa e collo Dolore durante la masticazione
Perdita dell’estensione e della rotazione del collo
Articolazioni dell’arto superiore Limitazione dell’abduzione omerale della spalla
Perdita del movimento di estensione del gomito, del polso o delle dita
Articolazioni dell’arto inferiore Difficoltà nella deambulazione e nel mantenimento della
posizione eretta, atrofia dei muscoli estensori dell’anca Inefficace meccanismo di estensione del ginocchio e valgismo Limitazione del movimento di dorsoflessione del piede
Rigidità articolare nella posizione di massimo comfort (solitamente in flessione)
A causa delle contrazioni muscolari a carico dei muscoli flessori e degli adduttori adiacenti all’articolazione, tale posizione non risulta essere quella di massima funzionalità
Limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane
ASPETTI PSICO-SOCIALIASPETTI PSICO-SOCIALI
comporta una serie di adattamenti nella vita
quotidiana, ai quali non sempre il bambino o
l’adolescente riesce ad adeguarsi.
I bambini affetti da AIG non necessitano di strutture o scuole speciali, ma di un
adeguamento delle caratteristiche edilizie, affinchè possano condurre una vita il più
possibile simile a quella svolta prima dell’esordio della malattia.
Fisica (Fisica (termoterapia,crioterapia e ultrasonoterapia)
PROGRAMMA MOTORIO PER IL MANTENIMENTO DELLE CAPACITA’ FUNZIONALI E PER L’
AUTONOMIA NELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE
aumentare il range di movimento articolare durante l'estensione, potenziando i muscoli
estensori
Aumentare la forza muscolare
Mantenere la coordinazione
Nella fase non acuta dell’artrite esercizi isotonici, contro resistenza (nuoto, bicicletta,
movimenti di danza a basso impatto).
E’ importante:
personalizzare l’attività motoria in base ai bisogni fisici e psicologici del giovane paziente;
consentire un giusto approccio all’attività fisica, che deve essere intesa come “stile di vitastile di vita”;
rispettare alcuni parametri affinchè l’esercizio sia realmente efficace:
• intensità moderata;• inizio lento e graduale dell’esercizio fisico;• evitare rapidi e ripetuti movimenti a carico delle articolazioni affette.
Alcuni esempi di esercizi da fare anche a a scuola
Esercizi per il collo
Esercizi per la bocca
Disegna con le braccia estese dei grandi cerchi. Disegna dei piccoli cerchi
ESERCIZIO FISICO E SINDROME DI DOWN
Le persone con SD possono beneficiare degli aspetti sociali dell’
esercizio fisico.
Il soggetto con S. di Down può partecipare alla maggior parte delle
attività fisiche.
Caratteristiche fisiche legate agli aspetti motori
• Bassa statura - Obesità lieve-moderata • Scarso equilibrio e difficoltà percettive• Sistema respiratorio e cardio-vascolare• Eccessiva mobilità delle articolazioni,
lassità dei legamenti (sublussazione e dislocazione)
• Ipotonia
Aspetti neuropsichici• Competenze verbali più compromesse
delle capacità visuo-spaziali• Produzione verbale più compromessa
della comprensione del linguaggio• Capacità di percezione analitica più
compromessa rispetto a quella globale (difficoltà ad elaborare ed analizzare le esperienze isolate tra loro e in successione rispetto alla capacità di analizzare sinteticamente l’esperienza)
BENEFICI ATTIVITA’ FISICA
Incoraggiare l’ attività fisica può migliorare la salute, la funzione fisica, l’ autostima e il comportamento, la socializzazione. Può essere di supporto alle famiglie e alle persone che si prendono cura dei pazienti.
Attività sportiva a scuola o nelle società sportive a livello dilettantistico
• progressi più evidenti sono stati fatti per l’ inserimento in ambito scolastico rispetto a quelli in ambito sportivo.
• Diffusa carenza di sensibilità educativa nei dirigenti e nei preparatori delle società sportive (con le dovute eccezioni).
• Non sufficiente consapevolezza che tali società possono svolgere una funzione SOCIALE fondamentale
Esercizio aerobico• Finalità: aumentare la fitness cardiovascolare.
• Modalità: passeggiate, jogging, cyclette, danza aerobica a basso impatto.
• Monitorare FC e pressione arteriosa per determinare il livello di intensità dell’ attività ed evitare l’ affaticamento precoce.
• Protocollo raccomandato: intensità al 60-80% della FC massimale individuale, 3-5 giorni/settimana, per 20-60 minuti per sessione.
• La FC massimale può essere determinata mediante un test da sforzo o predetta dalla formula 220 – età individuo.
Flessibilità
A causa dell’ ipermobilità e della lassità delle articolazioni gli esercizi che aumentano la flessibilità NON SONO RACCOMANDATI in questa popolazione.