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ECONOMIA AGRARIA, INFORMATICA E TELEMATICA
ELEMENTI DI BASE PER UNA CONTABILITÀ AZIENDALE
Finalità di una contabilità a fini gestionali e a fini
fiscali
L’economia aziendale è la scienza che si occupa dello
studio,
dell’organizzazione e del governo dell’azienda sotto l’aspetto
economico
seguendo il modello della razionalità limitata.
Da questa definizione emerge che l’azienda viene vista dagli
economisti come
un complesso di beni organizzati (dall’imprenditore) per
l’esercizio dell’attività
di impresa.
Pertanto è imprenditore colui che esercita in modo professionale
un’attività di
impresa mirante al raggiungimento di un risultato denominato
profitto
(imprese commerciali o di funzionamento), ovvero mirante al
raggiungimento
di uno scopo mutualistico finalizzato al raggiungimento di un
benessere per
coloro che partecipano all’impresa stessa (imprese
cooperative).
Da quanto descritto possiamo capire che siamo in presenza di due
diversi
modelli associativi di impresa:
Impresa con finalità lucrativa;
Impresa con finalità mutualistica.
Le prime sono disciplinate nel pieno rispetto di una libera
economia di mercato
così come descritto dalla Carta Costituzionale e dal Codice
Civile, mentre le
seconde, sempre per ottemperare ad una forma di associazionismo,
assolvono
al compito di mutualità tra soci che insieme concorrono allo
sviluppo
dell’azienda non per fini meramente lucrativi, bensì per
soddisfare al meglio le
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necessità di coloro che vi operano e per assicurare migliore
stato economico alle
loro famiglie.
Secondo una dottrina aziendalistica nata nella metà degli anno
’60 l’impresa è:
“un sistema socio-tecnico, di tipo aperto e complesso in
continuo movimento in
cui l’unità centrale è rappresentata dalla direzione e
dall’amministrazione che
ne forma il SOGGETTO ECONOMICO”.
Per sistema socio-tecnico si intende un complesso interrelato di
fattori come le
persone, i beni e le operazione che insieme concorrono a formare
una
produzione e/o scambio di beni e servizi.
Questo sistema è finalizzato al raggiungimento degli obbiettivi
che rappresenta
la missione dell’azienda.
Il sistema aziendale è per natura di tipo “aperto” cioè scambia
fattori ed
informazioni con l’ambiente che lo circonda.
Le imprese possono essere di piccole, medie e grandi
dimensioni.
A secondo del numero di addetti che concorrono a formare il
processo
produttivo possiamo avere due ipotesi: la prima, che il soggetto
economico si
configura nella persona del proprietario, mentre, in imprese
maggiormente
strutturate, il soggetto economico si individua in
amministratori-manager che
sovente sono persone non appartenenti al gruppo societario e
che
rappresentano l’azienda in virtù di un mandato specifico
conferito
dall’assemblea dei soci.
Effetti della contabilità sulla gestione aziendale
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LA CONTABILITÀ GESTIONALE
Nella gestione aziendale, gli interventi economici programmatici
e di controllo
possono essere effettuati,teoricamente, sui costi e sui
ricavi.
Se il risultato economico non è soddisfacente, è possibile
migliorarlo agendo in
due direzioni: aumentando i ricavi o diminuendo i costi.
Le possibilità di controllo dei ricavi sono minori rispetto a
quelle di controllo
dei costi. Bisogna fare i conti con il mercato, con la sua
capacità di accogliere,
per esempio, un aumento del prezzo di vendita senza
ripercussioni sulla
quantità venduta; occorre considerare i gusti e i desideri del
cliente ecc.
Non è detto, cioè, che l'aumento di ricavi sia un fatto
automatico derivante da
una decisione aziendale. l ricavi sono poco controllabili, cioè
manovrabili e
programmabili dall'azienda, poiché sono numerose le variabili
esterne che
intervengono nel conseguimento dei ricavi e che possono sfuggire
al controllo
dell'impresa.
Se invece si passa sul fronte dei costi, si constata che essi
sono più facilmente
controllabili da parte dell'azienda mediante interventi a
livello di struttura e di
organizzazione.
È vero che alcuni costi (quali, per esempio, i prezzi delle
materie prime) non
sono controllabili dall'azienda, la quale si limita ad accettare
ciò che impone
l'ambiente esterno, tentando al più di percorrere strade
alternative (per
esempio, cambiare i fornitori).
Ma è anche vero che ci sono altri costi (per esempio, quelli
derivanti
dall'impiego di una certa quantità di materia nella
fabbricazione di un prodotto)
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che sono invece modificabili dall'azienda (per esempio, mutando
le tecniche di
lavorazione e riducendo gli sprechi).
Per controllo dei costi si intende un sistema di rilevazioni
contabili e di
interventi operativi per definire le aree aziendali in relazione
alle quali è
possibile ridurre l'ammontare dei costi, nel rispetto degli
obiettivi qualitativi,
quantitativi e temporali in precedenza programmati.
Il controllo dei costi è un momento fondamentale del controllo
di gestione e
presuppone che l'azienda disponga di un sistema di calcolo e
contabilità dei
costi: la contabilità gestionale (o contabilità industriale o
contabilità dei costi).
A differenza della contabilità generale (che ha lo scopo
essenziale di
determinare il risultato economico e il patrimonio di
funzionamento), la
contabilità gestionale ha scopi molteplici:
• valutare la convenienza economica delle decisioni aziendali:
conoscendo
i costi delle varie produzioni, per esempio, è possibile
scegliere l'alternativa più
conveniente per l'azienda, a parità di altre condizioni;
• controllare attraverso i costi l'efficienza della
gestione;
• analizzare la redditività di settori dell'azienda, di commesse
o lotti di
prodotti, stimando i loro risultati economici;
• fornire alla contabilità generale i dati necessari per la
valutazione ai fini
del bilancio d'esercizio di prodotti in lavorazione,
prodotti.
Inventario
Nell'inventario contabile sono registrati, nell'aspetto
qualitativo ed in quello
quantitativo, i componenti attivi e passivi del patrimonio di
una azienda.
Per redigere un inventario, sono necessarie le seguenti
operazioni sugli
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elementi patrimoniali:
• Ricognizione;
• Descrizione;
• Classificazione;
• Valutazione.
L’'articolo 2217 c.c. prescrive che l'inventario deve redigersi
all'inizio
dell'esercizio dell'impresa e successivamente ogni anno, e deve
contenere
l'indicazione e la valutazione delle attività e delle passività
relative all'impresa,
nonché delle attività e delle passività dell'imprenditore
estranee alla medesima.
L'inventario si chiude con il bilancio e con il conto dei
profitti e delle perdite.
" L'articolo 2, comma 1, del Regolamento recante norme per la
semplificazione
delle scritture contabili, emanato con DPR n.ro 695 del 9
dicembre 1996,
stabilisce che: "le annotazioni da effettuare nel Registro dei
Beni
Ammortizzabili, di cui all'art.16 del DPR n.ro 600 del 29
settembre 1973,
possono essere eseguite anche nel libro degli inventari di cui
all'art. 2217 c.c."
Viene data, quindi, la possibilità di non avvalersi del Registro
dei Cespiti
Ammortizzabili, utilizzando, ai fini delle relative
registrazioni il libro degli
inventari, purché su tale libro vengano analiticamente riportati
tutti i dati
richiesti dal citato art.16 del DPR 600/1973, che risultano
essere:
• Anno di acquisizione;
• Costo originario;
• Rivalutazioni;
• Svalutazioni;
• Fondo di Ammortamento al termine del periodo d'imposta
precedente;
• Coefficiente d'ammortamento effettivamente praticato;
http://it.wikipedia.org/wiki/Classificazione�http://it.wikipedia.org/wiki/Valutazione�http://it.wikipedia.org/wiki/Scrittura_contabile�http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=DPR_%28Decreto_del_Presidente_della_Repubblica%29&action=edit&redlink=1�http://it.wikipedia.org/wiki/9_dicembre�http://it.wikipedia.org/wiki/1996�http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=DPR_%28Decreto_del_Presidente_della_Repubblica%29&action=edit&redlink=1�http://it.wikipedia.org/wiki/29_settembre�http://it.wikipedia.org/wiki/1973�http://it.wikipedia.org/wiki/Anno�http://it.wikipedia.org/wiki/Rivalutazione�http://it.wikipedia.org/wiki/Svalutazione�http://it.wikipedia.org/wiki/Ammortamento�
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• Quota annuale di ammortamento;
• Eliminazioni dal processo produttivo.
I dati sopra richiesti, devono essere riportati ed indicati per
ciascun immobile e
per ciascuno dei beni iscritti nei pubblici registri, mentre,
per gli altri beni tali
indicazioni possono essere effettuate per categorie di beni
omogenee per anno
di acquisizione e coefficiente di ammortamento.
Il Bilancio
Il Bilancio è uno strumento contabile indispensabile per una
analisi corretta
dell'attività e della gestione dell'azienda agraria esso può
essere parziale o
globale.
Viene detto parziale quando si applica a singoli settori
produttivi, globale
quando prende in esame tutta l'azienda nel suo complesso.
Il Bilancio può essere :
consuntivo quando utilizza dati reali verificatisi in un ciclo
produttivo già
trascorso, preventivo quando utilizza delle previsioni relative
ad un ciclo
produttivo futuro ; in quest'ultimo caso esso è tanto più
attendibile quanto più
si è in grado di utilizzare dati realistici,
estimativo quando si usano dati medi ordinari per la zona nella
quale si trova
l’azienda.
Il Bilancio è una procedura con la quale si mettono a confronto
i vantaggi,
ottenuti od ottenibili con una certa attività o scelta
produttiva, con i sacrifici o
costi sostenuti o da sostenere per ottenerli.
Va ricordato che i costi non sono solo quelli che danno origine
ad un reale
esborso di denaro, detti costi reali, ma anche quelli che, pur
non
corrispondendo a reali esborsi, vanno lo stesso conteggiati
poiché la loro
determinazione è indispensabile per determinare l'effettivo
guadagno (quote di
http://it.wikipedia.org/wiki/Processo_produttivo�http://it.wikipedia.org/wiki/Immobile�http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pubblico_registro&action=edit&redlink=1�
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ammortamento, interessi per denaro anticipato dall'agricoltore,
interessi su
macchine, bestiame, prodotti di scorta e scorte di magazzino);
questi costi sono
detti costi calcolati.
Un altro modo di suddividere i costi è quello di distinguere i
costi fissi da quelli
variabili: i primi non variano al variare della produzione, i
secondi variano al
variare della produzione.
Il vantaggio della metodologia del bilancio preventivo è quello
di poter
prendere in esame vari metodi o tecniche di produzione e i
relativi costi e ricavi.
Con il bilancio preventivo si cerca di individuare il massimo
guadagno
possibile dati determinati costi, incassi e tecniche di
produzione.
Per fare ciò si fanno più bilanci preventivi prendendo in
considerazione varie
tecniche produttive.
Verrà scelta quella tecnica che darà il massimo risultato con il
minimo sforzo o
sacrificio.
Questa metodologia viene usata nelle valutazioni di convenienza
dei
miglioramenti fondiari.
Il vantaggio dei bilanci consuntivi non si limita alla
individuazione dell'utile di
esercizio ma costituiscono anche una preziosa fonte di dati
sulla "vita" della
azienda e sui risultati da essa raggiunti nei vari anni.
Questi dati sono indispensabili per avere idee precise sulle
possibilità aziendali
non solo dal punto di vista qualitativo ma anche e soprattutto
dal punto di vista
quantitativo.
Cosa si individua col bilancio
Per l'Economia Agraria sono molte le cose individuabili ma in
pratica ciò che di
solito si determina è il cosiddetto Reddito Netto Aziendale
(R.N.A.), cioè quella
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quantità di denaro che l'imprenditore agricolo concreto (cioè
noi stessi) riesce a
guadagnare.
Nel caso di un coltivatore diretto nel R.N.A. sono compresi:
• il Salario relativo al suo lavoro manuale,
• lo Stipendio relativo al suo lavoro intellettuale, cioè di
direzione,
amministrazione e sorveglianza dell'azienda,
• l'Interesse relativo alla quota di denaro (di proprietà
esclusiva
dell'agricoltore) investito nell'azienda,
• il Beneficio Fondiario che è il compenso che spetta
all'agricoltore per aver
conferito all'azienda la terra di sua proprietà.
Determinando queste voci (a volte di difficile individuazione in
aziende
condotte da coltivatore diretto) e detraendole dal R.N.A. si
ottiene il reddito
puro di impresa, detto Profitto esso può essere determinato solo
in modo
indicativo, non scientificamente preciso; può comunque dare
un'idea della
redditività pura dell'attività di impresa dell'agricoltore. Il
bilancio infine ci
permette di calcolare alcuni indici che danno un quadro più
preciso delle
capacità produttive, delle caratteristiche e degli investimenti
presenti
nell'azienda, alcuni di questi indici sono i seguenti:
P.L.V.
---------- = produttività per unità di superficie (ha, gg.)
riferita alla p.l.v. quindi €/ha o €/giornata
SUP.
R.N.A.
----------- = come il precedente solo che considera il reddito
netto aziendale per unità di superficie
SUP.
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SA. E ST.
----------- *100 = dà l'incidenza in % del costo del lavoro sia
intellettuale che manuale sul Costo totale aziendale.
Costo totale
Capitale macchine
-------------------------= dà una misura dell'investimento in
macchine agricole rispetto alla superficie totale.
totale aziendale
Capitale fondiario
-------------------------= dà una misura del capitale fondiario
rispetto alla superficie aziendale.
superficie
In realtà è possibile utilizzare molti tipi di indici, essi
infatti vengono
determinati di volta in volta a seconda del tipo di analisi e
comparazione che si
desidera fare; gli indici in pratica non sono altro che uno
strumento di
confronto tra grandezze economiche o tecniche tra loro correlate
nel processo
produttivo.
Come si redige un bilancio
Il concetto che sta alla base di ogni tipo e forma di bilancio è
il confronto tra i
benefici ottenuti od ottenibili da una certa azione o processo
produttivo e i costi
sostenuti o da sostenere in quella stessa azione o processo
produttivo.
In ogni bilancio si ha un ATTIVO ed un PASSIVO, nell'ATTIVO si
inseriscono
tutte le entrate sia reali che calcolate ottenute o ottenibile
in un dato ciclo
produttivo, nel PASSIVO si inseriscono tutti i costi reali e
calcolati che si sono
affrontati o si devono affrontare durante il ciclo produttivo e
tutte le perdite che
si verificano durante lo stesso ciclo.
Un bilancio può essere molto preciso ed approfondito oppure più
sintetico ed
immediato, la maggiore o minore analiticità dei dati non
significa
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necessariamente che quel bilancio sia più o meno corretto, la
correttezza
dipende soprattutto da due condizioni:
• completezza dei dati da utilizzare: non è pensabile redigere
un bilancio se
viene trascurata (totalmente o in parte) qualche voce
dell'attivo o del passivo
anche se la determinazione può sembrare laboriosa;
• chiarezza dell'obbiettivo che si vuole raggiungere: un
bilancio finalizzato alla
pura determinazione di quanto si è guadagnato complessivamente
nell'annata
trascorsa non può essere utilizzato per una analisi gestionale
approfondita e per
una indagine puntuale sui singoli costi e ricavi.
In poche parole bisogna decidere prima l'obiettivo che si vuole
raggiungere: se
interessa solo una determinazione complessiva dei guadagni è
inutile essere
pignoli nella rilevazione dei dati necessari (ad esempio sarà
sufficiente la
determinazione complessiva della spesa relativa ai concimi
utilizzati), se si
vuole controllare ed analizzare l'attività produttiva, quella
gestionale e le
redditività dei singoli comparti aziendali bisognerà essere
molto precisi nella
rilevazione dei dati (per esempio suddividere la spesa per le
concimazioni tra le
singole colture tenendo conto anche dei costi relativi allo
spargimento,
manodopera, ecc.) e ricorrere sovente anche a relazioni e
promemoria
opportunamente redatte durante il corso dell'annata.
Come si realizza un bilancio aziendale
Fare un bilancio di una azienda agraria non è difficile e la
tecnica utilizzata vale
per bilanci preventivi, consuntivi, totali e parziali.
Va ricordato che non tutte le voci citate nel passivo
rappresentano una scelta
obbligata, spetta infatti all'agricoltore determinare quale tipo
di risultato
ricercare, per esempio nel caso di un coltivatore diretto le
voci relative a Salario
e Stipendio (per il lavoro dato dall'agricoltore e dalla sua
famiglia) possono
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essere omesse se si vuole solo determinare il guadagno
complessivo della
famiglia coltivatrice.
Schema di un bilancio
Lo schema completo di un bilancio globale è il seguente:
A) Descrizione generale dell’azienda comprendente il tipo di
gestione,
composizione e stato dei Capitali Agrario e Fondiario,
descrizione del Lavoro
impiegato, dati catastali e, se ritenuto necessario, una breve
descrizione
dell'andamento della annata agraria al fine di registrare i
fatti più importanti
sotto il profilo economico e gestionale.
B) Riparto della superficie aziendale che si compone nel
seguente modo:
- Superficie Totale: costituita da Tare e da superficie agraria
utilizzata (S.A.U.):
- Tare: costituite dalle superfici occupate da fabbricati, aie,
strade, canali, incolti
e superfici boscate che non danno reddito,
- S.A.U.: costituita da tutte le superfici effettivamente
coltivate o che comunque
forniscano un reddito rilevabile (quindi anche quelle poste a
set-aside o non
coltura dietro premio della Regione), la S.A.U. è costituita
da:
- superfici in rotazione: costituite da tutte le superfici
occupate da colture
inseribili in una rotazione agraria (mais, frumento, prati da
vicenda, erbai, ecc.),
- superfici fuori rotazione: costituite dalle colture non
inseribili in una rotazione
agraria (piante da frutto, risaie permanenti, prati stabili,
ecc.).
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Questi dati vengono solitamente riportati sotto forma di
tabella, realizzabile in
vari modi; uno dei modi possibili può essere il seguente:
tipo ha tipo ha (se si desidera un maggior dettaglio per i
fabbricati)
tare seminativo 1 S.A.U. seminativo 2 tipo mq. seminativo 3 casa
padronale Sup. Totale Aziendale
seminativo 4 alloggio salariati
seminativo rip. 1
magazzino
seminativo rip. 2
stalla
fabbricati ........ sala di mungitura aie ........ concimaia
strade e canali officina incolti Sup. in
rotazione aia
Sup. Totale Tare
Totale superficie fabbricati
prato risaia
permanente
sup. in rotazione
frutteto
sup. fuori rotazione
vigneto
pioppeto Totale S.A.U. Totale sup.
fuori rot.
C) Determinazione dell'Attivo aziendale che comprende tutte le
entrate
connesse alla attività aziendale, queste entrate possono
verificarsi regolarmente
o avere un carattere di eccezionalità (per es. un premio
ottenuto ad una mostra
bovina).
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D) Determinazione del Passivo aziendale che comprende tutte le
uscite
connesse all'attività aziendale ; anche queste uscite possono
verificarsi
regolarmente o avere carattere di eccezionalità (per es. una
multa o una perdita
dovuta a fatti imprevisti ed eccezionali).
E) Determinazione del Reddito Netto Aziendale che corrisponde al
saldo tra il
totale dell'Attivo e il totale del Passivo.
Il saldo si ottiene seguendo il seguente schema:
ATTIVO PASSIVO Importi € Importi € P.l.v. Quote Crediti Spese
varie Proventi vari Imposte e contributi Sopravvenienze attive
Salari Redditi periodici ripartiti su base annua
Stipendi
Interessi attivi Interessi su cap. di ant. Sopravvenienze
passive Debiti Mutui TOTALE ATTIVO TOTALE PASSIVO R.N.A.(SALDO-)
R.N.A.(SALDO+) TOTALE A PAREGGIO TOTALE A PAREGGIO
L'operazione conclusiva del bilancio è quindi la seguente:
La composizione del R.N.A. varia a seconda del tipo di
conduzione della
azienda, ad esempio se l'imprenditore è anche proprietario ma
affida sia il
lavoro intellettuale (amministrazione, direzione e sorveglianza)
che quello
manuale a dipendenti, consulenti, salariati e contoterzisti il
suo Reddito Netto
TOTALE ATTIVO - TOTALE PASSIVO = R.N.A.
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Aziendale coinciderà con la somma di Bf e T (che viene detta
Reddito
Fondiario).
Significato delle voci dell'Attivo.
Le voci che compongono l'Attivo Aziendale sono le seguenti:
• Produzione lorda Vendibile: rappresenta tutto quello che può
essere
venduto della produzione lorda totale senza danneggiare
l'azienda.
• Crediti: somme di denaro relative al ciclo produttivo in
questione non ancora
riscosse, ad esempio il saldo sulla vendita del latte,
integrazioni di prezzo su
certi prodotti come soia, ecc..
• Proventi vari: somme di denaro percepite dall'agricoltore per
prestazioni
esterne all'azienda o condizioni particolari che abbiano un
carattere di
continuità anche se per un numero di anni limitato (conto-terzi,
non coltura di
terreni).
• Sopravvenienze attive: somme di denaro ricevute
eccezionalmente come
premi per mostre, concorsi, ecc..
• Redditi periodici: proventi derivanti da colture a reddito
periodico
(pioppeti, altre colture da legno, boschi, ecc.), questi ultimi
vanno ripartiti su
base annua cioè divisi sugli anni necessari a far maturare il
reddito periodico
relativo, se non si vuol far questo allora tutte le spese
relative alla coltura a
reddito periodico vanno escluse dal bilancio e conteggiate a
parte anno per
anno sino alla maturazione del reddito periodico.
Qui di seguito vengono riportate le tabelle tipo che si possono
usare nella
determinazione delle varie voci dell’attivo ipotizzando alcune
delle produzioni
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tipiche della provincia di Torino, la sigla n.a. sta per non
applicabile, la colonna
con sfondo grigio è quella dove comparirà la produzione lorda
vendibile.
Tabella della Produzione lorda Totale e Vendibile
Produzioni vegetali annuali
Tipo q. totali
sup. ha
q./ha
Importo €
€/q.
€/ha
granella di mais
paglia e stocchi di mais
granella di frumento
paglia di frumento
granella di orzo
paglia di orzo
granella secca di soia
paglia di soia
fieno di prato stabile
fieno di medica
erbaio di mais
silomais
erbaio di trifoglio
mele di prima scelta
mele di seconda scelta
pere di prima scelta
pere di seconda scelta
uva da vino
totali parziali n.a. n.a. n.a.
Produzioni animali
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Tipo
q. to
tali
capi
prod
uttiv
i n.
q./c
apo
Impo
rto
€
€/q
€/ca
po
latte
carne vacche fine carriera **.
carne vitelli **
letame paglioso n.a. n.a.
totali parziali n.a. n.a. n.a. n.a.
totale generale n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
** queste due voci vengono anche indicate come Utile Lordo di
Stalla (U.L.S.),
negli allevamenti da latte con rimonta interna (i nuovi animali
inseriti nel
processo produttivo provengono dall’azienda stessa) e con
allevamento ormai a
regime (la mandria ha raggiunto una routine produttiva
consolidata) l’U.L.S.
rappresenta in pratica gli animali venduti per maggiori dettagli
si rimanda al
libro di testo.
Tabella Proventi vari
Conto-terzi Varie Totale generale
Tipo Importo €
Ore o Ha
£/ora o €/ha
Tipo Importo €
(operazione 1) (operazione 2) (operazione ...) totale parziale
n.a. n.a. totale
parziale
Significato delle voci del Passivo
Le voci che compongono il Passivo Aziendale sono le
seguenti:
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• Costi di gestione: costi normalmente sostenuti
dall'imprenditore per
realizzare la produzione,
• Sopravvenienze passive: concettualmente sono simili alle
sopravvenienze
attive con l'unica differenza che sono degli esborsi, per
esempio multe,
perdite di denaro a vario titolo, ecc.,
• Debiti e mutui: cifre dovute dall’imprenditore a vario titolo
e non ancora
versate.
Sui Costi di gestione è bene approfondire l'argomento, essi sono
formati da
varie voci, queste voci vengono trattate una per una qui di
seguito.
• Quote: costi fissi di ammortamento, manutenzione e
assicurazione relative ai
capitali fondiari e agrari esclusi quelli circolanti;
manutenzione e assicurazione
sono spesso esborsi reali di denaro per le riparazioni e per i
premi assicurativi,
l'ammortamento o reintegrazione viene determinato in modo
diverso a seconda
che lo si calcoli per capitali fondiari o agrari (le modalità di
calcolo sono
riportate nelle tabelle relative);
• Spese varie: costi realmente sostenuti o da sostenere relativi
a concimi,
mangimi, antiparassitari, sementi, carburanti, lubrificanti,
lavorazioni in conto-
terzi, consulenze, ecc..
• Imposte e contributi: esborsi di denaro relativi a IRPEF, ICI,
INPS,
contributi fissi consortili, previdenze, tasse di corresponsione
(per i prodotti
soggetti a questi obblighi), ecc..
• Salari e Stipendi: costi relativi al lavoro prestato in
azienda e fuori (in caso
di conto-terzi); i salari vengono determinati in base ai
contratti di lavoro, per la
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famiglia diretto-coltivatrice tale importo può essere pari ad un
tanto che il
coltivatore diretto decide di dare a sé stesso e ai familiari
coinvolti nell'attività
aziendale; gli stipendi vengono determinati in base ai contratti
di lavoro oppure
applicando una percentuale sulla P.L.V. o sull'attivo aziendale
compresa tra
l'8%, per le aziende di superficie limitata (ca. 10 ha), e il 3%
per quelle più estese
(maggiore di 100 ha), un modo di calcolare gli stipendi per i
coltivatori diretti è
quello di stabilire a priori il compenso che l'agricoltore
stesso ritiene di dare al
suo lavoro intellettuale considerando che egli opera in una
azienda di sua
proprietà.
• Interessi: costo spesso calcolato e apparentemente sostenuto
solo per
finanziamenti da banche o istituti di credito, in realtà ogni
volta che l'agricoltore
anticipa una spesa o fa un investimento relativo al capitale
agrario egli rinuncia
all'interesse che potrebbe ricevere lasciando quella somma sul
proprio conto
bancario, per questo motivo bisogna calcolare gli interessi di
questi esborsi;
nella pratica questo calcolo va fatto come segue:
1.) per gli interessi annui sul capitale agrario si moltiplica
il valore del capitale
agrario (somma dei valori attuali delle sue componenti) per un
tasso di
interesse pari a quello netto bancario ottenuto dall'agricoltore
per il suo
deposito o il suo conto corrente (generalmente tra il 2 e il
7%);
2.) per gli interessi sul capitale di anticipazione, cioè tutte
le spese, reali e
calcolate, necessarie alla normale gestione della azienda per il
ciclo produttivo,
si fa la somma di quote, salari, stipendi, imposte, contributi e
spese varie e
questa somma viene moltiplicata per un tasso di interesse pari a
quello netto
ottenuto dall'agricoltore per il suo deposito o il suo conto
corrente (tra il 2 e il
4%) oppure ci si riferisce al tasso del fido bancario se si
ricorre a questo
strumento, questo prodotto va poi calcolato per un numero di
mesi espresso in
dodicesimi pari al periodo medio stimato di anticipazione; si
veda questo
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esempio: un'azienda presenta un capitale di anticipazione pari a
€. 35.000.000,
un tasso di interesse pari al 5% (0,05) e un periodo medio di
anticipazione
stimato in 6 mesi (6/12) il calcolo verrà eseguito come
segue:
€ 35.000,00 x 0,05 x 6/12 = € 875,00
Il periodo di anticipazione solitamente viene determinato da un
massimo di 6
mesi per aziende col 100% di produzioni vegetali, che
solitamente presentano
spese durante tutto l'anno e incassi in periodi ben precisi e
delimitati (quando si
vende il prodotto), a un minimo di 0 mesi, quando si hanno
aziende col 100% di
produzione congiunta in latte e carne (aziende zootecniche da
latte), in questo
caso non vi sono in teoria anticipazioni da parte
dell'imprenditore agricolo
poiché il prodotto viene venduto giornalmente. Come comportarsi
in caso di
P.L.V. mista? un modo di risolvere questo problema potrebbe
essere quello di
impostare una semplice proporzione; per esempio si abbia una
P.L.V.
composta dal 30% da vegetali e dal restante 70% da latte e
prodotti connessi
(carne dei vitelli e delle vacche a fine carriera); se la
p.l.v.. fosse stata
interamente vegetale il periodo di anticipazione sarebbe di 6
mesi, allora si
imposti la seguente proporzione:
100 : 6 = 30 : x
x è il numero di mesi del periodo di anticipazione; risolvendo
la x si ottiene:
6 * 30 180
x = --------- = ---- = 1,8
100 100
che arrotondato per eccesso dà 2, il periodo di anticipazione va
calcolato su 2
mesi; è preferibile, per facilitare il calcolo, basarsi su
periodi di anticipazione
-
20
espressi in numeri interi di mesi. Volendo dare una formula
pratica generale si
può tenere conto della seguente:
6 * p x = periodo di anticipazione cercato
x = ---------
100 p = % della P.L.V. vegetale sulla P.L.V. totale della
azienda in €.
Qui di seguito vengono riportate le tabelle relative alle voci
dei Costi di
gestione :
QUOTE
Tabella delle Quote
Capitale Fondiario tipo valore
€ %
rei. Importo
€ %
man. Importo
€ %
ass. importo
€ totale quote
€ Casa Padronale Stalla e annessi Magazzino Tettoia Frutteti
Sistemazioni terr.
Risaia permanente
Strade e Canali n.a. n.a. Colture da legno
Pozzi, cisterne, imp. irrigui fissi
Totale Capitale Agrario
tipo valore €
% rei.
Importo €
% man.
Importo €
% ass.
importo €
totale quote
€ Macchine, attrezzi
Prodotti di scorta
-
21
Scorte di magazzino
Bestiame (rim. int.)
n.a. n.a.
Bestiame (rim. est.)
n.a.
Totale Totale Quote I valori da riportare nella seconda colonna
sono quelli di ricostruzione per il
capitale fondiario e di mercato (attuali) per il capitale
agrario.
SPESE VARIE
Tabella delle spese varie
tipo unità di misura quantità prezzo € Importo € Concimi
.................. totale concimi Sementi .................. totale
sementi Diserbanti .................. totale diserbanti
Antiparassitari ................. totale antiparassitari Mangimi,
int. zoot. .................. totale mang., int. zoot. Veterinario,
medicinali* carburanti lubrificanti Spese generali elettricità*
telefono* riscaldamento (gasolio)* Totale spese generali Acqua
irrigua* Varie e conto - terzi* ................ Totale varie
Totale spese varie
-
22
Le voci contrassegnate con un asterisco possono essere indicate
solo
dall’importo da porre nell’ultima colonna.
La voce acqua irrigua va considerata solo se l’azienda paga
somme variabili a
seconda dell’acqua consumata.
Ai fini del bilancio la determinazione delle singole quantità di
mezzi di
produzione non è indispensabile, tale dato diventa comunque
necessario nel
caso si voglia effettuare analisi approfondite sulla gestione
aziendale.
LAVORO
Dal punto di vista scolastico, e in un bilancio preventivo, la
determinazione
della tabella del lavoro richiede alcune operazioni
preliminari:
1. determinazione delle ore di lavoro manuale necessarie in
azienda (utile
anche nella pratica nel caso si voglia controllare che il lavoro
prestato non
superi quello effettivamente richiesto), è bene riportare queste
esigenze su base
mensile, il quadro totale di queste esigenze verrà detto
“CALENDARIO DELLE
ESIGENZE DI LAVORO”;
2. determinazione delle ore di lavoro manuale fornito o che può
essere fornito
da manodopera esterna, anche in questo caso è bene riportare
queste esigenze
su base mensile, il quadro totale di queste disponibilità verrà
detto
“CALENDARIO DELLE DISPONIBILITA’ DI LAVORO EXTRAAZIENDALE”;
3. determinazione delle ore di lavoro manuale fornito dalla
famiglia del
conduttore del fondo e dal conduttore stesso, non sempre è
facile nella pratica
determinare questa quantità: ci si potrebbe limitare ad una
stima forfetaria,
resta sempre valido il metodo di riportare tali disponibilità su
base mensile, il
quadro totale di queste disponibilità verrà detto “CALENDARIO
DELLE
DISPONIBILITA’ DI LAVORO AZIENDALE”.
-
23
La difficoltà nel determinare il costo del lavoro manuale
famigliare e
dell’imprenditore consiste nel valutarne il costo orario: la via
più semplice
sarebbe quella di dare a questo tipo di lavoro lo stesso costo
del lavoro esterno
al netto dei contributi (infatti i contributi pagati ai
lavoratori dipendenti
differiscono da quelli pagati per il lavoro indipendente) alcuni
Autori però
ritengono un tale metodo poco idoneo perché potrebbe
sovrastimare il costo del
lavoro manuale del conduttore e dei suoi famigliari, infatti
costoro lavorano sul
proprio e sono quindi non paragonabili a dei lavoratori
dipendenti; purtroppo
non esiste alcun riferimento obiettivo per poter determinare il
costo del lavoro
di questi soggetti e quindi lo scrivente ritiene che, in
mancanza di altro, si sia
costretti ad adottare il metodo precedentemente proposto.
La tabella del costo del lavoro potrebbe essere la seguente:
TABELLA DEL COSTO DEL LAVORO
tipo n. ore retrib. lorda annuale per unità lavorativa
lavorativa a tempo indeterminato €
Retrib. lorda oraria per il
lavoro a tempo determinato €
Importi €
Qualificati. 1) 2) ............ Specializzati 1) 2) ...........
Generici 1) 2) ............... Totale €
-
24
Nella colonna del numero (n.) verrà riportato il numero
rispettivo dei lavoratori
a tempo indeterminato (assunti in pianta stabile), nella colonna
delle ore (ore)
verranno riportate le ore rispettive effettuate dai lavoratori
assunti a tempo
determinato (avventizi assunti temporaneamente).
Il lavoro intellettuale è costituito da direzione,
amministrazione e sorveglianza,
esso viene retribuito attraverso lo stipendio, se il personale
impiegatizio e/o la
direzione è di natura extraziendale basta rifarsi alle
retribuzioni stabilite dai
contratti di lavoro, se invece queste mansioni vengono assolte
dal conduttore
dell’azienda e dai suoi famigliari in genere si applica una
percentuale alla P.L.V.
variabile dall’8 al 2% a seconda dell’ampiezza dell’azienda: la
percentuale
scende all’aumentare della superficie.
Per il lavoro sia manuale che intellettuale effettuato dal
conduttore e dai
famigliari il conteggio del costo potrà essere fatto alla fine
del bilancio allo
scopo di detrarlo, se lo si ritiene necessario, dal reddito
Netto Aziendale.
INTERESSI
Per calcolare gli interessi può essere utile l’uso della tabella
riportata più avanti,
si ricorda che questo modo di calcolare gli interessi (specie
del capitale di
anticipazione) e un modo empirico che ha un valore pratico ma
non è una
determinazione scientificamente esatta.
Tabella degli interessi
Voce valore saggio int. t/12 importo Capitale di Anticipazione
Quote Spese Varie Salari Stipendi Imposte Totale Capitale di Ant.
(0 < t < 6) Capitale Agrario Bestiame Macchine e attrezzi
Prodotti di scorta e Mag.
-
25
Totale Capitale Agrario (t = 12) Totale interessi
Ancora qualche nota sul Reddito Netto Aziendale
Il Reddito Netto Aziendale viene detto (un po' impropriamente)
anche Utile di
Esercizio e come si è visto si ottiene con una semplice
sottrazione del totale del
Passivo dal totale dell'Attivo. Ottenere questo risultato è lo
scopo finale del
bilancio e dovrebbe coincidere col denaro che, sotto varie,
forme l'imprenditore
agricolo riesce a realizzare dopo un ciclo produttivo della sua
azienda.
Ottenere correttamente questo Reddito Netto (e ottenerlo in
quantità
soddisfacente) è già un bel risultato ma è possibile fare di
più.
Innanzi tutto bisogna capire da quali voci è formato questo
Reddito Netto
Aziendale: se nel bilancio si sono considerati gli interessi tra
le voci passive ma
non sono stati considerati affitto (terra di proprietà
dell'agricoltore), salari e
stipendi (perché il lavoro viene tutto dalla famiglia del
Conduttore), l'utile
ottenuto sarà costituito dalle seguenti voci:
• Reddito Fondiario (dato da Beneficio Fondiario e dal Profitto
o
Tornaconto),
• Salari e stipendi.
Insieme a redditi di impresa e proprietà (il primo) abbiamo
anche redditi da
lavoro (i secondi), a questo punto sarebbe bene determinare,
anche in via
indicativa, questi ultimi perché detraendoli dall'utile si
ottiene quella somma di
denaro (cioè il Reddito Fondiario) dalla quale ricavare il
"grasso" da
accantonare come fondo di riserva per gli imprevisti e per nuovi
investimenti.
Sul Reddito Fondiario è possibile effettuare un'altra
operazione: la
determinazione, solo indicativa, del reddito di impresa, cioè il
Tornaconto o
Profitto. Il Profitto può essere determinato ipotizzando un
Beneficio Fondiario
pari al 1-2% del valore di mercato dell'azienda agricola, se lo
si sottrae dal
Reddito Fondiario la differenza ottenuta sarà pari al Profitto.
Va comunque
tenuto conto che questo risultato ha, si torna a ripeterlo,
valore indicativo;
-
26
l'Economia Agraria non è attualmente in grado di determinare il
Profitto in
modo scientificamente preciso. Nella seguente tabella viene
riportata la
composizione del R.N.A. secondo il tipo di conduzione
dell’azienda:
tipo generale di conduzione composizione Reddito Netto
Aziendale
Economia diretta con famiglia
diretto coltivatrice
Bf., ±T, Sa, St, I (nel caso non si ricorra al
credito esterno)
Economia diretta con salariati Bf., ±T, St, I (nel caso non si
ricorra al
credito esterno)
Affitto con famiglia diretto
coltivatrice
±T, Sa, St, I (nel caso non si ricorra al
credito esterno
Affitto con salariati ±T, St, I (nel caso non si ricorra al
credito
esterno
ELEMENTI DI CONOSCENZA DI BASE SULL’INFORMATICA
Word, Excel, altri programmi d’interesse
Microsoft Word è un word processor prodotto da Microsoft,
tutelato da
copyright e distribuito con licenza commerciale.
È parte della suite di software di produttività personale
Microsoft Office, ed è
disponibile per i sistemi operativi Windows e Macintosh.
È attualmente il word processor più utilizzato nel mondo.
Con questo programma si può formattare il testo utilizzando la
barra degli
strumenti situata in alto.
Presenta inoltre funzioni che consentono di creare documenti
visivamente
http://it.wikipedia.org/wiki/Word_processor�http://it.wikipedia.org/wiki/Microsoft�http://it.wikipedia.org/wiki/Copyright�http://it.wikipedia.org/wiki/Software_di_produttivit%C3%A0_personale�http://it.wikipedia.org/wiki/Microsoft_Office�http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_operativo�http://it.wikipedia.org/wiki/Windows�http://it.wikipedia.org/wiki/Macintosh�http://it.wikipedia.org/wiki/Word_processor�http://it.wikipedia.org/wiki/Mondo�http://it.wikipedia.org/wiki/Formattazione�
-
27
gradevoli senza essere grafici esperti.
Il programma include poi funzioni di disegno di base, con le
quali si possono
fare semplici forme sia 2D che 3D; comprende anche la funzione
WordArt, che
si può utilizzare per fare dei titoli colorati con effetti 3D,
personalizzabili.
Si possono anche inserire nel documento immagini o fotografie (e
modificarle
all'interno del documento stesso con strumenti quale
bianco/nero, saturazione,
etc….).
L'utilizzo di "Ctrl", "Alt", "Maiusc" (tasto superiore ad
"Ctrl") combinati a lettere
permettono in numerosi programmi di eseguire rapidamente delle
operazioni
direttamente da tastiera, senza utilizzare il mouse.
In Word, esistono utili comandi di formattazione rapida, che
operano su un
testo selezionato in precedenza con il mouse:
• Ctrl + G: attiva o disattiva la formattazione del testo in
grassetto.
• Ctrl + I: attiva o disattiva la formattazione del testo in
corsivo.
• Ctrl + S: attiva o disattiva la sottolineatura del testo
selezionato.
• Ctrl + Alt: formatta il testo come un link a un sito Web.
• Ctrl + N: apre un nuovo documento vuoto.
• Ctrl + C: copia un testo.
• Ctrl + X: taglia un testo.
• Ctrl + V: incolla un testo.
• Ctrl + Z: annulla l'ultima operazione.
• Ctrl + Y: ripete l'ultima operazione annullata.
• Ctrl + Maiusc + C: copia la formattazione.
• Ctrl + Maiusc + V: incolla la formattazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bidimensionalit%C3%A0�http://it.wikipedia.org/wiki/Tridimensionalit%C3%A0�http://it.wikipedia.org/wiki/WordArt�http://it.wikipedia.org/wiki/Mouse�http://it.wikipedia.org/wiki/Link�
-
28
• Ctrl + Maiusc + >
-
29
• / Divisione
• ^ Elevamento a potenza
• & Concatenamento
• = Confronto logico (uguale a)
• Confronto logico (maggiore di)
• < Confronto logico (minore di)
• >= Confronto logico (maggiore o uguale a)
•
-
30
È la controparte digitale ed elettronica della posta ordinaria e
cartacea.
A differenza di quest'ultima, il ritardo con cui arriva dal
mittente al destinatario
è normalmente di pochi secondi/minuti, anche se vi sono delle
eccezioni che
ritardano il servizio fino a qualche ora.
Lo scopo del servizio di e-mail è il trasferimento di messaggi
da un utente ad
un altro.
Ciascun utente può possedere una o più caselle e-mail, sulle
quali riceve
messaggi che vengono conservati.
Quando lo desidera, l'utente può consultare il contenuto della
sua casella,
organizzarlo, inviare messaggi a uno o più utenti.
L'accesso alla casella di posta elettronica è normalmente
controllato da una
password o da altre forme di autenticazione.
La modalità di accesso al servizio è quindi asincrona, ovvero
per la trasmissione
di un messaggio non è necessario che mittente e destinatario
siano
contemporaneamente attivi o collegati.
La consegna al destinatario dei messaggi inviati non è
garantita.
Nel caso un server SMTP non riesca a consegnare un messaggio
ricevuto, tenta
normalmente di inviare una notifica al mittente per avvisarlo
della mancata
consegna, ma anche questa notifica è a sua volta un messaggio di
e-mail
(generato automaticamente dal server), e quindi la sua consegna
non è
garantita.
-
31
Il mittente può anche richiedere una conferma di consegna o di
lettura dei
messaggi inviati, ma il destinatario è normalmente in grado di
decidere se vuole
inviare o meno tale conferma.
Il significato della conferma di lettura può essere ambiguo, in
quanto aver
visualizzato un messaggio per pochi secondi in un client non
significa averlo
letto, compreso o averne condiviso il contenuto.
A ciascuna casella sono associati uno o più indirizzi di
e-mail.
Questi hanno la forma nomeutente@dominio, dove nomeutente è un
nome
scelto dall'utente o dall'amministratore del server, che
identifica in maniera
univoca un utente (o un gruppo di utenti), e dominio è un nome
DNS.
L'indirizzo e-mail può contenere qualsiasi carattere alfabetico
e numerico
(escluse le accentate) e alcuni simboli come l'underscore (_) ed
il punto (.).
Molto spesso può tornare utile agli utenti usufruire dei servizi
di
indirizzamento, utilizzati per inoltrare automaticamente tutti i
messaggi che
arrivano sulla casella e-mail, verso un'altra di loro scelta, in
modo che al
momento della consultazione non debba accedere a tutte le
caselle e-mail di cui
dispone, ma gli sia sufficiente controllarne una.
I componenti fondamentali del sistema di e-mail sono:
• i client (detti in gergo MUA, Mail User Agent), utilizzati per
accedere ad
una casella di posta elettronica e per inviare messaggi;
• i server, che svolgono due funzioni fondamentali ;
• Immagazzinare i messaggi per uno o più utenti (detti in gergo
MS,
Message Store);
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• Ricevere i messaggi in arrivo ed in partenza e smistarli
(detti in gergo
MTA, Mail Transfer Agent).
Economia agraria, Informatica e telematica