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anno 2 - ottobre 2011 www.ecoarea.eu Supplemento di Ecoareanews, testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.2010. Direttore responsabile Federico Bertazzo ECOARE MAGAZINE 10 ECOAREA bEttER living avvicina il monDo Delle impREsE all’AmbiEntE foto di vincenzo menichella per ecoarea©
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Ecoarea Magazine 10

Mar 29, 2016

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"L'inverno è arrivato. In Germania, come ci avverte Klaus Weissbach, la gente ha l'abitudine di controllare l'impianto di riscaldamento prima della stagione più fredda: parte da qui il risparmio energetico. Romano Ugolini, amministratore delegato di Ecoarea better living, presenta gli spazi di Expo Area dove le aziende green potranno presentare le proprie strategie per uno sviluppo ecosostenibile. Un concetto espositivo innovativo, in uno spazio dedicato. Ancora, nel nuovo numero di Ecoarea magazine l'esempio di Luxottica, azienda unica nel panorama italiano, che introduce il bonus ambientale per incentivare l'attenzione dei propri dipendenti. Infine le 6 risorse 6 più sfruttate dall'uomo, i giacimenti naturali hanno tutti una scadenza: non di solo petrolio vive l'uomo. Ci vediamo ad Ecomondo!"
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anno 2 - ottobre 2011

www.ecoarea.eu

Supplemento di Ecoareanews, testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.2010. Direttore responsabile Federico Bertazzo

ECOARE MAGAZINE 10 ECOAREA bEttER living avvicina il monDo Delle impREsE all’AmbiEntE

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uno spazio tutto verde

il nostro edificio, il progetto che ha stimolato e che raccoglie tutte le iniziative che abbiamo fino ad oggi promosso, è già un’architettura che si può intravedere lungo la statale Rimini- San marino. oggi siamo entrati nell’ultima fase del lungo percorso intrapreso da ecoarea

e mentre cominciamo finalmente a vedere il pregevole risultato, è giunto anche il momento di presentare gli spazi che abbiamo concepito per ospitare le realtà più stimolanti della green economy presente nel nostro Paese.

Un edificio che si è imposto, in fase di progettazione, per l’altissimo profilo energetico pro-posto, una sfida innovativa per un’area geografica come la Romagna oggi è una realtà che può rappresentare al meglio l’innovazione - in chiave eco sostenibile – dell’architet-

tura e dell’edilizia. l’expo area di ecoarea è il modello del costruire e del vivere ecosostenibile, dell’utilizzo delle risorse energetiche in chiave di risparmio ed efficienza. e’ un’opportunità che sin dal primo momento abbiamo voluto con determinazione che venisse realizzata a Rimini, nel cuore di quella Romagna che vorremmo diventasse il traino di un’economia concreta-mente intrecciata al suo territorio ed alla sua storia, capace però anche di cogliere le spinte “virtuose” dell’economia attenta all’ambiente. i primi passi di un futuro, anche economico, più attento alle persone e al mondo che è intorno a loro.

ecoarea expo area e’ un esempio unico di sostenibilità ambientale perchè ogni elemento dell’edificio fa “risparmiare o crea energia”. l’area expo sarà destinato all’esposizione di aziende e prodotti legati a questo segmento produttivo ed economico. Una raffinata ed

unica opportunità espositiva con spazi dedicati (permanenza minima 6 mesi) ed allestiti, ser-vizi inclusi. Sale riunioni per incontri privati, auditorium polifunzionale per convegni, laboratori e presentazioni.

Ristorazione e servizio Bar con eleganti zone relax all’aperto, ampio giardino e terrazza verde sull’attico. Zona espositiva all’aperto per tecnologie rinnovabili, mobilita’ elettri-ca, case in legno e social housing. Quando l’expo area non sarà impegnato per eventi

business, daremo spazio ad eventi culturali e “fuorisalone” in occasione di appuntamenti ed eventi che coinvolgono il capoluogo, il pala congressi o la Fiera.

per informazioni: [email protected]

Romano Ugolini, amministratore delegato Ecoarea better living

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di andrea zanzini

sulla terra siamo oggi in 7 miliardi. il calcolo teorico del nuovo nato che oggi va ad aggiungersi ad un’infinità di altre persone è fonte di ispirazione per lo sviluppo a cui il nostro pianeta è giun-to, ma offre un termine di confronto pesante, messo vicino alla quantità di risorse naturali che oggi consumiamo. Quali sono le 6 risorse naturali che la popolazione mondiale sta erodendo?

acqua - solo il 2.5% delle risorse idriche globali è rappresentato da acqua dolce, ma il 70% di questa preziosa risorsa è oggi ghiaccio o neve. l’offerta è superiore alla domanda e, come avverte la Fao, entro il 2025 1,8 miliar-di di persone vivranno in paesi o regioni con assoluta scarsità d’acqua.

petrolio - lo spettro aleggia soprattut-to tra i tycoon dell’industria petrolifera. oggi, come il BP World energy ha stimato, sono “solo” 188,8 milioni le tonnellate di greggio disponibile, questo significa che se continue-remo ad utilizzare il prezioso petrolio ai ritmi odierni, fra 46,2 anni non ce ne sarà più.

gas naturale - come per il petrolio, le risorse a nostra disposizione non sono infini-te: abbiamo riserve per 58,6 anni.

Fosforo - non solo all’intelligenza, ma soprattutto all’agricoltura. essenziale per i fertilizzanti, i fosfati si trovano in natura in una manciata di paesi, tra cui Stati Uniti, cina e marocco. Se l’agricoltura sarà chiamata (come è inevitabile) a produrre cibo per sfa-mare 7 miliardi di persone, per gli scienziati del Global initiative Research, se non verranno trovati nuovi giacimenti o non verranno adot-tati metodi agricoli più sostenibili, abbiamo a disposizione altri 50/100 anni agricoltura con fertilizzanti a base di fosforo.

carbone - la domanda potrebbe arri-vare presto a superare l’offerta che è sì molto cospicua (la maggiore tra le risorse naturali), ma forse non in grado di far fronte alle nuo-ve potenze economiche come cina e gli altri ex Paesi in via di sviluppo. con i ritmi attuali abbiamo a disposizione 188 anni della produ-zione globale.

elementi rari - scandio e terbio sono solo due dei 17 minerali che sono utilizzati dai potenti magneti del-le turbine eoliche o per costruire i circuiti elettronici negli smartphone. Questi elementi non sarebbero così rari come suggerisce il nome, ma il 97% della fornitura mondiale proviene dalla cina e al Guardian, il quotidiano britannico che ha suggerito questa classifica, la faccenda non offre sufficienti garanzie per il futuro.

le magnifiche 6

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6www.ecoarea.eu

No perché la volontà di scegliere un prodotto naturale per la cura del-

la nostra pelle e del nostro corpo nasce dall’esigenza di trovare ingredienti non chi-mici, assolutamente non pericolosi e - per-chè no? - a basso impatto sull’ambiente. e’ sufficiente far attenzione ai negozi che propongono questi prodotti per capire come il settore sia quasi completamente imbe-vuto di richiami alla natura, all’ambiente ed al benessere psico fisico. Questo perchè la maggior parte dei consumatori di questi prodotti ha le idee chiarissime al riguardo: vuole un prodotto naturale. ciò che non è esattamente chiaro è che spesso, di naturale, questi prodotti hanno solo le pubblicità o la gamma di colori del-le proprio confezioni. Una ricerca inglese (natural Cosmetics brand Assessment di organic monitor) svela che tra i 50 marchi dell’industria cosmetica che si propongono chiaramente ad un mercato dove il valore “naturale” è importantissimo se non fon-damentale, vi siano in realtà degli impostori soprattutto tra chi non utilizza la certifica-zione biologica (delle coltivazioni da cui pro-vengono gli ingredienti) che, come sembra, attualmente rappresenta l’unica garanzia offerta ai consumatori benchè non esista ancora una certificazione (o regolamento) dedicata esclusivamente al prodotto di bel-lezza o cosmetico. allora come proteggersi? non è sufficiente che un prodotto si proponga come “natu-rale” con foto di prati lussureggianti, fiori e sorrisi di bambini. anzi, forse l’eccesso di segni che evocano un immaginario “na-turale” dovrebbero spingerci a fare qual-che ricerca in più tra le righe dell’etichetta, nonostante non sia sempre così facile “de-criptare” le righe scritte sulle etichette. Fi-darsi della certificazione biologica, quando è espressa dal logo verde con le foglioline del regolamento comunitario, ed è accom-pagnata dal nome dell’azienda che ne ha garantito la certificazione, meno quando si legge tra gli ingredienti della composizione che vi è “un prodotto certificato bio”. Una prova che suggeriamo, è quella della scato-la. controllate la quantità di carta e plastica

Molti marchi della cosmesi e dei prodotti di bellezza uti-lizzano il marketing per presentare una realtà più verde di quanto non sia in realtà. Alcuni prodotti presentano addirittura il logo bio quando in realtà solo 1 ingredien-te (o l’olio essenziale) è realmente naturale (certificato “bio”, in realtà). Va tutto bene?

Cosmetici dipinti di verdequando la differenza è sulla pelle

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ETICA, ECOLOGIA, ECONOMIA, EFFICIENZAle 4 E di ECOAREA

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utilizzata: tanto più è stridente il contrasto tra claim inneggianti l’ambiente e la natura e la quantità di plastica, tanto più sospetto è il contenuto. anche perchè non è affatto scontato che il prodotto artigianale o quel-lo congegnato come fosse appena uscito da una profumata erboristeria sia il migliore sull anostra pelle. Spesso la possibilità tec-nologica di un laboratorio industriale con-sente maggiori soluzioni, quasi sempre in linea con le esigenze del mercato.l’attenzione dei consumatori ha favorito in-fatti nuove strategie da parte dell’industria cosmetica. i nuovi marchi delle più impor-tanti multinazionali che operano in questo settore (oreal, Henkel e Johnson & Johnson) hanno raggiunto punteggi molto positivi nel-la ricerca, questo significa che gli ingredienti utilizzati nelle composizioni confermano la volontà di offrire una risposta esauriente a questa parte del mercato.

ETICA, ECOLOGIA, ECONOMIA, EFFICIENZAETHICS, ECOLOGY, ECONOMY, EFFICIENCY

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nelle aziende italiane imprenditori, manager e dipendenti - sono tutti d’accordo: i piani di welfare aziendale non sono abbastanza sviluppati e bisognerebbe potenziarli.i servizi che al momento vengono offerti più frequentemente sono, nell’ordine, buoni pasto o mensa, flessibilità (orario ridotto o telelavoro), assistenza medica o burocratica, servizi di conciliazione casa-famiglia, benefit ricreativi e culturali, servizi di mobilità. lo scopo è di migliorare il clima aziendale e accrescere la soddisfazione delle risorse umane con conseguente aumento della produttività, raccolta dei vantaggi d’immagine ciò puntando sull’apprezzamento interno ed esterno (ad esempio in materia di cSR - corporate Social Responsibility).

conciliare sempre più lavoro e vita privata, sarebbe una delle priorità nel lavoro “ideale”. luxottica ha fatto di più, tramite il nuovo contratto integrativo aziendale, varato in queste settimane, è riuscita a bilanciare famiglia e professione, crisi economica con aiuti, crisi ecologica con incentivazione al rispetto dell’ambiente.

il nuovo contratto introduce forme di flessibilità che di consueto hanno ben poco. Per bilanciare azienda e famiglia: Job sharing familiare, che consente al lavoratore di condividere il proprio posto di lavoro (e la paga) con un parente stretto, sia un coniuge disoccupato o in cassa integrazione, sia un figlio prossimo alla conclusione degli studi; part time ciclico, «che contribuisce all’eliminazione dei contratti interinali o di somministrazione, abbassando il tasso di precarietà; retribuzione piena anche dopo i 180 giorni di assenza in

Welfare aziendale in una ottica green

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Welfare aziendale in una ottica green

il bonus ambientale di Luxottica segna la strada del nuovo welfare

Nel nuovo contratto integrativo aziendale per gli 8.000 dipendenti e che sarà valido per i prossimi 3 anni, il gruppo luxottica, oltre alle innovative misure che consentiranno una maggior flessibilità (“banca ore” da sfruttare per permessi,o lo “job sharing” per dividere le ore e lo stipendio) ha introdotto una nuova mi-sura per definire il premio annuale: l’ambiente. Una misura per ora solo “sim-bolica” (vale infatti circa 80€ annui) ma che riconoscerà l’efficienza energetica. Il bonus premierà infatti il risparmio energetico del dipendente e la gestione efficiente delle risorse nei reparti. I parametri che l’azienda valuterà saranno il risparmio nei consumi di energia elettrica (illuminazione ed utilizzo macchinari) e la quantità di carta. Il premio è destinato a valorizzare l’adozione di “prati-che virtuose” ed ecosostenibili che consentiranno indirettamente all’azienda di risparmiare risorse, metodologie e comportamenti che sono già proposti all’interno di Ecoarea Sustainibility program

caso di malattie gravi (attualmente superando questa soglia la legge prevede metà stipendio); interventi a sostegno del dipendente (sia papà che mamme) impegnato a crescere i piccoli: conferire a una «banca ore» straordinari e giorni di ferie che si potranno trasformare successivamente in permessi aggiuntivi e retribuiti per accudire i figli piccoli.

la novità più curiosa riguarda però l’introduzione del risparmio energetico come parametro per il premio annuale, accanto a quelli tradizionali di redditività e produttività individuale: se gli addetti di un reparto o di un ufficio, con una gestione più attenta delle macchine o dell’illuminazione, riducono l’uso di carta o i consumi di energia elettrica, potranno avere un ulteriore beneficio economico. ecco perché il caso luxottica (e i sindacati del territorio) è da considerare un esempio, un modello, una nuova prospettiva nel fare vera innovazione nelle relazioni industriali, innovazione culturale oltre che economica: il rispetto della dignità del lavoratore e dell’impresa, che devono però interagire rispettando l’ambiente. e’ l’esempi di come le aziende per migliorare e diventare più competitive devono necessariamente entrare in un mondo nuovo fatto di rispetto, di consumi razionali e prodotti intelligenti dove lo spreco viene respinto e le necessità di un uomo vengono messe in primo piano perché, come la storia ci ha insegnato, danneggiare l’uomo e l’ambiente equivale solo a danneggiare l’economia.

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“offriamo una risposta declinata in chiave ecosostenibile alle esigenze di mercati che mai si sono interrogati direttamente sul valore della green economy”. nasce sempre dalla necessità di “sviluppare il mercato eco sostenibile”, l’ideazione e la realizzazione di spazi collettivi e spin off caratterizzati dal “rispetto per l’ambiente” come comune denomininatore, all’interno di appuntamenti fieristici. Un progetto “strategico” per ecoarea better living che per l’amministratore delegato dell’azienda, Romano Ugolini, garantisce “collegamenti e relazioni utili a sviluppare un’idea innovativa di business, in coerenza con i nostri valori aziendali”. “entriamo direttamente nei contesti professionali dove nascono le strategie delle imprese, come le fiere, dove portiamo soluzioni nuove e opzioni alternative”. come ad esempio la Settimana della vita collettiva, la mostra convegno annuale che dal 1965 rappresenta il mercato delle comunità, enti religiosi e servizi sociali. “l’edizione di quest’anno (24-27 novembre, Roma) si arricchisce del salone ecoSevicol, organizzato in collaborazione con ecoarea. Un appuntamento importante, curato appositamente per quel mercato dell’accoglienza che esprime numeri di assoluto rilievo: gli istituti religiosi sono 50.000, tra scuole, comunità, ospedali, case di cura, centri di riabilitazione, case di riposo, parrocchie, enti, associazioni, turismo religioso; le strutture di servizio sociale pubbliche e private sono 70.000, scuole, università, ospedali, case di riposo, strutture delle Forze armate, mense (scolastiche, aziendali, sociali), centri di turismo sociale; 10.000 sono i centri di ospitalità con case per ferie, ostelli, pensionati studenteschi, alberghi della gioventù, colonie pubbliche e privati; sono invece 300.000 i bar, alberghi, ristoranti, pubblici esercizi, pensioni, villaggi, stabilimenti balneari, campeggi, agriturismo, pubblici esercizi che rientrano in questa statistica. ecoaRea better living, è la porta di accesso a questo mercato. ecosevicol, il cui spazio sarà gestito direttamente da ecoarea, ospiterà solo la green economy, aziende specializzate nella produzione, vendita, distribuzione di beni e servizi, in particolar modo, ma tutte le realtà produttive con una coerente etica ambientale sono le benvenute”.ci sono segnali importanti che possono far pensare che ora si è giunti finalmente alle porte di una rivoluzione ecosostenibile!. Qual è la tua opinione? “lo scorso 14 giugno abbiamo organizzato un workshop per presentare la green economy alla platea tradizionale della Settimana della vita collettiva (Sevicol). Grazie ai nostri relatori abbiamo introdotto i vari ambiti entro cui sviluppare un mercato a basso impatto ambientale. Ristrutturazione edilizia e bio architettura, efficienza energetica, fonti rinnovabili, agricoltura biologica, prodotti ecosostenibili e del benessere. abbiamo

NuOvE RElAZIONI

www.ecoarea.eu

intervista a Romano Ugolini

organizzata da:

in contemporanea con:

www.keyenergy.it www.cooperambiente.it

9 -12 Novembre 2011Rimini Fiera 15a Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibilewww.ecomondo.com

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9www.ecoarea.eu

www.sevicol.it

all’interno della

per informazioni [email protected]

24/27 novembre 2011Roma, palazzo dei congRessi

eco sevicol

lA RIvOluZIONE ECOINDuSTRIAlE A ECOMONDO 2011Aria e acqua saranno tra i protagonisti della 15a Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, a Rimini Fiera dal 9 al 12 novembre Una mano meccanica tiene tra le dita una fogliolina, a simboleggiare la forza della tecnologia a sostegno della fra-gilità degli ecosistemi naturali. E’questa l’immagine di Ecomondo 2011, manifestazione leader del settore ambien-tale dalla quale quest’anno partiranno numerosi messaggi, idee, proposte, strategie per contribuire allo sviluppo sostenibile in maniera concreta e responsabile. Siamo nell’era della rivoluzione ecoindustriale e alla Fiera internazio-nale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, a Rimini Fiera dal 9 al 12 novembre prossimi, sfileranno tutti i protagonisti di questa rivoluzione. In primis gli addetti di un settore produttivo articolato e vasto, ossia le aziende con i loro prodotti, le strumentazioni, i servizi, frutto di una creatività che si alimenta con la ricerca e la conoscenza, e poi i tanti studiosi, gli enti privati e pubblici, le associazioni, che si muoveranno tra 150 eventi, di cui il 30% a valenza tecnico-scientifica, ai quali si aggiungono i Call for Paper con l’intervento di oltre 100 enti di ricerca universitari.L’area espositiva di Ecomondo, un’immensa vetrina sulla green economy, quest’anno aumenterà del 30%. Sono attesi buyer da 250 Paesi, dall’Europa alla Russia, passando per l’America Latina. L’esposizione avrà un’alta con-centrazione di imprese che si occupano dell’intero ciclo del rifiuto, dal recupero, al trattamento, al riuso. Saranno allestite Inertech e Reclaim Expo sul risanamento del territorio.In primo piano l’acqua e l’aria, i due elementi imprescindibili per il benessere della comunità umana: una sessantina di aziende leader hanno già aderito alle aree espositive dedicate. Oro Blu, trattamento e riuso delle acque, e Air, trattamento dell’aria e dei fumi industriali. In parallelo, si aprirà un dibattito culturale e scientifico realizzato in part-nership con l’Università di Brescia e al cui programma contribuiranno l’Associazione Idrotecnica Italiana di Italian Water Convention, CNR, ANCI e ENEA. Saranno illustrate ricerche svolte in ambito europeo per l’uso sostenibile delle acque nel settore industriale. Nell’ambito della mostra Città sostenibile verranno trattati, invece, i progetti più avanzati per migliorare i parametri che definiscono un ambiente urbano di qualità. E’ stato siglato un importante ac-cordo fra Ecomondo e ANCI, tramite Ancitel Energia Ambiente, e durante la manifestazione si parlerà del Patto dei Sindaci, un programma per la sostenibilità ambientale condiviso da 2.600 Comuni europei. Un forum si focalizzerà poi sugli avanzamenti nel settore di gestione dei RAEE, i rifiuti elettrici ed elettronici, mentre una mostra e alcuni convegni riveleranno le nuove tecniche di trattamento e di gestione dei fanghi di depurazione.Il 9 novembre la Fiera sarà inaugurata dal Forum Internazionale Ambiente ed Energia, organizzato da The European House – Ambrosetti e Rimini Fiera. Sarà anche assegnato il Premio Sviluppo Sostenibile 2011 a cura dell’omonima Fondazione.Da non dimenticare che in contemporanea a Ecomondo si svolgeranno Key Energy, la fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibili, e Cooperambiente, fiera dedicata all’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, a cura di LegaCoop.

Per maggiori informazioni: www.ecomondo.com

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LA RETE:CONTATTI:

ecoarea Srl - P.iva: 03654140403

SEDE LEGALEvia Soleri Brancaleoni, 647900 Rimini (Rn)

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ECOAREA FRANCE7, Rue De la PlaineF-57020 ParisFrance Tel +33 679 966 654email: [email protected]

l’inverno è alle porte e, memori del salasso dello scorso anno, dalla Dena che ormai abbiamo imparato a cono-scere l’invito a fare un controllo per verificare se l’im-pianto di riscaldamento sia nelle condizioni ottimali. il controllo dell’impianto di riscaldamento, infatti, aiuta a ridurre i costi di energia. i consigli utili (e validi anche in italia):- Isolare/coibentare le tubature dell’acqua calda e ri-scaldamento non ci pensiamo mai, ma uno dei primi accorgimenti per risparmiare i costi del riscaldamento è la coinbentazione delle tubature esterne (spesso in cantina, garage, ripo-stiglio) e che, quando sono scoperte, contribuiscono allo spreco di energia preziosa. lo si può fare da soli o con l’aiuto di un artigiano.- Manutenzione dell’impianto di riscaldamentola manutenzione periodica dell’impianto di riscalda-mento, effettuata dal professionista, oltre a contribuire alla sicurezza dell’impianto ne aumenta la durata e aiu-ta a ridurre i costi d’energia. e’ fondamentale effettua-re queste verifiche prima del inserimento nei radiatori! molti impianti “stagionati” lavorano con temperature esageratamente alte che aumentano gli sprechi d’ener-gia: si dovrebbe approfittare della presenza del tecnico per un controllo della pressione ed eventualmente per sostituire le valvole termostatiche. - Rinnovare la pompa idraulicala pompa è il cuore dell’impianto che fa circolare l’ac-qua e fornisce l’acqua calda ai radiatori. molti impianti funzionano male perché la pompa “non viene mai stac-

a cura di Klaus [email protected]

Inverno, è tempo di caldaie

cata”. Una pompa ad alta efficienza (classe a) assorbe molto meno energia (fino a -80 %) e quindi si ammortizza velocemente. - Installazione di un boiler nuovo (impianto centrale)Sostituire impianti più vecchi di 20 anni! nel caso di un in-tervento “radicale” dell’impianto di riscaldamento, si rac-comanda di scegliere un impianto alimentato con carbu-ranti rinnovabili come il gas metano, ma anche gli impianti alimentati con olio (nafta) possono - con l’installazione di dispositivi aggiuntivi- funzionare con oli biologici. nel caso di interventi di riparazione, comunque neces-sarie, sono da prendere in considerazione sistemi di ri-scaldamento che utilizzano fonti rinnovabili. i bruciatori di pellets o pompe di calore rappresentano alternative valide nella produzione di calore. Se si prende in considerazione un impianto solare, si riesce spesso soddisfare il fabbiso-gno di acqua calda che, combinato con una coibentazione efficace (capotto) ci porta ad un notevole risparnio.

c a r t o l I n e d a l l a G e r M a n I a