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Richard Banclier
USARE IL
CE V ELLOper
CAMBIAREI:uso delle submodalit
nella programmazione neurolinguistica
L'autore ci insegna come utilizzare rapidamenteed efficacemente
le risorse del cervello umano,sconosciute ai pi e poco sfruttate in
tutti, perprodurre nei pazienti dei cambiamenti profondi
. quanto rapidi e duraturi.
Casa E d i t r i ce A s t r o l a b i o
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PSICHE E COSCIENZA
Collana di testi c documenti per lo studio delta psicologia del
profondo
USARE IL CERVELLOPER CAMBIARE
l'USO DELLE SUBMODALlT
NELLA PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTIC.~
diRICHARD BANDlER
Titolo originale dell'opera
USING YOUR BRAIN - FaR A CHANGE
(Real Peoplc Press, Moab, Urah)
Traduzione di
BERNARDO DRAGHI
1985, Real People Press, Moab, Utah. 1986, Casa Editrice
Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma.
PSICHE E COSCIENZA
COLLANA DI TESTI E DOCUMENTI PER LO STUDIO
DELLA PSI COLO GIA DEL PROFONDO
Richard Bandler
USAREIL CERVELLO
per
CAMBIAREL'uso deffe submodalit
nella programmazione neurofinguistica
IROM A
ASTROLABIOMCMLXXXI'I
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Introduzione
Quante volte avrete udi to la frase : " Quella ragazza" un
brillanteavvenire", oppure: "Quell'individuo ha un passato
colorito" l? Espres-sioni come queste sono pi che metafore . Sono
descrizioni precise delprocesso interno di pensiero del parlante, e
queste descrizioni sono lachiave per imparare a trasformare in modo
produttivo la nostra stessaesperienza. Per esempio, in questo
preciso momento osservate in chemodo vi raffigurate un evento
futuro gradevole nella vostra stessavita ... e quindi rendete pi
luminosa quella stessa immagine, e osser -vate come le vostre
sensazioni mutano. Quando rendete pi luminosaquella immagine, non
vi d l'effetto di attendere quell'evento condesiderio ancora
maggiore? La maggior parte delle persone reagisconopi marcatamente
a un 'immagine pi luminosa ; alcune reagiscono dipi a un'immagine
meno luminosa.
Adesso prendete un ricordo gradevole del vostro passato , e
rendeter colori pi forti e pi intensi , proprio in senso
letterale.. . In chemodo il fatto di avere un ' passato colorito'
muta l'intensit della vostrareazione a questo ricordo? Se non
osservate alcuna differenza nellevostre sensazioni quando rendete
pi colorito il vostro ricordo , cercatedi vedere quello stesso
ricordo in bianco e nero . Quando l'immagineperde il proprio
colore, in genere la reazione s'indebolisce.
Un'altra espressione di uso comune : "Aggiungi qualche
scintillaalla tua vita ". Pensate a un 'altra esperienza gradevole,
e cospargeteletteralmente quell 'immagine di piccoli punti luminosi
scintillanti , eosservate in che modo ci modifichi la vostra
reazione a livello disensazioni. (Gli ideatori di spot pubblicitari
c i sarti che creano abitifatti di lustrini ne sanno qualcosa)
.
"Lasciati il passato alle spalle" un consiglio frequente
riguardo aeventi spiacevoli . Pensate a un ricordo che vi fa ancora
star male, equindi osservate dove lo vedete adesso , e a quale
distanza si trova
l Traduciamo letteralmente questa cd altre analoghe espressioni
inglesi per nonperdere il senso delle spiegazioni successive.
(N.d.T.)
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Introduzionc
l'immagine . Probabilmente di frame a voi, piuttosto VICina.
Adessoprendete quell'immagine, e spostatela fisicamente dietro di
voi, allori-tanandola. In che modo questo muta in voi il vissu to
di quel ricordo?
Questi sono solo alcuni esempi molto elementari della semplicit
edell'efficacia dei nuovi schemi 'submodali' di PNL ideati da
RichardBandler nel corso degli ultimi anni. Uno dei primi schemi
usati in PNLera l'idea delle 'modalit', ovvero dei 'sistemi
rappresentativi'. Noipensiamo alle esperienze, a qualsiasi
esperienza, utilizzando certe rap-presentazioni del sistema
sensorio: immagini visive, suoni auditivi ,sensazioni cenestesiche,
Nel corso degli ultimi dieci anni , nei programmi di addestramento
alla PNL si soprattutto insegnata un'ampiagamma di metodi rapidi ed
efficaci per utilizzare questa conoscenzadelle modalit in modo da
trasformare le sensazioni e il comporta-mento. Le submodalit sono
gli clementi pi semplici all'interno diogni modalit. Per esempio,
alcune delle subrnodalit visive sono laluminosit , il colore, le
dimensioni, la distanza, la collocazione spazialce la nitidezza. La
conoscenza delle subrnodalit ci schiude un nuovotesoro di schemi di
cambiamento ancora pi rapidi , facili e specifici.
Non appena facemmo la conoscenza della PNL, nell'autunno
del1977, mettemmo da parte la maggior parte delle cose che
stavamofacendo al fine di studiare questi metodi tanto emozionanti
quantorapidi per trasformare il comportamento. A quell'epoca
Richard Bandlere john Grinder collaboravano nello sviluppo di
questo campo nuovoe tanto promettente. La PNL insegnava a seguire
il processo internodella persona prestando attenzione ai movimenti
oculari inconsci, atrasformare vecchie reazioni sensoriali
sgradevoli nel giro di qualcheminuto, e altro ancora.
Oggi, sette anni pi tardi, tutte quelle promesse e molte altre
sonostate mantenute. Tutte le idee e le tecniche fondamentali della
PNLhanno superato la prova del tempo, cosi come la pi dura prova
diessere insegnate ad altri, cos1 che questi ne potessero fare uso
nellapratica . La PNL stata spesso descritta come il campo sul filo
delrasoio tra la comunicazione e la trasformazione .
La PNL offre una comprensione concettuale saldamente fondata
sullascienza dell'informazione e sulla programmazione dei compu
ter, e allostesso tempo trova radici ancora pi profonde
nell'osservazione del-l'esperienza umana . Tutto ci che PNL potete
verificarlo direttamentenella vostra personale esperienza, od
osservando gli altri.
I nuovi schemi submodali descritti e insegnati in questo libro
rap-presentano modi ancora pi rapidi ed efficaci dei primi metodi
diPNL per indurre il mutamento personale . Esistono solo tre
modalitprincipali, ma entro ciascuna modalit esistono molte
submodalit. Lesubmodalit sono, letteralmente, i modi in cui il
cervello ordina e
Introduzione
codifica l'esperienza. Gli schemi subrnodali di trasformazione
possonoessere impiegati per cambiare direttamente il software
umano: i modiin cui reagiamo alle nostre esperienze e ad esse
pensiamo.
Alcuni critici hanno voluto affermare che la PNL troppo
'fredda'e 'tecnica', e che sebbene essa possa dare buoni risultati
con sempliciabitudini e fobie, non pu affrontare 'temi umani di
fondo'. Per quan-to ci riguarda, ci interesserebbe conoscere la
reazione di questi stessicritici ai metodi per trasformare le
credenze e i modi di comprenderedi cui si d dimostrazione nei
capitoli 6 e 7 .
Questo libro apre la via a un modo nuovo ed efficace di
compren-dere in che modo funziona la nostra mente. Ci ch' pi
importante,questo libro insegna dei principi tanto semplici quanto
specifici che sipossono usare per 'guidare' il nostro cervello.
Insegna a trasformarela nostra esperienza quando essa non ci
soddisfa, e a gustare ancora dipi [a nostra soddisfazione quando la
vita ci va bene.
Molti di noi hanno la capacit di prendere dei principi gi noti
edi creare degli utili adattamenti di quegli stessi principi, o di
appor-tarvi ogni tanto qualche piccola innovazione. Il particolare
genio diRichard Bandler consiste nella sua inarrivabile capacit di
delineareripetutarnente 'principi nuoui, e di metterli a
disposizione di tutti noi.II suo senso dell'umorismo pu talvolta
suonare caustico e arrogante,specialmente quando viene diretto
verso le professioni della psicologiae della psichiatria (sebbene
anche altri 'esperti' ricevano la loro parte l ).Questo almeno
parzialmente comprensibile quando ci si rende contoche sebbene la
possibilit di curare nel giro di dieci minuti una fobiao un trauma
mediante la PNL sia stata pubblicata pi di sei anni orsono, per lo
pi gli psicologi sono tu ttora convinti che per curare unafobia ci
vogliano mesi o anni di chiacchiere e di medicine (e
diversemigliaia di dollari). Noi conosciamo bene la frustrazione di
sentireidire: eeNon si pu fare" l quando ne abbiamo data pratica
dimostrazionecentinaia di volte , e abbiamo insegnato ad altri a
fare la stessa cosaregolarmen te.
Quando in un'industria viene introdotta un 'importante
innovazionetecnica , gli imprenditori di tutto il mondo sono
ansiosi di applicareimmediatamente il nuovo metodo, poich sanno
bene che se non fannocosi, la concorrenza li metter ben presto
fuori mercato. Put troppol'inerzia molto maggiore in campi come la
psicologia, in cui il pro-fessionista pi ci mette a risolvere un
certo problema, pi viene pagato.Poich cos l'incompetenza viene
premiata , in questi campi i metodinuovi e migliori ci mettono
molto di pi a divenire pratica corrente.
Anche molti altri hanno lamentato questa inerzia nel campo
dellapsicologia. Salvator Minuchin, noto innovatore nel campo della
terapiafamiliare, ha di recente affermato:
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III introduzione Introduzione 11
Come ha reagito la gente alle scoperte scaturite dalle
nostrericerche? Difendendo i propri paradigmi . In risposta alle
nuoveconoscenze, c' sempre la questione di come fare a continuarea
fare le cose che uno stato addestrato a fare.
Nonostante questa inerzia, nel campo della psicologia e in
quellodella psichiatria vi sono molte eccezioni : professionisti
ansiosi diimparare nuovi metodi che possano essere di beneficio ai
loro pazienti,rendendo il loro lavoro pi rapido, pi efficace e pi
completo. Daparte nostra , speriamo che questo libro possa giungere
in qualche modofino a voi.
Diversi anni fa ci rendemmo conto deUa nuova prospettiva che
ilgenio di Richard Bandler veniva esplorando, e capimmo quanto
questinuovi modelli avrebbero potuto essere utili a persone vicine
e lontane,S solo avessero avuto maggiore diffusione. Tuttavia ,
soprattutto dalfascino e dall'emozione in noi suscitati dalla
scoperta delle submodalitche siamo stati indotti II realizzare
questo libro.
La nostra materia prima sono stati i nastri registrati e le
trascri-zioni di un gran numero di seminari e laboratori tenuti da
Bandlernell 'ultimo periodo. Quindi seguita una lunga fase di
selezione e diorganizzazione di questa ricca messe di materiali ,
di sperirncntazioneindipendente di essi, e di insegnamento ad altri
cos da ricavarne unapi profonda comprensione. Alla fine, basandoci
su ci che avevamoappreso, abbiamo messo insieme tutto nella forma
di un libro. Abbia-mo cercato di conservare l'immediatezza e il
sapore dei seminari dipartenza, riorganizzando al tempo stesso il
materiale e disponendolo insequenza in modo da renderlo pi
facilmente comprensibile in formascritta.
In campi che progrediscono rapidamente come questo, la
maggiorparte dci libri sono gi sorpassati di cinque o dieci anni al
momentoin cui vengono dati alle stampe. La maggior parte del
materiale con-tenuto in questo libro risale a circa tre anni or
sono. Nei seminariavanzati di PNL vengono oggi insegnati molti
altri schemi di submo-dalit, e Bandler dal canto suo continua a
elaborare sempre nuovischemi.
Uno dei principi fondamentali della PNL che l'ordine e la
sequenzadellc esperienze, eome l'ordine delle parole in una frase,
influisconosul loro significato. L'ordine dei capitoli di questo
libro stato accu-ratamente meditato. Poich molto del materiale
presentato negli ultimicapitoli presuppone che si disponga delle
informazioni e delle esperienzepresentate nei primi capitoli, la
comprensione ne risulter senz'altrofacilitata se essi vengono letti
in ordine .
Un altro principio fondamentale della PNL che le parole sono
soltanto delle etichette, inadeguate a trasmettere l'esperienza.
l!na cosa leggere come si fa a piantare un chiodo in un~ tavo~a di
legn~;tutt'un'altra cosa sentirsi un martello tra le rnam e udire
un grati-ficante "thunk' mentre il chiodo affonda in un blocco di
abete.Un'esperienza ancora diversa quella di sentire il martello
vibrare rim-balzando, e vedere il chiodo piegarsi udendo il
'pinggg' che avverte dellapresenza di un nodo nascosto. .
Gli schemi presentati in questo libro non sono altro che de~h
stru-menti . Come tutti gli strumenti , per capirli bene bisogna
usarli, e perusarli bisogna far pratica. Se volete soltanto farvi
un'idea del contenutodi questo libro, potete anche scorrerlo
rapidamente. .M~ se vol~te vera-mente essere in grado di utilizzare
queste informazioni, fate m mod?di applicarlo tanto nella vostra
esperienza individuale quanto con altri,o le vostre conoscenze
resteranno soltanto 'accademiche'.
Connirae AndreasSteve Andreas
aprile 1985
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1
Chi guida l'autobus?
'P rogrammazione neurolinguisrica' un nome che mi sono
inventatoper evitare di dovermi specializzare in un campo
specifico. All'univerosit ero uno di quelli che non riuscivano a
decidersi sulla strada daintraprendere, e alla fine decisi di
restare cos. La PNL, tra l'altro,rappresenta un certo modo di
considerare l'apprendimento umano . Seb-bene molti psicolog i e
assistenti sociali utilizzino la PNL per fare quellache essi
chiamano 'terapia ', personalmente credo che sia pi
appropriatodescrivere la PNL come un processo educativo .
Fondamentalmente,stiamo elaborando dei modi per insegnare alle
persone a usare il pro-prio cervello.
La maggior parte degli individui non utilizza attivamente e
delibera-tamente il proprio cervello. Il cervello come una macchina
allaquale manchi un interruttore con la posizione di 'spento'. Se
non gli sid qualcosa da fare, non fa altro che continuare a girare,
e alla finesi annoia . Se mettete una persona in una camera di
deprivazione sen-soriale, dove non c' possibilit di avere
esperienze esterne, essa ini-zier a generare esperienze interne. Se
il cervello se ne sta n senza farniente, comincer a fare qualcosa,
e non pare che gli importi moltoche cosa . A ooi pu importare, ma a
lui no .
Per esempio, vi mai capitato di starvene semplicemente n sedutia
occuparvi dei fatti vostri, o di essere profondamente
addormentati,quando all'improvviso il vostro cervello vi fa
balenare davanti un'im-magine che vi spaventa a morte? Quante volte
capita che qualcunosi svegli nel cuore della notte perch ha appena
rivissuto un'esperienzadi piacere estatico? Se si trascorsa una
brutta giornata, allora pitardi il cervello ce ne offrir delle
vivide repliche, pi e pi volte .Non basta aver passato una brutta
giornata ; ci si pu rovinare l'interaserata, e magari anche buona
parte della settimana seguente.
La maggior parte delle persone non si ferma qui . A quanti di
voicapita di ripensare a cose sgradevoli accadute molto tempo fa?
comese il vostro cervello stesse dicendo: "Su , rifacciamolo!
Abbiamo un'oraprima di pranzo , mettiamoci a pensare a qualcosa di
veramente depri-
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14 Chi guida l'autobus ? Chi guida l'autobus? 15
mente. Forse riusci amo ad arrabbiarci per quella faccenda con
tre annidi ritardo" . Avet e mai sentito pa rlare di ' sospesi '?
Non sono faccend ein sospeso, sono fini te ; solo che non vi
piaciut o come sono andatea fini re.
Ades so voglio che scopriate come possibile imparare a
trasfor-mare la vost ra ste ssa esperienza, e ad acq uisire un cen
o cont rollo suci che avviene nel vos tro cervello . La maggior
parte delle per sonesono pr igion iere del loro stesso cervello.
come se fossero incat enateall' ult imo sedi le dell'au tobus, con
qualcun altro al vola nte. Voglio cheimpariate a guida re voi
stessi il vostro auto bus person ale . Se al vostrocervello non
dare qu alch e indicazione, o viagger a casaccio per contoproprio,
oppure alt re persone troveranno il modo di dir igerlo al postovos
tro. e pu ben dars i che non si preoccupino troppo di quelli cheso
no i vostri int eress i. Anche se se ne preoccupano , possibil
issimoche si sbaglino !
La PNL un' opportu ni t per studia re la soggettivi t, qu alcosa
chea scuola mi veniva descritta come o rribile . Mi spiegavano
infatti che lavera scienza considera le cose oggettivamente . Ci
nonostant e, mi sonopoi accorto che qu ella che pi influiva sul mio
comportamento era lamia esperienza soggett iva , c di conseguenza
mi sono messo in mente discopr ire qua lcosa sul suo [unzicnarnenro
, e sul modo in cui esercita ilsuo influsso sugli alt ri. Visto che
il cervello
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16 Chi guida l'autobus? Chi guida l'autobus} 17
a strumenti , ma come a cose che avrebbero preso il posto della
gen te .Ma se vi siete mai interessati di home computer, sapete
anche checi sono, per esempio, dei programmi per controllare il
proprio contoin banca! Per controllare il proprio conto in banca
con .un homecomputer ci vuole circa sei volte il tempo che ci vuole
a farlo nelmodo consueto. Non solo dovete scrivere l'importo degli
assegni sullematrici del libretto, ma poi dovete anche andare a
batterlo sullatastiera del computer. questo a trasformare gli home
computer inoggetti ornamentali, tipo vasi da fiori . Quando il
balocco nuovo , cisi gioca per qualche tempo, e poi lo si ficca nel
ripostiglio . Quandoviene a farci visita qualche amico che non
vediamo da molto tempo,lo si tira fuori in modo che gli amici
possano giocarci a quei giochi cheormai ci annoiano. Un calcolatore
non soltanto questo. Ma il modoinsulso in Oli tanta gente usa i
calcolatori somiglia molto al modoinsulso in cui la gente usa il
proprio cervello.
Continuo a sentir dire che giunti all'et di cinque anni si
ormaismesso di imparare, ma non ho prove che questo sia vero.
Fermatevi apensarci un attimo . Dai cinque anni a ora, quante cose
assolutamenteinutili avete imparato, anche lasciando perdere quelle
utili e valide ?Gli esseri umani hanno una stupefacente capacit
d'imparare. Sonoconvinto , e sicuramente in un modo o nell'altro
convincer anche voi,che ciascuno di voi tuttora una macchina per
imparare. Il lato bellodi ci che potete imparare nuove cose in modo
rapido e intenso; illato brutto che potete imparare tanto cose
utili , quanto cose perfet-tamente inutili .
Quanti di voi sono ossessionati da qualche pensiero? Vi dite :
Vorrei poterrnelo scacciare dalla testa". Ma la cosa straordinaria
piuttosto che siete riusciti a mettercelo! Il cervello veramente
qual-cosa di fenomenale. Le cose che vi fa fare sono assolutamente
stupe-facenti . Il problema vero, col cervello, non ehe non possa
imparare,come vi stato troppe volte ripetuto. Il vero problema che
imparatroppo bene e troppo in fretta . Per esempio, pensate alle
fobie. unacosa stupefacente che ci si ricordi di restare
terrorizzat i ogni voltache si vede un ragno . Non troverete mai un
fobico che guardi un ragnoe dica: "Oh, santo cielo, mi sono
dimenticato di spavcntarmi", Non ci
. sarebbero forse un paio di cosette che vi piacerebbe imparare
in modocosi completo? Quando ci pensate in questi termini, avere
una fobia uno st raordinario esempio di apprendimento riuscito. E
se andatea vedere la storia di quella persona, si vedr che spesso
l'apprendi-mento avvenuto con un solo tentativo: bastata un 'unica
esperienzaistantanea perch quella persona imparasse qualcosa in
modo cos com-pleto da ricordarsene per il resto dei suoi
giorni.
Quanti di voi hanno lerro di Pavlov e dei suoi cani e del
campa-
nello e tutta quella roba l? ... e quanti di voi in questo
istante hannoun aumento di salivazione ? Per quell'esperimento si
dovette legare ilcane , qu indi suonare il campanello , dargli del
cibo , e riptere questasequenza pi e pi volt e, cosl da insegnare
al cane quel tipo di risposta .Voi invece non avete fatto altro che
leggerne un resoconto, e avetemanifestato la stessa rispo sta del
cane. Non una gran cosa, ma certo un 'indicazione della rap idit
con cui il cervello riesce ad apprendere .Voi imparate pi in fretta
di qualsiasi computer. Ci che si deveapprofondire l'esperienza
soggettiva dell 'apprendimento, in modo dapoter dirigere
l'apprendimento ste sso e avere un maggiore controllosulla propria
esperie nza personale e su ci che si impara.
Avete dim estichezza col fenomeno detto 'la nostra canzone'?
Du-rante un certo periodo , quando vi trovavate con una persona per
voimolto importante, avevate Llna canzone preferi ta che
ascoltavate spesso .Ora, ogni qual volta udite quella canzone,
pensate a quella personae provate nuovamente quei piacevoli
sentimenti. Fun ziona esatt amentecome Pavlov e la salivazione. La
maggior parte delle persone non sirende minimamente conto di quanto
sia facile collegare le esperienzein questo modo , o quanto rapid
amente ci possa avvenire se lo si fasistematicamente .
Una volta ho visto un terapeuta create un 'agorafobia in una
solaseduta . Questo terapeuta era una persona gentile e bene
intenzionata ,sinceramente affezionata ai propri pazienti. Aveva
alle spalle anni diaddestramento clinico, ma non aveva la minima
idea di quello chefaceva. Il paziente che entr aveva una fobia
diretta specificamentealle altezze . Il terapeuta disse a questo
tale di chiudere gli occhi edi pensare di essere in cima a qualche
cosa di alto. Urrp... il tiziodiventa tutto rosso e si mette a
tremare . ..Ade sso pensi a qualcosa chepotrebbe rassicurarla ".
Ummm . " Adesso pensi di essere lass in cima " .Urrp. "Adesso pensi
a guidare la sua macchina , comodo e rilassa -to ". Ummm. "Adesso
pensi di essere lass in cimano Urrp...
Questo tale alla fine si ritrov ad avere sentimenti fobici per
quasitutto ci che faceva parte della sua vita ... quella che spesso
si chiamaagorafobia. Ci che quel terapeuta aveva fatto era stato
brillante, inun certo senso. Ave va trasformato i sentiment i del
paziente colle-gando tra loro certe esperienze. La sua scelta del
sentimento da gene-ralizzare , tuttavia, non coincide esatta mente
con la mia idea dellascelta migliore . Egli infatt i aveva
collegato i sentimenti di panico diquel paziente con tutti i
contesti della sua esistenza che in precedenzalo avevano
rassicurato. Si pu utilizz are esat tamente lo stesso procedi.mento
per prendere un sent imento piacevole e generalizzarlo ,
proprionella medesima maniera . Se quel terapeuta avesse compreso
il proced i.mento che stava impiegando, avrebbe potuto usarlo nel
senso opposto.
domfrateHighlight
domfrateHighlight
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18 Chi guida l'autobus? Chi guida l'autobus? 19
Ho visto succedere cose analoghe nella terapia di coppia .
Lamoglie comincia a lamentarsi di qualcosa che il marito ha fatto ,
e ilterapeuta le dice: "Lo dica guardando suo marito . Deve entrare
incontatto visivo con lui". In questo modo tutte quelle sgradevoli
sensa-zioni verranno collegate alla vista della faccia del marito ,
cos cheogni volta che lei lo guarder , prover di nuovo le medesime
sensazioni .
Virginia Satir usa nella terapia familiare lo stesso processo ,
ma ne1senso opposto. Chiede alla coppia di rammentare qualche
momentoparticolarmente felice dei primi tempi del loro
corteggiamento, e quan-do cominciano a illuminarsi in viso , allora
chiede loro di guardarsi .Quindi per esempio dice: " E voglio che
ti renda conto che questa lastessa persona di cui ti sei cos
profondamente innamorata dieci annifa" . Ci collega al viso del
coniuge un sent imento completamentedifferente, di solito molto pi
utile del precedente.
Una coppia che venne una volta da me era in terapia da qu
alchetempo con un altro; ci nonostante, lirigavano ancora. Una
differenzac'era: prima litigavano in continuazione a casa loro ;
ora litigavano sol-tanto nello studio del terapeuta . Era probabile
che il terapeuta avessedetto qualcosa del genere: "Adesso vorrei
che riserbaste tutte le vostreliti per le nostre sedute insieme ,
in modo che io possa renderrni contodi come lo fate".
Volevo capire se i litigi erano legati al terapeuta o al suo
studio , edi conseguenza feci fare loro qualche esperimento. Venne
fuori che seandavano allo studio del terapeuta e lui non c'era, non
litigavano,mentre litigavano se era lui ad andare a fare una seduta
a casa loro.Cosi dissi loro di non vedere pi quel terapeuta. Fu una
soluzione sem-plice, che risparmi loro un sacco di spese e di
problemi.
Un mio paziente non riusciva ad arrabbiarsi, perch ci
imrnedia-tarnente lo spaventava a morte. Si potrebbe dire che aveva
la fobiadi arrabbiarsi. Venne fuori che da bambino, ogni volta che
si arrab-biava, i suoi genitori a loro volta si infuriavano e ci lo
spaventavamoltissimo . In questo modo i due sentimenti erano stati
collegati traloro. Era ormai adulto e non viveva pi con i suoi
genitori da quindicianni , ma reagiva sempre nello stesso modo.
Sono giunto al mondo dell a trasformazione personale dal
mondodella matematica e della scienza dell'informazione. tipico di
coloroche si occupano di calcolatori rifiutare ogni possibile forma
di conta-minazione tra ci che appartiene al loro campo di studi e
la gen te.Ne parlano come di 'sporcarsi le mani'. A loro piace
lavorare sucomputer tutti lucidi e andare in giro con camici
bianchi da labora-torio. Ma ho scoperto che non esiste miglior
rappresentazione delmondo in cui la mia mente fun ziona
(specialment e in termini di limita-zioni) di quella del computer.
Cercare di far fare qualcosa , per quanto
semplice , a un computer , somiglia molto a cercare di far fare
qualcosaa una persona.
La maggior parte di voi conoscer quei giochi che si fanno
alcomputer. Anche i pi semplici sono piuttosto difficili da
program-mare, poich per comunicare siete costretti a usare i
meccanismi moltolimitati di cui la macchina dispone. Quando
ordinate al computer difare qualcosa che esso pu fare , le vostre
istruzioni debbono essereformulate con precisione, se volete che il
computer possa svolgere ilcompito da voi assegnato. I cervelli,
come i computer, non sono user[rieudly, 'amichevoli verso
l'utente'. Essi fanno esattamente quel chegli si dice di fare , non
ci che voi volete che facciano. E allora viinfuriate con loro,
perch non fanno quello che volevate dirgli di fare!
Una delle fasi della programmazione si chiama rnodellamento, ed
esatt ament e quello che faccio anch 'io. Il fine del modellarnento
con-siste nel fare in modo che il computer faccia qualcosa che un
essereumano in grado di fare. Come si fa a fare in modo che una
macchinavaluti qualcosa, svolga un problema matematico o accenda e
spenga unaluce a certe ore? Un essere umano sa accendere e spegnere
una luce, osvolgere un problema. Alcuni sanno farlo bene, altri lo
fanno benesolo qualche volta , e altri ancora non lo sanno fare
affatto . Il rnodel -latore cerca di prendere la miglior
rappresentazione possibile del modoin cui un essere umano svolge un
certo compito. e di rendercela dispo-nibile in una macchina. Non
m'importa se quella rappresentazione co-stituisce veramente il modo
in cui la gente svolge quel determinatocompito . II modell atore
non va aJla ricerca dell a verit. Noi abbia~obisogno soltan to di
qualcosa che funzion i. Noi siamo la gente che scnvei libri di
cucina. Non vogliamo sapere perch una certa cosa unatorta al
cioccolato ; vogliamo semplicemente sapere cosa ci dobbiamomettere
dentro in modo da farla venir fuori come dev 'essere . Sapereuna
ricetta non significa affatto che non esistano moltissimi altri
modidi fare la stessa cosa . Noi vogliamo sapere in che modo si pu
otteneredagli ingredienti la torta al cioccolato, procedendo passo
per passo.Vogliamo anche sapere come si fa, partendo dalla torta al
cioccolato, arisalire agli ingredienti , quando qualcuno non vuole
rivclarci la ricetta.
Scomporre le informazioni in questa maniera appunto il compito
dichi si occupa di scienza dell'informazione. Le informazioni pi
interes-santi che si possono venire a sapere sono quelle
riguardanti la sogget-tivit di un altro essere umano. Se qualcuno
sa fare qualcosa , noi vo-gliamo modellare quello stesso
comportamento , e i nostri modelli sonofatti di esperienza
soggettiva. " Cosa fa nella sua testa questa personache io posso
imparare a fare? ". Certo, non posso acquisire immedia-tamente i
suoi anni di esperienza e quegli impercettibili aggiustamentiche
tale esperienza ha prodotto, ma posso rapidissim amente
acquisire
domfrateHighlight
domfrateHighlight
domfrateHighlight
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20 Chi guida t'autobus?
certe importantissime informazioni riguardo alla str uttura di
ci chequella persona fa.
l primi tempi che mi dedicavo al modellamento, mi parve
logicoandare a cercare ci che la psicologia aveva gi acquisito
riguardo almodo in cui si pensa . Ma una volta addentratomi nella
psicologia , misono accorto che questo campo consiste va soltant o
in un 'enorme quan-tit di descrizioni dei vari modi in cui la gente
pu andare in crisi.C'erano alcune vaghe descrizioni di ci che
significava essere una per-son a ' in tera' o 'attu alizza ta ' o '
integra ta', ma nella maggior parre deicas i era no descrizioni dei
vari mod i in cui la gen te pu star male .
Il Man uale di diagnost ica e stat istica ( Diagnostic and Stati
sticalManual lll) usato a t tua lmen te da psich iatri e psicologi
ha circa 450pagine di descrizioni di come la gen te pu andare in cr
isi , ma nonuna sola pagin a che descri va lo s tato di salute . La
schizo frenia unmodo assai prestigioso di andare in crisi ; la
catatonia un modo assaitranquillo . Sebbene ai tempi della Grande
Guerra la paralisi istericafosse molto diffusa, oggi passat a di
moda ; attualmente la si pu trovare solo di tanto in tanto in
immigrati di scarso livello culturale,fuori contatto con i temp i.
Trovarne un caso al giorno d'oggi unavera fortuna . Negli ultimi
sette anni 'ne ho visti solo cinque, e duedi loro erano op era mia
, med iant e l 'ipnosi. Attua lmente, com e modo diandare in crisi
, molto in voga quello di essere borderline , 'casi limite '
.Questo significa che ancora non sei del tutto fu ori di test a, ma
nem-meno del tutto normale... come se esistesse qualcuno che lo !
Inpassato, negli anni Cinquanta , dopo l t re volti di Eva, i cas i
di perso-nalit multipla comprendevan o sempre tre personalit. Ma
dopo Sybil ,che di personalit ne avev a diciassette , vediamo pi
casi di personalitmultipla, e tutti qu anti con pi di tr e
personalit.
Se pensate che esprima dei giudizi troppo dur i sugli ps
icologi, asp et-tate un momento. Vedete, noialtri che lavoriamo nel
campo della pro-grammazione . dei computer siamo talm ente matti
che possiamo pren-dercela con chiunque. Star seduto davanti a un
computer per ventiquat-tr 'ore al giorno , a cercare di ridurre l
'esper ien za a sequ enze di zero edi uno, cos al di fuori del
mondo della normale espe rienza umanache io potrei dare del matto a
qualcun alt ro essendo pi matto di lui .
Molto tempo fa decisi che siccom e non riu scivo a trovare
nessunaltro che fosse pazzo quanto me , in realt la gen te non ha
ne ssuni s-simo bisogno di andare in cri si. Ci di cui mi sono
accorro da allora che le persone funzionano perjett amente. Quello
che fanno pu nonpiacerrni, o pu non piacer e a loro , ma sono pur
sempre in gradodi farlo ripetutarnente, sistematicamente . Non che
non funzioninopi; stanno semplicemente facendo qualcosa di d iverso
da ci che noi,o Joro , vorremmo che facessero.
Chi guida t'autobus? 21
Se voi create nella vostra mente delle immagini verament e
vivide,e specialmen te se riu scite a produrle esternamente, potete
im parare afa re l'ingegnere, o in alternativa , lo psieotico .
Delle due occu pazioni ,un a rende pi dell'altra , ma non
altrettanto divertente. Ci che lagen te fa ha un a st ruttur a, e
se riuscite a scoprire quel la struttura, po-tete inven tare un
sistema per trasfo rm arla. Potreste anche pensare a'dei contesti
nei quali quella stru tt ur a sarebbe perfettamente adeguata
.Pensare all 'abitud ine di rimandare. Che ne direste di usare
questotalento quando qualcuno vi ins ult a, per rimandare al futuro
il momentoin cui star male? " O h, so che adesso dovrei star male ,
ma lo fardopo ~ _ Che ne d irest e di rimandare per sempre il
momento di man-giare il gelato e la torta di cioccolata...
semplicemente, non riuscireproprio a tro vare il momento giusto per
farlo?
T utravia, la maggior parte delle persone non pensano in
questomodo . Il fo ndamento che sta sotto alla maggior parte delle
teorie psico-logiche : "Cosa c ' di sbagliato in questo?". Una
volta che lo psicologoha trovato un nome per ci che sbagliato,
vuole sapere quando sieteandati in crisi e cosa vi ha fatti entrare
in crisi. Allora pensa di avercapito perch sie te in crisi.
Se si parte dal presupposto che una persona non funzioni pi,
nesegue che il compito successivo consiste nello scoprire se si pu
riparareoppure no . La psicologia non si mai dimostrata molto
interessata aved ere com e si entra in crisi , o come si continua a
conservare lo statodi crisi. .
Un'altra d ifficolt con la maggior parre delle scuole
psicologiche che esse st ud iano le persone che non funzionano pi
per scoprire inche modo possib ile ripararle. Qu esto sistema
potrebbe essere para-gonato a quello di studia re tu tte le aut
omobili nel piazzale di unosfasciacarrozze allo scopo di trovare un
modo per farle funzionaremeglio. Se studia te tanti schiz ofrenici,
alla fine potreste imparare aimitare per fettamente ci che fa lo
schizofrenico; ma no n avresteimparato nulla su ci che lo sch
izofrenico non pu fare.
Una volra tenn i un corso per il per sonale di un ospedale
psichia-trico, e cons iglia i loro di studiare i loro schizofrenici
solo qu el tantoche poteva bast argli a capire cosa non potessero
fare . Quindi avrebberodovuto studi are la gente normale per
scoprire in che modo facessequelle stes se cose , cos da poterie
insegnare agli schizofrenici.
Per esempio, una paziente aveva il seguente problema: se si
inven-tava una qualsiasi fantasia, tra scorso qualche istante non
riusciva pia distinguerla dal ricordo di qualcosa che fosse
veramente successo.Scorgendo una qualsiasi imm agine con gli occhi
della mente, non avevaalcun modo di distinguere se era qualcosa da
lei realmente visto,oppure qualcosa che aveva immaginato. Questo la
confondeva, e la
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22 Chi guida l'autobus? Chi guida l'autobus? 23
terrorizzava p!. d.i quanto avrebbe potuto fare qualsiasi film
dell'or-r~re . Le consigliai, se creava un'immagine di fantasia, di
circondarladi .una corruce nera, in modo che quando l'avesse
rammentata in se-guito la potesse distinguere dalle altre, Prov, e
la cosa funzion benesalv~ ~er le imm.agmi c~~ risalivan~ ~ prima
che io le avessi dato queiconsiglio . T uttavra e~a gta un buon
inIZIO. Non appena le spiegai esatta-mente co~a. far~, .riusc a
farlo perfettamente. Eppure aveva unacartella. c.l.in~ca ~h Clrc.a
quindici centimetri di spessore, zeppa di analisie descnzlOn~
pSlCol~glche del ~?ci~ !n cui era in crisi . Quegli psicologierano
andati ~lla ncerca del Significato profondo interiore
nascosto'.~vevano se~ulto tro~pi co.rsi di poesia e letteratura. Il
cambiamentoe qualcosa di molto piu facIle, a patto che SI sappia
cosa fare.
La maggior parte degli psicologi pensano che sia difficile
comuni-c~re. .con i p~zi . Ci in parte vero, ma in parte anche il
risultatodi CIO ch~ essi fann.o ai pazzi. Se qualcuno si comporta
in modo un po'strano, viene acchiappato , imbottito di
tranquillanti e rinchiuso inuna. camerata insieme ad altre trenta
persone . Lo ten~ono sotto osser-:vazlone per 72 n ore, e p~i
dicono : ."M~~ma mia, si comporta proprioin modo strano . Immagino
che noialtri, Invece , non ci comporteremmostranamente.
" Qu~nt.i di voi. hann~ letto l'~~ticolo Sane People iII Insane
Places(. Sani di ment~ IO I:OSti da ~azzl )? Un sociologo ha fatto
questo espe-nme?t.o: .alcunl suo~ s~udentl d~l corso di
specializzaaione, ragazzi sanie fe!lel , s~ s~no fat~l rI.cover~re
In ospc:dale psichiatrico. A tutti quantiso.no stati .diagnosticati
gravi problemi . Nella maggior parte dei casi,gli stud~nt1 ~anno
1l1cont~ato diffic?lt a uscire di Il, in quanto l'quipeospedaliera
rrteneva che Il fatto d! voler uscire rappresentasse una di-n:os
tra7.10ne ?ella ~alattia. Un bell 'esempio di 'Comma 22'1 I
pazientiSI erano subito resr conto che quegli studenti non erano
matti ma ilpersonale dell'ospedale no. '
Aleuni anni r sono, quando studiavo i diversi metodi di
cambia.m~nt?, l~ ma~glor pane delle persone considerava gli
psicologi e glipsichiatri de~lI eSI:er~i nel cambiamento personale.
Per quanto mi ti .guardava, mi conv~nsl che mol.ti ?i loro erano
piuttosto ottimi esempid.l pS1COSI e nevrosi. Avete mal visto un
Es? E che dire di una forma-zlon~ reattiva li~idic.a. infa~tile?
Chi capace di parlare in questamaniera, non ha Il diritto di dare
del matto ad altri.
Molti p~icologi pensan? ~he i catatonici siano degli ossi
particolar-mente duri, perch non SI riesce a farli comunicare con
noi. Non fannoaltro che restar seduti nella stessa posizione senza
fare il minimo movi-~ento, ~inch q~a1cuno altro non li sposta. In
realt facilissimoIndurre il catatoruco a comunicare con noi. Basta
dargli una martellatasu una mano. Quando si solleva il martello per
colpirlo nuovamente,
loi tirer via la mano c dir : "Non farlo pi!". Questo non vorr
direche 'guarito', ma che adesso si trova in uno stato in cui
possibilecomunicare con lui. gi un inizio.
A un certo punto chiesi agli psichiatri del circondario di
mandarmquei pazienti veramente suonati con cui stavano' incontrando
delledifficolt. E scoprii che i pazienti pi suonati sono quelli con
cui allelunghe pi facile lavorare . Penso che sia pi facile
lavorare con unoschizofrenico completamente fuori di testa che
convincere una persona'normale" a smettere di fumare se non vuole
farlo. Lo psicotico sern-ora imprevedibile, e sembra entrare e
uscire dalla sua pazzia in mododel tutto inaspettato . Tuttavia,
come qualsiasi cosa la gente faccia ,anche la psicosi possiede una
stru ttura sistematica. Perfino lo schizo-frenico non si sveglia un
bel giorno con una pscosi rnaniaco-depres-siva. Se imparate il
funzionamento della struttura, diventa possibilefarcelo entrare e
uscire. Se l'imparate sufficientemente bene, poteteaddirittura
farlo voi stessi. Se mai volete ottenere una camera in unalbergo gi
al completo, non c' sistema migliore dell'inscenare unepisodio
psicotico. Ma sar meglio che siate anche in grado di
uscirne,altrimenti la stanza che vi daranno avr le pareti
imbottite.
Ho sempre pensato che l'approccio pi efficace alla psicosi
fossequello di John Rosen: entrare nella realt dello psicotico, e
quindirovinargliel: Esistono moltissime maniere per farlo, e alcune
di essenon sono per niente ovvie . Ad esempio, una volta lavoravo
con un taleche sentiva una voce provenire dalle prese di corrente,
e questa .voce locostringeva ' a fare certe cose . Immaginai che se
fossi riuscito a darerealt a quelle sue allucinazioni , non sarebbe
pi stato schizofrenico.Cos nascosi un altoparlante in una presa di
corrente della mia salad'aspetto. Quando lui entr nella stanza, la
presa di corrente disse:"Salve! ", Il tizio si gir, la guard e
disse : "Non mi sembri la stessadi prima" :
"Sono un'altra voce . Pensavi forse che ce ne fosse una sola) "
."Da do ve vieni)"."La cosa non ti riguarda " .Questo [o' convinse
. Siccome era costretto a ubbidire a quello che
la voce diceva, usai quella nuova voce per dargli le istruzioni
di cuiaveva bisogno per cambiare quel che stava facendo. Quando
trova unappiglio nella realt, la maggior parte delle persone
risponde. Quandoio trovo un appiglio sulla realt, lo acchiappo e lo
giro~ Non credoa:ffatto che esistano persone che non funzionano pi
. Tutto quel chefanno, hanno imparato a farlo. Una grandissima
parte di ci chelagente impara a fare assolutamente sbalorditivo, c
per dire la veritne vedo pi esempi fuori degli ospedali
psichiatrici che dentro .
La maggior parte dell 'esp erienza umana non riguarda la realt.
ma
domfrateNoteahahahaha XD
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24 Chi guida l'autobus?Cbi guida l'autobus? 25
la realt condivisa da un certo gruppo. C' gente che viene alla
miaporta c mi regala fumetti religiosi annunciandomi che nel giro
eli duesettimane arriver la fine del mondo. Parlano con gli angeli,
parlanocon Dio, ma non sono considerati pazzi. Ma se una persona
isolataviene sorpresa in coiloquio con un angelo, la definiscono
pazza , laportano in un ospedale psichiatrico e la imbottiscono di
medicine.Quando vi inventate una nuova realt , sar meglio che vi
assicuriatedi avere qualche amico che la condivida, o potete andare
incontroa guai grossi. Questa una delle ragioni per cui tengo corsi
di PNL.Ho bisogno di qualcun altro (non tanti, mi basta un
gruppetto) checondivida questa realt con me , cos che gli uomini
dal camice bianconon vengano a portarrni via.
Anche i fisici hanno una realt condivisa. A parte questo, in
effettinon c' molta differenza tra un fisico e uno schizofrenico.
Anche ifisici parlano di cose che non si possono vedere. Quanti di
voi hannomai visto un atomo, per non parlare di una particella
subatomica?Una differenza c': i fisici di solito sono un po' pi
cauti nei con -fronti delle loro allucinazioni, che chiamano '
modelli ' o 'teorie '. Quandouna delle loro allucinazioni viene
messa in questione da nuovi dati, i fi-sici sono un po' pi disposti
a rinunciare alle loro vecchie ' idee.
La maggior parte di voi conoscer un certo modello della
strutturadell'atomo che afferma che esiste un nucleo formato da pro
toni e neu -troni , con gli elettroni che gli girano intorno come
minuscoli pianeti.Negli anni Venti, Niels Bohr prese il premio
Nobel per questa descri-zione . Nel corso della cinquantina d'anni
che sono seguiti, quel modello stato la base di un immenso numero
di scoperte e di invenzioni, comela plastica delle sedie su cui
siete seduti.
Qualche tempo fa , per, i fisici sono giunti alla conclusione
che ladescrizione dell'atomo fatta da Bohr sbagliata. Quando sono
venutoa saperlo, mi sono chiesto se non gli avrebbero ripreso il
premio Nobel,ma poi ho saputo che Bohr era morto, e prima di morire
si era spesotutto . La cosa veramente sconcertante che tutte le
scoperte fatte usan-do un modello 'sbagliato' sono sempre qui. Le
sedie eli plastica nonsono scomparse al momento in cui i fisici
hanno cambiato idea. Lafisica viene solitamente presentata come una
scienza molto 'oggettiva',ma vedo che la fisica cambia, mentre il
mondo resta lo stesso ; di conse-guenza nella fisica deve esserci
qualcosa di soggettivo.
Einstein era uno degli eroi della mia infanzia. Egli ridusse la
fisicaa quella che uno psicologo chiamerebbe 'fantasia guidata', ma
che Ein-stein defin 'esperimento mentale' . Infatti visualizz quel
che sarebbesuccesso se fosse stato possibile viaggiare su un raggio
di luce . E poisi dice che era una persona accademica e oggettiva!
Uno dei risultati diquell'esperimento mentale fu la sua famosa
teoria della relativit.
La PNL d iversa solo in quanto noi creiamo deJiberatam~nte
?ellemenzogne, in modo da cercar di capire l'espe~ie.n~a soggettiva
di uncerto essere umano. Quando si studia \a sogg:tll:,lta, ~on
serve a nullacercare di essere oggettivi . Perci adesso
dedIChIamoCI a qualche espe-
rienza soggettiva .. .
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2
Far funzionare il cervello
Adesso vorrei che provaste a fare alcuni semplicissimi
esperimenti ,per insegnarvi qualcosa su come potete imparare a far
funzionare il vo-stro cervello. Questa esperienza vi servir a
capire il resto di questolibro , e di conseguenza vi consiglio di
effettuare veramente i brevi espe-rimenti che seguono.
Pensate a un'esperienza passata molto gradevole... magari un
'esperien-za alla quale non avete pensato da molto tempo .
Concedetevi un mo-mento di pausa per tornare a quel ricordo e fate
in modo di vedereci che avete visto nel momento in cui
quell'episodio piacevole avve-nuto. Potete chiudere gli occhi , se
ci vi facilita il compito ...
Guardando quel ricordo piacevole, voglio che adesso cambiate la
lu-minosit dell'immagine, e osserviate come in risposta cambiano
anchele vostre sensazioni. Prima rendetela sempre pi luminosa...
Ora rende-tela sempre meno luminosa, finch non riuscite a malapena
a vederIa ...Adesso rendetela nuovamente pi luminosa.
In che modo questo cambia il modo in cui vi sentite? Ci sono
sem-pre delle eccezioni, ma nella maggior parte dei casi quando
rendetel'immagine pi luminosa ci intensifica le vostre sensazioni.
Aumentarela luminosit di solito accresce l'intensit delle sensa
zioni, e dim inuirela luminosit di solito diminuisce l'in tensit
delle sensazioni.
Quanti di 'voi hanno mai pensato alla possibilit di cambiare
inten-zionalmente la luminosit di un 'immagine interna al fine di
provare sen-sazioni diverse? La maggior parte di voi non fa altro
che lasciare cheil cervello mostri loro delle immagini a casaccio,
quelle che vuole lui ,e in risposta a quelle immagini sta bene o
sta male.
Adesso pensate a un ricordo sgradevole, a qualcosa che a
ripensarcivi fa star male. Adesso rendete l'immagine sempre meno
luminosa ...Se abbassate la luminosit a sufficienza, non vi dar pi
noia. In que-sto modo potete risparmiare migliaia di dollari in
parcelle dello psico-terapeuta,
Ho imparato queste cose da gente che le faceva gi. Una signora
midisse che era sempre felice ; non si lasciava disturbare dalle
cose sgra-
Far [uniionare il cervello 27
devoli. Le chiesi come facesse, e lei rispose: "Be', quei
pensieri sgrade-voli mi vengono in mente, ma io non faccio altro
che abbassare la lu-minosit".
La luminosit una delle 'subrnodalit' della modalit visiva.
Lesubmodalit sono elementi universali che possono essere utilizzati
percambiare qualsiasi immagine visiva, quale che sia il conte~u,to.
Anchele modalit auditiva e cenestesica hanno delle submodalit, ma
peradesso giocheremo con le submodalit visive. ..
La luminosit solo uno dei tanti elementi che potete vanare.
Primadi passare a qualcos'altro, vorrei parlare delle ~cezio~i
all'impatt~ chenormalmente ha la luminosit. Se rendete un'immagine
cos uminosada eliminare i dettagli e da renderla quasi bianca, ci
riduce, anz~chaccrescere, l'intensit delle sensazioni. Di solito
.all'estremo supen~requesto rapporto non vale pi . !'cr c~rte
persone, u!vece, nella magglO.rparte dei contesti vale la relazione
lllver~a, .per CUI accrescere la lumi-nosit diminuisce l'intensit
delle sensazioni. ..
Alcune eccezioni sono legate al contenuto. Se la vostra
imrnagmepiacevole rappresenta una scena a lume di candela, o al
crepuscolo, oal tramonto, parte del suo fascino ~art~colare le?at.o
~la ~?ca lu;e ;se aumentate la luminosit, le sensaziorn possono
diminuire d intensit .D 'altra parte, se il vostro ricordo si
riferisce a una volta .che av:teavuto paura del buio, la paura pu
.ess~r: dov~ta al ~atto di non nu-scire a vedere . Se aumentate la
luminosit dell 'immagine e vedete chein realt non c' nulla, la
paura invece di aumentare diminuir. Dun-que ci sono sempre delle
eccezioni, e quando si ?ss:rvano queste ecce-zioni anch'esse hanno
dei motivi. Quale che sia ti rapporto, poteteusare queste
informazioni per modificare la vostra esperienza.
Adesso giochiamo con u~'altra v~riabil~ s~bmo~.ale . P~endete
.un altroricordo piacevole, e cambiate le dimensioni dell'immagine.
Prima ren-detela sempre pi grande.. . e poi sempre pi piccola,
osservando comele vostre sensa zioni mutino in risposta a ci.
Il rapporto consueto che di solito ~n'ir.nmagine l?i grande
inten~sifica la risposta, m~ntr.e un'i~magine piu pJ~cola la.
:lduce. ~nche quivi sono delle eccezrorn, particolarmente all
estremlta,"superto~e dellascala. Quando un 'immagine diventa molto
grande, all'improvviso p~sembrare ridicola o irreale. La vostra
risposta pu allora mutare IIIqualit anzich in intensit: per esempio
, dal piacere al riso. .
Se cambiate le dimensioni di un'immagine sgradevole,
probabilmentevi accorgerete che renderla pi piccola diminuisce
anche l'i':lt~nslt d~~Vostre sensazioni. Se ingrandirla all
'eccesso pu renderla ridicola e rl.sl-bile, potreste senz'altro
usare a,nche qu~s.to .sistema pe~ star meglio.Provate . Cercate di
capire qual e per VOI ti sistema migliore...
Non importa quale sia il rapporto, purch scopriate come esso
fun-
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28 Far [unzionore il ceruclto
ziona per ii vostro cervello , cos da poter impa rar e a conrr
ollare lavostra esperienza . Se ci pen sate , tut to ci non
dovrebbe essere affattosorprenden te . Si parla correntemen te di
un " fut uro oscuro" , o di "pro-spettive luminose" . "Vedo tutto
nero". "La mente mi si annebbiata" ." un'inezia , ma lei l 'ha
ingigantita oltre misura ". Quando qualcunodice una casa del genere
, non una semplice metafora: di solito sitratta di una descrizione
letterale e precisa di ci che quella personasta vivendo dentro di
s.
Se qualcuno "ingigantisce un 'inezia oltre misura", potreste
dirgl dirimpicciolire l'immagine in questione . Se vede un "futuro
oscuro ", po-treste farglielo schiarire . Sembra semplice... e lo
.
Ci sono tantissime cose nella vostra mente con cui non avresre
maiimmaginato di poter giocare. Non volete combinare pasticci con
lavostra testa? Benissimo, allora lasciate che ci pensi qualcun
altro. TUllOci che accade nella vostra mente influisce su di voi, e
allo stessotempo potenzialmente controllabile da parte vostra. La
domanda :"Chi far funzionare il vostro cervello?" .
Adesso voglio che continuiate a fare degli esperimenti, variando
altrielementi visivi , in modo da osservare carne possiate
consapevolmenternutarli in modo da influire sulla vostra risposta.
Voglio che abbiateuna comprensione esperienziale personale del modo
in cui potete con.trollare la Vostra esperienza. Se davvero vi
fermate un attimo e pro-vate a cambiare le variabili comprese
nell'elenco seguente, avrete unasolida base per comprendere il
resto di questo libro. Se pensate di nonaverne il tempo, posate il
libro, andate a sedervi in fondo all'autobuse mettetevi a leggere
un giornaletto o una rivi sta illustrata.
Coloro che vogliono veramente imparare a far funzionare il
propriocervello, prendano una qualsiasi esperienza , e provino a
mutare ciascunodegli elementi visivi elencati qui sotto . Fate la
stessa cosa che avetegi fatto con la luminosit e le dimensioni :
provate ad andare in unadirezione... e quindi nell 'altra, per
scoprire in che modo ci trasformala vostra esperienza . Per
scoprire veramente come funziona il Vostrocervello, cambiate un
solo elemento alla volta . Se cambiate due o picose insieme, non
avrete modo di sapere quale di esse sta influenzandola vostra
esperienza, e in che misura . Vi consiglio di farl o con
un'espe-rienza piacevole,
1) Colore . Cambiate l'intensit del colore , da colori vivaci e
intensifino al bianco e nero.
2) Distanza. Cambiatela da vicinissimo a lontanissimo.3)
Profondit. Trasformate !'immagine passando da una fotografia
piatta, bidimensionale, alla piena profondit delle tre
dimensioni.4) Durata. Passate da un'apparizione rapida e fuggevole
a un'imma-
gine persistente che si conserva per un certo tempo.
FQr [unzionare il cervello 29
5 ) Nit idezza. Trasform ate l 'immagine passand? d,a ~a
chiarezza ((1-stallina in ogni dettaglio a una figura sfocata ~
I.ndisunt~.
6) Contrasto , Regol ate la di.ffe:enza .tr a chiari e scun.,
p~ando daun contrasto violento a gradazioni continue e sfumate di
gn~lO .
7) Campo. Passate da un 'immagine circondata da un,a corrnce a
unaimmagine pan oramica che vi .circond~ completamente , In modo
che segirate la testa ne vedete parti che ~.nma ~on ve~evate. .
8) Movimento . Fate diventare l'immagine prima una fotografia
ouna diapositiva fissa , e poi un film . . . . . .
9) Velocit. Regolate la velocit del film .da len~lsslmo a
Vel?ClSSlmo.lO) . Dominante. Cambiate l'equil~brio del color~ . Per
e~emplO.' accr~
scere l'intensit dci rossi , e diminuite quella degli az~um e
del verdi.11) Trasparenza. Rendete l'immagine trasparen te, m modo
da poter
vedere cosa c' sotto la superficie. .12) Rapporto dimensionale.
Prendete l'jmm~gine racchiusa da una
cornice, e fatela diventare alta e stretta ... e ~Ol bassa,. e
larg~. .13) Orientamento. Inclinate la parte supenare dell'immagine
m rno-
do che si allontani da voi ... e poi si avvicini. . .14)
Figuraisfondo. Cambiate la diffe~enza o la sep.~razlOne tra
figura
(ci che vi interessa di pi) e sfond.o .{ll c~nte~to piu o m~n~
casualedella situazione) ... Quindi cercate di mvertire J due
aspetti , l~ ~odoche lo sfondo si trasformi in una figura
interessante. (Per ulteriori va-riabili da provare , si veda
l'Appendice 1).
.....: ~'; .:.'
Ad esso la maggior parte di voi dovrebbe essersi res.a conto di
,qual-cuno dci molti modi in cui si pu trasformare l'espenenza
c~mblandole submodalit . Ogni volta che trovate un elemento che
funziona par:ticolarrncnte bene , dedicate un momento a pensare
dove e quando v~piacerebbe usarlo. Per esempio, prendete un
.ricordo pa~roso... ~aganla scena di un film . Adesso prendete
quella figura , e all tmprovvl~o fa-tela diventare grandissima...
Vi d una bella scossa, no? .Se avete del pr~;blemi a rnettervi in
moto la mattina, provate questo, invece d~l caff!
Vi ho chiesto di provare a mutare un elemento alla volta In
mo~bda poter capire come funzionano. Una volta che sapete ,:ome
funzt?-nano, potete combinarli in m.odo da. ottenere mutamen,tL
ancor? plUintensi. Per esempio, fermatevi un attimo e trovate un
rlcord~ di tiposensuale per voi estremamen~e gradevole;. Inna~zi
t~tto, fate In mod~che sia un film e non semplicemente un Immagtn~
hss~ . .Adesso prendetc quell 'immagine e tiratevela vicina. Mentre
Si avvicina, re~de~elapi luminosa e pi colorata , mentre al t~~~
ste sso rallentate . li filma circa met della velocit . Poich avete
gia Imp arato qualcosa riguardo
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JO Far [unzionare il cervelloFar funzionare il cerve llo 31
al modo in cui il vostro cerv ello funziona , fa te qualsiasi
altra cosa siala migliore per int ensificare qu esta vostra
esperienza . Anda te ava nt i...
Vi sentite di ver samente da prima ? POtete farlo in qu alsiasi
rnornen -t~ ... e avre te gi pagalO una volta per tutte ! Quando
siete sul puntodi fare qualcosa di ver~ment e ca ttivo a una
persona che amare , potrestefe rmarvi e fare proprio que sto. E con
l'espressione che vedo dipintasu t~tte le .VOSt re facce in questo
momento, chis s cosa potrebbe capi-tarvi. .. guai, forse , ma guai
d iverte n ti di sicuro !
Ci che mi sorpre nde che Certun i fann o la stessa cosa ma
percor -rendo esattamente il cam mino inve rso . Pensate a cosa
potrebbe esserela vos tra vi ta se voi ramment aste tutte le vos
tre esperienze pi bellecome delle fot o in bianco e nero , oscu re,
lontane e sfoca te , e ricordasteinvece tutte le vostre esperienze
pi brutte come dei film tridimensio-nali ravvicinati, panoramici e
vivacemente colora ti . un ott imo siste maper deprimersi e pe
nsare che la vita non valga la pen a di essere vis-suta. Tutti noi
abbiamo avu to esperienze be lle e brune ; ci che conta spesso come
le ricordi amo .
Una volt a, a una festa, mi misi a osse rva re una signor a. Per
tre oresi divert un mondo : chiacchier, ball , si mise in mostra.
Propriomentre si stava preparando ad anda rsene, qualcuno le vers
del caffproprio sul dav anti del vesti ro . Mentre cercava di tc
aliere la macchiadis.se: "Oh, ecco che mi sono rovinat a la serat a
". Pe~ sate un po ' : u~uni co brullo mom ento era sta to suff
icient e a rovinar e tr e ore di feli-cit! Volevo capire co me
avesse fat to , e le ch iesi informazioni sul tem potr ascorso a
ballare. Mi di sse che or a si vedeva ba llare con una macchiadi
caff sul vest ito! Aveva preso la macch ia d i caff e con questa
ave valetteralmente macch iato tutti i ricordi de lle fasi
precedenti de lla serata .
Sono in molti a fare cos. Un tale una volta mi dis se : " Per
unasettimana ho pensato di essere veramen te felice . Ma po i mi
sono guar -dat o alle spalle, e mi sono reso conto che ' in realt
non ero affa ttofel ice ; era stato tutto uno sbaglio " . G uardand
osi ind ietro , aveva rico-dif icat o tutte le sue espe rienze, e
si era conv into di aver trascorso unasettiman a orrenda . Mi ch
iesi: " Se capace di rivisi tare la prop ria sto.ria in q uesto mod
o, perch non lo fa nel sen so opposro? Perch nonrendere gradevoli
tutte le esperienze spi acevoli ? " .
La gente rivisita spes so il proprio passato quando divorzia , o
quandoscopre che il proprio coniuge ha av uto una storia con
qualcun altro.Di colpo tutti i momenti belli tras corsi insieme nel
corso degli anniassumono un aspetto diverso . " Era tutta una freg
atura " . " Mi stavoilludendo" .
Anche chi si mette a dieta spesso fa la stessa cosa. "B eh , pen
savoche quella dieta stesse fun zionando davvero . Ho pers o due
chil i la set -timana per tre mesi. Ma poi ho ripreso mezzo chilo ,
e allora ho cap ito
che non funzionava" . Alcune persone riescono a perdere peso pi
volt e ,ma non capila mai loro di pensare che ci sravano riuscendo
da vvero .Un 'unica piccola indicazione che stanno riprendendo del
peso, e alloradecidon o : "Non poteva assolu tamente fun zionare"
.
Un tale venne in terapia da me perch aveva " paura di sposare
ladonna sbagliata " . Stava con questa donna, pensa va di amarla ,
e la vo-leva veramen te spo sare, tant ' vero che era disposto a
pagare per lavo.rarci su in terapia. Il motivo per cui sapeva di
non poter far contosull a sua capacit di prendere qu esro genere di
decisione era che giuna volt a aveva sposato ' la donna sbagliata'
. Quando glielo sentii dire ,pensai: " Immagino che una volta
tornato a casa dopo il matrimonio.dev e aver scoperto che quell a
donna era un'estranea. Magari avev~sbagliato chiesa, o qualcosa del
gene re" Ch e diavolo signif ica dire diaver spo sato ' la donna
sbagliata' ?
Quando " li chiesi cosa volesse dire , ven ni a saper e che
aveva d ivor-ziato cinqu~ anni dopo il matrirnouio . Nel suo caso ,
i pr imi quattr~anni e mezzo erano andat i benissimo . Ma poi era
andala male, e diconsegu enza tutti e cinque gli anni erano stati
un completo errore."Ho rovinato cinque anni dell a mia vita , e non
voglio rifarlo. Perciho deciso di dedicare i prossimi cinque anni a
cercar di scoprire sequ esta la donna giusra o no " . La cosa lo pr
eoccupava. ve ramente:Per lui non era uno scherzo. Era impa n an te
. Ma non gli venne malfatto di pensare che lintero problem a
derivasse da un erro re d i pro-spett iva.
Quel tale sapeva gi che lu i e quest a donna si rend: vano. f~l
ic i ~vicenda so tto molti punti d i vista. Non pensava a chiede rs
i In chemodo pot eva essere ancor pi felice stando con lei , o a
come far .slche lei com inuasse a essere felice. Aveva gi deciso
che er a necessanoscoprire se q uell a e ra la 'd onna gius ta' op
pure no . Non dubitava dellapropria capaci t di p rendere questa
decis ione , ma al tempo stesso nonaveva fiduci a nella propria
capac it d i decider e se spo sarla o no i
Una volt a chiesi a un tizio co me facesse a deprimersi, e lui
mi ri-Spose : "Beh, un po ' com e uscire dall a macch ina e
scoprire ehe siha una go mma a terra " .
"Certo , mi sembra uu a scocciatu ra , ma non mi sembra qu
alcosa dacui fars i deprimere. Com e fai a renderl a davvero
deprimente? " .
"Mi dico : ' sempre cos ' , e po i mi vengon o in ment e tutte
le alt revolte che mi si ro tta la macch ina" .
Sono conv into che per ogn i vol ta in cui la SU
-
Far funzionare il ccroello
Una volta un a signora venne da me e mi di sse che era dep
ressa."Come fa a sapere di essere de pressa?", le chiesi. Mi guard
e mi spie.g che gliel 'aveva detto il suo psichiatra. "Beh , magari
si sbaglia " ,dissi : " forse lei non dep ressa; forse questa
felicit !". Mi guarddi nuovo, inarc un sopracciglio e disse : "Non
credo proprio ". Maancora non avev a risposto alla mia domanda:
"Come fai a sapere diessere depresso? " ...Se tu fossi felice ,
come faresti a sapere di esserefelice ? ". " Sei mai sta to felice?
".
Ho scop erto che la maggior par te delle pe rsone de presse in
realtnon hanno avu to meno esperienze fel ici deg li altri ; solo
che quandosi guardano indietro , non pensano che qu elle esp er
ienze siano sta tever amente cosi felici . Invece di avere degl i
occhiali rosa, hann o oc-chiali dalle lenti affumicate. Conosco una
meravigliosa signo ra di Vanocouver che vede effett ivam ente le
esperienze per lei spiacevoli con un asfu matur a azzurra ,' e
quelle piacevoli con un a sfumatura rosa . In que-sto modo restano
ben suddivise. Se lei prende un ricordo e ne cambiala sfumatura ,
il ricordo ne risulta completamente trasformato . Nonsaprei dirvi
perch la cosa fun zioni , ma questo il modo in cui Ici10 fa, sogge
tti vamente .
La prima volta che uno dei miei pazienti mi disse : "Sono
depresso " ,io r ibattei : " Piacere, Richard " . Lui si a rres t e
disse : " No" .
" Non sono Rich ard ? ~ ..(Asp etti un attimo. Lei si confonde"
." Non mi confondo affatto. Mi tutto perfettamente chiaro "."Sono
sedici anni che sono depresso "." Ma stupefacente? T anto tempo
senza nemmeno dormire? ".La s tru tt ura di qu ello che lui sta
dicendo questa: ..Ho codificato
la mia esperienza cosi che vivo nell'illusione di essere nello
stessos ta to a i coscienza da sedici ann i " . lo so che in qu
esti sedici anni non sta to se mpre de presso . Avr pur dovuto ded
icare un po ' di tempo.a mangi are , ad arrabbiars i e a qualch e
altra cosetta. Provat e a restarenello stesso 'stalO di cosc ienza
pe r vent i minuti. C' ch i spen de uns acco di soldi e dedica un
sacco d i tempo a imp arare a medita re alloscopo di restare nello
ste sso sta to di coscien za per un paio d 'ore. Seuno potesse
restare de presso per un 'ora , probabilmente non sarebbenemmeno pi
in grad o di accorgersene , poich quel sentimento pro-durrebbe
assuef azione , e di conseguenza diverrebbe impercettibile . Sesi
fa la stessa cosa abbastanza a lungo , alla fine non si riesce pi
adaccorgerse ne . ['effetto dell 'assuefazione , che vale anche per
le sensa-zioni fisiche. Perci mi chiedo sempre : " Co m' possib ile
che questoti zio creda di esse re depresso da tanto tempo? ". Si pu
curare la gen te
l 'Blue' in inglese significa ' blu', ' azzurr o', ma anche '
triste'. (N .d.T.)
Far funzionare il cervello
per quello che di ce d i avere, e alla fine scoprire .che no~
l'ha maiavuto . "S ed ici anni di depressione " possono essere In
realta solo ven-ricinque ore di vera e prop ria ~epressio~e. . " .
.
Ma se si prende alla letter a l ~ffermazlOne d i quel tale :
Sono sedi cianni che sono depresso " , si accetta allo st esso
tempo il p.resuppostoche un o possa rest are tanto tem po in un
unico stato di .coscl(:nza. E S?si accett a come proprio co mpi to
quello di re~derlo fel ice, SI cer~he rasemplicemente di metterlo
permanentemente m un .altro stato. di co-scienza. In realt ,
potreste ben.issimo riu.scire .a fa~~h credere d i .~seresempre
stato felice. Potreste insegnargli a ncodlficare tutto CIO
cheappartiene al suo pass ato come ~elieit: Per qu anto mal~ possa
starein ogni dato momento , sar con vrnto di essere sem~re f~hce e
apprez-zer que sto fatto . Momenro per momento la s~ a sltuazlO~e
non saraffa tto cambiata ... lo diventer solo qua ndo SI volge.
in~letro! versoil passato . Non avet e fatto alt ro che ?argli una
nuova illusio ne In camobio di quella con cui venut o d a Val. . .
. .
Molti sono depres si perch hanno buone raglom di ~serl~ . .
Moltivivono una vita monotona e priva di significato , e sono
infelici. Par-lare con un tera peuta non cambier la situazione , a
meno ch~ ci nonporti la pers ona a vivere in modo diverso.. S:
qual~uno disposto ~spendere 75 dollari per una seduta dallo
pSlChlatra , Invec~ ?~,spenderhper un a fest a , questa non malatt
ia ment~le , ma stupidi t ! Se nonI~i nulla , naturale che poi tu
ti sent~ ann oiato e depresso . La catato-nia un caso limi te di
questo atteggiamen to .
Quando un a persona mi dice di essere dep ressa, faccio la
stessa cosache faccio sempre: cerco di scopri re in che modo lo
poss o fare an-ch 'io. Penso che se riesco a ripe rcorrere
metodicamente qu ello che fa,passo per passo, e scopro come fa con
pre~isi?ne. sufficien te a imi-tarlo. allor a di solito posso
dargli qu alche indicazione su come pufurlo in modo di ver so,
oppure trovare qu alcun altro che non de -presso, e scop rire com e
fa a farl o.
Alcune per sone hann o una voce interna dal tono stanco e
depresso ,ehe recita lunghi elenchi dei loro fallim enti . In
qu~sto mod.o, a forzadi pa rlarsi da soli , ci si pu ridu rre in
uno stato di depresslOne estre-ma . Sarebbe come avere nella tes ra
cert i miei pro fessori del college.Non c' da mera vigliar si se
queste persone sono depresse . Talvolta lavoce interna talmente
bassa che la perso na non se ne rende contoconsapevolmente finch
non glielo si chiede . Poich si tr~,tta di unavoce inconscia , la
persona reagir ad essa in modo ~olto p.l~ profo~doche se si
trattasse di una voce cosciente: essa avr a un piu forte trn-patto
ipnotico.
Chi d i voi ha avu to occasione di fare terap ia per molte ore
n~l.cors~della stessa giornata , si sar forse accorto che ci sono
momenti In CUI
-
34 Far [umionare il cervello Far [unzionare il cervello 35
con i pazienti si tende a divagare mentalmente. Questi sono
definiti'stati di trance' . Se il paziente sta parlando del suo
star male e dellasua depressione, voi comincerete, come chiunque si
trovi in stato ditrance, a rispondere a questi suggerimenti. Se
avete pazienti allegri eche si sentono 'su', questo pu tornare a
vostro vantaggio. Ma se avetepazienti depressi, alla fine della
giornata pu capitarvi di tornare acasa senrendovi uno schifo.
Se avete un paziente che si deprime con una delle voci di cui
par-lavo, provate ad aumentate il volume di quella voce fineh non
riescea udirla chiaramente, cos da eliminare l'impatto ipnotico.
Quindi cam-biate la tonalit finch non diventa una voce piena di
allegria. IL pa-ziente si sentir molto meglio, anche se quella voce
al1egra sta ancorarecitando un elenco di fallimenti.
Molte persone si deprimono con le immagini, ed esistono
rnoltissi-me varianti di questo sistema. Per esempio, si possono
fare dei col- .lage di tutte le volte che qualcosa in passato
andato male, oppure sipossono inventare migliaia di
rappresentazioni di come le cose potreb-bero andar male in futuro.
Si pu guardare tutto d che ci circondanel mondo reale, e
sovrapporre a questa l'immagine dell'aspetto chetutto ci avr tra
cent'anni . Avete mai sentito i I det te: ~ Si cominciaa morire nel
momento in cui si nasce"? un esempio calzante di ciche intendo
dire.
Ogni volta che succede qualcosa di piacevole , ci si pu dite:
"Nondurer ", oppure: "Non vero " , oppure: "In realt questa
personaintende qualcos'altro " . Esistono molte maniere per farlo .
La domanda sempre: "Come fa questa persona a farlo?". Una risposta
dettagliataa quella domanda vi dir tutto ci che vi serve per
insegnare alla per-sona a fare qualcos'altro . L'un ico motivo per
cui' non fa qualcosa dipi ragionevole che si tratta dell'unica cosa
che sa fare. Siccomelo fa da anni, diventata una cosa ' no rmale' ;
qualcosa di indiscusso,di cui nemmeno si accorge .
Una delle 'caratteristiche pi bizzarre della nostra cultura la
ten-denza ad agire in ogni circostanza come se tutto fosse
perfettamentenormale . La dimostrazione pi elegante di questo
fatto, per quantomi rig uarda, la citt di New York . Se camminate
per Broadway,non vedete nessuno guardarsi intorno mormorando :
"Santo Cielo!".
Un'altra dimostrazione il centro di Santa Cruz . C' gente che
perla strada fa cose che farebbero arrossire i degenti di qualsiasi
ospe-dale psichiatrico . Eppure vi si vedono signori in doppiopetto
che cam-minano per quelle strade chiacchierando del pi e del meno
come setu tto fosse perfetramen te normale .
Anch'io provengo da un ambiente 'normale' . Nel mio
quartiere,quando avevo nove anni e non avevo niente da fare, mc ne
stavo con
la banda del luogo. Ogni tanto qualcuno diceva : "Ehi, perch
nonandiamo a rubare una macchina?". "Forza, andiamo a rapinare un
ne-gozio di liquori , e poi ammazziamo qualcuno" .
Pensavo che per riuscire nella vita, il modo migliore fosse di
andareli vivere con i ricchi . Pensavo che se li avessi frequentati
, qualcosami sarebbe pur rimasto attaccato. Cost andai a stare in
un posto chia-mato Las Altos , dove c' gente con i soldi.
L'universit di Los Altos,li quell'epoca, aveva un bar dove i
cucchiaini erano di argento mas-siccio, e le poltrone del centro
srudenresco erano di vera pelle . Il par-cheggio sembrava
l'esposizione degli ultimi modelli di Detroit . Ovvia-mente,
andando 11 , dovevo anch'io comportarmi come se tutto fossenormale.
"Firull firul , tutto a. posto" .
Trovai un lavoro che consisteva nello stare davanti a una
macchinacon cui si comunica , chiamata computer, e intrapresi il
corso di studiin scienze dell'informazione. Non esisteva ancora un
dipartimento spe-cifico, in quanto erano un paio d'anni che
qualcuno aveva bloccatoi finanziamenti. Poich mi trovavo a scuola,
ma allo stesso temponon avevo la possibilit di laurearrni , mi
trovai sprofondato in unacrisi esistenziale . "Che posso fare?
Studier psicologia n . Pi O menoin quello stesso periodo, mi capit
di dover curare un libro sulla Te-rapia della Gestalt, e di
conseguenza venni spedito a un gruppo diTerapia della Gestalt per
vedere di che si trattava. Era la mia primaesperienza di
psicoterapia di gruppo. Venivo da un ambiente di pazzi,lavoravo in
un ambiente di pazzi, ma mi aspettavo che coloro i qualiandavano da
un rerapeuta fossero pazzi davvero.
La prima cosa che vidi fu un tale seduto che parlava a una
sediavuota . "Oohhh! ", pensai, "allora avevo ragione! Sono proprio
pazzi".E poi c'era quest'altro matto che spiegava a quel tale cosa
dovessedire alla sedia vuota! Allora per cominciai a preoccuparrni,
perchanche il resto dci presenti guardavano quella sedia vuota come
se stes-se rispondendo! Il terapcuta chiese: "E adesso cosa ti
dice?". Alloraanch'io guardai quella sedia . In seguito mi venne
spiegato che quellastanza era piena di psicoterapeuti, e d
conseguenza era tutto a posto.
Poi il terapeuta disse: "T i rendi conto di quel che sta facendo
latua mano?". Quando il tizio disse: "No", mi prese un colpo. ~E
ades-so te ne rendi conto?" . "S". "Cosa sta facendo? Esagera il
movi-mento". Strano, no? Poi il rerapeuta disse: "Dai voce a quel
movi-mento". "Voglio uccidere, uccidere". Quel tale, seppi poi, era
un neu-rochirurgo! Il terapeuta disse: "Adesso, guarda quella
sedia, e dimmichi ci vedi". Guardai, ma anche questa volta non
c'era nessuno! Mail tizio guard la stessa sedia, e ringhi: "Mio
fratello!" .
"Digli che sei arrabbiato "."Sono arrabbiato!" .
-
36 Far funzionare il cervello Far funzionare il cervello 37
"Dillo pi forte "."Sono arrabbiato!"."Per cosa?".E allora lui si
mette a spiegare a questa sedia vuota tutte le ragioni
per cui arrabbiato, e poi la assale. La fa a pezzi , e poi si
scusa, esistema ogni cosa per bene, sempre con la sedia , e alla
fine sta meglio.E allora tutti i membri del gruppo gli dicono tante
cose carine e loabbracciano.
Siccome avevo frequentato scien ziati e assassini, sarei stato
in gradodi comportarmi quasi ovunque come se tutto fosse stato
normale, main quell'occasione mi trovavo in d ifficolt. Dopo,
chiesi agli altri : "Masuo fr atello c'era davvero? " .
Alcuni di loro risposero: " Certo che c'era " ...E dove l'avete
visto? "." Con l'occhio della mente".Si pu fare quasi qualsiasi
coso. Se vi comporta te come se fosse tutto
normale, anche gli alt ri lo faranno . Pensare ci. Si pu
benissimo dire :" Q ues ta psicoterapia di gruppo" , mettere delle
sedie in circolo, e dire:"Questa sedia la 'sedia bollente ' " . Poi
, se dite : " Ch i vu ole lavorare? " ,tutti quanti aspetteranno e
aspe ttando diventeranno sempre pi nervosi .Alla fine, quando la
tensione ha raggiun to un certo livello, qualcuno cheha una certa
motivazione non ce la fa pi: "Vorrei Lavorare io!" . E al-lora tu
dici: "Quella sedi a non va bene per fare quest e cose . Vienia
sederti in questa sedia speciale ". E di fronte a lui metti un
'altrasedia, vuota. Spesso si comincia cos :
"Ora dimmi di cosa sei consapevole " ...Sento il cuore che mi
batte forte"...Chiudi gli occhi , e dimmi di cosa sei consapevole
ora "."Di essere osservato dagli altri" .Pensateci un istante.
Quando ha gli occhi aperti, sa cosa gli sta suc-
cedendo dentro; quando ha gli occhi chiusi, sa cosa succede al
di fuoridi lui! Per chi di voi non ha familiarit con la Terapia
della Gestalt,vi assicuro che un fenomeno comunissimo.
C'era un tempo e un luogo in cui la gente credeva che parlare a
unasedia vuota avesse un significato, e in effetti lo aveva. In
questo modosi possono ottenere cert i utili risultati. Ma poteva
anche essere moltopericoloso, per ragioni che allora non si
comprendevano, e che moltiancora oggi non comprendono. La persona
apprende sequenze ripetutedi comportamento, ma non necessariamente
il contenuto specifico. Lasequenza che s'impara in Terapia della
Gestalt la seguente: quandoci si sente tristi o frustrat i, si
allucinano parenti o vecchi amici, ci siarrabbia , ci si abbandona
ad atti di violenza, e poi si sta meglio e glialtri sono gentili
con noi .
Prendete questa sequenza e traducetel nel mondo reale, prescin-d
endo dal contenuto . Cos' che la persona ha imparato? Quando nonsi
sta bene , bisogna a llucinare, arrabbiarsi, di~entare v~olenti, .
e poi sista meglio . Che ve ne pare come modello per l rapporti
umani? E cos~he volete che siano i vostri rappo rti con il vostro
coniuge o con ivostri figli? Ma perch rifarsela con una persona
amata? Quando viinfuriate , basta uscire e trovare un qualsiasi
estran eo . Avvicinatevi alui , allucinate un parente morto,
suonategliele di santa r~gione, e visentirete meglio. Certuni lo
fanno davvero, anche senza ncorrere allaTerapia della Gestalt , ma
di sol ito qu esto modello d i comportamentonon lo si considera
come segno di guarigione . Quando una persona vain terapia , o
affronta una qualsiasi altra esperienza rip etitiva, fa
infrettissima a i rnparare ci che avviene, e pi che il contenut~
apprend ~lo schema c la sequenza di ci che avviene. Siccome molti
terapeuncentrano l'attenzione sul contenuto, di solito non si
accorgeranno nem-meno della sequenza di ci che insegnano.
Certuni vi guarderanno diritto negli occhi e vi spiegheranno che
ilmotivo per cui sono cos come sono qualcosa che successo
t.antotempo fa nell a loro infanzia . Se .qu.esto vero , sono
totaln:ente I.n~a.strati .. perch ovvio che non Cl SI possa fare
nulla; non e possibileavere indietro la propria infanzia .
Tu travia , queste stesse persone sono convinte che si possa far
_f~tadi riavere indietro la propria infanzia , e in qu esto modo
tornare indie-tra e cambiarla . Il fatto che non vi piaccia quel
che succes so significache l'episodio tuttora 'apert o ' ; allora
si pu tornare indietro e 'chiu-derlo' in una maniera che vi
soddisfi di pi . Questo un metodo effi-caci ssimo di
risrrurturazione che vi pu essere estremamente utile .
lo penso che lutto sia ancora aper.to, in que:;[o sen so :
l'unic? ~odoin cui si pu conservare giorno per giorno un ricordo,
una convmzrone,un certo modo di capire le cose o un qualsiasi altro
processo mentale,consiste nel ripet erlo . Di conseguenza ,
qualcosa che continua ad ac-cadere. Quando si ha una certa
comprension e dei processi che conti-nuano a mandarlo avanti , se
quel che accad e non vi piace possibilecambiarlo.
In realt modificare le esperienze passate piuttosto facile. La
pros -sima. cosa che vorr ei insegnarvi quella che io chiamo
'terapia rap ida '.Uno dei suoi aspetti simpatici che anche una
terapia segreta, e diconseguenza potete tutti quanti provare a
metterla in pratica.
Pensate a un'esperienza sgradevole , qualcosa di imbarazzante ,
o unadelusione , e ripassatene il film per vedere se vi fa ancora
star male .Se non vi fa nessun effett o, provatene un altro ...
Adesso , fate ripartire il film dall 'inizio , e non appena
comincia rnet-teteci d ietro della bella musica da circo , qualcosa
di alleg ro e frago-
-
38 Far [un zionare il cerv ello
roso . Ascoltate la mu sica da circo finch il film non finito
...Ade-sso, rigu ardate il film in vers ione originale ... State
meglio? Nella
maggior parte dei casi , la tragedia si trasformer in commedia ,
e renderpi allegri i vos tri se nti men ti in proposito. Se avete
un ricordo chevi disturba e vi fa ar rabbiare, rnettereci su una
musica da cir co . Se Iv'proiettate una volta co n un
accompagnamento di musica da circo, lavolta successiva sar
automaticamen te accompagnato dalla musi ca dacirco, e non vi far
pi lo stesso effetto . Per alcuni di voi , la musicada circo pu non
essere la scelta pi appropriata per quel particolarericordo . Se
non avete notato alcun mutamento , o se le vostre sensa-zioni sono
cambiate in un modo che non vi sod disfa, vedete se riuscitea
pensare a qualche altra musica o colonna sonora che secondo vo
ipossa avere un impatto su quel ricordo, e poi provate a far
suonarequella musica insieme al ricordo. Potreste provare co n
mille violin i,tipo seeneggiaro televisivo, o con della mu sica
operistica , con l'Ouver-ture XV, con una can zonetta: qualsiasi
cosa , insomma, e vede te un po 'quel che succede. Se cominciate a
sperimentare, riu scirete a scop riremoltissimi modi in cui potete
tr asformare la vostra es perienza.
Prendete un altro brutto ricordo. Fate scorrere il film , ma nel
modoin cui lo fate di solito , per ved ere se vi fa sempre lo st
esso effettosgradevole...
Adesso fate scorrere quello stesso ricordo all 'indierro ,
cominciandodalla fine per arrivare all 'inizio, esattamente come se
faceste tornareindietro la pellicola, e fatelo in frettissima , in
pochi secondi....
Adesso proiettate di nuovo il film in avanti...Riguardo ~ quel
ricordo, dopo averlo proiettato all'ind ietro provate
ancora le stesse sen sazioni? Assolutamente no . un po' come
pronun-ciare una frase alla rovescia : il significato cambia.
Provate a farlo contutti i vostri brutti rico rdi, e avrete
risparmiato altre migliaia d i dal.lari di psico terapia .
Credetemi , quand o questa roba co mincer a diffon.der si ,
rovineremo il mercato ai terapeut i tr adiz ion ali. Li si potr
trovareai baracconi, insieme a quelli che vend ono incantesi mi e
ali di pip -stre llo in polvere .
3
Punti di vista
Capi ta spesso che qualcuno dica : Non stai vedendo la cosa ~al
mi~punto di vista" , e talvolta ha ragi~ne , proprio .in senso
letterale. ~orre~che adesso pensaste a una diSCUSSIOne tra VOI e
qualcun alt r.o, ~n cu~eravate sicuri di avere ragione. Per
cominciare , fat e scorrere Il film diquell'episodio nel modo in
cui ve lo ~ico~date. :. . '
Adesso voglio che facciate scorrere Il film di qu~llo stessa
identicoepisodio, ma dall 'altro punto di vista , c0 IT.J e se vi
trovaste sopra l.aspalla dell'altra persona, in modo d~ poterv,l.
~e.de re nel .corso della di -scussione. Riproiettate lo stesso
film dall ll11zlO alla fin e , guardandoda questo nu ovo punto di
vista ...
Avete osservato delle differenze? Per alcuni di voi possono non
es-sere sostanziali , specialmente se lo fate gi spontanean:ent.e .
!Via peralcuni la differenza pu essere enorme . Siete ancora srcun
di essere
stati nel giusto? ..' .Uomo : Non appena ho visto la mia faccia
e ho udita Il mio ton o
di voce, ho pen sato : " Chi mai potrebbe dare retta a quello
che sta
dicendo quell 'id iota ? . . . .'Donna : Trovandomi nella
posizione del dewnatano di C1~ che ~tavo
e1icendo mi son o accorta di una quantit di errori nel mIO
ragIOna-men to. 'Mi sono accorta che mi st avo semplicemente abband
onando alflusso dell 'adrenalina, e che quel che dicevo non aveva
nessun sen so.H o inten zion e di andare a chiedere scusa a quella
persona .
Uo mo: Per la pri ma volta ho veramente ascoltato l'altra
persona , ein quel che diceva in realt c'era de l . vero. " .
Uom o : Mentre mi asco ltavo, continuavo a pensare : Non
potrestidirlo in qu alche al tro modo , cos da farti capire ?
".
Q uanti di voi sono tutt~ra sicuri di av~r .ragione q uan to lo
era:prima di provare quest o diverso punto di vista? .,. ~Irc~ t:e
su ssanta. Questo basta ad appura re che qu ando SIe te sicur i di
av~r ra-gione , la probabilit di avere veramente ragione circa.. .
del cinque~er cento. . .,
Sono secol i ch e si parl a di ' punt i di vista'. Tuttavia SI e
sempre pen o
-
40 Punt] di vista Punti di vista 4r
sato che si tra~tasse di una metafora, non di qualcosa da
prendere aUal:t~era. Non. SI sapeva co.mc far~ a ?are a qualcuno
istruzioni spe-cificarnenre Intese a fargli cambiare rl suo punto
di vista . Ci chea:-e.te appe~a fatto soltanto una delle mille e
mille possibilit. pos-sibile co~slde~are qualcosa da un qualsiasi
punto dello spazio , lettera]-mc~t~. St ~uo considerare quella
stessa discussione dall 'esterno, dallaposlzlon:: di un osservatore
neutrale, cos da poter vedere altrettantob:ene ~Ot e l'altra
persona . Si pu considerarla da un punto del sof -f1tt~, In mo~~ da
~ederla 'd~lI'a.l to ', oppure da un punto dc1 pavirnen-t~, IO una
~islon~ dal baGs? . SI potrebbe collocarsi dal punto di vistad~ un
bambino piccolo , o di un vecchio . Certo, in questo modo la
cosadiventa un po' p.i metaforica e meno specifica, ma se trasforma
l-aVOstra esperienza IO un modo che vi utile , non c' niente da
discutere.
Q,uan~o s~cc.ede ,qu~!cosa di" brutto, alcuni dicono: "Beh, di
qui acent anni, chi ci fara piu caso? . Per alcuni di voi, parole
come questepossono non ~vere .alcun impatto. Magari pen sate : "Non
capisce" . Maquan~o alcuni lo dicono o lo sentono, ci trasforma
realmente la loroe~penenza,.c Ii aiuta ad affrontare i loro
problemi. Allora , com' ov-VIO, ho .chtesto ad alcuni di loro cosa
facessero dentro la loro testapronunciando quella frase. Un tale
osservava l'intero sistema solare daun 'pUnto dello spazio esterno,
e guardava i pianeti percorrere le loroor?ite. ~a quel p~nro di
vista, riusciva a malapena a scorgere se stessoe 1 SUOI problemi
come un minuscolo puntino sulla superficie dellaterra. Le immagini
di altre persone sono spesso un po' diverse maso.n~ tutte analoghe
nel senso che vedono i loro problemi come' unamlntrr:a parte
delquadro, e .d~ una g!ande distanza, e il tempo acce-lerato. cento
anm compressi In un ftlm di pochi istanti.
Al mondo c' tanti~sima gente che nella testa fa cose stupende
comeq.uesta, COse che funzlOnano verament:. Non solo: vi annunciano
per.fino quel che stanno facendo. Se dedicate un po' di tempo a far
loroqualche domanda, avrete occasione di scoprire innumerevoli cose
chepotete fare col vostro cervello.
C' un'altra f:ase affascinante, che mi coipisce ogni volta che
la senoto. Quando .caplta qualcosa ~i spiac.evole~ spesso la gen te
dice: "Poi,quan~o Cl npenserar, n verra da ridere . Deve pur
esserci qualcosache CI,succede ne~a testa nel frattempo, qualcosa
che a distanza di temopo.puo rendere divertente ~n'esperienza.
sgradevole. Quanti dei presentiqUI )hanno qualcosa a CUI possono
ripensare c dw li pu far ri-dere. :" ~ ~OI tutti, non avete un
ricordo sul quale ancora non siete~apacl di ndere? " .Adesso voglio
che confromiate questi due ricordi10 m~do da capire I~ che modo
sono differenri. Forse che in uno deidue ~1 v)ede~~, e nell altro
~o? Forse che uno una diapositiva, e l'altroun film C e forse una
differenza nel colore, nelle dimensioni, nella
luminosit o nello scenario? Trovate cosa c' di diverso, e poi
cercatedi trasformare la rappresentazione sgradevole in modo da
renderla si-mile a quella di cui gi potete ridere. Se quella di cui
riuscite a ridere lontana, allontanate anche l'altra. Se in quella
che vi fa ridere vivedete dall'esterno, vedetevi dall'esterno anche
nell'esperienza che virisulta ancora sgradevole . La mia filosofia
: perch aspettare per starmeglio? Perch non ' ripenserei e ridere'
gi mentre la vivete? Se vicapita qualcosa di sgradevole, potreste
pensare che una volta sia gipi che suffidente. Ma no, il vostro
cervello non la pensa cos . Vidice: "S , hai proprio fatto una
cavolata. Adesso ti torturer per treo quattro anni . Poi magari ti
lascer ridere".
Uomo: Nel ricordo di cui riesco a ridere, vedo me stesso dall
'esterono; sono un osservatore . Ma nel ricordo che mi fa ancora
star male misento incastrato n dentro, proprio come se stesse
succedendo di nuovola stessa cosa.
una reazione comune . Questo pu valere anche per molti altri
divoi? Riuscire a osscrvarsi dall'esterno ci d la possibilit di
'rivedere'un evento 'da una prospettiva diversa', e di vederlo in
modo nuovo,come se stesse succedendo a qualcun altro. Il genere
migliore di umo-rismo consiste nell'osservarsi in modo nuovo.
L'unica cosa che vi im-pedisce di farlo immediatamente, mentre
l'evento succede, il nonrendervi conto che lo si pu fare. Quando ci
avete preso la mano,potete addirittura farlo l per n mentre la cosa
succede .
Donna : Quello che faccio io diverso , ma funziona altrettanto
bene.Mi metto a ' fuoco come un microscopio, finch arrivo a vedere
soltantouna minuscola parte dell 'evento, ingrandita in modo da
riempire tuttolo schermo. In questo caso, tutto quello che potevo
vedere erano que-ste enormi labbra che pulsavano, tremolavano, e
ballonzolavano mentrelui parlava. La cosa era cosl grottesca che
sono scoppiata a ridere .
Questo indubbiamente un punto di vista diverso. Ed anche
qual-cosa che potresti facilmente provare a fare la prima volta,
quandol'esperienza sgradevole ancora in corso.
Donna: S, lo faccio. Magari sono completamente incastrata in
qual-che situazione orrenda, e allora mi metto a fuoco su un
dettaglio, emi metto a ridere da quanto la cosa diventa buffa.
Adesso voglio che tutti voi pensiate a due ricordi del vostro
pas-sato, 'uno piacevole e uno spiacevole. Dedicate qualche momento
a ri-vivere questi due ricordi nello stesso modo in cui lo fate
abitual-mente ...
Adesso, voglio che osserviate se nell'uno e nell'altro di questi
ricordisiete associati o dissociati.
Associati significa tornare indietro e rivivere l 'esperienza,
guardandola scena con i vostri stessi occhi . Vedete esattamente
quel che avete
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visto quando vi trovavate Il. Pu darsi che vi vediate le mani,
ma lafaccia non ve la vedete, a meno che non vi stiate guardando in
unospecchio.
Dissociati significa osservare l'immagine del ricordo da un
qualsiasipunto di vista diverso da quello dei vostri occhi .
Potrebbe darsi chevi vediate come se vi guardaste dall'alto di un
aeroplano, oppure pudarsi che lo vediate come se foste un altro e
guardaste un film di voistessi in quella situazione, e via
dicendo.
Adesso tornate prima all'uno e poi all'altro di questi ricordi,
e ap-purate se in ciascuno dei due eravate associati o dissociati
...
Quale che sia stato il modo in cui avete spontaneamente
richiamatoi due ricordi, voglio che adesso torniate indietro e
proviate a riviverlinell'altro modo, in modo da scoprire come ci
possa trasformare la vo-stra esperienza. Se in uno dei due ricordi
eravate associati, fate unpasso indietro dal vostro corpo, e
rivedete l'episodio dissociati. Se in-vece eravate dissociati ,
avanzate in modo da entrare nell 'immagine, op-pure tiratevela
intorno finch non siete associati. Osservate in che mo-do questo
mutamento di visuale trasforma le sensazioni indotte in voida
questi ricordi ...
Avete notato qualche differenza? C'era da scommetterei . C'
statoqualcuno che non ha notato nessuna differen za?
Uomo: lo non ho notato una grande differenza .Va bene. Prova a
far questo. Sentiti seduto sulla panchina di un
giardino pubblico, dove c' un parco di divertimenti , e vediti
sul primoseggiolino di un ouovolante. Guarda come il vento ti muove
i capelliquando I'ortovolante si avvia gi per la prima
discesa...
Adesso co nfron ta questo con ci che proveresti se ti trovassi
vera -mente seduto in quel primo seggiolino, con le mani .strette
sulla sbarradavanti a te , lass per aria, con quella discesa
vertiginosa SOtto di te ...
Non sono due cose diverse? Controllati il polso, e dimmi se non
tiha dato una bella scossetta, startene l dentro l'ottovolante, a
guardaregi per quelle rotaie . Tra l'altro, per svegliarsi, costa
meno di un caff.
Donna: In uno dei miei ricordi , mi sembra di essere sia'
dentroche fuori .
Bene . Ci sono due possibilit. ' Una che tu stia rapidamente
andandoavanti e indietro. Se cos , limitati a osservare la
differenza ogni voltache cambi . Per farlo ' come deve essere fatto
, pu darsi che