Anno XIII - n.9 16 gennaio 2011 Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano :[email protected] - Centralino tel.02.27007012 IL RICHIAMO e 1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org D urante le celebrazioni liturgiche dei natali di Dio dentro la con- dizione umana, le omelie del Papa e le riflessioni di alcuni Padri della Chiesa mi sono state di grande sti- molo. Ne riporto un paio: “Dio per noi non è uno sconosciuto che si è ritirato dopo il big bang. Dio si è mostrato in Gesù Cristo. Nel volto di Gesù Cristo vediamo il volto di Dio. Nelle sue parole sentiamo Dio stesso parlare con noi” (Benedetto XVI). “Dio si è fatto figlio dell’uomo per dare all’uomo la possibilità di diventare figlio di Dio” (S. Agostino, discorsi sul Natale). La meditazione su tale Fatto che ha cambiato la faccia e la destinazione della storia umana mi ha permesso di capire più profondamente la di- versità del modo di porsi dei cristia- ni di fronte a sé, alla vita e alla real- tà in rapporto a chi il dono della Fe- de non l’ha avuto. Mentre ciò che muove la mia vita è il desiderio del “centuplo quaggiù” promesso da Gesù ai discepoli e- che mi permette di godere anche dell’ effimero terreno sono rimasto sconcertato da un passaggio del rapporto Censis 2010 sulla situa- zione italiana. Si descrive l’Italia co- me una Nazione che ha sempre meno voglia di crescere, di costrui- re e di cercare la felicità. Questo fa capire che la crisi del Pa- ese, prima di essere sociale, eco- nomica e politica è antropologica. Riguarda cioè l’uomo e un certo suo modo di porsi davanti al suo cuore. Il rapporto descrive la natura di tale crisi nel “calo del desiderio” che si manifesta in ogni aspetto della vita. Mai come in questi ultimi decenni, l’uomo occidentale ha avuto la pos- sibilità di soddisfare tantissimi desi- deri che le precedenti generazioni non potevano neppure immaginare. Anzi, favorito da una cultura liberta- ria, consumistica ed edonistica, ha teorizzato che i desideri possono e devono diventare diritti. Basta farli diventare leggi dello Stato e sban- dierarli come segni di modernità, di conquista e di progresso!... Non stando più in ascolto della struttura fondamentale del cuore e delle sue elementari esigenze, l’uomo è diventato insaziabile e non si è accorto che la soddisfazione di mille desideri effimeri non placa e non corrisponde al desiderio di infi- nito e di totalità del cuore. Il desiderio infatti esprime la dimen- sione religiosa del cuore umano e non quella istintuale. Ha quindi bi- sogno di tendere verso qualcosa che sia all’altezza di questa sua se- te insaziabile. Se non se ne rispetta la natura esso tende a svigorirsi fi- no all’appiattimento e all’astenia. Continua il rapporto del Censis: “Nell’appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti”. In tale contesto di fragilità personali e di massa, di spaesamento e di prigionia mediatica che porta a vi- vere il presente senza memoria del passato e senza la voglia di prepa- rare un futuro alle nuove generazio- ni, di che cosa c’è bisogno? Di una riappropriazione e di un ri- lancio del desiderio. Il Censis fa onore all’intelligenza del suo staff dirigenziale quando in- troduce la pagina delle urgenze ci- vili e non solo religiose e confessio- nali. “Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare una società troppo appagata e appiatti- ta”. Ma chi e che cosa è in grado di ridestare e riattivare il desiderio di felicità? Chi ne fa un’esperienza co- sì appagante ed eccedente da do- narla a chi ne è privo o a chi ne è incapace. La Chiesa si trova in una condizione di facilitazione perché porta in sé la presenza del Tutto, Cristo risorto, sorgente di vita nuo- va che indica all’uomo il segreto e la strada della vittoria: “Imparate da me che sono mite e umile di cuo- re...Chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto...Io vi ho scelto perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”. Tanti uomini e donne, alla sua scuola e in sequela a Lui, hanno seminato speranza e gioia a piene mani. Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio e Giovanni Paolo II sono stelle che brillano nel firmamento attuale della Chiesa e della storia del genere umano. Quest’anno la nostra Chiesa locale saprà essere all’altezza del deside- rio del suo cuore? Maràn athà! Vie- ni Signore ! Seconda domenica dopo l’Epifania « Giornata mondiale delle Migrazioni » ESSERE ALL’ALTEZZA DEL DESIDERIO
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e IL RICHIAMO · 2 GIORDANIA E SINAI: SULLE VIE DELL’ESODO VITA DELLA COMUNITÀ D opo l’esperienza della Terra Santa del 2009 quest’anno l’intento era di ripercorrere la strada
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Anno XIII - n.9
16 gennaio 2011
Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano
1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org
D urante le celebrazioni liturgiche dei natali di Dio dentro la con-
dizione umana, le omelie del Papa e le riflessioni di alcuni Padri della Chiesa mi sono state di grande sti-molo. Ne riporto un paio: “Dio per noi non è uno sconosciuto che si è ritirato dopo il big bang. Dio si è mostrato in Gesù Cristo. Nel volto di Gesù Cristo vediamo il volto di Dio. Nelle sue parole sentiamo Dio stesso parlare con noi” (Benedetto XVI). “Dio si è fatto figlio dell’uomo per dare all’uomo la possibilità di diventare figlio di Dio” (S. Agostino, discorsi sul Natale).
La meditazione su tale Fatto che ha cambiato la faccia e la destinazione della storia umana mi ha permesso di capire più profondamente la di-versità del modo di porsi dei cristia-ni di fronte a sé, alla vita e alla real-tà in rapporto a chi il dono della Fe-de non l’ha avuto.
Mentre ciò che muove la mia vita è il desiderio del “centuplo quaggiù” promesso da Gesù ai discepoli e-che mi permette di godere anche dell’ effimero terreno sono rimasto sconcertato da un passaggio del rapporto Censis 2010 sulla situa-zione italiana. Si descrive l’Italia co-me una Nazione che ha sempre meno voglia di crescere, di costrui-re e di cercare la felicità. Questo fa capire che la crisi del Pa-ese, prima di essere sociale, eco-nomica e politica è antropologica. Riguarda cioè l’uomo e un certo suo modo di porsi davanti al suo cuore. Il rapporto descrive la natura di tale crisi nel “calo del desiderio” che si manifesta in ogni aspetto della vita.
Mai come in questi ultimi decenni, l’uomo occidentale ha avuto la pos-
sibilità di soddisfare tantissimi desi-deri che le precedenti generazioni non potevano neppure immaginare. Anzi, favorito da una cultura liberta-ria, consumistica ed edonistica, ha teorizzato che i desideri possono e devono diventare diritti. Basta farli diventare leggi dello Stato e sban-dierarli come segni di modernità, di conquista e di progresso!...
Non stando più in ascolto della struttura fondamentale del cuore e delle sue elementari esigenze, l’uomo è diventato insaziabile e non si è accorto che la soddisfazione di mille desideri effimeri non placa e non corrisponde al desiderio di infi-nito e di totalità del cuore.
Il desiderio infatti esprime la dimen-sione religiosa del cuore umano e non quella istintuale. Ha quindi bi-sogno di tendere verso qualcosa che sia all’altezza di questa sua se-te insaziabile. Se non se ne rispetta la natura esso tende a svigorirsi fi-no all’appiattimento e all’astenia. Continua il rapporto del Censis: “Nell’appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti”.
In tale contesto di fragilità personali e di massa, di spaesamento e di prigionia mediatica che porta a vi-vere il presente senza memoria del passato e senza la voglia di prepa-rare un futuro alle nuove generazio-ni, di che cosa c’è bisogno? Di una riappropriazione e di un ri-lancio del desiderio. Il Censis fa onore all’intelligenza del suo staff dirigenziale quando in-troduce la pagina delle urgenze ci-vili e non solo religiose e confessio-nali. “Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare una società troppo appagata e appiatti-ta”. Ma chi e che cosa è in grado di ridestare e riattivare il desiderio di felicità? Chi ne fa un’esperienza co-sì appagante ed eccedente da do-narla a chi ne è privo o a chi ne è incapace. La Chiesa si trova in una condizione di facilitazione perché porta in sé la presenza del Tutto, Cristo risorto, sorgente di vita nuo-va che indica all’uomo il segreto e la strada della vittoria: “Imparate da me che sono mite e umile di cuo-re...Chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto...Io vi ho scelto perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.
Tanti uomini e donne, alla sua scuola e in sequela a Lui, hanno seminato speranza e gioia a piene mani. Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio e Giovanni Paolo II sono stelle che brillano nel firmamento attuale della Chiesa e della storia del genere umano. Quest’anno la nostra Chiesa locale saprà essere all’altezza del deside-rio del suo cuore? Maràn athà! Vie-ni Signore !
Seconda domenica dopo l’Epifania
« Giornata mondiale delle Migrazioni »
ESSERE ALL’ALTEZZA DEL DESIDERIO
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GIORDANIA E SINAI: SULLE VIE DELL’ESODO
VITA DELLA COMUNITÀ
D opo l’esperienza della Terra Santa del 2009 quest’anno
l’intento era di ripercorrere la strada fatta dal popolo ebraico una volta liberato dalla schiavitù dell’Egitto e, sulle orme di Mosè, di rivivere l’Esodo . Abbiamo percorso il de-serto del Negev fino al Sinai egizia-no in una condizione metereologica avversa che ci ha impedito di salire in notturna sulla cima del Sinai. Il monastero di S. Caterina, arricchi-tosi in questi ultimi anni di un muse-o, e una quantità impressionante di pellegrini hanno documentato la continuazione di una storia di fede millenaria. Indimenticabile l’inoltro
nel deserto del Wadi Rum giordano, antico regno degli Edomiti e teatro della conquista araba e britannica guidata da Lawrence d’Arabia che liberò la Giordania dai Turchi alla fine della prima guerra mondiale. Le sterminate distese di sabbia ros-sa e gli incredibili silenzi ci hanno indotto a meditare sul deserto quale luogo di prova, di solitudine ma an-che di ricerca dell’essenziale e di misura del proprio rapporto con l’Infinito. Poco più a nord Petra, capitale del regno dei Nabatei (3°sec.prima di Cristo-1°sec.dopo Cristo). Dopo aver percorso una lunga e rocciosa gola i nostri occhi sono rimasti in-cantati davanti alle gigantesche tombe della loro necropoli scolpita su rocce multicolori di arenaria.
Sul monte Nebo abbiamo rivolto lo sguardo al Giordano da una balco-ne naturale sovrastato dal serpente di Mosè.
Siamo infine scesi a Betania, luogo a 400 metri sotto il livello del mare, in cui Giovanni battezzò Gesù. gli archeologi, una ventina di anni fa, hanno riportato alla luce resti di chiese bizantine, segno di una fede che venerava quel luogo come sa-cro per le molteplici manifestazioni divine lì avvenute. Lì anche il profe-ta Elia venne rapito in cielo su un carro di fuoco. Ultima tappa a Gerusalemme con la visita al Cenacolo, alla chiesa del Dominus Flevit e al Santo Sepolcro in cui abbiamo preso parte alla Via Crucis celebrata dai francescani. Del popolo giordano abbiamo ap-prezzato l’accoglienza e, in partico-lare, la capacità della minoranza cristiana di convivere e prosperare in un paese a maggioranza mussul-mana. Laura e Bruno Costanzi
BENEDIZIONI NATALE OPERE PARROCCHIALI 2010
I sacerdoti della Parrocchia han-no terminato il giro per la benedi-
zione natalizia delle famiglie e dei negozi, uffici, aziende che ne han-no fatto richiesta. La stragrande maggioranza ha ac-colto con gioia e spirito di fede. Gli incontri con stranieri cristiani hanno permesso di iniziare o approfondire la conoscenza di tante condizioni precarie di vita e di personalizzare il legame della comune apparte-nenza alla Chiesa.
Offerte elargite
2009 31.737 € 2010 18.365 €
Ringraziamo gli offerenti che han-no espresso anche finanziariamen-te il loro legame alla Chiesa locale. Nel 2009 abbiamo visitato le fami-glie di tutta Precotto. Quest’anno la metà. Chi volesse consegnare il suo contributo straordinario ponga le buste nelle cassette delle offerte in Chiesa.
Palestra, spogliatoi, area bimbi 475.000 costo dell’opera 235.000 finanziamento Regione L. 80.000 pagamenti effettuati 50.000 contributo Assoc. sportiva 20.000 contributo straordinario 2.785 colletta mensile di Messe (da settembre a dicembre) 7.875 offerte di singoli e gruppi
Edicola e locale sovrastante 20.000 costo 18.000 pagati
Scuola dell’infanzia 61.600 pagati
Cucina e salone S. Domenico 26.050 pagati
Bibioteca Vergani 4.700 pagati
Caritas dormitorio Vergani 2.500 pagati
Cappella Oratorio 6.000 pagati
Porte antipanico della Chiesa 4.600 pagati
Cinema - Teatro 3.000 pagati
Restauro Crocifisso ‘700 1.000 pagati Varie Parrocchia 14.820
Crocifisso in legno del ‘600
Si ha intenzione di restaurarlo entro Pasqua. Dovrebbe poi sostituire il lampadario sovrastante l’altare. Costo previsto 4.750
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VITA DELLA COMUNITÀ
HAITI: DOPO L’EPIDEMIA … RIPRESA DEI LAVORI
S ono iniziate le grandi mano-
vre al Vilaj Ital-yen. L'equipe co-reana è scesa in campo e sta lavo-rando ormai da giorni per prepa-rare il terreno su
cui sorgerà il nuovo Centro Colera che ci permetterà di gestire una si-tuazione che ormai non è di emer-genza, recuperando la Klinik Sen Franswa al suo progetto originale. In poche settimane dunque avremo
una nuova struttura in appoggio alla klinik in cui sposteremo gli ammala-ti di colera e tutto lo staff necessa-rio prendendoci qualche giorno per bonificare e riabilitare la clinica e riaprirla con l'ambulatorio pediatri-co, il centro nutrizionale, l'ambulato-rio di accompagnamento alla gravi-danza, l'ambulatorio dentistico. A fianco della klinik le due nuove casette di legno attualmente sede dell'ambulatorio pediatrico e del centro nutrizionale, diventeranno il Pronto Soccorso notturno dove la presenza di un medico assicurerà
cure ed attenzioni anche nel corso della notte. Intanto Elisa, la nostra mitica infer-miera del Sacco, appena rientrata in Italia, ha deciso di prendere un anno di aspettativa e venire a darci una mano. Stupiti, commossi e gra-ti, l'aspettiamo. Suor Marcella Catozza La raccolta fondi destinata al villag-
gio Italia di Haiti si chiude domenica 16 gennaio 2011.
A l sabato degli adulti dell’8 gen-naio è intervenuto a dare la
propria testimonianza Carlo Casta-gna, l’uomo che ha perso moglie, figlia e nipotino in una strage acca-duta a Erba quattro anni fa. La partecipazione del pubblico è stata numerosa e attenta. Si perce-piva che nessuno dei presenti era attratto dalla curiosità morbosa di chi vuole sentirsi ripetere dal diretto interessato ciò che i mass media hanno messo per lungo tempo sot-to i riflettori. Un silenzio partecipato e commos-so aleggiava nel salone: tutti rico-noscevano una Presenza viva in quell’uomo che, raccontando di sé, a volte con flessioni di voce, comu-nicava la sua esperienza di fede vissuta e ben radicata sin dalla più giovane età. La serata è stata scandita dalle do-mande precostituite e dalle risposte di Carlo. Già questo ha contribuito a dare alla serata un taglio di essenzialità evitando che si ridicessero cose scontate e superficiali che non a-vrebbero aiutato a la profondità dell’esperienza: i testimoni servono a questo! Di quest’uomo che la sofferenza ha ferito e che la speranza ha mante-nuto fresco e ilare, mi hanno colpito due cose.
La prima è che un’esperienza cri-stiana non la si improvvisa. E’ inve-ce frutto di un lungo cammino e, nel caso di Carlo Castagna, un cammi-no maturato in un rapporto stretto con dei maestri di fede (i suoi sa-cerdoti), il gruppo di persone che costituiva la comunità cristiana da lui incontrata, la pratica dei Sacra-menti, della preghiera, il coinvolgi-mento in gesti di caritativa e nel servizio di catechesi. A sostenerlo nel percorso di matu-razione la presenza fondamentale della moglie Paola.
L’altra è la sua capacità di perdono e la libertà nel vivere il dramma di cui si è trovato vittima e protagoni-
sta. Il perdono che egli, da subito, è stato in grado di vivere, è stato rico-nosciuto da lui come grazia richia-matagli dalla suocera poco dopo la strage: «Carlo, dobbiamo accettare di stenderci anche noi sulla croce come ha fatto Cristo! Altrimenti non potremo più dire il Padre nostro». Da quelle parole Castagna ha rice-vuto la prima esortazione a vivere il perdono. Ha avuto inoltre coscien-za che le prime vittime non erano tanto i suoi cari scomparsi ma i loro carnefici nel cui cuore la presenza del Male e di Satana (ormai noi ci scandalizziamo anche solo a pro-nunciare tali nomi!) si era profonda-mente radicata. Il riconoscimento di questo dato lo ha portato ad avere compassione di loro (nel senso di avere una comune passione e quin-di patire per la loro situazione). La serata ha documentato che è possibile vivere una esperienza u-manamente costruttiva anche nel dolore più profondo senza arrivare a chiedere che la sofferenza sia tolta ma sia data la forza per sop-portarla. Abbiamo avuto la confer-ma che il miracolo del cambiamen-to continui ad accadere anche nel presente e che la testimonianza di persone come Carlo Castagna è uno di questi. Mariuccia Trevisi
TESTIMONE DEL PERDONO CHE NASCE DALLA FEDE
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Lettera aperta ai genitori
A ll’inizio di un nuovo anno vo-gliamo darvi qualche spunto di
riflessione per scegliere con più consapevolezza l’ora di religione cattolica che siete chiamati a fare dalla scuola nelle prossime settima-ne. A volte questa scelta viene fatta in modo affrettato senza comprendere bene di che si tratta. Vorremmo aiutarvi a capire che co-sa c’è in gioco. 1. L’ora di religione è un’ora curri-culare, una materia scolastica vera e propria, che si avvale di docenti sempre più preparati e attenti alla vita dei ragazzi. Fa parte quindi dell’orario scolastico e delle materie scolastiche a tutti gli effetti. Lo sta-bilisce la Legge. (*)
2. Chi non si avvale dell’ora di reli-gione spesso non ha docenti che lo seguano nelle materie alternative. La Scuola si limita a propone lo stu-dio assistito (il docente “controlla” la disciplina) o lo studio individuale senza controllo (i ragazzi il più delle volte vagano nella scuola) o l’uscita dalle mura scolastiche con un’ora in meno a scuola! Questa “ora del nulla” non ha alcun valore educati-vo, anzi insinua nei ragazzi l’idea che a scuola si deve stare il meno tempo possibile e, appena si può, si scappa.
3. La nostra diocesi, a causa della forte immigrazione in atto, è diven-tata una realtà multi-culturale e multi-religiosa. E’ importante che i nostri figli conoscano bene i conte-nuti essenziali del cristianesimo, delle tradizioni e della cultura che hanno segnato le radici della nostra Nazione per diventare capaci di dialogo con tutti. Questa è la ragio-ne che spinge i docenti, durante l’ora di Religione Cattolica, a far conoscere anche le culture e le reli-gioni di altri popoli.
4. Gli insegnanti di religione cattoli-ca sono al servizio dei vostri ragaz-zi. Possiamo testimoniare che, at-traverso un percorso continuo di formazione e di aggiornamento, essi sono sempre più attenti ai vo-stri figli coniugando l’aspetto dell’istruzione con quello dell’educazione e partecipano a pieno titolo ai consigli di classe e agli scrutini con diritto di voto. Voi genitori potete contare su di loro!
5. L’ora di religione cattolica è an-che una preziosa opportunità edu-cativa perché aiuta i ragazzi a ri-spondere alle grandi domande di significato e di senso che portano nel cuore. La voglia di studiare è prima di tutto il risultato di un be-nessere esistenziale. Un ragazzo che affronta e cerca di capire le grandi domande della vita, il senso di quello che fa e chi vuole essere allora ha la possibilità di cogliere la vita nella sua bellezza. Lo studio diventa allora uno degli strumenti (talora anche piacevole) per fare questo itinerario. don Giancarlo e don Andrea don Michele Di Tolve Resp.le della pastorale scolastica Francesca e Alfonso Colzani Resp.li del servizio per la Famiglia (*) 25-3-1985, n.121 Accordo di revisione del Concordato lateranense fra Italia e Santa Sede dell’11-2-1929. Art.9 Comma 2: La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura reli-giosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cat-tolica nelle scuole pubbliche non universi-tarie di ogni ordine e grado.
VITA DELLA COMUNITÀ
CARITAS PARROCCHIALE
Chi desidera offrire capi di vestiario li porti il mercoledì in Guardaroba 18.30 - 19.30 o il venerdì in Uff. Caritas 17.30 - 18.30.
Attualmente si è sprovvisti di: giacconi bambino 10-12 anni, abbigliamento per bimbi maschi 1-2 anni, pannolini bimbi 5, 10, 15 kg. Lenzuola con federe singole e matrimoniali.
SOS Caritas
Urge trovare appartamento con due camere e cuci-na per famiglia con figlio disabile in carrozzella. Disponibilità della famiglia fino a € 600 mensili.
Riferimento: don Giancarlo o don Andrea
SETTIMANA ECUMENICA
Giornate di preghiera
18 - 25 gennaio “Uniti nell’insegna-
mento degli apostoli, nella comunione e nello spezzare il pane” (Atti 2,42)
Domenica 30 ore 18
divina liturgia in rito bizantino - slavo
LA SCELTA DI FREQUENTARE L’ORA DI RELIGIONE CATTOLICA
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N el suo discorso alla Curia ro-mana in occasione del tradi-
zionale scambio di auguri natalizi, per la prima volta papa Benedetto XVI usa il termine “cristianofobia”. Che cosa intende con questa paro-la? Il termine “cristianofobia” appare per la prima volta in una risoluzione dell’Onu del 2003, insieme a e-spressioni come islamofobia e anti-semitismo. Anche se mai divenuta definizione ufficiale, si può dire che con questo termine si indicano gli atteggiamen-ti che negano il diritto alla libertà religiosa dei cristiani. Questi vanno dalla persecuzione violenta alle norme di legge contro di loro (blasfemia...), alla intolleran-za, alla disinformazione su ciò che li riguarda (ad esempio insistendo sui “peccati della Chiesa” senza nello stesso tempo riconoscere il bene che essa continua a compie-re per l’uomo e il suo contributo alla formazione della civiltà soprat-tutto europea), al modo sbagliato di intendere l’educazione e la laicità. Il mese di dicembre ha dovuto regi-strare molti gli episodi di cristiano- fobia in varie parti del mondo. I casi più clamorosi si sono verifica-ti in Medio Oriente. In Iraq non è stato possibile celebrare la solenni-tà del Natale e i cristiani sono stati minacciati per le strade. Ad Ales-sandria d’Egitto la recente strage ha provocato la morte di 28 cristia-ni e un centinaio di feriti nella chie-sa dei copti. In Pakistan, il governatore islamico del Punjab che si batteva per la scarcerazione di Asia Bibi e contro
la legge sulla blasfemia, è stato assassinato. Violenze contro i cristiani e uccisio-ni sono state registrate anche in Nigeria. In Cina il governo di Pechino ha ordinato un vescovo senza il con-senso della Santa Sede, costrin-gendo i prelati della Chiesa “sotterranea” fedele a Roma a par-tecipare alla cerimonia e ha oscu-rato il messaggio natalizio di Papa Benedetto XVI che invitava a pre-gare perché i cristiani perseguitati in Cina non perdano la speranza.
Neppure l’Europa è esente da cri-stianofobia, come dimostrano la negazione delle sue radici cristiane e la recente polemica suscitata dal fatto che l’agenda preparata dall’Unione europea per essere diffusa in tutte le scuole dei paesi che ne fanno parte elenca tutte le
feste religiose tranne il Natale e la Pasqua.
Di fronte a tale scenario Benedetto XVI nel suo messaggio per la Gior-nata mondiale della pace (1° gen-naio) ha messo in luce lo stretto legame che esiste tra libertà reli-giosa e pace e ha chiesto che le autorità internazionali si impegnino perché le persecuzioni nei confronti dei cristiani cessino. Alla sua voce ha fatto eco quella di Frattini, ministro degli Esteri italia-no che si sta battendo affinchè l’agenda scolastica non venga in-trodotta in Italia e l’Unione europea metta in atto seri provvedimenti in difesa dei cristiani laddove sono perseguitati. Il presidente francese Sharkosy ha preso posizione esprimendosi con-tro la cristianofobia. Anche alcuni esponenti dell’islam hanno fatto sentire la loro voce di condanna nei confronti dei recenti massacri avvenuti in Medio Orien-te. In occasione del Natale copto-ortodosso anche gruppi di fedeli musulmani si sono recati all’esterno delle chiese copte per sostenere il diritto di culto dei loro “fratelli cristiani”.
Manuela Marostica
LA CRISTIANOFOBIA E LE SUE MOLTEPLICI FORME
PER ALLARGARE LA RAGIONE
ARCHIVIO PARROCCHIALE 2010
Figli di Dio nel Battesimo
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Coniugi in Cristo nel matrimonio
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Defunti nella casa del Padre
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Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
Spazio di incontro nella fede rivolto a persone separate, divorziate e che vivono nuove unioni. Parrocchia SS. Redentore, Cappella dell’Oratorio, via Palestrina, 7 MI
2 febbraio ore 20.45 - 22.30
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Centralino tel. 02.27007012
Fax Segreteria: 02.25707289 per intenzioni S. Messe, prenotazione sale, richieste e ritiro certificati, iscrizioni a vari eventi da lunedì a venerdì: 17.00 - 18.30 sabato: ore 10.30 - 11.30 Fax Amministrazione: 02.25715857 Parroco: don Giancarlo Greco cell. 340.6085722 [email protected] Vicario: don Andrea Plumari cell. 349.2819915 [email protected] Sac.: don Alexander Dung cell. 331.7182911 [email protected] Scuola Materna Parrocchiale: tel. e fax 02.25715674 [email protected] Biblioteca: martedì, giovedì e sabato 16.30 - 18.30 domenica 10.30 - 12 e 17 - 18 Caritas - Centro di ascolto: venerdì 17.30 - 18.30 SS. Messe feriali: ore 7.30 - 18.30 sabato e vigilie: ore 18 festive: ore 8 - 9.30 - 10.45 - 12 - 18 Vespero domenicale: ore 17.30 Sacramento della riconciliazione:
Nei giorni festivi il confessore sarà presente mezzora prima della celebrazione e non durante la S. Messa. martedì, venerdì: ore 19 - 20 sabato: ore 17 - 18
PARROCCHIA E SEGRETERIA ARTE E CULTURA
Salvatore Fiume Un anticonformista del Novecento
Cento opere, tra dipinti sculture, illustrazioni e bozzet-ti per edifici e scenografie, che bene documentano la lunga e molteplice attività di Salvatore Fiume dagli anni Quaranta agli anni Novanta, sono esposte allo Spazio Oberdan della Provincia di Milano in una gran-de mostra antologica. Pittore, scultore, scenografo, poeta e narratore, Fiume non seguì mai le mode del momento ma rimase fedele a un proprio ideale di pit-tura, derivato dalla formazione classica. Sviluppò pe-rò una personaltà artistica originale e indipendente, ed elaborò immagini ben riconoscibili: per questo è stato definito “un anticonformista del Novecento”. La mostra, suddivisa per temi e periodi, si sviluppa in sei sale toccando tutti i momenti più significativi del suo vario percorso artistico ed è commentata da una ven-tina di pannelli esplicativi. Spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2, Milano.
Ingresso libero, fino al 6 febbraio tutti i giorni (tranne il lunedi), ore 10 - 19.30 (martedì e giovedì fino alle 22). Informazioni: 027746300/6302.
Pellegrinaggio a Medjugorje
7 - 10 aprile 2011
Partenza: giovedì 7 aprile ore 19 dal piazzale della chiesa Ritorno: domenica 10 aprile ore 22 circa Costo: 160 € Supplemento singola 15 € per notte Acconto 50 € a persona - La quota comprende: • pullman A/R - pensione completa per 2 giorni • la cena del 7 e il pranzo del 10 sono esclusi • iscrizioni presso la segreteria parrocchiale fino ad e-
saurimento posti
AFFITTASI APPARTAMENTO 3 camere, soggiorno doppio e cucina abitabile
con doppi servizi in zona Precotto telefonare ore pasti 02.27005201
Carnevale sulla neve Ponte di Legno / Tonale 9 - 13 marzo 2011
Alloggio presso la Casa Alpina Pavoniana. Iscrizioni in segreteria con acconto di 50 € p/p. Affrettarsi….. ultimi posti! Diaria per persona: Bambini fino a 5 anni 24 € Bambini fino a 11 anni 36 € Ragazzi fino a 15 anni 43 € Adulti 48 € Escluso noleggio attrezzature, scuola di sci e ski pass.
BERARDI ROBERTO
Tende tradizionali, a pannello, a pacchetto e per uffici
Rivestimento salotti e sedie Rifacimento materassi in lana Reti e materassi ortopedici
Via Asiago, 79 - 20128 Milano
tel. e fax 02.27001142
La compagnia teatrale
“La diligenza” presenta:
“L’ultima ringhera”
Commedia in 3 atti di Enzo Giannotta Regia Mariuccia Guizzetti
Teatro Villa - Parrocchia Cristo Re - via Fortezza 28 MI Sabato 29 gennaio h 21 e Domenica 30 gennaio h 15.30
Biglietto intero 8 € - Ridotto 4 € fino a 12 anni
Domenica 16 Seconda domenica dopo l’Epifania
08.00 Fam. Bui 09.30 Fam. Molinari e Pedrazzini 10.45 Elena, Vincenzo, Eugenia e Marco 12.00 Pro populo 17.30 Canto del Vespero 18.00 Chiara e Potito 18.00 Messa per i cristiani immigrati
Lunedì 17 07.30 18.30 Antonio Mameli Martedì 18 07.30 Annamaria Gavazzi 18.30 Sonia e Gilberto Mercoledì 19 07.30 18.30 Giovedì 20 07.30 18.30 Marco Attanasio Venerdì 21 07.30 18.30 Luciano, Maria e Alessandro
Sabato 22 07.30 18.00 Zelmira, Luigi e Giuliano
Domenica 23 Terza domenica dopo l’Epifania
08.00 09.30 Paola e Leopoldo 10.45 Rosario Mesoraca 12.00 Pro populo 17.30 Canto del Vespero 18.00 Gregorio, Clorinda, Alfio, Maria Rosa e Grazia
Lunedì 24 07.30 Maria e Donato Masciola 18.30 Martedì 25 07.30 18.30 Rosa, Pietro, Franca e Mirella
Mercoledì 26 07.30 18.30 Erina e Giorgio Giovedì 27 07.30 18.30 Giuseppe Bongiana Venerdì 28 07.30 18.30 Antonio Lucariello e def. del mese
Sabato 29 07.30 18.00 Carla Montalbetti
Domenica 30 S. Famiglia di Gesù, Maria, Giuseppe
08.00 09.30 10.45 Roberto 12.00 Pro populo 17.30 Canto del Vespero 18.00 Rosalia e Sante 18.00 Divina liturgia in rito bizantino-slavo
CALENDARIO LITURGICO
Domenica 30 gennaio 2011 alla famosa Fiera di Sant’Orso ad Aosta
h 07.00 Partenza da piazza Precotto con bus GT h 10.00 Arrivo ad Aosta - tempo e pranzo libero h 13.30 Trasferimento e visita di Courmayeur Mont Blanc h 17.00 Rientro a Milano in serata Quota di partecipazione 22 € da versare alla iscrizione Iscrizioni entro il 23 gennaio da Colombo Calzature
via Cislaghi,2 - tel.02.2575866 / 338.9317693 Info Gregorio 3398819232
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Centro Culturale di Milano Aula Magna Università Cattolica - Largo Gemelli, 1
Ciclo di incontri su
Il desiderio e l’uomo contemporaneo. Confronti
Mercoledì 19 gennaio h 21 “ Perché si è detto che Dio era morto”
Dialogo con Olivier Rey, filosofo della Sorbona Introduce Stefano Alberto docente di teologia UCM
Amici miei dom 16 gen ore 10.30 Incontro a Bruzzano con S.Messa, pranzo e pomeriggio in allegria
Azione cattolica dom 16 gen ore 16 Lectio divina “La Chiesa di Antiochia” a S.Maria Rossa in Crescenzago con don Desiderio Vajani
Caffè letterario mart 18 gen ore 21 Bel paese è “Lombardia” con Roberto Marelli
Caritas parrocchiale giov 3 feb ore 21 Catechesi adulti giov 27 gen ore 21
Cineforum ven 28 gen ore 21 “Il mio amico Eric” di Ken Loach - commedia
Compagnia dell’anello ogni venerdì ore 18.30
Consiglio pastorale giov 20 gen ore 21
Coro parrocchiale ogni mercoledì ore 21
Corso fidanzati - cena ven 21 gen ore 20
Costruttori di amicizia giov 20 gen ore 17
Famiglie in cammino dom 23 gen ore 15
Genitori 5a elem - cena sab 29 gen ore 19
Giovani Ritiro decanale sab 22- 23 gennaio
Missioni � � � � �
Sabato degli adulti sab 5 feb ore 19
Studio aperto ogni martedì ore 15
Superiori giov 20 gen ore 18.45
Terza Età ogni giovedì ore 15
Gruppi di ascolto della Parola: Rinascere dall’alto Gv 3,1-21
lun 17 gen ore 21 Parziani Rita Monza, 226
mart 18 gen ore 21 Gambini Angelo Columella, 20/8
ore 21 Loprete Teresa Tremelloni, 20
mer 19 gen ore 21 D’Avanzo Mario Esopo, 3 Pagani Angela Esopo, 9
03 FEBBRAIO : Sotterranei Castello Sforzesco h 14.30: 10 € 10 FEBBRAIO : Tour per gli amanti del deserto !!!! Viaggio di gruppo con accompagnatrice con partenza da Precotto x viaggio in Egitto nello straordinario scenario del famoso deserto bianco + Crociera sul Nilo + Cairo dal 10 al 21 febbraio in hotel 5 * formula tutto incluso- escursione Abu Simbel + Luci e Suoni – Sfinge e Piramidi : 1470 € 13/14 MARZO: Specialissimo Carnevale di Cento e visita della bellissima città di Ferrara e museo della Ferrari a Imola per un weeekend emozionantissimo:solo 190 € 20 MARZO: specialissima gita sul TRENINO ROSSO DEL BERNINA con visite guidate e pranzo : 60 €
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