Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana 1 COMUNE DI CASTIONE DELLA PRESOLANA Provincia di Bergamo D.U.P. Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Nota di aggiornamento Approvato con deliberazione del C.C. n. …….. del ………………….. 14 27/03/2017
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Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana
1
COMUNE DI CASTIONE DELLA PRESOLANA Provincia di Bergamo
D.U.P.
Documento Unico di Programmazione
semplificato
2017/2019 Nota di aggiornamento
Approvato con deliberazione
del C.C. n. …….. del …………………..
14 27/03/2017
Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana
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Premessa
Paragrafo 1 – Le scelte dell’amministrazione
1.1 – Linee programmatiche di mandato
1.2 – Quadro normativo di riferimento:
1.2.1 Legislazione nazionale
1.2.2 Legislazione regionale
1.3 – Le scelte di valore dell’amministrazione
Paragrafo 2 – Gli indirizzi generali di natura strategica
2.1 – Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali
2.1.1 Modalità di gestione dei servizi
2.1.2 Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate
2.1.3 Indiri Indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate, individuazione obiettivi gestionali e di servizio e delle procedure di controllo dell’ente
2.2 – Analisi delle risorse finanziarie
2.2.1 Valutazione generale sui mezzi finanziari
2.2.2 Quadro riassuntivo delle fonti di finanziamento
2.2.3 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (titolo 1.00)
2.2.4 Trasferimenti correnti (titolo 2.00)
2.2.5 Entrate extratributarie (titolo 3.00)
2.2.6 Entrate in conto capitale (titolo 4.00)
2.2.7 Entrate da riduzioni di attività finanziarie (titolo 5.00)
2.2.8 Accensione di prestiti (titolo 6.00)
2.2.9 Anticipazione da istituto tesoriere (titolo 7.00)
2.2.10 Investimenti programmati
2.2.11 Investimenti i corso di realizzazione e non conclusi
2.2.12 Tributi e tariffe dei servizi pubblici
2.2.13 Spesa corrente per l’esercizio delle funzioni fondamentali
2.2.14 Necessità finanziarie per l’espletamento dei programmi
2.2.15 Gestione del patrimonio
2.2.16 Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale
2.2.17 Indebitamento
2.2.18 Equilibri di parte corrente e generali di bilancio ed equilibri di cassa
2.3.3 Andamento occupazionale e delle spesa di personale
2.3.4 Criteri generali per l’assegnazione di incarichi esterni ai sensi dell’art. 46 del D.L. 112/2008 convertito con L. 133/2008
2.4 - Coerenza vincoli di finanza pubblica
2.4.1 Pareggio di bilancio
Paragrafo 3 – Gli obiettivi per il periodo
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Paragrafo 4 – Dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti
4.1 – Strumenti urbanistici generali e attuativi vigenti
4.1.1 Piano di Governo del Territorio
4.1.2 Piani particolareggiati
4.1.3 P.E.E.P. / P.I.P.
4.2 - Strumenti urbanistici generali adottati
4.3 – Realizzazione di opere di urbanizzazione a scomputo
Paragrafo 5 – Programmazione dei lavori pubblici
Paragrafo 6 – Programma biennale degli acquisti di beni e servizi
Paragrafo 7 - Programmazione del fabbisogno di personale
Paragrafo 8 – Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare
Paragrafo 9 – Conclusioni
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PREMESSA
Il Documento unico di programmazione semplificato1 (pc 8.4)
Il Documento unico di programmazione semplificato, predisposto dagli enti locali con popolazione fino a
5.000 abitanti, individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di
finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio economica del proprio territorio, le principali scelte
che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e
gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.
Ogni anno sono verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione con particolare
riferimento al reperimento e impiego delle risorse e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra
esplicitati. A seguito della verifica è possibile operare motivatamente un aggiornamento degli indirizzi
generali approvati.
In considerazione degli indirizzi generali di programmazione al termine del mandato, l’amministrazione
rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività
amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione dell’ente e di bilancio durante il
mandato.
Il DUP semplificato, quale guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione
dell’ente, indica, per ogni singola missione/programma del bilancio, gli obiettivi che l’ente intende
realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di
mandato). Per ciascuna missione/programma gli enti possono indicare le relative previsioni di spesa in
termini di competenza finanziaria. Con riferimento al primo esercizio possono essere indicate anche le
previsioni di cassa.
Per ogni singola missione/programma sono altresì indicati gli impegni pluriennali di spesa già assunti e le
relative forme di finanziamento.
Gli obiettivi individuati per ogni missione/programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale
degli indirizzi generali e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in
applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità
e la fissazione degli obiettivi per ogni missione/programma deve “guidare”, negli altri strumenti di
programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi
e risorse ai responsabili dei servizi.
Gli obiettivi devono essere controllati annualmente al fine di verificarne il grado di raggiungimento e,
laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una rappresentazione veritiera
e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei programmi all’interno delle
missioni.
1 Paragrafo inserito dal decreto ministeriale 20 maggio 2015 alL’Allegato n. 4/1 al Dlgs. n. 118/2011 “Principio contabile applicato concernente la programmazione di Bilancio”.
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Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all'arco temporale di riferimento del bilancio di
previsione :
a) gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica;
b) l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti;
c) la programmazione dei lavori pubblici,
d) la programmazione del fabbisogno di personale;
e) la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali.
La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma
triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nel DUP. (Paragrafo 5)
I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il
documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.
La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad
approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per
il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza
pubblica. (Paragrafo 6)
Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con
apposita delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli immobili di
proprietà dell'ente. Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie
funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle
informazioni contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni
patrimoniali” quale parte integrante del DUP. (Paragrafo 9)
La ricognizione degli immobili è operata sulla base, e nei limiti, della documentazione esistente presso i
propri archivi e uffici.
L’iscrizione degli immobili nel piano determina una serie di effetti di natura giuridico – amministrativa
previsti e disciplinati dalla legge.
Infine, nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività
istituzionale dell’ente richiesti dal legislatore. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di redigere piani
triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16, comma 4, del D.L. 98/2011 –
L. 111/2011.
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1. – LE SCELTE DELL’AMMINISTRAZIONE
1.1 – LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO
Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 33 del 24/06/2016 sono state presentate le linee
programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2016/2021 da parte
dell’Amministrazione comunale.
1.2 – QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
1.2.1 - Legislazione nazionale
I documenti di finanza pubblica contengono le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo. Nel
corso degli ultimi decenni i documenti programmatici hanno assunto sempre di più un ruolo chiave nella
definizione ed esposizione delle linee guida di politica economica del Paese, nel quadro di quanto proposto
dalla Commissione Europea. In una economia caratterizzata da continui e rapidi cambiamenti, essi svolgono
una delicata e importante funzione informativa a livello nazionale, comunitario e internazionale, in grado di
rendere pienamente visibili le scelte di policy. L’elaborazione dei documenti programmatici implica un
processo lungo e articolato che vede partecipi tutti i Dipartimenti del MEF.
Documento di Economia e Finanza (DEF)
Il Documento di economia e finanza (DEF), previsto dalla Legge 7 aprile 2011 n. 39, viene presentato al
Parlamento entro il 10 aprile di ogni anno. E’ il principale strumento della programmazione economico-
finanziaria poiché indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal
Governo e approvato dal Parlamento. Si compone di tre sezioni e di alcuni allegati.
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1.3. – LE SCELTE DI VALORE DELL’AMMINISTRAZIONE
Ricostruire un rapporto interrotto tra i cittadini e il comune gestendo, al meglio, le risorse economiche
municipali stabilendo le condizioni per governare adeguatamente il nostro territorio.
In questa prospettiva si intende ridare valore al lavoro tenendo conto che la crisi economica ha investito
pesantemente molti settori della nostra economia: dalle imprese artigiane al calo del valore degli immobili
e degli affitti, dai lavoratori dipendenti alle possibilità economiche di molte famiglie.
Il cittadino, di oggi e di domani, deve tornare al centro dell’azione amministrativa che deve svilupparsi in
una complessità di ambiti tra i quali lo sviluppo e il mantenimento delle strutture scolastiche e dando
valore ai beni immobili, sociali e culturali del comune.
Per funzionare bene il comune deve essere inserito in una rete di relazioni istituzionali che consentano di
accedere alle risorse necessarie per sviluppare i progetti e realizzare le varie iniziative.
Occorre ridare dignità e risorse al nostro paese valorizzando, e promuovendo, la nostra identità montana e
fare in modo che si apra al mondo. Si rende necessario lavorare per liberare le energie positive della nostra
comunità la cui ricchezza è costituita anche dai suoi beni comuni, il più importante dei quali è lo spirito
costruttivo e la collaborazione. Per questo è di grande importanza favorire il lavoro e lo sviluppo delle
molte associazioni che sono attive nel nostro comune.
Tali obiettivi si perseguono anche attraverso interventi di opere pubbliche, diretti a riqualificare e
migliorare le infrastrutture esistenti allo scopo di consentire una migliore fruizione del territorio, nei suoi
vari ambiti. Tali interventi peraltro si sono già dimostrati strategici nel recente passato al fine di:
- dare impulso alle attività economiche creando “occasioni di lavoro” per le attività commerciali e
imprenditoriali locali;
- costituire elemento di richiamo e valorizzazione dell’economia basata sul turismo e l’accoglienza
anche attraverso interventi di riqualificazione di strutture comunali esistenti, eventualmente anche
con il coinvolgimento di investimenti privati (ad esempio rilancio delle strutture del Parco della
Montagna, riqualificazione dei sentieri esistenti, delle falesie ecc..) ;
- creare le condizioni per attirare l’interesse di investitori privati mirati (piccole ristrutturazioni ecc..)
o più generalizzati (grossi interventi di riqualificazione di ambiti particolari nei settori turistici). Tale
obiettivo si persegue anche attraverso interventi pubblici di riqualificazione degli ambiti urbani
(come ad esempio interventi di riqualificazione dei centri storici);
- ridare dignità al cittadino attraverso la dotazione e la possibilità di fruizione di impianti strutturali
moderni e di avanguardia (in particolare si ritengono strategici interventi specifici tra cui la
ristrutturazione e messa a norma del centro congressi “Donizetti”, la ristrutturazione dei plessi
scolastici di Castione (scuole medie) e Bratto e la realizzazione di una struttura per ricovero
anziani).
Prendere coscienza delle peculiarità presenti sul nostro territorio, con particolare riferimento al patrimonio
comunale, oltre che dell’importanza della nostra “identità montana”, sono condizioni imprescindibili per la
definizione di qualsiasi strategia di sviluppo e, conseguentemente, per la definizione degli interventi e delle
loro priorità.
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Con la Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione, il nostro ordinamento ha codificato, accanto ai
rischi già normati (come, ad es. rischio del trattamento dati o il rischio per la salute sui luoghi di lavoro) un
nuova, articolata, figura di rischio correlato all’esercizio dell’attività amministrativa, sia che si tratti di
attività procedimentale-pubblicistica sia che si tratti di attività negoziale-privatistica. Tale nuova figura di
rischio, caratterizzata da una doppia articolazione, è costituita dal “rischio corruzione” e “rischio illegalità”.
La corruzione attiene all’aspetto patologico dell’abuso dell’agire amministrativo mentre l’illegalità è
correlata al diverso e ulteriore profilo della irregolarità dell’attività amministrativa. A fronte della
tipizzazione e positivizzazione normativa di tali rischi, tutte le pubbliche amministrazioni sono obbligate a
porre in essere una seria e rigorosa politica di prevenzione, rilevando la consistenza dei rischi corruzione e
illegalità, provvedendo alla relativa gestione con appropriate misure e azioni al fine di conseguire l’obiettivo
di riduzione e abbattimento del livello dei rischi. Ciò premesso, per quanto concerne il profilo specifico
della “ corruzione”, costituisce obiettivo strategico dell’amministrazione la riduzione del livello del rischio
di corruzione all’interno della struttura organizzativa dell’ente, e nell’ambito dell’attività da questo posta
in essere. Per quanto concerne il profilo della illegalità, in attuazione dell’art. 97 Cost. e della Legge 6
novembre 2012, n. 190, tutte le amministrazioni individuano strumenti e metodologie per garantire la
legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa. Il rischio di illegalità attiene alla
mancanza non solo di legittimità, intesa come violazione di legge, incompetenza o eccesso di potere, ma
anche alla mancanza di regolarità e correttezza. Il sistema dei controlli interni e, soprattutto, il controllo
successivo di regolarità amministrativa, funzionali a garantire la legalità dell’agire amministrativo è stato
affiancato, a partire dall’entrata in vigore della citata Legge n. 190 del 2012 , da ulteriori strumenti di
prevenzione dell’illegalità. Tra questi, il forte potenziamento dell’istituto, già previsto dal D.Lgs. 150 del
2009, della trasparenza con l’introduzione di un principio generale di trasparenza presidiato dalla
tipizzazione del nuovo diritto di “accesso civico”.
Nel contempo, la riduzione del rischio di illegalità presuppone che:
venga reso effettivo il controllo di regolarità successiva mediante garanzia di imparzialità e di
indipendenza di valutazione e di giudizio da parte degli organi di controllo, con verifica di assenza di
conflitto di interessi e di commistione tra valutatore e valutato;
venga reso effettivo il controllo di regolarità successiva mediante potenziamento dei parametri di
controllo e del numero degli atti da controllare;
venga reso effettivo il collegamento tra il sistema di prevenzione del P.T.P.C.T. e il sistema del
controllo successivo di regolarità, anche mediante l’utilizzo degli esiti del controllo successivo per la
strutturazione delle misure e azioni di prevenzione.
La riduzione del rischio di illegalità presuppone altresì l’effettività di attuazione delle regole di
comportamento contenute nel DPR 62/2013 e nel Codice di comportamento decentrato dell’Ente, in
stretto collegamento con il sistema sanzionatorio ivi previsto per i casi di inosservanza.
2 – GLI INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STATEGICA
Si parte necessariamente dall’organizzazione dell’Ente nella varia suddivisione in Servizi, che peraltro è la
stessa dal 1997 e che si intende riconfermare. A tale struttura vanno aggiunte le nuove funzioni che
torneranno in capo all’Ente a causa dell’uscita dall’Unione Comuni della Presolana, decisa dalla precedente
Amministrazione. Per ogni servizio si individueranno le criticità e la modalità con cui si pensa di affrontarle,
tenuto conto che è un lavoro in divenire e che necessiterà nel tempo di eventuali variazioni e
miglioramenti. Rimane comunque obiettivo prioritario la semplificazione e la sburocratizzazione di ogni
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servizio. Si intendono come parte integrante di questo documento le “linee programmatiche di governo
2016-2021” presentate al Consiglio Comunale in data 24/06/2016.
Gli obiettivi strategici generali possono essere così sintetizzati: Una significativa riduzione della pressione tributaria con il fine di lasciare nelle tasche dei cittadini i
loro soldi
Una continua revisione della spesa corrente al fine di ottimizzare le risorse esistenti
Mantenimento degli attuali livelli di servizi erogati e la loro ottimizzazione
Mantenimento ed ottimizzazione degli attuali standards di manutenzione ordinaria e straordinaria
del patrimonio dell’Ente
Rafforzamento della tutela delle fasce più deboli
Ottimizzazione del livello di protezione e tutela della sicurezza dei cittadini
Consolidamento e sviluppo delle sinergie con le associazioni culturali, sportive e di volontariato
Mantenimento delle sinergie con la protezione civile per garantire assistenza ai cittadini in caso di
necessità
Prevenire la corruzione e l'illegalità all'interno dell'amministrazione.
2.1 - Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali
(individuati dal Piano dei conti integrato)
Atto importane dovrà essere la ricognizione straordinaria delle partecipazioni che gli enti sono chiamati ad
effettuare entro il 30 giugno 2017. L’adempimento è previsto dall’art. 24 del D.Lgs 19 agosto 2016, n. 175
denominato “Revisione straordinaria delle partecipazioni dell’Ente”.
Più che di una vera e propria revisione, si tratta in realtà di una ricognizione delle partecipazioni esistenti da
intendersi come aggiornamento del Piano di razionalizzazione già adottato dal Consiglio Comunale con
provvedimento n. 8/2015.
Di fondamentale importanza dovrà essere la definizione degli obiettivi strategici della partecipata Se.T.Co.
Srl e, conseguentemente, la revisione dell’oggetto sociale della società.
2.1.1 - Modalità di gestione dei servizi pubblici
Servizio
(1.03.02.15.000) Modalità di gestione
Classificazione
Soggetto gestore
(in caso di gestione
esternalizzata)
Scadenza
affidamento
Raccolta rifiuti esterna Spl G.Eco Srl 31/05/2025
Gestione del servizio
idrico integrato
Esterna – società
partecipata Spl Uniacque spa 2037
Distribuzione del gas Esterna Spl Unareti 31/7/2021
Illuminazione pubblica Diretta Spl -- 28/2/2017
Servizio cimiteri Diretta Spl -- --
Illuminazione votiva Diretta Spl
Gestione Centri Diretta Spl / domanda
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Sportivo Comunale
Parco della Montagna
individuale
Gestione Centri
Sportivo Comunale
Bons en Chablais
Diretta
Spl / domanda
individuale
Gestione Centri
Congressi via Donizetti Diretta
Spl / domanda
individuale
Trasporto alunni Diretta Spl / domanda
individuale
Assistenza domiciliare Esterna Spl Varie 31/12/2018
2.1.2 - Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate
Premessa
Dal 23 settembre 2016 è in vigore il nuovo “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”
(decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 210 dell’8 settembre 2016)
che prevede, all’articolo 24, comma 1, una revisione straordinaria delle partecipazioni detenute
direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni Pubbliche.
Entro sei mesi dall’entrata in vigore del predetto decreto legislativo, ossia inizialmente entro il 23 marzo
2017 e prorogato poi al 30 giugno 2017, ciascuna amministrazione pubblica dovrà, con provvedimento
motivato, effettuare una ricognizione di tutte le partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente,
individuando quelle che, ai sensi di quanto previsto nel T.U., saranno alienate o oggetto di interventi di
razionalizzazione.
L’esito di tale ricognizione dovrà essere comunicato al Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso
l’applicativo «Partecipazioni» del Dipartimento del Tesoro, già noto alle Amministrazioni in quanto
utilizzato annualmente per la rilevazione delle partecipazioni pubbliche e dei loro rappresentanti negli
organi di governo, come previsto dall’articolo 17, comma 4, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90.
La comunicazione dovrà essere resa al MEF anche in assenza di partecipazioni.
In caso di mancata adozione dell’atto ricognitivo, il socio pubblico non può esercitare i diritti sociali nei
confronti della società e, salvo in ogni caso il potere di alienare la partecipazione, la medesima è liquidata in
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Denominazione Tipologia
% di
parte-
cipaz
Capitale
sociale al
31/12/2015
Attività svolta / servizi
affidati
Se.T.Co srl Capitale interamente
pubblico 25,46% € 731.301,00
Gestione servizi soci /
manutenzione patrimonio
Consorzio Forestale
Presolana
Capitale interamente
pubblico 14,28% € 10.846,00
Gestione e tutela del
territorio agro-silvo-
pastorale comunale
Uniacque spa Capitale interamente
pubblico 0,32% € 2.040.000,00
Gestione servizi pubblici
locali / servizio idrico
integrato affidato
Castione della
Presolana – Monti del
Sole srl
Capitale pubblico
oltre il 95% 94,48% € 550.966,00
Società finalizzata alla
produzione di servizi di
interesse generale
riconducibili allo sviluppo
turistico del territorio
Cogeme spa
(in corso di cessione
quote)
Capitale interamente
pubblico 0,009% € 4.216.000,00
Gestione servizi pubblici
locali / nessun servizio
affidato
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Di seguito si mostra la rappresentazione grafica delle partecipazioni dell’Ente.
Il Comune, oltre a far parte della Comunità Montana Valle Seriana Z.O. 8, partecipa al Consorzio del BIM dell’Oglio, al Consorzio del BIM del lago di Como e fiumi Brembo e Serio.
L’adesione alla Comunità Montana e la partecipazione ai Consorzi BIM, sono “forme associative” di cui al Capo V del Titolo II del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL).
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2.1.3 - Indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate,
individuazione obiettivi gestionali e di servizio e delle procedure di controllo dell’ente:
Ente/Organismo strumentale/Società: Se.T.Co. srl
INDIRIZZI GENERALI
Trasformazione della società in holding. Contestualmente creazione di
due società di secondo livello di cui una per l’efficientamento energetico
partecipata da socio privato (ESCO) e l’altra strumentale.
OBIETTIVI GESTIONALI E DI
SERVIZIO
Gestione, in base alle regole di mercato, degli immobili comunali e
Il Consorzio Forestale Presolana è una società strumentale degli enti soci.
Il Consorzio Forestale Presolana: nel periodo intercorrente dalla sua
costituzione ad oggi, ha gestito il patrimonio agro-silvo-pastorale dei
Comuni soci con i principi di economicità, efficacia ed efficienza.
Società di fondamentale importanza per le gestione e lo sviluppo delle
proprietà agro-silvo-pastorali dell’Ente. Il futuro della partecipata è
soggetta ai vincoli imposti dal D.Lgs 19 agosto 2016, n. 175.
OBIETTIVI GESTIONALI E DI
SERVIZIO
Obiettivo principale è supportare le Amministrazioni Comunali, quali soci, nella gestione del patrimonio agro-silvo-pastorale per quanto concerne le funzioni: produttive, manutenzione del territorio, ripristino e mantenimento degli equilibri ecologici
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Ente/Organismo strumentale/Società: Uniacque spa
INDIRIZZI GENERALI
La Uniacque Spa è una società per la gestione del servizio idrico integrato
OBIETTIVI GESTIONALI E DI
SERVIZIO
Attraverso una gestione di carattere imprenditoriale, UniAcque intende
assicurare a tutta la popolazione del territorio della provincia di Bergamo
un’elevata qualità e un’adeguata quantità delle risorse idriche nel pieno
rispetto dei principi fondamentali espressi dalle normative nazionali ed
europee, oltre che dalla Carta dei Servizi nell’intento del rispetto e della
tutela ambientale”.
Ente/Organismo strumentale/Società: Castione della Presolana - Monti del Sole srl
INDIRIZZI GENERALI
La società Castione della Presolana – Monti del Sole Srl è stata individuata
quale soggetto finalizzato alla produzione di servizi di interesse generale
riconducibili allo sviluppo turistico del territorio (deliberazione CC n.
75/2012).
Tra i criteri proposti dal comma 611 della legge n. 190/2014, per
individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, la lett.
b) prevede la soppressione delle “società che risultino composte da soli
amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei
dipendenti”.
Evidenziato che la Società ha un Amministratore Unico e nessun
dipendente.
Alla luce delle previsioni del comma 611, lett. b), il Comune, quindi, è
obbligato alla alienazione della società.
OBIETTIVI GESTIONALI E DI
SERVIZIO
Come precisato nel Piano 2015, l’Amministrazione, alla luce degli obblighi
previsti dal comma 611, lett. b) della Legge n. 190/2014, ha stabilito di
procedere alla vendita della partecipazione azionaria del Comune nella
società.
Coerentemente con le disposizioni vigenti, si procederà alla cessione a
terzi, nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica, della
partecipazione nella Società Castione della Presolana – Monti del Sole Srl.
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Ente/Organismo strumentale/Società: Cogeme spa
INDIRIZZI GENERALI
Con deliberazione della Giunta Comunale n. 91/2013, in ottemperanza
alle disposizioni impartite dal Consiglio Comunale con deliberazione n.
47/2010, si è dato avvio al procedimento per la vendita della
partecipazione azionaria detenuta dall’Ente nella società.
Sono state espletate due gare ad evidenza pubblica, con esito negativo,
per la cessione dell’intera quota detenuta dal Comune di Castione della
Presolana nella società Cogeme S.p.A..
Con deliberazione della Giunta Comunale n. 118/2015 si è accettato la
proposta formulata da Cogeme Spa per la cessione dell’intera quota
detenuta dall’Ente nella predetta Società.
Il processo di cessione delle quote è in fase di conclusione.
OBIETTIVI GESTIONALI E DI
SERVIZIO
La Società non gestisce alcun servizio per il Comune di Castione della
Presolana
2.2 – Analisi delle risorse finanziarie
2.2.1 Valutazione generale sui mezzi finanziari
Le principali linee di azione da attuarsi nel periodo di mandato amministrativo al fine di garantire all’Ente
idonee risorse finanziarie necessarie per il miglioramento degli standards qualitativi dei servizi resi, nonché
l’implementazione di nuovi servizi, possono essere così sintetizzate:
attenzione alle modalità di applicazione delle imposte e tasse locali;
ottimizzazione dell’attività di accertamento e di riscossione delle entrate tributarie ed
extratributarie, al fine di eliminare o ridurre eventuali residue sacche di evasione, di elusione o
comunque di insolvenza;
monitoraggio di bandi e fondi a cui poter attingere attraverso progetti.
Quanto alle spese correnti, si attuerà un profondo processo di revisione degli stanziamenti, allo scopo di
razionalizzare e contenere la spesa corrente, in sintonia con gli indirizzi programmatici
dell’Amministrazione e con i vincoli di finanza pubblica.
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Tra le innovazioni più significative, dal punto di vista contabile, rilevanti ai fini della comprensione dei dati
esposti in questa parte, si segnala la costituzione e l’utilizzo del fondo pluriennale vincolato (d’ora in avanti
FPV). Il FPV è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate in esercizi precedenti destinate al
finanziamento di obbligazioni passive dell’Ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in
cui è accertata l’entrata.
Il fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello nel quale sono assunte e
nasce dall’esigenza di applicare il nuovo principio di competenza finanziaria potenziata, rendendo evidente
la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse.
Di seguito si riporta il trend storico dell’entrata per titoli. Per un facile confronto tra i dati, i valori riferiti al
2014 sono rappresentati con la nuova classificazione dei titoli in vigore dal 2016 in base alla normativa sulla
sperimentazione contabile Dlgs. n. 118/2011 e smi.
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18
2.2.2 Quadro riassuntivo delle fonti di finanziamento
Totale debito residuo fine anno 2.212.708,00 2.015.734,78 1.828.002,42 1.648.232,42 1.460.057,42 1.263.067,42
previsione
Come si evince dalla tabella sopra riportata, non è intenzione di questa Amministrazione ricorrere nei
prossimi anni all'assunzione di mutui.
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35
2.2.18 - Equilibri di parte corrente e generali di bilancio ed equilibri di cassa BILANCIO DI PREVISIONE - EQUILIBRI DI BILANCIO 2017 - 2018 – 2019
EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA
ANNO 2017 COMPETENZA
ANNO 2018 COMPETENZA
ANNO 2019
Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio
2.349.294,88
A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 29.179,76 0,00 0,00 AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente
(-) 0,00 0,00 0,00
B) Entrate titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 5.505.760,00 5.521.910,00 5.496.910,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche
(+) 0,00 0,00 0,00
D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 5.395.169,76 5.333.735,00 5.299.920,00 di cui - fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità 40.000,00 40.000,00 40.000,00 E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00 F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to mutui e prestiti obbligazionari
(-) 179.770,00 188.175,00 196.990,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00
G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) -40.000,00 0,00 0,00
ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI
H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (**) (+) 40.000,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge
(+) 0,00 0,00 0,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge
(-) 0,00 0,00 0,00
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti
(+) 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (***)
O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA
ANNO 2017 COMPETENZA
ANNO 2018 COMPETENZA
ANNO 2019
P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (**)
(+) 0,00
Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) 343.844,07 0,00 0,00 R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 (+) 810.715,64 1.085.000,00 779.000,00 C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche
(-) 0,00 0,00 0,00
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge
(-) 0,00 0,00 0,00
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00
Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana
36
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo termine
(-) 0,00 0,00 0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria
(-) 0,00 0,00 0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge
(+) 0,00 0,00 0,00
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti
(-) 0,00 0,00 0,00
U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 1.154.559,64 1.085.000,00 779.000,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00 V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00 E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE
Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA
ANNO 2017 COMPETENZA
ANNO 2018 COMPETENZA
ANNO 2019
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (+) 0,00 0,00 0,00 S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo termine
(+) 0,00 0,00 0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria
(+) 0,00 0,00 0,00
X1) Spese Titolo 3.02 per Concessioni crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00 X2) Spese Titolo 3.03 per Concessioni crediti di medio-lungo termine
(-) 0,00 0,00 0,00
Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie
(-) 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO FINALE
W=O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00
C) Si tratta delle entrate in conto capitale relative ai soli contributi agli investimenti destinati al rimborso prestiti corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.4.02.06.00.000. E) Si tratta delle spese del titolo 2 per trasferimenti in conto capitale corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.2.04.00.00.000. S1) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.02.00.00.000. S2) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.03.00.00.000.
T) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle altre entrate per riduzione di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.04.00.00.000. X1) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.02.00.00.000. X2) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.03.00.00.000. Y) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle altre spese per incremento di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.04.00.00.000.
(*) Indicare gli anni di riferimento N, N+1 e N+2. (**) E' consentito l'utilizzo della sola quota vincolata del risultato di amministrazione presunto. E' consentito l'utilizzo anche della quota accantonata se il bilancio è deliberato a seguito dell'approvazione del prospetto concernente il risultato di amministrazione presunto dell'anno precedente aggiornato sulla base di un pre-consuntivo dell'esercizio precedente. E' consentito l'utilizzo anche della quota destinata agli investimenti e della quota libera del risultato di amministrazione dell'anno precedente se il bilancio è deliberato a seguito dell'approvazione del rendiconto dell'anno precedente. (***) La somma algebrica finale non può essere inferiore a zero per il rispetto della disposizione di cui all’articolo 162 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.
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QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2017 - 2018 - 2019
ENTRATE
CASSA ANNO 2017
COMPETENZA ANNO 2017
COMPETENZA ANNO 2018
COMPETENZA ANNO 2019
SPESE CASSA
ANNO 2017 COMPETENZA
ANNO 2017 COMPETENZA
ANNO 2018 COMPETENZA
ANNO 2019
Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 2.349.294,88
Utilizzo avanzo di amministrazione 40.000,00 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00
Fondo pluriennale vincolato 373.023,83 0,00 0,00
Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Titolo 1 - Spese correnti 6.270.425,56 5.395.169,76 5.333.735,00 5.299.920,00
- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Trasferimenti correnti 164.112,04 149.490,00 116.840,00 116.840,00
Titolo 3 - Entrate extratributarie 624.724,30 520.670,00 539.470,00 514.470,00
Titolo 4 - Entrate in conto capitale 864.382,36 810.715,64 1.085.000,00 779.000,00
Titolo 2 - Spese in conto capitale 1.263.292,42 1.154.559,71 1.085.000,00 779.000,00
- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00
Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00
Totale entrate finali............................. 6.758.606,06 6.316.475,64 6.606.910,00 6.275.910,00 Totale spese finali............................. 7.533.717,98 6.549.729,47 6.418.735,00 6.078.920,00
Titolo 6 - Accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 179.770,00 179.770,00 188.175,00 196.990,00
Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 500.000,00 500.000,00 500.000,00 500.000,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 500.000,00 500.000,00 500.000,00 500.000,00
Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro 1.280.750,06 1.280.000,00 1.280.000,00 1.280.000,00 Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 1.398.419,28 1.280.000,00 1.280.000,00 1.280.000,00
Totale titoli 8.539.356,12 8.096.475,64 8.386.910,00 8.055.910,00 Totale titoli 9.611.907,26 8.509.499,47 8.386.910,00 8.055.910,00
TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 10.888.651,00 8.509.499,47 8.386.910,00 8.055.910,00 TOTALE COMPLESSIVO SPESE 9.611.907,26 8.509.499,47 8.386.910,00 8.055.910,00
Fondo di cassa finale presunto 1.276.746,74
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2.3 - Risorse umane
L’Ente ha alle proprie dipendenze n. 19 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, di cui n. 8 a
tempo parziale e precisamente:
n. 6 Istruttore Direttivo Tecnico – Amministrativo (tempo pieno - ft)
n. 5 Istruttore Tecnico – Amministrativo (tempo pieno - ft)
totale 21.239,37€ 26.278,56€ 976.200,00€ 462.300,00€
di cui già impegnato € 16.239,37 € - € -
di cui FPV € - € - € -
Programmi miss. 10 - spesa in conto
capitale
Spese indotte a carico degli esercizi futuri connesse alla realizzazione di investimenti
Nulla da rilevare.
Analisi e valutazione impegni pluriennali di spesa già assunti
Trattasi di impegni per spese correnti assunti in riferimento a forniture continuative o imputati secondo
esigibilità nel rispetto delle disposizioni dei principi contabili.
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64
MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE
Descrizione glossario
COFOG
Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile
sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle
emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. Programmazione, coordinamento e
monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività
in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che
rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile
Responsabile politico Sindaco
Nessuna spesa per l’Ente nell’ambito della missione.
Programma 1 – Sistema di protezione civile
Aggiornamento piano comunale di protezione civile
Promozione di attività di addestramento che coinvolga i soggetti presenti sul territorio impegnati
nella protezione civile
Programma 2 – Interventi a seguito di calamità natuali
Programma 3 – (solo x le regioni)
Stanziamento Cassa Stanziamento Stanziamento
2017 2017 2018 2019
01 Sistema di protezione civile € - € - € -
02 Interventi a seguito di calamità
naturali € - € - € - € -
totale -€ -€ -€ -€
di cui già impegnato € - € - € -
di cui FPV € - € - € -
Programmi miss. 11 - spese correnti
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65
MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
Descrizione glossario
COFOG
Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di
protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani,
dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno
e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse
le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle
relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria
in materia di diritti sociali e famiglia.”
Responsabile politico Bona Simona
Programma 1 – Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido
Nel contesto della programmazione e dell’organizzazione dei servizi come delineati nel Piano di Zona
2015/2017 il Comune favorisce la tutela ed il sostegno per i soggetti minori in difficoltà a causa di gravi
problemi famigliari
Studio fattibilità per la realizzazione di un Asilo nido comunale o realizzazione di una convenzione
con strutture già presenti sul territorio infracomunale
Interventi a sostegno delle difficoltà familiari, di indagine, monitoraggio e di sostituzione del
nucleo famigliare
Assistenza domiciliare
Programma 2 – Interventi per la disabilità
Si conferma una costante attenzione ai problemi della disabilità sostenendo lo sviluppo dei servizi in essere ma lavorando anche all’ individuazione di nuove iniziative che consentano la creazione di ulteriori spazi di inserimento sociale e lavorativo per le situazioni di svantaggio. Gli interventi sono in genere coordinati a livello di Ambito Territoriale:
Assistenza domiciliare
Progetti riabilitativi e risocializzanti
Centro Socio Educativo
Centro Diurno Disabili
Servizio di Formazione dell’autonomia
Servizio di inserimento lavorativo
Servizio territoriale autismo
Programma 3 – Interventi per gli anziani
Il Comune sostiene iniziative ed attività intese a sostenere prioritariamente l’anziano nel proprio contesto
sociale e quando questo non risulta più perseguibile a collocarlo nel modo più idoneo presso strutture
residenziali
Assistenza domiciliare
Servizi di tipo semiresidenziali ed a ciclo diurno
Reperimento di un’idonea struttura da destinare a residenza per anziani nel centro di Bratto
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Programma 4 – Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
Potenziamento del servizio di segretariato sociale anche mediante la realizzazione di un apposito
ufficio per facilitare l’accesso al servizio da parte degli utenti
Sostegno alle persone in condizioni di disagio economico attraverso l’erogazione di contributi
finalizzati, anche attraverso l’attivazione di appositi bandi
Aiuto per l’accesso ai diversi bonus regionali
Applicazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (S.I.A.)
Programma 5 – Interventi per le famiglie
Sostegno alle famiglie che quotidianamente sono impegnate nella cura delle persone con limitata
autonomia
Collaborazione per la costituzione di un’associazione di volontariato famigliare
Attivazione e promozione dell’iniziativa degli orti sociali
Realizzazione di progetti di incontro e formazione per la famiglie
Realizzazione di interventi per la prima infanzia – Progetto spazio gioco.
Programma 6 – Interventi per il diritto alla casa
Contributi affitti e spese bando
Programma 7 – Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali
Partecipazione alla programmazione ed attuazione a politiche sociali nelle forme e tempistiche
delineate nel Piano di Zona in collaborazione con l’ASST
Programma 8 – Cooperazione e associazionismo
Sostegno alle associazioni di volontariato che operano sul territorio comunale anche attraverso
l’erogazione di contributi economici
Sostegno a tutte le forme di volontariato civico attraverso l’applicazione del vigente Regolamento
concernente le modalità di rapporto tra il Comune di Castione della Presolana e le persone che
intendono svolgere attività individuale di volontariato
Programma 9 – Servizio necroscopico e cimiteriale
Intervento di adeguamento e messa a norma delle strutture cimiteriali (abbattimento barriere
architettoniche, rifacimento impianti di illuminazione votiva, ristrutturazione recinzioni perimetrali
e portali di accesso)
Approvazione del nuovo regolamento cimiteriale e revisione delle tariffe in essere
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Stanziamento Cassa Stanziamento Stanziamento
2017 2017 2018 2019
01 Interventi per l'infanzia e i minori e
per asili nido € - € - € -
02 Interventi per la disabilità € 47.000,00 € 49.947,00 € 41.000,00 € 42.000,00
03 Interventi per gli anziani € 86.990,00 € 98.483,82 € 91.000,00 € 88.905,00
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81
6. PROGRAMMA BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI (art. 21 Dlgs. n. 50/2016)
Al fine di consentire agli enti locali l’organizzazione ottimale di tutti i processi di acquisto, la legge di bilancio 2017 stabilisce al comma 424 un rinvio dell’obbligo di approvazione del programma biennale degli acquisti di beni e servizi disciplinato dall’articolo 21 del D.Lgs. n. 50/2016. In deroga alla vigente normativa sugli allegati al bilancio degli enti locali l’obbligo di approvazione di tale programma si applica a decorrere dal bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018. Secondo le disposizioni dell’art. 21 D.Lgs. n. 50/2016 le amministrazioni aggiudicatrici sono tenute ad approvare il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, con i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio. Il programma biennale di forniture e servizi e i relativi aggiornamenti annuali contengono gli acquisti di beni e di servizi di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro. Nell’ambito del programma, le amministrazioni aggiudicatrici individuano i bisogni che possono essere soddisfatti con capitali privati. Le amministrazioni pubbliche comunicano, entro il mese di ottobre, l’elenco delle acquisizioni di forniture e servizi d’importo superiore a 1 milione di euro che prevedono di inserire nella programmazione biennale al Tavolo tecnico dei soggetti di cui all’articolo 9, comma 2, D.L. n. 66/2014, convertito, con modificazioni, dalla L. 89/2014, che li utilizza ai fini dello svolgimento dei compiti e delle attività ad esso attribuiti. Per le acquisizioni di beni e servizi informatici e di connettività le amministrazioni aggiudicatrici tengono conto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 513, della L. 208/2015.
7. PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE
In questa sezione vengono presentate le linee guida relative alla programmazione triennale del
fabbisogno di personale 2017-2019.
Gli enti locali sono infatti tenuti a definire questa programmazione per assicurare le esigenze di
funzionalità e per ottimizzare le risorse necessarie al migliore funzionamento dei servizi,
compatibilmente con le disponibilità finanziarie di bilancio.
Il testo presentato in questa sezione delinea le indicazioni per la programmazione del personale alla luce
del programma politico previsto nel presente documento, alle modifiche normative
successivamente intervenute e alle informazioni attualmente disponibili.
Il piano del fabbisogno del personale per il triennio 2016/2018 approvato con deliberazione della
G.C. n. 13 del 03/02/2016, è stato redatto ai sensi dell’art. 91 del D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 39 della
Legge n. 449/1997. Con tale deliberazione è stata confermata la dotazione organica complessiva del
Comune.
Le previsioni di spesa per il triennio 2016/2018 garantiscono il rispetto dei vincoli di finanza pubblica in
tema di spesa di personale.
Nel quadro di fabbisogno delineato dalla programmazione triennale rientrano anche le disponibilità di
personale derivanti da mobilità volontaria.
Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana
82
Obiettivi della programmazione triennale del fabbisogno di personale e vincoli normativi
La linea operativa che l'amministrazione intende perseguire, per attuare una politica di gestione del
personale funzionale a garantire e migliorare l'ordinaria attività degli uffici e dei servizi e i livelli di
prestazione dei servizi alla cittadinanza consiste nel dotarsi di un’organizzazione dinamica e
innovativa che, sulla base di una costante ristrutturazione interna, si proponga all'esterno come
soggetto in grado di interagire con l'utenza in modo diretto, semplice e chiaro.
L'Amministrazione comunale si trova ad operare in un contesto di crescente incertezza e di continuo
cambiamento delle norme che hanno l’obiettivo primario di ridurre la spesa di personale e nel biennio
2015-2016 di ricollocare il personale soprannumerario degli enti di area vasta, in attuazione della
Legge 56/2014 (c.d. Legge Delrio).
In fase di predisposizione del sistema di bilancio del prossimo triennio questi obblighi di
contenimento sono di particolare impatto per la programmazione del fabbisogno di personale, perché
impongono di coniugare la necessità di disporre di una dotazione di risorse umane e competenze in
grado di perseguire, oltre le attività e le funzioni istituzionali, i programmi prioritari per questa
Amministrazione, con i vincoli stringenti imposti dalla normativa.
Tali vincoli sono:
- programmare le politiche di assunzione adeguandosi ai principi di riduzione complessiva della
spesa di personale, ai sensi dell’art. 91 del D.Lgs. n. 267/2000;
- assicurare, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni, il contenimento delle spese
di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente (art 1 comma 557- quater L.
296/2006, così come di recente integrato dal D.L. 90/2014, convertito nella Legge 214/2014);
- continuare nella procedura di ricollocazione delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di
mobilità degli enti di area vasta.
In caso di mancato rispetto dell'obbligo di riduzione della spesa, agli Enti si applica il divieto di
procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale (art. 1,
comma 557-ter L. 296/2006). In caso di mancato rispetto del vincolo di reclutare personale in
esubero si applica la nullità delle assunzioni effettuate in violazione al fine di eludere l’obbligo.
Per quanto riguarda l’acquisizione di personale mediante assunzioni con forme di lavoro flessibile, il
limite di spesa per gli enti virtuosi è pari al 100% della spesa sostenuta nell’esercizio 2009.
Alla luce di quanto sopra esposto è necessario specificare in questa sede che, benché questo Ente
rispetti tutte le condizioni previste dalle disposizioni di legge in materia di personale e pertanto
potrebbe attuare una politica di reclutamento di personale a tempo indeterminato e determinato,
ancorché fortemente ridotta negli stretti limiti consentiti sopra riportati, la condizione contingente in cui si
trovano gli Enti locali, determinata dalle situazioni delle ex province, ha fortemente condizionato le
politiche del personale, inducendo l’Ente a continue redistribuzioni dei carichi di lavoro tra il personale
presente, vista la vanificazione delle possibilità di aumentare la dotazione organica.
La programmazione e le politiche di gestione del personale, come detto, devono essere coerenti e
funzionali agli obiettivi e alle scelte amministrative.
Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana
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Nelle more del completamento delle dichiarazioni di esubero a cui seguirà lo sblocco delle possibilità
assunzionali, l’Ente proseguirà con la ricerca e la sperimentazione di altre forme di collaborazione
(comandi, convenzioni etc.), per dare anche parzialmente attuazione alle necessità della struttura
comunale.
Come sottolineato poc’anzi, l'attuale quadro normativo, complesso e a volte frammentario, è
caratterizzato da una serie di disposizioni assai rigorose, tese al contenimento e alla tendenziale
riduzione della spesa a qualsiasi titolo e all’assorbimento del personale delle ex province, destinate ad un
drastico ridimensionamento di funzioni e di conseguenza di dipendenti. Esse incidono, a più livelli,
sia sulle facoltà assunzionali degli enti locali - a tempo indeterminato e determinato - che sui margini di
impiego delle risorse decentrate da destinare alla remunerazione accessoria del personale, in una stagione
che vede altresì bloccati i rinnovi economici dei contratti nazionali.
Indirizzi per le politiche occupazionali nel triennio
Il perseguimento degli obiettivi prioritari dell’Ente deve necessariamente trovare ogni possibile
sostegno nelle opportunità che, pur in tale quadro di contenimento delle spese, la normativa esistente
comunque offre alle amministrazioni pubbliche.
L'esigenza di sfruttare ogni possibile margine occupazionale offerto dalla vigente legislazione pone
in evidenza la necessità di puntare su soluzioni programmatorie di ampio respiro, nel più ampio
quadro della pianificazione assunzionale.
Al riguardo, tuttavia, occorre evidenziare che, in considerazione della recente evoluzione normativa e degli
stretti margini di azione consentiti in materia di assunzioni, ai fini della predisposizione della
programmazione dei fabbisogni 2017-2019, si rende necessario valutare attentamente le esigenze
funzionali dell'ente.
E’ definita, pertanto, una programmazione triennale coerente con gli indirizzi e le priorità generali
delineate nel presente documento, anche se la programmazione triennale dovrà necessariamente
essere sottoposta ad aggiustamenti e conferme di anno in anno, a seguito di verifica riguardo alle
risorse realmente disponibili, ai margini di programmazione consentiti dall'effettivo turn over
dell'anno precedente e alla situazione di “paralisi” generata dalla ridefinizione dei ruoli e delle
funzioni degli enti di area vasta.
Ciò detto, l’esigenza di rispettare i vincoli normativi in materia di spesa di personale e l’incertezza
del contesto non fanno venire meno la fondamentale attenzione alla funzione di programmazione del
personale, al suo significato e alle sue finalità di principale leva per la realizzazione degli obiettivi
dell’Ente, senza nascondere le difficoltà nell’attuazione dei desiderata, anche in considerazione
dell’evoluzione normativa ed interpretativa a volte fortemente contrastante dell’ultimo anno. In ogni
caso in coerenza con gli indirizzi ed obiettivi strategici del mandato, le politiche occupazionali
nel triennio, formulate sulla base della rilevazione dei fabbisogni e delle richieste dei dirigenti delle
strutture apicali seguono le seguenti indicazioni:
In riferimento al processo riorganizzativo in atto conseguente al recesso dall’Unione Comuni della Presolana
non vi sono, alla data attuale, atti formali dell’organo politico tali da poter essere compresi nel programma
triennale del fabbisogno di personale. In questa fase vi è solamente l’avvio delle procedure di trasferimento
di personale dall’Unione Comuni della Presolana al Comune di Castione della Presolana (incontro
delegazioni trattanti del 06/04/2016). Solo con la definizione del nuovo assetto organico, a seguito
Documento Unico di Programmazione semplificato 2017/2019 Castione della Presolana
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dell’assunzione di accordi formali tra le parti (Comune di CdP / Unione CdP / Dipendenti) si procederà
all’aggiornamento dell’atto di programmazione;
Pertanto, la programmazione triennale 2017/2019 potrà essere rivista in funzione di limitazioni o
vincoli rilevanti derivanti da innovazioni nel quadro normativo in materia di personale e dovrà essere
integrata a seguito della definizione del processo organizzativo conseguente il recesso del Comune di
Castione della Presolana dall’Unione Comuni della Presolana ancora in corso di definizione.
8. PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
Al comma 1 dell'art. 58 del D.L. 25/06/2008 n. 112 convertito in legge 6 agosto 2008 n. 133, come sostituito
dall'art. 33-bis, comma 7, legge 111 del 15/07/2011, come introdotto dall'art. 27, comma 1, legge 214
del 22/12/2011), viene disposto che le Regioni, le Provincie, i Comuni e gli altri Enti locali, con
delibera del proprio organo di governo individuano, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti
della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel
territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di
valorizzazione ovvero di dismissione.
Il principio contabile di programmazione Allegato 4/1 al D.Lgs. 118/2011 richiede una nuova
specifica delibera di giunta, ricognitiva del patrimonio immobiliare del Comune, presupposto
fondamentale per la redazione del piano valorizzazione e alienazione. Tale delibera richiede quindi
l’estrazione dall’inventario comunale di fabbricati e terreni disponibili e indisponibili.
Il principio prevede infatti al punto 8.2. “Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione
del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo individua,
redigendo apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente.
Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni
istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni
contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali”
quale parte integrante del DUP”.
Il Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali (di cui art. 58 DL 112/2008) è parte integrante del
DUP unitamente al Piano triennale ed elenco annuale delle opere pubbliche (di cui art. 128 Dlgs
163/2006 e schema di cui DM 24.10.2014 pubblicato in G.U. 05.12.2014) e alla delibera di fabbisogno
di personale (di cui art. 91 Tuel).
L’Ente procede alla ricognizione del patrimonio immobiliare e individuazione dei beni non
strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali e quindi suscettibili di valorizzazione e/o
dismissione.
Il Comune di Castione della Presolana è proprietario di beni immobili (terreni e fabbricati non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali). L’elenco di tutti i beni immobili è più facilmente reperibile e consultabile negli inventari comunali dei beni immobili (agli atti).
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In un’ottica di ottimizzazione dei servizi e razionalizzazione della spesa pubblica l’Amministrazione Comunale ritiene che, mentre alcune aree e alcuni fabbricati (siti sia in area urbana che in area extra-urbana) possono potenzialmente costituire una risorsa per attività strumentali dell’Ente, per altri immobili non sembra ipotizzabile una destinazione per pubblica utilità e, conseguentemente, potrebbero essere permutati o alienati per recuperare risorse necessarie alla gestione/sistemazione del patrimonio strumentale inalienabile. Considerata la valenza triennale del piano, la possibilità di una sua integrazione o variazione anche in funzione di possibili programmi d’iniziativa comunale o proposte di modifica all’elenco che possono pervenire a seguito della pubblicazione, l’elenco viene suddiviso in annualità. Per coerenza con il bilancio viene indicato se l’ipotesi di cessione del bene sia quella della “alienazione” (vendita a seguito di asta pubblica o altra procedura) ovvero, alternativamente, mediante “permuta” (cessione in alternativa ad un pagamento ed esempio per la realizzazione di un altro intervento previsto in bilancio). Le indicazioni economiche sono riferite, laddove possibile, a stime esistenti. In ogni caso tali indicazioni tengono conto delle condizioni di mercato, particolarmente sfavorevole in questo momento e, di base, sono cautelative, ciò anche in relazione alla necessità di effettuare previsioni effettivamente realizzabili. Considerate proprio le condizioni di mercato, in questo momento particolarmente instabili nonché suscettibili di variazioni importanti in tempi anche brevi, per effetto di condizioni interne (ad esempio ripresa del mercato) o di condizioni esterne (modifiche alle leggi finanziarie sulla spesa pubblica ecc…) si ritiene opportuno al fine di massimizzare i vantaggi economici derivanti dalle cessioni, garantendo nel contempo corrette previsioni di intervento (e di bilancio):
1) assumere in prima battuta, per la redazione del piano, valori appunto “cautelativi” qualora non desunti da stime -laddove esistenti-,
2) valutare di volta in volta, prima di procedere ad una alienazione, la base d’asta se necessario rivedendo eventuali perizie di stima precedentemente redatte ovvero redigendo una nuova e specifica stima laddove mancante.
Con deliberazione apposita la Giunta Comunale adotta il piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari coerentemente ai contenuti del presente documento.
Relativamente all’alienazione dell’edificio ex scuole di Dorga, prevista per l’annualità 2018, fatto salvo il disposto dell’articolo 58, comma 2, della citata legge 133/2008 dispone che la deliberazione del consiglio comunale di approvazione, ovvero di ratifica dell’atto di deliberazione se trattasi di società o Ente a totale partecipazione pubblica, del piano delle alienazioni e valorizzazioni determina le destinazioni d’uso urbanistiche degli immobili e ciò anche in pendenza di eventuali ulteriori provvedimenti che disciplinano l’eventuale equivalenza della deliberazione del consiglio comunale di approvazione quale variante allo strumento urbanistico generale.
Annualità 2017 Descrizione del bene immobile *
Valore stimato – Previsione di bilancio (ubicazione, condizioni, individuazione catastale
ecc..)
Atto di provenienza-Considerazioni varie*
Attuale destinazione rispetto al P.R.G. vigente *
Eventuale nuova destinazione
rispetto al P.R.G.
vigente *
Area in Via Coste in mappa al foglio logico
9 – foglio di mappa 25 e mappale 2555 della superficie reale di mq. 2.170,00 della
quale in zona R2b mq 1.502,91. Come da perizia di stima agli atti, redatta dal Geom.
I. Sangiovanni in data 16.1.2014 il valore attribuito all’area ammontava ad € 392.256,90.
A seguito di procedura di alienazione andata deserta il predetto valore venne
ridotto ad € 297.000,00 giusta delibera di
Area pervenuta al Comune giusto atto di cessione del 7.12.1976 rep. 51252 notaio Begnis.
In base al PGT in parte zona R2b , in parte
parcheggi ed area verde – classe geologica 3b2.
Alienazione
--
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GC n. 66/2015.
Reliquato Via Cabrini (area da stralciare dal mappale 7046) Euro 22.000,00. In data 01/08/2015 Prot. 5249 è pervenuta
al Comune nota a firma Sigg. Lilli Nicola e Zanetti Rossella con la quale si
comunicava la disponibilità ad acquistare l’area al corrispettivo sopra indicato.
Trattasi di porzione di area della superficie di circa 220 mq, da stralciarsi dal mappale 7046 di proprietà comunale. L’area è posta in fregio al mappale 2990 (lotto con villetta sempre di proprietà della richiedente).
In base al PGT adottato il reliquato ha la seguente
destinazione R2a – residenziale prevalente
Alienazione
--
Annualità 2018
* I dati sono inseriti sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso gli archivi ed uffici comunali (art. 58, comma 1, d.l. 112/2008 convertito in L. 133/2008)
Descrizione del bene immobile *
Valore stimato – Previsione di bilancio (ubicazione, condizioni, individuazione catastale
ecc..)
Atto di provenienza-Considerazioni
varie*
Attuale destinazione rispetto
al P.R.G. vigente *
Modalità /
Eventuale nuova destinazione
rispetto al P.R.G.
vigente *
Edificio di proprietà comunale in Via V.
Emanuele (palazzina ufficio postale) – mappale 90 e 130 Fg 28 - Come da perizia
di stima agli atti, redatta dal Geom. I. Sangiovanni in data 16.1.2014 il valore
attribuito all’immobile ammonta a € 203.000,00
L’immobile è attualmente sede dell’ufficio
postale che dovrà essere ricollocato. Qualora non venisse alienato
necessiterebbe di un intervento di ristrutturazione integrale (copertura,
impianti elettrici e di riscaldamento)
PGT in adozione: Nucleo
antica formazione R1 – Cat. Intervento Ristrutturazione
Alienazione
--
Edificio ex scuole di Dorga mappale 4638 Fg 25. Si rimanda alla relazione di stima agli atti, a firma del geom. Davide
Cattaneo. La stima è redatta presupponendo una destinazione
urbanistica diversa dall’attuale. Il valore attribuito all’immobile è pari a € 800.000,00.
Immobile attualmente sede del “complesso Musicale Presolana” e della associazione “Balliamo insieme”.
PGT vigente “Servizi esistenti”
Nuova destinazione ATR
Residenziale-Commerciale
Alienazione o Permuta
Annualità 2019
* I dati sono inseriti sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso gli archivi ed uffici comunali (art. 58, comma 1, d.l. 112/2008 convertito in L. 133/2008)
Descrizione del bene immobile *
Valore stimato – Previsione di bilancio (ubicazione, condizioni, individuazione catastale
ecc..)
Atto di provenienza-Considerazioni
varie*
Attuale destinazione rispetto
al P.R.G. vigente *
Modalità /
Eventuale nuova destinazione
rispetto al P.R.G. vigente *
Area in Via De Amicis in mappa al foglio logico 9 – foglio di mappa 30 e mappale 104 della superficie reale di mq. 2.118,27.
Come da perizia di stima agli atti, redatta dal Geom. I. Sangiovanni in data
16.1.2014 il valore attribuito all’area ammonta a € 432.126,40.
Area ex ECA confinante a nord con mappale 578/e, a ovest con mappali 111/b e 182, a sud mappale 106 ed a
ovest mappali 103 ed 86.
In base al PGT zona R2b – classe geologica 3b3.
Alienazione
--
9. CONCLUSIONI
La volontà dell’Amministrazione Comunale di perseguire una forte riduzione fiscale a favore dei Cittadini, determina la necessità di un attento monitoraggio del bilancio ed una continua analisi dei centri di costo/spesa. L’intenzione è di essere performanti riguardo l’utilizzo dei denari dei cittadini, consapevoli che la mission dell’ente pubblico sia la soddisfazione dei bisogni dei membri della comunità e l’aumento della qualità della vita