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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 sez. A CHIMICA articolazione BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI Approvato in data 10/05/2018 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela Lazzati Anno scolastico 2017/2018 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “STANISLAO CANNIZZARO” Via Raffaello Sanzio, 2 20017 RHO (MI) tel. 029303576/7 fax 029302752 www.itiscannizzaro.gov.it e-mail [email protected] ISO 9001- Cert.n 3693/0
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Feb 16, 2019

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 sez. A CHIMICA – articolazione BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

Approvato in data 10/05/2018 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela Lazzati

Anno scolastico 2017/2018

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “STANISLAO CANNIZZARO” Via Raffaello Sanzio, 2 20017 RHO (MI)

tel. 029303576/7 fax 029302752 www.itiscannizzaro.gov.it e-mail [email protected]

ISO 9001- Cert.n 3693/0

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Documento del Consiglio di classe della 5 aA Chimica -– Biotecnologie Ambientali

2

Indice pag. 2

Composizione del Consiglio di classe pag. 3

Presentazione del corso e quadro orario pag. 4

Composizione e profilo della classe pag. 5

Attività integrative curricolari ed extra curricolari pag. 7

Preparazione all’esame di stato; interventi di recupero pag. 8

Metodologie utilizzate pag. 9

Risorse strumentali pag. 10

Strumenti di verifica e criteri di valutazione pag. 11

Livello di preparazione della classe e programma di Italiano pag. 12

Livello di preparazione della classe e programma di storia pag. 24

Livello di preparazione della classe e programma di Inglese pag. 29

Livello di preparazione della classe e programma di Biologia, microbiologia e

tecnologie di controllo ambientale

pag. 32

Livello di preparazione della classe e programma di Chimica analitica e

strumentale

pag. 39

Livello di preparazione della classe e programma di Chimica organica e

biochimica

pag. 42

Livello di preparazione della classe e programma di Matematica pag. 48

Livello di preparazione della classe e programma di Fisica ambientale pag. 51

Livello di preparazione della classe e programma di Educazione fisica pag. 58

pag. 59 Livello di preparazione della classe e programma di Religione cattolica

ALLEGATI:

• TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA

• GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA

• SEZIONE RISERVATA

INDICE

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Documento del Consiglio di classe della 5 aA Chimica -– Biotecnologie Ambientali

3

DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Disciplina Firma

Sturlese Anna Italiano/Storia

Convertino Sandra Inglese

Valenti Sofia

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

Mantegazza Giancarla Chimica analitica e Strumentale

Di Sansebastiano Paola Chimica organica e biochimica

Barbonetti Rosa Paola Matematica

Guidi Elena Fisica ambientale

Guglia Giuseppe Educazione fisica

Pilu Luca Religione

Luca Salvatore Chimica organica e biochimica (Lab)

Morrone Cosimo Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale (Lab)

Procopio Giovanni Chimica analitica e Strumentale (Lab)

Galatis Luca Sostegno

In neretto sono indicati i docenti membri interni nella commissione d’esame

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4

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

6 (3) 6 (4) 6 (5)

Matematica 3 3 3

Complementi di matematica 1 1

Chimica analitica e strumentale 4 (3) 4 (3) 4 (3)

Chimica organica e Biochimica 4 (2) 4 (2) 4 (2)

Fisica ambientale 2 2 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica 1 1 1

TOTALE 32 (8) 32 (9) 32(10)

Nota: tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Profilo Professionale del diplomato in Chimica Competenze

Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.

Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici.

Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.

Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

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5

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

Numero totale alunni: 18 Numero alunni ripetenti classe quinta: nessuno Numero alunni provenienti da altro Istituto: nessuno

PROFILO DELLA CLASSE

La classe VA è composta da 18 studenti, di questi 16 provengono dalla stessa classe terza. Al quarto anno sono stati inseriti due studenti di cui uno proveniente da un’altra classe terza dello stesso Istituto e uno che ripeteva la classe quarta. Nel corso del triennio la composizione del CdC è rimasta complessivamente invariata ad eccezione della docente di Biologia in quinta e degli insegnanti tecnico pratici delle discipline di indirizzo (in grassetto i docenti modificati)

Materia Tipo A.S. '15/'16 A.S. '16/'17 A.S. '17/'18

3A chimica Amb.

Lettere Teoria Sturlese Sturlese Sturlese

Storia Teoria Sturlese Cremascoli Sturlese

Matematica Teoria Barbonetti Barbonetti Barbonetti

Inglese Teoria Convertino Convertino Convertino

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

Teoria Sassi Sassi Valenti

ITP De Pascali Morrone Morrone

Analisi chimica strumentale

Teoria Mantegazza Mantegazza Mantegazza

ITP De Pascali Procopio Procopio

Chimica organica Teoria Di Sansebastiano Di Sansebastiano Di Sansebastiano

ITP De Pascali Luca Luca

Fisica Ambientale Teoria Guidi Guidi Guidi

Ed. Fisica Pratica Guglia Guglia Guglia

Religione Teoria Pilu Pilu Pilu

Relativamente al livello di partecipazione, interesse, motivazione della classe si possono evidenziare tre gruppi fondamentali: un primo gruppo che si è sempre distinto per senso di responsabilità, ha partecipato con impegno ed interesse mostrandosi collaborativo con tutti i docenti e raggiungendo risultati buoni ed in alcuni casi anche ottimi. Si è distinto anche per una partecipazione collaborativa nelle attività extracurriculari, nei ministage organizzati per gli studenti delle scuole medie e negli OpenDay dell’Istituto. Un secondo gruppo si è sempre impegnato con costanza, ha seguito con attenzione ed interesse le lezioni dimostrandosi sempre collaborativo con i docenti superando così le difficoltà incontrate e raggiungendo una preparazione globalmente più che sufficiente. Infine un terzo gruppo di pochi studenti ha mostrato un atteggiamento poco partecipativo, uno studio discontinuo e non sempre adeguatamente motivato al superamento delle difficoltà emerse nelle diverse discipline.

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6

Per quanto riguarda l’aspetto disciplinare la maggior parte della classe ha mostrato un atteggiamento sempre corretto e rispettoso delle regole, ad eccezione di un esiguo numero di studenti che ha accumulato alcuni ritardi e assenze, anche in corrispondenza delle verifiche scritte. Il profitto della classe risulta eterogeneo, si possono individuare tre fasce di livello: la prima formata da un buon numero di alunni che hanno raggiunto una buona/ottima preparazione in tutte le discipline mostrando di possedere conoscenze e competenze complete ed evidenziando buone capacità di analisi e di sintesi; la seconda fascia comprende studenti che, nonostante qualche difficoltà oggettiva, sono riusciti a raggiungere una preparazione globalmente discreta/sufficiente; la terza fascia è costituita da alunni che, a causa dell’impegno discontinuo, hanno una preparazione frammentaria e lacunosa.

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ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Impegno attivo nell’ accoglienza durante le giornate di scuola aperta.

CLIL: In ottemperanza alle direttive ministeriali per l’anno scolastico 2017-18 e stato previsto per le classi quinte dell’Istituto un percorso di didattica CLIL. Nel mese di gennaio sono state svolte lezioni in lingua inglese su contenuti inerenti alla materia di indirizzo Analisi Chimica Strumentale, avvalendosi della collaborazione di un laureando dell’università americana MIT attraverso il progetto Global Teaching Labs. Il monte ore di lezioni frontali e laboratoriali dedicate alla didattica CLIL è stato di 12 ore per l’intera classe. Oltre alle lezioni sono state svolte anche attività di esercitazione e verifica. Gli argomenti trattati durante il CLIL dai docenti madrelingua sono stati concordati e validati dai docenti italiani di Analisi chimica strumentale. Per dettagli fare riferimento al PTOF pubblicato sul sito del nostro istituto.

Partecipazione di n° 5 studenti al progetto Lingue certificazioni PET (2)/ FIRST (3).

Partecipazione ai giochi della chimica. Attività di Alternanza scuola lavoro

Partecipazione al Progetto “Impresa Formativa Simulata”: la classe a partire dal terzo anno ha partecipato al progetto seguendo tutte le fasi sulla piattaforma Confao, ha realizzato il Business Plan costituendo un’impresa “Seaweed S.r.l” che produce kit per l’analisi della tossicità delle acque. Nell’ambito di questo progetto gli studenti hanno partecipato a seminari con il docente di diritto e con esperti del mondo aziendale. Nel corrente anno scolastico è stato realizzato il sito WEB.

Uno studente ha partecipato ad un tirocinio durante l’estate 2016, due studenti hanno svolto un tirocinio nel mese di gennaio 2017, dodici studenti hanno partecipato a tirocini in aziende del settore o presso l’Università durante l’estate 2017, sei studenti nel mese di settembre 2017 e 3 studenti nel mese di gennaio 2018.

Seminari tecnici del progetto Alternanza scuola lavoro:

• Incontri con esperti su tematiche afferenti all’IFS

• Evento Future Camp Europe presso Università; Tema: il MICROBIOMA nelle professioni emergenti

• Attività di laboratorio presso Università (Cusmibio)

• Incontro di orientamento in uscita presso "La Fucina"

• Ricerca e colloquio di lavoro con esperta esterna in Istituto

• Incontro azienda TEVA: presentazione dell’azienda e simulazione di colloquio di lavoro con simulazione di casi e colloquio di lavoro

• Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Visite aziendali nelle aziende Bayer, Ecotox e Sanofi Aventis

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8

Viaggio di istruzione: Malta (dal 17/04/2018 al 21/04/2018) Uscita didattica a Gardone Riviera (Vittoriale) il 24/11/2017 Orientamento in uscita

Progetto Teseo (incontri a Villa Burba - Rho) Attività di orientamento con esperti dell'agenzia per il lavoro "Humana" Conferenza in Istituto sul tema: vaccini si, vaccini no, Università di Pavia Simulazione di test di ammissione all’Università

PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO

Sono state proposte le seguenti simulazioni di prove scritte:

Tre simulazioni della prima prova scritta: 3/10/2017;5/02/2018;13/04/2018 Due simulazioni della seconda prova scritta: 15/03/2018; 4/05/2018 Due simulazioni della terza prova scritta: 27/03/2018; 14/05/2018

Il Consiglio della classe ha scelto di effettuare le simulazioni della terza prova d’esame secondo la tipologia B (quesiti a risposta singola). Si è optato per prove con 12 quesiti in totale, su quattro diverse discipline (tre quesiti per ogni materia), indicando come estensione massima 15 righe e assegnando un tempo complessivo di 3h. Sono state programmate e svolte n. 2 simulazioni di terza prova come di seguito indicato:

Data Discipline coinvolte

1^ Simulazione 27/03/2018 Analisi Chimica strumentale-Biologia-Matematica- Inglese

2^ Simulazione 14/05/2018 Analisi Chimica strumentale-Biologia-Matematica- Inglese

Il testo delle simulazioni e le relative griglie di valutazione sono allegati al presente documento.

INTERVENTI DI RECUPERO

Sono stati proposti interventi di recupero secondo le seguenti modalità:

Recupero in itinere, secondo quanto programmato nei dipartimenti disciplinari Pausa didattica di una settimana nel mese di febbraio per tutte le discipline Sportelli pomeridiani su richiesta dei singoli studenti

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METODI UTILIZZATI DAI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MODALITA’ LAVORO

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Lezione frontale • • • • • • • • • •

Lezione con esperti • • •

Lezione multimediale • • • •

Laboratorio • • • • •

Metodo induttivo • • • • •

Lavoro di gruppo • • • • • •

Discussione guidata • • • • • • •

Simulazioni • • • • • • •

Lettura e comprensione guidata • • • •

Lezione guidata • •

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RISORSE STRUMENTALI UTILIZZATE DAI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

STRUMENTI

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Libro di testo • • • • • • • • •

Altri testi • • • • • • •

Riviste specialistiche, manuali •

Software didattici •

Software professionali

Televisione, videoregistratore, videocassette / audiocassette

• • •

LIM • • • •

Internet • • • • •

Appunti del docente • • • • • •

E-learning/classi virtuali •

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STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

Tutti i docenti del CdC hanno proposto durante il corso dell’anno scolastico prove scritte,

orali e/o di laboratorio, di diverse tipologie, con l’obiettivo di valutare le conoscenze, abilità

e competenze degli studenti, utilizzando l’intera scala decimale, in accordo con quanto

stabilito nei dipartimenti disciplinari e quanto previsto nel PTOF dell’istituto.

ATTIVITA’

Ita

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Interrogazione lunga / breve • • • • • • • • •

Risoluzione di casi / problemi • •

Prova pratica / prova di laboratorio • • • •

Trattazione sintetica di argomenti • • • • • • •

Quesiti a risposta singola • • • • • • •

Quesiti a risposta multipla •

Problemi a soluzione rapida • •

Casi pratici e professionali

Sviluppo di progetti •

Temi e/o relazioni • • • •

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI DI CONDOTTA, DEL PROFITTO E DEL CREDITO

➢ Criteri di attribuzione dei voti di condotta e di profitto previsti dal piano dell’offerta formativa dell’a.s. 2017/2018 pubblicato sul sito della scuola.

➢ Criteri di correzione delle simulazioni delle prove scritte secondo le griglie allegate al presente documento

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Disciplina: ITALIANO Docente: Anna Sturlese

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE 5A AMBIENTALE Nel corso del triennio la classe ha sempre seguito la proposta didattica in modo attento, corretto e collaborativo, conseguendo una preparazione omogenea ed armonica che ha espresso nel profitto discreto. La maggior parte degli studenti è dotata di discrete potenzialità e capacità di base, associate a un discreto spirito critico; si esprimono positivamente sia nelle verifiche orali sia in quelle scritte. Risultano altresì interessati allo svolgimento del programma e alle svariate attività extrascolastiche ad esso relative che hanno sempre seguito con entusiasmo e partecipazione. In questo ultimo anno gli studenti hanno completato in modo proficuo il loro percorso educativo – formativo (che per alcuni è avvenuto in modo apprezzabile nel corso del quinquennio), grazie all’impegno costantemente profuso nello studio della materia, coltivata con interesse e partecipazione costruttiva. All’interno della classe si possono individuare tre livelli di profitto che corrispondono a un livello di stretta sufficienza (tre studenti); un livello discreto (sette studenti) e infine un livello decisamente buono, con punte di eccellenza per i rimanenti. Durante il percorso di studi è sempre stato obiettivo prioritario che i ragazzi fossero interessati. Pertanto ho cercato di coinvolgere gli studenti con numerose attività extracurricolari, che coronassero la loro preparazione. In proposito, frequenti sono state le uscite serali a teatro, le visite a mostre, musei e a città europee. Quest’anno infine il percorso culturale si è concluso con il viaggio di istruzione a Malta, dopo aver visitato negli anni precedenti Londra e Madrid. Personalmente ho sempre considerato le uscite didattiche una tappa particolare nel percorso scolastico dello studente, perché oltre ad approfondire quanto imparato sui banchi di scuola, queste rappresentano anche un momento di evasione, un’occasione unica per stare insieme con i compagni di classe, al di là delle consuete situazioni istituzionali. Sta a noi adulti cogliere questa favorevole occasione per trasformarla in momento educativo. Nei confronti delle varie iniziative extrascolastiche gli studenti hanno sempre mostrato interesse e curiosità. Questi momenti fuori dalle righe sono stati inoltre fruttiferi anche per noi docenti per avvicinarci ai ragazzi e scoprire quei lati del loro carattere e della loro personalità che a scuola, molto spesso, rimangono nascosti. Restano momenti preziosi per i ragazzi nella misura in cui riconoscono il limite e acquistano responsabilità, attraverso un’educazione civica e morale. La scuola, soprattutto oggi, in un’epoca di vuoto emotivo e insofferente conformismo, non può ridursi alla sola trasmissione del sapere, mancherebbe al suo compito educativo, molto più ampio e complesso. Tutto ciò pertanto è stato fatto, sempre seguendo il pensiero di Plutarco che “i ragazzi non sono vasi da riempire, ma lucerne da accendere”.

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PROGRAMMA DI ITALIANO

Modulo 1. Per una visione completa del panorama letterario e culturale è stato ripreso il modulo 1 che fa parte del programma di quarta. IL ROMANTICISMO (da pag. 184- 212)

• Caratteri generali del Romanticismo europeo (quadro storico e “delusione storica”) - pag. 189-190

• Il pubblico e la produzione letteraria – pag. 202-

• L'esigenza di una lingua nazionale - pag. 209-211 ➢ I temi del Romanticismo: ➢ Il soggettivismo dell’artista –genio ed il “soggettivismo della nazione” ➢ Tensione verso l’infinito (tra religione rivelata e religiosità laica) ➢ Rapporto uomo/natura (esotismo-sublime) ➢ I miti del Romanticismo: l’infanzia, il primitivo, il popolo

GIACOMO LEOPARDI (Recanati 1798- Napoli 1837) (da pag. 510- 638)

➢ biografia essenziale: ambiente familiare e Recanati – pag. 510 ➢ Come Leopardi si inserisce nel contesto storico- culturale del suo

tempo? ➢ Quale verità indagare attraverso la poesia? ➢ Il “tema della felicità” è costante in Leopardi pessimista ➢ Il linguaggio del vero e dell’indefinito

Il pensiero: natura benigna -il pessimismo storico- natura matrigna – pessimismo cosmico –pessimismo eroico (pag. 515- 517) Da Lo Zibaldone di pensieri:

o La teoria del piacere-pag. 519 o L'antico – pag. 522 o Indefinito e infinito– pag. 523 o Suoni indefiniti- pag. 527 o La rimembranza- pag. 527

Il classicismo romantico di Leopardi- pag. 529 I CANTI: le canzoni - gli idilli- il ciclo di Aspasia – pag. 531- 535 o L'Infinito – pag. 538 o Il sabato del villaggio- pag. 571 o Canto notturno del pastore errante dell'Asia – pag. 574 o La ginestra o il fiore del deserto (vv. 1-58 /vv. 111- 125/ vv.296-317 )(pag.

591) Le OPERETTE MORALI e l'arido vero- pag. 610

o Dialogo della Natura e di un Islandese - pag. 611

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Modulo 2. (dal testo in adozione) Dal vol. 3 (Naturalismo e Verismo) IL SECONDO OTTOCENTO L’età Postunitaria

PROFILO STORICO (da pag. 5 -10) ➢ Ancora il problema della lingua ➢ Il ruolo del poeta (il poeta” maledetto”, il poeta vate, il poeta esteta) ➢ La contestazione ideologica e stilistica degli scapigliati ➢ L’importanza della Scapigliatura

Modulo 3. Il naturalismo francese e il verismo italiano

➢ La corrente filosofica del Positivismo: metodo di indagine e realtà socio-economica

➢ La sociologia di Comte, l’evoluzionismo di Darwin, l’evoluzionismo sociale di Spencer

➢ Dal realismo al Naturalismo in Francia ➢ La svolta di Flaubert: il metodo dell’impersonalità ➢ Il Naturalismo francese: la denuncia sociale, il metodo sperimentale di Zola, le

tecniche narrative ➢ Rapporto tra Naturalismo e Verismo: gli aspetti in comune, gli elementi originali

del Verismo (pag.77) o Emile Zola, Prefazione da Il romanzo Sperimentale (pag. 41)

Modulo 4. GIOVANNI VERGA (Catania 1840 – 1922) - da pag. 190-299 ➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere (pag. 113-115) ➢ La produzione: i romanzi “mondano-scapigliati” del periodo milanese; fase verista ➢ poetica e tecnica narrativa di Verga verista – (pag. 124-125): i temi, le tecniche

narrative( regressione, ironia, straniamento, discorso indiretto libero, linguaggio popolare)

➢ L'eclisse dell'autore (no al narratore onnisciente) e la regressione nel mondo rappresentato – il pessimismo-( pag. 201- 211)

o PREFAZIONE all'Amante di Gramigna Lettera a Salvatore Farina (impersonalità-e regressione) - (pag. 126-127)

o Fantasticheria (da “Vita dei campi”): l’abbozzo dei Malavoglia ➢ L’ideale dell’ostrica ➢ Determinismo o Rosso Malpelo (da “Vita dei campi”) –(pag. 130) :regressione e straniamento o La Lupa (pag.145): trasgressione dei valori e stile oggettivo

I Malavoglia (pag. 150 - 158) ➢ Il ciclo dei vinti ➢ Il tempo e lo spazio ➢ Le tecniche di narrazione ➢ L’ideologia del romanzo ➢ La lingua

o Lettura dei seguenti passi tratti da "I Malavoglia" o La fiumana del progresso o La presentazione dei Malavoglia o Il coro popolare di Aci Trezza o Il distacco dalla casa del nespolo

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Il Mastro don Gesualdo: ➢ La struttura ➢ Il tempo e lo spazio ➢ Le tecniche di narrazione ➢ Gli aspetti sociali, il pessimismo verghiano, lo stile e le tecniche narrative) o La roba (Novelle rusticane) pag.189

Modulo 5. Giosuè Carducci (Valdicastello 1835 – 1906)

➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere ( pag. 272) ➢ L’evoluzione ideologica e letteraria ➢ Il ruolo di Carducci: poeta vate, poeta artiere ➢ Le Rime nuove ➢ Le odi barbare ➢ Il conferimento del Nobel: Il discorso del ministro di Svezia o Pianto anticoda Le Rime Nuove

Modulo 6. SIMBOLISMO francese e DECADENTISMO in Italia

➢ Le poetiche del simbolismo e del decadentismo (pag. 228) ➢ La figura dell’artista (pag. 228)

La Lirica Il Simbolismo francese

➢ La poesia pura dei parnassiani: la contrapposizione al sentimentalismo romantico ➢ I poeti “maledetti” e la poetica del simbolismo: la parola allusiva e la tensione verso

l’Assoluto ➢ Il linguaggio analogico ➢ Il fonosimbolismo

Charles Baudelaire:

➢ Il significato ossimorico de I fiori del male ➢ La poesia come forma di conoscenza

da "I fiori del male"- (pag.235) o Corrispondenze- pag. 241 o L’albatro – pag. 236

Paul Verlaine, da Un tempo e poco fa: o I canoni della poesia simbolista o L’arte poetica, pag.372

La Narrativa: Il romanzo decadente: L’evasione dalla realtà e la scelta di vita raffinata I principi teorici dell’Estetismo L’eroe dell’’Estetismo: il dandy

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Modulo 7. GIOVANNI PASCOLI (S. Mauro de Romagna 1855 – Bologna 1912) Da pag. 318 a pag.367 ➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: tra il “nido”

l'insegnamento universitario e la poesia – (pag. 319) ➢ Un rivoluzionario nella tradizione: la cultura classica e la sensibilità decadente ➢ La poetica del “Fanciullino”- (pag. 321) ➢ Da poeta veggente a poeta vate ➢ Le soluzioni formali: la sintassi- il lessico- gli aspetti fonici- le figure retoriche-

(pag.318) MYRICAE: Struttura e significato del titolo La percezione irrazionale della realtà La tecnica impressionistica I temi: la presenza incombente della morte, la natura, il tema del nido

o Da “IL Fanciullino “- E’ dentro noi un fanciullino (pag.323) o Da “Myricae”: o Temporale (pag.331) o Il lampo (pag.331) o Il tuono (pag.332) o Arano – (pag. 337) o Lavandare (pag. 338) o X Agosto – (pag. 341) o L'assiuolo - (pag. 347) o Novembre - (pag. 344) o -Dai “Poemetti” - Italy - (la vicenda ed il plurilinguismo) o Dai “Canti di Castelvecchio” - La mia sera (pag.353)

Modulo 7. GABRIELE D’ANNUNZIO(Pescara 1863 – Gardone 1938) ( pag. 426- 430)

➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere ➢ Arte come vita e vita come arte ➢ Esteta e superuomo ➢ Panismo

La narrativa: ➢ Estetismo ed edonismo: Il Piacere

o Dal Piacere: L’esteta Andrea Sperelli (pag 386)

Lo sviluppo lirico Il superuomo e l'esteta

o Le LAUDI – (pag. 399) o Alcyone (tema lirico della natura panica, natura e religiosità paganeggiante

parola e musicalità) o La sera fiesolana – (pag. 405- 409) o La pioggia nel pineto – (pag. 411 -415)

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Modulo 9.IL Primo Novecento: la situazione storica e sociale dell'Italia ( L'Italia in guerra)

➢ Crisi del Positivismo: la relatività e la psicoanalisi (pag.486- 491) ➢ La stagione delle AVANGUARDIE – (pag.492 – 493)

Modulo 10.LUIGI PIRANDELLO (Girgenti 1867 – Roma 1936)

(da pag.598 - 689) ➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere (da

pag. 599-601) ➢ Gli studi- il dissesto economico-la follia della moglie – l’attività teatrale-

i rapporti con il fascismo ➢ La "visione del mondo": l’influenza del pensiero di Schopenaurer, di

Bergson, il vitalismo- la critica della identità individuale- "la trappola" della vita sociale- il rifiuto della socialità- il relativismo conoscitivo-(pag.603-604)

➢ La poetica: l'umorismo e il sentimento del contrario l’esempio della vecchia imbellettata (pag.605- 606)

➢ La scissione dell’io: persona e personaggio, la filosofia del lontano, l’incomunicabilità

o Da "L'umorismo"- Vita e Forma (pag.609) o Avvertimento e sentimento del contrario (612)

Le “Novelle per un anno” - ( le novelle siciliane- le novelle cittadine- le novelle surreali) : struttura delle novelle, varietà delle tecniche narrative) pag.616) o La signora Frola e il signor Ponza, suo genero (pag 617) o Il treno ha fischiato o La carriola(pag.625) o La veste luna o Una giornata

➢ Caratteri generali dei romanzi: - Il fu Mattia Pascal- Uno, nessuno, centomila- (pag. 262- 270)

➢ Lettura integrale de Il fu Mattia Pascal La produzione drammaturgica

Il teatro nel teatro (la trilogia metatetrale) – (pag. 672)

o Dall’Enrico IV: La scelta della pazzia (pag.677) o Sei personaggi in cerca d'autore- visione a teatro della rappresentazione

MODULO 11. ITALO SVEVO (Aronne Ettore Schmitz ) – (Trieste 1861 – 1928) (da pag. 694 a pag. -748)

➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere (pag. 695-- 696)

➢ Lo pseudonimo “Italo Svevo” ➢ La declassazione ed il lavoro impiegatizio ➢ Il salto di classe sociale e l’abbandono della letteratura, ma il

permanere degli interessi culturali ➢ La cultura di Svevo: Darwin, Shopenhauer, Nietszche ➢ La formazione letteraria:

o Dal profilo autobiografico pag 696

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➢ I rapporti con la psicoanalisi ➢ Il rapporto letteratura vita:

o Le confessioni di un vegliardo: La vita sarà letteraturizzata pag699 ➢ Il primo romanzo: Una vita (pag. 701) ➢ I conflitti di Alfonso, inetto ed antieroe o "Senilità" la struttura psicologica del protagonista - l'inetto e il

superuomo (Emilio Brentani) – pag. 138-139 o Emilio ed Angiolina pag. 711

➢ L’impostazione narrativa o Da " Senilità " cap. I– Il ritratto dell'inetto-( pag.141)

- “La coscienza di Zeno”: il nuovo impianto narrativo- il romanzo della crisi-l’evoluzione della figura dell’inetto-il significato del titolo-l’artificio del manoscritto- il tempo narrativo- le vicende- la funzione critica di Zeno- l'inettitudine –il rapporto salute-malattia — (pag. 715-725)

➢ Lettura a piacere di pagine del romanzo

La poesia delle Avanguardie MODULO 12.I FUTURISTI:

➢ azione- velocità- antiromanticismo – pag 756 ➢ Il manifesto tecnico della letteratura futurista – pag. 761 ➢ Le innovazioni formali – pag. 761 ➢ I protagonisti – pag.771

FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Alessandria D'Egitto 1876- Bellagio- Repubblica di Salò 1944) - pag. 23

➢ Paroliberismo, fonosimbolismo, onomatopea ➢ Parole in libertà Lettura ed individuazione delle tematiche e degli aspetti espressivi in: ➢ Il Manifesto del Futurismo – pag.800 - Bombardamento pag. 798

ALDO PALAZZESCHI. ( pseudonimo di Aldo Giurlani Firenze 1885 –Roma 1974) pag.805

➢ La funzione sociale dell’arte e l’identità del poeta pag 805 ➢ I giochi fonici, il” non senso” e la poesia visiva

o E lasciatemi divertire pag.806 I CREPUSCOLARI

➢ Tematiche ➢ Origine della definizione ➢ Contenuti ➢ La demitizzazione del ruolo del poeta

Guido Gozzano, (Torino 1883 -1916) pag.780-781 ➢ L’attraversamento di D’Annunzio e il rapporto arte – vita ➢ Inettitudine e ironia ➢ Lo stile

o La signorina Felicita ovvero la Felicità pag. 781

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Modulo 13. L'ERMETISMO-pag.819-823

➢ Caratteri generali ➢ Origine del termine “ermetismo” ➢ La chiusura nei confronti della storia ➢ La “letteratura come vita” ➢ Le tematiche dell’attesa e dell’assenza ➢ Il linguaggio poetico e le soluzioni tecniche ➢ Gli esponenti principali

SALVATORE QUASIMODO – (Modica di Ragusa 1901-Napoli 1968) Biografia essenzialealla comprensione del pensiero e delle opere

Da "Acque e terre" - Ed è subito sera (pag. 828) - Alle fronde dei salici (pag. 830)

Modulo 14. UMBERTO SABA- (Trieste 1883 – 1957) pag 847-848

➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere ➢ le origini triestine- l’assenza del padre – la formazione letteraria - l'incontro con

la psicanalisi- la persecuzione razziale- (pag.845 -846) ➢ La poetica: la poesia del dolore, l’estraneità alle poetiche contemporanee, una

poesia onesta, vita e poesia, le scelte stilistico -formali ➢ L’antinovecentismo di Saba e la cultura del tempo pag 872 ➢ Una dichiarazione poetica:

o Amai pag.849 ➢ Il Canzoniere: raccolta poetica di una vita ➢ I temi: amore e dolore, Trieste, dolore individuale e universale, la moglie,

Linuccia.

Dal Canzoniere: o La capra o Trieste (pag. 862) o Amai - testo programmatico (pag. 849) o Ulisse- testo programmatico (pag. 874) o A mia moglie ( pag .856) o Mio padre è stato per me l’assassino (pag 864)

Modulo 15.GIUSEPPE UNGARETTI(Alessandria d’Egitto 1888 – Milano 1970) (da pag. 884-930)

➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere: dall'Egitto all'esperienza parigina- la guerra- l’adesione al Fascismo e poi in Brasile – le produzioni

➢ L’Allegria (pag. 888) ➢ la funzione della poesia: la componente autobiografica; ➢ verso una poesia essenziale ➢ l’analogia ➢ la poesia come illuminazione

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➢ la poesia come “porto sepolto” ➢ gli aspetti formali- la struttura e i temi ➢ il titolo dell’opera

da Allegria [di naufragi] o In memoria (pag. 894) o Il porto sepolto – testo programmatico (pag. 896) o Commiato- testo programmatico (ad Ettore Serra) (pag 898) o I fiumi (pag. 901) o S. Martino del Carso (pag. 906) o Veglia (pag. 899) o Soldati (pag. 893) o Mattina (pag. 913)

Da Il porto sepolto o Fratelli pag.(916) Dal Dolore: o Gridasti soffoco

MODULO16. EUGENIO MONTALE (Genova 1896 – Milano 1981) (da pag. 934-996)

➢ Biografia essenziale alla comprensione del pensiero e delle opere – (pag. 934-936) ➢ gli esordi letterari – l’antifascismo- gli anni del dopoguerra - il Nobel 1975

Ossi di seppia – (pag. 960-962) ➢ La struttura ➢ il titolo ed il motivo dell'aridità ➢ crisi dell'identità, il male di vivere, la memoria e l'indifferenza ➢ la poetica: una poesia “degli oggetti” o il “correlativo oggettivo” ➢ le soluzioni stilistiche, i ritmi antimusicali- lessico aulico e prosastico- ➢ i motivi ispiratori / il male del vivere

➢ l’osso di seppia ➢ il varco ➢ il giallo dei limoni ➢ mare / terra; orto/muro: la metafora della vita ➢ il ruolo del poeta / il “tu istituzionale” ➢ La Natura: Divina Indifferenza e Disturbata Divinità

Da “ Ossi di seppia”

o Meriggiare pallido e assorto (pag. 962) o I Limoni-testo programmatico (pag. 946) o Non chiederci la parola-testo programmatico (pag. 952) o Forse un mattino andando in un’aria di vetro o Spesso il male del vivere ho incontrato (pag. 965) o Cigola la carrucola del pozzo (pag.969)

➢ "Le Occasioni": la poetica degli oggetti, ma l’assenza del commento psicologico-la

tensione metafisica delle Occasioni “ Da “Le Occasioni": o La casa dei doganieri (pag.978)

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➢ "La Bufera e altro”: il contesto del dopoguerra e il trionfo della società massificata - da Clizia a Volpe: l’anti-Beatrice – il plurilinguismo

Da” La Bufera e altro”

o Piccolo testamento (pag.956) o L’anguilla fotocopia)

➢ L'ultimo Montale: Satura (gli “Xenia” - la polemica nei confronti della società- una poesia prosastica- stile aforistico ed epigrammatico-la figura di Mosca) -

Da Satura o Ho sceso, dandoti il braccio

MODULO 17.La poesia lirica nel secondo Novecento

➢ La crisi della poesia: cenni sugli gli anni Cinquanta, Sessanta,

Settanta, Ottanta e Novanta

➢ il Neoromanticismo: Alda Merini, conoscenza della poetessa

attraverso l’intervista di Tina Cosmai(fotocopia):

o Ieri ho sofferto il dolore

MODULO 18.Il romanzo del dopoguerra : ( fotocopie)cenni riguardo a:

➢ Il romanzo dagli anni Trenta al Neorealismo MODULO 19.DANTE ALIGHIERI: La DIVINA COMMEDIA

PARADISO

Struttura della cantica, i beati, il linguaggio della luce, il tema dell’ineffabilità. Beatrice sostituisce Virgilio. Inquadratura, individuazione degli elementi fondamentali dei seguenti canti: Canto I (canto proemiale)

• la difficoltà di essere poeta (transumanar …..)

• gli elementi mitologici (invocazione)

• il tema del libero arbitrio

• L’ordine provvidenziale Canto III (cielo della Luna)

• caratteristiche del cielo della Luna

• l’errore di Dante

• l’aspetto mitologico

• l’aspetto teologico

• Piccarda e Costanza d’Altavilla Canto VI (cielo di Giove)

• l’aquila imperiale

• fui Cesare e son Giustiniano

• Romeo di Villanova Canto XI (cielo del Sole)

• L’apostrofe iniziale

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• S. Francesco

• La vita di S. Francesco e Povertà Canto XV (cielo di Marte)

• Cacciaguida

• L’incontro con il trisavolo

• Cacciaguida loda la sobrietà di Firenze Canto XVII (cielo di Marte)

• Il destino del poeta

• L’esilio di Dante

• La missione profetica di Dante Canto XXXIII (Empireo)

• S. Bernardo e la preghiera alla Vergine

• La visione della Trinità e il mistero dell’incarnazione

• Finale del canto

INDICATORI

COMPETENZE GENERALI ACQUISITE DAGLI ALUNNI

➢ comprendere il significato di testi d’autore ed analizzarli nelle loro caratteristiche

formali

➢ compiere le inferenze necessarie alla loro comprensione e alla loro collocazione nel

sistema storico-letterario di riferimento

➢ saper utilizzare il metodo induttivo, riconducendo l’osservazione dei dati particolari

di un singolo testo a dati generali riguardo al genere, agli aspetti linguistici, alle

tematiche comuni ad altri autori anche di diverse epoche

➢ saper interpretare un testo in riferimento, sia al suo contesto di appartenenza, sia in

relazione a riflessioni e temi ripresi e rielaborati dalla tradizione precedente e/o

successiva.

La programmazione, strutturata sulla base della selezione dei contenuti, e costruita attraverso unità di apprendimento, è finalizzata al rafforzamento delle conoscenze e alla consapevolezza del fatto letterario; è volta a determinare la padronanza disciplinare da parte dello studente e comporta un’interazione attiva tra docente e studente, nonché un costante esercizio d’aula e/o domestico, attraverso gli strumenti didattici di cui è corredato il manuale d’uso: esercizi di analisi testuale su ogni brano antologizzato, saggi brevi d’ambito artistico-letterario,

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COMPETENZE SPECIFICHE

➢ Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

➢ Leggere, comprendere e interpretare testi letterari di vario tipo ➢ Stabilire confronti fondati tra testi diversi ➢ Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi ➢ Possedere gli strumenti di analisi testuale ➢ Formulare giudizi pertinenti e centrati ➢ Individuare le specificità di ciascuna opera, in relazione al tema, al genere, alla

forma ➢ Mettere in relazione le opere tra loro ➢ Collocare i testi letterari dell’autore nel contesto biografico e di produzione

➢ Riconoscere forme e stili relativi a ciascun testo

➢ Condurre letture e analisi autonome di testi

➢ Contestualizzare movimenti letterari e idee

➢ Leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo i

➢ Stabilire confronti fondati tra opere e autori

➢ Collocare i testi letterari dell’autore nel contesto biografico e di produzione

➢ Riconoscere forme e stili relativi a ciascun testo

➢ Condurre letture e analisi autonome di testi

ABILITA’

➢ Identificare caratteri peculiari del contesto storico, dei luoghi, del panorama

culturale relativo al periodo

➢ Mettere in relazione il contesto storico culturale con gli esiti letterari

➢ Identificare caratteri fondanti della vita degli autori

➢ Individuare le specificità delle opere

➢ Mettere in relazione le opere tra loro

➢ Collocare i testi letterari dell’autore nel contesto biografico e di produzione

➢ Riconoscere forme e stili relativi a ciascun testo

➢ Condurre letture e analisi autonome di testi

➢ identificare i caratteri fondanti della vita degli autori

➢ Individuare le specificità delle opere

➢ Mettere in relazione le opere tra loro

➢ Collocare i testi letterari dell’autore nel contesto biografico e di produzione

➢ Riconoscere forme e stili relativi a ciascun testo

➢ Condurre letture e analisi autonome di testi

Libri di testo:

- B. Panebianco, M. Gineprini, S. Seminara, LetterAutori, Zanichelli -Vol. 3 Il secondo Ottocento e il Novecento

- fotocopie fornite dall’insegnante. - Dante, La Commedia. Paradiso

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Disciplina: STORIA Docente: Anna Sturlese

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

Gli alunni hanno espresso interesse e attiva partecipazione nei confronti della materia e delle lezioni proposte. Particolare attenzione è stata manifestata dagli alunni nei riguardi di lezioni organizzate con l’ausilio di supporti didattici multimediali o di documenti relativi al periodo oggetto di studio. Dal punto di vista disciplinare, gli studenti hanno dimostrato un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del docente. Nonostante le capacità e l’impegno nello studio personale non siano stati eterogenei, i risultati disciplinari, a livelli differenti, sono stati raggiunti da tutti i componenti della classe, con qualche punta d’eccellenza.

PROGRAMMA DI STORIA

APOGEO E DECLINO DELL’EUROPA 1875-1919

1. Le trasformazioni tra Ottocento e Novecento Il tramonto del progetto di Bismark La crisi dell’Europa centro – orientale L’epoca post vittoriana in Gran Bretagna Gli Stati Uniti e il Giappone L’industrializzazione tra IX e XX secolo 2. Le trasformazioni sociali e culturali La Belle epoque La società europea agli inizi del XX secolo Progresso economico La nascita dei movimenti nazionalisti 3. L’Italia Giolittiana Giolitti alla guida del paese Il decollo industriale Il fenomeno migratorio e la “questione meridionale” La conclusione dell’Italia giolittiana La società italiana d’inizio secolo 4.La Prima Guerra mondiale Genesi del conflitto Il primo anno di guerra Il dibattito italiano tra interventisti e neutralisti La guerra di trincea L’anno cruciale (1917) La fine del conflitto (1918) La nuova Europa dei trattati di pace (Versailles, Saint – Germain, Sevres) Bilancio politico – sociale della guerra

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TRA LE DUE GUERRE 1919-1945 5. La rivoluzione sovietica La Russia di Lenin La rivoluzione di febbraio e del regime zarista Lenin e le tesi di Aprile La rivoluzione di ottobre La guerra civile 6.Europa e stati Uniti fra le due guerre mondiali Il dopoguerra nelle democrazie europee Gli Stati Uniti: crescita economica e fenomeni speculativi La crisi del ’29 e il crollo di Wall Street 7 L’Italia sotto il fascismo La crisi del dopoguerra Il ritorno di Giolitti I fasci italiani di combattimento La marcia su Roma e la conquista del potere Il delitto Matteotti e l’instaurazione del regime Lo stato fascista e l’organizzazione del consenso La scuola: un potente mezzo di controllo I rapporti con la Chiesa: i Patti lateranensi L’opposizione al fascismo La costruzione dello stato fascista: le scelte economiche La politica estera Le leggi raziali L’ETA’ DEI TOTALITARISMI Il nazismo La repubblica di Weimar La Germania nella seconda metà degli anni Venti La fine della repubblica di Weimar Il nazismo al potere La Germania nazista La politica economica ed estera della Germania nazista La politica raziale di Hitler Il totalitarismo sovietico Lo stalinismo in Unione Sovietica Il nuovo assetto istituzionale dell’URSS La guerra tra repubblicani e fascisti in Spagna Il mondo fra le due guerre Le tensioni nelll ’area meridionale Sintesi della situazione in estremo Oriente e America Latina

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LA GUERRA MONDIALE E LA GUERRA FREDDA La seconda guerra mondiale Verso il conflitto La guerra lampo La guerra parallela in Italia 1941: l’intervento americano La crisi dell’Asse e la riscossa degli Alleati (1942-1943) Gli Alleati in Italia e la caduta del fascismo La Resistenza in Europa (1943-1944) La sconfitta del nazismo e la fine della guerra (1944-1945) La conclusione del conflitto nel Pacifico La tragedia della Shoah La conferenza di Potsdam e l’assetto postbellico Le due guerre mondiali: un confronto e un bilancio L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione L’Italia divisa: il Regno del Sud fra 1943 e il 1944 Il Centro- Nord: l’occupazione nazifascista e la Resistenza L’Italia liberata La Guerra Fredda L’Europa dei due blocchi Il muro di Berlino: la divisione della Germania Dalla Dottrina Truman al piano Marshall L’unione sovietica negli anni Cinquanta L’Europa centro-orientale I satelliti dell’URSS La svolta di Kruscev e l’evoluzione del blocco orientale Gli Stati Uniti durante la guerra fredda La guerra di Corea La gara per la conquista dello spazio L’Europa occidentale durante la Guerra fredda Verso l’integrazione europea: la CEE L’Italia del dopoguerra: dalla Costituzione al Sessantotto La nascita dell’Italia democratica (1945 – 1948) La rottura fra le sinistre e la DC (1947 – 1948) Il primo governo centrista (1948) La Costituzione italiana I caratteri generali della Costituzione La Parte I della Costituzione: i diritti dei cittadini La Parte II della Costituzione: l’ordinamento dello Stato La democrazia parlamentare Legislazione costituzionale e legislazione ordinaria L’autonomia della Magistratura e l’autonomia amministrativa

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Da centrismo al centrosinistra Dalla riforma agraria al boom economico L’Italia del centrismo Una crescita differenziata: il boom economico Il centrismo e la contestazione La crisi del 1960 I governi del centrosinistra La contestazione studentesca e” l’autunno caldo “ La” strategia della tensione” La lotta per la democrazia: decolonizzazione e il “mondo bipolare “ La decolonizzazione dell’Asia I problemi dell’emancipazione del Terzo mondo Fuori dai blocchi: i paesi non allineati L’India dall’indipendenza agli anni Settanta La repubblica popolare cinese L’Indocina dalla lotta per l’indipendenza alla guerra del Vietnam La ripresa giapponese La lotta di liberazione in Africa e in America latina Cenni sulla guerra d’Algeria, la decolonizzazione dell’Africa nera, delle ex colonie italiane (Libia, Somalia, ed Etiopia), la rivoluzione cubana. La nascita dello Stato di Israele, Guerra dei Sei giorni e accordi fra Egitto e Israele Il continente americano negli anni Sessanta e Settanta L’America Kennediana Johnson, Nixon e la guerra del Vietnam L’Europa fra gli anni Sessanta e Settanta La società sovietica: sicurezza senza benessere La “normalizzazione “brezneviana La primavera di Praga e l’intervento sovietico I fermenti del Sessantotto Dalla crisi alla deregulation: gli anni Settanta e Ottanta La fine del sistema di Bretton Woods Gli effetti della crisi petrolifera del 1973 La ripresa dell’economia occidentale negli anni Ottanta La presidenza Carter e le difficoltà degli USA Gli Stati Uniti e il “reganismo” La fine del comunismo sovietico La svolta di Gorbaciov La caduta del muro di Berlino La dissoluzione dell’Est comunista L’Italia dalla crisi economica agli anni Ottanta Crisi economica degli anni ‘70 Il delitto Moro e l sconfitta del terrorismo

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INDICATORI Abilità

➢ Saper collocare fatti ed eventi nell’epoca di riferimento. ➢ Analizzare i fatti e le problematiche storiche e collegarli con gli aspetti sociali,

economici e culturali del periodo. ➢ Esporre in modo chiaro, logico e coerente utilizzando la terminologia appropriata ➢ Creare collegamenti tra avvenimenti, personaggi, eventi storici.

➢ Cogliere i principali rapporti di causa-effetto tra fatti ed eventi storici e saperli esporre sia in modo analitico sia sintetico.

Competenze

➢ Esprimere un confronto critico tra eventi e realtà del passato e del presente. ➢ Comprendere e riflettere sul presente con la consapevolezza che esso affonda le

sue radici nel passato. ➢ Analizzare ed interpretare un documento storico e saperlo utilizzare per creare

collegamenti tra fatti ed eventi.

TESTI UTILIZZATI F. Bertini La lezione della storia. Edizione Mursia

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Disciplina: LINGUA INGLESE Docente: Sandra Convertino

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5A amb., che mi è stata affidata a partire dal terzo anno di corso, ha mostrato un interesse costante nei confronti della lingua straniera e ha partecipato in modo propositivo alle attività proposte. Sul piano del profitto, la preparazione della classe risulta abbastanza omogenea: in generale gli studenti hanno raggiunto un livello più che buono, sviluppando apprezzabili competenze ricettive e produttive, supportate da conoscenze sostanzialmente complete e puntuali. Grazie ad un impegno costante e uno studio personale approfondito, un paio di studenti hanno raggiunto ottime competenze linguistiche, arricchite da conoscenze curricolari ampie e significative. Pochi studenti, invece, pur orientandosi in modo sufficiente sia nello scritto che nell’orale, presentano tuttora alcune difficoltà e incertezze nelle abilità produttive.

PROGRAMMA DI INGLESE

Dal testo “INTO SCIENCE”, ed. Clitt Module 2: Environment and Climate Climate change p. 41 Global warming p. 41-42 The future of climate change p. 44 Acid rain p. 46 Module 3: Pollution Pollution: an introduction p. 60 Water pollution p. 61 Oil pollution p. 62 Plastic pollution p. 62 Module 4: Renewable energy What is energy? p. 84 Wind power p. 86 (*) Solar energy p. 89 (*) Geothermal energy p. 90 (*) Hydropower p. 93 (*) The original car fuel: biofuels p. 97-98 Module 8: Immunology What is immunology? p. 188 The immune system p. 189-190

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Cells of the immune system p. 194-195 Nell’ambito del sistema immunitario sono stati condotti lavori di gruppo sui seguenti argomenti:

• Autoimmune diseases

• C.A.R. Therapy: new solution to fight cancer

• Fever and Inflammation

• Vaccines

• Stem cells Per approfondire alcune tematiche e per potenziare lo sviluppo delle abilità di ascolto e produzione orale sono stati affrontati argomenti afferenti alla microlingua su Internet attraverso l’ascolto e l’analisi delle seguenti TED TALKS, TED LESSONS e video:

- Why I must speak about climate change (Ted Talk) - What is COP 21 and why should we all care (by WWF, YouTube) - Carbon footprint animation (YouTube) - Why is biodiversity so important? (Ted Lesson) - Immune system: “Why do you need to get a flu shot every year” (Ted Lesson) - How does the immune system work (Ted Lesson) - We can hack our immune cells to fight cancer (Ted Talk) - The nurdles’ quest for ocean domination (Ted Lesson)

Materiale fornito dalla docente:

- COP 21- Trying to save planet Earth (fotocopie) - Your carbon footprint (fotocopie) - (*) Scientists hope new enzymes will “eat” plastic pollution, CNN April 17, 2018

C.L.I.L.: partecipazione della classe al progetto Global Teaching Labs. Argomento trattato: - Gascromatography: plate theory and rate theory Su “Gateway”, ed. Macmillan è stata effettuato un ripasso delle principali strutture morfo-sintattiche studiate negli anni precedenti.

(*) La trattazione degli argomenti contrassegnati dall’asterisco sarà ultimata dopo la

stesura del presente programma.

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INDICATORI

Abilità

➢ Comprendere e produrre brevi testi scritti di carattere generale e di argomenti studiati;

➢ Comprendere testi orali di una certa lunghezza e complessità e produrre testi orali semplici, quali sintesi e commenti coerenti e coesi su esperienze, situazioni e argomenti relativi all’indirizzo di studi;

➢ Interagire oralmente con sufficiente scorrevolezza e correttezza morfo-sintattica ed esprimere il proprio punto di vista.

➢ Utilizzare il lessico e fraseologia di settore.

Competenze

➢ Potenziare la competenza comunicativa già acquisita negli anni precedenti; ➢ Migliorare la correttezza espositiva orale e scritta; ➢ Ampliare la conoscenza della terminologia specifica d’indirizzo e raggiungere una

discreta autonomia nel comprendere e elaborare testi scritti afferenti alle materie di indirizzo.

➢ Esporre oralmente i testi di cui sopra, sintetizzando e rielaborandone i contenuti, possibilmente operando collegamenti intra-testuali.

➢ Comporre brevi riassunti dei testi analizzati. ➢ Discutere argomenti di carattere generale attinenti al programma svolto, ed

esprimere opinioni ed impressioni.

TESTI E FONTI UTILIZZATI Into Science, di Elisabetta Grasso e Paola Melchiori, ed. CLITT Gateway Destination B2, di David Spencer, ed. Macmillan Internet Materiale fornito dalla docente

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Disciplina: BIOLOGIA, BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

Docenti: VALENTI SOFIA- COSIMO MORRONE

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

L’avvicendamento del docente di Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale, avvenuto al quinto anno è stato gestito con continuità metodologica e le peculiarità di impostazione didattica sono state per gli alunni elemento di arricchimento e non di difficoltà. Il clima di lavoro in classe è stato sempre estremamente cordiale e sereno, la risposta alle richieste didattiche puntuale e precisa. Nel corso dell’anno si è progressivamente sviluppato e consolidato un atteggiamento collaborativo, che ha permesso di affrontare gli argomenti del programma con il taglio critico auspicabile per una classe finale di istruzione tecnica. La classe ha partecipato con interesse al dialogo educativo rispettando le consegne e rispondendo in modo adeguato alle attività proposte. L’atteggiamento serio durante le lezioni e la precisione, con cui le indicazioni metodologiche proposte dall’insegnante sono state riprese in occasione delle verifiche, rivelano una partecipazione che, anche se non particolarmente vivace, è sempre stata estremamente attenta e critica. Gli interventi e le richieste di chiarimento durante le lezioni non sono stati molto frequenti, ma comunque sempre pertinenti e costruttivi per il lavoro dell’intera classe. L’impegno è sempre stato responsabile, preciso e adeguato alle capacità e alle richieste sia in classe sia nello studio personale. Le attività di alternanza scuola lavoro proposte (conferenze, visite aziendali, incontri con esperti) sono state accolte con interesse e seguite con serietà. In generale, gli alunni hanno acquisito un metodo di studio efficace che consente loro di assimilare con precisione i contenuti e di riproporli con chiarezza e pertinenza utilizzando il linguaggio scientifico appropriato. Un gruppo ristretto di studenti si è distinto per la rigorosità, analisi critica e rielaborazione personale. L’impegno e lo studio hanno garantito il raggiungimento degli obiettivi didattici della disciplina con esiti medio-alti per una buona parte degli alunni.

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PROGRAMMA DI BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

CONOSCENZE CICLO INTEGRATO E POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE

- riserve naturali di acqua e loro captazione da falde, corsi d’acqua e bacini - opere di adduzione e distribuzione - potabilizzazione delle acque di falda e sorgente: rimozione ferro e manganese,

ammoniaca, nitrati - Trattamenti chimici - Correzione della durezza - potabilizzazione delle acque superficiali - trattamenti di desalinizzazione delle acque marine

DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE - classificazione e caratteristiche delle acque di rifiuto - autodepurazione delle acque e biodegradabilità dei reflui - indicatori di inquinamento organico: BOD, COD e altri parametri chimico fisici - riferimenti normativi

IMPIANTI E TECNOLOGIE PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE - depurazione in edifici singoli: fosse Imhoff - trattamento primario, secondario e terziario negli impianti di depurazione - il trattamento secondario: caratteristiche, parametri e sistemi diversi. - sistemi a biomassa adesa e a biomassa libera - fanghi attivi e relativo monitoraggio biologico - trattamenti anaerobi dei reflui - tecniche di trattamento terziario o fisico/chimico: - coagulazione, neutralizzazione, eliminazione patogeni,rimozione azoto e fosforo,

filtrazione su fanghi attivi - la gestione dei fanghi e la produzione di biogas

TECNOLOGIE NATURALI PER LA DEPURAZIONE DEI REFLUI: - il processo di lagunaggio - la fitodepurazione - sistemi a flusso superficiale e sommerso

IL COMPOSTAGGIO - Processo di produzione del compost - I principali microrganismi coinvolti e i fattori condizionanti - Tecnologie per il compostaggio

TRATTAMENTO DEI SUOLI INQUINATI E BIORISANAMENTO - Siti contaminati e biorisanamento - Fattibilità degli interventi di bonifica - Analisi dei rischi relativi ai siti contaminati - Microrganismi e biodegradazione degli inquinanti - Tecniche di biorisanamento in situ: bioattenuazione (tecniche molecolaridi

identificazione microbica:FISH e PCR), bioventilazione, bioaugmentation, biostimolazione, barriere bioattive, fitorisanamento

- Tecnologie di biorisanamento ex situ: landfarming, impiego del compostaggio, soil windrow composting, soil biopiling

- Bioreattori

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BIODEGRADAZIONE DEI COMPOSTI ORGANICI NATURALI E DI SINTESI - Biodegradazione dei derivati del petrolio - Biodegradazione aerobia e anaerobia degli idrocarburi - Biodegradazione aerobia dello xilene - Biodegradazione degli IPA - Biodegradazione degli xeno biotici - Biodegradazione dei composti organici alogenati - Biodegradazione dei PCB

MICRORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI E BIORISANAMENTO - Regolazione dell’espressione dei geni: modello dell’operone lattosio - MGM: trasferimento di geni già esistenti in altro ospite - geni codificanti enzimi degradativi e loro modificazione - modifica delle proteine di regolazione - sopravvivenza e stabilità genetica di microrganismi geneticamente modificati in

ambiente - effetti di MGM sui microrganismi autoctoni - ceppi microbici suicidi

IMMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE - emissioni in atmosfera: micro e macroinquinanti - COV, NOx e smog fotochimico - le reazioni all’origine dello smog fotochimico - convertitori catalitici - emissioni industriali: centrali termoelettriche, composti dello zolfo e piogge acide - rimozione per adsorbimento: impianti a letto fisso e fluido; pannelli a carbone attivo - biofiltrazione - abbattimento per condensazione - rimozione a umido - combustori a torcia, termici e catalitici - rimozione del particolato (polveri sottili PM10 e PM2,5) - precipitazione elettrostatica

RIFIUTI SOLIDI URBANI: RACCOLTA DIFFERENZIATA, RICICLO E SMALTIMENTO - normative nazionali e comunitarie in tema di RSU - raccolta differenziata - riciclaggio di metalli, vetro, carta, pneumatici, plastica - tecniche di smaltimento: interramento in discarica controllata; incenerimento - reazione chimiche nei processi di incenerimento di RSU - tecnologie di incenerimento: inceneritori a griglia; a tamburo rotante; a letto fluido - tecnologie innovative - abbattimento delle emissioni: sistemi SCR; NSCR - problemi nell’abbattimento di diossine e furani

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INDICATORI

CICLO INTEGRATO E POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE COMPETENZE

- comprendere in che cosa consiste e come si realizza un ciclo integrato delle risorse idriche

- individuare le strategie più opportune per la captazione, potabilizzazione e distribuzione delle le acque naturali

ABILITA’ - Descrivere il ciclo integrato dell’acqua - Indicare quali sono le riserve naturali di acqua - Descrivere i sistemi di captazione delle acque naturali - Illustrare i sistemi di potabilizzazione delle acque di falda e di sorgente e delle

acque dolci superficiali, indicandone le fasi e i diversi trattamenti fisico/chimici - Descrivere i trattamenti di desalinizzazione delle acque marine

DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE COMPETENZE

- comprendere i meccanismi di autodepurazione delle acque superficiali correnti, lacustri e marine e come tali meccanismi siano ostacolati dall’inquinamento

- individuare la necessità di procedere alla biodegradazione delle acque reflue ai fini della salvaguardia dell’ambiente

- identificare gli indicatori di inquinamento organico e di biodegradabilità, nonché i parametri chimico fisici in grado di influenzare tali processi

ABILITÀ - Indicare le caratteristiche e le possibili tipologie dei reflui in base alla loro

composizione provenienza - spiegare come i fenomeni di auto depurazione delle acque siano impediti dalla

presenza di scarichi inquinanti - illustrare i diversi indicatori di inquinamento organico indicandone il significato e

spiegando come vengono calcolati IMPIANTI E TECNOLOGIE PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE COMPETENZE

- identificare i processi chimico-biologici alla base della depurazione dei reflui nelle singole abitazioni e negli insediamenti urbani

- confrontare i diversi processi di depurazione e individuare quelli applicabili in base alla natura dei reflui

- comprendere attraverso quali parametri si possa controllare la funzionalità di un impianto di depurazione

- individuare le alternative naturali di depurazione e in quali casi possono essere vantaggiosamente utilizzate

ABILITÀ - Descrivere struttura e funzionamento di una fossa Imhoff - spiegare le fasi attraverso cui si compie il processo di depurazione dei reflui,

indicando gli obiettivi di ogni trattamento - illustrare dettagliatamente il trattamento biologico e i sistemi attraverso i quali può

essere realizzato - spiegare in che cosa consiste il trattamento anaerobio, indicandone vantaggi e

svantaggi, in modo da poter effettuare una scelta fra il trattamento aerobio e quello anaerobio

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- Indicare come avviene il trattamento finale dei reflui spiegando i vari processi con cui viene realizzato

- prendere in esame i problemi legati all’accumulo dei fanghi - spiegare come viene prodotto il biogas e come possa rappresentare una risorsa - descrivere come funziona un sistema di lagunaggio per la depurazione dei reflui - spiegare in che cosa consiste e come avviene la fitodepurazione dei reflui e quele

sia il ruolo delle piante - indicare quando tali sistemi possono essere impiegati, indicandone vantaggi e limiti

IL COMPOSTAGGIO COMPETENZE Comprendere come il compostaggio rappresenti una risorsa per il riciclaggio dei rifiuti di natura organica e per il biorisanamento dei suoli inquinati ABILITÀ Spiegare come si prepara il compost, quali sono i principali microrganismi interessati e quali trasformazioni provocano Indicare quali tecniche vengono impiegate e quali vantaggi presenti ciascuna di esse

TRATTAMENTO DEI SUOLI INQUINATI E BIORISANAMENTO COMPETENZE

- comprendere come sia possibile procedere al risanamento di suoli inquinati impiegando l’attività metabolica di microrganismi

- individuare i criteri di fattibilità delle tecniche di biorisanamento dei suoli ABILITA’

- Illustrare in base a quali elementi si può decidere della fattibilità di un intervento di biorisanamento dei suoli inquinati

- Predisporre i dati per una corretta analisi dei rischi - Spiegare quali sono le tecniche di biorisanamento in situ ed ex situ, indicando i

relativi vantaggi e svantaggi - Impiego di bioreattori e microrganismi ingegnerizzati per il biorisanamento di suolo

contaminato BIODEGRADAZIONE DEI COMPOSTI ORGANICI NATURALI E DI SINTESI COMPETENZE

- comprendere come molti composti organici inquinanti possono essere degradati dai microrganismi

- identificare i processi metabolici microbici coinvolti nella degradazione di alcuni composti organici inquinanti

- individuare i fattori in grado di condizionare questa attività - identificare aspetti comuni e differenze fra i vari processi di biodegradazione

ABILITA’ Spiegare in che modo molti microrganismi presenti naturalmente in ambiente sono i in grado di degradare diversi composti organici inquinanti, sia naturali che di sintesi. MICRORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI E BIORISANAMENTO COMPETENZE

- comprendere come microrganismi appositamente ingegnerizzati possono essere impiegati per il biorisanamento ambientale

- individuare gli aspetti problematici relativi all’immissione in ambiente di organismi geneticamente modificati

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ABILITÀ - illustrare i problemi legati alla effettiva espressione dei geni trasferiti e come si

identificano gli MGM - indicare quali sono attualmente alcuni fra i geni più interessanti per la degradazione

dei composti organici inquinanti - Spiegare come il controllo delle proteine di regolazione agisca sull’attivazione dei

geni - indicare i rischi legati alla diffusione di MGM in ambiente - spiegare come funzionino i ceppi microbici suicidi

IMMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE COMPETENZE

- identificare gli effetti delle emissioni legate all’attività antropica - comprendere quali siano le tecnologie per il loro abbattimento - confrontare le varie tecnologie disponibili per individuare quelle applicabili per il

raggiungimento degli obiettivi prefissati ABILITÀ

- illustrare quali siano le emissioni inquinanti legate all’attività antropica da quali processi derivino e quali conseguenze abbiano sugli organismi viventi

- spiegare le reazioni che danno luogo allo smog fotochimico - indicare quali siano le tecnologie più comunemente impiegate per abbattere le

emissioni inquinanti in atmosfera, spiegando come e in che misura rispondano allo scopo e quali siano i criteri di scelta

RIFIUTI SOLIDI URBANI: RACCOLTA DIFFERENZIATA, RICICLO E SMALTIMENTO COMPETENZE

- interpretare le normative in merito alla raccolta e al trattamento dei rifiuti solidi urbani

- comprendere la necessità di procedere alla raccolta differenziata e al riciclaggio - identificare i processi e le possibilità di riciclaggio dei rifiuti in base alla loro

composizione - individuare le alternative per lo smaltimento dei rifiuti non altrimenti riciclabili e i loro

impatto sull’ambiente ABILITÀ

- Indicare le normative di riferimento in materia di RSU - indicare quali siano le alternative per il trattamento dei rifiuti solidi urbani - indicare i vantaggi della raccolta differenziata spiegando come e per quali materiale

possa essere convenientemente effettuata - spigare come funzioni una discarica controllata per l’interramento dei rifiuti e quali

reazioni biochimiche vi abbiano luogo - illustrare le tecnologie per l’incenerimento dei rifiuti e quali siano i problemi legati

alla conseguente emissione di inquinanti in atmosfera - spiegare il funzionamento dei sistemi per l’abbattimento degli ossidi di azoto e di

zolfo, diossine e furani

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LABORATORIO

• Ricerca batteri aerobi e anaerobi nel suolo: campionamento del terreno per la

preparazione dell'estratto di terra- fasi preliminari.

• Preparazione dell'estratto di terra; preparazione del materiale sterile per le diluizioni

del campione di suolo da esaminare.

• Campionamento terra per analisi microbiologica; preparazione delle diluizioni del

campione e semina su terreno a base di estratto di terra per conteggio

microorganismi aerobi.

• Linee guida per la valutazione ambientale ISPRA Ambiente

• Ricerca dei batteri cellulosolitici presenti nel suolo

• Utilizzo di Macrotox per la valutazione della EC50

• Metodica ISO per la ricerca dei batteri a 22 e 37°C in campioni di acque potabili

• Ricerca dei coliformi totali presenti nelle acque potabili

• Utilizzo di Tergitol 7 per la ricerca dei coliformi totale/Escherichia Coli

• Filtrazione con membrane filtrati di campioni di acque potabili per la ricerca dei

coliformi e escherichia coli

• Preparazione di TSA e TB per conferma Escherichia Coli nelle acque potabili

• Campionamento di aria in ambienti interni e ricerca carica microbica totale.

• Analisi del trattamento del refluo da discarica con sostanze ossidanti inorganiche.

• Test dell'ossidasi

• Utilizzo di enterotube per la identificazione degli enterobatteri

• Prova reduttasi su campioni di latte

• Norme HACCP

• Manuale di autocontrollo HACCP nel servizio di distribuzione dei pasti.

TESTI UTILIZZATI

- Biologia, microbiologia e biotecnologie-Tecnologie di controllo ambientale Fabio Fanti Ed. Zanichelli

- Biologia e microbiologia ambientale e sanitaria Maria Grazia Fiorin Ed. Zanichelli

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Disciplina: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Docente teorico: Giancarla Mantegazza

Docente tecnico pratico (ITP): Giovanni Procopio

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

In generale gli studenti si sono dimostrati educati e disponibili al dialogo didattico ed educativo anche se non tutti hanno seguito le spiegazioni con partecipazione attiva e adeguata attenzione. La preparazione per molti si è rivelata soddisfacente e sufficiente solo se finalizzata alla valutazione delle verifiche. Buona la partecipazione e interesse durante le lezioni tenute dal Docente del MIT, progetto GTL, Global Teaching Labs. Si è riscontrata una difficoltà di gestione di alcuni gruppi di lavoro durante le attività di laboratorio a causa di alcuni singoli studenti non adeguatamente motivati e interessati. Poco propositivi e attivi nella parte laboratoriale dove non tutti hanno acquisito autonomia. Il livello di preparazione raggiunto è globalmente discreto con alcune valutazioni più che buone, frutto di un impegno costante nel corso del triennio.

PROGRAMMA DI ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

• Ripasso Potenziometria

• Spettrofotometria UV-VIS

✓ Assorbimento nell’UV-VIS ✓ Leggi dell’assorbimento e deviazioni ✓ Sorgenti ✓ Monocromatori (filtro,prisma e reticolo) ✓ Rivelatori (fototubo e fotomoltiplicatore) ✓ Schema a blocchi strumento ✓ Analisi qualitativa (cromoforo – fattori che influenzano lo spostamento di λmax) ✓ Analisi quantitativa (retta di taratura e metodo delle aggiunte)

• Spettrofotometria IR

✓ Assorbimento nell’IR ✓ Strumenti in trasformata di Fourier (FT-IR) (sorgenti, rivelatori, schema a

blocchi strumento) ✓ Sistema preparazione dei campioni ✓ Analisi qualitativa (principali assorbimenti gruppi funzionali)

• Ripasso principi generali della separazione cromatografica

✓ Meccanismi chimico fisici della separazione cromatografica ✓ Il cromatogramma ✓ Selettività ✓ Efficienza: teoria dei piatti , teoria della velocità (equazione di Van Deemter e

Golay) ✓ capacità

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• Gascromatografia

✓ Principi e applicazioni ✓ Classificazione tecniche cromatografiche ✓ Tempo di ritenzione ✓ Selettività ✓ Strumentazione: fase mobile, fase stazionaria, bombole, iniettori, colonne,

rivelatori (FID - HWD - ECD), misuratore di flusso, ✓ Trattamenti del campione: disidratazione, derivatizzazione, gascromatografia

di pirolisi, gascromatografia dello spazio di testa, preconcentrazione per adsorbimento

✓ Analisi qualitativa e metodo dell’arricchimento ✓ Analisi quantitativa: normalizzazione interna con calcolo fattori di correzione,

taratura diretta

• Trattamento statistico dei dati analitici

✓ Accuratezza (errore assoluto, relativo e relativo percentuale) ✓ Precisione (intervallo o range, deviazione standard ✓ Riproducibiltà e ripetibilità ✓ Scelta del valore centrale di una serie di dati (media aritmetica, mediana,

moda, test di Dixon ) ✓ Istogrammi ✓ Distribuzione di frequenza e di probabilità ✓ Intervallo di fiducia (t di Student) ✓ Relazioni lineari fra due variabili – correlazione e regressione ✓ Retta di taratura

• Parte sperimentale:

✓ Organizzazione laboratorio ✓ Formazione di gruppi di lavoro con assegnazione di compiti e di

responsabilità personalizzate per tutta la durata del corso annuale ✓ Istruzioni sul lavoro di staff e dinamiche di relazione di gruppo ✓ Sicurezza ripasso e approfondimenti sul rischio chimico ✓ Il quaderno di laboratorio, tenuta di un diario di lavoro sperimentale da

aggiornarsi in tutte le sessioni di lavoro ✓ Schema stesura relazioni e specifiche di redazione del lavoro laboratoriale ✓ Utilizzo di schemi a blocchi e mappe concettuali da utilizzare nelle relazioni di

laboratorio ✓ Compilazione personale del diario delle abilità per conoscenza e competenza

delle operazioni di base e specialistiche per le attività formative di laboratorio nel triennio di indirizzo - Analisi delle acque domestiche, reflue e di corso d’acque- determinazioni

quantitative di: ✓ Nitrati: spettrofotometria UV-VIS ✓ Carbonati: potenziometria ✓ Ammoniaca: spettrofotometria UV-VIS ✓ Cationi alcalini e alcalino terrosi: spettrofotometria AA ✓ Ferro: spettrofotometria UV-VIS ✓ Fosfati: spettrofotometria UV-VIS ✓ GC: esempio e utilizzo a titolo dimostrativo della strumentazione

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INDICATORI

Abilità

➢ Capacità di utilizzo corretto e controllo degli strumenti disponibili in laboratorio e di elaborazione dei dati.

➢ Conoscere e saper applicare i metodi dell’analisi quantitativa strumentale ➢ Riconoscere le caratteristiche delle curve di distribuzione di probabilità più comuni. ➢ Saper esprimere un dato analitico con la sua incertezza ➢ Saper applicare il metodo dei minimi quadrati. ➢ Saper applicare test di significatività. ➢ Saper utilizzare il foglio di calcolo per l’elaborazione dati. ➢ Saper descrivere le diverse fasi del processo analitico totale

Competenze

➢ Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali

➢ Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali ➢ Gestire attività di laboratorio ➢ Redigere relazioni tecniche

TESTO UTILIZZATO Teoria: Elementi di analisi chimica strumentale seconda edizione- R.Cozzi, P.Protti, T.Ruaro – Zanichelli Laboratorio: Analisi chimica moderni metodi strumentali – esperienze di laboratorio R.Cozzi, P.Protti, T.Ruaro – Zanichelli

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Disciplina: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA Docente: PAOLA DI SANSEBASTIANO – SALVATORE LUCA

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La maggior parte degli studenti ha partecipato alle lezioni con attenzione e interesse, studiando con sistematicità per consolidare le conoscenze e competenze acquisite e per superare le difficoltà. Solo pochi studenti hanno dimostrato scarso interesse e poca costanza nello studio. All’interno della classe si distingue un gruppo di studenti che ha sempre studiato in modo serio e costante raggiungendo risultati buoni/ottimi, dimostrando, in qualche caso, buone capacità rielaborative dei contenuti. Un altro gruppo di studenti, ha lavorato con impegno per superare le difficoltà raggiungendo una preparazione globalmente più che sufficiente. Solo pochi studenti presentano una preparazione frammentaria e disorganica sia per l’impegno discontinuo sia per lacune pregresse.

PROGRAMMA DI CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Nota bene: verificare i contenuti sotto riportati con quanto sarà definito a

consuntivo in sede di scrutinio finale (programma svolto firmato dai rappresentanti

degli studenti)

MOD.0 - MOLECOLE AD INTERESSE BIOLOGICO 0.1 - Carboidrati

• Classificazione, struttura e nomenclatura

• Monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi

• Stereochimica, forme D, epimeri ed anomeri

• Struttura ciclica dei monosaccaridi (emiacetalizzazione): formule di Haworth e strutture a sedia

• Mutarotazione e formazione di glicosidi

• Reazioni ai gruppi ossidrilici: formazione di eteri, esteri e acetali.

• Reazioni di ossidazione (acidi aldonici, aldarici) e di riduzione

• Reazione con fenilidrazina

• Reazione dei monosaccaridi in forma ciclica

• Degradazione di Ruff

• Sintesi di Kiliani - Fisher

• Disaccaridi: determinazione della struttura, legame glicosidico

• Polisaccaridi, legame alfa e beta, loro importanza: amido, cellulosa e glicogeno.

• Amminozuccheri e glicosilammine.

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0.2 - Lipidi

• Classificazione e funzione biologica

• Proprietà chimico fisiche

• Acidi grassi e loro sali, nomenclatura

• Trigliceridi

• Fosfolipidi

• Analisi della struttura delle sfingomieline, gangliosidi, terpeni, steroidi e prostaglandine.

• Saponi

0.3 - Amminoacidi e proteine

• Funzioni biologiche delle proteine

• Struttura e stereochimica degli amminoacidi, proprietà fisiche, proprietà acido basiche, equilibri in soluzione, punto isoelettrico

• Nomenclatura e classificazione

• Sintesi di laboratorio: da alfa-alogenoacidi, sintesi di Strecker, sintesi di Gabriel

• Peptidi e legame peptidico, nomenclatura dei dipeptidi

• Sintesi di un peptide: protezione del gruppo amminico e del gruppo carbossilico

• Proteine: idrolisi e analisi della miscela di amminoacidi con resine a scambio cationico

• Struttura primaria, secondaria e terziaria e quaternaria

• Determinazione della struttura primaria delle proteine: metodo di Edman e Sanger MOD. 1 - ENZIMI E COENZIMI

• Definizione di enzimi e loro funzione

• Struttura, nomenclatura e classificazione

• Coenzimi, cofattori, gruppo prostetico, apoenzima, oloenzima.

• Principali coenzimi e loro meccanismo d'azione: NAD+/NADH; NADP/NADPH; FMN; FAD; ATP; Tiaminpirofosfato.

• Descrivere il meccanismo di catalisi covalente di alcuni enzimi: aldolasi, gliceraldeide-3-P-deidrogenasi, transaldolasi,transchetolasi, piruvicodeidrogenasi

• Siti attivi e specificità d'azione

• Catalisi enzimatica: esempi di catalisi acido- base e covalente

• Cinetica delle reazioni enzimatiche: equazione di Michaelis -Menten e grafico dei doppi reciproci di Lineweaver-Burk, Km e Vmax.

• Effetto del pH e della T sull'attività enzimatica

• Inibizione dell'attività enzimatica: inibizione reversibile e irreversibile

• Enzimi costitutivi e inducibili

• Regolazione e controllo dell'attività enzimatica: enzimi allosterici e regolazione della sintesi degli enzimi inducibili

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MOD. 2 - LA CELLULA-I MICRORGANISMI E LA CRESCITA MICROBICA

2.1 Cellula e microorganismi

• Organizzazione della cellula procariota. Struttura chimica del peptidoglicano

• Organizzazione della cellula eucariota

• Trasporto di membrana: senza consumo di energia (diffusione semplice, osmosi e diffusione facilitata); con consumo di energia (trasporto attivo, endocitosi ed esocitosi.

• Classificazione degli organismi viventi nei cinque regni

• Batteri: morfologia e ultrastruttura della cellula batterica, batteri Gram positivi e Gram negativi; divisione cellulare, batteriofagi e meccanismi di riproduzione parasessuale (coniugazione, trasduzione, trasformazione)

• Morfologia di lieviti e muffe (cenni)

2.2 Crescita microbica

• Nutrizione: fototrofi e chemiotrofi

• Crescita microbica: curva di crescita microbica, interpretazione delle diverse fasi

• Condizioni fisiche e chimiche che influenzano la crescita batterica: temperatura, pressione osmotica, aerazione, acidità.

MOD. 3 - BIOENERGETICA E CICLI METABOLICI

• Reazioni energeticamente accoppiate

• Struttura e funzioni dell'ATP come trasportatore universale di energia libera nei sistemi biologici

• Genesi dell'ATP: catena respiratoria e fosforilazione ossidativa, fosforilazione a livello di substrato nella glicolisi

• Altri composti contenenti legami fosforici ad alto livello energetico (fosfoenolpiruvato, 3- fosfoglicerato)

• Respirazione e fermentazione

• Metabolismo: catabolismo e anabolismo

• Catabolismo del glucosio: glicolisi

• Conversione del piruvato in acetil-coenzima -A

• Ciclo di Krebs: funzioni metaboliche, reazioni e bilancio energetico

• Catena respiratoria e fosforilazione ossidativa

• Bilancio energetico della respirazione cellulare

• Ciclo dei pentoso fosfati: transaldolasi e transchetolasi

• Fermentazione alcolica, omolattica

• Catabolismo e biosintesi dei trigliceridi

• Catabolismo degli amminoacidi: transaminazione e desaminazione ossidativa

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MOD. 4 - TRASMISSIONE MOLECOLARE DELL’INFORMAZIONE GENICA

• Nucleotidi e nucleosidi, DNA e RNA: struttura primaria e secondaria (t-RNA, m-RNA, r-RNA)

• Funzione degli acidi nucleici

• Codice genetico

• Replicazione e trascrizione del DNA

• Sintesi proteica: attivazione degli amminoacidi, inizio della catena polipeptidica,

• allungamento, terminazione e rilascio

• Regolazione della sintesi proteica

• Mutazioni: definizione, mutazioni puntiformi: transizioni, transversioni, inserzioni e delezioni

• Mutazioni spontanee

• Agenti mutageni chimici e fisici

• Sviluppo di nuovi ceppi e selezione dei mutanti attraverso:

• mutazioni: mutanti resistenti, mutanti auxotrofici (selezione mediante l'uso di penicillina e con il metodo della replica)

• ingegneria genetica: isolamento del gene da inserire nel batterio ospite, rielaborazione del frammento per aggiunta di estremità coesive, inserimento del gene nel vettore, incorporazione della cellula ospite per trasformazione. Elettroforesi e PCR.

• Ossigenasi, Cit P450, biodegradazione degli idrocarburi alifatici e aromatici.

• Trattamento delle acque: processo di degradazione anaerobica

LABORATORIO

• Norme di sicurezza specifiche del laboratorio di chimica organica e biochimica

• Riconoscimento degli zuccheri: classificazione zuccheri riducenti e non riducenti: Tollens e Benedict.

• Polarimetro: misura del potere ottico rotatorio specifico

• Zuccheri riducenti

• Preparazione del sapone per saponificazione di un grasso

• Analisi del latte: estrazione della caseina e del lattosio

• Fermentazione alcolica

• Estrazione del DNA da cellule vegetali

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INDICATORI

Abilità

➢ Rappresentare la struttura fondamentale di una biomolecola e correlarla alle sue funzioni biologiche e metaboliche, analizzarne l’aspetto stereochimico.

➢ Riconoscere le reazioni dei composti organici nei processi biochimici ed utilizzare i

meccanismi principali per descriverne il biochimismo

➢ Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese.

➢ Reperire, anche in lingua inglese, e selezionare le informazioni su enzimi, gruppi microbici.

➢ Utilizzare le tecniche di sterilizzazione e di laboratorio di microbiologia (microscopia, conta microbica, colorazione e coltivazione di microorganismi

➢ Cellula: individuare analogie e differenze tra i due tipi di cellula, descrivere la struttura e le funzioni delle membrane cellulari e degli organuli subcellulari

➢ Classificare i microorganismi nei cinque regni in base al tipo di cellula, al numero di cellule e alle modalità di nutrimento

➢ Descrivere le principali caratteristiche morfologiche e strutturali di batteri, funghi e lieviti

➢ Classificare i batteri in Gram+ e Gram- in base alla struttura della parete ➢ Interpretare le varie fasi della colorazione Gram ➢ Utilizzo dei batteriofagi nella tecnologia del DNA ricombinante ➢ Riconoscere i principali microrganismi, le condizioni per il loro sviluppo e l’utilizzo

nelle applicazioni biotecnologiche. ➢ Valutare i parametri (Km VMAX) che incidono sulla cinetica (enzimatica) delle

reazioni e riconoscere i fattori che possono influenzare l’attività degli enzimi. ➢ Analizzare i fattori che caratterizzano la catalisi enzimatica ➢ Valutare il ruolo dei coenzimi e descriverne il biochimismo. ➢ Spiegare le principali vie metaboliche, la loro regolazione e farne il bilancio

energetico. ➢ Collegare le diverse vie metaboliche per creare un quadro funzionale

dell’organismo ➢ Identificare le vie metaboliche alla base dei processi biotecnologici ➢ Schematizzare i meccanismi di biodegradazione dei composti organici naturali e di

sintesi al fine di individuare la pericolosità degli stessi in termini di recalcitranza o

persistenza; ➢ Inquadrare i processi biotecnologici da un punto di vista storico ➢ Descrivere i principi di base delle biotecnologie ➢ Descrivere le principali tecniche di mutazione genetica ➢ Analizzare le principali fasi e relativi strumenti della tecnologia del DNA

ricombinante ➢ Mettere in relazione le biotecnologie con le loro applicazioni. ➢ Individuare i principali componenti dei terreni colturali e le relative funzioni. ➢ Eseguire una metodica di laboratorio per la caratterizzazione delle biomolecole

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Competenze

➢ acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle

osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

➢ individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali

➢ utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la

struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

➢ elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio

➢ controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e

sulla sicurezza ➢ redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali

TESTI UTILIZZATI

• Maria Pia Boschi – Pietro Rizzoni - Microrganismi, biotecnologie e fermentazioni -

Zanichelli

• Graham Solomons – Fondamenti di Chimica Organica – Zanichelli

• Dispense dell’insegnante

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Disciplina: MATEMATICA Docente: Rosa Paola Barbonetti

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE Nel corso del triennio la classe ha sempre mostrato un atteggiamento corretto, una partecipazione attenta e collaborativa a tutte le attività proposte, evidenziando comunque diversi livelli, sia per quanto riguarda la motivazione verso lo studio della disciplina, sia per quanto riguarda l’impegno personale profuso. La maggior parte degli studenti ha seguito le lezioni con attenzione e interesse, ha lavorato con continuità e sistematicità per consolidare le conoscenze e le competenze acquisite e per superare le difficoltà, conseguendo un’adeguata preparazione complessiva; alcuni studenti hanno anche evidenziato capacità critiche e rielaborative dei contenuti, raggiungendo livelli di eccellenza. Solo un piccolo gruppo di studenti, presenta una preparazione frammentaria sia per l’impegno discontinuo nello studio, sia per lacune pregresse non completamente colmate.

PROGRAMMA DI MATEMATICA

MOD 1: Calcolo integrale Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito. Proprietà dell'integrale indefinito. Integrali indefiniti immediati e ad essi riconducibili. Metodi di integrazione: per sostituzione, per parti (con dimostrazione della formula), per ricorrenza; integrazione di funzioni razionali fratte con denominatore di secondo grado con metodo delle costanti arbitrarie (nel caso di ∆>0 e ∆=0) e con metodo del completamento del quadrato (nel caso di ∆<0). L’ integrale definito: definizione, interpretazione geometrica e proprietà fondamentali. Teorema del valor medio e sua interpretazione geometrica. La funzione integrale e il teorema fondamentale (di Torricelli-Barrow) del calcolo integrale (con dimostrazione). Formula fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’area compresa tra due o più curve: metodo di circuitazione. Definizione di integrale improprio del I e II tipo e determinazione del carattere di un integrale improprio. MOD 2: Equazioni differenziali Definizione di equazione differenziale e concetto di integrale generale, particolare e singolare di un’equazione differenziale. Equazioni differenziali del primo ordine: elementari, a variabili separabili, lineari non omogenee (metodo di Lagrange). Equazioni differenziali del secondo ordine: elementari, lineari omogenee a coefficienti costanti, lineari non omogenee a coefficienti costanti con p(x) che è un polinomio (metodo dei coefficienti indeterminati).

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MOD 3: Funzioni in due variabili Definizione di funzione in due variabili, concetto di superficie nello spazio; cenni alle linee di sezione e di livello. Definizione di dominio e codominio; determinazione e rappresentazione grafica del dominio nel piano cartesiano, con risoluzione grafica di sistemi di disequazioni in due variabili. Definizione di derivate parziali prime e seconde e relativo calcolo tramite le regole di derivazione. Determinazione del piano tangente ad una superficie in un suo punto. Definizione di punto stazionario e ricerca dei punti stazionari. Classificazione dei punti stazionari con l’utilizzo dell’ Hessiano. Definizione di differenziale totale e suo significato geometrico. MOD 4: Variabili casuali discrete e continue. Definizione di variabili casuali discrete e continue; distribuzione di probabilità e funzione di ripartizione di variabili casuali. Definizione, formule di calcolo e proprietà di valor medio, varianza e deviazione standard di variabili casuali discrete e continue. La distribuzione binomiale o di Bernoulli: definizione, valor medio e varianza; il problema delle prove ripetute. La distribuzione di Poisson: definizione, valor medio e varianza. Teorema di approssimazione della distribuzione binomiale tramite la distribuzione poissoniana. INDICATORI ABILITÀ

➢ Calcolare integrali indefiniti, riconoscendo integrali immediati o ad essi riconducibili oppure scegliendo e applicando gli opportuni metodi risolutivi

➢ Calcolare integrali definiti applicando il teorema fondamentale del calcolo integrale ➢ Calcolare l’area delimitata da due o più curve, anche tramite il metodo della

circuitazione ➢ Riconoscere e classificare un integrale improprio e determinarne il carattere ➢ Riconoscere, classificare e risolvere un’equazione differenziale determinandone

l’integrale generale, integrali particolari e singolari ➢ Determinare e rappresentare nel piano cartesiano il dominio di funzioni in due

variabili, risolvendo graficamente sistemi di disequazioni in due variabili e determinando la regione di piano delimitata da rette e/o coniche

➢ Determinare e classificare i punti stazionari di funzioni in due variabili tramite lo studio delle derivate parziali prime e la costruzione dell’hessiano della funzione

➢ Determinare l’equazione del piano tangente ad una superficie in un suo punto ➢ Costruire variabili casuali discrete e la relativa funzione di distribuzione ➢ Determinare valor medio, varianza e deviazione standard di variabili casuali

discrete e continue ➢ Risolvere problemi tramite l’utilizzo di variabili casuali discrete con distribuzione

binomiale o di Poisson

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COMPETENZE

➢ Utilizzare il linguaggio, il simbolismo, il formalismo e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, riconoscendone il carattere universale anche per lo sviluppo delle scienze sperimentali.

➢ Utilizzare i concetti e i modelli della matematica per investigare fenomeni naturali e interpretare dati con l’ausilio della statistica descrittiva e del calcolo delle probabilità.

➢ Affrontare situazioni problematiche, non complesse, avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione, che utilizzino metodi e strumenti della geometria analitica e della goniometria, metodi e strumenti dell'analisi infinitesimale e differenziale in una o due variabili, del calcolo integrale.

TESTI UTILIZZATI Dodero-Baroncini-Manfredi Lineamenti.Math verde 4-5; Lineamenti.Math Complementi di matematica C5 (chimica, materiali e biotecnologie) Ed. Ghisetti e Corvi editori

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Disciplina: Fisica Ambientale Docente: Elena Guidi

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La classe è caratterizzata da studenti molto attenti durante le lezioni, critici e puntuali negli interventi, interessati alla materia, diligenti nello svolgimento dei lavori proposti in classe e, per la maggior parte, anche a casa. Fatta eccezione per pochi la preparazione risulta buona e in alcuni casi anche ottima.

PROGRAMMA DI FISICA AMBIENTALE

MODULO 7- ELETTRICITÀ ED ELETTROMAGNETISMO- suddiviso in 5 unità U7.1 Elettricità: cariche elettriche e campo elettrico

• Conduttori e isolanti

• Elettrizzazione per strofinio, contatto, induzione

• La legge di Coulomb

• Forza fra cariche puntiformi. Principio di sovrapposizione

• Il campo elettrico

• Le linee di forza del campo elettrico

• Il campo elettrico all'interno di un conduttore

• Flusso del vettore campo elettrico e teorema di Gauss

• Campi elettrici generati da distribuzioni simmetriche di cariche:

• distribuzione piana e infinita di carica, distribuzione lineare infinita di carica, distribuzione sferica di carica

U7. 2 Elettricità: il potenziale elettrico

• Il potenziale elettrico

• La differenza di potenziale elettrico

• Il potenziale di una carica puntiforme e di un sistema di cariche

• Calcolo del campo elettrico fra le superfici di un condensatore come applicazione del teorema di Gauss

• Le superfici equipotenziali e la loro relazione con il campo elettrico

• La relazione fra superfici equipotenziali e linee di forza del campo elettrico

• La relazione fra potenziale e campo elettrico

• Conduttori in equilibrio elettrostatico: campo elettrico e potenziale

• Sfera conduttrice in equilibrio elettrostatico

• Capacità di un conduttore

• Condensatori e dielettrici

• Capacità di un condensatore piano

• Condensatori in serie e in parallelo

• La costante dielettrica relativa

• La forza di Coulomb nella materia

• L’energia immagazzinata da un condensatore

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U7.3 Elettricità: circuiti elettrici

• Generatori di tensione e forza elettromotrice

• La corrente elettrica

• la corrente elettrica nei metalli

• Le leggi di Ohm

• La dipendenza della resistività dalla temperatura

• Cenno ai superconduttori

• La potenza elettrica

• L’effetto Joule

• I circuiti elettrici: collegamento di resistenze in serie e in parallelo

• La resistenza interna del generatore

• Misure di intensità di corrente e di d.d.p.: voltmetro e amperometro

• Le leggi di Kirchhoff U7.4 Magnetismo: correnti e campi magnetici

• Interazioni magnetiche e campo magnetico

• I magneti

• Il campo magnetico terrestre

• Forza magnetica e linee di forza del campo magnetico

• La forza di Lorentz

• Definizione operativa di campo magnetico

• Il moto di una carica in un campo elettrico e in un campo magnetico: selettore di

• velocità

• La forza magnetica su un filo percorso da corrente

• Campi magnetici prodotti da correnti: filo, spira e solenoide

• Moto di una carica in un campo magnetico uniforme: con velocità perpendicolare a B (moto circolare) e v obliqua rispetto a B (moto elicoidale) e in un campo non uniforme (fasce di Van Allen)

• Flusso del campo magnetico e teorema di Gauss

• I materiali magnetici

U7. 5 Induzione magnetica e onde elettromagnetiche

• Forza elettromotrice indotta e correnti indotte

• La f.e.m. indotta in un conduttore in moto

• La legge dell’induzione elettromagnetica di Faraday-Neumann

• La legge di Lenz

• Onde elettromagnetiche e proprietà

• Lo spettro elettromagnetico

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MODULO 8 - INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO – suddiviso in 2 unità U8.1 Radiazioni non ionizzanti

• Principali sorgenti di campi elettromagnetici

• Classificazione dei campi elettromagnetici

• Effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana: ad alta e bassa frequenza U8.2 I raggi ultravioletti

• Classificazione dei raggi UV

• Energia dei raggi UV

• Utilizzo medico e cosmetico dei raggi UV MODULO 9 - IL NUCLEO ATOMICO – suddiviso in 3 unità U9.1 Il nucleo atomico

• La struttura del nucleo atomico

• l difetto di massa

• Stabilità nucleare: decadimenti α, β, misti

• Legge del decadimento radioattivo

• Le famiglie radioattive U9.2 Fondamenti di dosimetria

• Grandezze dosimetriche: esposizione, intensità di esposizione, dose assorbita, dose equivalente, dose efficace

• Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti

• Principi di radioprotezione

U9. 3 Le centrali nucleari

• Fissione nucleare

• Schema di una centrale nucleare

• Scorie radioattive

• Fusione nucleare Dopo il 15 maggio, compatibilmente con le ore di lezione disponibili, rimangono da affrontare i seguenti moduli: MODULO 10 - IL RADON – 1 unità U10.1 Il radon

• Strumenti di misurazione del radon: attiva e passiva

• La normativa italiana

• Come difendersi dal radon

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MODULO 11 - LE CELLE A IDROGENO – 1 unità U11.1 Le celle a idrogeno

• Celle a combustibile: celle a membrana a scambio protonico

• Tipi di celle e loro applicazioni

• Termodinamica di una cella: energia di Gibbs

• Rendimento di una cella

INDICATORI

Relativamente ai moduli svolti si possono individuare i seguenti indicatori in termini di abilità e competenze:

Abilità

MODULO 7

U.7.1 Elettricità: cariche elettriche e campo elettrico

➢ Conoscere i fenomeni elementari di elettrostatica ➢ Conoscere la legge di conservazione della carica ➢ Conoscere la legge di Coulomb e le analogie fra la forza elettrica e forza

gravitazionale ➢ Conoscere il concetto di campo (in particolare elettrico e gravitazionale) ➢ Conoscere il significato di linee di forza del campo ➢ Conoscere il concetto di flusso e il teorema di Gauss e alcune importanti

applicazioni ➢ Conoscere le caratteristiche del campo creato da particolari distribuzioni lineari o

superficiali di carica U.7.2 Elettricità: il potenziale elettrico

➢ Conoscere il significato di potenziale di un campo gravitazionale e di un campo elettrico

➢ Conoscere il significato di superficie equipotenziale

➢ Conoscere le relazioni fra campo elettrico e potenziale elettrico ➢ Conoscere il comportamento di un conduttore in equilibrio elettrostatico ➢ Conoscere il significato di capacità elettrica e la relazione fra la capacità e il

potenziale di un conduttore ➢ Conoscere le caratteristiche di un condensatore piano ➢ Conoscere il significato di posizionare condensatori in serie e in parallelo

U.7.3 Elettricità: circuiti elettrici

• Conoscere il significato di resistività e di conducibilità elettrica nei materiali • Conoscere le leggi di Ohm • Conoscere il significato di resistenze in serie e in parallelo • Conoscere il principio di funzionamento del voltmetro e dell’amperometro • Conoscere la definizione di potenza e l'effetto Joule

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U.7.4 Magnetismo: correnti e campi magnetici

➢ Conoscere i principali fenomeni magnetici e le leggi che li descrivono ➢ Conoscere la definizione operativa dell’unità di misura dell’intensità di corrente ➢ Conoscere la definizione operativa di campo magnetico ➢ Conoscere la forza magnetica che agisce su una carica in moto e su un filo percorso da corrente ➢ Conoscere le proprietà del campo magnetico e le leggi che le esprimono ➢ Conoscere i diversi comportamenti dei materiali posti in campi magnetici e la loro

interpretazione microscopica ➢ Conoscere gli effetti dei campi elettrici sul moto delle cariche elettriche ➢ Conoscere gli effetti dei campi magnetici su cariche in moto

U.7.5 Induzione magnetica e onde elettromagnetiche

➢ Conoscere il fenomeno dell’induzione elettromagnetica e la legge di Faraday- Neumann che lo descrive e la legge di Lenz

➢ Conoscere il significato di campo elettrico indotto e le sue cause ➢ Conoscere le proprietà delle onde elettromagnetiche ➢ Conoscere lo spettro elettromagnetico

MODULO 8 U.8.1 Radiazioni non ionizzanti

➢ Conoscere le principali sorgenti di campi elettromagnetici ➢ Conoscere gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana

U.8.2 I raggi ultravioletti

➢ Conoscere i danni provocati sui tessuti biologici, l'utilizzo medico e cosmetico dei raggi UV e alcune normative connesse

MODULO 9 U.9.1 Il nucleo atomico

➢ Conoscere la struttura del nucleo atomico ➢ Conoscere il difetto di massa ➢ Conoscere i decadimenti e la legge che li regola ➢ Conoscere le principali famiglie radioattive

U.9.2 Fondamenti di dosimetria

➢ Conoscere le grandezze dosimetriche ➢ Conoscere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti ➢ Conoscere i principi di radioprotezione

U.9.3 Le centrali nucleari

➢ Conoscere la fissione nucleare ➢ Conoscere le parti costituenti una centrale nucleare ➢ Conoscere il problema delle scorie radioattive

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➢ Conoscere la fusione nucleare MODULO 10 U.10.1 Il radon

➢ Conoscere le caratteristiche chimico-fisiche del radon ➢ Conoscere la mappa del radon in Italia ➢ Conoscere le conseguenze dei terremoti sull'emissione di radon

MODULO 11 U.11.1 Le celle a idrogeno

➢ Conoscere le celle a combustibile e le loro applicazioni ➢ Conoscere la termodinamica di una cella ➢ Conoscere il rendimento di una cella

Competenze

MODULO 7

U.7.1 Elettricità: cariche elettriche e campo elettrico

➢ Sapere determinare la forza elettrica fra due o più cariche puntiformi ➢ Saper determinare il vettore campo elettrico creato da una distribuzione di cariche

puntiformi nel piano ➢ Saper determinare il flusso del campo elettrico attraverso una superficie con

l'applicazione del teorema di Gauss U.7.2 Elettricità: il potenziale elettrico

➢ Saper calcolare il potenziale elettrico e il lavoro necessario per spostare una carica in un campo elettrico

➢ Saper calcolare l’intensità del campo creato da un conduttore sferico ➢ Saper calcolare la capacità di un conduttore ➢ Saper calcolare l’intensità del campo e la differenza di potenziale fra le armature di

un condensatore ➢ Saper calcolare la capacità e l’energia di un condensatore piano

U.7.3 Elettricità: circuiti elettrici

➢ Saper calcolare la resistività di un conduttore, la d.d.p. e la resistenza ai suoi capi ➢ Saper calcolare i valori di resistenza, correnti e tensioni in un circuito ➢ Saper determinare l’errore che si commette nell’inserzione degli strumenti di misura

in un circuito elettrico ➢ Saper determinare la potenza elettrica assorbita o dissipata in un conduttore in

funzione della resistenza elettrica, della corrente, della tensione e per effetto Joule ➢ Saper risolvere circuiti lineari formati da generatori di tensione e da resistenze ➢ Saper risolvere un circuito usando le leggi di Kirchhoff

U.7.4 Magnetismo: correnti e campi magnetici ➢ Sapere determinare intensità, direzione e verso del campo magnetico generato da

fili, spire e solenoidi percorsi da corrente ➢ Saper determinare intensità, direzione e verso della forza che agisce su un filo

percorso da corrente posto in un campo magnetico ➢ Saper determinare l’intensità della forza che si esercita tra due fili percorsi da

corrente ➢ Saper determinare la traiettoria di una carica in moto in un campo elettrico e

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magnetico U.7.5 Induzione magnetica e onde elettromagnetiche

➢ Sapere calcolare la forza elettromotrice e la corrente indotta in un circuito elettrico ➢ Saper calcolare l’intensità di un campo elettrico indotto ➢ Saper determinare la lunghezza d'onda e la frequenza delle onde

elettromagnetiche e saperle associare allo spettro elettromagnetico MODULO 8 U.8.1 Radiazioni non ionizzanti

➢ Sapere classificare i campi elettromagnetici ➢ Saper redigere una relazione in cui si elenchino le varie tipologie di campi

elettromagnetici e i probabili effetti sulla salute umana U.8.2 I raggi ultravioletti

➢ Sapere classificare i raggi UV e calcolare l'energia ad essi associata MODULO 9 U.9.1 Il nucleo atomico

➢ Sapere calcolare l'energia di decadimento e il tempo di dimezzamento di isotopi radioattivi U.9.2 Fondamenti di dosimetria

➢ Sapere calcolare l'intensità di esposizione di una sorgente, la dose assorbita, la dose equivalente e la dose efficace

U.9.3 Le centrali nucleari

➢ Saper calcolare l'energia di reazione per un evento fi fissione e per una fusione nucleare

MODULO 10

U.10.1 Il radon

➢ Saper analizzare un territorio per stabilire la concentrazione di radon

MODULO 11

U.11.1 Le celle a idrogeno ➢ Sapere determinare il rendimento di una cella a idrogeno

TESTI UTILIZZATI - Luigi MIRRI – Michele PARENTE FISICA AMBIENTALE vol. 2 Ed. Zanichelli - materiale fornito dall'insegnante ad integrazione del testo

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Disciplina: EDUCAZIONE FISICA Docente: GUGLIA GIUSEPPE

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE La partecipazione della classe è buona. L’ impegno e il livello di preparazione sono buoni e soddisfacenti.

PROGRAMMA

Le unità didattiche sono state finalizzate alla conoscenza e alla pratica delle principali attività sportive sia individuali che squadra. La pratica sportiva ha contribuito allo sviluppo delle capacità motorie di base ed ha permesso di sviluppare obiettivi di carattere socio-educativi all’ interno del gruppo classe. Particolare attenzione si è data all’ osservanza delle regole delle varie discipline proposte e del rispetto dell’avversario durante lo svolgimento degli sport di squadra. Il programma svolto si è prefisso lo sviluppo delle capacità motorie di base: resistenza, forza, velocità, mobilità articolare, avviamento alla pratica sportiva. Tali obiettivi sono stati perseguiti sia attraverso attività di tipo specifico sia indirettamente, attraverso attività capaci di stimolare contemporaneamente più funzioni. Le unità didattiche principali sono state così scandite:

- Prima unità didattica la resistenza

- Seconda unità didattica la velocità

- Terza unità didattica la forza

- Quarta unità didattica la mobilità articolare

INDICATORI

Abilità

➢ Capacità motorie

➢ Attività di gruppo

Competenze

➢ Atletiche

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Disciplina: RELIGIONE CATTOLICA Docente: PILU LUCA

GIUDIZIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE

La classe nel suo complesso ha manifestato fin dall’inizio dell’anno scolastico un interesse costante per tutti gli argomenti trattati in classe, chiaramente espresso attraverso interventi spontanei e richieste di approfondimenti. Gli studenti si sono distinti per un comportamento maturo e responsabile, evidenziato anche dalla puntualità nelle osservazioni e negli interventi mirati. Il livello di conoscenze e competenze raggiunto è nel complesso più che buono.

PROGRAMMA

MORALE SESSUALE E DELLA FAMIGLIA

• La sessualità

• Sesso e genere

• Le violenze contro le donne

• L’omosessualità

• La prostituzione

• La contraccezione

ETICA DELLA VITA

• La bioetica

• Le manipolazioni genetiche

• La fecondazione assistita

• L’eutanasia

Gli argomenti sopra elencati sono stati affrontati con un approccio interreligioso, mettendo in luce

le differenze tra una visione laica e una religiosa, oltre a evidenziarne le implicazioni etiche da un

punto di vista sociale e culturale, con particolare attenzione al mondo occidentale.

INDICATORI

Abilità: saper affrontare le questioni etiche secondo la duplice lettura laica e religiosa,

motivando attraverso argomentazioni mirate le varie posizioni ideologiche e religiose.

Competenze: da un’approfondita conoscenza delle tematiche affrontate in classe lo

sviluppo di un senso critico maturo e responsabile, che renda gli studenti cittadini europei

sempre più consapevoli in una società complessa, globalizzata e frammentata.

TESTO UTILIZZATO: BOCCHINI S., Incontro alla’altro, EDB

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ALLEGATI

• TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA

• GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA

• SEZIONE RISERVATA: si allegano n° 1 di fascicoli riservati che sono parte integrante del presente documento

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TESTI SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA

PRIMA SIMULAZIONE svolta il 10/10/2017

TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Nuove tecnologie e lavoro.

DOCUMENTI «Dai droni postini alle auto che si guidano da sole […], si sapeva che le macchine minacciano parte del lavoro oggi svolto dall’uomo. La grande novità è che nel mirino dei robot ci sono soprattutto i Paesi emergenti: quelli che fino a ieri avevano sviluppato un’industria a basso valore aggiunto contando su una manodopera a costi stracciati. Quella stessa manodopera, domani, potrebbe perdere il lavoro perché superata in economia dalle macchine. Il campanello d’allarme è stato suonato dall’Onu attraverso un recente report dell’Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo. Che mette in guardia Asia, Africa e America Latina: attenti, dice il report Robot and Industrialization in Developing Countries, perché è da voi che l’impatto dell’era dei robot sarà più pesante. […] Come evitare la desertificazione economica? Il primo consiglio che l’Onu dà ai Paesi emergenti è banale ma ovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale, a partire dai banchi scolastici. “Bisogna ridisegnare i sistemi educativi – spiega il report – in modo da creare le competenze manageriali e professionali necessarie a lavorare con le nuove tecnologie”.» Enrico MARRO, Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano, in «Il Sole 24 Ore», 18 novembre 2016 «La digitalizzazione e l’automazione del lavoro rappresentano un’opportunità. A rivelarlo è una ricerca di Manpower Group – dal titolo “Skills Revolution” – presentata al World Economic Forum

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2017 di Davos. L'indagine, condotta tra 18.000 datori di lavoro in 43 Paesi del mondo, affronta il tema dell'impatto della digitalizzazione sull'occupazione e dello sviluppo di nuove competenze dei lavoratori. […] L’83% del campione intervistato ritiene che l’automatizzazione e la digitalizzazione del lavoro faranno crescere il totale dei posti di lavoro. Inoltre, si prevede che questi cambiamenti avranno un impatto positivo sull’aggiornamento delle competenze dei lavoratori, rispetto al quale i datori di lavoro prevedono di implementare specifici programmi formativi nel prossimo futuro. Tra i 43 Paesi oggetto dell'indagine, è l’Italia ad aspettarsi il maggior incremento di nuovi posti di lavoro grazie alla quarta rivoluzione industriale al netto di un “upskilling”, un aggiornamento delle competenze, con una creazione di nuovi posti di lavoro prevista tra il 31% ed il 40%.» Federica META, Industria 4.0, contrordine: i robot creano lavoro, «Corcom.it», 20 gennaio 2017 «Nei prossimi dieci anni la tecnologia creerà o cancellerà posti di lavoro? Se lo è chiesto l’autorevole Pew Research che ha girato la domanda a quasi duemila esperti, analisti e costruttori di prodotti tecnologici che hanno partecipato all’inchiesta intitolata “Future of the internet”. […] Per il 48% degli esperti, la nuova ondata dell’innovazione, fatta di auto che si guidano da sole, robot e network di intelligenza artificiale, impatterà negativamente sulla creazione di posti di lavoro. Nei prossimi anni, dunque, le macchine e i programmi sostituiranno non solo i lavoratori meno specializzati, ma anche gli impiegati. Ne conseguiranno vaste aree di ineguaglianza economica, disoccupazione e, addirittura, la rottura dell’ordine sociale. L’altra metà degli intervistati, invece, si dice fiduciosa della possibilità che la tecnologia e l’innovazione saranno in grado di creare più posti di lavoro di quanti ne andranno perduti a vantaggio dei robot. Perché l’uomo, così come ha sempre fatto dalla Rivoluzione Industriale in avanti, non smetterà di creare nuovi tipi di lavoro, nuove industrie e nuovi modi di guadagnare.» Stefania MEDETTI, Il lavoro nel futuro: i robot saranno una minaccia o un’opportunità?, «Panorama», 12 agosto 2014 AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro.

DOCUMENTI «L’applicazione della robotica a fini educativi […] è una tendenza in continua crescita anche nel nostro Paese e sta attirando sempre di più l’attenzione da parte di docenti e persone attive nel campo della formazione. Attraverso questo metodo, gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più coinvolti nel processo di apprendimento. La robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving. Essa non rientra esclusivamente nel campo dell’informatica e della matematica, al contrario ha dimostrato di essere un’attività interdisciplinare in grado di stimolare gli alunni a mettere in pratica e quindi rafforzare anche le capacità logiche, di analisi e di sintesi.» Fabiana BERTAZZI, All’Indire un incontro sulla robotica educativa, sito web INDIRE, 6 aprile 2016 «La crescente necessità di robot nelle attività sociali, in ambienti non strutturati, a contatto con gli esseri umani, sta aprendo nuovi scenari che puntano a superare la struttura rigida dei robot, a favore dell’introduzione di parti robotiche “morbide”, facilmente malleabili, capaci di adattarsi a vari contesti.

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Da qui si sviluppa la Soft Robotics, campo interdisciplinare che si occupa di robot costruiti con materiali morbidi e deformabili, in grado di interagire con gli esseri umani e l’ambiente circostante. La Soft Robotics non è solo una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ma un nuovo modo di avvicinarsi alla robotica scardinando le convenzioni e sfruttando un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo in ambienti naturali.» Dal sito web della Scuola Universitaria Superiore “Sant’Anna” di Pisa – Soft Robotics Area «Un nuovo quadro di norme comunitarie per disciplinare l'ascesa di robot e intelligenza artificiale in Europa, soprattutto nei suoi sviluppi più delicati: la responsabilità civile delle macchine, l'impatto sul mercato del lavoro e i risvolti etici, dalla privacy alla tutela dei dati acquisiti e trasmessi da tecnologie che invadono sempre di più la vita dei cittadini. È quanto chiedono i deputati Ue alla Commissione Europea, con una risoluzione approvata ieri (396 voti favorevoli, 123 contrari, 85 astenuti) in materia di “Norme di diritto civile sulla robotica”. La relazione […] insiste su alcuni pilastri: la creazione di uno status giuridico per i robot, con la prospettiva di classificare gli automi come “persone elettroniche” responsabili delle proprie azioni; una vigilanza continuativa delle conseguenze sul mercato del lavoro e gli investimenti necessari per evitare una crisi occupazionale; un codice etico per gli ingegneri che si occupano della realizzazione di robot e, in prospettiva, il lancio di una Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale che sia “incaricata di fornire le competenze tecniche, etiche e normative necessarie”.» Alberto MAGNANI, Robot e intelligenza artificiale, i deputati Ue chiedono norme europee, «Il Sole 24 ore», 17 febbraio 2017

Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

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SECONDA SIMULAZIONE svolta il 5/02/2018

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari (1940). Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1984

«Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c’è bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle nostre spalle, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alla nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare. Ma Giovanni Drogo dormiva ignaro e sorrideva nel sonno come fanno i bambini.»

Dino Buzzati (Belluno 1906 - Milano 1972) pubblicò nel 1940 Il deserto dei tartari, romanzo ambientato in un immaginario paese che ricorda l’Austria dell’Ottocento. Il protagonista è il sottotenente Giovanni Drogo, che viene assegnato in prima nomina alla Fortezza Bastiani, avamposto abbandonato e desolato, situato ai limiti del deserto (un tempo regno dei Tartari, mitici nemici). Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico all'orizzonte si trasforma a poco a poco in un'ossessione metafisica, in cui al desiderio di mostrare il proprio eroismo si sovrappone la ricerca di una verità definitiva sulla propria esistenza. Tutto il romanzo si presenta come una simbolica rappresentazione della condizione umana.

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1. Comprensione del testo

Riassumi brevemente il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 L’autore utilizza alcune figure retoriche e ricorre a nessi sintattici e scelte lessicali

particolari per rendere con maggiore incisività i temi trattati; sapresti individuare

qualcuno di questi elementi nel testo?

2.2 Nel brano ricorrono simboli e temi esistenziali: individuali e rifletti su come tali motivi

vengono presentati e sviluppati nel testo.

2.3 A cosa alludono le domande «Ancora molto? [...] O non si è per caso già arrivati? Non

sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo?»

2.4 «Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello

è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno:» come si può

interpretare il senso di questa “immagine” presente nel brano proposto?

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo ed

approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Buzzati e/o di autori a te noti,

che abbiano trattato temi affini a quelli presenti nel brano proposto.

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio

breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni,

i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni

riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e,

se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il gioco tra svago, libertà e rischio.

DOCUMENTI

CARAVAGGIO, I bari, 1594 circa.

Il dipinto rappresenta in modo molto verosimile la truffa realizzata da due bari a danno di un giovane ingenuo; notevole il contrasto tra le espressioni dei personaggi, che illustrano perfettamente la diversa situazione psicologica dei tre protagonisti del quadro.

«Comunque sia, per l’uomo adulto e responsabile il gioco è una funzione che egli potrebbe anche tralasciare. Il gioco è superfluo. Il bisogno di esso è urgente solo in quanto il desiderio lo rende tale. Il gioco può in qualunque momento essere differito o non aver luogo. Non è imposto da una necessità fisica, e tanto meno da un dovere morale. Non è un compito. […] Ecco dunque una prima caratteristica del gioco: esso è libero, è libertà. Immediatamente congiunta a questa è la seconda caratteristica. Gioco non è la vita “ordinaria” o “vera”. È un allontanarsi da quella per entrare in una sfera temporanea di attività con finalità tutta propria. Già il bambino sa perfettamente di “fare solo per finta”, di “fare solo per scherzo”. [...] Tale coscienza di giocare “soltanto”, non esclude affatto che questo “giocare soltanto” non possa avvenire con la massima serietà, anzi con un abbandono che si fa estasi e elimina nel modo più completo, per la durata dell’azione, la qualifica “soltanto”. Ogni gioco può in qualunque momento impossessarsi completamente del giocatore. […] Il gioco sa innalzarsi a vette di bellezza e di santità che la serietà non raggiunge.»

Johan HUIZINGA, Homo ludens, Il Saggiatore, Milano 1983

«Tra i generi di videogioco che hanno sollecitato la riflessione critica degli studiosi in tema di dipendenza vanno ricordati i giochi di ruolo virtuali (Role Playing Games o RPG), evoluzione tecnologica del più famoso gioco di ruolo tradizionale Dungeons and Dragon. Analizzando i meccanismi di gratificazione che supportano l’uso dei giochi di ruolo virtuali, Valleur e Matysiak ritengono che gran parte del fascino esercitato da questi videogiochi sugli adolescenti scaturisca dalla possibilità di trovare in essi la grandezza e il riconoscimento

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sociale che questi non trovano nella vita quotidiana, consentendo di misurare le proprie conoscenze e capacità tramite un percorso che prevede fasi di apprendimento, sfide e riti di passaggio […]. Sebbene questo tipo di giochi richieda la sottomissione a regole, gerarchie e classificazioni, talvolta più rigide ed inflessibili di quelle della società, in essi il fallimento non è mai del tutto irreversibile, dal momento che si può sempre ricominciare con un’altra identità, su un altro scenario. Aspetto non trascurabile è che la partecipazione al gioco richiede non soltanto un’estrema fedeltà al personaggio (avatar) ed alla situazione ma anche una presenza attiva e costante che implica collegamenti frequenti e prolungati, sino a sei o a dodici ore al giorno.»

AA. VV., I videogiochi, gli stili di vita e la salute mentale di bambini e adolescenti, in Eurispes, 8° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 2007

«Anch'io tra i molti vi saluto, rosso alabardati, sputati dalla terra natia, da tutto un popolo amati. Trepido seguo il vostro gioco. Ignari esprimete con quello antiche cose meravigliose sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari soli d'inverno.

Le angosce, che imbiancano i capelli all'improvviso, sono da

voi sí lontane! La gloria vi dà un sorriso fugace: il meglio onde disponga. Abbracci corrono tra di voi, gesti giulivi. Giovani siete, per la madre vivi; vi porta il vento a sua difesa. V'ama anche per questo il poeta, dagli altri diversamente – ugualmente commosso.»

Umberto SABA, Squadra paesana, in Il canzoniere, Einaudi, Torino 1957

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

DOCUMENTI

«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla 'cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa. Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed

email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta

nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18

ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata

alla personalità che all'età.

Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su

Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione

veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon

nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione

non verbale.

"Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di

valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui

gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo". […]

"Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato

Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a

seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con

la famiglia o gli amici".» Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017

«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi — chi altro? — preferiscono però, secondo nella classifica

internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso , seguito dal tenero e

dal classico. Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […]

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Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […] Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che

ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo dell’emozione preconfezionata.»

Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017

«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»

Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto», 30.5.2015

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il colonialismo italiano.

DOCUMENTI

«Chi, in Italia, non ha sentito almeno una volta alla radio o in televisione esecuzioni di canzonette del periodo coloniale come Faccetta nera o Tripoli bel suol d’amore? Ma quanti sarebbero in grado di precisare quali domini coloniali l’Italia liberale e l’Italia fascista stabilirono, in quali anni, per quale motivo e con quali risultati? In quasi tutte le città della Penisola permane il ricordo toponomastico delle imprese coloniali dell’Italia unita: una piazza Adua, un corso Tripoli o una via Mogadiscio, o simili, fanno ancora mostra di sé negli elenchi stradali italiani. Ma quanti - soprattutto tra i giovani - sanno spiegarsi il perché di quei nomi a fronte dell’assenza di quelli di altre città africane, forse anche più importanti ma che non furono dominio italiano?»

Nicola LABANCA, Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Il Mulino, Bologna, 2002

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«Si deve a singoli episodi se, in modo sporadico e irregolare, l’Italia uscita dal fascismo e dalla guerra ha ricordato e ricorda il passato coloniale. La nostalgia ha cancellato le colpe dai libri di testo e i sensi di colpa dalle coscienze; l’oblio ha appannato i sentimenti e gli interessi. Eppure il colonialismo, benché in parte fuori tempo e pieno di manchevolezze, è parte integrante della storia d’Italia e della sua stessa formazione come nazione e Stato unitario. La lunga frequentazione con l’Africa autorizza i documenti del ministero degli Esteri o il dibattito politico ordinario a parlare pudicamente di legami storici e culturali, ma l’attenzione è scarsa, superficiale, inficiata da preconcetti e luoghi comuni.» Gian Paolo

CALCHI NOVATI, L’Africa d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Carocci, Roma, 2011

«… lo scopo di questi tentativi coloniali è quello appunto di convertire questi vasti territorii in larghi mercati e centri novelli di consumazione. Quando in quelle ora deserte contrade il contatto di colonie italiane verrà mutando usanze e tenore di vita, e vi saranno introdotte le istituzioni e le abitudini dell’Europa, gl’indigeni, invece di cibarsi malamente di un po’ di dura [cereali], e di coprirsi di pochi cenci, cominceranno a sentire novelli bisogni, e diverranno consumatori utili dei prodotti europei, per le esigenze create dal sole della civiltà. D’altronde, dovunque l’uomo incivilito porta con sé in mezzo a popoli di civiltà inferiore capacità intellettuali, cognizioni tecniche, capitali, e lavoro, è impossibile economicamente, che non produca e non accresca valori e ricchezze.»

Giorgio ROCHAT, da Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Mancini, alla Camera dei deputati sulla politica

italiana nel Mar Rosso (27 gennaio 1885) – in Giorgio ROCHAT, Il colonialismo italiano, Loescher, Torino,

1973

«La grande Proletaria si è mossa. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in Patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco. […] Il mondo li aveva presi a opra i lavoratori d’Italia; e più ne aveva bisogno, meno mostrava di averne, e li pagava poco e li trattava male e li stranomava. […] Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l’inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto. […] Vivranno liberi e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra nativa, con frapposta la strada vicinale del mare. Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei grandi antenati. Anche là è Roma. […] Ora l’Italia, la grande martire delle nazioni, dopo solo cinquant’anni ch’ella rivive, si è presentata al suo dovere di contribuire per la sua parte all’umanamento e incivilimento dei popoli; al suo diritto di non essere soffocata e bloccata nei suoi mari; al suo materno ufficio di provvedere ai suoi figli volonterosi quel che sol vogliono, lavoro ...»

Giovanni PASCOLI, La grande Proletaria si è mossa, discorso pronunciato a Barga il 26.11.1911 per

celebrare la guerra per la conquista della Libia – in Giovanni PASCOLI, Prose I. Pensieri di varia umanità,

Mondadori, Milano, 1971

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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

DOCUMENTI

«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo. Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»

Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014

«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel

rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»

Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 ottobre 2016

«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile? Valanga di insulti.

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Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»

Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Le leggi razziali del ’38.

«Con l’espressione «leggi razziali» si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»

Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari,

1996

Linee orientative. Per lo svolgimento del tuo elaborato potrai, se vuoi, fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:

• al contesto storico in cui vengono emanate le «leggi razziali»;

• ad alcune misure discriminatorie previste in queste leggi;

• ai concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;

• alle origini storiche dello stereotipo antisemita;

• al modo in cui queste «leggi razziali» furono applicate;

• a eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.

Potrai, infine, concludere il tuo elaborato, se vuoi, con riflessioni e argomentazioni personali.

Se lo ritieni, potrai aggiungere una tua riflessione sulla valenza che le tendenze razziste assumono quando la loro visibilità pubblica è «acquisita».

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Globalizzazione e vulnerabilità sociale.

«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.»

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Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11

settembre 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

• sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree

del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;

• su ciò che si intende per «consumo di suolo»;

• sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno

dell’antropizzazione delle aree a rischio; sul fenomeno del cambiamento

climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua; su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».

Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.

Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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TERZA SIMULAZIONE svolta il 13/04/2018 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Tipologia A - Analisi del testo Giovanni Verga, I Malavoglia, 1881 Una volta ’Ntoni Malavoglia, andando girelloni pel paese, aveva visto due giovanotti che s’erano imbarcati qualche anno prima a Riposto, a cercar fortuna, e tornavano da Trieste, o da Alessandria d’Egitto, insomma da lontano, e spendevano e spandevano all’osteria meglio di compare Naso, o di padron Cipolla; si mettevano a cavalcioni sul desco; dicevano delle barzellette alle ragazze, e avevano dei fazzoletti di seta in ogni tasca del giubbone; sicché il paese era in rivoluzione per loro. ’Ntoni, quando la sera tornava a casa, non trovava altro che le donne, le quale mutavano la salamoia nei barilotti, e cianciavano in crocchio colle vicine, sedute sui sassi; e intanto ingannavano il tempo a contare storie e indovinelli, buoni pei ragazzi, i quali stavano a sentire con tanto d’occhi intontiti dal sonno. Padron ’Ntoni ascoltava anche lui, tenendo d’occhio lo scolare della salamoia, e approvava col capo quelli che contavano le storie più belle, e i ragazzi che mostravano di aver giudizio come i grandi nello spiegare gli indovinelli. - La storia buona, disse allora ’Ntoni, è quella dei forestieri che sono arrivati oggi, con dei fazzoletti di seta che non par vero; e i denari non li guardano cogli occhi, quando li tirano fuori dal taschino. Hanno visto mezzo mondo, dice, che Trezza ed Aci Castello messe insieme, sono nulla in paragone. Questo l’ho visto anch’io; e laggiù la gente passa il tempo a scialarsi tutto il giorno, invece di stare a salare le acciughe, e le donne, vestite di seta e cariche di anelli meglio della Madonna dell’Ognina, vanno in giro per le vie a rubarsi i bei mannari. Le ragazze sgranavano gli occhi, e padron ’Ntoni stava attento anche lui, come quando i ragazzi spiegavano gli indovinelli: - Io, disse Alessi, il quale vuotava adagio adagio i barilotti, e li passava alla Nunziata, - io quando sarò grande, se mi marito voglio sposar te. - Ancora c’è tempo, rispose Nunziata seria seria. - Devono essere delle città grandi come Catania; che uno il quale non ci sia avvezzo si perde per le strade; e gli manca il fiato a camminare sempre fra le due file di case, senza vedere né mare né campagna. - E’ c’è stato anche il nonno di Cipolla, aggiunse padron ’Ntoni, ed è in quei paesi là che s’è fatto ricco. Ma non è più tornato a Trezza, e mandò solo i denari ai figliuoli. - Poveretto! disse Maruzza. - Vediamo se mi indovini quest’altro, disse la Nunziata: Due lucenti, due pungenti, quattro zoccoli e una scopa. - Un bue! rispose tosto Lia. - Questo lo sapevi! ché ci sei arrivata subito; esclamò il fratello. - Vorrei andarci anch’io, come padron Cipolla, a farmi ricco, aggiunse ’Ntoni. - Lascia stare! gli disse il nonno, contento pei barilotti che vedeva nel cortile. Adesso ci abbiamo le acciughe da salare. Ma la Longa guardò il figliuolo col cuore stretto, e non disse nulla perché ogni volta che si parlava di partire le venivano davanti agli occhi quelli che non erano tornati più. Giovanni Verga (1840 - 1922), dopo gli esordi narrativi con romanzi di argomento storico e patriottico e una breve stagione ispirata alla Scapigliatura, tra il 1870 e il 1880 si convertì al realismo, o, come fu definito da Luigi Capuana, al Verismo, che caratterizzò la sua più

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significativa tradizione letteraria. Il testo proposto è tratto da I Malavoglia, il romanzo dato alle stampe nel 1881, che prende il nome da una famiglia di poveri pescatori di Acitrezza, presso Catania. 1. Comprensione del testo sintetizza il contenuto informativo del brano che è stato sottoposto alla tua attenzione. 2. Analisi del testo 2.1. La storia buona - disse allora 'Ntoni - è quella dei forestieri che sono arrivati oggi, con dei fazzoletti di seta che non par vero; e i denari non li guadagnano con gli occhi, quando li tiriamo fuori dal taschino. rifletti sui termini con cui il giovane 'Ntoni fa risaltare il nuovo stato sociale di ex emigranti ora ritornati nel paese natio. 2.2. Che significato ha l'espressione 'scialarsi tutto il giorno'? 2.3. Quali sono i sentimenti di padron 'Ntoni, quando parla del nonno Cipolla? 2.4. Quali passaggi testuali del brano che ti è stato proposto ti sembrano meglio rappresentare le caratteristiche del paese in cui si svolge la storia dei Malavoglia? 2.5. Analizza le battute attraverso le quali si esprime il carattere di padron 'Ntoni, del giovane 'Ntoni, di Alessi, di Nunziata. 3. interpretazione complessiva e approfondimenti Considera, utilizzando i percorsi di analisi da te effettuati, quale valore rivesta questo passo nell'ambito della vicenda della famiglia dei Malavoglia e in rapporto alla poetica verghiana. Tipologia B - Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

CONSEGNE

sviluppa l'argomento scelto in forma di saggio breve o articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta, confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico, di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli l'articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo. Da' all'articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). 1 Ambito artistico - letterario documenti a) Vincent Van Gogh, Notte stellata (quadro), 1889 Dal 1883 al 1889 la rappresentazione degli effetti di notte fu un pensiero costante per Van Gogh. Nel 1888, in una lettera al fratello Théo, l'artista scrive: "Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e i villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia? Come prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, così prendiamo la morte per raggiungere le stelle...". Pochi mesi dopo confida, in una lettera alla sorella: "Spesso ho l'impressione che la notte sia più ricca di colori se paragonata al giorno". E finalmente Van Gogh realizza il suo progetto.

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b) Giovanni Pascoli, “La mia sera” Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c’è un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell’aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell’umida sera. E’, quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d’oro. O stanco dolore, riposa! La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nell’ultima sera. Che voli di rondini intorno! Che gridi nell’aria serena! La fame del povero giorno prolunga la garrula cena. La parte, sì piccola, i nidi nel giorno non l’ebbero intera. Nè io … che voli, che gridi, mia limpida sera! Don … Don … E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! bisbigliano, Dormi! là, voci di tenebra azzurra … Mi sembrano canti di culla, che fanno ch’io torni com’era … sentivo mia madre … poi nulla … sul far della sera. c) C. Pavese, L'amico che dorme, da Poesie del disamore, 1934-38 Che diremo stanotte all'amico che dorme? La parola più tenue ci sale alle labbra dalla pena più atroce. Guarderemo l'amico, le sue inutili labbra che non dicono nulla, parleremo sommesso.

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La notte avrà il volto dell'antico dolore che riemerge ogni sera impassibile e vivo. Il remoto silenzio soffrirà come un'anima, muto, nel buio. Parleremo alla notte che fiata sommessa. Udiremo gli istanti stillare nel buio al di là delle cose, nell'ansia dell'alba, che verrà d'improvviso incidendo le cose contro il morto silenzio. L'inutile luce svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti taceranno. E le cose parleranno sommesso d) G. D'Annunzio, O falce di luna calante, da Canto Novo, 1882 O falce di luna calante che brilli su l’acque deserte, o falce d’argento, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! Aneliti brevi di foglie, sospiri di fiori dal bosco esalano al mare: non canto non grido non suono pe ’l vasto silenzio va. Oppresso d’amor, di piacere, il popol de’ vivi s’addorme... O falce calante, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! e) W. Benjamin, La luna, da Infanzia berlinese intorno al millenovecento, 1923-38 La luce che piove dalla luna non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. Il cerchio che essa indistintamente rischiara, sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna segue da satellite, ma quella a sua volta trasformata in satellite della luna. Il suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è tornata alle origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. f) L. Pirandello, La rallegrata - Notte, da Novelle per un anno, 1934 Forse tanti e tanti s’eran sentiti stringere il cuore al fischio lamentoso del treno in corsa nella notte. Ognun d’essi stava lì forse a pensare che le brighe umane non han requie neanche nella notte; e, siccome sopratutto nella notte appaiono vane, prive come sono delle illusioni della luce, e anche per quel senso di precarietà angosciosa che tien sospeso l’animo di chi viaggia e che ci fa vedere sperduti su la terra, ognun d’essi, forse, stava lì a pensare che la follia accende i fuochi nelle macchine nere, e che nella notte, sotto le stelle, i treni correndo per i piani bui, passando strepitosi sui ponti, cacciandosi nei lunghi trafori, gridano di tratto in tratto il disperato lamento di dover trascinare così nella notte la follia umana lungo le vie di ferro, tracciate per dare uno sfogo alle sue fiere smanie infaticabili.

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2. Ambito socio-economico Argomento: padri e figli: possibili chiavi di lettura di un rapporto intricato e coinvolgente documenti a) C. Sasso, Sulla testa dei figli dalla culla al lavoro, in La Repubblica, 4 gennaio 2008 Una ricerca inglese li divide in due categorie: dal cavaliere (questo genitore si materializza appena sorge un problema. Arriva, lo risolve e sparisce di nuovo dietro le quinte pronto a riapparire) al falco (questo genitore, temuto dai professori e dai datori di lavoro per la sua forza di volontà, è disposto a fare di tutto per garantire al figlio una posizione di rilievo) sono sempre pronti per i loro piccoli. Aggressivi o servili diventano una presenza costante in ogni aspetto dell'esistenza. Certo non mancano le spiegazioni per quanto è successo e i sociologi che hanno affrontato la questione individuano due cause principali: il fatto che molti studenti continuino a vivere in casa durante il periodo dell' università e la diffusione dei cellulari. Nella generazione appena passata, quello degli studi superiori era un rito di passaggio dall' adolescenza all' età adulta: nel '96 i giovani che andavano a vivere lontano dalla famiglia erano il 35 per cento, adesso sono il 27; dieci anni fa solo il 12 per cento dei ventenni restava in casa, oggi la percentuale è salita al 20. Ma ancora più grave è il danno prodotto dal cellulare, definito «il cordone ombelicale più resistente della storia», un mezzo che tiene costantemente in contatto genitori e figli. Scrive Redmond: «La cosa pazzesca è che i genitori possono parlare ogni giorno con i figli. Anche ogni ora. E il peggio è che molti lo fanno». Questa vicinanza costante è comunque un nuovo fatto con cui fare i conti. E se alcune grandi aziende scartano in partenza come «incapaci» i candidati accompagnati dai «genitori elicottero», altre ritengono che non sia poi così male: «I genitori hanno investito così tanto tempo, soldi ed energie nella crescita dei figli, che è normale che stiano loro accanto anche nel momento di trovare un lavoro. b) C. De Gregorio. L'ossessione del bambino perfetto, in La Repubblica, 11 gennaio 2008 Circondato da baby sitter e pediatri è il figlio spesso unico di coppie quarantenni. Protetto dai pericoli, corre un solo rischio: non sapere affrontare il futuro. I bambini perfetti imparano una lingua prima del compimento del terzo anno di età perché è ormai di conoscenza comune che i neuroni preposti al linguaggio si attivano entro quella data. Vanno dal dentista all'indomani della caduta dei denti di latte, subiscono interventi di correzione del palato 150 volte più di dieci anni fa. La "dittatura del figlio", quella di cui ormai si occupano anche le poste del cuore per via del fatto che ha soppiantato una qualsiasi anche blanda forma di intimità coniugale e di vita sociale, ne è la conseguenza diretta: dormono nel letto dei genitori, dettano la dieta e i tempi di vita, le amicizie. La maggior parte di frequentazioni fra adulti è conseguenza delle amicizie dei figli: compagni di scuola o di sport. Magari i genitori si sarebbe scelti comunque, forse no. Dalla gravidanza in poi la nascita di un figlio è una questione affidata agli specialisti. Ecografie, diagnosi prenatali sofisticate che scongiurano la possibilità di anomalie e difetti. "L'Italia ha il più elevato numero di pediatri per abitante del mondo. Tuttavia il tasso di ospedalizzazione è doppio che in Inghilterra pur essendo le condizioni di salute le stesse. La medicalizzazione dell'infanzia è capillare. Il sabato e la domenica i pronto soccorso sono gironi infernali: la gente ci va per qualunque motivo e nessuno li scoraggia. Quando si decise di introdurre un ticket sui codici bianchi, quelli delle persone che non hanno niente, per demagogia e per interesse si stabilì che i bambini fossero tutti come minimo codice verde: è rimborsato, il bianco no. Inoltre è chiaro che l'eccesso di medici provoca un'offerta distorta: commercio di malattie. Si enfatizza una patologia per vendere la sua cura. Il fatto che i bimbi siano pochi e dunque pregiatissimi è il terreno ideale per coltivare l'ansia. Da adolescenti, poi, gli ex bambini perfetti vengono portati in massa da

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neuropsichiatri dell'età evolutiva: in prevalenza per sanare lo scarto tra il peso delle attese e le loro effettive possibilità. c) F. Kafka, Lettera al padre, in AA.VV, La scrittura e l'interpretazione, Palumbo, 2001 Ricordo che una sera stavo passeggiando con te e la mamma sulla Josephplatz, vicino all’attuale sede della Länderbank, e con aria da spaccone, in un tono di stupida superiorità, altezzoso, indifferente (non era vero), freddo (lo era), balbettando come solitamente mi accadeva parlando con te, cominciai a discorrere di «quelle» cose, vi rimproverai per avermi lasciato nell’ignoranza, dissi che sulla questione mi avevano dovuto illuminare i compagni di scuola, che avevo corso gravi pericoli (e qui mentivo sfacciatamente, com’era mia consuetudine, per mostrarmi coraggioso, mentre ero talmente codardo che di quei «gravi pericoli» avevo solo una vaga idea), alla f fine lasciai capire che ora fortunatamente sapevo tutto, che non mi servivano consigli e tutto era risolto. Avevo cominciato a parlare dell’argomento soprattutto perché desideravo affrontarlo almeno a parole, poi anche per curiosità e infine per vendicarmi di voi, mosso da un qualche oscuro motivo. d) I. Svevo, La coscienza di Zeno, Garzanti 2003 Poi, al funerale, riuscii a ricordare mio padre debole e buono come l'avevo sempre conosciuto dopo la mia infanzia e mi convinsi che quello schiaffo che m'era stato inflitto da lui moribondo, non era stato da lui voluto. Divenni buono, buono e il ricordo di mio padre s’accompagnò a me, divenendo sempre più dolce. Fu come un sogno delizioso: eravamo oramai perfettamente d’accordo, io divenuto il più debole e lui il più forte e) A. Cavalli, Giovani non protagonisti, Il Mulino,3/2007 In assenza di paletti piantati dalla generazione dei padri, i giovani sono spesso disorientati. Gli adulti mandano segnai incerti, ambigui e contraddittori. Se si può quindi imputare qualcosa alle generazioni dei giovani di oggi è di essere, per molti versi, troppo simili ai loro padri e alle loro madri. Così simili che molti giovani stanno così bene con i loro genitori da non aspirare a un'autonomia né economica né abitativa e restare invece a lungo nel nido protettivo della casa dei genitori. Sorprende che un osservatore attento ai cambiamenti della società e della cultura come Ernesto Galli della loggia possa parlare di una frattura immensa che nella nostra società si è aperta tra le generazioni (Corriere della Sera 2-4-2007). Egli imputa questa frattura a due fattori: l'ammontare del reddito di cui i giovani possono disporre autonomamente e la loro immensa familiarità con i prodotti della rivoluzione scientifica e tecnologica, prepotentemente entrati nella quotidianità distruttiva degli antichi universi valoriali e stilistici. 3. Ambito storico - politico Argomento: evoluzione del ruolo dell'Italia nel contesto europeo e mondiale del Novecento. documenti a) M.L. Salvadori, Storia dell'età contemporanea, Loescher, Torino, 1977 l'Italia, con il solo fatto di dichiarare la propria neutralità il 3 agosto 1914 da un lato aveva dimostrato quanto poco solida fosse l'alleanza in primo luogo con l'Austria, da cui la dividevano la questione delle terre irredente e i contrasti nei Balcani su cui anch'essa nutriva aspirazioni egemoniche. Salandra, capo del gabinetto, seguì dapprima una politica di patteggiamenti in tutte le direzioni, tanto cioè con gli Imperi centrali, quanto con l'Intesa.

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L'Italia aveva rivendicazioni (Trento, Trieste, dominio dell'Adriatico, influenza nei Balcani) che per essere soddisfatte richiedevano che l'Austria facesse gravi sacrifici diretti. b) R. De Felice, Breve storia del fascismo, Mondadori, Milanoi, 2000 Si volle... ricorrere alle parentele ideologiche (più artificiose che reali) tra i due regimi: in questo senso si espresse il testo del patto d'acciaio firmato il 22 maggio 1939 a Berlino da Ciano e von Ribbentrop, in cui si affermò la necessità della solidarietà di Italia e Germania nella conquista dello spazio vitale. Per l'Italia lo spazio vitale era rappresentato, secondo l'ottica mussoliniana, dal Mediterraneo. Almeno nominalmente dunque, il Patto d'acciaio muoveva da comuni motivazioni ideologiche. Quell'ideologia, che Dino Grandi aveva tentato di tenere separata dalla politica estera, riprendeva così il sopravvento e si coniugava ad essa, in un rapporto che il diverso spessore dei due contranti avrebbe reso fin dall'inizio impari sul piano economico e militare. c) A. Del Boca, Il Negus. Vita e morte dell'ultimo re dei re, Laterza, Roma-Bari, 1995 Il 19 maggio 1941 cadeva l'Amba Alagi, dove il duca d'Aosta si era difeso fino all'estremo. Il 4 luglio, a Dembidollo, si arrendeva il generale Gazzera. Il 27 novembre, dopo mesi di disperata resistenza, cadeva anche Gondar, l'ultimo ridotto italiano, difeso dal generale Nasi. L'impero fascista dell'Africa Orientale Italiana, che era esistito più di nome che di fatto, spariva definitivamente. d) G. Mammarella - P. Cacace, La politica estera dell'Italia. Dallo stato unitario ai giorni nostri, Laterza, Roma-Bari, 2006 Con l'ingresso dell'Italia nel patto Atlantico viene definitivamente cancellata la pagina buia del Trattato di pace, anche se restano insoluti i problemi di Trieste e delle colonie. Ma il recupero internazionale della nuova Italia è pressoché completo; manca soltanto l'ammissione all'ONU, ancora bloccata per qualche anno dai vertici sovietici. Per De Gasperi è il coronamento di un disegno di riscatto che porta il nostro paese dalla condizione di stato sconfitto a quello di membro a pieno titolo della comunità occidentale. e) S. Romano, L'Italia negli anni della guerra fredda, Milano, Roma, 2000 Cominciarono subito i negoziati che si conclusero il 18 aprile del 1951 con il Trattato di Parigi per la costituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Jean Monnet fu l'ispiratore del progetto, ma esso non avrebbe mai visto la luce se non vi fosse stata in quegli anni una straordinaria collaborazione, una sorta di sodalizio fraterno, fra tre uomini di stato europei che avevano caratteristiche comuni. Questi uomini erano Konrad Adenauer, cancelliere della nuova Germania, Alcide De Gasperi, presidente del consiglio italiano, e Robert Schuman, ministro degli esteri francese. Tutti e tre nati e cresciuti in zone di confine. Da questo accordo nacque, per l'appunto la CECA. La CECA fu indubbiamente un'organizzazione economica, motivata da considerazioni pratiche: la ricostruzione dell'Europa dopo la guerra. Ma fu un'organizzazione economica al servizio di un disegno politico. L'Italia dette un contributo intellettuale all'idea dell'Europa unita grazie ad alcuni fra i suoi intellettuali più attivi e dinamici, tra cui Luigi Einaudi. Particolarmente importante fu il cosiddetto "Manifesto di Ventotene, dall'isola in cui fu redatto. 4. Ambito tecnico - scientifico Argomento: La tecnologia avvantaggia gli atleti? Documenti a)

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Biotecnologie Ambientali

L. Soria, Olimpiadi, vince il migliore? Non più: vince la tecnologia, La Stampa, 5-02-2002 J. P. Shilling si è qualificato per rappresentare gli USA nel pattinaggio veloce, battendo il suo migliore amico per un centesimo di secondo, ma per arrivare a filare sul ghiaccio a 60 Km/h ha dovuto fare affidamento oltre che sulla forza e lo stile, su altri strumenti e tecnologie. indosserà un paio di stivaletti fatti di fibra di carbonio e in allenamento porta uno zainetto con un mini serbatoio che gli consente di respirare ossigeno puro. E poi Shilling avrà addosso la "Swift skin", una tuta della Nike che è il prodotto di migliaia di ore di ricerca e offre l'aerodinamica di un ereo da caccia. Secondo il regolamento olimpico le nuove tecnologie devono essere disponibili per tutti, ma molti costruttori non ce la fanno a reggere la domanda. Soprattutto molte nazioni povere non possono permettersi di pagare. B) M. Calabresi, Divieto di iPod alla maratona, La Repubblica, 2-11-2007 Alla vigilia della più famosa maratona del mondo, quella che parte dal ponte di Verrazzano e si conclude a Central Park, la federazione americana di atletica, la Usa Track and Field, ha messo al bando l'uso di auricolari e riproduttori di musica portatile nelle competizioni ufficiali. Le nuove regole sono state prima giustificate con motivi di sicurezza, ma poi si è chiarito che il divieto è figlio della volontà di non dare "un vantaggio competitivo" a chi corre con la musica nelle orecchie. Certo, studi seri sostengono che esiste una relazione tra il suono ascoltato e le prestazioni e che la musica riduce la percezione dello sforzo e, aiutando il rilassamento, riduce il consumo di calorie. Ci sono perfino teorie più avanzate e i triatleti selezionano compilation di canzoni in cui le battute al minuto sono identiche ai passi della corsa, per creare un'identificazione perfetta di ritmo c) C. Luise, Tecnologie per lo sport, Il Sole 24 Ore, 20-12-2007 Nell'atletica anche la pedana può fare la differenza. Mondotrack Ftx è la pista ufficiale dei giochi di Pechino 2008 ed è stata creata da un'azienda piemontese. In teoria la diminuzione dei singoli tempi di esecuzione motoria corrisponde ad una riduzione complessiva del tempo di gara. Dall'analisi della biomeccanica del piede durante la corsa, i ricercatori di Mondo sono riusciti a creare una pista che asseconda e agevola il movimento, rendendolo più reattivo e diminuendo il tempo di rolling, ovvero la frazione di secondo che intercorre fra l'appoggio della parte esterna e interna del piede. La pista delle Olimpiadi avrà quindi una struttura diversa e insolita: la forma esagonale dell'alveo inferiore della superficie sarà asimmetrica. L'interazione fra gli esagoni nella direzione di corsa restituisce, infatti, elasticità e reattività alla pedana e aiuta l'atleta ad essere più performante. Inoltre l'esagono asimmetrico si deforma meno facilmente e accompagna meglio il movimento del piede. d) Commissione delle comunità europee, Sport e nuove tecnologie, Libro bianco dello sport, 2007 le nuove tecnologie offrono al mondo dello sport evidenti vantaggi che occorre sfruttare. Esse permettono di: a) gestire le competizioni sportive: l'utilizzo delle nuove tecnologie consente una gestione più flessibile e personalizzata del mondo dello sport, facilitando la circolazione dell'informazione; b) migliorare la tecnica sportiva: grazie alle nuove tecnologie, i vari partecipanti al mondo sportivo possono acquisire conoscenze tecniche e migliorarle costantemente in quanto possono accedere più facilmente alle diverse fonti di informazioni esistenti. Parallelamente a questi aspetti positivi, la relazione fra sport e nuove tecnologie presenta anche il rischio potenziale di: a) svalutare la nozione di etica: la tecnologia non può sostituirsi allo sforzo personale; b) paralizzare l'istinto e l'intuizione:

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Biotecnologie Ambientali

occorre fidarsi in primo luogo dell'essere umano e in secondo luogo della macchina. Occorre promuovere il giocatore, l'allenatore, l'arbitro. e) P. De Paoli, Io penso al positivo, Il Sole 24 ore, 8 febbraio 2007 "Nel nostro laboratorio di medicina molecolare - dice il direttore del Centro di Ingegneria genetica e Biotecnologie di Trieste - è stato modificato un piccolo virus, utilizzabile per veicolare una serie di geni capaci di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni. Fra questi è stato individuato il gene Igf-I che codifica un potente fattore di crescita, benefico per il cuore e che, una volta inoculato nei muscoli scheletrici, potrebbe essere utilizzato in maniera inappropriata dagli atleti, come doping". Nel panorama preparatorio delle prossime olimpiadi la scoperta ricopre interesse in quanto nel mondo sportivi non pochi sono i tentativi di ricorrere a tecniche di ingegneria genetica. Il problema sta nell'impedirne usi impropri. Da qui lo sviluppo, a cura del Centro, di test genetici o biochimici di facile utilizzo per rilevare in modo inequivocabile il ricorso al gene. f) U. Margiotta, Tecnologie e formazione per il III millennio, ed. Armando, 2007 quando si rifletta sui rapporti complessi e per certi versi inquietanti tra uomo e tecnologia, e in particolare sui problemi provocati dalla tecnologia, ci si appoggia spesso sulla tacita ipotesi che l'uomo e la tecnologia siano due entità distinte e separate e che se oggi la tecnologia si evolve con grande rapidità, l'evoluzione dell'uomo viceversa sia lentissima o addirittura ferma. La distinzione fra uomo e tecnologia non è netta come spesso si ritiene, perché la tecnologia concorre, oggi, a formare strutturalmente l'esistere dell'uomo; e l'evoluzione della tecnologia contribuisce potentemente all'evoluzione dell'uomo , anzi è diventata l’evoluzione dell’uomo… Poiché la tecnologia (come il corpo) fa parte integrante dell’uomo, l’uomo contemporaneo non è “homo sapiens più tecnologia”, ma è “homo sapiens trasformato dalla tecnologia”, dunque un’unità evolutiva nuova, sottoposta ad un nuovo tipo di evoluzione in un ambiente nuovo. Tipologia C – Tema di argomento storico La prima guerra mondiale è considerata uno degli eventi più rilevante del Novecento. Spiega i motivi di tale giudizio, illustrando i fatti più significativi e le loro connessioni. Tipologia D – Tema di ordine generale I giovani e il loro linguaggio. Spesso i giovani usano parole originali, che essi quasi sembrano considerare proprie, diverse dal linguaggio degli adulti. In alcuni casi si tratta di termini diffusi in tutto il Paese, in altri sono creazioni tipiche di una regione o di una città, ma, in ogni modo, riflettono la tendenza a parlare la lingua del proprio gruppo e, contemporaneamente a differenziarsi. Qual è la tua esperienza al riguardo e quali le tue personali considerazioni?

Durata massima della prova: 6 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Biotecnologie Ambientali

TESTI SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA PRIMA SIMULAZIONE svolta il 15/03/2018

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

Tema di: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Le attività metaboliche dei microorganismi ricoprono un ruolo fondamentale nelle biotecnologie

ambientali: ossidano la materia organica delle acque di scarico, risanano i siti contaminati,

eliminano molti xenobiotici altamente inquinanti.

I microorganismi degradano le sostanze organiche inquinanti per trarne energia che viene utilizzata

per la crescita.

Gli organismi viventi dispongono di tre processi per produrre energia: respirazione aerobica,

respirazione anaerobica, fermentazione.

Il candidato

• descriva i tre processi attraverso cui i microrganismi producono energia.

• delinei le principali differenze tra i tre processi anche attraverso specifici esempi applicativi

relativi al proprio corso di studi.

• descriva nel dettaglio le vie cataboliche che portano ad ossidare in aerobiosi il glucosio ad

anidride carbonica

• descriva i due processi fondamentali attraverso i quali avviene la sintesi dell’ATP

SECONDA PARTE

1) Ciclo di Krebs: funzioni e reazioni.

2) La degradazione degli idrocarburi alifatici avviene generalmente per ossidazione del gruppo

metilico terminale della catena e sua trasformazione in un gruppo alcolico. Successive

trasformazioni portano la sua trasformazione a gruppo aldeidico e carbossilico. Si ottiene un

acido grasso che viene degradato attraverso il processo della beta ossidazione. Il candidato

descriva nel dettaglio il biochimismo di tale processo facendo le opportune considerazioni

sul bilancio energetico.

3) Il glucosio mostra il fenomeno della mutarotazione: il candidato descriva tale fenomeno e ne

spieghi le motivazioni.

4) Gli enzimi sono efficienti catalizzatori: il candidato spieghi l’attività catalitica degli enzimi e

faccia un esempio, a scelta, di meccanismi catalitici.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario di italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SECONDA SIMULAZIONE svolta il 4/05/2018

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

DATA: 04/05/2018

Tema di: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

L’ingegneria genetica, con la manipolazione, il trasferimento e l’espressione del DNA, permette la

“costruzione” di microorganismi geneticamente modificati in grado di compiere la degradazione di

xenobiotici tossici o di produrre proteine eterologhe.

Il candidato illustri:

• la struttura e la funzione degli acidi nucleici

• i meccanismi attraverso i quali avviene la conservazione e trasmissione dell’informazione

genetica.

• Le diverse fasi, dall’isolamento del gene fino al clonaggio, attraverso cui si possono ottenere

cellule ricombinanti atte alla produzione di proteine eterologhe.

SECONDA PARTE

1) Biochimismo della sintesi delle proteine.

2) Tecnica dell’elettroforesi, spiegare su quale principio si basa questa tecnica.

3) Fasi della curva di crescita microbica e metodi di conta dei microorganismi

4) Composizione chimica e struttura delle membrane biologiche e modalità di trasporto

attraverso le membrane.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario di italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA

ESAME DI STATO a.s. 2017/18

CLASSE V sez. A Biotecnologie Ambientali

DATA : 27 marzo 2018

DISCIPLINE: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

MATEMATICA INGLESE

TIPOLOGIA DELLA PROVA: B QUESITI PROPOSTI: 12 (ogni disciplina tre quesiti) NUMERO DI RIGHE PER LA RISPOSTA: MASSIMO 15

DURATA DELLA PROVA: 3 ORE

STRUMENTI CONSENTITI: CALCOLATRICE

DIZIONARIO BILINGUE e/o MONOLINGUE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “STANISLAO CANNIZZARO” Via Raffaello Sanzio, 2 20017 RHO (MI)

tel. 029303576/7 fax 029302752 www.itiscannizzaro.gov.it e-mail [email protected]

ISO 9001- Cert.n 3693/0

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Candidato _______________________________________

1. Specificare la legge quantitativa sulla quale si basano i metodi ottici di analisi, specificando i parametri rappresentati. Quale tecnica analitica viene utilizzata ai fini quantitativi con tali metodi ottici sia con matrici semplici che complesse, come viene praticamente messa in pratica e come si risale alla quantità di analita nel campione rappresentando graficamente quanto spiegato. Specificare cosa si intende per analita, campione e matrice.

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Candidato _______________________________________

2. Rappresentare lo schema a blocchi di un gascromatografo, spiegando il

funzionamento di due rivelatori (distruttivo/non distruttivo, selettivo/non selettivo), giustificando ogni affermazione fatta e su quali tipi di analita sono utilizzabili.

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Candidato _______________________________________

3. Rappresentare un generico cromatogramma con gli opportuni parametri sugli assi

cartesiani. Sullo stesso riportare tempo di ritenzione, tempo di ritenzione corretto, tempo morto. Discutere la selettività e l’efficienza tra il confronto di picchi diversi rappresentati prendendo in considerazione la teoria dei piatti. Specificare quali sono i parametri qualitativi e quantitativi ottenibili dallo stesso cromatogramma.

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MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE Candidato _______________________________________ 1. La produzione di compost e la tecnologia di compostaggio sta rivelandosi una

tecnologia fondamentale per riciclare la frazione umida organica dei rifiuti. Il candidato descriva le fasi in cui si articola tale processo e illustri il ruolo svolto dai microrganismi nei processi di degradazione della matrice organica.

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MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE Candidato _______________________________________ 2. Gli impianti per la depurazione delle acque reflue richiedono il più delle volte notevoli complessità di progetto e strutturali, pertanto, in alcuni casi, è possibile ricorrere a sistemi basati su tecnologie naturali. Il candidato illustri in che cosa consiste il lagunaggio e quali tecniche vengono impiegate.

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MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE Candidato _______________________________________

3. La definizione della composizione microbica di biomasse di interesse biotecnologico

viene effettuata tramite approcci tradizionali coltura-dipendenti o attraverso

l’applicazione di metodi molecolari. Il candidato descriva la tecnica FISH

evidenziandone i vantaggi rispetto alle tecniche colturali.

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MATERIA: MATEMATICA Candidato _______________________________________

1. Date le funzioni

f (x) =1

4 - x2g(x) =

x

4 - x2h(x) =

1

4 + x2

a) calcolare , ,

b) stabilire per quale delle tre funzioni vale il teorema del valor medio nell’intervallo , motivando la risposta

c) determinare il valor medio in per la funzione indicata al punto b)

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MATERIA: MATEMATICA Candidato _______________________________________

2. Data l’equazione differenziale

d) classificarla, scrivendo la forma generale di riferimento e) determinare l’integrale generale f) determinare l’integrale particolare soddisfacente la condizione

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MATERIA: MATEMATICA Candidato _______________________________________

3. Data la funzione )16ln(2 22 yxxyz −−+−=

a) determinarne il dominio e rappresentarlo nel piano cartesiano b) calcolare le derivate parziali prime c) motivare perché il punto )1;0(P non è un punto stazionario per la funzione

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MATERIA: INGLESE Candidato _______________________________________

1. Outline the main causes of water pollution, with specific emphasis on plastic pollution and the Great Pacific Garbage Patch.

2. Immune system: what are the cells involved in the immune system and what role do they have?

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MATERIA: INGLESE Candidato _______________________________________

3. What is climate change? What was the main objective of “COP 21”?

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA

ESAME DI STATO a.s. 2017/18

CLASSE V sez. A Biotecnologie Ambientali

DATA : 14 maggio 2018

DISCIPLINE: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

MATEMATICA INGLESE

TIPOLOGIA DELLA PROVA: B QUESITI PROPOSTI: 12 (ogni disciplina tre quesiti) NUMERO DI RIGHE PER LA RISPOSTA: MASSIMO 15

DURATA DELLA PROVA: 3 ORE

STRUMENTI CONSENTITI: CALCOLATRICE

DIZIONARIO BILINGUE e/o MONOLINGUE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “STANISLAO CANNIZZARO” Via Raffaello Sanzio, 2 20017 RHO (MI)

tel. 029303576/7 fax 029302752 www.itiscannizzaro.gov.it e-mail [email protected]

ISO 9001- Cert.n 3693/0

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Candidato _______________________________________

1. Specificare la legge quantitativa sulla quale si basano i metodi ottici di analisi, specificando i parametri rappresentati. Spiega almeno due fattori chimici e fisici che possono portare alla deviazioni di tale legge. Criteri per la scelta delle cuvette in base al campo spettrale in cui si deve effettuare l’analisi.

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Candidato _______________________________________

2. Preparazione di campioni in spettrofotometria IR: solidi e liquidi (idrocarburi e altri composti). Cosa sostituisce il monocromatore in uno spettrofotometro FT-IR e cosa indica tale sigla. Quale porzione dello spettro IR identifica inequivocabilmente una sostanza e come viene chiamata.

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MATERIA: ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Candidato _______________________________________

3. Fatta una serie di misure occorre scegliere il valore che sia rappresentativo di tutto l’insieme. Che cosa si intende per moda e per mediana di una serie di dati? Nel calcolare la media matematica di una serie di dati quale criterio viene utilizzato per scartare o meno i dati ritenuti anomali o aberranti? Che cosa si intende per intervallo di fiducia e come varia al variare della deviazione standard (motivare la risposta data)?

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MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE Candidato _______________________________________ 1. Le biotecnologie e le tecniche di ingegneria genetica hanno reso possibile la creazione

di ceppi microbici specializzati capaci di compiere la degradazione di uno o più xeno biotici tossici presenti in un sito contaminato. Spiega in che modo un microrganismo geneticamente modificato(MGM) può degradare più inquinanti ambientali contemporaneamente.

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MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE Candidato _______________________________________ 2. La diffusione degli impianti industriali e il traffico veicolare comportano la continua emissione in atmosfera di effluenti gassosi inquinanti. Spiega le caratteristiche dei macroinquinanti e dei microinquinanti

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MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE Candidato _______________________________________

3. Spiega cosa si intende per smog fotochimico e qual è la sua origine.

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MATERIA: MATEMATICA Candidato _______________________________________

1. Data la funzione

g) rappresentala nel piano cartesiano

h) calcolare l’integrale indefinito

i) determinare l’area che la curva delimita con l’asse delle ascisse nell’intervallo

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MATERIA: MATEMATICA Candidato _______________________________________

2. Data la funzione

a) determinarne il dominio e rappresentarlo nel piano cartesiano b) calcolarne le derivate parziali prime c) scrivere l’equazione del piano tangente alla superficie nel punto

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MATERIA: MATEMATICA Candidato _______________________________________

3. Da un mazzo di 40 carte si estrae 3 volte una carta con reimmissione. Si consideri

la variabile casuale X =numero di volte che esce una carta di picche. Determinare:

a) la distribuzione di probabilità di X, il valor medio, la varianza e la deviazione standard di X

b) la probabilità che esca carta di picche almeno 1 volta c) la probabilità che esca carta di picche al massimo 2 volte

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Biotecnologie Ambientali

MATERIA: INGLESE Candidato _______________________________________

1. What is it meant by “carbon footprint”? What can we do to reduce it?

2. Outline the main aspects of your teamwork study on Immune System (Autoimmune diseases; C.A.R. Therapy; Fever and Inflammation; Vaccines; Stem Cells).

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MATERIA: INGLESE Candidato _______________________________________

3. Alternative energy: advantages and disadvantages of wind power.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA

1^ PROVA SCRITTA TIPOLOGIA SCELTA:

……………………………………

COGNOME ………………………… NOME: ……………………………….............. CLASSE:

TIPOLOGIA A: analisi e commento, di un testo letterario e non, in prosa o poesia

valutazione 0 1 2 3 4 5

1 Completezza analisi: aspetti contenutistici (comprensione del testo), metrici, stilistici, retorici

2 Competenze linguistiche e ortosintattiche Proprietà terminologica dell’analisi letteraria mirata ad una lettura articolata del testo

3 Organizzazione ed elaborazione delle risposte alle domande proposte in modo di arrivare ad un commento organico

4 Approfondimento del testo fino ad arrivare ad una sua interpretazione contestualizzata

Totale /15

TIPOLOGIA B: sviluppo di un argomento storico/politico, socio/ economico, artistico/ letterario,

tecnico/scientifico

valutazione Saggio breve 0 1 2 3 4 5

1 Capacità di avvalersi del materiale di documentazione proposto

2 Capacità di elaborare il materiale di documentazione in modo completo ed autonomo

3 Capacità di far emergere il proprio punto di vista, argomentandolo adeguatamente e tenendo i fatti distinti dall’interpretazione

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Registro stilistico adeguato all’argomento

Totale /15

Valutazione Articolo di giornale 0 1 2 3 4 5

1 Capacità di avvalersi e di elaborare il materiale di documentazione proposto

2 Possesso di conoscenze relative all’argomento

3 Capacità di far emergere il proprio punto di vista, argomentandolo con un taglio personale e tenendo i fatti distinti dall’interpretazione

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Linguaggio coerente con l’argomento e il destinatario

Totale /15

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TIPOLOGIA C: sviluppo di un argomento di carattere storico.

valutazione 0 1 2 3 4 5

1 Conoscenza esatta degli avvenimenti in senso diacronico e sincronico

2 Organizzazione dei fatti distinti dall’interpretazione Capacità di argomentare le proprie interpretazioni

3 Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per arrivare ad una valutazione critica

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Competenze lessicali di tipo storiografico

Totale /15

TIPOLOGIA D: trattazione di un tema su argomento di ordine generale

valutazione 0 1 2 3 4 5

1 Capacità di costruire un discorso ordinato e coerente in cui emerga il nucleo centrale e sia ben motivata la trattazione

2 Capacità di sostenere adeguatamente l’argomentazione e/o la confutazione, mostrando conoscenze adeguate

3 Capacità di esprimere le proprie convinzioni personali e di argomentarle con autonomia di giudizio

4 Competenze linguistiche e ortosintattiche Possesso di competenze linguistiche adatte al tema

Totale /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

INDICATORI

PUNTEGGIO

MASSIMO ATTRIBUIBILE

DESCRITTORI

MISURAZIONE

PUNTEGGIO ASSEGNATO

Conoscenza degli argomenti richiesti e pertinenza alla traccia

8 punti

-Conosce e sviluppa gli argomenti in modo completo, esaustivo e approfondito -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo completo e adeguato alle richieste -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo completo -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo adeguato ma non sempre approfondito -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo essenziale -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo generico e elementare -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo parziale e superficiale -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo lacunoso -Conosce e sviluppa gli argomenti in modo gravemente lacunoso

8

7.5

7

6

5.5

4

3

2

1

………………

Capacità di sviluppare i contenuti e di organizzare logicamente il discorso

4 punti

-svolgimento organico e consequenziale, esposizione fluida e corretta -svolgimento complessivamente organico, esposizione scorrevole con qualche imprecisione -sviluppo compiuto in forma elementare, esposizione generalmente scorrevole con qualche errore -svolgimento poco organico, esposizione non del tutto scorrevole con presenza di errori -svolgimento incoerente, esposizione pesante con errori diffusi

4

3

2.5

2

1

……………….

Competenze tecnico- lessicali

3 punti

-lessico ricco e pertinente -lessico appropriato -lessico mediamente pertinente -lessico elementare e non sempre preciso -lessico ripetitivo, incoerente e impreciso

3 2.5 2

1.5

1

………………..

Candidato …………………………………………………………………………………………………

Totale ………………………………

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

INDICATORE DESCRITTORE PUNTI

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

MOLTO LACUNOSA 1

SCORRETTA E INCERTA 2

PARZIALE 3

ESSENZIALE 4

SODDISFACENTE 5

BUONA 6

APPROFONDITA 7

COLLEGAMENTO TRA LE INFORMAZIONI, APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE, ANALISI E SINTESI

INCOMPLETI 1

INCERTI 2

CORRETTI, COMPLETI 3

EFFICACI, BEN STRUTTURATI 4

LINGUAGGIO SPECIFICO, ESPRESSIONE ED ESPOSIZIONE

INCOERENTE E CON GRAVI ERRORI

1

NON SEMPRE CORRETTO 2

CORRETTO 3

APPROPRIATO, RIGOROSO 4

Punteggio complessivo __/15

PUNTEGGIO

FINALE:

__/15