CLIDD - Clinica della Dislessia e Disgrafia Sistema CO.CLI.T.E. - Le Pratiche Ecologico-Dinamiche Schemi generali - Materiale provvisorio. C L I D D CLINICA DELLA DISLESSIA E DISGRAFIA SISTEMA CO.CLI.T.E. Piero Crispiani - Direttore scientifico Centro Italiano Dislessia - www.centroitalianodislessia.it www.centrostudiitard.it www.istitutoitard.it [email protected][email protected]1
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DISTURBI DI APPRENDIMENTO · Web viewSTUDI SU MENTE E MUSICA E PRATICA MUSICALE COMPARAZIONI ETNICO-LINGUISTICHE IL TRIVIO SCIENTIFICO MOTRICITA’ DISLATERALITA’ LINGUAGGIO LEGGERE
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CLIDD - Clinica della Dislessia e DisgrafiaSistema CO.CLI.T.E. - Le Pratiche Ecologico-DinamicheSchemi generali - Materiale provvisorio.
C L I D D
CLINICA DELLA DISLESSIA
E DISGRAFIA
SISTEMA CO.CLI.T.E.
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI DISTURBI SPECIFICI DI LETTURA, SCRITTURA E DELLE
ABILITA’ MATEMATICHE
SECONDO LE PRATICHEPiero Crispiani - Direttore scientifico Centro Italiano Dislessia - www.centroitalianodislessia.it
“La dislessia allora dovrebbe essere considerata come una conseguenza, tra le altre, di un disturbo che si può estendere al vasto settore delle prassie e delel gnosie relative allo spazio e al tempo”
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NEL DSM-IV
Disturbo della lettura F81.0 Disturbo del calcolo F81.2 Disturbo dell’espressione scritta F81.8
Disturbo dell’apprendimento NAS F81.9Disturbo di sviluppo della coordinazione F82Disturbo della espressione del linguaggio F80.1Disturbo misto della espressione e della ricezione
del linguaggio F80.2Disturbo della fonazione F80.0Balbuzie F98.5Disturbo della comunicazione NAS F80.9
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SINDROME INTEGRATA ED ECOLOGICA
Dislessia, Disgrafia, Discalculia
Seppur in diverso grado o, talvolta, solo come condizione pregressa (riconoscibile in situazioni di stanchezza, di sollecitazione emozionale, di pressione o alterazione della normale velocità esecutiva).
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3 Conferma il DSM-IV-TR che “in alcuni casi di Ritardo Mentale Lieve, il livello di apprendimento nella lettura, nel calcolo o nell’espressione scritta è significativamente al di sotto dei livelli previsti. A.P.A., DSM-IV-TR, cit., p. 65.
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NEI MANUALI DIAGNOSTICI
IL PROBLEMA LESSICALE
NEL ICD-10
Con la sigla F 81 compaiono nel ICD-104 i Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche, articolato in:
- Disturbo specifico di lettura.- Disturbo specifico della compitazione.- Disturbo specifico delle abilità aritmetiche.- Disturbi misti delle abilità scolastiche.- Altri disturbi evolutivi delle abilità
scolastiche.- Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non
specificati.
4 OMS, ICD-10/Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e disturbi psichici e comportamentali, tr. it. Masson, Milano-Parigi-Barcellona 1992.
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A tali disturbi si attribuiscono caratteri generali:
1. compromissione significativa e persistente della funzione;
2. capacità intellettive nella norma;3. assenza di deficit sensoriali;4. assenza di danno neurologico;5. assenza di disturbi relazionali;6. normali opportunità educative.
Ulteriori caratteristiche:
- familiarità al 60-70% dei casi;- accentuata prevalenza nei maschi;- consistente associazione tra i diversi disturbi
di apprendimento;- eterogenei quadri funzionali;- eterogenei profili di sviluppo;- associazione con disturbi psico-patologici.
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a. Deficit del processamento visivo con implicazioni della disfunzione del sistema magnocellulare5 con esiti nel deficit e nel rallentamento della selezione visiva e delle “fissazioni successive”, fenomeno estensibile anche al processamento uditivo quale “deficit di processamento temporale rapido”, (M.Best, J.B.Demp, M.S.Livingstone, W.Lovegrove, J. Stein, A.M.Galaburda);
b. dislessia percettiva (D. J. Bakker, 1990), la difficoltà di selezione fonico-sillabica indice all’ativazione dell’Emisfero destro ed alla percezione dell’intero, quindi funzione vicariante;
5 General Magnocellular Dysfunction: il nucleo magnocellulare elabora/processa le info visive ed edutivi (Eden et al, 1996, Stein e Walsh).
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3.Disturbo prassico-gnosico, così definibile un insieme ampio di letture del fenomeno dislessico che concentra l’azione disordinata di funzioni coordinative e carico di percezioni, movimento, dominanza laterale, linguaggio ed organizzazione spazio-temporale: Hallgreen, Kocher, Roudinesco, Ajiuriaguerra, Borel-Maisonny, Granjion.
4. Disturbo della memoria di lavoro (V.A.Man, I.Y.Liberman, G.J.Hitc, E.Mc Auley, ecc.).
5. Disturbi della gestione dell’attenzione o dell’orientamento attentivo (M.Plaza, H. Cohen).
6. Disturbo neuro-dinamico, con cui A. Rey6
riconosce una “malattia della lettura causata “da lievi deficienze sensoriali e da anomalie nella organizzazione dinamica dei circuiti cerebrali, responsabili di quelle coordinazioni visuo-uditive-verbali che assicurano l’atto
6 Rey A., “Presentazione” a F. Kocher , La rieducazione dei dislessici, Armando, Roma 1965.
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completo della percezione e della comprensione del linguaggio scritto”.
7.Disturbo fonologico come deficit primario della conversione grafema-fonema e della conseguente consapevolezza del lessico, comunque in correlazione diretta con le funzioni linguistiche e con disturbi del linguaggio (J.M.Carrol e M.J.Snowling, M. Coltheart, J.Masterson, P.Tallal, D.V.M. Bishop, C.Cornoldi, G.Stella, G.Sartori, S. Cazzaniga).
Tale disturbo a carico delle funzioni fonologiche è stato addebitato anche a cause neurobiologiche più delimitate, come la disfunzione magnocellulare di J. Stein o le alterazioni della migrazione neuronale, secondo il modello neurobiologico di F. Ramus, o il deficit cerebellare di Nicholson e Fawcet7.
8. Deficit di processing, processamento visivo, processamento uditivo, a carico della
7 Il riferimento al disturbo fonologico in Nicholson e Fawcet attiene tuttavia all’aspetto motorio e sequenziale della pronuncia o lettura di foni/grafemi, come disturbo dlel’automatizzazione.
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percezione e categorizzazione degli stimoli uditivi (P.Tallal, S.L.Miller, ecc.), processamento cognitivo, come la cecità verbale da A. Ombredane8 in avanti.
9. Deficit neurologici alle funzioni corticali superiori principalmente dell’emisfero sinistro e con interessamento della zona di Broca9
(Galaburda, Humphreys), di asimmetrie cerebrali, variazioni delle simmetrie, asimmetria invertita (Geschwind et al., Hynd et al.), anomalie del flusso elettrico cerebrale dell’emisfero sinistro (Hangman et al.).
10. Deficit cerebellare, a carico di una serie di funzioni controllate dal cervelletto e responsabili della competenze sequenziali in ambito motorio, linguistico, organizzativo, spazio-temporale, del pensiero, ecc., da cui
8 Ombredane A. ”Le mechanisme et la correction des difficultés de la lecture connues sous le nom de cécité verbale congenitale”, cit..
9 Va segnalato che la Zona di Broca è essenzialmente deputata alla motricità e determina disturbi di ordine motorio, ivi incluso il disturbo del linguaggio.
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lentezza e difficoltà nelle azioni fonologiche (Nicolson, Fawcett, Snowling e Stackhouse,Vicari)10.
11. Giuseppe Antonio Chiarenza – Disfunzione dei circuiti cerebrali, del “gioco dinamico” tra diverse funzioni (Dynamic play) per il coinvolgimento del cervelletto (timing). Incertezze nel movimento ballistico (simultanea attivazione di due movimenti coordinati, uno dopo l’altro, automatici, il cui controllo normalmente si raggiunge a 7 anni circa). Il dislessico esprime un rallentato Potenziale di Preparazione.
12. Piero CrispianiTeoria prassico-sequenziale, la Dislessia come
disprassia sequenziale.
10 Nicolson R. I., Fawcett A. J., “Dyslexia is more than a Phonological Disability”, in Dyslexia, 1, 1995, pp. 19-36; Fawcett A. J., Nicolson R. I., The dyslexia Screening Test, Psychological Corporation, London 1996; Nicolson R., Fawcett A. J., Dean P., “Dyslexia, development and the cerebellum”, in Trends Neuroscience, 24, 2001, pp. 515-516; Vicari S. et al., “Procedural Learning Deficit in Children with Developmental Dyspexia: Evidence for Cerebellar Insolvement in reading?”, in Neuropsychologia, 4, 2003, pp. 108-114
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Dalla interpretazione prassico-motoria di Orton, Kocher, Mucchielli e Bourcier, Cacciaguerra, Delicato, Bonistalli, Proietti, A. Parisi, Gruppo di ricerca CO.CLI.T.E.
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LE TEORIE DEL TRATTAMENTO
Criterio A - Rispetto al Target- Trattamento sul potenziamento percettivo- Trattamento prassico-gnosico- Trattamento motorio e visuo-motorio- Trattamento sulle funzioni attentive visive- Trattamenti linguistici
Criterio B - Rispetto all’Unità-base- Procedure fonologiche- Procedure globali- Procedure interattive
Criterio C - Rispetto alla velocità- Procedure sull’accuratezza- Procedure sulla velocità- Procedure ambivalenti
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VALUTAZIONI DEI TRATTAMENTI
- DIFFICOLTA’ VALUTATIVE
- VALUTAZIONI AUTOREFERENZIALI
INDICATORI DI QUALITA’- migliore fluidità;- più motivazione all’apprendimento;- migliore accuratezza,- migliore comprensione del testo;- migliore struttura frasale;- minore stancabilità;- migliore comprensione del testo di
problemi matematici;- migliore calcolo orale;- migliore incolonnamento delle operazioni;- sufficiente richiamo delle tabelline;- miglioramento complessivo della lettura in
forma stabile ed in testi diversi;- migliore autostima.
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