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Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.
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Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Jan 01, 2016

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Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno. Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno. Rappresentazione della nuvola di carica dell’orbitale 1s. Rappresentazione della nuvola di carica dell’orbitale 2s. - PowerPoint PPT Presentation
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Page 1: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Page 2: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Rappresentazione della nuvola di carica dell’orbitale 1s.

Rappresentazione della nuvola di carica dell’orbitale 2s.

Page 3: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Rappresentazione dei 3 orbitali 2p secondo le loro superfici limite.

Page 4: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Rappresentazione dei 3 orbitali 2p secondo le loro superfici limite.

Rappresentazione dei 5 orbitali 3d secondo le loro superfici limite.

Page 5: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Rappresentazione dei 7 orbitali 4f secondo le loro superfici limite.

Page 6: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Schema dei livelli energetici dell’atomo di idrogeno.

Page 7: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Successione dei livelli energetici negli atomi polielettronici.

Page 8: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Regola per ottenere la successione dei livelli energetici.

Page 9: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Nel 1928 P. Dirac, modificando l’equazione d’onda per l’elettrone, introdusse un quarto numero quantico, detto magnetico di spin (ms), che può assumere soltanto due valori: +1/2 e –1/2.

Riassumendo avremo:

Page 10: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Principio di esclusione di Pauli

In un atomo non possono coesistere elettroni aventi tutti e quattro i numeri quantici uguali.

Ciò implica che due elettroni che occupano lo stesso orbitale, e che, quindi hanno gli stessi valori di n, l ed m, debbono avere diversi valori di ms. Dal momento che solo due valori di ms sono possibili (+1/2 e –1/2) altro modo di enunciare tale principio è:

Ogni orbitale è occupato al più da due elettroni, ed essi debbono avere spin opposto.

Page 11: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Principio di esclusione di Pauli

In un atomo non possono coesistere elettroni aventi tutti e quattro i numeri quantici uguali.

Ciò implica che due elettroni che occupano lo stesso orbitale, e che, quindi hanno gli stessi valori di n, l ed m, debbono avere diversi valori di ms. Dal momento che solo due valori di ms sono possibili (+1/2 e –1/2) altro modo di enunciare tale principio è:

Ogni orbitale è occupato al più da due elettroni, ed essi debbono avere spin opposto.

Principio di massima molteplicità di Hund

La configurazione di minima energia è quella che presenta il maggior numero di spin paralleli.

Ciò implica che due o più elettroni che occupano orbitali aventi stessa energia (degeneri), lo faranno in modo da occupare, a spin parallelo, il maggior numero di tali orbitali possibili. Gli eventuali elettroni eccedenti si disporranno a spin antiparallelo secondo il principio di esclusione.

Page 12: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Costruzione ideale degli atomi (Aufbau)

Page 13: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Tavola Periodica degli elementi

Page 14: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Struttura a blocchi della tavola periodica

Page 15: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Configurazione elettronica degli elementi nello stato fondamentale

Page 16: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Dipendenza del volume atomico degli elementi da Z

Page 17: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Raggi atomici di alcuni elementi (in pm=10–12 m)

Page 18: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Dipendenza dell’energia di 1^ ionizzazione da Z

Page 19: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

EI = +494 kJmol–1

AE = –349 kJmol–1

E1 = +145 kJmol–1

ClNagClgNa

gClegCl

egNagNa

)()(

)()(

)()(

Legame ionico

Page 20: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

EI = +494 kJmol–1

AE = –349 kJmol–1

E1 = +145 kJmol–1

ClNagClgNa

gClegCl

egNagNa

)()(

)()(

)()(

Legame ionico

Page 21: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

EI = +494 kJmol–1

AE = –349 kJmol–1

E1 = +145 kJmol–1

ClNagClgNa

gClegCl

egNagNa

)()(

)()(

)()(

Legame ionico

Il processo di formazione di una coppia ionica

sarebbe sfavorito energeticamente se non si

tenesse conto del contributo dell’energia

potenziale derivante dall’attrazione

elettrostatica tra ioni di segno opposto,

espressa dalla relazione:

Page 22: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Ep = – 9,67 10–19 J

E2 = – 9,67 10–19 J 6,02 1023 = – 582 kJ mol–1

Legame ionico

Page 23: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Ep = – 9,67 10–19 J

E2 = – 9,67 10–19 J 6,02 1023 = – 582 kJ mol–1

La variazione di energia complessiva per la formazione di una mole

di coppie ioniche (Na+ e Cl –) allo stato gassoso, è:

E = E1 + E2 = +145 kJ mol–1– 582 kJ mol–1 = – 437 kJ mol–1

Legame ionico

Page 24: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Ep = – 9,67 10–19 J

E2 = – 9,67 10–19 J 6,02 1023 = – 582 kJ mol–1

La variazione di energia complessiva per la formazione di una mole

di coppie ioniche (Na+ e Cl –) allo stato gassoso, è:

E = E1 + E2 = +145 kJ mol–1– 582 kJ mol–1 = – 437 kJ mol–1

Per la formazione di cristalli di cloruro di sodio, dobbiamo

considerare la seguente reazione:

Legame ionico

Page 25: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Ep = – 9,67 10–19 J

E2 = – 9,67 10–19 J 6,02 1023 = – 582 kJ mol–1

La variazione di energia complessiva per la formazione di una mole

di coppie ioniche (Na+ e Cl –) allo stato gassoso, è:

E = E1 + E2 = +145 kJ mol–1– 582 kJ mol–1 = – 437 kJ mol–1

Per la formazione di cristalli di cloruro di sodio, dobbiamo

considerare la seguente reazione:

Legame ionico

ClegCl

egNagNa

gClgCl

gNasNa

)(

)()(

)()(2

1

)()(

2

Ciclo di Born-Haber

E1 = +109 kJmol–1

E2 = +122 kJmol–1

E3 = +494 kJmol–1

E4 = –349 kJmol–1

Page 26: Distribuzione dei colpi su un bersaglio da tiro a segno.

Ep = – 9,67 10–19 J

E2 = – 9,67 10–19 J 6,02 1023 = – 582 kJ mol–1

La variazione di energia complessiva per la formazione di una mole

di coppie ioniche (Na+ e Cl –) allo stato gassoso, è:

E = E1 + E2 = +145 kJ mol–1– 582 kJ mol–1 = – 437 kJ mol–1

Per la formazione di cristalli di cloruro di sodio, dobbiamo

considerare la seguente reazione:

Legame ionico

ClegCl

egNagNa

gClgCl

gNasNa

)(

)()(

)()(2

1

)()(

2

Ciclo di Born-Haber

E1 = +109 kJmol–1

E2 = +122 kJmol–1

E3 = +494 kJmol–1

E4 = –349 kJmol–1