DISLESSIA MODELLO A DUE VIE DI LETTURA
DISLESSIA MODELLO A DUE VIE DI LETTURA
LA VALUTZIONE DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA
CONSENSUS CONFERENCE
Per la questione della valutzione psicometica non sono esplicitate le prove specifiche da utilizzare né quali e quanti dovrebbero essere i parametri che devono ricadere nella fascia critica
Se due clinici usano strumenti diversi scegliendo tra lettura di un brano, lista di parole e di non parole e usano diversi parametri per definire la fascia critica (centili o ds) può accadere che raggungano risultati diversi…
-Ad esempio per la velocità: sillabe al secondo, secondi per sillaba, tempi totali di esecuzione
CONSENSUS CONFERENCE
Cattaneo(2007) ha chiaramente documentato che nel valutare la rapidità di lettura con l’uso del numero di sillabe lette in un secondo versus con il tempo in secondi richiesto per la lettura di una sillaba porta a risultati diversi
Tressoldi e Vio (2007) osservano come le difficoltà di valutazione possono essere ridotte se si fa riferimento ai comunu stumenti di valutazione e alle loro misure di standardizzazione
Prove di lettura e comprensione MT (Cornoldi, Colpo, Gruppo MT, 1998).
Valutano rapidità e correttezza, comprensione nella lettura dalla metà della I classe della primaria alla classe III scuola secondaria.
Si chiede al bambino di leggere un brano adatto per età e livello di scolarizzazione cercando di commettere meno errori possibili, leggendo speditamente
Punteggi valutano rapidità (tempo complessivo e sillabe al secondo) e la correttezza
PROVE MT
Per ogni brano MT ci sono norme per ogni classe di scuola primaria e secondaria.
Dato che i brani sono di complessità diversa ciò facilita la valutazione longitudinale del cambiamento del bambino, permettono di rilevare l’effetto dell’intervento
PROVE MT
DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA
DISORTOGRAFIA: DISTURBO DELLA CORRETTEZZA DELLA SCRITTURA INTESA COME TRASCRIZIONE TRA FONOLOGIA E RAPPRESENTAZIONE GRAFEMICA DELLA PAROLA
CONSENSUS CONFERENCE (2007)
LA DISLESSIA E' UNO SPECIFICO DISTURBO DELL'AUTOMATIZZAZIONE (VELOCITA') E NELLA CORRETTEZZA DELLA LETTURA
versus
DISGRAFIA: DIFFICOLTA' NELLA REALIZZAZIONE MANUALE DEI GRAFEMI, QUINDI NEL GRAFISMO
•Stadio logografico– Età prescolare– Vengono apprese le proprietà più salienti delle
parole (per es., il gruppo “mm” nella parola “mamma”)
•Stadio alfabetico– Vengono discriminate le singole lettere – Vengono messe in corrispondenza le lettere con
i suoni– Vengono lette parole nuove
Apprendimento della lettura (modello di Frith)
•Stadio ortografico– 9-10 anni di età– Riconoscimento della forma globale di una
buona parte delle parole – Le strategie dello stadio precedente
(conversione tra segni grafici e suoni) sono usate in parallelo, per es. nella lettura di parole nuove
Le lingue alfabetiche, a seconda dell’ortografia che le
caratterizza, sono classificate in “trasparenti o superficiali”,
quelle che hanno generalmente una corrispondenza tra
“grafema e fonema” (l’Italiano, lo Spagnolo, ecc..) e “opache o
profonde”, quelle che hanno lettere a cui corrispondono diversi
suoni e fonemi che possono essere scritti in più modi (l’Inglese,
l’Olandese, ecc..).
•Imparare a leggere in un sistema alfabetico significa capire che esistono delle corrispondenze e relazioni tra i grafemi e i fonemi, indipendenti dal significato. Questo apprendimento può avvenire in modo implicito o attraverso un insegnamento esplicito e diretto di queste corrispondenze. Ad esempio nella lingua italiana, per la corrispondenza quasi totale tra fonemi e grafemi, basata su regole di conversione grafema-fonema, è preferibile una didattica di tipo fono-sillabico).
DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA
Il bambino disortografico non è semplicemente “ignorante” nelle regole ortografiche, cioè non conosce le regole ortografia ma lo studente ha difficoltà processuali e di automatizzazione sottostanti
Disturbo specifico dell'apprendimento della decodifica di lettura (decifrativa)
L'apprendimento della decodifica-conversione grafema – fonema si affrontano insieme alle competenze ortografiche
Ad esempio fatica ad analizzare la composizione fonologica delle parole e a passare da un codice fonetico ad uno grafemico
DISLESSIA MODELLI INTERPRETATIVI
IPOTESI DEL DOPPIO DEFICIT
Ipotesi che il locus del disturbo si possa distinguere in:
1. DEFICIT DELLA COMPONENTE FONOLOGICA
2. INEFFICIENZA NEL RECUPERO RAPIDO DI INFORMAZIONI E QUINDI DI DENOMINAZIONE
(NAMING) VELOCE
PROBLEMA DI FLUENZA DOVUTO AD UN RALLENTAMENTO NEI PROCESSI DI RECUPERO
DALLA MEMORIA A LUNGO TERMINE DELLE INFORMAZIONI LESSICALI
A CONFERMA DI QUESTO MODELLO
LA CORRETTEZA NELLA LETTURA PUO' RAGGIUNGERE LIVELLI DI NORMALITA' SOPRATTUTTO DOPO TRATTAMENTO MENTRE LA VELOCITA' SI NORMALIZZA IN POCHI CASI
IL PROCESSO DI LETTURA E’ RAPIDO E AUTOMATICO
TR
ROSSO VERDE
EFFETTO STROOP Nome del colore?
1) Non possiamo ignorare il significato di una parola scritta
2) Il processo di lettura è veloce
3) Il recupero del significato di una parola interferisce con il recupero di un concetto vicino
IL MODELLO A DUE VIE DELLA LETTURAColtheart, Rastle, Perry, Langdon & Ziegler, 2001
Il processo di lettura è scomponibile in una serie di componenti funzionali
Il processo di lettura ad alta voce può avvenire attraverso due procedure:
via non lessicalevia lessicale
Le due vie hanno in comune la prima componente e l’ultima
Sistema Semantico
LessicoOrtograficoin entrata
ConversioneG/F
cane
/kane/
LessicoFonologico
in uscita
Buffer Fonemico
AnalisiVisivo
Ortografica
Lo stadio iniziale della lettura di una parola è una analisi visivo-ortografica dell’input.
Nello stadio finale l’informazione che permette la corretta pronuncia della parola viene trasferita in un magazzino di memoria temporaneo detto buffer fonemico.
Sistema Semantico
LessicoOrtograficoin entrata
ConversioneG/F
cane
/kane/
LessicoFonologico
in uscita
Buffer Fonemico
AnalisiVisivo
Ortografica
Lo stadio iniziale della lettura di una parola è una analisi visivo-ortografica dell’input.
Il processo di lettura ad alta voce può avvenire attraverso due procedure:
via non lessicalevia lessicale
Sistema Semantico
LessicoOrtograficoin entrata
ConversioneG/F
cane
/kane/
LessicoFonologico
in uscita
AnalisiVisivo
Ortografica
Buffer Fonemico
Via non lessicale Permette di leggere una parola grazie alle regole di conversione grafema-fonema.
Via lessicale NON SEMANTICA Permette il riconoscimento della forma intera di una parola attivando la corrispondente entrata lessicale prima nel lessico ortografico e poi nel lessico fonologico
Sistema Semantico
LessicoOrtograficoin entrata
ConversioneG/F
LessicoFonologico
in uscita
AnalisiVisivo
Ortografica
Buffer Fonemico
cane
/kane/
Che cosa è il lessico?
Equivalente mentale di un dizionario
Via lessicale SEMANTICAla pronuncia di una parola viene recuperata dal lessico mentale dopo che ne è stato recuperato il significatoSistema Semantico
LessicoOrtograficoin entrata
ConversioneG/F
LessicoFonologico
in uscita
AnalisiVisivo
Ortografica
Buffer Fonemico
cane
/kane/
Il Sistema semantico è una componente
separata
La via non lessicale
E’ indispensabile per leggere parole sconosciute. E’ grazie a questa procedura che riusciamo a leggere parole nuove, mai incontrate prima.
PERCHE’ DUE VIE?
La via lessicale
E’ indispensabile per leggere parole irregolari, come yacht, che può essere letta correttamente solo attraverso l’attivazione della rappresentazione fonologica della parola nel lessico fonologico, attivata a sua volta dalla rappresentazione ortografica.
•Dislessia di superficie– I pazienti dislessici di superficie tendono a
leggere le parole regolari meglio di quelle irregolari e a regolarizzare queste ultime
– Questi sintomi possono essere spiegati postulando un disturbo selettivo della via lessicale di lettura con preservazione della via non-lessicale
Il modello a due vie e i disturbi acquisiti della lettura
Dislessia fonologicaNella dislessia fonologica si osserva una corretta lettura delle parole sia regolari sia irregolari ma vi è una lettura deficitaria delle non-parole
Secondo il modello a due vie, ciò si può spiegare postulando un disturbo selettivo delle componenti non lessicali e una preservazione delle componenti lessicali
Il modello a due vie e i disturbi acquisiti della lettura
•Modello a due vie della scrittura
•Via lessicale diretta – Per le parole conosciute, e per quelle in cui la
corrispondenza suono-scrittura non è regolare, la forma scritta della parola viene recuperata nel lessico ortografico
•Via non lessicale – i suoni che compongono la sequenza fonologica
(fonemi o insiemi di fonemi) vengono analizzati e convertiti in una stringa di grafemi
La scrittura
•Stadio logografico– Età prescolare– Vengono apprese le proprietà più salienti delle
parole (per es., il gruppo “mm” nella parola “mamma”)
•Stadio alfabetico– Vengono discriminate le singole lettere – Vengono messe in corrispondenza le lettere con
i suoni– Vengono lette parole nuove
Apprendimento della lettura
•Stadio ortografico– 9-10 anni di età– Riconoscimento della forma globale di una
buona parte delle parole – Le strategie dello stadio precedente
(conversione tra segni grafici e suoni) sono usate in parallelo, per es. nella lettura di parole nuove
S eco n d o il m o d e llo d i ap p ren d im en to d e lla le ttu ra p ro p o sto d a U ta F rith (1 9 8 5 ) i
b am b in i p assan o d a u n a to ta le ign o ran z a d e i rap p o rti tra lin gu a g g io o ra le e sc ritto
a ll 'au to m atiz z az io n e d e i p ro cess i d i le ttu ra a ttrav e rso 4 fa s i, c ia scu n a d e lle q u a li è
ca ra tte riz z a ta d a ll 'ac q u is iz io n e d i n u o v e p ro ced u re , d a l co n so lid am en to e
d a ll’au to m atiz z az io n e d elle co m p e ten z e g ià acq u is ite . N e llo s tad io logogra fico , ch e
co in c id e so litam en te co n l 'e tà p resco la re , il b am b in o u tiliz z a in d iz i v is iv i sa lien ti p e r
co s tru ire u n v o cab o la rio v is iv o ch e g li p e rm ette d i rico n o sce re “a v is ta” p a ro le m o lto
fam ilia ri.
lo s ta d io a lfa b e tico in cu i il b am b in o im p ara a d isc rim in a re le v a rie le tte re e d è in g rad o d i o p e ra re la co n v e rs io n e g ra fem a -fo n em a , p o ten d o in q u es to m o d o leg g ere s illab an d o ad a lta v o c e . N e l su ccess iv o s ta d io o rto g ra fico , il b am b in o p ro n u n c ia ad a lta v o ce in te re p a ro le e co m p ie in te rn am en te u n a co n v ers io n e d i u n ità o rto g ra fich e in u n ità fo n o lo g ich e ren d en d o p iù v e lo ce la le ttu ra .
L o s tad io less ica le , l’u ltim o , è p o ss ib ile so lo q u an d o il b am b in o , fo rm ato s i u n
v o cab o la rio le ss ica le , r ie sce a le g ge re le p a ro le e ad a cc ed ere a l re la tiv o co n ten u to
sem an tico sen z a d o v er recu p e ra re il fo n em a (su o n o ) asso c ian d o lo a l risp e ttiv o
g ra fem a (s im b o lo o le tte ra ) ed è ca ra tte riz z a to d a u n a le ttu ra flu id a , au to m atica e
v e lo ce , so p ra ttu tto p e r le p a ro le a ltam en te freq u en ti e fam ilia ri .
E se m p io d i le ttu ra le s s ic a le
Il b am b in o u tiliz z e rà sem p re le m o d a lità d i le ttu ra d e g li s tad i p re ced en ti q u an d o s i
tro v e rà d i f ro n te a p a ro le n u o v e o a p a ro le sen z a se n so (n o n p a ro le ).
U n n o rm o -le tto re ten d e a fissa re lo sgu ard o su lle p a ro le co n ten u to (e s : p a rtita ,
sq u ad ra ) e n o n su lle p a ro le fu n z io n e (e s : d i, p e r) co lte co n u n a v is io n e p e rife rica .
M o lte p a ro le v en go n o fis sa te u n a v o lta , m en tre a ltre ricev o n o d u e p u n ti d i f issaz io n e .
I m o v im en ti sac cad ic i so n o p iù b rev i o p iù am p i a seco n d a d e lla s trin g a su c cess iv a .
A l co n tra rio , n e lla le ttu ra d i u n b am b in o d is le ss ico , i m o v im en ti sacc ad ic i so n o
m o lto n u m ero s i e q u as i sem p re p o co am p i, il c h e p o treb b e su g gerire ch e v i è u n o
sca rso u so d i le ttu ra le ss ica le e u n a m a g g io re d ip en d en z a d a u n ’e l ab o raz io n e
seq u en z ia le d e lle le tte re , co m e n e lla le ttu ra fo n o lo g ic a .
L a le ttu ra d e i d is le ss ic i s i d iffe ren z ia d a i le tto ri tip ic i p e r: u n a m in o re co rre ttez z a ,
ev id en te in u n m in o r n u m ero d i g ra fem i d e c ifra ti co rre ttam en te ; u n a m in o re
e ffic ien z a d e l rico n o sc im en to le ss ica le (m in o r n u m ero d i p a ro le rico n o sc iu te ); la
p e rm an en z a , so p ra ttu tto n e l 2 ° e 3 ° an n o d e lla scu o la p rim aria , d i u n a le ttu r a
fo n o lo g ic a “ in te rm ed ia" (cen tra ta su lla d ec if ra z io n e ad a lta v o ce d i p a rti d e lla
s trin ga ); l’u so d i u n a le ttu ra le ss ica le p e r u n a p e rcen tu a le d i p a ro le m o lto b assa .
(O rso lin i e t. a l., 2 0 1 4 ). I b am b in i d is le ss ic i r im an go n o m o lto a lu n go in u n a fa se in
cu i la le ttu ra è in c en tra ta su lla s illab az io n e ad a l ta v o ce e p assan o so lo d o p o m o lto
tem p o a u n a ssem b lag g io fo n e tico in te rn o re la tiv am en te v e lo ce ( O rso lin i e t a l.,
2 0 1 4 ).