DISGRAFIA: SEGNI PREDITTIVI NELLA SCUOLA D’INFANZIA 1 Dott.sa Veronica Chichizzola
DISGRAFIA: SEGNI PREDITTIVI NELLA SCUOLA D’INFANZIA
1 Dott.sa Veronica Chichizzola
PREMESSE
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SCRITTURA: apprendimento complesso che
dipende dalla maturazione e dall’integrazione di
competenze appartenenti ad ambiti funzionali
diversi (Abilità visive, Abilità motorie,
Abilità visuo-motorie, Abilità linguistiche)
DISGRAFIA: difficoltà di apprendimento della
scrittura. E’ in aumento esponenziale ed è spesso
sottovalutata. Raramente si trova come disturbo
isolato. Più spesso associato agli altri DSA
(dislessia, discalculia,disortografia) o ai DCD
(developmental coordination disease)
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DISGRFIA: Definizioni
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LINEE GUIDA SINPIA: La disgrafia evolutiva è
definita come un disturbo specifico
dell’apprendimento caratterizzato dalla difficoltà a
riprodurre segni alfabetici e numerici che riguarda
esclusivamente il grafismo, inteso come processo
di realizzazione grafica: si distingue quindi dalla
disortografia in quanto non è un disturbo
riguardante in primis la comprensione e
l’acquisizione delle regole ortografiche e
sintattiche, nonostante che le difficoltà di rilettura e
di autocorrezione possano influire sull’acquisizione
di tali competenze
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Dal punto di vista della classificazione
diagnostica l’ICD-10 inserisce la disgrafia con gli
altri DSA nel gruppo dei disturbi dello sviluppo
psicologico sotto la dicitura Disturbi Specifici
delle Abilità Scolastiche, specificando che è
spesso correlata con impaccio motorio,
maldestrezza, disturbo motorio fine e disturbi di
esecuzione motoria di ordine disprassico; spesso
sono compromesse le prestazioni nei compiti
cognitivi visuo-spaziali.
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Il DSM-IV la inquadra all’interno dell’Asse I
denominandola Disturbo dell’Espressione
Scritta.
Nell’ICF viene inserita nel capitolo delle
Funzioni Mentali e viene descritta come
compromissione nell’utilizzo dei segni, dei
simboli, delle sequenze, della coordinazione e
delle funzioni dell’esperienza di sé e
dell’immagine corporea.
La sua componente principale è di
TIPO MOTORIO, il che la rende
profondamente diversa dagli altri DSA
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DISGRAFIA: CAUSE
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ORIGINE
NEUROBIOLOGICA
(predisposizione
ereditaria, genetica?)
CARENZE NELLE ABILITA’ DI BASE
(memoria, attenzione,orientamento spaziale,percezione visiva,coordinazione occhio-mano,ecc…
CONDIZIONI CHE LA FAVORISCONO
ansia,tensione, scarsa autostima, scarsi stimoli, difficoltà relazionali, ecc..
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Escludendo le cause neurobilologiche, il generale
peggioramento nella calligrafia degli studenti,
segnalato da insegnanti di scuole di vario grado,
trova probabili spiegazioni in almeno due ordini di
fattori
CAUSE SOCIO-CULTURALI CAUSE INERENTI A
SCELTE E
METODOLOGIE
DIDATTICHE
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CAUSE SOCIO-CULTURALI
Svalutazione, nella civiltà occidentale, della manualità, delle sue potenzialità creative e del suo ruolo negli apprendimenti
Giochi meno corporei,meno ingegno,creatività,autonomia,riduzione degli spazi disponibili per il gioco libero
Tempi stretti,vita frenetica
Utilizzo, spesso eccessivo, di tv, videogame, tablet /computer quali mezzi di gioco e di svago
Svantaggio socio-economico
SCELTE E METODOLOGIE DIDATTICHE
Assenza, nei programmi scolastici ministeriali, di indicazioni rispetto alla didattica della scrittura come competenza motoria strumentale di base, indipendente dalla sua funzione comunicativa
Poca attenzione all’insegnamento del gesto grafico,della postura e di impugnature adeguate
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Cosa possiamo fare?
L’interesse per la scrittura come
movimento deve trovare, o meglio,
RITROVARE le sue radici nella scuola,
quale ambiente “naturale” di apprendimento
e di consolidamento di questa competenza
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EVOLUZIONE DEL GESTO
GRAFICO
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La capacità di scrittura è il risultato dell’apprendimento
nel primo ciclo di studi, ma l’evoluzione delle capacità
grafiche è il frutto di competenze che si sviluppano fin
dalla prima infanzia
Il GESTO GRAFICO è l’atto di motricità fine più preciso
che l’essere umano impari e, per acquisirne padronanza,
occorrono tempo ed allenemento
SCARABOCCHIO DISEGNO SCRITTURA
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Dallo scarabocchio al disegno…
1 anno- 1 anno e mezzo: prevale l’impulsività. E’ la prima traccia che il bambino lascia di sé nel mondo. Puro piacere di movimento (es. impronte delle mani sul muro)
18 mesi: inizio dell’attività grafica. Lo strumento grafico, tenuto forte con impugnatura a pugno,viene guidato in modo casuale dalla mano. I movimenti sono ampi e rapidi, senza controllo.
20 mesi: tracciati omolaterali collocati prevalentemente alla destra del foglio, se tracciati con la mano dx, prevalentemente alla sinistra del foglio, se tracciati con la mano sinistra. Centrifughi
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2 anni e mezzo: il controllo motorio è migliorato; il bambino vede e imita la scrittura dell’adulto
20-30 mesi: lo spazio su cui scrive è “proprio” del bambino . L’occhio dirige la direzione della mano sul foglio. Il bambino da un significato al tracciato esponendolo verbalmente
Compaiono tondini,linee spezzate, puntini come precursori della scrittura stampata e corsiva
3 anni e mezzo: il bambino inizia a produrre disegni che contengono differenziazione rappresentativa
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EVOLUZIONE DELLA FIGURA
UMANA
Fra i 3 e i 4 anni il bambino cerca di raffigurare “la persona” (con un unico schema grafico rappresenta chiunque)
A 4 anni e mezzo il bambino disegna il primo abbozzo di tronco
A 5 anni “l’omino” è riconoscibile: oltre agli occhi, naso e bocca, c’è il tronco da cui spuntano braccia e gambe
A 6 anni “l’omino” si arricchisce del collo e delle mani in fondo alle braccia
Dai 6 agli 11 anni la figura umana viene curata nei minimi particolari
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L’elaborazione dello scritto è il
risultato dell’integrazione
sequenziale di:
Abilità motorie
Abilità linguistiche
Abilità visuo-percettive
Abilità attentive
Abilità emotive
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L’integrazione sequenziale di tutte queste
abilità costituisce il bagaglio di competenze
di cui il bambino necessita per affrontare
l’ultima tappa di questo lungo percorso:
l’acquisizione della scrittura
Emisfero sinistro: elaborazione di
carattere
verbale
Emisfero destro: elaborazione di
ordine spaziale
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PREREQUISITI SPECIFICI DELLA
SCRITTURA
Coordinazione dinamica arto superiore
Coordinazione oculo-manuale globale e fine
Motricità fine
Organizzazione spazio-temporale
Percezione e analisi visiva
Memoria a breve e lungo termine
Abilità fonologiche, metafonologiche e linguistiche
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Equilibrio
Controllo posturale
Lateralizzazione
PREREQUISITI GENERALI DELLA
SCRITTURA
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Cosa possono OSSERVARE le
maestre?
Disposizione spaziale
Percezione dello schema corporeo
Orientamento nello spazio (sinistra/destra)
Qualità del tratto grafico
Pressione sul foglio
Ritocchi e cancellature
Abilità di copiatura delle figure
Abilità di riproduzione delle lettere
Abilità percettivo-visive e sensoriali
Acquisizione dei prerequisiti
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MANO DESTRA O MANO
SINISTRA
Ci sono bambini che in età prescolare:
Usano alternativamente la mano destra e la mano sinistra
Scrivono in modo speculare
Sono destri o sinistri?
Non sono completamente ambidestri: scrivono con la mano sinistra e tagliano con la mano destra o viceversa
IL BAMBINO A 5 ANNI, PRIMA DELL’INGRESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA DEVE AVER DEFINITO
LA MANO DOMINANTE PER LA SCRITTURA
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Che cosa può FARE la maestra
alla scuola d’infanzia? 1. promuovere azioni didattiche idonee alla
rivelazione della mano più consona alla scrittura
2. Promuovere attività che potenzino la grafomotricità
Come?????? Far disegnare nel foglio prima con una mano
e poi con l’altra, avendo cura di osservare quale sia il tratto migliore o più esplicativo
Far disegnare una linea con la mano sinistra fino a metà foglio per poi terminare con la mano destra
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Far disegnare la pioggia con la mano sinistra fino a metà foglio per poi terminare con la mano destra. Il segno eseguito in maniera più definita rivela la mano dominante.
L’osservazione delle attività di routine scolastica sono le più adatte per scoprire la mano dominante: il ritaglio, l’uso spontaneo delle matite/cere, ecc sono azioni che indicano la mano dominante.
Il VERO MANCINO si identifica proponendo simulazioni di attività ad occhi chiusi come pettinarsi, lavarsi gli occhi, lavarsi i denti. La mano che compie l’azione è la mano dominante.
In seconda battuta chiedere al bambino mancino di eseguire le seguenti attività grafiche:
Prendere un matita in entrambe le mani e dalla base del foglio, far disegnare due cerchi contemporaneamente. La mano che disegna per prima è la mano dominante.
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IL VERO BAMBINO AMBIDESTRO, invece, è chi comincia a
scrivere una riga con la mano destra e poi,all’improvviso,
proponendogli la penna sulla mano sinistra, continua a scrivere nella
riga con gli stessi risultati di prima. Anche il gioco dei fuochi d’artificio
disegnati alla lavagna contemporaneamente con entrambe le mani,
risulta idoneo all’individuazione del bambino ambidestro.
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COME RICONOSCERE L’OCCHIO DOMINATE
Dopo aver inquadrato un oggetto di fronte a noi, invitare il bambino a
guardarlo con entrambi gli occhi attraverso un foglio di carta bucato al
centro.
In seguito, coprire l’occhio sinistro del bambino e chiedergli se
continua vedere l’oggetto. Quando la risposta è positiva, significa che
l’occhio dominante è il destro. Se la risposta è negativa, allora l’occhio
dominante è il sinistro. L’occhio dominante vede attraverso il buco
anche se viene coperto l’altro occhio.
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FOGLIO LEGGERMENTE INCLINATO FOGLIO
A SINISTRA LEGGERMENTE
INCLINATO A DESTRA
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MANO DOMINANTE SINISTRA
MANO DOMINANTE
DESTRA
Per tutti quelli con mano destra e occhio sinistro dominanti, il quaderno
va posizionato con maggiore inclinazione verso sinistra
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La posizione del corpo, durante la scrittura è fondamentale:
piedi appoggiati al pavimento (per avere maggiore stabilità)
gomiti appoggiati al tavolo (per favorire la distensione delle spalle), senza
appoggiare il busto al banco.
La postura è esatta quando il corpo seduto forma un angolo di 90 gradi. Il foglio o quaderno sul lato destro o sinistro a seconda dell’occhio dominante, mano non scrivente distesa in basso sul quaderno come ulteriore punto di appoggio e mano scrivente che sostiene lateralmente la matita. Le posture scorrette devono costantemente essere perfezionate.
POSTURA DEL CORPO DURANTE
LA SCRITTURA
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LA SCUOLA DELL’INFANZIA DEVE INDICARE AI BAMBINI,
FIN DAI 3 ANNI, LA CORRETTA IMPUGNATURA DELLO
STRUMENTO GRAFICO
correzione guidata e costante della prensione, inizialmente delle POSATE
(che dovrebbero essere poste davanti al piatto e non sulla dx o snx del piatto)
Successivamente
dell’ impugnatura dello STRUMENTO GRAFICO
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