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Dipartimento Disabili Residenza Sanitaria Disabili Fondazione Sospiro cultura della cura CARTA DEI SERVIZI
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disabili carta servizi della residenza sanitaria

Mar 25, 2016

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Fondazione Sospiro assiste e cura disabili fisici e mentali, tra i servizi la residenza sanitaria a Cremona in Lombardia, servizio convenzionato al servizio pubblico
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Page 1: disabili carta servizi della residenza sanitaria

Dipartimento DisabiliResidenza Sanitaria Disabili

Fondazione Sospirocultura della cura

CART

A DEISE

RVIZI

Page 2: disabili carta servizi della residenza sanitaria

Introduzione 4

Riferimenti scientifici 5

Destinatari 6

Area dei Comportamenti problematici 8

Area Assistenziale 9

Area ad Alto adattamento 10

Metodologia di lavoro 11

Le Unità Abitative 15

Le attività di laboratorio 16

Modalità di ammissione 22

Servizi e informazioni generali 24

Allegati 27

Come raggiungerci 31

CARTA DEI SERVIZISOMMARIO

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Dipartimento DisabiliResidenza Sanitaria Disabili

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4 introduzione

Introduzione

“Come prendersi ‘cura’ della persona disabile considerandola‘persona’ prima che disabile?”

“Come far vivere non solo più a lungo ma soprattutto meglio lepersone con disabilità intellettiva ed evolutiva?”

Fondazione Sospiro si inquadra tra le iniziative nel campodella carità e dell’assistenza, che nacquero in provincia diCremona tra Ottocento e Novecento. Aperta nel 1905, havisto le sue strutture mutare nel tempo e nellecaratteristiche, diversificando la tipologia degli ospitiricoverati: poveri, pazienti non allettati, pazienti allettati,pazienti irrecuperabili gravi, disabili, psichiatrici e geriatrici.Sino all’attuale suddivisione in due tipologie: anziani edisabili intellettivi e disabili psichici.Oggi Fondazione Sospiro è una delle più importanti realtà di servizio alle fragilità estreme,a livello regionale e nazionale. Una realtà di circa 700 residenti: 400 disabili intellettivi epsichici e 300 anziani, con sede a Sospiro, una piccola comunità di 2500 abitanti, a pochichilometri da Cremona.Il Dipartimento Disabili di Fondazione, nato nel 2006, è composto da diverse strutture chesi sviluppano da un nucleo di edifici storici, integrati con recenti costruzioni funzionaliimmerse in ampie aree verdi.Il Dipartimento Disabili è una realtà recentemente e profondamente rinnovata, sianell’organizzazione che nell’erogazione dei servizi residenziali a cui è dedicata. Al suointerno sono presenti 21 residenze composte prevalentemente da strutture RSD(Residenze sanitarie disabili), oltre che da strutture IDR (Istituti di riabilitazione) e CSS(Comunità sociosanitarie).

Dopo una lunga e approfondita fase di analisi delle caratteristiche delfunzionamento e dei bisogni avvenuta nel corso del 2005 da ungruppo di esperti del mondo dei servizi per la disabilità, nel 2006 ènato il Dipartimento Disabili, nel corso di un radicale processo dirifondazione organizzativa e gestionale, ma primariamente culturalee concettuale del modo di offrire servizi alle persone con disabilità.Come lo stesso logo dipartimentale indica, sono due i vettoriprincipali di questa realtà:1. la persona, intesa primariamente come individuo e concittadino2. il sostegno dato alla persona, per indicare che la nostra funzione rimane quella di essereun tramite, ovvero una modalità articolata e accurata per consentire agli individui conlimitazioni di funzionare al meglio delle loro potenzialità, verso le dimensioni di Qualitàdella Vita.

Dipartimento Disabili

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5 riferimenti scientifici

Riferimenti scientifici

Il Dipartimento Disabili è interamente impostato in basealla cornice di riferimento della Qualità di Vita (in base alleindicazioni dell’OMS, dell’AAIDD e dei principali consensusgroup internazionali). In linea con la visione proposta daquesto modello, tutte le attività, le scelte gestionali ecliniche, oltre quelle culturali e scientifiche, vengonoorientate in base ai risultati ottenibili e ottenuti in treprincipali aree di qualità: benessere (Benessere emotivo,Benessere fisico, Diritti), indipendenza (Sviluppo personale,Benessere materiale, Autodeterminazione) e inclusionesociale (Relazioni interpersonali, Inclusione sociale).Il modello scientifico di base è quello dei sostegni, chesono il tramite per la Qualità di Vita. Per gli elementievidenziati si è scelto di utilizzare il 10° Sistema diDefinizione, Classificazione e Sistemi di sostegno per lepersone con disabilità intellettiva ed evolutivadell’American Association on Intellectual and DevelopmentalDisabilities (AAIDD). Il Sistema AAIDD, come tutti i modelliche integrano costrutti multidimensionali sulla qualità divita e metodologie d’intervento, si presenta come unsistema articolato in diverse dimensioni e domini, costruitoper essere non solo compatibile ma soprattuttocomplementare all’ICF (International Classification ofFunctioning).Pertanto, ogni progetto di presa in carico per le personedisabili viene attuato in riferimento a questi modelli,declinato poi attraverso le metodologie e gli strumentipropri delle scienze cognitivo-comportamentali epsicoeducative per le disabilità. Si citano tra questi sistemil’analisi applicata del comportamento e le tecnichecentrate sullo sviluppo del comportamento positivo,l’educazione strutturata e il programma TEACCH, lestrategie visive.

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_026 destinatari

Destinatari

Il Dipartimento Disabili di Fondazione Sospiro accoglie,attraverso la Residenza Sanitaria Disabili (RSD), 350persone con grave disabilità intellettiva, motoria esensoriale a cui spesso sono associati disturbi dellacondotta, problematiche psichiatriche, internistiche oinfettivologiche, spesso in comorbilità. Possono essereaccolte nel Dipartimento persone disabili con età inferiorea 65 anni.

Le 350 persone disabili che vivono nella RSD delDipartimento risiedono in 19 differenti residenze abitativedi circa 20 posti letto aggregate secondo il principio delbisogno di sostegno individuale della persona disabile eorganizzate in Unità Abitative di 2 residenze ciascuno.

Tali residenze abitative sono pensate come vere e propriecomunità di vita; per questo motivo la vita ordinariaall’interno della residenza è scandita da attività quotidianein piccoli gruppi non superiori alle 10 unità di persone.

Ogni Unità Abitativa fa riferimento a una delle tre aree delDipartimento Disabili:

– Area dei Comportamenti problematici, in cui sonoprevalenti i bisogni di sostegno legati ai disturbi dellacondotta o a comportamenti disfunzionali ostigmatizzanti.

– Area Assistenziale, in cui sono prevalenti i bisogni disostegno legati alle problematiche assistenziali emediche, principalmente internistiche e neurologiche.

– Area ad Alto adattamento, in cui sono prevalenti i bisognidi sostegno legati al pieno sviluppo, possesso e utilizzodell’autodeterminazione.

Dal maggio 2006 il Dipartimento Disabili ha optato perun’organizzazione delle residenze abitative scandite

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7 destinatari

secondo il principio dei bisogni di sostegno delle singolepersone disabili.La rilevazione di tali bisogni avviene attraversol’applicazione, per tutte le persone disabili accolte, dellaSupports Intensity Scale (SIS; Thompson et al., 2005) egrazie all’utilizzo, modificato per la popolazione e la culturaitaliana (2008), del più significativo modello di presa incarico delle persone con disabilità intellettiva basato sullaQualità di Vita: il 10º Sistema di Definizione, Classificazionee Sistemi di Sostegno dell’AAIDD.

In sintesi le Unità Abitative sono progettate in modo dagarantire il livello più alto possibile di omogeneità deibisogni di sostegno degli individui. Questo permette di:

– identificare strategie individuali e/o di piccolo gruppoper rispondere in modo appropriato ai bisogni deiresidenti

– garantire in modo uniforme e diffuso un numeroappropriato di operatori

– strutturare un modello organizzativo specifico per ibisogni dell’Unità Abitativa

– organizzare una formazione del personalespecificatamente dedicata alle caratteristiche dell’utenzaaccolta.

I bisogni di sostegno e le richieste esistenziali delle personeaccolte nelle Unità Abitative vengono valutateperiodicamente ogni anno al fine di verificarel’appropriatezza della residenza abitativa in cui il disabilerisiede.

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8 area dei comportamenti problematici

_03Area dei Comportamenti problematici

Nell’Area dei Comportamenti problematici sono presenti 6 dif-ferenti residenze di 20 posti letto. Le persone disabili accoltehanno prevalenti bisogni di sostegno legati ai disturbi dellacondotta o a comportamenti disfunzionali o stigmatizzanti.

Unità Abitativa RSD 1: La Residenza A accoglie personecon disabilità intellettiva con frequenti comportamenti pro-blematici, con importanti limitazioni del comportamentoadattivo e caratterizzato spesso da un funzionamento ditipo autistiforme. La Residenza B accoglie persone con di-sabilità intellettiva con significativi comportamenti proble-matici, alcune limitazioni del comportamento adattivo eimportanti deficit comunicativi. In entrambe le residenze icomportamenti problematici sono riferibili a: eteroaggres-sività, autolesionismo, stereotipie, distruttività, oppositività,pica, enuresi, encopresi, deficit di comunicazione e lin-guaggio, deficit di orientamento, chiusura relazionale, ecc.

Unità Abitativa RSD 2: La Residenza Aaccoglie persone condisabilità intellettiva con importanti comportamenti proble-matici (etero/autoaggressività, distruttività), con un discretolivello di comportamento adattivo associato ad alcuneproblematiche mediche e assistenziali. La Residenza Baccoglie persone con disabilità intellettiva che possonomanifestare comportamenti problematici, con importantilimitazioni del comportamento adattivo e moderato livellodi bisogni di assistenza e interventi sanitari (es., legati adisabilità fisiche, ridotte capacità motorie, ecc.);

Unità Abitativa RSD 3: La Residenza A accoglie personecon disabilità intellettiva con importanti comportamentiproblematici (etero/autoaggressività, distruttività), con unelevato livello di comportamento adattivo associato adalcune problematiche di tipo psichiatrico. La Residenza Baccoglie persone con disabilità intellettiva con importanticomportamenti problematici (etero/autoaggressività,distruttività), con un buon livello di comportamentoadattivo associato ad alcune problematiche di tipopsichiatrico (schizofrenie, disturbi di personalità, disturbid’ansia e dell’umore, disturbi ideativi in genere, ecc.).

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9 area assistenziale

_04Area Assistenziale

Nell’Area Assistenziale risiedono circa 140 persone disabiliaccolte in 7 differenti residenze di 20 posti letto ciascuna.Le persone disabili che vivono negli stabili dedicati aquest’area hanno prevalentibisogni di sostegno legati alleproblematiche assistenziali e mediche, principalmenteinternistiche e neurologiche.

Unità Abitativa RSD 4: L’Unità Abitativa RSD 4, anch’essadivisa in 2 residenze, accoglie persone con disabilitàintellettiva con gravi limitazioni del comportamentoadattivo; particolarmente rilevanti sono le compromissionidelle abilità di comunicazione, delle abilità motorie e dellerisorse cognitive. I residenti della RSD 4 hanno particolaricondizioni di salute che richiedono un elevato interventomedico, infermieristico e assistenziale (in particolaredisturbi neurologici di tipo degenerativo).

Unità Abitativa RSD 5: La Residenza A accoglie personecon disabilità intellettiva con un discreto livello dicomportamento adattivo associato a compromissioni dellostato di salute. Sono presenti, anche se in termini limitati,comportamenti problematici di persone con deficit di tipocognitivo e comunicativo (compresi stati residuali dischizofrenia). La Residenza B accoglie persone condisabilità intellettiva con importanti limitazioni delcomportamento adattivo associata a condizioni di saluteche richiedono un significativo intervento medico,infermieristico e assistenziale.

Unità Abitativa RSD 6: Questa Unità Abitativa ha 3differenti residenze di 18 posti letto ciascuna. Le ResidenzeA e B accolgono persone con disabilità intellettiva condiverse limitazioni del comportamento adattivo associatoa condizioni di salute che richiedono un significativointervento medico, infermieristico e assistenziale (inparticolare disturbi neurologici di tipo degenerativo o esitida trauma cranico). La Residenza C accoglie persone condisabilità intellettiva con un discreto livello dicomportamento adattivo; sono altresì presenti ancheproblematiche di tipo sanitario.

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10 area ad alto adattamento

_05Area ad Alto adattamento

Questo raggruppamento è composto da 6 Residenze amedio livello di protezione, accreditate a livello sanitarioregionale come Residenza Sanitaria Disabili (RSD). Lepersone che vivono negli stabili dedicati a quest’areahanno prevalenti bisogni di sostegno legati al pienosviluppo, possesso e utilizzo dell’autodeterminazione.

Unità Abitativa RSD 8: Accoglie soggetti con disabilitàintellettiva e alto funzionamento cognitivo e sufficientelivello di adattamento, oltre una significativa incidenza diproblematiche legate a disturbi di tipo psichiatrico(schizofrenie, disturbi di personalità, disturbi d’ansia edell’umore, disturbi ideativi in genere, ecc.), e maggiorvulnerabilità sul piano sanitario. I comportamentiproblematici tipici di questa popolazione ad altofunzionamento sono: aggressività verso cose e oggetti,scoppi d’ira o accessi emozionali, comportamenti sessualinon adeguati, comportamenti pericolosi per sé e gli altri,scarsi livelli di tutela di sé, ecc. Questa residenza è direcente stata divisa in nuclei più piccoli (Residenza A e B),in base alle valutazioni standardizzate sui bisogni disostegno attraverso la SIS e valutazioni criteriali e clinichea consensus professionale.

Unità Abitativa RSD 7, CSS e GAM: Questi ambientiaccolgono persone caratterizzate da disabilità intellettivacon alto funzionamento cognitivo, buona autonomiamotoria e capacità di gestione del proprio comportamentoe degli ambienti. In queste residenze prevale l’aspettodell’inclusione sociale e molte delle attività proposteenfatizzano la partecipazione a eventi e contesti socialiesterni a Fondazione.

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11 metodologia di lavoro

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Metodologia di lavoro

qualità di vitacome modello di intervento

“Il miglioramento della Qualità di Vita è considerabile come la misura fondamentale dell’efficacia

dei programmi riabilitativi e di sviluppo e come indicatore del grado di adattamento delle persone al loro ambiente”

Schalock, 1989

La Qualità di Vita è il nostro obiettivo fondamentalenell’intervento con e per la persona disabile. I modelliorganizzativi, le politiche del personale, le modifichestrutturali e ambientali, le metodologie e le tecnichecliniche adottate, basate sull’evidenza scientifica: sono tuttistrumenti utilizzati congiuntamente per migliorare estabilizzare i livelli di benessere delle persone disabili eprogettare interventi di tipo esistenziale.

Proprio per questo motivo è stato scelto, dal 2006, unmodello di presa in carico delle persone con disabilitàintellettiva basata sugli indicatori della Qualità di Vita.L’applicazione intensiva, adattata al contesto e alla culturaitaliana, degli strumenti del 10º Sistema di Definizione,Classificazione e Sistemi di sostegno dell’AAIDD cipermette di progettare, realizzare e verificare interventi intutti i domini della Qualità di Vita della persona disabile:

– Benessere fisico

– Benessere emotivo

– Benessere materiale

– Relazioni interpersonali

– Sviluppo personale

– Autodeterminazione

– Inclusione sociale

– Diritti

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Nello specifico la progettazione, realizzazione e verificadegli interventi, anche con la persona disabile e la suafamiglia, è resa possibile grazie alla valutazioneindividualizzata e ripetuta dei bisogni di sostegno dellapersona in ciascuno dei domini sopra elencati e garantendoi necessari sostegni, definiti per tipologia, durata efrequenza, nelle 9 aree di intervento. Le aree qui sottoriportate sono allineate al costrutto multidimensionaledella Qualità di Vita del 10º Sistema AAIDD:

– Sviluppo della persona– Insegnamento ed educazione– Vita nell’ambiente domestico– Vita nella comunità– Occupazione– Salute e sicurezza– Comportamento– Socializzazione– Protezione e tutela

équipe

L’équipe di lavoro multidisciplinare, presente in ogniResidenza, è il centro principale di progettazione del lavoroper le persone disabili. Attualmente sono attive 17 differentiéquipe di lavoro che, valutando le caratteristiche cliniche e ibisogni esistenziali dei residenti presenti, definiscono in modoindividualizzato, con la persona disabile e/o i familiari, il pianod’intervento più credibile e appropriato. L’équipemultiprofessionale si incontra a cadenza settimanale oquindicinale ed è condotta da un coordinatore, che haformazione di base di tipo infermieristico o educativo. Ciascuncoordinatore utilizza le risorse professionali assegnate dallaDirezione di Dipartimento in modo autonomo e perrispondere ai bisogni di sostegno che i residenti delle UnitàAbitative mostrano. Ogni équipe multiprofessionale ha unnumero di operatori differenti a seconda del carico didipendenza e dei bisogni di sostegno dei residenti. Le figureprofessionali dell’équipe coinvolte sono:

metodologia di lavoro

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13 metodologia di lavoro

– Medici. Sono presenti differenti specializzazioni(psichiatria, neurologia, infettivologia, internistica)

– Psicologi e psicopedagogisti

– Infermieri professionali

– Educatori professionali (classe 2 e classe 18)

– Fisioterapisti

– OTA (operatori tecnici addetti all’assistenza)

– OSS (operatori sociosanitari)

formazione

La politica del personale, inclusa quindi la formazione, lacompetenza e il benessere dello stesso, è considerata unelemento fondamentale per Fondazione Sospiro. L’intensaattività formativa operata in questi ultimi anni ha permessodi cominciare a utilizzare non solo in modo più appropriatole risorse umane ma anche di fornire quelle competenzeminime necessarie per una buona presa in carico dellepersone con disabilità. La formazione proposta si èindirizzata prevalentemente lungo tre vettori:

– Formazione di base sul tema della disabilità, sui modellidi Qualità di Vita e sulle tecniche di base (metodocomportamentale-cognitivo e gestione dei disturbi dellacondotta). A questa formazione partecipano tutti glioperatori, OTA e OSS inclusi, indipendentemente dallaloro formazione curriculare.

– Formazione specifica per figure professionali ad altaspecializzazione. Sono eventi formativi indirizzatispecificatamente a dirigenti, coordinatori, educatori einfermieri.

– Formazione specifica per l’utenza di riferimento. Sonoeventi indirizzati alle 3 aree dipartimentali chemanifestano bisogni formativi tipici.

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14 metodologia di lavoro

fascicolo socio-sanitarioindividualizzato

Il Fascicolo Socio-Sanitario Individualizzato è unostrumento di lavoro importante per programmare,realizzare, monitorare e verificare gli interventi concordaticon il disabile e/o la sua famiglia. Il fascicolo, anch’essostrutturato secondo il costrutto della Qualità di Vita del 10ºSistema AAIDD, è composto da 5 differenti aree:

– Anamnesi

– Assessment (attraverso l’utilizzo della Support IntensityScale, il Quaderno di Lavoro del 10º Sistema e altristrumenti specifici di valutazione vengono indagate learee: educative, infermieristiche, assistenziali e mediche)

– Progetto d’intervento

– Programma psicoeducativo

– Programma sanitario assistenziale

ricerca scientifica e circolidi qualità

La ricerca scientifica e la ricerca nell’innovazioneorganizzativa da qualche anno sono diventate un obiettivofondamentale del Dipartimento Disabili. È convinzione diFondazione che solo cercando sempre nuove e rigorosemetodologie d’intervento sia possibile offrire, oggi e per ilfuturo, un miglior servizio per le persone disabili e per i lorofamiliari. Ogni anno, anche attraverso l’utilizzo di circoli diqualità, la direzione dipartimentale definisce, con i dirigentie i coordinatori delle Unità Abitative, degli obiettivi diqualità dei servizi che oltre a migliorare la vita all’internodelle Unità Abitative si trasformano in paper presentate aconvegni e pubblicazioni su riviste scientifiche, riferiti siaal contesto nazionale che internazionale.

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15 le unità abitative

Le Unità Abitative

Le Unità Abitative si sviluppano su ambienti a un unicolivello, con spazi privati e aggregativi comunicanti tra loro.Sale da pranzo: per lo più sono destinate a piccoli nucleidi residenti dove, per esempio, nelle residenze dellepersone caratterizzate da gravi limitazioni ecomportamenti problematici, i gruppi non superano maile 10 persone. Inoltre in questi luoghi vengono utilizzate lestrategie di strutturazione degli spazi e delle attività chederivano dai programmi TEACCH e che consentonopertanto la massima individualizzazione in funzione deibisogni individuali. In questo caso possiamo trovare tavolida pranzo singoli o con arredi facilitanti, piuttosto cheagende iconiche che orientano alle attività.Stanze da letto: le camere variano per dimensioni eorganizzazione degli arredi, in funzione delle esigenzedei singoli individui e delle opportunità relazionali. Il livello di personalizzazione tende ad essere massimocompatibilmente con i bisogni degli utenti.Sale polivalenti: questi spazi vengono gestiti in modoflessibile per le diverse esigenze dell’utenza. Pertantopossono divenire luoghi per consumare i pasti in modo dagarantire intimità nel momento dell’alimentazione, oppurepossono essere i luoghi in cui svolgere le attività animative,occupazionali e socializzanti all’interno dell’Unità Abitativa.Spazi professionali: ogni residenza ha numerosi spazideputati al lavoro dei professionisti della RSD. Dagli ufficidei coordinatori, degli educatori, all’infermeria, ai piccolimagazzini, ecc.Spazi esterni: sono presenti spazi esterni all’unitàabitativa, terrazzi, parco, laboratori, ecc., che vengonoutilizzati per attività di relax, tempo libero e di tipooccupazionale.Le Unità Abitative sono di recente ristrutturazione, con unprocesso di condizionamento climatico attualmente incorso.

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16 le attività di laboratorio

Le attività di laboratorio

Lo schema di giornata proposto a ciascuna personadisabile accolta nella residenza di Fondazione Sospiro èscandito da diverse attività. Attività di gestionedell’ambiente in cui si vive e vita di comunità, attività disocializzazione e inclusione sociale, attività di tempo liberoe relax e attività di tipo occupazionale e/o laboratoriale.Tutte le attività sopra riportate possono essere svolte siaall’interno di Fondazione Sospiro, nella residenza o pressoi laboratori, sia nel territorio cremonese.

All’esterno delle Unità Abitative, una parte importantedella villa storica di Fondazione è stata dedicata alleattività di tipo laboratoriale e occupazionale chevengono svolte dal lunedì al venerdì.

area cognitiva

Laboratorio informaticoIl laboratorio ha 2 differenti moduli: al mattino l’attivitàconsiste in azioni “lavorative” con compiti d’ufficio:utilizzo fotocopiatrice per documenti interni allastruttura, smistamento della posta per servizi interni eresidenze, battitura di testi al PC; nel pomeriggio invecesi propone l’apprendimento dell’uso del PC indirizzato

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alla videoscrittura, per trascrivere testi o elaborarespontaneamente esperienze personali.Infine, in affiancamento alla bibliotecaria o agli educatorireferenti, presso la biblioteca comunale, viene effettuato ilservizio di prestito, restituzione e consultazione dei testi egarantito il servizio di fotocopiatura, uso del PC ecollegamento a Internet.

Laboratorio ABCL’offerta formativa prevede quattro percorsi differenziatiper funzionamento e precedenti esperienze scolastiche:alfabetizzazione, consolidamento-recupero, consolida-mento-recupero-sviluppo sensoriale.

Laboratorio redazione giornalino e laboratorio immagineIl laboratorio, finalizzato alla produzione di un giornalinoquadrimestrale, segue in ordine cronologico avvenimentidi interesse personale o generale dei partecipanti.Attraverso la consultazione di quotidiani, riviste, l’utilizzodel PC e di strumenti multimediali, uscite sul territorio,l’attività ricalca la vita vissuta dalla comunità, rielaboraavvenimenti e ricordi legati alla quotidianità.

le attività di laboratorio

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area motoria

CalcettoI partecipanti, giocatori della squadra “Fritto Misto” diFondazione Sospiro, svolgono allenamenti settimanalipresso una palestra esterna alla struttura.

Attività motoria “soloxgioco”Il laboratorio consiste nello svolgimento di giochipsicomotori e percettivi, attività a carattere ludico-motorio,propedeutiche allo sport, finalizzate alla partecipazione aeventi sul territorio (tornei, gare, ecc.).

Attività motoria per persone con disabilità graveI residenti coinvolti svolgono, con il sostegno dell’operatoreo in autonomia, semplici percorsi strutturati con l’ausilio dicerchi, birilli, clavette, palle.

BaskinIl Baskin è una attività sportiva ispirata al basket e hacaratteristiche particolari e innovative che permettono aragazzi con diversi gradi di disabilità e a ragazzi a sviluppotipico di giocare insieme.I residenti coinvolti partecipano ad allenamenti mirati allapratica del Baskin insieme agli alunni delle scuole medie diSospiro presso la palestra comunale.

18 le attività di laboratorio

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19 le attività di laboratorio

Gruppi sportI partecipanti svolgono allenamenti utilizzando struttureesterne pubbliche e private (campo di atletica, palestracittadina).

Attività con il cavalloI residenti partecipanti vengono coinvolti nell’accudimentodel cavallo, nell’acquisizione delle tecniche corrette di salita,nel mantenimento della postura in sella, nell’esecuzione disemplici esercizi.

Attività con il caneIl laboratorio si svolge all’interno di un’Unità Abitativa.L’animale assume il ruolo di mediatore educativo al fine distimolare risposte dal punto di vista sensoriale, generandoserenità, stati di benessere psico-fisico e relazionale.

Laboratori ludiciI laboratori propongono attività piacevoli e accessibili ditipo motorio, svolte in un clima ludico e cooperativo nelcontesto di piccolo gruppo quali, ad esempio, quelleproposte nella successiva area espressivo-manuale.

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20 le attività di laboratorio

area espressivo-manuale

Manipolare e ricostruireIl laboratorio consiste in attività di tipo manipolativo conl’utilizzo di materiali duttili quali: carta, cartone, cartapesta,cartacrespa, finalizzate alla produzione di sempliceoggettistica che i residenti utilizzano nelle Unità Abitativeper abbellire gli ambienti di vita.

Raccolta ecologica e cartapestaIl laboratorio prevede il percorso di “spezzettamento” delcartone raccolto all’interno della struttura e la consegna ditale materiale presso il punto di raccolta differenziata delladiscarica di Cremona nel giorno prestabilito.L’attività di tipo manipolativo è volta alla produzione dipasta di cartapesta per la creazione di fogli o cartapesta damodellare: vengono confezionati biglietti augurali o diinvito per le esigenze dei residenti.

FalegnameriaL’attività si propone di assemblare, costruire, decorareoggettistica in legno con varie tecniche, oltre a restaurareoggetti e mobili di privati.I prodotti vengono esposti a fiere e mercatini e acquistaticon piccole offerte.

Legatoria e cartonaggioLa proposta prevede di assemblare libri attraverso le tecnichedella rilegatura giapponese e classica, realizzare semplicioggetti di carta e cartone, produrre carta marmorizzata.

Assemblaggio e decorazioneAttraverso l’utilizzo di materiale come perline da infilare,pietre colorate, vernici da decoupage, i residenti vengonocoinvolti in attività di sapore occupazionale con cuipossono sperimentare la realizzazione, in un tempoprestabilito e seguendo una sequenza, di oggetti completie commercializzabili.

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21 le attività di laboratorio

area espressivo-artistica

Dramma e Teatro SocialeMixer Lab. è un sistema laboratoriale che contiene attivitàdi Dramma, Teatro Sociale e Danzamovimento.Si tratta di laboratori d’arte, che utilizzano medium creativicome il teatro, l’espressività corporea e la danza, per agiresulle positività delle persone, nel tentativo di darebenessere, all’interno della cornice protettiva dellafinzione.

DanzamovimentoI partecipanti sono coinvolti in gruppi che possanorispondere ai bisogni specifici e alla piena espressione delleproprie capacità e competenze.La Danzamovimento è una disciplina con una metodologiaspecifica che utilizza il movimento come strumento perl’integrazione psicofisica della persona.

Laboratorio di pitturaIl laboratorio di pittura è un luogo dove la pittura vieneusata come linguaggio attraverso il quale poter esprimerele proprie emozioni. Creare significa trasformare,rielaborare, aggregare, ordinare, organizzare uno spazioche è nel contempo simbolico e vitale. Le tecnicheutilizzate sono collage, acquarello, tempera, pennarelli.

La Manica Lunga Officina CreativaL’atelier si occupa di seguire le persone disabili che inquesti anni hanno acquisito, attraverso la sperimentazionedi tecniche artistiche, una caratteristica personalediventando artisti. La Manica Lunga Officina Creativa siavvale di riconosciuti esperti del settore.Gli artisti della Manica Lunga partecipano a mostrenazionali e internazionali e alcuni di loro sono presentinell’importante collezione del Museo di Losanna.

MusicaAttraverso la professionalità di operatori qualificativengono svolte attività di musica attiva e recettiva, sia ditipo individuale che in piccolo gruppo.

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22 modalità di ammissione

_09Modalità di ammissione

L’ammissione presso le RSD del Dipartimento Disabiliavviene previa valutazione della richiesta d’inserimento.La valutazione prevede due differenti livelli:

– l’ammissibilità: intesa come congruità tra lecaratteristiche cliniche della persona disabile e il targetd’accoglienza della RSD di Fondazione Sospiro

– la compatibilità: intesa come la capacità dei servizi diFondazione Sospiro di garantire alla persona richiedente, ealle persone già inserite, un livello minimo di Qualità di Vita.

I processi valutativi, che si svolgono attraverso unametodologia complessa che si compone di diverse azioni,vengono effettuati attraverso l’operato dell’équipe.

Tutte le domande di inserimento che pervengono allaFondazione sono protocollate e inviate all’attenzionedell’assistente sociale del Dipartimento.

L’assistente sociale accoglie la richiesta e nel caso fosseincompleta, prima di sottoporla all’équipe di valutazione,ne richiede la corretta compilazione attraverso la seguentemodulistica:

– Domanda di ammissione in RSD

– Scheda di ingresso in RSD predisposta dal DipartimentoDisabili di Fondazione Sospiro

– Relazione clinica nella quale si evince la diagnosi, gliinterventi riabilitativi svolti e la terapia in atto

– Copia del verbale di invalidità (se presente).

La valutazione di ammissibilità viene svolta attraverso duesuccessive azioni:– Valutazione dei documenti inviati– Valutazione in vivo del disabile effettuata direttamentedalla Fondazione presso la struttura o l’abitazione doverisiede la persona al momento dell’invio della domandain RSD. All’incontro sono invitati oltre ai familiari anche iservizi.

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valutazionedi ammissibilità

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23 modalità di ammissione

A fine visita viene inviata comunicazione, a firma dellaDirezione Dipartimentale, alla famiglia e al servizio inviantecon l’esito della valutazione: ammissibilità o nonammissibilità.Il processo di valutazione di ammissibilità viene garantitonell’arco dei 30 giorni dall’arrivo di tutta la modulistica inFondazione. Le persone disabili, i familiari e i servizi inviantisono invitati a visitare le Unità Abitative della RSD diFondazione identificate dall’équipe di valutazione primadell’inserimento.

Qualora non fosse immediatamente disponibile un postoletto la richiesta di inserimento entra nella lista d’attesadella RSD di Fondazione Sospiro.

Non appena tale disponibilità si realizza l’assistente socialedel Dipartimento invia comunicazione alla famiglia e aiservizi invianti in merito a: – Data dell’ingresso– Periodo di prova di 3 mesi – Documentazione necessaria per l’ingresso.

La comunicazione di compatibilità della persona disabilenelle Unità Abitative della RSD di Fondazione viene inviataal termine del periodo di prova fissato in 3 mesi. Dopo talevalutazione la permanenza può essere definitiva eperdurerà fintanto che sono raggiunti gli obiettivi stabilitinel progetto individualizzato o al venir meno dellecondizioni richieste per l’inserimento.Prima dell’inserimento è richiesta alla famiglia e ai serviziinvianti la firma del regolamento RSD e dell’impegno dispesa in cui è definita la retta giornaliera. La retta è definitadi anno in anno dal Consiglio di Amministrazione diFondazione Sospiro.

Le dimissioni sono determinate dall’incompatibilità clinicatra i servizi offerti e i bisogni della persona.In caso di decesso lo Sportello Unico provvede alla redazionedella documentazione necessaria in base alla normativavigente. Sono a disposizione due camere mortuarie.

comunicazionedi compatibilità

dimissionie decessi

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Servizi e informazioni generali

Orari di visitaL’orario di visita è libero dalle ore 8,00 alle ore 20,00. Siconsiglia ai familiari di avvisare l’Unità Abitativa della visitaper evitare che il familiare disabile sia temporaneamenteassente dalla residenza, perché impegnato nei laboratorio in uscite sul territorio.

Trasporto Oltre ai 4 pulmini utilizzati dalle Unità Abitative per leattività di inclusione sociale e socializzazione sonopresenti 2 autovetture per il trasporto in ospedale pervisite mediche specialistiche o controlli e esamistrumentali non urgenti.

Assistenza religiosa L’assistenza religiosa di culto cattolico è affidata alcappellano della Fondazione. La S. Messa viene celebrata ladomenica mattina alle ore 10,00 presso la chiesa limitrofaalle Unità Abitative del Dipartimento Disabili.

Bar interno Un servizio di bar funziona all’interno della Fondazione edè accessibile ai residenti, autonomamente o accompagnati,e ai loro familiari. Mediante apposita convenzione, ilservizio è stato affidato in gestione a ditta privata conl’obbligo di praticare prezzi al consumo scontati rispetto aquelli in vigore nei pubblici esercizi.

Volontari Sono presenti numerosi Volontari del Servizio CivileNazionale e Internazionale che, sulla base di progettimirati, consentono di arricchire il programma di attività diogni singola Unità Abitativa.

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25 servizi generali

LavanderiaLa lavanderia centralizzata è stata progettata secondo ilflusso di transito della biancheria, nel rispetto delle attualinorme igieniche, con una netta separazione tra le zonesporco-pulito (certificazione di sistema qualità ai sensi dellanorma UNI EN ISO 9001: 200).La lavanderia garantisce un servizio standard di tipoindustriale: lavaggio, piegatura, stiratura e piccoli rammendi.

ParrucchieraSono presenti 2 parrucchiere a tempo pieno per i serviziordinari della cura dei capelli e della barba dei residenti.

DentistaÈ garantita, per le cure odontoiatriche di base, la presenzadi un medico odontoiatra tutti i venerdì mattina. Il medico,assistito da un’addetta alla poltrona, opera in unambulatorio odontoiatrico all’interno di FondazioneSospiro.

Cucina centrale La cucina centrale della Fondazione è stata progettata erealizzata secondo moderni dettami tecnici, al fine dicombinare requisiti di funzionalità ed ergonomia tali daoffrire garanzie tecniche e igienico-sanitarie qualitativa-mente superiori (certificazione di sistema qualità ai sensidella norma UNI EN ISO 9001: 200).

Altre informazioniTutti gli operatori sono dotati di cartellino diriconoscimento personale.Annualmente vengono allegati alla presente carta deiservizi il prospetto rette e il modulo segnalazionisuggerimenti-reclami aggiornati.

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26 servizi generali

Pranzo Il pranzo, preparato nella cucina centrale della Fondazione,è consegnato in carrelli termici direttamente a ogni UnitàAbitativa. Il menù, su base settimanale, prevede diverse possibilità discelta ed è compilato con la partecipazione dei residenti(tenendo in considerazione eventuali diete mediche). Ogni Unità Abitativa garantisce inoltre la colazione e unmomento dedicato alla merenda nel pomeriggio.

menu tipo

PrimiTre primi a scelta comprendenti risotti, paste con varie tipologie di sughi, pastina in brodo o pastina glutinata.

SecondiTre secondi a scelta comprendenti specialità di pesce,carne di pollo, manzo, vitello, maiale, uova e formaggi.

ContorniVerdure di stagione cotte, crude o gratinate.

FruttaFrutta di stagione, frullati o frutta cotta.

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Allegato diritti

Il 30 marzo 2007, in occasione dell’anno europeo delle pariopportunità per tutti, è stata firmata la “Convenzione delleNazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”,che nasce sviluppando le concezioni della Dichiarazioneuniversale dei diritti dell’uomo e dei Patti internazionali suidiritti.Questa carta richiama tutti i cittadini e pertanto anche iprofessionisti dei servizi ad alcuni principi fondamentali inseguito elencati, oltre a riaffermare l’universalità,l’indivisibilità, l’interdipendenza e interrelazione di tutti idiritti umani e libertà fondamentali e la necessità digarantirne il pieno godimento da parte delle persone condisabilità, senza discriminazioni. La convenzione riconoscela necessità di promuovere e proteggere i diritti umani ditutte le persone con disabilità, incluse quelle cherichiedono maggiore sostegno, oltre l’importanza diautonomia e indipendenza individuale e la possibilità diesprimere scelte. Il Dipartimento Disabili di FondazioneSospiro ha messo come chiave di volta del suo sistemaproprio i principi della Convenzione:a) il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomiaindividuale, compresa la libertà di compiere le propriescelte, e l’indipendenza delle persone;

b) la non discriminazione;c) la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nellasocietà;

d) il rispetto per la differenza e l’accettazione delle personecon disabilità come parte della diversità umana edell’umanità stessa;

e) la parità di opportunità;f ) l’accessibilità;g) la parità tra uomini e donne;h) il rispetto dello sviluppo delle capacità dei minori condisabilità e il rispetto del diritto dei minori con disabilitàdi preservare la propria identità.

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28 allegato giornata tipo

Allegato giornata tipo

Il risveglioLe persone residenti si attivano in base a due principi: il loro fabbisogno di riposo e lanecessità di attivarsi in tempo per gli impegni di giornata.

La cura di séTendenzialmente le persone curano il proprio aspetto dopo il risveglio, anche se per la curapersonale viene adottato un modello flessibile di erogazione dei sostegni in modo che lepersone che hanno spazi nel corso della giornata possano posticipare alcuni dei passaggidi cura di sé che non è indispensabile fare al mattino.

La colazioneQuesto momento viene gestito all’insegna dell’alimentazione salutare e dell’autonomia. Inogni Unità Abitativa viene seguito uno schema di gestione che lascia ampi gradi di libertàalla persona nella gestione di cibi e bevande, oltre che delle operazioni di cura degliambienti.

La riunione di giornata e la preparazione individualeNelle UA ad alto funzionamento c’è un momento di socializzazione in cui il gruppo diresidenti condivide alcune operazioni comuni e fa sintesi sulle attività che ogni personadovrà svolgere. Nelle UA con persone a basso funzionamento, si tende a orientare le personenel corso della giornata attraverso sostegni individuali, come le agende iconiche e i promptvisivi.

L’avvio delle attivitàTutte le persone residenti nelle UA sono coinvolte in alcune attività. Queste possono esseresia esterne (laboratori, uscite, ecc.) che interne (di tipo occupazionale, di cura degli ambienti,ecc.). Per ognuno valgono principalmente due categorie di stimoli: le attività relative all’UA(in base al momento della giornata) e le attività relative ai progetti individuali (contrattieducativi, agende, ecc.).

Lo spuntinoLa mattinata viene interrotta da uno spuntino all’interno dell’UA.

Il tempo libero in Unità AbitativaAll’interno delle residenze le persone vengono coinvolte in diverse attività di sapore ricreativo.Da quelle di gruppo a quelle individuali (attività da tavolo, TV, musica, lettura, ecc.).

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Il pranzoQuesto momento scandisce la giornata e prevede il coinvolgimento diretto delle personedisabili, sia nella gestione dell’attività che degli ambienti. In base ai principi dei gruppi apiccoli numeri e della gestione autonoma, i momenti del pasto hanno grande strutturazioneperché rappresentano uno dei tanti obiettivi di modificazione per avere una vita con ritmidi qualità.

Il riposoDopopranzo c’è sempre un momento per riposare o per passare il tempo in modo libero.

Le attività del pomeriggioCome al mattino, le persone nel pomeriggio svolgono attività sia in UA che al di fuori,attraverso i tanti laboratori e gli stimoli sociali territoriali.

Lo spuntinoAnche nel pomeriggio un piccolo break spezza il ritmo.

Il tempo liberoCome nelle altre attività anche in questo caso si tende a seguire i bisogni delle persone,rispettando l’equilibrio tra gli intervalli di attivazione e il “tempo vuoto”.

La cenaQuesto momento conviviale segnala l’imminente chiusura della giornata, a cui spessoseguono momenti aggregativi (es., la camomilla prima di coricarsi...).

Il relax in Unità AbitativaGiochi sociali, calcetto, ping-pong, TV, ecc., punteggiano questo momento tranquillo.

Il momento di coricarsiAnche il momento di coricarsi è modellato in funzione del rispetto dei bisogni di base e diquelli del gruppo.

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Allegato customer / satisfaction

UNITA’ ABITATIVA DEL RESIDENTE ........................................................................................ Data compilazione ....................................

1. Come valuta gli operatori in merito a:Disponibilità o molto buona o buona o sufficiente o insufficienteCortesia o molto buona o buona o sufficiente o insufficienteProfessionalitàe competenza o molto buona o buona o sufficiente o insufficiente

2. Come valuta l’ambiente in cui il suo parente vive?Qualità degli arredi o molto buona o buona o sufficiente o insufficientePulizia degli ambienti o molto buona o buona o sufficiente o insufficiente

3. Come valuta i servizi alberghieri offerti?Servizio lavanderiae guardaroba o molto buoni o buoni o sufficienti o insufficientiOrari visita o molto buoni o buoni o sufficienti o insufficientiPasti o molto buoni o buoni o sufficienti o insufficienti

4. È a conoscenza delle attività educative/riabilitative/assistenziali proposte al suo parente?o Sì o No

5. Come valuta le attività educative/riabilitative/assistenziali proposte al suo parente?o molto buone o buone o sufficienti o insufficienti

6. È a conoscenza dei progetti di qualità attivati nel 2008?o Sì o No

7. Come valuta i progetti di qualità attivati per il 2008? o molto buoni o buoni o sufficienti o insufficienti

8. È a conoscenza della proposta dei progetti di qualità per il 2009?o Sì o No

9. Come valuta la proposta dei progetti di qualità per l’anno 2009?o molto buoni o buoni o sufficienti o insufficienti

10. Come valuta il modo in cui viene coinvolto e/o informato dagli operatori in merito a:Attività educative o molto buono o buono o sufficiente o insufficienteProblematichesanitarie o molto buono o buono o sufficiente o insufficiente

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Come raggiungerci

Fondazione Sospiro si trova nel Comune di Sospiro inPiazza Libertà, 2, in provincia di Cremona. La provincia diCremona si colloca nella parte sud-est della Lombardia.

Mezzi Pubblici – Autobus di linea (Cremona -Casalmaggiore) in partenza al capolinea presso la relativastazione sita in via Dante a Cremona (adiacente allastazione ferroviaria), dove è possibile acquistare i biglietti.

In Treno – Scendere alla Stazione Ferroviaria di Cremona eprendere l’autobus (linea Cremona - Casalmaggiore) alcapolinea posto vicino alla stazione (via Dante) dove èpossibile acquistare i biglietti.

In Auto – Autostrada A21 - uscita Cremona - seguire leindicazioni per l’Ospedale Maggiore di Cremona e, inseguito, tenere la direzione per Casalmaggiore - Parma (viaGiuseppina).

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Piazza della Libertà, 2 - 26048 Sospiro (CR)Tel. 0372.6201 - Fax 0372.620299www.fondazionesospiro.it

Fondazione Sospirocultura della cura

come contattarci:Sportello Unico:[email protected] - Tel. 0372.620266

Assistente Sociale del Dipartimento Disabili:[email protected] - Tel. 0372.620297