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Dirigenti Scolastici NOTIZIARIO NAZIONALE 010 - 2016 – 28 Febbraio 2016 REDAZIONE: RaCi - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC DIRIGENTI SCOLASTICI 01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria 02. La retribuzione di “tutti” i lavoratori della scuola deve essere definita dal contratto 03. Dirigenti scolastici, la risposta di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal alle incredibili affermazioni dell’ANP 04. Seminario di formazione a Milano sulla valutazione dei dirigenti scolastici: I MATERIALI SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA 05. Bonus docenti: è salario accessorio e come tale va contrattato FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA 06. PON Scuola e Snodi formativi territoriali: avviso a chiamata diretta GESTIONE SCUOLA: APPALTI ATTIVITÀ NEGOZIALE DELLE SCUOLE 07. Attività negoziale delle scuole: alcune recenti modifiche normative importanti (in pillole) PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI 08. Concorso docenti: pubblicato il bando. Le domande entro il 30 marzo 2016 09. Classi di concorso: pubblicato il regolamento. Disponibile l'applicazione per verificare le corrispondenze con le precedenti ISCRIZIONI – ESAMI 10. Esami di Stato: pubblicata la circolare per la formazione delle commissioni per l'anno scolastico 2015/2016
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Dirigenti Scolastici - FLC CGIL Lombardia · pubblicazione del manuale operativo nota 3019 del 17 febbraio 2016 allegato Avviso IL DURC SU SICOGE Manuale per la generazione codici

Feb 14, 2019

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Dirigenti Scolastici NOTIZIARIO NAZIONALE

010 - 2016 – 28 Febbraio 2016

REDAZIONE: RaCi - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC

DIRIGENTI SCOLASTICI

01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria

02. La retribuzione di “tutti” i lavoratori della scuola deve essere definita dal contratto

03. Dirigenti scolastici, la risposta di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal alle incredibili affermazioni

dell’ANP

04. Seminario di formazione a Milano sulla valutazione dei

dirigenti scolastici: I MATERIALI

SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA

05. Bonus docenti: è salario accessorio e come tale va

contrattato

FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA

06. PON Scuola e Snodi formativi territoriali: avviso a

chiamata diretta

GESTIONE SCUOLA: APPALTI ATTIVITÀ NEGOZIALE DELLE SCUOLE

07. Attività negoziale delle scuole: alcune recenti modifiche normative importanti (in pillole)

PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI

08. Concorso docenti: pubblicato il bando. Le domande entro

il 30 marzo 2016

09. Classi di concorso: pubblicato il regolamento. Disponibile

l'applicazione per verificare le corrispondenze con le precedenti

ISCRIZIONI – ESAMI

10. Esami di Stato: pubblicata la circolare per la formazione delle commissioni per l'anno scolastico 2015/2016

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PERSONALE: ORGANICI – INIDONEI – ITP

11. Richiesta assegnazione di assistenti di lingue straniere, anno scolastico 2016/2017

SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE

12.Quale ruolo per i docenti dell'organico potenziato di L.

Berlinguer

13. Una riflessione amara ma necessaria su organico potenziato

di Maurizio Tiriticco

ALLEGATI AL NOTIZIARIO

comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016

2016 02 25 Ancora valutazione dirigenziale ARMONE

2016 02 25 VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO alcune riflessioni RACI

nota 2670 dell 8 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali

nota 2966 del 16 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali

rettifiche e precisazioni

nota 3019 del 17 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali

pubblicazione del manuale operativo

nota 3019 del 17 febbraio 2016 allegato

Avviso IL DURC SU SICOGE

Manuale per la generazione codici CUP

(Nota prot.1588del 13/01/2016)

Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016

decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento

classi di concorso

decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento

classi di concorso tabelle

circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 formazione commissioni esami di

stato secondo grado 2015 16

circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 allegati

nota 1741 del 16 febbraio 2016 assegnazione assistenti di lingua straniera 2016

2017

**********

DIRIGENTI SCOLASTICI

01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria

Richiesto un incontro politico urgente e

fissata per il 9 marzo la prima iniziativa

di protesta davanti al MIUR.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL, dopo la conferma avuta nell’incontro

al MIUR dell’11 febbraio 2016 che continuano il taglio dei fondi contrattuali e la riduzione della

retribuzione dei dirigenti scolastici, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria

e hanno richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca.

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I sindacati chiedono che vengano affrontati urgentemente anche i temi del reclutamento

(concorso) dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la

retribuzione di risultato.

Di seguito la lettera inviata al MIUR.

____________________________________

Roma, 16 febbraio 2016

Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,

sen. Stefania Giannini

Al Sottosegretario,

on. Davide Faraone

Al Capo di Gabinetto MIUR,

dott. Alessandro Fusacchia

Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione dei Dirigenti Scolastici - Richiesta di

incontro su vertenza Dirigenti Scolastici

Nel corso dell’incontro al MIUR di “aggiornamento FUN a.s. 2015/2016” dell’11 febbraio u.s., le

scriventi OO.SS. sono state messe a conoscenza dell’esistenza di un diverso orientamento

interpretativo tra MIUR e MEF, relativo alle modalità di calcolo per la quantificazione del Fondo

Unico Nazionale per l’a.s. 2015/2016, che ha come conseguenze:

la mancata certificazione delle risorse contrattuali relative all’a.s. 2015/2016;

la mancata ripartizione regionale delle stesse;

la mancata apertura dei tavoli di Contrattazione Integrativa Regionale sulla retribuzione

di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2015/2016.

Risulta che il MEF contesta al MIUR il mancato invio, a suo tempo, all’UCB dell’atto costitutivo

del FUN relativo all’a.s. 2011/2012, ponendo esplicitamente in dubbio la correttezza del metodo

di calcolo utilizzato dal MIUR per quell’anno e ipotizzando in quella circostanza il superamento

dei vincoli imposti dalla normativa con conseguente richiesta di recupero, da effettuare sulla

contrattazione 2015/2016. In tal modo verrebbero utilizzati una buona parte dei fondi del comma

86 della Buona Scuola, tradendo così l’impegno politico assunto dal Ministro e dal Sottosegretario

il 4 dicembre 2014.

Risulta inoltre che l’UCB interviene sui contratti integrativi regionali sottoscritti per gli anni

scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 formulando rilievi e subordinando la certificazione

al trasferimento di risorse dalla retribuzione di posizione parte variabile a quella di risultato, in

violazione del CCNL vigente e con conseguenze negative sul trattamento pensionistico e sulla

buonuscita dei dirigenti scolastici.

L’esistenza di un contenzioso tra due diversi Dicasteri, i cui vertici politici sono naturalmente

espressione dello stesso Governo, impone di trasferire la vicenda alla Presidenza del Consiglio

dei Ministri.

Quanto sopra riportato aggrava le problematiche salariali dei dirigenti scolastici, la cui

retribuzione professionale media è diminuita di oltre 3.500 euro all’anno per effetto

dell’interpretazione restrittiva del Decreto Tremonti da parte del MEF e delle decurtazioni rese

permanenti dalle successive Leggi di stabilità. Si sono così aggravate le differenze retributive

con il resto della dirigenza pubblica e non ha trovato soluzione l’inaccettabile sperequazione

interna alla categoria.

A tutto ciò si aggiungono ulteriori oneri impropri che si scaricano sulle scuole e sui dirigenti per

l’estensione alle istituzioni scolastiche di norme, pensate per la generalità delle Pubbliche

Amministrazioni (trasparenza, anticorruzione, normativa sugli appalti pubblici, sicurezza, ecc.),

alle quali sono connesse pesanti sanzioni di natura amministrativa, civile e perfino penale.

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici e sollecitano un

urgente incontro politico con le SS.LL. finalizzato alla soluzione positiva dei problemi denunciati

e che affronti anche i temi del reclutamento dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del

relativo rapporto con la retribuzione di risultato.

ALLEGATI

comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016

**********

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02. La retribuzione di “tutti” i lavoratori della scuola deve essere definita dal contratto

Nessuno può ostacolare l’impegno della

FLC CGIL nella difesa della dignità del

lavoro di dirigenti scolastici, docenti e

personale ATA.

All’incontro del 24 febbraio 2016 di informativa sui criteri di ripartizione del bonus e su

costituzione e funzionamento del comitato di valutazione eravamo presenti anche con una

rappresentanza dei dirigenti scolastici della FLC CGIL e abbiamo espresso la contrarietà della

categoria ad un utilizzo discrezionale del bonus, ribadendo la natura di salario accessorio

di tale compenso.

Come FLC CGIL abbiamo infatti sottolineato che il confronto con il tavolo sindacale, lungi dal

rappresentare una limitazione delle prerogative dirigenziali, deve essere agito dai dirigenti

scolastici a garanzia della trasparenza dell’azione dirigenziale che, anche in questa

circostanza, deve valorizzare il lavoro svolto dai docenti nella direzione del miglioramento

dell’istituzione scolastica.

Con la stessa determinazione e la stessa intransigenza difenderemo la dirigenza

scolastica da chi, nel nome di una distorta rappresentazione dei compiti del dirigente

scolastico, si accanisce nel voler attribuire ai dirigenti scolastici il compito di autorità

salariale e sta di fatto abbandonando la dirigenza scolastica nelle mani dei direttori

generali che, utilizzando la stessa discrezionalità che oggi si pretende dai dirigenti

scolastici nei confronti dei docenti, valuterà e premierà i dirigenti “graditi” a scapito

di tutti gli altri, meno, poco o per niente graditi.

Noi riteniamo invece che il salario accessorio debba essere utilizzato per retribuire

equamente e dignitosamente il lavoro – dei docenti come dei dirigenti – e non essere

utilizzato per premiare.

Solo la contrattazione fra il datore di lavoro e chi rappresenta i lavoratori può assicurare, come

stabilisce la Costituzione, che sia rispettato il diritto ad una retribuzione dignitosa ed equa.

**********

03. Dirigenti scolastici, la risposta di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola,

Snals Confsal alle incredibili affermazioni dell’ANP

I sindacati scuola replicano alle

affermazioni dell’Associazione nazionale

dirigenti e alte Professionalità

successive all’incontro al MIUR sulla

valorizzazione professionale dei docenti.

Sono di gravità inaudita le affermazioni contenute nel resoconto che sul sito dell’ANP viene fatto

dopo l’incontro al MIUR del 24 febbraio 2016 sulla valorizzazione professionale dei docenti, il

cosiddetto bonus.

Già il titolo del pezzo suona falso e offensivo quando descrive le posizioni assunte dagli altri

sindacati come attacco ai dirigenti delle scuole. Ma è il testo, nel suo complesso, a offrire una

lettura totalmente distorta del nostro pensiero e dello stesso andamento dell’incontro al MIUR.

È del resto molto significativo, e basterebbe da solo a spiegare le ragioni dell’astio che pervade

il documento dalla prima all’ultima riga, il modo con cui l’ANP mostra di intendere la

contrattazione, dalla quale i dirigenti finirebbero per rimanere “imbrigliati”. Quale idea di

dirigente, di comunità scolastica, di relazioni sociali possa celarsi dietro espressioni del genere è

facile intuirlo, e suscita qualche inquietudine. Per quanto ci riguarda, confronto, negoziato e

contratti non servono a imbrigliare, ma segnano percorsi rivolti all’assunzione trasparente di

decisioni e responsabilità condivise, nell’interesse del bene comune.

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L’ANP evidentemente la pensa in modo diverso, rivendicando l’esercizio di un “potere

discrezionale” che non ammetterebbe argini, forzando in tal senso anche la stessa legge 107/15.

L’affermazione secondo cui i sindacati di Comparto “non riconoscono il ruolo dei dirigenti delle

scuole” prima ancora che gratuita, infondata e offensiva suona assolutamente ridicola se riferita

a sindacati che da sempre organizzano e rappresentano la dirigenza scolastica, ricorrendo

quando necessario a iniziative di mobilitazione come quelle in atto sul FUN, a fronte delle quali

risalta al momento una certa inerzia dell’ANP. Così come appare per lo meno incauta l’enfasi con

cui l’ANP sposa in toto una circolare emessa altrettanto incautamente, tanto da essere ritirata

nel giro di 24 ore.

L’intelligenza e la saggezza dei dirigenti scolastici sono ben diverse e superiori rispetto a quelle

espresse nel comunicato. Per fortuna la scuola italiana può far conto su tanti dirigenti che

operano con un’autorevolezza rafforzata ogni giorno sul campo dalla loro capacità di costruire

relazioni positive, fattore non secondario per la qualità e l’efficacia dell’azione formativa.

Nella convinzione che tutti i momenti di confronto siano quanto mai utili per favorire

un’applicazione delle norme orientata a prevenire divisioni e conflitti, la nostra idea di dirigenza

è da sempre distante dal principio dell’escludere ignorando (Don’t ask don’t tell, come suggerisce

l’ANP) perché estraneo a ogni modello autenticamente educativo e a una leadership

democratica.

I rischi di possibile contenzioso nascono proprio dalla presunzione con cui si vorrebbero

interpretare a proprio uso e consumo norme di legge sulle quali, al di là di ogni legittima

espressione di consenso o dissenso, si rivelano viceversa quanto mai utili e opportuni tutti i

momenti di confronto che possano favorirne un’applicazione quanto più possibile orientata a

prevenire divisioni e conflitti.

Va letta in questo senso, per esempio, la richiesta di veder rispettate le prerogative che norme

vigenti (né più, né meno della legge 107/15) assegnano alla disciplina contrattuale per ciò che

riguarda la retribuzione accessoria del personale. Si tratta peraltro della stessa richiesta che

coerentemente viene fatta dalle OO.SS. anche per ciò che riguarda la retribuzione di risultato

dei dirigenti scolastici che, altrimenti, nel quadro della prossima valutazione dei dirigenti,

sarebbe rimessa alla assoluta discrezionalità dei direttori degli uffici scolastici regionali.

Perché le sedi di confronto producano esiti positivi e utili, è indispensabile che chi vi partecipa lo

faccia in modo costruttivo e serio; chi vi coglie solo pretesti per alimentare assurde polemiche,

non aiuta a risolvere i problemi, alimenta solo divisione e finisce per indebolire le stesse ragioni

di coloro che dovrebbe rappresentare e tutelare.

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL Scuola

Maddalena Gissi

UIL Scuola

Giuseppe Turi

SNALS Confsal

Marco Paolo Nigi

I responsabili nazionali della dirigenza scolastica

FLC CGIL

Gianni Carlini

CISL Scuola

Mario Guglietti

UIL Scuola

Rosa Cirillo

SNALS Confsal

Pasquale Ragone

**********

04. Seminario di formazione a Milano sulla valutazione dei dirigenti

scolastici: I MATERIALI

ORGANIZZATO DA PROTEO FARE

SAPERE – STRUTTURA DI COMPARTO DS

FLC LOMBARDIA

Il 25 febbraio 2016 si è tenuto un seminario di formazione per DS:

“LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI ALLA LUCE DELLA LEGGE 107/2015:

PROBLEMI E PROSPETTIVE

(riflessi retributivi e sugli incarichi triennali)”

Hanno dato il loro contributo alla riflessione

Antonio Bettoni - presidente Proteo fare sapere Lombardia già presidente PROTEO

NAZIONALE che ha coordinato i lavori

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Tobia Sertori segretario generale FLC CGIL Lombardia

Raffaele Ciuffreda - responsabile regionale struttura di comparto ds FLC CGIL e

componente coordinamento nazionale SCNDS FLC CGIL

Gianni Carlini responsabile nazionale SCNDS (struttura di comparto NAZIONALE) FLC

CGIL

Purtroppo per motivi di lavoro e personali non ha potuto partecipare Anna Armone che

però ha inviato una sua riflessione in merito

Il seminario ha visto la partecipazione di 150 dirigenti scolastici.

In allegato i materiali del seminario (i materiali di G. Carlini saranno forniti in un

secondo momento)

2016 02 25 Ancora valutazione dirigenziale ARMONE

2016 02 25 VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO alcune riflessioni RACI

**********

SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA

05. Bonus docenti: è salario accessorio e come tale va contrattato

I sindacati scuola chiedono una verifica

politica. Unitariamente sostengono

inoltre la natura di organo perfetto del

Comitato di valutazione. Il confronto è

stato aggiornato alla prima settimana di

marzo.

Si è svolto alle ore 10 del 24 febbraio 2016 l’incontro, da tempo richiesto dalla FLC CGIL e dalle

altre organizzazioni sindacali, sulle questioni gestionali aperte con l’introduzione del cosiddetto

bonus per la valorizzazione del merito docenti (legge 107/15 art 1 commi 126-130).

L’incontro, presieduto congiuntamente dal dott. Jacopo Greco (Direttore generale del Bilancio) e

dalla dott.ssa Carmela Palumbo (Direttore generale degli Ordinamenti), ha affrontato due punti:

1. criteri di ripartizione dei 200 milioni di euro a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche;

2. costituzione e funzionamento del Comitato di valutazione.

Criteri di ripartizione fra le istituzioni scolastiche del bonus

L’Amministrazione ha manifestato l’intenzione di procedere alla ripartizione nel più breve tempo

possibile attraverso l’emanazione di un Decreto previsto peraltro dalla stessa legge e seguendo

i criteri in linea di massima delineati dal comma 126.

La nostra posizione

Accogliendo come positiva l’intenzione di voler procedere in tempi brevi, abbiamo richiamato,

anche per espressa previsione della stessa legge 107/15, la natura di salario accessorio del

cosiddetto bonus; in quanto tale esso va sottoposto a contrattazione. In conseguenza di ciò

la FLC CGIL ha proposto un passaggio contrattuale nazionale e la successiva contrattazione di

scuola, esattamente come avviene per il Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS). È l’unico modo

per rispettare la stessa previsione costituzionale che, in materia salariale, indica la strada della

contrattazione collettiva.

Per quanto attiene ai criteri di ripartizione, in coerenza con la negoziabilità dei 200 milioni di

euro, si possono ben adottare, sia pur con qualche correttivo da contrattare, gli stessi criteri con

cui si ripartisce il FIS, anche in via sperimentale.

Su questo argomento, dunque, abbiamo chiesto, unitariamente alle altre organizzazioni

sindacali, una verifica politica che porti all’apertura di un confronto di merito finalizzato

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alla riconduzione del bonus nell’alveo contrattuale, evitando in questo modo la diffusione di un

clima generale di scontro nelle scuole e l’attivazione di un inevitabile contenzioso giurisdizionale.

Costituzione e funzionamento del Comitato di Valutazione

L’Amministrazione ha introdotto successivamente tre questioni legate alla costituzione e al

funzionamento del Comitato di Valutazione: se sia regolare o meno la costituzione del

Comitato anche in assenza di una delle sue componenti; se il Comitato di Valutazione debba

essere considerato un organo perfetto; se sia opportuno fornire da parte del MIUR, anche tramite

circolare, delle griglie generali di criteri da offrire alle scuole.

Sulle prime due questioni il MIUR, anche in coerenza con le FAQ pubblicate

dall’Amministrazione, ha sostenuto la regolarità della costituzione anche in assenza di una

componente e la non perfezione del Comitato.

La nostra posizione

Abbiamo innanzitutto precisato che sarebbe stato opportuno da parte del MIUR astenersi

dal pubblicare delle FAQ sull’argomento e che sarà opportuno in ogni caso astenersene d’ora

in poi, se si vuole dare senso al confronto iniziato con la seduta odierna. Abbiamo inoltre

sottolineato come, vista la delicatezza dei temi in discussione, la legge avrebbe dovuto prevedere

strumenti attuativi molto precisi, per cui, in mancanza di ciò non si può sopperire con una

circolare che risulterebbe strumento unidirezionale e certamente inefficace.

Nel merito delle questioni la FLC CGIL ha sostenuto innanzitutto come non coerente con

l’autonomia scolastica l’indicazione dei criteri da parte del MIUR; ha inoltre ribadito,

come del resto aveva fatto in precedenza a commento delle FAQ dell’Amministrazione, la

funzione di organo valutante del Comitato. Da ciò il suo carattere di organo perfetto anche per

due ragioni: la prima, che non solo l’espressione di un giudizio ma anche l’individuazione dei

criteri richiede la perfezione dell’organismo; la seconda, che non si può pensare che il Comitato

possa operare a costituzione imperfetta al momento della valutazione del servizio per le

immissioni in ruolo: un fatto del genere vedrebbe il Comitato operare in maniera diversa senza

che ciò sia stato previsto dalla stessa legge. Per tutte queste considerazioni va da sé che non è

neppure pensabile che si possa ritenere operante un organo che agisca senza la presenza di una

delle sue componenti.

Sia sulla ripartizione del bonus alle scuole sia sulla costituzione e funzionamento del Comitato di

valutazione i rappresentanti dell’Amministrazione hanno preso l’impegno di riportare la

discussione di oggi e consultare l’organo politico indicando come data di massima per il

prossimo incontro il 3 o 4 marzo prossimi.

**********

FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA

06. PON Scuola e Snodi formativi territoriali: avviso a chiamata diretta

Solo tredici giorni per presentare la

candidatura. Non obbligatoria in

questa fase l’indicazione delle

delibere degli organi collegiali.

Snodi formativi territoriali e Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), adottato con il Decreto Ministeriali 851/15, prevede,

nell’ambito delle iniziative di formazione del personale della scuola, l’individuazione di snodi

formativi territoriali considerati come una delle leve per gestire le principali attività

formative non svolte all’interno di ogni scuola.

Gli snodi sono destinati a:

formare il personale della scuola per l’aumento delle competenze relative ai processi

di digitalizzazione e di innovazione tecnologica per un uso consapevole delle risorse

digitali nella prassi didattica e nell’attività amministrativa;

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promuovere l’innovazione didattica delle scuole supportata dalle tecnologie;

attivare azioni di orientamento, di supporto e di collegamento con il territorio per lo

sviluppo di un sistema di formazione integrata.

Gli snodi (ossa le sedi dove avverrà la formazione), dovranno assicurare la copertura

territoriale, la continuità negli anni della progettualità formativa e la partecipazione a

monitoraggi qualitativi. Per l’attività degli snodi il PNSD prevede l’utilizzo di quota parte delle

risorse destinate alla Formazione dalla legge 107/15 (circa 10 milioni di euro all’anno) + risorse

PON-FSE + “Per la Scuola” 2014-2020 + stanziamenti ordinari del ministero.

Snodi formativi territoriali e PON “Per la scuola”

L'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e

ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con la nota 2670 dell’8 febbraio 2016, pubblicata sul

sito del MIUR il 10 febbraio, ha emanato l’Avviso finalizzato all’individuazione degli “Snodi

formativi territoriali”, sedi della formazione in servizio per “l’innovazione didattica e

organizzativa”.

L'Avviso rientra negli interventi dell'ASSE I "Istruzione" finanziati dal FSE (Fondo Sociale

Europeo), Obiettivo Specifico 10.8, Diffusione della società della conoscenza nel mondo della

scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi, Azione 10.8.4, Formazione

del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi

L’avviso è formalmente rivolto a tutte le scuole statali sedi di dirigenza (codice

meccanografico identificativo), ma è riconosciuta la priorità per scuole già individuate quali poli

formativi a seguito di procedure nazionali (DM 821/2013, DM 763/2014, DD 75/2015).

Per la Regione Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia Autonoma

di Bolzano saranno successivamente attivate specifiche procedure.

Le scuole che intendono candidarsi quali Snodi formativi territoriali devono fare riferimento alle

seguenti macroaree tematiche di intervento:

implementazione e realizzazione di azioni di formazione volte a favorire il processo

di digitalizzazione nelle scuole;

promozione delle metodologie didattiche, della didattica laboratoriale per lo sviluppo

delle competenze con il supporto di tecnologie digitali e multimediali, sperimentazione di

curricola per la competenza digitale e l’utilizzo degli ambienti per la didattica digitale

integrata;

elaborazione di strategie di digitalizzazione e innovazione tecnologica, supporto

tecnico e progettuale per la realizzazione di ambienti digitali e di trasformazione di spazi

e tempi della didattica.

Modalità di individuazione degli “snodi”

La candidatura deve essere presentata utilizzando le piattaforme denominate “Gestione degli

Interventi” (GPU) e Sistema Informativo Fondi (SIF) 2020.

Ricordiamo che per l’ammissibilità delle candidature è necessario che le scuole:

inseriscano nell’area “Gestione degli Interventi” (GPU) tutti i dati richiesti nell’area di

candidatura per il presente Avviso;

inoltrino il formulario di candidatura nell’area “Gestione degli Interventi” GPU compilato

in ogni sua parte;

presentino la richiesta entro i termini previsti (si considera valida la data e l’ora

dell’inoltro online);

alleghino una dichiarazione a firma del Dirigente scolastico che attesti la esistente

disponibilità di ambienti, tecnologie e attrezzature adeguate alla gestione delle azioni per

le quali si presenta la candidatura, unitamente alla disponibilità delle risorse umane e

organizzative con competenze tecniche, amministrative e gestionali adeguate a svolgere

il ruolo di “Snodi formativi territoriali”;

dichiarino l’approvazione del conto consuntivo relativo all’annualità 2014 a garanzia

della capacità gestionale dei soggetti beneficiari richiesta dai regolamenti dei Fondi

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Strutturali Europei, e che non siano oggetto di contestazione per irregolarità contabili e/o

procedurali;

trasmettano la documentazione digitalmente sulla piattaforma finanziaria “Sistema

Informativo Fondi (SIF) 2020” nei tempi stabiliti dall’AdG.

Con la nota 2966 del 16 febbraio 2016 l’autorità di gestione ha stabilito che, tenuto conto della

tempistica stringente dell’Avviso, non è obbligatoria in questa fase l’indicazione degli

estremi della delibera del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto che approva la

candidatura.

Il messaggio è chiaro: più importante del rispetto delle regole di funzionamento degli

organi collegiali di scuola, è la tempistica definita unilateralmente a livello nazionale.

Si tratta di un precedente negativo e foriero di non pochi problemi. È evidente che sarebbe stato

sufficiente dare tempi più distesi per la presentazione delle candidature per evitare questa

incresciosa situazione.

L’indicazione degli estremi delle delibere sarà, invece, obbligatoria per la presentazione della

proposta progettuale.

Le candidature saranno valutate da appositi “gruppi per la valutazione” nominati con decreto

dai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali.

La griglia di valutazione è la seguente:

SNODI

FORMATIVI

TERRITORIALI

Criteri di selezione Punteggio Punteggio

massimo

1. Esperienza pregressa specifica nel campo della formazione al digitale, in

quanto polo formativo ai sensi del d.m. n.

821 del 2013, d.m. n. 763 del 2014, dDG n. 75 del 2016), ovvero componente nelle reti per la formazione del personale scolastico sul digitale negli ultimi cinque anni o presidio per le nuove tecnologie all’interno del PON 2007-2013

max 30 punti in

qualità di capofila

max 15 punti in

qualità di

membro di rete

30 punti

2. Capacità di implementazione del digitale a scuola attraverso la realizzazione e la partecipazione a progetti tecnologici (per esempio, Cl@ssi

2.0, Scuol@ 2.0, editoria digitale

scolastica, iniziative a supporto della diffusione di innovazioni tecnologiche fondi ex L.440/97 EPR 2010 negli ultimi cinque anni) ivi compresi anche quelli realizzati con le risorse finanziarie del PON 2007/2013

Tutta la scuola

(15 punti)

Uno o più plessi

(10 punti)

Una o più classi

(5 punti)

15 punti

3. Aspetti logistici e organizzativi

a. facilmente raggiungibile (ad es. vicinanza ad aeroporto, stazione

ferroviaria, metropolitana, fermate di bus, presenza di parcheggio e presenza di

strutture ricettive);

b. disponibilità di aule, spazi e laboratori;

c. disponibilità ad attivare reti di

scuole sul territorio e numero massimo di persone che possono essere coinvolte, quali beneficiari, del processo formativo;

a. max 5 punti per

la raggiungibilità;

b. max a 10 punti

per la

disponibilità di

aule, spazi e

laboratori;

c. max a 10 punti

per la capacità di

attivare reti;

d. max a 10 punti

per la capacità di

attivare

55 punti

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d. capacità di attivare collaborazioni con Università, enti, centri di

ricerca, altri soggetti esperti,

ecc.;

e. capacità di coinvolgimento di fondazioni e altri attori del territorio;

f. dotazione di connettività della scuola in ingresso di almeno 30Mb.

collaborazioni con

Università ecc.;

e. max a 10 punti

per le

collaborazioni sul

territorio;

f. 10 punti in caso

di dotazione di

connettività di

almeno 30 Mb.

Da notare come il riferimento specifico alle fondazioni (punto 3 lettera e) non appare

comprensibile.

Non saranno inserite in graduatoria le candidature che abbiano conseguito un punteggio

complessivo inferiore a 30. Tale punteggio coincide con quello da assegnare alle scuole

capofila dei cosiddetti poli formativi.

Saranno individuate almeno una scuola per regione con funzioni di coordinamento e almeno

una scuola per provincia salvo ulteriori fabbisogni legati alla raggiungibilità (vastità del

territorio, impedimenti geografici) e all’ampiezza delle reti di scuole da servire. Ricordiamo che

il PNSD prevede l’individuazione di 300 snodi territoriali.

Cronoprogramma dell’Avviso

Attività Tempistic

a Procedura

Presentazion

e delle

candidature

dalle ore 10.00 del giorno 11 febbraio 2016 alle ore 14.00

del giorno 23 febbraio 2016

Le scuole devono accedere all’apposita area all’interno del sito dei

Fondi strutturali 2014- 2020, denominata “Gestione degli

Interventi” (GPU), al seguente indirizzo:

http://www.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020 e

completare l’apposito formulario.

Trasmissione

delle

candidature

dalle ore

10.00 del

giorno 23

febbraio

2016 alle

ore 14.00

del giorno

26 febbraio

2016.

Le scuole devono

1. scaricare una copia della candidatura inoltrata su GPU;

2. firmare digitalmente la candidatura senza apportare a quest’ultima nessuna modifica. Si ricorda che la candidatura può essere firmata dal Dirigente scolastico o su sua delega dal DSGA e che il file deve essere esclusivamente in formato .pdf o .pdf.p7m.;

3. allegare la candidatura firmata digitalmente sul sistema

Finanziario seguendo le seguenti istruzioni:

a. selezionare il link “Gestione Finanziaria” presente alla pagina http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020, utilizzare le credenziali SIDI, accedere al menù servizi SIDI;

b. accedere all’area “Gestione Finanziario-Contabile” e all’applicazione “Sistema Informativo Fondi (SIF) 2020;

c. dal menu funzioni è disponibile, sotto la voce “Candidature” la

funzione “Trasmissione candidature firmate”;

d. in fase di trasmissione, superati i controlli di validità del file, la candidatura sarà protocollata;

e. dalla stessa funzionalità la scuola può visualizzare il codice di protocollo e relativa data.

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Valutazione

delle

candidature

Entro l’11

marzo

2016

A cura degli Uffici Scolastici Regionali

Pubblicazion

e delle

graduatorie

Entro il 15

marzo

2016

A cura degli Uffici Scolastici Regionali

Validità e Utilizzo delle graduatorie

Le graduatorie possono avere una validità di tre anni fatte salve esigenze specifiche che

emergeranno nel corso della programmazione.

Alle scuole individuate quali “Snodi Formativi Territoriali” sarà chiesto, di volta in volta, di

presentare le proprie proposte di formazione secondo istruzioni che verranno in seguito

comunicate dal MIUR.

Inoltre, tenuto conto che gli snodi devono garantire la formazione su tutti gli ambiti del PNSD,

per l’individuazione specifica delle sedi si procederà sulla base dei bisogni formativi e della

tipologia dei beneficiari (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi,

docenti, personale amministrativo, ecc.).

Manuale operativo

Con la nota 3019 del 17 febbraio 2016 l’Autorità di gestione ha trasmesso il Manuale operativo

relativo alle procedure per la presentazione delle candidature per l’individuazione degli “Snodi

Formativi Territoriali”

ALLEGATI

nota 2670 dell 8 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali

nota 2966 del 16 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali

rettifiche e precisazioni

nota 3019 del 17 febbraio 2016 pon per la scuola snodi formativi territoriali

pubblicazione del manuale operativo

nota 3019 del 17 febbraio 2016 allegato

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GESTIONE SCUOLA: APPALTI ATTIVITÀ NEGOZIALE DELLE SCUOLE

07. Attività negoziale delle scuole: alcune recenti modifiche normative

importanti (in pillole)

DURC SU SICOGE

GENERAZIONE CODICI CUP

NUOVE SOGLIE EUROPEE

TERMINI DI PUBBLICAZIONE GRADUATORIE PER CONFERIMENTO INCARICHI PRESTAZIONE D’OPERA

FASE DI AGGIUDICAZIONE DELLA PROCEDURA DI GARA.

NOVITA’ IMPORTANTI ATTIVITA’ NEGOZIALE SCUOLE E ACQUISTI

1) ARRIVA IL DURC SU SICOGE - MEF

il SICOGE, con avviso dell'8/02/2016, al fine di snellire procedure e dematerializzare atti ha

comunicato di farsi carico di richiedere a INAIL il documento di regolarità contributiva (DURC).

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Il DURC ha validità trimestrale, il SICOGE provvede in modo autonomo ad aggiornare il DURC

effettuando nuove richieste a INAIL fintanto che la fattura non è rifiutata, completamente pagata

o sono trascorsi più di 6 (sei) mesi dalla data di ricezione della fattura.

I DURC richiesti da SICOGE saranno identificati con il nome "DURC-SICOGE-Identificativo fiscale

cedente prestatore.pdf".

ALLEGATI

Avviso IL DURC SU SICOGE

-------------------- 2) GENERAZIONE CODICI CUP (CODICE UNICO DI PROGETTO) MANUALE - FONDI

STRUTTURALI EUROPEI – PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA”

Al fine di supportare le Istituzioni scolastiche e velocizzare il rilascio delle utenze per la

generazione dei codici CUP, si forniscono sul manuale che viene pubblicato sul sito dei Fondi

Strutturali http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020, le indicazioni

da seguire per una corretta gestione delle operazioni.

Il Codice Unico di Progetto (CUP) può essere facilmente richiesto e successivamente inserito sul sistema Sidi SIF2020, seguendo le istruzioni riportate nel manuale.

ALLEGATI

Manuale per la generazione codici CUP

--------------------

3) NUOVE SOGLIE EUROPEE

Fondi Strutturali Europei – Integrazioni e chiarimenti in merito alle Linee guida dell’Autorità di

Gestione (nota Prot.n.AOODGEFID/1588 del 13/01/2016) per l’affidamento dei contratti pubblici

di servizi e forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria.

In particolare, il Regolamento Delegato UE 2015/2170 della Commissione del 24 novembre 2015

di “modifica della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle

soglie applicabili per le procedure di aggiudicazione degli appalti” ha rideterminato l’importo delle

soglie di rilevanza comunitaria e modificato gli artt. 28 e 125 del D.Lgs. 163/2006 (Codice degli

appalti pubblici di lavori, servizi e forniture) prevedendo i seguenti nuovi importi:

_ 135.000,00 Euro, per gli appalti di forniture e servizi aggiudicati da amministrazioni

aggiudicatrici che sono autorità governative centrali.

_ 209.000,00 Euro per:

a) gli appalti di forniture e servizi aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici diverse

dalle autorità governative centrali;

b) per appalti pubblici di servizi parzialmente esclusi dall’applicazione del Codice Appalti,

aggiudicati da una qualsiasi stazione appaltante.

ALLEGATI

(Nota prot.1588del 13/01/2016)

Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016

-------------------- 4) TERMINI DI PUBBLICAZIONE GRADUATORIE PER CONFERIMENTO INCARICHI

prestazione d’opera INTERNI/ESTERNI

Con riferimento alla procedura per il conferimento di incarichi prestazione d’opera nell’ambito

dei progetti, sia interno che esterno all’Istituzione scolastica, si evidenza, peraltro, che il

provvedimento con il quale si rende nota la graduatoria diventa definitivo il 15° giorno successivo

decorrente dalla data di pubblicazione nell’albo della scuola.

Si ritiene che tale termine abbia carattere perentorio poiché posto a tutela del soggetto che

intenda proporre reclamo avverso la graduatoria medesima (art. 14, comma 7, del D.P.R.

275/1999).

Diversamente, si reputa congruo il termine di 15 giorni previsto per l’affissione dell’avviso di

selezione nel caso di selezione di esperti esterni; tale termine potrà essere ridotto dall’Istituzione

scolastica in presenza di comprovate ragioni di urgenza, ovvero nel caso di selezione di personale

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interno, nel rispetto, comunque, della normativa vigente in tema di obblighi di pubblicità,

trasparenza e comunicazione.

ALLEGATI

(Nota prot.1588del 13/01/2016)

Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016

-------------------- 5) FASE DI AGGIUDICAZIONE DELLA PROCEDURA DI GARA.

Terminata la fase di valutazione delle offerte, il seggio di gara dichiara, nell’ultimo

verbale, l’aggiudicazione provvisoria a favore del migliore offerente.

Verificata poi la correttezza della procedura, il RUP con decreto adotta il provvedimento

di aggiudicazione definitiva dandone comunicazione ai soggetti di cui all’art. 79, comma

5, lett. a) del Codice appalti. In particolare, la comunicazione all’aggiudicatario ed al

concorrente che segue in graduatoria è disposta ai fini della verifica sul possesso dei

requisiti dichiarati in sede di gara (cfr. All. 11 delle Linee guida).

L’aggiudicazione definitiva, divenuta efficace a seguito dell’esito positivo dei suddetti

controlli, è comunicata all’aggiudicatario (cfr. All. 10 Linee guida).

ALLEGATI

(Nota prot.1588del 13/01/2016)

Nota prot. 3061 del 18 febbraio 2016

------------------

6) CONTRATTI PUBBLICI QUANDO L’URGENZA LEGITTIMA L AFFIDAMENTO DIRETTO

La Quinta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 3 febbraio 2016 n. 413 ha

analizzato e deciso la vicenda che ha visto un Comune affidare direttamente ad una

società la gestione dell'impianto natatorio, fattispecie che ad avviso del giudicante

rientra nell’ambito di quelle descritte dall’art. 57 d.lgs. n. 163-06.

Il sistema di scelta del contraente a mezzo di procedura negoziata senza pubblicazione del bando

di cui all'art. 57, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, rappresenta un'eccezione al principio

generale della pubblicità e della massima concorrenzialità tipica della procedura aperta, con la

conseguenza che i presupposti fissati dalla legge per la sua ammissibilità devono essere accertati

con il massimo rigore e non sono suscettibili d'interpretazione estensiva (cfr. Consiglio di Stato,

Sez. V, 30 aprile 2014, n. 2255). In base al comma 2, lett. c) di tale previsione normativa,

l’affidamento diretto è consentito nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema

urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i

termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando

di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere

imputabili alle stazioni appaltanti.

*******

PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI

08. Concorso docenti: pubblicato il bando. Le domande entro il 30 marzo 2016

Le prove scritte si svolgeranno nel mese

di aprile-maggio.

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 16 del 26

febbraio 2016) i bandi del concorso a cattedre.

La presentazione delle domande

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Le domande si presentano dal 29 febbraio fino al 30 marzo 2016 (ore 14) attraverso le

istanze online.

È disponibile sul nostro sito una scheda che illustra le procedure da seguire per

la registrazione..

Chi può partecipare al concorso

Al concorso potranno partecipare solo i docenti precari (sono esclusi i docenti a tempo

indeterminato nella scuola statale, come stabilito dalla legge 107/15), in possesso

dell’abilitazione/idoneità per lo specifico insegnamento, inclusi i maestri diplomati di istituto

o scuola magistrale entro il 2001/2002 come stabilito dal DPR 25 marzo 2014.

Per il sostegno è necessaria anche la specializzazione: i docenti specializzati potranno quindi

presentare sia la domanda per il posto comune che quella per il sostegno.

Le nuove classi di concorso

Il concorso, per la scuola secondaria, è stato bandito sulla base delle nuove classi di concorso,

e dei relativi ambiti disciplinari. Le abilitazioni precedenti confluiscono nelle nuove classi di

concorso secondo quanto stabilito nelle tabelle allegate al regolamento.

Sul sito è disponibile un’applicazione, che permetta di individuare le corrispondenze tra

vecchie e nuove classi di concorso.

Le prove del concorso

Le prove scritte si svolgeranno nel mese di aprile-maggio (il calendario sarà pubblicato sulla GU

del 12 aprile 2016). Quelle orali entro il mese di luglio.

Ulteriori approfondimenti e una puntuale analisi dei provvedimenti, saranno pubblicate nei

prossimi giorni sul sito e nel nostro speciale.

Si confermano tutte le criticità che abbiamo già denunciate e la mancata volontà di procedere

alla stabilizzazione dei docenti che hanno già acquisito i requisiti di servizio previsti dalla

sentenza europea.

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09. Classi di concorso: pubblicato il regolamento. Disponibile

l'applicazione per verificare le corrispondenze con le precedenti

Sulla Gazzetta Ufficiale del 22

febbraio 2016 il Decreto del

Presidente della Repubblica 19 e le

relative tabelle.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 2016 il Decreto del Presidente della

Repubblica 19 del 14 febbraio 2016 e le relative Tabelle.

Le abilitazioni precedenti confluiranno nelle nuove classi di concorso secondo quanto stabilito

nelle tabelle allegate al regolamento.

Abbiamo predisposto un’applicazione, che permette di individuare le corrispondenze tra

vecchie e nuove classi di concorso. Allo stesso indirizzo, a breve, sarà disponibile anche

l'applicazione per la ricerca delle nuove classi di concorso alle quali si può accedere con il proprio

titolo di studio.

Si tratta di un provvedimento atteso da 8 anni (era previsto dalla Legge 133/08) che ha

avuto un iter complesso e travagliato a causa dei continui cambi di rotta del Ministero.

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Da una prima lettura del provvedimento si rileva che sono state accolte alcune delle condizioni

e osservazioni, sia sull'impianto che nello specifico delle tabelle, che erano state espresse nei

pareri del Consiglio di Stato e del Parlamento. Molti dei rilievi erano presenti anche nelle

osservazioni che avevamo inviato al Ministero in occasione dell'incontro tecnico del 14

settembre a cui non è seguito più alcun confronto pur avendo più volte chiesto di essere

convocati sull'argomento.

Permangono ancora alcune criticità, sulle quali torneremo in maniera più diffusa, e restano

aperte tutte le questioni relative alla gestione degli organici e delle graduatorie e alle tutele

di chi già lavora nella scuola sia a tempo indeterminato che determinato.

ALLEGATI

decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento

classi di concorso

decreto del presidente della repubblica 19 del 14 febbraio 2016 regolamento

classi di concorso tabelle

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ISCRIZIONI – ESAMI

10. Esami di Stato: pubblicata la circolare per la formazione delle

commissioni per l'anno scolastico 2015/2016

Inviate alle scuole le indicazioni per

la formazione delle commissioni per

gli esami di Stato. Le domande di

docenti e dirigenti attraverso le

istanze on-line.

Con la Circolare Ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 e i relativi allegati, il Miur ha fornito le

istruzioni per la formazione delle commissioni degli esami di stato 2015/2016 nella scuola

secondaria di secondo grado

Nella circolare sono presenti indicazioni e chiarimenti sulle modalità di costituzione delle

commissioni, di nomina dei commissari interni e le eventuali deroghe all'obbligo di

presentazione delle domande (part-time, Legge 104/92, ecc.). Alla stessa sono allegati i modelli

e le relative istruzioni.

Il personale docente e dirigente scolastico dovrà presentare la domanda in modalità web

attraverso le istanze online entro le ore 14,00 del giorno 16 marzo 2016. E' escluso dalla

presentazione on-line il solo personale della regione Valle d’Aosta, della provincia di Bolzano e

delle scuole slovene delle province di Gorizia e Trieste, che presenterà la domanda in modalità

tradizionale entro il giorno 16 marzo 2016.

Per il personale universitario e delle istituzioni dell'AFAM, che utilizzerà la modalità

tradizionale (modello ES-2), la scadenza è fissata per sabato 31 marzo 2016.

È disponibile sul nostro sito una guida che illustra le procedure da seguire per la registrazione

alle istanze online.

ALLEGATI

circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 formazione commissioni esami di

stato secondo grado 2015 16

circolare ministeriale 2 del 22 febbraio 2016 allegati

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PERSONALE: ORGANICI – INIDONEI – ITP

11. Richiesta assegnazione di assistenti di lingue straniere, anno scolastico 2016/2017

Scadenza domande 30 Marzo 2016.

Il Miur, con la nota 1741 del 16 febbraio 2016, ha indicato termini e modalità per la richiesta,

da parte delle scuole, di assistenti di lingue straniere in attuazione dei protocolli culturali

stipulati dall'Italia con Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Spagna.

Il numero di assistenti è stabilito di anno in anno in base ai protocolli e alle disponibilità di

bilancio. Per l'anno scolastico 2016/2017 i posti di assistente di lingua straniera in Italia

saranno 220 così ripartiti: Austria 23, Belgio (Comunità francese) 3, Francia 98, Irlanda 6,

Regno Unito 53, Germania 20, Spagna 20.

Gli Uffici scolastici regionali, sulla base di alcuni criteri definiti nella nota, dovranno compilare un

elenco di scuole interessate entro il 21 marzo 2016. Le scuole individuate dovranno accreditarsi,

con le modalità indicate, entro il 30 marzo 2016.

ALLEGATI

nota 1741 del 16 febbraio 2016 assegnazione assistenti di lingua straniera 2016

2017

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SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE

12. Quale ruolo per i docenti dell’organico potenziato di L. Berlinguer –

www.educazionduepuntozero.it

Le scuole navigano a vista nella

strutturazione dei PTOF. La necessità di

flessibilità oraria si scontra con la

rigidità dei contratti rischiando di

relegare il ruolo dei docenti

dell’organico potenziato a copertura delle supplenze.

Ho l’impressione che siamo giunti ad un tornante, quasi ad un momento della verità, in materia

scolastica. Ribadisco: il punto di partenza è che bisogna cambiare la scuola e questo non risuona

abbastanza nel dibattito culturale e politico in materia. Cambiare la scuola è una necessità

assoluta se non si vuole annullare il risultato più rivoluzionario in questo campo che è

rappresentato dalla “scuola di tutti”, dal fatto che la società e l’equità chiedono che a scuola

possano andare con profitto tutti, effettivamente tutti.

Poiché però un obiettivo del genere non basta conclamarlo, lasciando poi le cose come stanno

nell’organizzazione dell’istruzione, è indispensabile che si trovino i modi, i percorsi, le misure che

avviino un tale processo. Tra l’altro credo che si debba sciogliere da ora il nodo del rapporto tra

il tempo scuola dedicato all’apprendimento disciplinare e quello rivolto ad una più ampia

integrazione dell’offerta formativa. Questo vale per l’organizzazione dell’apprendimento ma

anche per l’intreccio di funzioni nell’attività docente.

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La nuova impostazione normativa recupera la forte idea di un organico funzionale che non

esaurisca l’impegno docente nel solo insegnamento disciplinare, inventandosi un “organico

potenziato”, a mio avviso provvido ma assai indistinto e tutto da realizzare educativamente. La

convivenza però dei due comparti, come separati in casa, rischia, da un lato, di non riuscire a

scalfire la rigidità monopolistica dell’iperdisiciplinarismo e, dall’altro, di annullare l’efficacia del

“potenziamento” come cenerentola di questo possibile nuovo impianto.

Alcuni segnali poco incoraggianti ci dicono quanto questa ipotesi pessimistica possa essere

fondata. Perché è vero che non mancano scuole, dirigenti, gruppi docenti che si sono già

sforzarti, specie in occasione dell’elaborazione programmatica triennale, di utilizzare

intelligentemente, per quanto possibile, le risorse del potenziamento: lo sappiamo che oggi nella

scuola italiana c’è un reale fermento e ci sono avanguardie educative ed esperienze di

innovazione didattica di tutto rilievo. Ma sappiamo anche che sono numerosi i casi di docenti

sconfortati o delusi o comunque confusi di fronte al rischio di una loro utilizzazione “di risulta”

entro il potenziamento, se non, addirittura, di una stasi di questa esperienza.

Come possiamo evitare che chi lavora al potenziamento si disperda, che la sua professionalità si

pieghi alle necessità di copertura oraria invece di implementare l’offerta didattica? Quale futuro

per un piano dell’offerta formativa che deve barcamenarsi tra la necessità di attuare la flessibilità

oraria, tra l’altro prevista dalla legge, e le 18 ore di docenza previste dal contratto? Tenuto conto

che non è prevista la compresenza dei docenti nelle ore di cattedra e che l’apertura pomeridiana

delle scuole presenta in alcuni casi delle criticità di vario tipo, quale sarà il ruolo dei docenti a

potenziamento dell’organico? E, soprattutto, in quale fascia oraria? Il piano dell’offerta formativa

triennale prevede la formulazione di progetti interdisciplinari e questo ci porta a fare una ulteriore

considerazione, ovvero che la rigidità dell’orario di cattedra, un problema di vecchia data,

potrebbe non essere il solo scoglio: quello che dobbiamo evitare oggi è che si perpetui un

insegnamento nozionistico, sulla carta ormai superato, attraverso progetti che continuino a

puntare su apprendimenti disciplinari.

E poi, consideriamo per un momento anche gli studenti: come permettere a questi ultimi di fruire

di un’offerta formativa veramente potenziata? Dividendoli per fasce di livello, per gruppi di

competenza? Con quali strumenti e secondo quali criteri fare queste suddivisioni? Occorre per

tutto questo che si sviluppi un dibattito, mi auguro propositivo, che individui appunto quelle

misure che riescano a ricomporre la comunità educante, le sue nuove articolazioni funzionali,

addirittura l’unità del sapere, utilizzando unitariamente ed efficacemente le offerte formative che

devono comporre il piano triennale e, comunque, l’attività quotidiana della scuola.

Come si vede, il rilievo teorico culturale del rapporto organico di diritto e organico di fatto,

organico disciplinare e organico del potenziamento, offerta formativa tradizionale e le necessarie

novità per assicurare la proficua frequenza di tutti gli studenti, prevenendo prima ancora che

tamponando la “dispersione”; il rilievo appunto teorico culturale merita che se ne discuta. Mi

auguro ed auspico che questo avvenga anche su Education 2.0.

Subito spero in una immediata puntualizzazione della problematica, di eventuali rimedi e delle

necessità di interventi di sostegno a questa linea; ma, contemporaneamente e successivamente,

spero anche nella proposizione di esperienze innovative in corso, che sono in fondo il modo più

efficace di progredire su questa linea. Insisto: cerchiamo di coniugare e declinare che cosa

significa centralità dell’apprendimento, evitiamo di continuare a ripeterlo come uno slogan, come

la “Città del Sole” della scuola italiana.

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SCUOLA: NAVIGANDO IN RETE

13. Una riflessione amara ma necessaria su organico potenziato di Maurizio Tiriticco

RIFLESSIONI su articolo di Berlinguer

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Luigi Berlinguer in un suo recente articolo [1] sul potenziamento dell’organico degli insegnanti

nella scuola della 107 si chiede tra l’altro: “Come possiamo evitare che chi lavora al

potenziamento si disperda, che la sua professionalità si pieghi alle necessità di copertura oraria

invece di implementare l’offerta didattica? Quale futuro per un piano dell’offerta formativa che

deve barcamenarsi tra la necessità di attuare la flessibilità oraria, tra l’altro prevista dalla legge,

e le 18 ore di docenza previste dal contratto? Tenuto conto che non è prevista la compresenza

dei docenti nelle ore di cattedra e che l’apertura pomeridiana delle scuole presenta in alcuni casi

delle criticità di vario tipo, quale sarà il ruolo dei docenti a potenziamento dell’organico? E,

soprattutto, in quale fascia oraria? Il piano dell’offerta formativa triennale prevede la

formulazione di progetti interdisciplinari e questo ci porta a fare una ulteriore considerazione,

ovvero che la rigidità dell’orario di cattedra, un problema di vecchia data, potrebbe non essere

il solo scoglio: quello che dobbiamo evitare oggi è che si perpetui un insegnamento nozionistico,

sulla carta ormai superato, attraverso progetti che continuino a puntare su apprendimenti

disciplinari”.

La citazione è lunga, ma necessaria! Parole sante, direi, ma… tutti ricordiamo l’avallo pubblico e

convinto di Berlinguer alla legge 107 alla Convention del PD sulla Buona scuola del febbraio di

un anno fa, avallo sul quale avanzai molte riserve [2]. E non fui il solo. In quel periodo tutta la

scuola italiana levava alte le sue proteste contro una legge che avrebbe provocato più

sconvolgimenti che innovazioni in un Sistema di Istruzione – le maiuscole non sono casuali – che

da anni necessita di un riordino profondo in termini di curriculi, non di maquillage organizzativi

pericolosi! Pericolosi perché introducono principi privatistici concorrenziali in una scuola che la

nostra Costituzione vuole, invece, pubblica e aperta a tutti: e non sto a citare gli articoli Cost.

che tutti conosciamo. Che fine farà il “successo formativo” che, con le norme sull’autonomia, ci

siamo impegnati a garantire a tutti i cittadini/alunni, nessuno escluso? Se avremo scuole di serie

A e scuole di serie B, che ne sarà dell’unitarietà di quel sistema nazionale di istruzione che,

invece, dovrebbe garantire anche e soprattutto l’unità culturale e civile della popolazione? E ciò

anche in considerazione della presenza sempre più massiccia di alunni di altre culture.

Berlinguer tocca un punto importante, dirimente direi: come conciliare la rigidità delle 18 ore di

cattedra con la flessibilità oraria? Ma la stessa rigidità riguarda gli orari annuali degli

insegnamenti e delle classi di alunni. Come possiamo “potenziare” tutte quelle belle attività

previste dal comma 7 (sappiamo quanto la musica, l’arte, lo sviluppo della matematica, delle

scienze, delle discipline motorie siano tra le tante attività care a Berlinguer e a tutti noi), se i

quadri orario, le classi d’età, gli insegnamenti sono e restano come sempre INFLESSIBILI? E

invece proprio questa rigidità doveva essere superata, affrontando seriamente e con criteri

organizzativi e innovativi con una legge ALTRA e non con la 107, l’intera tematica dello sviluppo

dei curricoli. Un solo esempio: garantire a ciascun cittadino/alunno dieci anni di istruzione

obbligatoria significava e significa riordinare un percorso da sempre frantumato in tre spezzoni,

da sempre scanditi da promozioni/bocciature che solo il superamento delle classi di età può

ricomporre e riordinare. Si tratta di una frantumazione in forza della quale non riusciamo ancora

a certificare seriamente quelle competenze di fine obbligo che, per altro, dovrebbero essere

anche allineate con il livello secondo delle competenze indicate dall’European Qualification

Framework. Per non dire poi di quell’esame di Stato conclusivo dell’istruzione secondaria che è

stato uno dei fiori all’occhiello di Luigi Berlinguer ministro e che, invece, ancora langue con prove

che non sono affatto innovative e con una conclusione che ancora non certifica competenze,

quelle competenze che, invece la legge di riforma del lontano 1997 prevedeva… e che

corrisponde al quarto livello del citato EQF.

La 107 non riordina una scuola che di riforme curricolari ha estrema necessità: crea una scuola

“altra” che nessuno auspicava, nessuno si aspettava, nessuno vuole. E le prime contraddizioni

vengono al pettine e le denuncia anche Berlinguer! E ne ho piacere!

[1] Vedi “Quale ruolo per i docenti dell’organico potenziato” in www.educationduepuntozero.it

[2] Vedi “Caro Luigi! Mai più margaritas ante porcos!” in www.edscuola.it del 25 febbraio 2015