Direzione Data e numero di protocollo sono indicati nella PEC Class. 11.2 Fascicolo 2019.3.77.69 Spettabile PROVINCIA DI MANTOVA Via Principe Amedeo, 30 46100 MANTOVA (MN) Email: [email protected]MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DIREZIONE DELLA QUALITA' DELLA VITA VIA C. COLOMBO, 44 147 ROMA (RM) Email: [email protected]REGIONE LOMBARDIA - AMBIENTE E CLIMA PIAZZA CITTA' DI LOMBARDIA 1 20124 MILANO (MI) Email: [email protected]Comune di Mantova Sviluppo del Territorio e Tutela Ambientale Via Roma, 39 46100 Email: [email protected]ATS Val Padana 46100 MANTOVA (MN) Email: [email protected]PARCO DEL MINCIO PIAZZA PORTA GIULIA, 10/A Email: [email protected]Responsabile del procedimento: Dr. Alessandro Bianchi tel. 0376.4690281 mail: [email protected]Responsabile dell’istruttoria: Dr. Marco Spaggiari tel. 0376.4690239 mail: [email protected]________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Dipartimento di Brescia - Indirizzo PEC: [email protected]Dipartimento di Mantova - Indirizzo PEC: [email protected]Protocollo arpa_mi.2019.0182085 del 19/11/2019 Firmato digitalmente da GIANPIETRO CANNEROZZI
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Direzione - ARPA Lombardia … · CPE, 7 di EniPower Mantova, 7 di CB Trafilati Acciai (ex Itas), 5 di Sogefi, 4 di Eni S.p.A., 4 di SOL, 3 di CLAIPA, 3 di TEA, 2 della Provincia
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Direzione
Data e numero di protocollo sono indicati nella PEC
Class. 11.2 Fascicolo 2019.3.77.69Spettabile
PROVINCIA DI MANTOVAVia Principe Amedeo, 3046100 MANTOVA (MN)Email: [email protected]
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DIREZIONE DELLA QUALITA' DELLA VITAVIA C. COLOMBO, 44147 ROMA (RM)Email: [email protected]
REGIONE LOMBARDIA - AMBIENTE E CLIMAPIAZZA CITTA' DI LOMBARDIA 120124 MILANO (MI)Email: [email protected]
Comune di MantovaSviluppo del Territorio e Tutela AmbientaleVia Roma, 39 46100Email: [email protected]
Responsabile del procedimento: Dr. Alessandro Bianchi tel. 0376.4690281 mail: [email protected] dell’istruttoria: Dr. Marco Spaggiari tel. 0376.4690239 mail: [email protected]________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
IES - ITALIANA ENERGIA E SERVIZI S.P.A.STRADA CIPATA, 7946100 MANTOVA (MN)Email: [email protected]
ENI SPA DIVISIONE REFINING & MARKETING
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Palazzo Sistema - Via Rosellini, 17 - 20124 MILANO - Tel. 02 69666.1 - www.arpalombardia.it
CB TRAFILATI ACCIAI S.P.A. VIA LAGHI, 64 36056 TEZZE SUL BRENTA (VI)Email: [email protected]
Sig. Canuti Fabrizio
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Palazzo Sistema - Via Rosellini, 17 - 20124 MILANO - Tel. 02 69666.1 - www.arpalombardia.it
COMUNE DI SAN GIORGIO DI MANTOVAPZZA REPUBBLICA,946030 SAN GIORGIO DI MANTOVA (MN)Email: [email protected]
Oggetto: SIN “Laghi di Mantova e Polo Chimico”. Risultati del monitoraggio delle acque sotterranee :campagna acque 2019.
Si trasmette, in allegato, la relazione ARPA relativa alla validazione e al commento dei risultati della campagna coordinata di monitoraggio delle acque sotterranee all’interno del SIN, eseguita nel periodo febbraio-marzo 2019.
I certificati analitici e i verbali di campionamento sono a disposizione degli interessati che potranno eventualmente chiederne copia.
Restando a disposizioni per eventuali ulteriori chiarimenti si porgono distinti saluti.
Il Direttore dei Dipartimenti di Brescia e Mantova
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Palazzo Sistema - Via Rosellini, 17 - 20124 MILANO - Tel. 02 69666.1 - www.arpalombardia.it
Firma autografa sostituita con indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile ai sensi del D.Lgs. 39/93 art. 3 c. 2.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ARPA Lombardia – Dipartimento di Mantova – Viale Risorgimento, 43 - 46100 Mantova
La Società Versalis sta eseguendo la bonifica della falda in corrispondenza delle aree con surnatante secondo
il progetto approvato dal MATTM con decreto prot. N. 4993 TRI/D/B del 13/05/2014, che prevede l’applicazione
della tecnologia di bonifica Multi Phase Extraction (MPE), nella configurazione Dual Phase Extraction (DPE),
per la rimozione dei contaminanti organici dai terreni insaturi e dalle acque di falda.
Il Progetto di bonifica prevedeva interventi suddivisi in 4 Fasce (F1, F2, F3 e ALTRE AREE), definite in base al
tipo di contaminazione riscontrata nelle matrici ambientali, a loro volta poi suddivise in settori (monte, intermedio
e valle), in funzione della direzione di flusso delle acque sotterranee.
Ad oggi, come illustrato nella relazione di aggiornamento trasmessa da Versalis con nota prot. DIR n. 313/2019
del 30/10/2019, risulta realizzato ed avviato 1 degli 8 moduli MPE‐DPE, quello nella zona Fascia 1 Intermedia
(F1I), che ha previsto la realizzazione di n. 5 pozzi fenestrati nell’acquifero principale (F1I_1, F1I_2, F1I_3,
F1I_4, F1I_5), abbinati a due pozzi già esistenti (ST201 e MAT2).
Dai report periodici che la Società invia periodicamente agli Enti (Figura 8), si nota come nell’ultimo anno il tasso
di recupero del prodotto organico sia diminuito fin quasi a raggiungere l’asintoto; si chiede pertanto alla Società
di motivare questa diminuzione.
Zona ex Cracking
Gennaio 2017
Febbraio 2019
Spessori apparenti di surnatante nei poligoni di Thiessen:
10
Figura 8. Bonifica MPE – Volume di prodotto recuperato nell’impianto Fascia 1 Intermedia (F1I)
Surnatante in Area Collina
Allo scopo di verificare la tenuta delle palancole realizzate fino a 24 metri di profondità intorno all’Area Collina,
la Società ENI Rewind (ex Syndial) ha realizzato alcuni piezometri all’esterno di tali palancole (rif. nota prot.
PROG-MN-030/2016/CP dell’08/09/2016). La nuova rete piezometrica, concordata con ARPA, è costituita da
12 nuovi piezometri esterni alla palancolatura, di cui 4 intercettanti la falda principale, 5 la falda presente nei
materiali di riporto e 3 con tratto fenestrato compreso tra 25÷30 da p.c. per verificare la qualità delle acque
sotterranee sotto la quota di infissione delle palancole.
Come riportato nella Figura 9, in tre di questi nuovi piezometri esterni alle palancole, intercettanti le acque
circolanti nei materiali di riporto, con tratto fenestrato da 1-7 m da p.c, è stato rilevato prodotto organico
surnatante:
✓ Piezometri 7(a) e 8(a), ubicati sul lato verso il canale Sisma, nelle vicinanze del pozzo Synd1;
✓ Piezometro 5(a) verso Area R2.
Figura 9. Progettazione full scale degli impianti MPE: posizione dei piezometri superficiali con prodotto organico all’esterno delle palancole (figura a sx) confrontata con l’area di intervento denominata “Altre Aree” (tratteggio azzurro) nel documento Versalis prot. 36/2019 del 24/01/2019 (figura a dx).
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Tenuto conto che la presenza di prodotto organico costituisce elemento per l’attivazione di misure di messa in
sicurezza d‘emergenza (art. 240 del D.Lgs. 152/06), si ritiene opportuno evidenziare che la Società ENI Rewind
(ex Syndial), con nota prot. PM NORD/D/028/18/MT del 26/06/2018, ha comunicato di procedere
quotidianamente alla verifica della presenza di surnatante nei piezometri esterni al palancolato e, qualora
presente, anche in spessori minimi, di procedere alla sua immediatamente rimozione con autospurgo; inoltre
con nota prot. PM NORD/D/048/18/MT dell’08/11/2018 la Società ha precisato che l’area interessata dalla
presenza di prodotto organico in fase separata ricade all’interno del raggio di influenza della barriera idraulica
Versalis.
Per quanto riguarda la presenza di prodotto organico verso il lato Area R2, si prende atto delle valutazioni
tecniche trasmesse da ENI Rewind (ex Syndial) con nota prot. PM NORD/D/037/18/MT del 10/09/2018 in merito
alla non opportunità di anticipare la realizzazione delle palancole a 25 metri di profondità previste dal Progetto
di bonifica dell’area R2 approvato (come era stato chiesto da ARPA), in attesa degli esiti delle indagini di
dettaglio previste dal progetto di bonifica stesso.
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RISULTATI DEL MONITORAGGIO IDROCHIMICO
I risultati del monitoraggio idrochimico eseguito nell'ambito della Campagna acque 2019 sono stati utilizzati per
ricostruire la distribuzione della contaminazione nelle acque sotterranee; avvalendosi di un programma GIS
sono state predisposte delle elaborazioni cartografiche (riportate in allegato) con evidenziate le ubicazioni dei
vari piezometri analizzati e le concentrazioni dei principali inquinanti.
Per evidenziare il grado di contaminazione è stata utilizzata la seguente scala di colori:
- azzurro, quando il limite di riferimento viene rispettato,
- giallo, per superi da 1 a 10 volte il limite,
- arancione, da 10 a 100 volte,
- rosso, da 100 a 1000 volte,
- viola, per superi maggiori di 1000 volte il limite di riferimento.
I valori di concentrazione degli inquinanti sono stati preliminarmente normalizzati rispetto ai limiti di riferimento:
tabella 2 Allegato 5 parte quarta titolo V del D.Lgs.152/06 e s.m.i., Decreto del Ministero dell’Ambiente 12
febbraio 2015, n. 31 e valori indicati dall’ISS. Per la normalizzazione dei parametri Arsenico, Ferro e Manganese
si è fatto riferimento ai valori individuati da ARPA nel documento “Studio per la definizione dei valori di fondo
naturale dei parametri Arsenico, Ferro e Manganese nelle acque di falda della Pianura Medio Mantovana”,
approvati dalla Conferenza dei Servizi decisoria 10/10/2011. Per il parametro n-pentano, in assenza del limite
di riferimento, le concentrazioni rappresentate sono state normalizzate rispetto al valore di 1 µg/l che corrisponde
al LOQ fornito dal Laboratorio ARPA di Brescia per tale parametro.
Nelle cartografie allegate la coerenza o l’eventuale discordanza dei dati delle ditte con quelli di ARPA è stata
evidenziata rappresentando, per ogni piezometro, il valore riscontrato dal laboratorio privato (simbolo rotondo)
sovrapponendolo a quello del laboratorio ARPA determinato sul contro-campione (simbolo quadrato).
Arsenico, Ferro e Manganese
All’interno del SIN risulta diffusa la presenza di Arsenico, Ferro e Manganese in concentrazioni superiori ai
“valori del fondo” indicati da ARPA nel documento “Studio per la definizione dei valori di fondo naturale dei
parametri Arsenico, Ferro e Manganese nelle acque di falda della Pianura Medio Mantovana” pari a 38µg/l per
l’Arsenico, 2400µg/l per il Ferro e 130µg/l per il Manganese. La distribuzione diffusa e omogenea dei piezometri
con i superamenti, riportata nelle cartografie allegate n.1, 2, 3, non consente di individuare per questi parametri
una sorgente di contaminazione puntuale.
Mercurio
La distribuzione della concentrazione del parametro Mercurio è riportata nella cartografia allegata n.4.
La concentrazione di Mercurio rinvenuta nel piezometro Versalis denominato CS5bis conferma la
contaminazione delle acque sotterranee già riscontrata nei monitoraggi precedenti effettuati a partire dal 2011,
anno di realizzazione del piezometro ubicato a valle della Sala Celle dell’ex impianto cloro-soda. Si conferma la
presenza di Mercurio anche nell’adiacente piezometro CS5ter, ubicato poco distante dal piezometro CS5bis,
che nel corso della campagna 2017 presentava una concentrazione superiore alla relativa CSC (Figura 10).
Figura 10. Concentrazione di Hg (ug/L) in due piezometri CS5bis (figura a sx) e CS5ter (figura a dx)
0
5
10
15
20
25
30
campagna2011
campagna2013
campagna2015
campagna2017
campagna2019
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
campagna2011
campagna2013
campagna2015
campagna2017
campagna2019
CSC
CSC
13
Si ritiene che tale contaminazione sia da mettere in relazione alla presenza di Mercurio rinvenuto nel terreno,
anche in forma di palline, al di sotto dell’ex Sala celle (rif. note ARPA prot. 75885 del 31/05/2011 e prot. N.
174799 del 20/11/2018).
MTBE, ETBE
Nel corso della campagna 2019 il parametro MTBE è stato riscontrato in falda in concentrazioni superiori ai limiti
di legge fissati dal DM 31/2015 in 3 pozzi in emungimento facenti parte della MISO della società IES (nel PZ111C
in zona darsena, nel PZFER3 in zona ferrovia e nel PZDN3 nel Deposito Nazionale).
Il parametro ETBE è stato rilevato in area Deposito Nazionale, in concentrazione pari a circa 500 volte il limite
di legge, a valle delle rampe di carico dove in passato, a causa di perdite di prodotto, era presente anche il
surnatante; ETBE è stato rinvenuto anche in aree IES esterne al perimetro recintato della ex Raffineria, in
prossimità della darsena e del lago Inferiore. Sebbene in tale area siano stati recentemente realizzati i nuovi
pozzi barriera previsti dal progetto di MISO per intercettare la falda contaminata (PZ8, PZ9bis, PZ9A÷B, PZ110,
PZ111A÷D, PZBET) la presenza di Etbe in alcuni piezometri (PMin6S, P4XP e PMin3s) posti nelle immediate
vicinanze del Lago inferiore e dell’Area Valliva IES non consente di poter escludere una possibile fuoriuscita di
contaminazione dal sito.
La distribuzione della contaminazione da MTBE ed ETBE è rappresentata nelle cartografie allegate n.5 e 6.
Idrocarburi totali
Concentrazioni elevate di Idrocarburi totali si riscontrano nei piezometri ubicati sia nel petrolchimico (Versalis,
ENI Rewind ed Enipower) che presso lo stabilimento IES (comprese le aree “Villette” e “ex Deposito Nazionale”),
in particolare nelle aree adiacenti a quelle caratterizzate dalla presenza di prodotto surnatante.
Contaminazione da Idrocarburi totali è stata riscontrata anche in corrispondenza dell’Industria Colori Freddi San
Giorgio (Figura 11), in particolare nei pressi dell’area “lavaggio fusti solventi”.
Valori normalizzati rispetto alla concentrazione soglia di contaminazione prevista dal D.Lgs. 152/06
Figura 11. Contaminazione da Idrocarburi totali presso Colori Freddi S.Giorgio (figura a sx) e presso il petrolchimico (figura a dx)
Si conferma inoltre la presenza di contaminazione di natura idrocarburica in alcuni pozzi “di presidio” ubicati in
area di proprietà Versalis lungo il Canale Diversivo.
La distribuzione della contaminazione da Idrocarburi totali è rappresentata nella cartografia allegata n.7.
All’interno del sito Versalis, in particolare nei piezometri EN17, ST201 e A, sono stati riscontrati superamenti dei
limiti per gli IPA indicati in tabella 2 Allegato 5 parte quarta titolo V del D.Lgs.152/06 e s.m.i., sebbene non
evidenziati nella nota Versalis prot. 198/2019 del 28/06/2019.
Per quanto riguarda il parametro Naftalene, non normato dal D.Lgs. 152/06, valori superiori al limite di
riferimento ISS (5µg/l) sono state rilevati in due pozzi MISO della società IES (ubicati rispettivamente in Area
Villette e lungo via Brennero), in 1 piezometro dello stabilimento Belleli (008) e, per quanto riguarda Versalis, in
3 piezometri ubicati nella Zona ex Cracking, in 9 piezometri della zona nord del Parco Serbatoi e in un
piezometro in Area Collina esterno alle palancole (piezometro A).
La distribuzione della contaminazione del parametro Naftalene è riportata nella cartografia allegata n.8.
Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni
La contaminazione da BTEX interessa numerosi piezometri che ricadono in area Industria Colori Freddi
S.Giorgio, Versalis, Raffineria IES, Belleli Energy e area Collina di ENI Rewind (ex Syndial).
Il Benzene è il parametro che presenta la contaminazione più elevata e diffusa (cartografia allegata n.9), con
valori che in alcuni casi superano il limite di legge di alcune migliaia di volte.
Concentrazioni elevate di Benzene sono state riscontrate:
✓ nei piezometri interni agli stabilimenti in particolare in prossimità delle aree caratterizzate dalla presenza
di surnatante (zona ST20, zona CER e Parco serbatoi in area Versalis), Raffineria IES, Deposito
Nazionale IES, area villette IES e in area Belleli Energy CPE vicino alla Via Brennero (nel piezometro
Belleli denominato 008 in particolare sono stati registrati superamenti dei limiti di legge per tutti i
composti aromatici in oggetto);
✓ in area Versalis in alcuni pozzi “di presidio” lungo il Canale Diversivo (PPIPE2 e PR100);
✓ in alcuni piezometri in Darsena IES, a valle dei 4 pozzi MISO denominati PZ111A÷D;
✓ in alcuni piezometri dell’Industria Colori Freddi S.Giorgio, in particolare nel piezometro di nuova
realizzazione PZS1, nel quale il Benzene è risultato 55 volte superiore al limite di legge. Si ricorda che
tale piezometro è stato allestito nel sondaggio S1, realizzato nel corso delle indagini di caratterizzazione
del sito e ubicato nelle immediate vicinanze del reparto denominato ”lavaggio fusti solventi”, i cui terreni
sono risultati contaminati da composti organici volatili, in particolare da solventi aromatici, idrocarburi
leggeri (C<12), da composti alifatici clorurati cancerogeni e alifatici clorurati non cancerogeni (rif. Nota
ARPA prot. 183982 del 06/12/2018) (Figura 12 sx);
✓ nei piezometri ENI Rewind 7(b) e 8(b), intercettanti la falda principale. Si segnala che nella soprastante
“falda sospesa” è stato rinvenuto prodotto surnatante, intercettato dai piezometri 7(a) e 8(a), ubicati sul
lato verso il canale Sisma, nelle vicinanze del pozzo Synd1 (Figura 12 dx).
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Valori normalizzati rispetto alla concentrazione soglia di contaminazione prevista dal D.Lgs. 152/06
Figura 12. Contaminazione da Benzene (figura a sx) presso l'Industria Colori Freddi S.Giorgio e presso l’area Collina (figura a dx) in particolare nei piezometri ubicati verso il canale Sisma
Stirene e Cumene
La contaminazione da Stirene e Cumene interessa sostanzialmente la Società Versalis, essendo tali sostanze
correlate al ciclo produttivo dell’Azienda. Presenza di Stirene è stata riscontrata in un punto anche in area Belleli
(008) mentre il Cumene è stato rilevato anche nel pozzo in emungimento Ex Syndial PZ6, a est dell’area Collina.
Le distribuzioni delle contaminazioni da Stirene e Cumene sono rappresentate nelle cartografie allegate n. 10
e 11.
Solventi clorurati
Le distribuzioni delle contaminazioni da Tetracloroetilene, Tricloroetilene e Cloruro di Vinile sono rappresentate
nelle elaborazioni cartografiche n. 12, 13 e 14.
In corrispondenza della ditta Industria Colori Freddi San Giorgio si riscontrano elevate concentrazioni di solventi
clorurati, in particolare Tetracloroetilene e Tricoloroetilene; le concentrazioni del parametro Cloruro di Vinile
aumentano verso valle, in corrispondenza delle ditte Posio, ITAS, Deposito Nazionale e Area villette IES, Claipa,
PV ENI, coerentemente al modello di trasporto con de-alogenazione dei clorurati.
Questa distribuzione, unitamente all'assenza di contaminazione nei piezometri ubicati a monte idrogeologico
del Colorificio Freddi, conferma come l'origine dei solventi clorurati, in questa porzione di SIN, sia interna
Valori normalizzati rispetto alla concentrazione soglia di contaminazione prevista dal D.Lgs. 152/06
Figura 13. Contaminazione da Tetracloroetilene (figura a sx), Tricloroetilene (figura centrale) e Cloruro di Vinile (figura a dx) presso l'Industria Colori Freddi S.Giorgio
Per quanto riguarda il parametro Cloruro di Vinile, la sua distribuzione, riportata in cartografia n.14, evidenzia la
presenza:
✓ oltre gli sbarramenti idraulici in area IES ex Belleli e in Darsena Belleli;
✓ tra le Ditte IES e Belleli;
✓ in Darsena IES;
✓ nel piezometro EP05 di Enipower (fenestrato tra 20÷26m da bocca pozzo) ubicato a valle idrogeologico
dello sbarramento idraulico della società CB Trafilati Acciai (costituito dai pozzi in emungimento P17bis,
P18bis, Xbis e Gbis);
✓ in zona CER di Versalis;
✓ in area Collina, esternamente alle palancole (piezometri A di Versalis e 9(a) di Syndial);
Per quanto riguarda il parametro Triclorometano (Cloroformio) si conferma quanto già evidenziato nel corso
delle precedenti campagne coordinate, ossia come diversi piezometri ubicati all’interno dello stabilimento
petrolchimico risultino contaminati in particolare:
✓ in prossimità dell’edificio Sala Celle dell’ex impianto cloro-soda in area di proprietà Versalis;
✓ in alcuni pozzi/piezometri posizionati lungo il Canale Diversivo;
✓ nei piezometri S1P1 e S2P2 in area TEA;
✓ in area SOL (in concentrazione apri a più di 400 volte il limite di legge);
✓ nel piezometro 6Abis, ubicato nella Conca di Valdaro, lato darsena Versalis;
La distribuzione della contaminazione da Triclorometano è rappresentata nella cartografia n. 15.
Con nota del 7 giugno 2019 prot. TAF/263/2019/P/SR la Ditta ENI Rewind (ex Syndial) ha trasmesso i risultati
delle analisi chimiche condotte sui piezometri di sua proprietà prodotte dal laboratorio chimico Chelab; nel
rapporto di prova del piezometro Pz9(a), ubicato esternamente alle palancole dell’Area Collina, i risultati analitici
riferiti ad alcuni composti clorurati (tra i quali Tetracloroetilene, Tricloroetilene e Triclorometano) sono stati
indicati con limiti di rilevabilità analitica superiori ai rispettivi limiti di legge. A tal proposito la Ditta ha comunicato
di aver proceduto autonomamente ad un ulteriore campionamento di tale piezometro nei giorni 20/05/2019 e
28/05/2019; sebbene i risultati ottenuti evidenzino una contaminazione decisamente più contenuta di quella
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rilevata nel corso della campagna coordinata 2019 (in cui era stata rilevata una concentrazione di 1,2-
dicloroetano pari a 6200 µg/l a fronte di un limite di legge pari a 3 µg/l), non è possibile escludere la presenza
di contaminazione da composti clorurati esternamente alle palancole dell’Area Collina in quanto, nel
monitoraggio del 28/05/2019, è stata rilevata una concentrazione di 1,2-dicloroetano pari a 120 µg/l.
n-pentano
Facendo seguito alla richiesta della CdS del 19/05/2016 di ricercare, nelle acque sotterranee della Società
Versalis, anche il parametro n-pentano in quanto sostanza utilizzata nello stabilimento petrolchimico per il ciclo
produttivo, nel corso della precedente campagna (2017) ARPA ha ritenuto opportuno ricercare tale sostanza
anche presso altre Aziende. Poiché i risultati ottenuti hanno evidenziato elevate concentrazioni, dell’ordine delle
migliaia di ug/l, in alcuni piezometri di Area Villette IES e di Belleli Energy, mettendo in evidenza una diffusione
di tale parametro maggiore rispetto a quella ipotizzata legata all’utilizzo come materia prima presso la Ditta
Versalis, nell’ambito della campagna 2019 è stato chiesto a tutte le Società di ricercare tale parametro.
La distribuzione del parametro n-pentano è riportata nella cartografia allegata n.16; non essendo presente un
limite di riferimento per tale sostanza, le concentrazioni rappresentate sono normalizzate rispetto al valore di 1
µg/l che corrisponde al LOQ fornito dal Laboratorio ARPA di Brescia per tale parametro.
Alla luce dei risultati ottenuti si conferma la presenza di n-pentano nelle acque sotterranee di Versalis; si ritiene
opportuno segnalare che le maggiori concentrazioni di tale contaminante (fino a 500µg/l) sono state rilevate nei
piezometri IES che, nel proprio ciclo produttivo, utilizzava negli anni passati la sostanza iso-pentano.
18
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Nei mesi di febbraio e marzo 2019 le Società presenti all’interno del SIN “Laghi di Mantova e Polo Chimico”
hanno eseguito, con il coordinamento e il controllo di ARPA, il monitoraggio delle acque sotterranee finalizzato
a verificare, con cadenza periodica, l’andamento nel tempo della contaminazione in corrispondenza delle zone
critiche, l’estensione delle superfici interessate dalla presenza di surnatante e l’efficacia degli sbarramenti
idraulici, verificando in tal modo anche l’eventuale fuoriuscita dal Polo Chimico di sostanze contaminanti
attraverso la falda.
Tenuto conto dei risultati analitici, delle misure di surnatante e delle elaborazioni effettuate sui dati ottenuti, si
esprimono le seguenti valutazioni tecniche.
In merito al surnatante in area IES – Belleli Energy:
✓ nella campagna acque 2019 si è registrato, nelle aree IES e Belleli Energy, un considerevole aumento
della superficie interessata dalla presenza di surnatante, oltre 40% rispetto alla precedente campagna
del 2017; tale incremento è correlato presumibilmente al lungo periodo di basso piezometrico,
condizione che, come noto, favorisce la mobilità del prodotto organico all’interno delle porosità del
sottosuolo e il suo accumulo sulla superficie di falda;
✓ in area IES sono attualmente in corso gli interventi previsti dal Progetto di Messa in Sicurezza Operativa
(MISO) approvato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con i decreti n.
531/2015 (fase I) e n. 37/2018 (fase II); tali interventi prevedono una serie di pozzi di emungimento
finalizzati alcuni al recupero del prodotto surnatante e altri ad impedire la fuoriuscita dallo stabilimento
della falda contaminata; gli effetti degli interventi di MISO in termini di riduzione delle aree interessate
dal surnatante saranno meglio visibili nei prossimi mesi/anni, per ora si può apprezzare il notevole
volume di prodotto organico (oltre 1500 mc) già estratto dal sottosuolo;
✓ in area Belleli Energy la presenza di prodotto surnatante ben oltre la fascia interessata dagli interventi
di recupero costituisce un rischio non accettabile per la falda che scorre indisturbata verso le aree umide
e il Fiume Mincio; si chiede pertanto alla Società IES, da cui proviene il surnatante,
di provvedere a:
• potenziare il sistema di recupero del surnatante presso l’area Belleli Energy in quanto l’attuale
sistema, che prevede l’utilizzo di skimmer all’interno di alcuni piezometri, si è dimostrato non
efficace; in particolare si chiede di ricorrere alla tecnologia pozzi MPE (Multi-Phase Extraction)
che è stata già testata con uno specifico test pilota nel corso del 2017 in area Deposito Belleli
(nota IES prot. n. 339 del 03/04/2017);
• presentare uno specifico progetto di bonifica dei terreni e delle acque sotterranee per l’area
dello stabilimento Belleli Energy interessata dalla presenza di surnatante (sorgente A8
dell’Analisi di rischio presentata da Belleli Energy che prevede come obiettivi di bonifica il
raggiungimento delle CSC);
✓ inoltre, poiché è stata riscontrata, sempre in area Belleli Energy, contaminazione da Cloruro di Vinile in
prossimità del fiume Mincio, nel piezometro 092 presso la darsena, tenuto conto che quest’area si trova
lontano da tutti gli sbarramenti idraulici, si ritiene che debbano essere attivati idonei sistemi di messa in
sicurezza presso la darsena Belleli (es. pozzi barriera) per intercettare la contaminazione della falda ed
evitare che raggiunga e si diluisca nel fiume Mincio.
In merito al surnatante in Area Versalis:
✓ alla luce della diminuzione del tasso di recupero registrato nell’ultimo anno in corrispondenza
dell’impianto MPE nella fascia 1 intermedia, si chiede alla Società di motivare tale diminuzione, se sia
già stato raggiunto il limite tecnologico e/o di valutare una differente modalità di gestione dell’impianto,
ad esempio aumentando i volumi di estrazione di acqua e aria; a tale scopo si chiede che nei rapporti
periodici che la Società trasmette ogni 15 gg vengano indicati, oltre ai volumi estratti di acqua, aria e
surnatante, anche la massa di contaminante estratto nelle varie matrici (aria e acqua) nonché il livello
di falda misurato in piezometri vicini ma fuori dal raggio d’azione dell’impianto. Si ritiene inoltre
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opportuno che la società Versalis trasmetta un Piano di monitoraggio finalizzato a verificare l’efficacia
del sistema MPE proposto;
✓ in considerazione del recente rinvenimento, sulla base di planimetrie storiche, di un manufatto interrato
(ex vasca di deacidificazione) in cui confluivano alcuni tratti di fognatura (fogna acida e fogna bianca)
che poi scaricavano in area V (rif nota Versalis prot. n. DIR 144/2019), poiché tali manufatti si trovano
in corrispondenza del plume di surnatante in zona CER e risultano solo parzialmente rimossi, si
ribadisce l’opportunità, già espressa con nota ARPA prot. n. 134370 del 22/08/2019, che tali strutture
interrate vengano rimosse allo scopo di eliminare possibili fonti primarie di contaminazione; a tale scopo
si chiede alla Società di trasmettere un apposito Piano di rimozione facendo riferimento alle Linee Guida
sui serbatoi interrati di ARPA Lombardia reperibili sul sito web dell’Agenzia.
In merito al surnatante all’esterno delle palancole in Area Collina:
✓ tenuto conto che nell’ambito del Progetto di bonifica dei terreni e della falda con pozzi MPE sono previsti
degli interventi di bonifica nella zona del piezometro “A”, nel quale si trova saltuariamente del prodotto
surnatante, si chiede alle Società Versalis e ENI Rewind (ex Syndial) di estendere gli interventi di
bonifica anche alle zone dei piezometri 7(a) e 8(a), ubicati a poca distanza dal piezometro A, esterni
alle palancole dell’Area Collina e che presentano anch’essi in modo saltuario del prodotto surnatante.
In merito al monitoraggio periodico del surnatante nelle aree IES, Belleli Energy, ENI Rewind (ex Syndial) e
Versalis
✓ con riferimento ai sistemi di messa in sicurezza attualmente in atto e ai Progetti di bonifica/Messa in
sicurezza operativa approvati ed attualmente in fase di esecuzione, allo scopo di verificare nel tempo
l’efficacia di tali interventi nella riduzione della superficie interessata dalla presenza di surnatante, si
chiede alle Società IES, Belleli Energy, Versalis e ENI Rewind (ex Syndial) di proseguire con il
monitoraggio periodico degli spessori di surnatante adottando le medesime modalità previste
nell’ambito delle campagne coordinate; si ribadisce pertanto la richiesta di effettuare tale monitoraggio
nella prima settimana di ogni trimestre (marzo, giugno, settembre e dicembre) e di trasmettere ad ARPA,
in formato elettronico editabile (es. xls) i valori misurati.
In merito all’Industria Colori Freddi San Giorgio:
✓ il monitoraggio della nuova rete di piezometri, realizzata d’ufficio dal Comune di Mantova, ha consentito
di delimitare meglio la contaminazione in falda da solventi clorurati, in particolare si è accertato come
elevate concentrazioni di tetracloroetilene, tricloroetilene e cloruro di vinile provengano dall’area
“depuratore e area lavaggio fusti solventi”, posizionata nell’area cortiva dello stabilimento;
✓ la presenza di elevate concentrazioni di solventi clorurati, in particolare tetracloroetilene e
tricoloroetilene in corrispondenza della Società Industria Colori Freddi San Giorgio e concentrazioni del
parametro Cloruro di Vinile che aumentano verso valle, in corrispondenza delle ditte Posio, ITAS,
Deposito Nazionale e Area villette IES, Claipa, PV ENI, coerentemente al modello di trasporto con
de-alogenazione dei clorurati, indicano che il sistema di barrieramento idraulico, attualmente in esercizio
presso il colorificio Freddi, non è completamente efficace, come peraltro messo in luce dalla Società
Ambiente S.p.A. che per conto del Comune di Mantova ha effettuato delle specifiche prove di
pompaggio (rif. nota Comune prot. n. 52604 del 05/08/2019);
✓ poiché l’attuale proprietà del colorificio Freddi ha comunicato di voler subentrare e proseguire con l’iter
di messa in sicurezza e bonifica, si ritiene che la Società debba integrare l’attuale sistema di messa in
sicurezza della falda intervenendo direttamente in corrispondenza dell’area sorgente di contaminazione,
ossia l’area “depuratore e area lavaggio fusti solventi”, nonché implementando il barrieramento idraulico
lungo il lato sud dello stabilimento.
In merito all’area ex Sala Celle:
✓ all’interno dello stabilimento petrolchimico, la presenza di Mercurio nelle acque sotterranee nei
piezometri CS5bis e CS5ter, ubicati a valle della sala celle dell’ex impianto cloro-soda, testimonia come
il passaggio di Mercurio dal terreno alle acque sotterranee sia attivo e continuo nel tempo; tenuto conto
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del rinvenimento di mercurio metallico liquido all’interno delle intercapedini delle canaline di raccolta
delle acque, si chiede alla Società proprietaria del sito ex sala celle, di procedere quanto prima alla
rimozione delle canaline che costituiscono una fonte primaria di contaminazione, relazionando
mensilmente sullo stato di avanzamento delle attività;
✓ si chiede inoltre alle Società EDISON e ENI Rewind (ex Syndial) di relazionare sulle motivazioni che
non consentono la rimozione dell’edificio ex sala celle e la sua sostituzione con un capping dato che
l’edificio stesso costituisce un impedimento agli interventi di messa in sicurezza delle canaline e la sua
rimozione consentirebbe di procedere in sicurezza e in maniera più spedita con le attività di bonifica
approvate dal Ministero dell’Ambiente con Decreto 5211/TRI del 11/08/2014.
In merito alla contaminazione da MTBE ed ETBE:
✓ poiché presenza di ETBE è stata rinvenuta anche in aree IES esterne al perimetro recintato della ex
Raffineria, nei piezometri PMin6S, P4XP e PMin3s in prossimità della darsena e del lago Inferiore, in
aree in cui sono stati recentemente realizzati i nuovi pozzi barriera (PZ8, PZ9bis, PZ9A÷B, PZ110,
PZ111A÷D, PZBET) previsti dal progetto di MISO per intercettare la falda contaminata, il monitoraggio
nel tempo di tali pozzi consentirà di poterne valutare l’efficacia e di poter escludere una possibile
fuoriuscita di contaminazione dal sito.
In merito alla contaminazione lungo il Canale Diversivo:
✓ anche nella campagna acque 2019 si conferma la criticità correlata all’azione di drenaggio delle acque
sotterranee da parte del Canale Diversivo che scorre lungo tutto il lato orientale dello stabilimento
petrolchimico; secondo le elaborazioni di Versalis, le acque sotterranee all’interno di una fascia stimata
in circa 100 metri di distanza dal Diversivo, anziché dirigersi verso il fiume Mincio ed essere intercettate
dalla barriera idraulica, sarebbero richiamate dal Canale Diversivo. Tale flusso di falda verso il Diversivo
rappresenta una criticità in quanto le acque sotterranee, in questa fascia di 100 metri, risultano
contaminate da idrocarburi, composti organici aromatici e solventi clorurati e il sistema di messa in
sicurezza messo in opera da Versalis in questa zona, costituito da “pozzi di presidio”, non è sufficiente
a creare un efficace sbarramento idraulico;
✓ si ribadisce pertanto la richiesta di valutare l’opportunità di innalzare di circa 1 metro il livello idrico del
Canale Diversivo, compatibilmente alla sua funzione di difesa idraulica della città di Mantova, per ridurre
e/o evitare il drenaggio delle acque sotterranee o, in alternativa, di creare all’interno dello stabilimento
petrolchimico un efficace sistema di contenimento idraulico per evitare la fuoriuscita di sostanze
contaminanti.
In merito all’area ex impianto 1,2-Dicloroetano:
✓ la contaminazione da composti clorurati riscontrata nelle vicinanze dell’ex impianto 1,2-Dicloroetano, in
particolare tetracloroetilene e triclorometano non è collegabile alla contaminazione proveniente da nord,
ossia dall’Industria Colori Freddi San Giorgio; le indagini di caratterizzazione dell’area 1,2-Dicloroetano,
che verranno svolte nel prossimo mese di dicembre dalla Società Versalis (rif. nota DIR 32711/11/2019)
con la supervisione e il controllo di ARPA, consentiranno di verificare se in quest’area sia presente
un’ulteriore fonte di contaminazione da composti alifatici clorurati.
In merito al parametro n-pentano:
✓ la diffusa presenza di n-pentano nelle Aziende all’interno del SIN con elevate concentrazioni non solo
all’interno del petrolchimico ma anche in corrispondenza di Belleli Energy e IES-Area Villette, comporta
la necessità, nei prossimi monitoraggi, di continuare a prevedere la ricerca di tale parametro in tutte le
Aziende per verificarne la distribuzione spaziale nel tempo.
Infine, per quanto riguarda le valutazioni sulla direzione di flusso di falda e altre considerazioni di carattere
idrogeologico si fa presente che ARPA Mantova, con il supporto dell'Università Milano Bicocca, sta procedendo
alla predisposizione di un modello idrogeologico matematico numerico di flusso basandosi su principi di unicità,
trasparenza e condivisione.
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A tale proposito è stato istituito un apposito tavolo tecnico di condivisione del modello, a cui partecipano tutti gli
Enti locali e le Aziende coinvolte, nell’ambito del quale sono già state definite (rif. nota ARPA prot. n. 179547
del 13/11/2019) le impostazioni per la costruzione del modello, in particolare in merito agli aspetti relativi
all’assetto litostratigrafico del sottosuolo, le caratteristiche del reticolo idrografico e le relazioni tra corsi d’acqua
e acque sotterranee, le impostazioni strutturali (griglia di calcolo, geometrie degli strati e conducibilità idraulica),
nonché le impostazioni del bilancio idrico (laghi, fiumi, canali irrigui, canali di scolo, paratie, pozzi barriera e
pozzi di bonifica, ecc.); nel prossimo incontro, che si terrà presumibilmente nel prossimo mese di dicembre,
verranno illustrati i risultati preliminari del modello.
Restando a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti si porgono distinti saluti.
Il Dirigente Dr. Marco Spaggiari
Il Responsabile della U.O. Bonifiche ed Attività Estrattive di Mantova
Dr. Alessandro Bianchi
Firme autografe sostituite con indicazione a stampa dei nominativi dei soggetti responsabili ai sensi del D. Lgs. 39/93 art. 3 e 2.
Responsabile del Procedimento: Alessandro Bianchi
Responsabile dell’istruttoria: Marco Spaggiari
Pratica trattata da: Simone Bonomi; Mario Sarzi Maddidini, Patrizia Franchini, Barbara Bianco, Stefano Gialdi, Fredy A.Pena