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Destini Incrociati Hotel. Il cartoon che racconta l'arte

Jan 29, 2023

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Fabio Fabiani
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Destini incrociati Hotel. L’ambientazione W. Holabird e M. Roche, Chicago Building, 1905

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1 http://arte.sky.it/destinihotel/

2 http://www.destiniincrociati.it/

3 https://www.facebook.com/PortlandRadio.net

4 https://twitter.com/destini_radio24

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Apparati Intervista a Federico Riboldazzi e Lorenzo Clerici (Tiwi) Prima di tutto la vostra formazione R: Io ho fatto grafica e design al Politecnico di Milano C: Io economia alla Bocconi Come nasce questa collaborazione tra autori Tiwi e Sky? L’origine di questo prodotto televisivo? Circa tre anni fa noi avevamo lavorato per il web Beautiful Lab, dove si raccontava la storia della serie televisiva Beautiful in 6 minuti e da questo lavoro è poi nata una collaborazione con Sky, inizialmente solo con la redazione web; nel frattempo ci contatta una collaboratrice di Giacomo Zito per un altro progetto e ci parla di Destini incrociati, che era una trasmissione radiofonica già avviata; ci dice che avevano già ricevuto alcune proposte da alcuni conduttori per fare dei piccoli documentari sui temi dell’arte, ma anche loro non erano dell’idea di fare dei documentari in stile più tradizionale, non interessava più di tanto… Però loro ci hanno detto che avevano un sacco di storie e abbiamo iniziato a lavoraci sopra. La prima proposta era un po’ ‘intricata’, c’eravamo inventati questa metafora degli ingranaggi che ci piaceva parecchio. C’era l’ingranaggio più grosso che scatenava l’incontro tra i due personaggi, poi c’era la vita di uno e la vita dell’altro sempre a forma di ingranaggio che si collegavano all’ingranaggio più grosso, poi le strade potevano avere schemi diversi in base a come proseguiva la vita dei due personaggi, quindi si potevano vedere schemi di ingranaggi diversi in ogni puntata. Però tutto l’insieme era un po’ macchinoso, ce ne siamo accorti anche facendo vedere la puntata pilota e nessuno capiva che ad esempio il senso di rotazione degli ingranaggi cambiava anche il senso della vicenda (si vedeva poco, soprattutto in uno schermo TV), poi era difficile anche far ingranare perfettamente tra loro i denti degli ingranaggi.

All’idea dell’hotel come ci siete arrivati? È venuta molto dopo, chiacchierando, pensandoci, l’idea della macchina del destino con questo suo percorso inesorabile e con questi incontri che facevano cambiare il corso degli eventi funzionava idealmente ma non sullo schermo. Poi siamo rimasti bloccati per qualche mese, fino a quando non abbiamo avuto un altro contatto con un produttore romano, che ci aveva chiesto di lavorare su dei format per raccontare delle storie e mentre si discuteva gli abbiamo fatto vedere questo progetto per Destini e a lui in

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realtà era piaciuto, ma lo trovava un po’ macchinoso anche se lo incuriosiva, però ci ha proposto di pensare anche a qualcosa di diverso, a un’alternativa. Poi ci siamo detti “buttiamo tutto e ripartiamo da capo” e siamo tornati all’idea del personaggio che si vedeva in Beautiful lab, poi ci siamo chiesti dove li facciamo muovere questi personaggi? E da lì pensammo all’immagine dell’hotel… Dovevamo trovare un modo per riassumere dei pezzi di vita, quindi potevamo fare delle stanze a tema, ad esempio l’infanzia di un personaggio è una stanza, oppure un luogo dove va a vivere per un determinato periodo… Quindi dov’è che si possono trovare tante stanze insieme? L’hotel, però doveva essere un hotel insignificante, un po’ cheap, un po’ brutto, di quelli che trovi sul bordo della strada… Perché doveva essere un ambiente immaginario, infatti l’hotel sembra ambientato su un altro pianeta, tipo Marte. L’hotel è il luogo al cui interno succede tutto, non ci si arriva non ci si esce, tutto si materializza, inizia e finisce lì dentro. In parte l’idea dell’hotel riprende quella della grande macchina fatta di ingranaggi, ma è sicuramente più semplice e più modulare, quindi più facile da realizzare e comprendere. Quindi abbiamo rifatto il pilota con questa nuova ambientazione, e riscrivendo anche un po’ il testo in funzione di questa nuova metafora. Il rapporto con Sky è arrivato dopo. In realtà Sky Arte ancora non esisteva; Pisoni credo venga da Sky Cinema e noi insieme a Giacomo Zito gli abbiamo fatto vedere questo modello di Destini perché l’idea era quella di utilizzare questo modello come lancio di prodotti sul canale Cinema. Il progetto è piaciuto a Pisoni e abbiamo creato tutta la prima stagione che poi è andata in onda su Sky Arte con una serie di episodi dedicati soprattutto all’arte. Con la seconda stagione stiamo cercando di andare anche oltre la biografia. Avevate già in mente qualche genere televisivo di riferimento oltre a Beautiful Lab? Allora, qui nessuno di noi viene da esperienze televisive, in realtà avevamo molti riferimenti alla struttura dei videogiochi. Tipo? Ad esempio l’omino che cammina in uno spazio bidimensionale e cambia posizione, oppure il fatto di ragionare per loop di movimenti: ogni personaggio, proprio come nei videogiochi, ha una serie finita di movimenti che sintetizzano e schematizzano le emozioni. All’inizio abbiamo registrato circa 200 mosse suddivise in omino magro, omino cicciotto, donna, e per la seconda stagione sono quasi tutte riutilizzabili, a parte alcune più specifiche, ad esempio la mossa dell’innamorato può andare bene anche per chi ha voglia di starti a sentire. È un po’ anche il nostro modo di lavorare, della nostra produzione: cioè trovare nuove grammatiche gestuali sintetiche ma anche un po’ ironiche, ad esempio in Beautiful Lab si vedeva bene la ripetitività dei gesti che simula la ripetitività delle azioni della fiction. Ci sono differenze tra il vostro prodotto e il prodotto radiofonico? Sicuramente la lunghezza e il dettaglio del racconto, il nostro deve essere molto più sintetico. Quelli di Cast 4 sono più specializzati nel racconto e nel dare immagini molto vivide, quindi il racconto radiofonico entra molto più nel dettaglio perché deve supplire alla mancanza della immagini. Infatti loro hanno dovuto fare un grande sforzo perché noi gli chiedevamo di asciugare il testo il più possibile… Ad esempio c’è un pezzo dove era scritto “ … e tizio entra in una stanza buia piena di piante con il fumo che aleggia…” e noi proponevamo di togliere tutto perché non sapevamo cosa far fare a questi omini… il fumo, le piante, la luce soffusa e la foschia sono già tutte disegnate… La peculiarità del nostro prodotto si vede anche in una voce narrante con un ritmo veloce e sintetico. È stata fatta promozione del programma? Abbiamo creato un sito dentro sky, poi è stato fatto il video del backstage, e adesso per la seconda stagione Sky ha fatto un promo che è cross-canale, quindi è trasmesso su tutti i canali Sky. Che tipo di idea di arte si vuole veicolare e quale è il pubblico di riferimento? Sicuramente questi episodi non sono degli approfondimenti sulla vita di artisti, infatti ho provato a farli vedere a mia madre e anche lei sapeva già tutto; il format delle pillole è pensato per un pubblico più vasto, che si vuole distrarre e svagarsi per quei 10 minuti e poi magari si appassiona. Penso che il programma sia molto trasversale, sia per un pubblico generalista, per quanto possa essere generalista il pubblico di Sky arte, ma anche per i più esperti, infatti nella storia cerchiamo sempre di mettere qualche chicca nascosta, qualche aneddoto per destare la curiosità, anche il dare ai personaggi il

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loro volto originale utilizzando le fotografie… è una divulgazione molto leggera, c’è anche molta ironia, anche noi non ci prendiamo troppo sul serio… Come si può descrivere il progetto grafico? Non è proprio un cartoon, è un mix: c’è una parte in grafica, mentre l’animazione dei corpi è stata fatta con il greenscreen quindi sono movenze reali, i volti sono fotografie storiche e famose, anzi sono fotomontaggi con più foto… si parla di motion graphic, non è grafica 3d.

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Intervista a Silvia Colombo (Cast4) Quale è il genere televisivo di riferimento? Destini incrociati Hotel rappresenta, per ora, un unicum nella realtà televisiva italiana. Il suo formato composto da otto episodi a stagione della durata ciascuno di circa otto minuti (episodi non legati fra loro e di conseguenza fruibili singolarmente) lo connota come un programma access e può fungere egregiamente da filler all’interno del palinsesto televisivo. Com’è nato questo format tv? Cast4 è un società che basa nella narrazione della realtà e nello sviluppo di progetti editoriali il proprio core business. L’idea di trasporre Destini Incrociati, programma radiofonico, in Destini Incrociati Hotel è dunque figlia del quotidiano lavoro di ricerca e sviluppo. L’incontro con Tiwi, coproduttore del progetto, ha contribuito a definire il format e le sue caratteristiche visive. Sky Arte HD ha sposato il progetto intuendone i caratteri di successo e la vicinanza ideologica del programma alla propria. Quali sono le differenze con il format radiofonico in onda su Radio24? Le differenze con il format radiofonico, oltre alle caratteristiche proprie del medium che ovviamente contribuiscono a formare il contenuto, si riscontrano nel differente tipo di linguaggio. In Destini Incrociati adottiamo un tono “drammatico” che potremmo definire patemico nel senso proprio del termine; in Destini Incrociati Hotel invece il tono è più scanzonato, ironico e leggero. Inoltre in Destini Incrociati Hotel operiamo una sintesi visiva dovuta alla parte di illustrazione che contribuisce a rafforzare il tono divertito del format. Ci sono eventuali prodotti culturali precedenti cui vi siete ispirati, anche non televisivi? Destini Incrociati Hotel declina felicemente il format radiofonico, non vi sono alla base ulteriori matrici di riferimento. Ovviamente in ogni singolo episodio vengono ripresi prodotti culturali legati alle vicende in oggetto e al momento storico in cui esse si sviluppano. In che modo è stata fatta la promozione di questo programma? La promozione del programma avviene attraverso la pagina web di Sky Arte HD, il nostro sito web, la nostra pagina FB dedicata a Destini Incrociati e attraverso il sito web Destini Incrociati Hotel. Sono state svolte anche le tradizionali attività di ufficio stampa direzionate verso magazine d’arte e cultura e blog che si occupano di televisione. Sono presenti “estensioni” extratelevisive (app, riviste, siti web, libri, pagine fb, twitter,…)? Per ora l’unica estensione al format è data dal sito Destini Incrociati Hotel all’interno del quale si trovano materiali extra per ogni puntata e materiali di backstage. E’ attualmente in corso l’ipotesi di realizzazione di una collana editoriale Destini Incrociati Hotel. Quale è l’idea di arte che si vuole veicolare? L’arte è un’espressione dell’animo umano, aspetto spesso dimenticato nel mondo artistico composto da critici e curatori. L’obiettivo di Destini Incrociati Hotel è riavvicinare il mondo dell’arte agli spettatori attraverso il racconto delle vicende umane dei suoi protagonisti, annullando una mediazione culturale esterna necessaria per comprendere le opere, in mancanza di un background specifico di conoscenza. Gli spettatori in questo modo possono fruire della storia degli artisti e delle loro opere in modo piacevole e culturalmente profondo, dato che gli artisti vengono raccontati attraverso il loro essere uomini immersi nel loro contesto storico e culturale di riferimento. A quale pubblico vuole rivolgersi questo programma? Destini Incrociati Hotel, proprio per il suo approccio al mondo dell’arte libero da snobismi culturali, aspira a parlare ad un pubblico il più ampio possibile. Ci rivolgiamo sia ai neofiti dell’arte, che attraverso il programma possono avere un primo avvicinamento ai personaggi narrati, sia a quegli spettatori già in possesso di conoscenze specifiche, in quanto il programma racconta non tanto le opere ma gli uomini che le hanno create, le loro passioni e il loro tempo; dando così ad un pubblico specialistico ulteriori spunti di riflessione e approfondimento.

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Sitografia

http://arte.sky.it/destinihotel/ http://www.tiwi.it/site/IT/destini-incrociati-hotel http://mag.sky.it/mag/serie_tv/2013/06/14/destini_incrociati_hotel_sky_arte.html http://guidatv.sky.it/guidatv/programma/mondoetendenze/arteecultura/destini-incrociati-

hotel_391947.shtml?eventid=66434365 http://www.destiniincrociati.it/ https://www.facebook.com/PortlandRadio.net https://twitter.com/destini_radio24 http://www.artribune.com/2014/02/sky-arte-update-torna-destini-incrociati-hotel-la-serie-

animata-dedicati-agli-incontri-che-hanno-cambiato-la-storia-della-cultura-e-del-costume-si-parte-da-sylvester-stallone-e-il-vero/

http://www.bcomeblog.com/articoli/articolo/294/Benvenuti-al-Destini-Incrociati-Hotel http://www.giacomozito.com/newsite/progetti/destini-incrociati-hotel-sky-arte-hd/ http://tvzap.kataweb.it/news/13916/gli-incontri-che-hanno-cambiato-la-storia-a-destini-

incrociati-hotel-su-sky-arte-hd/ http://www.laguidatv.it/programmazione/Destini+incrociati+Hotel http://www.bloggokin.it/2013/06/27/i-destini-incrociati-del-bauletto-di-tiwi/ http://www.corriere.it/spettacoli/14_febbraio_14/se-cultura-diventa-un-identita-rete-

d65063e4-9543-11e3-9c90-b9ccf089642e.shtml

Bibliografia

Aldo Grasso, Massimo Scaglioni, Che cos’è la televisione, Garzanti, 2012 Aldo Grasso, Vincenzo Trione (a cura di), Arte in TV. Forme di divulgazione, Johan&Levi, 2014