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D D I I O O C C E E S S I I D D I I T T I I V V O O L L I I QUESTIONARIO PER LA VISITA PASTORALE della Parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto in Guidonia 13 -25 Gennaio 2015
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DDIIOOCCEESSII DDII TTIIVVOOLLII - Parrocchia Beata Maria … · Ci troviamo di fronte ad una zona Industriale caratterizzata dalle Cave di Travertino, dal Cementificio Buzzi-Unicem

Feb 16, 2019

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DD II OO CC EE SS II DD II TT II VV OO LL II

QUESTIONARIO

PER LA

VISITA PASTORALE

della Parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto

in Guidonia

13 -25 Gennaio 2015

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A - LA PARROCCHIA

CARATTERISTICHE GENERALI

1. Descrizione della Parrocchia

- Denominazione ufficiale

BEATA MARIA VERGINE DI LORETO

Codice Fiscale: 86006500580

- Vicaria

II

- Comune

GUIDONIA

- Indirizzo, PIAZZA LURETANA, 1

CAP 00012

- Numero telefonico: 0774.343172 Fax…………….

- e-mail: [email protected]

- sito web: www.parrmadonnadiloreto.net

2. Dati storici e artistici

- Breve storia della parrocchia:

la chiesa viene fondata in epoca Fascista e consacrata il 17 luglio 1938. Segue lo stile

dell’Architettura razionalista tipico dell’era fascista, su progetto di Giorgio Calza Bini,

che eseguirà l’intero progetto della nuova città di Guidonia. La Cura pastorale viene da

subito affidata alla Provincia dei Frati Minori. Dal 1944 gli Scout accompagnano la

formazione dei giovani in parrocchia, poco dopo anche l’Azione Cattolica si curerà della

formazione del Laicato.

Non sono presenti opere artistiche di valore se non quelle legate alla struttura stessa

della Chiesa.

3. Dati topografici

La Parrocchia confina a sud con quella del Sacro Cuore, le altre sono distanti dalla

chiesa parrocchiale.

- Caratteristiche del territorio:

il territorio è densamente popolato per la vicinanza di Roma non facilmente

raggiungibile sia per i mezzi pubblici che per le vie provinciali o statali di collegamento.

Ci troviamo di fronte ad una zona Industriale caratterizzata dalle Cave di Travertino, dal

Cementificio Buzzi-Unicem (uno dei più grandi d’Europa) che insieme alla discarica

dell’Inviolata compromettono notevolmente l’equilibrio ecologico della Zona. Altro

riferimento storico è l’Aeroporto che caratterizza la stessa città.

- Ubicazione della Chiesa parrocchiale rispetto al territorio:

la chiesa si trova su di una collina distante dal centro abitato.

- Eventuali proposte per una migliore sistemazione dei confini parrocchiali:

la Zona Pastorale di Pichini si trova a 5km dalla chiesa, forse si può pensare a sistemare

quella zona, magari costruendo un centro di Culto sul terreno predestinato dal Comune

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a tale utilizzo.

4. Caratteristiche sociologiche

- Abitanti: n. 8.500 al censimento del 2012

- Famiglie: n. -

- Media di persone per famiglia: n. -

- Osservazioni sulla realtà socio-economica della Parrocchia:

la condizione economica della popolazione è caratterizzata da un livello medio

borghese. Le famiglie attraverso il lavoro delle 3 presenze Industriali hanno avuto

sempre la possibilità di lavorare e diventare quasi tutti proprietari dell’appartamento in

cui abitano. Il livello culturale è buono, ma esistono forti disagi sociali per la mancanza

di proposte culturali ed educative significative.

5. Caratteristiche socio-religiose della Parrocchia

- Cattolici: la maggioranza

- Stima approssimativa delle presenze alle S. Messe festive:

5 % cioè circa 425 su una popolazione di 8.500

- Stima approssimativa delle presenze alle S. Messe feriali:

50 persone

- Solennità principali proprie della parrocchia (patrono ed altre):

III Domenica di Settembre: Beata Maria V. di Loreto patrona di Guidonia (solennità)

4 ottobre: s. Francesco (solennità)

10 Dicembre: Beata Maria Vergine di Loreto, Patrona della II Vicaria (solennità)

22 Maggio: s. Rita (memoria)

13 Giugno: s. Antonio di Padova (festa)

- Fedeli di altre confessioni cristiane: sono presenti gli Ortodossi di origine Rumena

6. I luoghi di culto e di ministero pastorale:

- La chiesa contiene 240 posti a sedere e un centinaio in piedi

- La Zona Pastorale Pichini è a 5 Km senza luogo di culto. Molti si recano nella zona di

Fonte Nuova.

- Altri luoghi di culto:

la Fraternità Cristiana con la relativa chiesa del SS. Crocifisso affidata ai Frati Minori

della Sicilia

- In che modo è armonizzata la vita liturgica di questi luoghi di culto con quelli della

Chiesa parrocchiale: in piena sintonia.

7. Luoghi di culto non cattolici

Nel territorio della parrocchia del Sacro Cuore abbiamo la sede della Chiesa Evangelica

e dei Testimoni di Geova. Non recano nessun disturbo anche perchè gli aderenti sono

pochi.

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PRESBITERIO PARROCCHIALE

8. Il Parroco

- Cognome e nome: p. Andrea Stefani

- Data del possesso parrocchiale: 25 settembre 2005

- Ministeri svolti in precedenza: Animatore Vocazionale, Maestro dei Professi Semplici,

Segretario per l’Evangelizzazione, Guardiano di una Fraternità x l’Evangelizzazione

- Il Parroco svolge altri incarichi? = Commissario per la Terra Santa

- Il Parroco abita nella casa canonica? = si

9. I Vicari parrocchiali:

p. Giulio Calcagna – p. Riccardo Burattin – fr. Simone Paniconi (Prof. S.). tutti risiedono

nella casa parrocchiale

10. I Presbiteri residenti nel territorio parrocchiale

- D. Pasquale

11. I diaconi permanenti residenti e/o operanti nel territorio parrocchiale = no

12. Vocazioni sacerdotali = no

STRUTTURE PASTORALI

13. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale

- È stato istituito in Parrocchia il Consiglio Pastorale?

Dal 2005 ad oggi e sempre stato funzionante

- Elenco dei membri: può essere facilmente controllato sul sito della Parrocchia

- Ogni quanti anni viene rinnovato il Consiglio? = 3

- Da quanti anni è in carica l’attuale Consiglio Pastorale Parrocchiale? = 1

14. L'attività pastorale in generale

- Delineare i tratti principali dell'azione pastorale della sua comunità: si è cercato in

questi anni di curare la Pastorale Giovanile cercando di formare un gruppo Giovani da

affiancare a quello già esistente degli Scout. Per tale motivo gli stessi frati hanno fatto i

catechisti alla Cresima per favorire un gruppo Post- Cresima. Nonostante le

innumerevoli iniziative intraprese siamo riusciti a formare un piccolo gruppetto di circa

15/18 ragazzi denominato Joyfull. Altro punto curato con particolare attenzione la

preparazione dei Fidanzati, delle Giovani Coppie sposate e dei Genitori dei ragazzi al

catechismo. Il risultato è la formazione del Comitato Genitori che si propone lo scopo di

seguire la Pastorale degli Adulti. Un altro aspetto è stata la cura dei Poveri.

- Vi sono, nel caso, iniziative pastorali che vengono svolte a livello interparrocchiale con

le parrocchie confinanti o dello stesso Comune? = no

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- Se non esistono, per quali motivi non sono state istituite? = non se ne avverte la

necessità

- Esistono iniziative Vicariali? In quale ambito? = si tengono mensilmente gli incontri di

Vicaria ma si avverte la fatica di un coordinamento tra le varie parrocchie.

- Viene promosso il senso della diocesanità, così che la comunità parrocchiale avverta di

essere vera porzione della Chiesa diocesana? Come si aiutano i fedeli a sentirsi

responsabili della vita, dei problemi e delle esigenze della Diocesi?

Si cerca di essere sempre molto attenti a tutte le iniziative della Diocesi, ma i fedeli per

la formazione ricevuta non avvertono il senso di appartenere sia alla chiesa parrocchiale

che Diocesana

- In che modo si alimentano nella comunità parrocchiale il senso della Chiesa universale

e locale, la docilità agli insegnamenti del Papa, l'ideale di una vita cristiana di piena

comunione di fede e di amore nella Chiesa e con la Chiesa, di obbedienza al Magistero

del Papa e dei Vescovi in comunione con lui?

La catechesi, la predicazione, l’utilizzo di strumenti culturali hanno sempre avuto questa

attenzione a sentirsi parte di una Chiesa Universale

B - IL LAICATO

15. L’Azione Cattolica

Presidente Bruno Mincione.

Seguono un cammino di Formazione secondo le indicazioni del Nazionale

16. Per ciascuna delle Aggregazioni laicali (Associazioni, Movimenti, gruppi, nuove

comunità) ecclesiali presenti in Parrocchia indicare:

Scout Agesci, circa 120 aderenti. Presenti in parrocchia da 70 anni

Masci 1 di s. Francesco. Magister: Nicoletta Bordin

Masci 2 di s. Maria di Loreto. Magister: Elide e Daniele Fiorentini

17. Per ciascuna Confraternita indicare:

Assente

18. Terz’ Ordine

Ordine Francescano Secolare

Circa 30 fratelli

Seguono un cammino di Formazione su indicazione del OFS Nazionale

19. Ministero pastorale dei laici

La Parrocchia è composta dai seguenti Ministeri con a capo un Ministro e un consiglio:

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ORGANIGRAMMA DELLA PARROCCHIA 2014-2015 CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Parroco: p. Andrea Stefani, collaboratori: P. Giulio Calcagna, p. Riccardo Burattin, fr. Simone Paniconi

Fraternità Cristiana: p. Angelo Ferro Segretario: Valter Golisano

Ministero Caritas: sig. Emanuele Gregori, sig.ra Valentina Del Bufalo Ministero Liturgia: sig.ra Emilia Di Mauro

Ministero Catechesi: Lucia Drago – Pamela Klinec Ministero Famiglia e Giovani coppie: sig.ra Paola Di Cosimo (Comitato Genitori)

Sig.ri Sandra, Carmine e Teresa (Fidanzati)

Ministero Logistica: sig. Giuseppe Ciabatta e sig. Romolo Ministero Giovani: sig.ri Maria e Roberto Ferrara

Ministero Evangelizzazione (CdA): sig. Cesare Cecconi Ministero Cultura e Comuniczioni: Piero Lanciani (Fraternizzando)

Luigi Domenici (Sito parrocchiale) I rappres. Assemblea Par: Tonino Riccardi

II rappres. Assemblea Par: Alessandro Di Stefano III rappres. Assemblea Par: Stefano Dell’Aquila

Invitati: sig. Gabriele Lospoto sig. Michele Cassarà

Agesci: Flavio Testa e Sara Di Dio Masci s. Francesco: sig.ra Nicoletta Bordin

Masci Madonna di Loreto: Daniele Fiorentini – Elide Ofs: Rino

Azione Cattolica: sig. Bruno Mincione

Cons. Affari Econ.: Umberto Valeriani, Gianni Lospoto, Sergio Santucci

Gruppi

Corale Lauretana

Coro ore 10

Coro ore 12 Coro ore 18.30

Gruppo Marta: servizio decoro della Chiesa Gruppo Buon Samaritano: servizio assistenza frati anziani

Servizio Mensa: volontari dei vari gruppi per la Mensa domenicale Comitato Genitori: animazione degli Adulti

Gruppo Joyfull: adolescenti

Le iniziative che riguardano tutti i fedeli sono state i 10 Comandamenti che dal 2009 al 2014 si

sono tenuti 3 corsi. La proposta che seguiva i 10 Comandamenti è stata denominata il

Cenacolo, ecco il Progetto:

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Progetto di vita per

il Cenacolo

Introduzione: Il Signore ci ha concesso di vivere in questi ultimi 8 anni un tempo di grazia che

ha fatto crescere la Parrocchia verso quel modello di vita dove il Vangelo si rende visibile per il

desiderio dei fedeli che sotto l’azione dello Spirito Santo vivono la testimonianza dell’annuncio

celebrando la comunione di vita, vissuta nel servizio della carità. Lo stile perseguito in questi anni è

stato quello di essere una parrocchia francescana che evangelizza secondo il carisma proprio di san

Francesco in fraternità e in minorità. Lungi dall’aver conseguito la meta indichiamo il Percorso fin qui

fatto.

1. Il Percorso:

la prima tappa del cammino fu segnata dalla Missione del 2006: “In principio la Parola”. Da quella

Missione si iniziò un tempo di formazione dei laici affidata ai Centri di Ascolto e da subito nello

scegliere i poveri come luogo privilegiato del nostro servizio, ritenendoli i nostri Maestri. I segni nuovi

che accompagnarono i primi passi furono: la centralità della Parola (sempre esposta solennemente in

Chiesa), il nuovo Crocifisso per educare alla sequela del Cristo povero e crocifisso, la Mensa

domenicale dei poveri e il potenziamento del Centro di Ascolto Caritas. Nel medesimo tempo con la

Missione iniziò la Preghiera quotidiana delle Lodi e Vespri partecipata con il popolo di Dio.

La seconda tappa fu segnata dalla visita Pastorale del Vescovo Benotto nel 2007 che non solo

confermò il cammino intrapreso, ma incoraggiò a cercare nuove vie per evangelizzare. Attraverso

l’incessante sostegno del Provinciale di allora, che seppe vedere oltre le difficoltà che sembravano

compromettere tale cammino, non abbandonammo l’idea di insistere su di uno zoccolo davvero duro

nel rispondere alla necessità di un cambiamento di vita parrocchiale. Incessanti furono le iniziative

rivolte verso i giovani (Grest, Pub francescano…) e verso i lontani (Vangelo di strada…). La

parrocchia veniva sottoposta ad una serie incessante di proposte per abbattere i muri della diffidenza e

del conservatorismo fine a se stesso.

Nel 2010 una nuova forma di Evangelizzazione viene proposta alla comunità parrocchiale: i 10

Comandamenti. Allo stesso tempo il servizio dei poveri viene ancor più potenziato con delle scelte che

ricordo solo in modo sintetico: ascolto, accoglienza dei senza tetto, accoglienza dei carcerati, interventi

sulle prime necessità, micro progetti di lavoro, piccola banca prestiti, elemosine.

Credo che la terza tappa sia segnata dal 2012 quando inizia una seconda edizione dei 10

Comandamenti in parrocchia e allo stesso tempo, sul versante delle povertà nascono 2 servizi, uno

rivolto alle famiglie “L’Arca di Noè” tipo baby-parking, e l’altro alle famiglie in difficoltà “Adotta una

famiglia”, per la verità già avviato ad experimentum nel 2011 con una 30na di partecipanti e poi

confermato con 75 benefattori l’anno successivo.

Con il 2013 è iniziato un 3° corso dei 10 Comandamenti presso una parrocchia a noi vicina.

Sempre in questo periodo a settembre prende il via il Cenacolo, che spiegheremo più avanti. Da adotta

una Famiglia nasce il progetto “il Villaggio della Povera Gente”, che si concretizza con la presa di 4

appartamenti in affitto dove ospitare le famiglie senza una casa.

Tale sintesi vuole tenere conto di tutto il non detto fatto dalle centinaia di volti che, ognuno a

loro modo, ha contribuito a dissodare il terreno e seminarlo con i piccolo semi di cui era portatore e che

oggi stanno fiorendo rendendo la nostra Parrocchia un campo fecondo di varietà di frutti.

Il Cenacolo

Il Cenacolo nasce dall’ascolto del Vangelo di Marco (10, 17-27) del giovane ricco, anche noi ci

facciamo la medesima domanda: Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» .

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Sentendoci raggiunti dallo sguardo di amore di Gesù, intendiamo dare un seguito alla risposta di Gesù: «Una cosa ti manca! Va', vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi

vieni e seguimi».

Pertanto intendiamo seguire Gesù impegnandoci in questo modo:

Vita di preghiera

Oltre la messa domenicale sentiamo l’esigenza di incontraci una volta la settimana per

condividere l’Eucarestia feriale del giovedì dalle ore 19 alle ore 21, a cui seguirà per chi può la

condivisione della cena (Agape Fraterna)

Sul modello del Cenacolo apostolico, si avverte l’esigenza della presenza di Maria che sarà

assicurata dall’incontro di ogni 25 del mese “Eccomi con s. Maria di Loreto” (in quella

settimana si salta il giovedì)

Formazione

La formazione è legata al Cammino dei 10 Comandamenti la domenica sera alle ore 21. Per chi

lo ha terminato, prosegue nel mettere al centro la Parola di Dio ascoltata, meditata e condivisa

il giovedì. Si parteciperà agli itinerari biblici che verranno proposti, per approfondire l’adesione

al Signore Gesù (vedi Scuola della Parola).

Rimangono attivi i Centri di Ascolto che avranno una duplice funzione: da una parte serviranno

come luoghi di evangelizzazione (missione) e d’altra saranno il primo luogo di inserimento di

coloro che verranno invitati al Cenacolo (custodia dei nuovi), assicurando una relazione più

personalizzata.

Durante l’anno si organizzeranno 3 Ritiri uno dal 2 al 5 gennaio ad Assisi, un altro nella Valle

Santa in un fine settimana (sabato-domenica) della Quaresima e l’ultimo in un fine settimana di

luglio a La Verna per la formazione Francescana

Parte importante di questa formazione è il Pellegrinaggio in Terra Santa che deve essere

permesso a tutti superando le difficoltà economiche. La radicalità consiste nel chiedere i

necessari 8 giorni di ferie per essere utilizzati per un’esperienza così importante. Si può

realizzare seguendo questi criteri: - si rinuncia alle vacanze – si mettono da parte i soldi

risparmiati in ogni modo – si partecipa tutti attingendo alla Cassa Comune per avere il prestito

che sarà restituito appena possibile.

Servizio

Gli aderenti al Cenacolo svolgeranno un servizio alla Parrocchia o alla Diocesi attraverso

l’impegno in un Ministero

Comunione dei beni

Ogni giovedì si verserà nell’apposita Cassa Comune il risparmio ottenuto attraverso lo stile di

una vita sobria. Si tratta di entrare nella mentalità che parte di quel qualcosa in più non lo

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trattieni solo per te ma lo condividi con i fratelli. La modalità di tale offerta si ispira al vangelo

di Matteo (6,1-6):

“Quando dunque fai l'elemosina, non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli

ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità

che questo è il premio che ne hanno. 3 Ma quando tu fai l'elemosina, non sappia la tua

sinistra quel che fa la destra, 4 affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre

tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”.

Rimane valida l’iniziativa parrocchiale “Adotta una Famiglia” in prospettiva del “Villaggio

della Povera Gente”

Comunione dei cuori

Seguendo l’esempio di s. Francesco si tendono a valorizzare le relazioni d’amicizia per far

vivere a tutta la parrocchia la Fraternità come luogo della festa e dell’incontro con Dio. A tal

proposito le famiglie del Cenacolo possono scegliere di fare della propria abitazione una “Casa

Betania”, che vive una vita povera e umile, aperta all’accoglienza degli amici, aperta alla

condivisione e solidarietà con i più poveri e sofferenti, avendo davanti agli occhi l’icona della

casa di Marta, Maria e Lazzaro a Betania

Vacanze comunitarie e tempo libero

Si entra nell’idea che il tempo di riposo lo si condivide con i fratelli del Cenacolo senza togliere

nulla ai legittimi spazi famigliari. Già da settembre verrà prenotato un tempo di vacanza

comunitaria da fare in montagna 10 giorni subito dopo il 15 agosto, e nella prima decade di

agosto una seconda proposta per il mare. È necessario organizzare in tempo anche le ferie.

Anche altri momenti serviranno per condividere in un clima di festa l’essere fratelli gli uni degli

altri, come la Pasquetta, il 1 maggio, il Capo d’Anno.

Altri momenti vitali del Cenacolo

La comunione con la Chiesa Diocesana, soprattutto la presenza alla Veglia di Pentecoste e

partecipando alla messa in atto del Piano Pastorale Diocesano

La comunione con i Frati del Lazio partecipando alle iniziative da loro proposte

La partecipazione ad alcuni eventi decisivi per il cammino ecclesiale: veglia di Natale e Pasqua,

Pentecoste, e tutte le processioni …

C - VITA CONSACRATA

20. Comunità religiose maschili presenti in Parrocchia

- Denominazione: i Frati Minori della Sicilia nella Fraternità Cristiana sulla via

Maremmana

21. Comunità religiose femminili presenti in Parrocchia

Assente

22. Vocazioni alla vita religiosa della Parrocchia

Assente

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23. Vita Pastorale

Piena collaborazione con il Progetto Parrocchiale

D - EVANGELIZZAZIONE E CATECHESI

24. Nota Pastorale sull’Iniziazione Cristiana

- Che diffusione ha avuto e quanto è stata accolta la Nota Pastorale sull’Iniziazione

Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi del 2005?

Si seguono le indicazioni in essa contenute e non abbiamo avuto problemi nel metterle in

pratica

25. La catechesi per l’Iniziazione Cristiana

La catechesi proposta non riscuote interesse nella stragrande maggioranza dei genitori.

Nonostante siano state prese diverse iniziative non partecipano agli incontri

25 bis. Il Catecumenato

Non se ne è presentata la necessità

26. I Catechisti

- I catechisti sono stati scelti in base al loro cammino di fede e di formazione cristiana che

permette di trasmettere la fede alle nuove generazioni attraverso la testimonianza della

loro esperienza di Dio. Sono alcuni giovani e coppie di sposi intorno ai 40/45 anni e

alcuni hanno partecipato al Corso di Teologia per Laici della Diocesi.

27. Gli adolescenti

- Gli adolescenti partecipano al gruppo “Joifull”

-

28. Settore Biblico

Nei tempi di Avvento e Quaresima si tengono degli incontri di Lectio Divina

29. Primo Annuncio

- Verso i non credenti e gli ambienti moralmente degradati, quali forme di annuncio sono

state sperimentate e quali si sono programmate?

Nel 2006 abbiamo organizzato un Missione al Popolo con un ottimo risultato che ci

permise di avviare il nuovo corso della Parrocchia. negli anni successivi abbiamo preso

l’iniziativa del “Vangelo di strada”. Attualmente si cerca di arrivare agli altri attraverso

la testimonianza dei Laici che invitano i loro amici a partecipare alle diverse iniziative.

- Sono stati fatti interventi in ordine alla religiosità popolare per purificarla dagli

elementi estranei alla fede, come la superstizione, e orientarla verso un impegno di vita

coerente con le esigenze della fede e della morale cristiana?

La Festa patronale era il luogo dove facilmente si mescolavano interessi politici,

economici, e religiosi. Siamo intervenuti separando la programmazione Religiosa da

quella Civile, nominando comunque un Comitato con i nostri fedeli.

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30. Ecumenismo e dialogo interreligioso

- Come viene vissuta in Parrocchia la "Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani"?

Si partecipa alle iniziative diocesane che sono promosse in questo campo

- Quali rapporti con le comunità cristiane non cattoliche eventualmente presenti sul

territorio?

La Settimana per l’Unità dei cristiani è un momento forte di preghiera e si utilizzano gli

appositi sussidi. Non ci sono rapporti con gli Ortodossi e ne con gli Evangelici

31. Comunicazioni sociali

- Vi sono esperienze di comunicazione con gli abitanti della Parrocchia attraverso

giornalini parrocchiali o altri strumenti di comunicazione sociale?

- Come si è pensato per diffondere più capillarmente la stampa cattolica?

- Quale diffusione dell’Avvenire domenicale? Quale uso della pagina diocesana di «Lazio

Sette»?

Abbiamo un giornalino Parrocchiale: “Fraternizzando” che esce circa 4 volte l’anno.

Attraverso il sito Web mandiamo le nostre comunicazioni, e anche attraverso Facebook.

L’uso di Lazio Sette non è utilizzato anche perché gli articoli inviati non vennero

pubblicati, ma tutte le volte che ci viene chiesto un intervento sempre abbiamo

collaborato. Abbiamo giovani che a tal proposito sono appassionati di giornalismo.

32. Pellegrinaggi, tempo libero e sport

Si organizzano Pellegrinaggi in Terra Santa, Lourdes, Loreto, Assisi, s. Giovanni

Rotondo, Cascia, Padova… alcuni di questi con frequenza annuale.

33. Feste patronali

- Le feste patronali riescono ad essere un momento sincero di fede e devozione?

- Come e da chi vengono organizzate?

- C’è una catechesi/triduo di preparazione? Da chi è frequentato?

La festa patronale è preceduta da un triduo a cui partecipano poche persone, comunque

tutto è organizzato in modo tale che gli aspetti pagani della festa non si confondano con

quelli religiosi.

E - LITURGIA

PASTORALE LITURGICA

34. Partecipazione dei fedeli alla liturgia

35. Con quali iniziative si educano i fedeli al vero senso cristiano della Domenica, perché la

santifichino partecipando alla Messa?

Le ss. Messe domenicali sono 4: ore 8 -10 -12 – 18.30. tutte le liturgie delle messe sono

curate con il servizio delle confessioni, la buona predicazione, il canto, i lettori…

- Se sussiste ancora una mentalità non educata al senso della partecipazione comunitaria

e che induce a vivere le azioni liturgiche solo in senso privatistico, come si cerca di

correggere questo atteggiamento?

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Attraverso la predicazione spesso si fa risaltare l’importanza di essere stati chiamati da

Gesù a seguirlo nella Chiesa, poi nel momento degli avvisi molte sono le proposte per

coinvolgere i fedeli ad una partecipazione attiva.

- Esiste una S. Messa domenicale celebrata per i fanciulli e i ragazzi con un Omelia

appropriata? I ragazzi e i fanciulli nella catechesi in che modo vengono educati alla

liturgia?

La messa del sabato delle 18.30 è animata dagli Scout, per i bambini quella della

domenica alle 10; e per i giovani quella delle 12.

- Si usano i “foglietti” per seguire la S. Messa?

Quelli editi da “Messa e Meditazione”

36. Animazione Liturgica

- C'è un gruppo di animatori liturgici che, insieme al Parroco e/o al Vicario parrocchiale,

prepara le liturgie e collabora alla formazione liturgica della comunità e di coloro che

svolgono vari uffici liturgici (lettori, schola cantorum, organista, ministranti, etc.)?

Abbiamo il Ministero della Liturgia che assolve a tali compiti

- C’è il gruppo ministranti?

- Si, ma non stabile, quando raggiungono i 12/13 anni non frequentano più

37. Ministero del Lettorato

- Esistono ministri istituiti lettori?

- Esiste un gruppo di lettori che hanno partecipato ad un corso di formazione tenuto dal

parroco

38. Ministero dell’Accolitato

- Esistono ministri istituiti accoliti?

No

39. Ministri Straordinari della Comunione

Si

- Elenco con Nome e Cognome, indirizzo, data del mandato da parte del Vescovo

Diocesano

Dot. Massimo Martini, sig. Duilio, sig.ri Maria e Roberto Ferrara

- In che modalità svolgono il loro servizio?

Il primo venerdì del mese portano la Comunione ai malati

40. Tempi Liturgici

- Quali iniziative liturgico-pastorali sono prese in parrocchia nei tempi forti dell'Anno

liturgico (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Pentecoste)?

- Come viene vissuto il Triduo Pasquale e la celebrazione della Santa Pasqua?

- Il ritmo liturgico parrocchiale con quale frequenza prevede la celebrazione comunitaria

delle Ore?

Per i tempi forti dell’anno si organizza la Lectio Divina, a Pentecoste si partecipa alla

Veglia Diocesana. Il Triduo pasquale viene vissuto con tanta attenzione da parte di

coloro che sono i praticanti, ormai hanno imparato anche a fare da soli nel preparare

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tutto il necessario per un buon svolgimento della varie liturgie.

Ogni giorno si recitano le Lodi e i Vespri

41. Lo spazio liturgico

- La Chiesa è dotata di un impianto di amplificazione ben funzionante?

- Da chi viene curato il decoro e la pulizia della Chiesa, degli arredi sacri e delle vesti

liturgiche?

- Si ha cura del decoro e della funzione propria dei vari luoghi liturgici (altare,

tabernacolo, battistero, ambone, sede del celebrante, sede della riconciliazione) ?

- In particolare, si ha cura che l'altare sia sempre sgombro di oggetti (candelabri, leggio,

libri, ampolline, etc.) e durante la celebrazione di porli solo al momento in cui è

richiesto?

- C'è nei pressi dell'altare un altro luogo in cui tali oggetti sono riposti?

L’impianto di amplificazione è ottimo ed è stato rifatto da qualche anno. Il gruppo Marta

si occupa del decoro, pulizie della chiesa, degli arredi sacri. L’altare rimane sempre

sgombro.

I SACRAMENTI

42. Il Battesimo

- I genitori e i padrini dei battezzanti come vengono preparati?

- Chi tiene questi incontri e dove avvengono?

- Vi sono problemi circa l’idoneità dei padrini e madrine? Quali le principali difficoltà?

- Come si regola il Parroco quando la celebrazione del Battesimo è fatta da genitori non

praticanti?

- Il Battesimo è celebrato nella Messa domenicale? Altrimenti quando?

- Anno per anno si determina e si espone in Chiesa il calendario delle date per la

celebrazione del Battesimo? Esso prevede anche quella della Veglia pasquale?

- Dove è collocato il Fonte Battesimale? È usato per la celebrazione del Battesimo?

- Che iniziative sono state intraprese per i catecumeni adulti?

- Risultano nella comunità casi di bambini non battezzati per scelta dei genitori contrari

alla fede cattolica? Quanti?

La preparazione al Battesimo avveniva precedentemente con 3 incontri tenuti dal

Parroco o dai vice Parroci con una visita alla famiglia al momento della nascita del

figlio. Poi si è passati ad un incontro perché o per una scusa o per un’altra non venivano.

L’idoneità dei padrini risulta un non senso perché pur avendo i requisiti Canonici, non

hanno nessuna esperienza di fede e non essendo praticanti non sono in grado di curare la

fede dei bimbi. Se anche i genitori non sono praticanti ci limitiamo a fare delle

raccomandazioni che puntualmente vengono disattese. Il Battesimo è sempre celebrato

fuori della messa. All’inizio si provò a farli durante la messa delle ore 10, ma la

partecipazione di parenti pagani rendeva difficile una buona celebrazione. Con la

celebrazione senza la messa si è ottenuto il buon risultato di offrire una catechesi

battesimale spiegando tutti i segni del Rito e favorendo una partecipazione più attenta.

Per le date della celebrazione le indichiamo sul Calendario Parrocchiale che viene

distribuito a tutti all’inizio dell’anno. Si prevede la celebrazione anche durante la Veglia

Pasquale. Abbiamo avviato le pratiche per spostare il Fonte Battesimale.

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Non abbiamo catecumeni adulti. Non risultano casi di bambini non battezzati.

43. La Confermazione

- Nell'itinerario di preparazione alla Cresima sono previsti passaggi, eventualmente

evidenziati anche con particolari celebrazioni, che aiutano la maturazione cristiana

(iscrizione, iniziazione alla preghiera personale e liturgica, impegno apostolico, etc.)?

Descrivere qualche esperienza in merito.

- A che età si riceve questo sacramento? È in armonia con la Nota diocesana per

l’Iniziazione Cristiana del 2005?

- Che cosa si fa per coinvolgere tutta la comunità parrocchiale il giorno della Cresima?

- Quali accortezze si adotteranno per favorire un clima di raccoglimento e preghiera,

lontano da ogni coreografia e distrazione? Il giorno delle Cresime coincide con quello

della festa patronale?

- Ci sono adulti e giovani che chiedono il Sacramento? È sempre finalizzato al

matrimonio o ci sono richieste più consapevoli? Come vengono preparati?

Si organizzano 3 giorni di Ritiro Itinerante dove si parla della Vocazione Cristiana.

I° giorno in Parrocchia, la chiamata alla vita Matrimoniale – testim. Giovani Coniugi

II° giorno a Roma- s. Bonaventura al Palatino - s. Francesco a Ripa – s. Sebastiano

Infermeria Frati, la chiamata alla vita Religiosa e al Servizio degli ultimi

III° giorno Santuari Francescani della Valle Santa – Testimoni di vita e di gioia

I ragazzi ricevono il Sacramento all’età di 13/14 anni. Il giorno della Cresima la liturgia

viene arricchita da altri segni esplicativi. Sempre si è riusciti a creare un clima di

raccoglimento e di buona partecipazione.

Ci sono richieste di adulti e vengono preparati con degli incontri a parte.

44. L'Eucaristia

- In tutta l'azione pastorale si agisce in modo che la partecipazione all'Eucaristia

domenicale è compresa e vissuta come il centro dell'attività parrocchiale, della vita

della famiglia cristiana e di ogni singolo fedele?

- Si celebra di Domenica la Messa "pro populo"? A che ora? I fedeli ne sono informati?

In che modo viene data a questa celebrazione un carattere di particolare coinvolgimento

di tutta la comunità per la sua crescita nella comunione?

- Che posto occupa nella celebrazione delle Messe festive l'amore preferenziale per i

poveri?

- Quanti presenti (in percentuale) alla S. Messa domenicale si accostano alla Comunione

Eucaristica? Osservazioni in materia.

- I giovani si accostano con regolarità? E i fanciulli?

- I fedeli sono consapevoli che prima di ricevere Gesù Eucaristia è necessario accostarsi

al Sacramento della Penitenza quando sono coscienti di non essere in Grazia di Dio?

- Si osservano durante la celebrazione quelle pause di silenzio previste per permettere ai

fedeli un più profondo raccoglimento?

- Riportare il calendario delle Messe feriali e festive in tutti i luoghi di culto della

Parrocchia

- Quale partecipazione di fedeli alla S. Messa feriali? Come sono animate? Si tiene anche

in esse una breve omelia?

- Come ci si comporta circa l’offerta per la S. Messa?

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La messa pro-populo non è sentita dai fedeli e pertanto si celebra ad orari diversi

secondo l’opportunità.

In tante occasioni si ricorda di condividere i beni con i poveri. Alla messa dei bambini

c’è sempre all’offertorio il cesto di viveri per i poveri.

La stragrande maggioranza, circa i 2/3, si accosta alla comunione. Molti hanno coscienza

di accostarsi all’Eucarestia in stato di grazia, altri no e lo si deduce dal fatto che non

sanno nemmeno ricevere l’eucarestia o con le mani o in bocca.

Gli spazi di silenzio sono rispettati.

Alle messe feriali partecipano una trentina di persone, non viene fatta una breve omelia

ma una più lunga pausa di silenzio.

L’offerta per la messa viene lasciata libera.

45. Prime Comunioni

- Il Parroco si è applicato con pastorale fermezza ad eliminare il fenomeno delle Prime

Comunioni private?

- Quali scelte pastorali e liturgiche si adottano per rendere la festa delle Prime

Comunioni coerente con lo spirito della solennità della festa cristiana?

- Quanti turni di Prime Comunioni prevede il calendario parrocchiale?

Non ci sono I Comunioni private.

Dopo il cammino di 3 anni, al momento del Ritiro si coinvolgono i genitori nella

preparazione della festa. Ormai è entrato uno stile di partecipazione attenta e non

disturbata da chi viene per altri motivi. Abbiamo 3 turni con 20 bambini ognuno, uno il

sabato e 2 la domenica.

46. Il culto eucaristico fuori della Messa

- Durante il giorno si tiene aperta la Chiesa per consentire ai fedeli la «visita al SS.

Sacramento»? Con che orari?

- Si promuove l'Adorazione Eucaristica comunitaria?

- Si praticano le «quarant’ore»?

- Quante ore di adorazione eucaristica alla settimana si fanno?

- C’è la devozione al Sacro Cuore di Gesù? È raccomandata?

- Esiste una cappella apposita per l’Adorazione Eucaristica?

- Come si educano adulti, giovani e bambini all’Adorazione Eucaristica?

La chiesa è aperta dalle 6,30 del mattino fino alle 12, e dalle 16 fino alle 19.

Tutti i sabato abbiamo Adorazione Eucaristica dalle 8.30 alle 12.

Non si praticano le 40 ore.

La devozione al sacro Cuore fa parte della sensibilità di ogni fedele.

Esiste la Cappella riservata alla Madonna di Loreto.

47. La Penitenza

- Quali iniziative si adottano per facilitare ai fedeli l'accesso al sacramento della

Penitenza?

- I fedeli vengono debitamente istruiti che è bene accostarsi al Sacramento della

Penitenza almeno una volta al mese, anche se non hanno peccati gravi, perché, essendo

un sacramento aumenta la grazia di Dio?

- Con quale periodicità si celebrano le liturgie penitenziali comunitarie?

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- Dov'è collocata in Chiesa la sede per le confessioni?

- È dignitosa e riservata? La sede del sacramento è il confessionale o altra? Vi è una sede

con grata fissa?

- I fanciulli vengono abituati a confessarsi spesso nell’anno precedente alla prima

comunione?

- Vi sono celebrazioni penitenziali specifiche per ragazzi? E per giovani?

- Si confessa durante la S. Messa festiva? Ci sono giorni stabiliti per le confessioni?

- Ci sono confessori straordinari oltre il presbiterio parrocchiale?

Ad ogni messa domenicale c’è sempre un confessore e durante la settimana ci si rende

disponibili per chi lo richiede.

Non si celebrano Liturgie Penitenziali perché la gente non partecipa.

All’ingresso della chiesa c’è la cappella delle Confessioni con 2 confessionali

insonorizzati.

Non si ritiene opportuno che i fanciulli siano abituati ad una confessione così frequente,

gli si chiede la confessione una volta al mese.

Generalmente i confessori sono 3, non sono presenti confessori straordinari perché molti

vanno al Santuario di Quintiliolo, di San Vittorino o a Roma.

48. L'Unzione degl'infermi

- I fedeli sono educati con apposita catechesi circa l'Unzione degli infermi? In che

momenti?

- Il sacramento dell'Unzione degl'infermi viene celebrato solo quando è richiesto?

- Come è inserito nella cura pastorale degli ammalati e degli anziani? Riportare eventuali

esperienze.

- C'è qualche circostanza durante l'anno liturgico in cui il sacramento è amministrato in

forma comunitaria? Come si svolge tale celebrazione?

- Esistono volontari che visitano i malati oltre i ministri straordinari della Comunione?

Un volta all’anno abbiamo un giorno dedicato alla amministrazione del Sacramento, è il

II giorno del Triduo della Madonna a settembre e in quella circostanza si fa una

catechesi appropriata.

49. Il sacramento dell'Ordine

- In Parrocchia vi sono istituiti momenti comunitari di preghiera per le vocazioni

sacerdotali?

- Che tipo di conoscenza e sensibilità esiste circa il Diaconato permanente?

- Se ci sono Diaconi permanenti indicarne tutti i dati.

- Se ci sono candidati al Diaconato permanente indicarne i dati.

Si prega per le vocazioni in diverse circostanze in modo particolare nella Giornata per le

Vocazioni. Il 15 marzo 2015 Rinaldo Marinelli sarà ordinato Diacono Permanente.

50. Il Matrimonio

- Che accoglienza e attuazione ha avuto la Nota pastorale circa la preparazione dei

fidanzati al matrimonio nel quadro della pastorale familiare? Come si svolge il

percorso?

- Se in parrocchia non c’è un percorso prematrimoniale dove vengono inviati i fidanzati?

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- Come è stato accolto il Rito del matrimonio nella edizione italiana del 2004? Quali i

principali problemi?

- I nubendi sono aiutati a comprendere che il significato ecclesiale del Matrimonio

comporta anche che esso sia celebrato nella Chiesa parrocchiale di uno di loro? Per

quali necessità o motivi pastorali il Parroco permette scelte diverse?

- Come si opera perché la celebrazione del sacramento avvenga in un clima di vera

preghiera, di raccoglimento e di partecipazione corale?

- Se in Parrocchia i Matrimoni si celebrano anche nei giorni domenicali e festivi, in quali

Messe? Quali sono i motivi che hanno consigliato questa scelta?

- Il Parroco vigila attentamente sulla regolarità canonica dei Matrimoni provenienti da

altre Diocesi che vengono celebrati in altre Chiese della Parrocchia?

- Come ci si regola circa il canto e la musica, i fiorai, i fotografi e i cine-operatori? Quali

le maggiori difficoltà?

- Il calendario liturgico della Parrocchia prevede un giorno per la celebrazione

comunitaria degli anniversari di nozze?

- Come vengono celebrati solitamente tali anniversari dalle famiglie?

In Parrocchia si svolge ogni anno il Percorso dei Fidanzati. Abbiamo sempre riscontrato

un giudizio positivo da parte loro, ma sia la partecipazione che il continuo del cammino

sono stati spesso disattesi dalle coppie. Quando capiscono che non c’è nessun rifiuto

possibile alla loro decisione fanno quello che vogliono. Il Parroco nonostante invii la

documentazione con indicazioni anche contrarie alla fede cristiana (come l’essere

favorevoli al divorzio o all’aborto) riceve sempre un’autorizzazione a che venga

celebrato. Ciò vale per tutti gli altri sacramenti: in realtà non potendo impedire

l’amministrazione del sacramento chi lo chiede banalizza la sua importanza. Come è

possibile che dei fidanzati che per 20 anni non si sono più accostati alla vita

sacramentale della fede con 10 incontri vengano ritenuti abili per sposarsi da cristiani?

51. Le esequie cristiane

- Si tengono momenti di preghiera in casa del defunto (veglia funebre, rosario)?

- In Chiesa si celebra sempre la Messa o si tiene la Liturgia della Parola?

- Si svolge normalmente una breve omelia? Se si raccolgono le offerte, a che scopo

vengono destinate?

- Si svolgono «cortei»?

- Se nel territorio parrocchiale è compreso un cimitero, chi regola le celebrazioni?

- Si vigila affinché le offerte delle esequie siano libere e non tariffate né dalla parrocchia

né dalle agenzie funebri?

Accade raramente, ma con chi si conosce e frequenta si.

Abbiamo celebrato senza la messa quando era presente un Diacono e generalmente il

defunto non era un praticante come i loro parenti.

Si tiene sempre l’omelia e abbiamo educato la gente che si può suffragare l’anima del

defunto con elemosine per i poveri.

Non ci sono cortei

Il 1 novembre è tradizione che la nostra Parrocchia organizzi la messa al cimitero

Le offerte sono sempre libere e per questo spesso non si riceve nulla, ma non è un

problema

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52. I Sacramentali

- Quali benedizioni chiedono normalmente i fedeli della Parrocchia? Vi sono benedizioni

o riti legati alla tradizione cristiana del luogo?

- Nel corso delle varie liturgie o riti si fanno opportune spiegazioni per evitare

interpretazioni superstiziose e coinvolgere maggiormente i fedeli?

Chiedono la benedizione delle auto e non ci sono fenomeni superstiziosi e quando

raramente si presentano non vengono assecondati

53. Benedizioni alle famiglie

- Con che modalità vengono svolte le «benedizioni pasquali» alle famiglie?

- In che periodo?

- È un occasione per avvicinare i lontani?

La Parrocchia è divisa in 5 Zone Pastorali e durante la Quaresima ogni religioso visita le

famiglie. Si incontrano i nuovi malati e si accostano tanti scettici o lontani. Rarissimi i

casi di chi rifiuta. Abbiamo sempre trovato utili utilizzare il messaggio del Vescovo che

invia ai fedeli per la circostanza.

54. I pii esercizi del popolo cristiano

- Si ha una particolare cura per la diffusione della pratica del Rosario? Lo si recita

quotidianamente in forma comunitaria?

- Quali sono le altre pratiche di pietà particolarmente sentite dai fedeli della Parrocchia?

Vi sono alcune pratiche di pietà che possono essere identificare come proprie del

luogo?

- Nell'anno quante e quali processioni si svolgono in Parrocchia? Come vengono

preparate e qual è la partecipazione dei fedeli? Sono vissute come momento di

preghiera? Descrivere brevemente i percorsi e lo svolgimento.

- In quaresima si svolgono le Via Crucis? Con che frequenza da parte dei fedeli?

- Vi sono pii esercizi propri della tradizione della parrocchia?

Il rosario viene recitato tutti i giorni prima della messa vespertina.

La Via Crucis in Quaresima è una proposta costante articolata su 2 orari differenti al

venerdì: 17.30 e 21.

Abbiamo 3 Processioni solenni: Madonna di Loreto, Venerdì Santo e Corpus Domini.

Ogni processione ha un suo libretto per aiutare nella preghiera i fedeli che partecipano.

Quella del Corpus Domini è fatta insieme alla parrocchia del Sacro Cuore, ogni anno si

parte da una delle 2 parrocchie e si raggiunge l’altra.

Un pio Esercizio si svolge nella Domenica delle Palme. Si tratta della sacra

Rappresentazione della Passione di Cristo ben organizzata dagli Scout.

F - CARITA’

55. Tessuto sociale

- Che tipo di tessuto sociale è presente nel territorio della parrocchia?

- Quali le situazioni di povertà più ricorrenti?

- Circa il disagio giovanile qual è la situazione? E circa la disoccupazione?

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- Che presenza di immigrati c’è nel territorio parrocchiale? Di che etnia? Di che

religione?

Le famiglie riescono ancora a tenere in mano le redini dell’educazione dei loro figli.

Non ci sono grossi problemi economici perché molte di esse hanno un impiego Militare

o statale, sono proprietarie di appartamento ereditato dai genitori ai quali fu assegnato al

momento della fondazione di Guidonia. Inoltre ai tempi della “ I Republica” il

clientelismo e lo scambio di voto, con impronta mafiosa, assicurò lavoro a quasi tutti.

Attualmente sono in crisi tutte le piccole imprese e soprattutto i giovani hanno ridotte

possibilità di lavoro.

Le povertà più ricorrenti: gente immigrata dal sud, anziani soli, famiglie disoccupate, e

extra-comunitari con prevalenza Rumena ortodossa.

56. Caritas parrocchiale

- Da quanto tempo è costituita la Caritas parrocchiale?

- Chi è il responsabile (nominativo, età, professione, telefono) e di quanti operatori è

composta?

- Quale rapporto con la Caritas Diocesana?

- La Caritas parrocchiale promuove lo spirito caritativo negli altri gruppi esistenti in

Parrocchia? Con quali iniziative?

- Ci sono momenti formativi per i membri della Caritas parrocchiale? Chi li cura?

- Quali progetti la comunità parrocchiale ha finora realizzato attraverso la Caritas e

quali intende realizzare per i prossimi anni?

- Se esistono in Parrocchia altre forme di volontariato o altri organismi caritativi, come

si denominano e verso quali aree prevalenti di necessità si svolge la loro azione? Sono

in collegamento con la Caritas parrocchiale?

- Se la Caritas parrocchiale non è ancora costituita, quali sono i motivi?

Da più di 20 anni. Il responsabile è il sig. Emanuele Gregori affiancato da un buon

numero di collaboratori.

Con la Caritas Diocesana c’è una stretta collaborazione

Tutti gli altri gruppi sono coinvolti a partecipare alle iniziative di solidarietà, soprattutto

con la turnazione del servizio Mensa Domenicale.

I membri della Caritas partecipano sempre ai corsi formativi Diocesani.

Il Progetto più significativo è il Villaggio della Povera Gente

Progetto “VILLAGGIO POVERA GENTE”

Il Villaggio della Povera Gente è una proposta di vita evangelica ispirata al Carisma di s.

Francesco. Come Lui, in ascolto della Parola, si intende rispondere alla chiamata del Crocifisso di

s. Damiano, per essere in uno stato di Missione permanente verso il mondo. Assumendo lo stile di

vita del Vangelo ci si rende disponibili a vivere in Fraternità e in minorità per trasformare il mondo

in quel Regno di Dio per cui il suo Figlio Gesù ha dato la vita.

4.1 VILLAGGIO:

si intende il luogo (casette sul territorio parrocchiale) dove vive e abita la Fraternità composta da

Famiglie o singole persone. Si vive il vangelo nella Fraternità in ascolto ed obbedienza al Signore,

l’unico capace di cambiare i cuori. Crediamo che la Vita in Fraternità sia la proposta di vita

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profetica per curare l’Umanità malata. Lo si fa pregando e lavorando insieme, nel desiderio di

imparare a condividere non solo la casa e le cose, ma anche la fede, il cuore e la vita. Le famiglie si

organizzeranno per trasmettere ai figli i valori provenienti dalla fede vissuta secondo lo stile della

spiritualità francescana e li educheranno alla bellezza delle relazioni fraterne e amichevoli.

4.2 POVERA GENTE:

sono tutti coloro che guardano a Maria di Nazaret e a s. Francesco. La prima si definì nel Mgnificat:

piccola; il secondo scelse come nome per i suoi frati quello di: Minori; conferendo alla parola

Minorità un modo di vivere ed essere nel mondo, valido per tutti coloro che intendono seguirne

l’esempio. Queste 2 icone ispireranno la vita interiore e di Missione di coloro che vorranno vivere

nel Villaggio.

4.3 REGOLA DI VITA:

nasce dalla vita stessa, per tanto si ritiene prematuro formularla ma se ne avverte l’indispensabilità

per conseguire gli obiettivi del Progetto e dare un senso al vivere fraterno. Allo stato attuale se ne

delineano solo alcuni principi basilari:

1. Sostentamento Economico:

- Adotta Una Famiglia: è il contributo mensile di alcuni benefattori della Parrocchia

- Condivisione dei beni derivante da attività lavorative

2. Vita di preghiera quotidiana (lodi, vespri, liturgia della Parola)

3. Lavoro: interno (casalingo, agricolo, accoglienza ospiti)

Esterno (apostolato, lavoro retribuito, volontariato)

4. Condivisione dei Beni, ogni bene viene versato in una cassa Comune da dove

ordinariamente si prende il necessario per vivere. Le spese straordinarie vengono

amministrate da un Consiglio della Fraternità che stabilirà i criteri per distinguere

l’ordinario dallo straordinario.

5. Una volta la settimana si riunirà il Capitolo del Villaggio per verificare e programmare il

cammino da compiere.

6. Per quanto è possibile si accolgono le persone in difficoltà che si inseriranno in un graduale

inserimento della vita della Fraternità. Non potranno essere accolte le persone che hanno

bisogno di interventi terapeutici (alcolisti, tossico dipendenti, persone con disagi mentali…)

7. Il Villaggio prevede la collaborazione con i fratelli della Parrocchia di s. Maria di Loreto che

intendono aderire al progetto pur non trasferendosi a Vitorchiano. Le modalità di

collaborazione andranno studiate in un secondo tempo.

Tale progetto potremmo dire che si sta realizzando secondi tempi di attuazione diversi:

I Tempo: ospitalità a 1 famiglia e 2 singoli nelle strutture parrocchiali esistenti

II Tempo: è partita l’iniziativa di “Adotta un Famiglia”, con la quale abbiamo verificato quanti

benefattori aderivano al Progetto;

III Tempo: con l’Affitto di 4 appartamenti per rispondere a delle urgenze di famiglie senza tetto;

IV Tempo: che corrisponde al presente, la realizzazione di alcune casette nel terreno parrocchiale.

57. Educazione alla carità

- Che tipo di educazione alla carità viene proposta ai fanciulli e ragazzi? E ai giovani?

Agli adulti?

- Come viene sensibilizzata la comunità tutta ad una carità operosa?

- Chi assolve a questo compito di sensibilizzazione ed educazione alla carità?

Tutta la pastorale della parrocchia è orientata a unire la fede con le opere di carità,

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seguendo il carisma proprio della spiritualità francescana. Si riscontra una buona

adesione alle iniziative caritative ma meno ad intraprendere itinerari di fede

58. Animazione Missionaria

- Come viene animato nella comunità parrocchiale lo spirito missionario?

- Come viene vissuto solitamente il Mese Missionario?

- C'è in Parrocchia un gruppo di animazione missionaria?

- Come viene celebrata la Giornata Missionaria Mondiale?

- Esistono altre giornate parrocchiali per questa sensibilizzazione?

- Si tengono rapporti costanti di solidarietà con Istituti missionari? Con Missioni

all’Estero?

Il popolo di Dio è molto attento alle problematiche relative al mondo della Missione. In

modo particolare, essendo questa la sede del Commissariato per la Terra Santa, alla

Terra di Gesù

Viene celebrata regolarmente la Giornata Missionaria Mondiale.

G - PASTORALE GIOVANILE

59. Mondo giovanile

- Qual è la realtà del mondo giovanile nel territorio parrocchiale e quale attenzione ha la

Parrocchia per i giovani, per le loro esigenze, i loro disagi?

- Essi trovano in Parrocchia accoglienza e valorizzazione?

- Quale posto occupano nella pastorale parrocchiale?

- Sono impegnati nelle attività a loro più congeniali?

- Cosa chiedono i giovani, oggi, alla loro comunità parrocchiale?

Sin dall’inizio ci siamo dati come obiettivi quello di costituire un Gruppo Giovani, oltre

la proposta dello Scoutismo. Nonostante l’impegno di diversi frati giovani che per 10

anni hanno lavorato in questo senso non siamo riusciti a costituire un Gruppo Giovani.

Noi frati abbiamo scelto di essere catechisti alla Cresima ma l’unico risultato che oggi si

vede è il gruppo di circa 20 Adolescenti Joyfull. I motivi di ciò sono legati alla storia di

questa parrocchia dove parlare di giovani che frequentano la parrocchia significava

identificarsi con lo Scoutismo. Ancora oggi non siamo ancora in grado di capire bene le

ragioni di questa latitanza.

Cercando di capire cosa i giovani ci chiedessero abbiamo loro spalancato le porte e

promosso innumerevoli iniziative … ma abbiamo riscontrato in loro una superficialità

disarmante. Abbiamo tanto seminato in questo senso! Forse il tempo di maturazione e

della raccolta deve ancora venire e si tratta di continuare a seminare senza stancarsi.

60. Gruppi giovanili

- Esiste un gruppo giovanile in parrocchia?

- C'è in Parrocchia un oratorio o centro giovanile? Da chi e come viene animato? Se non

esiste, che cosa si intende fare per realizzarlo?

- Se non esiste un gruppo giovanile: quali sono i rapporti della parrocchia con i giovani

del territorio?

- Verso coloro che non frequentano, né sono vicini, che tipo di iniziative vengono

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intraprese?

Abbiamo già risposto al n° precedente

61. Formazione e servizio

- Che tipo di formazione seguono i giovani? Chi la cura?

- Che tipo di esperienze/attività pastorali vengono proposte loro? Ci sono dei campi-

scuola/esperienze estive per loro?

- Partecipano agli eventi diocesani e vicariali?

- C'è qualche esperienza pastorale o progetto realizzato nel campo delle devianze

giovanili?

- Sono offerte ai giovani più maturi sul piano spirituale possibilità di vivere "momenti

forti" di esperienze spirituali, discernimento vocazionale, di volontariato?

- Sono proposti momenti parrocchiali o vicariali o di partecipazione a quelli diocesani di

“nuova evangelizzazione” e “evangelizzazione di strada”?

Il Gruppo Joyfull è seguito da 2 coppie di genitori con un assistente frate. Seguono un

itinerario di fede che prevede: aspetti ludici, culturali, uscite per conoscere altri gruppi

giovanili, Campi Scuola, vacanze Estive.

Ancora non sono in grado di sentire l’appartenenza alla Diocesi.

H - CULTURA, SCUOLA, EDUCAZIONE

62. La scuola cattolica

- Quali scuole cattoliche esistono nel territorio della parrocchia? Chi le gestisce?

- Che tipo di rapporto c’è tra le scuole cattoliche e la parrocchia?

- Che iniziative ci sono per favorire la scuola cattolica?

Non ci sono Scuole cattoliche.

63. La scuola statale

- Quali scuole statali esistono in parrocchia?

- Che tipo di rapporto c’è con le singole scuole?

- Come viene valorizzato l’apporto che potrebbe dare la nuova Commissione diocesana di

Pastorale Scolastica?

- Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci, dalla materna alle Scuole Medie.

Ottima la collaborazione.

64. L’Insegnamento della Religione Cattolica

- Che relazione e collaborazione c’è con gli Insegnati di Religione delle scuole statali?

- Quali iniziative si attuano in parrocchia per favorire la scelta dell’insegnamento della

religione cattolica a scuola, soprattutto con gli adolescenti?

- Esistono insegnati di religione che vivono nel territorio della parrocchia? Che tipo di

valorizzazione e collaborazione hanno nella comunità?

- Che tipo di disponibilità offrono gli insegnanti di religione della comunità

parrocchiale?

Non c’è nessuna relazione con gli insegnanti di Religione. Quelli che vivono in

parrocchia sono impegnati in alcune attività parrocchiali.

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65. Cultura

- Esistono associazione culturali nel territorio della parrocchia? Che tipo di rapporto

c’è?

- Vengono valorizzati e studiati i diversi beni artistici e architettonici religiosi presenti

nel territorio? Quali sensibilizzazioni?

- La parrocchia è mai stata attrice di proposte culturali negli ultimi anni? Quali?

La parrocchia ha proposto Convegni, Concerti, Mostre … ma con scarsissima

partecipazione

I - FAMIGLIA E PROBLEMATICHE COLLEGATE

66. Pastorale famigliare

- Che tipo di attenzione e di aiuto si offre alle famiglie della parrocchia?

- Come si avvicinano le famiglie dei ragazzi che frequentano la catechesi per l’IC?

- Esiste un gruppo di operatori di pastorale familiare?

- Esiste un «gruppo famiglie»? Da chi è seguito?

- Che percorsi si offrono alle coppie appena sposate?

Si cerca di sensibilizzare soprattutto le famiglie dei ragazzi all’IC. Si è formato un

gruppo e si nota un interesse crescente da parte di alcune famiglie.

Alle coppie appena sposate abbiamo proposto degli incontri con scadenze settimanali o

mensili. Dopo i primi incontri non hanno più seguito il cammino. Ottima è stata

l’esperienza dei 10 Comandamenti

67. Problemi famigliari

- I separati, i divorziati e i conviventi che rapporto hanno con la comunità parrocchiale?

Esiste un percorso di fede?

- Quante famiglie in percentuale vivono il dramma della separazione? Quanti divorzi

nell’ultimo anno?

- Ci sono coppie conviventi nella comunità?

- Quanti matrimoni solo civili sono stati fatti negli ultimi due anni?

- Quanti matrimoni solo canonici dopo il civile?

I separati, divorziati e conviventi non hanno rapporti con la Comunità e non esiste un

percorso per loro.

Non saprei rispondere alle domande statistiche, ma siamo certamente dentro i parametri

nazionali.

68. Difesa della Vita e sessualità

- Che sensibilità esiste verso la problematica dell’aborto e delle problematiche inerenti

alla vita?

- La Parrocchia propone progetti pastorali nel campo del valore della vita, della

prevenzione dell'aborto, dei metodi naturali per la regolazione della fertilità, dell'affido

e adozione familiare, delle problematiche etiche legate alla contraccezione e dalle

tecniche di fecondazione artificiale?

- Come viene celebrata la "Giornata per la vita"?

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- Esistono nel territorio particolari problematiche legate alla sfera della sessualità?

Molti cristiani, la maggioranza, ragionano secondo la mentalità del mondo.

La giornata della Vita la si organizza insieme al Centro Diocesano per la Vita.

La morale sessuale della chiesa non è né seguita né si è interessati a conoscerla e

comunque la vita affettiva dei giovani, in modo particolare, non rispecchia un codice

comportamentale indicato dalla Chiesa

L - PASTORALE DELLA SALUTE

69. Strutture sanitarie pubbliche e private

- Esistono nel territorio parrocchiale strutture sanitarie?

- Che tipo di ospiti hanno?

- Da chi sono gestite?

- Quale rapporto con la parrocchia?

- C’è un’assistente religioso? Chi è?

Non ci sono strutture sanitarie

70. Residenze per gli anziani

- Ci sono residenze per anziani?

- Chi le gestisce?

- Che rapporto con la Parrocchia?

- C’è un’assistente religioso? Chi è?

Non ci sono

M - LAVORO, POLITICA E RAPPORTI ISTITUZIONALI

71. Comune del luogo e istituzioni civili e militari

- Che rapporti ci sono con il Comune del luogo?

- Con le istituzioni civili in genere?

- Ci sono uffici della pubblica amministrazione presenti nel territorio parrocchiale?

Quali

- Quali rapporti con le Forze Armate presenti nel territorio?

Il Comune risiede nel territorio parrocchiale. I rapporti sono buoni ma sono inesistenti

gli interventi del Comune a favore dei disagi sociali.

72. Pastorale del lavoro e problemi sociali

- Le problematiche sociali del territorio come sono vissute dalla parrocchia?

- Ci sono fabbriche o industrie nel territorio? Quali iniziative parrocchiali per i

lavoratori?

- Quali sono le principali problematiche legate al lavoro nel territorio?

- Quanta disoccupazione c’è nella parrocchia e con quali caratteristiche si presenta?

(Quanti diplomati/laureati in cerca di prima occupazione o licenziati in cerca di nuovo

lavoro; indicare anche se e in quale misura è presente il fenomeno del precariato)

- Esistono patronati nel territorio? Si è mai pensato di stipulare convenzioni con CAAF

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facenti capo ad associazioni di matrice cattolica (ACLI, CISL,…) per dare un servizio ai

parrocchiani, in particolare ai più anziani, ed orienare anche la donazione dell’8 per

mille?

Sul Territorio abbiamo il Cementificio Buzzi-Unicem. Ogni anno con il Vescovo si

celebra la messa di Pasqua e di Natale.

73. Politica

- Che tipo di sensibilità c’è da parte della comunità cristiana verso la politica locale e

nazionale?

- Vi sono particolari problematiche che incidono sull’azione pastorale?

- C’è una coscienza di partecipazione attiva alla vita della comunità civile proprio perché

cristiani?

- Quali iniziative assume la parrocchia per educare ed incoraggiare i giovani verso

l’impegno politico e sociale?

- Quanto spazio viene dato nella formazione della comunità e dei gruppi, in particolare

dei giovani, alle encicliche sociali?

- Quali encicliche sociali sono state oggetto di approfondimento e di studio per sacerdoti,

educatori, laici?

- Esistono all’interno della comunità parrocchiale laici che hanno scelto l’impegno

politico come forma di testimonianza cristiana e servizio al prossimo?

Molte volte i nostri cristiani si sono impegnati nel mondo della politica ma tanta è stata

la delusione riscontrata. Qui la politica ha a che fare con il clientelismo, sono presenti

delle lobby di potere forte che riescono a condizionare le scelte della gente. La politica

nella Vicaria e con gli altri parroci è sempre stata vista con sospetto e non ci si è mai

potuti organizzare per avere un voce rappresentativa.

N – CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE CHIESA

- Che consapevolezza c’è, nei fedeli battezzati di essere Chiesa e di appartenere a pieno

titolo ad essa? Che forma di missionarietà permanente è sentita (se è sentita) dalla

comunità parrocchiale?

A me sembra che non ci sia una grande consapevolezza di chiesa e lo dico a partire da fatti

oggettivi come la più volte raccomandata partecipazione alla Veglia di Pentecoste sempre

ridotta a coloro che sono più vicini, ma disattesa da tutti gli altri. Un altro fatto molto

significativo è stata la conclusione della Visita Pastorale. Per sabato 24 gennaio alle 17.30

era convocata l’Assemblea Parrocchiale dove il Vescovo doveva presentare le conclusioni

della Visita e delineare le traiettorie future da seguire … non era presente quasi nessuno

(massimo una ventina di persone) … questo è il senso di chiesa che hanno! Ma ringraziando

Dio c’è un “piccolo resto” di questo popolo di Dio che è il cuore di questa chiesa … fedeli

sempre presenti e pronti a dare una mano ma soprattutto intenzionati a vivere seriamente il

Vangelo e a testimoniare la fede con il sacrificio della preghiera assidua e di una vita donata

per i fratelli. Loro hanno tutto il merito di rendere bella e viva questa parrocchia che si

presenta come un germoglio dal quale nascerà una Comunità Cristiana ancora più solida.

L’importante è che le fondamenta sono state realizzate ed è stata posta la “pietra angolare:

Cristo” su cui edificare tutto il resto.