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Eco dei Barnabiti 3/2016 59
DAL MONDO BARNABITICO
CILE
ATTIVITÀ DELLA PROVINCIA
Luglio - Tra il 18 e il 22 luglio, iconfratelli della Provincia
cilena sisono incontrati nel Centro di Spiri-tualità Loyola, per il
tradizionale in-contro tra le comunità. Ha animatol’incontro il
padre gesuita YevenesLarry, che ha sviluppato temi di ca-rattere
psicologico e spirituale relati-vi alla vita religiosa. I lavori
sono ini-ziati lunedi 18 con un pellegrinaggiogiubilare al
Santuario votivo nazio-nale della Madonna del Carmen aMaipú, dove
si è celebrata la santamessa, presieduta da monsignor Jor-ge
Concha, ofm, Vicario della vitareligiosa.
L’incontro è avvenutoin un clima di distensionee fraterna
convivenza e siè approfittato dell’occa-sione per ricordare
impor-tanti anniversari: i 25 annidi sacerdozio di p. Guil-lermo
Valdivia, i 15 annidi sacerdozio dei pp. El-son Rojas e Ismael Soto
ei 10 anni di sacerdozio dip. Daniel Dinamarca.
ANNIVERSARIOSACERDOTALEA S. VICENTE
DE TAGUA TAGUA
Agosto - Il 15 agosto,solennità dell’Assunzio-ne della Vergine
Maria,il p. Guillermo Valdiviaha celebrato il suo XXVanniversario
di ordina-zione sacerdotale.La celebrazione si è
realizzata nella cappellaMadre della Divina Prov -videnza del
Colegio el
DAL MONDO BARNABITICO
lavori di gruppo durante la riunione intercomunitaria
i confratelli cileni nel Santuario della Madonna del Carmen a
Maipú
-
Salvador, con la assistenza di nume-rosi fedeli, amici e
confratelli che sisono uniti al p. Guillermo per ringra-ziare il
Signore e fare voti per il futu-ro proficuo servizio
sacerdotale.
CONGO
BUKAVU: TERREMOTODANNEGGIA SERIAMENTEIL COLLEGIO SAN PAOLO
Settembre - Venerdì 23, un forte si-sma di magnitudo 4.8 ha
colpito laRepubblica democratica del Congo,Ruanda e Burundi.
Secondo l’Istitutogeologico americano l’epicentro delsisma
verificatosi alle 16:12, è statoregistrato a circa 25 chilometri a
estdella città di Cyangugu in Ruanda.Sebbene sia ancora presto per
avereun bilancio attendibile dei danni sof-ferti da persone e
strutture, ci sono in-formazioni che parlano di vittime e di
crolli di molte case nella città di Bu-kavu, vicina
all’epicentro. Secondoinformazioni inviate dal p. PhilippeKitenge,
superiore della Pro-provinciaafricana, anche il nostro Collegio
SanPaolo è stato colpito duramente dal si-sma che ha ridotto a
nulla tutti gli in-terventi di restauro che ivi si stavamofacendo,
con i pochi mezzi a disposi-zione. Fortunatamente, non ci sonostate
vittime perché nel momento incui si è prodotto il terremoto, la
mag-gioranza degli alunni non si trovavanell’edificio scolastico.
Ma il rischio èstato forte per i circa duecento
alunnidell’internato annesso al collegio.
In questa regione africana l’attivitàsismica è molto elevata ma
solita-mente di bassa intensità. Questo è ilterzo terremoto
registrato in Africanegli ultimi 15 giorni. Gli altri due sisono
prodotti in Tanzania, nei pressidel lago Vittoria, e in Mozambico
inAfrica sudorientale. Le foto che cisono state inviate sono più
che suf-ficienti per farsi un’idea dei pesantidanni sofferti
dall’edificio scolasti-co, che per tornare ad essere agibi-le avrà
bisogno di urgenti e costosiinterventi.
FILIPPINE
IL SACERDOZIO SACRAMENTODEL SACRIFICIO
Motivi di carattere tecnico non han-no consentito di offrire in
tempo op-portuno la seguente notizia che com-pleta quanto già
apparso nell’ECO digiugno del c.a., nelle pp. 71-72. La
ri-cuperiamo adesso e ci scusiamo con inostri lettori del
ritardo.
Marzo - La Pro-provincia delle Filip-pine si è arricchita di tre
nuovi sacer-doti con l’ordinazione sacerdotale deidiaconi Ar-John
C. Ignalig, Raphael C.Laotoco e Roxie M. Roflo. È stato
unprivilegio per noi barnabiti avere l’or-dinazione sacerdotale
nella chiesa par-rocchiale che è diventata il santuariodiocesano
dedicato a santa Teresa delBambin Gesù. È stato un privilegioperché
i barnabiti sono ben conosciutie amati da questa comunità
parroc-chiale avendo offerto il loro serviziopastorale fin dal
1992, prima ancorache la parrocchia fosse creata in segui-to allo
smembramento della parroc-chia di s. Francesco Saverio, che
alloracontava più di centomila abitanti conpiù di 25 cappelle e un
solo sacerdote. Il vescovo ordinante è stato S. E.
Mons. Socrates Buenaventura Villegas,Arcivescovo Metropolitano
di LingayenDagupan a nord di Manila, nell’isola diLuzon, dove la
nostra terza parrocchiasi sta consolidando con la costruzionedella
chiesa parrocchiale ed eventual-mente con una futura scuola
nostra.Nella sua omelia il vescovo ha esortatoi tre nuovi
presbiteri, come pure i par-rocchiani, a essere ben coscienti che
ilsacerdozio è un sacramento basato sulsacrificio; e quindi ha
esortato i primi anon illudersi di poter condurre una vita
Eco dei Barnabiti 3/201660
DAL MONDO BARNABITICO
p. Guillermo Valdivia con alcuni confratelli
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comoda e ricca di privilegi, come pureper i parrocchiani a non
viziarli, ren-dendo la loro vita comoda, ma ad aiu-tarli a
perseverare sulla strada dellasantità attraverso il sacrificio. La
solenne cerimonia ha visto sul-
l’altare quasi tutti i confratelli dellaPro-provincia con Il
vicario generale,p. Frank Papa, il provinciale del Belgiop. Etienne
Ntale, il padre Francescanoche ha predicato gli esercizi
spiritualiai tre diaconi e così pure il parrocodella parrocchia
della Sacra Famiglia,nostro vicino e cugino del padre Jim-my
Anastacio. Il servizio liturgico èstato offerto dai nostri novizi e
semi-naristi sotto la direzione del p. ThomasTabada. I membri delle
famiglie dei trenuovi presbiteri occupavano i primibanchi, con
attorno una folla di amicie benefattori, e il gruppo dei nostri
af-filiati e laici di S. Paolo, mentre il corodella parrocchia
dell’Immacolata Con-cezione ha animato la liturgia. Un ricevimento
semplice ma ab-
bondante nel salone parrocchiale haallietato tutta la comunità
dopo lasolenne cerimonia.Ora, i tre nuovi presbiteri si reche-
ranno nei loro villaggi d’origine perla messa di ringraziamento
con la lo-ro famiglia, per poi raggiungere ladestinazione ricevuta
dal p. Generaledopo la loro ordinazione diaconale:p. Ar-John
rimarrà nella Pro-provin-cia delle Filippine e precisamente
nelseminario s. Antonio M. Zaccaria inMarikina; p. Raphael tornerà
nellaprovincia Italiana del Nord nella par-rocchia Gesù Adolescente
in Geno-va; e il p. Roxie farà ritorno nellaprovincia del Belgio,
per ora a Bru-xelles, accompagnato dal suo provin-ciale, p. Etienne
Ntale. Le nostre pre-ghiere li accompagnino per un frut-tuoso e
gioioso apostolato.
Frank Papa
MANILA: IL CARDINALE TAGLEINAUGURA DUE AMBULANZE
DONO DEL PROGETTOBARNABITICO HEART TO HEARTDELLA PROVINCIA DEL
NORD
AMERICA
Giugno - Il 24 giugno, il card. LuisAntonio Tagle, arcivescovo
di Manilanelle Filippine ha benedetto una delledue ambulanze dono
del progetto bar-nabitico Heart to Heart (cuore al cuo-
re). Lo scopo della donazione delledue ambulanze è quello di
soccorrere iragazzi di strada nelle Filippine. L’arci-vescovo di
Manila ha annunciato che inuovi servizi saranno attivati per il
fab-bisogno sanitario dei ragazzi che vivo-no nel metro di Manila.
«Se loro nonsono in grado di venire all’ospedale,l’ambulanze li
raggiungeranno là. Attra-verso queste ambulanze, speriamo cheDio
guarisca tutti anche quelli di tutto ilmondo» ha detto il
cardinale.Secondo le statistiche i bambini di
strada nelle Filippine sono quasi tutti
in genere denutriti e sprovvisti di unminimo di sostegno per
poter soprav-vivere ai pericoli della vita quotidia-na e del lavoro
svolto per strada. Al-cuni dei pericoli che debbono affron-tare
sono quelli di malattie sempreincombenti, di lesioni fisiche,
discontri e combattimenti con gruppiavversari, di molestie
proveniente daestorsori e poliziotti, di sfruttamentosessuale da
parte di pedofili, di espo-sizione ad abusi di sostanze nociveed
infine, di rischio di contrarre ma-lattie sessualmente
trasmissibili.
Eco dei Barnabiti 3/2016 61
DAL MONDO BARNABITICO
il p. Robert Kosek riceve un attestato d’onore da parte del
card. Luis AntonioTagle
le due ambulanze pronte per essere offerte alla Caritas di
Manila
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È da ricordare che le due ambulanzesono frutto della raccolta
dei fondi pro-mossa dal progetto barnabitico Heartto Heart (Cuore a
Cuore) in Pennsylva-nia, negli Stati Uniti, nell’ottobre del2015.
Le ambulanze sono un gesto del-la generosità della gente. «Questo
di-mostra che la carità esiste ancora nelpopolo» ha detto p. Robert
Kosek, pro-vinciale della Provincia Nord america-na e promotore del
progetto. «Pensatedi avere 12 anni di età e di vivere nellestrade
delle Filippine. Ci sono più di 2milioni di bambini in questa
situazione»ha ribadito padre Kosek e ha aggiunto:«Molti di questi
bambini sopravvivonosbarcando il lunario chiedendo elemo-sine.
Altri si dedicano al malaffare».«Chiamerei queste ambulanze oasi
del-la misericordia di coloro che hannocontribuito al loro
acquisto. Ci sono
tante persone che non so-no presenti qui oggi al-l’inaugurazione
ma chehanno dato o un dollaro o50 centesimi per il proget-to» ha
detto. L’interessedel p. Kosek verso i piùemarginati è nata
duranteil tempo in cui è stato ret-tore del Seminario barna-bitico
nelle Filippine: «Hovisto con i miei occhi lasofferenza in quello
paese.Non hanno cibo né vesti-to né dove coricarsi», hadetto p.
Kosek.Lo stesso concetto ha
ribadito il cardinale Tagledicendo che dove c’è la carità c’è
tut-ta la comunità che si muove e ha sot-tolineato: «Ringrazio
quindi i collabo-ratori e amici del progetto. Coloro chesi sono
dati cuore e animo per farcipervenire questo prezioso dono».
E,concludendo, ha aggiunto: «Davveroquesto è un miracolo. La gente
è statabuona. Un popolo con buon cuore».Di fatto, il progetto
barnabitico Heart
to Heart (Cuore a Cuore) ha speditonegli ultimi anni più di 15
tonnellatedi vestiti, medicine e una sostanziosasomma di denaro per
sovvenire il fab-bisogno della gioventù filippina. «Cu-riamo con
delicatezza e con buon cuo-re questo dono per il bene di tutti in
ge-nerale e in particolare per il bene deipoveri» ha evidenziato il
cardinal Tagle.
John Paul Bahati
INDONESIA
INAUGURAZIONE DI UNA NUOVACAPPELLA A MAUMERE
Luglio - Nel giorno della festa delS. Fondatore Antonio M.
Zaccaria,con una solenne celebrazione euca-ristica è stata
inaugurata la nuovacappella intitolata a S. FrancescoSaverio M.
Bianchi. Anche se lestrutture non sono completamenterifinite, la
cappella è completamen-te agibile ed è stata dotata di ottonuove
panche e di tutto il necessa-rio per il suo buon
funzionamentoliturgico. La città di Maumere, dovei barnabiti della
Pro-provincia delleFilippine svolgono le loro attivitàpastorali, si
trova in Indonesia ed èil maggior centro urbano presentesull’isola
di Flores, con una popola-zione di poco inferiore ai
100.000abitanti. È capoluogo di uno dei di-stretti in cui è divisa
l’isola, la Reg-genza di Sikka, nell’ambito dellaprovincia
indonesiana di Nusa Ten-ggara Orientale; la città è anche se-
Eco dei Barnabiti 3/201662
DAL MONDO BARNABITICO
l’attrezzatissimo interno delle due ambulanze
parole di ringraziamento da parte di una rappresentante della
Caritas di Manila
p. John Besikoten (sin.), p. JoselitoOrtega (des.) e,
accosciati, due giovaniseminaristi barnabiti indonesiani:Zaccaria e
Ferminus
-
de di una diocesi della Chiesa Cat-tolica, istituita nel
2005.
Joselito Ortega
ITALIA
SPECIALE “TREMESANTI”
Anche quest’anno, si è dato conve-gno a Roma, nello Studentato
teologi-co internazionale, un gruppo numero-so di confratelli che
ha realizzato lapreparazione immediata alla Profes-sione solenne e
al Diaconato. Ecco chisono e che hanno realizzato durante itre mesi
di fruttifera convivenza.
CI PRESENTIAMO:
EGIDE M. KHONDE MABIALA
Sono nato il 27 gennaio 1986 aBomanella, Repubblica
Democratica
del Congo. Ho cominciato la miaformazione il 25 settembre 2007
aCyangugu in Rwanda e ho fatto treanni di filosofia nel
“PhilosophatIsidore Bakanja” a Bukavu-Ruzizi.Il 5 agosto 2010, ho
cominciato ilmio noviziato a Muhura in Rwan-da, fino al 5 agosto
2011. Il 6 agosto2011, ho fatto la prima professionedei voti a
Cyangugu in Rwanda.Dopo questa prima professione, sonoandato a
Kinshasa per i quattro an-ni di teologia all’istituto “San Eugè-ne
de Mazenod” dal 2011 al 2015. Il3 luglio 2016 ho fatto la
professionesolenne a Milano e sono stato ordi-nato diacono il 9
luglio 2016 a Ro-ma. Voglio ringraziare il mio padresuperiore
generale e anche tutta lasua consulta per la mia prima
desti-nazione alla provincia della Spagnanella comunità di San
Adrià di Be-sos a Barcellona.
LENISH M. BENNYMOOLEPARAMBIL
Sono nato il 31 Agosto 1990 nelloStato del Kerala, in India.
Subito do-po aver terminato le scuole superiorinell’anno 2008 sono
entrato nel Se-minario “S. Antonio M. Zaccaria” aBangalore in
India. Ho studiato filo-sofia al “Don Bosco College” sempre
aBangalore e, contemporaneamente,ho completato un triennio
accademicodi laurea in Sociologia. Successiva-mente, sono entrato
nel noviziato
“S. Alessandro Sauli” a Marikina City,nelle Filippine. Il 31
maggio 2012 hofatto la mia prima professione tempo-ranea nella
Cappella del Seminario“S. Antonio M. Zaccaria” di Mariki-na alla
presenza del nostro Maestro,il Rev. P. Frank Papa, CRSP, e
nellemani dell’Assistente Generale, ilRev.mo P. Francisco Chagas
MariaSantos da Silva, CRSP, attuale Pre-posto Generale. Dal 2012 al
2015 hofrequentato i tre anni di teologiaall’Università Pontificia
S. TommasoD’Aquino (Angelicum), a Roma.Avendo rinnovato i voti
temporaneiper quattro anni e avendo concluso ilcorso di
preparazione alla ProfessioneSolenne e al Diaconato nello
Studen-tato teologico Internazionale a Ro-ma, ora, secondo le
disposizioni del P.Generale, rimarrò a Roma per la
spe-cializzazione nel campo della forma-zione e come assistente del
P. Maestroa servizio della congregazione.
Eco dei Barnabiti 3/2016 63
DAL MONDO BARNABITICO
con il p. Joselito Ortega e il p. John un gruppo di religiosee
alcuni seminaristi barnabiti
Maumere - presbiterio della cappella S. Francesco SaverioM.
Bianchi
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WAGNER DOMINGOSM. BARBOSA
Sono nato il 5 marzo 1988 a Janaú-ba, Minas Gerais, in Brasile.
Nel 2007sono entrato nel Seminario “S. AntonioMaria Zaccaria” di
Jacarepaguá, Riode Janeiro. Ho terminato i quattro an-
ni di filosofia nell’Istituto “Santo To-más de Aquino” a Belo
Horizonte nel2010. Sono entrato nel noviziato “Mãeda Divina
Providência” e ho fatto laprima professione temporanea il 14gennaio
2012 nella Chiesa di SantoAntonio M. Zaccaria in Brasília
allapresenza del nostro Maestro, il Rev. P.Victor Baderacchi, CRSP,
e nelle manidel superiore, il Rev. P. Luiz Antôniodo Nascimento,
CRSP. Ho frequentatoi quattro anni di teologia nella “Ponti-ficia
universidade Católica de SãoPaulo” a São Paulo, Brasile.
Avendorinnovato i voti temporanei per quat-tro anni e avendo
trascorso il periododi preparazione alla professione Solen-ne e al
Diaconato, desidero con la bene-dizione e la grazia della
SantissimaTrinità continuare a collaborare nellacostruzione della
Chiesa di Dio insiemecon i miei confratelli Barnabiti, le so-relle
Angeliche e i laici di San Paolo.
ANDRÉ M. SINDAMBIWE
Sono nato il 4 agosto 1982 a Gikun-damvura-Rusizi nella
provincia occi-dentale del Rwanda. Sono entrato in
congregazione il 4 settembre 2007 aMuhura e lì ho fatto il
noviziato apartire dal l’8 settembre 2009. Ho fat-to la prima
professione dei voti l’8 set-tembre 2010 a Cyangugu, poi ho
stu-diato filosofia e i primi due anni diteologia a Kinshasa.
Adesso voglio rin-graziare il padre Generale con la suaconsulta per
la mia ammissione allaprofessione solenne e al diaconato. Così,mi
metto totalmente nelle mani del Si-gnore per fare la sua volontà
dovunquela mia famiglia religiosa mi manderà.Il mio desiderio è di
conformarmi aCristo, che mi ha scelto nella sua mise-ricordia. Ora
devo ritornare in Africaper completare i miei studi teologici.
LUIZ MARCONIM. DOS SANTOS
Sono nato il 2 maggio 1985 a Ja-naúba, Minas Gerais, in Brasile,
dauna piccola famiglia, dalla quale ho ri-cevuto una solida educa
zione cristiano-
cattolica e con la mia famiglia ho presoparte attiva in una
comunità ecclesialedove nel corso del tempo ho sentito lachiamata
di Dio a vivere in manieraradicale il mio battesimo nella vita
re-ligiosa. Nel 2006 ho conosciuto i bar-nabiti e ho cominciato a
frequentarli,avendo come guida il Padre ManuelGilberto. Nel gennaio
del 2007 sonoentrato in congregazione e ho iniziatoil processo
formativo, sia nell’ambitoaccademico con lo studio della
filosofia,sia nell’ambito della vita religiosa bar-nabitica. Nel
2011 ho fatto il novizia-to, che mi ha trasmesso il carisma
delFondatore e nel 2012 ho fatto la pri-ma professione dei voti
temporanei.Nel 2016 sono venuto a Roma per lapreparazione alla
professione so lenne eal diaconato: ho fatto la prima il 3 lu-glio
a Milano e ho ricevuto il secondo il9 luglio a Roma. Sono stato
destinatoalla Provincia del Brasile Nord e civado con il desiderio
di con tribuire congli altri confratelli al disegno di Dio eper la
sua maggiore gloria.
MARCO AURÉLIOM. SOARES DINIZ
Sono nato il 3 Novembre 1979 aPinheiro, Maranhao, in Brasile.
So-no entrato tra i Barnabiti nel 2010 eho studiato Filosofia e
Teologia inS. Paolo per quattro anni. Ho conclusoil noviziato con
la professione sempli-
Eco dei Barnabiti 3/201664
DAL MONDO BARNABITICO
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ce il 19 gennaio 2013. Dopo altri an-ni di formazione sono
venuto a Ro-ma nello studentato teologico inter-nazionale per la
preparazione allaprofessione solenne e al Diaconato,alle quale mi
ha ammesso iIl Rev.moP. Francisco Chagas M. Santos daSilva, CRSP.
Mi sento pronto a ser-vire la Chiesa e mi metto totalmentenelle
mani del Signore per seguire inpieno la sua volontà. Il Rev.mo
Pa-dre generale mi ha chiesto di ritor-nare in Brasile nella mia
provin-cia centro-sud per contribuire allaformazione. Con
l’intercessione diS. Antonio M. Zaccaria e di MariaMadre della
Divina Provvidenza, so-no qui con la Grazia di Dio, prontoper la
missione.
PATRICK BATUMIKE BAHATI
Sono nato a Bagira, Bukavu, nellaRD Congo, il 4 luglio 1986. Ho
co-minciato la mia formazione nellaCongregazione dei Chierici
Regolari
di San Paolo il 20 luglio 2007 aCyangugu. Dopo tre anni di
filosofiaho fatto l’anno di noviziato a Muhu-ra in Rwanda. La prima
professionel’ho fatta a Cyangugu il 6 Agosto2011. Dopo la
professione sono anda-to a Kinshasa per i quattro anni diteologia
al “San Eugenio di Maze-nod”. Adesso voglio ringraziare
ilReverendissimo Padre Generale conla sua consulta per la mia
ammissio-
ne alla professione solenne e al diaco-nato e soprattutto per la
mia primadestinazione alla Provincia del Bel-gio. Mi metto
totalmente nelle manidel Signore a seguire in pieno la suavolontà.
Con l’intercessione dellaMadonna Madre della Divina Pro-videnza e
di Sant’Antonio M. Zacca-ria sono giunto in Belgio, con la gra-zia
di Dio, pronto per la missione.
ROSINEI M. DE SOUZA
Sono nato il 28 ottobre 1985 a To-mé-Açu, Pará, in Brasile, da
Ana-cleto Miguel de Souza e ClemenciaMaria de Souza, e sono il
dodicesimodi 14 fratelli. Sono entrato tra iBarnabiti nel 2010 e ho
studiato fi-losofia in Belém-Pará. Alla fine del
noviziato in Brasilia ho emesso laprima professione il 14
gennaio 2012per poi andare a Santiago-Chile perfrequentare la
teologia nella localeUniversità Cattolica (UC). Avendorinnovato i
voti temporanei perquattro anni, e avendo trascorso ilperiodo di
preparazione alla Profes-sione Solenne e al Diaconato
nellostudentato teologico Internazionalea Roma, ora mi metto
totalmentenelle mani del Signore per seguire inpieno la sua
volontà. Per questo horicevuto con gioia la mia prima de-stinazione
in Belgio dalle mani delRev.mo P. Francisco Chargas M.Santos da
Silva.
JIJO M. ZACHARIASTHUDIANPLACKEL
Sono nato il 15 Aprile 1984 nellostato del Kerala, in India.
Subitodopo gli studi universitari sono en-trato nel seminario “S.
Antonio M.
Zaccaria” di Bangalore, in India.Ho studiato la filosofia e la
teologiaal “Don Bosco College” in Bangalo-re. Sono entrato nel
noviziato “S.Alessandro Sauli” a Marikina City,nelle Filippine nel
2012. Ho fatto lamia prima professione temporaneail 31 Maggio 2013
nella chiesa par-rocchiale di S. Antonio M. Zaccariaa Silangan, San
Matteo, Rizal, nel-le Filippine, alla presenza del nostromaestro,
il Rev. P. Jimmy GeorgeAnastacio, CRSP, e nelle mani delSuperiore
Delegato delle Filippine,il Rev. P. Joselito M. Ortega, CRSP.Mi
sono poi licenziato in teologiamorale alla Pontificia UviversitàS.
Tommaso D’Aquino (Angelicum),in Roma. Avendo rinnovato i
votitemporanei per tre anni e avendo fi-nito il corso di
preparazione allaProfessione Solenne e al Diaconatonello studentato
teologico Interna-zionale in Roma, con la grazia diDio e il
permesso del Superiore Ge-nerale Rev. P. Francisco Chagas M.Santos
da Silva, CRSP, ho fatto laprofessione Solenne a Milano e
horicevuto il diaconato dalle mani diMons. Gianrico Ruzza, vescovo
au-siliare di Roma. Ora ritornerò in
Eco dei Barnabiti 3/2016 65
DAL MONDO BARNABITICO
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India a servizio della chiesa e dellacongregazione.
FRANCISCO M. CAVALCANTEJÚNIOR
Sono nato a Capitao-Poço, ParáBrasile il 13 maggio di 1988. La
no-stra parrocchia e la città hanno comepatrono Sant’Antonio Maria
Zacca-
ria, per questo sono cresciuto in unambiente vicino alla
spiritualità zac-cariana. Sono entrato nel seminario“Madre della
Divina Providenza”della Provincia Brasile Nord nel2007 e ho fatto
la filosofia in un In-stituto di formazione per studenticanditati
al sacerdozio e per i religiosi.Nel 2010 sono entrato nel
noviziatointerprovinciale “S. Antonio M. Zac-caria” a Brasilia. Nel
febbraio del2011 sono passato al Seminario Inter-provinciale di
Santiago del Cile, anchequesto dedicato al nostro Fondatore,per
studiare la teologia nella localePontificia Università Cattolica.
Unavolta ottenuto il baccellierato in teolo-gia, sono venuto a Roma
nel 2016 perla preparazione finale ai voti solenni eal diaconato.
Ritornando nella miaprovincia, con la intercessione di Ma-ria Madre
della Divina Provvidenza,di San Paolo e di S. Antonio M. Zac-caria,
prego che la mia presenza siafeconda e che possa essere di aiuto
aimiei confratelli per rispondere alle esi-genze della chiesa
locale.
DARWAYNE JAY ALFARO
Sono nato il 2 di Aprile 1989 da unafamiglia semplice. Mio papà
è un inge-gnere e fa il meccanico. Mia mamma ècasalinga. Da
bambino, non ho maipensato di diventare un religioso, ma lagrazia
di Dio mi ha chiamato a servir-lo. Pian piano, la mia intenzione si
èpurificata, ispirato dalla formazione ri-cevuta dai padri
barnabiti. Sono entra-
to in congregazione nel 2005 e ho fre-quentato la filosofia nel
“St. CamillusCollege Seminary” dei padri Camilliani.Dopo, con
serenità, sono entrato nel no-viziato, sicuro di voler essere un
barna-bita. Successivamente, ho fatto la miaprima professione dei
voti nelle manidel Padre Generale, il Rev.mo P. Fran-cisco M.
Chagas Da Silva il 31 Maggio2011. Subito dopo ho frequentato,
perquattro anni, la teologia alla “DivineWord School of Theology” a
Tagaytay,nelle Filippine, ottenendo due medaglieper aver completato
con voti eccellenti.Quindi sono andato a Roma per il pro-gramma di
preparazione alla Professio-ne Solenne e al Diaconato, sotto la
gui-da del Padre Maestro Francesco Ma-ria Papa. Il 3 luglio 2016 ho
fatto lamia professione solenne a Milano e do-po sei giorni, il 9
luglio 2016, sono statoordinato diacono nella Chiesa di SanCarlo ai
Catenari da Mons. GianricoRuzza. Per la mia prima
destinazione,ringrazio il Padre Generale di avermidato la
possibilità di rientrare nelle Fi-lippine per proseguire i miei
studi in in-
gegneria informatica. Con la grazia diDio, sto pregando di poter
realizzare ilmio sogno come Barnabita alla gloriadi Dio e della
congregazione.
ROLAND DANIGOY
Io sono nato il 15 gennaio 1987 aPoblacion Dagohoy, Filippine.
Sonoentrato nel Seminario “Sant’Antonio
Maria Zaccaria” in Marikina City,nelle Filippine, nel 2005. Ho
finito ilmio college nel “St. Camillus CollegeSeminary” nel 2009.
Subito dopo so-no entrato in noviziato con il PadreJimmy George
Anastacio CRSP co-me maestro. Ho fatto la mia primaprofessione
nella chiesa parrocchialededicata a S. Antonio Maria Zacca-ria in
Silangan, San Mateo, nelleFilippine. Ho conseguito il
baccellie-rato della scuola di Teologia presso iPadri Verbiti in
Tagaytay City,nelle Filippine, e nell’ottobre del 2016sono venuto a
Roma per il program-ma in preparazione alla professionesolenne e al
diaconato. È stato unprivilegio essere ordinato diacono inSan Carlo
ai Catinari dalle mani diMons.Gianrico Ruzza, nuovo
vescovoausiliare di Roma e nipote del nostro
Eco dei Barnabiti 3/201666
DAL MONDO BARNABITICO
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Padre Gianfranco Ruzza. Ora mimetto totalmente nelle mani del
Si-gnore a seguire in pieno la sua volon-tà. Per questo ho recevuto
con gioiala mia prima destinazione nella Pro-vincia del Brasile
centro-sud dallemani del Rev.mo P. Francisco ChagasMa. Santos da
Silva.
COSA ABBIAMO FATTO
La nostra esperienza di “Treme-santi” è iniziata a Roma il 30
marzo2016 presso lo Studentato Interna-zionale e si è conclusa il 9
luglio conl’ordinazione diaconale. Come perquelli che ci hanno
preceduto, ancheper noi questo periodo romano è statodi grande
importanza, tanto per lapreparazione spirituale e intellettua-le ai
voti solenni e al diaconato, comeper una conoscenza più
approfonditadella nostra amata Congregazione.
Comunità dello Studentato:composizione e programma
In essa, come guide della nostrapreparazione ai voti solenni e
al dia-conato, abbiamo trovato il p. FrankPapa (maestro superiore
della comu-nità); p. Mauro Regazzoni (vicemae-stro ed economo della
comunità) e ilp. Orlando Manzo, che si sono accol-lati la
responsabilità del nostrogruppo, formato da dodici
studentiprovenienti da cinque paesi: Brasile,India, Filippine,
Repubblica Demo-cratica del Congo e Ruanda.
Abbiamo beneficiato di un pro-gramma di studi molto ben
struttu-rato e scrupolosamente rispettatonella sua attuazione per
tutto il pe-riodo della nostra formazione.
Ma non è tutto.In tutto il periodo di permanenza a
Roma, hanno affiancato i tre padriformatori altri confratelli
che per noisono stati insegnanti competenti neivari ambiti della
nostra preparazionee presenze edificanti nell’aspetto uma-no e
religioso: il molto reverendo padreGenerale Francisco Chagas
Santos
Da Silva, che ci ha illustrato le pro-spettive attuali della
nostra Congre-gazione; il p. Frank Papa, che ha gui-dato la nostra
profondizzazione nel-l’ambito della vita consacrata e deivoti; il
p. Mauro Regazzoni che ci haintrodotti alla comprensione della
spi-ritualità zaccariana e barnabitica eal servizio liturgico; il
p. OrlandoManzo, con cui abbiamo esaminatotemi relativi al diritto
dei religiosi; ilp. Rodrigo Nilo Palominos che ci hapermesso di
rivedere pagine luminosedella nostra storia; il p. Giuseppe
Mo-retti che con noi ha scandagliato inprofondità le Costituzioni
della nostrafamiglia religiosa; il p. Giovanni Riz-zi che ci ha
fatto assoporare la figuradi s. Paolo; il p. Giuseppe Cagnetta,
acui è toccato lo sforzo di darci preciseindicazioni sulla gestione
economicadelle comunità; il p. Enrico Sironi, dacui abbiamo appreso
interessanti det-tagli relativi allo spirito ecumenicodella nostra
famiglia religiosa.
visite comunitarie e scoperte
A parte la formazione intellettuale,la profondizzazione
spirituale e la con-vivenza fraterna, il nostro gruppo hapotuto
usufruire anche di occasioniper realizzare visite sia a
differentiComunità, come escursioni a luoghi si-gnificativi tali
come le Catacombe diSant’Agnese, molteplici luoghi storicidella
città di Roma, il monastero diMontecassino e, soprattutto,
l’itineria-rio zaccariano che, partendo da Napo-li ci ha consentito
di visitare Lodi,Cremona, Pavia, Monza, Milano, sen-za dimenticare
Eupilio dove abbiamotrascorso una settimana di ritiro
dipreparazione ai voti solenni e al diaco-nato e che ha avuto come
tema: “Il sa-bato di Gesù e il sabato dell’uomo”.
voti solenni a Milanoe diaconato a Roma
Dopo uno splendido, eccezionale ericco tempo di formazione,
abbiamoavuto la grazia di emettere i voti so-lenni, domenica 3
luglio, nella chiesa
di s. Barnaba, centro spirituale dellanostra Congregazione.
Pochi giornidopo, sabato 9 luglio, abbiamo rice-vuto l’ordinazione
diaconale conl’imposizione delle mani di mons.Gianrico Ruzza nella
chiesa di SanCarlo di Roma. Quest’evento ha co-ronato, per così
dire, il nostro tempola formazione come “Tremesanti”della
generazione del 2016.
Egide Maria Khonde Mabiala
UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE:IL PELLEGRINAGGIO ZACCARIANO
DEI TREMESANTI
Il 3 luglio 2016 con grande gioia lanostra Congregazione ha
abbracciato12 nuovi suoi figli con la professionesolenne nelle mani
del Superiore Gene-rale, Rev.mo P. Francisco M. ChagasSantos da
Silva, a Milano nel santua-rio che custodisce le spoglie mortali
delnostro Santo Fondatore, S. AntonioM. Zaccaria. Ma la gioia più
grande èstata degli stessi 12 giovani, che poihanno voluto visitare
di persona i luo-ghi caratteristici zaccariani.
La prima tappa è stata Cremona,città natale del Santo Fondatore.
Ac-colti a braccia aperte e dal gran sor-riso del P. Giuseppe
Colpani, superio-re, abbiamo goduto la visita della cit-tà sotto la
guida entusiasmante deldinamico P. Angelo Beretta (solo 86anni).
Così abbiamo potuto vederedall’esterno la casa natale, la
chieset-ta di San Vitale (ora una sala confe-renze) e il Duomo con
l’altare dedica-to a S. Antonio Maria Zaccaria nellacripta, per poi
scattare foto di grupponella piazza dedicata al Santo. Consorpresa
nel Duomo abbiamo incon-trato una Suora Angelica, che poi ciha
portato a visitare la loro casa eper un sospirato bicchiere di
acquafresca. La visita si è conclusa con unlauto pranzo nel
ristorante “La Ber-sagliera” nel centro della città. Unvivo
ringraziamento ai cari Padri.
La seconda tappa è stata Paviaper onorare S. Alessandro
Sauli.
Eco dei Barnabiti 3/2016 67
DAL MONDO BARNABITICO
-
Prima di tutto ci siamo recati a vi-sitare la chiesetta di Santa
MariaIncoronata di Canepanova, primacasa del nostro Ordine dopo
SanBarnaba in Milano. Qui il giovanePadre Alessandro Sauli
organizzò ilprimo centro studi per i nostri chie-rici, per poi
diventare professoreall’università, e più tardi, nel 1591,vescovo
della città. Quindi è statafatta la visita al Duomo per venera-re
le spoglie del Santo e invocare lasua benedizione sui nostri
chierici dicui è patrono. Ne abbiamo approfit-tato poi per una
visita veloce allaCertosa, famosa abbazia cistercense,sotto la
guida di uno dei frati Ci-stercensi, membro della piccola co-munità
che la custodisce.
La terza tappa è stata la nostra co-munità di Santa Maria in
Carrobio-lo in Monza. Siamo stati accolti conun caloroso benvenuto
da P. RobertoCagliani per una visita alla casa,mentre P. Davide
Brasca ci ha gui-dato nella visita alla biblioteca e alcentro
culturale. È stato poi il novizioGiacomo a spiegare nella
cappellinadel noviziato il miracolo della Ma-donna, fatto a
protezione dei novizidurante l’invasione dei Lanzichenec-chi. A
conclusione del lauto pranzo,allietato anche dalla presenza di
P.Aldo Rizzi, Padre Roberto ha regala-to a ciascuno dei tremesanti
una tecaper la comunione agli ammalati.
L’ultima tappa ci ha visto ancora aMilano, dove, se nel giorno
della pro-fessione (domenica 3 luglio) ci è statopossibile visitare
la nostra casa madree venerare le spoglie del Santo Fonda-tore, il
giovedì seguente (7 luglio) P.Ivano Cazzaniga ci ha guidato
nellavisita ai posti zaccariani, incomin-ciando dalla Basilica di
Sant’Ambro-gio, per visitare poi la chiesetta diSanta Caterina,
guidandoci quindi inuna camminata lungo quello che unavolta era il
naviglio, per raggiungerela chiesa di San Paolo, dove, sotto
laprotezione delle Angeliche le spogliemortali del Santo Fondatore
restaro-no fino al loro trasloco in San Barna-ba. Infine, si è
visitata la parrocchia
di Sant’Alessandro martire costruitada un nostro padre,
l’architetto Bina-go. Ad accoglierci sono stati i PadriAngelo
Mariani e Antonio Gentile,che ci hanno “rinfrescato” e rinfran-cato
con una gradita bibita. La co-munità di San Barnaba ci ha poi
in-vitato a pranzo con loro e nel pome-riggio, a conclusione di
tutto, ci siamoraccolti in preghiera attorno all’urnadel Santo
Fondatore per la celebrazio-ne eucaristica.
Un ricordo particolare e un vivoringraziamento va alla comunità
del“San Francesco” di Lodi che cortese-mente ci ha ospitati durante
tutta lasettimana; e quindi grazie infinite aipadri Enrico Gandini,
Giovanni Gio-venzana, Giorgio Rinaldi, MaurizioColetti e Giuseppe
Griffa per la lorocalorosa ospitalità, come un ringra-ziamento
particolare va al P. Giorgioper la visita alla biblioteca storica
eal museo. Nel tempo libero abbiamoammirato non solo la nostra
chiesadi San Francesco con la tomba delP. Tondini, ma anche il
duomo e lastupenda chiesa dell’Incoronata.
Come parte del girozaccariano possiamo in-cludere anche la
visitafatta a Napoli, soprat-tutto per venerare le spo-glie del
nostro S. France-sco Saverio M. Bianchinella chiesa Santa Mariadi
Caravaggio, dove ci èstato possibile celebrare laSanta Messa e
venireispirati dalle parole del P.Ferruccio Trufi. È statapossibile
anche una brevevisita alle Comunitàdell’Istituto “Bianchi” edel
“Denza”, dove il P.Riillo ci ha guidato nellavisita al “Museo de
Feis”.Delle innumerevoli bellez-ze della città è stato pos-sibile
ammirare la Chiesadel Gesù, la basilica e ilchiostro di Santa
Chiarae la chiesa di San Dome-nico. Un grazie infine al
P. Aldo Tell per la gradita pizza, cheha concluso in bellezza la
visita.
BARNABITI STUDI 32 (2015)
È in fase di distribuzione «Barnabi-ti Studi» 32 (2015), pp.
400.La rivista contiene gli Atti del Con-
vegno Le Scuole della Seconda Op-portunità. Radici e germogli a
Milano,tenutosi il 10 marzo 2015 a PalazzoMarino, Sala Alessi (MI),
che riporta-no i contributi di Eugenio M. Bram-billa-Stefano M.
Gorla, Le scuole diseconda opportunità; Angelo Bian-chi, «Il pane
dell’istruzione». LeScuole notturne di carità e i Barnabi-ti nella
Milano del XIX secolo; Filip-po M. Lovison, «Lo spirito della
cari-tà» a Sant’Alessandro in Zebedia:comunità pilota nel milanese;
Pier-paolo Triani, Le scuole di secondaopportunità all’interno di
una rispo-sta di sistema; Paolo Bossi-FrancescoRepishti, I
Barnabiti e i luoghi del-l’istruzione a Milano.Seguono gli
Articoli di Domenica
Flavia Ferreto-Anna Grazia Petaccia-Filippo M. Lovison, P.
Timoteo Bertel-li e l’Inventario del Fondo romano.Spunti per la
ricerca; Mauro M. Re-
Eco dei Barnabiti 3/201668
DAL MONDO BARNABITICO
-
gazzoni, L’eroicità delle virtù nei pro-cessi apostolici di
beatificazione e dicanonizzazione di Sant’AlessandroSauli. I
documenti dell’Archivio Stori-co Romano.Completano il volume le
Comuni-
cazioni di Dries Vanysacker, Il Cardi-nale Giacinto Sigismondo
Gerdil(1718-1802) e gli effetti culturali ereligiosi
dell’Illuminismo, e di PaoloBartesaghi, Parini, Branda e i
TrinitariScalzi. La misericordia.Seguono le Recensioni ai
volumi:
AA.VV, Carlo Bascapè vescovo rifor-matore (1615-2015), in
«Novarien.»,Rivista del l’Associazione di Storiadella Chiesa
Novarese, Anno, XLVIII,44 (2015); Francesco
Papa-GiovanniVilla-Giovanni Rizzi, Ottanta anni inAfghanistan, 2
Voll., Curia Generali-zia dei Padri Barnabiti, Roma, 2014;Giovanni
Rizzi (ed.), I parroci di Ka-bul: dal re ai talebani. Una
stranamissione tra diplomatici, mujaheddine beduini, Il Pozzo di
Giacobbe, Tra-pani 2016.Concludono, come di consueto, la
English Section con gli abstracts el’importante Indice dei nomi
dipersona e di luogo.
NAPOLI: I LAICI DI SAN PAOLOA CONVEGNO AL DENZA
Agosto - Una cinquantina di Laicidi san Paolo, con alcuni
Assistenti(2 Suore Angeliche e 5 Padri Barnabiti)hanno preso parte
al Convegno orga-nizzato dai gruppi italiani del Movi-mento,
all’Istituto Denza di Napoli,da venerdì pomeriggio 26 agosto
alunedì mattina 29 agosto.Pochi giorni, ma vissuti con inten-
sità e soprattutto in un clima di sere-nità e di fraternità che
ha fatto bene atutti e ha “caricato” a dovere i parte-cipanti in
vista della ripresa del nuo-vo anno nel proprio ambiente di vitae
di attività.Si è preso atto di alcune assenze,
alcune previste, altre no. In partico-lare, abbiamo ricordato il
p. Camil-lo Corbetta e gli amici di Perugia,insieme a p. Andrea
Bonini di Vo-ghera. Nella Eucaristia finale poi,abbiamo fatto
memoria dei barnabi-ti e dei laici che ci hanno lasciatoin questi
ultimi anni e che hannosegnato il cammino del Movimento.Nuove
presenze, provenienti da al-
cuni gruppi, sono state motivo di sod-disfazione e di
incitamento a bencontinuare.Il pomeriggio di sabato 27 è stato
dedicato al pellegrinaggio giubilareal Santuario di Pompei.
Diversi nehanno approfittato per le confessioni,
celebrate sia al Denza sia al Santua-rio. È stata una buona
iniziativa cheè riuscita gradita a tutti e vissuta conintensa
partecipazione, insieme aitantissimi fedeli che frequentano
ilSantuario.L’accoglienza dei barnabiti del
Denza, è stata, come sempre, moltofraterna e premurosa; è
rimastol’unico rammarico nel dover costa-tare come, di anno in
anno, la con-sistenza numerica della comunità sivada
assottigliando. Le strutturedella casa sono state in pratica
anostra disposizione. Indovinata esignificativa è stata la scelta
dellabella e confortevole “Sala San Pao-lo” come sede degli
incontri assem-bleari. L’orario della giornata nonprevedeva fuori
programmi partico-lari, ma sono stati molto piacevoli i“dopo cena”
improvvisati in terraz-za sotto la regia del “vulcanico” p. Enrico
Moscetta.Due sono stati i temi al centro
del Convegno. Il primo – La Regoladi Vita – è stato trattato nel
pome-riggio di venerdì 26 dal Responsa-bile centrale, Aldo
Mangione, e dap. Giovanni Villa, Assistente centra-
le. Si è voluto, con questa scelta,ribadire le motivazioni
profondedella nostra appartenenza al Movi-mento. Il secondo tema –
La Mise-ricordia negli scritti di S. AntonioM. Zaccaria – ha
occupato la matti-nata di sabato 27 ed è stato svolto da
p. Enrico Moscetta. La messa in co-mune di riflessioni e di
esperienze,iniziata dopo le singole relazioni ècontinuata in forma
assemblearenel mattino e nel pomeriggio di do-menica 28, per
arrivare alla formu-lazione di alcuni punti programma-tici, che
nella serata della stessadomenica sono stati affidati ai sin-goli
gruppi come aiuto per il nuovoanno sociale.Nel pomeriggio di
domenica 28 ha
avuto luogo anche l’annuale verificadei vari gruppi con la
conferma deiresponsabili locali.Il Convegno si è concluso al
matti-
no di lunedì 29 con la celebrazionedelle lodi e dell’eucaristia.
La pre-ghiera ha largamente accompagnatole nostre giornate e
abbiamo invoca-to lo Spirito santo e l’intercessionedei nostri
santi, a sostegno del cam-mino di testimonianza dei singoli lai-ci
e del Movimento nel suo insieme,e per una comunione sempre più
au-tentica da realizzare con i barnabiti ele angeliche, secondo le
intuizioni dis. Antonio M. Zaccaria.
Giovanni Villa
Eco dei Barnabiti 3/2016 69
DAL MONDO BARNABITICO
il gruppo di Laici di san Paolo al Santuario della Beata Vergine
del Rosariodi Pompei
-
50° ANNIVERSARIODI ORDINAZIONE SACERDOTALE
DI P. ANGELO MASCARETTI
Settembre - Con qualche mese dianticipo sulla data effettiva,
Corne-liano Bertario (MI), ridente paesinoposto alla confluenza di
tre provin-cie (Milano, Cremona, Lodi), a po-chi passi dal canale
della Muzza, havoluto rendere omaggio – in occa-
sione della celebrazione del suo 50°anniversario di Ordinazione
sacer-dotale – al p. Angelo Mascaretti, chea Corneliano ha
trascorso tutta lasua infanzia e parte della gioventù,prima di
entrare tra i barnabiti. Mol-to opportunamente, si è fatto
coinci-dere l’omaggio al p. Angelo con lafesta patronale della
Madonna dellaVittoria, che ha avuto il suo momen-to culminante
nella solenne celebra-
zione eucaristica presie-duta da mons. GiuseppeMerisi, vescovo
emeritodi Lodi, e concelebrata,oltre che dal p. AngeloMascaretti e
dal parro-co, il somasco p. Mari-no Colombo, da altridue sacerdoti
originaridi Corneliano Bertario:d. Giuseppe Cardani ed. Giorgio
Lattuada. Erapresente anche, il sig.Carlo Tirabassi, vicesin-daco
di Truccazzano,comune di appartenen-za di Corneliano Berta-rio, in
rappresentanzadelle autorità civili. Altermine della celebra-zione,
animata dal coros. Giorgio e dal suonoarmonioso dello
straor-dinario organo dellaparrocchia, insieme atante dimostrazioni
disincero affetto da partedei compaesani, al p.Angelo sono stati
offertivari doni, tra cui unatarga di riconoscimento
oltre che per i suoi 50 anni di atti-vità sacerdotale, anche per
l’operasvolta dal p. Mascaretti a beneficiodi Corneliano. Come di
rigore, allacelebrazione religiosa ha fatto se-guito un lauto
convivio cui hannopartecipato autorità religiose e civi-li. La
giornata si è conclusa con lasolenne processione notturna,
pre-sieduta dal p. Mascaretti, che – alritmo della intonatissima
bandamusicale di Albignano – partendodalla chiesa parrocchiale ha
percor-so le strade del paese, impavesateed illuminate, per
terminare davantialla restaurata grotta della Madon-na di Lourdes,
dove è stata colloca-ta la statua della Madonna, solen-nemente
incoronata da mons. Meri-si, nella celebrazione eucaristicadella
mattina.
S. CARLO AI CATINARI - ROMA
Nel mese di settembre è ormaiconsuetudine che il parroco e
alcunimembri della Confraternita della Ma-donna della Provvidenza
siano invi-tati nella cittadina di Zagarolo, pocodistante da
Tivoli, nella chiesa del-l’Annunziata dove è viva la devozio-ne
alla nostra Madonna, grazie an-che alla presenza di una attiva
con-fraternita.La chiesa dell’Annunziata di Zaga-
rolo è stata per più di due secoli (dal-la fine del Cinquecento
al 1807) offi-ciata dai Barnabiti, che vi avevanostabilito una
comunità, con sede diNoviziato. La devozione alla Madon-na della
Divina Provvidenza, da SanCarlo ai Catinari si è diffusa anchequi,
ed ha resistito alle alterne vicen-de della storia della comunità
bar-nabitica (soppressione napoleonica,passaggio per alcuni decenni
nel-l’Ottocento alla cura pastorale deipadri Dottrinari, periodi di
chiusura edi abbandono, ecc.). La confraternitalocale, sorta al
tempo dei Barnabiti,ha attraversato le stesse vicissitudinidella
comunità e della chiesa ed èstata ricostituita, così come è
oggi,agli inizi del nostro secolo.Sabato 10 settembre P. Villa e
un
gruppetto di iscritti si sono recati aZagarolo per la solenne
celebrazio-ne in programma alle 18.30; lo stes-so P. Villa ha
presieduto la S. Messacon il Rettore del santuario, Mons.Giovanni
Verginelli ed uno dei par-
Eco dei Barnabiti 3/201670
DAL MONDO BARNABITICO
p. Angelo Mascaretti riceve la targa di riconoscimento da parte
del sig. Silvano Vicardi, Presidente dell’Accademia medioevaledi
Corneliano. A destra del p. Angelo, p. MarinoColombo, parroco di
Corneliano Bertario
un momento della solenne concelebrazione nella chiesa
parrocchiale diCorneliano Bertario
-
roci della cittadina. Purtroppo, que-st’anno, per la prima volta
dopo tan-to tempo, non si è potuta svolgere laprocessione per le
vie cittadine colvenerato quadro della Madonna, acausa del
maltempo. Di solito allafesta, e alla processione partecipanoanche
altre confraternite della città,per cui risulta anche una
variopintadimostrazione di fede e di preghieradei vari gruppi
religiosi del territo-rio. Comunque i fedeli sono rimastinumerosi
in chiesa per la recita delrosario alternato con canti e
rifles-sioni e concluso con la benedizio-ne. Infine tutti si sono
recati pressoil centro delle Suore Canossiane peruna cenetta, con
immancabile lotte-ria ed estrazione finale. Una festadevota, ma
anche, come sempre,piena di accogliente e simpatica al-legria.
Attendiamo gli amici di Zaga-rolo a S. Carlo ai Catinari per la
fe-sta della Provvidenza il 19 novem-bre prossimo.Lo stesso 10
settembre, ma al mat-
tino, nella nostra chiesa parrocchialesi è celebrato un
battesimo. Se ne dànotizia in queste pagine, perché lamadre del
bimbo battezzato (il pic-colo Lorenzo di 4 mesi) porta un co-gnome
che per noi Barnabiti dicetanto. Si tratta della signora
SoniaGerdil, discendente del nostro con-fratello e Cardinale
Giacinto Sigi-smondo Gerdil, grande uomo dichiesa, grande studioso
e grande reli-gioso. Ben volentieri il parroco haaccolto il
desiderio della famiglia dibattezzare Lorenzo in San Carlo
aiCatinari, dove il Cardinal Gerdil havissuto e vi è sepolto. Non è
manca-ta alla fine della celebrazione una fo-to davanti alla lapide
commemorati-va del nostro confratello.
P. Giovanni Villa
POLONIA
VARSAVIA: RINNOVAMENTODEI VOTI RELIGIOSI
Settembre - Il 12 settembre, a Var-savia, ha rinnovato i voti
religiosid. Przemek Śniegowski, studente polac-co, nelle mani del
superiore, p. Bo-gusław. Alla cerimonia, realizzata inintimità
nella cappella della Comuni-tà di Varsavia, erano presenti tutti
iconfratelli di d. Przemek.
MESSAGGIO DEL REV.MOP. GENERALE AI GIOVANI
BARNABITI/ZACCARIANI RIUNITIA CRACOVIA IN OCCASIONE
DELLA “GIORNATA MONDIALEDELLA GIOVENTÙ”
Luglio - «La Giornata Mondiale del-la Gioventù è un evento
desiderato evoluto da Giovanni Paolo II per in-contrare i Giovani,
meglio perché iGiovani potessero incontrarsi tra loroe tra loro con
Gesù.
In questa prospettiva attenta al bi-sogno di relazione dei
giovani di oggisì è innestato anche l’incontro deigiovani
provenienti da diverse partidel mondo barnabitico.
Nel cammino della GMG vissuto in-sieme, in particolar modo
brasiliani, ita-liani, belgi, polacchi, indiani hanno po-tuto
vivere uno speciale momento dicomunione venerdì 29 luglio
incontran-do il nostro padre Generale Francisco.
Di seguito potete leggere l’inter-vento che il p. Generale ha
offerto aquesto incontro svoltosi presso la se-de di Casa Italia in
Cracovia (la tra-duzione in diverse lingue dell’inter-vento si
trova in www.barnabiti.it).
Saluto introduttivo di p. GiannicolaM. Simone, responsabile
dell’UfficioPastorale Giovanile dei PP. Barnabiti.
Buon giorno reverendo p. Genera-le e ben trovati a tutti voi
giovani.Ecco davanti a Lei i nostri SAM-
Zfollower, dal Brasile, dall’Italia, dalBelgio, dalla
Polonia.
Dopo l’incontro di Rio de Janeiro nel2013 è la prima volta che
giovani bar-nabiti/zaccariani si ritrovano per cono-scersi e vivere
insieme la propria fedesulla strada tracciata dal nostro
SAMZ.L’incontro di oggi è il frutto del la-
voro di tanti dei suoi confratelli e si-curamente della pazienza
di tanti deinostri giovani.Alcune realtà locali hanno già dei
propri incontri: l’Enjuz per l’AmericaLatina; il Pellegrinaggio
della Provvi-denza per l’Europa; vorremmo crearealtre opportunità
per l’Asia, l’Africa.Siamo di fronte a giovani che hanno
molta voglia di essere, fare e pensareanche quando sono senza un
pastore;sono giovani che si chiedono come
potrà essere il loro futuro da cristianiadulti;sono giovani che
hanno a cuore la
nostra famiglia barnabitica, che san-no poco delle Sorelle
Angeliche, chesanno poco dei Laici di san Paolo;sono giovani che
vorrebbero vede-
re maggiore unità e comunione nellavoro di noi religiosi verso
di loro;sono giovani che hanno bisogno di
famiglia, anche di famiglia zaccaria-na, in questo mondo
globalizzato.SAMZ nel Sermone V parla della
bontà delle passioni se sono usatebene.Anche questi giovani
zaccariani han-
no buone passioni:
– la fede, che chiede di pregarecon maggiore unità;– la carità,
che vuole esprimersi
specialmente nel volontariato;
Eco dei Barnabiti 3/2016 71
DAL MONDO BARNABITICO
in primo piano, p. Bogusław e d. Przemek; in secondo piano, da
sinistra,p. Tomek, p. Tomas e p. Casimiro
-
– la speranza, che si manifestanella capacità di pensare il
futurocon Intelligenza.
Rev.mo P. Generale, non smettia-mo di coltivare questa “stupenda
artedi Dio” che sono i nostri giovani,con la stessa passione che ci
ha tra-smesso il nostro Fondatore.Grazie
Intervento del rev.mo padre Gene-rale Francisco Chagas Santos da
Silva
Buona sera e ben trovati.Abbiamo avuto un po’ di problemi
nell’organizzare questo incontro maci siamo finalmente
riusciti.Ho pensato che ormai staccarvi dal-
le giornate della gioventù sarebbe sta-to faticoso quindi meglio
non fare unaltro incontro, ma padre Giannicolaha procurato questo
appuntamentoqui a “Casa Italia” e sono contento.Alcuni di voi
vissero già l’incontro
di Rio de Janeiro tre anni fa, ecco og-gi un’altra opportunità
di esperienzainsieme tra noi, come religiosi barna-biti e voi
giovani.Già dal 2012, quando divenni padre
Generale, cominciammo a lavorare peruna possibilità di
coordinamento tra igiovani delle nostre opere nel mondo,nei 18
paesi dove siamo presenti.Un lavoro non solo per condividere
la comunicazione tra voi e noi, maspecialmente per coltivare lo
spiritodi famiglia sotto una medesima spiri-tualità e direzione,
quella di SAMZ.Questo lavoro di coordinamento
non è facile, perché molte sono le dif-ficoltà non di voi
giovani, ma spessodi noi religiosi che guardiamo di piùal nostro
piccolo orto che al bene del-
la Congregazione, noi religiosi chespesso ci chiediamo perché
dobbia-mo fare qualche cosa di più oltre alnostro lavoro locale,
perché cercare ilbene comune richiesto da SAMZ?Dobbiamo noi
religiosi avere il co-
raggio di fare un passo in avanti e la-sciarci stuzzicare da voi
giovani.Quindi il nostro essere qui è il ri-
sultato di un lavoro splendido, belloanche se con tante fatiche;
ma quan-to più noi affrontiamo le fatiche tantopiù sperimentiamo la
grazia di Dio eil senso di famiglia.Voi quindi giovani zaccariani,
qui,
in Europa, in Asia, in Africa, in Ame-rica possiate riconoscervi
una verafamiglia insieme a noi religiosi e reli-giose e così
sentirvi accolti.Grazie
All’intervento del p. Generale hafatto seguito un breve dialogo
con igiovani, introdotto dal p. Giannicola.Eccone la
trascrizione:
– P. Giannicola: «Prima di tutto gra-zie al padre Generale per
le sue parole.Ora vediamo se qualcuno di voi ha del-le domande, dei
consigli da offrirci».– Un Giovane, di Belem: «C’è in
questo lavoro insieme la possibilità, oforse già esiste, un
interscambio tra igiovani delle diverse provenienze,non solo un
sentire, ma anche un fa-re sul territorio?».– P. Generale: «Sì, ci
proponiamo di
realizzare un’azione comune di giovanisu più territori. Creare
occasioni discambio tra voi è un desiderio che vo-gliamo realizzare
quanto prima. L’Euro-pa già fa questo lavoro in Albania, unlavoro
sociale e spirituale. In passatoesperienze simili in Africa, poi
interrotte.
Riprendere questo lavoro è veramenteimportante, ma chiede del
tempo dipreparazione perché le comunità e i ter-ritori locali siano
pronti ad accogliervi».– P. Giannicola: «Già ci sono dei
progetti per il Brasile sia a Rio, forse aBelem, speriamo siano
realizzabilivelocemente».– Chiara, di Roma: «Essere cristia-
ni in Italia non è facile. A Roma è dif-ficile convocare altri
giovani: ha qual-che consiglio per la nostra piccolacomunità del
Gianicolo?».– P. Generale: «Il consiglio che pos-
so darti è sempre relativo. È vero chein Europa i giovani
faticano a restarein Oratorio, in Chiesa dopo la Cresi-ma. Cosa
fare? È importante mantene-re la vostra testimonianza, continuarea
incontrarvi tra voi per riflettere, perpregare anche se siete
pochi. Pensarea grandi numeri in Europa è irreale.Bisogna lavorare
nel piccolo».– Lukas, di Warszawa: Noi voglia-
mo chiedere al padre generale cosadovremmo fare per essere un
gruppozaccariano? Noi abbiamo fatto anco-ra poco sulla spiritualità
zaccariana,cosa vi aspettate da noi?– P. Generale: «Credo sia
meglio
risponda il padre Giannicola».– P. Giannicola: «Noi
chiediamo
che la vostra esperienza di fede loca-le possa diventare
un’esperienza an-che nostra illuminata dagli insegna-menti di SAMZ
dove ci siano delletappe insieme, dei cammini insiemein cui ognuno
porta il proprio contri-buto; nella preghiera, nell’agire,
nelpensare. Ma avremo modo lunedìper approfondire questa
appartenen-za. Intanto ringrazio per la domandae per le tappe che
già abbiamo rea-lizzato insieme. Ora dobbiamo chiu-dere, ma prima
della foto ufficiale vo-glio approfittare per ringraziare: il
pa-dre Generale della sua disponibilità epresenza; tutti i
confratelli di Warsza-wa per il lavoro e l’accoglienza offertida un
anno a questa parte per tuttinoi e voi; i confratelli presenti con
iloro giovani con i quali abbiamo co-minciato a lavorare in rete:
non smet-tiamo di lavorare juntos, ne abbiamobisogno per la nostra
Congregazione;le sorelle Angeliche qui presenti, se-gno
significativo per le nostre ragaz-ze; le Figlie della Divina
Provvidenza.Concludiamo ora, prima della fotoufficiale, cantando la
versione porto-ghese di Correte come matti, «Corre-mos comos
loucos».
Eco dei Barnabiti 3/201672
DAL MONDO BARNABITICO
con il rev.mo p. Generale, i giovani barnabiti/zaccariani
riuniti a Cracovia