RUSSIA CARELIA Da San Pietroburgo alle Isole Solovetsky Tra architetture e paesaggi fiabeschi della Russia europea settentrionale 10 giorni – in hotel e 1 notte in treno Un insolito itinerario nella Repubblica di Carelia, nell’estremo nord della poco conosciuta Russia europea, una regione ammantata da fitte foreste, che vanta i due laghi più estesi del continente, il Ladoga e l’Onega. Dopo una veloce immersione nella magica atmosfera di San Pietroburgo (UNESCO) si procede in treno notturno per Kem e quindi per il porto di Robocheostrovsk, sul Mar Bianco, punto di accesso al remoto Arcipelago delle Isole Solovetsky (UNESCO), trasformato da Stalin in uno dei più spietati campi di prigionia dell’Unione Sovietica, l’“Arcipelago Gulag” di Solzhenitsyn. Discesa verso sud, in bus, attraverso la taiga, la sconfinata foresta di conifere tipica dell’emisfero boreale, con visita della Riserva Naturale di Kivach e del villaggio di Kondopoga, fino a raggiungere la città di Petrozavodsk. Dalla cittadina di Sortavala si parte in battello per un’escursione all’Isola di Valaam, situata nel Lago Ladoga, che ospita un suggestivo complesso monastico del XIV secolo. Rientrati a Petrozavodsk si parte in battello per l’Isola di Kizhi, sul Lago Onega, dove ci attende la splendida visione della Chiesa della Trasfigurazione (UNESCO), una sinfonia di cupole in legno, timpani e ricche decorazioni. Si continua poi in treno verso sud per fare rientro a San Pietroburgo. Guide locali di lingua italiana per le partenze individuali. Nostro accompagnatore dall’Italia per le partenze di gruppo.
12
Embed
Da San Pietroburgo alle Isole Solovetsky · RUSSIA CARELIA Da San Pietroburgo alle Isole Solovetsky Tra architetture e paesaggi fiabeschi della Russia europea settentrionale 10 giorni
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
RUSSIA CARELIA Da San Pietroburgo alle Isole Solovetsky
Tra architetture e paesaggi fiabeschi della Russia europea settentrionale
10 giorni – in hotel e 1 notte in treno
Un insolito itinerario nella Repubblica di Carelia, nell’estremo nord della poco
conosciuta Russia europea, una regione ammantata da fitte foreste, che vanta i due
laghi più estesi del continente, il Ladoga e l’Onega. Dopo una veloce immersione
nella magica atmosfera di San Pietroburgo (UNESCO) si procede in treno
notturno per Kem e quindi per il porto di Robocheostrovsk, sul Mar Bianco, punto
di accesso al remoto Arcipelago delle Isole Solovetsky (UNESCO), trasformato da
Stalin in uno dei più spietati campi di prigionia dell’Unione Sovietica,
l’“Arcipelago Gulag” di Solzhenitsyn. Discesa verso sud, in bus, attraverso la
taiga, la sconfinata foresta di conifere tipica dell’emisfero boreale, con visita della
Riserva Naturale di Kivach e del villaggio di Kondopoga, fino a raggiungere la
città di Petrozavodsk. Dalla cittadina di Sortavala si parte in battello per
un’escursione all’Isola di Valaam, situata nel Lago Ladoga, che ospita un
suggestivo complesso monastico del XIV secolo. Rientrati a Petrozavodsk si parte
in battello per l’Isola di Kizhi, sul Lago Onega, dove ci attende la splendida
visione della Chiesa della Trasfigurazione (UNESCO), una sinfonia di cupole in
legno, timpani e ricche decorazioni. Si continua poi in treno verso sud per fare
rientro a San Pietroburgo. Guide locali di lingua italiana per le partenze
individuali. Nostro accompagnatore dall’Italia per le partenze di gruppo.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2020
1° giorno / Italia – San Pietroburgo
Partenza dall’Italia con voli di linea per San Pietroburgo. Arrivo a San
Pietroburgo, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte
dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel.
Pasti: eventuale pranzo libero. Cena in hotel o ristorante locale.
2° giorno / San Pietroburgo – treno per Kem (partenza alle 21:30)
La città più europea della Russia, fulgido astro nel firmamento russo
Al mattino giro panoramico di San Pietroburgo con soste per scattare le fotografie
dei suoi monumenti più significavi. La città è particolarmente suggestiva durante le
lunghe giornate estive, quando le fontane sono in funzione, i parchi sono un
caleidoscopio di colori e i suoi abitanti si riversano nelle strade per fare festa. Nel
pomeriggio visita del Museo Statale dell’Ermitage. Cena e trasferimento alla
stazione ferroviaria per l’imbarco sul treno per Kem in scompartimenti a 2 cuccette
(N.B. Pagando un supplemento è possibile riservare uno scompartimento uso
singola). Pernottamento a bordo del treno.
Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in ristorante locale.
Bella, complessa e autoritaria, San Pietroburgo è un fulgido astro nel firmamento
russo. Situata sul Golfo di Finlandia, costruita su isole e attraversata dalla sinuosa
Neva, la città più europea della Russia, voluta da Pietro il Grande, è stata
soprannominata la Venezia del Nord per i suoi corsi d’acqua sui quali si affacciano
palazzi monumentali e cupole dorate. La città, Patrimonio dell’Umanità UNESCO,
geometrica ed elegantemente ordinata è riuscita a evitare gli scempi architettonici
dello stalinismo, mantenendo, praticamente intatte, le grandiose reliquie dell’epoca
zarista.
3° giorno / Kem (arrivo alle 10:40) – Rabocheostrovsk – Bolshoy Solovetsky
Il Mar Bianco, l’Arcipelago delle Isole Solovetsky e il Monastero della
Trasfigurazione Arrivo alla stazione ferroviaria e trasferimento in bus al porto di Rabocheostrovsk
per l’imbarco sul traghetto per le Isole Solovetsky (circa 2 ore di navigazione).
Conosciute anche come Solovki, queste remote isole del Mar Bianco sono
punteggiate di laghi e ospitano uno dei monasteri più suggestivi e famosi di tutta la
Russia. In questo luogo sacro sono state scritte alcune delle pagine più cupe della
storia russa: trasformate da Stalin in uno dei più spietati campi di prigionia
dell’Unione Sovietica, le Isole Solovetsky costituivano l’Arcipelago Gulag che
Solzhenitsyn descrisse come un luogo talmente remoto che “un grido non sarebbe
stato udito da nessuno”. Nelle acque del Mar Bianco in estate è possibile osservare
il Beluga (Delphinapterus leucas), un cetaceo di colore bianco simile a un grosso
delfino con una protuberanza distintiva sulla testa. Gli avvistamenti sono probabili
durante gli spostamenti tra le isole. Nel pomeriggio visita del Monastero della
Trasfigurazione, cuore pulsante dell’isola. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione con breakfast-box a bordo del treno, pranzo e cena in hotel.
L’Arcipelago delle Isole Solovetsky è formato da sei isole principali e annovera
oltre 500 laghi. L’isola principale, molto più grande delle altre, è Bolshoy
Solovetsky (lunga 24 km e larga 16 km), dove sorge il monastero principale che
domina il villaggio di Solovetsky, l’unico dell’isola. Lo straordinario complesso
monastico fondato nel 1429, il Monastero della Trasfigurazione (inserito nella lista
dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1992), è formato da un imponente
cremlino circondato da poderose mura, le cui robuste torri fortificate sono coronate
da tetti conici rivestiti di scandole di legno. I tetti, i campanili e le cupole delle
chiese si riflettono tremolanti sulla superficie del Lago Svyatoe.
4° giorno / Bolshoy Solovetsky
La collina di Gora Sekirnaya e la Sezione dei Gulag
Intera giornata dedicata all’Isola Solovetsky. Al mattino visita a piedi della Collina
di Gora Sekirnaya, il cui nome significa letteralmente “Montagna dell’Ascia”, una
collinetta alta 70 m dove i detenuti del gulag subivano le torture descritte da
Aleksandr Solzhenitsyn in Arcipelago Gulag. Sulla sommità dell’altura sorge la
Chiesa dell’Ascensione (1857-62), un modesto edificio sacro utilizzato un tempo
per mettere i prigionieri in isolamento. I corpi dei detenuti che morivano di freddo
e di stenti venivano gettati giù dalla sua ripida scalinata, al fondo della quale oggi
c’è una croce, fatta collocare nel 1992, in ricordo di tutte le persone scomparse nei
gulag delle Isole Solovetsky. Nel pomeriggio visita della sconvolgente Sezione dei
Gulag che documenta gli orrori di cui il monastero è stato testimone nel corso del
XX secolo.
Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel.
Soprannominato da Aleksandr Solzhenitsyn la “Madre dei Gulag”, l’Arcipelago
delle Isole Solovetsky fu sede di uno dei primi campi di lavoro dell’Unione
Sovietica. Fondato nel 1924, questo campo venne chiamato SLON (Solovetsky
Lager Osobogo Naznachenia: Campo speciale delle Solovetsky). Dal momento
che il termine russo “slon” significa “elefante”, quando veniva loro comunicata la
condanna inflitta, i prigionieri destinati alle Solovetsky erano soliti scherzare
amaramente, affermando che “partivano per vedere l’elefante”. In ogni caso i
sovietici non furono i primi a utilizzare questo monastero per scopi diversi da quelli
religiosi, visto che si iniziò a deportare gli “indesiderabili” in questo remoto
avamposto nel Mar Bianco già durante il regno di Ivan il terribile. Tra costoro
meritano di essere ricordati il conte Pyotr Tolstoy, antenato dello scrittore Lev
Tolstoy, e il capo cosacco Petro Kalnyshevsky, che morì sull’isola nel 1803 alla