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IL PRESTIGIO DI COMO TRA RITARDI E PEDAGGI di PAOLO MORETTI V a a finire che di questo passo potremo vantarci con il resto d’Italia di avere l’autostrada più cara (e, quindi, inutile) di tutto il Paese e i treni più lenti (o quasi) e meno puntuali di Lombardia. Il prestigio, la bellezza e il fascino di Como suonano come slogan vuoti in bocca a certi politici e amministratori: sono decenni che promettono a uno degli angoli più emozionanti d’Italia infrastrutture all’altezza dell’indiscusso blasone internazionale (dalla Fifth Avenue di New York agli Champs-Élysée parigini pronunci Como e chiunque sa di cosa parli). Ma il risultato di tante parole è lì da vedere. CONTINUA A PAGINA 9 I RAGAZZI DIGITALI LEGATI ALLA CARTA di BARBARA FAGIOLINI * I nsegnare agli adolescenti significa prima di tutto coinvolgerli, catturare la loro attenzione, stimolare la loro curiosità. Ogni anno propongo ai miei studenti alcune attività con lo scopo preciso di appassionarli, o almeno ci provo. In base alla loro classe di appartenenza, lavoro sull’orientamento, invito qualche docente a tenere per loro una lezione universitaria, magari in lingua inglese, li sprono a partecipare alle Olimpiadi di informatica, li CONTINUA A PAGINA 9 Farsa stadio, ma il via libera è vicino Dopo un’altra giornata di sopralluoghi e polemiche, atteso oggi l’ok per Como-Brescia Nella grottesca gara ad ostacoli per portare la serie B in riva al lago il lieto fine per i tifosi lariani è finalmente dietro l’ango- lo. Ma prima ci sono ancora due trappole da far scattare: l’ok uffi- ciale della Figc (che però a questo punto della storia appare quasi una formalità) e una stretta di mano tra il presidente del Brescia e quello del Como. L’ennesima giornata-farsa si è chiusa con due buone notizie per i lariani: il via libera dell’ispettore inviato dalla Lega Calcio di serie B a effettuare il sopralluogo al Sinigaglia e i tem- pi record con i quali la Figc ha convocato la Commissione infra- strutture per esaminare l’agibilità dello stadio. I tifosi però non si fidano: se non ci sarà il “sì” è an- nunciata una protesta in città. De- cisione anche per Mariano-Vare- se: si gioca (ma senza tifosi ospiti). SERVIZI ALLE PAGINE 18-19 E 61 Sala Comacina Regina, scattano le multe Ma alle 6,45 già tutti in coda La foto qui sopra è stata scattata alle 6,45 di martedì. È la prova che anche al mattino presto la Regina è una “trappola” per il traffico. Per limitare i disagi sulla strada del lago, sono intervenuti in carabinieri: una serie di controlli che ha portato a contravvenzioni nei confronti di autisti di mezzi troppo pesanti. Il consigliere regionale Dotti torna sulla necessità della variante: «Ne va della qualità della vita». PALUMBO A PAGINA 37 Pedaggi, rischio caos sulle altre strade La Pedemontana do- vrebbe risolvere i problemi del traffico, ma il timore è che alla fine ci si ritrovi con una situazione peg- giore. Ovvero con più traffico sulle vecchie direttrici visto che il pedag- gio alla fine risulterà più caro ri- spetto al percorso sulla “vecchia” tratta autostradale A8/A9. Ma pro- prio questo ha acceso l’allarme dei sindaci dell’Olgiatese che ora te- mono la ricaduta sulla Varesina. «Fino ad ora, con il percorso gratuito, gli effetti sul traffico si so- no visti - hanno commentato - ma con i pedaggi altissimi, tornerà tut- to come prima. Ci stiamo attivando per evitarlo». Oltre ai primi cittadini, si stanno mobilitando anche i cittadini con raccolte di firme e comitati. Da Lo- mazzo avvertono che «non si vuole un’altra Brebemi», mentre Como - che deve fare i conti con il tratto di tangenziale che diventerà a pa- gamento - rilancia la proposta di sconti a residenti e pendolari. In compenso Olgiate vede rosa sul fu- turo della sua Briantea, dopo un incontro con l’Anas. SERVIZI ALLE PAGINE 40-41 Como Consiglio, audio nuovo E il Comune spende 187mila euro SERVIZIO A PAGINA 27 Como Appalti, condannato il numero 2 dell’Asl SERVIZIO A PAGINA 23 Pellio Intelvi Imprenditore edile arrestato in Svizzera SERVIZIO A PAGINA 37 Erba Nuova illuminazione La mappa in città MENEGHEL A PAGINA 45 Cantù «Il De Amicis alla città» Con terrazze e autosilo GALIMBERTI A PAGINA 49 Filo di Seta Marino alla fine si è dimesso. Ha evitato lo scontrino con il Pd BENNI, STREGHE E DELITTI Gli appuntamenti del fine settimana offrono i racconti a teatro dello scrittore, un festival del “giallo”, fattucchiere e tante castagne DA PAGINA 53 A PAGINA 60 Como Weekend «Alle nozze invitiamo gli amici cani» Jennifer e Luca venerdì prossimo sposi. E con loro decine e decine di golden retriever an- ch’essi invitati al giorno più bello della coppia di Caslino al Piano. I due sono così amanti dei cani e del golden in particolare che, oltre a riservare un posto d'onore a Papil- lon e Chanel, i cani di famiglia, hanno deciso che gli amici potran- no portare i loro animali alle nozze. Per una grande giornata d’amore. TARTAGLIONE A PAGINA 44 SOSTENIBILE PESANTEZZA DEL DIRE NO di ALBERTO LONGATTI C’ era da aspettarselo. Dato che l’ingombro della statua di Libeskind è minore del previsto (e chi poteva saperlo, prima dell’inaugurazione?) si scatenano le ironie di quanti hanno accusato i “negazionisti” di essere dei biechi reazionari, magari CONTINUA A PAGINA 9 Lomazzo Il sindaco si riduce lo stipendio e aiuta il volontariato Il primo cittadino Valeria Benzoni, per andare incontro alle necessità delle associazio- ni cittadine, si taglia 200 euro al mese. SAIBENE A PAGINA 43 Il sindaco Valeria Benzoni ANNO 124 . NUMERO 278 • www.laprovinciadicomo.it VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015 • EURO 1,30
8

DA PAGINA 53 A PAGINA 60 Farsa stadio, ma il via libera è ... · sull’orientamento, invito qualche docente a tenere per loro una lezione universitaria, magari in lingua inglese,

Aug 20, 2020

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Page 1: DA PAGINA 53 A PAGINA 60 Farsa stadio, ma il via libera è ... · sull’orientamento, invito qualche docente a tenere per loro una lezione universitaria, magari in lingua inglese,

IL PRESTIGIO

DI COMO

TRA RITARDI

E PEDAGGI

di PAOLO MORETTI

Va a finire che di questopasso potremovantarci con il restod’Italia di avere

l’autostrada più cara (e, quindi, inutile) di tutto il Paese e i treni più lenti (o quasi) e meno puntuali di Lombardia.

Il prestigio, la bellezza e ilfascino di Como suonano come slogan vuoti in bocca a certi politici e amministratori:sono decenni che promettono a uno degli angoli più emozionanti d’Italia infrastrutture all’altezza dell’indiscusso blasone internazionale (dalla Fifth Avenue di New York agli Champs-Élysée parigini pronunci Como e chiunque sa di cosa parli). Ma il risultato di tante parole è lì da vedere. CONTINUA A PAGINA 9

I RAGAZZI

DIGITALI

LEGATI

ALLA CARTA

di BARBARA FAGIOLINI *

Insegnare agli adolescenti significa prima di tutto coinvolgerli, catturare la loroattenzione, stimolare la loro

curiosità. Ogni anno propongo ai miei studenti alcune attività con lo scopo preciso di appassionarli, o almeno ci provo.

In base alla loro classe di appartenenza, lavoro sull’orientamento, invito qualche docente a tenere per loro una lezione universitaria, magari in lingua inglese, li sprono a partecipare alle Olimpiadi di informatica, li CONTINUA A PAGINA 9

Farsa stadio, ma il via libera è vicinoDopo un’altra giornata di sopralluoghi e polemiche, atteso oggi l’ok per Como-Brescia

Nella grottesca gara adostacoli per portare la serie B inriva al lago il lieto fine per i tifosilariani è finalmente dietro l’ango-lo. Ma prima ci sono ancora due

trappole da far scattare: l’ok uffi-ciale della Figc (che però a questopunto della storia appare quasi una formalità) e una stretta di mano tra il presidente del Brescia

e quello del Como. L’ennesima giornata-farsa si è chiusa con duebuone notizie per i lariani: il vialibera dell’ispettore inviato dallaLega Calcio di serie B a effettuare

il sopralluogo al Sinigaglia e i tem-pi record con i quali la Figc ha convocato la Commissione infra-strutture per esaminare l’agibilitàdello stadio. I tifosi però non si

fidano: se non ci sarà il “sì” è an-nunciata una protesta in città. De-cisione anche per Mariano-Vare-se: si gioca (ma senza tifosi ospiti).SERVIZI ALLE PAGINE 18-19 E 61

Sala ComacinaRegina, scattano le multeMa alle 6,45 già tutti in coda

La foto qui sopra è stata scattata alle 6,45 di martedì. È la prova che anche al mattino presto la Regina è una “trappola” per il traffico. Per limitare i disagi sulla strada del lago, sono intervenuti in carabinieri: una serie di controlli che ha portato a contravvenzioni nei confronti di autisti di mezzi troppo pesanti. Il consigliere regionale Dotti torna sulla necessità della variante: «Ne va della qualità della vita». PALUMBO A PAGINA 37

Pedaggi, rischio caos sulle altre stradeLa Pedemontana do-

vrebbe risolvere i problemi del traffico, ma il timore è che alla fineci si ritrovi con una situazione peg-giore. Ovvero con più traffico sullevecchie direttrici visto che il pedag-gio alla fine risulterà più caro ri-

spetto al percorso sulla “vecchia”tratta autostradale A8/A9. Ma pro-prio questo ha acceso l’allarme deisindaci dell’Olgiatese che ora te-mono la ricaduta sulla Varesina.

«Fino ad ora, con il percorsogratuito, gli effetti sul traffico si so-

no visti - hanno commentato - macon i pedaggi altissimi, tornerà tut-to come prima. Ci stiamo attivandoper evitarlo».

Oltre ai primi cittadini, si stannomobilitando anche i cittadini conraccolte di firme e comitati. Da Lo-

mazzo avvertono che «non si vuoleun’altra Brebemi», mentre Como- che deve fare i conti con il trattodi tangenziale che diventerà a pa-gamento - rilancia la proposta di sconti a residenti e pendolari. In compenso Olgiate vede rosa sul fu-turo della sua Briantea, dopo un incontro con l’Anas.SERVIZI ALLE PAGINE 40-41

ComoConsiglio, audio nuovoE il Comunespende 187mila euroSERVIZIO A PAGINA 27

ComoAppalti, condannatoil numero 2 dell’AslSERVIZIO A PAGINA 23

Pellio IntelviImprenditore edilearrestato in SvizzeraSERVIZIO A PAGINA 37

ErbaNuova illuminazioneLa mappa in cittàMENEGHEL A PAGINA 45

Cantù«Il De Amicis alla città»Con terrazze e autosiloGALIMBERTI A PAGINA 49

Filo di Seta

Marino alla fine si è dimesso. Ha evitato lo scontrino con il Pd

BENNI, STREGHE E DELITTIGli appuntamenti del fine settimana offrono i racconti a teatro

dello scrittore, un festival del “giallo”, fattucchiere e tante castagne

DA PAGINA 53 A PAGINA 60

ComoWeekend

«Alle nozzeinvitiamogli amici cani»

Jennifer e Luca venerdìprossimo sposi. E con loro decinee decine di golden retriever an-ch’essi invitati al giorno più bellodella coppia di Caslino al Piano. Idue sono così amanti dei cani e delgolden in particolare che, oltre a riservare un posto d'onore a Papil-lon e Chanel, i cani di famiglia, hanno deciso che gli amici potran-no portare i loro animali alle nozze.Per una grande giornata d’amore.TARTAGLIONE A PAGINA 44

SOSTENIBILE

PESANTEZZA

DEL DIRE NO

di ALBERTO LONGATTI

C’era da aspettarselo.Dato che l’ingombrodella statua diLibeskind è minore

del previsto (e chi poteva saperlo, prima dell’inaugurazione?) si scatenano le ironie di quanti hanno accusato i “negazionisti” di essere dei biechi reazionari, magari CONTINUA A PAGINA 9

LomazzoIl sindaco si riducelo stipendio e aiutail volontariato

Il primo cittadino ValeriaBenzoni, per andare incontroalle necessità delle associazio-ni cittadine, si taglia 200 euroal mese. SAIBENE A PAGINA 43

Il sindaco Valeria Benzoni

ANNO 124 . NUMERO 278 • www.laprovinciadicomo.it VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015 • EURO 1,30

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LA PROVINCIA

11VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

COMO

MARIA GRAZIA GISPI

Obiettivo: impattozero. Non è un nuovo film difantascienza ma il programmadel nuovo Seri.co 2015, siste-ma di certificazione che puntaa orientare le aziende tessilidel distretto comasco versol’azzeramento dello scarico disostanze chimiche pericoloseentro il 2020.

A quasi 15 anni dalla sua na-scita il marchio Seri.co, da di-sciplinare condiviso da una re-te di aziende tessili, diventaora un sistema di certificazio-ne e si affaccia al futuro. Nelpresentarsi reinventato, ieri aUnindustria Como è stato ine-vitabile ripercorrere le tappedi una storia. «Seri.co nacquecon l’obiettivo ambiziosissimo

La certificazione di tutto il processo produttivo del tessile è il nuovo obiettivo di Seri.co 2015

La nuova sfida del Made in Como Zero emissioni per le aziende tessiliCertificazione. Il marchio Seri.Co punta ad abbattere il livello degli inquinanti in 5 anniL’obiettivo è estendere la certificazione ecologica all’intero processo produttivo

- ricorda Sandro Tessuto, pre-sidente Clerici Tessuto - di mi-gliorare la qualità generaledella filiera tessile del nostroterritorio, e ci è riuscito. Como,lavorando insieme, ha rivolu-zionato il suo percorso produt-tivo».

Raggiungere il pubblico

Secondo obiettivo: raggiunge-re il pubblico, il consumatorefinale, ponendo il marchio suogni capo confezionato che sa-rebbe uscito dal distretto co-masco. Quando si trattò di pro-porlo agli stilisti emersero i li-miti dell’idea, come ha ricor-dato Tessuto: «Armani michiese: “Volentieri, quanto cidai?”». Venne poi il tempo diriflessioni diverse. «Ci si ac-corse che il risultato che il

marchio stava dando era quel-lo di elevare la qualità del com-prensorio - spiega Dario Gar-nero, presidente della com-missione Seri.co - Nel momen-to in cui il mercato elevava lesue richieste ai produttori,l’esportazione richiedeva pa-rametri sempre più alti, noi ab-biamo implementato il disci-plinare guardando le richiestedei clienti, per arrivare a pro-dotti altamente qualificati.Questa, secondo le opinionidelle aziende che aderiscono almarchio, è stata un’azione riu-scita».

Siamo ad una terza fase: ne-gli ultimi due anni da parte ditutti i brand è forte la richiestadi sostenibilità ambientale neimateriali e nella filiera di pro-duzione. I capitolati tossicolo-

� Dai grandi brandnegli ultimi anniè forte la richiesta di sostenibilità ambientale

I brand

Hanno aderitoi marchipiù importanti

Greenpeace ha lanciato nel 2011 l’al-

larme: ricerche sugli scarichi delle

aziende tessili cinesi hanno rivelato

sostanze pericolose per la salute

delle persone rilasciate nell’am-

biente.

Un problema che non riguarda solo

l’industria cinese. La reazione di al-

cuni grandi marchi rivenditori di ab-

bigliamento è stato un impegno co-

mune per giungere entro il 2020 allo

Zdhc, zero scarico di sostanze chi-

miche pericolose.

Il marchio Seri.co 2015 amplia quin-

di i criteri di sostenibilità etica, so-

ciale, ambientale e aggiorna il disci-

plinare per avvicinarsi alla richiesta

dai grandi marchi. Accolgono la no-

vità brand come Burberry, Escada

Italia, Hugo Boss, Louis Vuitton, Mis-

soni, Moncler, Prada, Versace. Il

nuovo sistema di certificazione

sposta quindi il suo focus dal pro-

dotto tessile alla filiera e a tutte le

aziende connesse.

«Le aziende produttrici di coloranti

non potevano aderire a Seri.co per-

ché si trattava di un marchio riferito

ai tessuti», ha Spiegato Mario Frige-

rio (nella foto) del Centro Tessile Se-

ri.co. Adesso qualsiasi azienda che

rispetta, per la parte a lei applicabi-

le, le specifiche dei Seri.co, può ade-

rirvi ed è la strada praticabile per

stare in linea con le richieste del

mercato, per continuare a produrre

nel rispetto della sostenibilità. Pro-

segue Frigerio: «Seri.co, quando è

nato, si è posto nell’ottica della sin-

cerità. Se prima i compratori veni-

vano a Como perché c’era un bel

prodotto, in seguito questo non è

più bastato. Per questo la certifica-

zione Seri.co è utile alle aziende, le

aiuta a mantenersi al livello delle ri-

chieste. Per la certificazione viene

chiamato un ente terzo, Bureau Ve-

ritas. Non so quali altre realtà sono

in grado di presentare una situazio-

ne di trasparenza di questo gene-

re». M.GIS.

gici proposti dai clienti alleaziende sono complessi, alcu-ni ben scritti, altri molto con-fusi. Una materia difficile da trattare per il singolo impren-ditore.

Più potere contrattuale

«Ma un distretto ha più poterecontrattuale - commenta San-dro Tessuto - con forza siamoriusciti a portare avanti unprogetto pietra angolare del si-

stema per poter arrivare a direai clienti fin dove i produttoripossono arrivare, per capire cosa il mercato ci chiede e cosainvece non possiamo perse-guire. Lavorare insieme diven-ta fondamentale».

Gli fa eco Roberto Belluzzi,responsabile acquisti Ratti: «Ilsistema di certificazione Se-ri.co 2015 ha l’obiettivo e la vo-lontà di avvicinare le giuste ri-chieste dei clienti e del merca-to con quello che l’industria èin grado di fare oggettivamen-te». Como può rappresentareil punto di partenza per costru-ire insieme obiettivi condivisitra tutto il sistema moda, percalare nella realtà industrialegrandi obiettivi di trasparenzae di miglioramento realmenteaccessibili e praticabili.

prevedono sistema fotovoltaicocon accumulo di energia con-nessi a sistemi domotici con led- illustra Sandro Bertola che fa parte del direttivo impiantisti Cna Como - con un sistema chesi avvicina alla casa a consumo zero». «L’utente è sempre più concentrato sul risparmio energetico per una sensibilità verso l’ambiente - prosegue Bertola - si lavora bene anche nel settore della domotica che punta alla versatilità nella ge-stione degli impianti anche consmartphone o i-pod, nel casodei sistemi di sicurezza il colle-gamento ai cellulari ormai è la base e si fa tutto anche con tec-nologia “Cloud” che consente di controllare a distanza le tele-camere di casa e aprire il cancel-

me di cantieri legati al rispar-mio energetico e alla riproposi-zione di incentivi - prosegue Fiorina - con circa 3 milioni e mezzo a livello nazionale: im-pianti che vanno dal settore retielettriche, geotermia, caldaie fi-no a quelli anti-intrusione e tut-ta la parte connessa ad inter-net».

Tra i settori trainanti per leaziende comasche chi si occu-pano di impianti elettrici ed elettronici ci sono il risparmio energetico, la domotica e gli im-pianti di sicurezza. Per il futurola parola chiave è creare un si-stema integrato per il compartocasa. Sul fronte della tecnologiae su quello dei consumi. «Tra lenovità ci sono per esempio i co-siddetti “impianti ad isola” che

il settore mostra una ripresa, dopo che nel 2009 ha risentito di una leggera crisi legata a quella dell’edilizia.

«L’impiantistica, anche elet-trica, ha retto bene - afferma Gualtiero Fiorina, referente provinciale “Installazioni e im-pianti” di Cna - dalla primaverascorsa si assiste ad una ripresa».«Il macro scenario futuro, stan-do ad alcuni dati a livello nazio-nale, riferisce che da qui al 2017si muoverà su un numero enor-

normativa” promosso da Cna diComo-Lecco con Cei, Comitatoelettrotecnico italiano per oggi dalle 14.30 all’hotel Castello di Casiglio a Erba per chi lavora inprevalenza nel settore impiantielettrici. Un appuntamento formativo su norme e tecniche in continua evoluzione. Saran-no presenti anche il presidente nazionale di Cna “Installazioni e impianti” Carmine Battipa-glia ed Annalisa Marra, segreta-rio tecnico di Cei. Nel Comasco

AggiornamentoOggi al Castello di Casiglio

una giornata di formazione

Partecipa anche

il segretario nazionale di Cna

Il nuovo “Libretto d’impianto elettrico” e gli ag-giornamenti normativi per il settore, compresi quelli sul fo-tovoltaico.

Sono solo due dei temi del“Seminario di cultura collettiva

Impianti, cambiano le leggiMeeting sul libretto elettrico

[email protected]. 031 582311 Fax 031 582421

Camera di CommercioQuestionario sui serviziFino al 25 ottobre la Camera di Commercio diComo effettua un’indagine sulla qualità dei servizi erogati. Il questionario è anche on-line.

lo a chi si vuole anche se si è via».Altra novità è il “Libretto

d’impianto elettrico di unità immobiliare ad uso residenzia-le”. «Importante anche per il consumatore e punta anche a garantire la sicurezza degli im-pianti per gli utenti - commentaAmbrogio Pontiggia, presiden-te dell’unione “Installazioni e impianti” di Cna Como - quan-do parliamo di impianti elettri-ci di casa non pensiamo più soloalle lampadine ma anche alla domotica, impianti fotovoltaici e di sicurezza». Consente al-l’impresa di predisporre e con-segnare al proprietario tutti i documenti affinché assolva gli obblighi di legge mantenendo l’impianto sicuro ed efficiente. Marina Aiani

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LA PROVINCIA

Economia 13VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

COMO

ANDREA QUADRONI

Infanzia e adolescenzaraccontate attraverso le crea-zioni dei ragazzi. Da oggi, allo spazio Antonio Ratti, è visitabilela mostra “LAB, Vorrei un parco labirinto grande centinaia di kmdal quale non si possa uscire”, frutto del progetto scuole di Co-mOn 2015.

Tema portante: la creatività. Ilavori sono stati messi a punto dagli studenti delle scuole supe-riori locali e le università del de-sign e della moda. E alcuni di questi finiranno a Parigi. Al-l’inaugurazione di ieri era pre-sente infatti Pascaline Wilhelm,fashion director di Premiere Vi-sion - manifestazione europea molto importante della moda e del tessile - che selezionerà alcu-ni lavori da esporre nella capita-le francese a febbraio durante la fiera.

«Un’ottima idea»

«Conosco bene il distretto laria-no - ha commentato Wilhelm - sono realtà ben affermate». E suComOn ha aggiunto: «È un’otti-ma idea. Mettere, fin dall’inizio, studenti e aziende in relazione èuna scelta vincente. E, per quan-to riguarda la mostra, noto uno sguardo fresco, le opere realiz-zate sono simpatiche, attente e con idee senza dubbio da porta-re avanti»

L’ esposizione racconta duefasi distinte della vita: infanzia e adolescenza. I due “mondi” so-no rappresentati con un percor-

L’inaugurazione della mostra allo Spazio Ratti

ComOn sa stupireL’arte della setaa Prèmiere VisionCreatività. Una mostra da oggi allo Spazio Ratti sui lavori realizzati dalle scuole e dalle universitàLe opere migliori finiranno alla fiera francese del tessile

so a labirinto, pensato per ri-chiamarne la complessità.

La navata centrale prevede iprogetti delle università di stile acui è stato chiesto di ispirarsi al-l’adolescenza e, attraverso un linguaggio innovativo, ideare outfit, con particolare declina-zione verso il settore sportswe-ar, capace di rappresentare la follia e l’esagerazione tipiche dell’età. Nell’abside - strutturatae pensata come due grandi vide-ogiochi - saranno posizionati i giochi realizzati dalle scuole medie superiori di Como: in questo caso, il richiamo all’in-fanzia arriva attraverso una cre-atività intuitiva, giochi soffici e textile ispirati a forme antropo-morfe. Tra i due spazi saranno invece esposti accessori con ri-chiamo al mondo dell’infanzia ma destinati a un pubblico più grande: per esempio borse,

shopping bag, buste, pin.Gli stu-denti partecipanti sono stati se-guiti nel corso dell’anno scola-stico da tutor messi a disposizio-ne da ComOn, con incontri in-formativi e preparatori, revisio-ni, incontri, e confronti.

«È stata un’esperienza davve-ro stimolante anche per noi - ha spiegato il project leader AndreaTaborelli - I giovani sono pieni dirisorse e idee, ci hanno contagia-to con il loro entusiasmo. Il pro-getto, promosso da Unindustria,ha lo scopo di avvicinare i giova-ni creativi alle eccellenze pro-duttive di tessile e design pre-senti nel territorio». Il concept el’allestimento della mostra sonocurati da Monica Sampietro.

Le scuole coinvolte

Le scuole del territorio coinvol-te: Setificio Paolo Carcano, Da Vinci-Ripamonti Moda, Casna-ti Liceo Artistico, Enaip di Can-tù. Le università, lariane e non: Accademia di Belle Arti Aldo Galli, Naba - Nuova Accademia di Belle Arti, Istituto Marango-ni, Fit in Milan - Politecnico e Ied Moda.

Alcune aziende hanno forni-to i materiali per la realizzazionedelle creazioni in mostra e per gli allestimenti: A.M. Taborelli, Penn Italia, Tintoria Moretti, Ume.La mostra si trova in largo Spallino e rimarrà aperta fino al 25 ottobre con questi orari: dalle10.30 alle 13.15 i giorni feriali, dalle 10.30 alle 18.30 il sabato, dalle 10.30 alle 17.30 la domeni-ca. Ingresso libero.

� «I giovani sono pieni di idee, ci hanno contagiato con il loro entusiasmo»

Adolescenza e infanzia sono i temi conduttori della mostra POZZONI

� La navata centrale ospita i progetti delle università di stile

Rodi ha identificato la sin-drome di Peter Pan frequen-tissima negli adulti, alla con-tinua ricerca di una vita piùsemplice e divertente. Nehanno preso coscienza le piùcelebrate griffe: per esempioDior ha trasformato lo shop-ping in un momento ludico,dove la cliente rivive il bak-stage delle sfilate.

Nomi evocativi

Da queste quattro riflessionisono uscite piste estetiche dainomi evocativi: Terra Novache pensa a materiali e coloriperfetti per i futuri colonizza-tori di Marte; Psyco Tropicsche rivisita un tema tipicodell’estate come l’esotismo inchiave astratta, imprimé mi-metici e onirici dalle cromie“oppiacee”; Playdate, ten-denza influenzata dai block-buster di animazione e dagliEmoticon, sempre più usatinella scrittura di Sms e What-sApp; e infine Land of Savanacon materiali, motivi e tinteper esploratori aristo-chicpronti per un safari nei parchidel Sud Africa. Serena Brivio

grande interesse, si è focaliz-zata su quattro parole chiave:Oltre i limiti, Transgender,Agender, Fun-Ification.

La prima ha preso in esamel’evoluzione del genere uma-no che grazie alla ricerca è de-stinato ad oltrepassare la so-glia dei 100 anni, anzi 142 se-condo una recente indaginedell’autorevole settimanale“Time”. I senior, sempre piùcool, rappresenteranno in fu-turo il target più promettentein termini di spesa. La secon-da parola, Transgender, è di-ventata un mantra per stilisticome Alessandro Michele diGucci che ha scosso i canonitradizionali con il suo lookibrido, che sta a metà fra ilmaschile e il femminile. Unfilone diventato ormai un ve-ro e proprio movimento.

In parallelo, sta prendendosempre più piede l’Agender,ossia la tendenza a proporrecapi e accessori totalmenteunisex. Designer icona il ca-nadese Rad Hourani, amatis-simo dalle nuove generazio-ni.

Con la quarta parola chia-ve, Fan-Ification, lo studio

compito è quello di filtrarel’alluvione di input che arrivadai blogger e dai trend setter.Tutto si evolve insieme allasocietà, noi non inventiamonulla, ci limitiamo ad analiz-zare i fenomeni destinati a in-fluenzare il lifestyle nel mon-do». Questa la risposta a mar-gine della presentazione delcahier estate 2017.

Linee guida

Che gli imprenditori a montedel sistema tessile-abbiglia-mento abbiano bisogno di li-nee guida per impostare le lo-ro collezioni trova confermanel folto pubblico presentealla conferenza presso il Cen-tro Casnati di Como. Nel par-terre gli stilisti di oltre 50aziende locali e gli allievi del-le scuole di moda del territo-rio. La relazione, seguita con

StiliIeri al Casnati di Como

la presentazione

del quaderno tendenze

dello studio Nelly Rodi

Si può parlare ancoradi tendenze nel mondo dellamoda? Anche le recenti pas-serelle hanno lanciato un mo-od eterogeneo, ogni stilista hasfilato la propria visione este-tica dando importanza so-prattutto alla riconoscibilitàdel marchio. Ieri, a questa do-manda sempre più frequentefra gli operatori della filieratessile lariana, ha rispostoCatherine Basquin dello stu-dio parigino Nelly Rodi, spe-cializzato in quaderni ten-denze.

«È vero, c’è molta confusio-ne su gusti e stili. Il nostro

Nella moda dettata dai bloggerresiste il quaderno tendenze

Ieri la presentazione nell’auditorium del Casnati a Como

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LA PROVINCIA

Como 23VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

Non lo dico io, lo confermanogli uffici ed è scritto sui docu-menti. Ho ammesso che ci so-no stati problemi in agosto eabbiamo applicato le penali.Esistono altre criticità, è ve-ro, ma in buona parte sonorisolte o in via di risoluzione.Sia i problemi che gli aspettipositivi sono gli stessi delpassato - ha detto Gerosa - Ladifferenza è che il servizio,adesso, ci costa la metà».

Risposte che non hannoconvinto gli esponenti del-l’opposizione, già critica nelrecente passato sulla relazio-ne presentata dall’assessorealla giunta in materia di ge-stione del verde pubblico. R. Cro.

l’azienda è però stato impo-sto di effettuare i lavori nonportati a termine nei tempiprevisti, in caso contrarionon riceverà l’ultima tranchedi pagamenti.

«A parità di servizi, spen-diamo la metà rispetto al pas-sato - ha detto l’assessore alVerde Daniela Gerosa, di-fendendo la scelta di abban-donare il “global service” avantaggio di singoli appalti -

verelli (Lega). Ieri pomerig-gio il tema è stato affrontatoin commissione a PalazzoCernezzi su richiesta dellostesso Butti.

E proprio nel momento incui il Comune si appresta aindire la nuova gara per il tri-ennio 2016-2018. Un appaltoda un milione e 990mila eu-ro. Il contratto per gli sfalci,scaduto il 15 settembre scor-so, non è stato rinnovato: al-

In commissioneL’assessore rispondealle critiche delle minoranzedopo le proteste estive

I toni della polemicasulla manutenzione del ver-de in città restano accesi, sul-le barricate soprattutto iconsiglieri Marco Butti(gruppo misto) e Diego Pe-

Gerosa e le polemiche sul verde«Stessi servizi pagando la metà»

L’assessore Daniela Gerosa

to depositato nel novembre2014 riportava un’altezza aterra di 15,60 metri mentre lavariante di febbraio 2015(quella con le modifiche altondello) parla di altezza a ter-ra pari a 14,25 metri. Se esclu-diamo il basamento, l’opera èalta 14,25 metri.

Pesa 29 tonnellate, rivesti-mento e struttura interna so-no in acciaio. M. Sad.

ripetuto pochi giorni fa, al mo-mento del taglio del nastro uf-ficiale. L’ex presidente del-l’Ordine degli architetti An-gelo Monti ha rincarato la do-se su queste colonne: «Misembra proprio che l’abbianoabbassato».

Non era un’impressionesbagliata: l’opera è davvero piùbassa rispetto al progetto ini-ziale. A svelare l’arcano sono idocumenti ufficiali. Il proget-

Giallo svelatoCon la variante di febbraiol’altezza a terra è scesaa 14,25 metricontro i 15,60 iniziali

Appena il monumen-to di Daniel Libeskind erastato posizionato in fondo alladiga foranea, tantissimi coma-schi avevano detto: «Mel’aspettavo più alto». E l’hanno

Opera di Libeskind, la sorpresaSi è abbassata di un metro e 35

Il nuovo monumento sul tondello in fondo alla diga foranea

Da Porta Torre

Gli studenti di Como ancora in piazza, questa mattinacon un corteo che partirà da Por-ta Torre alle 8.30 e scenderà ver-so la città murata. «Venerdì scenderemo di nuovo per le strade – scrive l’Unione degli studenti di Como - per ribadire ilnostro dissenso alla Buona scuola. Il governo ha approvato la riforma d’estate, mentre le scuole erano chiuse, dimostran-do ancora una volta la propria incapacità di ascoltare le stu-dentesse e agli studenti». Que-sto corteo si chiama “Vogliamo potere”, è supportato anche dal coordinamento universitario Link e dalla Rete della cono-scenza.

Ecco il percorso, concertatoinsieme alla Polizia Locale e al settore Mobilità del Comune di Como: Largo Miglio, via C. Can-tù, via Giovio, piazza Medaglie d’Oro, via Vittorio Emanuele II, piazza Duomo, via Plinio, piazzaCavour, via Fontana, piazza Vol-ta, via Carcano, piazza Mazzini, via Diaz, via Cinque Giornate, via Volta, via Indipendenza, via Diaz, via Giovio, via Cantù, Lar-go Miglio. La manifestazione terminerà intorno alle 12.

Oggi corteodegli studenticontrola riforma

PAOLO MORETTI

MICHELE SADA

Il direttore ammini-strativo dell’Asl di Como, Giancarlo Bortolotti, è statocondannato dal Tribunale di Milano a nove mesi di reclu-sione (con la sospensione con-dizionale della pena) per tur-bativa d’asta. Il pubblico mini-stero Grazia Colacicco, nellasua requisitoria, aveva chiestouna pena ben più severa, a unanno e 10 mesi, ma i giudici hanno assolto il numero duedell’Azienda sanitaria localedall’accusa di falso.

La vicenda giudiziaria - nonl’unica che vede coinvolto Bor-tolotti - affonda le sue radici al-la fine del 2011, quando il diri-gente dell’Asl lariana era re-sponsabile degli acquisti e de-gli appalti all’ospedale Civile diLegnano. Quell’anno vennebandita una gara da 18 milionidi euro per il servizio qua-driennale di pulizia e sanifica-zione dei reparti.

L’indagine

L’inchiesta dei Nas dei carabi-nieri era nata dopo una segna-lazione da parte della Uil re-gionale. Uno dei dirigenti del-l’ufficio appalti dell’ospedale aveva infatti raccontato che,nel bel mezzo della gara, Bor-tolotti gli aveva inviato una bu-sta aperta con all’interno la graduatoria con i punteggi tec-nici già assegnati alle aziendepartecipanti alla gara, e questononostante il comitato tecnico

La sede dell’Asl di Como in via Pessina: Giancarlo Bortolotti per il momento mantiene la carica

Appalti, condannato il numero due dell’AslLa sentenza. Il tribunale di Milano ha inflitto 9 mesi al direttore amministrativo Bortolotti per turbativa d’astaI fatti si riferiscono a una gara da 18 milioni di euro all’ospedale di Legnano. Assoluzione per l’accusa di falso

- di cui Bortolotti non facevaparte - non si fosse ancora pro-nunciato.

La segnalazione fece scatta-re l’inchiesta, sfociata quattroanni dopo in un processo nelquale l’attuale direttore ammi-nistrativo dell’Asl è uscito conuna condanna a 9 mesi di re-clusione.

Lui, dal canto suo, ha sem-pre professato la sua innocen-za. Nelle sue conclusioni il di-

fensore, l’avvocato ClaudioSchiaffino, aveva sollecitatol’assoluzione con formula pie-na da tutte le accuse. Richiestaaccolta solo per la parte sul re-ato di falso (relativa alla falsifi-cazione del registro di gara)ma non sulla turbativa d’asta.

L’altro grattacapo

Ed è sempre di turbativa d’astache si parla in un altro procedi-mento penale che vede coin-

volto lo stesso Bortolotti. Sitratta di una serie di appalti (truccati secondo l’accusa) cheavrebbero favorito la società dinoleggio auto Kaleidos.

Nel marzo scorso il Tribu-nale di Milano, davanti al qualeerano comparsi una ventina diimputati (tra i quali GiancarloBortolotti) ha accolto il ricorsodegli avvocati degli imputati etrasferito per competenza il procedimento a Busto Arsizio.

� Il dirigenteè coinvolto in un altroprocesso assiemea venti imputati

Scheda

A Como

dal 2012

L’ha scelto

Bollina

Il direttore generale dell’Asl di

Como Roberto Bollina scelse

Giancarlo Bortolotti come diret-

tore amministrativo nel febbraio

2012. Aveva preso il posto di

Daniela Bianchi, nell’ambito di un

curioso “scambio”: Bianchi era

passata da Como all’azienda

ospedaliera di Legnano, Bortolot-

ti aveva fatto il percorso inverso.

Bortolotti era infatti direttore

amministrativo all’azienda

ospedaliera di Legnano, Abbiate-

grasso, Cuggiono e Magenta.

Prima ancora era stato responsa-

bile del Dipartimento ammini-

strativo degli Istituti clinici di

perfezionamento di Milano,

economo all’Istituto ortopedico

Gaetano Pini e all’Asl di Varese.

Giancarlo Bortolotti, 62 anni

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LA PROVINCIA

Cintura 35VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

CASNATE CON BERNATE

ELEONORA BALLISTA

Dopo trentacinque annidi attività, chiude la lavanderia diCasnate. A fine anno AntoniettaD’Angelo abbasserà la saracine-sca di via Contrada Grande 30.

«Mi dispiace moltissimo – di-ce - In questi giorni non faccio altro che comunicare la notiziaai clienti man mano che arrivanoin negozio. E mentre parlo, mi prende sempre la commozione,al punto che scappa anche qual-che lacrima. Vorrei ringraziare tutti per questi anni di lavoro e per l’affetto che mi hanno sempredimostrato».

L’anticipo

La D’Angelo sarebbe andata in pensione l’anno prossimo, ma daqualche tempo a questa parte ilgiro d’affari della lavanderia è drasticamente calato e questo leha fatto anticipare la decisione.

«Dal 2013 – spiega – quandoc’è stato il cambio di viabilità quiin centro paese con l’avvio dellazona a traffico limitato, il transitodelle autovetture è innegabil-mente calato, e la conseguente difficoltà di parcheggiare in piaz-za del municipio ha fatto sì che

Antonietta D’Angelo nella sua lavanderia

Chiude la lavanderia

«La zona senza traffico

mi ha tolto la clientela»

Casnate. Da gennaio addio all’ultimo lavasecco del paeseLa titolare: «Troppe difficoltà di posteggio in piazza»«In 35 anni ho lavato gli abiti da sposa di madri e figlie»

molti dei miei clienti smettesse-ro di frequentare il negozio».

«Veniva gente fin da Cavalla-sca – prosegue la signora – qual-cuno arrivava addirittura da Co-mo, col bus, per portarmi i capida lavare. Ci sono persino alcuniclienti affezionati, di Fino Mor-nasco che, venendo in lavanderianegli ultimi tempi, sono incappa-ti nella multa per avere violato laZtl. Pur di mantenere il rapportocon loro ho fatto servizio a domi-cilio, andando a ritirare le cose dalavare e riportando poi il paccodella roba stirata direttamente acasa loro».

E motivo di crisi, in parte, sonostate anche le lavanderie a getto-ne di nuova generazione:

«Quel tipo di servizio – spiegala D’Angelo - in verità mi ha por-tato via una parte della clientela

che si rivolgeva a me per lavarele coperte e i piumoni nel cambiodi stagione, ma chi vuole far lava-re un capo delicato continua a scegliere la lavanderia tradizio-nale perché c’è una cura maggio-re».

Oltre il commercio

C’è poi un aspetto del tutto ro-mantico nel gestire un’attività come la lavanderia in un piccolocentro abitato: «Io sono qui da talmente tanti anni – racconta -con i clienti si è instaurato un rapporto personale che va oltrela relazione commerciale. Mi è capitato più di una volta di vederpassare le generazioni: ho lavatol’abito da sposa della mamma eanche quello della figlia, per poivedermi portare in negozio, ma-gari, il completino del battesimodella nipote. Quando ho comin-ciato a lavorare a Casnate ero molto giovane e non abitavo in paese, venivo da Cermenate; e quando il precedente proprieta-rio ha lasciato l’attività l’ho rile-vata io. Dopo due anni ho presocasa a Casnate e da trentacinquesono in questo negozio che ora lascio con una punta di rammari-co».

� «Quandoho cominciatoa lavorare quivivevo ancoraa Cermenate»

La “rivale”: «L’avrei rilevataMa mi manca il personale»

«Se avessi avuto un po’di personale in più l’avrei rileva-ta io la lavanderia di Casnate». A parlare è Lorena Carletti proprietaria del negozio Lava-secco Emi di Bernate. Quando la signora D’Angelo chiuderà i battenti lei resterà l’unica la-vanderia in paese. «A dire la ve-rità io ho già una parte della miaclientela che viene da Casnate, anche se molto del lavoro lo rac-colgo da fuori paese perché mi

occupo anche di alcune gestioniindustriali, accanto al lavoro per i privati. Purtroppo sono dasola in negozio perché gestire del personale, parlo per espe-rienza, ha costi troppo elevati».

«Ho rilevato il negozio diBernate nel 2005 – spiega – an-che se questa lavanderia, nella quale ho imparato il lavoro pri-ma come dipendente, c’è da cir-ca trent’anni». E.Bal.

LIPOMO

Corsi di danzaper bimbi e ragazzi

Corsi di danza al New La-rio Park di via Olimpica 1:baby (dai 3 ai 10 anni) ejunior (dagli 11 ai 16). Le-zioni il martedì dalle 16.30alle 17.30. Previste lezionigratuite di prova. Info ainumeri: 333.8013898 e333.7309506. P.SAR.

LIPOMO

Il melodrammanell’auditorium

Domenica alle 21 nell’au-ditorium San Vito di viaCantaluppi 572, a Lipomo,ci sarà il concerto “CastaDiva”. Le più belle arie delmelodramma saranno ese-guite da Giovanni Lo Dato(clarinetto) e da Marco Ca-sartelli (pianoforte). In-gresso libero. P.SAR.

TAVERNERIO

Minivolleycon la Comense

La Polisportiva Comenseha organizzato un corso diminivolley per bambinidelle scuole elementari. Siterrà nella palestra comu-nale il lunedì e il mercoledìdalle 16.45 alle 18 a partireda lunedì. Per informazio-ni: 349.2272887. P.SAR.

CERNOBBIO

Fuochi d’artificioa Villa d’Este

Fuochi d’artificio domanialle 21,30 nello specchio dilago antistante Villa d’Estea Cernobbio. Trattandosidi una manifestazione pri-vata, lo spettacolo può es-sere annullato senza pre-avviso. M.LUP.

2009 di “Barabitt”, libro scritto con Graziella Monti in cui rie-vocava le vicende legate agli scritti ritrovati presso l’istituto Somaini di San Fermo, questo racconto continua nel desideriodi Marisa di portare alla luce sto-rie e personaggi drammatica-mente esistiti, di cui c’è solo una traccia in documenti di archivio,senza sentimento, né narrazio-ne. «Mi appassiona scrivere fa-cendo rivivere figure che hanno avuto esperienze tormentate, destinate all’oblio dice - riscrivo di donne senza patria, senza fa-miglia». P.Mas.

San Fermo della BattagliaL’autrice ha raccontato

un fatto realmente accaduto

nel 1890 a Cadenabbia

e rintracciato in archivio

È Marialuisa Righi, 62 anni, per tanti semplicemen-te Marisa o “la mamma dei gat-ti”, la vincitrice della sezione racconti del quarto Premio in-ternazionale di letteratura Alda Merini.

Marisa è stata premiata aBrunate grazie al racconto “La rimozione di Elena” in cui ro-manza un fatto drammatico, re-almente accaduto nel 1890 a Ca-denabbia, di cui c’è traccia nei documenti conservati all’Archi-vio di Stato a Como.

«Di quel luogo ricordo soloche era terribilmente bello e scoprii quanto è facile piangere: piangevo scrutando l’acqua del lago, grigia e ferma, come gli oc-chi di mia madre – si legge nel racconto - piangevo contem-plando i monti intorno, pieni di un autunno senza pioggia: non era dolore, ma qualcosa di similea un incantesimo che svuotava la mente».

Dopo la pubblicazione nel

Il Premio Merinia Marialuisa Righiper l’oblio di Elena

Marialuisa Righi

Montorfano

L’associazione “Ilmio Madagascar” che ha sedein via Molino 20, a Montorfa-no, si mobilita per aiutare lamissione di padre GiovanniCorselli a Bemaneviky acqui-stare l’arredamento (a comin-ciare dai banchi) di una scuolanel distretto di Marodimaka,situato nel Nord dell’isola del-l’oceano indiano.

Per questo ha organizzatonell’aula magna delle scuoleprimarie di via Del Dosso 1 untorneo di burraco che si dispu-terà mercoledì 21 ottobre dal-le 20.30. È prevista una quotadi iscrizione di 15 euro checomprende anche il buffet abase di pizza e

Con lo stesso obiettivo, haorganizzato anche una tom-bolata per domenica 18 otto-bre a partire dalle 15. Al termi-ne sarà offerta una merenda atutti i partecipanti. La tombo-lata si svolgerà sempre nel-l’aula magna delle elementaridi via Del Dosso 1.

Per le iscrizioni e per mag-giori informazioni, telefonareai numeri 335.6198457,338.6901389 e 338.7568650. P.Sar.

Burracoe tombolataper aiutareil Madagascar

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LA PROVINCIA

37VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

SALA COMACINA

MARCO PALUMBO

Caos traffico lungo la statale Regina, intervengono i carabinieri. Nessuna azione conlampeggianti e inseguimenti, ben inteso, ma una serie di con-trolli mirati – ripetuti tra marte-dì e mercoledì e salutati con fa-vore da residenti, pendolari e da molti addetti ai lavori – per far ri-spettare l’ordinanza Anas (la numero 70 dello scorso 31 mar-zo) che regolamenta il traffico pesante lungo la Regina, nel tratto Argegno-Menaggio.

Che cosa prevedeI risultati non si sono fatti atten-dere. I militari della Compagnia di Menaggio, guidati dal capita-no Andrea Romanelli, hanno sanzionato una dozzina di auti-sti di mezzi pesanti che non ri-spettavano i dettami dell’ordi-nanza, che – lo ricordiamo – pre-vede il divieto di transito 6.30-14per i mezzi oltre gli 8 metri e 60 diretti da Menaggio a Como e dalle 14 alle 19,30 in direzione opposta. In pratica al mattino si può salire verso Menaggio (ma non scendere), al pomeriggio l’esatto contrario.

Peraltro il documento targa- Tutti in coda all’alba: la foto è stata scattata alle 6.45 di martedì

Regina, multe ai camion troppo pesanti«Ma sono spariti i cartelli di divieto»Sala Comacina. Controlli dei carabinieri per verificare il rispetto dell’ordinanza del prefettoUna dozzina di contravvenzioni anche se c’è chi si lamenta per la scarsa informazione

to Anas prevede alcuni distin-guo, decisamente rilevanti: dal-l’ordinanza sono esclusi i mezzi che caricano e scaricano “perso-ne o merci” nei Comuni da Arge-gno e Menaggio.

I controlli, cui hanno parteci-pato anche i militari delle stazio-ni competenti, sono stati effet-tuati a Sala Comacina ed Ossuc-cio. Al di là del valore pecuniariodella sanzione (85 euro), l’ope-razione “viabilità” ha portato si-curamente ad avere una foto-grafia esatta della situazione, dopo che – anche negli ultimi giorni – si sono verificate code e ingorghi, dovuti a incontri ravvi-cinati tra “bisonti della strada” nelle strettoie di Colonno, Sala Comacina e, in parte, Ossuccio.

I controlli dei carabinieri nonsono sfuggiti all’occhio attento di molti automobilisti. L’ordi-nanza dell’Anas scade il prossi-mo 31 ottobre e già si attendono nuovi provvedimenti. I militari dell’Arma sono in buona compa-gnia. Anche la polizia locale del-la Tremezzina ha effettuato in questi mesi numerosi controlli. «Molti autisti di mezzi pesanti hanno lamentato l’assenza di cartellonistica – conferma il co-mandante della polizia locale,

Massimo Castelli - Hanno fat-to notare che anche il cartello re-cante i divieti presente in zona Camogge non c’è più. E senza un’adeguata informazione, è difficile far rispettare l’ordinan-za».

Coinvolta la polizia localeAnaloghe osservazioni sarebbe-ro state fatte anche ai militari dell’Arma. Dunque, quello della cartellonistica, rappresenta unaproblematica da mettere “sul piatto”, anche nei futuri incon-tri tra prefettura, amministra-tori, Anas e Associazioni di cate-goria. I carabinieri, nelle ultime quarantotto ore, hanno dato un segnale importante. Ora, però, bisognerà dare seguito ai con-trolli. «E’ capitato anche di ri-spedire indietro mezzi pesanti che avrebbero potuto causare disagi davvero notevoli al traffi-co nelle ore di punta – aggiunge Castelli -. Con un’adeguata se-gnaletica, ben visibile e non stile“francobollo”, sono sicuro che lasituazione migliorerebbe note-volmente». Il 31 ottobre è dietrol’angolo. E c’è anche chi si è cau-telato, facendo arrivare i mezzi con le derrate alimentari (ad esempio) già alle 6.

Lago e Valli

Ogni giorno più di 12 mila veicoliIncolonnati già alle 6 del mattinoARGEGNO

«Basta con i gufi! Se la variante della Tremezzina ser-ve, basta chiederlo a chi marte-dì mattina alle 6.30 era già in co-da e ci ha messo tre quarti d’orada Ossuccio a Colonno. Stiamo parlando di persone che si sta-vano recando al lavoro. O a chi ieri poco dopo mezzogiorno è stato fermo quaranta minuti a Sala Comacina. Un film già vi-sto troppe volte. Ne va della

qualità della vita dei cittadini. La variante è fondamentale peril territorio, il resto sono solo parole». Parole durissime quel-le del consigliere regionaleFrancesco Dotti, per molti an-ni sindaco di Argegno.

A supporto di questo pensie-ro accalorato, porta alcuni dati relativi al traffico – di fatto al collasso – contenuti in una rela-zione della Provincia, oggi rivi-sta ed effettuata nel tratto di

statale tra Argegno e Colonno. Oggi transitano circa 6mila vei-coli al giorno in direzione Comoe almeno altri 6mila in direzio-ne opposta. Ciò che più preoc-cupa sono però i 15 (e più) “vei-coli eccezionali”, cioè oltre i 19 metri, che ogni giorno passano dalle tre strettoie del Centro la-go, paralizzando il traffico. Si tratta di carichi che minano le strutture di sostegno della vec-chia Regina. E così si passano le

ore in coda. Secondo le ultime rilevazioni, suffragate anche dai dati in possesso delle polizielocali, il picco del traffico lo si haal venerdì mattina, tra le 7 e le 8(spesso tra le 7 e le 9). «Non se ne può più – conferma Dotti -. La gente è stufa. E adesso la va-riante la chiede ancor più a granvoce. Anzi la esige. RegioneLombardia la sua parte l’ha fat-ta. Non era facile “strappare” il decreto di Via (Valutazione Im-patto Ambientale). Pur con al-cune prescrizioni il documentoc’è ed è stato approvato. Ora la parola passa al Governo. Regio-ne Lombardia ha fornito l’as-sist. Tocca a Roma segnare il goldecisivo».

In effetti, la coda di martedì

all’alba (o quasi) è una novità as-soluta per il territorio. Tanto che, sui social network, sono state diverse le foto pubblicate, tutte accompagnate da com-menti decisamente pepati. «So-no le 7 e in mezzora avrò fatto sie no un chilometro. Ma questa variante quando la fanno?», uno su tutti. Ieri stesso film, questa volta però – come detto –poco dopo mezzogiorno. Quan-to ai dati di traffico, c’è anche unaltro dato che balza all’occhio: ilpicco del traffico “veicolare”, cioè formato da autovetture e motocicli, lo si ha il mercoledì tra le 16 e le 17. Dati tutti perfet-tamente riscontrabili da chi la statale Regina la vive quotidia-namente “sul campo”.

MenaggioIl promettente golfistaera morto a 15 anniLa manifestazionedomani al Lido Giardino

Amici, soci del Golf Club e tante persone sensibili vogliono tenere vivo il ricordo diTeodoro Soldati, il golfista di 15anni di Cantù, ma originario di Laino e iscritto al Golf club Lan-zo, strappato alla vita a luglio da una leucemia fulminante.

Domani, sabato, al Lido Giar-dino si svolgerà una serata con cena e musica dal vivo: il costo diadesione è di 50 euro e l’intero ricavato verrà destinato al Co-mitato Maria Letizia Verga, im-pegnato da anni nel sostegno della ricerca scientifica contro laleucemia infantile.

Una serata in ricordo di Teo-doro con un gesto tangibile di solidarietà: il modo più bello peronorare la memoria di un ragaz-zo portato via da una terribile malattia nel fiore degli anni. Eraormai più di una promessa del golf nazionale: nella sua ancor breve carriera si era infatti già aggiudicato ben cinque tito-li tricolori e nel maggio scorso si era classificato al primo posto nel Campionato nazionale Me-dal/Trofeo Franco Bevione, da-vanti a navigati campioni. A lu-glio aveva accusato un malore proprio mentre era impegnato in una competizione all’estero. Una volta rientrato a casa, ecco la terribile diagnosi: una leuce-mia fulminante che se l’è portatovia in pochi giorni. Il suo dram-ma ha avuto un’eco nazionale per via della promettente car-riera golfistica che attendeva. G. Riv.

Leucemia,raccolta fondinel ricordodi Teodoro

Teodoro Soldati

Racing, scuderia motociclisti-ca finita sotto la lente degli in-quirenti ticinesi a metà luglio eculminata con l’arresto del pa-tron Giovanni Cuzari (tornatoa piede libero il 12 agosto).

Adria Costruzioni ha ancheproblemi sindacali visto che isuoi 54 dipendenti non ricevo-no lo stipendio da due mesi.Motivo per cui i dipendenti, lunedì pomeriggio, hanno de-ciso di dar tempo alla proprie-tà fino a venerdì prossimo (il16 ottobre) per pagare i salariarretrati. In caso contrariotutti gli operai smetteranno dipresentarsi al lavoro e portareavanti i cantieri.

I Cambria sono molto cono-sciuti in tutta la Valle Intelviproprio per la loro attività.

tendo parecchie piste investi-gative. Tra le ipotesi quella chei Cambria – la cui azienda è at-tualmente attiva su parecchicantieri – abbiano fornito do-cumentazione falsa alla bancaper ottenere dei crediti. L’exdirettore di banca deve dun-que presumibilmente chiarirecon gli inquirenti il suo ruolonella vicenda. Il sospetto è cheabbia falsificato documentiper ottenere il placet della se-de centrale dell’istituto e quin-di concedere all’impresa la li-quidità richiesta.

L’altra riguarda il contrattodi sponsorizzazione che laAthinà Lux (altra società dellafamiglia Cambria, che produceocchiali di lusso) aveva firma-to a inizio anno con la Forward

(una Sagl con uffici in via Ma-raini a Pregassona, ma sede le-gale a Gravesano) FilippoCambria - arrestato - e il diret-tore finanziario. Il presidente(e fondatore) dell’impresa edi-le, Adriano Cambria (padredi Filippo) e pure di Pellio In-telvi sarebbe invece all’estero.

Sotto torchio anche un luga-nese di 47 anni, ex direttore dibanca, per il quale il Ministeropubblico ha disposto l’arresto.

Gli inquirenti stanno bat-

nanziari e che coinvolgono an-che la “Adria Costruzioni”,amministrata dallo stessoCambria.

Secondo le notizie che fil-trano dalla Confederazione,sono tre le persone finite nelmirino del Ministero pubblicoin merito al “caso” Adria Co-struzioni, l’impresa edile già alcentro della cronaca per pro-blemi finanziari. Nei guai sonofiniti, come detto, l’ammini-stratore delegato della società

Canton TicinoLa sua azienda“Adria Costruzioni”accusata di reati finanziariMolto conosciuto in Valle

Ha fatto rumore lanotizia, arrivata dalla Svizze-ra, dell’arresto di un noto im-prenditore di Pellio Intelvi,Filippo Cambria. Il tutto nel-l’ambito di un’indagine che ri-guarda alcuni presunti reati fi-

Arrestato in Svizzeraimprenditore edile di Pellio

Inchiestain Svizzera

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40 LA PROVINCIA

VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

[email protected]. 031 582311 Fax 031 582421

Ernesto Galigani [email protected] 031.582354, Emilio Frigerio [email protected] 031.582335, Nicola Panzeri [email protected], 031.582451, Pier Carlo Batté [email protected] 031.582386,

Roberto Caimi [email protected] 031.582361, Andrea Cavalcanti [email protected], 031.582334, Enrico Romanò [email protected] 031.582484/487, Anna Savini [email protected] 031.582353

«Territorio sfregiato dall’autostrada. E ora pure la beffa» La Pedemontana non

è solo la tangenziale. E in quantoa tariffe, alla tratta principale è andata perfino peggio.

I sindaci della Bassa comascanon vogliono rassegnarsi alla stangata su un’autostrada che ha modificato il territorio. Ma sull’adesione al comitato coma-sco “No-pedaggio” si spaccano. Una parte allargherà le fila del gruppo già costituito, i leghisti invece non ci stanno.

«È una iniziativa politica - di-ce il sindaco di Rovello Porro, Gabriele Cattaneo - Il pedag-gio va pagato finché l’investi-mento non è stato compensa-to».

La base di partenza comunesta nei pedaggi definitivi ancora più alti di quelli preannunciati, fino al 44% in più.

Difficilmente la Pedemonta-na solleverà la Novedratese dal carico di traffico di circa 30 milaveicoli al giorno, comparabile a quello di un’autostrada, con la tratta A da Cassano Magnago a Lomazzo al prezzo di 3,08 euro dal 1° novembre e la tratta B1 da Lomazzo a Lentate sul Seveso a 1,64 euro dal 5 novembre. In to-tale fanno 4,72 euro di sola an-data. Un pendolare che utiliz-zasse la nuova autostrada cin-que giorni a settimana per anda-ta e ritorno spenderebbe 188,8

euro al mese; un camion o un pullman 325,6 euro.

L’iniziativa di reazione alletariffe stellari sull’asta principa-le era stata preannunciata a Lo-mazzo dal sindaco Valeria Ben-zoni. «Questi prezzi sono una follia - afferma - ma non faremo nessun nuovo comitato. A mag-gior ragione colgo occasione perchiedere a tutti sindaci di batter-si con il comitato di Como ancheper la nostra tratta. Insieme, senza nessun colore politico. Aggiungeranno le istanze della Bassa comasca perché va a van-taggio di tutti e perché il territo-rio deve restare unito se voglia-mo ottenere qualcosa.».

«C’è stato uno sfregio al territo-rio - dichiara - Nemmeno io vo-glio che si strumentalizzi il pro-blema per un fine politico ma voglio anche capire perché il co-sto è così alto. Poniamo la que-stione a Regione e Governo».

La preoccupazione inoltre ri-guarda la prosecuzione del trac-ciato oltre la tratta B1: la gara scadeva a settembre ed è stata prorogata perché nessun istitu-to bancario si è presentato per il finanziamento necessario.

«Noi abbiamo il problemacronico del traffico di attraver-samento - dice Danilo Caironi, sindaco di Limido Comasco - Temo che senza la prosecuzionedell’opera almeno fino al tratto della Milano-Meda non cam-bierà nulla». F.Man.Elena Daddi (Bregnano)

L’appello è rivolto alla Regio-ne perché si faccia portavoce con Pedemontana e con il mini-stero delle Infrastrutture. «Al presidente della Regione Ro-berto Maroni - aggiunge - dico che i sindaci si rendono perfet-tamente conto della situazione. Chiediamo almeno di tornare alle ipotesi di pedaggio prece-denti. Ci siamo trovati con un progetto vecchio 25 anni che non è stato modificato e ha crea-to danni al nostro territorio sen-za portare alcun vantaggio».

Si schiera a favore dell’appel-lo anche Elena Daddi, sindaco di Bregnano, anche se finora non aveva aderito al comitato:

OLGIATE COMASCO

FRANCESCA MANFREDI

La Pedemontanastava funzionando ma i pe-daggi stellari della tratta A,sommati alla tangenziale apagamento, in men che non sidica riporteranno tutto iltraffico da Varese a Como sul-la Varesina.

Così la pensano i sindacidell’Olgiatese dopo aver spe-rimentato direttamente l’im-patto positivo del sistema au-tostradale sul proprio terri-torio. «Alla luce delle cifrepubblicate sarebbe utile ag-giungere un punto sulla trattaA al documento contro il pe-daggio condiviso dai sindaci»,afferma Maria Rita Livio,sindaco di Olgiate Comasco epresidente della Provincia.

I tempi

L’area olgiatese viene appenasfiorata dall’opera con la tan-genziale di Como che sbucatra Villa Guardia e LurateCaccivio, eppure ad oggi sem-bra la zona che ha avvertito lericadute più significative epiù positive. Sono legate inparte alla tangenziale di Co-mo, 2,4 chilometri che porta-no direttamente ad Albate, inparte alla tratta A da CassanoMagnago a Lomazzo, 14,5 chi-lometri che accorciano di 15minuti la distanza tra Como eVarese rispetto alla provin-ciale che attraversa l’Olgiate-

La tangenziale di Como al

centro del dibattito sul

pedaggio da pagare

Comuni divisi e polemiche

se. Finora tutto è stato gratui-to perché la Regione ha com-pensato il mancato introitonel periodo dell’Expo, dal 1°novembre la tangenziale co-sterà 62 centesimi e la trattaA 3,08 euro che vanno som-mati agli 1,50 euro del casellodi Cavaria, passaggio neces-sario a chiunque voglia anda-re sulla Pedemontana.

«Fino all’inizio dell’annoper andare a Villa Guardiac’era la coda fino al semaforodi Caccivio e ci voleva unquarto d’ora, adesso la facciodue o tre volte al giorno e cimetto due minuti sia prove-nendo da Olgiate, sia da viaRepubblica», afferma AnnaGargano, sindaco di Lurate.L’effetto-Pedemontana in-somma c’è stato eccome, e sene sono accorti tutti. «Dall’al-tra parte si è intasata via Re-pubblica - prosegue il sindaco- ma il traffico si compensadall’altra parte e nel comples-so è decisamente meno inten-so. Con quei pedaggi altissimitornerà tutto come prima. Ciattiveremo con altre iniziati-

Allarme traffico«Con il pedaggiopeggio di prima»Viabilità. I timori dei sindaci di Olgiate e di Lurate«La tangenziale a pagamento ci farà tornare al passato»

� Anna Gargano:«Solo due minutiper andarea Villa GuardiaPrima erano 15»

ve per evitarlo». Iniziative che, almeno da

parte del sindaco, non avran-no un’impronta politica co-me sostengono gli esponentidel centrodestra.

La protesta

A Lurate Caccivio è stataaperta la raccolta firme con-tro il pedaggio della tangen-ziale di Como e ieri sera è sta-to portato in Consiglio comu-nale l’ordine del giorno pro-posto a diversi comuni dal co-mitato “No-pedaggio”. Sonostate raccolte finora più di600 firme. «Lungi da me far-ne un discorso partitico, quel-lo che desidero è che le operepubbliche siano a serviziodella cittadinanza. Adesso michiedono se loro che vanno allavoro valgono meno dei visi-tatori dell’Expo».

L’ordine del giorno controil pedaggio passerà dal consi-glio comunale di Olgiate gio-vedì prossimo. Il sindaco RitaLivio conferma gli effetti po-sitivi della Pedemontana sul-la viabilità locale e spera in uncorrettivo.

«Sono cifre fuori da ogniragionevolezza - afferma - so-no tratte percorse quotidia-namente da gente che va al la-voro. I comuni dell’Olgiatesehanno condiviso il documen-to sulla tangenziale e speranoin tariffe sostenibili sull’astaprincipale».

Il confronto

LOMAZZO A9/A8

MALPENSA MALPENSA

Cislago

Mozzate

Solbiate Olona

Interc. A8/A36

Lunghezza percorso

PEDAGGI INTERMEDI

Lunghezza percorso

Tempopercorrenza

Tempopercorrenza

Consumo carburante

LomazzoCislago

CislagoMozzate

MozzateSolbiate Olona

Solbiate OlonaInterc. A8/A36

Consumo carburante

Costopedaggi

Costopedaggi

Costo totale

Costo totale

33 Km 42 Km

37 min. 43 min.

3,54 € 4,32 €

3,08 € 0 €

6,62 €

1,12 €

0,53 €

1,12 €

0,31 €

4,32 €

IL RIFERIMENTODELLA SIMULAZIONE

È UN’UTILITARIA CHE VIAGGIA A BENZINA

1,5 €

al litro

LOMAZZO A36Pedemontana

Page 8: DA PAGINA 53 A PAGINA 60 Farsa stadio, ma il via libera è ... · sull’orientamento, invito qualche docente a tenere per loro una lezione universitaria, magari in lingua inglese,

LA PROVINCIA

41VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015

E Como tratta: «Vogliamo sconti a residenti e pendolari»COMO

«Almeno i residenti dovrebbero essere esentati dal pagamento del pedaggio, altri-menti le tangenziali sono inuti-li». L’auspicio e l’appello non è arrivato dal comitato comasco “No-pedaggio” ma dal sindaco di Varese Attilio Fontana, quo-ta Lega Nord e da sempre vicino al presidente della Regione Ro-berto Maroni.

Ma l’ipotesi dell’esenzioneviene esclusa dal sottosegreta-rio alla giunta regionale Ales-sandro Fermi che sta parteci-pando alle trattative con le so-cietà concessionaria e conce-dente, Pedemontana e Cal: di

certo non saranno gratuite, «fortemente scontate» per resi-denti e utenti abituali forse.

Di quanto non si sa, ma sareb-be questo il futuro probabile del pedaggio in tangenziale secon-do il consigliere regionale. «Ad oggi parlo di sconto e non di gra-tuità - chiarisce - Di gratuità nonho mai parlato. Quello su cui stiamo lavorando è una sconti-stica importante per alcune ti-pologie di utenti, in particolare residenti e pendolari. Non è im-portante il luogo di residenza ma la frequenza con cui si utiliz-zerà la tangenziale». L’obiettivo sarebbe quello di ottenere il massimo dello sconto possibile

sul pedaggio previsto di 62 cen-tesimi per l’intero tratto di tan-genziale, 2,4 chilometri da Villa Guardia ad Acquanegra, suddi-visi in 17 centesimi da Villa Guardia all’innesto con l’auto-strada A9 e in altri 45 centesimi dallo svincolo della A9 ad Ac-quanegra. L’esito delle trattativesarà comunicato da Roberto Maroni settimana prossima a Como durante un incontro pub-blico. La data non è ancora fissa-ta e non è noto se sarà prima o dopo l’audizione delle società interessate nella commissione regionale di giovedì 15 ottobre. Sta di fatto che con o senza l’eventuale sconto i flussi di traf-

fico a sud del capoluogo sembra-no destinati a sostanziali modi-fiche dovute agli squilibri del pe-daggio, proprio quello che i sin-daci riuniti nel comitato chiedo-no di correggere. Già con le tarif-fe di base gli utenti dell’autostra-da A9 da e verso Milano la pa-gheranno meno usando la tan-genziale rispetto al passaggio dalcasello di Grandate.

Chi passa dalla barriera con-tinuerà a pagare i vecchi 2,20 eu-ro comprensivi degli 80 centesi-mi di costo della tratta verso la Svizzera anche se non la percor-re. Chi prende la tangenziale in-vece pagherà solo il percorso sulla A9 Como-Milano, pari a Alessandro Fermi

1,40 euro, ai quali si sommerà la tariffa corrispondente al tratto di tangenziale percorso. Chi en-trerà o uscirà a Como pagherà 1,85 euro (1,40 euro di A9 + 0,45 di tangenziale), chi entrerà o uscirà a Villa Guardia 1,57 euro (1,40 euro di A9 + 0,17 di tangen-ziale).

«La compensazione dellatangenziale parificando il costo di tutte le uscite al casello di Grandate non è possibile - dice Fermi - perché le tariffe previstesono quelle massime del Cipe. Sipossono scontare ma non si pos-sono alzare. Se ad Acquanegra sipagassero 2,20 euro vuol dire che faremmo pagare 80 centesi-mi per quel tratto di tangenziale,mentre il Cipe ha stabilito che il massimo è 45 centesimi». F. Man.

LA CURIOSITÀ

Ai varesottiva pure peggioAlla facciadi Maroni

AVarese non si pagaperché c’è Maroni»,riecheggia di tantoin tanto in quel diComo. In realtà i va-

resotti hanno subito una doppiabeffa. Non solo la tangenziale sipagherà, al contrario di quantoannunciato a mesi alterni daiprecedenti governi regionali, ma

si pagherà più di Como perun’opera meno funzionale chenon tocca nemmeno il capoluo-go. La tangenziale di Varese èlunga 3,4 chilometri, uno in piùdella tangenziale di Como, colle-ga Vedano Olona a Gazzada dovesi trova l’imbocco dell’autostra-da A8. La tariffa stabilita è di 1,01euro. Non ha uscite intermedie

che possono alleggerire il pedag-gio ma scorre parallela alla stra-da provinciale sp 57 che può an-cora essere utilizzata senza one-ri. Passa sotto a Morazzone, uncomune guidato da sette anni dalsegretario provinciale della LegaNord Matteo Bianchi, con duegallerie scavate nella roccia acolpi di mine che hanno fatto

sobbalzare i residenti per un pa-io d’anni. Non sono stati gli uniciperò, a giudicare dalle richiestedanni per vetri, infissi, portonidei garage danneggiati dalle vo-late: sono in buona compagniadegli abitanti di Lozza, il comunedi residenza del governatore del-la Lombardia Roberto Maroni. F. MAN.

ne anno, ma probabilmente an-che prima, sarà convocata latanto attesa conferenza dei ser-vizi che darà il via libera all’ap-palto della nuova Briantea.

Lo conferma il sindaco, cheaggiunge: «Una volta convocatala conferenza dei servizi, presu-mo che poi la stessa possa esse-re semplicemente una formali-tà». In sede di conferenza, i varienti interessati dovranno dare l’ok al progetto. La Regione e la Provincia hanno già dichiarato che tutto è a posto, manca sol-tanto il benestare dell’Anas. Un passaggio poco più che formale,ma fondamentale per dare il viadefinitivo alla realizzazione della tangenziale di Olgiate. «Mi sembra un buon risultato quello ottenuto con questo in-contro – conclude Livio – In una struttura così complessa com’è l’Anas, portare all’atten-zione del massimo dirigente la questione di una strada come lanostra che è piccolissima (poco più di due chilometri) e che è ungranello di sabbia nell’insieme delle problematiche nazionali dell’Anas, mi sembra una cosa non da poco». R. Cro.

tanto era perfettamente al cor-rente e informato dello stato dell’arte dell’iter di quest’opera,ma conosce di persona la realtàdi cui si stava parlando perché ha avuto modo di percorrere la Briantea più volte. Non c’è statopertanto bisogno di sottolinea-re oltre il dovuto la necessità delcompletamento di questa stra-da, perché sapeva perfettamen-te la mole di traffico che c’è, da lui stesso sperimentata, per cui ci siamo subito capiti». Entro fi-

OLGIATE COMASCO

«Ho ottenuto le rassi-curazioni che cercavo, un impe-gno del presidente dell’Anas a vedere di accelerare gli atti ri-guardanti la variante alla stata-le Briantea».

Così il sindaco, Maria RitaLivio, sintetizza l’esito dell’in-contro, a Roma, con l’ammini-stratore delegato, nonché pre-sidente dell’Anas, ingegner Gianni Vittorio Armani. Obiettivo dichiarato era solleci-tare la convocazione della con-ferenza dei servizi, in modo chepoi si abbia il via libera per il progetto esecutivo e l’appalto integrato della tangenziale di Olgiate: il tratto dalla Benedettaalla Lomazzo-Bizzarone, già fi-nanziato.

«A Roma è andata molto be-ne – afferma il sindaco – All’in-contro con il presidente Arma-ni erano presenti anche il re-sponsabile Anas per i rapporti istituzionali, Giorgio Altamu-ra, e gli onorevoli Chiara Bra-ga e Mauro Guerra. Il presi-dente dell’Anas mi ha fatto una promessa, che però non voglio svelare finché non avrò la cer-tezza dell’atto scritto di convo-cazione della conferenza dei servizi. Sono uscita dall’incon-tro molto soddisfatta, il presi-dente Armani è una persona molto seria. Mi ha fatto anche considerazioni sui tempi sem-pre troppo lunghi di queste e al-tre opere, su cui vuole cercare d’intervenire per snellirli un po’».

Non era sconosciuto nean-che al numero uno di Anas il problema del congestionamen-to della statale 342: «La famigliadell’ingegner Armani è di Vene-gono Superiore per cui, non sol-

Maria Rita Livio, sindaco di Olgiate Comasco e presidente provinciale

Briantea, Livio a Roma«Quella strada si farà»Olgiate Comasco. Vertice con il presidente dell’Anas«È una necessità, questa sarà la volta buona»

� Entro fine annola conferenzadei serviziper il via liberaalla variante

� Regionee Provinciagià d’accordosul progetto«Una formalità»

Rotatorie e peduncoliCosì sarà la nuova varianteOLGIATE COMASCO

La variante di Olgia-te partirà da via Repubblica,sotto la ditta Boselli, e s’im-metterà sulla Lomazzo-Biz-zarone.

Sarà realizzata una nuovarotonda di uscita sopra la zo-na artigianale di via Torino,dove sarà eliminata l’attualerotatoria e sostituita conun’altra, più spostata peròverso il Comune di Beregaz-zo.

Verrà realizzato anche unnuovo peduncolo che porteràa Beregazzo, mentre verràchiuso quello esistente.

Prevista la riqualificazio-

ne della strada provinciale 23fino all’innesto con l’attualestatale 342, compatibile conl’eventuale futura realizza-zione dell’autostrada.

La rotonda all’altezza del-l’intersezione tra la Lomaz-zo-Bizzarone e la via Milanosarà rifatta e portata più ver-so Appiano, dove arriverà lavariante di Olgiate; da lì per-correrà la provinciale fino alBennet, dove verrà realizzatauna nuova asta che andràverso Solbiate, fino a con-giungersi con la strada a fon-do cieco che porta alla rota-toria all’ingresso dell’Esse-lunga.

Bisognerà però rassegnar-si ad attendere qualche anno.Perchè è un lotto, quello dellavariante di Solbiate, che è an-cora tutto da progettare e fi-nanziare. La statale 342 Briantea