Riccardo Cerulli, Maggio 2013 1 Curriculum Vitae et studiorum del Dott. Riccardo Cerulli POSIZIONE ATTUALE Dal 4/5/2009 Ricercatore di III Livello con contratto a tempo indeterminato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare POSIZIONI PRECEDENTI Nel periodo 22/12/2005 - 31/10/2010 – Ricercatore di III Livello con contratto a tempo determinato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Nel periodo 07/06/2003 - 21/12/2005 - Assegnista di ricerca presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare FORMAZIONE SCOLASTICA Laurea in Fisica conseguita il 16 Luglio 1999 presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Roma "Tor Vergata" con la votazione di 110/110. Dottorato di ricerca in Fisica (XV Ciclo) conseguito a Marzo 2003 presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Roma "Tor Vergata". BORSE DI STUDIO Durante il periodo degli studi universitari ha ottenuto ogni anno l’esonero totale per merito dalle tasse universitarie. Nell’A.A. 97/98 ha ottenuto per merito un contratto di collaborazione a tempo parziale presso la Facoltà MM.FF.NN. dell'Università di Roma "Tor Vergata". In tale ambito ha svolto attività di assistenza didattica nel Corso di Laboratorio di Fisica del III anno. Nell’A.A. 98/99 è risultato vincitore di una borsa di studio annuale per laureandi messa a concorso dall’I.N.F.N. presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Nel Gennaio 2000 è risultato vincitore del concorso di ammissione al Dottorato di Ricerca in Fisica del XV Ciclo presso l'Università degli studi di Roma "Tor Vergata" con borsa di studio e ne ha regolarmente usufruito fino al conseguimento del titolo. CONCORSI Nel 2003 è risultato vincitore del concorso di cui al bando n. 9504/2002 per usufruire di un assegno di ricerca quadriennale per compiere la propria attività nell’ambito dell’esperimento DAMA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’I.N.F.N.. Nel Dicembre 2005 è risultato vincitore della SELEZIONE N° 2N/R3/ASTR per titoli ed esami per 11 posti di personale Ricercatore di III livello da assumere con contratto a tempo determinato indetta dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, risultando secondo nella graduatoria finale.
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CURRICULUM VITAE DI CERULLI RICCARDOusers.lngs.infn.it/~cerulli/download/CV_cerulli_may13.pdfNel 2003 è risultato vincitore del concorso di cui al bando n. 9504/2002 per usufruire
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Riccardo Cerulli, Maggio 2013 1
Curriculum Vitae et studiorum
del Dott. Riccardo Cerulli
POSIZIONE ATTUALE
Dal 4/5/2009 Ricercatore di III Livello con contratto a tempo indeterminato presso i Laboratori
Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
POSIZIONI PRECEDENTI
Nel periodo 22/12/2005 - 31/10/2010 – Ricercatore di III Livello con contratto a tempo
determinato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare
Nel periodo 07/06/2003 - 21/12/2005 - Assegnista di ricerca presso i Laboratori Nazionali del
Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
FORMAZIONE SCOLASTICA
Laurea in Fisica conseguita il 16 Luglio 1999 presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
dell'Università di Roma "Tor Vergata" con la votazione di 110/110.
Dottorato di ricerca in Fisica (XV Ciclo) conseguito a Marzo 2003 presso la Facoltà di Scienze
MM.FF.NN. dell'Università di Roma "Tor Vergata".
BORSE DI STUDIO
Durante il periodo degli studi universitari ha ottenuto ogni anno l’esonero totale per merito dalle
tasse universitarie.
Nell’A.A. 97/98 ha ottenuto per merito un contratto di collaborazione a tempo parziale presso la
Facoltà MM.FF.NN. dell'Università di Roma "Tor Vergata". In tale ambito ha svolto attività di
assistenza didattica nel Corso di Laboratorio di Fisica del III anno.
Nell’A.A. 98/99 è risultato vincitore di una borsa di studio annuale per laureandi messa a
concorso dall’I.N.F.N. presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Nel Gennaio 2000 è risultato vincitore del concorso di ammissione al Dottorato di Ricerca in
Fisica del XV Ciclo presso l'Università degli studi di Roma "Tor Vergata" con borsa di studio e
ne ha regolarmente usufruito fino al conseguimento del titolo.
CONCORSI
Nel 2003 è risultato vincitore del concorso di cui al bando n. 9504/2002 per usufruire di un
assegno di ricerca quadriennale per compiere la propria attività nell’ambito dell’esperimento
DAMA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’I.N.F.N..
Nel Dicembre 2005 è risultato vincitore della SELEZIONE N° 2N/R3/ASTR per titoli ed esami
per 11 posti di personale Ricercatore di III livello da assumere con contratto a tempo
determinato indetta dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, risultando secondo nella
graduatoria finale.
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PREMI
E’ risultato vincitore del secondo premio per la migliore comunicazione al Congresso SIF del
2003 nella sezione di Fisica Nucleare e Subnucleare.
PROGETTI DI RICERCA PER GIOVANI RICERCATORI
E’ stato ammesso al finanziamento nell’ambito del “Progetto Giovani Ricercatori”, Bando
2001, presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “Tor Vergata” per il progetto
dal titolo “Studio del decadimento del 130
Ba utilizzando uno scintillatore BaF2 come
rivelatore-sorgente in sito sotterraneo”. Il progetto è stato realizzato nell’ambito
dell’esperimento DAMA; i risultati ottenuti sono stati pubblicati sulla rivista Nucl. Instr. &
Meth. A525 (2004), 535.
RESPONSABILITA' ORGANIZZATIVE
Da Gennaio 2004 a tutt’oggi è il responsabile locale dell'esperimento DAMA ai Laboratori
Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Da Giugno 2003 a tutt’oggi è il responsabile dell'impatto ambientale (RAE) dell'esperimento
DAMA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Dal 2009 a tutt'oggi è il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) dell'esperimento DAMA
ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso
E' stato membro del Comitato Organizzativo Locale della Conferenza "eleventh international
conference on Topics in Astroparticle and Underground Physics, TAUP2009" organizzata
dall'INFN ai Laboratori del Gran Sasso nel Luglio 2009
E' stato membro del Comitato Organizzativo Locale del “Workshop On Next Dark Matter
Experimental Researches, WONDER2010" organizzato dall'INFN ai Laboratori del Gran Sasso
nel Luglio 2009
E' membro del Comitato Organizzativo Locale del “Workshop in Low Radioactivity
Techniques, LRT2013" organizzato presso ai Laboratori del Gran Sasso nel Aprile 2013
ATTIVITA’ EDITORIALI
E’ membro dell’Editorial Borad della rivista Journal of Modern Physics published by Scientific
Research Publishing (SCIRP) (http://www.scirp.org/journal/jmp)
PUBBLICAZIONI
E' coautore di oltre 160 pubblicazioni su riviste internazionali e su volumi di proceeding di
conferenze.
Dal database ISI al 10/05/2013:
- numero di pubblicazioni catalogate: 126
- prima pubblicazione: 1999 --> Età accademica: 13 anni
- numero di citazioni totali: 3783
- H-index: 32
Dal database SCOPUS al 10/05/2013:
- numero di pubblicazioni catalogate: 115
- prima pubblicazione: 1999 --> Età accademica: 13 anni
- numero di citazioni totali: 3246
- H-index: 32
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ALTRI CORSI SPECIALISTICI FREQUENTATI
I Corso Specialistico su “Programmazione Avanzata C in ambiente UNIX/LINUX” organizzato
dal C.N.A.F. dell’I.N.F.N..
“Short Course on GEANT4” organizzato nell’ambito della Conferenza “2004 Nuclear Science
Symposium & Medical Imaging”.
“Comunicazione e divulgazione della Fisica”, organizzato dall’INFN a Marino (RM), Dicembre
2009.
ATTIVITA’ DIDATTICA
Nell'A.A. 2012/2013 ha un Incarico di Docenza per il Corso di Laboratorio di
Sperimentazione di Fisica del Corso di Laurea Triennale in Matematica della Facoltà di
Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Roma "Tor Vergata"
Esercitatore e membro della Commissione d’esame nei Corsi di Laurea in Fisica e Matematica della
Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università di Roma “Tor Vergata” per i seguenti corsi:
Nell' A.A. 2012/2013
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
Nell' A.A. 2011/2012
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio di esperimentazionedi Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
- Laboratorio 2, Corso di Laurea in Fisica;
Nell' A.A. 2010/2011
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio di esperimentazionedi Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
- Laboratorio 1, Corso di Laurea in Fisica;
Nell' A.A. 2009/2010
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio di esperimentazione di Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
- Laboratorio 2, Corso di Laurea in Fisica;
Nell’A.A. 2008-2009
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio 1, Corso di Laurea in Fisica
- Laboratorio di esperimentazione di Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
Nell’A.A. 2007-2008
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio di Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
Nell’A.A. 2006-2007
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio di Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
Nell’A.A. 2005-2006
- Fisica 1, Corso di Laurea in Matematica
- Laboratorio 2, Corso di Laurea in Fisica
Nell’A.A. 2004-2005
- Fisica Modulo 1 e Modulo 3, Corso di Laurea in Matematica;
- Laboratorio di Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
Nell’A.A. 2003-2004
- Fisica Generale, Corso di Laurea in Matematica;
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- Laboratorio 2, Corso di Laurea in Fisica;
Nell’A.A. 2002-2003
- Laboratorio di Fisica, Corso di Laurea in Matematica;
- Laboratorio 1, Corso di Laurea in Fisica;
Nell’A.A. 2001-2002
- Esperimentazione di Fisica 2, Corso di Laurea in Fisica;
Partecipa, inoltre, alle commissioni di esame per i seguenti corsi: Corso di Radioattività (CdL
Specialistica Fisica); Corso di Metodologie sperimentali per la ricerca di processi rari (CdL
Specialistica Fisica).
PRESENTAZIONI A CONFERENZE
Ha partecipato a più di 35 Conferenze Internazionali svolte in Italia e all’estero nelle quali ha svolto
presentazioni orali sulle attività di ricerca dell’esperimento DAMA presso LNGS. Segue elenco
delle presentazioni principali:
International Workshop on Dark Forces at Accelerators, DARK2012, Frascati, Ottobre 2012.
Presenta:” Direct detection of Dark Matter particles”
XCVIII Congresso SIF 2012, Napoli, Italy, Settembre 2012.
Presenta:” DAMA/LIBRA: risultati, upgrading e prospettive”
XCVIII Congresso SIF 2012, Napoli, Italy, Settembre 2012.
Presenta:”Ricerca di modi di decadimento doppio beta senza emission di neutrini in canali 02 con effetto
risonante ai LNGS”
International Conference IDM2012 Chicago, USA, Luglio 2012.
Presenta:”Dark Matter signal in DAMA/LIBRA”
Lake Louise Winter Institute 2012, Lake Louise, Canada, Febbraio 2012
Presenta:” Signals from the Dark Universe: DAMA/LIBRA results and perspectives”
International Workshop on the Dark Side of the Universe, DSU2011, Pechino, Cina, Sett 2011.
Presenta: “DAMA/LIBRA results and perspectives”.
International Conference TAUP 2011, Monaco di Baviera, Germania, Settembre 2011.
Presenta: “Technical aspects in dark matter investigations”.
International Conference TIPP 2011, Chicago, USA, Giugno 2011.
Presenta: “DAMA/LIBRA at Gran Sasso”.
International Conference RICAP 2011, Roma, Italia, Maggio 2011.
Presenta: “Particle Dark Matter signal in DAMA/LIBRA”.
International MultiDark Consolider Workshop, Madrid, Spagna, Aprile 2011.
Presenta: “DAMA/LIBRA at Gran Sasso”.
International Workshop on Major DUSEL Physics Topics, Rapid City, USA, Ottobre 2010.
Presenta: “DAMA/LIBRA: Results and Perspectives”.
XCVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, Bologna, Italia, Settembre 2010.
Presenta la relazione su invito: “Upgrading DAMA/LIBRA”.
International Patras Workshop on Axions, WIMPs and WISPs, Zurigo, Svizzera, Luglio 2010.
Presenta: “Results of the DAMA/LIBRA experiment”.
International Conference NPAE 2011, Kiev, Ucraina, Giugno 2010.
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Presenta: “The DAMA/LXe experiment at Gran Sasso: recent performances and results”.
International Workshop on Hot Topics in Modern Cosmology, Cargese, Francia, Maggio 2010.
Presenta: “Upgrade and perspectives of DAMA/LIBRA”.
International Symposium ISNP 2009, Mumbai, India, Dicembre 2009.
Presenta: “Signals from Dark Universe: DAMA/LIBRA at LNGS”.
XCV Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, Bari, Italia, Ottobre 2009.
Presenta la comunicazione: “Segnali dall’Universo Oscuro: DAMA/LIBRA a LNGS”.
XIV Lomonosov International Conference, Mosca, Russia, Agosto 2009.
Presenta: “New results on rare processes by DAMA at Gran Sasso”.
International Workshop INFO 2009, Santa Fe (NM), USA, Luglio 2009.
Presenta: “Particle Dark Matter in the galactic halo: results from DAMA/LIBRA”.
International Conference SUSY 2009, Boston, USA, Giugno 2009.
Presenta: “Particle Dark Matter in the galactic halo: results from DAMA/LIBRA”.
International Heidelberg conference on DARK MATTER IN ASTRO & PARTICLE PHYSICS (DARK2007),
Sydney, Australia, Settembre 2007.
Presenta:” Results and developments with large mass highly radiopure NaI(Tl) at LNGS”
International Conference on Topics in Astroparticle and Underground Physics (TAUP) 2007, Sendai, Giappone,
Settembre 2007.
Presenta: “From DAMA/NaI to DAMA/LIBRA and beyond”
International School PARTICLES and COSMOLOGY, Baksan Valley (Russia), Aprile 2007
Presenta: “Recent DAMA activity on Dark Matter investigation at LNGS”
Congresso Nazionale XCII della Società Italiana di Fisica 2006, Torino, Settembre 2006.
Presenta: “Investigazione di sottostrutture nell'alone galattico mediante la segnatura della modulazione
annuale”
Workshop on the Identification of Dark Matter, Rodi, Grecia, Settembre 2006.
Presenta: ”DAMA/LXe at LNGS: status and perspectives”
Vulcano Workshop 2006 “Frontier Objects in Astrophysics and Particle Physics”, Vulcano, Maggio 2006.
Presenta: “Future Goals for the Possible DAMA/1Ton, now at R&D Stage”
International Conference 9th ICATPP Astroparticle, Particle, Space Physics, Detectors and Medical Physics
Applications, Como, Ottobre 2005.
Presenta: ”Recent results form DAMA experiment”
Congresso Nazionale XCI della Società Italiana di Fisica 2005, Catania, Settembre 2005.
Presenta: ”Da DAMA/NaI a DAMA/LIBRA e oltre: risultati, prospettive e confronti”
International Conference on Nuclear Physics in Astrophysics-II, Debrecen (Ungheria), Maggio 2005.
Presenta: “Search for rare processes with DAMA/LXe experiment at Gran Sasso”
International School PARTICLES and COSMOLOGY, Baksan Valley (Russia), Aprile 2005.
Presenta: “Search for rare processes with DAMA/LXe experiment at Gran Sasso”
International Workshop Dark2004 “Dark Matter in Astro and Particle Physics”, alla Texas A&M University,
College Station, TX, USA, Ottobre 2004.
Presenta: “DAMA/LIBRA and Beyond”
Congresso Nazionale XC della Società Italiana di Fisica 2004, a Brescia, Settembre 2004.
Presenta: ”DAMA/LIBRA e le sue prospettive”
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International Workshop Frontier Science 2004 “Physics and Astrophysics in space”, Frascati, Giugno 2004.
Presenta: “Search for solar axions by Primakoff effect in NaI crystals”
Vulcano Workshop 2004 “Frontier Objects in Astrophysics and Particle Physics”, Vulcano, Maggio 2004.
Presenta: “The new DAMA/LIBRA and Beyond”
Congresso Nazionale LXXXIX della Società Italiana di Fisica 2003, Parma, Settembre 2003.
Presenta: ”Da DAMA/NaI a DAMA/LIBRA”
1st Yamada Symposium on “Neutrinos and Dark Matter in Nuclear Physics”, Nara (Giappone), Giugno 2003.
Presenta: ”Search for rare processes with DAMA/LXe”
Congresso Nazionale LXXXVIII della Società Italiana di Fisica 2002, Alghero, Ottobre 2002.
Presenta: ”Analisi recenti e prospettive dell'esperimento DAMA/NaI al Gran Sasso“,
International Workshop on Particle Physics and the Early Universe, COSMO-02, Chicago (Illinois, USA),
Settembre 2002.
Presenta: “DAMA results and perspective for LIBRA”
SEMINARI
Seminario a FNAL – Fermilab, Batavia, USA, 9 Giugno 2011: “Particle Dark Matter in the
galactic halo: DAMA/LIBRA results”
Seminario a Indian Institute of Technology, Kharagpur (India), 14 Dicembre 2009: “The
DAMA experiment at LNGS”
Seminario a IHEP - Beijing, China, December 2005: “Search for rare processes with
DAMA/LXe experiment at Gran Sasso”
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 7
ATTIVITA’ DI RICERCA
L'attività di ricerca del dott. Riccardo Cerulli è focalizzata essenzialmente su attività sperimentali in Fisica delle
interazioni fondamentali senza l'uso di acceleratori. In particolare, tale attività è rivolta allo studio e all’investigazione
delle particelle candidate come Materia Oscura dell'Universo e allo studio di vari processi rari, all'interno della
collaborazione internazionale DAMA. Nel passato ha anche collaborato ad alcune attività dell’esperimento GNO per la
misura del flusso dei neutrini solari. Le principali attività svolte sono riassunte nel seguito.
Studio di particelle candidate come Materia Oscura dell'Universo e ricerca di
vari processi rari con l’esperimento DAMA presso LNGS
Il dott. Riccardo Cerulli fa parte della collaborazione internazionale DAMA (Roma Tor Vergata, Roma, LNGS, IHEP-
Beijing e per alcune attività ENEA – Frascati, INR – Kiev and IIT – Kharagpur) presso i Laboratori Nazionali del Gran
Sasso, che ha come finalità primaria lo studio e l’investigazione di particelle candidate come Materia Oscura
dell'Universo con l'uso di scintillatori di elevata radiopurezza intrinseca. Inoltre, sempre nell’ambito dell’esperimento
DAMA, egli ha contribuito a molte altre ricerche di processi rari sviluppando ed utilizzando vari scintillatori di bassa
radioattività intrinseca. Di seguito si elencano i principali apparati sperimentali di DAMA installati presso LNGS alle
cui attività egli ha contribuito.
DAMA/NaI (circa 100 kg di NaI(Tl) di bassa radioattività intrinseca) – sebbene abbia completato la sua presa-dati
nel luglio 2002 – ha permesso di ottenere successivamente alla sua conclusione anche altri lavori su vari aspetti
fenomenologici. Il suo scopo principale è stato l’investigazione della componente particellare della Materia Oscura
nell’alone galattico per mezzo della peculiare marcatura detta della modulazione annuale.
DAMA/LXe (circa 6.5 kg di Xenon liquido come puro scintillatore) può prendere dati sia con gas Xenon arricchito
nell’isotopo 129
Xe che con gas Xenon arricchito nell’isotopo 136
Xe. Ha investigato molti processi rari in varie
configurazioni. Attualmente l’apparato è stato in presa dati. Alcune analisi dei dati raccolti sono in corso.
DAMA/LIBRA (Large sodium Iodide Bulk for RAre processes, circa 250 kg di NaI(Tl) di più bassa radioattività
intrinseca) è in funzione dal marzo 2003. Esso sta continuando le investigazioni effettuate da DAMA/NaI
utilizzando più massa-bersaglio ed una maggiore sensibilità. Esso, inoltre, permette anche di investigare alcune
nuove caratteristiche delle particelle di Materia Oscura che sono state recentemente proposte. Nel periodo in oggetto
sono stati rilasciati risultati ottenuti dall’apparato, sia in termini di caratteristiche e prestazioni dell’apparato, sia in
termini di modulazione annuale del tasso di conteggio sia per quel che riguarda lo studio di alcuni processi rari.
Inoltre, nello stesso periodo, è stato eseguito un importante upgrade dell’esperimento.
DAMA/R&D ha permesso e permette test su prototipi di PMT e di nuovi rivelatori ed esperimenti su relativamente
piccola scala principalmente dedicati alla ricerca di decadimenti ββ in vari isotopi. In particolare, nel recente periodo
si sono succedute varie prese dati con scintillatori CdWO4 e ZnWO4 di diversa qualità e diversi arricchimenti
isotopici per studiare processi di decadimenti ββ negli isotopi del Cd, dello Zn e del W.
DAMA/Ge rivelatore di germanio di basso fondo e facility dei Ge a LNGS hanno permesso e permettono misure su
campioni per la selezione dei materiali da utilizzare negli apparati di bassa radioattività ed esperimenti di
relativamente piccola scala.
Il dott. Riccardo Cerulli ha partecipato e partecipa a tutte le attività DAMA, sia per quel che riguarda l' allestimento e la
messa in opera degli apparati sperimentali, compresi interventi di upgrade che si sono susseguiti, sia per quel che
riguarda le attività connesse alla raccolta e all' analisi dei dati. Inoltre, ha contribuito alla diffusione dei risultati ottenuti
attraverso presentazioni a molte conferenze internazionali e a seminari.
Le principali linee di ricerca sviluppate con l’apparato DAMA/NaI sono state:
1) Investigazione sula presenza di particelle di Materia Oscura nell’alone galattico. L’apparato DAMA/NaI
ha investigato la presenza di particelle di Materia Oscura nell’alone galattico studiando la marcatura detta della
modulazione annuale del tasso di conteggio. Infatti, a causa del moto della Terra intorno al Sole che a sua volta
si muove nella Galassia, il flusso delle particelle di Materia Oscura che attraversano la Terra è atteso avere un
andamento temporale cosinusoidale con periodo un anno e fase intorno a circa il 2 Giugno (quando la velocità
della Terra rispetto al Sole e quella del Sole rispetto al centro galattico sono dirette nello stesso verso). Questa
marcatura è molto efficace poiché il segnale di modulazione annuale deve soddisfare contemporaneamente
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 8
molti requisiti: il tasso di conteggio deve variare nel tempo in accordo con la funzione coseno (1), con periodo
di un anno (2) e con fase intorno a circa il 2 Giugno (3), deve essere presente solo nella regione di bassa
energia dove le particelle di Materia Oscura possono indurre segnale (4), per eventi detti di “singolo hit”, ossia
per eventi che avvengono in uno solo dei rivelatori dell’apparato (5) ed, infine, l’ampiezza di modulazione
nella regione di massima sensibilità deve essere minore circa del 7% in molti modelli di alone (6).
L’esperimento, il cui risultato complessivo su 7 cicli annuali è stato rilasciato nel 2003, ha evidenziato la
presenza di una modulazione del tasso di conteggio misurato che soddisfa tutte le caratteristiche attese per un
segnale indotto da particelle di Materia Oscura dell’alone galattico. Sono state eseguite, inoltre, analisi
dettagliate su possibili effetti sistematici e/o processi in concorrenza; nessun effetto in grado di dare conto
dell’ampiezza di modulazione osservata e di soddisfare contemporaneamente tutte le peculiarità richieste dalla
marcatura è stato trovato, né suggerito da altri.
2) Analisi corollarie dipendenti da modelli. I dati di DAMA/NaI (esposizione complessiva 105 kg day; ordini
di grandezza maggiore di tutte le altre disponibili nel campo finora), sfruttando la possibilità di identificare il
segnale mediante la marcatura detta della modulazione annuale del tasso di conteggio, hanno mostrato – con
un livello di confidenza di 6.3 ed in modo indipendente da modelli – la presenza di una componente di
materia oscura di natura particellare nell’alone galattico. Sono state effettuate molte analisi corollarie
dipendenti da modelli per studiare la natura del possibile candidato e il suo tipo di interazione con la materia
ordinaria che dmostrano come l’effetto osservato è cmpatibile con molto modelli di fisica delle particelle e
scenari astrofisici. In tutte le analisi la complessità delle analisi dipendenti da modelli e le incertezze
intrinseche di tali analisi sono state discusse in dettaglio.
3) Altre ricerche su processi rari:
o Ricerca di candidati esotici come particelle di Materia Oscura quali SIMP, nuclearità neutre e Q-
balls
o Ricerca di assioni solari dallo studio dell’effetto Primakoff nei cristalli di NaI(Tl) dell’apparato che
ha permesso di L’analisi dei dati raccolti ha permesso di escludere nuove regioni nel piano massa
degli assioni verso costante di accoppiamento assione-gamma-gamma. Sono stati, in particolare,
esclusi per la prima volta assioni KSVZ con massa maggiore di 4.6 eV.
o Ricerca di transizioni spontanee a stati nucleari superdensi
o Ricerca di emissioni spontanee di “clusters” pesanti dello 127
I
Le principali linee di ricerca sviluppate nell’attività di ricerca con l’apparato DAMA/LXe sono state:
1) Studio del decadimento nello 136
Xe e nello 146
Xe. Sono stati studiati diversi canali di decadimento per i
quali sono stati ottenuti limiti molto competitivi. In particolare per il canale di decadimento 0(0+0
+) del
nucleo 134
Xe e 136
Xe è stato misurato il limite T1/2 > 5.8 1022
anni (90% CL) e T1/2 > 1.2 1024
anni (90%
CL), rispettivamente. Nel caso dello 134
Xe il limite risulta circa tre ordini di grandezza più elevato del limite
posto in precedenza mentre nel caso dello 136
Xe il limite è tra i più competitivi esistenti nella ricerca del
decadimento 0. Inoltre, per il nucleo 134
Xe è stata ricavato il primo limite sperimentale sul decadimento
0(0+2
+) che risulta T1/2 > 2.6 10
22 anni (90% C.L.); altri limiti sperimentali competitivi sono stati
136Xe.
2) Studio del decadimento del nucleone, del di-nucleone e del tri-nucleone nello 129
Xe e nello 136
Xe. E’ stato
studiato il possibile decadimento del nucleone e del di-nucleone in canali invisibili o “scomparsa”, utilizzando
un nuovo approccio: la ricerca di decadimenti dei nuclei figli radioattivi prodotti in seguito al decadimento del
nucleone o del di-nucleone nel nucleo padre. Questa tecnica, poiché consente di avere un’efficienza di
rivelazione elevata e di sfruttare processi di decadimento con branching ratio circa 1, ha permesso di ottenere
anche con un apparato di basso fondo di relativamente piccola massa, come DAMA/LXe, limiti confrontabili
ed in alcuni casi migliori di quelli ottenuti da esperimenti che hanno utilizzato apparati con massa
estremamente più elevata, ma approcci con efficienza di rivelazione e branching ratio ordini di grandezza
inferiore. Per il caso del 129
Xe, i limiti ottenuti sono dell’ordine di 1023
- 1025
anni; per il caso del 136
Xe, i limiti
ottenuti per i processi considerati sono dell’ordine di 1022
- 1024
anni.
3) Continuazione della presa dati utilizzando Xenon arricchito nell’isotopo 136
Xe e focalizzando la presa dati alla
regione di più alta energia. Si stanno effettuando le analisi dati.
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 9
Le principali linee di ricerca sviluppate nel periodo in oggetto con l’apparato DAMA/LIBRA, attualmente in misura,
sono state:
4) Ulteriore investigazione della componente particellare di Materia Oscura nell’alone galattico con
DAMA/LIBRA. Al fine di approfondire gli studi effettuati con DAMA/NaI, grazie ad un R&D di seconda
generazione si è progettato e realizzato l’apparato DAMA/LIBRA (circa 250 kg di NaI(Tl) di estrema
radiopurezza) che offre una accresciuta sensibilità e competitività rispetto a DAMA/NaI. Ad oggi sono stati
effettuati due rilasci di dati (aprile 2008 e febbraio 2010) che corrispondono rispettivamente a quattro e a due
cicli annuali, per una esposizione complessiva considerando anche DAMA/NaI di 1.17 ton×yr, corrispondenti
a complessivi 13 cicli annuali. I dati confermano ulteriormente con complessivi 8.9 σ C.L. l’evidenza
indipendente da modelli di presenza di particelle di Materia Oscura nell’alone galattico sulla base della
peculiare segnatura detta della modulazione annuale, originariamente suggerita da Freese et al. a metà degli
anni 80. In particolare, essi soddisfano tutte le peculiarità della marcatura della modulazione annuale indotta da
particelle di Materia Oscura. Sono state eseguite, inoltre, analisi dettagliate su possibili effetti sistematici e/o
processi in concorrenza; nessun effetto in grado di dare conto dell’ampiezza di modulazione osservata e di
soddisfare contemporaneamente tutte le peculiarità richieste dalla marcatura è stato trovato, né suggerito da
altri. Va notato che nessun esperimento il cui risultato possa essere direttamente (cioè in modo indipendente da
modelli) confrontato con l’evidenza sperimentale ottenuta da DAMA/NaI e DAMA/LIBRA è ad oggi
disponibile. I recenti risultati riportati dagli esperimenti CoGeNT e CRESST - nei quali si è evidenziato un
eccesso di eventi a bassa energia rispetto al fondo atteso ed anche una modulazione del tasso di conteggio nel
caso di CoGeNT - interpretati in termini di una particella di Materia Oscura che interagisce attraverso lo
scattering elastico sul nucleo, sono compatibili in molti scenari con il risultato indipendente da modelli di
DAMA. La presa dati dell’apparato continua ininterrottamente.
5) Nuovi studi su processi che violano il principio di esclusione di Pauli in Sodio e Iodio. Si sono ricercati
processi che normalmente sono proibiti dal principio di esclusione di Pauli, quali la spontanea emissione di
protoni con energie maggiori di 10 MeV in 23
Na e in 127
I e transizioni elettroniche in atomi di 127
I. Si è potuto,
quindi, porre dei limiti sulle costanti di intensità relativa per ciascun processo ricercato.
6) Interpretazione dei risultati indipendenti da modello della modulazione annuale e confronto con il caso del
neutralino leggero. L’evidenza indipendente da modelli di presenza di particelle di Materia Oscura nell’alone
galattico a 8.9 σ C.L. ottenuta con i dati di DAMA/NaI e DAMA/LIBRA è stata interpretata in termini di
neutralino leggero proposto come candidato in teorie supersimmetriche che rilasciano l’ipotesi di unificazione
delle masse dei gaugini alla scala GUT. Nell’analisi sono state discusse e si è stato tenuto conto di varie
incertezze sperimentali e teoriche. In questo lavoro è stato infine evidenziato che la regione ammessa dai
risultati di DAMA è compatibile con la regione accreditata dal preliminare risultato ottenuto dall’esperimento
CoGeNT investigando la modulazione annuale.
L’apparato sperimentale è stato migliorato nel 2008 sostituendo, in particolare, i waveform analysers con nuovi di
migliori prestazioni e installando un nuovo sistema di acquisizione dati con fibre ottiche, e a fine 2010 sostituendo tutti i
fotomoltiplicatori con nuovi di più elevata efficienza quantica sviluppati secondo le richieste specifiche della
Collaborazione con la Hamamatsu. Successivamente a tale operazione la presa dati dell’apparato è ripresa
regolarmente.
Le principali linee di ricerca sviluppate con l’apparato DAMA/R&D sono state:
7) Ricerca di vari decadimenti ββ in diversi isotopi quali: 48
Ca, 36
Ce, 130
Ba
8) Studio e caratterizzazione di scintillatori di vario tipo per lo studio di processi rari.
9) Ricerca di decadimenti nell’Europio naturale.
10) Ricerca di vari decadimenti ββ in diversi isotopi, quali 64
Zn, 70
Zn, 106
Cd, 108
Cd, 114
Cd, 136
Ce, 138
Ce, 142
Ce, 180
W, 186
W. A tale scopo sono stati utilizzati scintillatori CeCl3, CdWO4, ZnWO4.
a) Utilizzando uno scintillatore ZnWO4 si sono ottenuti nuovi limiti sperimentali sui vari modi di
decadimento 2 dell’isotopo 64
Zn.
b) Utilizzando uno scintillatore CdWO4 si sono ottenuti miglioramenti nei limiti sperimentali sul tempo
di dimezzamento per vari canali di decadimento degli isotopi 108
Cd e 114
Cd.
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 10
c) Utilizzando scintillatori ZnWO4 di grandi dimensioni si sono ottenuti limiti sperimentali più stringenti
sui vari modi di decadimento 2 degli isotopi 64
Zn, 70
Zn, 180
W, 186
W. Tale esperimento ha anche
permesso di refutare una preliminare indicazione positiva di decadimento nel canale (2+0)+ dello
64Zn suggerita da I. Bikit et al.
d) Utilizzando un nuovo scintillatore CeCl3 si sono ottenuti nuovi limiti sperimentali su vari processi di
decadimento in isotopi del Ce: 136
Ce, 138
Ce, 142
Ce. In particolare, si sono ottenuti miglioramenti nei
limiti sperimentali sui processi 0+ e 2
+ dell’isotopo
136Ce, sul processo 2
- dell’isotopo
142Ce
e sui processi di cattura 02K e 22K degli isotopi 136
Ce e 138
Ce.
e) Utilizzando uno scintillatore 106
CdWO4 arricchito nell’isotopo 106
Cd al 66%, si sono ottenuti limiti
sulla vita media dei processi in 106
Cd che migliorano quelli pre-esistenti. Inoltre, il limite per il
canale risonante 02K è stato stabilito per la prima volta.
11) Ricerca del decadimento ββ nel 116
Cd: sono stati realizzati cristalli scintillatori di CdWO4 arricchiti in 116
Cd
dopo sviluppi dedicati e studi sulle loro caratteristiche. Una misura di alta sensibilità è stata progettata e il
sistema di rivelazione è stato installato in DAMA/R&D all’inizio del 2011; è così iniziata la presa dati prevista
durare vari anni.
12) Ricerca del decadimento del 113
Cd
Le principali linee di ricerca sviluppate nel periodo in oggetto con l’apparato DAMA/Ge e con altri rivelatori al
germanio della facility LNGS sono state:
13) Studio della doppia cattura elettronica risonante senza neutrini nel 136
Ce e di altri processi negli isotopi 136
Ce e 138
Ce. Un nuovo cristallo scintillatore di CeCl3 è stato misurato con un rivelatore HP-Ge nella facility di
bassa radioattività a LNGS, ottenendo per la prima volta limiti sperimentali sulla doppia cattura elettronica
risonante senza neutrini nel 136
Ce e nuovi limiti sperimentali su altri processi negli isotopi 136
Ce e 138
Ce.
14) Studio su processi negli isotopi 96
Ru e 104
Ru. Un campione di Rutenio è stato misurato con spettrometria
gamma utilizzando un rivelatore HP-Ge della facility di bassa radioattività a LNGS. Si sono ottenuti nuovi
limiti sperimentali competitivi su processi negli isotopi 96
Ru e 104
Ru e primi limiti sperimentali sulla doppia
cattura elettronica risonante senza neutrini nel 96
Ru. Inoltre, è stato anche stabilito il primo limite del
decadimento del 104
Ru allo stato eccitato 21+
del 104
Pd. Si è proceduto, inoltre, alla purificazione
chimica/fisica del campione di Ru per aumentare la sensibilità. Nuovi limiti più competitivi sono stati ottenuti.
15) Studio del decadimento del 100
Mo al primo stato eccitato 0+
1 del 100
Ru (esperimento ARMONIA). Utilizzando quattro rivelatori al Germanio della facility LNGS ed un campione da circa 1 kg di Molibdeno
arricchito al 99.5% nell’isotopo 100
Mo, si è studiato il processo 22 del 100
Mo al primo stato eccitato 0+
1 del 100
Ru. I due gamma emessi nel processo di diseccitazione sono stati osservati sia singolarmente che in
coincidenza. Il valore misurato del tempo di dimezzamento è ben in accordo con risultati positivi ottenuti
precedentemente.
16) Studio del possibile decadimento con violazione della carica elettrica (CNC) in 100
Mo. Utilizzando i dati
raccolti come nel precedente punto, si sono posti limiti sul processo di decadimento CNC e sul mixing CNC
nelle correnti deboli.
17) Prima osservazione del decadimento del 190
Pt al primo livello eccitato del 186
Os. Un campione di Pt con
abbondanza isotopica naturale è stato misurato con spettrometria gamma utilizzando un rivelatore HP-Ge della
facility di bassa radioattività a LNGS. Si è osservato per la prima volta il decadimento del 190
Pt al primo stato
eccitato del 186
Os e se ne è determinato il tempo di dimezzamento. Inoltre, sono stati stabiliti nuovi limiti
sperimentali per i decadimenti di altri isotopi del Pt.
18) Studio del decadimento in isotopi del Pt. Sono stati posti nuovi limiti sul tempo di vita media per alcuni
decadimenti del 190
Pt e del 198
Pt.
19) Studio del decadimento in isotopi del disprosio. Utilizzando un campione di Dy2O3 di 322 g di massa, sono
stati posti nuovi limiti sul tempo di vita media per alcuni decadimenti del 156
Dy e del 158
Dy.
20) Studio del decadimento in isotopi del Osmio. Utilizzando un campione ultra-radiopuro di Osmio di 173 g
di massa, sono stati posti nuovi limiti sul tempo di vita media per alcuni decadimenti del 184
Os e del 192
Os.
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 11
Inoltre, nell’ambito della collaborazione DAMA nel periodo in oggetto si sono sviluppati anche altri temi, tra cui i
seguenti:
21) Studio e caratterizzazione di rivelatori a scintillazione, quali ad esempio ZnWO4, CdWO4. In particolare, sono
state studiate la resa in luce dei rivelatori, il rapporto in luce , la capacità di discriminazione di forma tra
e e le tecniche di individuazione e reiezione del fondo.
22) Sviluppi di R&D finalizzati all'ottenimento di rivelatori di più alta radiopurezza. Negli anni sono state
sviluppate attività di R&D in collaborazione con industrie leader dei settori in particolare per la realizzazione
di rivelatori, quali NaI(Tl), e PMTs di radiopurezza sempre più elevata. Questo ha permesso, in particolare, di
produrre con le specifiche richieste i rivelatori utilizzati da DAMA/NaI e da DAMA/LIBRA e i rivelatori
utilizzati in DAMA/R&D.
23) Studio sulla radiopurezza di rivelatori a scintillazione ZnWO4. Alcuni cristalli, prodotti in modi diversi, sono
stati usati per studiarne le caratteristiche dal punto di vista della radiopurezza. Sono state, inoltre, osservate
alcune peculiarità nella distribuzione energetica che hanno permesso di identificare il decadimento del 180
W.
24) Sviluppo di cristalli scintillatori 106
CdWO4, arricchiti nell’isotopo 106
Cd. Tale isotopo è adatto alla ricerca di
decadimenti 2+ dell’isotopo
106Cd. Un cristallo è stato prodotto e successivamente messo in misura in
DAMA/R&D.
25) Sviluppo e montaggio di un esperimento per la misura del decadimento in 116
Cd. Essendo il 116
Cd uno dei
migliori isotopi per la misura del decadimento 02-, è stato allestito a febbraio 2011 in DAMA/R&D un
apparato composto di due scintillatori 116
CdWO4 arricchiti in 116
Cd e da un veto 4 di scintillatore plastico.
26) DAMA/1ton. Attualmente è in fase di realizzazione la terza generazione di R&D, RD-III, verso la creazione di
un possibile apparato di NaI(Tl) di una tonnellata, DAMA/1ton, da DAMA proposto già nel 1996.
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 12
Attività svolta nell’ambito dell’esperimento GNO (dal 1999 al 2005) per la
misura del flusso dei neutrini solari presso LNGS con l’esperimento GNO
GNO (Gallium Neutrino Observatory) è stato un esperimento radiochimico installato presso i Laboratori Nazionali del
Gran Sasso e realizzato per misurare il flusso dei neutrini solari. Questo esperimento ha rappresentato la continuazione
del progetto GALLEX - che ha raccolto dati dal 1991 al 1997. Il rivelatore era costituito da un bersaglio di circa 100
tonnellate di una soluzione di GaCl3 in acqua e HCl, contenente 30.3 tonnellate di gallio naturale. I neutrini solari
interagendo con i nuclei di 71
Ga per mezzo del processo inverso producevano nuclei di 71
Ge che, una volta estratti
dalla soluzione, venivano inseriti in forma di GeH4 in contatori proporzionali miniaturizzati per essere rivelati. I nuclei
di 71
Ge, infatti, decadendo per cattura elettronica nei nuclei di 71
Ga (=16.5 giorni) producono caratteristici raggi X ed
elettroni Auger. Il flusso misurato dall’esperimento è (62.9+6.0
-5.9) SNU (1). Il risultato complessivo ottenuto
considerando congiuntamente le misure di GALLEX e di GNO è (69.35.5) SNU (1) che, oltre a confermare il deficit
di neutrini provenienti dal Sole, stabilisce con precisione elevata il tasso di interazioni indotte dai neutrini di energia
minore del MeV. La tank contenente il GaCl3 in acqua e HCl è stata rimossa nel 2005 concludendo così l’attività
sperimentale a LNGS.
Il candidato oltre a partecipare a turni di estrazione, ha contribuito in maniera significativa al lavoro relativo ad un
apparato, detto Z-scanning, per lo studio della risposta dei contatori proporzionali miniaturizzati utilizzati da GNO.
Questo apparato permetteva di irraggiare i contatori con una sorgente di raggi X lungo il loro asse longitudinale. La
calibrazione eseguita ha consentito di verificare la risposta dei contatori proporzionali e di ridurre l’errore sistematico
associato all’efficienza di conteggio nei runs di misura dei neutrini solari. Il candidato ha partecipato alla progettazione
e alla realizzazione dell’apparato di misura, della catena elettronica e del sistema di acquisizione dati. Inoltre, egli ha
preso parte anche alla calibrazione dei contatori proporzionali ed ha contribuito all’analisi dei dati raccolti.
Riccardo Cerulli, Maggio 2013 13
Elenco delle pubblicazioni
Lavori su rivista
2013
1) P. Belli, R. Bernabei, S.V. Budakovsky, F. Cappella, R. Cerulli, F.A. Danevich, S. d'Angelo,
A. Incicchitti, M. Laubenstein, D.V. Poda, O.G. Polischuk, V.I. Tretyak, Radioactive
contamination of 7LiI(Eu) crystal scintillators, Nucl. Instr. & Meth. A 704 (2013), 40.
2) F. Cappella, R. Bernabei, P. Belli, V. Caracciolo, R. Cerulli, F.A. Danevich, A. d'Angelo, A.
Di Marco, A. Incicchitti, D.V. Poda, V.I. Tretyak, On the potentiality of the ZnWO4
anisotropic detectors to measure the directionality of Dark Matter, Eur. Phys. J. C 73
(2013) 2276.
3) P. Belli, R. Bernabei, F. Cappella, R. Cerulli, F.A. Danevich, S. d'Angelo, A. Di Marco, A.