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Cure palliative nella SLA Maria Anna Conte Rete cure intermedie, palliative e Hospice Aas 5 “Friuli Occidentale”
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Cure palliative nella SLA - Asla sez di Pordenone · 2019. 10. 6. · La sedazione deve essere attuata a dosi iniziali basse, incrementandole sino al raggiungimento del grado di sedazione

Jan 25, 2021

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  • Cure palliative nella SLA

    Maria Anna ConteRete cure intermedie, palliative e Hospice

    Aas 5 “Friuli Occidentale”

  • Cure palliative

    Non sono solo terapia del dolore

    Non sono solo cure di fine vita

    Non sono solo per malati di cancro

  • SLA

    Difficile banco di prova per medico e infermiere in quanto malattia ad andamento rapidamente

    progressivo

    - con prognosi sempre infausta

    - devastante sia per l’individuo (con coscienza e capacità cognitive integre)

    -devastante per le famiglie e i caregivers ( partecipi alla sofferenza del loro congiunto e sottoposti a

    un carico assistenziale ed emotivo gravoso)

  • Le cure palliative nella SLA perchè?

    Tutti i sintomi sono suscettibili

    di palliazione

    miglioramento della qualità di vita

  • Percorso

    Comunicazione diagnosi

    Supporto psicologico

    Trattamento sintomatico

    PEG, ventilazione assistita

    Decisioni di fine vita

    Fase terminale e morte

    Sostegno per il lutto

    Le cure palliative nella Sclerosi Laterale Amiotrofica. G D Borasio, R Voltz, R Miller. La rivista italiana di Cure Palliative. N.2 ,2005

  • Sintomi da palliareSpasticitàScialorrea

    Disturbi del linguaggioReflusso gastro-esofageoEdema alle mani e ai piedi

    Urgenza minzionaleLaringospasmo

    Congestione nasaleDisturbi della deglutizione

    StipsiAlterazioni del tono dell’umore

    Dispnea

  • • Baclofen 15-75 mg/die

    Effetti collaterali: aumenta l’astenia, sedazione,

    vertigini

    • Diazepam 2-15 mg/die

    Effetti collaterali: astenia, sedazione, vertigini

    depressione respiratoria

    • Dantrolene 50-100 mg/die

    Effetti collaterali: astenia, sedazione, vertigini, diarrea

    epatotossicità

    Spasticità

  • Scialorrea

    • La scialorrea è un disturbo frequente nella SLA. È dovuto alla combinazione dell’indebolimento dei muscoli facciali e della pseudo-ipersalivazione derivante dalla ridotta capacità di deglutire.

  • • Amitriptilina 25-100 mg die

    • Propanololo 10 mg x 2 die

    • Metoprololo 20 mg x 2 die

    • Cerotti retroauricolari di scopolamina

    • Atropina solfato 0.4 mg ogni 6 h

    • Irradiazione delle ghiandole salivari

    • Tossina botulinica ecoguidata

    Scialorrea

  • Disartria

    Una delle conseguenze più temute della SLA è la perdita della capacità di comunicare dovuta a una disartria progressiva.

  • Disartria Anartria

    Disfonia Afonia

    Trattamento

    • Logopedia

    • Ginnastica respiratoria per il mantenimento

    dell’energia muscolare

    • Formazione dei caregiver

    • Introduzione di tecniche multimodali

  • Reflusso gastro - esofageo

    • Nella SLA può verificarsi reflusso gastro-esofageo per l’indebolimento del diaframma con coinvolgimento anche dello sfintere esofageo inferiore. È necessaria particolare attenzione quando il paziente inizia il trattamento con la PEG perché la possibile iperalimentazione può portare al reflusso e perfino all’aspirazione.

    • Il trattamento comprende agenti properistaltici (per es. metoclopramide ), antiacidi ed inibitori di pompa protonica.

  • Edema mani e piedi

    • L’edema di mani e piedi si verifica a causa della ridotta attività della pompa muscolare con conseguente riduzione del ritorno venoso al cuore e ristagno ematico periferico.

    E’ utile il sollevamento degli arti in posizione di scarico Se il dolore aumenta o il gonfiore persiste nonostante la prolungata elevazione, dovrebbe essere esclusa la diagnosi di una trombosi venosa profonda.

  • Urgenza minzionale

    • Urgenza urinaria e pollachiuria in assenza di infezioni del tratto urinario possono essere dovute a spasticità della vescica

    • Terapia:• Ossibutinina 2,5-5 mg da una a tre volte al

  • Laringospasmo

    • Lo spasmo laringeo può provocare panico per la sensazione di soffocamento. Diversi tipi di stimoli (per es. emozioni, sapori forti o odori, aria fredda, aspirazione di liquidi, drenaggio dei seni piriformi o RGE) possono provocare questo sintomo che di solito si risolve spontaneamente in pochi secondi.

    • Deglutire ripetutamente mentre si respira con il naso può accelerare la scomparsa del sintomo.

    • I pazienti inoltre traggono beneficio dalla rassicurazione e dalla conoscenza di questo fastidioso sintomo.

    • Gli antiH1 gli antiH2 possono essere d’aiuto in pazienti selezionati.

  • Congestione nasale

    • La congestione nasale nei pazienti bulbari con indebolimento dei muscoli nasofaringei può essere ridotta sollevando il ponte nasale con un cerotto nasale e l’applicazione di decongestionanti a uso topico.

  • Disturbi della deglutizione

    • La disfagia nella SLA deriva dai disturbi della motilità della lingua, della faringe e dell’esofago. Può portare aspirazione, specialmente con liquidi e cibi friabili o a doppia densità.

    • Il primo passo consiste nel cambiamento della consistenza della dieta alimentare: il cibo dovrebbe essere facile da masticare e ricco di calorie.

  • Stipsi

    • Sebbene le fibre vegetative che innervano l’intestino non siano palesemente colpite dalla malattia, la mancanza di movimento e la minore idratazione può portare a situazioni di stipsi nei pazienti affetti da SLA.

    • Il primo passo è costituito da misure dietetiche (cibi con alti contenuti di fibre. Dovrebbe essere posta attenzione a garantire un adeguato apporto di liquidi, dato che la disidratazioneindotta dalla disfagia può peggiorare la stipsi.

  • Stipsi

    Il passo successivo consiste nella revisione dei medicinali utilizzati, poiché i miorilassanti, i sedativi e gli anticolinergici riducono i movimenti intestinali. Dovrebbe essere iniziatauna terapia lassativa a scopo preventivo per i pazienti costretti a letto e quelli trattati con oppiacei.

  • Alterazioni del tono dell’umore

    • Un importante sintomo della SLA, da distinguersi dallostato depressivo, è l’insorgenza di attacchi incontrollati di riso e/o pianto, definita anche come “emotività pseudobulbare” (sindrome pseudobulbare), che si manifesta fino al 50% dei pazienti affetti da SLA.

    • Non è un disturbo dell’umore, ma piuttosto un’anormale manifestazione dell’emotività che può risultare molto invalidante per il paziente in un contesto sociale.

  • • Amitriptilina 50-150 mg die

    • Nortriptilina 50-75 mg die

    • Desipiramina 50-150 mg die

    • Carbolitio 300 mg x 2-3 die

    • L-Dopa/Carbidopa

    a lento rilascio 25/100 x 3 die

    Ansia-depressione

    • Alprazolam 0,5 mg x 3 die

    • SSRI

  • Sintomi di ipoventilazione cronica

    • Fatica e sonnolenza diurne, problemi di concentrazione• Difficoltà nell’addormentarsi, sonno disturbato, incubi• Cefalea mattutina • Nervosismo, tremore, aumento della sudorazione,

    tachicardia• Depressione, ansia• Tachipnea, dispnea, disfonia• Appetito ridotto, perdita di peso, • Infezioni ricorrenti o croniche delle vie aeree superiori• Cianosi, edema• Disturbi visivi, vertigini, sincope• Dolori diffusi alla testa, al collo e alle estremità

  • Dolore

    Sebbene le fibre sensitive di solito non risultino

    clinicamente coinvolte dal processo patologico della SLA, negli stadi più avanzati della malattia possono spesso insorgere dolori muscolo-scheletrici come risultato dello stress osteoarticolare, essendosi persa la copertura muscolare protettiva a causa dell’atrofia. Oltre a ciò, possono essere dolorose le contratture muscolari e la rigidità articolare (per es. la spalla congelata).

  • Fine vita

    Difficoltà nella comunicazione 62%

    Dispnea 56%

    Presenza di sintomi oltre il dolore 48%

    Insonnia 42%

    Alterazioni del tono dell’umore 40%

    Episodi di soffocamento 34%

    Grave dolore 34%

    Ganzini et al., Neurology 2002 (n=50)

  • La comparsa della dispnea neurogena rappresenta l’inizio della fase terminale della malattia

    A meno che il paziente non scelga per

    la ventilazione invasiva mediante tracheostomia

  • L’insufficienza respiratoria

    E’ la principale causa di morte

    fondamentale considerare tale complicanza.

  • Fine vita

    Se non ventilati artificialmente :

    coma ipercapnico

    Se intubati :

    sindrome locked in da deafferentazione

  • Terminalità

    Nella sclerosi laterale amiotrofica il criterio

    di terminalità è soddisfatto solo se il paziente rinuncia alle misure di supporto vitali

  • Sedazione palliativa

  • Concordata con il paziente

    (direttive anticipate)

  • La riduzione intenzionale della vigilanza con mezzifarmacologici, fino alla perdita di coscienza, allo scopodi ridurre o abolire la percezione di un sintomo,altrimenti intollerabile per il malato, nonostante sianostati messi in opera i mezzi più adeguati per ilcontrollo del sintomo, che risulta quindi refrattario.

  • Ad oggi la letteratura consiglia di attuare la sedazione con il midazolam (1° scelta)

  • La sedazione deve essere attuata a dosi iniziali basse, incrementandole sino al raggiungimento del grado di sedazione utile per il controllo della sintomatologia fisica o psichica per la quale si è deciso di intraprendere la sedazione stessa , ad esclusione di quelle situazioni cliniche acute in

    cui il rischio di morte sia imminente.

  • Dove

  • La maggior parte dei pazienti desidera morire nella propria casa

  • La casa è unica ed insostituibile

  • Se questo non è possibile

  • Hospice

    - per la gestione di momenti di modificazione delle condizioni del paziente

    - Per consentire riposo alla famiglia

    - Per la gestione del fine vita

  • Grazie per l’attenzione