COMUNE DI SINALUNGA PROVINCIA DI SIENA CUNICOLI SOTTERRANEI DEL CENTRO STORICO DI SINALUNGA NOTE TECNICHE SULL’ESPLORAZIONE Stato delle conoscenze all’ 11 Marzo 2006 Gianfranco Censini Gabriele Ciacci Sinalunga , Novembre 2006
COMUNE DI SINALUNGA
PROVINCIA DI SIENA
CUNICOLI SOTTERRANEI DEL CENTRO
STORICO DI SINALUNGA
NOTE TECNICHE SULL’ESPLORAZIONE
Stato delle conoscenze all’ 11 Marzo 2006
Gianfranco Censini Gabriele Ciacci
Sinalunga , Novembre 2006
CUNICULI SOTTERRANEI DEL CENTRO STORICO DI SINALUNGA – g.censini & g. ciacci
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Su invito dell’Assessore Riccardo Agnoletti abbiamo partecipato, insieme ad
altri volontari, all’esplorazione dei Cunicoli sotterranei del centro Storico di Sinalunga
avvenuta in tre distinte giornate: il 23 Febbraio, il 9 Marzo e l’11 Marzo 2006.
A parte l’emozione iniziale nel poter visitare il sottosuolo di quei luoghi dove
quotidianamente si svolge la vita del paese e l’interesse che in noi ha suscitato lo
scoprire opere idrauliche sotterrane realizzate e restaurate dai nostri antenati nel
corso della storia, ci è sembrato importante avere una mappatura della rete di gallerie
che dall’ingresso di Piaggia delle Fonti si diramava verso la piazza del paese.
Così è stato fatto un rilievo planimetrico mediante bussola, rotella metrica e
stadia al fine di tracciare in mappa il percorso dei cunicoli esplorati. Dalla misura degli
azimut (angoli rispetto al nord magnetico) e di lunghezze è stato possibile avere un
rilievo abbastanza dettagliato del percorso di due cunicoli principali che si diramano in
direzioni diverse già a partire dall’ingresso di Piaggia delle Fonti. Inoltre sono stati
annotati punti in cui sulla volta dei cunicoli sono visibili tombini o chiusure comunicanti
con la superficie.
I disegni, le foto e le mappe che seguono illustrano alcune fasi del rilievo e le
conoscenze acquisite.
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SITUZIONE GEOLOGICA LUNGO IL TRACCIATO
Da una carta geologica schematica della zona si evidenzia che lo sbocco del
cunicolo si trova al contatto tra la serie pliocenica sabbioso conglomeratica e la
sottostente formazione arenacea oligo-miocenica del Macigno che, qui, è costituita da
alternanze di strati arenacei e livelli siltitici. Questa formazione, quindi, è
probabilmente caratterizzata da una modesta permeabilità secondaria, limitata alle
zone di frattura, per cui costituisce un substrato impermeabile per la serie pliocenica
sovrastante, caratterizzata invece da una buona permeabilità primaria.
La situazione geologica ed idrogeologica suddetta fa sì che il contatto tra la
serie neogenica ed il Macigno sia segnato anche da numerose manifestazioni
sorgentizie che, fin da tempi remoti, sono state captate per l’approvvigionamento
Terreni di riporto e colluvium Sedimenti marini prevalentemente sabbiosi del pliocene Depositi conglomeratici della trasgressione pliocenica Substrato litoide pre-pliocenico (Macigno)
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idrico. Proprio nella zona del centro storico due punti di contatto tra le suddette
formazioni sono contrassegnati anche da sorgenti che hanno dato luogo a Fonti di
importanza per tutta la comunità di Sinalunga: la Fonte del Castagno e la Fonte del
Fossatello. La prima di queste è ubicata proprio allo sbocco del cunicolo che è stato
esplorato, pertanto si ritiene probabile che quest’opera sia stata realizzata con lo
scopo di aumentare la quantità di acqua disponibile alla Fonte “inseguendo” nel
sottosuolo la “vena” d’acqua che lì scaturiva spontaneamente.
La situazione geologica lungo il
cunicolo, infatti, è caratterizzata da
bancate conglomeratiche a
stratificazione orizzontale alternate a
livelli sabbiosi vistosamente “umidi” da
cui, per uno stillicidio di tante piccole
gocce d’acqua, si origina il flusso sulle
canalette di fondo dei cunicoli che
alimentano la Fonte.
La zona di stillicidio alla base
dei cunicoli è generalmente segnata
da incrostazioni calcaree, cha fanno
presupporre una durezza delle acque
(quantità di carbonato di calcio)
elevata. Vedi foto 1
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ESECUZIONE DEL RILIEVO TOPOGRAFICO SOTTERRANEO
Come indicato nella premessa il rilievo è stato eseguito con la tecnica della
misura di distanze ed angoli azimutali in andata e ritorno con compensazione
dell’errore di chiusura. Questa tecnica permette di ridurre al minimo gli errori
accidentali delle misure degli angoli mentre gli errori sulle distanze, data la limitata
distanza totale (circa 150 m), non sono significativi per il rilievo in questione.
Le misure di direzione sono state eseguite mediante bussola di precisione
SUNTO con capacità di apprezzare il quarto di grado. L’errore di chiusura finale è
stato dell’ordine di poco meno di 2 m che, tenendo conto della larghezza media di
oltre un metro dei cunicoli è ampiamente accettabile.
L’errore di posizionamento derivante dalla non perfetta conoscenza della
declinazione magnetica è stato corretto misurando con la stessa bussola la direzione
di allineamento di alcuni punti noti e verificando la direzione rilevabile sulla cartografia
tecnica. I risultati hanno confermato una modesta declinazione che, comunque è stata
compensata nei calcoli.
Il rilievo in questione è stato ripetuto due volte e le differenze tra un tracciato e
l’altro sono risultati molto limitati.
I risultati ottenuti, quindi, sono stati utilizzati per ricostruire i tracciati che,
partendo dal punto di ingresso, riportato sulla Carta Tecnica Regionale 1:2.000 di
Sinalunga, hanno permesso di localizzare lo stesso al di sotto delle strade ed degli
edifici del centro storico.
Nella figura allegata vengono riportati i due tracciati principali alla scala
1.1.000. Nella tavola citata sono annotate anche altre informazioni scaturite da
sopralluoghi effettuati su abitazioni di privati cittadini e sotto i locali della Farmacia
comunale.
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INFORMAZIONI DI INTERESSE RIPORTATE NELLA MAPPA
Le informazioni più salienti della mappa sono le seguenti:
Il percorso principale ha una lunghezza totale, compreso alcuni diverticoli
secondari, di circa 178 metri. Dall’ingresso di Piaggia delle Fonti, adiacente alla Fonte
del Castagno, si sviluppa con una direzione principale di 325 gradi nord. I primi 20 m
sono interamente rivestiti in mattoni e pietre e caratterizzati da un’altezza limitata a
poco più di un metro. Vedi foto 2. Dopo circa 50 metri il percorso ha una curva di circa
90 gradi e dopo pochi metri ritorna nella direzione principale fino a fine percorso.
Successivamente l’altezza aumenta notevolmente fino ad oltre 3-4 m, forse
conseguenza di carenza di stabilità della volta, situazione, questa, che è confermata
dalle numerose strutture di rinforzo a volta che sono presenti nel tratto successivo
(vedi foto 3 e 4)
2
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Dopo circa 70 metri dall’ingresso, lungo percorso principale, è presente un
cunicolo che si dirige in direzione circa 290 gradi nord, ma dopo pochi metri risulta
completamente ostruito da una colata di fango che non ne consente l’esplorazione. Le
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sabbie sature della colata rappresentano a nostro avviso un potenziale pericolo in
quanto evidenziano la presenza di uno scavernamento nelle zone sovrastanti, sulla
cui entità ed ubicazione non si può dire nulla.
5
Proseguendo il cunicolo lungo l’asse principale, sulla destra si trova un pozzo
di piccole dimensioni, parzialmente franato e
difficilmente accessibile vedi foto 6. La
posizione di questo pozzo riportata in superficie
coincide con la zona di Piazza XX Settembre,
forse nel punto di incrocio tra Via Mazzini e Via
Spadaforte.
Il cunicolo principale termina con un
pozzo circolare completamente scavato nelle
sabbie, la cui altezza fino alla volta di circa 28
metri. Il diametro di base (circa 4 m) appare
significativamente maggiore di quello alla
sommità Sul fondo del pozzo, al momento della
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visita era presente acqua per almeno 30 cm, questa, superato uno stramazzo appare
defluire verso il cunicolo che porta all’esterno.
Appare molto probabile che il pozzo sia stato scavato prima della realizzazione
del cunicolo calando il personale e recuperando i materiali di scavo dall’alto.
Successivamente il pozzo può essere stato collegato al cunicolo visto che solo negli
ultimi 3-4 m questo si
dirige verso il pozzo,
evidenza che è stato
deviato per raggiungere il
punto da cui provenivano
segnali sonori, mentre con
l’allineamento di partenza
non sarebbe stato
intercettato il pozzo
stesso. Vedi foto 7 e 8.
Foto 7
Foto 8
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La diramazione che dalla zona dell’imbocco dei cunicoli si dirige verso Ovest
appare fortemente concrezionato di depositi calcarei in forma di stalattiti e stalagmiti di
ammirevole bellezza Vedi foto 9.
Foto 9
Ancor più bella è appare la zona terminale dei questa diramazione che sembra
collocarsi al di sotto del giardino del Convento delle monache. Al termine di questo
cunicolo, infatti, oltre alle
concrezioni calcaree bianchis-
sime si può osservare una
sorta di vasca dove si decanta
l’acqua sorgiva e, nella parete
di fondo, incisa nella roccia
conglomeratica, una croce che,
probabilmente, indica la fine
del cunicolo e sconsiglia di
proseguire oltre
Gianfranco Censini
Gabriele Ciacci
Sinalunga, Novembre 2006