REG . T RIB . DI P AVIA N . 303 DEL 8/2/1985 DIRETTORE RESPONSABILE S ERGIO C ONTRINI - STAMPATO IN PROPRIO IN P AVIA VIALE LODI , 20 S EDE P ROVINCIALE P AVIA – VIALE LODI , 20 : T EL . 0382/528822 F AX 0382/529886 www.csipavia.it - Facebook: www.facebook.com/csipavia - e-mail: [email protected]pec: [email protected]DELEGAZIONE DI VIGEVANO – VIA M ADONNA 7 DOLORI , 31 : T EL ./F AX 0381/75169 e-mail: [email protected]N 45 anno 29 Martedì 19 dicembre 2017
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R E G . TR IB . D I PAV IA N . 303 D EL 8/2/1985 DI RETTORE RESP ONSABI LE SERGI O CONTRI NI - ST AM P A T O IN P R O PR IO IN PAV IA V IA LE LO D I , 20 SE D E PRO V I NC I A L E PAV IA – V IA LE LO D I , 20 : TE L . 0382/528822 FA X 0382/529886 www.csipavia.i t - Facebook: www.facebook.com/csipavia - e-mail : cs ipavia@csipavia .it pec: [email protected] t DELEGAZIONE D I VI GE V A NO – V IA M AD O N N A 7 DO LO R I , 31 : TEL . /FA X 0381/75169 e-mai l: csivigevano@gmail .com
N 45 anno 29 Martedì 19 dicembre 2017
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La sfida più grande: una nazione sportiva a
misura di persona
Nel 2017 è evidente il protagonismo “sportivo”, che abbraccia tutta la società civile,
influenzando mode, usi, costumi, ma anche vita ed aspirazioni, in particolare dei giovani.
Evidente anche la confusione, tra chi deve governarne i processi, svilupparne i contenuti,
garantirne la fruibilità per tutti e a tutte le età. Un sistema complesso, articolato in più
forme che vanno dal professionismo al dilettantismo, dallo sport istituzionale alle nuove
dinamiche aggregative, toccando ambiti quali salute, benessere, gioco, relazioni, persino le
regole. La crescita del movimento sportivo è l’ennesimo buon segnale che va colto e il
merito è gran parte della rete associativa di base diffusa in quasi tutti gli 8mila Comuni
d’Italia. Qui sta il nocciolo: una rete di base, fondata sul volontariato, che si confronta da
anni con un sistema legislativo sempre più complesso, spesso difficilmente interpretabile
proprio perché consolidato in decenni di correttivi normativi, senza una legislazione
organica di sistema; una rete che oggi è iper responsabilizzata, senza vere competenze,
strumenti e risorse adeguate per garantire quel presidio di comunità che ormai esercita
quotidianamente. Da qui dovrebbe partire ogni riforma sullo sport, da qui si dovrebbe
attingere per le leggi Finanziarie, le linee guida Coni ma anche per il Terzo Settore. La rete
delle società sportive minori, rappresentate da enti come il Csi, ha sviluppato capacità di
proporre e gestire lo sport a livello base. Per noi contano la formazione, l’educazione, la
condivisione, la qualità di una proposta a misura di persona. Per far ciò non è necessario
essere professionisti ma essere più attenti a sviluppare e governare i fenomeni culturali,
sociali, le relazioni che rappresentano la vita quotidiana della gente. I dirigenti e i tanti
volontari che rappresentano le colonne portanti del Csi, sanno gestire impianti, qualificare
servizi ed educatori, tenere in equilibrio i conti, rispettare norme anche se sempre più in
contrasto con la realtà. Va riconosciuto al Ministro Lotti di averci provato, di avere
proposto in finanziaria degli interventi di armonizzazione, oltre a qualche risorsa di
sistema: è la prima volta da anni. C’è ancora molto da fare, chiarendo competenze e ruoli,
ed è assodato che oggi l’impegno deve essere “di sistema”: compiti diversi ma convergenti
verso un unico fine. Bisognerebbe introdurre quel “fattore sport” per sostenere lo sport,
elemento fondamentale della vita delle persone e delle comunità, in un concetto più ampio
di benessere e di corretti stili di vita: con tali premesse tutte le nuove forme associative ed
economiche, compresa la società sportiva lucrativa, avrebbero un significato chiaro e ben
definito. Oggi rischiamo di fare competere tra loro vari sistemi sportivi che invece che
definire i contorni di possibili alleanze, rimarcano con forza le rispettive distinzioni.
Occorre una responsabilizzazione della politica in materia di sport. Potrebbe essere utile,
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con risorse proprie e strumenti legislativi, costituire un vero e proprio Ministero dello
Sport, potenziando l’azione sociale ed anche economico/sociale dello sport, trasversale
alla maggior parte delle politiche pubbliche e private, con una forte vocazione all’interno
del Terzo Settore italiano. Giochiamo per vincere la nostra sfida più grande: una nazione
sportiva a misura di persona.
Vittorio Bosio
Presidente Nazionale CSI
Al Meeting di Assisi Csi protagonista la politica alla ricerca
dello sport possibile
Senza una vera riforma non c’è futuro
Tavola rotonda tra i responsabili politici dello sport in Parlamento. Diverse le posizioni
sulla nuova Asd lucrativa ma unanime la richiesta al Governo di chiarire ruoli e
competenze tra Coni e Ministero dello Sport. Il presidente del Csi, Bosio: “manca un
riconoscimento delle piccole società sportive di base”.
Società sportive lucrative, riforma del Terzo Settore, lavoro sportivo, passione educativa.
Questi gli ingredienti della tavola rotonda “S Factor: alla ricerca dello sport possibile,
tra territorio, istituzioni e promozione sociale”, proposta dal Centro Sportivo Italiano,
in apertura del suo Meeting di Assisi, tradizionale incontro per i dirigenti sportivi.
Al dibattito, aperto ai responsabili in ambito sportivo delle forze politiche candidate a
governare il Paese, hanno partecipato, Gabriele Toccafondi (Alternativa Popolare),
Sottosegretario di Stato al Miur, l’on. Filippo Fossati, responsabile Sport Movimento
Democratico e Progressista; l’on. Giancarlo Giorgetti, responsabile Sport e
Associazionismo Lega Nord; l’on. Daniela Sbrollini, responsabile Dipartimento Sport
Partito Democratico; l’on. Simone Valente, responsabile Sport Movimento 5 Stelle;
l’on. Bruno Molea, vicepresidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della
Camera dei Deputati e il dott. Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, delegato Sport e
Politiche giovanili.
A dialogare con loro il presidente del Csi, Vittorio Bosio, che ha concluso una mattinata
“di speranza per lo sport italiano” chiedendo ai rappresentanti dei partiti “che nei
programmi elettorali ci sia un passaggio su una riforma dello sport dilettantistico,
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riconoscendone il valore sociale che esprime in tutto il territorio, specie per le piccole
società, anche parrocchiali. Avremo un futuro, se sapremo riconoscere l’impegno del
volontariato vero e ci siano norme chiare a tutela delle piccole società. Lo Stato e il Coni
devono preoccuparsi di dare copertura a centinaia di volontari che si assumono
personalmente responsabilità fiscali e di tipo infortunistico. Migliaia di persone che fanno
un grande servizio alle comunità. Volontariato e professionalità, motivazioni, lavoro e
responsabilità debbono andare a braccetto. Occorre un Ministero dello Sport che faccia
crescere una visione culturale dello sport, interministeriale e parlamentare, volta a
costruzione di una nazione sportiva. Lo abbiamo chiamato S Factor: lo sport come fattore
essenziale nella vita delle persone e delle comunità. Ma quale sport: per declinarlo
occorre chiarezza, definire chi fa cosa, non escludendo ma includendo.
Al di là delle diverse posizioni sulla Asd lucrativa, alla vigilia della manovra finanziaria
per il 2018 e della prossima tornata elettorale il comune interesse è la necessità di avere un
sistema sportivo con competenze chiare, in cui il Coni, le Federazioni, gli Enti di
Promozione Sportiva, l'associazionismo di base e l'impresa sportiva lavorino insieme, per
non lasciare fuori nessuno e per fare crescere cultura ed esperienze e quindi dare
un'opportunità di lavoro e responsabilità in particolare ai giovani. Il Csi da Assisi 2017
vuole prendersi la responsabilità di guidare questo dialogo trasversale e fare crescere così
la consapevolezza di una nazione sportiva a misura di tutti.
LE DICHIARAZIONI
Filippo Fossati
“La legge di bilancio ha determinato questo nuovo soggetto, della società lucrativa, una
novità sbagliata e pericolosa, che spero si possa evitare nel confronto parlamentare. Al
mondo dilettantistico non serve chi intende fare soldi, divenendo padrone di una società
sportiva. E’ un mondo di volontari che fa attività sociale. Bisogna aiutare chi gestisce impianti, ma in questo modo è pura follia”.
Giancarlo Giorgetti
“Importante confronto quello messo su oggi dal Csi, mai verificatosi con lo sport di base
e con chi è alle prese con i problemi di chi fa sport nel Paese quotidianamente. Tema di
attualità l’Associazione sportiva con scopo di lucro: una follia perché l’associazionismo
deve essere protetto, quando ha basi volontaristiche, mentre chi vuole guadagnare sullo sport è giusto che faccia società lucrative, ma che ci paghi le imposte”.
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Bruno Molea
“I volontari svolgono un ruolo importantissimo nel nostro ambito sportivo. La causa
principale della mancanza di una legge quadro dello sport, è stata la mancanza, nei vari
governi, di un Ministero dello sport. Manca una legge quadro che definisca chiaramente
chi fa che cosa, perché lo fa e come lo fa. Non dimentichiamo mai che la promozione
sportiva di base ha come principale obiettivo quello di coinvolgere i ragazzi in un
percorso educativo. Ad oggi non ci sono le condizioni oggettive perché il Coni si occupi di
tutto lo sport; è necessario dare il giusto riconoscimento agli enti di promozione sportiva per il ruolo sociale ed educativo che svolgono nello sport”.
Roberto Pella
“I sindaci e i presidenti delle associazioni sportive sono i veri interlocutori dei cittadini, di
coloro che fanno attività sportiva. Abbiamo chiesto al Governo di dare spazio e risorse ai
Comuni in modo di poter rispondere alle esigenze territoriali, favorendo così lo sviluppo
dello sport in sinergia con chi lo fa, come il Csi, con passione e tenacia. Occorrono
risorse certe. Risorse per gli impianti e leggi di sicurezza per offrire servizi al cittadino.
Mi aspetto dal Parlamento chiarezza e che nei programmi elettorali ci sia lo sport, tradotto in: salute benessere, aggregazione, e creazione di piccole comunità”.
Daniela Sbrollini
“Lo Stato deve fare una riforma dello sport dilettantistico. Abbiamo bisogno di un
Governo che investa nello sport dilettantistico perché lo sport deve essere un diritto per
tutti, un diritto di cittadinanza. Quando dico che il governo deve occuparsi dello sport di
base, intendo che si deve occupare di prevenzione, di combattere le dipendenze perché
ricordo che il 35% degli italiani non può accedere allo sport. Io voglio lavorare insieme
sulle buone pratiche. Molte regioni lo fanno già quindi bisogna trovare un modo di lavorare insieme: serve il confronto, serve un fondo permanente di investimento”.
Gabriele Toccafondi
“Per anni abbiamo tenuto distinte e distanti la scuola dallo sport. Abbiamo invertito la
rotta perché abbiamo invertito il dialogo tra l'insegnante (educatore) ed allenatore, due
facce della stessa medaglia. L’educazione concepita con tre agenzie educative: famiglia,
scuola e sport. Bisogna credere nello sport come soggetto educativo, cambiando la
cultura. Maestri riscoprano la cultura della crescita. L’italiano medio non conosce cosa
realmente fa lo sport. Il Miur chiede al Csi di proseguire in questa collaborazione. Ci siamo sempre trovati bene, perché abbiamo la stessa matrice che parte dalla persona”.
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Simone Valente
“Spesso siamo tutti d’accordo, quando si votano le norme si cambia. Occorre partire
dello sport di base ed iniziare a fare gli interessi di questo mondo. Promozione sociale è
promozione dello sport, non del profitto. Il Csi è un portatore di interesse, interlocutore
importante, con cui dialogare negli anni in cui intendiamo governare. Non abbiamo la
presunzione di cambiare tutto, ma abbiamo idee innovative. Vogliamo ragionare a lungo termine e non navigare a vista”.
Concluso il Meeting di Assisi “alla ricerca dello sport possibile”
Csi “cerniera tra Sport e Chiesa”
Binomio consolidato dai vertici della Cei con le parole del presidente cardinal Bassetti e
del responsabile Ufficio Sport don Gionatan De Marco. Da don Albertini l’invito alla
“fratellanza” nella grande famiglia ciessina. Dal numero uno Bosio lo spunto a
proseguire il cammino associativo con spirito di servizio e di accoglienza
Conclusa la tre giorni del Meeting dei Dirigenti del Csi, in scena ad Assisi, come
tradizione nel “ponte” dell’Immacolata. Dopo lo spazio politico in apertura, sul
francescano, è proseguito il cammino di un’associazione, permeata di valori cristiani,
sempre più orientata a sviluppare quel fattore sociale, che lo sport è capace di sprigionare.
Una riflessione convinta sulle azioni del mondo arancioblu. Lo spirito di Assisi, nel
tradizionale meeting del Csi, è così potuto rivivere nella fiaccolata dalla Porziuncola al
Colle del Paradiso, sino alla Basilica di San Francesco, nel pellegrinaggio, guidato da don
Alessio Albertini e nelle Sante Messe celebrate dal presidente della Cei, il cardinal
Gualtiero Bassetti, e del nuovo cappellano olimpico don Gionatan De Marco, neodirettore
dell’Ufficio Nazionale della Cei per la Pastorale del Tempo libero, turismo e! sport,
entrambi al loro primo incontro ufficiale, dalla loro nomina, con il popolo del Csi. Avanza
dunque il binomio Chiesa e Sport per una associazione nutrita di valori cristiani.
Il cardinale Bassetti nella Messa in Santa Maria degli Angeli ha detto al Csi: “Lo sport è
pieno di contenuti ed è di per sé stesso educativo. La Chiesa è coinvolta nello sport, perché
ama i giovani e vuole offrire loro delle alternative positive a ciò che non trovano nella
società, che ruba loro quello che di meglio hanno nella vita: la speranza. Ai giovani
vogliamo comunicare appunto la speranza di Gesù Cristo che viene. Allora faccio questo
augurio al Csi; aspetto i suoi atleti e ragazzi al prossimo Sinodo”.
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“In questi giorni ho avuto modo di apprezzare – le parole ad Assisi di don Gionatan De
Marco - lo sforzo con cui il Csi si fa cerniera tra questi due mondi Chiesa e Sport. Mi è
piaciuto offrire la possibilità di riflettere su quale possa e debba essere l’impegno di essere
al servizio delle nuove generazioni usando il linguaggio dello sport. Si impara allenandosi.
Essendo pronti a diventar profeti. Con tre esercizi della tenerezza che è la prima energia:
essere distributori consapevoli benedicenti; essere dei centri di collaudi per misurare la
vita spesa bene. Attraverso la gratitudine. E divenendo dei cronisti di buone notizie”.
“Una grande famiglia sportiva come il Csi – ha dichiarato a fine Meeting il consulente
ecclesiastico nazionale del Csi, Don Alessio Albertini – ha voluto in modo forte rivivere
questa esperienza nella terra di Francesco, il santo che ha inventato il termine di fratello e
sorella, non semplicemente per dire che c’è una relazione di sangue ma nel sentirsi
familiari. Lo abbiamo ripercorso in particolare nel pellegrinaggio notturno fino ad arrivare
sulla tomba di Francesco, per riconoscerci tutti fratelli, figli di un unico Padre, parte di
un’unica famiglia”.
Le conclusioni affidate al presidente nazionale del Csi, Vittorio Bosio: “Assisi è una
grande occasione di incontro e ripartiamo da qui con due impegni fissati su due parole
chiave: Servizio per quello che sappiamo bene, sport per ragazzi e adulti, attività sportiva e
formativa. Ed accoglienza, quella a tutto tondo che le nostre centinaia di società sanno
fare, prestando attenzione a ciascuna persona, indipendentemente dalla capacità singola
che sappia esprimere”.
Il Meeting di Assisi ha inoltre visto al lavoro sei gruppi di approfondimento dedicati
all’attività sportiva giovanile, nell'ambito del progetto "CSI&Go", cui hanno partecipato
oltre cento dirigenti tra gli iscritti al Meeting.
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Al traguardo la campagna di PENNY Market con il CSI a
sostegno dello sport dilettantistico
PENNY, Partenza e Vinci! assegnati contributi economici pari a 285mila euro a favore
delle associazioni sportive dilettantistiche meglio classificate nell’ambito dell’iniziativa
promossa da PENNY Market con il supporto del Centro Sportivo Italiano (CSI).
È giunta a conclusione l’iniziativa “PENNY, Partenza e Vinci!”, promossa da PENNY
Market e il Centro Sportivo Italiano (CSI) con lo scopo di sostenere lo sport di base ed
offrire un supporto tangibile alle associazioni sportive del territorio italiano.
La campagna, approdata alla sua seconda edizione, vede nel maggior numero di
associazioni aderenti (1.281) la dimostrazione del forte apprezzamento che il mondo
dello sport dilettantistico ha riservato ad un progetto che crede fermamente nei più alti
valori di sana competizione, di cui il Centro Sportivo Italiano è da sempre sostenitore.
Il montepremi di 285.000 euro, messo in palio da PENNY Market, sarà assegnato alle 3
associazioni che hanno raccolto più medaglie a livello nazionale, nonché alle 80
associazioni risultate prime su base provinciale nella misura di 3.000 euro ciascuna.
Le tre associazioni Sportive Dilettantistiche che hanno caricato più medaglie a livello
nazionale sono, Asd Team Siena Bike, Asd Non Solo Sport, Asd Baobab, che riceveranno
rispettivamente 20.000, 15.000 e 10.000 euro
Tutti i predetti contributi economici potranno essere utilizzati dalle associazioni vincitrici
per l’acquisto o il rinnovo di attrezzature sportive.
“Siamo orgogliosi di aver promosso una campagna a sostegno delle società sportive che
quotidianamente svolgono un servizio importante a favore soprattutto dei giovani” –
Vittorio Bosio, presidente nazionale CSI.
“Il successo riscontrato con questa seconda edizione del progetto, grazie anche al supporto
del CSI, ci rende davvero entusiasti.” ha dichiarato l’ad di Penny Market Italia Gotthard
Klingan. “I nostri store hanno la funzione di negozio di prossimità e quest’anno abbiamo
voluto promuovere, ancora una volta, azioni concrete di corporate social responsibility che
vadano incontro alle vere esigenze dei cittadini, sostenendo quelle realtà sportive inserite
nel tessuto sociale dei quartieri che, troppo spesso, non hanno i mezzi necessari per portare
avanti le proprie attività e non godono della visibilità che meritano”.
Ulteriori informazioni sull’iniziativa sono disponibili sui Siti Web www.PENNY-
partenza-vinci.it; www.csi-net.it e sulle pagine Facebook “PENNY Market Italia” e
UNDER 10 - 5° Giornata di ritorno sabato 16 dicembre 2017
INCONTRO RISULTATO ORA
TRIVOLZIO - DON BOSCO GIALLO 0 - 5
BASCAPE' - DON BOSCO VERDE 2 - 6
Riposa: US LANDRIANO
CLASSIFICA
UNDER 10
Classifica Punti G V N P F S Dif
1 DON BOSCO VERDE 16 7 5 1 1 43 19 24
2 TRIVOLZIO 10 6 3 1 2 23 33 -10
3 US LANDRIANO 9 5 3 0 2 31 20 11
4 DON BOSCO GIALLO 7 7 2 1 4 21 30 -9
5 BASCAPE' 4 6 1 1 4 19 35 -16
GARE DA RECUPERARE/NON PERVENUTE
1° Giornata di ritorno: LANDRIANO – BASCAPE’
2° Giornata di ritorno: TRIVOLZIO - LANDRIANO
Si invita di comunicare i risultati nel caso fossero state disputate.
L’attività di calcio UNDER 10 riprenderà alla fine di febbraio con il nuovo girone primaverile.
Pertanto per tale data tutte le partite non ancora disputate dovranno essere recuperate
AUGURI DI BUON NATALE e di UN SERNEO 2018
La commissione
Calcio Giovanile
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GIUSTIZIA SPORTIVA
SQUALIFICA PER CINQUE GIORNATE: Fontana Andrea (ASD Orat. S. Luigi Landriano “B”) per comportamento gravemente irriguardoso ed offensivo nei confronti del Direttore di Gara nella partita del giorno 03 Dicembre 2017 tra le società Cus Quo – Asd Orat. S. Luigi Landriano “B” n. 7010 – Pena aggravata in quanto capitano.
Il Giudice Sportivo
La 2° festa Mini Volley
Si terrà DOMENICA 28 GENNAIO 2018 luogo da destinare.
Aspettiamo proposte dalle società
Buon S. Natale e un Felice Nuovo Anno
La C.t.p. è a disposizione tutti i lunedì dalle ore 21,00 alle ore 22,30 o scrivete a: [email protected].
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Calcio Open Pavia 2017-2018– Comunicato Ufficiale n° 14 del 18 dicembre 2017
N.P.R. = non pervenuto referto arbitrale V.D. = vedi delibera Giudice Sportivo N.D.I.C. = non disputata per impraticabilità campo SOSP. = gara sospesa N.O. = gara non omologata N.D. = non disputata
GARE DEL 16-17 DICEMBRE 2017
OPEN a 11 girone B - Pavia - 11° Giornata di ritorno domenica 17 dicembre 2017
INCONTRO RISULTATO CAMPO DI GARA ORA ASD ELLEDI - ASD FILIGHERA 1995 0 - 3 Cava Manara 15:00