Cristiano Piccinelli 1,2 , Paolo Carnà 3 , Giuseppe Costa 1,3 , Angelo D’Errico 3 Fumo, sedentarietà e sovrappeso in relazione alle disuguaglianze nella mortalità in Italia: risultati dallo studio longitudinale italiano. La salute in Italia: analisi e approfondimenti dalle indagini Istat Istat - Roma, 16 novembre 2016 1 Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Università di Torino 2 CPO Piemonte – Città della Salute e della Scienza di Torino 3 Servizio Sovrazonale di Epidemiologia – Regione Piemonte
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Cristiano Piccinelli, Paolo Carnà, Giuseppe Costa, Angelo D’Errico Fumo, sedentarietà e sovrappeso in relazione alle disuguaglianze nella mortalità in Italia: risultati dallo
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Cristiano Piccinelli1,2,
Paolo Carnà3, Giuseppe Costa1,3, Angelo D’Errico3
Fumo, sedentarietà e sovrappeso in relazione alle disuguaglianze nella mortalità in Italia: risultati dallo studio longitudinale italiano.
La salute in Italia: analisi e approfondimenti dalle indagini Istat Istat - Roma, 16 novembre 2016
1Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Università di Torino 2 CPO Piemonte – Città della Salute e della Scienza di Torino 3Servizio Sovrazonale di Epidemiologia – Regione Piemonte
(Lantz PM, et al. 1998; Schrijvers CT, et al. 2003; Woodward M, et al. 2003;
Strand BH, et al. 2004; Harald K, et al. 2006)
Cristiano Piccinelli - Roma, 16 Novembre 2016
Introduzione
Dalla maggior parte di questi studi emerge
che gli stili di vita spiegano circa il 30-50%
delle differenze socioeconomiche nella
mortalità
Sia il fumo di tabacco che la sedentarietà
sono tra i più rilevanti stili di vita che spiegano
le differenze socio-economiche nella mortalità.
Laaksonen M, Talala K, Martelin T, et al. Health behaviours as explanations for educa-tional level
differences in cardiovascular and all-cause mortality: a follow-up of 60 000 men and women over
23 years European Journal of Public Health, 2008 Vol. 18, No. 1, 38–43
Introduzione
Cristiano Piccinelli - Roma, 16 Novembre 2016
Obiettivi
misurare le disuguaglianze sociali
nella mortalità per cause naturali e
per alcuni grandi gruppi di cause di
morte
Cristiano Piccinelli - Roma, 16 Novembre 2016
valutare il contributo dell’abitudine
al fumo, della sedentarietà e del
sovrappeso a tali disuguaglianze, in
un'ampia coorte italiana.
Popolazione costituita dagli individui che avevano partecipato
all’Indagine Istat Multiscopo sulla Salute del 1999-2000
(140.000 soggetti complessivi, tasso di partecipazione: 85.7%)
Follow-up di mortalità: 2000-2012, ristretto a 128.818 soggetti
con informazioni complete per il follow-up tramite record-linkage
con l’Archivio Nazionale di Mortalità Istat (92% del campione).
Sono stati inclusi i 85,308 soggetti tra 25-74 anni di età (49%
uomini), corrispondenti a 1,092,010 anni-persona e 8,082 decessi
nel periodo di follow-up
Mat. e Met.: popolazione e follow-up
Cristiano Piccinelli - Roma, 16 Novembre 2016
Rischi relativi di mortalità (non accidentale) per livello di istruzione (4 categorie: laurea, diploma, licenza media, elementari o meno) stimati per mezzo di modelli di regressione di Poisson stratificati per genere
Modelli stepwise per valutare la Frazione Spiegata (FS) di mortalità dai fattori comportamentali, tenendo conto progressivamente delle diverse covariate:
FS= ((RR1 - RR2) / (RR1 - 1))x 100
Modello I: controllato per età (5-anni) e ripartizione geografica
Modello II: modello I + stato di salute al momento dell’intervista
quartili del Physical Component Summary (PCS) score (SF-12)
quartili di un Indice di Morbosità Cronica,
Modello III: modello II + Stili di vita
body mass index (BMI) (normale, sottopeso, sovrappeso, obeso)
esposizione cumulativa a fumo di sigaretta (pack-years in quartili).
attività fisica (nessuna, leggera, moderata, intensa)
Uno studio finlandese ha stimato che gli stili di vita spiegavano il
45% tra gli uomini e il 38% tra le donne (ma nello studio era
considerato un maggior numero di fattori comportamentali, tra cui anche il
consumo di verdura e di grassi, e l’assunzione di bevande alcoliche) Laaksonen M, et al. Health behaviours as explanations for educational level differences in cardiovascular and all-cause mortality: a
follow-up of 60 000 men and women over 23 years European Journal of Public Health, Vol. 18, No. 1, 38–43
Altri studi
Uno studio inglese riporta una frazione spiegata da fumo e BMI
delle differenze per istruzione nella mortalità generale del 37% tra
gli uomini e del 19% tra le donne. McFadden E, et al. Occupational social class, educational level, smoking and body mass index, and cause-specific mortality in men
and women: a prospec-tive study in the European Prospective Investigation of Cancer and Nutrition in Norfolk (EPIC-Norfolk) cohort.
Eur J Epidemiol. 2008;23(8):511-22
Uno studio condotto in Olanda ha invece stimato una frazione
spiegata da fumo, alcol, attività fisica e BMI pari al 53%, in una
coorte comprendente uomini e donne. Schrijvers CT, et al. Explaining educational differences in mortality: the role of behavioral and material factors. Am J Public Health.