Creare una mappa mentale: come e perché di Marco Ossani
Creare una mappa mentale: come e perché di Marco Ossani
Creare una mappa mentale: come e perché
Che cos’è una Mappa?
Una mappa è un modo di stabilire e visualizzare delle relazioni fra oggetti (che possono essere luoghi, persone o, come vedremo, “idee”) – disegnare e decifrare una mappa significa utilizzare queste relazioni per interagire con la realtà (vedere, analizzare, comprendere, ricordare). Una Mappa utilizza le associazioni e le connessioni su cui si basa gran parte del funzionamento del nostro cervello. Quando sono applicate a livello concettuale, le mappe diventano “metafore” di ragionamenti e rappresentazioni astratte.
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Creare una mappa mentale: come e perché
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Come è fatta una Mappa Mentale?
Una Mappa Mentale riflette la natura “radiante” del pensiero: da un’idea centrale si dipartono dei “rami”, associati a diversi concetti, idee e informazioni. !Ad ogni ramo è associata una e una sola parola - osservate anche l’impiego di colori e immagini associati alle parole, per dare “spessore” alle associazioni. !Una Mappa Mentale è un modo efficace di visualizzare, in modo immediato e compatto, una grande quantità di dati e le connessioni che li legano.
Creare una mappa mentale: come e perché
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Che cosa sono le Mappe Mentali?
Le Mappe Mentali sono rappresentazioni visive del “pensiero” – servono a creare una visualizzazione grafica delle connessioni tra oggetti, fatti e idee, sfruttando il potere associativo (parole, immagini, colori) della mente. !Inventate da Tony Buzan come strumento per prendere appunti e studiare, sono diventate uno strumento indispensabile per l’apprendimento, la memorizzazione e la visualizzazione, con infinite applicazioni, nella vita quotidiana e nel Business.
Creare una mappa mentale: come e perché
Se siete alla vostra prima esperienza con una Mappa Mentale,
state per fare una scoperta essenziale per la vostra vita… è
semplicissimo: gli strumenti necessari, oltre alla vostra mente, sono
un foglio di carta bianca (non a righe o a quadretti), di formato non
troppo piccolo (almeno A4) e qualche matita/penna colorata.
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Disegnamo una mappa mentale!
Scegliete una parola (un suggerimento? “Casa”): scrivetela chiaramente e “disegnatela” (la “vostra” idea di casa, non importa se non siete Leonardo) a colori al centro del foglio (tenuto orizzontalmente) – questa sarà la vostra “Idea centrale”. Adesso disegnate dei “rami” (almeno 6) che partono dall’idea centrale verso l’esterno: cercate di disegnarli in diversi colori, un po’ spessi e non rettilinei – lasciate che la vostra mano conferisca a questi rami una forma curvilinea, libera, “organica” (come rami di un albero, o tentacoli di un animale).
Creare una mappa mentale: come e perché
Disegnamo una mappa mentale!
Ora scrivete sul primo ramo la prima parola che vi viene in mente
pensando a “casa”: non importa quanto “strana” sia l’associazione,
lasciate che la vostra mente si sbizzarrisca e associate una parola
ad ogni ramo – se vi vengono in mente più parole, aggiungete rami
– l’essenziale è che su ogni ramo ci sia una singola parola, scritta
chiaramente e lunga circa come il ramo stesso.
!Adesso potete procedere, considerando che cosa vi viene in mente
per ognuna delle parole che avete associato ad un ramo principale,
seguendo i vostri pensieri, le vostre libere associazioni –
dall’estremità di ogni ramo fate partire altri rami, più corti e sottili, e
ancora una volta ad ogni ramo “figlio” associate una parola.
!Lasciate che la mappa si ramifichi e si estenda liberamente
fino a dove la vostra mente crea immagini e associazioni.
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Disegnamo una mappa mentale!
Ora potete dedicarvi ad aggiungere immagini (i vostri disegni) ad ogni ramo/parola: perché il potere descrittivo di un’immagine è infinitamente superiore a quello di mille parole: un’ immagine evoca sensazioni, connessioni, emozioni: e la nostra mente “pensa” per immagini. !È possibile disegnare Mappe senza parole, solo con immagini; come esempio potete vedere la mia Mappa Mentale dell’idea “casa”...
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Le Leggi delle Mappe Mentali
Soprattutto all’inizio, è necessario seguire rigorosamente alcune semplici regole, che chiameremo le “Leggi delle Mappe Mentali”: • Utilizzare un foglio bianco abbastanza grande, orientato
orizzontalmente • Si parte da una Idea Centrale - rappresentata da un’immagine
(e magari qualche parola) - posta al centro • Dall’Idea Centrale partono i Rami (disposti in senso orario,
partendo a ore 13): devono avere una forma curvilinea, organica
• Da ogni ramo si originano altri rami “figli”, più sottili mano a mano che ci si allontana dal centro
• Ad ogni ramo si associa una e una sola parola e, possibilmente, un’immagine
• Usare almeno 3 colori e immagini dovunque possibile • Usare simboli, elementi grafici e caratteri per sottolineare ed
enfatizzare • Connettere idee uguali o simili che si presentano su diversi rami
della mappa
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Le Leggi delle Mappe Mentali
Queste leggi, codificate da Tony Buzan, hanno un fondamento neuropsicologico profondo: !• Innanzitutto la struttura (idea centrale e rami di spessore
“gerarchicamente” diverso) - favorisce e “segue” lo sviluppo naturale del pensiero “radiante”
!• Immagini, simboli e colori: le immagini ci aiutano a localizzare e
ricordare, grazie al loro enorme potere evocativo (“una immagine vale mille parole”), i simboli costituiscono un linguaggio condiviso, i colori favoriscono le associazioni e sottolineano emotivamente
!• Una sola parola per ramo: perché la “semplicità” è
estremamente importante nel design e nell’economia del pensiero - una singola parola (e lo sforzo di “sottrazione” che si applica per sceglierla) apre a nuove associazioni, ed è estremamente più evocativa di una frase (che è, per definizione, “compiuta”)
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Le Leggi delle Mappe Mentali
Per esempio, se sto disegnando la Mappa Mentale relativa ad un
progetto, supponiamo che l’idea che mi si presenta alla mente sia
“controllare e suddividere il budget”. Se scrivo sul ramo “controllare
e suddividere il budget” il concetto è “finito”, completato e
“congelato”. Supponiamo invece che scriva sul mio ramo la sola
parola “budget”: adesso potrò avere i due rami secondari
“controllare” e “suddividere”: da ciascuno di essi si originano nuove
associazioni e nuovi rami (che cosa devo controllare?, tra chi devo
suddividere?).
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Le Leggi delle Mappe Mentali
L’importanza “educativa” delle Leggi è stata collegata da F.
Mohidin alle basi di varie teorie del cosiddetto Dominio
Psicomotorio, cioè dell’apprendimento di abilità quali l’impiego
manuale di uno strumento, ma anche di tecniche e forme d’arte e
sportive.
!Tony Buzan, ha tradotto l’insegnamento degli antichi maestri
orientali ai loro allievi, in 3 semplici istruzioni per l’apprendimento
delle Mappe Mentali:
!• Accetta - segui le Leggi, abbandonando preconcetti e perplessità
• Applica - esercitati a lungo, creando e copiando Mappe Mentali
di altri, applicando le Leggi - iniziando a sviluppare uno “stile” di
“Mind Mapping”
• Adatta - dopo aver creato molte Mappe, segui la tua creatività e
concediti di sperimentare, anche deviando consapevolmente
dalle Leggi
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Il semplice fatto di concentrarsi su un atto creativo e “manuale”, ma che segue
d e l l e r e g o l e b e n d e t e r m i n a t e , f a v o r i s c e u n o s t a t o d i
“mindfulness” (“consapevolezza”, ma anche “attenzione”, “cura”) che è già di
per sé uno stimolo all’immaginazione e alla creatività.
In un certo senso, creare una Mappa Mentale è un’arte, e, come ogni arte,
può essere appresa, conoscendone le regole e i “trucchi del mestiere”,
osservando i maestri e copiandone l’opera, e soprattutto praticandola.
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Abbiamo ricevuto un’istruzione basata su una logica e un sistema di
notazione sequenziali e lineari (pensate ai test, agli appunti) - non
meravigliatevi, dunque, se la creazione di una Mappa Mentale e
l’impiego del pensiero radiante, libero, ramificato, incontrano
inizialmente qualche difficoltà - i condizionamenti psicologici e
culturali sono duri a morire!
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Capire e superare gli ostacoli…
Cerchiamo di affrontare le principali difficoltà incontrate dai “neofiti”:
!1. Una parola per ramo - all’inizio molti tendono a scrivere intere frasi lungo
un ramo. Questo genera “non-mappe mentali”, non richiama altre parole,
non spinge il nostro pensiero a “completare”… Bisogna far “decantare” le
frasi, fino a che non emerge l’unica parola significativa: esercitatevi, leggendo
rapidamente brevi testi (ad esempio, voci enciclopediche), evidenziando poi
le singole “parole chiave” in una Mappa Mentale - verificate le associazioni
che si sviluppano, ed eventualmente rivedete la vostra scelta…
!2. La scelta dei rami principali - quali saranno i rami principali e quali i
secondari? Ad esempio, provate a disegnare la Mappa che rappresenta
questo punto: “Definire la Strategia di Marketing, Clienti Target e il relativo
Pricing e gli investimenti Pubblicitari”. La scelta delle parole chiave è
abbastanza semplice, ma, come potete vedere di seguito, è possibile
organizzarle in almeno 3 diversi modi sui rami; nessuno è “quello giusto”, e
ciascuno dà origine a diverse associazioni (ad esempio quelle evidenziate in
rosso nel ramo 1)
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3. Limiti di impiego di Carta e Colori - non sempre possiamo avere
a disposizione fogli bianchi di grandi dimensioni (un foglio piccolo
si “esaurisce” presto), e utilizzare diversi colori può essere
scomodo (ad esempio quando si crea una Mappa “rapida”).
L’impiego di un software (come iMindMap 7) è l’unica soluzione a
questo problema
4. “Non sono capace di disegnare” - moltissime persone pensano
di non essere “creative” e non si ritengono all’altezza di disegnare…
ma le immagini sono importanti in una Mappa Mentale, e
un’immagine creata da voi, anche se non siete Leonardo, ha un
valore speciale! Quindi, provate a disegnare: siete assolutamente
capaci di “schizzare” qualcosa che abbia un senso per voi e gli altri.
Con un po’ di coraggio e di esercizio farete scoperte sensazionali
sulle vostre capacità! Anche in questo caso il software iMindMap,
vi può aiutare, offrendo una possibilità illimitata di cercare
immagini sul web e incollarle facilmente alle Mappe.
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Due parole sulle Mappe Mentali al Computer
Un software per creare Mappe Mentali può aiutarci a superare alcuni ostacoli ed essere fondamentale nelle situazioni (ad esempio sul lavoro) che richiedono: !• Velocità - “catturare” il risultato di riunioni, presentazioni o
brainstorming • Facilità d’uso - poter avere facilmente accesso a colori e
immagini • Flessibilità - modificare le Mappe facilmente, senza i limiti
“cartacei” • Portabilità - disponibilità delle Mappe su varie piattaforme
(desktop, laptop, tablet) • Condivisione - creare Mappe Mentali collettivamente e renderle
disponibili a un Team per “lavorarci su” in momenti diversi, per gestire progetti insieme...
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Due parole sulle Mappe Mentali al Computer
Ma allora dobbiamo smettere di disegnare Mappe Mentali a mano? Assolutamente no! !Disegnare a mano ha una componente cinestesica fondamentale: tramite il “gesto” si crea un legame, profondo e multisensoriale, tra il pensiero e l’immagine generata - una Mappa disegnata a mano ha una sua “unicità” e una componente “creativa” maggiore. Quindi, continuate a creare Mappe Mentali a mano, con carta e colori! !Ricorrete al software quando è in gioco la comunicazione, quando sono indispensabili la condivisione, la rapidità e la facilità di revisione.
www.marcoossani.com [email protected]
Marco Ossani © 2014