1 Corso Strategie per la cooperazione Modulo “Strategie per la cooperazione” - Parte 4 Cooperazione europea: Cooperazione regionale e territoriale in Europa Cooperazione allo sviluppo con i paesi del sud del mondo Carlo Tassara Roma, novembre-dicembre 2017 Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione Laurea triennale Cooperazione internazionale e sviluppo Corso Strategie per la cooperazione Modulo “Diritti umani”: Nadan Petrovich Modulo “Strategie per la cooperazione”: Carlo Tassara
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Corso Strategie per la cooperazione - uniroma1.it · 2017. 12. 2. · Il Fondo di Coesione, sin dal 1994, aiuta gli stati membri a ridurre le differenze economiche e sociali, da una
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CorsoStrategie per la cooperazione
Modulo “Strategie per la cooperazione” - Parte 4Cooperazione europea:
Cooperazione regionale e territoriale in EuropaCooperazione allo sviluppo con i paesi del sud del mondo
Carlo TassaraRoma, novembre-dicembre 2017
Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione
Laurea triennale Cooperazione internazionale e sviluppo
Corso Strategie per la cooperazioneModulo “Diritti umani”: Nadan Petrovich
Modulo “Strategie per la cooperazione”: Carlo Tassara
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Unione Europea: esperienze verticali
Fondo di Coesione e Fondi Strutturali
La coesione economica e sociale è un obiettivo prioritario della Unione
Europea sin dalla metà degli anni 70. Il suo fomento favorisce uno sviluppo
equilibrato e durevole delle attività economiche, crea opportunità di lavoro e
contribuisce alla protezione dell’ambiente, come anche alla diminuzione
delle ineguaglianze (tra paesi e all’interno dei singoli paesi) e la promozione
delle pari opportunità tra uomini e donne.
A questo fine, la Commissione ha creato vari strumenti finanziari: il Fondo di
Coesione e i Fondi Strutturali, destinati a co-finanziare azioni regionali o
comunque territoriali negli stati membri.
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Fondo di Coesione
Il Fondo di Coesione, sin dal 1994, aiuta gli stati membri a ridurre le
differenze economiche e sociali, da una parte, e a stabilizzare le loro
economie, dall’altra.
Il Fondo di Coesione finanzia fino all’85% delle spese eleggibili di macro-
progetti nei settori dell’ambiente e delle infrastrutture legate al trasporto.
Tra il 2004 e il 2006, il Fondo di Coesione ha gestito 15.900 milioni di Euro.
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Fondo di Coesione: paesi eleggibili
I paesi eleggibili sono gli stati
membri dell’Unione Europea
con un PIL pro capite inferiore
al 90% della media comunitaria.
Da maggio 2004 tali paesi sono
Grecia, Portogallo, Spagna,
Cipro, Repubblica Ceca,
Estonia, Ungheria, Lettonia,
Lituania, Malta, Polonia,
Slovacchia e Slovenia.
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Fondi Strutturali
I Fondi Strutturali sono quattro.
- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): contribuisce ad aiutare le
regioni meno sviluppate, in fase di riconversione o che soffrono di difficoltà
strutturali.
- Fondo Sociale Europeo (FSE): interviene essenzialmente nella
promozione di politiche e strategie di sostegno all’occupazione.
- Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola (FEOGA):
contribuisce allo sviluppo delle zone rurali meno sviluppate (produzione,
trasformazione e commercializzazione).
- Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca (SFOP): appoggia il
settore della pesca.
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Fondi Strutturali: obiettivi e risorse
L’Obiettivo 1 promuove lo sviluppo delle regioni meno sviluppate (PIL pro
capite inferiore al 75% della media UE).
L’Obiettivo 2 sostiene la riconversione economica e sociale delle zone che
stanno affrontando difficoltà strutturali e non sono incluse nell’Obiettivo 1.
L’Obiettivo 3 appoggia l’adeguamento e la modernizzazione di politiche e
sistemi di educazione, formazione e occupazione in zone che non sono
incluse nell’Obiettivo 1.
Disponibilità globale nel
periodo 2000-2006:
€ 195.000 milioni.
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Fondi Strutturali: articolazione operativa
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Esempi di iniziative comunitarie transnazionali di tipo territorialeIniziativa Caratteristiche/Contenuti
EQUAL Identificazione e promozione di nuovi metodi di lotta contro qualsiasi tipo di discriminazione e ineguaglianza nel mercato del lavoro.
LEADER+ Promozione dello sviluppo rurale attraverso la cooperazione tra diversi attori del territorio.
URBAN II Riqualificazione sociale ed economica delle città e dei quartieri in crisi (sviluppo urbano).
INTERREG III Promozione della cooperazione territoriale (transfrontaliera, transnazionale e interregionale).
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Esempi di iniziative comunitarie di tipo tematicoIniziativa Caratteristiche/Contenuti
Eguaglianza di
Opportunità
Promozione dell’inclusione sociale.
Cultura 2000 Realizzazione di programmi ed eventi culturali.
INTI Fomento dell’integrazione sociale degli immigrati.
LIFE Difesa e promozione sostenibile dell’ambiente, con particolare riferimento alle aree costiere.
Leonardo Promozione della formazione superiore.
Unione Europea: esperienze verticali
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III
INTERREG III
2000-2006
L’obiettivo del programma INTERREG III è rafforzare la coesione
economica e sociale nell’Unione Europea attraverso la cooperazione
transfrontaliera (A), transnazionale (B) e interregionale (C) e favorire la
integrazione e lo sviluppo equilibrato del territorio europeo.
La terza fase (2000-2006) disponeva di un budget di 4.875 M€ ed è stata
realizzata dopo INTERREG I (1989-1993) e INTERREG II (1994-1999).
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III A / Cooperazione transfrontaliera
Il Capitolo A riguarda le zone di frontiera per definire e implementare strategie comuni di
sviluppo territoriale sostenibile. Gli ambiti di azione prioritaria sono:
1. Fomentare lo sviluppo urbano, rurale e costiero transfrontaliero.
2. Promuovere lo spirito imprenditoriale e lo sviluppo delle piccole e medie impresa,
il turismo e le iniziative locali di sviluppo e di occupazione.
3. Fomentare la creazione di un mercato del lavoro integrato e l’inclusione sociale.
4. Aumentare la cooperazione negli ambiti della ricerca, lo sviluppo tecnologico,
l’educazione, la cultura, la comunizione, la salute e la protezione civile.
5. Migliorare la protezione dell’ambiente, aumentare l’efficienza energetica e
promuovere le fonti di energia rinnovabile.
6. Migliorare le infrastrutture di base di interesse transfrontaliero.
7. Sviluppare la cooperazione giuridica e amministrativa.
8. Promuovere la cooperazione tra cittadini e istituzioni.
9. Facilitare l’assistenza tecnica necessaria.
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III A / Cooperazione transfrontaliera
La mappa evidenzia i
programmi di cooperazione
transfrontaliera realizzati
nel quadro di INTERREG
III A. Essi sono aumentati
da 53 a 64 per
l’ampliamento a 25 membri
dell’Unione Europea
(maggio 2004) e della
conseguente ridefinizione
delle frontiere esterne.
INTERREG III A / cooperazione transfrontaliera
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III B / Cooperazione transnazionale
Il Capitolo B di INTERREG è dedicato alla cooperazione transnazionale tra
autorità pubbliche nazionali, regionali e locali (oltre che università, camare
di commercio e altre entità). Ha lo scopo di promuovere una maggiore
integrazione territoriale tra grandi agglomerati di regioni europee. E’ inoltre
orientato a instaurare uno sviluppo sostenibile ed equilibrato nella Unione
Europea e a rafforzare l’integrazione tra paesi vicini. Gli ambiti di
cooperazione sono:
1. Le strategie di ordinamento del territorio.
2. Lo sviluppo di sistemi di trasporto efficienti e sostenibili e l’acceso alla
società dell’informazione.
3. La conservazione dell’ambiente e la buona gestione del patrimonio
culturale e delle risorse naturali, e in particolare di quelle idriche.
4. L’assistenza tecnica per la realizzazione dei progetti.
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III B / Cooperazione transnazionale
Le mappe evidenziano i 13
gruppi di regioni: Periferia
Settentrionale, Mare del Nord,
Mar Baltico, Europa Nord-Est,
Spazio Atlantico, CADSES
(Centro, Adriatico, Danubio e
Sud-Est), Europa Sud-Est,
Mediterraneo Occidentale,
Spazio Alpino, Territori di
Oltremare (Caraibi, Azzorre,
Madeira, Canarie e Oceano
Indiano), Archimede.
INTERREG III B
cooperazione
transnazionale
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III B / Cooperazione transnazionale
Esempio: Spazio Alpino
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III C / Cooperazione interregionale
Il Capitolo C promuove la
cooperazione interregionale al fine
di migliorare l’efficacia delle
politiche e degli strumenti di
sviluppo regionale e di coesione
attraverso lo scambio di
informazioni ed esperienze.
E’ stata promossa soprattutto
l’integrazione in rete, nel cui
contesto le autorità regionali e
locali uno spazio di interazione e
cooperazione.
Sviluppo regionale e dei territori locali
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INTERREG III C / Cooperazione interregionale
Esempio:
Partners
a. Pianificazione di nuove
aree industriali attrezzate a
livello tecnologico e ambientale
per svolgere un ruolo
strategico nello sviluppo locale.
b. Adozione degli stessi criteri
nei processi di riconversione
delle aree industriali già
esistenti.
c. Sviluppo della capacità di
trasferire il modello pilota
adottato in altri contesti
europei.
Obiettivi
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Esperienze di cooperazione territoriale nella UE
Considerazioni finali
• La dinamica della cooperazione territoriale all’interno dell’Unione Europea
è particolarmente ricca e l’esperienza accumulata include esperienze di
tipo diverso (orizzontale e verticale; bilaterale e multilaterale;
transfrontaliera, transnazionale e interregionale; ecc.).
• I contenuti si sono incentrati sui temi caratteristici dei governi
regionali e locali, favorendo così il rafforzamento delle loro capacità
istituzionali.
• La volontà politica che ha ispirato il processo di integrazione europea
costituisce un fattore molto importante per il rafforzamento delle dinamiche
di cooperazione tra territori.
Sviluppo regionale e dei territori locali
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Considerazioni finali
Contributi al rafforzamento degli enti locali:
• I trattati politici hanno promosso la costruzione europea e, nello stesso tempo,
hanno favorito il rafforzamento istituzionale degli enti locali.
• Le iniziative comunitarie hanno facilitato l’acceso degli enti locali ai Fondi
Strutturali per finanziare progetti di sviluppo locale.
• La dimensione transnazionale (condizione vincolante nella maggior parte delle
iniziative comunitarie) ha rafforzato le relazioni tra gli enti locali, e ha propiziato la
definizione di azioni strategiche a medio e lungo termine.
• Le reti tematiche e territoriali hanno arricchito i contenuti tecnici delle relazioni e le
capacità istituzionali e operative degli enti locali coinvolti.
• La definizione di accordi permanenti tra i diversi enti locali dei vari paesi coinvolti,
in alcuni casi formalmente riconosciuti anche dai governi nazionali.
Sviluppo regionale e dei territori locali
Esperienze di cooperazione territoriale nella UE
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Relazioni euro-latinoamericane
1° Summit: Rio de Janeiro - Giugno 1999
2° Summit: Madrid – Maggio 2002
3° Summit: Guadalajara – Maggio 2004
Summit euro-latinoamericani
Inizio del dialogo bi-regionale
• Consolidamento della comprensione reciproca.
• Formalizzazione di accordi e orientamenti comuni a vari livelli:
politico; economico; culturale, scientifico e tecnologico.
• Firma di una Dichiarazione e di un Piano d’azione.
Impegno di Madrid
• Passi avanti nella definizione di una partnership strategica tra le due regioni.
• Firma del “Impegno di Madrid”: si rafforza la cooperazione in vari settori.
Multilateralismo e coesion sociale
• La “Dichiarazione di Guadalajara” si orienta al rafforzamento del multilatera-
lismo nell’agenda politica internazionale e all’adozione della coesione sociale
come tema centrale della cooperazione allo sviluppo.
Relazioni euro-latinoamericane
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Relazioni euro-latinoamericane
4° Summit: Vienna – Maggio 2006
5° Summit: Lima – Maggio 2008
Temi principali
• Povertà, ineguaglianza e inclusione.
• Sviluppo sostenibile, cambiamento climatico, ambiente e
energia.
Rafforzare la partnership strategica bi-regionale
• Decisione di creare un’Assemblea Parlamentare Euro-Latinoamericana
(EUROLAT): Sessione inaugurale a Bruxelles (Novembre 2006).
• Inizio della negoziazione di due Accordi di Associazione tra la UE, da
una parte, l’America Centrale e la Comunità Andina, dall’altra.
• Firma della Dichiarazione di Vienna: 12 punti per rafforzare la
partnership strategica bi-regionale.
Relazioni euro-latinoamericane
Summit euro-latinoamericani
6º Summit: Madrid – Maggio 2010
Temi principali
• Rafforzamento della partnership strategica bi-regionale.
• Innovazione e tecnologie per lo sviluppo sostenibile e l’inclusione
sociale.
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Relazioni euro-latinoamericane
7° Summit: Santiago – Gennaio 2013 (I UE-CELAC)
8° Summit: Bruxelles – Giugno 2015 (II UE-CELAC)
Modelar nuestro futuro común: trabajar por unas sociedades
prósperas, cohesivas y sostenibles para nuestros ciudadanos
• Interdipendenza globale e convergenze tra UE e CELAC.
• Rafforzamento del commercio UE-CELAC (nonostante il
sorpasso cinese…).
• Appoggio al ritiro dell’embargo USA a Cuba.
• Polemica sulla posizione da assumere sul Venezuela.
Alianza para el desarrollo sustentable: promoción de inversiones de
calidad social y ambiental
• Introduzione di 3 summit preparatori: imprese, università, società civile.
• Rafforzamento del dialogo politico.
• Aggiornamento e ampliamento degli accordi commerciali.
• Rimodulazione della cooperazione internazionale.
Relazioni euro-latinoamericane
Summit euro-latinoamericani
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Elementi a favoredi una partnership strategica tra UE e ALC
Sfide globali
• L’11 settembre evidenzia drammaticamente che la politica
interna e quella estera non sono più separate, ma
strettamente collegate: la sicurezza internazionale e quella
interna dipendono dal rafforzamento di un multilateralismo
globale e cooperativo.
• Di fronte alla volatilità dei mercati finanziari e alle difficoltà
sociali ed ecologiche dell’economia mondiale, appare
evidente che il processo di globalizzazione deve essere
orientato e governato anche attraverso decisioni politiche.
• Molti problemi non sono più risolvibili dai singoli stati
nazionali e, di conseguenza, le interdipendenze globali
devono essere governate e orientate con la politica
internazionale.
Relazioni euro-latinoamericane
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Elementi a favore di una partnership strategica
Punto di vista europeo
• L’Europa cerca alleati per la politica e l’economia mondiale
del XXI secolo. In America Latina esistono condizioni
favorevoli per costruire una partnership e una cooperazione
stabili.
• L’Europa e l’America Latina sono legate da generazioni da
rapporti politici, economici e culturali. Le migrazioni in
entrambe le direzioni ha caratterizzato lo sviluppo delle due
regioni. Molti latinoamericani sono di origine europea. La
cultura giuridica ha molti elementi comuni.
• I rapporti economici tra le due regioni sono forti: la “storica”
presenza europea in America Latina ha retroalimentato il
commercio e gli investimenti.
• Le relazioni tra UE e Mercosur sono rafforzate dal comune
orientamento verso l’integrazione e la cooperazione
regionale.
Relazioni euro-latinoamericane
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1980 Importaciones 18,1 Exportaciones 14,7
1990 Importaciones 26,8 Exportaciones 17,1
Relazioni euro-latinoamericane
Elementi a favore di una partnership strategica
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Punto di vista europeo
• I rapporti politici tra la UE e l’America Latina sono stabili e
senza tensioni rilevanti. Per l’America Latina la
cooperazione è importante per aumentare l’autonomia verso
gli Stati Uniti e rafforzare alleanze commerciali e
tecnologiche che contribui-scano a migliorare la sua
posizione nell’economia mondiale.
• Esiste un ampio consenso su molti temi politici (stato di
diritto, diritti umani, importanza del diritto internazionale,
multilateralismo) ed economici (economia sociale di merca-
to, importanza dell’integrazione regionale come risposta alla
globalizzazione e trampolino verso il mercato mondiale).
• Entrambe le regioni mirano a stabilire partnership forti per
far fronte alla globalizzazione e condividono la convinzione
che la democrazia, l’economia di mercato e lo stato di diritto
sono strettamente interconnessi.
Relazioni euro-latinoamericane
Elementi a favore di una partnership strategica
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Punto di vista europeo
• C’è accordo sulla considerazione che uno sviluppo
sostenibile e attento all’ambiente, da una parte, e il
rafforzamento della concorrenza, dall’altra, vanno resi
compatibili con l’adozione di profonde riforme delle politiche
economiche.
• La UE è interessata all’esistenza di agglomerati regionali
forti e con capacità di decisione. Una quarta generazione di
accordi di partnership commerciale sta creando nuove
forme di cooperazione: gli accordi della UE con il Cile e il
Messico ne sono validi esempi.
• Entrambe le regioni possono apprendere reciprocamente
l’una dall’altra, nello sforzo comune di rispondere alle sfide
della globalizzazione.
Relazioni euro-latinoamericane
Elementi a favore di una partnership strategica
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Alcuni problemi aperti
Punto di vista latinoamericano
• Accelerare la negoziazione di accordi di partnership che
includano il tema del libero commercio e dell’apertura
mutua dei mercati con meccanismi compensativi, che
tengano conto delle asimmetrie economiche e sociali
esistenti.
• Assumere impegni orientati a ridurre progressivamente i
sussidi europei che generano distorsioni (soprattutto nel
settore agricolo) nei rapporti commerciali.
• Promuovere la creazione di imprese miste per facilitare il
trasferimento del know-how tecnologico europeo e la sua
diffusione tra le piccole e medie imprese latinoamericane.
• Modificare le politiche migratorie, rendendo più flessibile
l’accesso e rafforzando i diritti dei cittadini latinoamericani
in Europa e promuovendo la loro integrazione.
Relazioni euro-latinoamericane
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Dialogo politico UE/ALC
Sfide tematiche alla partnership strategica
• Costruire società più giuste e solidali: coesione sociale.
• Promuovere una integrazione regionale più forte.
• Prevenire i conflitti e gestire insieme le crisi
internazionali: multilateralismo.
• Rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato
di diritto: valori comuni.
• Ambiente, cambiamento climatico, energia: sviluppo
sostenibile.
Relazioni euro-latinoamericane
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APS, altre fonti di risorse esterne e loro distribuzione
Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) – Situazione globale
Fonte: OECD-DAC 2008
Latin American ODA as % of the total(USD Millions - Current Prices)
9,78,3 8,6
11,0
6,6
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
1998 2000 2002 2004 2006
50.972 49.759 60.234 78.793 105.292
Regional share (%) of total net ODA
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
1998 2000 2002 2004 2006
Africa
Asia
Latin America
Eastern Europe
It does not include Oceania and Unspecified regions.
Relazioni euro-latinoamericane
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APS America Latina – Finanziamenti per fonte
Fonte: OECD-DAC 2008
755
2.231
1.596
415
1.553
826
2.277
1.955
432
1.420
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
2005 2006
Latin America & Caribbean - Net ODAECEU Member StatesUnited StatesJapanOther Donors
Latin America & Caribbean - Net ODA
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
European Union
United States
Japan
Other Donors
USD Millions (Current Prices)
Top 10 Donors by amount
Top 10 Donors by share of aid
Relazioni euro-latinoamericane
APS, altre fonti di risorse esterne e loro distribuzione
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APS e altre fonti di risorse esterne
Fonte: elaborazione CEPAL (2005) con dati FMI e OECD-DAC
Porcentajes del PIB
IED – Inversión extranjera directa
Relazioni euro-latinoamericane
APS, altre fonti di risorse esterne e loro distribuzione
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Principali paesi beneficiari di APS
Fonte: OEDC-DAC 2008
América Latina y el Caribe: Principales países receptores de AOD
08. Brasil 220 Colombia 187 Ecuador 189 El Salvador 206
09. Guatemala 210 El Salvador 180 Guyana 173 Brasil 197
10. Ecuador 198 Ecuador 146 El Salvador 157 Ecuador 177
Otros países 1.866 Otros países 1.736 Otros países 2.306 Otros países 1.895
Total 5.563 Total 4.832 Total 6.910 Total 5.902
Relazioni euro-latinoamericane
APS, altre fonti di risorse esterne e loro distribuzione
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Principali paesi beneficiari di APS
Fonte: Banca Mondiale 2008
Relazioni euro-latinoamericane
APS, altre fonti di risorse esterne e loro distribuzione
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Quadro legale e politiche generali
• La politica generale si basa sull’articolo 177 del Trattato costitutivo: la cooperazione allo sviluppo favorirà lo sviluppo economico e sociale durabile dei paesi e, in particolare, dei più svantaggiati, il loro inserimento armonioso e progressivo nell’ economia mondiale e la lotta contro la povertà. Tale politica ha inoltre l’obiettivo generale dello sviluppo e consolidamento della democrazia e dello stato di diritto, come pure del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
• L’articolo 181A del Trattato prevede poi che la CE realizzerà nei paesi terzi azioni economiche, finanziarie e tecniche che saranno complementari rispetto a quelle implementate dai singoli stati membri e coerenti con la politica di cooperazione allo sviluppo.
UE: caratterizzazione e sistema di cooperazione
Sistema di cooperazione
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Quadro legale e politiche generali
• Il principale strumento giuridico e finanziario che regola la cooperazione con l’America Latina nel periodo 2007-2013, è il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che crea il Development Co-operation Instrument (DCI), in base all’ articolo 179 del Trattato costitutivo.
• Infine, la Dichiarazione congiunta del Consiglio, del Parlamento e della Commissione del 2005 sulla politica di sviluppo (Consenso Europeo) definisce gli obiettivi e i principi generali che guidano l’azione dell’Unione.
UE: caratterizzazione e sistema di cooperazione
Sistema di cooperazione
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Strumenti
• Dialogo permanente con gli stati e i principali attori economici e sociali dei paesi beneficiari, sia attraverso l’azione delle Delegazioni della CE, sia attraverso le missioni del Parlamento Europeo, di summit regionali e incontri bilaterali.
• Regional Strategy Paper (RSR) e Regional Indicative Programme(RIP).
• Country Strategy Paper (CSP) e National Indicative Programme(NIP).
UE: caratterizzazione e sistema di cooperazione
Sistema di cooperazione
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Modalità
• Cooperazione programmabile: programmi di cooperazione tecnica.
• Cooperazione non programmabile:
- Programmi regionali.
- Programmi tematici (6+1):
+ Sicurezza alimentare
+ Investimenti nelle risorse umane
+ Attori non statali, autorità locali e sviluppo
+ Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali(inclusa l’energia)
+ Migrazione e asilo
+ Diritti umani e Democrazia
+ Strumento per la Stabilità
- Aiuti umanitari e prevenzione dei disastri naturali.
UE: caratterizzazione e sistema di cooperazione
Sistema di cooperazione
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Principali “alleati” della UE in America Latina
Banco
Interamericano
de Desarrollo
Comisión Económica
para América Latina
y el Caribe
Programa de las
Naciones Unidas
para el Desarrollo
Banco Europeo
de Inversiones
Giustizia sociale e riduzione della povertàIntegrazione regionale
Integrazione regionaleSocietà dell’informazione
Coesione sociale
Prestiti per investimenti in aree di interesse reciproco: energia, comunicazioni,