Direttiva 2002/49/CE (Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale) del 25 giugno 2002 CORSO PER TECNICI IN ACUSTICA AMBIENTALE ACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE Decreto legislativo 15 agosto 1991 n. 277 (……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)
ACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI. Direttiva 2002/49/CE (Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale) del 25 giugno 2002. Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE. CORSO PER TECNICI IN ACUSTICA AMBIENTALE. - PowerPoint PPT Presentation
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Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
del 25 giugno 2002
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LEACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI
Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 194
Attuazione della direttiva 2002/49/CE
Decreto legislativo 15 agosto 1991n. 277
(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da
esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)
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Assetto Normativo
La prima legge nel settore risale al 1991 (DPCM 1 marzo 1991), La prima legge nel settore risale al 1991 (DPCM 1 marzo 1991), successivamente nel 1995 è stata promulgata la Legge Quadro n. 447 la quale:successivamente nel 1995 è stata promulgata la Legge Quadro n. 447 la quale:
Individua le sorgenti di rumore da regolamentare con appositi decreti;Individua le sorgenti di rumore da regolamentare con appositi decreti;
Prevede la zonizzazione acustica del territorio comunale;Prevede la zonizzazione acustica del territorio comunale;
Prevede la mappatura delle infrastrutture di trasporto;Prevede la mappatura delle infrastrutture di trasporto;
Prevede la realizzazione di Piano di RisanamentoPrevede la realizzazione di Piano di Risanamento
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Assetto Normativo
Dei Decreti attuativi previsti ben 15 sono stati emanati e sono attualmente vigenti,I rimanenti (Requisiti acustici dei sistemi d’allarme e refrigerazione,Criteri per il rumore emesso dalle
imbarcazioni, Campagne di informazione) sono in fase di predisposizione.
Con la pubblicazione del Decreto del 30 marzo 2004 n. 142, che regolamenta il rumore prodotto dalle infrastrutture stradali e della circolare del 6 settembre 2004 (Criterio Differenziale
e applicabilità dei valori limite differenziali) si completa il quadro normativo italiano, in merito alle principali sorgenti di
Inquinamento acustico
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Assetto Normativo
TRE DIRETTIVE EUROPEE RECEPITE
2000/14/CE – Emissione delle macchine ed attrezzature destinate a 2000/14/CE – Emissione delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto, recepita con D. Lgs. 4 settembre 2002, n. 262: funzionare all’aperto, recepita con D. Lgs. 4 settembre 2002, n. 262:
attualmente si sta adempiendo a quanto previsto (vigilanza sugli organismi attualmente si sta adempiendo a quanto previsto (vigilanza sugli organismi notificati, sorveglianza di mercato);notificati, sorveglianza di mercato);
2002/30/CE – Procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del 2002/30/CE – Procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento delrumore negli aeroporti della Comunità, recepita con D. contenimento delrumore negli aeroporti della Comunità, recepita con D.
Lgs. 17 gennaio 2005, n. 13;Lgs. 17 gennaio 2005, n. 13;
2002/49/CE – Relativa alla determinazione e gestione del rumore 2002/49/CE – Relativa alla determinazione e gestione del rumore ambientale, recepita con D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194ambientale, recepita con D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
OBIETTIVI
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Mappatura acustica
Informazione del pubblico
Adozione dei piani d’azione
ACUSTICA EDILIZIA ED APPLICAZIONI
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AMBITO DI APPLICAZIONE
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Zone edificate
Parchi pubblici
Aperta campagna
Scuole, ospedali
Aree sensibili
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AMBITO DI NON APPLICAZIONE
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Alla persona esposta
Posto di lavoro
A bordo dei mezzi di trasporto
Attività militari
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
DEFINIZIONI
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1. RUMORE
AMBIENTALE
2. EFFETTI NOCIVI
3. FASTIDIO
4. DESCRITTORE ACUSTICO
5. DETERMINAZIONE
6. Lden
7. Lday
8. Levening
9. Lnight
10. RELAZIONE DOSE-EFFETTO
11. AGGLOMERATO
12. ZONA SILENZIOSA (agglomerato)
13. ZONA SILENZIOSA (aperta campagna)
14. ASSE STRADALE
PRINCIPALE
15. ASSE FERROVIARIO
PRINCIPALE
16. AEROPORTO PRINCIPALE
17. MAPPATURA ACUSTICA
18.MAPPA ACUSTICA STRATEGICA
19.VALORE LIMITE
20.PIANI D’AZIONE
21.PIANIFICAZIONE ACUSTICA
22.PUBBLICO
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Descrittori acustici
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LdenDefinizione del livello sonoro giorno-sera-notte
(day-evening-night level)
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Descrittori acustici
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LnightDefinizione del descrittore del rumore notturno
(night-time noise indicator)
LIVELLO SONORO MEDIO A LUNGO TERMINE PONDERATO “A” LIVELLO SONORO MEDIO A LUNGO TERMINE PONDERATO “A” DETERMINATO SULL’INSIEME DEI PERIODI NOTTURNI DI UN ANNODETERMINATO SULL’INSIEME DEI PERIODI NOTTURNI DI UN ANNO
DOVE: DOVE:
Il giorno è di 12 ore, la sera di 4 ore, e la notte di 8 oreIl giorno è di 12 ore, la sera di 4 ore, e la notte di 8 ore
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Descrittori acustici supplementari
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Lday LeveningLivello sonoro medio Livello sonoro medio
a lungo termine a lungo termine ponderato “A” ponderato “A” determinato determinato
sull’insieme dei sull’insieme dei periodi diurni di un periodi diurni di un
annoanno
Livello sonoro medio Livello sonoro medio a lungo termine a lungo termine ponderato “A” ponderato “A” determinato determinato
sull’insieme dei sull’insieme dei periodi serali di un periodi serali di un
annoanno
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI
Lden e Lnight
RUMORE ATTIVITA’ INDUSTRIALI :
ISO 9613(UNI – 11143-5:2005
Metodo per la stima dell’impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti – PARTE 5 :
Rumore da insediamenti produttivi)
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI
Lden e Lnight
RUMORE AEROMOBILI:
Documento 29 ECAC.CEAC
«Rapporto sul metodo normalizzato di calcolo delle curve di livello del rumore negli aeroporti»
Usare la “Tecnica di Segmentazione”
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI
Lden e Lnight
RUMORE TRAFFICO VEICOLARE
Metodo di calcolo ufficiale francese
«NMPB-Routes-96»L
longterm = 10 log [p10Lp/10 + (1 – p) 10LH/10 ]
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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METODI PROVVISORI DI CALCOLO RACCOMANDATI DI
Lden e Lnight
RUMORE FERROVIARIO
Metodo di calcolo ufficiale dei Paesi Bassi
«RMR»SRM I SRM II
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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IL MODELLO HARMONOISE
Metodo per il calcolo del rumore ambientale causato da traffico stradale e ferroviario
E’ FINALIZZATO A DIVENTARE IL METODO DI E’ FINALIZZATO A DIVENTARE IL METODO DI RIFERIMENTO PER LA MAPPATURA RIFERIMENTO PER LA MAPPATURA
ACUSTICA IN TUTTI I PAESI MEMBRIACUSTICA IN TUTTI I PAESI MEMBRI
IL METODO VUOLE ESSERE IN GRADO DI CALCOLARE NATIVAMENTE I IL METODO VUOLE ESSERE IN GRADO DI CALCOLARE NATIVAMENTE I LIVELLI DI RUMORE IN TERMINI DI Lden e LnightLIVELLI DI RUMORE IN TERMINI DI Lden e Lnight
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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IL MODELLO HARMONOISE
PRINCIPIO DI BASE
Per il rumore stradale:Per il rumore stradale:
Sono considerati Sono considerati separatamente il contributo separatamente il contributo
di rotolamento e quello di rotolamento e quello derivante dalla propulsionederivante dalla propulsione
Per il rumore ferroviario:Per il rumore ferroviario:
Le sorgenti sono state Le sorgenti sono state divise in rotolamento, divise in rotolamento,
trazione e rumore trazione e rumore aerodinamicoaerodinamico
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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IL MODELLO HARMONOISE
SVILUPPO DI DUE MODELLI
ACCURATO ACCURATO
(Più complesso)(Più complesso)
Adatto per calcoli relativi a Adatto per calcoli relativi a situazioni locali e particolarisituazioni locali e particolari
SEMPLIFICATOSEMPLIFICATO
(Ingegneristico)(Ingegneristico)
Adatto alla mappatura Adatto alla mappatura acustica di grandi aree.acustica di grandi aree.
Scelto come standard da Scelto come standard da utilizzare per le attività utilizzare per le attività previste dalla direttivapreviste dalla direttiva
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Metodi di determinazione
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IL MODELLO HARMONOISE
VANTAGGI
Modello fisico di sorgente molto più preciso rispetto ad Modello fisico di sorgente molto più preciso rispetto ad altri modelli altri modelli
Unico motore di calcolo per 3 livelli di applicazione: Unico motore di calcolo per 3 livelli di applicazione: studio dettagliato, indagine e mappatura acusticastudio dettagliato, indagine e mappatura acustica
E’ già stato validato con campagne di misura e di E’ già stato validato con campagne di misura e di durata equivalenti a 5 anni di monitoraggio in durata equivalenti a 5 anni di monitoraggio in Italia,Francia e GermaniaItalia,Francia e Germania
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Mappatura acustica strategica
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30 giugno 2007
ELABORAZIONE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE
Agglomerati con più di 250.000 ab.
Assi stradali con più di 6 milioni di veicoli / anno
Assi ferroviari con più di 60.000 convogli /anno
Aeroporti principali degli agglomerati stessi
Notifica entro il 30/06/2005 e successivamente ogni 5 anni
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Mappatura acustica strategica
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30 giugno 2012
Notifica entro il 31/12/2008 di tutti gli
agglomerati, assi stradali e ferroviari
ELABORAZIONE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE
Agglomerati con più di 100.000 ab.
Assi stradali con più di 3 milioni veicoli / anno
Assi ferroviari principali
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Piani d’azione
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18 luglio 2008
ELABORAZIONE DEI PIANI D’AZIONE(gestione del rumore, effetti e contenimento)
Agglomerati con più di 250.000 ab.
Assi stradali con più di 6 milioni veicoli / anno
Assi ferroviari con più di 60.000 convogli / anno
Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Piani d’azione
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18 luglio 2013
ELABORAZIONE DEI PIANI D’AZIONE(Individuazione delle priorità sulla base del superamento dei valori limite)
Agglomerati
Assi stradali principali
Assi ferroviari principali
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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FINALITA’
a) Elaborazione della mappatura acustica e delle mappe acustiche strategiche
b) Elaborazione e adozione dei Piani d’Azione
c) Assicurare l’informazione e la partecipazione del pubblico
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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COMPETENZE
a) Autorità individuata dalla Regione o dalla Provincia autonoma competente
b) Società ed Enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture
c) Ministero dell’Ambiente o della tutela del territorio
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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TEMPISTICA
30 giugno 2007
30 giugno 2112
Mappatura acustica e mappature acustiche strategiche
18 luglio 2008
18 luglio 2013 Piani d’Azione
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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DESCRITTORI ACUSTICI
LdenPERIODI FISSATI IN:
giorno-sera-notte: dalle 6.00 alle 06.00 del giorno successivo e suddiviso in:
1. periodo diurno: dalle 06.00 alle 20.00
2. periodo serale: dalle 20.00 alle 22.00
3. periodo notturno: dalle 22.00 alle 06.00
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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DESCRITTORI ACUSTICI
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PUNTI E MODI DI MISURAPUNTI E MODI DI MISURA
Per il calcolo della mappatura acustica strategica:
H = 4.00 m (+/- 0.2 m)
SULLA FACCIATA PIU’ ESPOSTA
Per il rilevamento della mappatura acustica strategica:
H = 4.00 m (+/- 0.2 m)
ALTEZZA MAI INFERIORE A 1,5 M
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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METODI DI MISURAZIONE DI METODI DI MISURAZIONE DI
LLdenden e L e Lnightnight
I dati delle misurazioni effettuate di fronte a una facciata o a un altro elemento riflettente devono essere
corretti per escludere il contributo del riflesso di tale facciata o elemento.
In linea generale ciò comporta una correzione di
- 3 dB per le misurazioni
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REQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHEREQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE
Per gli agglomerati:Per gli agglomerati:
1. N. stimato di persone che occupano abitazioni esposte a intervalli di Lden in dB a 4 m. di H. di 55-59, 60-64, 65-69, 70-74, >75 con distinzione tra rumore da traffico veicolare, ferroviario, aereo o dell’attività industriale;
2. N. stimato di persone che occupano abitazioni esposte a intervalli di Lnight in dB a 4 m. di H. di 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, >70 con distinzione tra rumore da traffico veicolare, ferroviario, aereo o dell’attività industriale;
3. Una descrizione concisa dell’agglomerato: ubicazione, dimensione, numero di abitanti;
4. Metodo di calcolo o di misurazione applicati;
5. Le mappe strategiche in forma grafica devono presentare almeno le curve di livello 60, 65, 70 e 75 dB
6. Una sintesi del piano d’azione
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194Attuazione della Direttiva 2002/49/CE
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REQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHEREQUISITI MINIMI PER LE MAPPE ACUSTICHE STRATEGICHE
Per gli assi stradali e ferroviari principali e gli aeroporti principaliPer gli assi stradali e ferroviari principali e gli aeroporti principali
1. N. stimato di persone che occupano abitazioni situate al di fuori degli agglomerati esposte a intervalli di Lden in dB a 4 m. di H. di 55-59, 60-64, 65-69, 70-74, >75
2. N. stimato di persone che occupano abitazioni situate al di fuori degli agglomerati esposte a intervalli di Lnight in dB a 4 m. di H. di 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, >70
3. La superficie totale (in km2) esposta a livelli di Lden rispettivamente superiori a 55, 65 e 75 dB
4. Una descrizione generale della strada, della ferrovia o dell’aeroporto;
5. Una caratterizzazione dell’area circostante;
6. Il metodo di calcolo o di misurazione applicati
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REQUISITI MINIMI DEI PIANI D’AZIONEREQUISITI MINIMI DEI PIANI D’AZIONE
I piani d’azione devono comprendere almeno i seguenti elementi:I piani d’azione devono comprendere almeno i seguenti elementi:
1. Descrizione dell’agglomerato, degli assi stradali e ferroviari principali o degli aeroporti principali e delle altre sorgenti di rumore da prendere in considerazione;
2. L’autorità competente;
3. Una sintesi dei risultati della mappatura acustica;
4. Una valutazione del numero stimato di persone esposte al rumore;
5. Un resoconto delle consultazioni pubbliche;
6. Le misure antirumore già in atto e i progetti in preparazione;
7. La strategia di lungo termine;
8. Le informazioni di carattere finanziario;
9. Interventi pianificati dalle autorità;
10.Stime in termini di riduzione del numero di persone esposte
11.Sintesi di facile consultazione per il pubblico
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SANZIONISANZIONI
MAPPATURE ACUSTICHE E MAPPATURE ACUSTICHE STRATEGICHEMAPPATURE ACUSTICHE E MAPPATURE ACUSTICHE STRATEGICHE
Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da Euro amministrative del pagamento di una somma da Euro 30.00030.000 a Euro a Euro 180.000180.000 per per ogni mese di ritardoogni mese di ritardo
PIANI D’AZIONEPIANI D’AZIONE
Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da Euro amministrative del pagamento di una somma da Euro 2.0002.000 a Euro a Euro 12.00012.000
COMUNICAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEACOMUNICAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA
Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative Le Società e gli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni infrastrutture che non adempiono agli obblighi sono soggetti alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da Euro amministrative del pagamento di una somma da Euro 5.0005.000 a Euro a Euro 30.00030.000
Effetti della Direttiva 2002/49/CE(Sulla metrologia e sui limiti del rumore ambientale)
Differenze negli aspetti temporali
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Direttiva 2002/49/CE(Relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale)
Scenari ipotizzabili per la suddivisione delle 24 ore in periodi
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LEDecreto legislativo 15 agosto 1991
n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da
esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)
DEFINIZIONEDEFINIZIONE
L’obiettivo del controllo del rumore nelle industrie è quello di L’obiettivo del controllo del rumore nelle industrie è quello di proteggere i lavoratori dalla perdita permanente dell’udito dovuta proteggere i lavoratori dalla perdita permanente dell’udito dovuta
all’esposizione ad elevati livelli sonori.all’esposizione ad elevati livelli sonori.
PERDITA PERDITA TEMPORANEA TEMPORANEA
DELL’UDITODELL’UDITO
Esposizione per brevi Esposizione per brevi periodiperiodi
Esposizione ogni giornoEsposizione ogni giorno
PERDITA PERDITA PERMANENTE PERMANENTE
DELL’UDITODELL’UDITO
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LEDecreto legislativo 15 agosto 1991
n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da
esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)
EFFETTI SULLA SALUTEEFFETTI SULLA SALUTE
Un soggetto esposto per un certo periodo in ambienti di lavoro a Un soggetto esposto per un certo periodo in ambienti di lavoro a rumori elevati, subisce un innalzamento temporaneo della soglia rumori elevati, subisce un innalzamento temporaneo della soglia
uditivauditiva
PERDITA PARZIALE O PERDITA PARZIALE O TOTALE DELL’UDITOTOTALE DELL’UDITO
Esposizione che si Esposizione che si protrae nel tempoprotrae nel tempo
Con rumore di intensità Con rumore di intensità superiore a 130-140 dBsuperiore a 130-140 dB
ROTTURA DELLA ROTTURA DELLA MEMBRANA DEL MEMBRANA DEL
TIMPANO TIMPANO
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LEDecreto legislativo 15 agosto 1991
n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da
esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)
VALORI LIMITEVALORI LIMITE
Il Decreto Legislativo fissa 3 valori limite di esposizione al rumore in Il Decreto Legislativo fissa 3 valori limite di esposizione al rumore in dB(A)dB(A)
8080 8585 9090
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LEDecreto legislativo 15 agosto 1991
n. 277(……in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da
esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro….)
OBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVOROOBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVORO
IL datore di lavoro è comunque obbligato a ridurre al minimo il IL datore di lavoro è comunque obbligato a ridurre al minimo il rumore prodotto anche al di sotto di 80 dBA rumore prodotto anche al di sotto di 80 dBA
Ridurre il rumore alla fonte (con interventi tecnici per limitare il rumore Ridurre il rumore alla fonte (con interventi tecnici per limitare il rumore all’interno del macchinario, o acquistando una macchina meno all’interno del macchinario, o acquistando una macchina meno rumorosa)rumorosa)
Ridurre la trasmissione del rumore (incapsulando il macchinario)Ridurre la trasmissione del rumore (incapsulando il macchinario)
Ridurre al massimo il numero degli espostiRidurre al massimo il numero degli esposti
Alternare le persone esposte in modo da limitare le operazioni Alternare le persone esposte in modo da limitare le operazioni rumoroserumorose
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< 80 dBA Tra 80 e 85 dBA Tra 85 e 90 dBA > 90 dBA
Controllo esposizione
Controllo dell’esposizione “ad opportuni intervalli” (non oltre 3 anni), e comunque ogni qualvolta vi è un mutamento nelle lavorazioni o nei macchinari.
La relazione sulla valutazione del rumore deve rimanere a disposizione dei lavoratori
Informazione ai lavoratori
Informazione ai lavoratori su:Rischi derivanti all’udito dall’esposizione al rumoreMisure adottate per ridurre il rumoreRisultati della valutazione
Controllo sanitario Il lavoratore può fare richiesta del controllo sanitario
Controllo obbligatorio con frequenza biennale
Controllo obbligatorio con frequenza annuale
Mezzi di protezione individuali
Dotazione di mezzi di protezione ind. Per l’udito (uso facolatativo)
Uso dei mezzi di protezione individuali in dotazione (uso obbligatorio
LIVELLO DI ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALELIVELLO DI ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE
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MEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEMEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
La scelta del mezzo di protezione dipende dalle caratteristiche del rumore:La scelta del mezzo di protezione dipende dalle caratteristiche del rumore:
Mezzi ad inserimento Mezzi ad inserimento (tappi, inserti)(tappi, inserti)
8 - 30 8 - 30 dBdB
CuffieCuffie
25 - 40 25 - 40 dBdB
CaschiCaschi
40 – 50 40 – 50 dBdB
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SANZIONISANZIONI
A carico del datore di lavoro:A carico del datore di lavoro:
Mancata valutazione periodica dell’esposizione al rumoreMancata valutazione periodica dell’esposizione al rumore
Mancata dotazione di mezzi di protezione individualiMancata dotazione di mezzi di protezione individuali
Ammenda da 5 a 25.000,00 € o arresto da 3 a 6 mesiAmmenda da 5 a 25.000,00 € o arresto da 3 a 6 mesi
Mancata informazine dei lavoratoriMancata informazine dei lavoratori
Mancata registrazione dei lavoratori espostiMancata registrazione dei lavoratori esposti
Mancato controllo sanitario Mancato controllo sanitario
Mancata apposizione di segnaletica di sicurezza e della perimetrazioneMancata apposizione di segnaletica di sicurezza e della perimetrazione
Ammenda da 1,5 a 7.500,00 € o arresto da 2 a 4 mesiAmmenda da 1,5 a 7.500,00 € o arresto da 2 a 4 mesi
Mancato uso dei mezzi di protezione individualeMancato uso dei mezzi di protezione individuale
Ammenda da 200,00 € a 1.000,00 € o arresto fino a un meseAmmenda da 200,00 € a 1.000,00 € o arresto fino a un mese
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CALCOLO ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE DI UN LAVORATORE AL CALCOLO ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE DI UN LAVORATORE AL RUMORE (Lep,d)RUMORE (Lep,d)
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Decreto legislativo 15 agosto 1991n. 277
CALCOLO ESPOSIZIONE SETTIMANALE PROFESSIONALE DI UN CALCOLO ESPOSIZIONE SETTIMANALE PROFESSIONALE DI UN LAVORATORE AL RUMORE (Lep,w)LAVORATORE AL RUMORE (Lep,w)