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Corso di laurea in Statistica, Economia e Impresa Politica Economica C. A. I modulo Il benessere equo e sostenibile in Italia. Prof. ssa Cristina Brasili Hotel Mediterraneo Piazzale Roma, 3 Riccione (Rn)
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Corso di laurea in Statistica, Economia e Impresa Politica Economica C. A. I modulo Il benessere equo e sostenibile in Italia. Prof. ssa Cristina Brasili.

May 03, 2015

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Page 1: Corso di laurea in Statistica, Economia e Impresa Politica Economica C. A. I modulo Il benessere equo e sostenibile in Italia. Prof. ssa Cristina Brasili.

Corso di laurea in Statistica, Economia e Impresa

Politica Economica C. A.I modulo

Il benessere equo e sostenibile in Italia.

Prof. ssa Cristina Brasili

Hotel Mediterraneo Piazzale Roma, 3 Riccione (Rn)

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Le origini….

Evitare l’errore concettuale che identifica lo sviluppo con la sola crescita economica

Better Life Index (OCSE, 2005)

La Commissione composta tra gli altri da Joseph Stiglitz, Amartya Sen, Jean-Paul Fitoussi, Enrico Giovannini e Nancy Folbre (Commission on the Measurement of Economic Performance and Social Progress, 2008)

Altre esperienze di misura del benessere...(al link dell’Istat http://www.misuredelbenessere.it/index.php?id=12)

BES – Benessere equo e sostenibile (ISTAT-CNEL, 2010)

Oltre il PIL

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BES – Il percorso

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Il concetto di benessere non può essere definito univocamente, ma solo attraverso un processo che coinvolga i diversi attori sociali;

Non si può costruire un indicatore singolo del benessere, potrebbe fornire indicazioni fuorvianti o poco significative aggregando domini estremamente articolati;

Occorre coinvolgere tutti i settori della collettività al fine di individuare l’insieme degli indicatori ritenuti più rilevanti e rappresentativi del benessere;

Definire i “domini” del benessere permette di individuare possibili priorità per l’azione politica.

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BES – Il percorso

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ISTAT e CNEL hanno individuato un insieme di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del nostro Paese;

Cittadini e organizzazioni non coinvolti direttamente nei due organismi sono stati consultati (risposta ad un questionario on-line e collaborazione a un blog);

Il primo Rapporto BES (marzo 2013) e il secondo Rapporto BES (giugno 2014) rappresentano un utile strumento capace di individuare e descrivere gli elementi fondanti del benessere in Italia e nei suoi molteplici territori.

Istat – BES 2013 (al link http://www.istat.it/it/archivio/84348)Istat – BES 2014 ( al link http://www.istat.it/it/archivio/126613)

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Consultazioni online dei cittadini

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Tra ottobre 2011 e febbraio 2012 hanno compilato il

questionario online 2.518 persone di cui:

quasi il 90% appartiene alla fascia di età 25-64 anni;

due terzi hanno la laurea o titolo superiore; il 48% è residente in una regione del Nord, il

32% nel Centro e il 19% nel Sud.

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Consultazioni online dei cittadini

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Le dimensioni considerate più importanti dai cittadini sono:

Salute (98%) Ambiente (95,1%) Istruzione e formazione (92,4%) Qualità dei servizi (91,2%)

Il 2% dei rispondenti ritiene che non sia importante “valutare il

benessere e qualità della vita considerando anche aspetti della vita

delle persone che vadano oltre i soli aspetti economici”.

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Consultazioni online dei cittadini

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Dimensioni del benessere più importanti/meno importanti (valori percentuali)

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Le dimensioni del Benessere Equo e Sostenibile

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Includono 134 indicatori

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Gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile

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Sono:

Disaggregati a livello territoriale e per gruppi sociali;

Oggettivi e soggettivi (raccolgono percezioni e opinioni dei cittadini, che consentono di acquisire informazioni complementari su aspetti ed eventi della realtà oggetto di indagine che non sarebbero individuabili altrimenti).

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Gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile

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Il rapporto Bes2014 si basa sull’analisi dei 12 domini del benessere in Italia attraverso 134 indicatori. Tutti confrontabili con quelli contenuti nel Rapporto Bes2013.Ogni capitolo propone una lettura dei fenomeni nel tempo e nei diversi territori del Paese e, ove possibile, anche nel confronto con gli altri paesi europei. Inoltre, in maniera sistematica, si guarda alle differenze esistenti per quanto riguarda il genere, l’età e il territorio.

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1 - SALUTE – Gli indicatori

1- Speranza di vita alla nascita 2- Speranza di vita in buona salute alla nascita 3- Indice di stato fisico (Pcs) 4- Indice di stato psicologico (Mcs) 5- Tasso di mortalità infantile 6- Tasso standardizzato di mortalità per accidenti di trasporto 7- Tasso standardizzato di mortalità per tumore 8- Tasso standardizzato di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso 9- Speranza di vita senza limitazioni nelle attività quotidiane a 65 anni 10- Eccesso di peso 11- Fumo 12- Alcol 13- Sedentarietà 14- Alimentazione

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1 -SALUTE – Gli indicatori Bes 2013 e 2014

Indice di stato psicologico relativo alle persone di 14 anni e più, anno 2005 (punteggi medi standardizzati)

Eccesso di peso: proporzione standardizzata di persone di 18 anni o più in sovrappeso o obese (valori percentuali)

48,0

48,2

48,4

48,6

48,8

49,0

49,2

49,4

49,6

49,8

50,0

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia

Il dato provvisorio per il 2012 è di 49,2 in E-R contro un dato di 49,8 del 2005(Mesi settembre-dicembre)

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201335

40

45

50

55

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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1 -SALUTE – Gli indicatori Bes 2014

Speranza di vita in buona salute alla nascita: Esprime il numero medio di anni che un bambino che nasce in un determinato anno di calendario può aspettarsi di vivere in buone condizioni di salute, utilizzando la prevalenza di individui che rispondono positivamente (“bene” o “molto bene”) alla domanda sulla salute percepita. Fonte: Istat, Tavole di mortalità della popolazione italiana e Indagine Aspetti della vita quotidiana.

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia52.0

53.0

54.0

55.0

56.0

57.0

58.0

59.0

60.0

61.0

62.0

2009201020112012

Maschi

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia50.0

52.0

54.0

56.0

58.0

60.0

62.0

2009201020112012

Femmine

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2 - ISTRUZIONE E FORMAZIONE – Gli indicatori

1- Partecipazione alla scuola dell’infanzia 2- Persone con almeno il diploma superiore 3- Persone che hanno conseguito un titolo universitario 4- Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione 5- Giovani che non lavorano e non studiano (Neet) 6- Partecipazione alla formazione continua 7- Livello di competenza alfabetica degli studenti 8- Livello di competenza numerica degli studenti 9- Persone con alti livelli di competenza informatica 10- Partecipazione culturale

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2 - ISTRUZIONE E FORMAZIONE – Gli indicatori

Bes 2013 e Bes 2014

Persone che hanno conseguito un titolo universitario (per 100 persone di 30-34 anni)

Giovani che non lavorano e non studiano (Neet) (per 100 persone di 15-29 anni)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201310

15

20

25

30

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

20042005200620072008200920102011201220135

10

15

20

25

30

35

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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2 - ISTRUZIONE E FORMAZIONE – Gli indicatori

Partecipazione alla formazione continua (per 100 persone di 25-64 anni)

Bes 2014

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20134

5

6

7

8

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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3 - LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA – Gli indicatori

1- Tasso di occupazione 20-64 anni 2- Tasso di mancata partecipazione al lavoro 3- Percentuale di trasformazioni nel corso di un anno da lavori instabili a lavori stabili 4- Percentuale di occupati in lavori a termine da almeno 5 anni 5- Incidenza di lavoratori dipendenti con bassa paga 6- Incidenza di occupati sovraistruiti 7- Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente 8- Incidenza di occupati non regolari sul totale degli occupati 9- Rapporto tra tasso di occupazione delle donne 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli 10- Quota di popolazione 15-64 che svolge più di 60 ore settimanali di lavoro retribuito e/o familiare 11- Indice di asimmetria del lavoro familiare 12- Soddisfazione per il lavoro svolto

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3 - LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA –

Gli indicatori Bes 2014

Percentuale di trasformazioni nel corso di un anno da lavori instabili a lavori stabili (per 100 occupati in lavori instabili al tempo t1)

Percentuale di occupati in lavori a termine da almeno 5 anni (per 100 dipendenti a tempo determinato e collaboratori)

2004

-200

5

2005

-200

6

2006

-200

7

2007

-200

8

2008

-200

9

2009

-201

0

2010

-201

1

2011

-201

2

2012

-201

3

10

15

20

25

30

35

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

200420052006200720082009201020112012201310

15

20

25

30

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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3 - LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA – Gli indicatori Bes 2014

Incidenza di lavoratori dipendenti con bassa paga (per 100 dipendenti)

Incidenza di occupati sovraistruiti (per 100 occupati)

2008 2009 2010 2011 2012 20130

5

10

15

20

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

200420052006200720082009201020112012201310

15

20

25

30

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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3 - LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA –

Gli indicatori Bes 2014

Incidenza di occupati non regolari sul totale degli occupati (per 100 occupati)

Rapporto tra tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con almeno un figlio in età prescolare e delle donne senza figli (per 100)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 20125

10

15

20

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201350

60

70

80

90

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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3 - LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA – Gli indicatori Bes 2014

Quota di popolazione 15-64 anni che svolge più di 60 ore settimanali di lavoro retribuito e/o familiare (per 100 persone di 15-64 anni)

Indice di asimmetria familiare (per 100) Tempo dedicato al lavoro familiare dalla donna sul totale del tempo dedicato al lavoro familiare da entrambi i partner per 100. Fonte: Istat, Indagine Uso del tempoN.B. I dati non sono stati aggiornati rispetto al Bes 2013

30

35

40

45

2002-2003 2008-2009

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

50

60

70

80

90

1988-1989 2002-2003 2008-2009

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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3 - LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA –

Gli indicatori Bes 2014

Soddisfazione per il lavoro svolto, anni 2009 e 2013 (valore medio in una scala da 0 a 10)

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia6.8

6.9

7.0

7.1

7.2

7.3

7.4

7.5

7.6

20092013

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4 -BENESSERE ECONOMICO – Gli indicatori

1- Reddito medio disponibile aggiustato pro-capite 2- Indice di disuguaglianza del reddito disponibile 3- Indice di rischio di povertà relativa 4- Ricchezza netta media pro-capite 5- Indice di vulnerabilità finanziaria 6- Indice di povertà assoluta 7- Indice di grave deprivazione materiale 8- Indice di qualità dell’abitazione 9- Indice di valutazione soggettiva di difficoltà economica 10- Incidenza di persone che vivono in famiglie senza occupati

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4 - BENESSERE ECONOMICO – Gli indicatori Bes 2014

Indice di disuguaglianza del reddito disponibile. Rapporto fra il reddito equivalente totale ricevuto dal 20% della popolazione con il più alto reddito e quello ricevuto dal 20% della popolazione con il più basso reddito. Fonte: Istat, Indagine Eu-S

Indice di povertà assoluta (per 100 persone) Percentuale di persone appartenenti a famiglie con una spesa complessiva per consumi inferiore al valore soglia di povertà assoluta sul totale delle persone residenti. Fonte: Istat, Indagine sui Consumi delle famiglie.

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20132

3

4

5

6

7

8

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 20120

2

4

6

8

10

12

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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4 - BENESSERE ECONOMICO – Gli indicatori

Incidenza di persone che vivono in famiglie senza occupati

(per 100 persone che vivono in famiglie con almeno un componente di 18-59 anni)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

4

8

12

16

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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5 - RELAZIONI SOCIALI – Gli indicatori

1- Molto soddisfatti per le relazioni familiari 2- Molto soddisfatti per le relazioni amicali 3- Persone su cui contare 4- Attività ludiche dei bambini da 3 a 10 anni svolte con i genitori 5- Aiuti gratuiti dati 6- Partecipazione sociale 7- Attività di volontariato 8- Finanziamento delle associazioni 9- Organizzazioni non profit 10- Cooperative sociali 11- Fiducia generalizzata

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5 - RELAZIONI SOCIALI – Gli indicatoriBes 2014

Persone su cui contare (per 100 persone di 14 anni e

più)

Partecipazione sociale (per 100 persone di 14 anni e più)

1998 2003 2009 201365

70

75

80

85

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201310

15

20

25

30

35

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

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5 - RELAZIONI SOCIALI – Gli indicatori Bes 2014

Cooperative sociali (per 10.000 abitanti)

2009 2010 20110.5

1.0

1.5

2.0

2.5

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

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6 - POLITICA E ISTITUZIONI – Gli indicatori

1- Partecipazione elettorale 2- Partecipazione civica e politica 3- Fiducia nel Parlamento italiano 4- Fiducia nel sistema giudiziario 5- Fiducia nei partiti 6- Fiducia nelle istituzioni locali 7- Fiducia in altri tipi di istituzioni 8- Donne e rappresentanza politica in Parlamento 9- Donne e rappresentanza politica a livello locale 10- Donne nei consigli d’amministrazione delle società quotate in borsa 11- Età media dei parlamentari italiani 12- Lunghezza dei procedimenti civili

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6 - POLITICA E ISTITUZIONI – Gli indicatori Bes 2014

Fiducia nel Parlamento italiano

(fiducia media su scala 0-10)

Fiducia nelle istituzioni locali, anni 2012 e

2013 (fiducia media su scala

0-10)

2011 2012 20133.3

3.4

3.5

3.6

3.7

3.8

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

4.5

5.0

20122013

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6 - POLITICA E ISTITUZIONI – Gli indicatori Bes 2014

Quota di donne elette nei Consigli Regionali, anni 2008-2012 e 2014

(per 100 eletti)

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia0.0

5.0

10.0

15.0

20.0

25.0

30.0

35.0

40.0

45.0

50.0

2008-20122014

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7 - SICUREZZA – Gli indicatori

1- Tasso di omicidi 2- Tasso di furti in abitazione 3- Tasso di borseggi 4- Tasso di rapine 5- Tasso di violenza fisica sulle donne 6- Tasso di violenza sessuale sulle donne 7- Tasso di violenza domestica sulle donne 8- Preoccupazione di subire una violenza sessuale 9- Percezione di sicurezza camminando al buoi da soli 10- Paura di stare per subire un reato in futuro 11- Presenza di elementi di degrado nella zona in cui si vive

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7 - SICUREZZA – Gli indicatori

Tasso di violenza fisica sulle donne, anno 2006 (per 100

donne di 16-70 anni)

Percezione di sicurezza camminando al buio da soli (per

100 persone di 14 anni e più)

0

1

2

3

4

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia

55

60

65

70

2002 2009

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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7 - SICUREZZA – Gli indicatori

Presenza di elementi di degrado nella zona in cui si vive (per 100 persone di 14 anni e più)

10

15

20

25

2002 2009

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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8 - BENESSERE SOGGETTIVO – Gli indicatori

1- Soddisfazione per la propria vita 2- Soddisfazione per il tempo libero 3- Giudizio sulle prospettive future

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8 - BENESSERE SOGGETTIVO – Gli indicatori Bes 2014

Soddisfazione per la propria vita

(per 100 persone di 14 anni e più)

Giudizio sulle aspettative future, anni 2012 e 2013 (per 100 persone di 14 anni e più)

2010 2011 2012 201320

30

40

50

60

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia0.0

5.0

10.0

15.0

20.0

25.0

30.0

20122013

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9- PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE – Gli indicatori

1- Dotazione di risorse del patrimonio culturale 2- Spesa pubblica comunale corrente pro capite in euro destinata alla gestione del patrimonio culturale (musei, biblioteche e pinacoteche) 3- Tasso di abusivismo edilizio 4- Tasso di urbanizzazione in aree sottoposte a vincolo paesaggistico 5- Erosione dello spazio rurale da dispersione urbana (urban sprawl) 6- Erosione dello spazio rurale da abbandono 7- Presenza di paesaggi rurali storici 8- Valutazione della qualità della programmazione dello sviluppo rurale (Psr regionali) in relazione alla tutela del paesaggio 9- Densità di Verde storico e Parchi urbani di notevole interesse pubblico 10- Consistenza del tessuto urbano storico 11- Insoddisfazione per la qualità del paesaggio del luogo di vita 12- Preoccupazione per il deterioramento delle valenze paesaggistiche

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9 - PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE – Gli indicatori

Dotazione di risorse del patrimonio culturale, anno 2012 (per 100 km2)

Indice di abusivismo edilizio (costruzioni abusive per 100 costruzioni autorizzate dai Comuni)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

0

10

20

30

40

50

Emilia-Romagna Nord Centro Mezzogiorno Italia

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10 - AMBIENTE – Gli indicatori

1- Acqua potabile 2- Qualità delle acque costiere marine 3- Qualità dell’aria urbana 4- Disponibilità di verde urbano 5- Aree con problemi idrogeologici 6- Siti contaminati 7- Aree terrestri protette 8- Aree marine protette 9- Aree di particolare interesse naturalistico 10- Preoccupazione per la perdita di biodiversità 11- Flussi di materia 12- Energia da fonti rinnovabili 13- Emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti

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10 - AMBIENTE – Gli indicatori

Qualità delle acque costiere marine (percentuale di coste balneabili sul totale

delle coste)

Energia da fonti rinnovabili (percentuale di energia elettrica

coperta da fonti rinnovabili sul totale dei consumi interni lordi)

65

70

75

80

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Emilia-Romagna

Italia

0

5

10

15

20

25

30

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Emilia-Romagna

Nord

Centro

Mezzogiorno

Italia

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11 - RICERCA E INNOVAZIONE – Gli indicatori

1- Intensità di ricerca 2- Propensione alla brevettazione 3- Incidenza dei lavoratori della conoscenza sull’occupazione 4- Tasso di innovazione del sistema produttivo 5- Tasso di innovazione di prodotto/servizio del sistema produttivo nazionale 6- Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza 7- Intensità d’uso di Internet

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11 - RICERCA E INNOVAZIONE – Gli indicatori Bes 2014

Intensità di ricerca (percentuale in rapporto

al Pil)

Incidenza di lavoratori della

conoscenza sull'occupazione (per 100 occupati)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20136

9

12

15

18

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 20110.3

0.6

0.9

1.2

1.5

1.8

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

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11 - RICERCA E INNOVAZIONE – Gli indicatori

Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza (per 100 occupati) Bes

2014Percentuale di occupati nei settori ad alta tecnologia della manifattura e dei servizi sul totale degli occupati.

Fonte: Eurostat, Eurobase.

2008 2009 2010 2011 20120

1

2

3

4

5

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

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12 - QUALITA’ DEI SERVIZI – Gli indicatori

1- Posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari 2- Liste d’attesa 3- Presa in carico dell’utenza per i servizi comunali per l’infanzia 4- Presa in carico degli anziani per il servizio di assistenza domiciliare integrata 5- Irregolarità del servizio elettrico 6- Famiglie allacciate alla rete di distribuzione di gas metano 7- Irregolarità nella distribuzione dell’acqua 8- Conferimento dei rifiuti urbani in discarica 9- Raccolta differenziata dei rifiuti urbani 10- Indice di sovraffollamento degli istituti di pena 11- Tempo dedicato alla mobilità 12- Densità delle reti urbane di TPL 13- Indice di accessibilità ad alcuni servizi

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12 - QUALITA’ DEI SERVIZI – Gli indicatori Bes 2014

Persone che hanno rinunciato ad una visita o trattamento terapeutico per la lunghezza

delle liste d'attesa (per 100 persone)

Presa in carico degli anziani per il

servizio di assistenza domiciliare

integrata (per 100 persone di 65 anni e

più)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 20120

2

4

6

8

10

12

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 20120.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

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12 - QUALITA’ DEI SERVIZI – Gli indicatori Bes 2014 Indice di sovraffollamento degli istituti di

pena (percentuale di detenuti sul totale dei posti

disponibili)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

50

100

150

200

Emilia-RomagnaNordCentro MezzogiornoItalia

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UrBES - 1

L’ISTAT e il Coordinamento dei sindaci metropolitani dell’ANCI hanno costituito una rete di città metropolitane disponibili a sperimentare la misurazione e il confronto sulla base di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile (UrBES), aderendo a un progetto proposto dal Comune di Bologna e da Laboratorio Urbano.

(Centro di documentazione, ricerca e proposta sulle città www.laboratoriourbano.info)

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UrBES - 2

La predisposizione di una batteria di indicatori di Benessere Equo e Sostenibile per le città con la finalità di:

Agevolare e stimolare lo scambio di best practices tra le aree metropolitane;

Favorire la rendicontazione periodica sullo “stato della città” da parte dei suoi amministratori;

Promuovere lo sviluppo di esperienze di partecipazione e di democrazia locale basate sul principio di accountability consentendo ai cittadini di valutare i risultati dell’azione di governo.

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Città Metropolitane e Comuni interessati da UrBES

Fonte: Il Gazzettino 14 aprile 2012

• Sono interessate da UrBES gran parte delle città metropolitane Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia e i Comuni capoluogo di Brescia, Bolzano, Messina e Pesaro (anche la provincia).

• Città metropolitane individuate dal Parlamento.

• Città metropolitane individuate dalle Regioni a Statuto Speciale.

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Pesaro

Brescia

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L’insieme degli indicatori, che andranno a costituire il “cruscotto Urbes”, dovrà essere selezionato sulla base del duplice obiettivo:

1. Essere messi a disposizione della governance come strumento per la predisposizione e il miglioramento delle politiche di intervento locali ;

2. Dare la possibilità alla cittadinanza di valutare l’azione di governo degli amministratori nell’ottica di esperienze di partecipazione e di democrazia locale.

Gli obiettivi di UrBES - 1

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Inoltre ….. Il circolo virtuoso dell’informazione innescato con un

approccio dal basso intercetta la domanda dei cittadini di una maggiore trasparenza e una più ampia informazione sulla governance.

La rendicontazione periodica sullo “stato della città” darà modo ai cittadini di valutare l’azione di governo del territorio da parte dei suoi amministratori e di sviluppare esperienze di partecipazione e di democrazia locale basate sul principio di accountability.

Gli obiettivi di UrBES - 2

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L’analisi dei risultati del primo rapporto UrBES inducono a riflettere sul fatto che una trasposizione a scala locale di quanto impostato a livello nazionale possa essere sufficiente per perseguire gli obiettivi che si pone UrBES.

Le competenze delle amministrazioni locali non hanno la possibilità di intervenire su tutti i domini individuati nel progetto BES

UrBES una riflessione…..

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Gli indicatori per le città - 1

SALUTE Speranza di vita alla nascita

Tasso di mortalità infantile

Tasso standardizzato di mortalità per accidenti di trasporto

Tasso standardizzato di mortalità per tumore

Tasso standardizzato di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso

ISTRUZIONE E FORMAZIONE Livello di competenza alfabetica degli studenti Livello di competenza numerica degli studenti LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA

Tasso di occupazione 20-64 anni Tasso di mancata partecipazione al lavoro

Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente

BENESSERE ECONOMICO

Reddito disponibile

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Gli indicatori per le città - 2

POLITICA E ISTITUZIONI Partecipazione elettorale

Donne nei Consigli Comunali Donne nei Consigli Provinciali Età media dei consiglieri comunali Età media dei consiglieri provinciali SICUREZZA Tasso di omicidi PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE

Densità di Verde storico e Parchi urbani di notevole interesse pubblico

Consistenza del tessuto urbano storico

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Gli indicatori per le città - 3

AMBIENTE Acqua potabile

Qualità dell’aria urbana

Disponibilità di verde urbano

RICERCA E INNOVAZIONE Propensione alla brevettazione PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE

Presa in carico dell’utenza per i servizi comunali per l’infanzia

Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Densità delle reti urbane di TPL

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Le iniziative future…(continua)

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Impegno a rendere pubblici i confronti tra i dati relativi agli indicatori fondamentali, all'inizio, durante e alla fine del mandato di ogni amministrazione che aderisce a UrBES. Si definirà una sezione comune da inserire nell'ambito dei Piani di performance e di trasparenza  (D. Leg. n. 150/2009 e 33/2013) e nella Relazione di fine mandato (D. Leg. n. 149/2011) di ogni ente, e si individuerà un'unica Giornata della trasparenza annuale (D. Leg. n. 150/2009, art. 11) nella quale i dati verranno resi pubblici alla cittadinanza.

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Materiale da leggere(per gli studenti: non spaventarsi, sono pieni di tabelle statistiche e grafici)

-Rapporto BES Giugno 2014

-ARPA – Ecoscienza Le esperienze e i progetti nelle città: Bologna. di Cristina Brasili e Silvia Giannini