1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Corso di Economia Aziendale Corso di Economia Aziendale Prof.ssa Annalisa Sentuti Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Laurea Triennale in Lingue e Culture Straniere Curriculum Laurea Triennale in Lingue e Culture Straniere Curriculum Linguistico Aziendale (LIN Linguistico Aziendale (LIN-AZ) AZ) A.A. 2012 A.A. 2012 – 2013 2013 Materiale Didattico Integrativo: Materiale Didattico Integrativo: Quarta Parte Quarta Parte – Caratteri ed Elementi Quantitativi dell’Impresa Caratteri ed Elementi Quantitativi dell’Impresa [email protected]2 Presentazione del corso A.A. 2012/2013 CENNI AL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE E AL BILANCIO ORDINARIO DI ESERCIZIO 1. I sistemi di rilevazione contabile ed extra-contabile 2. Le finalità del bilancio 3. Il bilancio secondo la disciplina civilistica 4. Finalità e contenuti dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico e della Nota Integrativa.
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Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Corso di Economia AziendaleCorso di Economia Aziendale
Prof.ssa Annalisa Sentuti
Facoltà di Lingue e Letterature StraniereFacoltà di Lingue e Letterature Straniere
Laurea Triennale in Lingue e Culture Straniere Curriculum Laurea Triennale in Lingue e Culture Straniere Curriculum Linguistico Aziendale (LINLinguistico Aziendale (LIN--AZ)AZ)
Tutti i soggetti coinvolti nell’impresa hanno il diritto/dovere di conoscere lecondizioni del suo svolgimento, i risultati della gestione e le prospettive intermini di economicità.
� I conferenti di capitale di rischio: redditività dell’impresa, prospettive disviluppo, rischi da fronteggiare, necessità di aumentare il CS, ecc.
� I soggetti finanziatori: solidità patrimoniale, affidabilità, ecc.
� I prestatori di lavoro: prospettive di redditività e di sviluppo, dinamicheorganizzative, ecc.
� I fornitori: affidabilità, prospettive di crescita o di contrazione, ecc.
� I clienti: serietà, qualità dei prodotti, assistenza post-vendita, ecc.
� Lo Stato: conoscere l’impresa per applicare le politiche fiscali e definire gliincentivi allo sviluppo economico.
A maggior ragione, hanno il diritto/dovere di conoscere coloro che esercitanoil governo dell’impresa e tutte le persone che all’interno dell’impresadevono prendere decisioni giorno per giorno per garantire lo svolgimentodella gestione secondo il principio dell’economicità. Esempi:
� L’imprenditore/Gli amministratori: devono conoscere l’andamentogenerale dell’impresa e il potenziale di sviluppo, per definire gli obiettivistrategici dell’impresa, se e come ricorrere al CC o al CP, se distribuire o no idividendi, se attivare acquisizioni di altre imprese o altre operazionistraordinarie, ecc.
� Il direttore commerciale: per fissare i prezzi dei prodotti, deve conoscere icosti di produzione e di distribuzione, i prezzi dei concorrenti, la sensibilità deiclienti al prezzo piuttosto che al marchio, alla pubblicità, al servizio postvendita;
� Il direttore di produzione e il direttore acquisti: devono conoscere leprevisioni di vendita, la capacità produttiva dell’impresa, l’ammontare dellescorte di magazzino, i tempi e i volumi degli approvvigionamenti, ecc.;
l’insieme delle strutture tecniche, delle risorse umane e delle procedure
con cui si raccolgono, memorizzano, elaborano e distribuiscono
dati e informazioni aziendali
con l’obiettivo di
sostenere i soggetti interni preposti all’attività decisionale e di controllo
e di soddisfare il fabbisogno informativo di soggetti esterni all’azienda.
I sistemi informativi delle imprese sono articolati e complessi: essi devonorappresentare molteplici aspetti della vita aziendale producendo con precisione etempestività dati e informazioni utili alle esigenze conoscitive dei una molteplicitàdi attori.
Noi ci concentriamo su alcune parti del SIA e, in particolare, sul Bilancio diEsercizio e sulle procedure che portano alla sua redazione.
L’azienda produce e riceve documenti dai quali si possono trarre i dati e leinformazioni che testimoniano l’operatività aziendale.
I documenti possono:
1. provenire dall’esterno (o essere emessi vs l’esterno): si riferisconoad operazioni economiche compiute dall’azienda con l’ambiente,ovvero: mercato degli approvvigionamenti (es. fatture relativeall’acquisto di materie prime); mercato delle vendite (es. ordiniprovenienti dai clienti, fatture relative alla vendita di prodotti finiti);mercato dei capitali (es. documenti che comprovano finanziamenticoncessi o ottenuti, cambiali attive o passive), mercato del lavoro (es.buste paga rilasciate ai dipendenti)
2. essere prodotti in riferimento al contesto interno: si riferiscono adoperazioni interne compiute dai dipendenti (es. movimenti di carico escarico del magazzino).
Un esempio di documentoFATTURA: è un documento che attesta l’esecuzione della compravendita.
La compravendita è un contratto con cui il venditore trasferisce la proprietàdi un bene al compratore, dietro il pagamento di un corrispettivo (prezzo).
La fattura viene emessa dal venditore e:
a) dimostra che il venditore ha eseguito l’obbligo di consegnare la merce o diprestare il servizio;
b)attesta il diritto dell’impresa venditrice a riscuotere il prezzo.
È un documento obbligatorio:
1. dal punto di vista legale, perché comprova l’esecuzione del contratto daparte del venditore ed il suo diritto a riscuotere il prezzo;
2. dal punto di vista fiscale, in quanto: comprova l’applicazione dell’IVA(Imposta sul Valore Aggiunto), è la principale documentazione dei ricavicaratteristici dell’impresa, è lo strumento per appurare le imposte sulreddito.
Il sistema informativo aziendaleLa FATTURA e l’IVA
L’azienda riceve fattura (emessa dal fornitore) per i fattori produttivi (beni eservizi) acquistati ed emette fattura (verso il cliente) per i prodotti (beni e servizi)venduti.
Su ogni fattura viene calcolata l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), che è:
� un’imposta indiretta: non colpisce direttamente il reddito dei contribuenti, ma iconsumi di beni e servizi;
� può essere del 4%, 10%, 21% a seconda dei beni/servizi a cui si riferisce:
• aliquota minima del 4% per beni/servizi che soddisfano bisogni di primanecessità (es. alimenti come pane, pasta, latte, olio, frutta, ecc.)
• aliquota ridotta del 10% per beni/servizi come zucchero, miele, carni, pescefresco, uova, trasporto di persone, cinema, fornitura energia elettrica per usodomestico, ecc.
• aliquota normale del 21% per tutti gli altri beni/servizi (es. calzature,abbigliamento, computer, elettrodomestici, auto, vino, telecomunicazioni, ecc.
Le rilevazioni aziendali hanno un oggetto da analizzare/unfenomeno da rilevare, sono tenute per un determinato scopo(es. determinare il reddito d’esercizio, il valore degli elementidel patrimonio, ecc.) e sono tenute secondo un criterio chepuò essere:
1) temporale o cronologico: rilevano i dati relativi alleoperazioni aziendali in ordine di data;
2) sistematico: rilevano i dati relativi alle operazioniaziendali con riferimento a specifici oggetti (es.magazzino, c/c, ecc.).
Le rilevazioni aziendali possono essere classificateutilizzando anche altri criteri...
1. Secondo il criterio di rilevazione: cronologiche/sistematiche
2. Secondo le norme di legge: obbligatorie/facoltative;
3. Secondo il momento di rilevazione: antecedenti,concomitanti, susseguenti o consuntive
4. Secondo lo strumento utilizzato per la registrazione:contabili/extracontabili;
5. Secondo la complessità dell’oggetto di rilevazione:elementari/complesse
La pratica ragionieristica (che nasce alla fine del 1200 e si è evoluta sulla scorta delle esigenze aziendali) ha permesso lo sviluppo di diversi tipi di
rilevazioni. Oggi le RILEVAZIONI AZIENDALI che possono comporre un sistema informativo aziendale possono essere CLASSIFICATE:
OBBLIGATORIESono imposte dal codice civile, dalla normativafiscale o da altre leggi speciali. Es. il libro degliinventari
FACOLTATIVE
Non sono richieste dalla legge, ma sono tenuteliberamente dall’azienda per il soddisfacimentodelle esigenze informative generatedall’amministrazione aziendale. Es. prima nota
Utilizzando lo strumento del conto, unprospetto riferito ad un dato oggetto, delquale si registrano (secondo regole standard eben definite => convenzioni di registrazione)le quantità iniziali (espresse in valoremonetario) e tutte le sue successive variazioni.
La CONTABILITA’ GENERALE (CO.GE.) è il sistema dellerilevazioni che consentono di rilevare gli effetti economici,finanziari e patrimoniali di tutti i fatti esterni di gestionecompiuti durante la vita dell’azienda. Il suo scopo è fornireinformazioni sull’andamento dell’azienda in termini di:
1. Reddito prodotto;
2. Capitale di funzionamento.
A.A. 2012/2013
La CONTABILITA’ ANALITICA (CO.AN.) è il sistema dellerilevazioni che consente di rilevare ed analizzare costi, ricavi erisultati economici relativi a specifici oggetti (singoli prodotti,processi produttivi, reparti, centri di costo, ecc.), andando arilevare i fatti interni di gestione. Il suo scopo è fornireinformazioni per orientare le decisioni aziendali (es. convenienzaeconomica, risultati economici, controllo dei costi, ecc.)
1. È obbligatoria, in quanto prevista dal codice civile (artt.2214-2220) e dalla normativa fiscale.
2. È consuntiva, in quanto rileva i fatti della gestione passata.
3. È cronologica, perché rileva le singole operazioni aziendaliprogressivamente, cioè secondo un ordine temporale.
4. È supportata dalle scritture elementari, che rappresentanola prima forma di raccolta dei dati relativi alle molteplicioperazioni che l’azienda compie nel corso della gestione. Esserilevano le variazioni, fisiche o monetarie, di singoli oggettisemplici (denaro, cassa, impianti, ecc.) a partire dai documentioriginari (bolle, fatture, estratti conto, ecc.)
5. S.e. relative a clienti e fornitori: controllano i movimenti deidebiti e dei crediti nei confronti dei fornitori e dei clienti.
6. S.e. relative al magazzino: verificano i movimenti interni edesterni di carico e scarico del magazzino di materie prime,prodotti finiti, imballaggi, semilavorati, prodotti in corso dilavorazione, nonché. Obbligatorie per la valutazione dellerimanenze.
7. S.e. riguardanti il personale: rilevano le ore di presenza al lavoro,la liquidazione ed il pagamento delle retribuzioni e dei contributi.
8. S.e. relative alle immobilizzazioni: registrano anno d’acquisto,costo, rivalutazioni/svalutazioni, informazioni necessarie adeterminare le quote di ammortamento, valore di realizzo.
Libro mastro: raccoglie l’insieme dei conti impiegati perrilevare le operazioni aziendali.
Riporta i fatti di gestione in base a una serie di oggetti classificatiper conto (rilevazioni sistematiche) (es. merci c/acquisti, creditivs/clienti, debiti vs/fornitori, c/c bancario, ecc.).
Libro giornale: raccoglie le rilevazioni in modo cronologicotramite una serie di c.d. articoli. Ogni articolo contiene ladescrizione dell’operazione e registra, secondo le regole dellaPartita Doppia, gli importi degli addebitamenti e degliaccreditamenti da riportare nei conti del Libro mastro.
ESEMPIO
A.A. 2012/2013 27
La contabilità generale
Altri supporti alla Co.Ge.
CREDITI VS CLIENTI a DIVERSI 2.200
a MERCI C/VENDITE 2.000
a IVA NS DEBITO 200
Vendute merci ed emessa fattura n. 13 su Beltrami SPA
La logica alla base della CO.GE. è quella di registrare –RILEVARE – ogni fatto esterno di gestione accaduto in un certoarco temporale che abbia rilevanza ai fini del risultato dellagestione e sulle eventuali future scelte aziendali.
Come viene effettuata tale rilevazione?
La rilevazione deve avvenire sotto due aspetti:
1. cronologico: in base al tempo (nel libro giornale);
2. sistematico: in base a una serie di oggetti (nel libro mastro);
nonché seguendo un metodo – quello della partita doppia – e unsistema – quello del reddito –.
Ogni fatto esterno di gestione deve essere registrato nel Librogiornale e nel Libro mastro, con il Metodo della partita doppiaapplicato al Sistema del reddito.
La contabilità generaleUn cenno a l S i s t ema de l Redd i toUn cenno a l S i s t ema de l Redd i to
• Attraverso l’applicazione del Metodo della partita doppia, ognifatto esterno di gestione viene rilevato al fine di determinare ilrisultato di esercizio e il capitale di funzionamento.
• Risultato d’esercizio positivo (R>C) => UTILE D’ESERCIZIO=> incremento del Capitale di funzionamento
Risultato d’eserciz. negativo (R<C) => PERDITA D’ESERCIZIO=> decremento del Capitale di funzionamento
• Il reddito viene calcolato in riferimento ad un esercizio, ovvero allegestione realizzata in un periodo amministrativo, generalmentecorrispondente ad un anno solare (1/1 –31/12).
• Il capitale di funzionamento dell’esercizio precedente più (o meno)il reddito dell’esercizio in corso determinano il capitale difunzionamento dell’esercizio successivo.
Un cenno al Metodo Della Partita Doppia Un cenno al Metodo Della Partita Doppia
(rilevazioni sul Libro mastro e sul Libro giornale)
• Si basa sull’utilizzo del conto.
• Ogni fatto esterno di gestione viene rilevato dal punto di vistaeconomico (costi e ricavi) e finanziario/numerario (entrate,uscite; crediti/debiti).
• Si chiama Partita “Doppia” in quanto è un metodo contabilecaratterizzato dalla duplice iscrizione di una stessa somma,una volta in Dare e una volta in Avere di uno o più contidiversi, in modo tale che, per ogni scrittura, il totale del Dare siasempre uguale al totale dell’Avere.
Al termine di ogni periodo amministrativo, grazie alle rilevazioni contabilidella CO.GE, siamo in grado di verificare l’impatto che tutti i fatti esternidi gestione hanno avuto sul Reddito d’Esercizio e sul Capitale diFunzionamento. In particolare:
1. tutti i costi e ricavi, proventi ed oneri, di competenza dell’esercizio inchiusura, confluiscono nel CONTO ECONOMICO. Il saldo tra icomponenti positivi e negativi esprime il risultato dell’esercizio;
2. tutti i conti relativi alle attività, passività e ai componenti del capitalenetto confluiscono nello STATO PATRIMONIALE, compresol’utile (o la perdita) d’esercizio.
Dalla contabilità generale al bilancio d’esercizio
L’utile (o la perdita) rappresenta l’elemento di congiunzione traCE e SP, tanto è vero che compare in entrambi: si calcola comedifferenza tra componenti positivi e negativi di reddito e rappresental’incremento (o decremento) del CN per effetto della gestione.
Dalla contabilità generale al bilancio d’esercizio
I dati contabili, così elaborati, mi consentono di procedere alla redazione del BILANCIO D’ESERCIZIO.
Evidenzia i risultati prodotti dalle operazioni di gestione in
riferimento ad un determinato PERIODO AMMINISTRATIVO
In questo senso, possiamo affermare che dalla CO.GE., la quale rileva in maniera cronologica e sistematica i fatti esterni di gestione, scaturisce il documento “Bilancio d’esercizio”
Non ci può essere bilancio senza contabilità e viceversa.
Il bilancio d’esercizio è un documento redatto al termine del periodo amministrativo per rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa, nonché il risultato
economico ottenuto con le operazioni di gestione.
A.A. 2012/2013 38
Funzione informativa del bilancio
Con il bilancio d’esercizio l’impresa “si presenta”
all’esterno: è lo strumento con il quale comunica l’andamento
economico-finanziario che ha avuto nell’esercizio a tutti quelli cioè che con
l’impresa stessa interagiscono:
• Banche ed Enti finanziatori
• Fornitori• Clienti• Soci/Azionisti• Risparmiatori che hanno
investito in azienda• Dipendenti• Stato/Erario• Ecc.
Il bilancio d’esercizio fornisce risposte a due esigenze conoscitive:
� L’attività dell’azienda sta producendo gli utili sperati o staproducendo perdite? Si possono remunerare adeguatamenteTUTTI i fattori produttivi (in posizione contrattuale e residuale)?
Queste sono le domande che riguardano il REDDITOdell’impresa. Le informazioni necessarie a rispondere a questedomande sono fornite dal CONTO ECONOMICO.
� In questo momento, qual è il patrimonio a disposizionedell’impresa? Quali sono gli investimenti realizzati? Come sonostati finanziati? Quanti sono i crediti da riscuotere? Quanti sono idebiti da onorare?
Queste sono le domande che riguardano il CAPITALE (opatrimonio) dell’impresa. Le informazioni necessarie a rispondere aqueste domande sono fornite dallo STATO PATRIMONIALE.
Siccome gli stakeholder possono avere informazioni sull’impresa soloattraverso questo documento ufficiale, esso dovrebbe essere undocumento:
� estremamente attendibile: ciò che è descritto deve corrispondere aciò che è realmente accaduto;
� omogeneo: tutte le aziende devono redigere il bilancio seguendo lemedesime regole e gli stessi schemi, così che i bilanci possano essereconfrontabili nel tempo (tra più esercizi) e nello spazio (tra diverseaziende con riferimento ad un medesimo esercizio).
A.A. 2012/2013 41
Funzione informativa del bilancioLe informazioni contenute nel bilancio sono destinate ad un insiemeeterogeneo di soggetti, ciascuno dei quali le utilizza per scopi diversi: ilsocio è interessato alla redditività, il creditore dell’impresa allasolvibilità, le banche alla solidità patrimoniale, ecc.
“Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallostato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa”.
Art. 2423 c.c. – Redazione del bilancio:
In realtà, la sezione in cui è contenuto questo articolo del c.c. (Capo V) è dedicato alle Società per Azioni e, per estensione, a tutte le
società di capitali. Ne consegue che...
...il bilancio, inteso come trittico contabile costituito dallo statopatrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa – daredigere SECONDO gli SCHEMI RIGIDI previsti dal c.c. – è unobbligo che il legislatore italiano impone solo alle società di capitali:SPA, SAPA e SRL.
FINE DEL BILANCIO FINE DEL BILANCIO (art. 2423, 2° comma)
“Il bilancio deve essere redatto con CHIAREZZACHIAREZZA e deve rappresentare in modo
VERITIEROVERITIERO e CORRETTOCORRETTO la situazione patrimoniale e finanziaria della
società ed il risultato economico dell’esercizio”.
Qual è il fine generale del bilancio e come deve essere redatto?Qual è il fine generale del bilancio e come deve essere redatto?
A.A. 2012/2013 47
Un bilancio è CHIARO quando è redatto rispettando gli schemi imposti dagliarticoli 2424 (stato patrimoniale) e 2425 (conto economico) e le disposizioni degliartt. 2423-ter, 2424-bis e 2425-bis.
Un bilancio è VERITIERO quando tutto ciò che rappresenta trova fondamentoin ciò che è realmente accaduto.
Un bilancio è CORRETTO quando i redattori rispettano le norme contenutenel codice civile e non adottano comportamenti non previsti o interdetti(l’obiettivo è ridurre la discrezionalità degli amministratori).
Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione degli articoli del c.c. èincompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, tale disposizione nondeve essere applicata (integrazioni e deroghe => nota integrativa).
Dal fine del bilancio DIPENDONODal fine del bilancio DIPENDONOi i PRINCIPI GENERALI PRINCIPI GENERALI DIDI REDAZIONE DEL BILANCIO REDAZIONE DEL BILANCIO
(art. 2423-bis).
A.A. 2012/2013
Questi principi contabili sono REGOLE che stabiliscono:
1. le modalità di contabilizzazione delle operazioni;
2. i criteri di valutazione degli elementi patrimoniali e reddituali;
3. i criteri di esposizione (rappresentazione) dei valori in bilancio.
I PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO sono:
Le perdite presunte o potenziali devono incidere sul risultatodell’esercizio, mentre possono essere attribuiti all’esercizio soltanto gliutili effettivamente realizzati (non quelli presunti).
Quindi: obbligo di imputare all’esercizio rischi e perdite presunte;divieto di imputare utili sperati e non effettivamente conseguiti).
Obiettivo: non sopravvalutare l’attivo, non sottovalutare il passivo equindi non sovrastimare il capitale di funzionamento.
Es. se presumo di perdere un credito, questo deve incidere sul risultatod’esercizio come perdita. Se ho un contratto in corso di formazione,non deve incidere sul risultato dell’esercizio in corso. Dovrà essereattribuito all’esercizio in cui il contratto sarà concluso e i risultatirealizzati.
L’azienda è un istituto destinato a perdurare nel tempo, quindi lavalutazione delle voci del bilancio deve essere fatta nella prospettivadella continuità.
Le valutazioni devono essere realizzate applicando i criteri difunzionamento: costo storico; competenza economica; prudenzavalutativa.
L’obietto è valutare il capitale di funzionamento (cfr. diversiconcetti/configurazioni del capitale).
Ad esempio: ripartizione dei costi pluriennali tra più periodiamministrativi; applicazione del costo storico invece del valore dimercato per la valutazione delle immobilizzazioni, ecc.
Costi e ricavi, oneri e proventi, possono essere considerati nelladefinizione del risultato d’esercizio solo se di competenza economicadell’esercizio stesso, indipendentemente dalla loro manifestazionenumeraria/finanziaria (pagamento o incasso).
In altre parole, costi/ricavi e oneri/proventi devono trovare la lorogiustificazione economica nell’esercizio: cfr. la definizione del principiodi competenza economica.
SEPARATEZZA VALUTATIVA
Non sono ammesse compensazioni tra le singole voci. Gli importidevono essere esposti separatamente, evitando compensazioni tra vocidell’attivo e del passivo dello SP e tra i componenti positivi e negatividel CE. Es. banca c/c attivo e banca c/c passivo; interessi attivi einteressi passivi. Devo restare voci separate.
I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizioall’altro: è previsto l’obbligo di applicare in ogni esercizio gli stessicriteri di valutazione. Es. il criterio di valutazione delle rimanenze dimerci in magazzino, di ammortamento delle immobilizzazioni, ecc.
Obiettivo: 1) evitare variazioni del reddito d’esercizio dovute allamodifica dei criteri valutativi e non agli andamenti della gestione; 2)permettere la comparazione dei valori esposti in bilancio da unesercizio all’altro.
Qualora, per rappresentare in modo veritiero e corretto il patrimonio eil reddito, sia necessario cambiare i criteri di valutazione, è possibilederogare a tale principio. Nella NI deve essere esposte le motivazioni edeve essere indicata l’influenza della variazione sulla rappresentazionedella situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico.
C)Attivo circolanteC-I RimanenzeC-II CreditiC-III Attività finanziarie non imm.C-IV Disponibilità liquide
D) Ratei e risconti
STATO PATRIMONIALEATTIVO PASSIVO
A)Patrimonio NettoI - Capitale.da II a VII RiserveVIII - Utili portati a nuovo.IX - Utile dell'esercizio.B)Fondi per rischi e oneriC)Trattamento di fine rapportoD)DebitiE)Ratei e risconti
Lo SP individuato dal legislatore assume una configurazione a sezionidivise e contrapposte, come quella che abbiamo studiato sinora.
Tuttavia, lo schema imposto dal codice civile raggruppa le voci in mododiverso. Finora, infatti, abbiamo studiato lo SP nell’ottica della dottrinaaziendalistica, cioè come prospetto in cui le voci sono elencate, nelle rispettivesezioni, secondo una delle seguenti logiche:
Lo schema individuato dal legislatore non applica né l’una né l’altra logica, ma un mix di criteri diversi
Struttura e contenuto dello Stato Patrimoniale
A.A. 2012/2013 58
L’attivo è PARZIALMENTE configurato secondo la liquidità crescente:le voci sono ripartite in base alla loro crescente attitudine a tornare in formaliquida (dalle più immobilizzate alle più liquide) ma solo in parte:
• i crediti vs/soci per versamenti ancora dovuti iscritti alla lettera A) (relativi a quote diCapitale Sociale sottoscritte ma non ancora versate) hanno un grado di liquiditàmaggiore rispetto alle immobilizzazioni iscritte alla lettera B);
• i crediti finanziari a breve scadenza devono essere iscritti fra le immobilizzazionifinanziarie: B) Immobilizzazioni: III - Immobilizzazioni finanziarie, con separataindicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'eserciziosuccessivo;
• i crediti commerciali a lunga scadenza devono essere iscritti nell’attivo circolante C)Attivo Circolante: II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degliimporti esigibili oltre l'esercizio successivo;
• la lettera D) Ratei e risconti, è iscritta dopo le disponibilità liquide ma contiene voci dibreve periodo.
Il passivo è classificato in base a GRUPPI RITENUTI OMOGENEI dallegislatore rispetto alla loro natura e a prescindere dalla data di scadenza.
Ad es. la lettera D contiene tutti i debiti, senza distinzione in base alla scadenza.
D ) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:1) obbligazioni;...4) debiti verso banche;5) debiti verso altri finanziatori;...7) debiti verso fornitori;...12) debiti tributari;13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;14) altri debiti.
A) VALORE DELLA PRODUZIONE: comprende tutti gli elementi checoncorrono alla determinazione della produzione ottenuta,indipendentemente dalla vendita effettiva del prodotto (es. voce A - 1 - Ricavidelle vendite e delle prestazioni; voce A - 2 - Rimanenze).
Struttura e contenuto del Conto Economico
B) COSTI DELLA PRODUZIONE: comprende tutti gli elementi negatividi reddito che, direttamente (es. B - 6 - costi per materie prime) oindirettamente (es. B - 8 costi per godimento di beni di terzi, es. fitti derivantidalla locazione di fabbricati), hanno contribuito all’ottenimento dellaproduzione.
62A.A. 2012/2013
A) - B) = VALORE DELLA PRODUZIONE NETTA: indica il valorecreato dall’azienda attraverso l’attività produttiva, al netto dei costi sostenuti. Èun indicatore del rendimento dell’attività tipica svolta dall’azienda, chetuttavia non coincide con quello che abbiamo precedentemente definitoReddito Operativo, in quanto il legislatore fa rientrare in A) e in B) voci che –secondo una logica economico-aziendale – dovrebbero rientrare in altriraggruppamenti (es. svalutazioni straordinarie delle immobilizzazioni => oneristraordinari). 62
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI: comprende tutti icomponenti positivi e negativi di reddito riconducibili a operazionifinanziarie (es. interessi attivi o passivi).
Struttura e contenuto del Conto Economico
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE:comprende tutte le svalutazioni e le rivalutazioni operate su poste dinatura finanziaria iscritte nell’attivo (es. partecipazioni, titoli, crediti amedio-lungo termine di natura finanziaria).
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI: comprende tutti glioneri e i proventi estranei all’attività ordinaria dell’azienda,indipendentemente dalla prevedibilità o eccezionalità del fatto che li haoriginati.Esempi: sopravvenienze attive (es. donazione) e passive (es. ammanco dicassa) derivanti da fatti eccezionali e casuali che modificano il patrimonio.
È parte integrante del bilancio ed è complementare ai 2documenti contabili.
Essa completa, con specifiche indicazioni di carattere qualitativo, leinformazioni quantitative contenute nello Stato Patrimoniale e nelConto Economico.
Le 3 funzioni
1. analitico-descrittiva: illustra i datisinteticamente presentati nello SP e nel CE;
2. informativa: presenta dati aggiuntivi rispetto aquelli contabili;
3. esplicativa: motiva l’applicazione e gli effettidei diversi criteri di valutazione, ricollegandolialle scelte gestionali dell’azienda.
1. i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio;
2. i movimenti delle immobilizzazioni;
3. la composizione di alcune voci, come: costi di impianto e diampliamento, costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità, ratei erisconti attivi e passivi, proventi e oneri straordinari;
4. il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria;
5. l’ammontare dei compensi spettanti agli amministratori ed aisindaci;
6. il numero e il valore nominale di ciascuna categoria di azioni;
“Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori contenente un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell’andamento e del risultato della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato,
anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti, nonché una descrizione dei principali rischi
e incertezze cui la società è esposta”.
È un documento:
1. OBBLIGATORIO: deve essere redatto da tutte le società di capitali.
2.COLLATERALE: non è un elemento costitutivo del bilancio, ma undocumento ad esso complementare
3.QUALITATIVO: fornisce informazioni prevalentemente di caratterequalitativo.
1. illustrare la situazione della società alla fine dell’eserciziosotto i vari punti di vista (economico, finanziario, ecc.), nel suocomplesso e nei vari settori in cui essa ha operato;
2. fornire informazioni rispetto all’andamento della gestioneinquadrata rispetto alla situazione di mercato attuale, alle condizionipassate e alle prospettive future (prospettiva dinamica);
3. offrire una visione completa dei risultati previsti ed ottenuti.
La relazione sulla gestione
A.A. 2012/2013
Dalla relazione devono risultare, ad esempio:
1) le attività di ricerca e di sviluppo;2) i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese
sottoposte al controllo di queste ultime;3) il numero e il valore nominale delle azioni;4) i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio;5) l'evoluzione prevedibile della gestione. 67
La “forma abbreviata” consiste in una semplificazione negli schemie nei dettagli informativi da fornire nel bilancio.
L’adozione del bilancio in forma abbreviata è una facoltà concessa adalcune imprese e non un obbligo: l’impresa è libera di scegliere seredigere il bilancio secondo gli schemi ordinari o se optare per quello informa abbreviata.
Possono scegliere di redigere il bilancio in forma abbreviata le PMIcostituite in forma di società di capitali che:
1. non hanno emesso titoli negoziati in mercati regolamentati;
2. nel primo esercizio o, successivamente, per due eserciziconsecutivi, non hanno superato due dei seguenti parametri(art. 2435-bis):
Totale ricavi delle vendite e prestazioni (CE, VOCE A1
8.800.000
Numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio
50
69A.A. 2012/2013
Il bilancio in forma abbreviata
Nel bilancio in forma abbreviata:� lo SP comprende solo le voci precedute da lettere maiuscole enumeri romani previste dall’art. 2424 c.c.
�nel CE alcune voci possono essere raggruppate tra loro;�nella NI si possono omettere diverse indicazioni.� l’impresa è esonerata dalla redazione della Relazione sulla Gestionese la NI indica il numero e il valore nominale delle azioni.