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Corradina Garofalo Corradina Garofalo presenta: presenta: Il viaggio nell’ignoto
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Corradina Garofalo presenta: Il viaggio nellignoto.

May 01, 2015

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Ercole Crippa
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Page 1: Corradina Garofalo presenta: Il viaggio nellignoto.

Corradina GarofaloCorradina Garofalopresenta:presenta:

Il viaggio nell’ignoto

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Il 27 Gennaio in tutto il mondo Il 27 Gennaio in tutto il mondo viene celebrato il giorno della viene celebrato il giorno della memoria per ricordare l’olocausto. memoria per ricordare l’olocausto. Quel giorno ci riporta nel 1945, Quel giorno ci riporta nel 1945, quando le truppe sovietiche quando le truppe sovietiche arrivarono nella città polacca di arrivarono nella città polacca di Auschwitz, scoprendo gli orrori del Auschwitz, scoprendo gli orrori del campo di concentramento più campo di concentramento più tristemente conosciuto.tristemente conosciuto.

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Ha inizio il triste viaggio …Ha inizio il triste viaggio …

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ATTENZIONE

Alta tensione

Pericolo di morte

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Questa la nostra accoglienza Questa la nostra accoglienza ……

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… così ci accomodammo nelle nostre camere …

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… … per per riposareriposare dopo un lungo dopo un lungo viaggio.viaggio.

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Nelle camere i bambini Nelle camere i bambini cantavano … cantavano …

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 è il titolo della canzone scritta da Elie Botbol che riprende il quarto versetto del testo ebraico del Salmo 23 e veniva insegnata ai bambini nei lager rallegrandoli in attesa del loro triste destino.

La loro preghiera era:Anche se andassinella valle oscura

non temerei nessun male,

perché tu sei sempre con me;

Perché tu sei il mio bastone, il mio supporto,

Con te io mi sento tranquillo.

Trasliterazione del canto:

Gam-Gam-Gam Ki ElekhBe-Beghe TzalmavetLo-Lo-Lo Ira RaKi Atta Immadì

Gam-Gam-Gam Ki ElekhBe-Beghe TzalmavetLo-Lo-Lo Ira RaKi Atta Immadì

Shivtekhà umishantekhàHema-Hema yenakamuni

Shivtechà umishantechàHema-Hema yenahamuni

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ee

Il giorno della memoria è ricordato per la prigionia principalmente di ebrei di ogni età, raccolti in campi di concentramento allo scopo di sterminarli a favore della “RAZZA PURA”.

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"Il lavoro rende liberi" era il messaggio di benvenuto posto all'ingresso di numerosi campi di concentramento nazisti.La scritta assunse nel tempo un forte significato simbolico ed ironico, riassumendo tutta la menzogna, la crudeltà dei nazisti e dei lavori forzati e la condizione inumana dei prigionieri destinati alla morte.

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(12 giugno 1929 – marzo 1945)

fu una ragazza ebrea che scrisse un diario mentre si nascondeva con la famiglia dai nazisti ad Amsterdam, ma poi vennero deportati nei campi di concentramento tedeschi, dove morirono tutti ad eccezione del padre. Dopo la guerra, il suo diario divenne famoso in tutto il mondo.

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(20 aprile 1889 - 30 aprile 1945)(20 aprile 1889 - 30 aprile 1945)

Politico austriaco, naturalizzato Politico austriaco, naturalizzato tedesco, dittatore dal 1934 al tedesco, dittatore dal 1934 al 1945. 1945. 

Fu il fondatore e capo del Partito Fu il fondatore e capo del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi, noto con il nome Tedeschi, noto con il nome abbreviato di Partito Nazista, abbreviato di Partito Nazista, ideologo del nazionalsocialismo.ideologo del nazionalsocialismo.

Responsabile della morte di milioni di Responsabile della morte di milioni di persone, fautore di una politica di persone, fautore di una politica di discriminazione e sterminio che discriminazione e sterminio che colpì vari gruppi etnici, politici e colpì vari gruppi etnici, politici e sociali e in particolar modo gli sociali e in particolar modo gli ebrei. ebrei.

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La bandiera dei nazisti doveva essere costituita da un panno rosso con un disco bianco, al centro una croce uncinata nera.

Il rosso doveva richiamare l'idea sociale del movimento, il bianco il nazionalismo, la croce uncinata la missione di combattere per la vittoria dell'uomo ariano.

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  braccio destro alzato davanti ai superiori quasi braccio destro alzato davanti ai superiori quasi sempre accompagnato dall'esclamazione ad alta sempre accompagnato dall'esclamazione ad alta voce voce

Heil HitlerHeil Hitler!!

““HEIL HEIL HITLER”HITLER”

Il saluto Il saluto nazista nazista conosciuto conosciuto come una come una variante variante del saluto del saluto romano e romano e adottato dai adottato dai nazisti come nazisti come segno di segno di lealtà verso lealtà verso il leader:il leader:

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Poesia di Salvatore Quasimodo scritta durante la dominazione fascista:

ALLE FRONDE DEI SALICI.

E come potevamo noi cantareCon il piede straniero sopra il cuore,fra i morti abbandonati nelle piazzesull’erba dura di ghiaccio, al lamentod’agnello dei fanciulli, all’urlo nerodella madre che andava incontro al figliocrocifisso sul palo del telegrafo?

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Alle fronde dei salici, per voto,anche le nostre cetre erano appese,oscillavano lievi al triste vento.

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Che ciò …

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… NON SI VERICHICHI …

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… MAI PIU’!!!

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Mi auguro che questa canzone riecheggi sempre in Mi auguro che questa canzone riecheggi sempre in modo indelebile nella nostra mente così come il modo indelebile nella nostra mente così come il

marchio sulla loro pelle.marchio sulla loro pelle.

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Tutto ciò si è ormai concluso da molto Tutto ciò si è ormai concluso da molto tempo. tempo.

La memoria acquista valore solo se La memoria acquista valore solo se ricordiamo tutti i giorni che il dolore ricordiamo tutti i giorni che il dolore non ha né bandiera, né razza, né non ha né bandiera, né razza, né religione.religione.

Ecco la vera cosa da non dimenticare Ecco la vera cosa da non dimenticare MAI perché senza memoria non c’è MAI perché senza memoria non c’è futuro.futuro.

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CrudeltàCrudeltàDitemi voi se non è crudeltàDitemi voi se non è crudeltàQuello che avvenne tempo faQuello che avvenne tempo fa

Gli ebrei furono catturatiGli ebrei furono catturatiE molti ammazzatiE molti ammazzati

Non mancava crudeltàNon mancava crudeltàNon avevano pietàNon avevano pietà

Per fortuna furono salvatiPer fortuna furono salvatiE i pochi rimasti liberatiE i pochi rimasti liberati

Però ora l’uomo è stato marchiatoPerò ora l’uomo è stato marchiatoCon un segno che l’ha rovinato!Con un segno che l’ha rovinato!