Top Banner
Editoriale “L’impresa più pazza che io abbia potuto pensare” Periodico di informazione aziendale Anno 2012_numero 29 CoProB informa Cari soci e cari lettori, mi rivolgo a voi nel 50° anniversario della fondazione di COPROB. La nostra Cooperativa, infatti, è stata fondata il 21 dicembre 1962 e se oggi la bietola e la produzione dello zucchero è ancora presente nelle nostre aziende agricole lo dobbiamo al Senatore Giovanni Bersani. 50 anni fa il Sen. Bersani, insieme alle cooperative di conduzione terreni aderenti al CICA, ad un piccolo gruppo di coraggiosi bieticoltori e all’Ente di sviluppo del Delta Padano, diede il via anche in Italia all’esperienza cooperativa agroindustriale nel settore bieticolo saccarifero. Il 2012 è stato anche l’anno internazionale della cooperazione, considerata come modello socio-economico fondamentale per lo sviluppo sostenibile di un’economia globale con al centro l’uomo e l’ambiente. Anche per COPROB la principale forza per affrontare le sfide competitive future sono i Soci; partiti da 52 sono cresciuti a ben 5500 e tutti sentono la Cooperativa come parte importante delle loro aziende agricole. Orgogliosi del nostro modello cooperativo, rinnoviamo quindi la nostra gratitudine a Giovanni Bersani e a coloro che fondarono COPROB e tra essi, in particolare, a Giovanni Biagi, attuale Presidente del nostro Collegio Sindacale, che dal lontano 1962 è stato sempre presente nella Cooperativa; con loro ricordiamo anche tutti gli uomini e le donne che in questi 50 anni, con sacrificio, passione e competenza, hanno fatto diventare COPROB una grande cooperativa italiana. Gli amministratori ed i dipendenti tutti hanno ricordato insieme, il 21 dicembre scorso, l’anniversario della Fondazione; insieme ai soci organizzeremo una grande festa a fine primavera 2013 per ritrovarci insieme in occasione della 50° assemblea di bilancio di COPROB. Grazie dunque ai Soci e ai Collaboratori per aver contribuito a raggiungere gli attuali importanti risultati e un augurio di cuore a voi tutti di felice 2013. L’intervista completa a pag. 8 In occasione dei 50 anni di COPROB, per capire quanto dell’attuale successo della Cooperativa sia fondato sulle sue solide radici, non potevamo non ascoltare ancora una volta il racconto e l’opinione del Sen. Giovanni Bersani. di Claudio Gallerani Presidente COPROB > A TU PER TU SOMMARIO Italia Zuccheri, sempre più 2.0 pag. 5 Speciale, una dolce novità in cucina pag. 5 COPROB apre le porte al territorio e alle scuole pag. 6 Italia Zuccheri al fianco del mondo della pasticceria pag. 5 “Zucchero italiano. Una storia nobile, una sfida nuova” pag. 6 Energia da fonti rinnovabili, un progetto a lungo termine pag. 7 2012: la cinquantesima campagna bieticolo saccarifera cooperativa La riforma dell’OCM dopo il 2013 > PRIMO PIANO > FOCUS L’anno 2012 sarà ricordato per il gravissimo terremoto che ha colpito la regione Emilia-Romagna e, in essa, un’area molto vasta nel cuore agroindustriale Italiano, lasciando ferite che richiederanno molto tempo per essere rimarginate. Il nostro pensiero torna ai lutti, alle sofferenze e ai disagi sofferti da tanti nostri conterranei, ma siamo certi che, superata la fase emergenziale, il lavoro di tutti consentirà alle comunità colpite di risollevarsi quanto prima. L’Unione Europea ha avviato la discussione per la riforma della PAC dopo il 2013. Attualmente lo zucchero fa parte dell’organizzazione di mercato unica dei seminativi e, dunque, gli orientamenti per la nuova OCM zucchero, che partirà dal 1° ottobre 2015, verranno ricompresi nei negoziati in corso per la riforma della PAC. L’articolo completo a pag. 3 L’articolo completo a pag. 2 Il Ministro Mario Catania parteciperà ad un confronto pubblico per discutere delle prospettive produttive, in particolare della filiera bieticolo saccarifera e della riforma della PAC. L’incontro - organizzato da COPROB congiuntamente con il Comune di Pontelongo e insieme alle Organizzazioni agricole - è programmato alle ore 16 di venerdì 1 febbraio a Pontelongo. Ulteriori informazioni sul sito www.coprob.com ULTIM’ORA
8

COPROB informa nr 29

Mar 14, 2016

Download

Documents

COPROB

COPROB Informa anno 2012 numero 29
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: COPROB informa nr 29

1

Editoriale

“L’impresa più pazza che io abbia potuto pensare”

Periodico di informazione aziendaleAnno 2012_numero 29

CoProB informa

Cari soci e cari lettori,mi rivolgo a voi nel 50° anniversario della fondazione di COPROB.La nostra Cooperativa, infatti, è stata fondata il 21 dicembre 1962 e se oggi la bietola e la produzione dello zucchero è ancora presente nelle nostre aziende agricole lo dobbiamo al Senatore Giovanni Bersani. 50 anni fa il Sen. Bersani, insieme alle cooperative di conduzione terreni aderenti al CICA, ad un piccolo gruppo di coraggiosi bieticoltori e all’Ente di sviluppo del Delta Padano, diede il via anche in Italia all’esperienza cooperativa agroindustriale nel settore bieticolo saccarifero.Il 2012 è stato anche l’anno internazionale della cooperazione, considerata come modello socio-economico fondamentale per lo sviluppo sostenibile di un’economia globale

con al centro l’uomo e l’ambiente. Anche per COPROB la principale forza per affrontare le sfide competitive future sono i Soci; partiti da 52 sono cresciuti a ben 5500 e tutti sentono la Cooperativa come parte importante delle loro aziende agricole.Orgogliosi del nostro modello cooperativo, rinnoviamo quindi la nostra gratitudine a Giovanni Bersani e a coloro che fondarono COPROB e tra essi, in particolare, a Giovanni Biagi, attuale Presidente del nostro Collegio Sindacale, che dal lontano 1962 è stato sempre presente nella Cooperativa; con loro ricordiamo anche tutti gli uomini e le donne che in questi 50 anni, con sacrificio, passione e competenza, hanno fatto diventare COPROB una grande cooperativa italiana. Gli amministratori ed i dipendenti tutti hanno ricordato insieme, il 21 dicembre scorso, l’anniversario della Fondazione; insieme ai soci organizzeremo una grande festa a fine primavera 2013 per ritrovarci insieme in occasione della 50° assemblea di bilancio di COPROB.Grazie dunque ai Soci e ai Collaboratori per aver contribuito a raggiungere gli attuali importanti risultati e un augurio di cuore a voi tutti di felice 2013.

L’intervista completa a pag. 8

In occasione dei 50 anni di COPROB, per capire quanto dell’attuale successo della Cooperativa sia fondato sulle sue solide radici, non potevamo non ascoltare ancora una volta il racconto e l’opinione del Sen. Giovanni Bersani.

di Claudio Gallerani Presidente COPROB

> A TU PER TU

SOMMARIO

Italia Zuccheri, sempre più 2.0 pag. 5

Speciale, una dolce novità in cucina pag. 5

COPROB apre le porte al territorio e alle scuole pag. 6

Italia Zuccheri al fianco del mondo della pasticceria pag. 5

“Zucchero italiano. Una storia nobile, una sfida nuova” pag. 6

Energia da fonti rinnovabili, un progetto a lungo termine pag. 7

2012: la cinquantesima campagna bieticolo saccarifera cooperativa

La riforma dell’OCM dopo il 2013

> PRIMO PIANO

> FOCUS

L’anno 2012 sarà ricordato per il gravissimo terremoto che ha colpito la regione Emilia-Romagna e, in essa, un’area molto vasta nel cuore agroindustriale Italiano, lasciando ferite che richiederanno molto tempo per essere rimarginate. Il nostro pensiero torna ai lutti, alle sofferenze e ai disagi sofferti da tanti nostri conterranei, ma siamo certi che, superata la fase emergenziale, il lavoro di tutti consentirà alle comunità colpite di risollevarsi quanto prima.

L’Unione Europea ha avviato la discussione per la riforma della PAC dopo il 2013. Attualmente lo zucchero fa parte dell’organizzazione di mercato unica dei seminativi e, dunque, gli orientamenti per la nuova OCM zucchero, che partirà dal 1° ottobre 2015, verranno ricompresi nei negoziati in corso per la riforma della PAC.

L’articolo completo a pag. 3

L’articolo completo a pag. 2

Il Ministro Mario Catania parteciperà ad un confronto pubblico per discutere delle prospettive produttive, in particolare della filiera bieticolo saccarifera e della riforma della PAC. L’incontro - organizzato da COPROB congiuntamente con il Comune di Pontelongo e insieme alle Organizzazioni agricole - è programmato alle ore 16 di venerdì 1 febbraio a Pontelongo.

Ulteriori informazioni sul sito www.coprob.com

ULTIM’ORA

Page 2: COPROB informa nr 29

La riforma dell’OCM zucchero dopo il 2013> FOCUS > Scenario Saccarifero

Poco più di un anno fa, il 12 ottobre 2011, la Commissione ha presentato ufficialmente la sua proposta ed così partito il confronto istituzionale che vedrà coinvolti il Consiglio dei Ministri e il Parlamento Europeo, il cui parere, dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, è diventato vincolante.Per quanto riguarda lo zucchero, con una decisione assunta dal collegio dei Commissari poche ore prima della presentazione della proposta, con voto contrario del commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos, la Commissione ha proposto di porre fine al sistema delle quote alla scadenza dell’attuale Ocm zucchero, vale a dire il 30 settembre 2015, sollevando subito

una valanga di critiche, con il solo plauso dei grandi utilizzatori di zucchero, il cui unico obiettivo è quello di pagare lo zucchero il meno possibile e di averlo sempre disponibile, e dei produttori di isoglucosio da amido di mais (HFCS), che potrebbero così espandere la produzione ben oltre gli attuali livelli, che sono contingentati. Ma perché tante proteste?La soppressione delle quote nazionali rappresenterebbe un ulteriore stravolgimento dell’organizzazione comune del mercato dello zucchero, riformata radicalmente appena 5 anni fa. Prudenza consiglierebbe di avere il tempo di verificarne pienamente gli effetti senza farsi prendere dalla fretta di invertire ancora la rotta. In particolare dopo aver preso atto che le previsioni sugli ingenti flussi di importazione alla base della riforma del 2006, a distanza di pochi anni, si sono rivelate profondamente sbagliate. È bastato, come si è visto, che si manifestasse per due anni consecutivi un deficit mondiale di produzione rispetto ai consumi, per far schizzare in alto i prezzi e per rivoluzionare i flussi di import-export mondiali, dirottando gli attesi volumi d’importazioni verso mercati più profittevoli di quello europeo, come quelli asiatici.Di certo, le regole introdotte nel 2006 hanno esposto il mercato europeo ad una variabilità dei prezzi mai conosciuta prima, ed è il logico effetto della parziale liberalizzazione voluta in questi anni. Ora, pensare di sopprimere il sistema delle quote che finora ha sempre garantito una produzione stabile in Europa, procedendo verso un’ulteriore liberalizzazione con l’obiettivo di prevenire futuri rischi di scarsità di zucchero, significa sottovalutare senza motivo le cause che, abbiamo visto, sono state alla base delle difficoltà di approvvigionamento della campagna 2010-2011.Inequivocabile è il fatto che, con la soppressione delle quote, le industrie italiane subirebbero un danno certo. La strutturale minore competitività della nostra

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

bieticoltura e gli alti costi energetici del nostro Paese ci renderebbero molto vulnerabili rispetto ai nostri competitors nord-europei. Questi ultimi, infatti, inevitabilmente finirebbero per puntare sul mercato italiano per collocare le eccedenze che si troverebbero a produrre una volta eliminato il limite delle quote. Tutto questo senza tenere conto dei rischi per l’equilibrio del mercato europeo. Togliere le quote, che attualmente garantiscono un livello di auto-approvvigionamento dell’85%, lasciando il restante 15% a carico delle importazioni di zucchero da canna, significa rinunciare alla stabilizzazione della produzione, introducendo un elemento di variabilità che, con certezza, accentuerebbe proprio quella volatilità che tutti considerano un problema.Da qui la richiesta concorde di industriali saccariferi, bieticoltori e lavoratori del settore di tutta Europa, nonché dei Paesi ACP, di conservare il vigente regime delle quote almeno fino al 2020, fatta propria dal Parlamento Europeo con il rapporto Dess, approvato pressoché all’unanimità nel maggio 2011. Ciò consentirebbe di preservare uno strumento che, gestito in maniera adeguata dalla Commissione, ha garantito l’approvvigionamento del mercato europeo anche in un periodo di grande tensione del mercato mondiale.L’attuale regime, infatti, consente alla Commissione di adottare una serie di misure straordinarie per fronteggiare situazioni critiche. Nel caso di mercati eccedentari, attraverso principalmente lo stoccaggio privato obbligatorio; nel caso di carenze di prodotto, come si è verificato fra il 2010 e il 2011, attraverso la possibilità di trasformare zucchero fuori quota – normalmente utilizzato per fornire l’industria chimica o, entro certi limiti, esportato sul mercato mondiale – in zucchero di quota, quindi utilizzabile per il mercato alimentare, e/o di aprire il mercato europeo, temporaneamente e per i volumi necessari, alle importazioni a dazio zero o ridotto provenienti dai grandi Paesi esportatori, a cominciare dal Brasile. Questa possibilità di rilasciare zucchero fuori quota per il mercato alimentare in caso di difficoltà di approvvigionamento, si sta dimostrando uno strumento assai efficace, che ridimensiona molto la tipica critica al sistema delle quote, accusato di essere troppo rigido e di non consentire di cogliere a pieno le opportunità del mercato. Un mercato che, è bene sottolinearlo, è oggi assolutamente permeabile per quel che riguarda i prezzi e dunque stimola quotidianamente le imprese saccarifere e i bieticoltori ad accrescere continuamente la propria competitività, come è avvenuto e sta avvenendo, con risultati molto significativi, anche in Italia, dopo la riforma del 2006. Dunque, l’attuale sistema ha mostrato di funzionare bene per garantire l’approvvigionamento di tutte le industrie alimentari, anche in un periodo di scarsa disponibilità di materia prima nel mondo. Prima di modificarlo radicalmente, quindi, è opportuno valutare con molta attenzione le possibili conseguenze, con l’obiettivo di non ripetere, nell’opposta direzione, l’errore che fu fatto nel 2006, le cui ricadute, in particolare in Italia, sono costate molto, sia in termini sociali sia economici.

di Giovanni Tamburini, Vicepresidente COPROB

Mappa EU con grado di auto approvvigionamento dei vari Paesi Mappa EU con zuccherifici e raffinerie

2

Fonte CEFS

Page 3: COPROB informa nr 29

3

Dal punto di vista agricolo l’anno giunto al termine sarà inoltre ricordato per il lungo periodo estivo di forte siccità ed alte temperature e per i pesanti danni subiti da tutte le colture agricole della parte sud-est della pianura padana. Gli esiti della 50° campagna bieticola, partita sotto i migliori auspici di risultato per i 32.500

ettari seminati, sono stati, quindi, ridimensionati dalla siccità che ha comportato una resa agricola ed una produzione di zucchero inferiore di circa il 20% rispetto alle nostre previsioni iniziali. Ma restano fermi alcuni aspetti fondamentalmente positivi visto che i Soci ed i bieticoltori conferenti hanno aderito con forte convinzione alla novità assoluta della proposta di contratto triennale (ben oltre il 90% dei conferimenti di bietole della scorsa campagna) e per il 2013 risultano già oggi impegnati ben 29.000 ettari. Lo scorso febbraio, presso il nostro stabilimento di Minerbio, ha preso avvio anche l’attività di raffinazione di zucchero grezzo, proveniente dai paesi del sud del mondo. Le 60.000 tonnellate di zucchero grezzo finora lavorate per conto del nostro alleato Pfeifer&Langen (uno dei primi dieci produttori di zucchero a livello mondiale) ci hanno consentito di ammortizzare meglio i nostri impianti e di mantenere la quota di mercato nazionale indispensabile per il futuro della nostra bietola. Il mercato dello zucchero è stato soddisfacente ed idoneo a far fronte agli aumentati costi di produzione di fonte agricola. In questo modo, le attuali proiezioni del bilancio dell’anno ci hanno consentito, nelle abituali riunioni di fine campagna, di ipotizzare

un prezzo finale per i soci delle bietole conferite nel 2012 di circa 53 euro/ton (rispetto ai 46,60 euro/ton previsti in accordo interprofessionale), collocando quindi la bietola ad attestarsi, per margine netto, sopra alle altre colture in rotazione nelle nostre aziende agricole.A fine ottobre abbiamo sottoscritto l’accordo interprofessionale per le bietole 2013. Per i soci COPROB è previsto un ulteriore aumento del prezzo a favore di coloro che hanno sottoscritto il contratto triennale: da un prezzo base 16° di polarizzazione del 2012 di 46,60 euro/ton si arriverà a 47,80 euro/ton. A ciò andrà, naturalmente, ad aggiungersi il ristorno in base ai risultati di bilancio della Cooperativa. La grandissima partecipazione alle consuete sette riunioni di fine campagna è stata l’ultima dimostrazione del forte consenso di cui COPROB gode da parte dei Soci e dei bieticoltori e aumenteranno sempre di più gli appuntamenti tecnici sul territorio. Stiamo inoltre strutturando un nuovo modo di fare gruppo e fare, fra gli agricoltori, rete attraverso il progetto “Club della bietola”, dove i soci, tramite web, potranno scambiarsi informazioni, dati e commenti per favorire la conoscenza tecnica ed imprenditoriale.Nel 2012, con la realizzazione di 3 impianti di produzione di biogas (situati a Minerbio, Finale Emilia e Pontelongo) si è avviata la produzione di energia elettrica, utilizzando, come materia prima, circa 60.000 tonnellate di polpe surpressate corrispondenti a circa il 20% della nostra produzione. Con il risultato finale di valorizzare ulteriormente il lavoro e il prodotto dei nostri agricoltori.Abbiamo, anche, proseguito nelle attività di ricerca:> per la produzione di bio-plastica da sottoprodotti della bietola siamo entrati nella delicata fase di analisi e valutazione dei progetti di prima industrializzazione;> per la produzione di olio combustibile ricavato dalla coltivazione delle microalghe stiamo operando in collaborazione con l’Università di Padova e stiamo installando un primo prototipo presso il nostro stabilimento di Pontelongo.É con queste premesse che stiamo per approcciare la prossima campagna che, siamo sicuri, potrà dare altrettante soddisfazioni a tutti noi e che confidiamo possa essere segnata da condizioni favorevoli, anche naturali, tali da consentire risultati positivi, nel breve, nel medio e nel lungo periodo.

> COPROB COMUNICA

3

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

2012: la cinquantesima campagna bieticolo saccarifera cooperativadi Claudio Gallerani, Presidente COPROB

Page 4: COPROB informa nr 29

SCOPRI DI PIÙ SU

SCEGLI LO ZUCCHERO FATTO DA NOI.

4

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

Page 5: COPROB informa nr 29

5

Italia Zuccheri al fianco del mondo della pasticceria Lo stretto legame tra Italia Zuccheri e il mondo della pasticceria si è consolidato grazie al sostegno di ‘Pasticceri & Pasticcerie 2013’, la guida firmata da Gambero Rosso e nelle librerie dal mese di dicembre. Attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi e di alta qualità Italia Zuccheri è un partner affidabile per l’alta pasticceria, settore in costante ricerca dei migliori ingredienti e materie prime. Un legame con il proprio territorio, che costituisce il cuore di Italia Zuccheri che con questo progetto ancora una volta vuole sostenere pragmaticamente le tipicità e le eccellenze del prodotto italiano. La prestigiosa guida, che contiene le recensioni di 550 locali diffusi su tutto il territorio nazionale, ha incoronato Iginio Massari, della pasticceria Veneto a Brescia, quale re della pasticceria italiana, seguito da Biasetto di Padova e dal pluridecorato Gino Fabbri, titolare della “Gino Fabbri Pasticcere” di Bologna, presidente dell’Accademia Pasticceri e estimatore dello zucchero Italia Zuccheri.

In libreria la nuova guida ‘Pasticceri & Pasticcerie 2013’ in collaborazione con il Gambero Rosso.

> LA VIA DELLO ZUCCHERO

Italia Zuccheri, sempre più 2.0

5

Italia Zuccheri è da sempre attenta ai nuovi canali di comunicazione, tra tutti la rete. Il 2012 è stato un anno

all’insegna del web con diversi progetti che hanno permesso di esprimere l’anima più social dell’unica marca di zucchero certificato 100% italiano. È partito a

luglio Sagre nei Borghi, il portale dedicato alle tradizioni culinarie e alla promozione dei prodotti alimentari tipici

del nostro Paese. Attraverso www.sagreneiborghi.it non solo è possibile ricevere informazioni sulle più importanti e storiche

manifestazioni presenti sul territorio italiano ma è possibile interagire con il portale e segnalare i propri appuntamenti. In poco tempo, Sagre nei Borghi è diventato un punto di riferimento per gastrointernauti e amanti del buon mangiare. Accompagnato da una seguitissima pagina facebook e con all’attivo il canale di Pinterest e Foursquare, il portale promosso da Italia Zuccheri ha in poco tempo conquistato un pubblico di appassionati e non che ogni settimana consultano il sito, si scambiano opinioni e controllano dove trascorrere il proprio weekend. Ma non è tutto. A pochi mesi di distanza, a settembre è ripartito il progetto “La Vogliamo Piantare?”, cominciato lo scorso anno con un tour di eventi che ha portato la campagna nelle piazze italiane e che è proseguito sul web grazie ad divertente gioco online. Il nuovo capitolo di La Vogliamo Piantare? caratterizzato da un blog dedicato ai temi legati all’italianità e alle tradizioni, ha lanciato una nuova e stimolante sfida ai fan e agli internauti attraverso una serie di quiz e vere e proprie chiamate in azione mettendo in palio diversi premi tra i quali un nuovissimo iPad. Cercando di scoprire il proprio “quoziente La Vogliamo Piantare”, i concorrenti hanno risposto a 20 quiz su diverse tematiche e hanno inviato immagini e pensieri legati ai temi proposti. Parallelamente sul blog sono state postate notizie e curiosità che hanno suscitato commenti e reazioni da parte degli utenti avvicinandoli ad uno stile di vita all’insegna delle buone abitudini. Italia Zuccheri è sempre più sinonimo di genuinità e qualità sul web così come sullo scaffale.

Si chiama Speciale la novità assoluta in casa Italia Zuccheri. Si tratta di scaglie di zucchero dorate ottenute grazie a una lenta caramellizzazione senza aggiunta di nessun altro ingrediente, fattore che rende Speciale totalmente naturale. Pensato per impreziosire il rituale del tè, Speciale preserva ed esalta l’aroma di tè e infusi, bevande che oggi godono di grande popolarità e che sono sempre più richieste anche all’interno del supermercato. Le scaglie di colore bruno, sciogliendosi lentamente, non aggrediscono l’aroma del tè e offrono una gamma di sfumature che si sprigionano progressivamente, regalando un lungo piacere naturale. Ma non è tutto, Speciale è ottimo anche per la preparazione di biscotti e, miscelato nell’impasto, consente di ottenere piacevoli effetti di croccantezza. Spolverato sulla superficie di dolci e biscotti fatti in casa, inoltre, crea decorazioni di grande effetto. Da oggi il rituale del tè ha un nuovo sapore, davvero Speciale.

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

Il 2012 all’insegna della rete.

www.lavogliamopiantare.it

www.sagreneiborghi.it

Speciale, una dolce novità in cucinaDal tè alla pasticceria, uno zucchero sorprendente.

Page 6: COPROB informa nr 29

ZUCCHERO ITALIANO Una storia nobile, una sfida nuova

> COPROB INCONTRA

6

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

COPROB festeggia 50 anni di storia dalla sua fondazione: 50 anni di uomini e donne che hanno partecipato a produrre e vendere zucchero italiano rendendo la Cooperativa il primo produttore bieticolo saccarifero nazionale che gestisce oltre il 20% di quota del mercato. COPROB punta a consolidare la propria posizione aprendosi sempre più al confronto e nel celebrare questo importante anniversario ha pubblicato un volume che - attraverso la propria esperienza operativa - presenta la storia del settore. Per la Collana di Storie e Scienze sociali dell’Editore Donzelli è appena uscito nelle librerie “Zucchero italiano. Una storia nobile, una sfida nuova”. COPROB ha voluto collaborare con uno dei più autorevoli editori nazionali per raccontare le complessità che si celano dietro un prodotto semplice e naturale come lo zucchero che accompagna tutte le ricette della nostra tradizione dolciaria e non solo e che ci rende più liete le Feste e tutte le occasioni da celebrare, come il 50enario della Cooperativa. Alla redazione del volume hanno partecipato il Presidente Gallerani, i Vice Presidenti Cavrini e Tamburini, il Direttore Montanari, ma anche diversi dirigenti di COPROB. È stato così possibile illustrare l’impegno quotidiano dei bieticoltori, gli investimenti industriali per la crescita della competitività, il dialogo tra imprese e lavoratori che ha consentito di ridurre al minimo l’impatto negativo della recente riforma, le sfide di un mercato sempre più globale e le prospettive prossime future di quello che ancora rappresenta un segmento importante dell’agroindustria italiana. Quest’opera collettanea, curata dal giornalista Roberto Faben e che ha avuto l’onore di una prefazione a firma dell’On. Prof. Paolo De Castro, intende spiegare al pubblico come la Cooperativa abbia saputo coniugare per 50 anni il modello associazionistico (contraddistinto dagli ideali della solidarietà e della mutualità) con le migliori ricette tipiche di un sano sviluppo industriale. Buona lettura.

COPROB apre le porte al territorio e alle scuole Lo zuccherificio di Pontelongo ospita il mondo della scuola e la cittadinanza.

COPROB promuove l’apertura al pubblico e agli studenti dello storico zuccherificio di Pontelongo. A fine novembre, con l’occasione della Festa della Dolcezza organizzata tutti gli anni a Pontelongo, nei pressi della Villa Comunale, dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune e il sostegno di COPROB, si sono svolte le visite delle scolaresche allo stabilimento. Tali visite erano inserite nell’ambito della V edizione di “Apertamente, Il Gusto fa scuola”, organizzata da Federalimentare per sensibilizzare il mondo della scuola nei confronti delle aziende alimentari e del buon cibo italiano. Domenica 2 dicembre, sempre nell’ambito della Festa della Dolcezza, attraverso un trenino che ha fatto la spola tra piazza e stabilimento, grandi e piccini hanno avuto la possibilità di visitare l’impianto produttivo in maniera giocosa e divertente. Si è trattato di un’iniziativa importante che COPROB ha integrato con “Industriamoci – Open day PMI” organizzata da Confindustria Padova anch’essa mirata a favorire l’incontro tra imprese e scuola; già a metà novembre, infatti, gli studenti della scuola media dell’Istituto comprensivo A. Briosco di Padova avevano trascorso una giornata diversa dal solito nello storico zuccherificio padovano. Ai ragazzi era stato presentato il mondo dell’industria, partendo dall’esperienza diretta delle persone che vi lavorano; è stato loro illustrato come COPROB trasforma le barbabietole coltivate su oltre 32.000 ettari del

nostro territorio e produce l‘unico zucchero certificato 100% italiano e, nel corso della visita, gli alunni hanno intervistato gli addetti dello zuccherificio per capire come opera un’impresa e come agisce chi quotidianamente vi lavora con passione e dedizione. Lo scopo finale dell’iniziativa era l’orientamento formativo-professionale dei ragazzi che saranno a breve chiamati a fare delle scelte importanti per il loro futuro.Ma non è tutto, il 10 dicembre infatti, lo zuccherificio di Pontelongo ha ospitato un pomeriggio formativo dedicato alla gestione delle imprese agricole e alla commercializzazione e promozione dei prodotti agroalimentari. In collaborazione con Confagricoltura Padova, i partecipanti sono entrati a contatto con il mondo COPROB e hanno approfondito i temi legati alla gestione aziendale e commerciale. COPROB si augura che i giovani intraprendano con consapevolezza percorsi e impegni che li aiutino a collocarsi nel mondo del lavoro dove le Industrie, per crescere e competere, avranno sempre di più bisogno di talenti motivati e operatori adeguatamente formati. Crede inoltre fondamentale affermare il concetto di formazione continua e permanente, che consente di rimanere al passo con la tecnologia e le innovazioni. Per questa ragione COPROB intende continuare la collaborazione con il territorio a cui è profondamente legata.

Page 7: COPROB informa nr 29

7

degli zuccherifici aveva perso il proprio impiego è stato pressoché integralmente rioccupato, con questi impianti si ritiene di fornire una risposta coerente alla legge di riconversione suddetta, ma, soprattutto, una opportunità interessante per gli agricoltori sia per l’inserimento di una nuova specie nella propria rotazione colturale aziendale, sia per lo sbocco commerciale di scarti e sottoprodotti aziendali. Rispetto ai Progetti di riconversione dei siti dismessi, sono diverse le finalità che il Gruppo COPROB intende soddisfare mediante l’azione di diversificazione realizzata insediando gli impianti di produzione di biogas. In questo caso si tratta di valorizzare polpe surpressate e melasso ad un valore economico interessante e costante per 15 anni, grazie alla redditività fissa derivante dalla remunerazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti calcolata applicando la tariffa unica di 0,28 euro/kWh. Con questo distinto progetto, quindi, la Cooperativa intende migliorare direttamente la redditività della bietola attraverso la migliore valorizzazione dei sottoprodotti della sua lavorazione. Rientrano in questa azione di diversificazione 3 impianti per la produzione di energia elettrica da biogas, collocati presso i siti di proprietà della Cooperativa di Finale Emilia, di Minerbio e di Pontelongo. Per la costruzione degli impianti biogas COPROB si è rivolta ad Eisenmann, un costruttore tedesco con esperienza internazionale che, in pochi mesi dalla conclusione del contratto, ha realizzato i 3 impianti nei tempi utili per potere applicare la tariffa unica vigente con la attuale normativa. Complessivamente i progetti di riconversione e, ancor più, i progetti biogas, diversificano l’attività di COPROB nel settore delle energie rinnovabili. Si tratta di un ampliamento delle attività in un ambito strettamente connesso con l’attività principale, che contribuisce ad aumentare la redditività della Cooperativa e, quindi, la valorizzazione delle produzioni bieticole dei soci. La Cooperativa quindi non cambia indirizzo, ma investe in un settore che le consente di stabilizzare una quota di redditività per garantire continuità e soddisfazione per i propri soci nel tempo.

> L’ANGOLO DELL’ENERGIA

Energia da fonti rinnovabili, un progetto a lungo termineA fianco degli ingenti investimenti effettuati in questi ultimi anni su tutta la nostra filiera agro industriale, investimenti che hanno permesso a COPROB di accrescere ulteriormente la propria competitività nella produzione bieticolo saccarifera, il Gruppo COPROB sta realizzando importanti progetti di diversificazione nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili. I progetti di COPROB in tale settore appartengono a 2 diversi piani di sviluppo: i progetti di riconversione del settore saccarifero, previsti dalla legge n. 81 del 2006 ed i piani di valorizzazione dei sottoprodotti della barbabietola. I progetti di riconversione riguardano i siti e gli areali produttivi degli ex zuccherifici di Finale Emilia, Porto Viro ed Ostellato e rispondono a 2 obiettivi fondamentali stabiliti dalla richiamata legge n. 81 del 2006: creare alternative alla coltivazione della barbabietola da zucchero sugli areali dei siti dismessi e alternative all’occupazione precedentemente dedicata alla produzione saccarifera. Per rispondere efficacemente a questi obiettivi, è risultato necessario progettare impianti produttivi di dimensioni rilevanti, che possano lavorare importanti quantità di prodotto agricolo dell’areale limitrofo. Ecco quindi nascere i progetti di Finale Emilia e Porto Viro, siti su cui si costruiranno 2 impianti di cogenerazione per combustione di biomasse, della potenza elettrica di circa 12,5 MW l’uno. Per questi progetti si è creata una vera e propria filiera nuova: quella del sorgo da fibra, specie in grado di fornire materiale di combustione in quantità e qualità eccellenti e in grado, quindi, di produrre un interessante reddito derivante da un prezzo definito e costante nel tempo, nonché dalla quantità di prodotto facilmente ottenibile in virtù della rusticità ed elevata produttività di diverse varietà selezionate per questo specifico indirizzo. A completare la lista delle matrici utilizzabili da questi impianti di cogenerazione, vi sono tutti i residui di potature, i residui vegetali di raccolta di produzioni annuali, ma anche legname di varia natura; materiale sostanzialmente con buone capacità comburenti che per le aziende agricole rappresenta, ad oggi, modestissima o nessuna fonte di reddito, ma spesso, al contrario, un vero e proprio costo di gestione. Considerato che il personale che in seguito alle chiusure

7

Continua l’attività di diversificazione di COPROB nel settore energetico.

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

di Piero Cavrini, Vicepresidente COPROB

Page 8: COPROB informa nr 29

8

> A TU PER TU

“L’impresa più pazza che io abbia potuto pensare”

In occasione dei 50 anni di COPROB, per capire quanto dell’attuale successo della Cooperativa sia fondato sulle sue solide radici non potevamo non ascoltare ancora una volta il racconto e l’opinione del Sen. Giovanni Bersani. La più pazza tra le sfide per Bersani fu proprio fondare e far crescere COPROB. In 50 anni il mondo è cambiato ma l’italianità, raccolta e valorizzata dal marchio Italia Zuccheri, resta la base su cui si fonda l’efficienza e la competitività della nostra filiera.“Dal punto di vista razionale l’impresa più pazza che io abbia potuto pensare.”

> Come nacque l’idea di sviluppare il modello cooperativo anche nel settore saccarifero?

All’epoca stava dando i suoi frutti la legge detta “della proprietà contadina”: braccianti e mondine potevano diventare proprietari delle terre che coltivavano (e che prima di loro avevano coltivato i loro padri e nonni). Uniti in cooperative raccoglievano prestiti e si preparavano a gestire nuovi sviluppi: protagonisti, per la prima volta, direttamente anche nel campo agroindustriale. Nell’ambito di queste cooperative, in Emilia Romagna, era presente e diffusa la coltivazione della barbabietola. Ma la trasformazione era interamente sotto il controllo dell’industria privata, di concerto con i grandi gruppi economici. In tal modo le opportunità migliori e i margini del settore restavano a vantaggio dell’industria privata, senza che il territorio e i lavoratori ne traessero tutti i possibili benefici economici e di sviluppo. Già l’impegno a rendere sempre più consapevoli i contadini della loro attività, rendendoli proprietari delle terre da coltivare, era un disegno corposo, in cui la coltivazione delle bietole per antica tradizione giocava un ruolo importante. In tutto il mondo, dall’India di Gandhi a Cuba con Fidel Castro, lo zucchero ha segnato il passo di momenti storici e simbolici rispetto al ruolo dei lavoratori nella società.

Ma l’idea di spingere la cooperazione non solo a gestire la produzione agricola, ma anche ad affrontare il processo della trasformazione industriale dei prodotti agricoli, rappresentava davvero una sfida pazza. Anche se nel Nord Europa - in Francia, in Belgio, in Olanda – il modello cooperativo era già presente nel settore saccarifero, in Italia significava scardinare una realtà e degli equilibri economici consolidati. Significava dare una diversa e più matura rappresentanza agli interessi degli agricoltori. Decidemmo allora di tentare la fondazione di un nuovo zuccherificio. Ma in Italia, affermare che il mondo dei lavoratori poteva svolgere un ruolo essenziale anche in competizione con l’alta finanza era come sfidare la FIAT come un negozio di biciclette.

> Quali furono le prime difficoltà ?

Innanzitutto dovetti superare gli ostacoli finanziari. Calcolammo che sarebbe servito un miliardo di lire! Una cifra enorme, per di più in un momento in cui tanto avevamo già rischiato per altri progetti concomitanti. Mi venne incontro il Direttore della Banca del Lavoro, appena arrivato, che si presentò a me dicendo che non era venuto per fare “cose normali”. Si disse subito disponibile a fare qualcosa di straordinario e si rivolse a me sollecitandomi a presentargli un progetto. Accolse con entusiasmo l’idea di realizzare lo zuccherificio e mi disse che “aveva pronti 500 milioni di lire!” Non appena io avessi potuto disporre di 100 milioni lui avrebbe garantito queste necessarie risorse. Mi rivolsi alle cooperative di credito americane che a loro volta aprirono un credito di 100 milioni cui la banca aggiunse appunto i 500 milioni promessi.

> Perché proprio a Minerbio?

Iniziammo subito a studiare come e dove insediare lo zuccherificio e fu localizzato uno spazio vicino Minerbio; occorreva molta acqua e fummo rassicurati che avremmo trovato sotto terra acqua per cent’anni. Iniziammo a scavare e partirono i lavori. I momenti di entusiasmo e quelli tristi si alternarono per tutti i primi anni. Facemmo tante sedute consiliari combattute, difficili; dovevamo rovesciare la situazione esistente per cui i produttori coltivavano e gli industriali trasformavano e vendevano. Ma poi dovemmo convincere gli agricoltori ad associarsi. Erano di varie “famiglie” e ognuno aveva le sue idee. Ma alla fine ce l’abbiano fatta. Tutte queste assemblee, fatte ai più vari livelli, furono molto importanti. Il momento democratico ha fortemente irrobustito la solidità interna dell’organizzazione e questo faceva evolvere gli agricoltori.

> Quale è il valore dell’italianità del prodotto e su quali basi si può fondare il futuro di COPROB?

L’Italianità è un valore di appartenenza e di servizio, ma rappresenta anche un valore economico. Il ruolo che l’insieme dei 5.500 agricoltori soci ha come gruppo evidenzia un senso superiore a quello di ciascuno di essi individualmente preso. Questo è il senso della cooperativa: la forza del gruppo che fa superare le difficoltà; su questa base COPROB può continuare a costruire il proprio futuro. I soci, ma anche i lavoratori che operano in COPROB, sono elementi chiave di un processo che non è solo economico e contrattuale, ma anche ideale. La base diventa protagonista ed è diventata punto di riferimento della politica bieticolo saccarifera in Italia e in una misura certamente inferiore anche in Europa. Il processo continua e continua nella direzione giusta che avevamo intrapreso insieme cinquanta anni fa, quando ci presentammo come una forza che dava prospettiva e speranza a tutta la nostra Regione.

COPROB informa - Anno 2012 - N.29

Intervista al Senatore Giovanni Bersani, fondatore di COPROB.

Editore: COPROB SCA Via Mora 56, Minerbio (BO)tel. +39 051 6622288, fax +39 051 6622226

Coordinamento: Giulia CavallariProgetto Grafico: Gianluca Signaroldi - HominapdcAutorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7168 del 25 ottobre 2001

COLOPHON

Direttore Responsabile: Stefano MontanariOrganizzazione: Silvia Montanari - HominapdcStampa: Tipografia Moderna

Periodico di informazione per i Soci COPROB