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C ONVITTO C ITTA Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana AULA CONFUCIO Anno XI - N.31 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli Un Natale da favola Lombardi Arianna ... per u n futu r o co n pi ù m em ori a
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CONVITTO CITTA

Jun 25, 2022

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Page 1: CONVITTO CITTA

CONVITTO CITTA’Una terrazza su

Villa d’Este e Villa Adriana

AULA CONFUCIO

Anno XI - N.31 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli

Un Natale da favola

Lombardi Arianna

...per un futuro con più memoria

Page 2: CONVITTO CITTA

p. 2 CONVITTO CITTÀSOMMARIO CONVITTO CITTÀ ANNO XI N. 31 - INVERNO 2020

3 EDITORIALEAntonio Manna: Dagli studenti segnali positivi

4 CULTURA EVENTI E SOCIETA’Daniela Tarsia: Natale da favola!Angelo Moreschini:Un genere ...di valoreLuana Lori: Piccole donne ...filmanoAlin Martone 3C: Nessuna discriminazioneAurora Tofani 3C: fino alla notte dei cristalliMarianna Cirillo: Memoria responsabile

14 LABORATORI LETTERARI E SCIENTIFICI SCUOLA PRIMARIA

Insegnanti delle classi Ve: Fare la differenzaAurora Tofani 3C: Madrid COP25 2019Alunni, Ins.Carlucci e Vallati e Educatori delle classi 3e:

Carnevale, ogni scherzo valeFlavio Mallozzi, Alessandro Damiani, Nicole Ruggeri, Francesco Marinelli, Lorenzo Brancaleoni, Christian Cavallari 5D: Con tutti i compagni di classeCristiana Pisanelli e Rosaria Battisti: Nettare degli DeiElisabetta Giocondi: Forme geometricheInsegnanti Maria Ziantoni, Gerardo Russo e alunni 4C:

Frammenti di letteraturaNicolina Pandiscia e Daniela Tarsia: Un giorno da EtruscoAnna Fradiacono e Alessandra Pucella: ...Picasso

22 LABORATORI DI INCLUSIONE E INDIRIZZO ALBERGHIEROMarianna Cirillo: Faccio tutto da soloMarianna Cirillo: Successo dell’Open Day per l’Alberghiero

IN ATTESA DI REGISTRAZIONEChiuso in redazione il

10 marzo 2020

DIRETTORE EDITORIALERettore Prof. Antonio Manna

DIRETTORE DI REDAZIONEEd. Prof. Angelo Moreschini

COMITATO DI REDAZIONEVincenzo BucciarelliNicoletta PandisciaLuana LoriMarianna Cirillo

GRAFICA E IMPAGINAZIONEAngelo Moreschini

FOTOGRAFIAAngelo Moreschini

HANNO COLLABORATORosaria BattistiM. Antonia CarlucciBruno CensiRossella CerretoClara De ProprisSara Di MiccoAnna FradiaconoElisabetta GiocondiDaniele LiberatiFiorella MarcotulliStefano MerolaCristiana PisanelliValentina PompiliAlessandra PucellaGerardo RussoDaniela TarsiaSara VallatiMaria Ziantoni

DIRETTORE RESPONSABILEFulvio Ventura

“Amici nascosti”, il libro presentato dalla 5A alla presenzadell’autrice Cecilia Bartoli nello spazio del Caffè letterario del

Convitto.

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Il saluto del Rettore prof. Antonio Manna

Il primo numero dell’undi-cesimo anno di attivitàdel periodico del Con-

vitto di Tivoli racconta leprincipali attività realizzatedai nostri studenti e guidatidai docenti nei mesi di di-cembre 2019, gennaio e feb-braio 2020. Tra le principalicaratteristiche degli avveni-menti narrati spiccano la ver-ticalità, che vede impegnatiper uno stesso evento stu-denti e alunni della primariae delle secondarie; la multi-disciplinarietà, che si estrin-seca tanto nella realizzazionedi videofilmati, quanto nelpresentare la cucina conl’arte dell’accoglienza; la cor-relazione con la comunità diTivoli, nelle sue dimensioniistituzionali e associative, checoinvolge gli studenti a tre-centosessanta gradi, dall’in-trattenimento corale, allasostanza viva dei temi e degliargomenti trattati.L’inclusione e l’apertura al ter-ritorio sono tra i cardini del-l’indirizzo verso cui volge lanostra offerta formativa, essisi fondano sempre sul rispettodelle tradizioni e della culturaitaliana, così per il Natalecome per il Carnevale, inquesto numero al solito resti-tuiti con dignità al pubblicodella comunità scolastica.Tra i temi che più incrocianoe intrecciano il divenire for-mativo con quello dell’uma-nità, c’è sicuramente ilproblema dei cambiamenticlimatici innescati, a quantopare ormai indiscutibil-mente, dai comportamentidell’uomo, troppo irrispet-tosi dei cicli naturali e degliequilibri della biosfera terre-stre. Anche in questo caso la-voro di alta levatura svoltoda ragazzi e docenti, con ilcontributo di Paolo Sottoco-rona, che anche qui ringraziovivamente.Le attività legate ai numerosiOpen Day dedicati all’Isti-tuto Alberghiero ci hanno la-sciato un bel segnale. Ciò

non solo per il pubblico digenitori e di eventuali futuristudenti intervenuti, ma so-prattutto per come hannointeragito con i docenti e ladirezione i nostri attuali stu-denti, a partire dai più freschidel primo anno fino aigrandi del quarto anno.Hanno dimostrato di crederenel futuro della scuola alber-ghiera, che stanno frequen-tando e quindi per analogiadi credere nel loro stesso fu-

turo professionale. C’è dipiù, gli studenti hanno addi-rittura dimostrato di volerbene a questo Istituto, alConvitto! Molti di loro in-fatti hanno preso parte atutti gli open day, anche se sisvolgevano di sabato e do-menica, ciò ha comportatoper ragazze e ragazzi convit-tori la scelta, di rimanere inConvitto anche per il finesettimana, invece di tornarea casa in famiglia, per parte-

cipare all’evento insieme ailoro compagni.È con questo spirito di posi-tiva condivisione che ringra-zio tutta la comunitàscolastica del Convitto: stu-denti, famiglie, docenti e col-laboratori, per aver dato ilprezioso, consueto contri-buto alla realizzazione delgiornale, dell’attività educa-tiva e formativa che tra lesue pagine, come semprescorre vibrante.

Dagli studenti segnali positivi

Un angolo del cortile del Convitto allestito in modo suggestivo per l’evento dedicato ai saluti diNatale. Sotto, il Capitano Marco Beraldo insieme al Rettore Antonio Manna e allo Chef Stefano

Merola presentano uno degli elaborati degli studenti pasticceri, la torta.

Page 4: CONVITTO CITTA

p.4 CONVITTO CITTÀ Tradizionale Canto di fine anno

di Daniela Tarsia

Martedì 17 dicem-bre 2019, glialunni della scuola

primaria interna al Con-vitto Amedeo di SavoiaDuca d'Aosta sono stati iprotagonisti della ormaiconsueta manifestazionecanora tenutasi que-st'anno presso l'Anfitea-tro di Bleso.Il Convitto di Tivoli ha vo-luto rivivere la magia chequesto luogo desta, sotto-lineando il senso di appar-tenenza alla città, al suopatrimonio di storia, cul-tura e tradizione.Con la sua arena centralecircondata da un ambula-cro largo metri 2.20, l'Anfiteatro ha infattiospitato circa 360 bam-bini che, con la loro dol-cezza hanno entusiasmatoe coinvolto i presenti conil loro "Natale da favola".A rendere più scenogra-fico l'insieme, i piccolicantori hanno indossatouna sciarpa rossa e deicappellini da Babbo Na-tale.Perché ho scelto cometema le favole? Semplice:

Natale da favola all’interno delle favole leemozioni, gli atteggia-menti, i valori vengonorappresentati in modomolto netto e distinto; dauna parte vi è il male,dall’altra vi è il bene, dauna parte il buono, dall’al-tra il cattivo e il finale èquello di continuare a per-seguire sempre il bene, equesto è il vero significatodel Natale! La regola d’orodi un bel coro è quella dimettere sempre al centrole esigenze dei più piccoli.La qualità delle voci deibambini e la loro capacitàdi cantare insieme in modoeccellente è, per me tantoimportante quanto la se-

Il Concerto di Natale del 17 dicembre 2019 iniziatoalle ore 15.00, dal titolo “Un Natale da favola”, haofferto al corposo pubblico intervenuto nella prestigiosae suggestiva cornice dell’Anfiteatro di Bleso, compostodalle famiglie di oltre trecento bambini della ScuolaPrimaria, un programma ricco di brani di diversa origineproposti anche in lingua inglese e cinese: Mille luci; Na-tale da favola; Concerto di Natale; Per un amico;Quello che mi aspetto date; Amazing Grace più Annin-nora; Mo li hua; Natale è festa; Il dialetto dell’amore;Beautiful that way; Stand by me; Love oh love.

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ANNO XI N. 31 p.5Laboratorio artistico musicale della Scuola Primaria

renità e il divertimentodei bambini stessi e anchein questa occasione i dueobiettivi sono stati piena-mente raggiunti. Che sianecessario partire dallamusica che fa parte delleesperienze di ascolto

anche inconsapevole deibambini, è certo ma non cisi deve limitare a questo;i piccoli dimostrano unagrande sensibilità e unastraordinaria capacità diriconoscere la bellezza e ilvalore di una pagina musi-

cale, specialmente quandoè scoperta e vissuta at-traverso la propria voce ela voce del coro.La quantità e la varietàdei brani proposti, la qua-lità sonora e vocale delleesecuzioni, la quantità e

varietà di proposte didat-tiche contenute, hannoportato ad un prodotto in-novativo. Non si è trat-tato infatti di unasemplice raccolta di cantidi Natale, ma di un labora-torio capace di offrirenuove risorse didattiche edi raggiungere diversiobiettivi, sia da un puntodi vista musicale, sia da unpunto di vista operativo,creativo e formativo.Sono le ore 15.00, tutti glialunni salgono sul palco elo spettacolo ha inizio. Sicomincia con il canto“Mille luci” e, come permagia, il coro si illuminaquasi come fosse un al-bero di Natale. Il con-certo prosegue in uncrescendo concludendocon il canto “Love oh love”,un inno all’amore cantatoall’unisono da bambini e in-segnanti, e questi ultimise la sono cavata davveroegregiamente!Grazie a tutti coloro chelo hanno reso possibile: ilnostro Rettore prof.Manna, i docenti, gli edu-catori, tutti gli alunnidella scuola primaria e ungrazie particolare al Sin-daco Giuseppe Proiettiche ha omaggiato tutti noicon la sua puntuale pre-senza. GRAZIEDel resto, come si dice,cantare fa bene al cuore.

Le imm

agini del servizio sono state gentilmente offerte dallo studio fotografico Soft Vision, di Villa Adriana

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p.6 CONVITTO CITTÀ Saluti e scambio degli auguri per le festività natalizie 2019

di Angelo Moreschini

La manifestazione haavuto inizio in un’atmo-sfera di frenetica attesa

e natalizia pressione, conl’esibizione del Coro di vocibianche del Convitto Nazio-nale di Tivoli, in versione ri-stretta per via della location,che si è esibito nell’Inno Na-zionale Italiano. La salamensa del Convitto per l’oc-casione trasformata in un sa-lone di eccezionale gusto emolteplice destinazioned’uso. Il significato del-l’evento infatti contiene in sédiverse letture, da quella te-stuale desumibile dai titolidel servizio a quello didat-tico, dei laboratori di acco-glienza, sala e cucinadell’Istituto Alberghiero. Il saluto del Rettore prof. An-tonio Manna è stato brevema denso, teso a ringraziaretutte le autorità civili e mili-tari presenti, le grandi realtàimprenditoriali del nostroterritorio, realtà che fannogrande il nostro Paese a li-vello internazionale.Venendo al Convitto il Ret-tore ha descritto la presenzadi un filo rosso che lega traloro gli ultimi anni di vitascolastica al Convitto, rap-presentato dall’impegno ci-vile e culturale che i nostridocenti riversano sui principifondamentali della carta co-stituzionale. Un indirizzo chegli studenti percorrono sia inclasse che nell’ambito deglieventi culturali realizzati inAula Magna, spesso a con-tatto diretto con importantidonne e uomini delle istitu-zioni repubblicane.Lo strumento usato per dipa-nare quel filo rosso è statol’apertura del Convitto alterritorio, che ha consentitoun dialogo con la città, conle istituzioni, con le realtà la-vorative, con i portatori dimessaggi di diversa prove-nienza sociale. E’ così che ilConvitto è stato in grado di

orientare la sua mission. Lapropensione al dialogo e alloscambio di valori sono lenote musicali che gli alunnihanno ascoltato e suonato,hanno vissuto e assorbito,come fatto positivo, comeelemento dinamico, che haaiutato tutti a crescere: stu-denti e adulti.Un do ut des dunque, che

agisce nel senso di costru-zione del complesso mosaicorappresentato dalla nostrasocietà, che noi tutti vor-remmo sia più corretta e ca-pace di renderci migliori.Ecco perché quello del 16 di-cembre non è stato un sem-plice incontro, ma un eventocostruito nel tempo, di con-certo con il Comando della

compagnia dei Carabinieri diTivoli e il Capitano Berardo,a partire dal risultato posi-tivo della sperimentazioneiniziale. Tale connubio ha so-stenuto l’iniziativa negli ul-timi tre anni fino a costituireun vero e proprio protocollod’intesa basato sul rafforza-mento dei valori e dei principi ispiratori dell’acco-glienza, dell’inclusione edella condivisione in rete deipunti di forza e debolezzadel territorio.Obiettivo, giunti in fondo al-l’evento, ai saluti finali, perciascuno dei gentili ospitipresenti e degli studenti edocenti impegnati, è statoportare a casa quel senso disoddisfazione misto a grati-

Un genere...di valore

Il 16 dicembre è stato un evento veramente grande, nelsignificato del messaggio, nella qualità della realizza-zione, nella rappresentatività dei partecipanti. Per il Convitto una prova di forza organizzativa e digestione degli eventi davvero ben riuscita.

La maestra Daniela Tarsia dirige il Coro del Convitto, in for-mazione ridotta. A fianco, l’imprenditrice Lavinia Biagiotti.

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ANNO XI N. 31 p.7La Rete territoriale a contrasto della violenza di genere

tudine verso le istituzioni e isuoi animatori. Del resto, la presenza deglistudenti premiati e dei lorogenitori, ringraziati per averaccettato l’invito in rappre-sentanza di tutti gli altri cheper ovvie ragioni logistichenon potevano essere accoltenella sala, indica l’altro finedi questa “orchestra”: “…suonare la musica del dirittoa l l ’ a p p r e n d i m e n t o ” .In ciò il Rettore ha rivendi-cato la coerenza dell’attod’indirizzo promosso nel-l’Istituzione Educativa, cheesprime valori dei granditemi quali la legalità, l’edu-cazione e la formazione, laconoscenza: “…alla base delnostro agire restano le otto

competenze chiave europee,il cui perseguimento è essen-ziale in quanto unico stru-mento di lettura dellacomplessità, in cui gli stu-denti oggi si trovano a cre-scere, con la necessità diorientarsi nel mare magnumdella dell’informazione edella disinformazione, dellacultura e dell’anticultura,della fede in una religione edell’anticristo. In definitivaciò che abbiamo il dovere dipredisporre oggi ai nostri stu-denti è un percorso che liconduca verso un vero eproprio progetto di vita…”.A seguire, lo svolgimento deltema oggetto della serata,“la violenza di genere”, pro-posto attraverso la proie-

zione di tre spot della duratadi 50 secondi, proiettatinello schermo smart tabletgigante ultima generazione.La visione degli elaborati èscivolata via tra lo stupore el’ammirazione degli ospiti insala, mentre pregnante e si-gnificativa è stata la fase suc-cessiva della premiazionedegli autori, a cura del Giu-dice Paola De Nicola. Il pre-mio per Gli spot selezionatisono stati ritirati da Man-draffino Pietro per la 3A, DeSantis Sofia per la 3B e Rai-none Silvia per la Classe 3C.La realizzazione degli elabo-rati è stato svolto a casa e inclasse, con la regia delle do-centi Ariano Marica, LoriLuana e Marcotulli Fiorella.

Nella pagina accanto, in basso, l’allestimento dei tavoli conGiulia e Giorgia in servizio di Sala.

In alto a sinistra, il Rettore Antonio Manna nel saluto iniziale.Sopra, la sala del refettorio allestita per ospitare l’evento.

A fianco e sotto, la premiazione dei ragazzi della Scuola Se-condaria di I grado, da parte del Giudice Paola De Nicola.

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Nel suo intervento il GiudicePaola De Nicola ha moltoapprezzato il lavoro deglialunni e dei loro docenti, mi-rato alla crescita della consa-pevolezza e complessità deldella violenza di genere.Uno degli aspetti preoccu-panti che emerge, da nontrascurare, sono i rapportidifficili tra genitori e figli, ladifferenza di razza, la discri-minazione e il pregiudizio,che insieme sono la causa diun male che dilaga In tal senso il Rettore ha rin-graziato il Giudice Paola DiNicola, facendole anchedono di un pensiero a nomedel Convitto, di essere pre-sente in quella serata a rap-presentare la battaglia civilecondotta a livello nazionalecontro la violenza di generee in generale contro la discri-m i n a z i o n e . Ma la serata ha mostratoaltri intrecci costruttivi, im-personati dagli studenti del-l’Istituto Alberghiero. E’ancora una volta risultatoutile e affascinante costruireun percorso in verticale,dalla Scuola Primaria, rap-presentata dagli alunni bar-zellettieri, alla ScuolaSecondaria Inferiore, rappre-sentata dai videomaker, finoalla Secondaria di II gradorappresentata dai ragazzi chedurante la serata abbiamovisto muoversi tra i tavoli onon visti perché impegnatinella preparazione degli ela-borati gastronomici destinate

ai tavoli dei circa duecentoospiti. Per loro è stato emo-zionante e utile la compre-senza in Convitto con lerealtà imprenditoriali del ter-ritorio, soprattutto in un’ot-tica di orientamento per ilfuturo lavorativo.A seguire la rubrica più get-tonata dell’evento, quelladelle barzellette sui Carabi-nieri, declamate sul palco difronte agli ospiti con perso-nalità e scaltrezza e spirito daLuca Montemurro della 1C,Silvia Sciarretta e BenedettaDe Luca della 2B. I tre bimbisono stati premiati dalla mas-

sima Autorità Militare inter-venuta, il Procuratore Mili-tare di Roma, dott. AntonioSabino.Una vera “chicca” per la se-rata si è dimostrata l’esibi-zione di Riccardo Fogli,artista di fama indiscussanonché parte integrantedella famiglia del Convittoessendo genitore diun’alunna del Convitto. Ilsuo intervento ha fatto toc-care alte punte di coinvolgi-

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La Rete territoriale a contrasto della violenza di genere ANNO XI N. 31 p.9

mento del pubblico ospite,evocando melodie e sono-rità che tutti ben conosciamocome patrimonio della mu-sica leggera italiana.Nessuno avrebbe volutoche terminasse presto ma lascaletta aveva i suoi tempi ela serata si è avviata verso ilriconoscimento di premialle personalità presenti insala, esponenti del territorioche si sono particolarmentedistinte nel corso dell’anno

per il ruolo e l’operato: ilProcuratore dott. FrancescoMenditto ha premiato il Di-rettore della Caritas Dioce-sana, il sig. Virgilio Fantini.Il Capitano Marco Beraldo eil Sindaco di Guidonia Barbethanno premiato il Magi-strato che si sta occupandocon grande successo delTeam sulla violenza di ge-nere, il dott. Andrea Calice.L’imprenditrice Lavinia Bia-giotti ha premiato la dire-zione di Thales aeronauticaper il successo ottenuto, at-traverso la compartecipa-zione alla realizzazione, delsatellite che di recente è arri-vato su Marte.A parlare poi sono stati glichef dell’Alberghiero, guidatidal prof. Stefano Merola cheusciti dall’attigua cucina dellamensa nel descrivere le pie-tanze elaborate ha fatto pre-gustare a tutti ciò chesarebbe avvenuto di lì apochi minuti. Ed è stato unsusseguirsi di bontà!

Nella pagina accanto, Ric-cardo Fogli; sotto i bambinidella Primaria premiati dalP.M. dott. Antonio Sabino.

In questa pagina, dall’alto, ilProcuratore Menditto premiail sig. Fantini; il dott. Calicepremiato dal Sindaco Barbet.La Biagiotti premia la Tha-les. Il Comandante Ten. Col.Sauco omaggia il Rettore

Manna.A fianco, i ragazzi della Ga-stronomia diretti dallo Chef,

prof. Stefano Merola.

Foto del Servizio a cura dello Studio Soft Vision

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p.10 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di Cittadinanza della Scuola Secondaria di I grado

A cura della prof.ssa Luana Lori Piccole donne ...filmanoQuesto il tema sul quale gli alunni della scuola secondaria diprimo grado si sono cimentati come veri e propri attori inoccasione del tradizionale scambio di saluti di Natale avve-nuto il 16 dicembre 2019 in Convitto, tra il Convitto e le Isti-tuzioni civili e militari del territorio. Evento organizzato incollaborazione con il Comando della stazione dei Carabinieridi Tivoli.

Con la stessa determi-nazione delle sorelleMarch, Jo, Beth ed

Amy, protagoniste del fa-moso romanzo di LouisaMay Alcott, le nostre pic-cole donne hanno vera-mente dimostrato energiaed impegno nel voler realiz-zare dei video-spot controla violenza di genere.L’occasione è stata l’ormaiconsueto appuntamentocon l’arma dei Carabinieriche, come ogni anno, con-sente alla nostra Istituzionescolastica di partecipare adun evento durante il qualesi affrontano tematiche de-terminanti per la crescita deinostri ragazzi e per la presadi coscienza dei problemidella società. L’argomentoha interessato tutti glialunni, ma soprattutto le ra-gazze che non hanno esi-tato a proporre testi dainterpretare nei vari video.Ed allora all’opera “…ringlight” per le riprese, trucchi,ma soprattutto serie inter-pretazioni. Le alunne dellaclasse terza C, non senzal’aiuto dei ragazzi nella ste-sura del testo, si sono magi-stralmente calate nelle partidi tre donne che, umiliate,picchiate ed avvilite nellaquotidianità della loro esi-stenza da parte di uominiche avrebbero dovuto

Sopra, la 3C e le prof.sse Lorie Marcotulli; sotto, la 3A conle prof..sse Ariano e Cerreto,Marcotulli e Lori in occa-

sione del conferimento atte-stati a tutti i ragazzi chehanno realizzato i video.

amarle e rispettarle, tro-vano il coraggio di ribellarsicancellando i segni dellaviolenza subita e liberandosidalle catene dell’oppres-sione. Il tutto sullo splen-dido ritmo della canzone diAntonello Venditti “Che

fantastica storia è la vita” esulla riflessione della pro-fondità delle parole deltesto: “…e a volte pensoche sia finita ma è proprioallora che comincia la sa-lita…” È questo il messaggioche si è voluto trasmettere.La vita può catapultarci insituazioni drammatiche, maanche la salita più imperviapuò essere superata con ilcoraggio, la determinazioneed il senso di ribellione aduna situazione che può sem-

brare ormai cru-delmente defi-nita.Gli alunni ditutte le classihanno dimo-strato grandesensibilità versoil grave pro-blema sociale,sono stati tanti ivideo raccoltidalle insegnantiM a r c o t u l l i ,Ariano, Cerretoe Lori, pertantonon poteva

mancare la visione deglistessi ed il conferimento diun attestato di merito a tuttii partecipanti.

L’alunno Francesco Iaco-mussi ha concluso la mani-festazione, tenutasi in AulaMagna, con una riflessionepersonale che ha puntatol’attenzione sulla profonditàdelle violenze subite dalledonne, sottovalutata dagliuomini che continuano aperpetuarle:

“Le donne non si toccanoneanche con un fiore…” di-cevano, “…Fidati, che tra dinoi c’è vero amore…” dice-vano, …Non gli davo retta,guarda come mentivano.Ormai le mani in facciacome se non ci fosse un do-mani… E le urla addosso,insulti, menomale chel’amavi… Lei è stanca, nonvuole più sopportare tuttoquesto… Un cappio al collosopra una sedia, è finitaadesso.

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ANNO XI N. 31 p.11Diritti civili e sociali a contrasto della violenza di genere

Questo premio è stato vinto dalla mia classe, la 3C. Ilvideo è stato girato solamente dalle ragazze, con la col-

laborazione della professoressa Lori, nell’aula di informatica.Per ottenere delle riprese migliori abbiamo utilizzato un“Ring light” che ha messo gentilmente a disposizione unanostra compagna, colei che ha eseguito le registrazioni. Dopo aver montato le attrezzature, abbiamo truccato le treprotagoniste, al fine di farle sembrare vittime di violenza. Lanostra insegnante, per far sì che tutte le ragazze apparisseronel video, ha deciso che alla fine ci sarebbe dovuta essereuna sequenza di tutti i nostri sorrisi. La colonna sonora che abbiamo deciso di utilizzare per il fil-mato è stata “Che Fantastica Storia La Vita” di AntonelloVenditti, una canzone, secondo tutte noi, con un profondosignificato. L’ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze di Natale, leinsegnanti hanno proposto di assistere alla visione dei varivideo realizzati dagli alunni in Aula Magna. Alla fine del-l’evento ci è stato consegnato un attestato, e noi ragazzedella 3C con un rossetto rosso ci siamo disegnate una lineasotto la guancia, come segnale di solidarietà nei confronti ditutte le vittime di violenze. Non poteva mancare la forzadelle nostre voci, pertanto tutte insieme abbiamo intonatola splendida canzone di Venditti , coinvolgendo tutti glialunni presenti.Grazie a questo evento, abbiamo avuto modo di rifletteresul terribile fenomeno che è la violenza sulle donne, ab-biamo capito che attraverso il dialogo e la diffusione di que-sto grave problema, si può arrivare a sensibilizzare lecoscienze e diffondere un messaggio determinante soprat-tutto tra noi giovani.

Aurora Tofani 3C

Nella nostra scuola in occasione del tradizionale scambio disaluti di Natale tra il Convitto e le istituzioni del territorio èstato organizzato un evento inerente a questo argomento.Ogni classe della scuola secondaria di primo grado ha lavo-rato sulla produzione di un video, il migliore è stato scelto epremiato con una targa di riconoscimento. Secondo i dati diffusi il 20 novembre 2019 dal rapporto

“femminili Dio e violenza di genere in Italia”, la vio-lenza di genere non cala. Nel 2018 sono stati 142 i femminicidi di cui 78 per manodi ex e partner troppo gelosi o oppressivi nei confrontidella donna.Il femminicido nella maggior parte dei casi avviene soprat-tutto all’interno dei legami famigliari, donne uccide dai fi-danzati, mariti, compagni ma anche dai padri a seguitodel rifiuto di un matrimonio imposto o da scelte di vitanon condivise, soprattutto nei paesi di etnie conservatricie discriminati nei confronti della donna. Negli ultimi dieci anni questi atto di estrema violenza è ri-masto praticamente stabile, ma è un dato che preoccupaal fronte del fatto che nello stesso periodo, gli omicidi convittime di sesso maschile sono diminuiti del 50%. Unico dato consolante del “report”, la maggiore coscienzadei delitti subiti è una rinnovata propensione e fiducia neldenunciare.Qualche mese fa questa tematica è stata introdotta anchenella nostra scuola. Ci è stato proposto di fare un video-spot contro questo argomento, essendo una tematica checi riguarda in prima persona, noi ragazze abbiamo decisodi partecipare tutte. In collaborazione con la professoressaLori in pochi giorni abbiamo creato questo spot congrande volontà e dedizione, le protagoniste eravamo io,Benedetta, Ludovica che interpretavamo le donne chetutti i giorni soffrono di violenze fisiche e psicologiche chepoi trovano il coraggio di denunciare e liberarsi da quegliuomini che le opprimevano. La nostra regista Arianna si è impegnata molto nelle nostreriprese e nel montaggio de video tanto da essere sopran-nominata da noi piccola Fellini. Infine ad Alessia C., AlessiaS., Elisabetta, Aurora, Silvia, Sofia e Mia dobbiamo il fan-tastico e realistico “Make up”. I sorrisi attraverso i quali abbiamo concluso il video vannoa rappresentare di positività che abbiamo voluto trasmet-tere, ma abbiamo anche voluto mostrare lo spirito di col-laborazione e allegria tra tutte noi durante le riprese,nonostante avessimo la consapevolezza della drammati-cità del tema trattato.

Elena Sofia Bruno 3C

Ogni giorno in Italia 88 donne sono vittime di atti di violenza

Sofia De Santis 3B ritira il premio per la sua classe. In bassoSofia Bruno in un fotogramma del video.

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p.12 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di Cittadinanza della Scuola Secondaria di I grado

Il Giorno della Memoriaè una ricorrenza interna-zionale celebrata il 27

gennaio di ogni anno comegiornata per commemorarele vittime dell'Olocausto. In occasione di questoevento la prof.essa Lori ciha fatto vedere il film “Ilbambino dal pigiama arighe”. Il protagonista,Bruno, è un bambino tede-sco di otto anni, curioso,intraprendente e appassio-nato d'avventura. Vive aBerlino, durante la secondaguerra mondiale, con suopadre Ralf, un ufficiale na-zista, sua madre Elsa, suasorella Gretel e una gio-vane domestica, Maria. Un giorno, a seguito dellapromozione del padre,Bruno viene costretto a la-sciare la città e tutti i suoiamici per trasferirsi in unacasa di campagna insiemealla famiglia. Poco dopo il suo arrivo, ilbambino scopre per casoche vicino alla sua nuovaabitazione, sorge un campodi concentramento . Im-provvisamente catapultatoin una vita monotona e so-litaria, circondato solo dadomestici e soldati, il bam-bino inizia ben presto adesplorare i dintorni della te-nuta; riesce così a scoprireun passaggio, che lo con-duce fino ai confini delcampo di concentramento. Lì, conosce Shmuel, unbambino ebreo, suo coeta-neo. Nonostante tra i duevi sia del filo spinato e iltentativo degli adulti di in-fondere odio verso la razzaebraica, Bruno si dimostrafin da subito estraneo aicondizionamenti. Tra i duebambini nasce infatti unaprofonda amicizia, benchéi due possano giocare nei li-miti fisici del possibile, datoil filo spinato.

Nessuna discriminazione

Sofia Nardoni 3A

Ludovica Bambini 3A

Martone Alin 3C

Un giorno, appena primadi trasferirsi di nuovo,Bruno si "traveste" daebreo, scava una fossa eraggiunge Shmuel. I due an-dranno alla ricerca delpadre di Shmuel, quandoperò vengono rastrellati al-l'interno del campo e sotto-posti a un'apparente docciain una camerata, che è inrealtà una camera a gas,nella quale moriranno.La madre notando la scom-parsa di Bruno, mandatutta la famiglia a cercarlo;dopo vari tentativi, sco-prono la buca scavata daBruno per entrare nelcampo, e trovando i vestitidel figlio, si rendono conto,con orrore e sgomento, diquanto è avvenuto. Tutto

questo è accaduto nel pe-riodo in cui vennero intro-dotte Le reggi razziali(1933-1945) dal führerAdolf Hitler, che hannoprovocato più di settemilavittime, a questo evento fuattribuito il nome di“Shoah”. Si è stabilito di celebrare ilGiorno della Memoria ogni27 gennaio perché in quelgiorno del 1945 le truppedell'Armata rossa, impe-gnate nella offensiva Vi-stola-Oder direzione dellaGermania, liberarono ilcampo di concentramentodi Auschwitz.

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ANNO XI N. 31 p.13Il Giorno della Memoria

Il 27 gennaio, come ognianno, si celebra la gior-nata della memoria per

ricordare gli orrori com-messi da Hitler durante laSeconda Guerra Mondiale. Tutto questo avveniva neiCampi di Concentramentoin cui ci fu lo sterminio dioltre sei milioni di ebrei;venivano costretti ad in-dossare una “divisa” a righebianche e nere ed ognunodi essi aveva un numero ta-tuato sul braccio, dove-vano lavorare molte ore al

Aurora Tofani 3Cgiorno, venivano fatti spo-gliare e messi in una camerache veniva chiusa, con delledocce facevano fuoriusciredel gas e quindi dopo pocotempo morivano bruciati . Nell’Ottobre del 1938, ilregime fascista introdusse inItalia le leggi razziali controgli Ebrei, che poi venneroemarginati dalla vita socialee, secondo le teorie razzi-ste, erano biologicamenteestranei e quindi da tutti icittadini italiani dovevanoessere considerati diversi e

pericolosi.Una volta introdotte que-ste leggi, gli Ebrei italiani:furono estromessi dallescuole; vennero esclusi dalservizio militare; non pote-vano più praticare dei ma-trimoni “misti”. Dal 1938vennero intensificate le per-secuzioni contro gli ebrei eintere famiglie venneromandate nei Campi di Con-centramento. Il culmine di questa ostilitàfu la “Notte dei cristalli”, in

cui i tedeschi bruciarono edevastarono oltre settemilanegozi di proprietà ebrea.Dopo di ciò nella societàtedesca venne istituita lafolle politica di persecu-zione razziale. Come studentessa, avendoapprofondito questo argo-mento, condivido piena-mente il fatto di ricordarequesto giorno perché, vistol’orrore, non vorrei chequesto in futuro possa ripe-tersi.

Poggi Ginevra 3A

Fino alla notte...dei cristalli

Come di consueto, idocenti hanno fornito

tutte le risorse sul tema egli argomenti ad essoconnessi, come la Shoah,l'Olocausto, la SecondaGuerra Mondiale attra-verso la visione e l'analisidi alcuni dei più bei filmsull'Olocausto, la letturadi poesie, frasi, brani,mappe concettuali e com-menti. Si è quindi datospazio alla creatività deiragazzi, i quali hanno sa-puto interpretare il Giornodella Memoria leggendoloro personali riflessionidopo un brainstorminginiziale.In particolare, i ragazzidella classe prima, coordi-nati dalla loro insegnantedi Italiano e Storia, laProf.ssa Aida Falcicchio,hanno lavorato su branidiversi tratti dagli scritti diPrimo Levi, con l'analisidel testo arricchita da in-formazioni sul contesto eda commenti personali.

prof.ssa Marianna Cirillo Memoria responsabileCome ogni anno il Convitto ha ricordato questadrammatica e significativa ricorrenza e nelleclassi dell'Istituto Alberghiero sono state orga-nizzate attività per non dimenticare e per sti-molare i ragazzi alla riflessione storica e civile.

Infine, hanno svolto unlavoro di gruppo che poihanno relazionato. A conclusione di questegiornate di attività l'augu-rio di noi insegnanti è chele proposte fatte, i docu-menti presentati, le di-scussioni condotteabbiano creato nei nostriragazzi la consapevolezza

del dovere della Memoria.Una memoria responsa-bile, critica ed empaticaverso vicende “umane” ri-guardanti questo capitolodella nostra vita.

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p.14 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di cittadinanza della Scuola Primaria

Il nostro paese è semprepiù sensibile verso la so-stenibilità ambientale,

fino a qualche decennio fanon era immaginabile unacosì rapida evoluzione dellecoscienze sotto il profilodella consapevolezza am-bientale, del vivere sano edella ricerca di modi alterna-tivi finalizzati a salvare il pia-neta. Quello che potevasembrare un argomento dinicchia inizia ad essere af-frontato in modo più ampio.Le persone, soprattutto i gio-vani, sono maggiormentecoinvolte nelle attività quo-tidiane e lavorative, nellosvago, nei viaggi e nellascelta del cibo da idee e pen-sieri conservativi e menoconsumistici.Riguardo a queste impor-tanti tematiche, il 29 gen-naio, presso l’Aula Magna,gli alunni hanno potuto inte-ragire con il noto meteoro-logo Paolo Sottocorona,dell’emittente televisiva LA7,grazie alla disponibilità dellaSig.ra Mara Fegatilli. Il me-teorologo ha spigato, ai gio-vani ecologisti, l’importanzadi compensare l’anidride car-bonica rilasciata da un’atti-vità come, ad esempio, un volo aereo a lungo rag-gio, piantando degli alberi ocreando direttamente menoemissioni. Sottocorona ha ri-cordato loro che non ètroppo tardi per «aggiustare»

Fare la differenzaInsegnanti delle classi Ve

Il cambiamento climatico è una delleminacce più serie per l’umanità. Non èun problema che può essere ignoratoper affrontarlo quando avremo piùtempo, o denaro: è dovere di tutti agireora per impedire che la situazione peg-giori.Le azioni intraprese oggi determine-ranno come sarà il nostro pianeta fra10, 20 o 50 anni. Sarà necessario impe-gnarsi profondamente. Singoli cittadini,governi, aziende, scuole e altre organiz-zazioni: dovremo tutti collaborare peravere un clima e un futuro migliori».

Miguel Arias Cañete, commissario europeo responsabileper l’Azione per il clima e l’energia.

il clima e che saranno pro-prio i nostri giovani alunni afare la differenza.Preparati e motivati, glialunni delle classi V, hannopartecipato al dibattito, po-nendo interessanti domandee proponendo di attivarsi inprima persona a scuola e infamiglia, incoraggiando adintrodurre dei cambiamentinel quotidiano. Esperienzaformativa alla quale glialunni hanno risposto congrande entusiasmo.

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ANNO XI N. 31 p.15Laboratorio di cittadinanza della Scuola Secondaria di I grado

MADRID COP25 2019Climate Change

by Aurora Tofani 3C Sec I gr.

Listening to the various delegates and thenumerous speeches addressed during theCOP25, I believe that our generation hasreached a point of no return.The rise in global temperatures is causingenormous problems including the meltingof the arctic glaciers, storms, hurricanesand the rising of the sea level that conti-nuing at this rate will have catastrophiceffects on the next generations that willpopulate the earth.All of us together, starting from everysingle individual, should work to makethe world a better place.

Nell' era del riscaldamento globale è motivo di grande or-goglio testimoniare il proprio amore per la terra e il desi-derio di sensibilizzare gli animi per trovare soluzioni chesalvaguardino le bellezze della natura e del creato. I bambini della 5C con grande impegno ed entusiasmohanno realizzato meravigliosi cartelloni sulle fasce climati-che per ricordare a tutti che ciascuno è responsabile delproprio futuro. Come scrive Nicolas Jones: "…Le emissioni provocatedall’uomo cambiano l'atmosfera del pianeta, le persone ri-modellano il territorio, per questo le cose stanno cam-biando velocemente!" Grazie bambini per il vostro speciale contributo! "Amiamo la terra....amiamo la nostra casa!"

I bambini amano la TerraIns. Sara Vallati 5C

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p.16 CONVITTO CITTÀ La tradizionale festa di Carnevale della Scuola Primaria

Il Carnevale si sa non èuna vera festa ma uninsieme di cose, tra-

dizioni, che le personefanno per divertirsi, sen-tirsi allegri e spensierati.Si fanno feste, si mangianodolci, ci si traveste per as-somigliare a personaggibuffi, forti, ricchi, fiabe-schi, spaziali ma soprat-tutto è il momento in cui loscherzo, la risata, le burlela fanno da padroni e comesi suol dire…a Carnevaleogni scherzo vale!E’ proprio questo il temache abbiamo voluto affron-tare nelle classi terze: èproprio vero che a Carne-vale ogni scherzo vale?L’attività di esordio è statoun acrostico a tema par-tendo dalla parola CARNE-VALE, poi testi sul temadegli scherzi con le con-suete attività di compren-sione ma soprattutto diriflessione. Ogni alunno hariflettuto sulle domande seogni scherzo sia lecito e sucosa si può e non si puòfare anche se è Carnevale.Ciascuno di loro ha poiscritto del proprio scherzo“ideale”. Il lavoro è andatoavanti con una filastroccaRap, recitando e mimandoinsieme, da veri piccoli ar-tisti Rap. E non sono man-cati gli addobbi per l’aula:tanti colorati pagliacci uti-lizzando materiali di variotipo. Infine e per chiuderein bellezza, il martedìgrasso un omaggio al prin-cipe dello scherzo e dellaburla con un piccolo ri-cordo da portare a casa:una simpatica marionettadella maschera più scher-zosa e colorata del Carne-vale: Arlecchino!!

Gli alunni, le Ins.Carluccie Vallati, gli Educatoridelle classi terze Ogni scherzo vale!

Il 21 e 24 febbraio, attesa come sempre dai i bambini,quest’anno la festa ha goduto di frappe e torte salatepreparate dagli studenti dell’Alberghiero.

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di Flavio Mallozzi, Ales-sandro Damiani, NicoleRuggeri, Francesco Mari-nelli, Lorenzo Branca-leoni, Christian Cavallari 5D

Nella nostra scuola ilCarnevale è un mo-mento di grande

festa e per questo moltoatteso da noi bambini.Ogni anno si festeggia il mar-tedi grasso e ci viene per-messo di entrare a scuolavestiti con le maschere.Oltre fare la lezione, gio-chiamo e facciamo moltefoto tutti insieme, com-prese le maestre.Anche le nostre maestrevengono vestite con le ma-schere di Carnevale e ci di-verte tantissimo questasituazione!Abbiamo delle foto ricordodi ogni anno passato insiemeed è veramente bello potervedere come siamo cresciutie quanto ci siamo divertiti!La festa comincia da sempredopo pranzo e si festeggianelle sale dove viene alle-stito per l'occasione un buf-fet, un tavolo pieno dibevande fresche e cibo tra-dizionale come le frappe.Nella sala c'è sempre statatanta musica, balli e giochidi gruppo. Inoltre alla finedella festa premiano le ma-schere più belle e originali.Siamo molto fortunati per-chè nella nostra scuola ab-biamo sempre festeggiato ilcarnevale in maniera mera-vigliosa, cosa che non av-viene in altre.Per noi il carnevale è felicitàcome quello passato in que-sti 5 anni con i nostri amici.

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p.18 CONVITTO CITTÀ Laboratorio scientifico della Scuola Primaria

Insieme al nostroamico apicoltore, il si-gnor Valerio che, con

grande professionalità maanche con tanto garbo,quasi come un nonno, comeha amato definirsi, siamoandati alla scoperta dellequalità e dei segreti delmiele, il “nettare degli dei”e della perfetta organizza-zione di un “alveare” doveogni ape ha un proprio ruoloe compito speciale.Abbiamo imparato come leapi di una stessa coloniasiano legate tra loro da le-gami profondissimi e comeogni ape sia disposta a daretutte le proprie energie eperfino la “vita” per il man-tenimento della colonia. In-fatti, badate bene, le apinon sono insetti aggressivie pungono solo per difesa:se pungono muoiono!Le nostre amiche api vivonoin case chiamate “alveari”:l’alveare è composto da di-versi favi; i favi sono co-struzioni in cera di apidivisi in cellette esagonali;anche questa forma geo-metrica è stata studiata adhoc dalle api per rispar-miare materiale da costru-zione e allargare lo spazioall’interno del favo. Nellecelle l’ape conserva miele,polline oppure le larve, i pic-coli delle api! Le cellettevengono sigillate dalle apicon un tappo di cera, so-stanza prodotta da alcuneghiandole del corpo dell’ape.Il nostro apicoltore ci hadetto che gli apicoltori comelui donano alle api una casagià costruita: l’arnia e predi-spongono un ambiente ri-spettoso del naturale istintodi un’ape prelevando solo la

parte di miele in eccesso.Ma ora ci avviciniamo an-cora un pochino per cono-scere gli abitantidell’alveare partendo dalla“Mamma” di tutte le api:l’ape regina! Come in unavera fiaba l’ape regina, è lapiù grande e diventa taleperché viene nutrita con la“pappa reale”, una preziosasostanza prodotta dalle apinutrici . Infatti dovete sa-pere che quello che deter-mina la classe di un’ape è ilcibo che riceve: se infattiun bruco nella sua cellettariceverà solo miele e pol-line diventerà un’operaia,

se pappa reale sarà regina!Incredibile vero? La reginalavora tutto il tempo depo-sitando fino a 2000 uova algiorno, esce solo per sce-gliersi il marito o per cam-biare casa quando nascerà

una nuova regina e così conla sua corte andrà a fon-dare una nuova colonia. Vivemolto più a lungo rispettoalle altre api: dai 4 ai 5 anni.Il marito dell’ape regina èil “fuco”, un po’ più grandedelle altre api, non ha ilpungiglione e muore pocodopo il volo nuziale.Poi ci sono le “api operaie”che si dedicano a tantis-sime attività: esse cam-biano mansione durante lapropria vita partendo dalprimo compito: tener pulitee disinfettate le cellettedell’alveare che servono adaccogliere le larve, il pol-line o il miele! E sì, non losapevate? Le api sono dellevere maniache della pulizia:tutto nell’alveare deve es-sere perfettamente steri-lizzato! Se una di esse o uninsetto estraneo muoionoall’interno dell’alveare su-bito si allertano per avvol-gere il corpo, comefacevano gli antichi Egizicon i loro defunti, e rico-prirlo perfettamente conla “propoli”, una sostanzaprodotta a partire dalleresine degli alberi e che hauna proprietà disinfet-tante: questo perché ognicosa che possa creare in-fezione nella loro abita-zione deve essere rimossa.Durante la sua crescital’operaia sarà “nutrice”,“ceraiola”, “immagazzina-trice”, “guardiana”, “venti-

Il 22/01 e il 29/1 noi alunni delle classi 4A e 4Babbiamo assistito allo spettacolo più dolce e af-fascinante, un viaggio nel mondo delle api pressola tenuta di Rocca Bruna.

Nettare degli DeiCristiana Pisanelli eRosaria Battisti

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Elisabetta Giocondi

Il giorno 13 febbraio gli alunni della classe 2 C in-sieme con la maestra Elisabetta hanno realizzato coni cartoncini colorati delle figure geometriche solide.Il risultato è stato veramente sorprendente !.Il la-voro svolto è servito ad individuare forme geometri-che nell’ambiente quotidiano ,al fine di sviluppare lacapacità d’osservazione dell’ambiente circostantepartendo dalla realtà della città in cui viviamo .In-fine hanno rappresentato sul quaderno quanto osser-vato con le forme che ricordano le figuregeometriche.

Forme geometriche

latrice”, poi dal ventesimogiorno di vita fino al ter-mine della propria esi-stenza, quasi come per unpremio meritato dopo averlavorato tanto duramente,potrà finalmente, affac-ciarsi sul mondo e spiccareanche lei il primo volo! In-fatti si occuperà di racco-gliere all’esterno ilnecessario per la vita del-l’alveare come l’acqua, ilnettare, il polline e la pro-poli. Una vita intensa purse breve: nella loro breve

vita infatti le api con il lorovolare di fiore in fiore “im-pollinano” e dunque il lorocontributo è essenziale perla riproduzione di fiori epiante! Pensate che un’apeper produrre un chilo dimiele può volare per150.000 km quanto 4 volteil giro della circonferenzaterrestre e che comunicacon le altre api la distanzae la direzione della fonte dinettare con una “danza”con la quale descrive le co-ordinate precise del luogo

da raggiungere? Che dire!Straordinario!Tutte le api come abbiamovisto hanno un ruolo e nes-suno è più importante di unaltro perché ogni azionecontribuisce a far funzio-nare perfettamente l’al-veare. Prendiamo esempioda loro: anche tutti noi ab-biamo caratteristiche di-verse l’uno dall’altro ma il

nostro ruolo è unico e spe-ciale nella nostra società.

Gli alunni della 4A e della4B e gli insegnanti ringra-ziano tutto lo staff diRocca Bruna per la gentileospitalità e il nostro apicol-tore che ci ha condotti contanta delicatezza a sco-prire il meraviglioso mondodelle api.

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p.20 CONVITTO CITTÀ Laboratorio storico artistico letterario della Scuola Primaria

a cura degli insegnantiMaria Ziantoni, Gerardo Russo e deglialunni della 4C

Frammenti di letteratura

Per il piacere alla lettura.Quando "Il Piccolo Principe" incontra la

magia "NAiF "dell'arte ...è subitoLAPBOOK !

L'idea di creare un laboratorio artistico lette-rario per il piacere alla lettura, analizzando iltesto Il piccolo principe nasce dalla volontà dicoinvolgere i più piccoli nella comprensione di unimportante testo di "formazione" che può facil-mente essere riletto come "Una Favola Moderna"proprio per la componente infantile del protago-nista. Un vero dialogo tra un adulto e un bambinoda cui emerge un percorso di crescita sia del Pic-colo Principe sia del Pilota Adulto che non ha di-menticato “il se stesso bambino”.

ORA ASCOLTIAMOLI...LASCIAMO LORO LA PAROLA...

Salve, siamo gli alunnidella quarta C, que-sta attività "labora-

toriale "ci ha coinvoltotantissimo ...quasi rapiti ecosì con grande entusia-smo, dopo una letturacoinvolgente del "PiccoloPrincipe", insieme ai nostrigenitori ci siamo impe-gnati a realizzare un"CREATIVO LAPBOOK".Una vera recensione "Ar-tistico-Letteraria" natadal dialogo collaborativotra noi bambini e tra i no-stri genitori: un vero mo-mento "di studio, difantasia, di colori ...e digioco". Questa "Opera Artistica"ci ha donato un crescendodi emozioni, un vissutocondiviso con i nostri geni-tori... che meraviglia-aaa!!!!!! ....Infatti LORO sisono immersi nel mondodella fantasia...alla ricercadel "bambino interiore"poiché gli adulti, come cidice lo scrittore del no-stro ...amicoPrincipe,..."Spesso dimen-ticano di essere statibambini!!!!" WOW!!!!!! Che BELLO esserci ritro-

vati...essere di nuovo tuttibambini!!!! Un vero incontro creativo,colmo di: colori, illustra-zioni, idee e tanta fanta-siaaaa. E... così l'impegno nellarealizzazione del LAP-BOOK è stato Corale - Fa-miliare: una vera crescitaper tutti noi, ponendo unosguardo condiviso e...magi-camente nuovo verso larealtà che ci circonda.Grazie "Piccolo Principe",amico caro, ci hai unito glianimi e aperto i nostricuori alla bellezza delmondo e della vita ...Nonpossiamo che concludere ilnostro articolo insieme alGRANDE Saint -Exuperydicendo che... "Non sivede bene che con il cuorel'essenziale è invisibileagli occhi". Cari adulti,cari ...cari genitori, fac-ciamo NOSTRO questo bellissimo pen-siero...da questo momentoguardiamo …il mondo con"Gli stessi occhi"...!!!Ahhhhh ...quante cosedobbiamo spiegarvi...!!!! Diceva, sempre, il Nostro"amico di penna e autore"che ..."Gli adulti non capi-scono mai niente da solied è una noia che i bam-bini siano sempre eterna-mente costretti aspiegare loro le cose !!!!"...Scherziamo!!!! NOI, contutto il rispetto delgrande Saint-Exupery,non la pensiamo così...sietevoi, cari adorati genitori,la nostra "Luce".... vi ricordiamo solo …di"Meravigliarvi" ancora...edesclamare ..."Ohoooohhho-oooohhh !!!!!!....Come i bam-bini", RITROVANDO cosìle EMOZIONI INFAN-TILI!Vi vogliamo tanto tantobene!

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ANNO XI N. 31 p.21Laboratorio storico artistico letterario della Scuola Primaria

Ciao, sono TI��IO (Diego) e sono un bambino etru-sco. Beh, il mio non è proprio un nome di origineetrusca ma greca; deriva da “didachè, che vuol dire

“istruito, colto”. Non male eh! Ma torniamo a parlare delmio popolo, della mia famiglia e di una delle mie solitegiornate. Il mio popolo, appunto, vive tra la Toscana,l’Umbria e l’alto Lazio. Di solito sto sempre con mio padreper vedere come forgia collane di bronzo e d’argento.Come avete già capito, mio padre è un fabbro e non èmolto ricco però riesce comunque a mantenere tutta lanostra famiglia. Mia madre invece fa l’artigiana e creavasi in bucchero, così belli che ne riesce a vendere diecial giorno. Dopo la scuola, ogni giorno, vado sempre a pre-gare gli dei Tinia, Uni e Minerva, poi mi metto a fare icompiti che mi danno per casa. Ma le tavolette che usoper scrivere non sono di altissima qualità infatti mi sirompono sempre.Prima di cena mia madre mi porta a pregare vicino al tem-pio del dio Tinia; a cena mangiamo sempre il pesce presodal mercante Aker che a volte viene a cena da noi datoche è molto amico di mio padre. Nel tempo libero di solitovado nella necropoli davanti casa mia, perché è lì che c’èmio nonno, morto a causa di un suo vecchio nemico che loha trafitto con una freccia. Il nemico di mio nonno sichiamava Cai e si è arrabbiato con lui a causa di un furtodi dieci pesci che gli è stato fatto e così ha incolpato miononno. Adesso però devo andare all’inaugurazione del-l’arco e della volta. Ciao… alla prossima “volta”!

Diego Baldinelli

A cura di Nicolina Pandiscia e Daniela Tarsia 5B

Un giorno da…ETRUSCO

Studiando gli antichi Etruschi i bambini della VB hannoprovato a viaggiare nel tempo calandosi nei panni di unbambino etrusco .Su tavolette d’argilla hanno scritto illoro nome usando l’alfabeto etrusco, si sono divertiti tan-tissimo soprattutto immaginando di essere uno di loro:

ALLA SCOPERTA DI PICASSOl’innovazione cubista e il ripudio della guerra

a cura di Anna Fradiacono e Alessandra Pucella 5A

“OGNI BAMBINO È UN ARTISTA”Questo sosteneva Pablo Picasso che dai disegni dell’in-fanzia aveva tratto fonte d’ispirazione per le sue opere. I bambini della classe V A del Convitto hanno studiato eriprodotto due opere di questo grande artista: L’Arlec-chino pensoso e Guernica, ma soprattutto hanno colto ilmessaggio trasmesso ovvero l’attenzione verso gli ultimie il coraggio nel difendere il valore della pace ripudiandola guerra e ogni forma di violenza.

Pablo Picasso nacque a Malaga nel 1881 e morí a Mou-gins nel 1973. Già da piccolo aveva una grande pas-sione per il disegno tanto che a tredici anni

frequentò l’Accademia d’arte in una classe con ragazzi diventi anni. Più tardi si trasferí a Parigi che all’epoca erala città dove si ritrovavano i più grandi artisti del tempo;lí volle infrangere le regole disegnando come i bambini edeformando i volti. Matisse criticò le sue opere dicendoche sembravano solo dei cubi. Da lí nacque il nome “Cubi-smo” e Picasso ne fu il principale interprete. La sua artesi può dividere in due periodi: il periodo blu e il periodorosa. Il periodo blu iniziò nel 1901 e finí nel 1904. Picassoin questo periodo disegnò in maniera monocromatica,usando prevalentemente il colore blu, scelto per la suaforza espressiva. Nei quadri dipinti in questo periodo Pi-casso rappresentò soggetti poveri ed emarginati che fu-rono per lui fonte di studio. Si ispirava anche ai tristiciechi delle strade di Barcellona. Un quadro famoso èL’Arlecchino pensoso, in effetti le maschere per Picassorappresentarono uno stato d’animo e lo accompagnaronoper tutta la vita. Arlecchino non è felice come al solito,ma è dubbioso. Nel dipinto c’è anche un tavolino con sopradei fiammiferi tipici dei bar di quell’epoca. Su tutto do-mina il blu del vestito di Arlecchino e dello sfondo. Nel1937 scoppiò una guerra civile in Spagna. Picasso, per ma-nifestare questo fatto orribile successo nel suo paese,dipinse la sua più grande opera, “Guernica”, con dei sim-boli molto particolari: il toro, simbolo della Spagna, il ca-vallo imbizzarrito che rappresenta l’insensatezza dellaguerra, ci sono delle persone morte a terra con parti delcorpo disperse come statue rotte e infine c’è una luce inalto che rappresenta la speranza.

Lorenzo Mancini, Tommaso Miccoli e Lavinia Sciarretta

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p.22 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di Cittadinanza della Scuola Secondaria di II grado

Anche quest'anno ilteam costituito dagliinsegnanti di sostegno

dell'Istituto Alberghiero haavviato un progetto rivoltoagli alunni diversamente abiliteso a promuoverne l'auto-nomia sociale e personale.Il progetto nasce dalla neces-sità di offrire agli alunni coin-volti esperienze diapprendimento significativee funzionali, in grado di ri-durre la distanza tra teoria epratica e di condurre glialunni a riutilizzare gli ap-prendimenti scolastici nelleconcrete occasioni di vita esapersi comportare adegua-tamente al di fuori dello spa-zio scuola.Gli alunni H, nelle uscite pro-grammate sul territorio tibur-tino, saranno accompagnatidagli insegnanti specializzatie da un piccolo gruppo di

Faccio tutto da solo!di Marianna Cirillo

compagni di classe i qualipotranno intraprendere unpercorso di crescita attra-verso la collaborazione con icompagni disabili nell’am-bito della loro quotidianità.Obiettivo di tale iniziativa,quindi, oltre all’integrazione

di ragazzi diversamente abilie ragazzi partner, è quello dioffrire agli alunni coinvoltiesperienze di apprendi-mento anche fuori dal conte-sto scolastico, per favorire laconoscenza del territorio epromuovere l’acquisizione dicompetenze trasversali perincrementare motivazione eautostima, acquisire autono-mia operativa nello svolgi-mento sequenziale di uncompito, sviluppare capacitàcomunicative, sviluppare ca-pacità metacognitive e diorientamento spaziale, svi-luppare il senso di apparte-nenza alla comunità,accrescere i rapporti inter-personali, saper riprodurre e

comunicare i propri dati ana-grafici, il proprio indirizzo erecapito telefonico, com-prendere messaggi scritti edorali semplici, riconoscere lafunzione di alcuni modulipresi in esame e la loro strut-tura e saperli compilare, es-sere in grado di formularedomande per ottenere infor-mazioni e istruzioni relativea operazioni da effettuarepresso un ufficio pubblico(poste, banca, anagrafe),saper leggere le etichette deiprodotti e le loro scadenze,saper confrontare prezzi,saper leggere lo scontrino,imparare a gestire gli acqui-sti, saper leggere le indica-zioni stradali, saperindividuare punti di riferi-mento, riconoscere le fer-mate di autobus, tram, taxi,usare il denaro, utilizzare ne-gozi di uso comune e super-mercati, saper organizzareuna lista della spesa, sapersiorientare in locali pubblicicome bar, pizzerie, parchi,musei, mercati e centri com-merciali.

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ANNO XI N. 31 p.23Laboratori di indirizzo della Scuola Secondaria di II grado

Alberghiero, successo per l’Open Day

di Marianna Cirillo

Grande successo perl'open day dell’Isti-tuto Alberghiero di

Tivoli che sabato 18, sabato25 e domenica 26 gennaioha aperto le sue porte alpubblico, per accogliere glistudenti delle scuole medie ele loro famiglie. Per l'occasione si è potuto vi-sitare l'istituto, i diversi labo-ratori e il convitto, vedere gliallievi al lavoro, parlare coni docenti, con il Rettore ed ilVice Rettore. Tutto questosotto l'attenta guida e super-visione dei docenti di sala,cucina ed accoglienza, eccel-lenti professionisti delmondo della ristorazione ca-paci di trasferire agli alunnigli aspetti teorici e tecnici,ma anche la passione e laprofessionalità per emergereed eccellere nel mondo dellavoro.Le famiglie interessate all’av-venire dei propri ragazzisono state accolte nella sto-rica e prestigiosa strutturascolastica del Convitto, in unpercorso tra saperi e saporiavvolgenti, organizzato inmaniera impeccabile con unlavoro di squadra tra do-centi, personale addetto estudenti in azione alla recep-tion, nel bar didattico, nellecucine, nei laboratori e nellesale dell’Istituto.A dare il benvenuto è stato ilRettore Dirigente ScolasticoProf. Antonio Manna in-sieme al suo collaboratoreVicario Ed. Prof. Angelo Mo-reschini e al secondo colla-boratore Prof. DanieleLiberati.I visitatori, accolti al desk perle informazioni dalla Prof.ssaGiuseppina Palizzi (docente diAccoglienza Turistica) insiemeai suoi alunni nelle loro im-peccabili ed elegantissime di-vise, hannso potuto visitareaule, laboratori e tutte lestrutture scolastiche, assi-stendo a dimostrazioni prati-

che di ‘mise en place’, prepa-razione di piatti e bevande.Nel Bar Didattico, il Prof. NicoMaria Di Marino (docente diSala) e i suoi alunni hanno ac-colto gli ospiti con la realizza-zione di cocktail e drink,dimostrazione di flair barten-ding e la preparazione diflambè e piatti alla lampada.In cucina, i discenti, coordi-nati dal loro Professore, loChef Stefano Merola, si sonocimentati nella preparazionedi dolci, cornetti, cannoli, ru-stici, nonché nella realizza-zione di carving e intagli difrutta e verdura, nonchécake design.L’Ipseoa del territorio tibur-

tino, nel corso di queste tremagnifiche giornate, ha cosìpotuto presentare la “gu-stosa” offerta formativa delprossimo anno scolastico2020/2021. Un “assaggio”delle future prospettive lavo-rative dei nostri giovani, nelfornire strumenti culturali eprofessionali con interessantiprospettive di carriera: chef,maitre, room division o foodand beverage manager, di-rettori di hotel, ma ancheesperti in catering, banque-ting, pasticceria, sono soloalcuni esempi dei traguardiprofessionali degli indirizzi distudio della scuola (enoga-stronomia settore cucina, op-

zione pasticceria, settore ser-vizi di sala e vendita, ospita-lità e accoglienza turistica).Un istituto alberghiero,quello del Convitto, quindi,che risponde pienamente ainuovi bisogni di formazionee professionalizzazione nelsettore turistico-alberghiero eristorazione, situato inun’area a fortissima voca-zione turistica e ricettiva apochi chilometri dalla capi-tale e divenuto un imprescin-dibile punto di riferimentonel territorio, per l’alta qua-lità della sua offerta forma-tiva.

Impeccabile lavoro di squadra tra docenti, personale addetto e studenti in azione alla re-ception, nel bar didattico, nelle cucine, nei laboratori e nelle sale dell’Istituto.

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