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Conservazione ex situ di antiche varietà locali di ortaggi
italiani: coltura in vitro e conservazione a bassa temperatura dei
semiMarco Nigro, Anna Sgarella, Vincenzo Di Michele, Ulderico
Bazzan
HortiVeS - Banca semi e laboratori sperimentali di ricerca e
conservazione di piante ortive e alimentariinfo 0039 333.4820244 -
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LABORATORI
29-31 maggio 2017III Convegno Nazionale - VitroSOI 2017
Micropropagazione e tecnologie in vitro Sala Convegni Hotel San
Lorenzo - Pescia (PT)
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LA BIODIVESRITà ORTICOLA IN ITALIA
La biodiversità orticola italiana è estremamente vasta e si
dirama in specie orticole coltivate e spontanee che possiedono
radici profonde nella cultura locale con prodotti o piatti
tipici.
alcune varietà antiche tra le specie orticole più comuni
Solanum lycopersicumPendolino Vesuviano
Capsicum annuumBianco Mantovano
Solanum melongenaRossa di Rotonda
Cichorium intybusRosa di Gorizia
specie orticole meno comuni
Pastinaca sativaPstinaca di Capitignano
Leopoldia comosaLampascione
Cyclanthera pedata“Miliun”
Cucumis meloCarosello pugliese
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Senza considerare la vastità delle orticole spontanee da
raccolta e coltivate limitatamente in piccoli orti amatoriali,
comunque considerate orticole a tutti gli effetti dalla cultura
localespecie orticole meno comuni
Papaver rhoeasRosole
Humulus lupulusCime di Luppolo
Silene vulgarisStrigoli
Campanula rapunculusRaperonzolo
Oppure diversità anche nelle parti della pianta da orto che
normalmente non siamo abituati a considerala edule, come • talli di
aglio di Resia del Friuli • ”tenerumi.” della Zucca Serpente Verde
di Sicilia.specie orticole meno comuni
Allium sativumTalli dell’Aglio di REsia
Lagenaria longissimaTenerumi della Zucca Serpente Verde di
Sicilia
Cynara scolymusFondi di Carciofo Violet-to di Sant’Erasmo
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il COMITATO SCIENTIFICOnel 2015, presso la Regione Lombardia,
viene fondato il Comitato Scientifico costituito da tre membri del
CREA (la dott.ssa Elisabetta Lupotto, la dott.ssa Barbara Ruffoni e
il dottor Agostino Falavigna), una prof.ssa dell’Istituo Agrario di
Villa Cortese -MI- (la professoressa Manuela Masserelli), un
imprenditore orto-floricolo del ponente Ligure (Marco Damele) e una
giornalista (Giovanna Mazzoni).Con la funzione di supervisionare le
attività svolte da Hortives e gettare le linee guida.
HORTIVES: CHI SIAMO?HortiVeS nasce nel 2012 come progetto e
negli anni
si struttura sempre di più raccogliendo partner e collaboratori,
sino a divenire oggi una Banca Semi
le attività principali:- recupero di antiche varietà e raccolta
di campioni di seme- conservazione di germoplasma orticolo- coltura
in vitro- conservazione di semi a basse temperature- divulgazione e
formazione- campi-catalogo
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BANCA SEMI
LABORATORIO DI COLTURA IN VITRO CAMERA DI CRESCITA
CAMPO CATALOGO SERRA SPERIMENTALEESSICCATOI
LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE SEMI
I LABORATORI E LA BANCA SEMI
prima sede operativainizialmente i laboratori e la Banca Semi
erano ospitati presso l’Istituto Agrario di Villa Cortese (MI)
sede operativa attualeoggi con l’aiuto di Confartigianato
Altomilanese HortiVeS possiede una propria struttura in cui vi ha
sede la Banca Semi
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Pomodoro Patatarovarietà “siccagna”
Allium vivipariumCipolla Egiziana
HORTIVES: OBIETTIVI
la mission è quella di valorizzare la conoscenza delle varietà
orticole locali e antiche attraverso la riscoperta delle
“tradizioni alimentari” come elementi culturali ed etnici del
nostro Paese.
l’ obiettivo di Hortives è quello di creare un archivio ricco
di:• informazioni biologiche, botaniche, agronomiche e storiche
legate a ciascun ortaggio, con un attento riferimento al legame che
l’ortaggio in questione possiede con il territorio e la sua
tradizione,• risorsa genetica da utilizzare come bacino dove
attingere varietà più rustiche, adattabili, resistenti e
produttive, per dar vita a nuove soluzione per le coltivazioni in
zone difficili e la sempre più crescente richiesta di cibo dal
mondo,• semi e materiale vegetale per tutelare queste ortive dalla
cosiddetta erosione genetica e dalla crescente diffusione di
ortaggi ibridi.
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LA FILIERA DEL SEME DAL CAMPO/COLTIVAOTRE ALLA BANCAritrovamento
di una varietà locale --> grazie
ad associazioni localli, coltivatori diffusi e
collaboraotori
PRIMO PASSAGGIO: il campione viene registrato nella banca semi,
gli viene fornito un codice
IDentificativo
indagine della provenienza della semente: chi l’ha prodotta,
dove è stata prodotta e
l’anno di raccolta/produzione --> filiera dalla produzione
della semente
classificazione botanica e descrizione --> scheda
descrittiva
Filiera di produzione e provenienza insieme alla scheda di
classificazione costituiscono la
Scheda di identificazione del Seme.
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ETICHETTA IDENTIFICATIVA
ID 205
20500001
codice partita
codice identificativo “coordinate” del seme
01/06/V1serie 200-250
002A
codice operatore
La gestione del sistema viene effettuata con l’ausilio del
programma di calcolo excel e un programma di database gratuito.
dal codice identificativo risaliremo, oltre al nome della
varietà, a tutte le informazioni
botaniche e agronomiche, anche all’accessione, al
“donatore” o provenienza delle semente, anno di
produzione del campione, data di essiccazione, data
di “sottovuoto”, data di congelamento, ricongelamenti
ed numero campioni/accesione
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LA PRODUZIONE DI SEME DI QUALITA’
Vengono allestiti dei campi di coltivazione per la produzione
della semente in purezza (“capannine”)
Grazie alle collaborazioni con Istituti Tecnici Agrari sul
territorio nazionale e a determinati protocolli di produzione della
semente, gli ortaggi sono coltivati nelle specifiche zona di
origine.
La semente ottenuta viene pulita, calibrata e caratterizzata in
base a peso, forma, colore e altri parametri descrittivi
tipici.
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Infine i semi sono disidratati fino ad un’umidità media del
10-12 % in camera di essiccazione e crioconservati a -18°C ± 1°C in
buste sottovuoto termosaldate.
La Banca semi ha avviato i primi campioni di semi alla
crioconservazione nel 2013 e ad oggi conserva 278 varietà orticole
tipiche e antiche italiane e complessivamente 400
accessioni
L’ESSICCAZIONE E LA CONSERVAZIONE A BASSE TEMPERATURE
Ogni anno vengono effettuate prove di germinabilità (G.U.) sui
campioni di semi conservati per verificarne la vitalità, con una
germinabilità media dell’ultimo anno pari al 82 % ± 1 %.
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IL VITRO PER ALCUNE VARIETA’
Per la conservazione di varietà vivipare di cipolla e degli agli
si è adottata la tecnica della coltura in vitro.
Le prime prove sperimentali sono state condotte sul Cavolo
Laciniato Nero Toscano (Brassica oleracea subsp. achephala
DC.).
Partendo da semi selezionati ed esenti da patogeni, sono state
prodotte le piante madri da cui è stato prelevato l’espianto di
partenza (getti terminali) utilizzato per la messa in coltura in
vitro.
Sterilizzazione del tessuto: ipoclorito di sodio al 1%. Fase di
adattamento e stabilizzazione al vitro: substrato Murashige and
Skoog (1962).
B. oleracea achephalaCavolo Nero Toscano
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I germogli sterili ottenuti hanno dato luogo ad un pool di
materiale per effettuare prove di moltiplicazione su substrato di
MS addizionato con 6-BA a concentrazioni diverse 1,33 – 2,22 - 3,55
– 4,44 µM che hanno consentito di ottenere una buona proliferazione
con BA 1,33 µM con una buona qualità dei germogli.
FINALITA’Allestire una prova di moltiplicazione di Cavolo
Laciniato Nero Toscano con l’individuazione del miglior protocollo
per la conservazione del germoplasma in vitro utilizzando la
tecnica della Slow Growth; ciò sarà di estrema utilità per tutte
quelle specie sterili o vivipare, di cui non è possibile ottenere
il seme (es. aglio).
Inoltre verrà ridotto il numero delle subcolture con, oltre alla
riduzione dei costi di mantenimento.
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Periodicamente vengono scelte alcune varietà di maggior pregio
per effettuare delle caratterizzazioni fenotipiche dei frutti/parte
eduli degli ortaggi e delle piante.
Oltre ad un’ indagine storica ed etnobotanica per comprendere
l’effettiva origine della varietà e se queste varietà soddisfano
alcune caratteristiche per poter essere definite tali.
CARATTERIZZAZIONE
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• Sperimentazione delle tecniche di “Slow Growth”
• Implementazione delle collezioni di ortaggi con particolare
riferimento ad aglio, carota, piante alimentari spontanee e ortaggi
regioni da raccolta, patate, carciofi e ortaggi da foglia
(lattughe, indivie, cicorie e radicchi).
• Nuove campagne di promozione ed eventi divulgativi: mostre
itineranti e convegni.
• Costruzione di una camera di essiccazione e acquisto
dell’apparecchio per la misura dell’attività dell’acqua - U.R. dei
semi.
• Allestimento di un campo catalogo con ortaggi spontanei da
raccolta, patate e carciofi.
• Creazione di sezioni operative in ogni regione afferenti
direttamente ad Hortives.
• Creazione di copie di campioni di semi preso altre banche semi
e possibili distaccamenti di Hortives.
• Dal prossimo anno saranno effettuate le prime prove di
germinabilità sui campioni conservati da 5 anni.
SVILUPPI FUTURI
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