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Borse di studio ai giovani eccellenti Cartura pag. 14 pag. 6 Ospedale di Comunità Conselve apripista A Schiavonia invece entra a pieno regime l’Ospedale unico per acuti della Bassa M entre a Schiavonia entra a pieno regime l’ospedale unico per acuti a Conselve è attivo il primo nucleo dell’Ospedale di Comunità dell’Uls 17. Si tratta di 8 posti letto, per ora aggregati a quelli della Riabilitazione - al terzo piano -, ai quali se ne aggiungeranno altri 17 non appena saranno ultimati i lavori di riquali- ficazione del quarto e quinto piano della struttura, fino a raggiungere una volta a regime il numero complessivo di 69 su tutto il territorio dell’Uls. “L’attivazione del primo nucleo dell’O- spedale di Comunità - spiega il direttore generale Giovanni Pavesi - è un passo decisivo verso quella riorganizzazione com- plessiva dei servizi sanitari sul territorio a cui stiamo lavorando ormai da anni. Abbiamo sempre detto che il nuovo ospedale unico per acuti non sarà una cattedrale nel deser- to, ma che opererà in sinergia con i servizi territoriali e che anzi questi ultimi sarebbero stati potenziati. Questa apertura, così come il sostegno e le risorse destinate negli ultimi anni alla nascita e poi al consolidamento delle varie forme di aggregazione della medicina di base, dimostrano tutta la con- cretezza di questo impegno. E dimostrano anche che non è in corso alcuna campagna di tagli indiscriminati alla sanità della Bassa Padovana, ma un piano ben strutturato di riorganizzazione, pensato con l’unico obiet- tivo di garantire ai cittadini un’assistenza più moderna, efficace ed efficiente. Un pia- no che prevede nuovi investimenti non solo nell’ospedale unico”. GAL ANTICO DOGADO BOVOLENTA RINASCE Sono molti gli interventi che il Gal Antico Dogado, associazione senza scopo di lucro che si propone come unica finalità quella di promuovere lo sviluppo rurale dei paesi, ha attuato negli ultimi tempi nel comune di Bovolenta. pag. 17 ALUNNI CONSELVANI IN VISITA IN UNGHERIA Trasferta in Ungheria per 24 alunni e alunne dell’Istituto Comprensivo Nicolò Tommaseo che, accompagnati da insegnanti dei tre ordini di scuole, hanno fatto visita alla città gemella di Jászberény. Tre giorni intensi di scambio. pag. 6 continua a pag. 8 Intervento “S ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro* *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm App 1994 - 2014 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 141 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it del Conselvano L’EDITORIALE Buon natale e felice anno nuovo La Redazione* F ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata- le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio- ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que- sto numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag- gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *[email protected] Sanità Speciale Natale pag. 28 Appuntamenti e consigli per le Feste Storie di volontariato nel Veneto Sociale pagg. 4-5 alle pagg. 45-48 a pag. 42 CONSELVE (PD) VIA VITTORIO EMANUELE II, 117 PER INFORMAZIONI O APPUNTAMENTO 0495384149 www.compro-oro-conselve.it.
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Conselvano nov2014 n141

Apr 06, 2016

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Conselvano nov2014 n141
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Page 1: Conselvano nov2014 n141

Borse di studioai giovanieccellenti

Cartura

pag. 14

pag. 6

Ospedale di ComunitàConselve apripistaA Schiavonia invece entra a pieno regime l’Ospedale unico per acuti della Bassa

Mentre a Schiavonia entra a pieno regime l’ospedale unico per acuti a Conselve è attivo il primo nucleo

dell’Ospedale di Comunità dell’Uls 17. Si tratta di 8 posti letto, per ora aggregati a quelli della Riabilitazione - al terzo piano -, ai quali se ne aggiungeranno altri 17 non appena saranno ultimati i lavori di riquali-ficazione del quarto e quinto piano della struttura, fino a raggiungere una volta a regime il numero complessivo di 69 su tutto il territorio dell’Uls.

“L’attivazione del primo nucleo dell’O-spedale di Comunità - spiega il direttore generale Giovanni Pavesi - è un passo decisivo verso quella riorganizzazione com-plessiva dei servizi sanitari sul territorio a cui stiamo lavorando ormai da anni. Abbiamo sempre detto che il nuovo ospedale unico per acuti non sarà una cattedrale nel deser-to, ma che opererà in sinergia con i servizi territoriali e che anzi questi ultimi sarebbero stati potenziati. Questa apertura, così come il sostegno e le risorse destinate negli ultimi

anni alla nascita e poi al consolidamento delle varie forme di aggregazione della medicina di base, dimostrano tutta la con-cretezza di questo impegno. E dimostrano anche che non è in corso alcuna campagna di tagli indiscriminati alla sanità della Bassa Padovana, ma un piano ben strutturato di riorganizzazione, pensato con l’unico obiet-tivo di garantire ai cittadini un’assistenza più moderna, efficace ed efficiente. Un pia-no che prevede nuovi investimenti non solo nell’ospedale unico”.

gal antico dogadobovolenta rinasce

Sono molti gli interventi che il Gal Antico Dogado, associazione senza

scopo di lucro che si propone come unica finalità quella di promuovere lo sviluppo rurale dei paesi, ha attuato negli ultimi

tempi nel comune di Bovolenta. pag. 17

alunni conselvaniin visita in ungheria

Trasferta in Ungheria per 24 alunni e alunne dell’Istituto Comprensivo

Nicolò Tommaseo che, accompagnati da insegnanti dei tre ordini di scuole,

hanno fatto visita alla città gemella di Jászberény. Tre giorni intensi di scambio.

pag. 6

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere

l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

di Don Dante Carraro*

continua a pag. 8

Intervento

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a racco-

gliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

di Don Dante Carraro*

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

App

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 141 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

del Conselvano

L’EDITORIALE

Buon natale e felice anno nuovola Redazione*

Fino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli

auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi

di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri.

Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata-le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio-ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti.

Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que-sto numero del nostro giornale. Le diffi coltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace.

E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag-gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo!

*[email protected]

Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

Speciale Natale

pag. 28

Appuntamenti e consigli per le Feste

Storie di volontariato nel Veneto

Sociale

pagg. 4-5

alle pagg. 45-48

a pag. 42

CONSELVE (PD) VIA VITTORIO EMANUELE II, 117PER INFORMAZIONIO APPUNTAMENTO 0495384149 www.compro-oro-conselve.it.

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Conselvano Regionela curiosità

pag. 8

Danza orientalegiornata affollataper saperne di più

tribano, sociale

pag. 10

Riuscita la sagra,“abbiamo saputocollaborareper un fine comune”

due carrare

pag. 18

Al bando le vecchielampade su 400punti luce

accaduto acca-dra padova

Confi ndustria padovamassimo finco

prossimo presidente

Massimo Finco, 56 anni, Presidente e Amministratore Delegato di Offi cine

Facco, è il candidato designato alla Presidenza di Confi ndustria Padova

per il quadriennio 2015-2018. Lo ha votato il Consiglio Generale sotto la

guida del Presidente Massimo Pavin, che ha approvato a maggioranza

assoluta la relazione della Commissione di Designazione. Finco è È Presidente e Amministratore Delegato di Offi cine

Facco & C. Spa di Campo San Martino (Pd), azienda fondata nel 1957 dal

padre Luigi, leader mondiale nel campo delle forniture di impianti avicoli per la

produzione di uova e carne.

Dopo la mossa di Bitonciordinanza slot

l’appe non ci sta

D’accordo sulle fi nalità, ma non sulle modalità: si potrebbe riassumere così

la posizione dell’APPE, la principale associazione di categoria dei pubblici esercizi, sulla recentissima ordinanza del Sindaco di Padova che limita gli

orari durante i quali si possono tenere accese le slot machines all’interno dei

bar. Una decisione controversa.

l’associazione è operativadecrescita feliceanche a padova

Anche a Padova ha messo radici il Movimento Decrescita Felice, costitu-dendo un’associazione presso la Ca’

Sana in via Santi Fabiano e Sebastiano 13 (zona aeroporto), organizzando

serate-evento e cene nelle quali, in un clima conviviale e ospitale, ci si può

liberamente informare su tutto ciò che concerne la fi losofi a e il pensiero del fondatore Serge Latouche. Tra gli

argomenti più gettonati, i metodi di col-tivazione alternativa e, nello specifi co, l’agricoltura sinergica: una modalità di

coltivazione che persegue l’auto-fertilità del suolo tramite la coltura vegetale.

Trasporto pubblicoagevolazioniper le famiglie

La Provincia di Padova ha confer-mato, anche per l’anno scolastico 2014/2015, le agevolazioni tariffarie pensate per famiglie numerose e per quelle che hanno più abbonati. L’iniziativa riguarda gli utenti delle linee del trasporto pubblico locale extraurba-no su gomma di Aps (solo le corse dei Colli), Bus Italia-Sita Nord e Bonaven-tura Express. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo – è quello di incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico dando un valido so-stegno economico alle spese di viaggio. Ottimi i riscontri tra le famiglie”.

limitazioni del traffi copadova vietataalle auto anziane

Anche nella stagione invernale 2014-2015 il Comune di Padova adotta misure per contenere l’inquinamento atmosferico. E’ vietata la circolazione di: veicoli alimentati a benzina Euro 0 e Euro 1, veicoli alimentati a diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2, motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi immatricolati prima dell’01/01/2000.

In Comune a padovasei mesi di lavoroper gli under 35

Il progetto consente di impiegare 62 giovani, fi no a 35 anni, con occupa-zione presso i servizi del Comune di Padova, attraverso l’utilizzo di voucher (20 ore settimanali) e per un periodo della durata massima di 6 mesi. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Fondo Straordinario di Solida-rietà. E’ rivolto a giovani in possesso di attestato di formazione professio-nale (triennale) o diploma di scuola superiore (quinquennale) o laurea e riguarda lo svolgimento di attività di miglioramento dei servizi alla città. Info e bando sul sito www.padovanet.it

accaduto acca-dra padova

Confi ndustria padovamassimo finco

prossimo presidente

Massimo Finco, 56 anni, Presidente e Amministratore Delegato di Offi cine

Facco, è il candidato designato alla Presidenza di Confi ndustria Padova

per il quadriennio 2015-2018. Lo ha votato il Consiglio Generale sotto la

guida del Presidente Massimo Pavin, che ha approvato a maggioranza

assoluta la relazione della Commissione di Designazione. Finco è È Presidente e Amministratore Delegato di Offi cine

Facco & C. Spa di Campo San Martino (Pd), azienda fondata nel 1957 dal

padre Luigi, leader mondiale nel campo delle forniture di impianti avicoli per la

produzione di uova e carne.

Dopo la mossa di Bitonciordinanza slot

l’appe non ci sta

D’accordo sulle fi nalità, ma non sulle modalità: si potrebbe riassumere così

la posizione dell’APPE, la principale associazione di categoria dei pubblici esercizi, sulla recentissima ordinanza del Sindaco di Padova che limita gli

orari durante i quali si possono tenere accese le slot machines all’interno dei

bar. Una decisione controversa.

l’associazione è operativadecrescita feliceanche a padova

Anche a Padova ha messo radici il Movimento Decrescita Felice, costitu-dendo un’associazione presso la Ca’

Sana in via Santi Fabiano e Sebastiano 13 (zona aeroporto), organizzando

serate-evento e cene nelle quali, in un clima conviviale e ospitale, ci si può

liberamente informare su tutto ciò che concerne la fi losofi a e il pensiero del fondatore Serge Latouche. Tra gli

argomenti più gettonati, i metodi di col-tivazione alternativa e, nello specifi co, l’agricoltura sinergica: una modalità di

coltivazione che persegue l’auto-fertilità del suolo tramite la coltura vegetale.

Trasporto pubblicoagevolazioniper le famiglie

La Provincia di Padova ha confer-mato, anche per l’anno scolastico 2014/2015, le agevolazioni tariffarie pensate per famiglie numerose e per quelle che hanno più abbonati. L’iniziativa riguarda gli utenti delle linee del trasporto pubblico locale extraurba-no su gomma di Aps (solo le corse dei Colli), Bus Italia-Sita Nord e Bonaven-tura Express. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo – è quello di incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico dando un valido so-stegno economico alle spese di viaggio. Ottimi i riscontri tra le famiglie”.

limitazioni del traffi copadova vietataalle auto anziane

Anche nella stagione invernale 2014-2015 il Comune di Padova adotta misure per contenere l’inquinamento atmosferico. E’ vietata la circolazione di: veicoli alimentati a benzina Euro 0 e Euro 1, veicoli alimentati a diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2, motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi immatricolati prima dell’01/01/2000.

In Comune a padovasei mesi di lavoroper gli under 35

Il progetto consente di impiegare 62 giovani, fi no a 35 anni, con occupa-zione presso i servizi del Comune di Padova, attraverso l’utilizzo di voucher (20 ore settimanali) e per un periodo della durata massima di 6 mesi. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Fondo Straordinario di Solida-rietà. E’ rivolto a giovani in possesso di attestato di formazione professio-nale (triennale) o diploma di scuola superiore (quinquennale) o laurea e riguarda lo svolgimento di attività di miglioramento dei servizi alla città. Info e bando sul sito www.padovanet.it

L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano“In questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte

disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifi ca alla nuova

legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della fi nanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è suffi ciente ed è vanifi cato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”.

di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 27 novembre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

politica

pagg. 26-27

Parte la corsa alla Regione

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cultura

pag. 32

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Page 6: Conselvano nov2014 n141

4 Argomento del mese

I DATI

ospedale di padova a fianco dei bambini

Volontari in prima linea in Pediatria

L’associazione Gioco e Benessere è stata fondata uffi cialmente nel 2008 ma è dal 1995 che gli operatori sono attivi, a fi anco di medici ed infermieri dell’ospedale di Padova, nelle corsie del reparto Pediatria per rendere le

giornate dei piccoli più “leggere” e ricche di gioia perché anche la permanenza all’interno della struttura ospedaliera il più piacevole possibile. Una missione non da poco quella di cui si fanno carico i volontari che scelgono di svolgere la loro attività ludico formativa intrattenendo i piccoli pazienti con giochi e attività rivolte a diverse fasce d’età. Un attività essenziale per il benessere psichico del bambino ricoverato che si trova a scoprire nuovi giochi e nuove attività da svol-gere con la spensieratezza che sempre deve accompagnare i piccoli. Vari sono i reparti in cui i volontari, che vengono adeguatamente formati per affrontare le sale ospedaliere in maniera consapevole, vanno a svolgere quotidianamente la loro attività ossia: Pronto soccorso pediatrico e Pediatria d’urgenza, Nefrologia, dialisi, trapianti, Reparto degenze Pediatria 2 (Pediatria Generale, Endocrino-logia, Diabetologia e Adolescentologia Pediatrica, Neurologia, Reumatologia). Reparto degenze Pediatria 3 (Cardiologia e Cardiochirurgia, Gastroenterologia, Epatologia, Malattie metaboliche ereditarie), Terapia Intensiva Pediatrica, Day Hospital, Poliambulatorio Pediatrico, Hospice (Centro Cure Palliative), Chirurgia Pediatrica. Una storia di volontariato fatta di piccoli gesti ma grande impegno che senza dubbio aiuta non solo i bambini ma anche le famiglie. M.C.

Veneto, e più in generale il Nordest, realtà ad alto tasso di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t. Risulta evidente anche dai più recenti dati, relativi al

2013 - rilevazione che è frutto della convenzione stipulata tra Istat, Csvnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione - dai quali si ricava la conferma che il lavoro volontario è più diffuso al Nord, con il tasso più elevato nel Nord Est, pari al 16 per cento della popolazione.

Nella panoramica più ampia di un contesto nazionale emerge nel complesso una media di 12,6 per cento volontari rispetto al totale della popolazione, circa 6,63 milioni di per-sone di cui 4,14 milioni impegnate in contesti di volontariato organizzato (associazioni, club...). La regione con maggior nu-mero di volontari è il Trentino Alto Adige con il 21,8 per cento di persone impegnate nel volontariato.

Sempre a livello nazionale, gli uomini, con il 13,3 per cento, sono più attivi delle donne (11,9 per cento) mentre la fascia di età più coinvolta numericamente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni (il 15,9 per cento). Il contributo medio mensile di ciascun volontario è pari a 19 ore.

I volontari per lo più hanno un livello di istruzione superiore (il 22,1 per cento di chi ha avuto esperienze di volontariato ha conseguito la laurea), sono per lo più lavoratori o studenti. Il volontariato è un impegno che coinvolge soprattutto i compo-nenti delle famiglie agiate.

Questa in generale la fotografi a nazionale del mondo del volontariato scattata da Istat, dalla quale emerge la stretta relazione fra lavoro, livello di istruzione, situazione economi-ca e volontariato. Ma da cui si evince anche l’incremento del numero di volontari par ad un terzo rispetto alle rilevazioni precedenti. Opera di sensibilizzazione e desiderio di stare bene con la propria coscienza sono i due motivi principali che hanno determinato l’avvicinamento di molte persone alle associazioni operanti nei territori. Secondo il Censis, infatti, il 29,5 per cento degli italiani, afferma di trarre energia positiva dall’aiuto rivolto agli altri.

Quanto all’opera di sensibilizzazione, va citato anche il progetto europeo SVE-servizio volontari europei che permette ai giovani di fare esperienze di volontariato all’estero interamente fi nanziate dall’Ue.

I centri Servizi di volontariato nel Veneto. Sono sette,

gestiti dai coordinamenti provinciali del volontariato, raggrup-pano 1.716 associazioni, pari ad oltre il 70 per cento delle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Sono enti a valenza provinciale che operano gratuitamente per la promozione del volontariato che raggruppa più di 2000 as-sociazioni. Scopo dei CSV è quello di sostenere e qualifi care l’attività di volontariato, lavorando per una crescita qualitativa delle associazioni e della cittadinanza.

Assolvono al compito di promuovere nuove iniziative di volontariato e di rafforzare quelle esistenti; di approntare stru-menti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà; offrono formazione, consulenza ed assistenza qualifi cata non-ché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifi che attività; favoriscono lo scambio di informazioni, documenti e dati sulle attività di volontariato anche a livello na-zionale, e forniscono assistenza sulla normativa e sulle circolari applicative in materia.

Nel corso del 2013 i CSV del Veneto hanno erogato a cen-tinaia di associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, tramite appositi bandi oltre 2 milioni di euro.

di giovanni giovetti

A livello nazionale emerge che i volontari hanno

un’istruzione superiore e spesso una situazione

economica agiata

Gli uomini sono più attivi delle donne nel

mondo del volontariato soprattutto nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni

I DATIIl Veneto e tutto il Nordest si conferma l’area a più alta

concentrazione di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t e un coinvolgimento della popolazione

pari al 16 per cento del totale.Sono questi i dati che emergono dalla prima rilevazione sul lavoro

volontario di Istat insieme ai Centri di Servizio per il volontariato relativi al 2013. Tante anche

in Veneto le storie di volontariato Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

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5Argomento del mese

di Martina Celegato

Filo D’Ajuto, missione umanitaria in Bangladesh Il progetto L’associazione padovana ha portato cure a 171 pazienti, 40 bambini

Una storia di profonda benefi cenza e volontariato è quella che abbiamo cominciato a raccontare lo scorso anno spiegando il progetto Filo di Juta che vedeva coinvolti giovani operatori sanitari della provincia di Padova in attività sanitarie in una delle regioni più disagiate del Bangladesh, dove le cure mediche e preventive stentano ad arrivare e dove il concetto di pubblica

sanità è praticamente inesistente. Si è da poco conclusa infatti l’ultima missione dell’associazione che ha visto impegnati nel distretto di Khulna, sud del Bangladesh ai confi ni con la Birmania, 2 infermieri, 2 medici, 1 cuoca e 1 fotografa che nell’arco della durata della loro permanenza in tale località hanno visitato e portato cure a ben 171 pazienti che hanno trovato non solo attenzioni mediche ma anche umane. In 19 sedute sono stati visitati 84 maschi e 86 donne di età media 33 anni. Di questi 40 sono stati bambini al di sotto dei 10 anni. 43 pazienti hanno ricevuto il trattamento direttamente in ambulatorio mentre 126 hanno ricevuto le cure direttamente a casa. Oltre alle cure sanitarie in questa missione si è dato molto spazio anche alla docu-mentazione come prova la presenza di una fotografa che ha saputo raccontare al meglio le attività che sono state svolte e che saranno presentate l’11 dicembre in sala Dante a Conselve alle ore 21 proprio da alcuni dei volontari impegnati nella missione che ha potuto svolgersi in particolar modo grazie alle donazioni e all’interesse suscitato nel territorio dai volontari impegnati in prima persona che ha portato a raccogliere nell’arco di poco tempo la somma adeguata per sostenere le spese essenziali.

Il progetto, chiamato Filo D’Ajuto, riprendendo il nome dell’associazione dalla quale il tutto ha preso il via, verrà narrato nei dettagli con l’alternarsi dei racconti dei volontari impegnati all’interno dell’ultima missione. La serata sarà presentata e introdotta dal Dottor Pierluigi Badon e nell’occasione verranno anche mostrati i fi lmati e le immagini di Beatrice Mancini.

Il rogazionista iracheno in missione

“Ha vissuto in Arcella, a Padova, ora è tra i profughi in fuga dall’Isis”La situazione dei profughi in fuga dagli estremisti dell’Isis è preoccupante. I dati

di un insieme di organismi (Focsiv, Avvenire, Iscos-Cisl, Mcl, Masci, Azione Cat-tolica, Banca Etica), che a fi ne ottobre hanno lanciato il progetto “Emergenza

Kurdistan: non lasciamoli soli”, parlano di 1 milione e 800 mila rifugiati nel Kurdistan iracheno (nazione che, in precedenza, contava 5 milioni di abitanti). A fi ne ottobre erano 156 mila solo ad Erbil, città che dall’inizio ha accolto le persone che scappava-no dalla violenza e dalle uccisioni dei combattenti dello Stato Islamico.

Proprio ad Erbil vive e presta servizio padre Jalal Yako, un religioso rogazionista nato in Iraq, nella biblica Ninive, città antichissima a nord della Mesopotamia e capitale assira dal patrimonio archeologico inestimabile. Padre Yako è conosciuto a Padova, dove ha abitato per anni collaborando con la parrocchia di Gesù Buon Pastore all’Arcella. Partito come missionario per il suo Paese di origine a fi ne 2012, ora si trova ad essere l’unico religioso in loco e ogni giorno si reca nei centri profughi della città, cercando di portare aiuto e conforto.

“Ad Erbil i centri per i rifugiati sono una trentina – ci spiega –. Li visito insieme a un gruppo di una ventina di giovani, anch’essi profughi, che hanno deciso di im-piegare il loro tempo aiutando gli altri. Tentiamo di animare i bambini con giochi e canti, e i più grandicelli con attività di calcetto e pallavolo. Il desiderio è quello di far trascorrere loro qualche ora in serenità, ma osserviamo come, giorno dopo giorno, i comportamenti delle persone mutino in peggio. Persone da ormai cinque mesi costrette nei campi, in perenne attesa, senza poter lavorare o occuparsi in qualcosa. I ragazzi, che non possono frequentare le lezioni scolastiche, sono abbandonati a loro stessi. È lo stato psicologico a preoccupare maggiormente”.

Quali sono i bisogni concreti più urgenti? “Nella fuga dalle loro case, le persone non sono riuscite a portare né soldi né

vestiti; ora, giunto l’inverno, tanti cominciano ad ammalarsi a causa del freddo, specialmente coloro che alloggiano nelle tende: le piogge le hanno già allagate più volte. Mancano le coperte, i servizi igienici, i bagni, le docce, l’acqua calda. Nel centro profughi istituito nella scuola “Hadiab”, per esempio, vivono 50 famiglie, con numerosi bambini, per un totale di circa 300 persone. Vi è un fornellino ogni nove famiglie; necessitano di coperte e vestiti: anche ultimamente ho visto bambini girare ancora con indumenti estivi. C’è un unico boiler che deve scaldare l’acqua per 300 persone e fi le immense per fare una doccia, alla fi ne ovviamente fredda”.

Come riescono a sopravvivere?“La gente vive degli aiuti esterni. Una confraternita e il centro di Mar Qardagh

consegna a ogni famiglia un sacco con riso, latte, zucchero, tè, lenticchie; qualche aiuto arriva dagli Emirati Arabi. Alcune organizzazioni, anche italiane, stanno or-ganizzando interventi, ma il futuro qui è incerto, la gente ha perso ogni speranza. All’orizzonte non appaiono esserci pane, casa, lavoro, prospettive”.

Cinzia Agostini

Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

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6 Conselve

Mentre a Schiavonia entra a pieno regime l’ospedale unico per acuti a Conselve è attivo il primo nucleo

dell’Ospedale di Comunità dell’Uls 17. Si tratta di 8 posti letto, per ora aggregati a quelli della Riabilitazione - al terzo piano -, ai quali se ne aggiungeranno altri 17 non appena saranno ultimati i lavori di riquali-ficazione del quarto e quinto piano della struttura, fino a raggiungere una volta a regime il numero complessivo di 69 su tutto il territorio dell’Uls.

“L’attivazione del primo nucleo dell’O-spedale di Comunità - spiega il direttore generale Giovanni Pavesi - è un passo decisivo verso quella riorganizzazione com-plessiva dei servizi sanitari sul territorio a cui stiamo lavorando ormai da anni. Abbiamo sempre detto che il nuovo ospedale unico per acuti non sarà una cattedrale nel deser-to, ma che opererà in sinergia con i servizi territoriali e che anzi questi ultimi sarebbero stati potenziati. Questa apertura, così come il sostegno e le risorse destinate negli ultimi

anni alla nascita e poi al consolidamento delle varie forme di aggregazione della medicina di base, dimostrano tutta la con-cretezza di questo impegno. E dimostrano anche che non è in corso alcuna campagna di tagli indiscriminati alla sanità della Bassa Padovana, ma un piano ben strutturato di riorganizzazione, pensato con l’unico obiet-tivo di garantire ai cittadini un’assistenza più moderna, efficace ed efficiente. Un pia-no che prevede nuovi investimenti non solo nell’ospedale unico ma anche sul territorio e con un ruolo essenziale assegnato proprio al polo di Conselve, oltre che a quello di Montagnana”.

Più in dettaglio, possono accedere al nuovo Ospedale di Comunità malati affetti da patologie croniche che periodicamente necessitano di controlli o terapie particolari oppure persone che a seguito di malattie acute o evolutive hanno bisogno di terapie difficilmente erogabili a domicilio. O ancora soggetti che hanno perso alcune funzioni del vivere quotidiano quali la continenza, il

camminare, la capacità di curare la propria igiene personale, vestirsi o mangiare. In quest’ultimo caso, sono previsti due percorsi clinici: se le funzioni perse sono recuperabi-li, presso l’Ospedale di Comunità è possibile iniziare un periodo di convalescenza durante il quale tentare la riattivazione e il recupero delle funzioni, da proseguire poi eventual-mente in Riabilitazione; se invece alcune funzioni sono definitivamente perse e non recuperabili, presso l’Ospedale di Comunità i pazienti (e le famiglie) vengono aiutati a convivere con la nuova situazione, ad esempio imparando ad utilizzare eventuali protesi o ausili.

di Nicola Stievano

Sarà l’anello di congiunzione con il territoriorivolto ai pazienti che necessitano di terapie

Sanità locale Sono attivi i primi otto posti letto, in attesa della fine dei lavori

Ospedale di Comunità

L’ospedale di Conselve

Trasferta in Ungheria per 24 alunni e alun-ne dell’Istituto Comprensivo Nicolò Tom-maseo che, accompagnati da insegnanti

dei tre ordini di scuole, hanno fatto visita alla città gemella di Jászberény. Al loro arrivo sono stati accolti a scuola dalle famiglie ospitanti, dalle docenti ungheresi e dal loro dirigente. Il primo giorno, dopo una breve visita alla scuola, si è svolta una cerimonia ufficiale di accoglienza durante la quale si sono esibiti gli studenti dell’indirizzo musicale della scuola media Tommaseo che hanno suonato anche l’inno nazionale ungherese. Performance molto apprezzata da tutto il corpo docente e dalle scolaresche del paese ospitante che sin dalle prime note si sono alzati in piedi e alla fine hanno applaudito calorosamente. Successivamente la scolaresca ha fatto visita al municipio dove è stata ricevuta dal vicesin-daco. Pomeriggio ricreativo con visita allo zoo di Jászberény e momenti di relax nella vicina piscina termale.

Novità di questo ultimo gemellaggio, tre insegnanti hanno potuto visitare l’inno-vativa scuola dell’infanzia di Jàszberény, per osservare a livello architettonico soluzioni all’avanguardia quali la stanza del sale, l’aula computer, la piscina interna, la palestra mul-tifunzionale, l’ampio giardino esterno che permette varie attività ludiche e sportive. La dirigente ungherese ha vivamente caldeggiato l’avvio di una collaborazione con le tre scuole dell’infanzia di Conselve.

Il giorno successivo l’escursione a Buda-pest, iniziata con la visita alla Piazza degli Eroi e conclusa con una passeggiata nel quartiere

del Castello, ha avuto il suo culmine nella vi-sita guidata al Parlamento, splendido edificio in stile neogotico e secondo parlamento più grande in Europa.

Anche la terza giornata è stata intensa con la visita al mercato e al museo della cit-tadina, le attività sportive nel pomeriggio, la cerimonia di congedo con lo scambio di doni, la cena e la discoteca nell’atrio della scuola. Nell’era del digitale vale la pena sottolineare come i ragazzi e le ragazze abbiano parteci-pato con impegno ed entusiasmo ai laboratori proposti al museo. Un gruppo di donne in abiti tradizionali ha iniziato la scolaresca ai segreti del cucito, del ricamo e della preparazione di pasta e purè di patate con strumenti d’altri tempi. Il dirigente Tibor Koczka ha ricorda-to agli studenti ungheresi e a quelli italiani l’importanza dello studio della lingua inglese come strumento per dare vita e coltivare pro-getti come il nostro gemellaggio definito da una collega come “indimenticabile esperienza di amicizia fra i popoli”.

STuDENTI DA CONSElvE IN uNghERIA

In breveFlashmob per dire no alla violenzaHa coinvolto numerose associazioni il “flash mob” contro il femminicidio organizzato in

piazza XX settembre dal circolo del Partito Democratico di Conselve insieme al Centro Veneto Progetti Donna. Dopo la distribuzione ai partecipanti delle coccarde rosse i volon-tari hanno letto alcune testimonianze e ricordato anche due giovani donne di Conselve:

Chiara Bernardi, mamma di 25 anni, uccisa sei anni fa a colpi di fucile dal compagno ed Emanuela Facco, assassinata dal marito nel 1977 a Casalserugo insieme al bambino

che portava in grembo e alla suocera che aveva tentato di difenderla.

Riconoscimento alle volontarie AvoLa Commissione Pari Opportunità ha conferito un pubblico riconoscimento alle Donne

Volontarie dell’associazione Avo di Conselve, per l’attività di sostegno agli anziani e ma-lati, attraverso l’aiuto nelle principali attività quotidiane. Un servizio gratuito e prezioso, che è di sollievo e conforto a molti conselvani. Durante la cerimonia è stato presentato

lo spettacolo “Mamme Spa- Servizio Permanente Affettivo”, nato dalla necessità di esplorare il mondo delle mamme attraverso un viaggio introspettivo divertente e profon-

do, drammatico e sconvolgente, che mette in discussione i luoghi comuni.

La Corale di Parenzo canta in DuomoApplausi ed emozione al concerto di Santa Cecilia in Duomo, in occasione della ricorren-

za della patrona dei musicisti, con la corale Joakim Rakovac di Parenzo, Istria, diretta dalla maestra Djeni Dekleva Radakovic. Durante la serata è stato eseguito un vasto

repertorio di canti da parte della Corale San Lorenzo diretta da Francesco Frizzarin e del coro Jubilate di Conselve, diretto da Maria Giovanna Lazzarin. Alcuni pezzi sono

stati riproposti dalle tre corali unite la mattina successiva durante la messa in Duomo. Un’occasione per rinsaldare il legame già intenso tra la comunità conselvana e quella

istriana, spesso ospite per iniziative culturali e altre occasioni di incontro.

Jaszbereny vista dall’altoTel. 3478784270

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un VENETOin SALUTELa nostra priorità

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8 Conselve

E’ allarme per la sicurezza a Conselve e dintorni dopo i recenti episodi, alcuni dei quali clamoro-si, come gli spari ai danni del bar nella frazione

Palù o il principio d’incendio di fronte ad un altro locale in centro. Senza contare l’escalation di razzie negli appartamenti e di furti ai danni delle automo-bili. Sempre più spesso i ladri si intrufolano nelle abi-tazioni anche di giorno. spesso per arraffare qualche oggetto di valore. Episodi che il più delle volte non vengono nemmeno denunciati alle forze dell’ordine ma che alimentano il tam tam fra la gente, anche sui social network. Di recente a Conselve i ladri han-no preso di mira un garage in via Aldobrandino e rubato qualche attrezzo, inoltre si sono introdotti in un’abitazione in via Matteotti, nel tardo pomeriggio, approfittando dell’assenza dei proprietari. Sempre nella zona centrale si è verificato qualche tentato furto, segnalato ai carabinieri. Nelle ultime settima-ne sono state scassinate anche alcune auto in alcuni parcheggi, in particolare in quello del centro com-merciale Lando, affollato nel periodo delle festività, mentre una è stata persino rubata. L’allarme resta alto un po’ dappertutto e la gente è in apprensione, anche quando si allontana da casa in pieno giorno. Proprio in occasione del periodo natalizio le forze dell’ordine, carabinieri e polizia locale, hanno inten-sificato i controlli nelle aree di sosta, a partire dal parcheggio del centro commerciale, nel quale i predoni delle auto si aggirano spesso.

Riguardo ai gesti intimi-datori nei confronti dei bar Gessica Rostellato, deputata alla Camera per il Mo-vimento 5 stelle, ha preparato una interrogazione al ministro dell’interno per stimolare l’attenzione sui fatti che stanno accadendo negli ultimi tempi

nel Conselvano. “L’episodio di un barista che è stato costretto a vedersi sparare tre colpi contro il locale, è solo l’ultimo campanello d’allarme che continua a suonare nel conselvano. Qualche tempo fa un altro bar di Conselve era stato oggetto di attacchi molto ravvicinati, senza dimenticare il brutale pestaggio di Brugine che si è addirittura concluso con la scarcera-

zione dei due aggressori.Senza fare allarmismo,

- prosegue Rostellato - ritengo che sia opportuno che questo territorio sia oggetto di una attenzione particolare da parte delle istituzioni, per evitare la

possibile proliferazione di fenomeni che nel nostro territorio non si sono mai verificati e che vogliamo continuare a tenere lontani. Occorre quindi capire al più presto se questi episodi, già di per sé gravi,

non assumano una importanza ancora maggiore per il fatto di non essere isolati ma addirittura collegati in un disegno criminoso. Semplicemente, occorre rendersi conto da subito se queste situazioni non siano parte di una strategia che miri a mettere sotto pressione e a generare paura nei commercianti e nei piccoli esercenti, al fine poi di iniziare con pratiche di ‘pizzo’. Purtroppo, - ricorda la deputare del Movi-mento 5 Stelle - come hanno dimostrato le indagini che negli anni scorsi si sono svolte proprio a Padova, le infiltrazioni della malavita organizzata ci sono an-che nel nostro territorio: per questo occorre tenere altissima la guardia e far sentire ai cittadini che le istituzioni sono presenti, vicine ed efficienti. Ecco perché chiedo al ministro di fare ogni sforzo possi-bile per tenere sotto controllo il territorio e prevenire o, nel caso, estirpare da subito possibili fenomeni criminali”.

di Nicola Stievano

Escalation di furti e razzie I ladri entrano nelle abitazioni anche in pieno giorno

Intensificata la sorveglianza

Si molti-plicano i piccoli grandi furti in paese, sia nelleabitazioni che ai danni delle auto

Durante il periodo festivo prese di mira le auto in sosta, preoccupanogli atti intimidatori ai danni dei bar

La polizia localeè presentecon pattugliead orari variabilial centro Lando

Sicurezza

Una sede tutta nuova per la “Butterfly Dance” di Cartura, in via Padova 91, una realtà che sta diventando un punto di riferimento per il

Conselvano. Dopo il taglio del nastro con i tanti at-leti e le autorità del Coni, la scuola di danza diretta da Corinne Taddia ha avviato numerosi corsi. “Per cinque anni - spiega la titolare - abbiamo tenuto le lezioni nella palestra comunale di Cartura. Siamo partiti con 10 bambine e di anno in anno siamo cre-

sciuti sempre più di numero. La scuola offre corsi di avviamento alla danza per bambini, danza classica, moderna, hip hop, danza per adulti, ginnastica e molto altro”. Di recente ‎si è svolto il seminario di danza orientale con la maestra Simona Minisini. Un evento unico nel suo genere a Padova, che ha coin-volto la professionista di danza orientale su iniziativa di Caterina Ruzzon (insegnate di danza orientale) in collaborazione con la scuola Butterfly. Numerosa la

partecipazione all’evento, grande coinvolgimento, entusiasmo ed energia grazie soprattutto alla grande professionalità di Simona che ha saputo regalare una giornata tra sport e divertimento alle numerose par-tecipanti. Un’intera giornata tra tecnica e coreografia nel mondo della danza orientale, tutto da scoprire. “Naturalmente continueremo a proporre queste ini-ziative”, conferma Corinne Taddia. Informazioni 347 8101660, www.butterflaydance.it.

svago unica nel suo genere l’iniziativa della “Butterfly Dance” danza orientale, una giornata tra tecnica e divertimento

Partecipanti allo stage di danza orientale

segue da pag. 1Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con

una intensità che toglie il fi ato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chi-lometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascol-tare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fi anco so-spira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospe-dale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mam-me e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresen-tano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”.

Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

Intervento

di Don Dante Carraro*

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

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9Sanità

L’ospedale unico di Schiavonia ora è re-altà. Si chiama Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta” ed è

stato inaugurato lo scorso 5 novembre: è il nuovo polo unico dell’Usl 17, opera da 165 milioni di euro che servirà gli oltre 160 mila abitanti della Bassa Padovana. A tagliare il nastro dell’imponente struttura – 250 mila metri quadri di estensione – è arrivato diret-tamente il governatore veneto Luca Zaia, accompagnato da una nutrita schiera di amministratori e politici, ma soprattutto da quasi 1.500 persone tra cittadini, personale

dell’Usl 17 e curiosi. “Abbiamo speso 165 milioni di euro delle nostra tasse: questi sono soldi spesi bene. - ha affermato Zaia - Siamo tutti premi Nobel quando le cose funzionano, ma è bene ricordare anche chi, negli ultimi 50 anni, ha compiuto scelte im-popolari chiudendo ben 49 piccoli ospedali.

Scelte, queste, che hanno portato il Veneto a diventare un’eccellenza sanitaria”. Accan-to a lui, sul palco, c’erano in particolare il presidente provinciale Enoch Soranzo, il di-rettore generale dell’Usl 17 Giovanni Pavesi e il presidente della conferenza dei sindaci Francesco Lunghi, oltre al vescovo Antonio Mattiazzo che ha impartito la benedizione solenne. E che, e non poteva essere altri-menti, ha espresso grande soddisfazione per il nome scelto per l’ospedale: “Madre Teresa di Calcutta”, la donna che più “ha dato l’esempio di come si devono trattare

i malati. Ben venga questa intitolazione”. Già il giorno dopo l’inaugurazione il

polo unico ha cominciato la propria attività con i primi ambulatori: nella prima settima-na sono stati ben 800 i pazienti visitati nel nuovo ospedale. Ai primi 5 ambulatori aperti il giovedì se ne sono aggiunti via via altri, arrivando a toccare 64 ambulatori attivi dal 20 novembre. E il lavoro, a quanto pare, non mancherà: le prenotazioni già registra-te per prestazioni future sono infatti già 3.904.

Sempre in fatto di numeri, l’Usl 17 ha

conteggiato anche gli accessi della prima settimana dopo l’apertura agli sportelli Cup dei cinque ospedali: a Schiavonia si son presentate 1.260 persone, ancora troppo poche se si pensa che a Monselice ne sono arrivate 3.770 (da qui le lunghe code), a Este 2.700, a Montagnana 1.980 e a Con-selve 1.600. Un incremento del lavoro per il “Madre Teresa” è arrivato il 17 novembre, quando è entrato in funzione il nuovo pronto soccorso unico di Schiavonia, sono comincia-ti i primi ricoveri di degenti e sono iniziate anche le prime operazioni chirurgiche.

di Nicola Cesaro

Unificato il Pronto Soccorso per l’intera BassaDa fine novembre sono attivi 64 ambulatori

Ospedale di Schiavonia Dopo il taglio del nastro il trasferimento dei reparti

Apertura progressivaDa sinistra: Pavesi, Zaia, Lunghi e Soranzo

Il nosocomioPadova Sudè stato intitolatoa Madre Teresadi Calcutta

Qualcuno l’ha già ribattezzato “l’ospedale dei colori”: le scel-te cromatiche adottate per il “Madre Teresa” non arrivano infatti a caso. Oltre a rendere più confortevoli gli spazi, i

colori consentono agli utenti di identificare con maggiore facilità gli spazi dell’ospedale. Le due ali in cui si divide l’ospedale, ad esem-

pio, sono state dipinte di blu (quella ovest) e di verde (quella est). Ogni reparto ha poi una tinta caratterizzante, “con l’accortezza di non ripetere mai lo stesso colore all’interno della stessa direttrice” spiegano dall’Usl 17 “Questo consente agli utenti, una volta presa confidenza con i nuovi spazi e con la segnaletica, di orientarsi con facilità”. Si va dunque dall’endoscopia di color marrone agli ambu-latori chirurgici verdi, passando per il pronto soccorso viola, la tera-pia intensiva e beige e la foresteria rossa. Una specifica attenzione

è stata posta anche alle porte: la maggior parte è bianca, mentre quelle che portano ad ascensori e vani scale sono grigie. Qualsiasi sia il reparto, inoltre, i servizi igienici per il pubblico hanno tutti la porta azzurro “lago”, una tonalità tra il verde e l’azzurro, così da essere facilmente identificabili. L’attenzione al colore non è solo per muri e percorsi, ma anche per l’abbigliamento del personale. Tutti i dipendenti dell’Usl 17 hanno infatti ricevuto una nuova divisa, di diverso colore a seconda della mansione. N.C.

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10 Tribano

Nuovo passo avanti per l’approvazione del Piano di Interventi comunale in-fatti è già stato fatto l’incontro con

tutti i tecnici del paese e il 17 novembre si è tenuto anche un incontro pubblico con la cittadinanza.

Ora si è nella fase delle osservazioni, per cui tutti coloro che volessero apporta-re modifiche o proporre iniziative edilizie meritevoli di essere accolte possono farle entro i 60 giorni dall’adozione. In questo primo P.I. saranno considerate tutte le correzioni cartografiche, il superamento delle distanze edificatorie dei cento metri dai canali, il superamento della perequa-zione per i vecchi piani previsti nell’ex piano regolatore (dando la possibilità di realizzare anche interventi parziali, all’in-terno di un piano guida generale dell’a-rea), oltre alla riclassificazione di tutte le zone del territorio.

In allegato al P.I. verrà presentato il nuovo regolamento edilizio, del tutto si-mile al comune di Pozzonovo con il quale Tribano andrà a convenzionarsi.

Grazie a questo PI si spera di poter dar seguito alle iniziative edilizie già presentate e dare la possibilità a quanti volessero di proporre progetti compatibili con la nuova normativa.

La speranza è che possano ripartire iniziative edilizie fin ora bloccate, incre-mentando le entrate da oneri da parte del Comune, che consentirebbero quanto meno, di fare una seria manutenzione del patrimonio comunale.

Tutti i dettaglisono statiillustrati duranteuna recenteassemblea

pIANO INTERvENTI: lE OSSERvAZIONI

C.L.

Stanno terminando i lavori della rotatoria all’incrocio con la Mon-selice-Mare, dopo l’interruzione

estiva più volte contestata dalle mino-ranze e dovuta in parte alle ferie e in parte ai mancati pagamenti da parte della Regione alla ditta appaltatrice. Dai primi di settembre i lavori sono ripartiti in maniera molto celere e in poche set-timane si è cominciato a dar forma alla nuova rotonda. Nella fase attuale è già stato predisposto l’impianto di illumina-zione e l’amministrazione ha promosso un sondaggio con i vivaisti della zona per abbellire lo spazio verde al centro della rotonda. Ora il vero test sarà il pe-riodo invernale. In questo frangente sarà possibile valutare l’impatto della nuova viabilità sul traffico e sulla sicurezza di chi usa l’attraversamento ciclabile e pe-donale, che tanto ha fatto discutere in questi mesi. C’è stato qualche problema in più, invece, per l’installazione dell’im-pianto semaforico nella frazione di Olmo perché i semafori dissuasori, che si atti-vano in caso di eccesso di velocità, non sono più a norma. Molto probabilmente il semaforo di Olmo regolerà l’immis-sione nella strada provinciale 5, cioè quella che porta a Bagnoli dalle strade secondarie.

lavori

A Olmo arriva il semaforonuova rotondaormai completata

C.L.

Minoranze Critico il consigliere Cavazzana

Occasione mancata per il comune di Tribano che nelle settimane scorse si è visto sfumare la possibilità di

entrare a far parte del Patto dei sindaci. A spiegare la vicenda è il consigliere di mino-ranza, Massimo Cavazzana, che fin dal 2011 si era fatto promotore dell’iniziativa ma sembra non sia mai stato ascoltato dall’amministrazione.

Far parte del Patto rappresenta un pun-to fondamentale non solo per l’importanza etica – ambientale attraverso l’impegno di ridurre del 20 % la percentuale di CO2 nel proprio Comune ma per le possibilità che questa dà e darà sempre più in funzione del raggiungimento di detto obiettivo di ottenere risorse e finanziamenti europei. La richiesta inoltrata dal consigliere Cavaz-zana è stata accolta soltanto nel consiglio comunale di fine settembre scorso. Pecca-to, perché il 5 ottobre è scaduto un bando della Regione Veneto, riservato ai comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci, che garantirà gratuitamente a 150 comuni la redazione di questo Piano d’azione per l’e-nergia sostenibile.

“Peccato – spiega Cavazzana - perché siamo già in ritardo in quanto la comunità Europea sta già allungando il passo chie-dendo il 40 % di riduzione di CO2 entro il 2030 e se non ci affrettiamo sarà un passo vano. Non ci resta che sperare che

il sindaco mantenga almeno l’impegno di pagare con soldi della comunità delle casse comunali la redazione e l’approvazione di questo fondamentale strumento entro il 2 ottobre 2015. Speriamo anche che voglia farlo con il coinvolgimento della Comunità, l’aspettiamo alla prova dei fatti.

Sta di fatto che la mancata approva-zione ad oggi del Patto ci penalizza nei confronti dei Comuni che in questi giorni potranno richiedere finanziamenti per la riqualificazione energetica di edifici e strut-ture comunali”. C.L.

Sfuma per Tribano l’adesioneal “Patto dei sindaci”

Massimo Cavazzana

Il municipio di Tribano, prosegue l’iter urbanistico

Grande successo per la nuova edizione della Sagra di San Martino, patrono di Tribano, che quest’anno si è arti-

colata complessivamente nell’arco di tre giornate ed ha visto impegnate più di dieci associazioni, riunitesi in un comitato spon-taneo, per ridare vita a questa importante ricorrenza che da diversi anni era andata spegnendosi. Dopo il buon esordio di luglio con la “Sagra dell’Estate”, il comitato ha alzato la posta, puntando a realizzare una sagra che incontrasse i consensi dei paesani a un costo il più basso possibile. La grande incognita della stagione erano le condizioni meteorologiche, che però hanno concesso una breve tregua proprio nei giorni festivi della sagra, permettendo di sviluppare così il programma pianificato. Questo programma conteneva una notevole offerta di proposte, tutte all’insegna della semplicità, come lo sono le tradizioni e i mestieri del nostro ter-ritorio. La popolazione ha risposto in modo sorprendente, con una notevole partecipa-zione.

Molti si sono commossi di fronte alle cose del passato: le foto di un tempo o gli attrezzi che un tempo si usavano per svolge-re il lavoro nei campi. Molti parlavano di un tempo che fu, con un rifiorire di ricordi, emo-zioni e di malinconie, di ciò che era la giovi-nezza di una volta e delle “avventure” che essa permetteva. Tra le iniziative proposte non si guardava solo al passato, ma anche a ciò che viviamo oggi, con l’expo delle as-sociazioni, l’angolo delle “Letture animate” per bambini e ragazzi, l’esposizione delle macchine agricole di ultima generazione e con le attività dei più giovani, che hanno dato spazio alla loro creatività attraverso giochi, disegni e il mercatino del baratto.

Non si è mancato di dare visibilità an-che alla Torre Civica, simbolo di Tribano, illu-minata fino a sera e aperta, per l’occasione, a visite guidate dai ragazzi, che fornivano cenni storici importanti e poco conosciuti. Poi ancora, con i mercatini lungo la piazza e la via del paese, che creavano un percorso verso lo stand gastronomico e attiravano i

curiosi e tutti coloro che desideravano de-gustare il neonato “Dolce di San Martino di Tribano”, semplice ma sorprendentemente gustoso, frutto della ricerca di sapori. A crearlo, per l’occasione, pasticceri e cuochi professionisti che hanno aderito all’iniziati-va. Alcuni di essi hanno creato sculture di ghiaccio, illuminate da luci multicolori, e scolpito delle zucche, vere e proprie opere d’arte, arricchite con fiori e foglie sempre ricavate dall’intaglio di ortaggi diversi. Per l’evento si è istituito il pranzo comunitario di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto alla scuola materna del paese e a cui ha aderito un numero di partecipanti tale da dover sospendere le prenotazioni. Per dare un valore aggiunto a questo momento di convivialità, le associazioni hanno portato testimonianze di esperienze di solidarietà di cui sono state protagoniste nel territorio. A questa manifestazione, inoltre, si è cercato di fornire qualcosa che non fosse solo un insieme di immagini, ricordi e vivande, ma anche solidarietà, amicizia, affetti e condivi-

sione. Un primo passo lo si è fatto, per dare un senso più completo a questa ricorrenza. “Ora che la festa è passata, è tempo di bi-lanci e di riflessioni- ci spiega il consigliere Bruno Brasolin, delegato ai rapporti con le associazioni - e se io fossi il regista di queste ipotetiche scene di vita, direi che sono poca cosa rispetto ai valori umani che sono nati e cresciuti nel realizzarle. Riunire le varie associazioni in un unico intento, lavorare insieme e condividere sforzi, gioie, difficoltà e timori, pregi e difetti di ognuno, è ciò che rende quest’esperienza davvero significati-va: scoprire la ricchezza che c’è in chi ti sta a fianco e le cose buone e il bene che questa produce quando ci si apre agli altri, portando il proprio contributo con serenità e fiducia”.

di Cristina lazzarin

Brasolin: “Lavorare insieme per un unico intento e condivideredifficoltà e successi fa crescere la comunità”

Le associazioni Riuscito il coinvolgimento alla recente festa di San Martino

“Quando l’unione fa la forza”

I lavori di un tempo

Come promesso qualche mese fa, il consiglio comunale di Tribano ha promosso la nascita di due nuovi

consigli: il Consiglio Comunale dei Giova-ni che comprenderà giovanissimi tra i 14 e i 19 anni, e il consiglio comunale dei ragazzi che coinvolgerà i ragazzi tra gli 11 e i 13 anni. I Consigli si divideranno in tre commissioni e potranno occuparsi di : Ambiente e natura, Cultura, Istru-zione e Partecipazione giovanile, Sport, tempo libero e Spettacolo. I nuovi con-siglieri avranno il compito di raccogliere le aspettative ed i suggerimenti dei loro coetanei e trasformarle in proposte da presentare al Consiglio Comunale di Tri-bano. In altre parole aiuteranno i grandi a costruire un paese più attento ai giovani. Il “quartier generale” delle commissioni sarà la biblioteca, dove, nei giorni di apertura, i ragazzi potranno ritrovarsi se-condo le modalità a loro più comode. Per le sedute dei consigli, invece, è prevista la presenza di un educatore con funzioni di “supporto” per la stesura dei verbali. Nei giorni scorsi, dopo le elezioni, sono strati proclamati gli eletti. A inizio anno l’insediamento.

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12 Bagnoli

Torna alla ribalta un progetto che ha su-scitato interesse ma anche qualche pre-occupazione in paese. E’ passata infatti

con i soli voti della maggioranza la variante al Piano regolatore per la costruzione dell’a-rea servizi per l’aviosuperfice. La pista esiste già, a ridosso della corte Sant’Ambrogio nei pressi della frazione di Olmo. Su diecimila metri quadrati di terreno agricolo potranno essere costruiti dodici hangar per il ricovero e la manutenzione dei velivoli oltre al museo del volo, che accoglierà esemplari storici, e un’area ristorazione e picnic. Si è astenuto il gruppo di opposizione “Patto Democratico”, che ricorda come questo sia il primo stralcio. “Con la successiva stesura del piano di as-setto territoriale - aggiungono i consiglieri di minoranza - il progetto interesserà un’area ancora più vasta, raggiungendo la capacità di ospitare fino a 45 hangar. Inoltre ha pe-sato in consiglio l’assenza della vicesindaco Isabella Ragazzo, esponente del movimento ‘Il Moraro’, associazione che nel corso del-la campagna elettorale, ha espresso forti perplessità sul progetto mettendo in guar-dia la cittadinanza. Non presentandosi, ha mancato di esprimersi proprio nel momento in cui è stato necessario prendere decisioni concrete e importanti in ambito ambienta-le e territoriale, tematiche molto sentite dall’associazione”. Il gruppo di opposizione ricorda anche l’iniziativa e dell’Azienda agri-cola Dominio di Bagnoli di Sopra, che aveva chiesto di trasformare l’appezzamento di proprietà in area destinata a “servizi sportivi

e culturali connessi all’esistente aviosuperfi-ce”. Il progetto è stato presentato l’estate scorsa in un’assemblea pubblica e prevede la costruzione di 12 hangar, che altro non sono dei box prefabbricati e di color verde, per integrarsi con il paesaggio, delle dimen-sioni di 12 metri per 10, alti circa 4 metri, affiancati l’uno all’altro. Con i suoi 1.200 metri, la pista esistente a Bagnoletto è più lunga di quella dell’aeroporto di Padova. E’ regolarmente autorizzata dall’Enac, l’Ente nazionale aviazione civile, finora però vie-ne usata per l’addestramento con i velivoli dell’aeroporto di Padova per le simulazioni di atterraggio e decollo, in gergo “tocca e riparti”. La variante interessa circa un ettaro di terreno, di proprietà della famiglia Borletti come il resto dell’aviosuperficie. L’accordo raggiunto con i gestori prevede, oltre alla costruzione degli hangar, degli interventi di pubblico interesse come il museo del volo e un’area verde per svago, pic-nic e mani-

di Cristina lazzarin

Saranno costruiti 12 hangare un museo con area servizi,astensione dalla minoranza

Il progetto Interessa la pista di volo in località Bagnoletto verso Olmo

Passa la varianteper l’aviosuperfice

L’aviosuperfice di Bagnoletto è una pista lunga 1200 metri e regolarmente autorizzata dall’Enac

Dall’opposizioneè stata rimarcatal’assenza dellavicesindaco durante il voto

Prevista ancheun’area verdeper lo svago,pic nic e tempo libero

Molte le attività promesse dall’as-sessorato alla cultura e in pro-gramma in questo mese. Sa-

bato 13 dicembre prossimo, è prevista la Giornata Open day della biblioteca: alle ore 10.00 è atteso l’incontro con l’autore Matteo Astone, che presenterà il suo ultimo libro “La bambina dietro allo specchio”. Alle 15.30 invece è previsto il Tè letterario con ospite Flavio Masiero, figlio della protagonista del li-bro “La storia di Marta” (libro di storia locale dell’autrice Lorenza Pizzo). Alle ore 17.00 invece aperitivo letterario: chiacchierata con lo scrittore Matteo Astone e aperitivo offerto da “Ciaobio”. Successo di pubblico anche per gli incon-tri sulla legalità promossi dall’associa-zione “Patti Chairi”. Gli appuntamenti teatrali, promossi dalla Compagnia Sottosopra, sono invece programmati per il 6 dicembre con il Gemellaggio con la Luganega, con la Compagnia C’era e c’è di Albignasego, e il 13 dicembre con Passaggio a Venezia, con la Compagnia della Torre di Ponte San Nicolò). Per informazioni e prevendite contattare lo 049. 9535335.

iniziative

Dicembre ricco di proposteappuntamenti con libri e teatro

C.L.

festazioni. A seguire il progetto è il gestore dell’aviosuperficie, Andrea Rossetto, esperto di volo nonché presidente dell’Historical Aircraft Group, l’associazione che raccoglie una novantina di appassionati da tutta Italia, proprietari di circa 80 aerei storici. Il museo del volo sarà ospitato in hangar a tunnel ed esporrà alcuni aerei storici, restaurati e in grado di volare. Uno è originale della Secon-da Guerra Mondiale, un “Romney” america-no ristrutturato. E’ ideale per un’esposizione storica intorno alla quale si potranno anche organizzare diversi eventi.

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14 Cartura

Come da tradizione, anche quest’anno la Banca Annia ha premiato i figli dei soci distintisi nell’ultimo anno scolastico. Lo scorso 3 novembre nella sala Convegni della Direzione Generale dell’istituto bancario, il presidente Mario Sarti ha reso omaggio

a 51 studenti, che hanno superato brillantemente l’esame di licenza media, di maturità e di laurea. Per la scuola secondaria di primo grado il riconoscimento è andato ai ragazzi che hanno ottenuto la votazione di almeno 9/10: Alberto Cattelan, Anna Baldisserotto, Lisa Milan, Linda Caberletti, Letizia Bassato, Alessia Zanella, Enrico Ercolin, Elia Roncon, Eugenia Bonello, Silvia Fumian, Irene Zatti, Edoardo Zerbinati, Andrea Piccolo. I premiati neo maturi, diplomatisi con più di 90/100, sono stati Annalaura Francesconi, Hele-na De Zuani, Simone Polonio, Anna Sartori, Caterina Fumian, Sofia Baroncini, Claudia Marzotto, Riccardo Lamenti, Andrea Caberletti, Andrea Pizzinato, Valerio Burattin, Irene Raffagnato, Luisa Cantin, Angelica Salmistraro, Giuliana Rosso, Mattia Martin, Ilaria Aghi. I laureati con un punteggio di almeno 100/110 sono stati Sara Bari, Giacomo Cecchetto, Filippo Bighi, Michele Sammarco, Valentina Paggioro, Silvia Panfilo, Angela Voltan, Mo-nica Carraro, Andrea Terrin, Riccardo Frizzarin, Debora Rango, Alessio Casalicchio, Tiziana Baroncini, Marco Padovani, Alessandra Boccardo, Marco Francato, Francesca Breda, Gia-como Stocco, Marco Stanco, Luca Dal Vecchio, Martina Miotto.

bcc annia

Borse di studio ai figli dei soci che si sono distintipremiate le eccellenze nella scuola

F.S.

La consegna della borsa di studio agli universitari

Forse nemmeno troppo a sorpresa, con-siderate le dichiarazioni degli ammini-stratori apparse negli ultimi mesi sulla

stampa locale, il Comune di Pernumia ha rinunciato a proseguire il percorso di gestio-ne associata delle funzioni amministrative e a continuare la valutazione dell’iter di un’e-ventuale fusione con Cartura, Due Carrare e San Pietro Viminario. La decisone dell’am-ministrazione comunale pernumiense è sta-ta comunicata ai rappresentanti delle altre tre municipalità lo scorso 11 novembre, in occasione della conferenza dei sindaci dei quattro comuni, convocata per verificare lo stato delle convenzioni in essere e della gestione associata delle funzioni degli enti locali già avviate.

Incassata la defezione di Pernumia, i tre comuni rimasti hanno deciso di completare il quadro dei servizi associati con le convenzio-ni già approvate, inserendo quelli restanti. “Al fine della gestione associata obbligatoria di tutte le funzioni - spiegano i sindaci di Due Carrare, Sergio Vason, di Cartura, Massimo

Zanardo, e di San Pietro Viminario, Fede-rico Curzio - si è iniziato a discutere della riorganizzazione del personale e degli uffici, dando apposito incarico ai segretari comuna-li di approfondire la tematica organizzativa”. Le tre municipalità, quindi, vanno avanti per la loro strada con l’obiettivo di attivare entro fine anno anche le rimanenti funzioni asso-ciate previste dalla legge. Di pari passo gli amministratori locali hanno deciso di prose-guire il confronto sul tema della fusione. A tale scopo verranno promossi a breve degli incontri pubblici, rivolti ai cittadini per infor-marli sugli obblighi e sulle opportunità del processo di gestione associata delle funzioni e sulle modalità con le quali porlo in essere, tra i quali, appunto, la fusione. “Ad oggi l’iter di fusione non è assolutamente iniziato, ma si è ancora nella fase embrionale di studio e approfondimento – chiarisco i tre sindaci - C’è la consapevolezza che, al di la dell’ob-bligo di legge, non si può rimanere soli, ma è necessario aggregare i servizi e anche gli enti, al fine di poter continuare ad erogare i

servizi ai cittadini e al territorio in un’ottica di ottimizzazione e contenimento dei costi. Un’eventuale aggregazione, in ogni caso, dovrà mantenere l’erogazione dei servizi nei diversi ambiti territoriali, magari organizza-ta in modo diverso e più efficiente”. I tre sindaci sottolineano che, vista la difficoltà in cui versano i comuni, quella della sinergia tra enti locali è l’unica via percorribile per garantire i servizi alla cittadinanza. “Ogni giorno, come amministratori, ci scontriamo con la continua riduzione dei trasferimenti e con l’incremento delle problematiche da gestire; tutti ci rendiamo pertanto conto che la strada delle aggregazioni è una strada obbligata – concludono i sindaci - Riteniamo che, piuttosto di subire imposizioni dall’alto, sia meglio gestire il nostro futuro, indicando con chi aggregare i servizi e/o il territorio. In ogni caso la scelta finale di aggregazione sarà fatta assieme ai cittadini, i quali, dopo un doveroso e approfondito processo di con-fronto, saranno chiamati ad esprimersi con un referendum”.

di Francesco Sturaro

Cartura, Due Carrare e San Pietro rinnovanol’intesa e annunciano degli incontri pubblici

Fusione tra Comuni Pernumia ha rinunciato a proseguire il percorso insieme

“Avanti con le convenzioni”

In periodo di ristrettezze, è sempre più difficile per i comuni reperire i fondi per

finanziare le opere pubbliche, tanto che gli enti locali sono spesso costretti a realizzare solo gli interventi più urgenti, come quelli di manutenzione del patrimonio esistente. “In un contesto che vede la con-tinua riduzione dei trasferi-menti statali – afferma il sindaco Massimo Zanardo - con la Tasi che non copre le ridu-zioni degli stessi trasferimenti, la trattenuta che subiamo sull’Imu e le minori entrate proprie, abbiamo ridotto ulteriormente le spese per non gravare sui cittadini. Comun-que continuiamo a fare quegli interventi necessari per mantenere e salvaguardare il patrimonio pubblico e a predisporre e pia-nificare opere che sono utili alla comunità, cercando di cogliere le opportunità di finan-ziamenti che ci possono essere”.

Negli ultimi mesi i lavori finanziati dal Comune hanno riguardato soprattutto le manutenzioni. Particolare attenzione è sta-ta rivolta ai cimiteri di Cartura e di Cagnola, oggetto di vari interventi; mentre è prossi-ma la realizzazione di 70 ossari nel campo-santo della frazione e di 64 loculi in quello del capoluogo. Sono stati chiusi i lavori di consolidamento delle sponde del canale Al-tipiano, nella zona retrostante il cimitero di Cartura e lungo via Vivaldi, gestiti dal Con-sorzio di Bonifica Adige Euganeo. Un’opera da complessivi 490.000 euro (315.000

a carico della Regione e 175.000 del Comune). Sul fronte viabilità sono state ese-guite le asfaltature dell’area adiacente a via Padova in lo-calità Trevisana e di altri tratti stradali, rifatta la segnaletica orizzontale lungo via Padova e sistemati alcuni marciapiedi del centro. “Sono prossime le progettazioni esecutive di

un tratto di pista ciclabile lungo via Rena, dal centro di Cartura in direzione Terrassa Padovana, finanziato dalla Regione per 100.000 euro e dal Comune per 60.000 – spiega il sindaco Zanardo – e di un tratto di pista ciclabile lungo via Ponte di Riva, dall’incrocio con via Maseralino in direzione Due Carrare, con rifacimento dell’incrocio, finanziato dalla Regione per 40.000 euro e dal Comune per 130.000”.

L’amministrazione comunale ha anche presentato alla Regione richieste di con-tributo per la costruzione della rotatoria all’incrocio tra via Ponte di Riva, via Poz-zetto Nespolari e via Geremia, nonché per l’ampliamento e sistemazione della scuola primaria “San Giovanni Bosco”, per il com-pletamento e sistemazione della scuola secondaria di primo grado “Tiepolo”, per l’efficientamento e risparmio energetico della sede municipale, per la manutenzione dei fossi nel territorio comunale, per la rea-lizzazione di un tratto di pista ciclabile lungo la Sp 17 “Delle Due Carrare”.

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Page 19: Conselvano nov2014 n141

17Bovolenta

Sono molti gli interventi sul territorio che il Gal Antico Dogado, associazione senza scopo di lucro che si propone come unica finalità quella

di promuovere lo sviluppo rurale dei paesi, ha at-tuato negli ultimi tempi nel comune di Bovolenta. Queste azioni sono state possibili grazie al lavoro sinergico tra l’associazione e il consigliere comunale Argenide Favaro, delegato al commercio e membro del Comitato Regionale dei Diritti Umani. Si parte da alcuni contributi concessi ad alcune aziende agricole per l’ammodernamento dell’impresa. Ma molto è stato fatto soprattutto per incentivare la ricezione turistica del paese. La Provincia di Padova è risul-tata infatti beneficiaria di finanziamenti finalizzati alla creazione di una rete di itinerari ciclabili, che si originano dal Bacchiglione e si inoltrano nei territori attraversati da questo. Nell’ambito dell’intervento si vogliono realizzare lavori di adeguamento e collega-mento dei vari tratti esistenti; inoltre si sono indivi-duati tre itinerari che sviluppano alcune tematiche, come le presenze storico-architettoniche di Candiana e Pontecasale, le bonifiche delle valli di Correzzola e Codevigo e i “casoni veneti” ad Arzergrande.

Il Comune di Bovolenta è risultato beneficiario

di finanziamenti per la qualificazione di un “percor-so di collegamento” pedonale fra un attracco per imbarcazioni turistiche ed il centro del paese. E’ pre-vista anche l’attuazione di una serie di azioni di mar-keting turistico; lo sviluppo e realizzazione di una serie di altri strumenti operativi, come il sito web, materiale cartaceo, partecipazione a fiere e mani-festazioni espositive. Il Gal Antico Dogado ha inoltre coinvolto il comune di Bovolenta in tre progetti di cooperazione: Tur Rivers (progetto, che si propone di valorizzare gli itinerari di slow mobility lungo i grandi fiumi e vedrà la realizzazione di roadmap e brochure che rappresenteranno anche l’itinerario “Dallo zucchero al sale” che passa per Bovolenta); Open Market (progetto che ha come scopo quello di arricchire l’offerta di turismo rurale attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi a essi collegati, perseguendo allo stes-so tempo azioni volte alla valorizzazione di luoghi tradizionali di socializzazione, scambio e commercio nonché delle produzioni attivando il coinvolgimento degli operatori locali). Durante i giorni dei mercati contadini e rionali saranno create delle “Isole di Qualità” formate dall’insieme degli operatori del

commercio ambulante, fisso, della ristorazione, dell’artigianato. Nelle stesse saranno garantiti pro-dotti di provenienza italiana chiaramente distinti e individuabili dal resto della merce.

Grazie al Gal il comune di Bovolenta ha anche sviluppato il progetto, gestito da educatori adeguata-mente formati, di un Centro Ricreativo Pomeridiano per minori frequentanti la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi e alle loro famiglie un luogo educativo e di ritrovo. Il comune di Bovolenta è risultato be-neficiario anche di finanziamenti per il restauro e il risanamento conservativo della sede municipale. L’intervento in oggetto consiste nella manutenzione straordinaria dell’edificio: il progetto attiene all’im-permeabilizzazione della copertura, l’isolamento termico e successivo riposizionamento del manto in coppi del fabbricato. Nello stesso modo sono giunti finanziamenti per il restauro e la riqualificazione dell’ex cinema Eden con obiettivi socio-culturali, per recuperare la grande sala interna e renderla polifun-zionale per manifestazioni, incontri a carattere cultu-rale ed orientati al recupero delle tradizioni storiche e locali.

di Cristina lazzarin

Argenide Favaro, consigliere con delega al commercio, sottolinea i risultati ottenuti

Sviluppo del territorio L’amministrazione ha beneficiato di finanziamenti

Progetti e iniziative grazie al Gal “Dogado”Con il Gal “Antico Dogado” Bovolenta ha potuto

realizzare importanti interventi a beneficio di tutti

Sciogliere l’Unione dei Comuni del Conselvano e ripartire con un nuo-vo statuto e una diversa organizzazione. Lo ha chiesto il consiglio comunale di Bovolenta con la delibera messa a punto dalla maggio-

ranza dopo lo strappo delle settimane scorse. Ma l’opposizione insorge e lascia l’aula, denunciando “l’ennesimo bluff”.

Ma il sindaco Vittorio Meneghello tira dritto e conferma che in que-sti due mesi o si lavora per mettere mano all’Unione oppure Bovolenta andrà per la propria strada. “Abbiamo chiesto di cambiare lo statuto in modo da permettere l’immediata possibilità di recessoma non basta, questa non è una Unione ma una fusione, che va sciolta e riorganizzata”. Per l’opposizione invece non cambia nulla. Così i consiglieri di “Bovolenta Viva” se ne sono andati prima del voto. “E’ la solita aria fritta che il sindaco ci propina da anni, con tutta una serie di decisioni contraddittorie, inutili e irresponsabili. Siamo disarmati di fronte ad una mancanza di visione a lungo termine. Questa delibera è solamente un atto di indirizzo privo di effetti giuridici”-

polemica

l’opposizione è criticaunione comuni arriva l’ultimatum

C.L.

Il museo GeSTA dedicato alla Grande Guerra prende vita. In occasione delle commemorazioni del 4 novembre è stato inaugurato il nuovo allestimento ospitato nelle sale del piano terra della restaurata ex scuola elementare di largo Cavalieri di Vittorio Veneto. Un restauro ancora

in corso e che proseguirà con altri stralci operativi finanziati dal Gal “Antico Dogado”. Il museo GeSTA (Guerra e Saccisica Testimonianze Avvenimenti) lega le vicende della Grande Guerra al territorio della Saccisica, una parte della pianura veneta che non ha visto il fronte con le trincee ma che, dopo Caporetto, è diventata il grande paesaggio della seconda linea del Piave.

“Nel nostro territorio - spiega la curatrice del museo, la storica Lisa Bregantin - si sono am-massati soldati di molte nazionalità, ospedali, materiali e prigionieri che a cent’anni di distanza hanno lasciato pochissimo dietro di sé. La Saccisica, come tutto il Veneto, è stata un grande bacino di reclutamento per le truppe. Uomini per lo più analfabeti hanno lasciato le campagne per raggiungere il fronte”. Chi erano questi uomini? In quanti sono partiti e non più tornati ? Com’era in quei lontani anni il paesaggio di questa pianura? Queste sono le principali domande a cui si propone di rispondere il museo che, se con il tempo accoglierà sempre più supporti multimediali come videoproiezioni, touch screen interattivi e audiovisioni, oggi propone già tanti oggetti originali quali armi, divise militari ed elementi dell’equipaggiamento dell’epoca che possono essere toccati con mano. L’obiettivo è creare un’esperienza multisensoriale che guidi il visitatore in maniera interattiva nel percorso proposto dal museo.

“Ci stiamo organizzando - aggiunge poi l’assessore alla cultura Davide Canton - per ga-rantire un’apertura regolare al pubblico. In ogni caso il museo spalancherà le sue porte durante le festività e in ogni momento alle scuole che lo vorranno visitare”.

pontelongo

Inaugurato lo scorso 4 novembre il museo gestail museo dedicato alla grande guerra prende vita e racconta le vicende della saccisica

A.C.

Hai bisogno di un trasporto privato? Hai bisogno di un ambu-lanza per la tua società sportiva? A queste esigenze risponde, da poco più di anno, Croce Blu Veneto onlus, associazione di soccorso e trasporto sanitario attiva 24 ore su 24 e con sede operativa a Bovolenta (PD). Questa realtà di volontariato è nata il 23 novembre 2011 grazie alla volontà della Famiglia Leotta-Cappeller, con lo scopo primario di dare un servizio di soccorso e assistenza a mezzo di ambulanza. Grazie al Comu-ne di Bovolenta, in particolare alla sensibilità verso il sociale dell’assessore Pietro Tangianu, i volontari hanno a disposizio-ne una sede operativa che si trova in Via Mazzini, 18 e che per-mette alla Croce Blu Veneto onlus di avere un punto di raccolta per la formazione e per le esercitazioni, ma soprattutto una base operativa per tutte le attività logistiche e burocratiche richieste per un corretto sviluppo dell’associazione. La prima ambulanza, LIMA BRAVO 02, è arrivata a fine luglio e con essa l’ente ha superato senza alcun problema i controlli stabiliti dal-la L.Reg. 1080/2007. Ad oggi si contano ben 23 soccorritori operativi e formati per fronteggiare ogni tipo di emergenza medico-sanitaria. A disposizione, inoltre, personale medico ed infermieristico per eventi ed assistenze in cui se ne richieda la presenza grazie alla preparazione e alla disponibilità del diret-tore sanitario Francesco Leotta. Per quanto riguarda, invece, le mansioni prettamente operative-logistiche, l’ente si affida al responsabile Operativo Nicolò Monetti nonché Consigliere della Onlus. L’obiettivo primario dell’associazione è quello di diventare una realtà solida nel padovano a favore del cittadino e delle istituzioni, senza dimenticare il veneziano dove l’ente

ha sede legale e coordina la sua stessa gestione. Croce Blu Veneto, ente di soccorso e formazione, cerca sempre nuovo personale da inserire nel proprio organico a titolo volontaristi-co, per il soccorso, la formazione e la divulgazione della cul-tura sanitaria. Possono partecipare tutti i maggiorenni, senza limiti d’età. L’iscrizione è gratuita e i moduli possono essere richiesti direttamente al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Per maggiori informazioni è possibile anche telefonare al seguente numero di cellulare: 348-9822569.L’associazione ringrazia l’Assessore Pietro Tangianu e in ge-nerale dell’Amministrazione locale di Bovolenta, perché met-te a disposizione dell’associazione la sede operativa, in Via Mazzini,18 è in comodato d’uso a titolo gratuito. Ringrazia il Vice-Presidente Rudy Ferro per la collaborazione nel ramo contabile della onlus.

CROCE BLU VENETO

CROCE BLU VENETOBOVOLENTA (PD)

Via Mazzini, 18Cell. 348-9822569

[email protected]

Un ringraziamento al Comune di BOVOLENTA e al suo Sinda-co Vittorio Meneghello e Ass. Pietro Tangianu.

Tale pubblicazione risulta necessaria, da parte del Presidente Nicolo’ Leotta, ai fini di garantire la massima legalità nei servizi che la onlus svolge quotidianamente a favore della popolazione.

SERVIZI CHE SVOLGIAMO:A) TrasportiB) Assistenza ad eventi

Messaggio Publiredazionale

Page 20: Conselvano nov2014 n141

18 Due Carrare

Da alcuni anni il Comune di Due Carrare ha avviato la riqualificazione della rete di illuminazione pubbli-ca, allo scopo di razionalizzare i consumi energeti-

ci, ottenere un risparmio economico e ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. A causa della scarsità di risorse, per dar corso agli interventi di miglioramento e moder-nizzazione della pubblica illuminazione, l’ente locale è obbligato a ricercare i necessari fondi europei partecipan-do ad appositi bandi. “In ottobre abbiamo provveduto ad elaborare un progetto esecutivo di un’ulteriore porzione importante dei nostri sistemi di illuminazione pubblica e ad inoltrarlo alla Regione Veneto, in funzione di un bando sostenuto da fondi europei – spiega il vicesin-daco Claudio Garbo - Il progetto si pone l’obiettivo di risparmiare energia ottimizzando i consumi, di innovare tecnologicamente gli impianti di illuminazione pubblica e di riqualificarli funzionalmente”. Il progetto prevede la sostituzione di oltre 400 vecchie lampade, con altrettan-te a nuova tecnologia a LED, e di una parte dei sostegni. Il costo dell’intervento ammonta a 300.000 euro. Se la richiesta di finanziamento fosse accolta, l’85% della spesa verrebbe coperta dal contributo europeo a fondo perdu-to, mentre il 15% sarebbe a carico dell’ente locale.

L’amministrazione comunale ha in cantiere altri due progetti di riqualificazione energetica. Il primo consiste nella sostituzione di circa 270 lampade al mercurio con

quelle a LED. L’intervento, la cui spesa è di 150 mila euro finanziata con fondi propri dell’ente, è in attesa di

esecuzione; il ritardo nell’avvio dei lavori è dovuto ai limiti di spesa imposti dal patto di stabilità. La seconda progettualità prevede la sostituzione nei centri storici di circa 120 lampade al mercurio, con quel-le a LED, per un costo di 100 mila

euro. Il progetto gode di un finanziamento regionale di 49 mila euro, ma non può essere ancora concretizzato sempre a causa del Patto di stabilità. “I tre interventi

sommati comporteranno un risparmio di oltre 350.000 kWh all’anno – puntualizza Garbo - Il risparmio econo-mico rispetto ai vecchi corpi illuminanti, prevalentemente al mercurio, sarà del 74%.

Con questi interventi raggiungeremo alcuni importan-ti obiettivi: l’eliminazione totale dei corpi illuminanti al mercurio, un risparmio energetico del 74%, la riduzione della bolletta elettrica pari a circa 80.000 euro rispetto agli attuali costi, nonché della CO2 emessa in atmosfera e delle manutenzioni. Il rientro dell’investimento, relativo alla semplice sostituzione delle lampade, si concretizze-rebbe in circa 4,5 anni”.

di Francesco Sturaro

In programma l’installazione di led in 400 punti luce, spesada 300 mila euro. Garbo: “Il risparmio sarà consistente”

Illuminazione pubblica Presentata la richiesta di finanziamento alla Regione

Basta con le vecchie lampade

L’amministrazione punta alla riqualificazione energetica

“In bollettapotremo spendere 80 milaeuro di menoogni anno”

Fermi dallo scorso mese di maggio, non è anco-ra dato sapere quando riprenderanno i lavori di costruzione della rotatoria all’intersezione tra via

Roma (strada provinciale 17) e via Gorghizzolo. L’ope-ra, iniziata a fine inverno e finanziata dalla ditta Deda srl in base all’accordo stabilito con il Comune nell’ambi-to del progetto del centro commerciale, al momento è ultimata per circa il 70%. Per quanto riguarda, invece, la cittadella degli acquisti, attualmente non si hanno notizie in merito allo stato dell’iter progettuale.

“Il cantiere della rotatoria è fermo per vari motivi – commenta il sindaco Sergio Vason – il principale è dovuto all’assenza della società Deda, che non incarica l’impresa appaltatrice a proseguire i lavori. Il nostro Comune, sentendosi danneggiato dal comportamento manifestato da Deda, sta valutando le conseguenti azioni da intraprendere”. Sul piatto, in realtà, non ci sono solamente i circa 200 mila del costo della rotato-ria di via Gorghizzolo, bensì 2.800.000 euro in opere pubbliche che, tramite apposito accordo di programma stipulato con il Comune di Due Carrare, Deda srl si era impegnata a finanziare. “La società assicura che farà riprendere i lavori della rotonda – spiega il primo citta-dino – ma non sappiamo ancora quando ciò avverrà. Tuttavia come Comune non possiamo stare a guardare e attendere, per questo stiamo valutando eventuali azioni da intraprendere per portare a termine la roton-da, già completata per il 70%”. Nelle intenzioni degli amministratori la rotatoria doveva garantire una mag-giore sicurezza stradale, in virtù della diminuzione della velocità di attraversamento del Paese che essa avrebbe comportato, e un ingresso più agevole alla chiesa di Santo Stefano. Intantp l’amministrazione comunale ha, comunque, ottenuto il nullaosta della Soprinten-denza per la sistemazione e lo spostamento all’interno della stessa rotonda del capitello votivo.

Ferma la costruzione della rotatoriacantiere “fantasma”in via gorghizzolo

F.S.

Ha preso voce il fronte del contrari alla fusione dello stesso comune con Cartura e San Pietro Viminario. Il tema è inserito da vari mesi nelle agende delle rispettive amministrazioni

comunali, che stanno valutando la possibilità di dar avvio all’iter che porterebbe alla costituzione, previo consultazione referendaria tra i cittadini, di un unico, nuovo ente locale di circa diciassettemila abitanti. Per scongiurare questa possibilità, nelle scorse settimane si è costituito il “Comitato No Fusione”, presieduto da Andrea Perin. L’organismo, nato “per volontà spontanea e popolare allo scopo di promuovere azioni e iniziative atte a contrastare il concreto realizzarsi del processo di fusione avviato dalle ammini-strazioni comunali”, boccia senza mezzi termini l’iniziativa delle tre municipalità. “Nella considerazione che nei rispettivi consigli comunali dei quattro comuni (Pernumia nel frattempo si è ritirato dalla discussione ndr) è stato presentato e preso atto dello studio di fattibilità della fusione e che, pertanto, è stato avviato l’iter buro-

cratico – dichiara il presidente Perin – riteniamo che ciò rappresenti una scelta sbagliata e controproducente per i nostri cittadini, quindi non condivisibile. Sarà nostra intenzione, qualora l’amministrazio-ne comunale di Due Carrare porti avanti questo progetto, informare i cittadini con incontri pubblici e una capillare informazione casa per casa, sulle motivazioni per cui essere contrari alla fusione”.

Da parte sua, il Comune prosegue nella valutazione del percor-so di fusione, iter che gli amministratori comunali precisano non è ancora iniziato. Sulla scia di quanto già avvenuto a Cartura, a breve anche la municipalità di Due Carrare creerà un’apposita commissio-ne, composta da tre consiglieri di maggioranza e altrettanti di oppo-sizione, presieduta dal sindaco. “Questo organismo – precisa il pri-mo cittadino Sergio Vason – avrà compiti prettamente informativi e consultivi. Inoltre, sarà chiamato ad accogliere suggerimenti sulla fusione provenienti dai cittadini e a portarli all’attenzione dell’inte-ro gruppo di lavoro, per essere discussi e approfonditi”. F.S.

Il dibattito si scalda In campo il “Comitato No Fusione”

Il municipio di Due Carrare

Page 21: Conselvano nov2014 n141

I.S. “Monselice e Conselve”sede di Conselve Istituto “E. Mattei”

Domenica 18 gennaio 20151° turno 9:30 - 11:002° turno 11:00 - 12:30

Domenica 8 febbraio 20151° turno 9:30 - 11:002° turno 11:00 - 12:30

Sede centrale:via G. Matteotti, 1035043 Monselice (PD)tel. 0429 72135fax 0429 711519e-mail pdis003009www.iscattaneo.it

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I.I.S. E.MATTEI” SEZIONE ASSOCIATA DEL “CATTANEO” DI MONSELICE

LICEO SCIENTIFICO

LICEO SCIENTIFICOopzione scienze applicate

ISTITUTO TECNICOsettore economico indirizzo:Amministrazione, Finanza e Marketing

ISTITUTO TECNICOSettore tecnologico indirizzo:Meccanica, Meccatronica ed energia.

Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA

Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

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Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura

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Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il de-cennale di attività nel settore della forni-tura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese.Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territo-riale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commercia-le di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostan-te l’attuale quadro economico genera-le dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presi-dente della società –. La chiave vincente di

Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clien-ti. Gli elementi decisivi sono infatti la ca-pillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti».Sia per le utenze private sia per le azien-de, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni ti-pologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti.Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a ter-zi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800-178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al

venerdì, e dalle 9 alle 12,30 il sabato.Anche l’area clienti online sul sito www.ar-gosenergia.com è gestita direttamente da addetti Argos ed è ottimizzata per rendere intuitivi e immediati il fai-da-te e il con-trollo di ogni fase della fornitura. A partire dall’autolettura, che garantisce all’utente il controllo totale dei suoi consumi e del-la relativa spesa, mettendolo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa in bolletta. E an-che quest’ultima è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettiva-mente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.«Con noi il cliente è tutelato a 360 gradi – continua Peruzzo –, perché non solo co-nosce direttamente la persona con cui ha

stipulato il contratto, ma può anche con-tattarla personalmente per ogni esigenza di informazione o chiarimento. La nostra filosofia è semplice: l’utente, che sia una famiglie o un cliente business, si deve sen-tire sempre accolto e ascoltato. Il risulta-to di tutto questo è che ogni sua esigenza trova sempre accoglienza diretta e qua-lificata. Il suo interlocutore non sarà mai impreparato, né tanto meno gli risponderà un call center ubicato chissà dove, senza alcun legame con il territorio e con il ser-vizio erogato». Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, personalizzazione del rapporto, trasparenza della fatturazione, competi-tività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

Page 22: Conselvano nov2014 n141

Parrocchia di S. Andrea e il Gruppo Presepe Vivente

www.presepevivente.info - mail: [email protected] - Tel. Parrocchia 049 9775024 - 333 8792783

Date delle Rappresentazioni24-12-2014 dalle 24.00 alle 01.3025-12-2014 dalle 16.00 alle 18.3026-12-2014 dalle 15.00 alle 18.3028-12-2014 dalle 15.00 alle 18.3004-01-2015 dalle 15.00 alle 18.3005-01-2015 dalle 21.00 alle 22.30(s�lata �guranti con �accolata)06-01-2015 dalle 15.00 alle 18.3011-01-2015 dalle 15.00 alle 18.30

Avviso Sacro

L’entrata del Presepe è dalla porta centrale della chiesa,

seguendo il percorso troverete

popolare locale, anche quest’anno completamente

rinnovato e articolato su

PIÙ DI 2000 METRI QUADRATI DI SUPERFICIE

All’uscita verrà distribuita cioccolata calda

Presepe Vivente PontelongoXIIIª Edizione

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Accoglie bambini dai 3 ai 5 anniGli orari sono simili a quelli della sezione primavera(dai 2 ai 3 anni) con tre possibili momenti di uscita 8:00 – 9:00 /11:308:00- 9:00 /13:50 con pranzo incluso8:00-9:00/ 15:50 con pranzo incluso e riposo o attività pomeridiane MOLTEPLICITà DI LABORATORI.

Laboratorio di ed. motoria

Laboratorio logico matematico

Laboratorio manipolativo

Laboratorio di inglese per i 4 – 5 anni

Laboratorio di pre-scrittura per i 5 anni

Laboratorio di filosofia “ Il filo di Sofia”

Altra importante novità per l’anno 2014/2015: la lavagna multimediale LIM anche per la scuola dell’infanzia.

Scuola primaria paritaria

L’orario delle lezioni è il seguente:8:00 /13:00 – 14:00/ 16:00con pranzo escluso8:00/ 16:00 con pranzo inclusoAmpliamento dell’offerta formativa:OLTRE ALLE NORMALI ORE CURRICULARI LA SCUOLA OFFRE:• Laboratorio di Lingua Spagnola (classi III-IV-V)• Laboratorio musicale-chitarra (classi IV-V)• Progetto “Più sport a scuola”.• “Spazio compiti”: uno spazio orario, per andare incontro alle esigenze delle fami-glie, in cui gli alunni potranno svolgere i compiti a scuola affiancati dagli insegnanti. • Percorso educativo in preparazione alle principali festività liturgiche (Immacolata, Natale, Pasqua).• Attività in collaborazione con il Comune e la Protezione Civile.• Attività con le famiglie.• Uscite didattiche.• Certificazione di un ente accreditato (Trinity College) per la lingua inglese.

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Page 23: Conselvano nov2014 n141

21Agna

Due afffollati incontro, uno a Bagnoli e l’altro a Candiana, per un confron-to sull’emergenza ambientale che

ha preoccupato l’intero territorio in queste settimane. Sono migliaia i pesci morti a causa dell’inquinamento nello scolo della Sorgaglia, l’importante corso d’acqua che attraversa Agna. Le indagini sulla causa dello sversamento sono ancora in corso e al termine l’Arpav invierà una segnalazione all’autorità giudiziaria.

I sindaci dei comuni coinvolti sono in-tenzionati a presentare ai responsabili an-che il conto della bonifica del canale con la raccolta e lo smaltimento del pesce morto che ammontano a circa 4.500 euro, inol-tre si costituiranno parte civile per l’enorme danno ambientale occorso.

“Noi abbiamo ricevuto la prima segna-lazione dai Vigili del Fuoco la sera – spiega il sindaco di Agna Gianluca Piva - e dopo mezzora eravamo già sul posto con l’Arpav per un primo sopralluogo. Quella sera all’i-drovora del Consorzio i pesci morti erano

qualche decina, ma già il giorno dopo se ne contavano centinaia. Subito come sindaci ci siamo attivati per l’emissione delle ordinan-ze di divieto di pesca e prelievo di acqua nello scolo Sorgaglia e anche nel Canal dei Cuori, dove la Sorgaglia si immette a valle. E le ordinanze restano in vigore fino all’esito delle nuove analisi delle acque che l’Arpav deve produrci. Tramite il Consorzio Padova Sud e con l’ausilio del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo e della Protezione Civile ab-biamo rimosso quanto più pesce fosse possi-bile dal canale. In questi giorni con il nostro assessore all’ambiente, Erika Rampazzo, ci stiamo confrontando con l’Arpav per avere indicazioni utili per la rimozione delle ordi-nanze. Le reali cause di questo fenomeno di sciacallaggio ambientale sono evidenti – conclude Piva – e auspico che la giustizia infligga una pena esemplare ai responsabili di questa sciagura e scempio del territorio.” Il canale Sorgaglia venne fatto scavare circa tre secoli fa, durante il governo della Sere-nissima Repubblica Veneta, per bonificare i

terreni dagli innumerevoli acquitrini presenti nei terreni a sud di Conselve. Ha origine in località Palù, e dopo aver percorso il suo primo tratto nel territorio di Conselve con di-rezione Ovest-Est arriva a incontrare il punto più a Nord del territorio di Bagnoli, a questo punto oltre a canale di scolo funge anche da confine, prima con il comune di Arre poi con quello di Agna, entrato nel territorio di quest’ultimo prosegue verso Sud fino ad immettersi nel canale dei Cuori che a sua volta procedendo verso Est si riversa nella

laguna Veneta. Fino alla fine degli anni ’60 risultava balneabile, poi nel giro di un paio di decenni l’habitat del canale si è comple-tamente trasformato a causa dell’agricol-tura intensiva che ha determinato l’utilizzo di concimi chimici, pesticidi, diserbanti; ha fatto il resto l’insediamento delle attività produttive prima nella zona industriale del Conselvano successivamente nella zona industriale di Arre, così rane, piccoli pesci e anfibi hanno lasciato il posto a pesci di taglie più grandi come carpe e siluri.

di Cristina lazzarin

Per la bonifica del Sorgaglia spesi oltre 4.500 euro, il dannoambientale è assai più elevato

Inquinamento Due affollate assemblee a Bagnoli e Agna per discutere dell’emergenza

“Pronti a costituirci parte civile”

Il sindaco Piva con la divisa della Protezione Civile

Un fenomeno di inciviltù destinato a riperteri. Di rcente sono rinvenu-ti diversi rifiuti lungo via Malipiero

ad Agna. Si tratta di rifiuti da cantiere e sanitari rotti. La segnalazione è stata fatta direttamente al sindaco da un re-sidente della zona e in seguito è stato fatto un sopralluogo da personale comu-nale, e in seguito segnalato alla Polizia Locale dell’Unione dei comuni del Con-selvano. “Non e’ la prima volta che - spiega il sindaco Piva - nella nostra zona vengono abbandonati rifiuti anche in no-tevole quantità come nel 2013 quando c’e’ stato il rinvenimento di una ventina di lastre di fibrocemento-amianto in via Cimitero verso i confini con Cavarzere . Siamo di fronte ad un atto di inciviltà e di sciacallaggio ambientale - conclude il Sindaco Piva - e procederemo alle inda-gini per scoprire i responsabili.

Purtroppo individuare i colpevoli non e’ semplice, perché spesso agisco-no in tarda serata o al mattino presto. Invito i nostri cittadini a farci delle se-gnalazioni simili per poter scovare questi delinquenti anche tramite il mio cellulare 3488827378”.

il caso

l’appello del sindacorifiuti buttati“informateci”

C.L.

A 18 anni dall’inizio dell’esperien-za del Presepio vivente, il piccolo paese di Codiverno di Vigonza

ritorna a presentare il mistero del Na-tale accostandolo agli assetati. Infatti, il tema di quest’anno ha come frase simbolica: “Chi ha sete, venga!”

Il Natale a Codiverno ha un si-gnificato speciale. Da ormai più di tre lustri, nello spazio compreso tra la chiesa ed il centro parrocchiale, adulti, anziani, bambini, ragazzi, vestono ruoli antichi, vivono esistenze del passato e rappresentano la Natività nel suo cammino attraverso i secoli. Dalla Betlemme che ha visto nascere Gesù, ai villaggi di nomadi pastori che sono accorsi alla sua culla, fino al mondo di oggi, l’uomo è rappresentato nel suo cammino alla scoperta del mistero di questa nascita speciale. Una rappresentazione che raccoglie il contributo di tutto il paese, circa 310 figuranti, in uno spazio sempre rinnovato ed allargato di oltre 3.300 mq, dove ognuno dà qualcosa in termini di capacità, competenze, tempo, abilità, passione. Le rappresentazioni hanno superato di gran lunga i 23.000 visitatori che, ammirati dal lavoro svolto, hanno accom-pagnato amici e conoscenti a visitare l’artistico presepio vivente.

Anche quest’anno l’Associazione Noi 2000 – 2000 Noi ha voluto prendere parte ai lavori di costruzione ed organizzazione per il presepio vivente. “Come ogni anno i preparativi per il presepio sono impeccabili – ci racconta Don Fernando Fiscon, nuovo parroco di Codiverno – e il messaggio evangelico di quest’edizione riguarda tutte le persone che sono in cerca della comprensione del mistero della Fede. Ecco perché chi ha sete ha di Verità, si deve abbeverare alla fonte di Dio che chiama tutti i suoi fedeli a sé”. L’apertura del presepio vivente ai visitatori inizierà la notte della Vigilia di Natale, il 24 dicembre, e continuerà in tutte le date festive del periodo natalizio (domeniche incluse) fino a domenica 25 gennaio 2015.

natale

Da 18 anni la frazione di Codiverno si mobilita310 figuranti al grande presepio vivente

M.G.M.

Il presepio di Codiverno

ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00

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3Cultura

Fino all’11 gennaio il Centro Culturale Altinate San Gaetano ospiterà le opere di un grande artista, testimone e pro-

tagonista dell’arte contemporanea italiana. “Renato Mambor. Pensieri Nativi”, curata da MV Eventi e Enrica Feltracco, è una mostra antologica che intende ripercorrere la carriera del maestro attraverso settanta lavori che ne documentano le fasi salienti, dagli esordi all’attività più recente.

Renato Mambor nasce a Roma nel 1936, ed esordisce come cartellonista per il cinema. Nel 1959 è nel cast della “Dolce vita” di Fellini e lo stesso anno lo vede esor-dire nel mondo dell’arte assieme a Mario Schifano e Cesare Tacchi presso la Galleria Appia Antica fondata da Emilio Villa. Negli anni Sessanta è parte della famosa Scuola di Piazza del Popolo, di cui faranno par-te, oltre ai già citati amici e compagni di viaggio, anche Franco Angeli, Pino Pascali, Sergio Lomabrdo, Jannis Kounellis, Tano Festa e Mario Ceroli. Mambor visse appieno la stagione di ricerca nelle arti visive e di

rinnovamento culturale degli anni Sessanta e Settanta, dedicandosi non solo alla pittura ma anche al cinema e al teatro.

Il cardine della sua esperienza artistica è il principio della serialità, i suoi segni sono ripresi dal mondo massmediatico, sono sa-gome ridotte ai minimi termini, l’immagine di un’immagine che va appiattendosi in forma di traccia.

Considerato il caposcuola della cosiddet-ta “neofi gurazione concettuale” ha esposto in numerose gallerie d’arte private in Italia e all’estero e sono state allestite mostre personali presso prestigiose istituzioni quali Palazzo Reale a Milano, la Galleria d’Arte Moderna a Roma e Palazzo Tè a Mantova. Alcuni tra i più importanti musei d’arte con-temporanea espongono sue opere e si sono occupati della sua arte autorevoli critici, a cominciare da Achille Bonito Oliva, che su di lui scrive: “attratto dalla moltiplicabilità anonima dell’immagine, Mambor arriva alle “campionature” di uomini “statistici”, avendo ridotto la matrice delle fi gure a

timbro, per poi giungere ad illustrazioni di azioni e verbi elementari (camminare, ab-bracciare, asciugarsi, chiudere la porta) con conseguente riappropriazione del loro signi-fi cato, dove è l’arte a produrre un rinnovato ed innocente apprendimento elementare, ma attraverso un’esibita neutralità esecu-tiva che discende dal rifi uto di considerare l’artista come un individuo privilegiato nella società”. E, già nel 1968, il critico Filiber-to Menna affermava: “occorre dare atto a

Mambor della sua lucidità critica, della sua capacità di condurre una doppia rifl essione sulla pittura, una affi data alla pittura stessa, mediante un esercizio raffreddato dei mez-zi della rappresentazione che stacca netta-mente il segno dal referente, l’altra a un esercizio teorico, a un diario critico che non esiterei a considerare uno dei più lucidi testi di artisti sulla propria opera, e sui processi che presiedono alla costituzione dell’opera stessa”.

di laura Organte

Classe 1936, dopo l’esordio come “cartellonista” per il cinemasi è dedicato con successo all’arte, nel segno della “serialità”

La mostra al Centro San Gaetano Fino all’11 gennaio la ricca antologica

I “pensieri nativi” di Mambor

Mambor posa con una delle sue opere

Le feste natalizie, per chi

rimane in città, sono l’occasione per riscoprire Padova e i suoi tesori. Al Museo Diocesano, fi no al 6 gennaio, sarà esposta al pubblico un’opera d’arte di grande importanza,

offerta ai visitatori nella sua veste rinnovata dopo il restauro. Si tratta della Madonna con Gesù bambino in trono, un dipinto su tavola realizzato negli anni quaranta del Quattrocento da Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna. In origine era parte di un trittico destinato alla chiesa di San Moisé a Venezia, ma i due pannelli laterali si trovano oggi alla National Gallery di Londra, mentre la parte padovana, donata nei Settecento ai padri Filippini, è di proprietà della parrocchia di San Tomaso Becket. La preziosa opera viene presentata nell’ambito di un’esposizio-ne che ne ricostruisce le fasi del restauro e ne svela i contenuti simbolici consentendone una lettura approfondita.

restaurato

L.O.

Madonna con Gesùal Museo Diocesano

Un particolare dell’opera

Palazzo Zuckermann Mostra dedicata al grande imperatore romano

Padova celebra il bimillenario della morte di uno degli uomini politici più grandi di tutti i tempi: Cesare Ottavano Augusto.

Una mostra dedicata al fondatore dell’Impe-ro romano sarà allestita fi no al 1 marzo pros-simo nelle sale per esposizioni temporanee di Palazzo Zuckermann, dove sarà esposta una selezione di reperti appartenenti al patri-monio dei Musei Civici cittadini.

Ma perché una mostra su Augusto a Pa-dova? Il titolo scelto per l’evento, “Opulen-tissima Patavium”, è già un indizio: durante l’era augustea, la città, divenuta municipium romano tra il 49 e il 42 a.C., era la seconda più importante dopo Roma e Cadice, nonché una delle più ricche, anche grazie al commer-cio di cavalli, di cui i patavini erano da sempre rinomati allevatori. A dare lustro a Patavium fu anche un cittadino illustre, che con la sua opera rese omaggio all’impero consegnando-ne ai posteri la storia millenaria. Si tratta di Tito Livio, lo storico che con i 142 libri della celebre Ab urbe condita raccontò le vicende di Roma dalle origini alla morte di Druso, il fi gliastro di Augusto, nel 9 a.C.

Di questo passato di prosperità e splen-dore non resta quasi nulla: dal V al VII secolo d.C. le invasioni barbariche, che culminano con la distruzione della città ad opera dei Longobardi, cancellarono secoli di storia eli-

minandone quasi del tutto le testimonianze. Per fortuna non tutto è andato perduto, e la mostra allestita a Palazzo Zuckermann con-sente di ricostruire quell’epoca straordinaria.

Una parte del percorso espositivo si foca-lizza in modo specifi co sul ruolo di Patavium

nel tessuto economico dell’impero, che in età augustea conobbe un inusitato sviluppo economico, sostenuto da una riforma mone-tale.

Essa prevedeva monete d’oro, d’argen-to, di ottone e rame, coniate in una serie di nove nominali, tra loro in rapporto di cambio fi sso e costante. Un riscontro del successo di questo intervento epocale è ancor oggi leggibile nei ritrovamenti monetali di Padova e del suo territorio, particolarmente cospicui per questo periodo.

Il “municipium”era il secondopiù importantedopo Romae Cadice

L.O.

I fasti della città sotto Augusto“Opulentissima Patavium”

Una moneta romana con l’effi gie di Ottaviano Augusto

teatro e musica

LE PIÙ BELLE CANZONI DI NATALE Sabato 27 dicembre torna, spettacolare come non mai, l’appuntamento con le più belle canzoni natalizie al Gran teatro Geox, un evento irrinunciabile per calarsi in pieno nell’atmosfera delle feste. Sul palco patavino dalle 21.30 l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta da Diego Basso, il tenore Francesco Grollo, il compositore Francesco Sartori, 100 coristi e 80 orchestrali. Spettacolo assicurato.

PREMIO GALILEO, LA GIURIAÈ già tutto pronto per la nona edizione del Premio Letterario Galileo: a presiedere la prestigiosa giuria scientifi ca che avrà il compito di premiare il vincitore sarà, quest’an-no, Vittorio Andreoli, noto psichiatra già Direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona/Soave e membro della New York Academy Sciences. Si attende ora il 16 novembre per conoscere la cinquina fi nalista, dalla quale verrà scelto il vincitore che sarà premiato la prossima primavera, per la precisione l’8 maggio 2015 nel corso della consueta cerimonia uffi ciale.

BALLETTO AL GEOXDoppietta con la grande danza a Padova in occasione del Natale. Come ormai da tradizione, il Balletto di Mosca “La Classique”, diretto da Elik Melikov, si esibirà sul palco del Gran teatro Geox con due spettacoli del più classico repertorio: il 25 dicembre alle 21.30 andrà in scena il Lago dei cigni, mentre il pomeriggio del 26 sarà la volta dello Schiaccianoci, entrambi opera del genio musicale di Cajkovskij.

a cura di Laura Organte

22 Cultura

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3Cultura

Fino all’11 gennaio il Centro Culturale Altinate San Gaetano ospiterà le opere di un grande artista, testimone e pro-

tagonista dell’arte contemporanea italiana. “Renato Mambor. Pensieri Nativi”, curata da MV Eventi e Enrica Feltracco, è una mostra antologica che intende ripercorrere la carriera del maestro attraverso settanta lavori che ne documentano le fasi salienti, dagli esordi all’attività più recente.

Renato Mambor nasce a Roma nel 1936, ed esordisce come cartellonista per il cinema. Nel 1959 è nel cast della “Dolce vita” di Fellini e lo stesso anno lo vede esor-dire nel mondo dell’arte assieme a Mario Schifano e Cesare Tacchi presso la Galleria Appia Antica fondata da Emilio Villa. Negli anni Sessanta è parte della famosa Scuola di Piazza del Popolo, di cui faranno par-te, oltre ai già citati amici e compagni di viaggio, anche Franco Angeli, Pino Pascali, Sergio Lomabrdo, Jannis Kounellis, Tano Festa e Mario Ceroli. Mambor visse appieno la stagione di ricerca nelle arti visive e di

rinnovamento culturale degli anni Sessanta e Settanta, dedicandosi non solo alla pittura ma anche al cinema e al teatro.

Il cardine della sua esperienza artistica è il principio della serialità, i suoi segni sono ripresi dal mondo massmediatico, sono sa-gome ridotte ai minimi termini, l’immagine di un’immagine che va appiattendosi in forma di traccia.

Considerato il caposcuola della cosiddet-ta “neofi gurazione concettuale” ha esposto in numerose gallerie d’arte private in Italia e all’estero e sono state allestite mostre personali presso prestigiose istituzioni quali Palazzo Reale a Milano, la Galleria d’Arte Moderna a Roma e Palazzo Tè a Mantova. Alcuni tra i più importanti musei d’arte con-temporanea espongono sue opere e si sono occupati della sua arte autorevoli critici, a cominciare da Achille Bonito Oliva, che su di lui scrive: “attratto dalla moltiplicabilità anonima dell’immagine, Mambor arriva alle “campionature” di uomini “statistici”, avendo ridotto la matrice delle fi gure a

timbro, per poi giungere ad illustrazioni di azioni e verbi elementari (camminare, ab-bracciare, asciugarsi, chiudere la porta) con conseguente riappropriazione del loro signi-fi cato, dove è l’arte a produrre un rinnovato ed innocente apprendimento elementare, ma attraverso un’esibita neutralità esecu-tiva che discende dal rifi uto di considerare l’artista come un individuo privilegiato nella società”. E, già nel 1968, il critico Filiber-to Menna affermava: “occorre dare atto a

Mambor della sua lucidità critica, della sua capacità di condurre una doppia rifl essione sulla pittura, una affi data alla pittura stessa, mediante un esercizio raffreddato dei mez-zi della rappresentazione che stacca netta-mente il segno dal referente, l’altra a un esercizio teorico, a un diario critico che non esiterei a considerare uno dei più lucidi testi di artisti sulla propria opera, e sui processi che presiedono alla costituzione dell’opera stessa”.

di laura Organte

Classe 1936, dopo l’esordio come “cartellonista” per il cinemasi è dedicato con successo all’arte, nel segno della “serialità”

La mostra al Centro San Gaetano Fino all’11 gennaio la ricca antologica

I “pensieri nativi” di Mambor

Mambor posa con una delle sue opere

Le feste natalizie, per chi

rimane in città, sono l’occasione per riscoprire Padova e i suoi tesori. Al Museo Diocesano, fi no al 6 gennaio, sarà esposta al pubblico un’opera d’arte di grande importanza,

offerta ai visitatori nella sua veste rinnovata dopo il restauro. Si tratta della Madonna con Gesù bambino in trono, un dipinto su tavola realizzato negli anni quaranta del Quattrocento da Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna. In origine era parte di un trittico destinato alla chiesa di San Moisé a Venezia, ma i due pannelli laterali si trovano oggi alla National Gallery di Londra, mentre la parte padovana, donata nei Settecento ai padri Filippini, è di proprietà della parrocchia di San Tomaso Becket. La preziosa opera viene presentata nell’ambito di un’esposizio-ne che ne ricostruisce le fasi del restauro e ne svela i contenuti simbolici consentendone una lettura approfondita.

restaurato

L.O.

Madonna con Gesùal Museo Diocesano

Un particolare dell’opera

Palazzo Zuckermann Mostra dedicata al grande imperatore romano

Padova celebra il bimillenario della morte di uno degli uomini politici più grandi di tutti i tempi: Cesare Ottavano Augusto.

Una mostra dedicata al fondatore dell’Impe-ro romano sarà allestita fi no al 1 marzo pros-simo nelle sale per esposizioni temporanee di Palazzo Zuckermann, dove sarà esposta una selezione di reperti appartenenti al patri-monio dei Musei Civici cittadini.

Ma perché una mostra su Augusto a Pa-dova? Il titolo scelto per l’evento, “Opulen-tissima Patavium”, è già un indizio: durante l’era augustea, la città, divenuta municipium romano tra il 49 e il 42 a.C., era la seconda più importante dopo Roma e Cadice, nonché una delle più ricche, anche grazie al commer-cio di cavalli, di cui i patavini erano da sempre rinomati allevatori. A dare lustro a Patavium fu anche un cittadino illustre, che con la sua opera rese omaggio all’impero consegnando-ne ai posteri la storia millenaria. Si tratta di Tito Livio, lo storico che con i 142 libri della celebre Ab urbe condita raccontò le vicende di Roma dalle origini alla morte di Druso, il fi gliastro di Augusto, nel 9 a.C.

Di questo passato di prosperità e splen-dore non resta quasi nulla: dal V al VII secolo d.C. le invasioni barbariche, che culminano con la distruzione della città ad opera dei Longobardi, cancellarono secoli di storia eli-

minandone quasi del tutto le testimonianze. Per fortuna non tutto è andato perduto, e la mostra allestita a Palazzo Zuckermann con-sente di ricostruire quell’epoca straordinaria.

Una parte del percorso espositivo si foca-lizza in modo specifi co sul ruolo di Patavium

nel tessuto economico dell’impero, che in età augustea conobbe un inusitato sviluppo economico, sostenuto da una riforma mone-tale.

Essa prevedeva monete d’oro, d’argen-to, di ottone e rame, coniate in una serie di nove nominali, tra loro in rapporto di cambio fi sso e costante. Un riscontro del successo di questo intervento epocale è ancor oggi leggibile nei ritrovamenti monetali di Padova e del suo territorio, particolarmente cospicui per questo periodo.

Il “municipium”era il secondopiù importantedopo Romae Cadice

L.O.

I fasti della città sotto Augusto“Opulentissima Patavium”

Una moneta romana con l’effi gie di Ottaviano Augusto

teatro e musica

LE PIÙ BELLE CANZONI DI NATALE Sabato 27 dicembre torna, spettacolare come non mai, l’appuntamento con le più belle canzoni natalizie al Gran teatro Geox, un evento irrinunciabile per calarsi in pieno nell’atmosfera delle feste. Sul palco patavino dalle 21.30 l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta da Diego Basso, il tenore Francesco Grollo, il compositore Francesco Sartori, 100 coristi e 80 orchestrali. Spettacolo assicurato.

PREMIO GALILEO, LA GIURIAÈ già tutto pronto per la nona edizione del Premio Letterario Galileo: a presiedere la prestigiosa giuria scientifi ca che avrà il compito di premiare il vincitore sarà, quest’an-no, Vittorio Andreoli, noto psichiatra già Direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona/Soave e membro della New York Academy Sciences. Si attende ora il 16 novembre per conoscere la cinquina fi nalista, dalla quale verrà scelto il vincitore che sarà premiato la prossima primavera, per la precisione l’8 maggio 2015 nel corso della consueta cerimonia uffi ciale.

BALLETTO AL GEOXDoppietta con la grande danza a Padova in occasione del Natale. Come ormai da tradizione, il Balletto di Mosca “La Classique”, diretto da Elik Melikov, si esibirà sul palco del Gran teatro Geox con due spettacoli del più classico repertorio: il 25 dicembre alle 21.30 andrà in scena il Lago dei cigni, mentre il pomeriggio del 26 sarà la volta dello Schiaccianoci, entrambi opera del genio musicale di Cajkovskij.

a cura di Laura Organte

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25Sport2 Sport

Al terzo posto della classifi ca dopo set-te partite. Se a inizio anno qualcuno avesse fatto questo pronostico, proba-

bilmente più di qualche addetto ai lavori avrebbe risposto con un amaro sorriso. C’è poco da ridere, invece, di fronte alla fame e alla determinazione del Fila San Martino di Lupari, formazione padovana che dopo un anno da matricola ora domina il massimo campionato italiano di basket femminile. Le Lupe di coach Larry Abignente si sono ritagliate con gran merito un posto tra le formazioni più agguerrite del campionato di serie A/1: dopo sette giornate, il Fila è non a caso al terzo posto in coabitazione con il Gesam Gas Lucca, grazie ad un ruoli-no invidiabile di 5 vittorie e 2 sole sconfi t-te, di 513 punti segnati e 453 subiti.

Davanti alle giallonere ci sono solo Fa-mila Schio e Passalacqua Ragusa, squadre di ben altro spessore che viaggiano ancora immacolate. La marcia delle Lupe è stata ostacolata solo in due occasioni, in casa del Cus Cagliari (sconfi tta di soli 5 punti) e

ancor più amaramente alla prima giornata di campionato contro la Virtus La Spezia (71-68 per le liguri), in quello che per il basket padovano è stato un weekend stori-co. San Martino di Lupari ha infatti ospitato l’Opening Day di serie A, ossia la due-giorni di pallacanestro che ha portato nel palaz-zetto delle Lupe tutte le formazioni della massima serie. Il Fila ha quindi raccolto un successo altrettanto storico contro le cugine dell’Umana Reyer Venezia, e poi contro Sa-ces Mapei Napoli, Acqua&Sapone Umber-tide, Azzurra Orvieto e Calligaris Triestina.

Tra le protagoniste di quest’avvio di stagione c’è sicuramente Jasmine Bailey, l’americana arrivata nella passata stagione che ha messo nei primi due mesi di gioco ben 123 punti in saccoccia. Dietro a lei ci sono la connazionale Taysha Pye (99), Marcella Filippi (80) e Angela Gianolla (74), quest’ultima anche regina degli as-sist. Per la Filippi è arrivata anche la convo-cazione nella nazionale sperimentale.

BASKET FEMMINIlE. Fila San Martino di luparila marcia trionfale delle “lupe”ai vertici del massimo campionato

Nicola Cesaro

La forma-zione della squadra padovana

Conviviale di fi ne stagione alla Cartura Nalin alle “Distillerie Clandestine” di

Cagnola, “covo” del team del presidente Enzo Rango pre-sente con tutti i vertici societari atleti, genitori e simpatizzanti. Serata all’insegna dell’alle-gria di bilanci ma anche uno sguardo sull’imminente futuro annunciato dalla messa in bella vista della bicicletta marchiata “Olympia” storico marchio di Piove di Sacco che equipaggerà il ritorno della squadra allievi (già annunciato nel nostro giornale a settembre) nella prossima stagione.

Appesa alla bici in grande evidenza la maglia di campione veneto, conquistata con una volata regale, nella gara di Saccolongo, dall’ esordiente secondo anno Giovanni Sergiano, punta di diamante di tutto il movimento, che diretto dall’ammiraglia da papà Stefano ha conquistato in questa stagione 14 vittorie, ripartite tra strada pista e notturne tipo pista. Un risultato eccezionale che ha portato il possente velocista di Due Carrare al 5. posto della graduatoria nazionale redatta da infociclismo, un sito specializzato nelle classifi che delle due ruote.

Da menzionare anche la stagione degli altri ragazzi esordienti: Giampietro Scalabrin, Tommaso Businaro e Giacomo tasso più volte piazzati. Positivo anche il percorso dei Gio-vanissimi guidati da Massimo Berto: acuti vincenti per Alex Sturaro e Nicolò Berto, sempre protagonisti e spesso sul podio Daniele Tosello, Pietro Pincerato, Riccardo Sabbion, Demis Berto e Manuel Berto. Sul piano organizzativo confermato, per la prossima stagione l’ef-fettuazione del Gp Eurotermoidraulica, gara riservata ai Giovanissimi, allestito in collabora-zione con lo sponsor e dirigente Edy Sturaro, e si sta lavorando per il ritorno del Gp città di Cartura, riservato agli esordienti, non effettuato quest’anno per motivi economici.

ciclismo

Incontro di fi ne stagione alla Cartura Nalinconfermato il ritorno degli allievi

W.L.

Il campione veneto Giovanni Sergiano con il papà

allenatore Stefano

Grappoli di palloncini neroverdi, uno striscione appeso con le scritte rigoro-samente con i colori societari “primi

dall’inizio alla fi ne” tutto questo all’entrata dell’auditorium dell’istituto tecnico Kennedy di Monselice per la serata dedicata alla pre-sentazione della squadre della Rocca. All’in-terno sala stipata in ogni ordini di posto con giocatori (250 tesserati a coprire tutte le categorie dai più piccoli alla prima squadra) tecnici, dirigenti, genitori e simpatizzanti del club. Ragguardevole anche il parterre degli ospiti sistemati in un palco sopraele-vato rispetto la sala. A condurre la serata lo spiker Marco Lanza che tra la presentazione di una squadra e l’altra concedeva micro-fono e parola ai vari personaggi presenti, ecco allora le parole del “grande capo del calcio regionale” Giuseppe Ruzza: “questa è tradizionalmente una società importante perché da sempre ha una predilezione per il settore giovanile, ricordiamoci che una società senza settore giovanile è come una persona senza scarpe, non fa strada”. Poi

una raccomandazione ai genitori: “Lascia-mo tranquilli i ragazzi, pochi di loro saranno campioni, ma tutti hanno il diritto di giocare senza dannose forzature”.

Di grande impatto le dichiarazioni del responsabile del settore giovanile Bernardo Guariento: “Non scordiamo le nostre radici che partono dal patronato, dobbiamo conti-nuare con lo spirito che vige in quel luogo: rispetto amicizia gioia e divertimento”. Pre-sente anche il consigliere regionale Stefano Peraro e per l’amministrazione locale l’as-sessore allo sport Andrea Tasinato: “ abbia-mo il dovere di impegnarci per far crescere sempre di più queste straordinarie realtà”. Anche la stampa era ben rappresentata da Ottorino Cavinato defi nito dallo spiker “la penna del calcio giovanile”. “Sono sempre felice di tornare qui- ha detto Cavinato - dove anni fa ho allenato ottenendo anche buoni risultati, in bocca al lupo a tutti gioca-tori e società”.

Auguri e saluti anche dagli arbitri della sezione di Este portati dal presidente Enrico

Zago. Grande protagonista naturalmente il presidente neroverde Claudio Finesso, che ha annunciato un connubio con l’Avis locale: “sport e solidarietà a braccetto” ha conse-gnato il gagliardetto neroverde a tutti gli ospiti in ricordo della bella serata e ha avuto parole di ringraziamento e incoraggiamen-to per tutti, non dimenticando di augurare pronta guarigione a Mauro Contato un ex mister neroverde bloccato su un letto d’o-spedale dopo un incidente stradale.

di Walter lotto

Guariento: “non scordiamo le nostre radici, il patronato, e i valori di rispetto e amicizia”

Calcio Oltre 250 i tesserati della storica società di Monselice

L’orgoglio della “Rocca”

Finesso (a sinistra) e Ruzza

2 Sport

Al terzo posto della classifi ca dopo set-te partite. Se a inizio anno qualcuno avesse fatto questo pronostico, proba-

bilmente più di qualche addetto ai lavori avrebbe risposto con un amaro sorriso. C’è poco da ridere, invece, di fronte alla fame e alla determinazione del Fila San Martino di Lupari, formazione padovana che dopo un anno da matricola ora domina il massimo campionato italiano di basket femminile. Le Lupe di coach Larry Abignente si sono ritagliate con gran merito un posto tra le formazioni più agguerrite del campionato di serie A/1: dopo sette giornate, il Fila è non a caso al terzo posto in coabitazione con il Gesam Gas Lucca, grazie ad un ruoli-no invidiabile di 5 vittorie e 2 sole sconfi t-te, di 513 punti segnati e 453 subiti.

Davanti alle giallonere ci sono solo Fa-mila Schio e Passalacqua Ragusa, squadre di ben altro spessore che viaggiano ancora immacolate. La marcia delle Lupe è stata ostacolata solo in due occasioni, in casa del Cus Cagliari (sconfi tta di soli 5 punti) e

ancor più amaramente alla prima giornata di campionato contro la Virtus La Spezia (71-68 per le liguri), in quello che per il basket padovano è stato un weekend stori-co. San Martino di Lupari ha infatti ospitato l’Opening Day di serie A, ossia la due-giorni di pallacanestro che ha portato nel palaz-zetto delle Lupe tutte le formazioni della massima serie. Il Fila ha quindi raccolto un successo altrettanto storico contro le cugine dell’Umana Reyer Venezia, e poi contro Sa-ces Mapei Napoli, Acqua&Sapone Umber-tide, Azzurra Orvieto e Calligaris Triestina.

Tra le protagoniste di quest’avvio di stagione c’è sicuramente Jasmine Bailey, l’americana arrivata nella passata stagione che ha messo nei primi due mesi di gioco ben 123 punti in saccoccia. Dietro a lei ci sono la connazionale Taysha Pye (99), Marcella Filippi (80) e Angela Gianolla (74), quest’ultima anche regina degli as-sist. Per la Filippi è arrivata anche la convo-cazione nella nazionale sperimentale.

BASKET FEMMINIlE. Fila San Martino di luparila marcia trionfale delle “lupe”ai vertici del massimo campionato

Nicola Cesaro

La forma-zione della squadra padovana

Conviviale di fi ne stagione alla Cartura Nalin alle “Distillerie Clandestine” di

Cagnola, “covo” del team del presidente Enzo Rango pre-sente con tutti i vertici societari atleti, genitori e simpatizzanti. Serata all’insegna dell’alle-gria di bilanci ma anche uno sguardo sull’imminente futuro annunciato dalla messa in bella vista della bicicletta marchiata “Olympia” storico marchio di Piove di Sacco che equipaggerà il ritorno della squadra allievi (già annunciato nel nostro giornale a settembre) nella prossima stagione.

Appesa alla bici in grande evidenza la maglia di campione veneto, conquistata con una volata regale, nella gara di Saccolongo, dall’ esordiente secondo anno Giovanni Sergiano, punta di diamante di tutto il movimento, che diretto dall’ammiraglia da papà Stefano ha conquistato in questa stagione 14 vittorie, ripartite tra strada pista e notturne tipo pista. Un risultato eccezionale che ha portato il possente velocista di Due Carrare al 5. posto della graduatoria nazionale redatta da infociclismo, un sito specializzato nelle classifi che delle due ruote.

Da menzionare anche la stagione degli altri ragazzi esordienti: Giampietro Scalabrin, Tommaso Businaro e Giacomo tasso più volte piazzati. Positivo anche il percorso dei Gio-vanissimi guidati da Massimo Berto: acuti vincenti per Alex Sturaro e Nicolò Berto, sempre protagonisti e spesso sul podio Daniele Tosello, Pietro Pincerato, Riccardo Sabbion, Demis Berto e Manuel Berto. Sul piano organizzativo confermato, per la prossima stagione l’ef-fettuazione del Gp Eurotermoidraulica, gara riservata ai Giovanissimi, allestito in collabora-zione con lo sponsor e dirigente Edy Sturaro, e si sta lavorando per il ritorno del Gp città di Cartura, riservato agli esordienti, non effettuato quest’anno per motivi economici.

ciclismo

Incontro di fi ne stagione alla Cartura Nalinconfermato il ritorno degli allievi

W.L.

Il campione veneto Giovanni Sergiano con il papà

allenatore Stefano

Grappoli di palloncini neroverdi, uno striscione appeso con le scritte rigoro-samente con i colori societari “primi

dall’inizio alla fi ne” tutto questo all’entrata dell’auditorium dell’istituto tecnico Kennedy di Monselice per la serata dedicata alla pre-sentazione della squadre della Rocca. All’in-terno sala stipata in ogni ordini di posto con giocatori (250 tesserati a coprire tutte le categorie dai più piccoli alla prima squadra) tecnici, dirigenti, genitori e simpatizzanti del club. Ragguardevole anche il parterre degli ospiti sistemati in un palco sopraele-vato rispetto la sala. A condurre la serata lo spiker Marco Lanza che tra la presentazione di una squadra e l’altra concedeva micro-fono e parola ai vari personaggi presenti, ecco allora le parole del “grande capo del calcio regionale” Giuseppe Ruzza: “questa è tradizionalmente una società importante perché da sempre ha una predilezione per il settore giovanile, ricordiamoci che una società senza settore giovanile è come una persona senza scarpe, non fa strada”. Poi

una raccomandazione ai genitori: “Lascia-mo tranquilli i ragazzi, pochi di loro saranno campioni, ma tutti hanno il diritto di giocare senza dannose forzature”.

Di grande impatto le dichiarazioni del responsabile del settore giovanile Bernardo Guariento: “Non scordiamo le nostre radici che partono dal patronato, dobbiamo conti-nuare con lo spirito che vige in quel luogo: rispetto amicizia gioia e divertimento”. Pre-sente anche il consigliere regionale Stefano Peraro e per l’amministrazione locale l’as-sessore allo sport Andrea Tasinato: “ abbia-mo il dovere di impegnarci per far crescere sempre di più queste straordinarie realtà”. Anche la stampa era ben rappresentata da Ottorino Cavinato defi nito dallo spiker “la penna del calcio giovanile”. “Sono sempre felice di tornare qui- ha detto Cavinato - dove anni fa ho allenato ottenendo anche buoni risultati, in bocca al lupo a tutti gioca-tori e società”.

Auguri e saluti anche dagli arbitri della sezione di Este portati dal presidente Enrico

Zago. Grande protagonista naturalmente il presidente neroverde Claudio Finesso, che ha annunciato un connubio con l’Avis locale: “sport e solidarietà a braccetto” ha conse-gnato il gagliardetto neroverde a tutti gli ospiti in ricordo della bella serata e ha avuto parole di ringraziamento e incoraggiamen-to per tutti, non dimenticando di augurare pronta guarigione a Mauro Contato un ex mister neroverde bloccato su un letto d’o-spedale dopo un incidente stradale.

di Walter lotto

Guariento: “non scordiamo le nostre radici, il patronato, e i valori di rispetto e amicizia”

Calcio Oltre 250 i tesserati della storica società di Monselice

L’orgoglio della “Rocca”

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1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Cambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri

a fi rma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfi da per le primarie del cen-trosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo.

“E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’euro-parlamentare nella sfi da a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”.

A fi ne giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzati-va - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un gran-dissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

Con queste parole il segretario regiona-le del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fi ne novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfi da vera: la sfi da a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfi da ad una Regione lacerata dalle lotte

interne alla sua maggioranza; la sfi da ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle impre-se della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”.

Si sono espressi per scegliere il candi-dato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione.

“Le primarie sono state un grande eser-cizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi , il Pd si

conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di parteci-pazione da nessuno e sfi do qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”.

Dall’altra parte della barricata il Gover-natore in carica dichiara che la sua “campa-gna sarà non fare campagna. Farò il gover-natore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”.

“Non commento le primarie in Vene-to - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a com-mentare con il solito stile che lo contrad-distingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”.

Eppure lei, già Lady like, a questa sfi da ci crede davvero e è già al lavoro per co-struire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini.

“Dobbiamo creare - ice nel suo pro-gramma elettorale - una volta arrivati al governo, un uffi cio indipendente guidato da una fi gura di grande competenza e autore-volezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

di Maria pavan

Ora l’obiettivo è sconfi ggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Alessandra Moretti

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”

quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affi dati all’uffi cio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”.

In campo sanitario Moretti ha in pro-gramma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fi no agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governa-tore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.

26

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1Il Veneto in primo piano

Approvare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge-nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando,

in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha registrato un astensionismo mai visto prima. “Di tutti i dati e le discussioni sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - credo che quello in grado di mettere tutti d’accordo sia il numero delle donne elette in Consiglio regionale: ben 17 su 50, con una crescita-boom della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. E tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so-prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di

genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossi-

ma legislatura emergesse ancora una volta uno scenario obiettivamente imbarazzante, come quello che, sem-pre nella tornata di domenica scorsa, si è verifi cato in Calabria. Qui infatti è stata eletta solo una donna su 31 consiglieri: non a caso, malgrado la

strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’intro-duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non signifi ca aprire corsie privile-giate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di ef-fettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una rifl essione rapida che porti ad una altrettanto rapida appro-vazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifi uterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustifi cato”.

Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

di Nicola Stievano

Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere”

focus

Con una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e

Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via defi nitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parla-mento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento).

“Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i fi nanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pub-blico, possa benefi ciare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.

vitaliziidv, stop al cumulo e revoca assegno per chi ha patteggiato

Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante:la presenza femminile passa dal 20 al 34%

ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e as-sessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commis-sione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

Lucio TiozzoNon si aprirebbero corsie privilegiate, la doppia preferenza sarebbe facoltativa

27Il Veneto in primo piano

Dal 15 novembre scorso, Gianluca Salviato è un uomo libero dopo 34 settimane (22 marzo ndr) di prigionia in Libia. Era lì per lavoro nella zona di Tobruk, per l’azienda friulana Enrico Ravanelli, impegnata nel settore delle costruzioni. Il 48enne tecnico originario di Martellago,

ma residente a Trebaseleghe, ha raccontato di essere stato portato fuori verso le 17 dalla stanza dov’era segregato. S’immaginava il peggio, invece è stato portato in un luogo all’aperto e lasciato andare. Dal Ministero degli Esteri fanno sapere che non è stato pagato alcun riscatto. Dimagrito, durante gli otto mesi ha avuto l’insulina che si serviva per il diabete di cui soffre, e ha raccontato di essere stato trattato bene. Tra i particolari che emergono della lunga prigionia di Salviato ci sono i contatti presi dai rapitori a fine marzo, subito dopo averlo catturato. Si parla di telefonate ricevute a Martellago, ma dall’altra parte della cornetta parlavano in arabo e non era possibile instaurare un dialogo. E poi la moglie aveva ricevuto una foto proprio del 48enne. Da quel momento nessuno si è più fatto sentire, e della vicenda se n’è occupata la Farnesina. Fino ai primi di novembre, quando è arrivata la notizia che Salviato era ancora vivo nonostante l’apprensione per il diabete di cui soffre. “Sono a casa, sono a casa, viva l’Italia. Sto bene, sono vivo. Mamma dove sei?” sono state le prime parole pronunciate da Salviato appena arrivato alla stazione di Mestre proveniente da Roma, dov’erano andati a prenderlo la moglie Maria Scarpa, e la sorella Cristiana. “Da ora avremo due compleanni da festeggiare – dice la mamma Gelsomina Bergamo – ovvero il 13 maggio, giorno della sua nascita, e il 15 novembre, giorno della sua liberazione. Per otto mesi ho dormito poco, la paura era tanta, specie quando alla televisione mostrano la situazione in Libia e negli altri paesi vicini. Non abbiamo mai perso la speranza; è vero che talvolta ci siamo arrabbiati e saliva la disperazione. ma siamo sempre stati fiduciosi. Un pensiero va al Ministero degli Esteri e agli uomini dell’Unità di crisi, che hanno lavorato tanto e li ringrazierò sempre, anche se in certi momenti l’angoscia era molta. Brucerò il calendario 2014: è stato un anno brutto, la cosa peggiore che potesse capitare”. Soddisfatto anche il sindaco Monica Barbiero, che in questi mesi ha seguito a passo a passo le vicende dei Salviato, parlando molto con la mamma del tecnico. “E’ stata una gioia immensa per la nostra comunità – dice – e sono davvero contenta per questa liberazione. La Farnesina ha lavorato bene. Da Roma ci raccomandavano di tenere il profilo basso per la sicurezza di Gianluca, e così è stato. Anche per noi è un tormento che finisce. Ero molto preoccupata per quest’incubo che gravava sulla famiglia, sia per il fatto in sé, ma anche per il suo stato di salute che, come noto, non era dei migliori. Sono stati otto mesi duri, ma finalmente tutto si è risolto, ed è stata una bella notizia dopo tanto tempo”.

la storia

Ostaggio in libiapaese in festa

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Page 30: Conselvano nov2014 n141

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Lunedì 8 dicembre ore 15-18.30 - Piazza XX Settembre: Giro sui pony per bambini. Organizzato da Ascom Confcom-mercio Padova in collaborazione con la scuola Pony Pegaso.

Sabato 13 dicembre ore 15.30-19: Vie e piazza del centro: spettacolo di animazione con Babbo Natale, Giocoliere e magia.

Domenica 14 dicembre ore 15 - Sala consiliare del Comune: Premiazione “A Christmas Dream”, manifestazione organiz-zata da Confesercenti Padova.Vie e piazze del centro dalle 16 alle 18: Spettacolo itinerante della Banda Cittadina “Giuseppe Verdi” di Conselve

Sabato 20 dicembre dalle 10 alle 19 - Piazze Battisti e XX Settembre: Mercatino Natalizio Medievale.

Domenica 21 dicembre 15.30-19 - Vie e piazze del cen-tro: Spettacolo di animazione con Babbo Natale, Gioco-liere, Magia e Mangiafuoco.Piazza Battisti, tutta la giornata: Mercatino di Natale.

Lunedì 22 dicembre ore 21 - Teatro Marconi: Concerto di Natale con la Banda Musicale “Giuseppe Verdi” di Conselve.

Mercoledì 24 dicembre ore 21 - Piazza XX Settembre: il Gruppo Alpini distribuisce caramelle, panettone e vin Brulé.Dopo la messa di mezzanotte la Pro Loco offre cioccolata e vin brulé

Domenica 28 dicembre dalle 9 alle 19 - Piazza Battisti: Mer-catino dell’Hobbistica e dell’antiquariato.

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Il commercio della città del Santo tira il fiato dopo un anno di “apnea” e guarda con speranza al periodo natalizio per risollevare le sorti del settore e dell’eco-

nomia in genere. Un primo segnale positivo è arrivato dal “black fri-

day”, il “venerdì nero” dello shopping importato dagli Usa e adattato alla realtà padovana. Se l’anno scorso il debutto era stato in parte condizionato dal cattivo tempo, quest’anno è stato un successo, per ammissio-ne degli stessi commercianti. Una sorta di prova generale del periodo natalizio e un boccata d’ossigeno per i negozi padovani.

Lo conferma Patrizio Bertin dell’Ascom di Padova, “padre” riconosciuto della manifestazione che ha stimato in almeno 150mila persone la folla dei clienti delle tre ore di shopping ultra scontato del vener-dì che avrebbero portato nelle casse di negozi, bar e ristoranti una cifra intorno ai 5 milioni di euro. “E’ stata un’iniezione di fiducia per i negozianti anche in vista delle festività, - spiega Bertin - ma è stato soprattutto una grande festa per la città. Ringrazio innanzitutto l’amministrazione e il vicensindaco Eleonora Mosco

che ci hanno sostenuto nel nostro sforzo; ringrazio poi i commercianti, i baristi e i ristoratori che hanno creduto nella nostra proposta; ringrazio i tantissimi che hanno scelto Padova come confermata capitale dello shop-ping; ringrazio i giovani che hanno colto l’occasione per regalarsi una serata all’insegna della serenità e del di-vertimento; ringrazio le famiglie che hanno approfittato della bella serata per regalarsi una Padova di notte non sempre percepita come luogo scevro da pericoli; ringra-

zio le associazioni di categoria che hanno fatto quadrato attorno ad un’idea affatto semplice; ringrazio la polizia municipale per la presen-za discreta ma importante; ringra-zio l’organizzazione tecnica per il prezioso lavoro svolto e ringrazio

anche quanti, “gufi” della prima ora poi convertiti e “gufi” che sono rimasti fedeli al loro credo di “duri e puri anti Black Friday” perchè le loro motivazioni, le-gittime ma evidentemente errate, ci hanno spronato a fare sempre di più.

Senza il loro pungolo, forse, ci saremmo impegnati di meno ed il successo non sarebbe stato così clamo-roso”.

Nel frattempo l’amministrazione padovana ha mes-so a punto il programma delle festività natalizie cercan-do di portare i padovani e non solo, ad uscire e a sce-gliere i negozi del centro per gli acquisti. Per invogliarli hanno messo a disposizione anche alcuni posti auto gratuiti nella centralissima Via Vittorio Emanuele, dove proprio i commercianti si erano lamentati dello scarso giro d’affari dovuto all’impossibilità di parcheggiare.

Si tratta di 18 posti, ottenuti dove la larghezza della carreggiata lo consente, poco prima della chiesa di San-ta Croce, ma a quanto pare merce preziosa in questo periodo consacrato agli acquisti. Non solo, il Consiglio comunale cittadino ha approvatola riduzione dell’80 per cento dell’Osap, la tassa di occupazione degli spazi pubblici e plateatici per i mesi invernali.

di Alessandro Cesarato

Dopo il successo del “black friday” grandi speranze per il periodo delle Feste

Dopo il successo del “black friday” grandi speranze per il periodo delle Feste

“ Ringraziamo i tantissimi che hanno scelto Padova come capitale dello shopping”

Natale 2014 con il presepe viven-te. In occasione del decimo anni-versario dell’unità pastorale, che

oltre al capoluogo comprende anche le frazioni di Cambroso, Santa Margherita e Rosara, i parrocchiani delle quattro co-munità hanno deciso di mettere insieme le forze per dar vita ad una rappresenta-zione della Natività.

“Già da un paio di mesi - spiega don Michele Fanton - una ventina di volontari si sono messi all’opera per co-struire la struttura che è stata ricavata nello spazio verde, messo a disposizio-

ne dal Comune, che si trova sul retro della vecchia scuola elementare. Le rappresentazioni inizieranno la vigilia di Natale dopo la messa. Le altre date in calendario sono: 26, 28 dicembre e 1 e 4 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30: In occasione dell’Epifania ci saranno anche i Re Magi che in processione dalla chie-sa raggiungeranno il presepio.

“Siamo molto lieti - commenta il vice sindaco Nicola Frison - di ospitare questo evento. Già nella celebrazione dell’anniversario dei 10 anni dell’unità pastorale avevamo espresso la nostra

sincera ammirazione per questo tra-guardo, segno di umiltà e maturità, e il nostro supporto per attività che rafforzi-no la coesione fra la nostra popolazio-ne. Il Comune darà il suo patrocinio e la massima disponibilità per la diffusione dell’evento”.

Nel giorno dell’Epifania in program-ma anche la presenza in centro di mer-catini in modo da concludere al meglio le festività natalizie.

Codevigofrazioni e capoluogo hanno allestito il presepe vivente, in arrivo anche i re magi

A.C.Il presepe vivente di Codevigo

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L’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro.Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più

eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualitàdi germana urbani

IsabellaNinfea Adria

“Secondo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono

l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

PieraArte della Tavola Piove di Sacco

“Per un regalo d’effetto che arricchisca le ta-vole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza,

le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cene-rentola, una favola in edizione limitata. Per chi inve-ce ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

RossellaMela Rossa Mira

“Un gioco per i più piccoli è sempre graditis-simo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il

Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a ma-neggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.

Maria StellaStil Bimbi Porto Viro

“Quest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda.

L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

GiancarloEkle Conselve

“Regalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro con-siglio è scegliere tenendo conto che la stagione non

è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bel-lo. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

Continua alla pagina seguente

Shopping di Natale: i consigli degli esperti

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Natale CompagnoEnoteche Piave Spinea

“Sul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunel-lo, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle

bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

LauraArgenteria Touch Conselve

“Quest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando

molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

MichelaFratelli Magagna Carni

Cartura

“Credo che se si decide di regalare del cibo, si debba sceglie-re solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conosce-

re la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

Michele RagazzoMi.Ko, parrucchiere

uomo-donna Robegano

“Se un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare

ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Tor-na alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

Roberto PeronSunline & Beauty Vigonza

“Cosa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento

viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.

Ivano e Manola Bruggin

La Gusteria Miranese

“Il trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la

presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consiglia-mo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esem-pio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

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segue dalla pagina precedente

Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un ogget-to, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione peggy guggenheim

“AZIMuT/h. CONTINuITÀ E NuOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

32 Cultura

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34 Cultura

Si chiama Monica Garavello e in questi giorni è l’attrice più famosa della bas-sa padovana. Trentasei anni, originaria

di Este, Monica ha avuto una parte nel film di Antonello Belluco “Il Segreto di Italia”. Una pellicola presentata a Roma e poi a Padova, con la partecipazione di Romina Power. Ispirato a fatti realmente accaduti nella primavera del 1945 , a deposizione delle armi avvenuta, Codevigo vive la guerra solo dopo la liberazione. Il dramma di una famiglia in quello che è stato l’eccidio di Co-devigo commesso dai partigiani comunisti vissuto attraverso gli occhi e i sentimenti di una giovane ragazza: Italia. Monica ci rac-conta la sua esperienza.

Monica qual è stata la tua parte nel film?

“Io interpreto Corinna Doardo, una ma-estra che a 39 anni è stata torturata barba-ramente, rasata, fatta sfilare pubblicamente e poi uccisa. Di fatto non è la protagonista, ma è un personaggio che aumenta moltissi-mo il carico emozionale”.

Come ti sei avvicinata al mondo cine-matografico?

“Io sono originaria di Este e ho frequen-

tato il liceo linguistico a Monselice, poi però ho studiato teatro anche se la mia vera aspi-razione era fare l’attrice. Così ho iniziato a seguire corsi di specializzazione passando dal teatro l’Avogaria di Venezia, la scuola Giovanni Poli e altre sedi teatrali a Londra e New York”.

Qual è stato secondo te il momento della “svolta”?

“Ho fatto diversi spettacoli, ma ricordo con piacere “Ora e Veglia, il silenzio e la neve”. Si trattava di uno spettacolo di gran successo dove interpretavo il ruolo di una ragazza partigiana che viene uccisa dai na-zisti. In pratica quindi una storia quasi oppo-sta a quella raccontata nel film “il Segreto di Italia”.

Cosa ti ha trasmesso questo film?“Fare l’attrice ti allarga le vedute. La

ragione non è mai solo da una parte. Nel primo caso è morta un’eroina che si batteva per la libertà mentre nella seconda storia si trattava di una maestra che non aveva fatto nulla di male”.

Come ti sei trovata a ricoprire ruoli così drammatici?

“Quando voglio sdrammatizzare dico

che vado sempre a finire male! Ma scherzi a parte, devo dire che non è semplice fare parti così coinvolgenti sotto il profilo emoti-vo. Se non ti cali a pieno nella parte rischi di non essere credibile e di conseguenza di non interpretare bene la parte”.

Nel dietro le quinte siete tutti tristi quando recitate scene tragiche?

“Beh, ovviamente no. Almeno... non sempre. Nel set accade di tutto e gli attori cercano di isolarsi per riuscire a calarsi nei panni del loro personaggio. Questo significa che mentre qualcuno si dispera magari c’è chi sorride. E’ normale cercare di distaccarsi dagli altri. In ogni caso serve del tempo per riuscire ad isolarsi”.

Cosa consigli a chi si vuole avvicinare a questo mestiere?

“E’ un lavoro difficilissimo. E’ difficile perfino fare i provini, figuriamoci poi riuscire ad avere una parte. Bisogna farsi conoscere e poi ovviamente sperare che capiti l’occa-sione giusta dove è disponibile una parte compatibile con le proprie caratteristiche. Per riuscire ad arrivare al ruolo che ho avuto, ho atteso due anni tra un provino e l’altro”.

Come vedi la bassa padovana sotto

l’aspetto cinematografico?“Il cinema dovrebbe essere più incenti-

vato nonostante il periodo storico. Il nostro territorio è ricco di storia e di poesia”.

Chi ti ha sostenuto in questi anni di impegno formativo e lavorativo?

“Per prima devo ringraziare la mia fami-glia che mi ha sempre sostenuto nonostante le titubanze iniziali. Ma voglio ringraziare anche chi mi ha ostacolata: il loro atteggia-mento mi ha spronato ad andare avanti per dimostrare che si sbagliavano”.

di Emanuele Masiero

E’ uno dei volti simbolo del film di Belluco sull’eccidio di Codevigo

Il personaggio Ha studiato a Monselice e si è poi dedicata alla recitazione

Monica sul grande schermo

Monica Garavello

L’ultimo film di Antonello Belluco par-la della bassa padovana. Si intitola Il Segreto di Italia ed ha già fatto

discutere, suscitando anche alcune pole-miche. Ispirato a fatti realmente accaduti nella primavera del 1945, a deposizione delle armi avvenuta, Codevigo, paese della bassa padovana, vive la guerra solo dopo la liberazione. Il dramma di una famiglia in quello che è stato l’eccidio di Codevigo commesso dai partigiani comunisti vissuto attraverso gli occhi e i sentimenti di una giovane ragazza: Italia. “Con questo film non abbiamo voluto fare una rievocazione storico-ideologica di un eccidio avvenuto nel nostro paese subito dopo la deposi-zione delle armi nel 1945 – spiegano i produttori - Non è neppure un documento di indagine che voglia tracciare una linea di demarcazione tra “buoni e cattivi”. Si è voluto invece indagare gli stati d’animo individuali e i sentimenti della comunità in cui questi fatti terribili realmente accaddero. Abbiamo raccontato una storia forte, d’a-more e di persone che furono raggiunte da una morte violenta, indiscriminata, propo-nendoci di capire e far rivivere il loro tragico percorso umano”.

il film “Il segreto di Italia”sentimenti sullosfondo del dramma

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE Il vIllAggIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

36 Sport

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE Il vIllAggIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

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Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

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Se la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così

ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto appo-sta per girarci dei fi lm a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei rifl ettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografi ca ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del fi lm “Notte senza fi ne” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un fi lm sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidon-na mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone.A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazio-

ne dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ov-vero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manife-stazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di even-ti. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre fi glio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimi-tero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografi ca dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritro-vata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografi co). L’appendice sarà de-dicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro.

L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emi-granti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato

Continua alla pagina seguente

LA CITTADINA CARA AL PALLADIOE A LUCREZIA GONZAGA

E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETEIN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALEDEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI

ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLOALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE

MA NON MANCHERANNO EVENTIPIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI

MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICIE RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ

C’È PURE UNA MOSTRADI VECCHI FERRI DA STIRO

Natale a Fratta luminarie sulla storia

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli

austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione

“le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con

uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa

BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due

iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

polesine

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“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consilia-re del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro stori-co la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre.

Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e fi lare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia am-bienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Frat-ta va fi era per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inau-gurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-

giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno.

Non di sola storia sarà comunque con-dito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Na-tale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari rifl ettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante

le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fi -delizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura.

Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Pao-lo è in programma un grande concerto di Natale.

Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e na-turale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momen-to più atteso, e qui anche l’aristocratica Frat-ta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Nata-le con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.

IL FASCINO DEL MULINO

Non v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove fi nirono i carbonari arrestati per

cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta inte-ressanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confl uenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografi co.

Natale a Fratta luminarie sulla storia

POLESINE

3Sì, viaggiare

segue dalla pagina precedente

39Sì, viaggiare

Page 42: Conselvano nov2014 n141

1 Concerti e non solo

gran Teatro geox di padova, 11 dicembre 20142cellos

Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop.Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che

ha chiamato in mol-ti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufi lm “Elton John – The Million Dollar Piano”.

N e l l ’ u l t i m o disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisita-zione di “Highway to Hell” degli AC/DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianofor-te Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di tele-spettatori, l’attrice Naya Rivera in “Su-permassive Black Hole” dei Muse e

Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ov-viamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac.

Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pub-blico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.

15 gennaio pADOvA – gran Teatro geoxposticipato a gennaio 2015 il concerto di anastacia a causa di una forte laringite

Ripianifi cate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014.

Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata pro-prio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto.

Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour ita-liano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture.

Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURREC-TION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti”

QUESTE LE NUOVE DATE del 201511 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE

– ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox

verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014cassandra Wilson, la signora del Jazz

Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infi nità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce uffi ciale del M-Base Collective.

Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la fi rma per la storica Blue Note: il repertorio diven-ta più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop.

Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto

con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

in veneto eventi

MILLE E ANCORA MILLE...pagina a cura di graziano edi corazza

“50 anni di rocK: 1964 / 2014” nuovo aggiornamento ed ebooK a dicembre 2014

e libro in inglese nel 2015

Graziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”.

Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015.

“Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.”

Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato.

E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo

“50 YEARS of ROCK”.Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a

scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage).

Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 con-certi, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock.

Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elen-ca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.

Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

1141

Nella foto il chitarrista Filippo Piva

ed il bassista Luca Belloni

40 Concerti e non solo

Page 43: Conselvano nov2014 n141

Damy Cucciolo di circa 3-4 mesi, taglia media contenuta, circa 12-15

chili. Ancora cuccioli non voluti ed abbandonati

a causa della mancata sterilizzazione. Questo maschietto aspetta una famiglia che lo voglia

adottare.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - 3289620233

Oliver Maschio di 3 mesi circa. Futura taglia grande, 25 Kg circa, ultimo di 5 fratellini. Sembra che nessuno si interessi a lui. Oliver è una meraviglia tutta bianca. Futura taglia Labrador, dal carattere socievole. Passate in rifugio e venite a vederlo.

Diesel Maschietto piccolo, circa 5-6 kg, circa 3 anni. Sembra un volpinet-

to, tutto peloso e tanto piccino. E’ stato legato ad un distributore

in tarda serata! Ora Diesel cerca casa ed affetto.

Il suo carattere è tranquillo e buono.

Jack Un anno, maschio, taglia media contenuta, circa 15 kg.

Jack ha una storia di abbandono tormenta-ta. Ora è un ospite fi sso a.p.a in cerca di casa. Carattere buono, equilibrato, adatto

per tutti i contesti familiari. Se cerchi un peloso d’amare Jack è perfet-to. Saprà ricambiare in modo esagerato il

bene che gli vorrai.

Argo Bassottone maxi, maschio. Circa 3-4 anni recuperato in un maneg-gio, visibilmente disorientato. Argo è un peloso tranquillo, non aggressi-vo e molto denutrito. Moltissimi visitatori del rifugio lo ignora-no. Argo non è un peloso bellissimo, ma ha un carattere d’oro. Cerchiamo una persona che apra il suo cuore e vada oltre al fatto estetico!

Nino Cucciolo maschio bellissimo, circa 2-3 mesi, futura taglia medio-contenuta. Max 15 kg. Questo cucciolo è penalizzato, gli manca

un pezzettino di zampetta. Davanti Nino è un cucciolo normalissimo e fa esattamente tutto quello che fanno i suoi 2 fratellini. Cerchiamo

qualcuno che gli voglia bene, anche con la sua piccola imperfezione.

Simba Maschio, di circa 2-3 anni. taglia medio-contenuta, circa 15-18

kg. Carattere un po’ schivo, diffi dente. Non dà confi denza subito alle persone,

ma dopo capisce che si può fi dare e si lascia coccolare. L’inverno è arrivato

vogliamo lasciare che soffra dentro una gabbia? Cerchiamo una famiglia

amorevole.

Maya Femmina, sterilizzata, circa 8 kg, 2 anni. Carattere peperino e un po’ diffi dente. Maya nei 2 anni della sua vita è stata un pacchetto postale. Spostata da una famiglia all’altra comprese pensioni di ogni tipo. Per Maya serve un posto sereno ed equilibrato. Basterebbe solo un po’ di pazienza e Maya diventerebbe la compagnia ideale.

prossimamente: i consigli dell’esperto

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Jack. Mini cagnetto maschio giovane circa 2 anni tg piccola circa kg. 10 forse meno. Questa meraviglia è arrivato all’a.p.a dopo avere vissuto l ‘abbandono. I volontari non hanno storia ,ma vorrebbero scrivere la parolina magica nel suo appello. Per jack cerchiamo una famiglia tutta per lui che lo ami e lo coccoli come un fi glio.

Italia. Femmina taglia media circa kg.20 4-5 anni Carattere buono e molto coccola. Italia ha un passato

da scordare ed un futuro da scrivere. Oggi avrei voluto fare delle foto legata a qualche palo per intenerire il

cuore di alcune persone, ma non avrebbe senso Guardate i suoi occhi e vi perforeranno il cuore

ugualmente.

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Page 44: Conselvano nov2014 n141

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Purtroppo, quando si rimane vittima di un incidente stra-dale le conseguenze non sempre si traducono in un lieve danno alla salute (vedi il colpo di frusta). Infatti, nono-

stante norme sempre più severe per chi si mette alla guida, non tende a diminuire la percentuale di sinistri dai quali deriva-no gravi lesioni invalidanti alle persone coinvolte. Ovviamente, il danneggiato grave che non abbia una piena responsabilità nella realizzazione dell’incidente avrà diritto ad essere risarcito. Tuttavia, una volta accertata la natura della lesione ed i postu-mi ad essa connessi, bisognerà quantifi care correttamente il danno che, rispetto alle microlesioni, richiederà un maggiore impegno e conoscenza della materia. Come prima cosa, il macroleso (persona che ha subito gravi lesioni) avrà diritto ad ottenere il cd. danno non patrimoniale (Corte Cass. Sez. unite nn.26972;26973;26974;26975 del 2008), che si suddivide in due sottovoci: invalidità permanente e inabilità temporanea. Per determinare l’ammontare di queste fi gure si dovrà far riferimento alle Tabelle risarcitorie adottate dal Tribunale di Milano, che vengono aggiornate di anno in anno (Corte di Cass. Civ. ord. n. 134/2013). Queste

Incidente stradale: il risarcimento delle lesioni gravi

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Talvolta le parti chiedono l’intervento dell’avvoca-to solo dopo la sottoscrizione del preliminare. Il contratto preliminare viene spesso sottovalutato;

invece esso costituisce una fase fondamentale delle trattative, di cui la stipula del contratto defi nitivo è solo la conclusione: è già con il preliminare che le parti assu-mono una serie di doveri ed obblighi reciproci.

Gli elementi essenziali tipici del contratto (il con-senso delle parti, l’esatta indicazione dell’immobile con dati catastali, il prezzo e l’eventuale consegna all’ac-quirente di una fi dejussione per gli immobili in corso di costruzione), possono essere integrati da ulteriori clausole accessorie che, pur non essenziali, sono di ri-levante importanza: ad esempio la data di consegna dell’immobile, che potrebbe essere posticipata rispetto al contratto defi nitivo per esigenze del venditore, che a sua volta debba acquistare una nuova casa; gli im-pianti, per i quali è opportuno fi n dal preliminare che venga disciplinata la condizione e conformità; i diritti di prelazione eventualmente esistenti sull’immobile,

che dovranno essere rispettati; la conformità catastale delle planimetrie e dei dati catastali, per i quali si potrà prevedere espressamente l’aggiornamento a spese del venditore qualora non esatti; la regolarità edilizia degli immobili.

Da non sottovalutare poi la disciplina delle spese condominiali: l’acquirente è obbligato, solidalmente con il venditore, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente; pertanto è opportuno che venga previsto l’obbligo di dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese.

Può essere consigliabile regolamentare l’intervento in assemblea per la delibera di spese straordinarie. Infi -ne è opportuno svolgere prima della sottoscrizione del preliminare una serie di accertamenti a garanzia della libertà dell’immobile da formalità pregiudizievoli (ipote-che, pignoramenti, servitù, ecc.).

Prima della sottoscrizione quindi è consigliato rivol-gersi ad un professionista per la verifi ca della corretta regolamentazione degli interessi delle parti.

Il preliminare di compravendita di immobili

diritto immoBiliare

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E’ frequente, in ambito familiare, che i genitori per-mettano ad un fi glio/a che si sposa, di utilizzare in forma gratuita un immobile di loro proprietà. Nella

maggior parte dei casi le parti, forti dei legami affettivi, non sottoscrivono un contratto e pertanto non prevedono né regole né durata dell’utilizzo. Tale contratto anche se non redatto in forma scritta si considererà concluso con la semplice consegna o messa a disposizione dell’im-mobile. La iniziale fi ducia reciproca con la conseguente mancata regolamentazione dei rapporti contrattuali po-trà divenire nel tempo fonte di confl ittualità.

Andiamo ad esaminare una delle più frequenti ipo-tesi.

Cosa accadrà al contratto di comodato gratuito (non scritto) per uso della famiglia in ipotesi di separazione della coppia? Potrà l’immobile dato in comodato gratu-ito dai suoceri essere assegnato alla nuora o al genero che ivi vivrà con i fi gli minori o maggiorenni, non eco-nomicamente autosuffi cienti? In caso di assegnazione

dell’abitazione quanto durerà il diritto della nuora o del genero di abitare gratuitamente in tale alloggio? Quan-do potranno i suoceri rientrare in possesso del loro immo-bile? Le questioni di cui sopra, in passato non trovavano una soluzione univoca, ora si va sempre più affermando un orientamento preciso. Il coniuge, con cui vivranno i fi gli minori o maggiorenni non economicamente auto-suffi cienti, ha diritto all’assegnazione della casa, anche qualora la stessa sia stata concessa in uso gratuito dai suoceri come casa familiare.

Tale diritto persisterà sino a quando i fi gli maggioren-ni non saranno divenuti economicamente autosuffi cienti.

Per contro la legge tutela i concedenti l’uso gratu-ito prevedendo, in ipotesi di sopravvenuto urgente ed imprevisto bisogno, il diritto di chiedere la restituzione immediata dell’immobile. Numerose sono le questioni che si palesano nella pratica, il contratto di comodato gratuito non deve essere sottovalutato, è auspicabile l’intervento preventivo di un esperto.

AVV. ALBERTA GARBIN

Comodato gratuito di un immobile e crisi della famiglia

DIRITTO DI FAMIGLIA

Chi è vittima di un incidente stradale ha diritto al risarci-mento dei danni. Ciò può apparire banale, ma in realtà le voci di danno che possono essere risarcite non sono

così scontate. I danni che trovano ristoro nel nostro ordina-mento sono essenzialmente di due tipologie: il danno patri-moniale e il danno non patrimoniale. Il danno patrimoniale a sua volta può essere diretto o indiretto. Nella prima categoria, vi rientrano tutti quei pregiudizi che incidono direttamente sulla sfera patrimoniale del soggetto leso: i danni arrecati alla vettura, il rimborso delle spese mediche, delle spese soste-nute per il noleggio di un’auto sostitutiva, i ratei del bollo auto e dell’assicurazione. Sono invece indiretti quei danni che incidono sulle aspettative di guadagno del danneggiato: si pensi ai giorni di malattia nei quali non si sia potuto fruire degli straordinari o dei buoni pasto, oppure, nel caso di lavo-ro autonomo, non si sia prodotto reddito o questo sia stato inferiore. Rientra nel danno patrimoniale anche il c.d. fermo tecnico, ovvero la mancata fruizione del veicolo per il tempo occorso per la riparazione nonché il deprezzamento commer-ciale dell’auto incidentata.

Il danno non patrimoniale si presenta come la categoria

più delicata, che impone una attenta attività di valutazione ed è per questo che è importante affi darsi a professionisti preparati. Rientrano in quest’ambito il danno biologico, il danno morale e il danno esistenziale. Il danno biologico è la lesione all’integrità psico-fi sica suscettibile di una valutazione medico-legale e si distingue in danno biologico temporaneo e permanente. Quello temporaneo solitamente coincide con i giorni di malattia certifi cati dal medico curante, quello per-manente è la diminuzione cronica di una propria funzione psico-fi sica (ad esempio, il classico colpo di frusta solitamente è quantifi cato in un 2%).

Il danno morale consiste nella sofferenza psichica, nel turbamento e nelle ansie patite a causa di un incidente strada-le; esso, secondo la Giurisprudenza, spetta in tutti i casi in cui venga leso un diritto costituzionale protetto, come appunto quello alla salute. Il danno esistenziale si riferisce invece a quei cambiamenti nello stile di vita che il sinistro e le lesioni da esso conseguite hanno comportato nel quotidiano del sogget-to leso. L’aver cambiato abitudini, il non poter più praticare lo stesso sport, aver perso la serenità familiare sono tutti aspetti suscettibili di una valutazione economica a fi ni risarcitori.

AVV. STEFANIA CESTARI

I danni risarcibili a seguito di un sinistro stradale

DIRITTO D’IMPRESA

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Tabelle hanno il vantaggio di considerare già al loro interno anche la componente del danno morale che, nonostante non sia più stato risarcito separatamente per qualche anno (si pensava che esso rientrasse nella nozione di danno non patrimoniale), oggi è tornato ad essere una fi gura autonoma. Oltre al “morale”, il macroleso potrebbe avere diritto anche alla cd. personalizza-zione del danno, qualora riesca a provare che le lesioni subite abbiano determinato, sotto il profi lo esistenziale, uno “stravolgi-mento” peggiorativo delle proprie abitudini di vita. Meritevole di apprezzamento è anche il danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa. Difatti, il danneggiato che sia in grado di dimostrare in maniera effettiva che, per il futuro, avrà una diminuzione delle sue entrate economiche da lavoro, avrà il diritto di essere risarcito anche per tale pregiudizio. Da ultimo, nella scala dei danni risarcibili, vi è il cd. danno patrimoniale (si parla anche di danno emergente) in sé e per sé inteso, vale a dire l’effettiva diminuzione del patrimonio subita a causa dell’incidente. In tale categoria, ad esempio, è compreso il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per le cure del caso e considerate congrue a seconda della lesione riportata.

La Legge di Stabilità 2014 (Legge n. 147/2013) ha istituito l’Imposta Unica Comunale (IUC) che ha il compito di riunire in un’unica tassazione le imposte relative al possesso di immobili

e quelle dedicate all’erogazione e alla fruizione dei servizi comunali.La IUC si compone di tre imposte:- IMU (Imposta Municipale Unica relativa al possesso di immo-

bili, escluse le abitazioni principali non di lusso)- TASI (Tassa Annuale sui Servizi Indivisibili relativa all’abita-

zione principale)- TARI, (Tariffa Rifiuti)l’IMU si applica sulle seconde case, sulle case considerate di

lusso (categoria catastali A/1, A/8 e A/9) anche se prima casa, fabbricati e alle aree fabbricabili. L’IMU è a carico del proprietario de-gli immobili; il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi; l’ex coniuge affidatario della casa coniugale; il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria. L’aliquota di base è pari a 0,76% e i Comuni possono aumentarla fino a raggiungere il tetto di 1,06%. La prima rata IMU si paga entro in 16 giugno, mentre la seconda entro in 16 dicembre. La TASI è destinata a

sostenere le spese dei Comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l’anagrafe. Deve essere pagata sia dal proprietario che dal detentore dell’immobile (ad esempio inquilini in affitto); ogni Comune avrà il compito di stabilire la distribuzione dell’ aliquota tra eventuale locatore e locatario, tenendo conto che la somma delle aliquote stabilite dai comuni per IMU e TASI non può superare il limi-te di 1,14% complessivo. Per il 2014 le scadenze sono le seguenti:

- 16 giugno per i Comuni che hanno deliberato entro il 31 maggio

- 16 ottobre per i Comuni che hanno deliberato entro il 10 settembre

-16 dicembre per tutti gli altri Comuni.La TARI è destinata a finanziare i costi di raccolta e smalti-

mento dei rifiuti e deve essere pagata da chi utilizza gli immobili che producono rifiuti urbani, per i quali opera il servizio di raccolta e smaltimento. Ogni Comune stabilisce le proprie tariffe. La TARI si paga in un minimo di due ed un massimo di quattro rate, a seconda dei Comuni. La prima rata è fissata per tutti al 16 giugno.

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Hotel Golf: Festa della vigilia (30/12/2014), Buffet di gala di S. Silvestro e musica dal vivo per salutare l’anno nuovo ballando Hotel Park: Festa della vigilia (30/12/2014), Cena di S. Silvestro servita alla vista del lago con musica dal vivo Terme 3000: Hotel Livada Prestige: cena di gala servita (antipasti) e buffet con piatti del Prekmurje Terme Ptuj: Cena di S. Silvestro servita per buongustai a all inclusive alla piscina (incluse bevande selezionate!), Musica da ballo, Brunch di

Capodanno (01/01/2015) Terme Radenci: Degustazione di vini e spumanti selezionati (31/12/2014 mattina), S. Silvestro con programma musicale e capolavori

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L’Editoriale

Nonostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ ecce-zione della sfera riproduttiva,per

molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista bio-fi siologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”.

Questo ha fatto sì che le speri-mentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne.

L’ attenzione alle donne è stata confi nata,possiamo dire fi no agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle defi nendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella.

E’ nel 2001 infatti che viene rico-nosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologico-sessuali che studiando le diverse manife-stazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fi siopatologia diversa nei due ses-si, ne tiene conto ai fi ni della diagnosi e della terapia.

Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

di Francesco Noce*

lA MedIcINA dI GeNere verso lA terApIAAd persoNAM

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

continua a pag.

Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversifi cate

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I denti hanno fallito l’adattamento

a pag. 48

I tranelli della dieta

a pag. 47

Nuove frontiere in chirurgia protesica

a pag. 48

Page 48: Conselvano nov2014 n141

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È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

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L’Editorialesegue da pag.

Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra so-stanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche mag-gior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale.

La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una mag-giore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintoma-tologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di infl uenza che traggono in inganno e infi ne arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa.

Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna.

La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabo-lica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infi ammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue.

Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentua-le che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumen-ta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini.

Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi.

Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela effi cace solo nella prevenzio-ne dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via.

Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla dif-ferenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per confi -gurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam.

L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

lA MedIcINA dI GeNere verso lA terApIA Ad persoNAM

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di Francesco Noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

segue da pag. odoNtoIAtrIA, lA storIA e le NorMe IN MAterIA

di Dott. Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo

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L’intervento

Il codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata

e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista.

L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi dentarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’o-dontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano.

La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conse-guita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute.

A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere de-bellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri.

*Presidente dentisti Rovigo

AtteNzIoNe All’esercIzIo AbusIvo dellA professIoNe!di Dott. Bruno Noce*

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Dr. a.Nanni Rosolia - Dott.sa Flori Fadellicentro di Psicologia cognitiva e comportamentaleVia g.Matteotti 79, conselve PdTel. 3455698160 [email protected]

training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fisica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno finalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fin da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima.

Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagi-ne continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comporta-menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a con-trollare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fisici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo.

Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affiancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato?

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Si può dire che la sordità sia una pa-tologia che oggi, nel nostro Paese, fa molto più “rumore” che in pas-

sato. E’ infatti la più diffusa fra le malattie che colpiscono gli organi di senso e in Italia interessa il 12% della popolazione totale. La sordità è associata in genere a persone adulte, ma si tratta di una patologia che colpisce in maniera diffusa fin dalla nascita.

Chi ha un problema di udito non è sordo: la sordità è la perdita totale dell’udito e riguarda solo casi rari. Il più delle volte ciò che si verifica è un semplice abbassamento dovuto all’età: l’udito c’è, ma è solo un po’ più debole. La questione non è solo terminologica: questa errata convinzione porta a negare il disturbo di udito, minimizzarlo, nasconderlo, “far finta di niente” e, assai peggio, a trascurarlo. Le conseguen-ze? La vergogna a chiedere di ripetere. Il timore che gli altri siano pronti a prenderci in giro, l’insicurezza negli incontri con gli amici; tutto questo non fa altro che accentuare l’iso-lamento evitando le quotidiane conversazioni e relazioni.Bisogna vincere ogni diffidenza

Il primo passo è prenotare un controllo dell’udito presso un centro acustico Dimensione Udire. Se il controllo rivela un calo dell’udito, lo specialista valuterà la situazione e ti consi-glierà la soluzione più adatta a te. Ogni soluzione è perso-nalizzata, per garantire il massimo livello di soddisfazione in ogni situazione di ascolto. Gli apparecchi acustici proposti da Dimensione Udire, infatti, sono molto piccoli, dal design pia-cevole e allo stesso tempo potenti. Proprio per le dimensioni ridottissime, possono anche essere nascosti nelle stanghette degli occhiali, posti dietro i padiglioni auricolari oppure nel

la sordità non si vede: è riconoscibile solo al momento di comunicare!

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condotto uditivo, risultando quasi prati-camente invisibili. Consentono un ascolto chiaro e naturale, adattandosi alle differenti situazioni di ascolto, sonore ambientali.Il “fattore umano” dei centri acustici Dimensione Udire

Se si avverte un disturbo all’udito non si deve esitare a chiamare uno dei centri Dimensione Udire più vicini. Ritardare o non correggere tempestivamente la disabilità uditiva può comportare danni irreversibili.

I professionisti specializzati di Dimensione Udire sono di-sponibili ad effettuare un controllo dell’udito completamente gratuito. Svolgono da oltre 30 anni l’attività di prevenzione e cura dei problemi dell’udito.

Ma è la qualità della relazione audioprotesista-paziente, cioè il fattore umano che contraddistingue e garantisce il suc-cesso e il maggior beneficio della riabilitazione uditiva nei centri Dimensione Udire. In modo personale e specifico ogni paziente riceve una assistenza continua, fatta di dialogo, costruita attraverso un’adeguata informazione anche con i fa-miliari. Viene programmato il percorso rieducativo, tutelando il bene del paziente, il benessere fisico e relazionale, nell’os-servanza delle norme e standard etici, della promozione dei diritti della persona in cura, guidando nella scelta audioprote-sica più adatta alle esigenze e allo stile di vita.

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fluenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere alla propria erborista di fiducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fluenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

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Nella pratica quotidiana in studio mi accorgo che molto spesso vi è molta confusione

nell’uso di un termine rispetto ad un altro, inoltre molto spesso non vi è nemmeno una vaga idea di cosa sia successo alla propria schie-na!

Lombalgia e lombosciatalgia sono termini generici che indicano il distretto dove si manifesta un dolore, tutt’altra questione è capire quale sia il problema e dove questo sia! infatti si ha la percezione del dolore solamente dove troviamo un recettore sufficientemente sti-molato. Questo vuol dire che se ho un dolore localizzato alla schiena non necessariamente il problema risiede nella schiena, infatti una lombalgia può essere dovuta a numerose cause, per esempio restando nell’ambito delle disfunzioni senza rientrare nella patologia vera e propria:− blocco della mobilità vertebrale− blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica);− irritazione di un nervo (sciatico, femorale);− disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, caviglia/piede;− disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizzazione della colonna);− attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoi

lombalgia, sciatalgia, ernia… ma quanta confusione con questi termini!

Dott. Fabio gomieroFisioterapista specializzato in terapia manuale ed osteopatiaVia XXV aprile 2a camponogara (Ve)3478137789

Il dr. Fabio Gomiero

deo, fissazione del rene, conge-stione pelvica);− aderenze cicatriziali (taglio ce-sareo, appendicectomia);− densificazioni muscolo-fasciali− stile di vita del paziente (lavoro, postura, alimentazione, stress...)

Ma cosa si può fare quando compare un’ernia?

L’ernia di per se è trattabile di-rettamente solo chirurgicamente, con la terapia manuale si possono esclusivamente trattare le disfun-zioni che si instaurano a causa

dell’ernia. Molto spesso l’ernia viene degradata dal si-stema immunitario (il “rientro” dell’ernia) ma a volte purtroppo questo non succede. Con il trattamento delle disfunzioni è possibile quindi ripristinare la funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico in quel distretto, per-mettendo così all’organismo di compensare la lesione discale e fare in modo che questa diventi asintomatica.

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Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

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- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

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L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

suggerimstaFrutta e verdura sono edi Antiossidanti

Dr. lorenzo VecchiatoMedico chirurgo - odontoiatraVia Roma, 147 - 30038 spinea (Ve)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

vecchiato

6

Il Dott. Guido Bruno Boldrin ci spiega come cer-te convinzioni comuni riguardo ai denti siano in realtà errate, e in certi casi portino, seppur

in buona fede, a comportamenti dannosi per la salute stessa della bocca.

Lo spazzolino duro funziona meglioE’ opinione comune che uno spazzolino con

le setole dure sia in grado di rimuovere meglio la placca batterica. Falso. Lo spazzolamento dei denti con setole dure è una manovra traumatica e causa spesso recessioni gengivali nei punti in cui la gengiva è più sottile. In questi punti si sco-pre la radice del dente che spesso è causa di una eccessiva sensibilità bevendo o mangiando cibi freddi. E’ meglio usare uno spazzolino con setole morbide ed eseguire piccole e delicate manovre di spazzolamento posizionandosi pri-ma sulla gengiva e successimamente ruotando lo spazzolino verso la corona del dente.

Se le gengive sanguinano, meglio non usare fi lo interdentale e spazzo-lino

Al contrario di quanto si pensi, la causa del sanguinamento gengivale non è lo spazzola-mento, ma l’infi ammazione indotta dai depositi batterici della nostra bocca. E’ fondamentale ri-muovere meccanicamente la placca dentale per permettere alla gengiva di guarire. Evitando di spazzolare i denti, invece, i batteri resteranno a

contatto con la gengiva che non avrà mai modo di tornare sana.

E’ utile inoltre affi darsi alle mani esperte dell’igienista dentale che, con appositi strumen-ti, può rimuovere completamente tutti i depositi batterici, anche quelli sottogengivali.

L’apparecchio ortodontico è una cosa da bambini

Molte persone credono che la posizione dei denti possa essere corretta solo nei bambini. Falso. L’apparecchio ortodontico può essere por-tato ad ogni età e a questo proposito si possono utilizzare apparecchi estetici o addirittura ma-scherine trasparenti da indossare ogni giorno. La correzione della posizione dei denti e dell’occlu-sione non è solo un fatto estetico, ma gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio della nostra catena posturale.

I denti dei bambini non sono im-portanti

La salute dei denti da latte spesso non desta preoccupazioni perché, comunque, sono destina-ti a cadere. Niente di più falso. Essi giocano un ruolo fondamentale nel mantenere lo spazio e guidare l’eruzione dei denti permanenti. E’ bene curarne l’igiene per evitare l’insorgenza di carie. In questo caso è necessario curare rapidamente il dentino per evitare o posticipare il più possibile l’estrazione.

E’ importante sapere che a 6 anni spunta il primo molare permanente, senza far cadere nessun dente da latte. Questo necessita fi n da subito di un accurato spazzolamento per preve-nire l’insorgenza della carie. A questo proposito il dentista può sigillare il piccolo solco che si trova sulla parte masticante del dente, in modo da ot-tenere una superfi cie liscia e facilmente pulibile con il semplice spazzolino. E’ proprio questo punto del dente, infatti, che più facilmente si caria nei bambini.

Se non si mangia non c’è bisogno di spazzolare i denti

Falso. Lo scopo dello spazzolamento è quello di rimuovere la placca batterica, e non solo i residui di cibo. La nostra bocca, anche dopo la più accurata pulizia, è piena di batteri che nel giro di poche ore riescono a moltiplicarsi e a colonizzare nuovamente la superfi cie del dente. Il nutrimento dei batteri, infatti, non è costituito solo dagli zuccheri presenti in ciò che mangiamo, ma anche da tutte le sostanze deri-vate dal sangue che sono presenti nella saliva. Basti pensare che attraverso il nostro sangue è trasportato il glucosio (cioè uno zucchero) a tutte le cellule del nostro corpo. Bastano otto ore ai batteri della bocca per colonizzare inte-ramente la superfi cie dei denti, anche se non mangiamo niente.

Smascherando false convinzioni diamo utili consigli per la salute della bocca

5 miti da sfatare a proposito di denti

Certe convinzioni errate portano, seppur in buona fede, a comportamenti dannosi per la salute

Dott. Guido Bruno Boldrin

sTuDio DeNTisTico DR. guiDo BRuNo BolDRiNRoVigo - 45100 - (area Tosi) Viale l. einaudi, 24/int. 2 tel. 0425 475218

leNDiNaRa - 45026 (Ro)Viale santa sofia, 22 b/2Tel. 0425 642150

www.studiodentisticoboldrin.it

boldrin ok

Lo studio dentistico Vianello vi dá il benvenuto nell’era digitale presentando il sistema CAD/CAM (Computer-Aided design/Computer-Aided manufacturing), un

connubio tra impronta digitale e sistema di molaggio. In che consiste e che vantaggi ha questa tecnologia?

Con il sistema Sirona Cerec il nostro studio dentistico ed il laboratorio che vi è sito all’interno, presenta l’unica tecnologia che permette di ottenere restauri in cerami-ca integrale in una sola seduta, la precisione di questa macchina ci permette di realizzare restauri esteticamente perfetti.Grazie a questo sistema integrato di software impronta digitale e macchina di molaggio otteniamo ciò che più preme al paziente:diminuire il tempo di sedute estenuanti dal dentista.

Articolatori digitali , software per il disegno del sorriso programmi che ci proiettano in una nuova era dell’odon-toiatria, sostituendo i metodi di impronta tradizionali con paste e cucchiai, tanto tediosi per i pazienti.

Le applicazioni di questa tecnologia sono molteplici

con nuovi materiali biocompatibili e all’avanguardia.Sia-mo orgogliosi di essere i primi del nostro territorio ad offrire tale tecnologia. Studio dentistico Vianello e sistema CAD/CAM benvenuti nell’odontoiatria del domani.

la nuova tecnologia cad/cam nello studio odontoiatrico

studio DentisticoDott. lucio VianelloV.le Verona 3/a – sottomarinaTel./fax 041-401133Medico chirurgo [email protected] ulss 14

Per alcune ragione i denti, che sono la parte più dura del cor-po, sono anche la più vulne-

rabile, perché incapaci di adattarsi alla vita contemporanea.

Nel corso della vita i denti sono soggetti a normale usura con la masticazione.

Se la dieta comprende cibi fatti con materiali abrasivi il depe-rimento sarà più veloce.

Le superfi ci dei denti, in con-tatto tra loro, sono molto pulite, con cuspidi che si appianano e scompaiono.

Non può essere fatto niente per fermare il processo di erosio-

lo sapevate che ...hanno fallito l’adattamento!

Dott. claudio BovoVia Palladio, 10 - Monselice (Pd)Tel. 0429 74849 - cell.: 347 3759438email: [email protected] www.poliambulatoriopalladio.it

Di tutte le parti del corpo umano, i denti, sono gli ultimi a resistere alla civilizzazione

ne, mentre altre patologie possono essere curate o prevenute (es. carie…).Un’altra forma di attrito è causata da malattie para-dontali, che possono essere curate dal den-tista.I disturbi alle gengive, la maggiore causa di caduta dei denti, affl iggono il 90% della popolazione.

Possono svilupparsi delle anomalie durante lo sviluppo del dente nel periodo fetale o nell’infanzia: denti non formatisi bene, malamente posizionati, crescita di denti extra…Se per tutta la vita si mantiene un rapporto

costante con un dentista, le probabilità è quella di avere un buon funzionamento dei denti per tutta la vita.Alle lunghe è molto più economico del costo della negligenza, che comporta grande la-voro per rimpiazzare i denti perduti.

33

Il dentista, o meglio lo specialista in odontostomatolo-gia, non deve essere considerato solo un professionista in grado di restituire il sorriso o risolvere inattese si-

tuazioni di dolore. Deve piuttosto essere considerato un medico in grado di valutare nel suo complesso, l’intero apparato masticatorio e i tessuti che lo compongono.

Le statistiche riportano il tumore della bocca al se-sto posto nella classifi ca delle lesioni maligne; colpisce soprattutto l’età matura con un’incidenza che aumenta al di sopra dei 65 anni. Uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età.

Anche se alcuni studi pongono tra le cause delle le-sioni maligne del cavo orale, l’intervento del papilloma virus (lo stesso che interviene in alcune forme del tumore dell’utero), è fuor di dubbio che le cause principali sono principalmente rappresentate da fenomeni irritativi cronici. Il ruolo del tabacco, sia esso sotto forma di fumo o masti-cabile, dell’alcool e fattori irritativi locali, sono pertanto ri-tenuti i principali responsabili della comparsa delle lesioni.

Piccole lesioni rossastre, ma soprattutto bianche, pos-sono costituire la leucoplachia che rappresenta una prima forma di alterazione cellulare individuabile come lesione precancerosa.

Particolare attenzione va posta alle protesi siano esse protesi rimovibili che protesi fi sse. Una semplice lesione da decubito (protesi non ribasata e controllata almeno una volta all’anno) che all’inizio è in grado di lanciare i se-gnali d’allarme con una sintomatologia dolorosa, può con il tempo trasformarsi in qualcosa di molto più serio.. Nel

passato era in uso il ricorso a ventose o di aree protesiche in cui si creava un “vuoto” che consentiva una migliore ritenzione della protesi: in realtà provocando ischemia dei tessuti e possibili trasformazioni di natura tumorale (noti soprattutto i casi di tumore del palato duro).

Ma anche protesi fi sse incongrue, con margini debor-danti, sono in grado con una continua irritazione delle mucose circostanze (soprattutto la mucosa della guancia) di ingenerare trasformazioni cellulari che inducono nel tempo alla comparsa del cancro orale.

Certo, non tutte le lesioni rossastre, e non tutti i picco-li noduli che possono comparire nella bocca, sono forma-zioni pericolose. Ma è bene che tutte vengano valutate.

Non esistono cure mediche (se non come intervento secondario) che possono far scomparire una lesione tumo-rale del cavo orale.

Esiste solo la chirurgia. E sappiamo, o comunque pos-siamo immaginare, quanto devastante possa essere un intervento chirurgico radicale che interessi la lingua, o il palato; le labbra o il faringe.

E’ questo il caso più chiaro di come la forma migliore di terapia sia non già la cura in se stessa quanto la pre-venzione.

Il tuo dentista, medico e stomatologo, è in grado con mezzi semplici clinici che comprendono l’ispezione basata sull’esperienza, la palpazione della lesione ed, eventual-mente uno striscio o prelievo per scopi bioptici, di salvarti la possibili di relazioni sociali e, in molti casi, la vita.

E ricorda che una visita non costa nulla.

i tumori della bocca

Da quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini eser-cita la professione odontoiatrica: laureato in Me-dicina e Chirurgia e specializzato in Odontosto-

matologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Ro-vigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura mo-derna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confor-tevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incon-tro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considera-zione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.

Dott. Giuseppe BertoliniMedico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

Le statistiche riportano il tumore della bocca al sesto posto delle lesioni maligne; uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età

studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolinilargo cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

bertolini ok

Presso l’Ambulatorio Oculistico della Dottoressa Maria Grazia Crivellari, sito in via Contarini 39, vengono effettuate valutazioni ortottiche e tests

per individuare l’ambliopia.Queste valutazioni vengono eseguite in collabo-

razione con l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia, Dottoressa Elisabetta Piccolo.

L’Ortottista è il professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia a qualsiasi età, della pre-venzione delle anomalie muscolari e dei disturbi visivi in età scolare e pre-scolare, della rieducazione del pa-ziente ipovedente e inoltre partecipa alla prevenzione dell’astenopia (affaticamento visivo) che può colpire chi lavora al videoterminale.

La prima valutazione verrà eseguita dall’Oculista che valuterà il Visus ovvero “quanto” vedono gli occhi.

In seguito, nella valutazione ortottica verranno osservati i movimenti oculari ed eseguiti alcuni tests per capire se gli occhi “lavorano” assieme.

Quindi vengono instillate delle gocce con lo scopo (mediante la dilatazione della pupilla) di osservare il fondo retinico e bloccare la messa a fuoco (ottenendo cosi il difetto visivo reale).

E’ importante individuare un apparato visivo affet-to da disturbi nella prima infanzia (periodo plastico, entro i 5 anni) poiché verrebbero altrimenti compro-messe le informazioni che raggiungono il cervello causando possibili problematiche a livello di appren-dimento e rapporti sociali.

Una delle anomalie sensoriali più comuni è l’am-bliopia (occhio pigro).

E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10.

Attraverso i passaggi della visita sopra descritti,è possibile prevenirla o “curarla” attuando una terapia mirata a stimolare l’occhio che vede meno….

ambliopia o occhio pigroE’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi,in cui non si arriva a vedere 10/10

Dott.ssa Maria grazia crivellari oculistaVia contarini 39, 45014 Porto ViroVia Don Minzoni 13, 30014 cavarzereTel:0426 631629, cell: 3391337446

La Dott.ssa Maria Grazia

Crivellari

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Quando iniziare una psicoterapia?L’incontro terapeutico come processo di cambiamento

Dott. Fabrizio Boscolo - Psicologo, Psicoterapeutaadria: corso Vittorio emanuele ii, 5 Rovigo: Vicolo castello, 3e-mail: [email protected] cell. 329 1483038

Il Dr. Fabrizio Boscolo

Page 51: Conselvano nov2014 n141

99

Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana Bertanispecialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino - Via carrarese 66/6 Piove di saccoTel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

bertani ok

unix medica1 oK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

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Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

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Dr. lorenzo VecchiatoMedico chirurgo - odontoiatraVia Roma, 147 - 30038 spinea (Ve)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

vecchiato

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Il dentista, o meglio lo specialista in odontostomatolo-gia, non deve essere considerato solo un professionista in grado di restituire il sorriso o risolvere inattese si-

tuazioni di dolore. Deve piuttosto essere considerato un medico in grado di valutare nel suo complesso, l’intero apparato masticatorio e i tessuti che lo compongono.

Le statistiche riportano il tumore della bocca al se-sto posto nella classifi ca delle lesioni maligne; colpisce soprattutto l’età matura con un’incidenza che aumenta al di sopra dei 65 anni. Uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età.

Anche se alcuni studi pongono tra le cause delle le-sioni maligne del cavo orale, l’intervento del papilloma virus (lo stesso che interviene in alcune forme del tumore dell’utero), è fuor di dubbio che le cause principali sono principalmente rappresentate da fenomeni irritativi cronici. Il ruolo del tabacco, sia esso sotto forma di fumo o masti-cabile, dell’alcool e fattori irritativi locali, sono pertanto ri-tenuti i principali responsabili della comparsa delle lesioni.

Piccole lesioni rossastre, ma soprattutto bianche, pos-sono costituire la leucoplachia che rappresenta una prima forma di alterazione cellulare individuabile come lesione precancerosa.

Particolare attenzione va posta alle protesi siano esse protesi rimovibili che protesi fi sse. Una semplice lesione da decubito (protesi non ribasata e controllata almeno una volta all’anno) che all’inizio è in grado di lanciare i se-gnali d’allarme con una sintomatologia dolorosa, può con il tempo trasformarsi in qualcosa di molto più serio.. Nel

passato era in uso il ricorso a ventose o di aree protesiche in cui si creava un “vuoto” che consentiva una migliore ritenzione della protesi: in realtà provocando ischemia dei tessuti e possibili trasformazioni di natura tumorale (noti soprattutto i casi di tumore del palato duro).

Ma anche protesi fi sse incongrue, con margini debor-danti, sono in grado con una continua irritazione delle mucose circostanze (soprattutto la mucosa della guancia) di ingenerare trasformazioni cellulari che inducono nel tempo alla comparsa del cancro orale.

Certo, non tutte le lesioni rossastre, e non tutti i picco-li noduli che possono comparire nella bocca, sono forma-zioni pericolose. Ma è bene che tutte vengano valutate.

Non esistono cure mediche (se non come intervento secondario) che possono far scomparire una lesione tumo-rale del cavo orale.

Esiste solo la chirurgia. E sappiamo, o comunque pos-siamo immaginare, quanto devastante possa essere un intervento chirurgico radicale che interessi la lingua, o il palato; le labbra o il faringe.

E’ questo il caso più chiaro di come la forma migliore di terapia sia non già la cura in se stessa quanto la pre-venzione.

Il tuo dentista, medico e stomatologo, è in grado con mezzi semplici clinici che comprendono l’ispezione basata sull’esperienza, la palpazione della lesione ed, eventual-mente uno striscio o prelievo per scopi bioptici, di salvarti la possibili di relazioni sociali e, in molti casi, la vita.

E ricorda che una visita non costa nulla.

i tumori della bocca

Da quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini eser-cita la professione odontoiatrica: laureato in Me-dicina e Chirurgia e specializzato in Odontosto-

matologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Ro-vigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura mo-derna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confor-tevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incon-tro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considera-zione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.

Dott. Giuseppe BertoliniMedico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria

Le statistiche riportano il tumore della bocca al sesto posto delle lesioni maligne; uno screening è consigliabile già dai 45 anni di età

studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolinilargo cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

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Presso l’Ambulatorio Oculistico della Dottoressa Maria Grazia Crivellari, sito in via Contarini 39, vengono effettuate valutazioni ortottiche e tests

per individuare l’ambliopia.Queste valutazioni vengono eseguite in collabo-

razione con l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia, Dottoressa Elisabetta Piccolo.

L’Ortottista è il professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia a qualsiasi età, della pre-venzione delle anomalie muscolari e dei disturbi visivi in età scolare e pre-scolare, della rieducazione del pa-ziente ipovedente e inoltre partecipa alla prevenzione dell’astenopia (affaticamento visivo) che può colpire chi lavora al videoterminale.

La prima valutazione verrà eseguita dall’Oculista che valuterà il Visus ovvero “quanto” vedono gli occhi.

In seguito, nella valutazione ortottica verranno osservati i movimenti oculari ed eseguiti alcuni tests per capire se gli occhi “lavorano” assieme.

Quindi vengono instillate delle gocce con lo scopo (mediante la dilatazione della pupilla) di osservare il fondo retinico e bloccare la messa a fuoco (ottenendo cosi il difetto visivo reale).

E’ importante individuare un apparato visivo affet-to da disturbi nella prima infanzia (periodo plastico, entro i 5 anni) poiché verrebbero altrimenti compro-messe le informazioni che raggiungono il cervello causando possibili problematiche a livello di appren-dimento e rapporti sociali.

Una delle anomalie sensoriali più comuni è l’am-bliopia (occhio pigro).

E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10.

Attraverso i passaggi della visita sopra descritti,è possibile prevenirla o “curarla” attuando una terapia mirata a stimolare l’occhio che vede meno….

ambliopia o occhio pigroE’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi,in cui non si arriva a vedere 10/10

Dott.ssa Maria grazia crivellari oculistaVia contarini 39, 45014 Porto ViroVia Don Minzoni 13, 30014 cavarzereTel:0426 631629, cell: 3391337446

La Dott.ssa Maria Grazia

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Quando iniziare una psicoterapia?L’incontro terapeutico come processo di cambiamento

Dott. Fabrizio Boscolo - Psicologo, Psicoterapeutaadria: corso Vittorio emanuele ii, 5 Rovigo: Vicolo castello, 3e-mail: [email protected] cell. 329 1483038

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Pierino… È il primo giorno di scuo-la, il maestro chiama Pierino e gli dice: “Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzan-do la mano e indicandoti, ti alzi e vieni subito qui, chiaro?” Pronta-mente Pierino risponde: “Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo.”Nuovi papà… Durante una vio-lenta discussione con i genitori un

adolescente si scatena contro le re-strizioni impostegli. “Voglio diver-tirmi, voglio avventura, soldi e don-ne!” grida “A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!” Det-to questo, il ragazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fer-

Soluzioni

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RIDIAMOCI SU…

marmi!” “E chi vuole fermarti? Se aspetti un minuto, vengo con te!Le grandi domande della vita…• Zucchero soffre di diabete?• Aumentare le imposte sulla casa si-gnifica ritrovarsi con troppe finestre?• La via Crucis che CAP ha?Chuck Norris… • Le ciabatte di Chuck Norris sono addestrate a ri-

portargli il cane quando serve.• Quando sul suo pickup Chuck Norris aziona le quattro frecce, non è per indicare che sta per fermarsi, ma per indicare che sta per svoltare in quattro direzioni diverse.Suocere… Sono appena tornato da un viaggio di piacere: ho accom-pagnato mia suocera all’aeroporto.

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ORIZZONTALI1. Piccolo soldo - 7. Disossano, lavorano la terra - 8. Spada - 11. Poco... sale - 12. Avanti Cristo - 13. Nome maschile - 14. Como - 15. Si ripete nel brindisi - 16. Congiunzione... telegrafica - 17. Cagliari - 18. Roditore... dormiglione - 20. Carezze, coccole.

VERTICALI1. Corpulenti, compatti

- 2. Materiale per sacchetti - 3. Non è più - 4. Si usano per produrre sigarette - 5. Aggettivo per... rimpicciolire - 6. In provincia di Napoli - 9. Oggettoper esperimenti - 10. Derivato del vino - 16. Epoche - 18. Gorizia - 19. Preposizione semplice.

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Page 53: Conselvano nov2014 n141

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52 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO Vi atten-

Dono ConosCenZe in-teRessanti gRaZie alla VostRa

spiCCata soCialitÀ. Buone pRospet-tiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. SALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe pos-sessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO sentite

FoRte il Bisogno Di Con-FeRMe e tenDete aD esseRe posses-siVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. SALUTE CeRCHeRete il Ben-esseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO siete Mag-netiCi e attiRate un iM-pRessionante nuMeRo Di

pRetenDenti. goDeteVi il FaVoRe Degli astRi Con passioneSALUTE Vi sentite pRopRio in FoRMaMa attenti a non esageRaRe Col Fit-ness. anCHe la Mente Va a Mille, È pRopRio un Bel peRioDo

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO alla Vos-tRa RelaZione ManCa Fantasia eD entusiasMo e Questo È peRiColoso peRCHÉ l’aMoRe potReBBe esseReeVanesCente. SALUTE CeRCate Di pRatiCaRe Delle DisCipline CHe possano aMMoRBiDiRVi CoMe il nuoto, il tai-CHi o Massaggi e aRoMateRapia

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO ViVRete

un’inieZione Di FiDuCia CHeVi RipagHeRÀ Delle pas-sate inCoMpRensioni. saRete spuMeggianti e

aFFasCinanti. SALUTE ReCupeRate FoRMa FisiCa e Mentale attRaVeRso la CoRsa, la DanZa e la MeDitaZione. sentiteVi liBeRi Di FaRe CiÒ CHe Vi passa peR la testa

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO Fate at-

tenZione ai VostRiatteggiaMenti: RisponDeRe a tono eingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. SALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO il VostRo natuRale entusiasMo

Vi aiuta a VinCeRe ogni ResistenZa Del paRtneR e a otteneRe CiÒ CHe il VostRo CuoRe speRa. FoRZa! SALUTE siete in splenDiDa FoRMa, pieni Di eneRgia e Di Voglia Di MuoVeRVi. appRoFittatene e isCRiV-eteVi aD un CoRso, MagaRi Di Ballo

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO sBilanCiateVi un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aD-eguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDis-tingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate unBel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO pRiMa Di iMpegnaRe seRia-

Mente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. SALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenetesotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO le Coppie Collau-Date RitRoVeRanno slanCio

gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate

tutto Con intRapRenDenZa.SALUTE sentite il Bisogno Di aR-Monia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO sentite FoRte il Bisogno DiConQuista e le noVitÀ

sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di Fi-aMMa Vi teRRanno iMpegnati. SALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO Questo Mese potReBBe pResentaRe Di-

VeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio.SALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoVi-Mento, Vi aiuteRÀ.

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