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CONFERIMENTO UFFICI SEMIDIRETTIVI 1. – Fasc. n. 180/SD/2016. Relatore: consigliere ZANETTIN
Conferimento dell'ufficio semidirettivo di procuratore Aggiunto della Repubblica
presso il Tribunale di TARANTO - vac. 9.5.2017 - dott. Argentino P. – pubblicato con telefax
n. 22465 del 24.11.2016
La Commissione, all’unanimità, propone al plenum di deliberare:
la nomina a Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di
Taranto, a sua domanda, della dott. Maurizio CARBONE, magistrato di V valutazione di
professionalità, attualmente Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto
previo conferimento delle funzioni semidirettive requirenti di primo grado.
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Proposta, all’unanimità, in favore del dott. Maurizio CARBONE
Conferimento dell’Ufficio semidirettivo
di Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Taranto
(magistrato uscente dott. Pietro Argentino, vacanza del 9.05.2017)
1. Il Consigliere Pierantonio Zanettin riferisce che hanno presentato domanda per la
copertura del posto suindicato i seguenti magistrati:
1. Lorenzo LERARIO, Desirè DIGERONIMO, Antonio COSTANTINI, Daniela
PUTIGNANO, Remo EPIFANI, Maurizio CARBONE, Achille BIANCHI, Isabella
GINEFRA, Mariano Evangelista BUCCOLIERO, Antonio NEGRO, Alessio COCCIOLI e
Angelo Vittorio Antonio CAVALLO.
Rileva preliminarmente che:
- la dott.ssa Isabella GINEFRA ha revocato la domanda.
- la dott.ssa Desirè DIGERONIMO non è legittimata in quanto – prima del mandato
elettorale – ha preso possesso presso la Procura della Repubblica di Roma in data 10.09.2013;
- il dott. Antonio COSTANTINI è stato successivamente alla domanda destinato ad altre
funzioni;
- il dott. Achille BIANCHI è stato destinato ad altro incarico;
2. Ciò premesso, illustra il percorso professionale dei candidati - individuati ai sensi
della circolare Consiliare P-14858-2015 del 28 luglio 2015, recante il nuovo Testo Unico
sulla dirigenza giudiziaria - secondo l’ordine di anzianità nel ruolo.
2.1) dott. Lorenzo LERARIO , nominato con D.M. 8.06.1987, è stato pretore a
Trinitapoli dal 7.04.1989 e poi d’ufficio pretore a Foggia, pretore a Bari dal 10.11.1993,
sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari dal 30.07.1999; sostituto presso la Procura
generale di Bari dal 26.08.2011.
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2.2) dott.ssa Daniela PUTIGNANO, nominata con D.M. 23.06.1993, è stata
dall’11.10.1994 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di
Taranto; dall’11.8.1998 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.
2.3) dott. Remo EPIFANI, nominato con D.M. 23.06.1993, è stato dall'11.10.1994
sostituto alla Procura della Pretura circondariale di Foggia; dal 22.02.1999 sostituto presso la
Procura della Pretura circondariale di Taranto e presso la Procura del Tribunale di Taranto.
2.4) dott. Maurizio CARBONE , nominato con D.M. 8.7.1994, è sostituto procuratore
della Repubblica a Taranto dall’1.12.1995.
2.5) dott. Mariano Evangelista BUCCOLIERO, nominato con D.M. 30.05.1996, è dal
dicembre 1997 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.
2.6) dott. Antonio NEGRO, nominato con D.M. 30.5.1996, è stato dal 15.12.1997
sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone; dal 03.01.2001 sostituto
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi; dal 18.11.2010 è sostituto
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.
2.9) dott. Alessio COCCIOLI, nominato con D.M. 30.5.1996, è stato dal 15.12.1997
sostituto procuratore della Repubblica presso la Pretura circondariale e poi presso il Tribunale
di Taranto; dal 9.9.2009 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.
2.10) dott. Angelo Vittorio Antonio CAVALLO , nominato con D.M. 24.2.1997, è dal
10.11.98 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina.
3. La valutazione dei candidati.
Occorre in primo luogo rilevare che la normativa consiliare applicabile al concorso in
esame è quella contenuta nella circolare del 28 luglio 2015, recante il nuovo Testo Unico sulla
Dirigenza giudiziaria, che individua nella Parte I, sui Principi generali, le precondizioni
(indipendenza, imparzialità ed equilibrio) e i parametri generali per il conferimento di tutti gli
incarichi dirigenziali.
I parametri generali sono costituiti dal merito e dalle attitudini.
Il profilo del merito investe la verifica dell’attività giudiziaria svolta e ha lo scopo di
ricostruire in maniera completa la figura professionale del magistrato.
Quanto alle attitudini, il nuovo T.U. affianca agli indicatori generali, disciplinati nella
Sezione I della Parte II, degli indicatori specifici, ai quali è dedicata la Sezione II.
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Gli indicatori generali (artt. 7-13) sono costituiti da esperienze giudiziarie ed esperienze
maturate al di fuori della giurisdizione, che hanno consentito al magistrato di sviluppare
competenze organizzative, abilità direttive, anche in chiave prognostica, e conoscenze
ordinamentali. Rispetto a tali indicatori, fondamentale rilevanza assume la previsione di cui
all’art. 7 (Funzioni direttive e semidirettive in atto o pregresse) con la quale viene introdotto il
principio per cui ciò che rileva non è il formale possesso della carica direttiva o semidirettiva
quanto, piuttosto, i risultati conseguiti.
Gli indicatori specifici (artt. 15-23) si differenziano in ragione della tipologia degli
uffici messi a concorso, individuando, per ogni tipologia di incarico, le esperienze giudiziarie
che siano espressione di una particolare idoneità a ricoprire quelle funzioni.
Il Capo II fissa i criteri per la valutazione comparativa dei candidati, allo scopo di
individuare il miglior candidato da preporre all’ufficio. Il giudizio deve essere complessivo e
unitario sull’intero profilo professionale del magistrato. Quanto specificamente al profilo
attitudinale, il giudizio comparativo attribuisce “speciale rilievo” alla valutazione degli
indicatori specifici in relazione a ciascuna delle tipologie di ufficio, fermo restando che gli
indicatori generali devono essere sempre valutati quali ulteriori elementi costitutivi del
giudizio condotto secondo gli indicatori specifici.
L’articolo 15, riguardo agli Uffici semidirettivi giudicanti e requirenti di primo grado,
stabilisce che costituiscono indicatori specifici di attitudine semidirettiva, per posti quali
quello messo a concorso nella presente procedura, in primo luogo, le esperienze maturate nel
lavoro giudiziario, tenuto conto della specificità del settore in cui si colloca il posto da
conferire - penale, civile, lavoro - e i risultati conseguiti in termini qualitativi e quantitativi,
valutati in base agli elementi di cui all’articolo 8, considerando anche la loro durata quale
criterio di validazione; in secondo luogo, le pregresse esperienze direttive e semidirettive in
settori analoghi a quelli dell’ufficio da conferire, valutate in base agli elementi di cui
all’articolo 7, tenendo conto anche della loro durata quale criterio di validazione nonché delle
esperienze di collaborazione nella gestione degli uffici elencate all’art. 9.
Tanto considerato, osserva il relatore che, esaminati approfonditamente i fascicoli
personali degli aspiranti e la documentazione depositata nella presente procedura di copertura
di incarico semidirettivo, il dott. Maurizio CARBONE risulta senza dubbio il magistrato più
idoneo, per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio a concorso.
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3.1. Parametro del “merito”.
Tutte le valutazioni rese nel corso della carriera del dott. CARBONE sono positive. Il
parere attitudinale specifico del 18.12.2015 è positivo.
Dall’1.12.1995 ad oggi svolge le sue funzioni presso la Procura del Tribunale di Taranto
quale sostituto procuratore; ha fatto parte per quattro anni della sezione in materia di reati
ambientali e successivamente di quella in materia di reati di criminalità organizzata, usura e
reati societari; da sei anni è inserito nella sezione specializzata per i reati contro la P.A.
È stato più volte applicato presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Lecce e
la Procura generale della corte d'appello.
I rapporti informativi e i pareri espressi in occasione delle valutazioni di professionalità
hanno evidenziato le notevoli capacità professionali del dott. CARBONE.
Già il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 24
gennaio 1997, propedeutico alla nomina a magistrato di Tribunale, ne apprezzava l’ottima
preparazione tecnico giuridica, la particolare predisposizione all’attività inquirente, svolta con
dedizione, capacità e competenza, la laboriosità ed operosità, l’innato equilibrio e l’elevata
sensibilità e signorilità del tratto; veniva altresì evidenziato che fin dai suoi primi anni di
servizio era stato applicato presso la DDA leccese per occuparsi di delicati processi di
criminalità organizzata.
Il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 21 febbraio
2008 per la nomina a magistrato di corte di appello ribadiva i lusinghieri giudizi sulle capacità
professionali del dott. CARBONE, mettendone in luce la solida preparazione giuridica, la
significativa laboriosità (evidenziata da una produttività superiore alla media del suo ufficio e
dal pregevole livello qualitativo del suo lavoro), la grande competenza manifestata
nell’organizzazione del proprio lavoro e nel coordinamento dell’attività della polizia
giudiziaria, la capacità nella conduzione di delicate indagini di criminalità organizzata o per
reati contro la pubblica amministrazione, la costante disponibilità manifestata per applicazioni
o supplenze (numerose risultavano le applicazioni presso la DDA leccese, tra le quali si
segnalava quella per la operazione Paolo VI, nel cui ambito venivano attinti da misura
cautelare e poi tratti a giudizio numerosi esponenti di un pericoloso sodalizio operante in
Taranto).
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Il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 24 marzo
2011 per il riconoscimento della quarta valutazione di professionalità attestava l’elevata
capacità professionale del dott. CARBONE, desunta dalla sua indiscussa capacità di
impostare proficue indagini anche in relazione ai procedimenti più complessi (segnalandosi
numerosi delicati procedimenti istruiti in materia di criminalità organizzata, usura, reati
contro la pubblica amministrazione), la sua notevole laboriosità, le buone conoscenze
informatiche, la cura per l’approfondimento e l’aggiornamento professionale, e ancora il
grande senso del dovere e l’attaccamento al lavoro. Si mettevano altresì in risalto ulteriori
elementi che ben disegnavano il suo elevato profilo professionali, quali l’esser stato
componente del Consiglio giudiziario e della Commissione flussi, e l’aver presieduto la
sottosezione di Taranto dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Il parere del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce del 21 novembre
2014, nell'esprimere all'unanimità parere favorevole per la quinta valutazione di
professionalità, ha attestato l'elevata capacità professionale raggiunta dal dott. CARBONE,
«magistrato fortemente dedito al lavoro che esercita le funzioni requirenti con estremo rigore
ed equilibrio, diligente e laborioso, usa con padronanza gli strumenti informatici, cura
regolarmente l’aggiornamento professionale, possiede rilevanti capacità organizzative, ha
ottime capacità di direzione della polizia giudiziaria, e ha sempre manifestato disponibilità a
collaborare per il buon andamento del suo ufficio; grazie alle sue indiscusse qualità umane e
professionali, gode della piena stima dei colleghi, degli avvocati e del personale
amministrativo».
Le statistiche, comparate e aggiornate al 24.11.2016, denotano notevole produttività
3.2. Parametro delle “attitudini”.
Eccellenti risultano le attitudini organizzative maturate nel corso degli anni dal dott.
CARBONE.
Sul piano indicatori specifici rileva innanzitutto l'ampia esperienza maturata
nell'esercizio delle funzioni requirenti.
Dai pareri in atti emerge che il dott. CARBONE ha svolto le sue funzioni nelle diverse
sezioni specializzate istituite presso la Procura della Repubblica di Taranto: da quella in
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materia di reati ambientali a quella in materia di criminalità organizzata, usura e reati
societari, per poi arrivare alla sezione relativa ai reati contro la P.A.
Il Procuratore della Repubblica di Taranto ha sottolineato che il dott. CARBONE segue
moltissimi dei procedimenti dei quali ha diretto le indagini anche nello sviluppo
dibattimentale, dimostrando di apprezzare in modo corretto le varabili istruttorie e di saperle
leggere in un'ottica propria della valutazione giurisdizionale.
Nell'autorelazione in dott. CARBONE elenca in modo puntuale i numerosi
procedimenti che ha seguito nel corso della sua carriera. Dalla disamina degli stessi emerge la
particolare ampiezza delle esperienze professionali, avendo trattato delitti di omicidio anche
in ambito associativo mafioso, delitti contro la P.A., anche nei confronti di personaggi politici
locali (il processo a carico di Giancarlo Cito e quello a carico del senatore Giuseppe Nocco,
nell'ambito del quale provocò, ricorrendo per Cassazione avverso il provvedimento del
Tribunale del riesame, pronunciamento che costituisce un precedente importante in materia di
sequestro preventivo per equivalente), delitti di usura e di estorsione, reati in materia
ambientale, reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti e contrabbando doganale.
Numerose sono le esperienze significative maturate dal dott. CARBONE nel corso della
sua ventennale attività di sostituto Procuratore a Taranto: da quelle che lo hanno visto
applicato alla DDA di Lecce (come ad esempio la c.d. operazione Paolo VI, nel corso della
quale venivano emesse numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di
appartenenti al gruppo criminale facente capo a Perelli Stefano, operante nella città di
Taranto, per i reati di associazione a delinquere di tipo mafiose, traffico di stupefacenti,
numerosi tentati omicidi e quattro omicidi consumati, tra i quali anche quello ai danni di un
agente della locale Polizia Penitenziaria di Taranto, Carmelo Magli, ucciso in un agguato per
motivi legati alla sua attività) a quelle che lo hanno visto impegnato nella gestione di delicati
procedimenti nei confronti di esponenti politici locali e nazionali per delitti contro la P.A.
Il Procuratore della Repubblica di Taranto ha evidenziato le doti di equilibrio, fermezza
e impegno certamente superiori alla media che il dott. CARBONE ha manifestato, in uno con
la sua solida preparazione tecnico-giuridica nel corso della sua carriera, sia nella fase delle
indagini sia in quella dibattimentale. Nella gestione dell'udienza, nella conduzione di esame e
controesame di testimoni, nelle discussioni, anche in Corte di Assise, si è sempre dimostrato
preciso, puntuale e corretto tanto da essere anche molto apprezzato dai colleghi giudicanti e
dai rappresentati del Foro di Taranto.
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Come sottolineato nel parere attitudinale, la lettura degli atti prodotti permette di
evidenziare la capacità del dott. CARBONE di ricostruire in modo completo e puntuale, mai
superficiale, le vicende umane nonché il suo intuito nella individuazione degli snodi giuridici
posti alla base delle questioni affrontate. La sussunzione dei fatti negli schemi giuridici del
diritto penale è sempre corretta, segno della sua solida preparazione tecnico-giuridica. Il suo
stile è snello, agevole, privo di ridondanze e di artifici retorici e per questo risulta essere più
efficace.
Il dott. CARBONE utilizza in maniera pienamente soddisfacente sia la sua segreteria sia
la sottosezione di P.G. a lui assegnata, evidenziando notevoli attitudini e capacità
organizzative.
È stato più volte designato per incarichi di coordinamento: in data 7.4.2005 veniva
designato quale magistrato referente per il coordinamento delle indagini riguardanti i reati
relativi alla immigrazione clandestina e alla trotta di persone; in data 19.3.2010 veniva
nominato referente del protocollo organizzativo tra la Procura Generale di Lecce e
l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la razionalizzazione, segretezza e riservatezza
negli accertamenti bancari in materia penale e per l’applicazione di misure di prevenzione
patrimoniali.
Si è distinto nella elaborazione dei protocolli di gestione delle udienze, d'intesa con i
rappresentanti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.
È stato designato quale magistrato responsabile tecnico operativo del Progetto
interregionale/transnazionale per la diffusione di best practises negli uffici giudiziari italiani,
cui ha aderito la Procura della Repubblica di Taranto.
Sul piano degli indicatori generali è stato dall'aprile 2005 sino ad aprile 2008
componente del Consiglio giudiziario della Corte di Appello di Lecce, nonché componente e
coordinatore della Commissione flussi
Ha svolto in più occasioni i compiti di magistrato affidatario e di magistrato
collaboratore del Consiglio giudiziario per il tirocinio degli uditori giudiziari del distretto di
Lecce assegnati al Tribunale di Taranto.
È stato magistrato di riferimento dei VPO di Taranto.
È stato più volte relatore in convegni, dibattiti e incontri. Ha partecipato in qualità di
relatore al seminario per la facilitazione del dispiegamento di personale civile nelle missioni
PSDC - Bruxelles, 28 settembre 2012. Ha partecipato alla terza Conferenza sul tema dei
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Rapporti tra le ispezioni e le giurisdizioni dei giudici dei Paesi della VE - Roma 4 e 5 giugno
2012.
4. La comparazione con gli altri candidati
L’art. 25 del nuovo Testo Unico fissa la finalità del giudizio comparativo, ossia preporre
all’Ufficio da ricoprire il candidato più idoneo per attitudini e merito, avuto riguardo alle
esigenze funzionali da soddisfare e, ove esistenti, a particolari profili ambientali. In
riferimento al merito, la disposizione prevede che il giudizio vada svolto sulla base del
positivo superamento della più recente valutazione di professionalità quadriennale.
Quanto alle attitudini, la valutazione comparativa è disciplinata dall’art. 26 del
medesimo Testo Unico. La disposizione prevede che si proceda alla valutazione analitica dei
profili dei candidati mediante disamina degli indicatori e specifici, previsti nella Parte II,
Capo I, attuativi ed esplicativi delle disposizioni di cui all’art. 12, commi 10, 11 e 12 del
d.lgs. n. 160 del 2006. Il giudizio attitudinale è formulato in maniera complessiva e unitaria,
frutto della valutazione integrata e non meramente cumulativa degli indicatori. Nell’ambito di
tale valutazione, tuttavia, la norma puntualizza che “speciale rilievo” è attribuito agli
indicatori specifici, individuati negli articoli da 15 a 23 in relazione a ciascuna delle tipologie
di Ufficio. Gli indicatori generali, di cui agli articoli da 7 a 13, sono utilizzati quali ulteriori
elementi costitutivi del giudizio attitudinale. Le successive disposizioni contenute nel Capo II,
dedicato alla valutazione comparativa, definiscono i criteri di valutazione per il conferimento
delle singole tipologie di incarico.
L’Ufficio messo a concorso nella presente procedura è quello di Procuratore Aggiunto
presso il Tribunale di Taranto.
L’articolo 27 del Testo Unico, sui criteri di valutazione per uffici semidirettivi,
giudicanti e requirenti, di primo e secondo grado prevede che, a tal fine, hanno speciale
rilievo, in posizione pariordinata tra loro, gli indicatori di cui agli articoli 15 (indicatori
specifici per gli uffici semidirettivi di primo grado) e 16 (indicatori specifici per gli uffici
semidirettivi di secondo grado), e tra questi, per i soli uffici giudicanti, la maggiore durata di
esercizio delle funzioni nel settore specifico in cui si colloca il posto da conferire.
Trattandosi di ufficio semidirettivo requirente di primo grado, varranno, pertanto, gli
indicatori previsti dal citato articolo 15, che stabilisce far parte di tali elementi attitudinali,
oltre a taluni indicatori non rilevanti per l’ufficio di cui verte, i seguenti:
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a) le esperienze maturate nel lavoro giudiziario, tenuto conto della specificità del settore
in cui si colloca il posto da conferire - penale, civile, lavoro - e i risultati conseguiti in termini
qualitativi e quantitativi, valutati in base agli elementi di cui all’articolo 8, considerando
anche la loro durata quale criterio di validazione.
b) le pregresse esperienze direttive e semidirettive in settori analoghi a quelli
dell’ufficio da conferire, valutate in base agli elementi di cui all’articolo 7, tenendo conto
anche della loro durata quale criterio di validazione nonché le esperienze di collaborazione
nella gestione degli uffici di cui all’art. 9.
Ciò premesso, deve rilevarsi che la preferenza accordata al dott. CARBONE trova
titolo, a norma delle citate disposizioni del Testo Unico, innanzitutto, nelle esperienze
maturate nelle funzioni requirenti che ha svolto ininterrottamente dall’1.12.1995,
dall'assunzione delle funzioni presso la Procura della Repubblica a Taranto. È stato assegnato,
nel tempo, a diverse sezioni specializzate della Procura di Taranto. Ha fatto parte per quattro
anni della sezione in materia di reati ambientali e successivamente di quella in materia di reati
di criminalità organizzata, usura e reati societari; da sei anni è inserito nella sezione
specializzata per i reati contro la P.A. Ha maturato proficue esperienze professionali
conducendo importanti e articolate indagini afferenti a reati di criminalità organizzata
(numerose sono state invero le sue applicazioni presso la DDA di Lecce) e contro la Pubblica
Amministrazione, dando prova di doti dialettiche in complessi dibattimenti, brillantemente
conclusi.
Eccellenti le capacità di coordinamento della polizia giudiziaria e del personale
amministrativo a lui assegnato.
Ha ricoperto più volte incarichi di responsabilità organizzativa, dimostrando di
possedere elevate attitudini specifiche (magistrato referente per il coordinamento delle
indagini riguardanti i reati relativi alla immigrazione clandestina e alla trotta di persone;
referente del protocollo organizzativo tra la Procura Generale di Lecce e l'Associazione
Bancaria Italiana per la razionalizzazione, segretezza e riservatezza negli accertamenti bancari
in materia penale e per l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali). È stato
designato quale magistrato responsabile tecnico operativo del Progetto
interregionale/transnazionale per la diffusione di best practises negli uffici giudiziari italiani,
cui ha aderito la Procura della Repubblica di Taranto.
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Si è distinto nella elaborazione dei protocolli di gestione delle udienze, d'intesa con i
rappresentanti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.
Sul piano degli indicatori generali è stato componente del Consiglio giudiziario della
Corte di Appello di Lecce, nonché componente e coordinatore della Commissione flussi.
Ha svolto in più occasioni i compiti di magistrato affidatario e di magistrato
collaboratore del Consiglio giudiziario per il tirocinio degli uditori giudiziari del distretto di
Lecce assegnati al Tribunale di Taranto. È stato magistrato di riferimento dei VPO di Taranto.
È stato più volte relatore in convegni, dibattiti e incontri anche di rilievo internazionale.
Tanto rilevato in termini generali, passando alle singole comparazioni, il dott.
CARBONE possiede un profilo attitudinale sicuramente superiore rispetto agli altri candidati
e prevale nei confronti del dott. Lorenzo LERARIO, sostituto presso la Procura Generale di
Bari dal 26.08.2011. Il dott. LERARIO ha svolto funzioni di pretore fino al 1999, quando ha
assunto le funzioni di sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari. Nonostante il buon
profilo professionale del dott. LERARIO, deve ritenersi prevalente sul piano comparativo il
profilo del dott. CARBONE per l’assegnazione delle funzioni messe a concorso. Risalente nel
tempo e relativa all'esercizio di funzioni giudicanti è l'esperienza di pretore mandamentale del
dott. LERARIO, lì dove il dott. CARBONE ha maturato una rilevante esperienza nel
coordinamento di complesse indagini in ogni ambito di competenza della Procura, ricoprendo
nel tempo posizioni di responsabilità organizzativa interna all'ufficio. Eccellente, inoltre, è la
capacità dimostrata nella gestione del dibattimento. Il dott. CARBONE risulta prevalere
anche sul piano degli indicatori generali, tenendo conto delle specifiche competenze in
materia di ordinamento giudiziario e del contributo offerto per la formazione dei magistrati. In
definitiva, il profilo professionale del dott. CARBONE, tenendo conto degli indicatori
generali e specifici per la valutazione delle attitudini e del profilo del merito, risulta
comparativamente più adeguato rispetto a quello del dott. LERARIO per ricoprire l’incarico
messo a concorso.
Il dott. CARBONE risulta prevalere anche nei riguardi della dott.ssa Daniela
PUTIGNANO, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto
dall’11.8.1998. Il percorso professionale della dott.ssa PUTIGNANO è contrassegnato dallo
svolgimento di funzioni requirenti, nei primi anni di carriera presso il Tribunale per i
minorenni di Taranto. Pur avendo anche la dott.ssa PUTIGNANO un buon profilo
professionale, prevalente sul piano comparativo è l'esperienza maturata dal dott. CARBONE,
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che oltre a vantare un maggior numero di anni in funzioni requirenti ordinarie ha dimostrato
di possedere specifiche attitudini organizzative nella gestione del lavoro proprio e altrui,
coordinando efficacemente le risorse a lui affidate. Rilevanti i contributi offerti per il
miglioramento della gestione dell'ufficio attraverso la stipula di protocolli e l'inserimento in
progetti di innovazione. Il dott. CARBONE risulta prevalere anche sul piano degli indicatori
generali, avendo riguardo alle specifiche competenze ordinamentali e al contributo offerto
nell'ambito della formazione. In definitiva, il profilo professionale del dott. CARBONE,
tenendo conto degli indicatori generali e specifici per la valutazione delle attitudini e del
profilo del merito, risulta comparativamente più adeguato rispetto a quello della dott.ssa
PUTIGNANO per ricoprire l’incarico messo a concorso.
Del pari recesssivo è il profilo del dott. Remo EPIFANI, sostituto procuratore presso la
Procura del Tribunale di Taranto. Il dott. EPIFANI ha sempre funzioni requirenti, prima a
Foggia e poi a Taranto. Ha fatto parte (fino agli inizi dell’anno 2009) della sezione
specializzata in reati finanziari, fallimentari e commerciali. Successivamente è entrato a far
parte della sezione specializzata in reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica
amministrazione. Nonostante il buon profilo professionale posseduto anche dal dott.
EPIFANI, prevalenti sul piano comparativo risultano le maggiori attitudini specifiche del dott.
CARBONE, che ha maturato proficue esperienze professionali conducendo importanti
edarticolate indagini afferenti a reati di criminalità organizzata e contro la Pubblica
Amministrazione, portando brillantemente a termine complessi dibattimenti. Eccellenti le
capacità di coordinamento della polizia giudiziaria e del personale amministrativo a lui
assegnato. A suo favore, inoltre, vanno richiamati i diversi incarichi di responsabilità
organizzativa del tempo ricoperti. Il dott. CARBONE risulta prevalere anche sul piano degli
indicatori generali, considerata la sua partecipazione al settore della formazione dei magistrati
e la conoscenza approfondita dell'ordinamento giudiziario. In definitiva, il profilo
professionale del dott. CARBONE, tenendo conto degli indicatori generali e specifici per la
valutazione delle attitudini e del profilo del merito, risulta comparativamente più adeguato
rispetto a quello del dott. EPIFANI per ricoprire l’incarico messo a concorso.
Parimenti recessivo è il profilo del dott. Evangelista BUCCOLIERO, sostituto
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto dal dicembre 1997. Il dott.
BUCCOLIERO è stato assegnato alla sezione reati sessuali e tutela fasce deboli, poi alla
sezione esecuzione e infine alla sezione ambiente; è stato altresì assegnatario di diversi
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procedimenti di competenza della DDA. Pur avendo mostrato durante il suo percorso
professionale di possedere capacità organizzative, comprovate dalla efficiente organizzazione
del lavoro suo e della sua segreteria, nonché dal costante e regolare contenimento e
smaltimento delle pendenze, senz'altro prevalenti sul piano comparativo sono le maggiori
attitudini specifiche possedute dal dott. CARBONE, che ha saputo gestire con successo
complesse indagini investigative, successivamente portate a dibattimento. Eccellente il suo
contributo al buon andamento dell'ufficio, anche attraverso la partecipazione a progetti di
innovazione e la realizzazione di protocolli d'intesa con il Consiglio dell'ordine degli avvocati.
Prevalenti sono altresì le attitudini generali del dott. CARBONE, in ragione del contributo
offerto a formazioni magistrati e della conoscenza approfondita dell'ordinamento giudiziario.
In definitiva, il profilo professionale del dott. CARBONE, tenendo conto degli indicatori
generali e specifici per la valutazione delle attitudini e del profilo del merito, risulta
prevalente rispetto a quello del dott. BUCCOLIERO.
Parimenti recessivo è il profilo del dott. Antonio NEGRO, che dal 18.11.2010 è
sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce. Il dott. NEGRO ha svolto
funzioni requirenti penali dal 1997 al 2001 quale sostituto procuratore della Repubblica
presso il tribunale di Crotone, ove si è occupato anche di procedimenti in materia di
criminalità organizzata, dal 2001 al 2010 quale sostituto procuratore della Repubblica presso
il tribunale di Brindisi ove si è occupato dei procedimenti in materia di “fasce deboli”,
immigrazione, reati contro la p.a. e delitti contro il patrimonio e la persona, dal 2010 è
sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, ove si è occupato
principalmente di reati in materia di tutela dell'ambiente e contro la pubblica amministrazione.
Pur avendo coordinato importanti indagini in materia di criminalità organizzata, tutela del
territorio e dell'ambiente, nonché ex art. 609 bis c.p., prevalenti sul piano comparativo
risultano le maggiori attitudini specifiche del dott. CARBONE, che ha svolto un maggior
numero di anni nell'esercizio delle funzioni requirenti, dimostrando di eccellere nell'istruzione
di complessi procedimenti sia in fase di indagini sia in sede dibattimentale in tutti i settori in
cui ha operato. Significativi gli incarichi ricoperti di responsabilità organizzativa e gli apporti
forniti al buon andamento di ufficio, anche sul piano dell'innovazione. Il dott. CARBONE
risulta prevalere anche sul piano degli indicatori generali (affidatario di magistrati in tirocinio
e VPO, costantemente impegnato nel settore della formazione e componente del consiglio
giudiziario) e del merito, come illustrati in precedenza. Il profilo professionale del dott.
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CARBONE, tenendo conto degli indicatori generali e specifici per la valutazione delle
attitudini e del profilo del merito, risulta comparativamente più adeguato rispetto a quello del
dott. NEGRO per ricoprire l’incarico messo a concorso.
Il dott. CARBONE, infine, prevale anche sui dottori Alessio COCCIOLI e Angelo
Vittorio Antonio CAVALLO, rispettivamente sostituti procuratori della Repubblica presso il
Tribunale di Lecce e Messina. Pur avendo sempre ricoperto funzioni requirenti, dimostrando
buone capacità organizzative, né il dott. COCCIOLI, né il dott. CAVALLO hanno sin qui
maturato esperienze prevalenti rispetto al dott. CARBONE, che ha istruito complessi
procedimenti sia in fase di indagini sia in sede dibattimentale e ha contribuito efficacemente
al buon andamento dell'ufficio partecipando a progetti di innovazione e alla realizzazione di
protocolli con l'Ordine degli avvocati. Il profilo del dott. CARBONE prevale anche sul piano
degli indicatori generali e del merito, in ragione dell’elevato profilo culturale posseduto e
delle competenze ordinamentali maturate nel corso degli anni.
Tanto premesso, la Commissione, preso atto di quanto sopra, all’unanimità,
delibera
la nomina a Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di
Taranto, a sua domanda, della dott. Maurizio CARBONE, magistrato di V valutazione di
professionalità, attualmente Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto
previo conferimento delle funzioni semidirettive requirenti di primo grado.
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